Добірка наукової літератури з теми "Studio di curve"

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Статті в журналах з теми "Studio di curve"

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Gamerra, M., E. Cantone, G. Sorrentino, R. De Luca, M. B. Russo, E. De Corso, F. Bossa, A. De Vivo, and M. Iengo. "Mathematical model for preoperative identification of obstructed nasal subsites." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 05 (October 2017): 410–15. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1385.

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Анотація:
La realizzazione di studi sperimentali per la valutazione dei flussi aerei nasali è particolarmente indaginosa, data la difficoltà di ottenere in vivo un’accurata misurazione degli stessi. Inoltre, sebbene la rinomanometria standard e la rinometria acustica rappresentino i metodi più utilizzati nella pratica clinica, esse forniscono solo una misura globale ed approssimativa dei flussi aerei nasali, senza definirne i particolari temporali o spaziali. Allo stesso modo gli studi sulla fluidodinamica computazionale rappresentano solo una simulazione numerica, ben lontana da quelle che sono le variabili anatomiche e fisiologiche delle cavità nasali. Pertanto, ad oggi, non esistono ancora strumenti diagnostici in grado di misurare oggettivamente la geometria delle cavità nasali, le resistenze ed il grado di ostruzione nei diversi sotto-siti nasali, elemento quest’ultimo fondamentale per una corretta programmazione chirurgica. Allo scopo di superare i limiti della diagnostica standard abbiamo elaborato un modello matematico basato sull’equazione di Bernoulli applicata alle cavità nasali di soggetti sani per lo studio dei gradienti pressori di vari sotto-siti nasali, che sono stati misurati grazie ad un particolare manometro digitale. Il nostro studio, unico in letteratura, ha identificato due curve limite che racchiudono un’area rappresentativa entro cui cadono i livelli “normali” di flusso in corrispondenza del vestibolo nasale. Il modello descritto potrebbe essere utile per studiare tutti i sotto-siti nasali sede di ostruzione ai fini di una corretta programmazione chirurgica e di un valido follow-up postoperatorio.
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Andreula, C. F. "Il mezzo di contrasto per via venosa nello studio TC dell'encefalo." Rivista di Neuroradiologia 1, no. 2 (August 1988): 169–80. http://dx.doi.org/10.1177/197140098800100208.

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Анотація:
L'uso del mezzo di contrasto per via venosa nella TC dell'encefalo svolge un ruolo chiave nell'incremento di sensibilità della metodica, ma vieppiù immette altri dati nel raggiungimento di una diagnosi di specificità. L'autore riporta e discute le concentrazioni, le dosi riguardanti il mezzo di contrasto, sottolineando la necessità di uso di mezzi di contrasto a bassa osmolarità per la minore incidenza di effetti indesiderati, con predilezione per i non ionici. Le tecniche di somministrazione più utilizzate sono la bifasica la metodica del bolo rapido e le tecniche speciali con doppia dose di contrasto e scansioni ritardate. I reperti TC sono stati distinti utilizzando come parametro di valutazione la barriera ematoencefalica, importante struttura anatomo funzionale, la cui integrità, assenza, danneggiamento o malfunzionamento determinano rilievi tomodensitometrici di contrast-enhancement (CE) importanti per una diagnosi di specificità. L'autore inoltre sottolinea l'importanza della valutazione della dinamica del CE e delle curve densità/tempo, utilizzando la tecnica speciale di doppia dose e scansioni ritardate, discutendone i rapporti con le sequenze di impulsi in Risonanza Magnetica.
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Panizzi, Beatrice, Giorgio Gadda, Ivana Mattana, Luciana Pagani, and Antonio Iadeluca. "P.E.D.I. TOOL: uno studio pilota sul nuovo strumento per l’assistenza al paziente pediatrico in emergenza-urgenza." Scenario® - Il Nursing nella sopravvivenza 35, no. 3 (November 6, 2018): 35–40. http://dx.doi.org/10.4081/scenario.2018.364.

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Анотація:
 L’urgenza pediatrica pone diversi problemi: per aiutare il lavoro del personale all’interno del Pronto Soccorso di Rho dell’ASST Rhodense è stato creato il P.E.D.I. TOOL (Pediatric Equipment, Drug and Intubation), unendo la precisione del nastro di Broselow, metodo efficace nello stimare il peso del bambino ed aggiornato alle curve di crescita dei bambini italiani, all'efficacia delle P.E.D.I.CARD.
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Epifani, Andrea. "Il metodo tassometrico: uno strumento statistico per lo studio della struttura latente di un costrutto." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (May 2012): 7–21. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-001001.

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Анотація:
Il problema della struttura latente dei costrutti è centrale in psicologia clinica e in psichiatria. Spesso queste discipline si avvalgono di etichette diagnostiche create arbitrariamente, le quali vengono considerate a priori come indicative di reali differenze qualitative tra i soggetti. Il DSM-IV-TR rappresenta un esempio di questa tendenza. Tuttavia la struttura latente di un costrutto dovrebbe essere esaminata empiricamente, tramite strumenti statistici che siano in grado di valutare se un campione di soggetti, esaminati in base a un determinato costrutto, mostra differenze quantitative (continue) oppure qualitative (categoriali) tra i soggetti. Nel primo caso il campione avrà un'unica classe latente dimensionale; nel secondo avrà almeno due classi latenti, una definita taxonica, l'altra complemento. Una delle metodologie più affidabili per testare la struttura latente è il metodo tassometrico, il quale comprende una serie di tecniche che si basano sull'analisi della relazione tra gli indicatori di un costrutto, esaminandone il comportamento matematico. L'ispezione delle curve generate dalle tecniche tassometriche permette di trarre conclusioni circa la struttura latente, che può essere categoriale oppure dimensionale. Il metodo tassometrico ha ricevuto diverse validazioni ed è stato ampiamente utilizzato negli ultimi anni, proponendosi come una metodologia potente e affidabile nello studio della struttura latente.
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Leone, Mario, and Georges Larivière. "Profil anthropométrique et biomoteur d’athlètes adolescents soumis à un entraînement intensif." STAPS 17, no. 41 (1996): 25–39. http://dx.doi.org/10.3406/staps.1996.1071.

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Анотація:
Profilo antropometrica e biomotorio di atleti adolescenti sottoposti a un allenamento intensivo. Lo scopo del presente studio era di tracciare il profilo antropometrico e biomotorio degli atleti participanti ad un programma sport-studi che esige un allenamento intensivo (da 15 a 25 ore/settimana) ed esteso su tutto l’anno scolastico. A questo riguardo, 213 ragazzi di età dai 12 ai 17 anni sono stati misurati per conoscere le loro caratteristiche antropometriche (peso, altezza, somatotipo e plica adiposa sottocutanea) e biomotori (potenza aerobica massimale, potenza, endurance e forza muscolare, ampiezza articolare e tempo di reazione semplice). I dati raccolti sono stati analizzati in funzione dell’età cronologica e del livello di maturazione somatica dei soggetti. Comparativamente alla popolazione generale, gli atleti-allievi formano un gruppo più omogeneo per la maggior parte delle variabili misurate, e ciò malgrado il fatto che essi provengano da sette differenti discipline sportive. Gli atleti erano più pesanti degli adolescenti della popolazione di riferimento della stessa età (p > 0,05). Una differenza significativa a vantaggio degli adolescenti atleti era ugualmente osservata per l’altezza fino all’età di 14 anni. Inoltre gli atleti erano più ectomorfi, meno endomofi e possedevano una somma di pliche adipose sottocultanee meno importanti dei non atleti. Sul piano bimotorio gli atleti hanno ottenuti dei punteggi superiori sull’insieme delle caratteristiche misurate e questa differenza si è accentuata quando si teneva conto del grado di maturazione. Questi risultati suggeriscono che le differenze tra gli atleti e la popolazione generale si manifestano molto presto in termini di età. L’allenamento intensivo, i criteri di selezione cosí come le différenti curve di crescita sembrano essere i fattori più suscettibili di spiegare questi risultati.
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De Virgilio, A., A. Greco, F. Bussu, A. Gallo, D. Rosati, S. H. Kim, C. C. Wang, M. Conte, G. Pagliuca, and M. De Vincentiis. "ACTA OTORHINOLARYNGOLOGICA ITALICA." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 5 (October 2016): 373–80. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-749.

