Добірка наукової літератури з теми "Patrimonio culturale e paesaggistico"

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Статті в журналах з теми "Patrimonio culturale e paesaggistico"

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Bisaglia, Stefania. "Gli aspetti peculiari della tutela ex art. 136 del D.lgs. n. 42 del 2004 delle aree boscate." L'Italia forestale e montana 77, no. 6 (January 30, 2023): 217–23. http://dx.doi.org/10.36253/lifm-1086.

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Анотація:
Nel codice dei beni culturali ci sono alcuni articoli relativi alla tutela dei beni paesaggistici (n. 134, 136, 142, 143, 149) in cui sono presenti riferimenti inerenti la tutela delle aree boscate. Nel nostro Paese la stretta interconnessione che esiste tra le competenze legislative riguardanti più aspetti (culturale, ambientale, forestale, paesaggistico) e quelle amministrative su differenti scale (locale, regionale, nazionale) ha generato molti dibattiti e discussioni che in questi anni hanno coinvolto sia le Regioni, sia l’Ufficio legislativo del Ministero della cultura sino ad arrivare al Consiglio di Stato e alla Corte Costituzionale. E’ necessario ed auspicabile che tutte le autorità coinvolte collaborino insieme per giungere ad una disciplina condivisa di utilizzo dei boschi volta a preservare il patrimonio boschivo nazionale.
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Bisaglia, Stefania. "Gli aspetti peculiari della tutela ex art. 136 del D.lgs. n. 42 del 2004 delle aree boscate." L'Italia forestale e montana 77, no. 6 (January 30, 2023): 217–23. http://dx.doi.org/10.36253/ifm-1086.

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Nel codice dei beni culturali ci sono alcuni articoli relativi alla tutela dei beni paesaggistici (n. 134, 136, 142, 143, 149) in cui sono presenti riferimenti inerenti la tutela delle aree boscate. Nel nostro Paese la stretta interconnessione che esiste tra le competenze legislative riguardanti più aspetti (culturale, ambientale, forestale, paesaggistico) e quelle amministrative su differenti scale (locale, regionale, nazionale) ha generato molti dibattiti e discussioni che in questi anni hanno coinvolto sia le Regioni, sia l’Ufficio legislativo del Ministero della cultura sino ad arrivare al Consiglio di Stato e alla Corte Costituzionale. E’ necessario ed auspicabile che tutte le autorità coinvolte collaborino insieme per giungere ad una disciplina condivisa di utilizzo dei boschi volta a preservare il patrimonio boschivo nazionale.
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3

Mattone, Manuela. "Il patrimonio dell’elettricità: una risorsa culturale da valorizzare." Labor e Engenho 11, no. 4 (December 26, 2017): 426. http://dx.doi.org/10.20396/labore.v11i4.8651200.

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Анотація:
I paesaggi e le architetture elettriche rappresentano una significativa testimonianza della storia che ha visto protagonisti numerosi paesi tra il XIX e il XX secolo. Si tratta di un patrimonio tuttora solo parzialmente indagato, rispetto al quale occorre farsi promotori di azioni volte a favorirne la conoscenza, la conservazione e non ultime la valorizzazione e fruizione da parte di un pubblico sempre più ampio e non necessariamente specializzato. I manufatti connessi alla produzione dell’energia idroelettrica e le tracce delle opere infrastrutturali resesi necessarie al momento della loro costruzione rappresentano una vera e propria risorsa culturale che, qualora integrata alle altre risorse presenti nei territori montani, potrebbe acquisire maggiore visibilità e leggibilità contribuendo a rendere questi ambiti appetibili e ricercati non solo per gli aspetti di carattere naturalistico e paesaggistico, ma anche storico-culturale, contribuendo alla loro riattivazione.
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4

Converti, Fabio, and Piera Della Morte. "Siti Unesco: Prospettive di valorizzazione dei patrimoni rurali." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 4 (December 2011): 81–99. http://dx.doi.org/10.3280/mc2011-004007.

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Анотація:
L'attuale contesto di competizione globale, tra cittÀ, aree metropolitane, regioni economiche, sta incidendo fortemente anche sullo sviluppo di aree rurali ad alto valore paesaggistico-culturale, fino a pochi anni fa quasi del tutto escluse dai processi di territorializzazione degli investimenti. Al fine di comprendere al meglio questi inediti processi, l'autore sostiene che sia necessario formulare nuove interpretazioni critiche sul tema del marketing territoriale e sui suoi rapporti con piani e strumenti di gestione e valorizzazione di siti UNESCO caratterizzati da un alto grado di ruralitÀ.
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Candela, Andrea. "Il contributo della riflessione ecologica negli studi di storia della cultura materiale. Considerazioni di sintesi." SOCIETÀ E STORIA, no. 137 (September 2012): 627–39. http://dx.doi.org/10.3280/ss2012-137005.

