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Добірка наукової літератури з теми "Trasporti marittimi"
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Статті в журналах з теми "Trasporti marittimi"
Venezia, Elisabetta. "Gli investimenti marittimi e la sicurezza nei trasporti: l'area Adriatico-Ionica." SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no. 3 (January 2016): 129–43. http://dx.doi.org/10.3280/siss2015-003011.
Повний текст джерелаJournals, FrancoAngeli. "Intermodalità ferroviaria e assetto territoriale dei porti gateway: il caso di La." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 4 (December 2021): 104–36. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa4-2021oa12960.
Повний текст джерелаRomagnoli, Alessandra. "I riflessi del rischio sanitario da COVID-19 sul trasporto marittimo di persone." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 30 (September 2020): 305–40. http://dx.doi.org/10.3280/dt2020-030018.
Повний текст джерелаKrzynówek, Jerzy. "Granice praepositio przy actio exercitoria." Prawo Kanoniczne 37, no. 3-4 (December 20, 1994): 175–89. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1994.37.3-4.13.
Повний текст джерелаBeretta, Enrico, Vacche Alessandra Dalle, and Andrea Migliardi. "Competitivitŕ ed efficienza della supply-chain: un'indagine sui nodi della logistica in italia." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 2 (November 2012): 135–73. http://dx.doi.org/10.3280/ed2012-002001.
Повний текст джерелаMancaleoni, Anna Maria. "Pratiche commerciali scorrette (dip pricing): sanzioni e ruolo dell'Authority in Australia e in Italia." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 19 (February 2018): 97–161. http://dx.doi.org/10.3280/dt2017-019005.
Повний текст джерелаRocha, Karina Dias, Franciolli da Silva Dantas Araújo, Amanda Alves Fecury, Euzébio Oliveira, Carla Viana Dendasck, and Claudio Alberto Gellis de Mattos Dias. "Panorama nazionale del ferro tra il 2010 e il 2014." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, September 26, 2018, 55–62. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/quimica-it/panorama-nazionale-del-ferro.
Повний текст джерелаДисертації з теми "Trasporti marittimi"
VAGAGGINI, CHIARA. "LA LIBERALIZZAZIONE DEI TRAFFICI MARITTIMI DI CABOTAGGIO E LO SVILUPPO DELLE AUTOSTRADE DEL MARE NELL’AMBITO DELLA RETE TRANSEUROPEA DEI TRASPORTI." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2011. http://hdl.handle.net/2108/49756.
Повний текст джерелаCarollo, Alessandro. "Il ruolo delle politiche marittime nello sviluppo delle regioni costiere. Ipotesi di riequilibrio del sistema portuale siciliano." Thesis, Universita' degli Studi di Catania, 2011. http://hdl.handle.net/10761/130.
Повний текст джерелаThe thesis analyzes maritime policies to investigate the role of the port systems in local development of coastal regions and in the sustainability of the relationship between inner regions and maritime space. Thus the research objectives are the following: - To analyze the active role of ports and maritime policies in the regional development strategies. - To evaluate the effectiveness in the local context of port development policies promoted at European and national level. After reconstructing the maritime policy framework, the thesis focuses on the Sicilian case in order to assess the sustainability of strategies in a regional context. Finally the research compares local strategies to the global scenario in maritime transport and port facilities.
Milone, Irene <1971>. "Il sostegno pubblico alle attività di trasporto marittimo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/4133/1/milone_irene__tesi.pdf.
Повний текст джерелаMilone, Irene <1971>. "Il sostegno pubblico alle attività di trasporto marittimo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/4133/.
Повний текст джерелаLaconi, Alessandra <1986>. "Le procedure concorsuali nell'ambito del trasporto marittimo internazionale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amsdottorato.unibo.it/10257/1/Alessandra%20Laconi_Tesi%20AMS%20Dottorato.pdf.
