Добірка наукової літератури з теми "Libro dei Misteri"

Оформте джерело за APA, MLA, Chicago, Harvard та іншими стилями

Оберіть тип джерела:

Ознайомтеся зі списками актуальних статей, книг, дисертацій, тез та інших наукових джерел на тему "Libro dei Misteri".

Біля кожної праці в переліку літератури доступна кнопка «Додати до бібліографії». Скористайтеся нею – і ми автоматично оформимо бібліографічне посилання на обрану працю в потрібному вам стилі цитування: APA, MLA, «Гарвард», «Чикаго», «Ванкувер» тощо.

Також ви можете завантажити повний текст наукової публікації у форматі «.pdf» та прочитати онлайн анотацію до роботи, якщо відповідні параметри наявні в метаданих.

Статті в журналах з теми "Libro dei Misteri"

1

Farina, Michele. "Un’eterna fase istruttoria. Il purgatorio burocratico di Augusto Frassineti." Quaderni d'italianistica 41, no. 2 (June 11, 2021): 195–214. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v41i2.36778.

Повний текст джерела
Анотація:
Il contributo esplora la dimensione purgatoriale in Misteri dei Ministeri (Einaudi 1973), l’opera più significativa dello scrittore e traduttore Augusto Frassineti. Il primo paragrafo ripercorre in breve la storia del libro e ne illustra la struttura; l’analisi si concentra successivamente sui motivi purgatoriali presenti nelle pagine trattatistiche del libro, riconducibili alla tradizione kafkiana di medî regni novecenteschi. Echi purgatoriali vengono quindi rintracciati e verificati anche in alcuni degli inserti narrativi dell’opera. Dall’analisi Misteri dei Ministeri emerge come un esempio di umorismo etico e civile, in grado di saldare fra loro satira, invenzione e peculiari strategie di realismo.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
2

Gill, Rebecca M. "Conception and Construction: Galeazzo Alessi and the Use of Drawings in Sixteenth-Century Architectural Practice." Architectural History 59 (2016): 181–219. http://dx.doi.org/10.1017/arh.2016.6.

Повний текст джерела
Анотація:
AbstractThis article examines drawings associated with the sixteenth-century Italian architect, Galeazzo Alessi, focusing primarily on two important collections: the 112 folios held in the Biblioteca Ambrosiana in Milan for the Milanese church of S. Maria presso S. Celso and the so-called Libro dei Misteri in Varallo's Biblioteca Civica, which contains 318 drawings for the pilgrimage site of the Sacro Monte there. By comparing Alessi's handwriting and drawing style across a variety of different letters and drawings present in archives in Genoa, Milan and Varallo, it is argued that all the drawings held in the Biblioteca Ambrosiana folder and in the Libro dei Misteri must be the work of Alessi himself. The article then moves on to a discussion of Alessi's use of drawings in his practice and the developing role of the architect in the sixteenth century , which, it is argued, was increasingly defined by the ability of the architect to invent and to draw rather than to build.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
3

Tognocchi, Luca. "“La notte” di Dino Campana e Faust: tra metamorfosi e iniziazione." Quaderni d'italianistica 43, no. 1 (January 26, 2023): 117–30. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v43i1.40182.

Повний текст джерела
Анотація:
Questo articolo indaga il tema della notte e la funzione poetica del personaggio di Faust all’interno delle prime sezioni dei Canti Orfici (“La Notte” e i “Notturni”) di Dino Campana. Campana dichiarò di voler fare del suo libro un “piccolo Faust,” e nomina proprio Faust come io-lirico della “Notte.” Inoltre, sono presenti espliciti richiami testuali alla scena “Notte di Valpurga” della tragedia goethiana, parzialmente tradotta da Campana in una lettera del settembre 1917. In entrambe le opere, la notte permette la violazione dello status quo e consente all’io di valicare i propri confini. Se il notturno faustiano presenta continue metamorfosi e/o travestimenti dei personaggi in scena e include un rituale d’iniziazione cui lo stesso Faust prende parte, la notte campaniana diventa luogo e momento di trasformazione, secondo modalità carnevalesche, e di iniziazione ai culti misterici, che verranno studiate e approfondite nell’articolo.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
4

Kotecki, Dariusz. "„Bądź wierny aż do śmierci” (Ap 2,10)." Verbum Vitae 11 (January 14, 2007): 159–84. http://dx.doi.org/10.31743/vv.1426.

Повний текст джерела
Анотація:
L'articola affronta il tema della fedelta nel libro dell'Apocalisse sulla base dell'analisi di Ap 2,10: "Sii fedele alla morte". Questo testo fa parte della lettera alla Chiesa di Smirne e nella struttura della lettera costituisce l'esortazione particolare del Risorto alla sua Chiesa che vive nelle difficolta, tribolazioni, poverta e viene in certo modo perseguitata dai Giudei, chiamati "sinagoga di satana". La chiesa di Smirne e l'unica, accanto a quella di Filadelfia, alla quale Gesu non indirizza nessuna critica. L'esortazione "sii fedele fino alla morte" non significa necessariamente un invito al martirio, pero non si puo escludere tale interpretazione, perche i cristiani nel libro dell'Apocalisse sono visti com e potenziali martiri. Quest'esortzione e valida per tutte le communita ecclesiali di Asia Minore del tempo dell'Apocalisse e per tutta la Chiesa di ogni tempo e posto. Questa e un invito alla vita secondo lo stile pasquale, che ci ha insegnato Gesu Cristo - "testimone fedele". La realizzazione di quest'esortazione non e possibile senza una collaborazione continua con la grazia di Gesu, che proviene dal suo mistero pasquale. Cristano rimane fedele solo se assorbisce tutte le forze da Gesu Risorto, perció l'Apocalisse dice che cristiani "hanno vinto per mezzo del sangue dell'Agnello" (Ap 12,11).
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
5

Tagliagambe, Silvano. "Il Covid19.Tra la zona grigia e lo spazio intermedio." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 33 (September 2020): 28–36. http://dx.doi.org/10.3280/eds2020-033006.

