Добірка наукової літератури з теми "Rapporti umani"

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Статті в журналах з теми "Rapporti umani"

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De Caprio, Lorenzo, and Paola Cinque. "Il Medico Attore e l’Attore Medico." Medicina e Morale 50, no. 2 (April 30, 2001): 251–74. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2001.720.

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Анотація:
Il testo illustra i “difficili” rapporti, i grotteschi rimandi e le sotterranee intese tra teatro e medicina. Da un lato gli autori fanno emergere, anche paradossalmente, i caratteri “teatrali” della professione, dall’altro sottolineano il fatto che la maschera del medico nel Teatro abbia assolto costantemente una funzione di critica sociale richiamando costantemente, severamente, energicamente i professionisti della vita al rispetto dei valori, umani prima e morali poi, che contraddistinguono una professione che ha al centro dei suoi interessi l’uomo. Nello stesso tempo l’attore che si fa medico sulla scena permette di seguire con sorprendente fedeltà la nascita, l’evoluzione e l’ascesa del ruolo medico nelle società occidentali. Scena invariante dell’azione del medico si rivela la sofferenza umana e sua contro-parte la Morte, così, tra le polarità del medico che si fa attore, e dell’attore che si fa medico emerge un percorso storico che dal Tragico greco, giunge all’Umano cristiano, e poi passando per il Comico, ci porta al Dis-Umano contemporaneo.
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Bianchi, Maria. "Il potere curativo della giustizia: un'esplorazione dei rapporti tra psicologia analitica e diritti umani." STUDI JUNGHIANI, no. 52 (November 2020): 38–52. http://dx.doi.org/10.3280/jun52-2020oa9896.

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Анотація:
Esiste un archetipo della giustizia? E se esiste quale immagine ne danno le mitologie delle diverse culture? Come un tale archetipo ha contribuito alla formazione delle visioni religiose e filosofiche alla base dei diritti umani? La teoria dei tipi psicologici di C.G. Jung può far luce sulla tensione esistente tra legge e giustizia? La giustizia ha un potere curativo? L'autrice propone elementi di risposta alle domande poste per dimostrare l'importanza di abbinare l'azione legale a un approccio psicoterapeutico junghiano nel trattamento delle vittime di violazioni dei diritti umani.L'articolo presenta la progressiva convergenza tra il diritto relativo ai diritti umani e la psicologia, così come le similitudini tra il lavoro di chi opera nel campo dei diritti umani e nella pratica analitica.
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Bianchi, Maria. "Il potere curativo della giustizia: un'esplorazione dei rapporti tra psicologia analitica e diritti umani." STUDI JUNGHIANI, no. 52 (November 2020): 38–52. http://dx.doi.org/10.3280/jun2-2020oa9896.

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Esiste un archetipo della giustizia? E se esiste quale immagine ne danno le mitologie delle diverse culture? Come un tale archetipo ha contribuito alla formazione delle visioni religiose e filosofiche alla base dei diritti umani? La teoria dei tipi psicologici di C.G. Jung può far luce sulla tensione esistente tra legge e giustizia? La giustizia ha un potere curativo? L'autrice propone elementi di risposta alle domande poste per dimostrare l'importanza di abbinare l'azione legale a un approccio psicoterapeutico junghiano nel trattamento delle vittime di violazioni dei diritti umani.L'articolo presenta la progressiva convergenza tra il diritto relativo ai diritti umani e la psicologia, così come le similitudini tra il lavoro di chi opera nel campo dei diritti umani e nella pratica analitica.
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Bellezza, Simone Attilio. "In cerca della madrepatria: la diaspora ucraina e il dilemma dei rapporti culturali con l'Ucraina sovieti." MONDO CONTEMPORANEO, no. 2 (May 2021): 257–74. http://dx.doi.org/10.3280/mon2020-002013.