Повний текст джерелаThis research addresses the main legal problems deriving from the opening of an insolvency procedure, examining the issues of greater legal and operational importance for the maritime transport sector, referring to the two systems which, at a supranational level, regulate cross-border insolvency, i.e. the one inspired by the UNCITRAL Model Law and EU Regulation 848/2015. The UNCITRAL and EU regulatory frameworks therefore represented the starting point of the scrutiny of the possible areas of conflict between maritime transport and insolvency proceedings: many areas of potential collision emerged, especially in relation to the typical connection criteria of navigation (first and foremost, the flag as a distinctive element of the nationality of the ship) and, therefore, for what concerns the identification of the COMI of the debtor/shipowner, especially if – as it happens frequently at the international level - organized as a shipping group. The second chapter is dedicated, in a broad sense, to maritime privileges and their relationship with insolvency proceedings, with particular reference to ship mortgages and maritime liens. In this regard, the main issues related to the implementation of maritime privileges have been analyzed, especially in relation to the legal institution of the arrest of ships in the context of cross-border insolvency. The third and final chapter is dedicated to the limitation of liability as a typical institution of the maritime sector, from the perspective of possible interference between the establishment of the funds referred to in the LLMC and CLC Conventions and insolvency proceedings. The research has shown that the universality which aims Regulation 848/2015 and the UNCITRAL system is jeopardized by the coexistence of different interpretations and implementations, such that the cross-border insolvency of shipping companies is not regulated in a uniform manner, with the consequent possibility of different treatment of similar cases and situations.
Bianchini, Linda <1993>. ""I profili di rischio nel settore del trasporto marittimo: il caso Premuda S.p.A."." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11796.
Повний текст джерелаMonno, Antonio Guido. "Pirateria: una minaccia alla sicurezza del trasporto marittimo internazionale. Tra percezione e realtà." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2013. http://hdl.handle.net/10077/8600.
Повний текст джерелаL’obiettivo della tesi è di verificare quali siano le reali conseguenze economiche e sociali del fenomeno della pirateria marittima. Come è noto, da alcuni anni, l’attenzione di organizzazioni internazionali e nazionali si è appuntata sulla pirateria marittima, vista come una minaccia in grado di causare enormi danni economici e di sistema trasporto marittimo mondiale. Non si potrebbe altrimenti comprender il motivo per cui da alcuni anni, enormi spese sono state affrontate per contrastare tale minaccia. Ma sono tali spese giustificate? Sono la pirateria e il terrorismo marittimo, due minacce reali capaci di influire in modo determinante sul sistema commerciale mondiale? È quanto questa tesi ha cercato di appurare. È stato quindi esaminato il fenomeno nel suo sviluppo temporale; infatti il primo capitolo è stato dedicato alla storia ed evoluzione della pirateria. Al di là del semplice resoconto storico degli avvenimenti, si sono cercate di approfondire la ragioni e cause che ne hanno originato la nascita e lo sviluppo nei differenti contesti mondiali. Nata parallelamente al commercio marittimo, non si è tuttavia legata solo ed esclusivamente a questo come attività predatoria criminale, risultando anche un metodo che oggi chiameremmo di guerra asimmetrica sul mare. E‘ in Grecia,nel periodo successivo a quello di Omero che nasce la parola “peirates” per definire coloro che praticavanono questo tipo di attività predatoria, termine che ha costituito la base etimologica nelle varie lingue occidentali per indicare chi si dedica a tale attività, anche se all’epoca la sua accezione non era certamente spregiativa e denigratoria come l’attuale. Con l’epoca della Repubblica e dell’Impero di Roma, si cominciano a delineare quegli elementi che tendono a porre il pirata al di fuori di un contesto legale di guerra e a non porlo quindi sotto i vincoli che comunque la delimitano. Già da quest’epoca si comincia a rilevare come i fattori sociali, quali la povertà e l’indigenza, uniti alla capacità di andare per mare e di sfruttare la morfologia del terreno e le situazioni climatiche favorissero l’insorgere del fenomeno; così come si ebbe la possibilità di rilevare che, oltre una soglia di