Повний текст джерела
Анотація:
La "zona grigia" è un termine coniato da Primo Levi nella sua raccolta di saggi I sommersi e i salvati, l'ultimo libro che ha completato prima della sua morte. Nel secondo capitolo, il più lungo del libro, Levi riconosce la necessità umana di dividere il campo sociale in "noi" e "loro", due gruppi chiaramente distinti e identificabili, ma sottolinea che questa coppia opposizionale del pensiero è inadeguata di fronte alla complessità della vita nei campi. La rete di relazioni umane all'interno dei Lagers non era semplice e non poteva essere ridotta ai due estremi di vittime e persecutori. Lo "spazio intermedio" è un termine coniato dal filosofo, teologo e matematico russo, in un'epoca di culto della razionalità, per indicare che ci sono altri percorsi più alti verso la verità e che quando l'intelletto rifiuta le emozioni e i sentimenti non può riuscire a conoscere la verità. È lo spazio dell'invisibile che il progetto rende visibile, cioè un mondo intermedio tra soggettivo e oggettivo. È un'unità binomica, unità nella diversi-tà, che è inseparabile dalla presenza dello skacok, la zona intermedia, cioè dove si dovrebbe realizzare la concettualizzazione del mistero dell'invisibile. Il riferimento a questa "zona" rappresenta una delle questioni più problematiche, in quanto difficile da definire con gli strumenti razionali a nostra disposizione. Tuttavia, abbiamo a che fare con un'entità essenziale per l'interazione tra le due dimensioni, apparentemente inconciliabili, dell'esistenza dell'uomo, il visibile e l'invisibile. Il Covid19 è un test per la società, i governi, le comunità e gli individui. È tempo di solidarietà e cooperazione per combattere il virus e mitigare gli effetti, spesso involontari, di misure volte a fermare la diffusione di questa pandemia globale. Il presente articolo utilizza i concetti di "zona grigia" e di "spazio intermedio" come chiavi per analizzare l'impatto improvviso e sostanziale di Covid19 sulla cultura e sulla società.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
6

DE STASIO, Loreta. "DE STASIO, L. (Universidad del País Vasco): DISCUSSIONE SULLA TRADUZIONE DI ‘QUESTI FANTASMI’, DI E. DI FILIPPO: ‘CON DERECHO A FANTASMA’, VERSIONE SPAGNOLA DI JAIME DE ARMIÑÁN E MESSA IN SCENA DI FERNANDO FERNÁN GÓMEZ." TRANSFER 7, no. 1-2 (January 18, 2022): 105–25. http://dx.doi.org/10.1344/transfer.2012.7.105-125.

Повний текст джерела
Анотація:
In questo studio ci occupiamo della traduzione in lingua spagnola dell’opera di Eduardo Questi fantasmi (1945), realizzata da Jaime de Armiñán nel 1959 espressamente per la messa in scena ad opera di Fernando Fernán Gómez con il titolo Derecho a fantasma. Già dal titolo, tradotto in spagnolo in modo libero, si vuole fondere lo sconosciuto, il magico, il surreale, il mistero, dell’opera con l’idea di locale familiare —come si diceva una volta delle camere delle pensioni con “uso cucina”—, per trattare in modo umoristico una commedia che serve come metafora universale della crisi dei valori che vive l’uomo del secondo Novecento, anche se ritrae in chiave grottesca la tragedia delle penurie e le disillusioni della Napoli dell’immediato dopoguerra, alla fine degli anni ’40. Il rapporto descritto in questa traduzione è tra la parola di Eduardo, di Jaime di Armiñán e di Fernando Fernán Gómez e le loro poetiche che derivano dalle loro visioni del mondo, del teatro e della vita del loro tempo, e anche dalla loro interpretazione e dalla ricezione di questo testo che propongono al pubblico spagnolo. Gli ultimi due autori sono tra i primi a diffondere l’opera di Eduardo in Spagna e questo esercizio avrà ripercussione nella loro attività.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
7

Torres Jiménez, Raquel. "La historia medieval de la Iglesia y la religiosidad: aproximación metodológica, valoraciones y propuestas." Vínculos de Historia. Revista del Departamento de Historia de la Universidad de Castilla-La Mancha, no. 8 (June 20, 2019): 67. http://dx.doi.org/10.18239/vdh_2019.08.04.