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L'articolo traccia una prima ricostruzione dei rapporti fra la comunità ucraina della diaspora e la Repubblica sovietica dell'Ucraina, cercando di comprendere come questi siano cambiati nel contesto della Guerra Fredda. Per prima cosa si affronta la questione della formazione della diaspora ucraina come un soggetto transnazionale e con identità nazionali multiple, ma allo stesso tempo dotato di una certa compattezza, espresso attraverso la creazione di organizzazioni politiche e associazioni culturali sovranazionali. Si passa quindi ad analizzare queste relazioni dando rilievo a differenti elementi: i rapporti preferenziali con l'Urss degli ucraini canadesi comunisti, i viaggi di istruzione nell'Ucraina sovietica, il periodo di rinnovamento culturale rappresentato dagli sistdesjatnyky, la nascita del rapporto con i dissidenti all'interno del movimento transnazionale per la difesa dei diritti umani, la battaglia giocata sul piano della propaganda e il contributo dell'Associazione degli scrittori ucraini all'estero "Slovo" e infine il ruolo giocato dallo Harvard Ukrainian Research Institute nella liberazione e nel sostegno ai dissidenti scappati dalle repressioni brezneviane.
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Loner, Arnaldo. "Il lavoro del medico: La legge, la deontologia." CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 30, no. 4 (March 22, 2022): 248–54. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2021-4-5.

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Анотація:
Gli esseri umani stanno insieme, vivono insieme. Sono milioni nelle grandi capitali, poche migliaia nei piccoli centri. Il loro stare vicini cagiona e promuove incontri, relazioni, rapporti. Anche contrasti. Sono necessarie delle regole, una disciplina. Questo per ogni settore delle molteplici attività umane. La sanità rappresenta un elemento essenziale nella vita delle comunità e sussiste una particolare necessità di regolamentare compiutamente lo svolgimento di questa indispensabile attività di protezione della vita e della salute dell’uomo. Lo stato, con il parlamento e le istituzioni locali provvedono a disciplinare in modo dettagliato con specifiche disposizioni legislative il funzionamento delle organizzazioni sanitarie e il lavoro degli operatori sanitari. Vi sono numerose leggi che obbligano tutti i cittadini, non soltanto gli addetti alla sanità, all’applicazione ed al rispetto delle disposizioni.
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Lampignano, Alberto. "La logica affettiva della sostituzione: dal Sé multiplo alla dissolvenza del Sé." RIVISTA ITALIANA DI GRUPPOANALISI, no. 1 (July 2010): 241–48. http://dx.doi.org/10.3280/rig2010-001012.

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Анотація:
Nella societŕ attuale il vorticoso susseguirsi di oggetti, persone, situazioni fa sě che il rapporto con l'altro sia percorso da un tempo contratto. Gli affetti hanno perciň un tempo breve per essere sviluppati e approfonditi. Prevale quindi negli interscambi la logica affettiva della sostituzione, che produce una sorta di dissolvenza dell'esperienza con gravi ripercussioni sulla struttura del Sé. Forse, in questo contesto, puň risultare prezioso l'invito di Platone: per arginare la forza erosiva del tempo cosě vissuto dobbiamo avvalerci dello studio e della memoria. L'Autore ritiene che, rispetto a un'identitŕ precipitosamente transeunte, prodotta dalla formazione di massa, la formazione personale possa costituire un argine alla dispersione e una possibilitŕ per una piů solida strutturazione del Sé e dei rapporti umani.
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dell’Agnese, Elena. "La Climate Fiction secondo l'Ecocritical Geopolitics: un'agenda per la ricerca." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 2 (May 2022): 110–26. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa2-2022oa13805.

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L'idea che un cataclisma climatico possa alterare in maniera profonda gli equilibri del pianeta è presente nella fantascienza sin dalla fine dell'Ottocento. Le narrazioni incentrate sulle conseguenze potenzialmente catastrofiche di un cambiamento climatico, tuttavia,nei primi due decenni del Duemila si sono letteralmente moltiplicate, tanto che si parla di Climate Fiction. Al di là del monito ambientalista inserito in queste narrazioni, un ulteriore livello di analisi può essere individuato nell'esame del discorso da esse veicolato, in relazione ai rapporti di potere tra esseri umani e tra esseri umani e ambiente. In questo articolo, dopo una breve introduzione all'approccio teorico individuato come utile a tal fine (l'Ecocritical Geopolitics), verrà articolata un'agenda di ricerca, con l'identificazione dei campi di indagine da aprire per esplorare la Climate Fiction, in riferimento ai suoi riferimenti spaziali, ai suoi principali protagonisti e al suo discorso sull'ambiente.
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Massa Ope, Simona. "Amanti di vita, amanti di morte: la violenza relazionale che non finisce sui giornali." STUDI JUNGHIANI, no. 52 (November 2020): 53–68. http://dx.doi.org/10.3280/jun52-2020oa9665.

