Добірка наукової літератури з теми "Partecipazione locale"

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Статті в журналах з теми "Partecipazione locale"

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Ciapetti, Lorenzo. "Le strategie dello sviluppo locale tra partecipazione e cambiamento." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 1 (April 2011): 39–52. http://dx.doi.org/10.3280/sa2011-001004.

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Анотація:
Lo sviluppo locale č un processo deliberativo. Sebbene la partecipazione avvenga prevalentemente attraverso la mediazione degli attori collettivi di un territorio, la dimensione di democrazia si gioca su aspetti di inclusione e reti di relazione di carattere aperto. Sono ormai evidenti le luci e le ombre del paradigma delle politiche di sviluppo locale, introdotto in Italia con l'esperienza della "programmazione negoziata", a metŕ degli anni '90. Il presente articolo partendo dalla domanda se sia emerso negli ultimi anni un diverso paradigma, conferma la centralitŕ dei sistemi decisionali collettivi locali nei processi di sviluppo del territorio, ma sottolinea l'esigenza di migliorarne l'efficienza in termini di impatti economici e sociali, attraverso politiche che partano da strategie fondate su cinque dimensioni: valorizzazione del contesto locale, unione di risorse e capacitŕ, attenzione ai tempi delle politiche, reti multilivello di attori, orientamento al cambiamento.
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2

Di Virgilio, Aldo. "Elezioni in Italia – Due anni di elezioni amministrative: comunali e provinciali 2005 e 2006." Quaderni dell'Osservatorio elettorale QOE - IJES 57, no. 1 (June 30, 2007): 163–77. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-10227.

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Анотація:
Review of Italian elections, 2005-2006 municipal and provincial elections Le elezioni provinciali: poca partecipazione, la CdL perde la Sardegna Le elezioni comunali nei comuni capoluogo: poca partecipazione e conferma degli uscenti La mappa del governo locale: i successi dell'Unione, le difficoltà della CdL
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3

Carducci, Michele. "Natura, cambiamento climatico, democrazia locale." DIRITTO COSTITUZIONALE, no. 3 (October 2020): 67–98. http://dx.doi.org/10.3280/dc2020-003004.

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Анотація:
Lo studio esplora dibattiti ed esperienze in tema di democrazia locale, natura e cambiamento climatico, proponendo una comparazione fondata sulle critiche ecologiche al diritto ambientale. In primo luogo, esso ricostruisce il nesso fra i tre elementi e individua le principali critiche ecologiche alla democrazia ambientale. Quindi considera i due modelli di partecipazione ambientale ("ottativa" e "prescrittiva") offerti dalla comparazione, nel quadro della triplice emergenza contemporanea (ecosistemica, climatica e fossile), diversa dalle già conosciute emergenze ambientali. Infine, considera le prassi di litigation strategy ed "eco-democrazia" in quanto reazioni a queste emergenze, nella contestuale individuazio-ne del "mandato climatico" quale nuova prescrizione deliberativa di "protezione sostenibile".
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4

Di Virgilio, Aldo. "Le elezioni in Italia – Elezioni comunali e provinciali 2010: poca partecipazione, qualche alternanza, il centro destra se ne avvantaggia." Quaderni dell'Osservatorio elettorale QOE - IJES 65, no. 1 (June 30, 2011): 149–57. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-9778.

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Анотація:
Review of Italian elections, Municipal and provincial elections in 2010 Elezioni provinciali: poca partecipazione, gli schieramenti pareggiano Il voto nei comuni capoluogo: pochi elettori, molte liste La nuova mappa del governo locale: il centro-destra conquista qualche posizione
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5

Pallarés, Francesc, and Irene Delgado. "Le sei tornate di elezioni comunali in Spagna dal 1979 al 1999." Quaderni dell'Osservatorio elettorale QOE - IJES 46, no. 1 (April 30, 2002): 95–136. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-12778.

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Анотація:
Le elezioni comunali: tra locale e nazionale. Struttura e sistema elettorale dei comuni spagnoli. Elezioni comunali e processo politico nazionale. La partecipazione elettorale. L'andamento del voto dal 1979 al 1999. Il livello istituzionale. Qualche conclusione.
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6

Scafuto, Francesco, Giovanni Erra, and Fortuna Procentese. "Costruire percorsi di partecipazione civica. L'esperienza in un Comune di Napoli." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 2 (March 2012): 57–67. http://dx.doi.org/10.3280/psc2011-002006.