Повний текст джерела
Анотація:
RESUMENLa pretensión de este artículo es ofrecer una serie de reflexiones y valoraciones metodológicas sobre la historia medieval de la Iglesia y la religiosidad partiendo de algunos aspectos destacados de la producción historiográfica reciente y esbozar ciertas propuestas en la misma clave metodológica. Este ensayo reflexiona sobre temas, enfoques y perspectivas, sobre los niveles de estudio de lo religioso y sobre la integración de la historia de la Iglesia y la historia social, y aboga por una historiasocial de la Iglesia.PALABRAS CLAVE: Historia Medieval, Historia de la Iglesia y la vida religiosa en la Edad Media, Metodología histórica, Liturgia y sociedad, Tendencias historiográficas.ABSTRACTThe aim of this article is to offer a series of reflections and methodological evaluations on the medieval history of the Church and religiosity based on some outstanding aspects of recent historiographical production, and to outline certain proposals in the same methodological vein. This essay reflects on themes, approaches and perspectives, on the levels of study of the religious and on the integration of the history of the Church and social history, and advocates a social history of the Church.KEY WORDS: Medieval History, History of the Church and religious life in the Middle Ages, historical methodology, liturgy and society, historiographical trends. BIBLIOGRAFÍAAbad Ibáñez, J. A., La celebración del misterio cristiano, Pamplona, Eunsa, 1996.Andrés-Gallego, J., “Historia religiosa en España”, Anuario de historia de la Iglesia, 4 (1995), pp. 259-270.Araus Ballesteros, L. y Prieto Sayagüés, J. A. (coords.), Las tres religiones en la Baja Edad Media peninsular. Espacios, percepciones y manifestaciones, Madrid, La Ergástula, 2018.Arranz Guzmán, A., “Amores desordenados y otros pecadillos del clero”, en Carrasco Manchado, A. I. y Rábade Obradó, M. del P. (coords.), Pecar en la Edad Media, Madrid, Sílex, 2008, pp. 227-262.Asensio Palacios, J. C., “Neuma, espacio y liturgia. La ordenación sonora en Compostela según el Codex Calixtinus”, Medievalia, 17 (2014), pp. 131-152.Asociación de historia religiosa contemporánea, http://www.aehrc.es/ (consulta: 2-1-2019).Associaçâo Nacional de História, Brasil, http://www.snh2013.anpuh.org/ (consulta: 28-12-2018).Aurell, J. y Pavón Benito, J. (eds.), Ante la muerte: actitudes, espacios y formas en la España medieval, Pamplona, Universidad de Navarra, 2002.Bartolomé Herrero, B., Iglesia y vida religiosa en la Segovia medieval (1072-1406), Tesis Doctoral, Madrid, Universidad Complutense, 2000.Bartolomé Herrero, B., “Los obispos de Segovia en la Edad Media. Siglos XII, XIII y XIV”, Anthologica annua, 63 (2016), pp. 11-561.Bazán Díaz, I., Los herejes de Durango y la búsqueda de la Edad del Espíritu Santo en el siglo XV, Durango, Museo de historia y arte de Durango, 2007.Beceiro Pita. I. (dir.): La espiritualidad y la configuración de los reinos ibéricos (siglos XII-XV), Madrid, Dykinson, 2018.Bricourt, H. Hélène y Klöckener, M. (eds.), Liturgie, pensée théologique et mentalités religieuses au haut Moyen Âge. Le témoignage des sources liturgiques, Munster, Aschendorff Verlag, 2016.Burke, P., ¿Qué es la historia cultural? Barcelona, Paidós Ibérica, 2006.Bynum, C., Christian Materiality: An Essay on Religion in Late Medieval Europe, Brooklyn, Zone Books, 2011.Carrasco Manchado, A. I. y Rábade Obradó, M. del P. (coords.), Pecar en la Edad Media, Madrid, Sílex, 2008.Carrero Santamaría, E. y Rico Camps, D., “La organización del espacio litúrgico hispánico entre los siglos VI y XI”, Antiquité tardive: revue internationale d’histoire et d’archéologie (Ejemplar dedicado a Isidore de Séville et son temps), 23 (2015), pp. 239-248.Cavero Domínguez, G., Martín Fernández, un obispo leonés del siglo XIII. Poder y gobierno, Madrid, La Ergástula, 2018.Clío & Crimen (2004), 1, “Las herejías medievales”; (2010), 7, dedicado a “Pecado-Crimen y Penitencia-Castigo en la Edad Media a través de la literatura y el arte”. http://www.durango-udala.net/portalDurango/p_86_final_Contenedor_5.jsp?seccion=s_ldes_d1_v1.jsp&codbusqueda=196&codMenuPN=265&codMenu=145&tmn=1&language=es (consulta: 2-1-2019).Cueva Merino, J. de la, Montero, F. y Louzao, J. (eds.), La historia religiosa de la España contemporánea. Balance y perspectivas, Alcalá, Universidad de Alcalá, 2017.Christian, Jr., W. A., Apariciones en Castilla y Cataluña (siglos XIV-XVI), Madrid, Nerea, 1990.Díaz Ibáñez, J., La Iglesia de Cuenca en la Edad Media (siglos XII-XV): estructura institucional y relaciones de poder, Madrid, Universidad Complutense, 2001.Domínguez Sánchez, S., Documentos de Gregorio IX (1227-1241) referentes a España, León, Universidad de León, 2004.Domínguez Sánchez, S., Documentos de Nicolás IV (1288-1292) referentes a España, León, Universidad de León, 2009.Domínguez Sánchez, S., Documentos pontificios medievales del Monasterio de Santa María de Poblet (1132-1499), León, Universidad de León, 2017.Donado Vara, J., Echevarría Arsuaga, A. y Barquero Goñi, C., La Edad Media: siglos V-XII. Madrid, Centro de Estudios Ramón Areces – UNED, 2009;Donado Vara, J., Echevarría Arsuaga, A. y Barquero Goñi, C., La Edad Media: siglos XIII-XV. Madrid, Centro de Estudios Ramón Areces – UNED, 2009.Esteban, A. y Étienvre, J.-P. (eds.), Fêtes et liturgie, fiestas y liturgia, Madrid, Casa de Velázquez-Universidad Complutense, 1988.Fasti ecclesiae gallicanae. https://fasti.huma-num.fr/feg/%3Cfront%3E (consulta: 4-12-2018).Fernández Conde, F. J., “La transmisión del saber en una sociedad predominantemente analfabeta: Una catequesis permanente”, en Historia de España Menéndez Pidal, XVI, Madrid, Espasa-Calpe, 1994, pp. 863-890.Fernández Gallardo, L., Alonso de Cartagena: iglesia, política y cultura en la Castilla del siglo XV, Tesis Doctoral, Madrid, Universidad Complutense, 2003.García de Cortázar, J. Á. y Sesma Muñoz, J. Á., Historia de la Edad Media. Una síntesis interpretativa, Madrid, Alianza Editorial, 1988, con sucesivas reediciones.García de Cortázar, J. Á., “La Civitas Dei: la ciudad como centro de vida religiosa en el siglo XIII”, en González Jiménez, M. (ed.), El mundo urbano en la Castilla del siglo XIII, Sevilla, Ayuntamiento de Ciudad Real, Fundación El Monte, 2006, pp. 275-301.García Guzmán, M. del M., La sociedad de El Puerto de Santa María a finales de la Edad Media a través de sus testamentos, El Puerto de Santa María, Ayuntamiento de El Puerto de Santa María, 2007.García Hernán, E., “Visión acerca del estado actual en España de la Historia de la Iglesia”, Anuario de Historia de la Iglesia, 16 (2007), pp. 281-308.García Oro, J., Cisneros: el cardenal de España, Barcelona, Ariel, 2002.García y García, A., “Religiosidad popular y festividades en el Occidente peninsular”, en A. Esteban y J.