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Статті в журналах з теми "STORIA DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA"

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Gentiloni Silveri, Umberto. "La politica internazionale e Amintore Fanfani." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 262 (October 2011): 64–74. http://dx.doi.org/10.3280/ic2011-262004.

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Анотація:
Negli ultimi anni il dibattito storiografico sul secondo dopoguerra ha privilegiato i tentativi di superare le narrazioni nazionali, rimettendo in discussione i confini tradizionali delle discipline di riferimento. Il percorso biografico di Amintore Fanfani rappresenta un punto di osservazione privilegiato, segnato dall'incontro tra la politica estera e le scelte che hanno caratterizzato diverse fasi della storia della repubblica. Il contributo analizza alcune questioni chiave che attraversano e ridefiniscono il sistema internazionale, con particolare attenzione agli indirizzi e ai condizionamenti del sistema bipolare. Il ruolo centrale di Fanfani nella Democrazia cristiana e negli esecutivi che lo vedono capo del governo o ministro degli Esteri viene utilizzato come chiave di lettura per seguire le trasformazioni dei nessi tra quadro interno e contesto internazionale. La storia della repubblica diventa parte di una piů ampia dinamica che caratterizza una lunga fase del secondo dopoguerra, fino a condizionare gli assi portanti della proiezione internazionale dell'Italia repubblicana.
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Malgeri, Francesco. "Aldo Moro nelle storie della Democrazia cristiana." MONDO CONTEMPORANEO, no. 2 (December 2010): 71–80. http://dx.doi.org/10.3280/mon2010-002004.

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Анотація:
La ricerca storica sulla figura e sul ruolo politico di Aldo Moro non offre ancora risultati particolarmente significativi. Non esiste ancora una biografia di Moro impostata su solidi criteri scientifici. Meritano comunque attenzione gli studi di Renato Moro sulla formazione politica di Aldo Moro e sul suo ingresso nella Democrazia cristiana. Non mancano alcuni lavori sulla presenza di Moro nella vita politica italiana e in seno alla Dc, anche se, in alcuni casi, il giudizio appare influenzato da motivazioni ideologiche (Carocci, Menapace) o da forzature interpretative (Baget Bozzo). Il rapporto tra Moro e i maggiori leader della Dc (Dossetti, De Gasperi, Fanfani) e le varie correnti democristiane ha trovato attenzione soprattutto negli studi di Campanini, Giovagnoli, Scoppola e Tassani. Il ruolo di Moro quale segretario politico della Dc, il problema della laicitŕ del partito e del rapporto con la Chiesa hanno conosciuto ulteriori approfondimenti negli studi di Giovagnoli, D'Angelo, Totaro ed altri.
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Montanari, Andrea. "I Gruppi giovanili della Democrazia cristiana da De Gasperi a Fanfani. Nascita di un movimento politico (1943-1955)." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 294 (December 2020): 46–71. http://dx.doi.org/10.3280/ic2020-294002.

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Анотація:
L'associazionismo giovanile di partito č una realtŕ a tutt'oggi indagata solo in parte dalla ricerca storica. Il saggio ricostruisce, tramite una pluralitŕ di fonti, la nascita dei Gruppi giovanili della Democrazia cristiana, dal 1953 rinominati Movimento giovanile Dc, dalle origini nel 1944 al 1955, segnato dalla segreteria di Amintore Fanfani. L'intento č precisare alcune informazioni non corrette riportate da ricerche precedenti e dalla memorialistica, analizzando il dibattito interno all'organizzazione in alcuni tornanti decisivi del primo decennio repubblicano, mettendo in luce elementi di originalitŕ rispetto ai temi prevalenti fra gli "adulti" e offrendo, per quanto possibile, uno sguardo a livello europeo dell'associazionismo giovanile democristiano.
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Cau, Maurizio. "La nascita della Democrazia cristiana." MONDO CONTEMPORANEO, no. 2 (March 2019): 57–73. http://dx.doi.org/10.3280/mon2018-002006.

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5

Ceci, Giovanni Mario. "La fine della Democrazia cristiana." MONDO CONTEMPORANEO, no. 2 (March 2019): 283–94. http://dx.doi.org/10.3280/mon2018-002023.