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Анотація:
La storia della cultura materiale ha ormai assunto la funzione di utile strumento di ricerca mediante il quale accrescere l'insieme delle conoscenze riguardanti una specifica area geografica, consentendo la valorizzazione del suo complesso patrimonio di risorse naturali ed antropiche. Gli studi di cultura materiale hanno infatti acquisito, nel contesto delle indagini storiche e paesaggistiche italiane, sulla scia della lezione europea ed internazionale, un ruolo preliminare nelle differenti iniziative di riqualificazione economica e culturale del territorio. Si veda, ad esempio, l'esperienza, ormai diffusa, che ha incoraggiato la nascita di diverse realtÀ ecomuseali. L'articolo cerca dunque di chiarire l'importanza di tale settore di ricerche nello studio interdisciplinare della storia e della conservazione del territorio, ripercorrendone gli andamenti storico-epistemologici e illustrandone alcune linee di sviluppo relativamente recenti, che hanno coinvolto ambiti quali le scienze naturali e biologiche.
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D’Alessandro, Chiara A. "Il patrimonio culturale immateriale." Società e diritti 7, no. 13 (July 25, 2022): 136–51. http://dx.doi.org/10.54103/2531-6710/18455.

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Анотація:
RiassuntoLa tutela giuridica del patrimonio culturale immateriale è il risultato di un lungo e complesso percorso che è culminato nella Convenzione UNESCO del 2003 sulla tutela del patrimonio culturale immateriale, ed è tuttora in fieri in molti ordinamenti. A questo percorso non è estraneo il ruolo e il contributo culturale dell'antropologia culturale e in particolare di uno dei suoi più eminenti esponenti, Claude Lévi Strauss, che negli anni ha mantenuto un lungo e proficuo rapporto con l'UNESCO
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7

Anzellotti, Elisa. "Il tango patrimonio culturale immateriale." Mimesis Journal, no. 9, 2 (December 1, 2020): 145–52. http://dx.doi.org/10.4000/mimesis.2157.

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8

Baldacci, Valentino. "Tre diverse concezioni del patrimonio culturale." Cahiers d’études italiennes, no. 18 (March 30, 2014): 47–59. http://dx.doi.org/10.4000/cei.1518.

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9

Malo, Maurizio. "Sul valore costituzionale del patrimonio culturale." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 28 (April 2020): 7–11. http://dx.doi.org/10.3280/dt2020-028001.

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López Sánchez, Marina, Rossella Salerno, Mercedes Linares, Gómez del Pulgar, and Antonio Tejedor Cabrera. "Pianificazione del paesaggio e patrimonio digitalizzato: verso una convergenza necessaria." TERRITORIO, no. 99 (August 2022): 101–6. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-099014.

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Анотація:
In Europa il paesaggio si è consolidato come un tema che richiede un nuovo approccio etico al governo del territorio. Con riferimento alla Convenzione Europea del Paesaggio, il paesaggio si è già confermato come l'attuale sfida della pianificazione territoriale. Derivante dalla revisione di diverse pratiche europee convergenti sul tema, questo testo evidenzia il ruolo centrale del patrimonio nell'affrontare sfide poste dalla visione paesaggista e sostiene la necessità di stabilire sinergie con ricerche che propongono una strategia della conoscenza del patrimonio basata sulla rappresentazione e visualizzazione digitale. Queste tecniche possono contribuire efficacemente all'inclusione della dimensione sociale nella pianificazione territoriale come oggi richiede l'approccio paesaggistico.
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Дисертації з теми "Patrimonio culturale e paesaggistico"

1

MENEGHIN, ERICA. "Valori storici e culturali nei processi di patrimonializzazione e nei progetti di conoscenza territoriale." Doctoral thesis, Politecnico di Torino, 2022. http://hdl.handle.net/11583/2969097.

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DUCA, Francesca. "Geomatica e Multimedia per la documentazione del Patrimonio paesaggistico e culturale: nuove tecnologie integrate per il miglioramento dei processi di rilevamento, gestione e diffusione delle conoscenze tramite Web. Il ruolo delle immagini e della rappresentazione." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2012. http://hdl.handle.net/11392/2388774.

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Анотація:
Modern solutions today available in Geomatics and Information Technology offer great potential in the field of cultural heritage and landscape documenation in every step of recording, visualization, dissemination and communication. In this way the research aims to examine issues related to the integrated application of these technologies to improve knowledge on cultural heritage and landscape and the dissemination through web. The first part explores the themes of landscape and his representation, defining the theoretical principles of the study. Two cases are presented based on the experience gained during the PhD: The first one was carried out at the laboratories of CGT (Centro di Geotecnologie - University of Siena) within the project 'Portale dei Geopaesaggi della Regione Toscana', a scientific cooperation with Regione Toscana and Consorzio LaMMa. The project involves the integrated application of new technologies for the development of a Geographic Information System and a related web portal. In particular are discussed methodologies for landscape documentation such as digital photography to create virtual immersive panoramas and programming application to create a dedicated web site. The second one was carried out during a staying at GIFLE, Photogrammetry & Laser Scanning Research Group. It presents the use of a terrestrial laser scanning (TLS) as a valuable tool for 3D documentation of large outdoor cultural heritage sculptures such as the ones existing in the open-air museum, ‘Museo al Aire Libre’, inside the Campus de Vera of the Universidad Politecnica de Valencia. Both case followed the same methodological approach from the object's registration, with a special attention for data quality and reliability, through the representation and visualization to promote the latter stages of communication and public dissemination through the web optimizing the cultural flow and knowledge of the landscape.
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3

Cantale, Claudia. "Studiare il patrimonio culturale nella contemporaneità." Doctoral thesis, Università di Catania, 2018. http://hdl.handle.net/10761/3781.

