Добірка наукової літератури з теми "Politiche attive del lavoro"

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Статті в журналах з теми "Politiche attive del lavoro"

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Ciucciovino, Silvia. "Contrattazione collettiva e politiche attive del lavoro." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 172 (February 2022): 641–64. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-172010.

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Анотація:
Il saggio approfondisce il ruolo dei diversi soggetti, pubblici e privati, chiamati a realizzare le politiche attive del lavoro, evidenziando come nel contesto attuale prevalga una concezione prettamente pubblicistica delle politiche attive con un ruolo marginale degli attori privati e dell'autonomia collettiva. L'Autrice propone una innovativa rilettura dei fondamenti costitu-zionali della materia e della normativa vigente, per passare a rivalutare il ruolo regolativo autonomo diretto dello Stato nella materia, superando l'eccessiva regionalizzazione delle politiche attive, e per argomentare un più forte protagonismo delle parti collettive e dei fondi interpro-fessionali nell'assunzione di responsabilità in questa materia. Viene altresì criticata la prevalen-te impostazione rimediale e posticipata delle politiche attive rispetto all'evento disoccupazione e proposto un impulso maggiore alle misure di prevenzione della disoccupazione e della margi-nalità lavorativa, dove il ruolo della bilateralità e delle parti sociali appare di centrale importan-za.
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Tursilli, Antonio. "Il "tutoraggio" dei soggetti deboli del MdL italiano. Politiche "pro-attive" attuabili nei Centri per l'Impiego provinciali." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 97 (June 2012): 209–29. http://dx.doi.org/10.3280/qua2012-097010.

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Анотація:
Il presente saggio descrive la "filosofia" e i risultati ottenuti da due progetti condotti dall'Associazione Nuovi Lavori di Roma in partenariato con le province di Foggia, Bari e Taranto da un lato e L'Aquila, Teramo, Chieti e Pescara dall'altro. I progetti hanno sperimentato nuove e piů "attive" forme di politiche per il lavoro: il tutoraggio personalizzato e le reti sociali per il lavoro, evidenziando l'esistenza di possibili forme di evoluzione delle modalitŕ operative dei Centri Per l'Impiego delle province italiane.
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Marocco, Manuel. "La nuova governance delle politiche attive del lavoro." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 149 (April 2016): 203–14. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2016-149010.

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Pironi, Laura. "Le politiche attive del lavoro in tempo di crisi." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 103 (January 2015): 83–167. http://dx.doi.org/10.3280/qua2015-103006.

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Narciso, Fabio. "L'apprendistato, le politiche attive per l'inserimento dei giovani al lavoro." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 99 (May 2013): 185–95. http://dx.doi.org/10.3280/qua2013-099010.

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Анотація:
L'articolo ha come scopo quello di accendere una riflessione sugli strumenti dedicati all'inserimento lavorativo dei giovani. L'obiettivo č quello di fare una valutazione sulle misure di politica attiva, in uso nello specifico nella Provincia di Terni Servizio programmazione delle politiche del lavoro, quali il prodotto di filiera, mettendo questo strumento in relazione ed in filiera con le modalitŕ d'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro per mezzo del contratto di apprendistato. L'articolo ripercorre brevemente le varie trasformazioni ed applicazioni dello strumento dell'apprendistato mettendo in luce come nel tempo questo strumento abbia perso la valenza di raccordo con il mondo dell'istruzione e della formazione ed abbia messo l'accento principalmente sui vantaggi economici del contratto. L'apprendistato nato come luogo d'incontro tra i diversi mondi dell'istruzione, della formazione e del lavoro stenta a far dialogare questi mondi ed a condividere un linguaggio ed ad essere efficace in una logica di contaminazione e nella sua essenza formativa. I dati dell'ultimo rapporto ISFOL sull'apprendistato dimostrano in maniera sorprendente come le cause di interruzione dei rapporti di apprendistato per dimissioni, circa il 62%, dipendano dalla scelta dei lavoratori giovani che affrontano il mondo del lavoro con poca consapevolezza e privi di un percorso di orientamento capace di determinare le scelte professionali adeguate con un costo sociale che č tra i piů alti in Europa L'articolo poi descrive l'esperienza del prodotto di filiera work experience: composto da formazione propedeutica all'ingresso, tirocinio semestrale retribuito ed obbligo all'inserimento che ha prodotto il 64% di successi d'inserimento del mondo del lavoro dei giovani e che č considerato uno strumento virtuoso di conoscenza per massimizzare l'incontro domanda offerta.
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Fasano, Annarita. "Una valutazione realista delle politiche attive del lavoro: alcune riflessioni a partire da una ricerca sul campo." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 47 (October 2011): 43–66. http://dx.doi.org/10.3280/riv2010-047010.