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Анотація:
Lo scopo del presente studio è stato quello di valutare l’efficacia oncologica della laringectomia totale di salvataggio in pazienti precedentemente sottoposti a laringectomia subtotale open o microchirurgia laser transorale affetti da carcinoma squamocellulare laringeo. Abbiamo analizzato retrospettivamente le informazioni cliniche, chirurgiche e patologiche di 35 pazienti sottoposti a laringectomia totale di salvataggio dopo recidiva di carcinoma laringeo (laringectomia subtotale open o transorale). Le informazioni sono state analizzate tramite l’utilizzo delle curve di Kaplan-Meier nonché tramite l’analisi univariata e multivariata dei fattori prognostici. Non sono emerse differenze statisticamente significative nel confronto tra il gruppo di pazienti precedentemente sottoposti a laringectomia subtotale ed il gruppo sottoposto a microchirurgia laser transorale sia in termini di overall survival (OS) e disease specific survival (DSS) a 3 anni (OS = 38% vs 52%, p = 0,16; DSS = 40% vs 61%, p = 0,057) che di controllo locoregionale (LRC) a 2 anni (LRC = 40% vs 54%, p = 0,056). È stata tuttavia messa in evidenza una tendenza che indica una sopravvivenza e controllo locoregionale peggiore nei pazienti sottoposti a laringectomia subtotale. La conservazione dello scheletro osteocartilagineo della microchirurgia laser transorale si traduce ipoteticamente in una maggiore probabilità di salvataggio delle recidive anteriori con diffusione extralaringea.
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Wahyu Aji Bayu Pemungkas and Muhamad Fuat Asnawi. "STUDI KOMPARASI ALGORITMA NAIVE BAYES DAN K-NEAREST NEIGHBOR UNTUK KLASIFIKASI KELUARGA MISKIN DI DESA NGADIWARNO KECAMATAN SUKOREJO KABUPATEN KENDAL." STORAGE: Jurnal Ilmiah Teknik dan Ilmu Komputer 3, no. 2 (May 31, 2024): 127–32. http://dx.doi.org/10.55123/storage.v3i2.3600.

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Анотація:
Penelitian ini bertujuan untuk mengevaluasi dan membandingkan kinerja algoritma Naive Bayes dan K-Nearest Neighbor (KNN) dalam mengklasifikasikan keluarga miskin di Desa Ngadiwarno, Kecamatan Sukorejo, Kabupaten Kendal. Data yang digunakan mencakup 675 Kepala Keluarga (KK) yang terdaftar dalam Data Terpadu Kesejahteraan Sosial (DTKS) 2023. Data ini diolah menggunakan perangkat lunak RapidMiner Studio, dengan evaluasi berdasarkan akurasi, precision, recall, dan Area Under Curve (AUC). Hasil penelitian menunjukkan bahwa algoritma Naive Bayes memiliki akurasi sebesar 99,26%, precision 100%, recall 95,41%, dan AUC 0,978, sedangkan KNN memiliki akurasi 98,52%, precision 100%, recall 90,82%, dan AUC 0,993. Meskipun KNN memiliki nilai AUC sedikit lebih tinggi, Naive Bayes menunjukkan performa keseluruhan yang lebih unggul dalam klasifikasi keluarga miskin. Penelitian ini menyimpulkan bahwa Naive Bayes lebih efektif untuk digunakan dalam konteks data yang ada, dan diharapkan dapat membantu pemerintah daerah dalam menyusun kebijakan penanggulangan kemiskinan yang lebih tepat sasaran dan efektif
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Valle, A., S. Reina, and M. Casini. "Analisi delle Dinamiche del Travaglio e del Parto Gemellare Mediante l'Uso di un Programma Computerizzato." Acta geneticae medicae et gemellologiae: twin research 43, no. 1-2 (1994): 119. http://dx.doi.org/10.1017/s0001566000003093.

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Анотація:
AbstractLo studio dei fenomeni dinamici del travaglio e del parto gemellare suggerisce che l'azione uterina inefficace è un fenomeno frequente; l'uso dell'ossitocina per accelerare il travaglio è controverso, soprattutto per la relativa difficoltà di monitorare en-trambe i gemelli in maniera soddisfacente. Inoltre, non esiste consenso su quale sia l'in-tervallo di tempo ideale tra il parto del primo gemello e quello del secondo. Uno dei motivi principali delle divergenze di opinioni su quale debba essere la condizione ottimale del travaglio e del parto gemellare, è la relativa bassa incidenza della gravidanza gemellare, fenomeno che, all'interno di ogni singola unità ostetrica, spesso impedisce una analisi statisticamente significativa dei dati. Recentemente è stato proposto un programma computerizzato (PartoSoft) che, oltre alla raccolta e alla analisi statistica dei dati, permette la visualizzazione e la stampa del partogramma costruito dal computer sulla base degli eventi del travaglio e del parto precedentemente immessi nella banca dati. Il programma prevede una immissione dati specifica per il travaglio ed il parto gemellare. Con la modalità “partogramma multiplo” è possibile visualizzare e quindi studiare contemporaneamente decine di curve relative ad altrettanti travagli gemellari. In questa maniera si possono correlare le modalità di travaglio e parto a numerosi parametri clinici: parità, dilatazione cervicale all'inizio del travaglio, stato delle membrane, uso dell'ossitocina, situazione e presentazione, tipo di analgesia, indicatori di benessere alla nascita (punteggio di Apgar, equilibrio acido-base sui funicoli ombellicali) e pesi alla nascita con percentili.L'adozione di questo programma su scala nazionale permetterebbe la centralizzazione e l'analisi dei dati relativi ai 6000-7000 travagli e parti gemellari che si verificano ogni anno in Italia permettendo di rispondere in modo scientifico ai numerosi quesiti ancora irrisolti.
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ALMADORI, G., M. RIGANTE, F. BUSSU, C. PARRILLA, R. GALLUS, L. BARONE ADESI, J. GALLI, G. PALUDETTI, and M. SALGARELLO. "L’impatto della ricostruzione mediante lembo microvascolare nei tumori del cavo orale: la nostra esperienza su 130 casi." Acta Otorhinolaryngologica Italica 35, no. 6 (December 2015): 386–93. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-919.