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Анотація:
Il lavoro di ricerca proposto si colloca nel campo delle Digital Humanities, ed ha come oggetto principale un complesso architettonico, il Monastero dei Benedettini di San Nicola l Arena di Catania. Di esso si propone la rappresentazione attraverso le tecnologie semantiche, al fine di potere indagare le relazioni tra uomini, luoghi e testi che ne hanno caratterizzato il contemporaneo cantiere di recupero guidato dall architetto Giancarlo De Carlo. Lo strumento qui fornito, l Ontologia del Monastero dei Benedettini, si pone come base di partenza per metodologie di sperimentazione di semantica dei luoghi , indispensabile per cogliere le dinamiche sociali storicizzate. Grazie alla semantica dei luoghi è possibile cogliere le tensioni del suo passato più recente, quello del suo recupero, a supporto dei processi di restauro e riuso. La ricerca qui presentata è introdotta da un ampia rassegna sulle metodologie informatiche in ambito umanistico e sulle interazioni uomo-macchina, oltre che un necessario approfondimento sulle tecnologie legate al web semantico. L occasione fornita dal lavoro di ricerca ha permesso di incrementare un recente filone di studi che non riguarda solo le vicende storiche del Complesso ma soprattutto quelle legate al suo riuso come sede universitaria e bene pubblico per la città di Catania.
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4

Zoni, Achille <1985&gt. "L'arte di strada come patrimonio culturale?" Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2596.

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5

Civiero, Ilaria <1987&gt. "La distruzione intenzionale del patrimonio culturale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4347.

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Анотація:
La tesi analizza la distruzione volontaria del patrimonio culturale, sia in caso di conflitto armato, che in tempo di pace. Nel primo capitolo dedicato alle fonti vengono presi in considerazione i principali strumenti a carattere internazionale volti a preservare e tutelare il patrimonio culturale, tangibile ed intangibile. Il secondo capitolo è interamente dedicato alla Dichiarazione UNESCO sulla Distruzione Intenzionale del Patrimonio Culturale, con messa a fuoco, in particolare, sui motivi e gli avvenimenti che hanno condotto l’UNESCO alla sua redazione, nonché i punti di forza e i limiti della stessa. Nel terzo capitolo sono stati infine approfonditi due casi: la distruzione del ponte di Mostar durante la guerra nella Bosnia-Erzegovina e la recente distruzione dei mausolei musulmani di Timbuctù, nel Mali,(successivamente iscritti nella Lista del Patrimonio dell’Umanità a rischio) perpetrata dal gruppo fondamentalista Ansar Dine.
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6

Fiore, Federica <1973&gt. "Ecomusei come strumento di valorizzazione del patrimonio culturale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1017/1/Tesi_Fiore_Federica.pdf.

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Fiore, Federica <1973&gt. "Ecomusei come strumento di valorizzazione del patrimonio culturale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1017/.

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Simonato, Sofia <1991&gt. "La fruizione delle risorse online del patrimonio culturale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9649.

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Анотація:
La diversificazione e moltiplicazione degli strumenti dell’Information e Communication Technology (ICT) ha portato, nel corso degli ultimi anni, alla loro utilizzazione anche nell’ambito della gestione e della fruizione delle risorse del patrimonio culturale. La realizzazione di strumenti multimediali atti a favorire l’accesso alle risorse ha creato nuove occasioni d’incontro tra il patrimonio e quanti sono o dovrebbero esserne i fruitori, qualunque siano il paese d'origine, il background culturale o i limiti imposti da una disabilità. O almeno questo è l’obbiettivo auspicato. Il presente lavoro si propone di indagare i nuovi ruoli assunti dalle istituzioni e dalle organizzazioni che conservano e rendono accessibili le risorse del patrimonio culturale anche in relazione alle sfide derivanti dai mutamenti sociali. Vengono analizzati alcuni degli strumenti online predisposti per la consultazione da remoto delle collezioni per giungere a proporre nuove soluzioni per la promozione di una mostra d'arte.
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Martins, Juliana Miranda. "Comunità patrimoniali e patrimonio culturale immateriale: esperienze a confronto." Doctoral thesis, Universidad de Alicante, 2016. http://hdl.handle.net/10045/59915.