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6

Marchettoni, Leonardo. "Paralipomeni della Breve storia della democrazia." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 66 (February 2020): 127–32. http://dx.doi.org/10.3280/las2019-066015.

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7

Saresella, Daniela. "Agli esordi del cattolicesimo politico in Italia: il dibattito su Democrazia cristiana e murrismo." MONDO CONTEMPORANEO, no. 2 (February 2022): 125–55. http://dx.doi.org/10.3280/mon2021-002004.

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Анотація:
Dopo lo scioglimento della Democrazia cristiana negli anni Novanta del secolo scorso, il tema del «partito cattolico» è stato poco affrontato, anche perché non più di attualità politica. Il saggio si pone l'obiettivo di ripercorrere gli studi sulle origini del cattolicesimo politico in Italia e intende sottolineare l'importanza dell'esperienza della prima democrazia cristiana, e in particolar modo delle figure di Romolo Murri e di Luigi Sturzo. Attraverso l'interpretazione degli storici che per un secolo hanno riflettuto sul tema, si dipana un percorso che mette in evidenza i differenti profili culturali e politici nella DC, i rapporti tra questa e il Partito popolare, e temi quale la libertà di coscienza, la laicità della politica, la convergenza programmatica tra culture differenti (cattolici e socialisti) e l'unità politica dei cattolici. Sempre presente è la questione della riforma della Chiesa, proprio negli anni in cui la "crisi modernista" scuoteva le coscienze di molti fedeli.
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Marchi, Michele. "Aldo Moro segretario della Democrazia cristiana. Una leadership politica in azione (1959-1964)." MONDO CONTEMPORANEO, no. 2 (December 2010): 105–36. http://dx.doi.org/10.3280/mon2010-002006.

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Анотація:
Il saggio ha un obiettivo principale: descrivere le modalitŕ attraverso le quali si esplicita la leadership politica di Aldo Moro nella fase di segreteria politica della Democrazia cristiana nel periodo 1959-1964. Dunque lo scopo non č soltanto quello di tornare sul percorso di costruzione dell'alleanza di governo di centro-sinistra, quanto piuttosto quello di indagare le modalitŕ attraverso le quali Moro conduce il partito democristiano unito a questo traguardo. L'attenzione č quindi concentrata sullo sforzo di Moro nel tentativo di tramutare alcune apparenti debolezze e criticitŕ della Democrazia cristiana in punti di forza del suo operato politico. Si insiste in particolare sulla scelta morotea di presentarsi come unico membro del partito in grado di fare la sintesi tra tutte le correnti interne alla Dc, ma anche sul suo grande investimento nella dimensione di propaganda politica e di gestione e controllo della produzione legislativa e dell'azione di governo. Infine anche il classico rapporto tra Democrazia cristiana e gerarchie cattoliche č affrontato da un punto di vista particolare. L'obiettivo č infatti quello di mostrare come anche in questo caso la leadership di Moro si caratterizzi per il suo attivismo nel rovesciare i parametrici classici nell'operato del "partito cattolico" e arrivare a mostrare al mondo ecclesiastico i rischi insiti nell'ipotesi che possa dissolversi l'unitŕ politica dei cattolici.
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Uleri, Pier Vincenzo. "REFERENDUM: TRA LIBERALISMO E DEMOCRAZIA. ASSERZIONI DI VALORE E OSSERVAZIONI EMPIRICHE." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 32, no. 2 (August 2002): 195–238. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200030136.

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Анотація:
Introduzione«Avremo dunque il referendum? La democrazia moderna non può essere che democrazia rappresentativa. La sostanza viva della democrazia moderna […] non consiste nella diretta partecipazione di tutti i cittadini alla formazione delle decisioni politiche… La democrazia liberale non è solo la legge brutale della maggioranza, non è una risultante solo aritmetica […] La democrazia liberale contemporanea è dunque necessariamente democrazia rappresentativa. […] la storia delle dittature è ricca di plebisciti e di referendum, mentre le democrazie liberali hanno dovuto ripudiare il referendum, o ridurlo entro confini cautissimi. (la) nostra costituzione, ha accolto […] il referendum senza troppa cautela; e bisognerebbe essere ciechi per non vedere i tremendi pericoli insiti nel referendum abrogativo delle leggi. Ma comunque, lo ha accolto in subordine al sistema rappresentativo: a quel sistema rappresentativo che l'involuzione partitocratica ha privato di ogni concretezza. […] (il referendum) nelle presenti condizioni, lungi dal poter essere uno strumento di espressione popolare, sarà forse solo un'arma di più offerta alle potenti oligarchie partitiche» (Giuseppe Maranini, Corriere della Sera, 13 gennaio 1959) (Maranini 1963, 111–3).
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10