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Анотація:
Il presente lavoro nasce dalla domanda di un Movimento di cittadini, che intende porsi come mediatore nel dialogo tra istituzione e cittadinanza. É stata sviluppata una cooperative inquiry, al fine sia di comprendere i punti di vista della comunità locale rispetto ad argomenti di interesse collettivo, sia nel contempo di stimolare la riflessione sulle possibili soluzioni da adottare per affrontare alcuni problemi politici, primo passo per una partecipazione attiva. I risultati sono stati discussi in un incontro pubblico con il sindaco della città. Risultati operativi sono stati la formazione di gruppi consultivi, che periodicamente presentano le loro richieste a rappresentanti della giunta comunale, e la creazione di un giornale locale, dove questo processo č reso visibile.
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7

Maltoni, Maria. "Democrazia e partecipazione al femminile: il bilancio di genere." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 1 (April 2011): 53–63. http://dx.doi.org/10.3280/sa2011-001005.

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Анотація:
Misurare un'azione di governo locale o nazionale, in rapporto agli effetti che si producono sulla vita delle donne, č un elemento di valutazione che si attua "pesando" la quantitŕ di risorse dedicate nei bilanci pubblici attraverso il metodo del. Il bilancio di genere č ormai una prassi adottata in vari paesi. In Italia le prime esperienze disono partite dalle amministrazioni locali: nel 2001 č stato realizzato dalla Regione Emilia-Romagna, poi in altri Comuni e Province, ma spesso sono rimaste esperienze sporadiche. Il Comune di Forlě, dopo una sperimentazione nella precedente legislatura, nel 2010 ha inserito l'attivitŕ sul bilancio di genere tra quelle "standard" dell'ente, sulla scorta di una forte presenza femminile nell'amministrazione ed una giunta composta in modo paritario tra uomini e donne, elemento che l'ha fatta classificare dal Forum della P.A., quale "cittŕ piů rosa d'Italia". Il contributo mostra come il bilancio di genere rappresenti uno strumento importante di democrazia partecipata al femminile.
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8

Decataldo, Alessandra, Anna Grimaldi, Daniela Luisi, and Mara Tognetti Bordogna. "Social work education e valutazione delle politiche pubbliche." Sinappsi 12, no. 2 (2022): 94–105. http://dx.doi.org/10.53223/sinappsi_2022-02-7.

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Анотація:
Il contributo si propone di analizzare gli usi della ricerca e della valutazione per qualificare il fare professionale degli/delle assistenti sociali e migliorare gli strumenti del welfare locale. Buone programmazioni territoriali necessitano di migliorare le scelte di policy e definire i contenuti del lavoro sociale come policy practice. La social work education, come ambito formativo e di ricerca, può veicolare temi rilevanti quali la partecipazione, l’advocacy, la co-produzione (co-progettare e co-programmare) e la ricerca valutativa applicata alle politiche di welfare locale.
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9

Di Virgilio, Aldo. "Le elezioni politiche del 13 maggio 2001. Un risultato maggioritario; un risultato nazionalizzato." Quaderni dell'Osservatorio elettorale QOE - IJES 46, no. 1 (April 30, 2002): 155–213. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-12780.

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Анотація:
L'offerta elettorale nel maggioritario: Casa delle libertà, Ulivo, "terze forze", candidature locale. Dentro le coalizioni: un'accresciuta istituzionalizzazione dei rapporti interni. La partecipazione elettorale: assestamento e convergenza territoriale. Un fenomeno in cerca di autore: il voto differenziato. Il voto maggioritario: un risultato netto ma elettoralmente tutt'altro che schiacciante. Il voto proporzionale: un panorama partitico profondamente mutato.
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Savoja, Luca. "Le dimensioni socioculturali dei Distretti Commerciali: reti sociali, partecipazione e risorse locali. La sperimentazione in Piemonte." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 96 (December 2011): 117–29. http://dx.doi.org/10.3280/sur2011-096008.

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Анотація:
I Distretti Commerciali sono stati creati in Italia con vari obiettivi di gestione e promozione territoriale. In Piemonte il Distretto Commerciale č stato pensato come attore collettivo in grado di svolgere un ruolo propositivo ed innovativo nel campo dello sviluppo locale. Questo ruolo puň essere svolto a partire dalla creazione di un network relazionale che aggrega i vari attori locali e li fa "lavorare" insieme intorno a progetti concreti. Il saggio illustra i risultati di una parte dei lavori di avvio sperimentale di alcuni Distretti Commerciali in Piemonte, il Distretto del Novese (Novi Ligure) e quello delle Terre del Riso (Vercelli). L'aspetto rilevante messo in luce dall'indagine sul campo č dato dal fatto che le relazioni fiduciarie tra gli attori implicati e l'identitŕ locale intesa come risorsa risultano centrali nella definizione di un efficace modello di governance.
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Дисертації з теми "Partecipazione locale"

1

BARCELLA, EFREM GIUSEPPE. "La partecipazione nella costruzione di condizioni di sostenibilità locale. Linee pedagogiche per una progettazione dialogica." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/86.