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Анотація:
El objetivo del estudio es analizar y describir los procesos y dinámicas que impulsan las comunidades a solicitar la inclusión de su patrimonio cultural inmaterial en la lista representativa de la UNESCO. La comprensión del papel desempeñado por la comunidad, a partir del reconocimiento de su patrimonio cultural hasta la gestión del mismo, significa interpretar las motivaciones y expectativas, conflictos y sentimientos relacionados con los patrimonios y el contexto social e histórico en el que están inmersos. El estudio pretende además analizar la legislación internacional y nacional inherente al proceso de patrimonialización de las expresiones culturales para establecer una especie de modelo general aplicable a casos similares, analizando los recorridos del Misteri d'Elx (Alicante, España) y de la naciente candidatura para la salvaguarda del patrimonio cultural inmaterial de la Humanidad promovida por la asociación de los artesanos y constructores de góndolas en Venecia El Felze (Venecia, Italia). La elaboración del dossier per la salvaguardia de una expresión cultural en el ámbito internacional es un proceso complejo que involucra necesariamente cada comunidades. Esto implica la creación de una red de relaciones con las instituciones públicas, tanto locales como nacionales e internacionales, tales como el ayuntamiento, la Comunidad Autónoma y el Comité de la UNESCO, sino también a las universidades e instituciones de investigación que poseen sectores especializado y promueven las actividades de investigación.
Republica Federativa do BRASIL, Ministério da Educação, CAPES – Coordenação e Apoio de Pessoal em Nível Superior, Programa doutorado pleno no exterior 2012-2015.
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Ortenzi, Maria <1990&gt. "Patrimonio naturale culturale lungo il medio Tevere e Farfa." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9489.

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Анотація:
L’ elaborato si occupa del turismo fluviale nel territorio circostante il fiume Tevere, con particolare riguardo alla zona della Riserva Naturale Regionale Nazzano Tevere Farfa. Il lavoro parte con un’introduzione incentrata sul binomio turismo-ambiente. Dopo aver considerato le fasi dell’istituzione delle riserve, si analizza quel settore dell’ Alto Lazio con particolare attenzione ai centri storici minori e al contesto ambientale. Obiettivo centrale della ricerca è l’analisi delle percezioni ricavate da un campione di circa 100 individui, in modo da comprendere le attitudini sociali rispetto alla promozione del turismo fluviale in un territorio in cui il fiume Tevere è, o potrebbe diventare, un’ opportunità rilevante per il turismo locale e soprattutto per un turismo moderno ed eco-sostenibile.
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Книги з теми "Patrimonio culturale e paesaggistico"

1

Carletti, Lorenzo, and Cristiano Giometti. De-tutela: Idee a confronto per la salvaguardia del patrimonio culturale e paesaggistico. Pisa: Edizioni ETS, 2014.

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2

Alessandro, La Rocca Francesco, ed. Del patrimonio culturale. Acireale (Roma): Bonanno, 2009.

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3

Alessandro, La Rocca Francesco, ed. Del patrimonio culturale. Acireale (Roma): Bonanno, 2009.

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4

Ecoscape: Valorizzazione del patrimonio ambientale e paesaggistico. Pescara: Sala editori, 2004.

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5

Chiarelli, Raffaele. Profili costituzionali del patrimonio culturale. Torino: G. Giappichelli, 2010.

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6

Pietro, Corona, ed. Quartucciu: Il suo patrimonio culturale. Oristano: S'Alvure, 1997.

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7

(Italy), DRI, and Colloquio internazionale sulla gestione del patrimonio culturale (1st : 1996 : Pitigliano, Grosseto, Italy; Acquapendente, Italy; Orvieto, Italy; Viterbo, Italy), eds. Patrimonio culturale e mass media. Roma: DRI, 1998.

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8

Baçe, Apollon. Tesori del patrimonio culturale albanese. Roma: Gangemi Editore, 2012.

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9

Azzari, Margherita, and Laura Cassi. Itinerari turistico culturali in Toscana. Florence: Firenze University Press, 2002. http://dx.doi.org/10.36253/88-8453-027-x.

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Анотація:
Nella convinzione che gli itinerari culturali debbano assumere una crescente importanza nell'ambito di un turismo basato su criteri di sostenibilità, sono stati elaborati tre esempi di valorizzazione della cultura locale in aree di grande interesse per tradizioni storiche e per particolari valori territoriali. La crescita del mercato turistico e del tempo libero forniscono un efficace stimolo alla maturazione di proposte volte a prospettare nuovi itinerari e ad alleggerire i flussi più consolidati, inserendo un vasto patrimonio di valori paesaggistici e culturali in trame territoriali significative. E questo anche nell'ottica di crescenti sinergie fra economia e cultura.
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Converti, Fabio. L'architettura rurale: Aree ad alto valore paesaggistico-culturale per il turismo. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 2020.

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Частини книг з теми "Patrimonio culturale e paesaggistico"

1

Lombardi, Leonardo. "La conservazione del patrimonio naturale e paesaggistico mediante la valorizzazione dei servizi ecosistemici offerti dal territorio: considerazioni generali e casi di studio." In I servizi ecosistemici nella pianificazione bioregionale, 105–13. Florence: Firenze University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-050-4.13.

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Анотація:
Pragmatically, the same “utilitarian” vision underlying the ecosystem service paradigm seems to allow an easier understanding by large portions of society of the need to keep the ecosystems in an efficient ecological state, as shown by a series of case studies. Therefore, forms of conservation/biodiversity finance are illustrated, aimed at supporting ecosystem services, and scenarios of integration of the analysis and management of these services at the various levels of environmental planning and evaluation are presented.
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2

Kipar, Andreas. "Verso un nuovo linguaggio paesaggistico:." In Patrimonio e progetto di architettura, 237–41. Quodlibet, 2021. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv2gz3x69.41.