-P. Étienvre (eds.), Fêtes et liturgie, fiestas y liturgia, Madrid, Casa de Velázquez-Universidad Complutense, 1988, pp. 45-51.García y García, A., Alonso Rodríguez, B. y Cantelar Rodríguez, F., El “Libro de las confesiones” de Martín Pérez. Una radiografía de la sociedad medieval española, Salamanca, Instituto de Historia de la Teología Española, 1992.Gerbet, M. C., “La vida religiosa de los laicos”, en B. Benassar (dir.), Historia de los españoles, I, siglos VI-XVI, Barcelona, Crítica, 1989.González Novalín, J. L., “Infiltraciones de la devoción popular a Jesús y a María en la liturgia romana de la baja Edad Media”, Studium Ovetense, 3 (1975), pp. 259-285;González Novalín, J. L., “Misas supersticiosas y misas votivas en la piedad popular del tiempo de la Reforma”, Miscelánea José Zunzunegui (1911-1974), II (1975), pp. 1-40.Guerreau, A., El futuro de un pasado. La Edad Media en el siglo XXI, Barcelona, Crítica, 2002.Guijarro González, S., Maestros, Escuelas y Libros: El Universo Cultural de las Catedrales en la Castilla Medieval, Madrid, Universidad Carlos III-Dykinson, 2004.Hamburger, J. F., Schlotheuber, E., Marti, S. and Fassler, M., Liturgical life and Latin Learning at Paradies bei Soest, 1300-1425, Inscription and Illumination in the Choir Books of a North German Dominican Convent, Aschendorff Verlag, Munster, 2016, 2 v.Historia de las diócesis españolas, http://bac-editorial.es/17-historia-de-las-diocesis (consulta: 6-12-2018).Iogna-Prat, D., Palazzo, É. et Russo, D. (eds.), Marie. Le culte de la Vierge dans la société médievale, París, Beauchesne, 1996.Jiménez López de Eguileta, J. E., “Expresiones de la religiosidad medieval en la región gaditana (siglos XIII-XIV)”, Alcanate, 10 (2016-2017), pp. 139-195.Jungmann, S. I., J. A., El sacrificio de la misa. Tratado histórico-litúrgico, Madrid, Editorial Católica, 1953, 2ª ed. (trad. de la 3ª ed. alemana Missarum Solemnia, Wien, 1949).Kroesen, J., “The Altar and its Decorations in Medieval Churches”, Medievalia, 17 (2014), pp. 153-183.Ladero Quesada, M. Á. y Nieto Soria, J. M., “Iglesia y sociedad en los siglos XIII al XV (ámbito castellano-leonés)”, En la España medieval, 11 (1998), pp. 125-151.Ladero Quesada, M. Á. y Sánchez Herrero, J., “Iglesia y ciudades”, Las ciudades andaluzas (siglos XIII-XVI). VI Coloquio Internacional de Historia Medieval de Andalucía. Málaga, Universidad de Málaga, 1991, pp. 227-264.Ladero Quesada, M. Á., “Tinieblas y claridades de la Edad Media”, en E. Benito Ruano (coord.), Tópicos y realidades de la Edad Media, I, Madrid, Real Academia de la Historia, 2000, pp. 78-81.Ladero Quesada, M. Á., “Historia de la Iglesia de España medieval”, en J. Andrés Gallego (ed.), La historia de la Iglesia en España y el mundo hispano, Murcia, Universidad Católica San Antonio, 2001, pp. 121-190.Ladero Quesada, M. Á., Las fiestas en la cultura medieval, Barcelona, Areté, 2004.Lop Otín, M. J., El cabildo catedralicio de Toledo en el siglo XV. Aspectos institucionales y sociológicos, Madrid, Fundación Ramón Areces, 2003.Lop Otín, M. J., “Las catedrales y los cabildos catedralicios de la Corona de Castilla durante la Edad Media. Un balance historiográfico”, En la España medieval, 26 (2003), pp. 371-404.Lop Otín, M. J., “Un grupo de poder a fines de la Edad Media: los canónigos de la catedral de Toledo”, Anuario de estudios medievales, 35, 2 (2005), Ejemplar dedicado a “El clero secular en la Baja Edad Media”, pp. 635-670.Lop Otín, M. J., “El esplendor litúrgico de la Catedral primada de Toledo durante el Medievo”, Medievalia, 17 (2014), pp. 185-213.Lop Otín, M. J., “La devoción como factor de jerarquización urbana en el arzobispado de Toledo (ss. XIV-XV): Apuntes para su estudio”, Anuario de Estudios Medievales, 48/1 (2018), pp. 361-389.Lop Otín, M. J., “De catedrales, escuelas y niños: el ejemplo del Toledo bajomedieval”. Studia Historica. Edad Media, 36/2 (2018), pp. 39-60.Maldonado, L., Religiosidad popular. Nostalgia de lo mágico, Madrid, Cristiandad, 1975.Martimort, G.-A., (dir.), La Iglesia en oración. Introducción a la liturgia, Herder, Barcelona, 1992 (4ª ed. actualizada y aumentada).Martín Rodríguez, J. L., “Iglesia y vida religiosa”, en La historia medieval en España. Un balance historiográfico (1968-1998). Pamplona, Gobierno de Navarra, 1999, pp. 431-456Martínez García, L. (coord.), El Camino de Santiago: Historia y patrimonio, Burgos, Universidad de Burgos, 2011.Memoria Ecclesiae, https://dialnet.unirioja.es/servlet/revista?codigo=8483 (consulta: 2-1-2019).Mitre Fernández, E., Fantasmas de la sociedad medieval: enfermedad, peste, muerte, Valladolid, Universidad de Valladolid, 2004.Mitre Fernández, E., “Historia Eclesiástica e Historia de la Iglesia”, en Martínez San Pedro, M. D. y Segura del Pino, M. D. (coords.), La iglesia en el mundo medieval y moderno, Almería, Instituto de Estudios Almerienses, 2004, pp. 13-28.Mitre Fernández, E., Iglesia, herejía y vida política en la Europa medieval, Madrid, Biblioteca de Autores Cristianos, 2007.Mitre Fernández, E., “El enclave hereje en la sociedad: el ‘otro’ cristiano entre la teología y la moral”, en López Ojeda, E. (ed.), Los caminos de la exclusión en la sociedad medieval: pecado, delito y represión. XXII Semana de Estudios Medievales. Nájera, 1-5 de agosto de 2011, Logroño, Instituto de Estudios Riojanos, 2012.Mitre Fernández, E., “Los ‘sacramentos sociales’. La óptica del medievalismo”, ‘Ilu. Revista de ciencias de las religiones, 19 (2014), pp. 147-171.Miura Andrades, J. M., Fundaciones religiosas y milagros en la Écija de fines de la Edad Media, Écija, Gráficas Sol, 1992.Miura Andrades, J. M. y Pérez González, S. M. (dirs.), Religiosidad sevillana: homenaje al profesor José Sánchez Herrero, Sevilla, Aconcagua Libros, 2012.Nagy, P., “L’historien de l’émotion de l’autre côté du miroir? Expérience affective dans la vita de Lukarde d’Oberweimar”, Vínculos de historia, 4 (2015), pp. 91-105.Narbona Vizcaíno, R., La ciudad y las fiestas: cultura de la representación en la sociedad medieval, Madrid, Síntesis, 2017.Nieto Soria, J. M., Iglesia y poder real en Castilla: el episcopado, 1250-1350, Madrid, Universidad Complutense, 1988.Nieto Soria, J. M., “Los obispos y la catedral de León en el contexto de las relaciones monarquía-iglesia, de Fernando III a Alfonso XI”, en Yarza Luaces, J., Victoria Herráez, M. V. y Boto Varela, G., La catedral de León en la Edad Media. Congreso internacional. Actas, León, Universidad de León, Ayuntamiento de León, 2004, pp. 99-112.Ornamenta sacra, https://uclouvain.be/fr/instituts-recherche/incal/ornamenta-sacra.html (consulta: 4-12-2018).Ory, P., L’histoire culturelle, París, Presses Universitaires de France, 2004.Pablo Maroto, D. de, Espiritualidad de la Alta Edad Media (siglos VI-XII), Madrid, Editorial de Espiritualidad, 1998.Pagès Poyatos, A., “El Queenship como modelo teórico de poder formal e informal aplicado a la nobleza: apuntes para una propuesta metodológica”, Journal of Feminist, Gender and Women Studies, 5 (Marzo 2017), pp. 47-56.Palazzo, É., Liturgie et société au Moyen Âge, Paris, Aubier, 