Kramer, Nicole. "Der Wandel des italienischen Sozialstaats in Zeiten politischer Umbrüche." Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 97, no. 1 (December 20, 2017): 3–23. http://dx.doi.org/10.1515/qfiab-2017-0003.

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Анотація:
Riassunto La storia dello Stato sociale italiano affonda le sue radici nel XIX secolo e comprende un periodo di radicali cambiamenti politici. Introducendo la sezione tematica „Le molte facce dello Stato sociale. Prospettive sulla storia della protezione sociale in Italia tra dittatura e democrazia“, il contributo offre una panoramica della ricerca e discute, in particolare, i risultati a cui sono giunti nuovi studi. A partire dai primordi delle assicurazioni sociali nel nuovo Regno d’Italia si seguono le fasi dell’ampliamento e della trasformazione dei sistemi di sicurezza sociale con particolare riguardo alle innovazioni realizzate durante la guerra e nel dopoguerra, nonche al quadro ideologico e alle idee guida su cui si basano. Da cio emerge che la forma dello Stato sociale italiano e stata influenzata sia dalla monarchia che dalla dittatura e la democrazia. Si discute in quale misura i passaggi da un regime all’altro, come pure le conseguenze prodotte dalla guerra, abbiano innescato dinamiche trasformative.
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Дисертації з теми "STORIA DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA"

1

BORGO, GIANNI. "LO STURZO "AMERICANO" (1940 - 1946): STRATEGIE POLITICHE E CULTURALI." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6153.

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Анотація:
L'indagine ha per oggetto il periodo americano di Luigi Sturzo (1940-1946), finora proco esplorato, soprattutto dal punto di vista delle fonti americane. E' stata messa in luce una serie di attività politiche e culturali, inquadrabili in precise strategie, volte alla diffusione dei valori della democrazia cristiana, a livello internazionale; alla formazione della classe politica; al più ampio sostegno alla patria lontana.
The essay focuses the American period of Luigi Sturzo (1940-1946), which has not been sufficiently explored until now, expecially from the point of view of the American archives data. It has been highlighted a series of political and cultural activitie set up by Sturzo, and which can be contestualized in the sense of precise strategies, directed to the diffusion of the values Christian Democracy, in the international background; to the formation of the ruling classes; to the wide support to the constitution of the democratic system in Italy.
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BORGO, GIANNI. "LO STURZO "AMERICANO" (1940 - 1946): STRATEGIE POLITICHE E CULTURALI." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6153.

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Анотація:
L'indagine ha per oggetto il periodo americano di Luigi Sturzo (1940-1946), finora proco esplorato, soprattutto dal punto di vista delle fonti americane. E' stata messa in luce una serie di attività politiche e culturali, inquadrabili in precise strategie, volte alla diffusione dei valori della democrazia cristiana, a livello internazionale; alla formazione della classe politica; al più ampio sostegno alla patria lontana.
The essay focuses the American period of Luigi Sturzo (1940-1946), which has not been sufficiently explored until now, expecially from the point of view of the American archives data. It has been highlighted a series of political and cultural activitie set up by Sturzo, and which can be contestualized in the sense of precise strategies, directed to the diffusion of the values Christian Democracy, in the international background; to the formation of the ruling classes; to the wide support to the constitution of the democratic system in Italy.
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Del, Pup Luca <1993&gt. "Archeologia e storia della Venezia bizantina." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16798.