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3

Porceddu, Giulia. "Smart Innovation e patrimonio culturale:." In Spring Archaeology: Atti del Convegno, Siena, 15-17 maggio 2020, 161–62. Archaeopress Publishing Ltd, 2021. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv1zcm1x8.26.

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4

Volpe, Giuliano. "Crisi, patrimonio culturale, sviluppo sostenibile." In Patrimonio e progetto di architettura, 280–86. Quodlibet, 2021. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv2gz3x69.49.

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5

Modolo, Mirco. "Fotografare per conservare: libera riproduzione come opportunità per la tutela del patrimonio archivistico e bibliografico." In Dalla tutela al restauro del patrimonio librario e archivistico. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2018. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-215-4/012.

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Анотація:
On 29th August 2017 the competition law (L. 124) came into effect, sanctioning free reproduction with personal devices of public domain books and archival sources. As a direct consequence public libraries and archives immediateley allowed users to make digital copies of records in consultation removing several onerous levels of bureaucracy and making the role of a researcher much easier. The present essay analyses the document of Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici of Minister of Cultural Heritage, Activities and Tourism (16-05-2016) and two ministerial circular letters containing guidelines on free self reproductions in public libraries and archives. The paper emphasises the importance of free reproduction in order to improve preservation of archival records and historical volumes and to relaunch the role of archives and libraries as centres of cultural dissemination in our society.
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Discepolo, Bruno. "Il patrimonio culturale tra tutela e valorizzazione." In Patrimonio e progetto di architettura, 268–74. Quodlibet, 2021. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv2gz3x69.47.

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7

Videtta, Cristina. "Il patrimonio culturale per le “città sostenibili”." In Religioni e sviluppo sostenibile, 143–59. Accademia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.4000/books.aaccademia.9860.

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8

Ruffia, Anna Maria Pentimalli Biscaretti di. "Proporzionalità (nella tutela del patrimonio culturale architettonico)." In Teorie dell’architettura, 323–27. Quodlibet, 2022. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv2gvdn9s.46.

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9

Marta Pileri. "Il dialogo tra saperi per la comunicazione del patrimonio culturale." In DIALOGHI / DIALOGUES • visioni e visualità / visions and visuality. FrancoAngeli srl, 2022. http://dx.doi.org/10.3280/oa-832-c116.

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Capone Mara and Emanuela Lanzara. "Artefatti cognitivi interattivi web-based: edutainment per il patrimonio culturale." In 42th INTERNATIONAL CONFERENCE OF REPRESENTATION DISCIPLINES TEACHERS. CONGRESS OF UNIONE ITALIANA PER IL DISEGNO. PROCEEDINGS 2020. LINGUAGGI, DISTANZE, TECNOLOGIE. FrancoAngeli srl, 2021. http://dx.doi.org/10.3280/oa-693.118.

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Тези доповідей конференцій з теми "Patrimonio culturale e paesaggistico"

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Vitali, Marco, Giulia Bertola, Fabrizio Natta, and Francesca Ronco. "Modelli plastici di architettura militare: valore di un patrimonio culturale da preservare e valorizzare nell’era digitale." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11537.

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Plastic models of military architecture: value of a cultural heritage to be preserved and enhanced in the digital ageThe contribution intends to bring to the attention of the scientific community the important Heritage made of plastic models, more or less homogeneously spread throughout Europe, which constitutes a patrimony of knowledge that links theoretical contributions on fortification, realizations, historical studies, archive documentation, technical representations, surveys, iconographic material. The enhancement process records an orientation that in recent years has found in the relevant digital tools one of the possible keys for setting up a data system and, in digital modeling, the medium for interesting developments also in relation to the use. Starting from the studies conducted in recent years on this specific topic, the research group is trying to identify the best strategies to be locally applied to enhance and make available on web different models at the various scales that describe Turin fortification's system and some portions of it.
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Ragosta, Annamaria, and Bianca Gioia Marino. "Close to the volcan. Knowledge, conservation and enhancement of a Vesuvian vernacular heritage." In HERITAGE2022 International Conference on Vernacular Heritage: Culture, People and Sustainability. Valencia: Universitat Politècnica de València, 2022. http://dx.doi.org/10.4995/heritage2022.2022.15377.