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Анотація:
Obiettivo del presente studio è stato valutare i risultati oncologici della nostra casistica di pazienti affetti da tumore del cavo orale trattati mediante chirurgia compartimentale radicale seguita da ricostruzione mediante lembo microvascolare. Abbiamo condotto un’analisi retrospettiva su 130 casi. Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad una resezione chirurgica della neoformazione seguita da una ricostruzione immediata mediante lembo libero e, quando necessario, in accordo con la valutazione espressa dal nostro tumor board e con le linee guida internazionali, ad un trattamento chemioradioterapico adjuvante. Le curve di sopravvivenza specifica per malattia (DSS) sono state ottenute mediante il metodo di Kaplan-Meier. Il test Long Rank e il Wilcoxon sono stati utilizzati per investigare i più importanti fattori influenzanti la sopravvivenza specifica per malattia a 5 anni. Per calcolare l’HR e il RR per le singole variabili è stato utilizzato un modello di Cox. L’88,5% dei pazienti è risultato affetto da una neoplasia a istologia squamocellulare. Il campione è risultato essere composto da 46 (35,4%) donne e 84 (64,6%) uomini con un età media di 58,5 anni. Al termine del periodo di follow up, 36 pazienti (27,7%) erano deceduti, 3 dei quali per altre cause. Il DSS è stato del 67,8% (S.E. = 4,9%). All’analisi univariata secondo Kaplan-Meier ed alla analisi multivariata con regressione di Cox sono state individuate sette differenti variabili aventi una relazione significativa con il DSS: T (p = 0,026) ed N (p = 0,0001), lo staging clinico (UICC TNM Sixth Edition) (p = 0,007), i margini di resezione (p = 0,001), l’extracapsular spread (p = 0.005), la recidiva di malattia (p = 0,00002) e la modalità di trattamento (sola chirurgia o chirurgia + RT/CHT) (p = 0,004). In nostri risultati sono risultati in linea con le osservazioni in letteratura, e ci permettono di sottolineare come la chirurgia ricostruttiva mediante lembo libero microvascolare possa incrementare la sopravvivenza nei pazienti con tumore del cavo orale.
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Al-Gburi, Ahmed Jamal Abdullah, Norhanani Abd Rahman, Zahriladha Zakaria, and Merih Palandoken. "Detection of Semi-Solid Materials Utilizing Triple-Rings CSRR Microwave Sensor." Sensors 23, no. 6 (March 12, 2023): 3058. http://dx.doi.org/10.3390/s23063058.

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Анотація:
This article proposes the design, fabrication and measurement of a triple-rings complementary split-ring resonator (CSRR) microwave sensor for semi-solid material detection. The triple-rings CSRR sensor was developed based on the CSRR configuration with curve-feed designed together, utilizing a high-frequency structure simulator (HFSS) microwave studio. The designed triple rings CSRR sensor resonates at 2.5 GHz, performs in transmission mode, and senses shift in frequency. Six cases of the sample under tests (SUTs) were simulated and measured. These SUTs are Air (without SUT), Java turmeric, Mango ginger, Black Turmeric, Turmeric, and Di-water, and detailed sensitivity analysis is conducted for the frequency resonant at 2.5 GHz. The semi-solid tested mechanism is undertaken using a polypropylene (PP) tube. The samples of dielectric material are filled into PP tube channels and loaded in the CSRR centre hole. The e-fields near the resonator will affect the interaction with the SUTs. The finalized CSRR triple-rings sensor was incorporated with defective ground structure (DGS) to deliver high-performance characteristics in microstrip circuits, leading to a high Q-factor magnitude. The suggested sensor has a Q-factor of 520 at 2.5 GHz with high sensitivity of about 4.806 and 4.773 for Di-water and Turmeric samples, respectively. The relationship between loss tangent, permittivity, and Q-factor at the resonant frequency has been compared and discussed. These given outcomes make the presented sensor ideal for detecting semi-solid materials.
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Дисертації з теми "Studio di curve"

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Bartoletti, Filippo. "Studio sulle curve di rotazione delle galassie a spirale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18250/.

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Анотація:
Lo scopo di questa tesi è lo studio sulle curve di rotazione delle galassie a spirale. Inizialmente sono descritte le caratteristiche delle galassie a spirale e le leggi che ne regolano il moto di rotazione differenziale; in seguito viene trattata la radiazione 21 cm dell'idrogeno neutro ed è riportato il Teorema del Viriale. Successivamente viene studiata la curva di rotazione come somma delle curve rappresentanti le componenti della galassia, con una parentesi sulla scoperta della materia oscura. Quindi è illustrato come ottenere la curva di rotazione di una galassia, ovvero come ricavare la velocità in funzione del raggio nelle sue varie componenti. Infine vengono applicati i risultati esposti precedentemente per studiare la curva di rotazione della galassia a spirale NGC 3198, cercando di capire quale tra le curve proposte si avvicini maggiormente a quella osservata e quali conclusioni generali si possano trarre sulla massa contenuta nelle varie componenti che costituiscono le galassie a spirale.
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Dal, Santo Daniela. "Le curve piane: dallo studio in geometria alla trattazione scolastica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2279/.

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Анотація:
L'argomento trattato in questa tesi riguarda lo studio geometrico delle curve piane. Una prima parte è dedicata alle varie definizioni di curva in matematica, la seconda tratta invece la presentazione delle curve da un punto di vista scolastico. Il mio lavoro è stato quello di analizzare alcuni testi delle scuole superiori allo scopo di evidenziare, laddove è stato possibile, il tipo di appproccio didattico utilizzato per presentare tali argomenti.
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Calamelli, Filippo. "Studio reologico di mastici per miscele di conglomerato bituminoso drenante contenente polverino di gomma da pfu." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Анотація:
Le prestazioni meccaniche di una miscela di conglomerato bituminoso dipendono principalmente dai materiali che la compongono e dalla loro interazione. La risposta tenso-deformativa delle sovrastrutture stradali è strettamente legata al comportamento reologico del legante bituminoso e dalla sua interazione con lo scheletro litico. In particolare nelle pavimentazioni drenanti, a causa dell’elevato contenuto di vuoti, il legame che si crea tra il legante (mastice bituminoso) e l’aggregato è molto forte, per questo motivo è importante migliorarne le prestazioni. Additivando il mastice con polverino di gomma da PFU (pneumatici fuori uso), non solo si migliorano prestazioni, resistenza alle deformazioni permanenti ed elastoplasticità del materiale, ma si sfruttano anche materiali di recupero, portando vantaggi anche dal punto di vista ambientale. In quest’ottica la ricerca effettuata nella tesi si pone come obiettivo l’analisi reologica e lo studio di mastici additivati con polverino di gomma ricavato da PFU, per la realizzazione di conglomerati bituminosi drenanti. In particolare, partendo da un bitume di base, sono stati preparati due mastici: il primo ottenuto miscelando bitume modificato e filler calcareo, il secondo aggiungendo al precedente anche il polverino di gomma. Tale studio è stato eseguito mediante l’utilizzo del DSR (Dynamic Shear Rheometer – UNI EN 14770), con il quale sono state affrontate tre prove: Amplitude Sweep test, per la valutazione del valore di deformazione di taglio γ entro il quale il materiale si mantiene all’interno del campo di viscoelasticità lineare (Linear visco-elasticity, LVE); Frequency Sweep test, per l’estrapolazione delle master curves; Multiple stress Creep Recovery, per valutare la resistenza del materiale alle deformazioni permanenti. Dall’analisi dei dati è stato possibile definire il comportamento reologico di entrambi i mastici e, in seconda analisi, confrontarne le caratteristiche e le prestazioni.
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Tavoleti, Luigi. "Studio e sviluppo di nuovi approcci all'analisi delle curve di enhancement per la diagnosi delle lesioni al seno." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Анотація:
Il tumore al seno è la più frequente delle neoplasie maligne che colpisce la donna e il numero di casi è in aumento. La modalità di imaging più diffusa per valutare l'aumento della vascolarizzazione del tumore è rappresenta dalla dynamic contrast-enhanced MRI. Questa fornisce parametri quantitativi che riflettono la vascolarizzazione tissutale, facilitando così la differenziazione delle lesioni. Questa tecnica di imaging fornisce una sensibilità del 90-95%, e una specificità che varia fra il 46% e il 97%. Lo scopo di questa tesi è quello di studiare e sviluppare nuovi approcci per l'analisi delle curve di enhancement nella diagnosi delle lesioni al seno. L'analisi è condotta su un insieme di 9 pazienti riportanti diverse lesioni. Vengono svolte un'analisi 2D e una 3D, grazie alle quali è possibile differenziare le lesioni fra maligne e benigne. Nel primo capitolo, dopo una panoramica sull'anatomia e fisiologia della mammella, vengono descritte le patologie benigne e maligne del seno. Nel secondo capitolo, viene introdotta la tecnica di imaging di Risonanza Magnetica con mezzo di contrasto (DCE-MRI). In particolare è stata studiata l'analisi della DCE-MRI che si basa sulla valutazione delle curve di enhancement del segnale (Time Intensity Curve); è un'analisi quantitativa non-parametrica che misura indici empirici direttamente dal segnale di intensità. Nel terzo capitolo è presentato il metodo usato nel presente lavoro per l'analisi delle lesioni. Dopo la descrizione della modalità e dei parametri di acquisizione, è spiegato come sono stati ricostruiti ed elaborati i volumi 3D dai dati DICOM, per la successiva visualizzazione ed analisi delle curve TIC, grazie allo sviluppo di una interfaccia grafica (GUI) per l'utente. Il quarto capitolo è dedicato alla presentazione dei risultati. Vengono analizzati ed interpretati i parametri estratti dall'analisi 2D e 3D delle curve di enhancement e fatta una stima sulla benignità/malignità di ogni lesione di ciascun paziente.
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Raule, Giacomo. "Studio delle criticità idrauliche del Canale di Bonifica Zonara Masere." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Анотація:
Nella presente tesi è stato fatto un modello idrologico della Zonara Masere tramite l'utilizzo di SWMM. Svolta la simulazione dello stato attuale sono state individuate le criticità ed in seguito sono stati ipotizzati vari scenari di soluzione delle criticità. Infine trovata la soluzione ottimale si è effettuata una prima fase di progettazione delle opere di prevenzione ed una stima economica del costo della realizzazione del progetto. La tesi è stata svolta presso il Consorzio di Bonifica della Romagna nella sede di Rimini
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Pappalardo, Rosario. "Studio dell’interazione terreno-struttura di un gasdotto soggetto a frana." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23763/.