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Анотація:
Accanto alle politiche passive del lavoro, negli ultimi decenni hanno assunto una crescente importanza un'ampia gamma di misure e interventi riconducibili alle politiche attive. Tutto ciň, se da una parte apre interessanti prospettive in termini di processi di capacitazione degli utenti, dall'altra pone anche importanti interrogativi in merito all'efficacia degli interventi. Lo spostamento dell'asse delle politiche dalla dimensione macro dei grandi interventi pubblici a quella micro delle azioni orientate a singole popolazioni-obiettivo rappresenta, infatti, una sfida per i servizi per l'impiego e, in certa misura, ,anche per la valutazione delle politiche pubbliche. Quest'ultima, in particolare a partire da un utilizzo critico degli strumenti concettuali elaborati nell'ambito dell'approccio realista, puň consentire di verificare empiricamente la tenuta della retorica dell'attivazione. Al fine di offrire alcuni elementi di riflessione in questa direzione, il presente saggio presenta i risultati della valutazione di un programma di promozione dell'occupazione che, utilizzando strumenti di politica attiva, ha operato negli ultimi anni in un'area particolarmente critica dal punto di vista dell'inclusivitŕ del mercato del lavoro: il Mezzogiorno. I processi innescati dal programma, i meccanismi sottostanti la sua implementazione, la loro interazione col contesto d'uso e gli esiti inattesi dei trattamenti sono al centro della valutazione che mira a costituire un utile quadro analitico inerente i vantaggi e le criticitŕ associati all'approccio dell'attivazione.
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Carbone, Vincenzo, and Roberto Ciccarelli. "Piattaforme digitali, politiche sociali e occupazionali: il case management nel "reddito di cittadinanza" in Italia." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 163 (August 2022): 207–23. http://dx.doi.org/10.3280/sl2022-163011.

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Анотація:
In questo articolo il "reddito di cittadinanza", istituito in Italia nel 2019, viene analizzato dal punto di vista del case management realizzato attraverso piattaforme digitali dai suoi attori, chiamati "navigator", insieme al personale dei centri per l'impiego. Questa pratica è emersa nel rapporto tra medici, infermieri e pazienti ed è stata progressivamente associata alle politiche di incontro tra domanda e offerta di lavoro in una politica sociale, chiamata welfare-to-work, in cui le indennità di disoccupazione sono legate al reinserimento lavorativo. Sulla base di una ricerca di etnografia sociale che ha raccolto testimonianze qualificate degli attori coinvolti nei processi, l'articolo indaga prospettive e limiti attuali dell'integrazione tra Welfare e l'uso delle piattaforme digitali nel processo di digitalizzazione delle politiche attive del lavoro.
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De Vincenzi, Roberto. "Verso una maggior integrazione tra politiche attive e politiche passive del lavoro. problemi attuativi." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 3 (January 2018): 64–100. http://dx.doi.org/10.3280/es2017-003004.

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Bianco, Adele. "La riforma del mercato del lavoro e il concetto di disoccupazione." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 3 (November 2010): 123–36. http://dx.doi.org/10.3280/sa2010-003012.

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Анотація:
Argomento del contributo č ricostruire come sia cambiata la concezione della disoccupazione. A seguito delle riforme del mercato del lavoro introdotte in Italia nel corso all'incirca degli ultimi quindici anni, si č scelto di legare lo stato di disoccupazione al reddito percepito. Innanzi tutto si osserverŕ che la disoccupazione si č fatta piů intricata da definire e da gestire. Relativamente all'attuale modalitŕ di accertamento e di mantenimento dello stato di disoccupazione, il lavoratore puň piů facilmente perdere una serie di benefici derivanti dal risultare disoccupato. La regolazione e gestione dello stato di disoccupazione non č riuscita a far calare il numero dei "veri" disoccupati e contraddice lo spirito delle politiche attive del lavoro, tendendo ad escludere quanti hanno una occupazione malsicura e conseguentemente legittimando il lavoro precario. Proveremo infine a interpretare, sotto il profilo sociale, culturale e valoriale, le ragioni del legame posto tra stato di disoccupazione e reddito percepito.
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Magni, Carlo, and Eleonora Renda. "Universitŕ e lavoro nel circolo vizioso della crisi." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 92 (October 2010): 83–122. http://dx.doi.org/10.3280/qua2010-092006.