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Nell'area circostante le pendici del vulcano è individuabile un reticolo storico di architettura rurale creato dalla nota fertilità del suolo vesuviano. Il terreno, ricco di minerali per la natura piroclastica del sito, ha favorito fin dall'epoca romana la costruzione di strutture agricole, più o meno concentrate in aree dove la natura impervia del suolo consentiva un proficuo insediamento per la coltivazione. La rete di tali esempi di architettura vernacolare, situata entro i confini del Parco Nazionale del Vesuvio, è ancora oggi visibile, seppur frammentata e in stato di abbandono. Una ricerca in corso ha permesso di effettuare una prima rigorosa indagine. Tali edifici sono espressione di criteri distributivi coerenti con la loro funzione e rappresentano lo stretto rapporto tra tipologia insediativa e territorio. Questa particolarità si riflette fortemente nelle tecniche costruttive e rappresenta anche la testimonianza materiale di un particolare savoir-faire edilizio tramandato nei secoli. Vengono utilizzati materiali prelevati dal sito (es. lave, schiuma lavica, lapilli, pomice, ecc.) e sebbene non vi sia un'esatta estrazione della pietra, esiste la tecnica 'a cantieri' con una malta forte come legante. La tipologia è diversificata: dal piccolo presidio all'edificio disposto su due livelli, talvolta turriti, a seconda dell'impegno produttivo e colturale. A differenza delle masserie tradizionali poste più a valle, già oggetto di una notevole storiografia, questi casi di architettura rurale posti più a monte non sono mai stati oggetto di indagine sistematica. Il contributo si propone di mettere a fuoco questo patrimonio quasi inedito e di illustrare una metodologia di conoscenza integrata legata alle peculiarità del sito vulcanico. La conservazione di queste architetture vernacolari, infatti, gioca un ruolo centrale nella lettura e comprensione dei valori multidimensionali del paesaggio culturale Vesuvio-Baia di Napoli. Il contributo si propone di mettere a fuoco questo patrimonio quasi inedito e di illustrare una metodologia di conoscenza integrata legata alle peculiarità del sito vulcanico. La conservazione di queste architetture vernacolari, infatti, gioca un ruolo centrale nella lettura e comprensione dei valori multidimensionali del paesaggio culturale Vesuvio-Baia di Napoli. Il contributo si propone di mettere a fuoco questo patrimonio quasi inedito e di illustrare una metodologia di conoscenza integrata legata alle peculiarità del sito vulcanico. La conservazione di queste architetture vernacolari, infatti, gioca un ruolo centrale nella lettura e comprensione dei valori multidimensionali del paesaggio culturale Vesuvio-Baia di Napoli.
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Barresi, Alessandra. "Turismo sostenibile come fattore di sviluppo locale." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8006.

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Анотація:
Il presente contributo, in una prima riflessione, sottolinea come il turismo sostenibile costituisca l’occasione per uno sviluppo sostenibile del territorio, soprattutto nei Paesi come il nostro, ricco di un’incomparabile patrimonio storico, culturale e naturale. Da queste considerazioni discende il principale obbiettivo del contributo, ovvero sottolineare l’importanza di una corretta valorizzazione del patrimonio locale per lo sviluppo di un turismo sostenibile,attraverso l’uso dello strumento della pianificazione strategica. Una breve conclusione finale si sofferma su quanto si sta facendo, anche dal punto di vista legislativo, in Sicilia sull’argomento. The present contribution articulates in a first reflection that underlines as the sustainable tourism constitutes the occasion for a sustainable development of the territory, especially in the Countries as ours, rich of an incomparable historical, cultural and natural patrimony. From this consideration it comes down the principal objective of the contribution, or, to underline the importance of a correct valorization of the local patrimony for the development of a sustainable tourism, to effect through the use of the tool of the strategic planning. A brief conclusive mention comes, finally, turned to how much legislated in subject of tourism in Sicily.
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Pultrone, Gabriella. "Turismo e centri urbani minori: possibili percorsi integrati verso frontiere innovative di sviluppo sostenibile." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8032.

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Анотація:
Il trend crescente del fenomeno turistico costituisce una sfida determinante nell’ambito delle questioni più ampie legate al paradigma della sostenibilità, in considerazione dei diversi effetti che le attività ad esso correlate producono su città e territori interessati. È un problema che va orientato nella giusta direzione come strumento privilegiato carico di valenze: capacità di sensibilizzare al rispetto dell’ambiente; elevate potenzialità di sostenere attività economiche tradizionali e innovative; capacità di contribuire al miglioramento della qualità della vita. Se correttamente programmato e gestito, esso può infatti giocare un ruolo chiave per il riequilibrio territoriale, attraverso la costruzione di sistemi turistici che comprendano destinazioni mature, emergenti ed aree marginali, in un’ottica di destagionalizzazione dei flussi e promozione delle economie locali, e in una logica in grado di coniugare stabilità e innovazione in un processo dialettico fra tradizione e creatività. Per molte città e regioni italiane, come la Calabria, la scelta di tutelare, valorizzare e gestire in modo integrato le risorse naturalistico-ambientali, paesaggistiche e storico-culturali attraverso la leva e il moltiplicatore del settore turismo può rappresentare, anche in momenti di crisi, un importante strumento per rivalutare il proprio patrimonio, sviluppare l’indotto a esso collegato, promuovere progetti strategici nel settore del turismo, stimolare la creazione di strutture ricettive e servizi complementari. Di fronte alle sfide della globalizzazione riscoprire i caratteri della propria specificità diviene quindi un’occasione imperdibile per ripensare il proprio sviluppo con intelligenza, laddove l’attributo smart si riferisca all’incontro creativo di tecnologie e capacità umane, che attraverso le comunità stesse diventano portatrici di innovazione. The growing trend of tourism is a key challenge in the context of broader issues related to the paradigm of sustainability, taking into account the different effects that the activities related to it produce on cities and regions concerned. This issue must be addressed in the right direction as a privileged instrument full of values: the ability to raise awareness of the environment; great potential to support innovative and traditional economic activities, the ability to contribute to improving the quality of life. If properly planned, it can play a key role in the territorial balance, through the construction of tourist facilities including mature destinations, emerging and marginal areas, with a seasonal adjustment of flows and promotion of local economies, that combines stability and innovation in a dialectical process between tradition and creativity. For many Italian cities and regions, such as Calabria, the choice to protect, enhance and manage the resources in an integrated natural-environmental, landscape and historical-cultural through the lever and the sector leverage tourism can be, even in times of crisis, an important tool to revalue its assets, develop the armature connected to it, to promote strategic projects in the tourism sector, to stimulate the creation of accommodation facilities and complementary services. Faced with the challenges of globalization, rediscover its own specificity then becomes a unique opportunity to rethink its own development with intelligence, where the smart attribute refers to the meeting of creative technology and human capabilities, through which the communities themselves become carriers of innovation.
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Mastronardi, Luigi, and Elena Battaglini. "Turismo sostenibile e tensioni urbane nel terzo millennio." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7990.