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Анотація:
L'articolo analizza il fenomeno della violenza relazionale "sottile" nel rapporto uomo-donna, e gli irretimenti derivanti dalla violenza simbolica, sedimentati storicamente nella psiche femminile; tali irretimenti forniscono l'elemento inconscio di collusione che espone la donna a numerose violazioni dell'alterità nel rapporto con l'uomo. A tal fine, l'autrice propone l'interpretazione in chiave simbolica di un noto film del regista W. Allen, Match Point (2005), in cui è rappresentata una situazione di violenza estrema nei confronti di una figura femminile da parte del partner maschile che, a causa del reciproco coinvolgimento sentimentale, sente minacciato il proprio equilibrio narcisistico e la sua scalata sociale. Si prospetta, dunque, un tradimento dell'anima che, come afferma il filosofo francese Lévinas, si manifesta attraverso "il volto dell'altro". Queste storie che sembrano riguardare l'ambito esclusivamente privato dei rapporti tra uomini e donne, in realtà hanno una corrispondenza nell'ambito della vita pubblica degli esseri umani, nella polis, perché ciò che accadenella psiche degli individui, nelle loro relazioni personali, è sempre anche una questione politica.
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Massa Ope, Simona. "Amanti di vita, amanti di morte: la violenza relazionale che non finisce sui giornali." STUDI JUNGHIANI, no. 52 (November 2020): 53–68. http://dx.doi.org/10.3280/jun2-2020oa9665.

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L'articolo analizza il fenomeno della violenza relazionale "sottile" nel rapporto uomo-donna, e gli irretimenti derivanti dalla violenza simbolica, sedimentati storicamente nella psiche femminile; tali irretimenti forniscono l'elemento inconscio di collusione che espone la donna a numerose violazioni dell'alterità nel rapporto con l'uomo. A tal fine, l'autrice propone l'interpretazione in chiave simbolica di un noto film del regista W. Allen, Match Point (2005), in cui è rappresentata una situazione di violenza estrema nei confronti di una figura femminile da parte del partner maschile che, a causa del reciproco coinvolgimento sentimentale, sente minacciato il proprio equilibrio narcisistico e la sua scalata sociale. Si prospetta, dunque, un tradimento dell'anima che, come afferma il filosofo francese Lévinas, si manifesta attraverso "il volto dell'altro". Queste storie che sembrano riguardare l'ambito esclusivamente privato dei rapporti tra uomini e donne, in realtà hanno una corrispondenza nell'ambito della vita pubblica degli esseri umani, nella polis, perché ciò che accadenella psiche degli individui, nelle loro relazioni personali, è sempre anche una questione politica.
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 . "La Voce dei Pazienti Essere in dialisi: molta fatica, molti preziosi rapporti umani." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 28, no. 3 (March 8, 2016): 223–24. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2016.756.

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Анотація:
Per qualcuno è una grossa sofferenza, mentre, per altri, è un'esperienza della vita che fa incontrare e conoscere persone come loro, che soffrono ma che tengono duro e vanno avanti. E possono nascere amicizie e legami molto forti, che aiutano ad affrontare questa prova con maggiore serenità.
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Дисертації з теми "Rapporti umani"

1

Rinaldin, Giulia <1997&gt. "Sguardi animali e sguardi umani - La questione dell’Animale a partire dalla prospettiva di Jacques Derrida, per una riflessione sui rapporti tra viventi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21319.

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Анотація:
L’elaborato si occupa della questione animale a partire dalla prospettiva di Jacques Derrida; il filosofo francese ci offre delle intuizioni che sono una novità per il pensiero filosofico sull’animale. Analizzando il suo testo "L’animale che dunque sono", è possibile intravedere il limite sul quale tutti i filosofi – da Descartes a Lacan – si sono interrogati e con il quale hanno stabilito una netta ed inscindibile divisione tra l’Uomo e l’Animale come categorie generali e indistinte. La critica di Derrida si snoda tra i pensieri di questi filosofi per giungere ad una prospettiva di apertura e di moltiplicazione dei limiti: non l’Animale ma un’eterogenea molteplicità di esseri viventi. Derrida, dunque, attraverso la decostruzione dei limiti, attraverso il riconoscimento dello sguardo dell’animale e la riflessione sulla compassione, ci introdurrà ad un pensiero chimerico capace di mettere in discussione un domino che ancora oggi resta un problema aperto. Il domino sull'Animale inizia con la nominazione dell'animale, la negazione della parola all'animale, per arrivare a sistemi organizzati di sfruttamento, la cui violenza è indubitabile, dice Derrida, tutti ne siamo testimoni ed è necessario un cambiamento di paradigma.
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Za, Stefano. "Fiducia e tecnologia nelle relazioni elettroniche inter-organizzative." Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2009. http://hdl.handle.net/11385/200794.