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Анотація:
L’obiettivo di questo lavoro di tesi è analizzare l’interazione terreno-struttura di un gasdotto soggetto a frana. A tal fine si è realizzato un modello 3D che possa rappresentare l’interazione tra la frana del villaggio di Luozhentian (Hubei, Cina) e un tratto di condotta del gasdotto Sichuan – East. Per questa frana sono infatti disponibili informazioni di dettaglio che possono essere utilizzate ai fini del lavoro di tesi. Il modello tridimensionale è stato realizzato mediante l’impiego del software FLAC3D che ha permesso di visualizzare le modalità con cui la frana produce deformazioni alla condotta in termini di spostamenti, e di definire i punti in cui le sollecitazioni sono elevate e possono compromettere la tenuta della condotta. I risultati dello studio possono fungere da riferimenti teorici ai fini del preallarme per gasdotti con caratteristiche simili e soggetti a fenomeni franosi. Infine, è stata valutata la vulnerabilità delle condotte interrate soggette a deformazione permanente del terreno (PGD) mediante curve di fragilità.
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Gentile, Chiara. "Studio geometrico differenziale dell'evoluzione storica del simbolo dello Yin-Yang (Taijitu)." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7473/.

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Анотація:
Alla base dell'elaborato vi è uno studio geometrico differenziale del Taijitu ed in particolare della curva centrale presente nel simbolo; il tutto ripercorrendo cronologicamente ed in termini matematici il cambiamento che il simbolo ha subito nel corso del tempo. Tale studio è consistito, implementando un programma Matlab, nell'approssimazione mediante curve di Bézier, seguita da osservazioni sul grado delle curve trovate e sulla loro differenziabilità.
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BATTAGLIA, Riccardo. "ELEMENTI FINITI A PIU’ CAMPI PER LO STUDIO DI ELEMENTI STRUTTURALI IN COMPOSITO LAMINATO." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2010. http://hdl.handle.net/11392/2389319.

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Анотація:
Object of this thesis is the analysis of laminated plane beams with straight or curved axis and study of Reissner‐Mindlin laminated plates. For such structures, as it is well known, non‐negligible transverse shear stresses arise, so that shear strains become an important issue. The finite elements proposed are developed with a hybrid‐mixed approach for linear analysis and for evaluation of buckling and delamination phenomena.
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Casalena, Eleonora. "Studio e valutazione del ruolo dell’imaging a fluorescenza e delle curve di perfusione per il trattamento chirurgico dell’endometriosi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Анотація:
In questa tesi si tratterà l’imaging a fluorescenza tramite l’uso endovenoso del verde indocianina nel trattamento dell’endometriosi mediante chirurgia laparoscopica. Questo mezzo di contrasto consente la visualizzazione in tempo reale della perfusione ematica della regione contenente la neo-anastomosi, e la successiva costruzione di curve di perfusione, il cui obiettivo di studio è una chiara comprensione degli effetti a breve termine della chirurgia laparoscopica e della predizione di possibili complicazioni. L’endometriosi è una patologia ginecologica benigna caratterizzata dalla presenza di endometrio, mucosa che normalmente riveste esclusivamente la cavità uterina, in sedi ectopiche, ossia all’esterno dell’utero. Generalmente interessa le superfici peritoneali o sierose degli organi pelvici, in particolare le ovaie, i legamenti larghi dell’utero, il cavo di Douglas e i legamenti uterosacrali, arrivando a colpire organi circostanti l’area addominale. Ad oggi sono affette da endometriosi il 10-15% delle donne in età riproduttiva e la patologia interessa circa il 30-50% delle donne infertili. Le donne con diagnosi conclamata sono almeno 3 milioni in Italia, 176 milioni nel mondo. Il picco si verifica tra i 25 e i 35 anni, ma la patologia può comparire a partire dal menarca. Il quadro sintomatologico dell’endometriosi è molto variabile: dolori cronici, ciclici o persistenti, localizzati principalmente nella zona del basso addome. La sintomatologia dolorosa legata alla presenza di endometriosi si manifesta durante le mestruazioni e rapporti sessuali, attraverso dolore nella defecazione e nella minzione e influenza oltre che fisicamente, con dolori debilitanti, anche psicologicamente e socialmente le pazienti, divenendo una condizione invalidante. Oltre al dolore, un’altra grave conseguenza clinica dell’endometriosi è l’infertilità, dovuta a distorsioni anatomiche e infiammazioni causate da aderenze, fibrosi, anomalie endocrine e disturbi immunologici.
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Martelli, Luca. "Studio delle proprietà reologiche di leganti bituminosi modificati ad "alta lavorabilità" mediante Dynamic Shear Rheometer." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2009/.

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Книги з теми "Studio di curve"

1

Manzato, Enzo, and Augusto Zaninelli, eds. Racconti 33. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-908-5.