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Анотація:
Il lavoro di ricerca approfondisce la riflessione pedagogica in riferimento alle prassi educative in materia di sostenibilità. L'approccio di approfondimento si impernia sul carattere interdisciplinare del concetto di sviluppo sostenibile. la prima parte del lavoro di ricerca approfondisce L'area sociale in riferimento alla partecipazione della comunità locale nei processi di promozione dello sviluppo sostenibile. La seconda parte del lavoro di ricerca prende in esame una significativa prassi di partecipazione: la progettazione partecipata.
The research provides a pedagogical consideration in relation to the educational techniques concerning sustainability. The approach of a thorough analysis is based on the interdisciplinary nature of the tenable development. The first part of the research gives importance to the social area and the presence of the local community in order to promote the bearable development. The second part takes into consideration an important participation technique: the shared planning.
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BARCELLA, EFREM GIUSEPPE. "La partecipazione nella costruzione di condizioni di sostenibilità locale. Linee pedagogiche per una progettazione dialogica." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/86.

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Анотація:
Il lavoro di ricerca approfondisce la riflessione pedagogica in riferimento alle prassi educative in materia di sostenibilità. L'approccio di approfondimento si impernia sul carattere interdisciplinare del concetto di sviluppo sostenibile. la prima parte del lavoro di ricerca approfondisce L'area sociale in riferimento alla partecipazione della comunità locale nei processi di promozione dello sviluppo sostenibile. La seconda parte del lavoro di ricerca prende in esame una significativa prassi di partecipazione: la progettazione partecipata.
The research provides a pedagogical consideration in relation to the educational techniques concerning sustainability. The approach of a thorough analysis is based on the interdisciplinary nature of the tenable development. The first part of the research gives importance to the social area and the presence of the local community in order to promote the bearable development. The second part takes into consideration an important participation technique: the shared planning.
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Trenti, Enrico <1983&gt. "Le società pubbliche a partecipazione regionale e locale operanti nei settori dei servizi pubblici locali e dei servizi “strumentali” e quelle con scopo lucrativo: la recente evoluzione legislativa, gli ambiti di attività ed i relativi limiti, le prospettive future." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4687/5/Trenti_Enrico_tesi.pdf.

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Анотація:
Con la prima parte, si intende fornire un quadro pressoché esaustivo delle principali disposizioni in materia di società a partecipazione pubblica regionale e locale operanti nel campo dei servizi pubblici locali e della loro interpretazione giurisprudenziale e dottrinale, prendendo le mosse dagli ultimi interventi legislativo. Nella seconda parte, si affronta, invece, il tema dei limiti legislativi alla capacità di azione delle società a partecipazione pubblica e dei connessi dubbi interpretativi, anche alla luce degli orientamenti giurisprudenziali e dottrinali. In particolare, l’analisi riguarda l’art. 13 del decreto”Bersani” e il comma 9 dell’art. 23 bis (ora pedissequamente trasfuso nel comma 33 dell’art. 4 del d.l. n. 138/2011), ossia le principali disposizioni che definiscono, rispettivamente, la capacità di azione delle società (a partecipazione pubblica) strumentali e di quelle operanti nel campo dei servizi pubblici locali titolari di affidamenti diretti (assentiti con modalità diverse dall’evidenza pubblica). Vengono forniti cenni di inquadramento in relazione al cd. procedimento di riordino delle partecipazioni societarie pubbliche previsto dalla legge finanziaria del 2008 (art. 3, commi 27 – 32). Dal combinato disposto delle suddette norme, così come interpretate dalla giurisprudenza costituzionale ed amministrativa, si ricavano, poi, utili indicazioni in ordine alla possibilità, per gli enti pubblici territoriali, di costituire società con scopo meramente lucrativo (ossia, soggetti societari privi del rapporto di strumentalità con gli enti costituenti o partecipanti, chiamati ad operare, in regime di concorrenza, in settori completamente liberalizzati) e società cd. multiutilities (aventi oggetto sociale complesso, la cui attività si estrinseca tanto nel campo dei servizi strumentali, quanto in quello dei servizi pubblici locali), nonché in relazione alla disciplina applicabile all’attività di detti soggetti societari. La finalità ultima del contributo consiste nell'individuazione delle linee guida finalizzate alla classificazione delle società pubbliche in funzione della loro attività.
In the first part, it aims to provide a nearly exhaustive list of the main provisions of public companies of regional and local level operating in the field of local public services and their legal and doctrinal interpretation, building on the recent legislative actions. In the second part , is faced, however, the issue of legislative limits the capacity for action of public companies and related questions of interpretation, in light of the jurisprudential and doctrinal. In particular, the analysis is for the art. Decree 13 of the "Bersani" and paragraph 9 of article. 23 bis (now slavishly transfused in the paragraph of Article 33. 4 of Decree Law 138/2011), ie the main provisions that define, respectively, the capacity of action of society (public participation) equipment and those working in the field of services Local public holders of direct loans (assentiti public in different ways by the evidence). Provides an outline of classification in relation to the cd. process of reorganization of the public company shares provided by the Finance Act of 2008 (Article 3, paragraphs 27 to 32). The combined effect of these rules, as interpreted by the Constitutional and administrative jurisprudential, are obtained, then, useful information regarding the extent to which local governments can set up companies with lucrative purposes only (ie, corporate entities with no relationship instrumentality or participants with local constituents, called to work in a competitive, in sectors fully liberalized ) and company cd. multi-utilities (whose corporate purpose complex, whose activity is manifested both in the field of instrumental services as in the interest of local public services), and in relation to the regime applicable to the activity of these corporate entities. The ultimate purpose of the contribution consists in identifying guidelines for the classification of public companies according to their activities.
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Trenti, Enrico <1983&gt. "Le società pubbliche a partecipazione regionale e locale operanti nei settori dei servizi pubblici locali e dei servizi “strumentali” e quelle con scopo lucrativo: la recente evoluzione legislativa, gli ambiti di attività ed i relativi limiti, le prospettive future." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4687/.