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Fabris, Costantino-Matteo. "Rapporti tra lo statuto della persona umana e lo statuto del fedele nell'ordinamento canonico." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3426537.

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Анотація:
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La presente tesi dottorale, dal titolo “Rapporti tra lo statuto della persona umana e lo statuto del fedele nell’ordinamento canonico”, è il frutto di un lavoro quadriennale, sviluppato nell’ambito della Scuola di Dottorato in Giurisprudenza, indirizzo in Diritto Canonico, della Università degli Studi di Padova, Facoltà di Giurisprudenza. La tesi affronta le tematiche relative agli aspetti soggettivi riguardanti i diritti e i doveri dei fedeli nell’ordinamento canonico vigente, tentando di stabilire se, a partire da tali aspetti, sia possibile attribuire diritti e doveri anche a non battezzati all’interno dello stesso ordinamento ecclesiale. Il lavoro presenta dapprima alcuni degli sviluppi teologici, precedenti e conseguenti al Concilio Ecumenico Vaticano II, in quanto presupposti imprescindibili al tema oggetto della tesi. In particolare ci si è brevemente soffermati sui principali movimenti di riforma sorti nell’ambito della Chiesa cattolica durante gli anni precedenti il Concilio, per dare poi conto del pensiero teologico di alcuni dei principali autori che hanno ispirato le scelte conciliari. Si è poi dato conto dello sviluppo codificatorio ecclesiale, fissando l’attenzione su due dei principi che sono stati alla base della revisione codiciale del 1983: la intrinseca giuridicità del diritto canonico, e l’inserimento, nel Codice di Diritto Canonico, della tematica relativa ai diritti e doveri fondamentali dei fedeli. Il tema vero e proprio si sviluppa a partire dal capitolo terzo, nel quale si definisce la norma canonica, le sue caratteristiche, finalità ed efficacia. Si affronta quindi il tema relativo allo statuto del fedele nell’ordinamento canonico, delineando gli aspetti soggettivi di tale statuto, ed i tratti caratteristici dello stesso, che rendono il diritto canonico uno strumento giuridico assolutamente particolare ed unico. La parte finale del lavoro stabilisce quali possibilità può offrire l’ordinamento canonico, con tutte le sue peculiarità, all’uomo che, in quanto non battezzato, non fa parte a pieno titolo della Chiesa cattolica, ma che, in quanto creatura, possiede determinati diritti che l’ordinamento ecclesiale gli riconosce. Quest’ultima parte presenta l’evoluzione del magistero circa la tematica dei diritti umani, e dimostra come la norma canonica possa essere un valido strumento di giustizia per qualunque uomo. La bibliografia da conto della ampiezza dei riferimenti, sia teologici, che giuridici, che filosofici, che hanno guidato lo sviluppo della tesi; una pluralità di autori hanno infatti affrontato il tema del nostro lavoro in modo frammentario o sporadico. La presente tesi vuole tentare di dare una struttura organica a quanto prodotto in tal modo dalla dottrina canonistica.
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CASCARANO, APOLLONIA. "ORDINE PUBBLICO ECONOMICO TRA PROGRESSO ECONOMICO E SVILUPPO SOCIALE." Doctoral thesis, UNIVERSITà DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA, 2015. http://hdl.handle.net/10281/64775.