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Анотація:
Dopo aver fornito un contesto storico della X° regio augustea, dalla caduta dell’impero romano d’occidente all’invasione longobarda, si tratteranno le prove del passaggio e della presenza dei Bizantini nella regione. Verranno poi analizzate prove archeologiche ed epigrafiche del passaggio delle truppe bizantine e della presenza di un’amministrazione territoriale della regione. Seguirà l’analisi dal punto di vista archeologico delle città protagoniste di questo periodo, prendendo in esame l’evoluzione delle strutture e degli abitati che testimoniano il periodo storico e le sue trasformazioni. L’obbiettivo di questo lavoro è fornire un punto di vista aggiornato, con le ultime ricerche sul periodo, la presenza bizantina durante e dopo la riconquista giustinianea del nord-est Italia.
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4

Palmieri, Mariangela. "La propaganda della Democrazia Cristiana e del Partito Comunista Italiano negli anni della guerra fredda attraverso i documentari cinematografici." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2012. http://hdl.handle.net/10556/1518.

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Анотація:
2010 - 2011
The research examines the cinematic propaganda films commissioned by the Christian Democrat party and the Italian Communist Party in the period between the Second World War and the Sixties. These films, made from propaganda sections of party in order to use the power of cinema to effectively achieve their potential voters and activists, have played a central role in the Communist and Catholic imagery. This production, which increases during the election campaign, is continued until the Seventies, peaking in the phase between the first general elections of 1948 and the second half of the Sixties. This is a very diverse group of works, consisting of both fiction and documentary films, but also sketches and animated films , all short-or medium-length. These materials have been forgotten for years. In more recent times they have been recovered, cataloged and digitized to make them available to scholars and to prevent their total disappearance. The majority of Christian Democrat movies today is owned by the Istituto Luigi Sturzo of Rome, that only since 2005 has made possible the consultation. Instead, most of the movies due to PCI is currently in the Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, based in Rome, which houses audio-visual materials for the trade unions and the left. The digitization of these movies and the ability to search online as well to preserve them has offered a great help to the research, because through it the movies, hardly available on traditional media, can be seen more easily... [edited by Author]
X n.s.
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Biagini, Marco <1960&gt. "Educare la democrazia. Educativo e politico nella tradizione liberale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1005/1/Tesi_Biagini_Marco.pdf.

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Анотація:
La presente ricerca si basa sull’ipotesi che all’interno della tradizione liberale il momento educativo sia tanto importante quanto quello politico. E’ una tesi che non trova molti riscontri nella letteratura intorno al liberalismo, maggiormente propensa a vedere in ogni intervento formativo una minaccia alla libera espressione individuale. L’educazione, secondo questa accezione, conterrebbe una rilevante disposizione ad essere utilizzata ideologicamente, finendo per divenire il più raffinato degli strumenti illiberali. Nel tentativo di contrastare tale ipotesi sono analizzate le principali manifestazioni del liberalismo: contrattualistico (Locke), evoluzionistico (Mandeville, Hume, Smith), giuridico-morale (Kant), liberal-democratico (Tocqueville) e sociale (Dewey). Da tale analisi emerge un particolare modello pedagogico, di natura indiretta e asistematica, che pone al centro della propria riflessione la salvaguardia delle prerogative individuali, senza che questo comporti la sottovalutazione della presenza dell’altro e della creazione di istituzioni sociali giuste. Il processo educativo, inoltre, non può essere visto secondo un’ottica propedeutica nei confronti dell’esperienza politica, contenendo al proprio interno quelle variabili di ordine comportamentale e relazionale in grado di anticipare la stessa vita democratica. Quest’ultima, secondo la celebre definizione di Dewey, non può che essere devota nei confronti dell’educazione, non potendo basarsi esclusivamente su giustificazioni di ordine formale. Il discorso intorno al processo formativo, di conseguenza, allontana il pericolo che il progetto politico liberale si tramuti in mero disegno di stampo “ingegneristico”, senza alcuna considerazione intorno al piano della realizzabilità.
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Biagini, Marco <1960&gt. "Educare la democrazia. Educativo e politico nella tradizione liberale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1005/.