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Анотація:
L'articolo intende affrontare il problema della difficile transizione dei giovani laureati dalla formazione universitaria al mercato del lavoro. Il tema della scarsa capacitŕ del sistema produttivo, specie in tempi di crisi, di valorizzare le competenze dei giovani laureati č di grande attualitŕ e ricco di implicazioni teoriche e di ricerca applicata sia in campo economico che sociale. Dopo una sommaria descrizione del contesto occupazionale generato dalla crisi, il lavoro illustra il quadro normativo di carattere prevalentemente nazionale che ha guidato la fase di attuazione delle politiche attive per il lavoro negli ultimi anni, con particolare riferimento a quelle che coinvolgono il sistema formativo universitario. Successivamente, sulla base dei dati raccolti, vengono esaminate e valutate le politiche nazionali di intermediazione universitaria divenute uno dei nuovi strumenti istituzionali per favorire l'incontro fra la domanda e l'offerta di lavoro. Inoltre č stato esaminato criticamente l'approccio tradizionalmente utilizzato per studiare il comportamento delle imprese e dei lavoratori nelle scelte di investimento in capitale umano e formazione per verificare se, tale approccio, č ancora in grado di interpretare adeguatamente la realtŕ emersa dalla crisi. Infine si giunge alla definizione di politiche desiderabili per favorire una buona occupazione e contrastare il consolidarsi degli effetti negativi della congiuntura sfavorevole sul mercato del lavoro, specie per le giovani generazioni di laureati.
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Дисертації з теми "Politiche attive del lavoro"

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NACUCCHI, MIRIANA. "Politiche attive e azioni positive per la conciliazione vita-lavoro." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2014. http://hdl.handle.net/10446/30446.

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Анотація:
The research project carried out during the PhD focused on the inclusion and the permanence of women in the workforce. An attempt was made to understand the current role of women in the labour market, as well as examining changes and historical developments affecting their activity. Attention was also given to employment-related issues. In this respect, statistics as well as historical aspects draw a disheartening picture, with low shares of occupied women and GDP below the average. It has been estimated that the percentage of employed women is far below the European target of 60%. Another aspect which was discussed in the present work was work-life balance and accompanying social and economic changes; to do so, a review of the Italian regulatory framework was provided. Further, a comparison with European countries gave us an overview of the provisions in the field of work-life balance. Indeed, the reconciliation of family and work commitments has been one of the most important aspects also at a European level. Parental leave, policy coordination and soft laws are only some of the issues broached. The results of the comparison point to a major gap between men and women in Italy, which also depends of the geographical areas considered. EU legislation has made an attempt to protect women during pregnancy and breastfeeding, yet more should be done for this category of workers who are always considered at risk of exclusion.
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Di, Lieto Giuseppe <1966&gt. "Politiche attive del lavoro e ammortizzatori sociali in deroga: misure difensive o di promozione delle capacità?" Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5859/1/Di_Lieto_Giuseppe_Tesi.pdf.

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Анотація:
Il tema generale del dottorato di ricerca è l'analisi delle politiche di attivazione in Italia durante la crisi economica. La combinazione di politiche attive e passive del lavoro viene interpretata ricorrendo al quadro teorico proposto da Amartya Sen e basato sul concetto di capability. Abbiamo considerato le misure nazionali e regionali nel quadro delle linee guida europee e analizzato le tendenze verso l'empowerment dei beneficiari di politiche del lavoro attraverso il concetto di capability proposto da Sen. La ricerca empirica ha utilizzato diversi strumenti per la raccolta dei dati: focus group, un questionario inviato ad un campione di 1.200 lavoratori, e interviste.
The general theme of the Ph.D. thesis is the analysis of activation policies in Italy during the current economic crises. The combination of active and passive labour policies is interpreted recurring to the theoretical framework proposed by Amartya Sen and based on the concept of capability. We have considered the design of the national and regional measures in the framework of European guidelines and we have analyzed trends towards the empowerment of the beneficiaries of labour policies in the sense proposed by Sen with the concept of capability. The empirical research has used different tools for data collection: focus group, a questionnaire sent to a sample of 1,200 workers, and interviews.
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Di, Lieto Giuseppe <1966&gt. "Politiche attive del lavoro e ammortizzatori sociali in deroga: misure difensive o di promozione delle capacità?" Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5859/.