tolleranza, essa poteva cominciare a creare problemi economici e sociali; il saccheggio di numerose navi che trasportavano il grano per Roma, poteva causare una penuria di cibo con conseguenti moti e rivolte. La pirateria, che è fondamentalmente un’attività predatoria, costituisce uno strumento di guerra, anche economica, oltre che criminale, e in questo contesto è stato spesso usato dalla caduta dell’impero romano in avanti. La formazione dei regni pirateschi berberi nel Mediterraneo e la loro ricchezza, sono legati proprio all'attività piratesca, che veniva peraltro sfruttata come metodo di lotta fra le potenze cristiane e musulmane nel Mediterraneo; analogo strumento sarà usato, in particolare dalla Gran Bretagna nei confronti della Spagna, inaugurando quella che vien chiamata l’epoca d’oro della pirateria e che vede la nascita ufficiale della pirateria legalizzata, il “privateering”, ossia quella svolta con l'autorizzazione e sotto l’egida della corona regnante che ne traeva dei vantaggi economici notevoli. Nè il fenomeno era presente nel solo mondo occidentale, in quanto anche nel mondo conosciuto orientale era presente, e in maniera notevole; al pari di quello occidentale numerosi sono stati i regni nati proprio da tale attività e che con tale attività hanno prosperato. Sempre a metà fra legalità e criminalità, man mano che si consolidavano i concetti della libera navigazione delle acque e del libero commercio,la pirateria cominciava a essere vista come un rischio e non più una opportunità, con uno sviluppo anche degli studi giuridici che ne delineavano l’aspetto criminale e la ponevano al di fuori di qualsiasi contesto di protezione legale affidando quindi a qualsiasi nazione il compito di combatterla. È da rilevare che nella sua forma legalizzata di privateering, la pirateria è sopravvissuta sino al 1856, allorquando fu abolita per trattato dalle potenze occidentali dell’epoca, e se vogliamo sino ai giorni nostri nella sua forma di guerra irregolare con le navi corsare tedesche durante la seconda guerra mondiale. Si è poi passati, nel successivo capitolo ad analizzare la pirateria nelle tre aree del mondo in cui si sviluppa il 75% di tale attività; l’Africa dell’Est e dell’ Ovest e il Sud Est asiatico, con una particolare attenzione sui dati che costituiscono la base della nostra conoscenza del fenomeno della pirateria, dati che risultano molto incompleti e frammentari, considerata la volontarietà nel fornirli e i riflessi economici associati al fornire tali numeri. Piraterie dagli aspetti diversi che, in particolare lungo le coste Est dell’Africa, sollevano numerosi interrogativi se, storicamente, l’area della Somalia, da cui proviene quella che viene percepita come la maggiore minaccia al commercio marittimo, e di conseguenza all’economia mondiale, è stata indenne da tale attività. E infatti la pirateria somala, di gran lunga quella che si attaglia maggiormente al concetto giuridico di pirateria moderna così come delineato a seguito di un accordo internazionale del 1982 in quanto svolgentesi al di fuori delle acque territoriali e quindi nelle acque internazionali, è finalizzata, in maniera esclusiva, al pagamento di un riscatto monetario., al contrario di quella lungo le opposte sponde africane, quelle della costa Ovest, dove essa assume un carattere molto più predatorio e concentrato sulla nuova ricchezza di tale parte dell’Africa, in particolare della Nigeria: il petrolio. Nell’Asia del sud est, la pirateria, che potremmo definire endemica, e che ha un ruolo sociale molto diverso da quello occidentale, ha essenzialmente un ruolo predatorio in cui occasionalità e organizzazione si mischiano, e in cui anche il terrorismo, legato a fattori storici e di identificazione nazionale oltre che religiosi, trova una sua collocazione attraverso sovrapposizioni che spesso non consentono di individuare anche legalmente, oltre che ideologicamente, dove cominci l’attività di terrorismo e dove quella di pirateria. In Asia il contesto geografico, caratterizzato da isole, arcipelaghi , strettoie e punti di obbligato passaggio marittimo, hanno influito e modellato l’attività della pirateria, in quanto proprio attraverso tali acque transita una notevolissima e importante porzione del commercio mondiale, anche di materie energetiche. Nel terzo capitolo sono stati delineati gli aspetti giuridici che hanno consentito nel tempo, di arrivare alla definizione come oggi conosciuta di pirateria e di terrorismo marittimo, due concetti diversi giuridicamente e che hanno dovuto trovare diverse e successive vie giuridiche considerata la sensibilità dell’argomento che si ripercuote di fatto sule sovranità