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Con la prima parte, si intende fornire un quadro pressoché esaustivo delle principali disposizioni in materia di società a partecipazione pubblica regionale e locale operanti nel campo dei servizi pubblici locali e della loro interpretazione giurisprudenziale e dottrinale, prendendo le mosse dagli ultimi interventi legislativo. Nella seconda parte, si affronta, invece, il tema dei limiti legislativi alla capacità di azione delle società a partecipazione pubblica e dei connessi dubbi interpretativi, anche alla luce degli orientamenti giurisprudenziali e dottrinali. In particolare, l’analisi riguarda l’art. 13 del decreto”Bersani” e il comma 9 dell’art. 23 bis (ora pedissequamente trasfuso nel comma 33 dell’art. 4 del d.l. n. 138/2011), ossia le principali disposizioni che definiscono, rispettivamente, la capacità di azione delle società (a partecipazione pubblica) strumentali e di quelle operanti nel campo dei servizi pubblici locali titolari di affidamenti diretti (assentiti con modalità diverse dall’evidenza pubblica). Vengono forniti cenni di inquadramento in relazione al cd. procedimento di riordino delle partecipazioni societarie pubbliche previsto dalla legge finanziaria del 2008 (art. 3, commi 27 – 32). Dal combinato disposto delle suddette norme, così come interpretate dalla giurisprudenza costituzionale ed amministrativa, si ricavano, poi, utili indicazioni in ordine alla possibilità, per gli enti pubblici territoriali, di costituire società con scopo meramente lucrativo (ossia, soggetti societari privi del rapporto di strumentalità con gli enti costituenti o partecipanti, chiamati ad operare, in regime di concorrenza, in settori completamente liberalizzati) e società cd. multiutilities (aventi oggetto sociale complesso, la cui attività si estrinseca tanto nel campo dei servizi strumentali, quanto in quello dei servizi pubblici locali), nonché in relazione alla disciplina applicabile all’attività di detti soggetti societari. La finalità ultima del contributo consiste nell'individuazione delle linee guida finalizzate alla classificazione delle società pubbliche in funzione della loro attività.
In the first part, it aims to provide a nearly exhaustive list of the main provisions of public companies of regional and local level operating in the field of local public services and their legal and doctrinal interpretation, building on the recent legislative actions. In the second part , is faced, however, the issue of legislative limits the capacity for action of public companies and related questions of interpretation, in light of the jurisprudential and doctrinal. In particular, the analysis is for the art. Decree 13 of the "Bersani" and paragraph 9 of article. 23 bis (now slavishly transfused in the paragraph of Article 33. 4 of Decree Law 138/2011), ie the main provisions that define, respectively, the capacity of action of society (public participation) equipment and those working in the field of services Local public holders of direct loans (assentiti public in different ways by the evidence). Provides an outline of classification in relation to the cd. process of reorganization of the public company shares provided by the Finance Act of 2008 (Article 3, paragraphs 27 to 32). The combined effect of these rules, as interpreted by the Constitutional and administrative jurisprudential, are obtained, then, useful information regarding the extent to which local governments can set up companies with lucrative purposes only (ie, corporate entities with no relationship instrumentality or participants with local constituents, called to work in a competitive, in sectors fully liberalized ) and company cd. multi-utilities (whose corporate purpose complex, whose activity is manifested both in the field of instrumental services as in the interest of local public services), and in relation to the regime applicable to the activity of these corporate entities. The ultimate purpose of the contribution consists in identifying guidelines for the classification of public companies according to their activities.
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5