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Анотація:
La Medicina Narrativa nasce dal tentativo di colmare aree mancanti della medicina basata sull’evidenza, come la considerazione per la cura e gli aspetti personali del malato: alla sua definizione hanno contribuito lo studio umanitario in medicina, la medicina delle cure primarie, la narratologia e lo studio del rapporto con il paziente. La narrazione della malattia permette di affrontare in modo olistico i problemi del paziente, dando anche indicazioni terapeutiche e diagnostiche; si rivolge sia al paziente sia al personale medico, le due figure, in relazione tra loro, coinvolte nel processo di cura. La narrativa permette al paziente di non sentirsi isolato, ma al centro della struttura e viene quindi considerata al pari dei segni e dei sintomi clinici della malattia stessa. I racconti di questo libro permettono di condividere le storie narrate e produrre spunti di riflessione ed approfondimento per i medici che affrontano situazioni cliniche analoghe o simili.
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2

Rinuncia alle cure e testamento biologico: Profili medici, filosofici e giuridici : atti di due incontri di studio, Messina, 3 aprile e 15-16 ottobre 2009. Torino: G. Giappichelli, 2010.

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3

Singh, Simon. L'ultimo teorema di Fermat. Milano: Rizzoli, 1999.

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4

Giovanni, Morelli, and Società italiana di musicologia, eds. Tornando a Stiffelio: Popolarità, rifacimenti, messinscena, effettismo e altre "cure" nella drammaturgia del Verdi romantico : atti del convegno internazionale di studi (Venezia, 17-20 dicembre 1985). Firenze: L.S. Olschki, 1987.

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5

Inchingolo, Ruggiero. Luigi Stifani e la pizzica tarantata: Studi sugli strumenti musicali, sulla musica numerica e sulle musiche eseguite dal gruppo di Luigi Stifani durante le cure rituali del morso della mitica taranta. Nardò (Lecce): Besa, 2003.

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6

Singh, Simon. Fermat's enigma: The quest to solve the world's greatest mathematical problem. Toronto: Penguin, 1998.

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7

Singh, Simon. El enigma de Fermat. Spain: Planeta, 2004.

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8

Singh, Simon. Fermat's enigma: The epic quest to solve the world's greatest mathematical problem. New York: Walker, 1997.

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9

Singh, Simon. Fermat's enigma: The epic quest to solve the world's greatest mathematical problem. New York: Anchor Books, 1998.

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10

Singh, Simon. Fermat's last theorem: The story of a riddle that confounded the world's greatest minds for 358 years. London: Fourth Estate, 1997.

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Частини книг з теми "Studio di curve"

1

Guagnini, Elvio. "Una città, il viaggio, le frontiere, un’identità letteraria." In Biblioteca di Studi di Filologia Moderna, 27–34. Florence: Firenze University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-338-3.07.

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Анотація:
Magris had a deep relationship with his hometown Trieste, while feeling the need to distance himself from it through his travels. Travelling is a metaphor for life; it is a weave between the will for conservation and innovation, as well as research. These issues emerge in significant narrative pages such as Non luogo a procedere (2015), which is a lucid and disenchanted consideration of the history of the city, moved by a strong ethical charge, and Tempo curvo a Krems (2019), which is a profound synthesis of the many aspects of Magris’ fictional and critical work.
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Vivarelli, Vivetta. "Vineta del Danubio. La letteratura tedesca in Tempo curvo a Krems." In Biblioteca di Studi di Filologia Moderna, 109–18. Florence: Firenze University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-338-3.13.

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Анотація:
The five stories in Magris’s Tempo curvo a Krems contain indirect references to the German and Mitteleuropean literatures that nourished their author. They are not merely echoes or resonances: allusions such as to the legend of Vineta, the city beneath the sea, or to Heine’s poem about the troubadour Rudèl and Melisanda, as well as to Faustian themes and the longing for transformation («die and become») are closely linked to the central theme of a circular and recurring time. The lightly ironic tone is nonetheless a bulwark against the spleen, the «Sehnsucht» or the recollection and regret of the past; a past that resurfaces and continues to echo like the tolling of a submerged bell.
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Marazzini, Claudio. "Primi appunti sull’inedita traduzione di Pio Rajna del De vulgari eloquentia." In «La sua chiarezza séguita l’ardore», 419–32. Firenze: Società Editrice Fiorentina, 2023. http://dx.doi.org/10.35948/dilef/978-88-6032-711-6.29.

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Анотація:
Tra le carte donate da Stefano Mazzoni all’Accademia della Crusca nel 2020, c’è l’inedita traduzione del De vulgari eloquentia di Dante realizzata da Pio Rajna tra il 1896 e il 1926, con una lunga e meticolosa revisione del proprio lavoro. Gianfranco Contini, nel 1955, propose all’editore Einaudi la pubblicazione di quell’inedito, per le cure di Francesco Mazzoni. La pubblicazione, però, non fu mai realizzata, nonostante l’insistenza di Contini. Il presente studio presenta il materiale giunto in Crusca, e offre la storia di questa edizione mancata, con un primo breve campione della parte iniziale della traduzione di Pio Rajna.
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Tronti, Leonello. "Ezio Tarantelli: il lavoro come partecipazione." In Idee di lavoro e di ozio per la nostra civiltà, 1435–43. Florence: Firenze University Press, 2024. http://dx.doi.org/10.36253/979-12-215-0319-7.161.

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Анотація:
Ezio Tarantelli, probably the most important Italian labour economist, dedicated his short life, tragically broken by a terrorist ambush, to a full participation of labour in the management of the economy, in accordance with the Italian Constitution. His studies on the Phillips curve demonstrated the sub-optimality of monetary policy as a tool to combat stagflation, highlighting - on the contrary - the role of the unions in directing expectations and giving credibility to disinflation announcements. His proposal for government-social partners shared targets on inflation and incomes policy, based on international comparative studies of industrial relations systems, profoundly influenced the social pacts which allowed Italy to tame inflation, recover from the 1991-92 crisis, and access the euro since its launch.
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Sufriyana, Herdiantri, Fariska Zata Amani, Aufar Zimamuz Zaman Al Hajiri, Yu-Wei Wu, and Emily Chia-Yu Su. "Prognosticating Fetal Growth Restriction and Small for Gestational Age by Medical History." In Studies in Health Technology and Informatics. IOS Press, 2024. http://dx.doi.org/10.3233/shti231063.

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Анотація:
This study aimed to develop and externally validate a prognostic prediction model for screening fetal growth restriction (FGR)/small for gestational age (SGA) using medical history. From a nationwide health insurance database (n=1,697,452), we retrospectively selected visits of 12-to-55-year-old females to healthcare providers. This study used machine learning (including deep learning) and 54 medical-history predictors. The best model was a deep-insight visible neural network (DI-VNN). It had area under the curve of receiver operating characteristics (AUROC) 0.742 (95% CI 0.734 to 0.750) and a sensitivity of 49.09% (95% CI 47.60% to 50.58% at with 95% specificity). Our model used medical history for screening FGR/SGA with moderate accuracy by DI-VNN. In future work, we will compare this model with those from systematically-reviewed, previous studies and evaluate if this model’s usage impacts patient outcomes.
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De Felici, Roberta. "Entre apparences et profondeurs : le personnage de Renée dans La Curée d’Emile Zola." In « La grâce de montrer son âme dans le vêtement » Scrivere di tessuti, abiti, accessori. Studi in onore di Liana Nissim, 143–53. Ledizioni, 2015. http://dx.doi.org/10.4000/books.ledizioni.6477.

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Baldanza, Angela, Roberto Bizzarri, Annachiara Bartolini, Angela Bertinelli, and Roberto Colacicchi. "The Jurassic structural high of Sasso di Pale (Umbria-Marche Basin, Italy): How a small Apennine structure recorded Early to Middle Jurassic global perturbations." In From the Guajira Desert to the Apennines, and from Mediterranean Microplates to the Mexican Killer Asteroid: Honoring the Career of Walter Alvarez. Geological Society of America, 2022. http://dx.doi.org/10.1130/2022.2557(15).