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Анотація:
Nella ricerca si mostra l’esistenza di una dimensione costituzionale europea di principi e valori comprendenti la CEDU e le costituzioni statali fondanti la presenza di un ordine pubblico europeo evidenziando l’emersione di un sistema europeo costituzionale. La ricerca unisce elementi e sistemi per prospettare l’esistenza di un’integrazione europea a livello giuridico tutelando il cd. pluralismo giuridico europeo, dando risalto agli strumenti di identità degli ordinamenti, creando unione tra il processo di integrazione e la tutela del pluralismo ordinamentale, evidenziando la situazione di giuridicità non perfetta relativa alla tutela dei diritti fondamentali. Da qui il ricorso al concetto di ordine pubblico che afferma l’unità degli ordinamenti giuridici definendo il concetto di pluralismo costituzionale europeo con il mutuo riconoscimento e l’affermazione di una dimensione costituzionale. Tra il concetto di costituzione formale ed il concetto di costituzione reale, si preferisce il concetto di Verfassung, costituzione reale. Il concetto di ordine pubblico conserva e valorizza le diversità ed i conflitti e diviene il risultato del conflitto tra conservazione e promozione dei valori e principi fondamentali. Si inserisce il concetto di ordine pubblico economico come categoria variabile che segna la nascita di un nuovo diritto tendente a prevenire e regolare i conflitti sociali. L’ordine pubblico economico si oppone all’astrattezza delle vecchie disposizioni con una legislazione di categorie sociali dove il contratto è sottoposto a regole dettate dalla tipologia contrattuale ed dalla personalità delle parti. La novità concettuale che porta alla distinzione tra i due concetti di ordine pubblico ed ordine pubblico economico è la base statuale: distanziandosi dallo Stato liberale, il concetto di ordine pubblico economico si fonda nelle forme di Stato sociale dove il sociale giustifica l’intervento statale in economia divenendo nozione giuridica di politica economica e sociale. Il rapporto tra diritto ed economia appare importante per poter meglio capire la portata della categoria dell’ordine pubblico economico: si segnala la necessità di creare concezioni non astratte ma reali dell’ordinamento recuperando l’esperienza dei rapporti umani e il fenomeno della comunicazione interpersonale. La proposta di una teoria generale in ambito economico rileva le deficienze di un metodo astratto in unione alla necessità di una "nuova antropologia" su cui si basa il concetto sussidiario. La nuova antropologia valorizza l'autonomia e la capacità dei singoli figlia dello spontaneo autoregolarsi della persona umana. Da ciò deriva l'analisi del rapporto tra ordine economico e ordinamento giuridico: la naturalità delle norme sociali si unisce con il ruolo sussidiario delle istituzioni che sopperiscono alle deficienze dei regolamenti. Esiste una comunicazione tra soggetti tramite la quale si ridà centralità al concetto di comunicazione ipotizzando un ordinamento intersoggettivo, sul quale si basa l'intervento sussidiario delle istituzioni con funzione di orientamento per il benessere della vita comunitaria. Il nuovo concetto di ordine pubblico economico diventa categoria che media le interrelazioni tra i principi dell’ordinamento comunitario e le regole del mercato comunitario. Lo sviluppo economico ed il progresso sociale sono i due cardini fondamentali della categoria, tendente sempre ad un bilanciamento tra le due finalità, riconosciuti a livello europeo come valori fondamentali ed intrepretati dalla giurisprudenza della Corte come fondamentali per le sue decisioni. Si sottolinea la realizzazione del concetto in ambito comunitario, dove all’esigenza di protezione delle libertà economiche si è riusciti ad associare la tutela di altri valori. L’equilibrio per il raggiungimento dell’ordine pubblico economico manca in tante aeree del diritto internazionale dove è prevalente il concetto di free trade rispetto ai valori sociali e della persona umana.
The study shows the existence of an European constitutional dimension of values and principles including the CEDU and the national constitutions, establishing the presence of an European public order underlining the display of a constitutional European system. The research tries to prospect the existence of an European integration at juridical level, granting the European juridical pluralism, highlighting the identity of each system, unifying the process of integration and the defense of pluralism, showing a defective juridical situation related to the granting of fundamental rights. The study appeals to the concept of public order that states the unity of juridical systems defining the concept of European constitutional pluralism through the mutual acknowledgment and achievement of a constitutional dimension. Among both the concepts of formal constitution and real constitution, it is preferred that of Verfassung ,real constitution. The concept of public order retains and gives values to the differences and conflicts and becomes the result of the conflict between the retention and promotion of values and fundamental principles. It is added the concept of public economic order as a variable category that marks the beginning of a new law that prevents and settle social conflicts. The public economic order oppose the abstract nature of old orders through the legislation of social categories where the contract is subject to rules of contractual typology and to the legal entity of the parts. The conceptual innovation that brings to the distinction between the two concept of public order and public economic order is the statuale base : the concept of public economic order is based on the forms of social State where the social justifies the public intervention in economy, becoming a legal notion of political and social economy. The relationship between law and economy appears important to better understand the meaning of the category of public and economic order: it is marked the need to create real and non-abstract conceptions of the system and to recover the experience of human relationships and that of the interpersonal communication. The proposal of a general theory in an economic setting reveals the deficiencies of an abstract method together with the need of a “new anthropology” upon which the subsidiary concept is based. The new typology gives value to the autonomy and to the ability of the individual and it is consequence of the natural auto govern of the human person. An analysis of the relationship between the economic order and the juridical system follows: social rules join the subsidiary role of institutions that provide for the deficiencies of procedures. There is a communication between the two subjects through which the concept of communication gains importance, thus supposing a system upon which the subsidiary intervention of institutions that work for the welfare of community life is based. The new concept of public economic order becomes a category that mediate the interrelations among the principles of the Community system and the rules of the Community market. The economic development and the social progress are the two cornerstones of the category, always tending towards a balance between the two purposes , identified at European levels as fundamental values and interpreted from the law of the Court as basic for its decisions. It is underlined the fulfillment of the concept in the Community setting in which the need of defending economic freedom has been associated to the protection of other values. The balance for the achievement of the public economic order lacks in many areas of international law where the concept of free trade prevails over social values and human person.
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PRAJDA, Katalin. "Rapporti tra la Repubblica Fiorentina e il Regno d'Ungheria a livello di diplomazia, migrazione umana, reti mercantili e mediazione culturale nell'età del regime oligarchico (1382-1434), che corrisponde al regno di Sigismondo di Lussemburgo (1387-1437)." Doctoral thesis, 2011. http://hdl.handle.net/1814/19434.