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Анотація:
Il tema generale del dottorato di ricerca è l'analisi delle politiche di attivazione in Italia durante la crisi economica. La combinazione di politiche attive e passive del lavoro viene interpretata ricorrendo al quadro teorico proposto da Amartya Sen e basato sul concetto di capability. Abbiamo considerato le misure nazionali e regionali nel quadro delle linee guida europee e analizzato le tendenze verso l'empowerment dei beneficiari di politiche del lavoro attraverso il concetto di capability proposto da Sen. La ricerca empirica ha utilizzato diversi strumenti per la raccolta dei dati: focus group, un questionario inviato ad un campione di 1.200 lavoratori, e interviste.
The general theme of the Ph.D. thesis is the analysis of activation policies in Italy during the current economic crises. The combination of active and passive labour policies is interpreted recurring to the theoretical framework proposed by Amartya Sen and based on the concept of capability. We have considered the design of the national and regional measures in the framework of European guidelines and we have analyzed trends towards the empowerment of the beneficiaries of labour policies in the sense proposed by Sen with the concept of capability. The empirical research has used different tools for data collection: focus group, a questionnaire sent to a sample of 1,200 workers, and interviews.
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MARIANI, Marina. "Il modello di politiche attive praticato presso le imprese industriali associate a Confindustria Bergamo." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2015. http://hdl.handle.net/10446/32819.

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Machì, Gaetano. "Nuove tecnologie e gestione del mercato del lavoro: profili giuridici." Doctoral thesis, Università di Siena, 2023. https://hdl.handle.net/11365/1226414.