2000.J. Pérez, Cisneros, el cardenal de España, Madrid, Taurus, 2014.Pérez González, S. M., Los laicos en la Sevilla bajomedieval. Sus devociones y cofradías, Huelva, Universidad de Huelva, 2005.Pérez Vidal, M., “Algunas consideraciones sobre el estudio de la liturgia procesional y paraliturgias a través del arte en la Orden de Predicadores en Castilla”, Medievalia, 17 (2014), pp. 215-242.Pérez-Embid Wamba, J., Santos y milagros, la hagiografía medieval, Madrid, Síntesis, 2017.Resines, L., La catequesis en España. Historia y textos, Madrid, Biblioteca de Autores Cristianos, 1997.Righetti, M., Historia de la liturgia, Madrid, Editorial Católica, 1955, 2 v.Rodríguez Molina, J., El obispado de Baeza-Jaén (siglos XIII-XVI): organización y economía diocesanas, Jaén, Diputación Provincial, 1986.Rubin, M., Corpus Christi: The Eucharist in Late Medieval Culture, Cambridge, Cambridge University Press, 1991.Ruiz Jiménez, J., “Música y ritual en la procesión del día de difuntos en la catedral de Sevilla (siglos XIV-XVII)”, Medievalia, 17 (2014), pp. 243-277.Ruiz de Loizaga, S., Camino de Santiago. Fuentes documentales vaticanas referentes al noroeste peninsular (siglos XIV-XV), Burgos, ed. Saturnino Ruiz de Loizaga, 2017.Sáinz Ripa, E., La documentación pontificia de Gregorio IX: 1227-1241, Roma, Instituto Español de Historia Eclesiástica, 2001.Sánchez Herrero, J. et al., Las cofradías de Sevilla historia, antropología, arte, Sevilla, Universidad de Sevilla, 1999.Sánchez Herrero, J. et al., Synodicon Baeticum. Constituciones conciliares y sinodales del arzobispado de Sevilla. Años 590 al 1604, Sevilla, Universidad de Sevilla, 2007.Sánchez Herrero, J., “Unas reflexiones sobre la historia de la Iglesia de los siglos V al XV”, en Iglesia de la historia, Iglesia de la fe. Homenaje a Juan María Laboa Gallego, Madrid, Universidad Pontificia Comillas, 2005, pp. 41-66.Sánchez Herrero, J., Concilios provinciales y sínodos toledanos de los siglos XIV y XV. La religiosidad del clero y pueblo, La Laguna, Universidad de La Laguna, 1976Sánchez Herrero, J., Las diócesis del Reino de León, siglos XIV y XV, León, Centro de Estudios e Investigación San Isidoro, 1978.Sanz Sancho, I., “Para el estudio de la Iglesia medieval castellana”, Estudios eclesiásticos. Revista teológica de investigación e información, 73 (1998), pp. 61-77.Sanz Sancho, I., “Notas sobre la casa de los obispos de Córdoba en la Edad Media”, Espacio, tiempo y forma. Serie III, Historia medieval, 18 (2005), pp. 245-264.Sanz Sancho, I., La iglesia de Córdoba (1236–1454): Una diócesis de la provincia eclesiástica de Toledo en la baja Edad Media, Madrid, Fundación Ramón Areces, 2006.Simón Valencia, M. E., El cabildo de la iglesia catedral de Burgos en la Baja Edad Media (1352-1407). Tesis doctoral. Santander, Universidad de Cantabria, 2017.Sociedad española de ciencias de las religiones, http://secr.es/ (consulta: 29-12-2018).Soto Rábanos, J. M., “Visión y tratamiento del pecado en los manuales de confesión de la baja edad media hispana”, Hispania Sacra, 58, 118 (2006), pp. 411-447.Sureda i Jubany, M., “Clero, espacios y liturgia en la catedral de Vic. La iglesia de sant Pere en los siglos XII y XIII”, Medievalia, 17 (2014), pp. 279-320.Teja, R. y García de Cortázar, J. Á., (coords.), Cristianismo marginado: rebeldes, excluidos, perseguidos. II. Del año 1000 al año 1500: actas del XII Seminario sobre Historia del Monacato, Aguilar de Campoo, Fundación Santa María La Real, 1998.Torres Jiménez, R., “Liturgia y espiritualidad en las parroquias calatravas (siglos XV-XVI)”, en Izquierdo Benito, R. y Ruiz Gómez, F. (coords.), Las Órdenes Militares en la Península Ibérica, I, Edad Media, Universidad de Castilla-La Mancha, Cuenca, 2000, pp. 1087-1116.Torres Jiménez, R., “Devoción eucarística en el Campo de Calatrava al final de la Edad Media. Consagración y elevación”, en Hevia Ballina. A. (ed.), Memoria Ecclesiae, XX. Religiosidad popular y Archivos de la Iglesia. Oviedo, Asociación de Archiveros de la Iglesia en España, 2001, I, pp. 293-328.Torres Jiménez, R., “Pecado, confesión y sociedad bajo dominio calatravo al final del Medievo”, en Adao da Fonseca, L., Amaral, L. L. C. y Ferreira, M. C. F. (coords.), Os Reinos Ibéricos na Idade Média. Livro de Homenagem ao Professor Doutor Humberto Carlos Baquero Moreno, Porto, Faculdade de Letras da Universidade do Porto / Livraria Civilizaçao Editora, 2003, vol. III, pp. 1267-1274.Torres Jiménez, R., Formas de organización y práctica religiosa en Castilla-La Nueva. Siglos XIII-XVI. Señoríos de la Orden de Calatrava. Madrid, Universidad Complutense, Col. Tesis Doctorales, 2005.Torres Jiménez, R., “Notas para una reflexión sobre el cristocentrismo y la devoción medieval a la Pasión y para su estudio en el medio rural castellano”, Hispania Sacra, 58, 118 (2006), pp. 449-487.Torres Jiménez, R., “El castigo del pecado: excomunión, purgatorio, infierno”, en López Ojeda, E. (ed.), Los caminos de la exclusión en la sociedad medieval: pecado, delito y represión. XXII Semana de Estudios Medievales de Nájera. 1 al 5 de agosto de 2011, Logroño, Instituto de Estudios Riojanos, 2012, pp. 245-307.Torres Jiménez, R., “Ecce Agnus Dei, qui tollit peccata mundi. Sobre los símbolos de Jesucristo en la Edad Media”, Hispania Sacra, 65, Extra I (enero-junio 2013), pp. 49-93.Torres Jiménez, R., “La devoción mariana en el marco de la religiosidad del siglo XIII”, Alcanate, 10 (2016-2017), pp. 23-59.Torres Jiménez, J., “El ‘templo vestido’. Espacios, liturgia y ornamentación textil en las iglesias del Campo de Calatrava (1471-1539)”, en Araus Ballesteros, L. y Prieto Sayagués, J. A. (coords.), Las tres religiones en la Baja Edad Media peninsular. Espacios, percepciones y manifestaciones, Madrid, La Ergástula, 2018, pp. 145-160.C. Vagaggini, El sentido teológico de la liturgia. Ensayo de liturgia teológica general, Editorial Católica, Madrid, 1959.Vauchez, A., “Les nouvelles orientations de l’histoire religieuse de la France médiévale », en Tendances, perspectives et méthodes de l’Histoire Médiévale. Actes du 100e Congrès Nacional des Sociétés Savantes, I, Paris, Bibliothèque Nationale, 1977, pp. 95-135.Vauchez, A. (ed.), La religion civique à l’époque médiévale et moderne (Chrétienté et Islam). Actes du colloque de Nanterre (21-23 juin 1993), Roma, École française de Rome, 1995.Vauchez, A., La espiritualidad del Occidente medieval (siglos VIII-XII), Madrid, Cátedra, 1985.Vilar, H. y Branco, M. J. (eds.), Ecclesiastics and Political State Building in the Iberian Monarchies, 13th-15th centuries, Évora, Publicações do CIDEHUS-Universidade de Évora, 2016.Villarroel González, Ó., Las relaciones monarquía-Iglesia en época de Juan II de Castilla (1406-1454). Tesis doctoral. Madrid, Universidad Complutense, 2006.Villarroel González, Ó., “Álvaro Núñez de Isorna: un prelado y el poder”, Edad Media: revista de historia, 18 (2017), pp. 263-292.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
8