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Анотація:
Defence date: 9 September 2011
Examining Board: Prof. Anthony Molho, EUI (Supervisor); Prof. Giulia Calvi, EUI; Prof. John F. Padgett, University of Chicago; Prof. Gábor Klaniczay, Central European University
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SCOLARI, BALDASSARE. "State Martyr Representation and Performativity of Political Violence." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251176.

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Анотація:
L’indagine prende in esame l’uso e la funzione politica della figura del martire nello spazio pubblico contemporaneo. La ricerca, pur nel riferimento consapevole alla consolidata letteratura ormai classica sull'argomento, ha tra i propri riferimenti filosofici specificatamente la teoria del discorso di Michel Foucault, con la sua metodologia dell’analisi discorsiva, e segue un approccio transdiscipli¬nare fra scienze culturali e filosofia. Essa ha come punto di partenza, come caso di studio, la rappresentazione mediale del politico e statista democristiano Aldo Moro quale martire di stato durante e dopo il suo assassinio per opera delle Brigate Rosse nel 1978. La ricerca si sviluppa sulla scorta dell’ipotesi di una connessione fra procedure di legittimazione dell’autorità politica e delle strutture di potere e l’emergere della figura del martire di Stato. Le rappresentazioni martirologiche sono considerate pratiche discorsive performanti, attraverso le quali la morte di Moro viene ad assumere il significato di un martirio per lo Stato, la Repubblica Italiana e i valori democratici. L’ipotesi di lavoro è che, attraverso l’allocazione dello statuto di martire, la morte di Moro acquisisca il significato di un atto (volontario) di testimonianza della verità assoluta e trascendentale dei diritti umani, garantiti dalla costituzione (in particolare articolo 2 della Costituzione Italiana), così come della necessità dello Stato come garante di tali diritti. Attraverso questa significazione, la figura di Moro assurge inoltre a corpo simbolico dello Stato-nazione, legittimando lo stesso e fungendo da simbolo d’identificazione collettiva con la nazione. Si tratta qui di mettere in luce il rapporto intrinseco fra la figura del martire e una narrazione mitologica dello Stato, dove mito sta a indicare un «assolutismo del reale» (Absolutismus der Wirklichkeit). La ricerca vuole altresì mettere in luce la dimensione strumentale delle rappresentazioni martirologiche di Aldo Moro, le quali hanno mantenuto e tuttora mantengono un’efficacia performativa nonostante il chiaro ed evidente rifiuto, espresso da Moro stesso, di essere sacrificato «in nome di un astratto principio di legalità.» La ricerca si propone di dimostrare la valenza di tale ipotesi di lavoro attraverso l’analisi dell’apparizione e diffusione delle rappresentazioni martirologiche di Aldo Moro in forme mediali differenti nell’intervallo temporale di quattro decenni. Il corpus delle fonti preso in esame include: articoli di giornali e riviste, i documenti prodotti da Moro e della Brigate Rosse durante i 55 giorni di sequestro, trasmissioni televisive (documentari e reportage), opere letterarie e cinematografiche. La teoria discorsiva e l’analisi archeologico-genealogica sviluppate da Michel Foucault fungono da base teorico-metodologica del lavoro. Il taglio transdisciplinare dell’indagine rende necessaria la distinzione di due diversi piani di ricerca. In primo luogo, ci si pone come obiettivo di individuare e analizzare le diverse rappresentazioni come elementi di una formazione discorsiva il cui tema comune è la morte di Aldo Moro. Si tratta di operare una ricognizione, attraverso il lavoro empirico, dei modi di rappresentare l’uccisione di Aldo Moro e di individuare le regole che determinano ciò che può essere detto e mostrato a tale riguardo. In secondo luogo, a partire da qui, ci si propone di fare un’analisi critica dell’uso e della funzione del linguaggio e della simbologia di matrice religiosa all’interno della forma¬zione discorsiva presa in esame. L'obiettivo è di mettere così in luce non solo il dispositivo di legittimazione politica che presiede alla costruzione della figura del martire, ma anche la sua polivalenza.
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Книги з теми "Rapporti umani"

