Добірка наукової літератури з теми "Late gadolinium magnetic resonance imaging"
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Статті в журналах з теми "Late gadolinium magnetic resonance imaging":
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Himcinschi, Elisabeta, Elena Beganu, Lehel Bordi, Roxana Hodas, and Theodora Benedek. "Magnetic Resonance Imaging in Myocardial Fibrosis Related to Ischemic Events." Journal of Interdisciplinary Medicine 2, no. 3 (September 1, 2017): 250–53. http://dx.doi.org/10.1515/jim-2017-0067.
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Ichikawa, Yasutaka, Hajime Sakuma, Naohisa Suzawa, Kakuya Kitagawa, Katsutoshi Makino, Tadanori Hirano, and Kan Takeda. "Late gadolinium-enhanced magnetic resonance imaging in acute and chronic myocardial infarction." Journal of the American College of Cardiology 45, no. 6 (March 2005): 901–9. http://dx.doi.org/10.1016/j.jacc.2004.11.058.
Siebermair, Johannes, Eugene G. Kholmovski, and Nassir Marrouche. "Assessment of Left Atrial Fibrosis by Late Gadolinium Enhancement Magnetic Resonance Imaging." JACC: Clinical Electrophysiology 3, no. 8 (August 2017): 791–802. http://dx.doi.org/10.1016/j.jacep.2017.07.004.
Дисертації з теми "Late gadolinium magnetic resonance imaging":
Perazzolo, Marra M. "CARDIAC MAGNETIC RESONANCE IMAGING IN DILATED AND ARRHYTHMOGENIC CARDIOMYOPATHIES: AN INSIGHT INTO CLINICAL AND PATHOLOGICAL SIGNIFICANCE OF LATE GADOLINIUM ENHANCEMENT." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3425338.
Introduzione: Le cardiomiopatie rappresentano un gruppo eterogeneo di malattie del muscolo cardiaco la cui caratterizzazione tissutale finora è stata eseguita prevalentemente mediante analisi ex vivo. La risonanza magnetica cardiaca (RMC), grazie all’utilizzo di apposite sequenze e all’impiego di un mezzo di contrasto (gadolinio, visibile come Late Gadolinium Enhancement, LGE), rende possibile una caratterizzazione tissutale in vivo. L’analisi della sede ed estensione dell’LGE permette di differenziare la cicatrice miocardica post-infartuale (LGE sub endocardico o trans murale) rispetto ad altre cicatrici di tipo non ischemico. Nelle diverse cardiomiopatie, il significato prognostico dei depositi di LGE non è del tutto chiarito, se non in parte per la cardiomiopatia ipertrofica. In generale la presenza di LGE nel contesto di una cardiomiopatia viene identificato con la presenza di fibrosi miocardica, nonostante il meccanismo di deposito del gadolinio non sia uguale nelle diverse eziologie di cardiomiopatie, non necessariamente associate a fibrosi miocardica. Nell’ambito delle cardiomiopatie, la cardiomiopatia dilatativa (non dovuta ad una eziologia ischemica) (CMD) si caratterizza da un punto di vista istologico per la presenza di fibrosi interstiziale, con o senza fibrosi sostitutiva, entrambe associate ad una prognosi infausta. Una diversa patologia miocardica in cui la RMC offre una eccezionale capacità di caratterizzazione tissutale è la Cardiomiopatia Aritmogena del Ventricolo Destro (CAVD), una miocardiopatia dovuta ad una progressiva atrofia miocardica con successiva sostituzione fibroadiposa. Benché la RMC stia consolidando il suo ruolo nella pratica clinica, non è stata ancora eseguita una applicazione estensiva della RMC in queste due differenti cardiomiopatie a scopo diagnostico e prognostico, ed ancor più manca una analisi sistematica delle correlazioni tra i diversi quadri radiologici ed i tradizionali parametri invasivi e non-invasivi di queste cardiomiopatie. Scopo dello Studio: al fine di valutare il significato clinico e prognostico dell’LGE nelle CMD e nella CAVD sono state perseguite le seguenti linee di ricerca: 1) nei pazienti affetti da CMD il significato prognostico dell’LGE nelle DCM, con particolare riferimento ad un end-point di eventi combinati ed all’outcome aritmico; 2) nei pazienti affetti da CAVD il confronto tra i diversi aspetti alla RMC