Jullien, Florence. "Gianmaria Gianazza. Ṣalībā ibn Yūḥannā al-Mawṣilī. I libri dei misteri (Kitāb asfār al-asrār)". Abstracta Iranica, Volume 40-41 (15 липня 2019). http://dx.doi.org/10.4000/abstractairanica.50893.

Повний текст джерела
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
9

Tyrou, Ioanna, and Konstantinos Mylonas. "DELEDDA E L'OPERA "CANNE AL VENTO". APPROCCI DIDATTICI DELLA SCRITTURA CREATIVA / DELEDDA AND THE OPERA "CANNE AL VENTO". EDUCATIONAL APPROACHES OF CREATIVE WRITING." European Journal of Literary Studies 4, no. 1 (December 15, 2022). http://dx.doi.org/10.46827/ejls.v4i1.395.

Повний текст джерела
Анотація:
<p>Questo studio cerca di avvicinarsi all'opera di Deledda "Canne al vento" attraverso i paesaggi, i personaggi speciali e i concetti e le virtù che emergono dal libro. L'intervento pedagogico della Scrittura Creativa può aiutare chi impara una lingua straniera a entrare in contatto con modalità alternative di scrittura, espressione e sperimentazione. Attraverso il titolo allegorico e l'essenziale debolezza della natura umana che si proietta contro le forze esterne, gli apprendisti vengono mobilitati fin dall'inizio del libro per un approccio creativo. Inoltre, la descrizione dei personaggi e dei concetti di cui si occupano danno origine a attività creative. Il concetto di devozione, il destino, il senso di colpa e la redenzione, ma anche l’altruismo, l’arroganza o l’amore, la tradizione folcloristica e il mistero che occupano quest'opera, possono diventare stazioni di pratiche didattiche ed essenziali della Scrittura Creativa, affinché i nostri apprendisti seguano il loro percorsi personali di scrittura ed espressione, anche nel corso della lingua straniera.</p><p>This study tries to approach Deledda's work "Canne al vento" through the landscapes, the special characters and the concepts and virtues that emerge from the book. The pedagogical intervention of Creative Writing can help those learning a foreign language to get in touch with alternative ways of writing, expressing and experimenting. Through the allegorical title and the essential weakness of human nature which projects itself against external forces, the apprentices are mobilized from the beginning of the book for a creative approach. Furthermore, the description of the characters and the concepts they deal with give rise to creative activities. The concept of devotion, destiny, guilt and redemption, but also altruism, arrogance or love, the folklore tradition and the mystery that occupy this work, can become stations of didactic and essential practices of Creative Writing, so that our apprentices follow their own personal writing and expression paths, even in the foreign language course.</p><p> </p><p><strong> Article visualizations:</strong></p><p><img src="/-counters-/edu_01/0329/a.php" alt="Hit counter" /></p>
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
10

Laffitte, Jean. "Creati per amare: la sessualità umana secondo Giovanni Paolo II." Medicina e Morale 56, no. 5 (October 30, 2007). http://dx.doi.org/10.4081/mem.2007.303.

Повний текст джерела
Анотація:
A partire dalla seconda metà del secolo scorso, la Chiesa si è trovata a dover ripensare i rapporti tra fede, teologia e antropologia in problematiche nuove come, ad esempio, la sessualità umana. Interprete privilegiato di questa rielaborazione è stato, senza dubbio, Giovanni Paolo II che in più occasioni ha avuto modo di riflettere e illustrare la teologia, la antropologia e l’etica che sostengono la visione cristiana della sessualità umana. Di questa vasta produzione, l’articolo prende in esame soprattutto le Catechesi di Giovanni Paolo II con frequenti richiami e illustrazioni del pensiero del filosofo Karol Wojty´la. L’analisi dell’autore prende le mosse dall’esposizione di Giovanni Paolo II dei dati creaturali dei tre primi capitoli del libro della Genesi, esaminando, in particolar modo, i significati fondamentali della solitudine originaria dell’uomo verso la creazione e poi il rapporto maschio-femmina. Vengono illustrati quindi l’esperienza dell’amore e l’ethos del dono: l’esperienza cristiana è presentata dal Pontefice come evento e saggezza e legata all’esperienza di amore che l’uomo sperimenta nel rapporto di filiazione che lo unisce a Dio; l’esperienza dell’amore coniugale ruota attorno alla corporeità umana e ai suoi valori/significati. Il corpo assume dunque un significato sponsale che conserva anche dopo la caduta, testimonianza dell’innocenza originaria e della libertà del dono. In tale contesto l’esperienza dell’amore è vissuta come mediazione di una conoscenza che va al di là della persona dell’amato aprendo l’orizzonte al dono divino anteriore. Nella seconda parte del contributo si prendono in esame i significati dell’amore e l’esperienza etica della sessualità così come sviluppati da Giovanni Paolo II: nella corporeità umana, in cui è impressa la complementarietà biologica, vi è una chiamata alla comunione che non è solo comunione tra i due sessi, ma che rimanda a una divina comunione di Persone. L’autore esamina anche l’esercizio della sessualità in rapporto alla legge naturale intesa come conformità alla ragione umana protesa verso la verità. Tale conformità conduce alla retta comprensione dell’intima struttura dell’atto coniugale, la cui “verità ontologica” si manifesta nell'inscindibilità delle due dimensioni unitiva e procreativa. In questa ampia visione della sessualità è compreso anche il mistero dell’amore nuziale tra Cristo e la Chiesa: la comunione di vita e d’amore tra l’uomo e la donna ha come missione propria di significare e rendere attuale l’unione tra Cristo e la sua Chiesa. L’articolo termina con l’analisi del legame tra corpo e sacramento e della dimensione sacrificale e nuziale del dono eucaristico. ---------- Since the second half of the last century, the Church has found herself having to rethink the relationship between faith, theology, and anthropology within new problems concerning, for example, human sexuality. Without any doubt, a privileged interpreter of this reprocessing was John Paul II, who on more occasions had a way of reflecting upon and illustrating the theology, anthropology, and ethics that support the Christian vision of human sexuality. Out of the vast work produced, the article examines especially the Catecheses of John Paul II with frequent appeals to and illustrations of the thought of Karol Wojty´la. The author’s analysis begins its quest with John Paul II’s exposition of creatural data in the first three chapters of the Book of Genesis, examining in particular the fundamental meanings of the original solitude of man toward creation and then the relationship between male and female. The experience of love and the ethos of gift thus come to be illustrated: Christian experience is presented by the Pontiff as event and wisdom and is connected to the experience of love that man experiences in the relationship of filiation that unites Him to God. The experience of conjugal love revolves around human corporeity and its values/meanings. The body thus assumes a spousal meaning that remains even after the Fall, serving as testimony of original innocence and the freedom of gift. Within such a context, the experience of love is lived out as the mediation of knowledge that goes beyond the person of the loved, opening up the horizon to the earlier divine gift. In the second part of this contribution, the meanings of love and the ethical experience of sexuality as such are examined as developments by John Paul II: In human corporeity, upon which biological complementarity is impressed, there is a call to communion that is not only communion between the two sexes, but which refers back to a divine communion of Persons. The author also examines the exercise of sexuality in relation to a natural law intended as conformity to a human reason reaching toward truth. Such conformity leads to the proper understanding of the intimate structure of the conjugal act, whose “ontological truth” manifests itself through the inseparability of the two dimensions: unitive and the procreative. Within this comprehensive vision of sexuality also resonates the mystery of nuptial love between Christ and the Church: The communion of life and love between man and woman that has as its own mission to signify and render present the union between Christ and His Church. The article ends with an analysis of the connection between body and sacrament and of the sacrificial and nuptial dimension of the Eucharistic gift.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.