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Affari nostri: Diritti umani e rapporti Italia-Argentina 1976-1983. Roma: Fandango libri, 2012.

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Travaglini, Franco. Animali, come noi: Breve guida su rapporti e conflitti fra gli umani e gli altri animali. Milano, Italy: F. Angeli, 1990.

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Ecologia umana: Le sfide etiche del rapporto uomo/ambiente. Roma: Aracne editrice S.r.l., 2013.

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Isenburg, Teresa, and Renato Pasta, eds. Immagini d'Italia e d'Europa nella letteratura e nella documentazione di viaggio nel XVIII e nel XIX secolo. Florence: Firenze University Press, 2004. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-028-3.

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Анотація:
Il libro raccoglie gli interventi al seminario 'Immagini d'Italia e d'Europa nella letteratura e nella documentazione di viaggio nel XVIII e XIX secolo, svoltosi presso il Dipartimento di Studi Storici e geografici dell'Università di Firenze nel 1999-2001. Viene affrontato il problema della costruzione dei confini (politici, amministrativi, linguistici, religiosi) in Europa e in Brasile dal Medioevo agli inizi del Novecento, con particolare riguardo al periodo tra XVII e XVIII secolo. Il tema della costituzione delle frontiere è un classico dei rapporti tra storia e geografia e coinvolge l'intera gamma delle scienze umane, offrendosi al confronto con i risultati internazionali della ricerca.
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Papini, Massimo, and Debora Tringali, eds. Il pupazzo di garza. Florence: Firenze University Press, 2004. http://dx.doi.org/10.36253/88-8453-119-5.

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Анотація:
Il libro è il risultato di un lavoro sulle esperienze delle malattie mortali dei bambini e sui loro risvolti psicologici ed etici condotto con giornate a carattere congressuale e seminari di approfondimento da parte di docenti e ricercatori appartenenti a discipline diverse della Medicina, della Psicologia, della Filosofia, delle Scienze Infermieristiche. Vi sono raccolti i contributi alle giornate congressuali e le relazioni dei ricercatori partecipanti ai seminari; in tal modo si è costruito un percorso ideale che, alternando riflessioni e testimonianze, porta a una nuova consapevolezza dell'assistenza sanitaria fondata sulla qualità del rapporto umano come prerequisito dell'atto sanitario.
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Corsi, Cecilia, and Annick Magnier, eds. L’Università allo specchio. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-389-6.

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Анотація:
Questo secondo volume dei Quaderni “Cesare Alfieri” intende offrire una riflessione su alcuni aspetti di fondo inerenti il nostro sistema universitario. E fra i tanti profili meritevoli di attenzione, il Comitato scientifico ha deciso di privilegiare il tema del rapporto tra università e sviluppo economico e sociale. Di fronte alle trasformazioni e al drammatico ridimensionamento del sistema di educazione superiore, come poter ribadire la centralità della formazione del ‘capitale umano’ per la crescita e la coesione di una società? I saggi contenuti nel volume, ciascuno dal proprio punto di vista, propongono interessanti spunti di approfondimento e di dibattito per cercare di comprendere come meglio possono, oggi, le università, con le risorse pubbliche ridotte, il grado di autonomia limitato, le incerte relazioni con gli altri attori, nazionali e locali, di cui dispongono, contribuire allo sviluppo economico e sociale di un paese nel quale le disuguaglianze territoriali e sociali si stanno approfondendo.
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Sergio, Marchisio, Raspadori Fabio, Della Fina Valentina, Istituto di studi giuridici sulla comunità internazionale., and Unione forense per la tutela dei diritti umani., eds. L' Italia e i diritti umani: Atti del convegno organizzato dall'Istituto di studi giuridici sulla comunità internazionale del CNR e dall'Unione forense per la tutela dei diritti umani, Roma 4 giugno 1993, e rapporto sugli organismi internazionali e nazionali che si occupano di diritti umani in Italia e nel mondo. Padova: CEDAM, 1995.