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La presente ricerca si basa sull’ipotesi che all’interno della tradizione liberale il momento educativo sia tanto importante quanto quello politico. E’ una tesi che non trova molti riscontri nella letteratura intorno al liberalismo, maggiormente propensa a vedere in ogni intervento formativo una minaccia alla libera espressione individuale. L’educazione, secondo questa accezione, conterrebbe una rilevante disposizione ad essere utilizzata ideologicamente, finendo per divenire il più raffinato degli strumenti illiberali. Nel tentativo di contrastare tale ipotesi sono analizzate le principali manifestazioni del liberalismo: contrattualistico (Locke), evoluzionistico (Mandeville, Hume, Smith), giuridico-morale (Kant), liberal-democratico (Tocqueville) e sociale (Dewey). Da tale analisi emerge un particolare modello pedagogico, di natura indiretta e asistematica, che pone al centro della propria riflessione la salvaguardia delle prerogative individuali, senza che questo comporti la sottovalutazione della presenza dell’altro e della creazione di istituzioni sociali giuste. Il processo educativo, inoltre, non può essere visto secondo un’ottica propedeutica nei confronti dell’esperienza politica, contenendo al proprio interno quelle variabili di ordine comportamentale e relazionale in grado di anticipare la stessa vita democratica. Quest’ultima, secondo la celebre definizione di Dewey, non può che essere devota nei confronti dell’educazione, non potendo basarsi esclusivamente su giustificazioni di ordine formale. Il discorso intorno al processo formativo, di conseguenza, allontana il pericolo che il progetto politico liberale si tramuti in mero disegno di stampo “ingegneristico”, senza alcuna considerazione intorno al piano della realizzabilità.
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DIBISCEGLIA, ANGELO. "VESCOVI, AZIONE CATTOLICA ITALIANA E DEMOCRAZIA CRISTIANA NELLA MODERNIZZAZIONE DEL MEZZOGIORNO (1948 - 1954)." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/527.

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Анотація:
La tesi si inserisce nell’ambito storiografico degli studi sulla Chiesa e sul cattolicesimo italiano, che ne considerano le vicende non come realtà estranee o periferiche rispetto alla società italiana nel suo complesso. Analizza il rapporto tra episcopato meridionale, Azione Cattolica Italiana e Democrazia Cristiana tra il 1948 ed il 1954, nel contesto di una società impegnata in una profonda trasformazione. La ricerca ricostruisce alcuni elementi specifici della storia del Mezzogiorno, come l’azione dei vescovi - in particolare con il nuovo corso avviato dalla nascita dell’assemblea dei presidenti delle regioni ecclesiastiche (la futura CEI) -, il ruolo dell’Aci e il progressivo radicamento della Dc nel Mezzogiorno. Ne emerge lo spaccato della progressiva presa di coscienza delle resistenze tipiche della società meridionale ai processi di modernizzazione religiosa, politica e sociale da parte di questi tre diversi soggetti e della loro azione convergente, malgrado differenze e contrasti per una profonda trasformazione del Mezzogiorno.
The thesis is part of historiographic studies Catholic Church and the Italian, who consider the story does not really matter or as compared to the outlying Italian society as a whole. Analyze the relationship between episcopate southern, Azione Cattolica Italiana and Democrazia Cristiana between 1948 and 1954, as part of a company engaged in a profound transformation. The research reconstructs some specific elements of the history of the Mezzogiorno, as the action of the bishops - especially with the new course launched by the birth of the Presidents of the regions of the church (the future CEI) -, the role of Aci and the progressive roots of the Dc in the South. It shows the split of the progressive awareness of resistance typical of southern society in the processes of modernization religious, political and social commitment on the part of these three different actors and their action convergent, despite differences and contrasts for a profound transformation of the South.
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DIBISCEGLIA, ANGELO. "VESCOVI, AZIONE CATTOLICA ITALIANA E DEMOCRAZIA CRISTIANA NELLA MODERNIZZAZIONE DEL MEZZOGIORNO (1948 - 1954)." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/527.