ZEPPETELLA, PAOLO. "Partecipazione, tempo ed efficacia nelle politiche territoriali locali." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2005. http://hdl.handle.net/11578/278494.

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6

Ravanelli, Elena <1990&gt. "La partecipazione delle comunità locali come strumento di sviluppo turistico sostenibile." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5179.

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Анотація:
La partecipazione delle comunità locali rappresenta uno strumento alla base dello sviluppo turistico sostenibile, in quanto, senza un processo di tipo bottom-up, difficilmente si otterranno risultati sostenibili nel medio-lungo periodo. Per tale motivo, l’elaborato tratterà questa tematica, soffermandosi sul concetto di partecipazione, sugli strumenti utilizzati per il coinvolgimento della popolazione ed, in particolar modo, sulla partecipazione a livello turistico nella Provincia autonoma di Trento. Verrà proposta una letteratura sulla partecipazione, cui faranno seguito casi di studio legati al territorio trentino, con un particolare riferimento al processo di certificazione del Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino con la Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette. L’elaborato si pone quindi l’obiettivo di dimostrare che un processo partecipato può risultare maggiormente efficace e sostenibile nel lungo periodo, rispetto ad un processo di tipo gerarchico.
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7

Casadei, Ruben, and Gian Paolo Franceschini. "Le trasformazioni dello spazio urbano e delle pratiche di pianificazione. La Darsena di Ravenna come caso di studio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3617/.

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Анотація:
Questa tesi propone una riflessione critica sulle pratiche della pianificazione urbanistica attraverso l’analisi di un significativo caso di studio, costituito dalla Darsena di Città a Ravenna. Questo approccio di ricerca è dal nostro punto di vista una conseguenza della difficoltà di governare le attuali problematiche di sviluppo dello spazio urbano attraverso gli strumenti tradizionali della pianificazione e dell’urbanistica. La tesi ha lo scopo di far emergere temi di dibattito attuale sulle aree di sviluppo urbano, in particolare la complessità dei compiti decisionali riguardanti aree oggetto di interventi di rigenerazione urbana. La definizione “area di sviluppo urbano” si pone come prodotto di un’attiva collaborazione tra Stato, mercato e società civile e costituisce dal nostro punto di vista una vera “questione sociale”. Prenderemo come riferimento il caso della Darsena di Città di Ravenna, oggetto della sperimentazione urbanistica degli ultimi trenta anni, sul quale diversi “stili” e strumenti di pianificazione si sono confrontati, nell’intento di guidare un processo di riqualificazione che ha portato ad oggi a risultati concreti assai limitati. Attraverso gli strumenti consultabili e un rapido sopralluogo infatti, possiamo intuire immediatamente come la realizzazione di interventi sull’area si limiti a casi localizzati come la riqualificazione della raffineria Almagià, la nuova sede dell’autorità portuale e l’ex molino Pineta, oltre agli interventi residenziali riconducibili all’edificio progettato dall’architetto Cino Zucchi e ai nuovi isolati attorno alla parte centrale di via Trieste. Le problematiche di fondo che hanno creato conflitti sono molte, dall’elevata divisione proprietaria alla cesura del comparto con il centro storico data dalla barriera ferroviaria, alla questione relativa al risanamento delle acque e dei suoli, solo per citare le più evidenti. Siamo quindi interessati a capire il problema dal punto di vista del processo di pianificazione per poi concentrare la nostra riflessione su possibili soluzioni che possano risolvere i conflitti che sembrano all’oggi non trovare una risposta condivisa. Per meglio comprendere come rapportarci al caso specifico si è cercato di analizzare alcuni aspetti teorici fondanti del “procedimento archetipico” di pianificazione urbana in contrapposizione con metodi di pianificazione “non convenzionali”. Come lo studio dei primi ci ha permesso di capire come si è arrivati all’attuale situazione di stallo nella trasformazione urbana della Darsena di Città, i secondi ci hanno aiutato a comprendere per quali ragioni i piani urbanistici di tipo “tradizionale” pensati per la Darsena di Città non sono stati portati a realizzazione. Consci che i fattori in gioco sono molteplici abbiamo deciso di affrontare questa tesi attraverso un approccio aperto al dialogo con le reali problematiche presenti sul territorio, credendo che la pianificazione debba relazionarsi con il contesto per essere in grado di proporre e finalizzare i suoi obiettivi. Conseguenza di questo è per noi il fatto che una sensibile metodologia di pianificazione debba confrontarsi sia con i processi istituzionali sia con le dinamiche e i valori socio-culturali locali. In generale gerarchie di potere e decisioni centralizzate tendono a prevalere su pratiche decisionali di tipo collaborativo; questa tesi si è proposta quindi l’obiettivo di ragionare sulle une e sulle altre in un contesto reale per raggiungere uno schema di pianificazione condiviso. La pianificazione urbanistica è da noi intesa come una previsione al futuro di pratiche di accordo e decisione finalizzate a raggiungere un obiettivo comune, da questo punto di vista il processo è parte essenziale della stessa pianificazione. Il tema è attuale in un contesto in cui l’urbanistica si è sempre confrontata in prevalenza con i temi della razionalizzazione della crescita, e con concetti da tempo in crisi che vanno oggi rimessi in discussione rispetto alle attuali istanze di trasformazione “sostenibile” delle città e dei territori. Potremmo riassumere le nostre riflessioni sull’urbanistica ed i nostri intenti rispetto al piano della Darsena di Città di Ravenna attraverso una definizione di Rem Koolhaas: l’urbanistica è la disciplina che genera potenziale, crea opportunità e causa eventi, mentre l’architettura è tradizionalmente la disciplina che manipola questo potenziale, sfrutta le possibilità e circoscrive. Il percorso di ragionamento descritto in questa tesi intende presentare attraverso alcune questioni significative l’evoluzione dello spazio urbano e delle pratiche di pianificazione, arrivando a formulare un “progetto tentativo” sul territorio della Darsena di Città.
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Gobbo, Federica <1995&gt. "Controllo e regolazione nelle società a partecipazione pubblica dagli enti locali. Il caso di Hydrogea S.p.A." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16725.