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Анотація:
Le caratteristiche del mercato del lavoro rendono necessaria una sempre maggiore personalizzazione degli interventi di gestione del mercato del lavoro (formazione, orientamento, politiche passive e attive del lavoro), con l’obiettivo di soddisfare i destinatari delle misure anche considerando la loro eterogeneità e i fabbisogni emergenti anche di natura extralavorativa. Il presente elaborato ha l’obiettivo di valutare il possibile utilizzo di strumenti innovativi di gestione del mercato del lavoro nell’ambito del contesto nazionale allo scopo di soddisfare tali fabbisogni emergenti. A tal fine, è stata realizzata una ricognizione dei principali strumenti adottati, anche in fase sperimentale, per la gestione del mercato del lavoro mettendo in luce le caratteristiche comuni e definendone effetti positivi e criticità. Secondariamente, è stata effettuata un’analisi del quadro normativo di riferimento a livello nazionale e sovranazionale allo scopo di comprendere i limiti applicativi degli strumenti oggetto di studio e identificare eventuali interventi di adeguamento della normativa vigente. Sono stati presi in considerazione atti normativi europei, nazionali e in alcuni casi regionali che regolano le modalità di incontro tra domanda ed offerta di lavoro, le sentenze delle corti nazionali ed europee, le decisioni e le linee guida di autorità indipendenti, in particolare le autorità garanti per la protezione dei dati personali, e la contrattazione collettiva. Il lavoro di ricerca si è sviluppato a partire dall’analisi della letteratura scientifica nazionale ed internazionale relativa alle materie oggetto della ricerca: mercato del lavoro, informatica giuridica e governance dei dati. All’attività di analisi normativa e della letteratura di riferimento si è affiancato il dato esperienziale relativo al percorso in apprendistato, grazie al quale è stato possibile sviluppare una conoscenza approfondita dei principali strumenti utili per la gestione del mercato del lavoro. Dall’analisi effettuata è emerso che le nuove tecnologie in uso per la gestione del mercato del lavoro sono incentrate prevalentemente sull’utilizzo dei dati sotto varie forme e permettono un innalzamento della qualità dei servizi e una maggiore personalizzazione degli interventi. Esse si inseriscono all’interno di un quadro normativo complesso e multilivello, per certi versi ancora in fase embrionale, nel quale si incontrano aspetti di natura tecnica e organizzativa che solo di recente sono stati presi in considerazione dall’ordinamento europeo e successivamente dal Diritto italiano. Le priorità che emergono affinché tutti gli attori del mercato del lavoro possano beneficiare con successo delle nuove tecnologie utilizzate per la gestione del mercato del lavoro sono l’avvio di un processo di alfabetizzazione digitale diffusa e la creazione di una infrastruttura informatica e organizzativa. Il presente lavoro si inserisce all’interno di una discussione multidisciplinare in materia di sviluppo delle politiche di gestione del mercato del lavoro che mette in relazione le tematiche proprie del diritto del mercato del lavoro con quelle dell’informatica giuridica e della normativa inerente alla circolazione dei dati. La natura trasversale dell’elaborato ha permesso di dare una lettura più ampia al tema dell’utilizzo delle nuove tecnologie per la gestione del mercato del lavoro, coinvolgendo branche del diritto e discipline che in futuro saranno sempre più strettamente in relazione tra di loro.
The characteristics of the labor market require an increasing personalization of labor market management interventions (training, guidance, passive and active labor policies), with the aim of satisfying the recipients of the measures also considering their heterogeneity and emerging needs, including those of an extra-work nature. This study aims to assess the possible use of innovative labor market management tools within the national context in order to meet these emerging needs. To this end, a survey of the main instruments adopted, including experimental ones, for labor market management was conducted, highlighting their common features and defining their positive and critical effects. Secondly, an analysis of the regulatory framework of reference at the national and supranational level was carried out in order to understand the application limitations of the investigated instruments and to identify possible interventions to adapt current legislation. Consideration was given to European, national and in some cases regional regulatory acts that rule how labor supply and demand are matched, rulings of national and European courts, decisions and guidelines of independent authorities, especially data protection authorities, and collective bargaining. The thesis developed from the analysis of national and international scientific literature related to the subjects under research: labor market, IT law, and data governance. The normative and literature analysis activity was accompanied by experiential data related to the apprenticeship, thanks to which it was possible to develop an in-depth knowledge of the main tools useful for labor market management. The analysis carried out showed that the new technologies in use for labor market management focus mainly on the utilization of data in various forms and allow an increase in the quality of services and greater personalization of interventions. They fit within a complex, multilevel regulatory framework, in some ways still in its embryonic stage, where some technical and organizational aspects have only recently been taken into account by European law and subsequently by Italian law. The priorities that emerge so that all labor market actors can successfully benefit from the new technologies used to manage the labor market are the initiation of a widespread digital literacy process and the creation of an IT and organizational infrastructure. This thesis is integrated within a multi-disciplinary discussion on labor market management policy development that links issues specific to labor market law with those of legal informatics and the inherent regulation of data circulation. The cross-disciplinary nature of the paper allowed for a broader reading of the topic of the use of new technologies for labor market management, involving branches of law and disciplines that will be increasingly closely related to each other in the future.
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Garbuio, Chiara <1985&gt. "Il principio di condizionalità nelle politiche attive e passive del lavoro: ordinamento italiano e francese a confronto." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/15011.

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Анотація:
La ricerca indaga le basi giuridiche e l’operatività del principio di condizionalità come strumento che subordina il percepimento di sostegni economici alle misure di politica attiva del lavoro, al fine di esaminarne le criticità che una sua implementazione solleva. Dopo una panoramica sulla nascita delle politiche del lavoro a livello internazionale e sul ruolo propulsivo dell’Unione europea nella creazione di una strategia per l’occupazione e nella disseminazione del paradigma della flexicurity, viene indagata l’implementazione del principio in esame nell’ordinamento francese, sia all’interno delle misure di carattere assistenziale, sia in quelle di tipo previdenziale. La seconda parte della ricerca si concentra sullo sviluppo della condizionalità in Italia: dapprima attraverso una approfondita analisi e ricostruzione della normativa e degli istituti ad essa connessi, soffermandosi in particolare sulle più recenti riforme che hanno interessato le politiche del lavoro; successivamente analizzando il tessuto costituzionale e i diritti sociali che il principio richiama, per comprendere quale tipo di condizionalità debba normativamente concretare il legislatore per rispettare il delicato equilibrio tra i diritti e i doveri in capo al disoccupato, nel più ampio disegno del principio lavorista così come dei doveri inderogabili di solidarietà cui i consociati sono chiamati.
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Iodice, Giulia <1998&gt. "LA CONDIZIONALITA’: IL PARADOSSO TRA MANTENIMENTO E MUTAMENTO UNO SGUARDO ALLE POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO E AL GOL." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21862.