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Анотація:
ABSTRACT The reduced Jurassic sedimentary sequences deposited on a structural high in the Umbria-Marche Apennines, as well their relationships with adjacent expanded basinal sequences, have been reconstructed through detailed, interdisciplinary study of the Sasso di Pale and Monte Serrone areas near Foligno, Italy. The physiographic features of the basin originated in the Early Jurassic (latest early Pliensbachian), when extensional tectonic activity broke up a shallow water platform where the Calcare Massiccio had been deposited, and the area evolved from an edge-stepped structural high to a distally steepened ramp. The biostratigraphic framework of this paper is mainly based on calcareous nannofossils, which are a useful tool for dating condensed Jurassic successions. Although the sections studied have limited thickness and much lateral facies variation, the sedimentary evolution can be traced and interpreted within a wider Jurassic environmental perspective. In the upper Pliensbachian–lower Bajocian interval, local sea-level variations are compatible with the global sea-level curve. Furthermore, some of the characteristic events—such as the Pliensbachian–Toarcian crisis, the Early Toarcian Jenkyns Event, and the Middle Jurassic carbonate crisis—can be recognized. The present study shows how the reconstruction of local paleogeography can fit into a more general framework and how regional and global signals can be recognized even in a small structural high such as the one we have investigated.
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Niazmand Bilandi, Rasul, Simone Mancini, Abbas Dashtimanesh, and Miklos Lakatos. "How to Improve Full-Scale Self-Propulsion Simulations? A Case Study on a Semi-Displacement Hull." In Progress in Marine Science and Technology. IOS Press, 2023. http://dx.doi.org/10.3233/pmst230034.

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Анотація:
This study aims to improve Computational Fluid Dynamics (CFD) self-propulsion simulations for a semi-displacement hull with an interceptor. To enhance full-scale self-propulsion simulations, the numerical setup incorporated hull roughness based on the ITTC 78 formula and full-scale propeller open water curves following the ITTC 78 procedure. Simulations were performed using the SIEMENS PLM STAR-CCM+ CFD code for a displacement condition and for 0.638 < Fr▽ < 1.530. Comparisons were made with experimental scaled results from tests conducted at the Towing Tank of the Department of Industrial Engineering, Università degli Studi di Napoli “Federico II”. A comparison of numerical and experimental self-propulsion factors, such as wake fraction and thrust deduction coefficients, shows an average error reduction of 2.5% for wake fraction and 1.5% for thrust deduction. Additionally, a self-propulsion proportional (P) speed controller was implemented using the Ziegler-Nichols method to improve accuracy. This controller allows real-time adjustment of the propeller speed, supplying valuable insights into marine vessel performance under realistic conditions. This approach can be extended to incorporate factors like waves and wind, creating a more realistic representation of the marine environment. The implementation of a P speed controller is the first step towards developing a free-sailing approach that enhances simulations of real-world conditions for marine vessels.
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Тези доповідей конференцій з теми "Studio di curve"

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Osetrov, Oleksandr, and Rainer Haas. "Simulation of Hydrogen Combustion in Spark Ignition Engines Using a Modified Wiebe Model." In 2024 Stuttgart International Symposium. 400 Commonwealth Drive, Warrendale, PA, United States: SAE International, 2024. http://dx.doi.org/10.4271/2024-01-3016.

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Анотація:
<div class="section abstract"><div class="htmlview paragraph">Due to its physical and chemical properties, hydrogen is an attractive fuel for internal combustion engines, providing grounds for studies on hydrogen engines. It is common practice to use a mathematical model for basic engine design and an essential part of this is the simulation of the combustion cycle, which is the subject of the work presented here. One of the most widely used models for describing combustion in gasoline and diesel engines is the Wiebe model. However, for cases of hydrogen combustion in DI engines, which are characterized by mixture stratification and in some cases significant incomplete combustion, practically no data can be found in the literature on the application of the Wiebe model. Based on Wiebe’s formulas, a mathematical model of hydrogen combustion has been developed. The model allows making computations for both DI and PFI hydrogen engines. The parameters of the Wiebe model were assessed for three different engines in a total of 26 operating modes. The modified base model considers the significant incompleteness of hydrogen combustion, which occurs at high air/fuel equivalence ratio. For PFI and DI hydrogen engines, equations and numerical values for the Wiebe model coefficients were determined to describe the dynamic and duration of combustion. Based on our simulation results we suggest using the sum of two Wiebe curves to describe combustion in zones with a lean mixture in DI engines. This allows a more accurate characterization of the combustion dynamics and pressure curves. In order to model a double hydrogen injection, we suggest using the sum of three Wiebe curves representing the combustion of the first injection in the flame front, the diffusion combustion of the second injection, and the relatively slow combustion in lean mixture zones. In the paper, we present a method for selecting the coefficients of each of the Wiebe curves.</div></div>
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Mittal, M., G. Zhu, H. J. Schock, T. Stuecken, and D. L. S. Hung. "Burn Rate Analysis of an Ethanol-Gasoline, Dual Fueled, Spark Ignition Engine." In ASME 2008 International Mechanical Engineering Congress and Exposition. ASMEDC, 2008. http://dx.doi.org/10.1115/imece2008-66139.

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Анотація:
An experimental study is performed to investigate the combustion characteristics of an ethanol-gasoline, dual fueled, single cylinder spark ignition (SI) engine. A dual fuel injection system with both Direct-Injection (DI) and Port-Fuel-Injection (PFI) is used in this work. The performance of PFI-E85 and DI-gasoline, and PFI-gasoline and DI-E85 systems is presented. E85 is a blend of 85% ethanol and 15% gasoline by volume. In each test, the percentage of E85 is varied from 100 (0% gasoline) to 0 (100% gasoline) to compare the various cases. PFI-gasoline and DI-gasoline (PFI & DI-gasoline) results are also presented to provide a baseline for comparison. The cycle-to-cycle variability is presented using coefficient of variation (COV) of indicated mean effective pressure (IMEP). Mass fraction burned (MFB) and burn duration are determined from the analysis of measured in-cylinder pressure data. The well known Rassweiler and Withrow method (Model 1), with a new linear model for the polytropic index, is used to obtain the MFB curves. The differences are presented for the net pressure method (Model 2) to evaluate the burn rates. It is found that combustion is faster with the increase in PFI percentage for all the three setups with dual fuel injection. The PFI-E85 and DI-gasoline system showed that the burn duration decreases significantly with the increase in PFI percentage; however, the PFI-gasoline and DI-E85 system showed only slight differences with the increase in PFI percentage. Model 2 showed good agreement with Model 1 at high load conditions; however, it predicts slower combustion at light load conditions.
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Batti, D., D. Peri, and E. F. Campana. "Geometry and Resistance of the IACC Systematic Series "Il Moro di Venezia"." In SNAME 17th Chesapeake Sailing Yacht Symposium. SNAME, 2005. http://dx.doi.org/10.5957/csys-2005-003.