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Il presente elaborato si propone di analizzare la materia delle società partecipate dagli enti pubblici locali a seguito dell’introduzione del Testo unico (d. lgs. 175/2016) e del decreto correttivo (d.lgs. 100/2017). Si fa riferimento quindi alle società partecipate dal Comune di Pordenone e in particolare è posto all’attenzione il caso di Hydrogea S.p.A. La trattazione inizia con una panoramica sull'evoluzione normativa che sta alla base della materia, partendo dalla legge Madia fino a giungere alle più recenti novità. All’interno di questo vasto panorama s’inseriscono le società in house, identificate poiché ricevono affidamenti diretti di contratti pubblici dalle amministrazioni pubbliche socie; a loro volta quest’ultime esercitano sulle società il controllo analogo. Gli enti controllanti devono avere un’influenza determinante sia sugli obiettivi strategici sia sulle decisioni significative della società stessa. Inoltre, è necessario che l’ottanta per cento dei soci mantenga la natura pubblica della società e che quest’ultima crei servizi per l’ottanta per cento a favore di essi. Il Comune di Pordenone, poiché ente pubblico incaricato a esercitare il controllo analogo sulle suddette società, ha stipulato con esse delle << convenzioni per la gestione in forma associata e coordinata di servizi pubblici locali >>. L’elaborato pone poi l’attenzione alle autorità di regolazione, preposte a garantire la sviluppo della concorrenza e dell’efficacia dei servizi che sono considerati di pubblica utilità. Le stesse autorità devono anche assicurare che i servizi erogati siano offerti e fruiti in modo omogeneo sul territorio nazionale. Per esplicitare tutto quanto detto in precedenza, l’elaborato pone l’esempio di Hydrogea S.p.A., società partecipata e controllata dal Comune di Pordenone: a favore di essa, lo stesso Comune vi esercita il controllo analogo. È dunque interessante analizzare lo scenario di questa società incaricata alla gestione del servizio idrico integrato e di tutto quanto attiene alla gestione delle risorse idriche.
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Torelli, Gabriele <1987&gt. "Le partecipazioni azionarie degli enti locali tra dismissione ed esigenze di governo dei servizi pubblici." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7207/1/Torelli_Gabriele_tesi.pdf.