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Анотація:
La tesi vuole essere un excursus su quelle che sono state le normative che hanno portato alla nascita, crescita e sviluppo della condizionalità in Italia, con la definizione dell'ultimo strumento di politica attiva approvato a fine dell'anno 2021: il Gol (garanzia occupabilità lavoratori)
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Iadarola, Maria. "Il ruolo degli attori pubblici e privati nella definizione delle politiche attive del lavoro: una valutazione comparativa tra Spagna e Italia." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2013. http://hdl.handle.net/10556/1359.

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Анотація:
2011 - 2012
L’oggetto del lavoro di ricerca riguarda l’analisi e la definizione delle politiche del lavoro e nello specifico lo studio di due strumenti di politica attiva del lavoro promossi nei contesti territoriali della Campania e dell’Andalusia, che presentano diverse caratteristiche comuni del mercato del lavoro. In particolare, l’analisi si è concentrata sulle fasi iniziali di definizione dei rispettivi programmi per terminare con quella relativa ai risultati raggiunti e alla valutazione complessiva dell’efficacia della politica sul piano del funzionamento e dell’esito occupazionale. L’ipotesi di fondo di questo lavoro è che il forte intreccio ormai esistente tra assetto istituzionale del mercato del lavoro, funzioni conferite, capacità di gestione e disegno dei provvedimenti, influenzi in modo determinante l’esito degli interventi posti in essere. Con l’intento di analizzare i due programmi di politica attiva, vengono ripresi i contributi più rilevanti riguardanti la letteratura delle politiche pubbliche. Riflettendo sui modelli di policy cycle, vale a dire, sull’intero processo che interessa una politica pubblica, si comprende quali sono i fattori che occorrono per ricostruire il campo di vincoli e opportunità in base ai quali gli attori si muovono. Successivamente l’attenzione si è concentrata sulle politiche attive del lavoro, che costituiscono con le politiche socio-assistenziali, sanitarie e pensionistiche, i quattro campi di intervento delle politiche sociali. L’analisi ha riguardato l’evoluzione delle politiche del lavoro in Italia dal dopoguerra ad oggi per comprendere come si è delineato il concetto di politica attiva del lavoro, il quale progressivamente si è affiancato a quello di politica passiva. Inoltre, sono state analizzate le principali tendenze di lungo e di breve periodo del mercato del lavoro italiano e campano, tendenze che mostrano oggi uno scenario segnato soprattutto da profonde differenze territoriali, dalla prevalenza del lavoro temporaneo, da nuove e recenti evoluzioni delle dinamiche di emigrazione/immigrazione e da una disoccupazione strutturale simile a quella degli altri Paesi dell’Europa mediterranea. Come nel caso della Campania, si mostra come anche l’Andalusia, sia un’area territoriale che già prima della crisi del 2008 presentava rilevanti problematiche occupazionali, aggravate dalla diffusione in Spagna, più che negli altri Paesi europei, dalla presenza di una elevata disoccupazione e di un maggiore ricorso al lavoro a termine. Lo studio dell’esperienza delle due politiche del lavoro promosse in Campania e in Andalusia, affrontato grazie anche all’ausilio delle interviste qualitative effettuate nei due contesti di riferimento, ha fatto emergere che molteplici sono i fattori che condizionano una politica del lavoro. Un coinvolgimento attivo degli attori istituzionali che hanno partecipato al processo di definizione dei programmi analizzati, ha certamente influenzato la fase di attuazione e implementazione degli interventi. Gli accordi neo-corporativi, sono stati determinanti per la definizione coerente degli obiettivi rispetto ai fabbisogni espressi dal territorio. La valutazione degli interventi di politica attiva ha evidenziato, inoltre, che nonostante i due programmi siano stati implementati in aree territoriali con scarsa domanda di lavoro, essi hanno creato molteplici opportunità di inserimento, di formazione e di qualificazione per i partecipanti. [a cura dell'autore]
XI n.s.
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Paganini, Eleonora. "Il ruolo delle associazioni datoriali nelle politiche attive e nelle transazioni occupazionali sul territorio: il caso Confartigianato Imprese Varese." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2019. http://hdl.handle.net/10446/128704.