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La tesi si inserisce nell’ambito storiografico degli studi sulla Chiesa e sul cattolicesimo italiano, che ne considerano le vicende non come realtà estranee o periferiche rispetto alla società italiana nel suo complesso. Analizza il rapporto tra episcopato meridionale, Azione Cattolica Italiana e Democrazia Cristiana tra il 1948 ed il 1954, nel contesto di una società impegnata in una profonda trasformazione. La ricerca ricostruisce alcuni elementi specifici della storia del Mezzogiorno, come l’azione dei vescovi - in particolare con il nuovo corso avviato dalla nascita dell’assemblea dei presidenti delle regioni ecclesiastiche (la futura CEI) -, il ruolo dell’Aci e il progressivo radicamento della Dc nel Mezzogiorno. Ne emerge lo spaccato della progressiva presa di coscienza delle resistenze tipiche della società meridionale ai processi di modernizzazione religiosa, politica e sociale da parte di questi tre diversi soggetti e della loro azione convergente, malgrado differenze e contrasti per una profonda trasformazione del Mezzogiorno.
The thesis is part of historiographic studies Catholic Church and the Italian, who consider the story does not really matter or as compared to the outlying Italian society as a whole. Analyze the relationship between episcopate southern, Azione Cattolica Italiana and Democrazia Cristiana between 1948 and 1954, as part of a company engaged in a profound transformation. The research reconstructs some specific elements of the history of the Mezzogiorno, as the action of the bishops - especially with the new course launched by the birth of the Presidents of the regions of the church (the future CEI) -, the role of Aci and the progressive roots of the Dc in the South. It shows the split of the progressive awareness of resistance typical of southern society in the processes of modernization religious, political and social commitment on the part of these three different actors and their action convergent, despite differences and contrasts for a profound transformation of the South.
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Boato, Matteo <1996&gt. "Unione Europea e Deficit Democratico: Le Radici Ordoliberali della Democrazia in Europa." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21152.

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Анотація:
Il dibattito sulla democrazia ha sollevato fin dalla nascita della Comunità Europea un forte interesse da parte dell’ambiente accademico. Il processo di integrazione ha comportato ad un cambiamento nei sistemi di governance ed ha posto numerosi quesiti dati dalla caratterizzazione unica della politica europea, causando un dibattito crescente sulla questione della legittimità e sul deficit democratico. Scopo di questa tesi è quello di comprendere quali sono le radici storiche e concettuali del dibattito in corso. In particolare, si sosterrà che l’ideologia ordoliberale sia alla base del problema. Nella parte introduttiva verrà presentato il tema sul deficit democratico all’interno del contesto europeo. Si descriverà la metodologia utilizzata, si delineeranno i principali punti trattati e verrà presentata la struttura dello scritto. Nel primo capitolo verrà presentato il punto sul dibattito del deficit democratico, proponendo quali sono i diversi punti di vista esposti dalla letteratura in materia, dividendola in tre differenti livelli di analisi: istituzionale, costituzionale e socio-culturale. Nella seconda parte si analizzerà il rapporto fra democrazia e processo di integrazione europea, partendo da una strumentale definizione del concetto di democrazia. Il terzo ed ultimo capitolo è dedicato all’esame dell’ideologia ordoliberale come pratica di governo in rapporto alla democrazia e applicata al contesto europeo. La sezione conclusiva della tesi avrà l’obiettivo di richiamare il metodo di ragionamento seguito nel lavoro di ricerca e riportare i risultati raggiunti.
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10

Salvatore, Rosario. "Tertium non datur. DC e fine dell’unità politica dei cattolici (1989-1994)." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2011. http://hdl.handle.net/10556/1529.

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Анотація:
2009 - 2010
The objective of this research has been the study of the history of the Christian Democracy in the years of the crisis of the system "politico-partitico" during the first Republic. Particularly, through the history and the evolution of the Christian Democracy beNleen the end of the eighties and the beginning of the Ninety, the steps of progressive wear of that peculiar institutional.model are that was translated in the centrality of the in republican Italy "form party". The attention has been focused on failure attempt of the class political democrat-Christian to realize necessary change to infringe the diaphragm that, at least beginning from the seventies, it had prevented or reorganized the abilities of interpretation of the Italian society. The Christian Democracy, i1) the first republican "quarantennio", had been the party of relative majority and the principal party of government: the disappearance of this function contemporaneously coincide with the collapse of the political system of the same first republic. TIlls consideration, assumed for true, i! moves the fulcrum of the attention on a particular aspect of the history and thc epilogue of the Christian Democratic. In general, in their meet a series of runs that, in the two years in consideration, they was accomplished, deternilning an explosive and anymore controllable mi.x from the "dirigenza" of the party, neither enclose into articulate some tides. .At the base of the evelTthing, obviously, the are the consequences by fall of the Wall in Berlin, the dissolution of the popular democracies and dissolving of the communist block, that not only they change and not so much the perspective of the Christian Democratic party, hO\...- much above all its same reason to be and to exist - with reference to the:: declir)ation that these had assumed in the republican "quarantennio" - and their positioning to the center of the political-institutional system, over that of the line up "partitico". This overvie\v of the situation (gcneral interpretative key) it is accented to the fund of the to decline him in uncontrolled and unexpected way - in the times, in the ways, in the consequences - of a series of different factors of nature and order, that it assume inferior characteristics for the political, organizational and electoral fabric of the Dc. From the study and from the analysis of the intellectual production of the managing class Christian Democratic, it has emerged, indeed, the need to redefine "the ideal and political run" and "the political unity of the Catholics in the scenery communist post", AS the "they-myths of the ideologies and the horizon of the values", to the light of the "failure of the conimunism" and of the "end of a political cycle" characterized by a "vote Catholic" and from her "Christian Democratic centrality"... [edited by Author]
IX n.s.
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Книги з теми "STORIA DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA"