ed 1a) i quadri elettrocardiografici; 1b) il confronto con dati ottenuti dal mappaggio endocavitario del ventricolo destro (“Endocardial Voltage Mapping”, EVM); 1c) il significato prognostico dell’LGE; 3) il significato della alterazioni di caratterizzazione tissutale alla RMC confrontati con i dati istologici dei pazienti con biopsia endomiocardica (BEM) o che sono andati incontro a decesso/trapianto cardiaco nei due gruppi. Materiali e Metodi: tra il Gennaio 2007 e il Dicembre 2010 sono stati arruolati prospetticamente i pazienti riferiti presso il nostro Centro per una valutazione invasiva per il riscontro di una dilatazione del ventricolo sinistro (Gruppo CMD, A) o per sospetta CAVD (Gruppo CAVD, B). Gruppo CMD (A): sono stati valutati 210 riferiti per riscontro di dilatazione ventricolare con esordio subacuto-cronico (≥ 1 mese), con o senza pregressa storia di scompenso cardiaco, che durante la stessa ospedalizzazione sono stati sottoposti a coronarografia, RMC con contrasto e BEM. Gruppo CAVD (B): 52 soggetti riferiti presso il nostro Centro per sospetta CAVD e la cui diagnosi è stata raggiunta in accordo con i correnti criteri clinico-strumentali recentemente modificati. Durante la stessa ospedalizzazione sono stati sottoposti RMC con contrasto e studio elettrofisiologico con EVM e BEM in casi selezionati. Ogni paziente appartenente ad entrambi i gruppi è stato sottoposto ad un follow-up clinico-strumentale. Resultati: Gruppo A. Sulla base dei risultati della coronarografia i pazienti sono stati suddivisi in due gruppi in base alla presenza o meno di coronaropatia: in 99 è stato definita una eziologia ischemica alla base della disfunzione ventricolare, 111 non mostravano alcuna coronaropatia (gruppo CMD). Il gruppo dei soggetti ischemici è stato escluso dalla successive analisi. Rispetto all’angiografia coronarica, la RMC ha dimostrato un’ottima accuratezza diagnostica (96.5%) nell’escludere una eziologia ischemica. Nel gruppo A la presenza di un LGE di tipo non-ischemico è stata riscontrata in 67 casi (60.4%) mentre era assente in 44 (39.6%). Nessuna differenza nei volumi ventricolari e funzione sistolica è stata riscontrata nei due sottogruppi. Nei 67 pazienti con LGE era presente un pattern di tipo “gray” in 12, tipo stria “midural”/epicardica in 49 (73.1%), alla giunzione settale tra ventricolo destro e sinistro isolatamente in 4 (5.9%), associato ad altri pattern in 25 (37.3%), ed infine tipo “patchy” in 2 casi (2.9%). Nei pazienti con LGE, l’estensione media era pari al 6.3%+/-8.8% della massa del ventricolo sinistro. In 58 casi è stata eseguita la BEM: 33/58 pazienti (56.9%) mostravano aspetti di fibrosi sostitutiva; di questi, 23/33 (69.7%) mostravano anche LGE alla RMC. In 13/58 casi (22%) si riscontrava una BEM negativa: in questo sottogruppo di soggetti era presente un LGE in 9/13 (69.2%): nella maggioranza dei casi (8/9 pari all’89%) l’LGE era tipo stria “midmural”/epicardica, in uno solo (11%) tipo “patchy”. Nel gruppo A il range del follow-up è 8 anni-1 mese. Le curve di sopravvivenza Kaplan-Meier per eventi combinati ed aritmie ventricolari maggiori hanno mostrato una differenza significativa tra i due gruppi di pazienti con una prognosi peggiore nel gruppo con LGE (Wilcoxon-Breslow: p< 0.05). La quantità totale di LGE si è dimostrata associata alle aritmie ventricolari (HR 1.05, 95% CI 1.02-1.08; p<0.0001); tale correlazione rimaneva anche all’analisi multivariata aggiustata per una frazione d’eiezione inferiore al 30% (HR 1.067, 95% CI 1.034-1.1; p<0.0001).I pazienti con LGE mostravano un rischio di 2.5 per la comparsa di aritmie ventricolari e mediante l’analisi della curva ROC la percentuale di LGE pari a 3.5% è risultato il miglior valore predittivo di eventi aritmici (HR 4.11 (95% CI 1.3-12.7; p<0.001). Gruppo B. Sulla base dei risultati della RMC, 24 soggetti (46%) sono stati definiti affetti da un forma “classica”, 14 (27%) “dominante