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Zaoli, Marina. Dalla fiaba al mito, dal rito all'inconscio: Il significato dei comportamenti umani dai primordi fino a oggi e il rapporto dell'uomo con il trascendente. Rimini: Panozzo, 2002.

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Lodetti, Romolo. Corpo umano e corpo sociale: Rapporto etico tra natura, cultura, società : per una fondazione culturale socio-politica a misura d'uomo. Roma: Dehoniane, 1994.

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10

Parenti, Sergio. Comunicazione, credibilità di Cristo, fede: La conoscenza per comunicazione di notizia e la credibilità umana di Cristo in rapporto all'atto di fede. Bologna, Italia: Studio domenicano, 1991.

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Частини книг з теми "Rapporti umani"

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Capasso, Luigi, Arnaldo Capelli, Lorenzo Dal Rì, Luigi Frati, Renato Mariani-Costantini, and Hans Nothdurfter. "I resti umani dell’Hauslabjoch raccolti durante la campagna di scavo del 1992: rapporto preliminare." In Der Mann im Eis, 241–45. Vienna: Springer Vienna, 1995. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-7091-6599-7_17.

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Тези доповідей конференцій з теми "Rapporti umani"

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Cerasoli, Mario, and Biancamaria Rizzo. "Il futuro tecnologico dei centri storici." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7979.

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Анотація:
Parlare di recupero e valorizzazione dei centri storici può essere quanto mai attuale in un’epoca in cui, forse per la prima volta, si mettono in discussione alcuni modelli insediativi e di sviluppo volti prevalentemente alla espansione delle aree urbane. A cinquant’anni di distanza da quando si è cominciato a parlare in modo organico di centri storici, in un periodo caratterizzato da una delle più gravi crisi economiche globali dopo quella del 1929, com’è cambiato il rapporto tra le città e i propri Centri Storici? Come sono visti i centri storici da chi li abita e da chi non li abita? Quale può essere allora il ruolo potenziale delle nuove tecnologie per la tutela e la valorizzazione dei Centri Storici? Le nuove tecnologie possono non solamente cambiare significativamente la qualità di chi abita e vive nei centri storici ma anche aumentare la competitività degli stessi, aumentando così la loro capacità di attrarre risorse umane e finanziarie e favorendone lo sviluppo economico e socio-culturale. Tuttavia, come si coniuga il valore della storia con le mutevoli esigenze della vita contemporanea? Quali le potenziali applicazioni delle nuove tecnologie per il miglioramento della vita nei centri antichi? Il Centro Storico costituisce un ambito territoriale estremamente delicato, con una precisa identità urbanistica e un elevato valore storico e testimoniale riferibile sia al tessuto urbano, sia a elementi del patrimonio edilizio di rilevante valore, sia ai suoi abitanti. Ma può in realtà rivelarsi una risorsa importante in un progetto di trasformazione virtuosa dell'intera compagine urbana, rafforzandone sia l'identità propria che la capacità di attrazione verso l'esterno. E le nuove tecnologie in questo progetto possono assumere un ruolo determinante. Talk about recovery and valorisation of the historic centers can be as timely as ever at a time when, perhaps for the first time, are put into question some settlement and development models principally aimed to the expansion of urban areas. After fifty years since it been started talking about in an organic way of historical centers, in a period characterized by one of the most serious global economic crisis after the one of 1929, as the relationship between the city and its historical centers has changed? As the historical centers are seen by those who live there and those who do not live in them? Which then can be the potential role of new technologies for the protection and valorisation of historical centers? The new technologies can not only significantly change the quality whose inhabits and lives in the historic centers but also increase the competitiveness of the same, thus increasing their ability to attract human and financial resources and promoting the economic development and socio-cultural. However, how it combines the value of history with the changing needs of contemporary life? What are the potential applications of new technologies for the improvement of life in the ancient centers? The historical center constitutes a territorial field extremely delicate, with a specific urban identity and an high historical and testimonial value referable both to the urban texture, both to elements the building heritage of significant value, both to its inhabitants. But it can actually become an important resource in a virtuous transformation project of the whole urban structure, strengthening both the its own identity that the attractiveness to the outside. And the new technologies in this project can play a decisive role.
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