Дисертації з теми "Libro dei Misteri"

1

CHESSA, PIETRO. "Tra l’umano e il divino: la divinazione in Giamblico. Un commentario al terzo libro del De mysteriis." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2014. http://hdl.handle.net/11584/266497.

Повний текст джерела
Анотація:
Divination is the leitmotif of this essay. I tried to analyze this subjet that the main thinkers and philosophers point out as the key-subject of the neoplatonic sage Giambilico's Treatise On the Mysteries of Egyptians. It is a ten books work and the third one was totally focused on Divination by the Author. Here he refutes and debates Porfirio's objections about the nature, the shapes and the teurgic aims the divination art can have. This essay follows the studying method already used in the Comment of the Book III of the Treatise On the Mysteries of Egyptians: in this way i tried to show up and present a fresco about the wide variety of theories, doctrines and contradictions about this subject and describe an original complete critic structure, that you cannot find in other essays about this theme. The core-subject of this debate is the dissertation of Portirio's theory that we can read in the Letter to Anebo: here the philosopher describes the divination origin as a complete natural origin, based on psyco-physiological mood and inclinations of a typical soothsayer. Giambilico opposes his idea to Portirios's, and he elevates the role of the medium from the soothsayer attitude to the Supernatural, far from a mixture based on the human level and existence.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.

Книги з теми "Libro dei Misteri"

1

Il libro dei misteri svelati: Una lucida analisi denuncia millenni di superstizioni e inganni interessati. Roma: Castelvecchi, 2010.

Знайти повний текст джерела
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
2

Wilson, Damon. Il grande libro dei misteri irrisolti: Una straordinaria antologia, una storia affascinante che getta una luce sui più grandi enigmi dell’umanità. Italy: Newton & Compton, 2003.

Знайти повний текст джерела
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
3

Accorsi, Andrea. Il grande libro dei misteri di Milano risolti e irrisolti: Dalle sue origini alle leggende dei "secoli bui," fino alle pagine più oscure nascoste nelle pieghe delle cronache contemporanee. Roma: Newton Compton, 2006.

Знайти повний текст джерела
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
4

Il grande libro dei misteri di Venezia risolti e irrisolti: Segreti scoperti o mai svelati, leggende e misfatti, curiosità e fatti storici della città più suggestiva ed enigmatica d'Italia. Roma: Newton Compton, 2007.

Знайти повний текст джерела
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
5

Spoto, Salvatore. Il grande libro dei misteri della Sicilia risolti e irrisolti: Vicende enigmatiche, tra favole popolari e cronaca contemporanea, in un excursus che spazia dai miti ai drammi recenti dello splendido e controverso universo siciliano. Roma: Newton Compton, 2006.

Знайти повний текст джерела
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
6

Mastrovito, Miriam. Il mistero dei libri perduti: Romanzo. Milano: Zero91, 2011.

Знайти повний текст джерела
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
7

Il grande libro dei misteri di Roma risolti e irrisolti: A caccia di enigmi e sorprese tra la storia e i luoghi di una città che regala a chi la ama sempre una nuova magia. Roma: Newton Compton, 2007.

Знайти повний текст джерела
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
8

Il grande libro dei misteri del Piemonte risolti e irrisolti: Una fitta rete di enigmi, personaggi inquietanti, episodi inspiegabili si intreccia fin dall'antichità agli eventi della storia ufficiale di una regione in cui convivono pragmatismo, superstizione e credenze popolari. Roma: Newton Compton, 2007.

Знайти повний текст джерела
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
9

Vespucci, Amerigo. Cronache epistolari. Lettere 1476-1508. Edited by Leandro Perini. Florence: Firenze University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-464-6.

Повний текст джерела
Анотація:
Amerigo Vespucci fu, dopo Cristoforo Colombo, il navigatore ed esploratore più importante di tutti i tempi, tanto da meritare la stima non solo dei geografi suoi contemporanei, ma anche quella degli storici come Francesco Guicciardini che, in uno dei capitoli più importanti della sua Storia d’Italia, lo innalzò al rango di protagonista della storia universale. L’originalità di questa raccolta – che riunisce per la prima volta tutte le lettere note del Vespucci – consiste nell’aver considerato (e dimostrato) questo epistolario come una ‘cronaca’ della vita quotidiana della Toscana e della Firenze rinascimentali, profondamente segnate dall’Umanesimo, con il suo gusto, stile di vita, idee, interessi (anche geografici), realizzazioni (i libri a stampa e i suoi opifici tipografici) da cui il Vespucci trasse non poche suggestioni. Una volta trasferitosi prima a Siviglia e poi a Lisbona, Vespucci maturò un’esperienza umana nuova che lo spinse, seguendo i misteri dell’Oceano Atlantico, alla ricerca della ‘fama’ trasmessagli dall’Umanesimo. Il risultato di questa ‘chimica intellettuale’, una volta superata la ‘meraviglia’ del Nuovo Mondo scoperto, lo mosse a raccontare la vita quotidiana sulle caravelle spagnole e portoghesi, e a descrivere con passione etnologica le nuove terre e i loro abitanti in un momento unico ed irripetibile nella storia dell’umanità.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
10

Terron, Reginaldo. Libro Dei Misteri Di Enoch Archetipi Che Abitano L'ignoranza. Independently Published, 2020.