sinistra”, e 14 (27%) “biventricolare”. Analizzando la correlazione tra ECG e RMC, gli unici predittori della dilatazione del ventricolo sinistro sono risultati la presenza di un sopraslivellamento del tratto ST e le T invertite oltre V3 (p<0.05); nelle sequenze per la caratterizzazione tissutale la presenza di LGE a carico del ventricolo sinistro era associata ad un sopraslivellamento del tratto ST. Dall’analisi di confronto tra mappaggio endocavitario (EVM) e LGE è emerso che in 21/23 (91%) si dimostrava la presenza di un voltaggio ridotto, per un totale di 45 cicatrici elettroanatomiche. La presenza di LGE a carico del ventricolo destro si è riscontrata in 9/23 (39%) casi, per un totale di 23 cicatrici alla RMC: in 24 casi vi è stato un mismatch tra le due metodiche nel riconoscere le cicatrici di sostituzione fibro-adiposa. In 9/12 (75%) dei soggetti con EVM patologico/RMC normale, sono state riscontrate aree di LGE in almeno una regione del ventricolo sinistro. Il follow-up medio dei pazienti con CAVD arruolati nel follow-up (52; 34 maschi; età media 33+/-15 anni) è stato di 25.6 mesi (38+/-4 mesi). Considerando come eventi maggiori la morte cardiaca (abortita o meno), la fibrillazione/tachicardia ventricolare, morte/trapianto cardiaco gli eventi combinati sono stati 12 (7 nel gruppo con LGE e 5 in quelli senza LGE). Non si è dimostrata alcuna differenza in termini di tempo libero da eventi nei tre gruppi. Conclusioni: La RMC nell’ambito dello studio della CMD e della CAVD offre delle capacità diagnostiche al di là delle tradizionali metodiche di imaging. Nella CMD presenta un’ottima accuratezza diagnostica, rispetto alla ventricolo-coronarografia, nell’escludere una eziologia ischemica alla base della dilatazione e disfunzione ventricolare. La presenza di LGE nella DCM è in grado inoltre di individuare i paziente a maggior rischio aritmico. Tuttavia se confrontata con la BEM, l’accuratezza diagnostica della RMC rimane bassa, probabilmente a causa del suo potere di risoluzione spaziale che limita il riconoscimento di piccole aree di fibrosi miocardica. D’altra parte, la RMC è in grado di vedere lesioni epicardiche che non sono raggiunte dalla BEM supportando così l’importanza di una valutazione combinata delle due metodiche nelle CMD. Nei soggetti con CAVD, la RMC si conferma tecnica di imaging capace di esplorare l’intero spettro di alterazioni morfo-funzionali e tissutali della CAVD, che spesso è una malattia bi ventricolare e non può essere esclusiva del ventricolo destro. Il confronto tra ECG e RMC indica la presenza di un sopraslivellamento del tratto ST e l’inversione delle onde T come predittori della dilatazione del ventricolo sinistro; la presenza di LGE a carico del ventricolo sinistro è associato ad un sopraslivellamento del tratto ST. Analizzando i dati relativi al mappaggio elettronatomico, emerge come quest’ultimo riconosca più cicatrici di quanto non riesca a fare la RMC, probabilmente per la difficoltà di riconoscere un LGE a carico della parete assai assottigliata del ventricolo destro. Tuttavia la capacità della RMC di riconoscere le lesioni anche a carico del ventricolo sinistro, laddove il mappaggio elettroanatomico non viene applicato, suggerisce un sinergismo diagnostico tra le due metodiche. Probabilmente il breve tempo di follow-up nel quale si è indagato il significato prognostico dell’LGE a carico del ventricolo sinistro ha reso non significativa la differenza in termini di tempo libero da eventi nei tre gruppi. Studi futuri su casistiche più numerose, tipizzate dal punto di vista genetico e con RMC seriate, delucideranno meglio il significato prognostico di un coinvolgimento precoce del ventricolo sinistro.
Usta, Fatma. "Image Processing Methods for Myocardial Scar Analysis from 3D Late-Gadolinium Enhanced Cardiac Magnetic Resonance Images." Thesis, Université d'Ottawa / University of Ottawa, 2018. http://hdl.handle.net/10393/37920.