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Анотація:
The geometry and bare hull resistance of the IACC systematic series “Il Moro di Venezia” are presented and analyzed. In the first part, the geometry of the model is described; then a number of comparisons is made, following the logic of development of the series. The parent model resistance is compared with that of models for which a single parameter has been varied. Variations concern the bow shape, the stern overhang, the prismatic coefficient, the midsection coefficient, the BWL/TC and LWL/BWL ratios, the displacement. The comparisons in some cases confirm already known trends, like the effect related to the beam and draft variation. In other cases results are somewhat new and interesting both from a qualitative and quantitative viewpoint, like those concerning the bow shape variation. The second part of the paper deals with a statistical study of the systematic series. The main point of this study is to apply a simple approach that allows the researcher to rank the influence of the geometric parameters on the resistance curve. The choice here is to adopt the simple method of correlation coefficients. Starting from a first ranking of a number of non-dimensional parameters based on the mentioned coefficients, a first approximation of the resistance is obtained. Then this function is successfully improved, by adopting some additional restrictions coming from the consideration of the mutual correlation among the variables and regarding the type of included statistical indicators.
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Wu, Di, Ying Piao, Yuan-yuan Duan, and Zhen Yang. "Scale Effect on Boiling Inception and Bubble Dynamics in Micro/Mini/Macro Tubes." In ASME 2011 International Mechanical Engineering Congress and Exposition. ASMEDC, 2011. http://dx.doi.org/10.1115/imece2011-63477.

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Анотація:
The present study experimentally and theoretically investigated the scale effect on boiling inception and following liquid-vapor interfacial evolution in horizontal tubes with inner diameter varying from 0.05 mm to 3.0 mm. Reducing scale, i.e., decreasing tube inner diameter, significantly increases the critical heat flux of bubble nucleation. A novel thermodynamic model and derived q″w,c–Tw curve were used to explore the scale effect on bubble nucleation and corresponding mechanisms. It is concluded that reducing scale remarkably enhances heat transfer performance close to the heated wall and increases temperature gradient of liquid, which consequently suppresses boiling inception and increases the critical heat flux. Diverse interfacial movement behaviors were found, by which tubes were classified into various scales as, micro scale (Di ≤ 200 μm) with explosive emission boiling, mini scale (200 μm < Di < 2.5 mm) with distinct spherical and following oblate bubble growth stages and macro scale (Di ≥ 2.5 mm) with spherical bubble growth stage only. Interaction between liquid-vapor interfacial movement and thin film evaporation, induced by the reduced scale, was considered to be the crucial factor to bring about phenomena of explosive emission boiling in micro tube and spherical-to-oblate bubble growth in mini tube which are quite different from that in macro tube. Different models were developed to describe the diverse liquid-vapor interfacial movement behaviors, which provides insight into the scale effect on interfacial movements.
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Sahari Moghaddam, Farzan, Maziyar Mahmoodi, Edison Sripal, Majid A. Abdi, and Lesley James. "Experimental Study of Natural Gas Hydrate Formation Kinetics and Inhibition in Brine and Water." In 2022 14th International Pipeline Conference. American Society of Mechanical Engineers, 2022. http://dx.doi.org/10.1115/ipc2022-88861.

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Анотація:
Abstract Hydrates formed under high pressure and low-temperature pipeline conditions are a serious flow assurance challenge. Furthermore, there are uncertainties with respect to the performance of different hydrate inhibitors based on their type, hydrocarbon and brine compositions, and operating conditions. Considering the inhibiting effect of salt ions in the brine composition can benefit hydrate chemical management strategies by reducing the high quantities of inhibitors. This study experimentally evaluates the performance of kinetic and thermodynamic inhibitors and investigates the growth of hydrate under subsea pipeline pressure and temperature conditions. The effect of hydrate inhibitors was studied through a novel isothermal approach using varied brine compositions. Few studies such as Kakati et al. (2015) have focused on the inhibiting effect of multivalent ionic brine composition. Our study considers several multivalent ionic salts in formation brine and seawater including NaCl concentrations of 9.7 wt% and 2.4 wt%, compared to previous isochoric and isothermal studies relying only on one salt type. The influence of high and low salinity levels, including multivalent ionic salts, were evaluated, as they have been shown to be able to reduce the quantity of inhibitors used in hydrate chemical management strategies. The results were benchmarked against experiments using de-ionized (DI) water to capture the individual effect of the inhibitors and brine in inhibiting hydrate formation. Growth detection was also captured through image analysis to improve the understanding of hydrate kinetics in water and brine. The experimental results were evaluated according to hydrate equilibrium curves simulated using Calsep PVTsim Nova. A novel macro scale isothermal approach was applied in PVT Cell to investigate natural hydrate formation and growth in DI water and brine systems. The ability of i) a kinetic hydrate inhibitor (KHI) and ii) methanol as a thermodynamic hydrate inhibitor (THI) to inhibit hydrate formation was studied. A sudden drop in the pressure (indirect measurement) confirmed through visual observations (direct measurement) is applied to identify the hydrate formation point. Nine isothermal hydrate tests were conducted, with and without inhibitors, in DI water and brine systems. Results indicate that the KHI was best able to inhibit hydrate formation. KHI inhibited hydrate formation for more than 20 hours in the presence of formation brine at 4.8°C and 97 bar (&gt;1400 psi). In the absence of an inhibitor, hydrate formation in water occurred during the pressurization step, at a pressure below 35 bar (500 psi). The hydrate mixture resulted in a sudden shift to darker colours upon formation, further grew, and agglomerated.
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Masurkar, F. "Estimating the probability of detection of cracks in metal plates using lamb waves." In Structural Health Monitoring. Materials Research Forum LLC, 2023. http://dx.doi.org/10.21741/9781644902455-14.

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Анотація:
Abstract. This paper focusses on the development of a data-driven damage detection method to quantify fatigue crack in metal plates using Lamb waves and its reliability using a probability of detection (POD) technique. The guided Lamb waves are generated and sensed using an array of direct-write (DW) polyvinylidene fluoride (PVDF) annular comb shaped transducers designed to explicitly generate a desired guided wave mode in the test specimen. The annular comb design helps generate a single desired wave mode in the specimen thereby suppressing the energy of other wave modes that can be generated simultaneously. The guided wave responses are obtained through a simulation study and are recorded at different progressions of crack. A damage index (DI) is constructed as a function of crack size that can effectively track the change in ultrasonic response variations and for diagnosing fatigue crack in the metallic specimens. This DI is then further used in the POD model to estimate the crack detection probability. The POD curves can be helpful to check the reliability of the proposed inspection system as well as identify the critical experimental parameters that can significantly influence the crack detection results.
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Graham, Jacob, Angelo Hawa, and Patricia Weisensee. "Evolution of Heat Transfer in Pool Boiling in Contaminated Water." In ASME 2020 18th International Conference on Nanochannels, Microchannels, and Minichannels collocated with the ASME 2020 Heat Transfer Summer Conference and the ASME 2020 Fluids Engineering Division Summer Meeting. American Society of Mechanical Engineers, 2020. http://dx.doi.org/10.1115/icnmm2020-1041.