nazionali. Si è trattato altresì delle Armed robberies, ossia di quegli atti di pirateria che si svolgono all’interno delle acque territoriali e che quindi, pur ricalcando nella sostanza l’attività di pirateria che si svolge nelle acque internazionali, giuridicamente se ne distingue, e non poco, essendo affidata alla esclusiva competenza nazionale. Il quarto capitolo si è concentrato sugli attori della pirateria che rimangono, dopo aver esaminato i pirati, ossia gli imprenditori e i marinai e di come l’‘attività di pirateria influisca su di loro. È in questo capitolo che si evidenzia come la percezione della minaccia sia elevata e sicuramente non proporzionata alla minaccia stessa, causa la sempre maggiore interdipendenza fra i vari sistemi economici, la nuova catena di distribuzione logistica mondiale che tende ad abolire le ridondanze e ridurre i costi e di come la percezione abbia influito sulla realtà laddove si sono addebitate alla pirateria situazioni economiche che avevano altre spiegazioni, come lo spostamento di una parte del traffico commerciale marittimo su nuove rotte che vanno a coprire nuovi fabbisogni e necessità mondiali. Nell’ultimo capitolo è stata esaminata l’attività di contrasto posta in essere , sia a livello militare che politico, laddove si è evidenziato come spesso tale attività ingente e economicamente onerosa, soggiaccia spesso a interessi nazionali più che collettivi e di come l’attività raramente venga affrontata su un piano interconnesso e olistico. Nelle conclusioni si è dedicata qualche parola al nuovo fenomeno criminale mondiale, spesso sottostimato in quanto non conosciuto e relegato nella cosiddetta area degli esperti; quello informatico. L’obiettivo, come detto, è stato di fornire un quadro della pirateria a livello mondiale, suddiviso per aree, cercando di evidenziare le cause che hanno portato al sorgere della stessa ma sopratutto allo sviluppo. Lo sviluppo o decrescita improvvisa di una località può strettamente dipendere da questo fenomeno, come dimostra la situazione africana, dove lo sviluppo di numerosi porti, è derivato dalle attività di pirateria interessanti porti viciniori o investimenti enormi sono messi a rischio dalla possibilità che tali attività continuino, come potrebbe accadere per il nuovo porto di Lamu in Kenia, ove si riversano gli interessi di numerose nazioni di quella parte dell’Africa.
XXIV Ciclo
1952
Forlani, Francesco. "Stato attuale e prospettive di sviluppo del trasporto marittimo di container nei porti dell'alto adriatico." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9374/.
Повний текст джерелаLA, FATA Concetta Manuela. "Fleet deployment e routing design nel trasporto marittimo veloce dei passeggeri tra la Sicilia e le Isole Minori." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2009. http://hdl.handle.net/10447/289228.
Повний текст джерелаGrossi, Michele <1989>. "Disciplina Antitrust nazionale e comunitaria: il caso del cartello sui prezzi tra le compagnie di trasporto marittimo da/per la Sardegna." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4925.
Повний текст джерелаКниги з теми "Trasporti marittimi"
Lucia, Maria Giuseppina. I trasporti marittimi nelle teorie geografiche. Milano, Italy: F. Angeli, 1990.
Знайти повний текст джерелаPellegrino, Francesca. Sviluppo sostenibile dei trasporti marittimi comunitari. Milano: Giuffrè editore, 2009.
Знайти повний текст джерелаPellegrino, Francesca. Sviluppo sostenibile dei trasporti marittimi nel Mediterraneo. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 2013.
Знайти повний текст джерелаCarbone, Sergio M. Regole e organizzazione dei trasporti marittimi internazionali: Sergio M. Carbone, Francesco Munari. Milano: Giuffrè, 1990.
Знайти повний текст джерелаCourten, Ludovica De. La Marina mercantile italiana nella politica di espansione, 1860-1914: Industria, finanza e trasporti marittimi. Roma: Bulzoni, 1989.
Знайти повний текст джерелаArturo, Fratta, and Biennale internazionale del mare (3rd : 1992 : Naples, Italy), eds. Il Trasporto commerciale marittimo nell'antichità. Genova: SAGEP, 1992.
Знайти повний текст джерелаCarbone, Sergio M. Contratto di trasporto marittimo di cose. 2nd ed. Milano: A. Giuffrè, 2010.
Знайти повний текст джерелаInzerillo, Benedetto. Il trasporto marittimo ad alta velocità. Firenze: Alinea, 2006.
Знайти повний текст джерелаBoi, Giorgia M. Gli impedimenti all'esecuzione del contratto di trasporto marittimo. Milano: A. Giuffrè, 1990.
Знайти повний текст джерелаBussolo, Maurizio. Indagine sul trasporto marittimo in Italia: Fatti, indicazioni, tendenze. Torino: Petrini editore, 1988.
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