Chen, Juan [Verfasser], Thomas [Akademischer Betreuer] Arentz, and Amir S. [Akademischer Betreuer] Jadidi. "Extent and spatial distribution of left atrial arrhythmogenic sites, late gadolinium enhancement at magnetic resonance imaging, and low-voltage areas in patients with persistent atrial fibrillation: comparison of imaging vs. electrical parameters of fibrosis and arrhythmogenesis." Freiburg : Universität, 2019. http://d-nb.info/1194312691/34.
Chan, Ka-yan, and 陳嘉恩. "Gadolinium complexes containing tetraazamacrocycle for magnetic resonance imaging contrast agents." Thesis, The University of Hong Kong (Pokfulam, Hong Kong), 2008. http://hub.hku.hk/bib/B41508932.
Chan, Kar-man, and 陳嘉雯. "Gadolinium (III) tetraazamacrocyclic complexes for magnetic resonance imaging contrast agents." Thesis, The University of Hong Kong (Pokfulam, Hong Kong), 2009. http://hub.hku.hk/bib/B4322393X.
Ye, Youqing. "Gadolinium Endohedral Metallofullerenes for Future Magnetic Resonance Imaging Contrast Agents." Thesis, Virginia Tech, 2014. http://hdl.handle.net/10919/47781.
Master of Science
Chan, Ka-yan. "Gadolinium complexes containing tetraazamacrocycle for magnetic resonance imaging contrast agents." Click to view the E-thesis via HKUTO, 2008. http://sunzi.lib.hku.hk/hkuto/record/B41508932.
Chan, Kar-man. "Gadolinium (III) tetraazamacrocyclic complexes for magnetic resonance imaging contrast agents." Click to view the E-thesis via HKUTO, 2009. http://sunzi.lib.hku.hk/hkuto/record/B4322393X.
Mewton, Nathan. "Imagerie cardiaque par résonance magnétique à la phase aigüe de l'infarctus du myocarde : de la physiopathologie à l'évaluation des nouvelles thérapeutiques de reperfusion." Thesis, Lyon 1, 2009. http://www.theses.fr/2009LYO10293.
We assessed the presence and extent of microvascular obstruction (MVO) and its relationship with infarct size and left ventricular (LV) functional parameters after acute non-ST elevated myocardial infarction (NSTEMI). 25 patients with first acute NSTEMI underwent a complete cardio magnetic resonance (CMR) study 72 hours after admission. MO was detected in 32% of patients and was significantly associated with a larger infarct size. There were no significant difference between both groups for the LV functional parameters but patients with MO showed a higher troponin-I and CK release. We studied the relation between Myocardial Blush Grade (MBG) and gadolinium-enhanced CMR for the assessment of MVO in 39 patients with acute ST elevated myocardial infarction (STEMI) treated by primary PCI. No statistical relation was found between MBG and MVO extent at CMR (p=0.63). MBG underestimates MVO after an optimal revascularization in AMI compared to CMR.We compared the performance and post-processing time of a global visual scoring method to standard quantitative planimetry and we compared both methods to the peak values of myocardial biomarkers. 103 patients admitted with reperfused AMI to our intensive care unit had a complete CMR study 4±2 days after admission. There was an excellent correlation between quantitative planimetry and visual global scoring for the hyperenhancement extent’s measurement (r=0.94; y=1.093x+0.87; SEE=1.2; P<0.001) and there was also a good concordance between the two approaches with significantly shorter mean post-processing time for the visual scoring method. There was also significant levels of correlation between the enzymatic peak values and the visual global scoring method. The visual global scoring method allows a rapid and accurate assessment of the myocardial global delayed enhancement. This study examined the effect of a single dose of cyclosporine A used at the time of reperfusion, on LV remodeling and function by cardiac magnetic resonance (CMR) in the early days and 6 months after AMI.28 patients of the original cyclosporine A study had an acute (day 5) and a follow-up (6 months) CMR study. There was a persistent 23% reduction of the absolute infarct size at 6 months without any dementrial effect in the cyclosporine A group compared with the control group of patients. Cyclosporine A used at the moment of AMI reperfusion persistently reduces infarct size and does not have a detrimental effect on LV remodeling
O'Halloran, Mark. "Synthesis of dendritic gadolinium complexes with enhanced relaxivities." Thesis, Durham University, 2002. http://etheses.dur.ac.uk/4627/.