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Анотація:
Abstract Boiling heat transfer serves as an efficient mechanism to dissipate large amounts of thermal energy due to the latent heat of phase change. In academic studies, typically ultra-pure deionized (DI) water is used to avoid contamination. However, in industrial and commercial settings, the working fluid might be contaminated with sediments, dust, salts, or organic matter. Long-term boiling processes in non-DI water cause substantial build-up of a stable layer of deposit that dramatically reduces the heat transfer coefficient. Therefore, heating applications in a contaminated medium demand strategies to prevent such fouling. Here, we studied the use of lubricant infused surfaces (LIS) and their ability to possibly minimize the deposition of calcium sulfate. Aluminum samples were infused with Krytox 102 oil and the heat transfer coefficient was investigated at a vertical and horizontal surface orientation. Fouling effects were introduced by pool boiling for 7.5 hours in a 6.97 mM calcium sulfate solution at constant heat flux. Heat flux curves for both plain aluminum and LIS were calibrated before contamination. Initially, the LIS was unable to support a nucleate phase and transitioned directly from liquid convection to film boiling heat transfer. Upon partial degradation of the lubricant layer during long-run experiments, nucleate boiling ensued. Over 7.5 hours, the heat transfer coefficient of each sample (Al and LIS) degraded between 5.4% and 7.9% with no significant correlation with either lubricant treatment or surface orientation. Post boiling profilometry was conducted on each sample to characterize the thickness and distribution of the calcium sulfate layer. In these experiments, the plain aluminum surface outperformed the LIS at both orientations in minimizing calcium layer thickness. The LIS oriented vertically outperformed the LIS oriented horizontally.
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Dossena, Vincenzo, Giacomo Persico, Berardo Paradiso, Lorenzo Battisti, Sergio Dell’Anna, Alessandra Brighenti, and Enrico Benini. "An Experimental Study of the Aerodynamics and Performance of a Vertical Axis Wind Turbine in Confined and Non-Confined Environment." In ASME Turbo Expo 2015: Turbine Technical Conference and Exposition. American Society of Mechanical Engineers, 2015. http://dx.doi.org/10.1115/gt2015-42827.

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Анотація:
This paper presents the results of a wide experimental study on an H-type Vertical Axis Wind Turbine (VAWT) carried out at Politecnico di Milano in the frame of the national founded project PRIN 2009. The experiments were carried out in the large-scale wind tunnel of the Politecnico di Milano, where real-scale wind turbines for micro generation can be tested in full similarity conditions. Integral torque and thrust measurements were performed, as well as detailed aerodynamic measurements to characterize the flow field generated by the turbine downstream of the rotor. The machine was tested in both confined and non-confined environment, to highlight the effect of wind tunnel blockage on the aerodynamics and performance of the VAWT under investigation. The experimental results, compared with the blockage correlations presently available, suggest that specific correction models should be developed for VAWTs. The experimental thrust and power curves of the turbine, derived from integral measurements, exhibit the expected trends with a peak power coefficient of about 0.28 at tip-speed ratio λ = 2.5. Detailed flow measurements, performed in three conditions for λ equal to 1.5, 2.5 and 3.5, show the fully three-dimensional character of the wake, especially in the tip region where a non-symmetrical wake and tip vortex are found. The unsteady evolution of the velocity and turbulence fields further highlight the effect of aerodynamic loading on the wake unsteadiness, showing the time-dependent nature of the tip vortex and the onset of a non-symmetric dynamic stall for λ lower than 2.
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Diana, Giorgio, Federico Cheli, Paolo Belforte, Stefano Melzi, Fabio Sgroi, and Francesco Favo. "Numerical and Experimental Investigation of Heavy Freight Train Dynamics." In ASME 2007 International Mechanical Engineering Congress and Exposition. ASMEDC, 2007. http://dx.doi.org/10.1115/imece2007-42693.

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Анотація:
Freight trains all over European Countries are equipped with mechanical couplers, which are using two buffers and a screw coupler in the centre. This configuration needs an extensive study in case of pulled mass exceeding 1600 t: actually National Association would limit train mass to 2000/2400 tons, in order to avoid excessive stresses on couplers. This challenging operative condition should become really severe in presence of switches or sharp radius curve, especially considering that freight trains are able to sustain deceleration in emergency braking condition over 1 m/s2. As well known, in order to investigate the safety issue of heavy freight trains under severe braking/traction conditions (i.e. emergency braking) also negotiating turnouts or sharp curves, an experimental approach can be performed, using a suitably instrumented trainset. Unfortunately, this approach is usually very expensive and does not provide a full understanding of the problem: the information gained with experimental tests would apply only to the particular trainset composition and to the specific track considered. On the other hand, the adoption of numerical simulations, in connection with the experimental tests, can be a useful approach to extend obtained results to a wider range of conditions, allowing an easier variation of the different test parameters. The paper will deal with the investigation performed by Politecnico di Milano together with R.F.I. (Rete Ferroviaria Italiana, the Italian Railway Network operator) on the heavy freight train dynamics. An experimental approach has been used in order to investigate the typical operative condition of a freight train; a freight wagon has been equipped with load cells, displacement transducers on the buffers and tri-axial accelerometers on the wagon frame. Moreover the traction/braking torque applied by the locomotives have been measured. The experimental trainset was composed by two heading locomotives, a series of freight wagons (pulled mass 1600 t), and then another locomotive at the end of the train. The results of the test allowed a better comprehension of the behaviour of the complete trainset, on a steep line, especially during sharp curve negotiation (R = 200 – 300 m): particular attention was paid on the buffer behaviour, because of its fundamental importance for the running safety of the wagons. It was highlighted that the operative condition typical of a sharp radius curve negotiation leads to a stiffer buffer: the increased stiffness of the buffer cannot be neglected for the investigation of the running condition. These tests were used to update an existing numerical software for the analysis of the longitudinal dynamics of heavy freight train, named T.S.Dyn. (Trainset Dynamic Simulator): its numerical model is able to reproduce forces/displacement in the coupling between two adjacent vehicles (buffers and draw gear) of a trainset. Moreover the model is able to consider the dynamic behaviour of the pneumatic braking system of the entire trainset and for this reason it can find proper application even for the simulation of severe braking condition (i.e. emergency braking). The numerical model has been updated taking the advantage of the experimental activity performed and it was implemented in T.S.Dyn code. A comparison between numerical and experimental results will be described in the full paper.
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DATTA, DIPTOJIT, RANTING CUI, IZABELA BATISTA, and FRANCESCO LANZA DI SCALEA. "APPLICATION OF A HIGH-SPEED NON-CONTACT ULTRASONIC TECHNIQUE COUPLED WITH STATISTICAL DATA REDUNDANCY FOR RAIL INSPECTION." In Structural Health Monitoring 2021. Destech Publications, Inc., 2022. http://dx.doi.org/10.12783/shm2021/36291.

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Анотація:
This paper presents a high-speed non-contact rail inspection technique that has been tested on the field at speeds up to 80 mph. The technique utilizes an array of capacitive air-coupled ultrasonic transducers in continuous recording mode to extract a reconstructed transfer function for a rail segment in a passive manner. The passive approach utilizes the ambient excitation of the rail induced by the wheels of the test car and eliminates the need of a controlled source. A normalized cross correlation operator with modified Welch’s periodogram technique is used to extract the transfer function which is independent of the frequency spectrum of the random excitation source (wheels). Presence of discontinuities in the rail reduces the signal-to-noise ratio of the reconstructed transfer function which is statistically tracked using an outlier analysis for multiple reconstructions along the inspected rail. Data from multiple transducer pairs are compounded in the statistical outlier analysis which ensures removal of bias from the data. An adaptive baseline model from pristine rail is used to compute a parameter called the Damage Index (DI) to determine if the probed rail segment has a discontinuity. Raw ultrasonic signals comprising of thousands of data points for a given recording time within a rail segment are therefore compressed statistically into a single DI parameter. Full-scale field tests were carried out at testing speeds of up to 80 mph. Discontinuity detection performance in terms of identifying joints, welds and known transverse defects through Receiver Operating Characteristic (ROC) curves were studied for a range of varying operational parameters such as raw signal strength, baseline length, and testing speeds. Data from multiple passes of the train over the same rail segment were compounded to further introduce redundancies and increase the rate of true detections and reduce the rate of false alarms.
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