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Анотація:
Il lavoro di ricerca prende spunto dalla mia internship di dottorato in Confartigianato Imprese Varese e descrive l’attività svolta dall’associazione di rappresentanza negli anni 2015-2018 in materia di politiche attive e transizioni occupazionali sul territorio della provincia di Varese. Vengono presentati, nello specifico: la struttura dell’associazione e la riorganizzazione aziendale che l’ha recentemente interessata; uno studio effettuato dall’associazione nel luglio 2018 sul mercato del lavoro di riferimento; la creazione del servizio di intermediazione domanda – offerta di lavoro a seguito dell’ottenimento dell’autorizzazione in regime speciale ai sensi dell’articolo 6 del decreto legislativo n. 276/2003; il lavoro dell’ente accreditato ELFI, Ente Lombardo per la Formazione di Impresa, a seguito dell’apertura di una sede provinciale dello stesso in Confartigianato Varese; l’utilizzo degli incentivi pubblici da parte dell’ente accreditato; la trattativa e la firma da parte di Confartigianato Imprese Varese di un accordo interconfederale a livello provinciale per l’implementazione del sistema duale, contenente una disciplina di dettaglio sull’apprendistato di primo livello; un’analisi del servizio di attivazione di tirocini extracurricolari per le imprese associate; il progetto “IFE” riguardante l’alternanza scuola – lavoro; le collaborazioni, anche informali, che l’associazione ha sviluppato con altri enti o istituzioni; il progetto “Job Talent”, che ha visto la creazione di una banca dati on line di tutte le Confartigianato in Lombardia per favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Premesso che la letteratura italiana in materia di associazionismo datoriale non si è mai soffermata ad analizzare il ruolo che le associazioni datoriali territoriali possono svolgere nelle politiche attive del lavoro e nelle transizioni occupazionali, il proposito della ricerca è stato capire perché, in un periodo di estrema difficoltà per la rappresentanza datoriale, Confartigianato Imprese Varese abbia deciso di intervenire in queste materie specifiche. In secondo luogo, ci si è chiesti se possa considerarsi ragionevole che le associazioni datoriali assumano un ruolo determinante in questo settore, mai prima d’ora seriamente considerato come campo d’azione. Dall’analisi effettuata, risulta evidente come il ruolo che stanno iniziando ad assumersi le associazioni datoriali come intermediarie nel mercato del lavoro possa configurare una loro nuova funzione, che si colloca a metà strada tra la rappresentanza degli interessi, l’erogazione di servizi agli associati e un’attività di governance pubblica. Questo ruolo andrebbe preservato e incrementato a livello territoriale, ove più le parti sociali possono spendersi per lo sviluppo locale, nella convinzione che un modello di riferimento “ottimo” per le politiche attive e le transizioni occupazionali dovrebbe essere caratterizzato dalla territorialità, che è un principio, in parte derivato da quello di sussidiarietà, che rimanda all’ancoraggio delle politiche, dei servizi e degli interventi per il lavoro a specifici contesti territoriali e, quindi, economico, sociali, culturali, nei quali i dispositivi di azione devono produrre i loro effetti di tipo occupazionale.
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SCARLINO, Annalisa. "La costruzione di un moderno sistema di placement a partire dai centri di formazione professionale territoriali. Il caso di Scuola Centrale Formazione." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2022. http://hdl.handle.net/10446/213031.

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Книги з теми "Politiche attive del lavoro"

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Invecchiamento attivo, mercato del lavoro e benessere: Analisi e politiche attive. Bologna: Il mulino, 2018.

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Carlo, Borzaga, and Brunello Giorgio, eds. L' impatto delle politiche attive del lavoro in Italia. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 1997.

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Strati, Filippo. Lavorare oggi: Sistema normativo e politiche del lavoro. [Firenze]: Le Monnier, 1985.

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Частини книг з теми "Politiche attive del lavoro"

1

"Rafforzare le politiche attive del lavoro in Italia." In Connecting People with Jobs. OECD, 2019. http://dx.doi.org/10.1787/f3de716d-it.

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