Знайти повний текст джерела
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.

Частини книг з теми "Libro dei Misteri"

1

"Iacobi Zabarellae Patavini Libri Tres De Misti Generatione et Interitu. Liber Primus." In Giacomo Zabarella, De rebus naturalibus (2 vols.), 706–34. BRILL, 2016. http://dx.doi.org/10.1163/9789004310681_021.

Повний текст джерела
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.

Тези доповідей конференцій з теми "Libro dei Misteri"

1

Tavares, Tatiana. "Santos paradójicos: Polivocalidad en una narrativa digital interactiva de AR." In LINK 2021. Tuwhera Open Access, 2021. http://dx.doi.org/10.24135/link2021.v2i1.81.g96.

Повний текст джерела
Анотація:
Esta tesis doctoral artística dirigida por la práctica se ocupa de los potenciales de la polivocalidad y la narrativa digital interactiva. El proyecto práctico, Saints of Paradox, está construido como un libro de imágenes impreso que se puede experimentar a través de una plataforma de realidad aumentada (AR). La historia de ficción trata sobre una mujer que lamenta la desaparición de su amante en el golpe de estado brasileño de 1964 y vive durante 40 años en una habitación de recuerdos acumulados. En cada ilustración, el usuario puede seleccionar tres botones en el dispositivo, que activan una versión diferente de la historia. Tres narradores (santos) presentan interpretaciones interconectadas pero divergentes de los eventos moldeados por sus distintas posiciones teológicas. Los valores respectivos de compasión, ortodoxia y realismo pragmático distorsionan los detalles de las imágenes, el sonido, el movimiento y el significado. Las viñetas animadas de AR, cada una respaldada por un paisaje sonoro cinematográfico de composición única, permiten a los personajes poblar el mundo lujosamente ilustrado. Las velas parpadean y arden, las serpientes se enroscan entre los macizos de flores que respiran y las habitaciones amuebladas con el contenido de los recuerdos acumulados palpitan con misterio. La imagen escaneada revisa un paralaje interactivo que produce una sensación de espacio tridimensional, funcionando como un componente técnico y conceptual. En teoría, la historia navega por las relaciones entre lo real y lo imaginario, y se refiere a modos binarios mágicos reales de representación textual (Flores, 1955; Champi, 1980; Slemon, 1988, 1995; Spindler, 1993; Zamora y Faris; 1995; Bowers, 2004). Aquí, el significado negocia un camino poco confiable, a veces paradójico, entre la contabilidad racional e irracional y la narración polivocal. La dinámica entre el libro y los entornos de AR produce una sensación de realidad mixta (real y virtual). La experiencia narrativa reside principalmente en un mundo virtual inestable, y el libro impreso funciona como una vasija enigmática desocupada. Debido a esto, nos encontramos con una sensación de inversión ontológica donde lo “virtual” responde a las ambigüedades presentadas por lo real (el libro). En la obra, el sincretismo religioso opera como una referencia a la cultura brasileña y un dispositivo artístico utilizado para comunicar una negociación de diferentes voces y puntos de vista. Las formas extrañas, y de alguna manera congruentes, de las influencias europeas, africanas e indígenas se fusionan para formar el mundo del fotomontaje de la novela. Los fragmentos de imágenes pueden considerarse marcadores semióticos de mestizaje cultural e ideológico y ensamblarse en un “nuevo estado real” ambiguo del ser que sugiere completitud sincrética. Metodológicamente, el proyecto emana de un paradigma de investigación artística pospositivista (Klein, 2010). Está respaldado por un enfoque heurístico (Douglass y Moustakas, 1985) para el descubrimiento y refinamiento de ideas a través de la permanencia y la explicitación. Por lo tanto, la investigación se basa en el conocimiento tácito y explícito para desarrollar una narrativa, una estructura y tratamientos estilísticos de ficción. Se emplearon una serie de métodos de investigación para evaluar el potencial comunicativo del trabajo. La colaboración con otros profesionales permitió altos niveles de experiencia y proporcionó una plataforma informada de intercambio y progresión de ideas.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
2

Maldonado, Victoria. ""Un jardín para una paria: márgenes, pliegues y cuerpos"." In V Congreso Internacional de Investigacion en Artes Visuales ANIAV 2022. RE/DES Conectar. València: Editorial Universitat Politècnica de València, 2022. http://dx.doi.org/10.4995/aniav2022.2022.15590.

Повний текст джерела
Анотація:
Un jardín para una paria: márgenes, pliegues y cuerpos es una investigación teórica que se basa en nuestra última investigación práctica titulada Un jardín para una paria. El proyecto Un jardín para una paria orbita entre dos puntos esenciales de peso equilibrado: el concepto de flâneuses desarrollado por la autora Anna Mª Iglesia en su obra “La revolución de las flâneuses” y los textos de Flora Tristán encontrados en su libro “Peregrinaciones de una paria”. A partir de estos puntos se genera un parámetro ficcional, del cuál parte la producción escultórica del proyecto Un jardín para una paria, dónde descodificamos el concepto jardín. Nos adentraremos en la palabra jardín, deteniéndonos en la primera declinación que nos brinda la Real Academia de la Lengua Española que entiende este “lugar” como un terreno donde se cultivan plantas con fines ornamentales. Sin embargo, este jardín que simulamos no tiene terreno, acomodándose en la marginalidad, en el desenfoque, presentando una mirada radicalizada del concepto de ornamento forjado por una instalación donde florecen estructuras imperadas por la hibridación de la cerámica y el textil: donde los pliegues se transforman en fractales camuflados en cuerpos que se erigen como jardín que traducimos y entendemos como un no-lugar. Y es aquí donde la paria se posiciona, o mejor dicho, la posicionan porque la paria es significada y denominada en la verticalidad―de arriba hacia abajo—, así como trasladada al margen y el desenfoque. Esta paria que aquí presentamos—cual asceta— fluctúa en la construcción del territorio de ficción que aquí nombramos como el “no-jardín”. Y era Novalis el que nos decía que el universo está en nosotras mismas: el camino del misterio se dirige hacia dentro, donde la palabra paria desaparece.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
Ми пропонуємо знижки на всі преміум-плани для авторів, чиї праці увійшли до тематичних добірок літератури. Зв'яжіться з нами, щоб отримати унікальний промокод!

До бібліографії