1

Francesco, Malgeri, ed. Storia della Democrazia cristiana. Roma: Cinque lune, 1987.

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2

Borsa, Gianni, and Gianni Mainini. La Base in Lombardia: Storia, testimonianze, eredità. Roma: Edizioni Studium, 2013.

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3

1944-, Anzalone Luigi, and Minichiello Giuliano 1945-, eds. La storia d'Italia non è finita. Napoli: Guida, 2012.

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4

Bonalberti, Ettore. Il caso "forze nuove": Un contributo alla storia della DC : dal preambolo alla quarta fase. Roma: Cinque Lune, 1993.

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5

Rea, Salvatore. Si fa presto a dire sinistra: Storia di Ciriaco De Mita dalla Magna Grecia a Palazzo Chigi. Milano: Leonardo, 1990.

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6

La Democrazia cristiana di Faenza, 1943-1975: Microstoria di una grande storia. Faenza (Ra) [i.e. Ravenna, Italy]: Edit Faenza, 2006.

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7

1978-, Alberti Vittorio V., ed. La DC e il terrorismo nell'Italia degli anni di piombo: Vittime, storia, documenti, testimonianze : in memoria di Pino Amato. Soveria Mannelli: Rubbettino, 2008.

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8

Conferenza nazionale DC (1991 Milan, Italy). Un grande partito popolaire: Storia, presenza, progetto : Conferenza nazionale DC, Milano, 28 novembre-1 dicembre 1991. Roma: Cinque lune, 1992.

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9

Marcora: Storia d'un leader. Milano: Giornalisti Riuniti, 1986.

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10

L'Italia dal 1943 al 1992: DC e PCI nella storia della Repubblica. Roma: Carocci, 2006.

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Частини книг з теми "STORIA DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA"

1

Matulli, Giuseppe. "I cattolici e la politica fra le due guerre. Dalla lotta fra popolarismo e clerico-fascismo alla nascita della Democrazia cristiana." In Studi e saggi, 1–22. Florence: Firenze University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-202-7.03.

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Анотація:
In 1870 Rome was conquered without military resistance by the young Italian State, causing the Pope to react by organizing “the Catholic opposition” to the State (which lasted until 1929); it was modified in 1919 when Don Luigi Sturzo founded the “Italian Popular Party”, which was independent from the Church and immediately antifascist. The Pope exiled Don Sturzo, and the Catholic world split into the anti-fascist Popular Party and a prevailing party of clerical-fascist leaning. With the rise of the fascist dictatorship in 1926 the popular experience came to an end. In the fight for liberation, De Gasperi stands out as a figure who would lead, together with the Christian Democracy, the birth of the new republican democracy.
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2

Battini, Michele. "Storia in corso della democrazia autoritaria." In Genealogie e geografie dell’anti-democrazia nella crisi europea degli anni Trenta. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2019. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-317-5/013.

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Анотація:
The essay presents a diachronic approach to the political issues underway in present-time Europe, focusing on the global economic crisis that started in 2008, on emerging social problems, on the symptoms of possible disintegration of the European Union, on populist nationalisms in Central Europe and in Italy. Of these intertwined phenomena, an interpretation from a historical perspective is suggested.
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