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Анотація:
Il processo di urbanizzazione è un fenomeno che, negli ultimi decenni, ha registrato notevoli cambiamenti, i quali hanno avuto delle ripercussioni sulla distribuzione della popolazione mondiale tra aree urbane e rurali. L’aumento di popolazione nei centri urbani sta già creando problemi relativi alla produzione e allo smaltimento dei rifiuti e alla disponibilità e qualità della risorsa idrica, come anche problemi di sicurezza sanitaria nelle periferie che continuano ad espandersi in assenza di infrastrutture e servizi. In relazione a ciò, il modello di sviluppo urbano sostenibile assume una valenza strategica in termini sociali, economici ed ambientali. Il turismo può, infatti, contribuire ad aumentare la vitalità economica delle città e a rafforzare il senso di identità urbana. Il turismo sostenibile contribuisce, inoltre, a mantenere l'integrità ambientale e culturale delle comunità, a conservare il patrimonio naturale e le zone ecologicamente sensibili. In questa Sessione dedicata al turismo è stata avviata una riflessione su ciò che il turismo può e deve fare per la sostenibilità del territorio, in maniera particolare di quello urbano. Diventa fondamentale comprendere in che modo il turismo può essere un elemento che può dare un contributo significativo allo sviluppo e all’innovazione sostenibile urbana, dato il suo impatto trasversale sulla società e le sue molteplici sfaccettature ambientali, economiche, sociali, culturali. In conclusione, sulla base degli spunti emersi è lecito affermare che il turismo rappresenti una opportunità di trasformazione delle città e dei territori circostanti, modificando gli equilibri sociali e culturali, economici e urbanistici, riuscendo persino a cambiare il modo di intendere e di vivere le città.
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Cerasoli, Mario, and Biancamaria Rizzo. "Il futuro tecnologico dei centri storici." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7979.

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Parlare di recupero e valorizzazione dei centri storici può essere quanto mai attuale in un’epoca in cui, forse per la prima volta, si mettono in discussione alcuni modelli insediativi e di sviluppo volti prevalentemente alla espansione delle aree urbane. A cinquant’anni di distanza da quando si è cominciato a parlare in modo organico di centri storici, in un periodo caratterizzato da una delle più gravi crisi economiche globali dopo quella del 1929, com’è cambiato il rapporto tra le città e i propri Centri Storici? Come sono visti i centri storici da chi li abita e da chi non li abita? Quale può essere allora il ruolo potenziale delle nuove tecnologie per la tutela e la valorizzazione dei Centri Storici? Le nuove tecnologie possono non solamente cambiare significativamente la qualità di chi abita e vive nei centri storici ma anche aumentare la competitività degli stessi, aumentando così la loro capacità di attrarre risorse umane e finanziarie e favorendone lo sviluppo economico e socio-culturale. Tuttavia, come si coniuga il valore della storia con le mutevoli esigenze della vita contemporanea? Quali le potenziali applicazioni delle nuove tecnologie per il miglioramento della vita nei centri antichi? Il Centro Storico costituisce un ambito territoriale estremamente delicato, con una precisa identità urbanistica e un elevato valore storico e testimoniale riferibile sia al tessuto urbano, sia a elementi del patrimonio edilizio di rilevante valore, sia ai suoi abitanti. Ma può in realtà rivelarsi una risorsa importante in un progetto di trasformazione virtuosa dell'intera compagine urbana, rafforzandone sia l'identità propria che la capacità di attrazione verso l'esterno. E le nuove tecnologie in questo progetto possono assumere un ruolo determinante. Talk about recovery and valorisation of the historic centers can be as timely as ever at a time when, perhaps for the first time, are put into question some settlement and development models principally aimed to the expansion of urban areas. After fifty years since it been started talking about in an organic way of historical centers, in a period characterized by one of the most serious global economic crisis after the one of 1929, as the relationship between the city and its historical centers has changed? As the historical centers are seen by those who live there and those who do not live in them? Which then can be the potential role of new technologies for the protection and valorisation of historical centers? The new technologies can not only significantly change the quality whose inhabits and lives in the historic centers but also increase the competitiveness of the same, thus increasing their ability to attract human and financial resources and promoting the economic development and socio-cultural. However, how it combines the value of history with the changing needs of contemporary life? What are the potential applications of new technologies for the improvement of life in the ancient centers? The historical center constitutes a territorial field extremely delicate, with a specific urban identity and an high historical and testimonial value referable both to the urban texture, both to elements the building heritage of significant value, both to its inhabitants. But it can actually become an important resource in a virtuous transformation project of the whole urban structure, strengthening both the its own identity that the attractiveness to the outside. And the new technologies in this project can play a decisive role.
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Cedroni, Anna Rita. "Roadmap per una citta sostenibile: Vienna." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7915.