Книги з теми "Late gadolinium magnetic resonance imaging":
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Glockner, James F., Kazuhiro Kitajima, and Akira Kawashima. Magnetic resonance imaging. Edited by Christopher G. Winearls. Oxford University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.1093/med/9780199592548.003.0015_update_001.
Krause, Werner. Contrast Agents I: Magnetic Resonance Imaging. Springer London, Limited, 2003.
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Vymazal, Josef. Cardiovascular MRI: Angiography and Perfusion Studies with I molar Gadolinium-Based Contrast Agent. Informa Healthcare, 2005.
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Частини книг з теми "Late gadolinium magnetic resonance imaging":
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Wetzl, Jens, Aurélien F. Stalder, Michaela Schmidt, Yigit H. Akgök, Christoph Tillmanns, Felix Lugauer, Christoph Forman, Joachim Hornegger, and Andreas Maier. "Joint Estimation of Cardiac Motion and $$T_1^*$$ Maps for Magnetic Resonance Late Gadolinium Enhancement Imaging." In Lecture Notes in Computer Science, 527–35. Cham: Springer International Publishing, 2016. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-46726-9_61.
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Duell, John, and Timm Dickfeld. "Role of Cardiac Magnetic Resonance Imaging and Late Gadolinium Enhancement in Relation to Arrhythmias in Different Cardiomyopathies." In Cardiac Mapping, 123–35. Chichester, UK: John Wiley & Sons, Ltd, 2019. http://dx.doi.org/10.1002/9781119152637.ch11.
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Navarrete, M. L., A. Rovira, P. Quesada, and M. García. "Gadolinium-Enhanced Magnetic Resonance Imaging in Bell’s Palsy." In The Facial Nerve, 356–57. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 1994. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-85090-5_127.
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Тези доповідей конференцій з теми "Late gadolinium magnetic resonance imaging":
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Beliveau, Pascale, Farida Cheriet, Stasia A. Anderson, Joni Taylor, Stephen Berul, Andrew E. Arai, and Li-Yueh Hsu. "Textural analysis of diffuse myocardial fibrosis in aging rats: A late gadolinium enhancement magnetic resonance imaging study." In 2013 IEEE 10th International Symposium on Biomedical Imaging (ISBI 2013). IEEE, 2013. http://dx.doi.org/10.1109/isbi.2013.6556424.
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Borra, Davide, Claudio Fabbri, Alessandro Masci, Lorena Esposito, Alice Andalò, and Cristiana Corsi. "An Automated Approach Based on a Convolutional Neural Network for Left Atrium Segmentation from Late Gadolinium Enhanced Magnetic Resonance Imaging." In 2019 Computing in Cardiology Conference. Computing in Cardiology, 2019. http://dx.doi.org/10.22489/cinc.2019.245.
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Corrêa, Vitor Guimarães, Diego Silva Figueiredo, Rafael Guimarães Kanda, Guilherme Soares de Oliveira Wertheimer, Fabiano Reis, and Tania Aparecida Marchiori de Oliveira Cardoso. "A new presentation or a new disease? An acute leukoencephalopathy resembling Canavan’s." In XIV Congresso Paulista de Neurologia. Zeppelini Editorial e Comunicação, 2023. http://dx.doi.org/10.5327/1516-3180.141s1.581.
Allioni, Gabriela Abrahão, Gabriel Samir Martins Souza, Savio Fabres Boldrini, Gabriel Saboia Araújo Torres, Gabriel Bortoli Ramos, Ida Fortini, and Marcia Rubia Rodrigues Gonçalves. "Bilateral infiltrative optic neuropathy in a patient with metastatic gastric cancer: a case report." In XIV Congresso Paulista de Neurologia. Zeppelini Editorial e Comunicação, 2023. http://dx.doi.org/10.5327/1516-3180.141s1.704.
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Звіти організацій з теми "Late gadolinium magnetic resonance imaging":
Wu, Xin. The efficacy and safety of anti-CD20 antibody treatments in relapsing multiple sclerosis: a systematic review and network meta-analysis. INPLASY - International Platform of Registered Systematic Review and Meta-analysis Protocols, June 2022. http://dx.doi.org/10.37766/inplasy2022.6.0075.