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La ricerca indaga le relazioni che si sono instaurate nel corso degli anni tra il principio di legalità, inteso nella sua declinazione di principio di funzionalizzazione, e principio di concorrenza nell’ambito delle società per la gestione dei servizi pubblici locali. Più precisamente, lo scopo del lavoro è valutare le evoluzioni di tale rapporto, dal momento in cui gli enti locali sono stati ufficialmente autorizzati a costituire società per la gestione dei servizi pubblici locali nel 1990. Lo stimolo a sviluppare queste considerazioni trova la sua ragione nelle pressioni provenienti dalle istituzioni europee, che hanno gradualmente imposto una qualificazione prettamente economica ai servizi a favore della collettività, ritenuti un ambito in cui possa naturalmente imporsi una competizione economica tra operatori economici, indipendentemente dalla loro natura giuridica. Il problema del vincolo funzionale nella partecipazione in società degli enti locali è certamente l’oggetto principale del lavoro. Tuttavia, la questione non può essere analizzata separatamente dalle politiche di dismissione promosse dal legislatore nell’ultimo decennio. L’obiettivo principale delle riforme avviate è stato quello di frenare la proliferazione di società costituite dagli enti locali, così da garantire sia un risparmio di risorse pubbliche sia una maggiore facilità per gli imprenditori privati ad affacciarsi su mercati tradizionalmente appannaggio delle amministrazioni. Stona però con le intenzioni il fatto che gli obblighi ex lege di cessione delle partecipazioni azionarie detenute dagli enti locali non siano stati generalmente imposti per le società di gestione dei servizi pubblici (resi in favore della collettività), bensì per quelle che svolgono servizi strumentali (in favore dell’amministrazione stessa). La scelta appare contraddittoria, in quanto il distacco tra vincolo funzionale e partecipazione degli enti locali nella compagine societaria si ravvisa in particolar modo nel primo dei due moduli menzionati. Si assiste dunque ad una frammentazione del principio di legalità.
The aim of this research is the analysis of the relationship between competition and legality – meant as the obligation for public bodies to act respecting the public interest established by the law – in local public services companies. In particular, the purpose is to focus on the evolution of such a relationship, become increasingly important in last years because of the possibility established for local bodies (in 1990) to select companies holding to carry on services for the community. The EU institutions have had a great influence on the issue due to the gradual qualification of public services as an economic activity regulated under the rules of the competition system. Therefore, EU institutions have required that both public and private traders must equally compete in this market, regardless of the scope of their activity and judicial nature. The obligation for local bodies to act under the public interest established by the law – although they behave as private actors establishing a company – is certainly the core of the research. Nevertheless the topic should be analysed at the same time considering the recent policy developments established by the law, which have been imposing local bodies to dismiss the shares they hold in their own companies. The goal is to get a relevant public founding savings and to make the entrance of private undertakings in this market easier. The scope of application of the legislation in force, which is limited to local companies directly offering their services to the holding public bodies, but not to the territorial community, seems to jeopardize the fragile balance between legality and competition in the public services market. The consequence is that the principle of legality is vanishing in local public services companies.
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10

Torelli, Gabriele <1987&gt. "Le partecipazioni azionarie degli enti locali tra dismissione ed esigenze di governo dei servizi pubblici." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7207/.