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Al di là di più di duemila anni di tradizione storica, l’Austria, ha mostrato con coraggio, fin dall’entrata nella Comunità Europea, il suo sviluppo economico così come la sua modernità e la sua apertura verso l’esterno. La dinamicità culturale e tecnologica della sua capitale, l’ha resa uno degli esempi più apprezzati da tutta l’Europa fin dall’inizio di questo secolo. In poco più 15 anni, Vienna è diventata di fatto la città europea con la migliore qualità della vita. Il merito di tale successo è dato sicuramente da due componenti fondamentali: la stabilità politica del Paese e il metodo di gestione dei processi di pianificazione territoriale e urbana. L’attuale sviluppo del territorio mostra come alla base di tale qualità i fattori prevalenti siano l’architettura, ma anche le politiche urbanistiche territoriali. Sta di fatto, spiega un recente rapporto del comune di Vienna sul tema risparmio energetico e sostenibilità, che per garantire e mantenere una tale qualità della vita, occorre tener conto di tre costanti essenziali nelle dinamiche dei processi di sviluppo urbano: il rinnovamento, la ristrutturazione e l’espansione. Tali elementi consentono poi il confronto con modelli europei culturalmente più avanzati. La tutela dell’ambiente e del patrimonio ambientale si inseriscono in questo processo come una delle sfide più importanti che scaturiscono da tale confronto. Questo paper si prefigge di trattare l’esperienza viennese, ripercorrendo il lungo, ma rapido processo di cambiamento cominciato all’inizio degli anni Ottanta. Strumento generale di pianificazione urbanistica, il Piano di Sviluppo della Città (Stadtentwicklungsplan), ha costituito e costituisce tuttora lo strumento decennale di previsione e di programmazione energetica a livello urbano e territoriale, stabilendo le direttrici strategiche di espansione, di ristrutturazione e di rinnovamento della Città e del suo hinterland. Ma l’esclusività di tale strumento, è da vedere nell’anticipazione di temi come il consumo energetico, la sostenibilità e nell’individuazione della tutela ambientale, come questione prioritaria da includere nei programmi d’intervento da attuare a breve termine. Infatti, con la formulazione del primo Programma KliP (Klimaschutzprogramm) (1999–2009) e, successivamente, del secondo Programma KliP (2010-2020), vengono elaborati dei “pacchetti” di provvedimenti con obiettivi ben definiti, come per esempio la riduzione del 21%, a persona, dei gas di emissione e di gas propellenti rispetto ai valori rilevati nel 1990. Gli strumenti con i quali raggiungere tali obiettivi sono: la riduzione del fabbisogno energetico, l’introduzione di fonti di energia ecosostenibile, l’uso di materiali biologici nell’edilizia pubblica e privata a grande e piccola scala, ma soprattutto, gli interventi sulla mobilità, sulla gestione dei rifiuti e sulla protezione del paesaggio. Accanto ai Piani di Sviluppo, Il Programma SEP (Städtische Energieeffizienz-Programm), definisce le linee generali da seguire nella gestione della politica dei consumi energetici a lungo termine, ovvero fino alla fine del 2015. I risultati portano già nel 2011 ad un aumento della quota di energia rinnovabile del 10% del volume totale del consumo di energia. Tra gli incentivi ci sono quelli rivolti alla realizzazione di centrali elettriche, inceneritori per il riciclo di materie dalle quali ricavare energia, mentre un ruolo sempre più importante è dato dall’uso della geotermia, e dell’energia solare. La continuità programmatica culmina nella formulazione di un progetto unitario, SMART CITY WIEN, che riunisce ben dieci gruppi differenti di interessi, istituzioni pubbliche, enti privati, centri universitari di ricerca, ecc., attorno ad una visione a lunga scadenza: Smart Energy vision 2050. Al centro della tavola rotonda le tematiche: lo sviluppo della popolazione, l’ambiente, i metodi di gestione, l’economia, l’energia e la mobilità. Accanto a queste, sostenibilità, partecipazione, diversità, efficienza di risorse, sviluppo regionale integrato come pure sviluppo economico equilibrato sono gli elementi fondamentali per la preparazione delle decisioni future.
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