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La ricerca indaga le relazioni che si sono instaurate nel corso degli anni tra il principio di legalità, inteso nella sua declinazione di principio di funzionalizzazione, e principio di concorrenza nell’ambito delle società per la gestione dei servizi pubblici locali. Più precisamente, lo scopo del lavoro è valutare le evoluzioni di tale rapporto, dal momento in cui gli enti locali sono stati ufficialmente autorizzati a costituire società per la gestione dei servizi pubblici locali nel 1990. Lo stimolo a sviluppare queste considerazioni trova la sua ragione nelle pressioni provenienti dalle istituzioni europee, che hanno gradualmente imposto una qualificazione prettamente economica ai servizi a favore della collettività, ritenuti un ambito in cui possa naturalmente imporsi una competizione economica tra operatori economici, indipendentemente dalla loro natura giuridica. Il problema del vincolo funzionale nella partecipazione in società degli enti locali è certamente l’oggetto principale del lavoro. Tuttavia, la questione non può essere analizzata separatamente dalle politiche di dismissione promosse dal legislatore nell’ultimo decennio. L’obiettivo principale delle riforme avviate è stato quello di frenare la proliferazione di società costituite dagli enti locali, così da garantire sia un risparmio di risorse pubbliche sia una maggiore facilità per gli imprenditori privati ad affacciarsi su mercati tradizionalmente appannaggio delle amministrazioni. Stona però con le intenzioni il fatto che gli obblighi ex lege di cessione delle partecipazioni azionarie detenute dagli enti locali non siano stati generalmente imposti per le società di gestione dei servizi pubblici (resi in favore della collettività), bensì per quelle che svolgono servizi strumentali (in favore dell’amministrazione stessa). La scelta appare contraddittoria, in quanto il distacco tra vincolo funzionale e partecipazione degli enti locali nella compagine societaria si ravvisa in particolar modo nel primo dei due moduli menzionati. Si assiste dunque ad una frammentazione del principio di legalità.
The aim of this research is the analysis of the relationship between competition and legality – meant as the obligation for public bodies to act respecting the public interest established by the law – in local public services companies. In particular, the purpose is to focus on the evolution of such a relationship, become increasingly important in last years because of the possibility established for local bodies (in 1990) to select companies holding to carry on services for the community. The EU institutions have had a great influence on the issue due to the gradual qualification of public services as an economic activity regulated under the rules of the competition system. Therefore, EU institutions have required that both public and private traders must equally compete in this market, regardless of the scope of their activity and judicial nature. The obligation for local bodies to act under the public interest established by the law – although they behave as private actors establishing a company – is certainly the core of the research. Nevertheless the topic should be analysed at the same time considering the recent policy developments established by the law, which have been imposing local bodies to dismiss the shares they hold in their own companies. The goal is to get a relevant public founding savings and to make the entrance of private undertakings in this market easier. The scope of application of the legislation in force, which is limited to local companies directly offering their services to the holding public bodies, but not to the territorial community, seems to jeopardize the fragile balance between legality and competition in the public services market. The consequence is that the principle of legality is vanishing in local public services companies.
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Книги з теми "Partecipazione locale"

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Massa, Agostino. Partecipazione politica e governo locale a Genova. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2005.

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2

Nicolò, Leotta, ed. Le vie contemporanee dello sviluppo locale: Cooperazione, comunicazione, agricoltura, partecipazione. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2014.

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3

Pietro, Barrera, ed. Partecipazione e nuovi poteri dei cittadini: La dimensione regionale e locale. [Roma]: Editori riuniti riviste, 1989.

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4

Andrea, Pozzobon, Baccichetto Alberto, and Gheller Serena, eds. Giovani e partecipazione: Il Progetto Area montebellunese: processi di empowerment della comunità locale. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2005.

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5

Andrea, Pozzobon, Baccichetto Alberto, and Gheller Serena, eds. Giovani e partecipazione: Il Progetto Area montebellunese: processi di empowerment della comunità locale. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2005.

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6

Tacchi, Enrico Maria. Sostenibilità ambientale e partecipazione: Modelli applicativi ed esperienze di Agenda 21 locale in Italia. Milano: FrancoAngeli, 2004.

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7

I giovani nella chiesa locale: Religiosità e modelli di partecipazione giovanile nell'arcidiocesi di Chieti-Vasto. Milano: FrancoAngeli, 2008.

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8

Francesco, Gabriele Di. I giovani nella chiesa locale: Religiosità e modelli di partecipazione giovanile nell'arcidiocesi di Chieti-Vasto. Milano: FrancoAngeli, 2008.

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9

Conflitto, partecipazione e decisionismo nello sviluppo locale: Il caso delle grandi opere in Italia, Francia e Belgio. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2011.

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10

Renata, Natili Micheli, and Centro studi Ezio Vanoni. Convegno, eds. Nell'età post-ideologica, quale identità per i partiti?: Modelli di sviluppo locale e di partecipazione : atti del Convegno del Centro studi Ezio Vanoni, casi di studio e applicazioni pratiche, Terni, 7 marzo 2009. Perugia: Morlacchi, 2009.

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Частини книг з теми "Partecipazione locale"

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Benetti, Francesca. "Paesaggio, pianificazione, partecipazione: una prospettiva archeologica." In Sapere l’Europa, sapere d’Europa. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2021. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-562-9/018.

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In Italy, the management and protection of historic landscapes are regulated though a variety of tools, i.e. planning regulations and cultural heritage law, at different levels (from local to regional and national). Within this framework, this paper focuses on cultural heritage law, and in particular on the definition of the ‘zones of archaeological interest’ (art. 142, comma 1, letter m of the d.lgs. 42/2004). The common juridical interpretation of this sentence is compared to the theories at the basis of landscape archaeology. Adopting an archaeological perspective in landscape management could facilitate a participatory approach encouraged by the European Landscape Convention, as exemplified by some recent experiences.
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