Добірка наукової літератури з теми "Disciplina nazionale"

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Статті в журналах з теми "Disciplina nazionale"

1

Tincani, Chiara. "La responsabilitŕ dell'organizzatore di viaggi nell'ultima disciplina nazionale." RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO DEL TURISMO, no. 6 (November 2012): 5–14. http://dx.doi.org/10.3280/dt2012-006001.

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2

Lo Faro, Antonio. "Responsabilitŕ e sanzioni per sciopero illegittimo: cambia qualcosa in Italia dopo Laval?" GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 131 (August 2011): 419–32. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2011-131005.

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Анотація:
Il saggio prende lo spunto dalla decisione assunta dalla Corte del lavoro svedese nel seguito nazionale diper interrogarsi sugli effetti che la giurisprudenza comunitaria potrebbe determinare sulla disciplina italiana dei rimedi disponibili in caso di sciopero illegittimo. Dopo aver evidenziato che la disciplina nazionale in materia č essenzialmente rivolta a regolamentare lo sciopero effettuato nell'ambito dei servizi pubblici essenziali, si sostiene che la peculiare natura dei rimedi previsti in caso di illegittimitŕ dei suddetti scioperi, ne impedisce l'applicabilitŕ alla ipotesi dello sciopero comunitariamente illecito. Il saggio si sofferma quindi sulla residualitŕ tradizionalmente propria del rimedio risarcitorio nell'ordinamento nazionale, cercando di individuarne le ragioni, per passare poi ad indicare il rimedio in grado di garantire in ambito nazionale il principio di effettivitŕ del diritto comunitario: ovvero, il provvedimento cautelare a carattere inibitorio. L'A. auspica, in conclusione, un mutamento della giurisprudenza comunitaria in materia, anche alla luce degli orientamenti manifestati dalla Corte europea dei diritti dell'uomo.
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3

Albisinni, Ferdinando. "Il diritto agrario europeo dopo Lisbona fra intervento e regolazione: i codici europei dell'agricoltura." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 2 (October 2011): 29–52. http://dx.doi.org/10.3280/aim2011-002003.

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Анотація:
Il lavoro indaga sugli esiti dell'entrata in vigore del Trattato di Lisbona, quanto alla disciplina dell'agricoltura europea. L'esame di una serie di riforme, anteriori e successive al Trattato di Lisbona, induce a concludere che la ri-nazionalizzazione e ri-localizzazione di alcune scelte di governo dell'economia agricola si è accompagnata ad una rinnovata articolazione del rapporto fra economia e diritto nella politica agricola comune. Il diritto in senso proprio, il diritto regolatorio, in contrapposizione con il diritto incentivante, caratterizza in misura crescente la legislazione di fonte europea in materia agricola. Le riforme della Pac di fine ed inizio secolo si sono così tradotte nella posizione di codici europei dell'agricoltura, dal codice dei regimi di sostegno al reddito [con il reg. (CE) n. 1782/2003, e poi con il reg. (CE) n. 73/2009], al codice dello sviluppo rurale [con il reg. (CE) n. 1257/2009, e poi con il reg. (CE) n. 1698/2005], al codice del mercato e della commercializzazione dei prodotti agricoli [reg. (CE) n. 1234/2007, c.d. regolamento unico Ocm]. Queste discipline di fonte europea dialogano con le discipline di fonte nazionale e compongono, che non è unper i 27 Paesi che oggi compongono l'Unione Europea, ma piuttosto un, nel quale bisogni e soggetti, nazionali, regionali e locali, occupano un posto di rilievo accanto a quello proprio delle scelte disciplinari espresse centralmente.
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4

Bruni, Francesco. "Energie rinnovabili, agricoltura e tutela del paesaggio: dalla marcia di Radetzky alla cripta dei cappuccini?" AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 1 (June 2011): 57–80. http://dx.doi.org/10.3280/aim2011-001004.

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Анотація:
Il lavoro analizza la disciplina delle energie rinnovabili, dal diritto europeo a quello nazionale e regionale e il suo rapporto con l'agricoltura e la tutela dell'ambiente. Particolare attenzione č posta sul procedimento autorizzatorio, regolato dall'art. 12 del d.lgs. 387/2003 e sugli interventi della giurisprudenza.
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5

Alpa, Guido. "I rimedi di diritto privato nella normativa di derivazione comunitaria." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 2 (December 2010): 227–44. http://dx.doi.org/10.3280/ed2010-002002.

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Анотація:
L'applicazione del principio di effettivitŕ combinato con il principio di sussidiarietŕ e con il principio della prioritaria competenza del legislatore nazionale e del preventivo ricorso ai rimedi previsti dal sistema processuale nazionale rispetto alla competenza del legislatore comunitario e alla operativitŕ dei rimedi previsti in ambito comunitario per la violazione di normative comunitarie, modella la disciplina dei rimedi previsti dall'ordinamento interno: si tratta sia di rimedi concernenti la violazione di normativa comunitaria, sui quali si č raccolta vasta letteratura, sia di rimedi concernenti i rapporti di diritto privato disciplinati dall'ordinamento comunitario nelle materie di propria competenza. In queste pagine mi occuperň di questo secondo aspetto. Comunque, in ciascuno dei due settori la disciplina dei rimedi e la loro applicazione da parte del giudice č affidata al diritto interno, sempre che esso provveda a tutelare gli interessi protetti in modo adeguato; altrimenti sovviene l'ordinamento comunitario. In questo senso il ricorso ai rimedi comunitari č solo residuale.
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6

Chiaromonte, William. "Welfare locale e immigrazione. Il contenzioso sulla legislazione regionale in materia di integrazione degli stranieri." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 132 (November 2011): 657–96. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2011-132005.

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Анотація:
Il saggio, dopo una ricostruzione in chiave storico-evolutiva della disciplina nazionale in materia di immigrazione, illustra le tre stagioni della legislazione regionale che si sono succedute, a partire dagli anni '90 dello scorso secolo, a disciplinare l'integrazione degli stranieri. Viene, quindi, preso in esame il contenzioso insorto fra Stato e Regioni dopo la riforma costituzionale del 2001 ed avente ad oggetto principalmente il riparto di competenze in materia di immigrazione, la progressiva estensione del campo di applicazione soggettivo delle legislazioni regionali - fino a riconoscere alcuni diritti sociali fondamentali anche agli stranieri irregolari ed ai «neocomunitari» - ed il ruolo ritagliatosi dalle Regioni in alcuni ambiti di presunta competenza nazionale. L'Autore conclude constatando da un lato un significativo rafforzamento, sospinto dalla giurisprudenzadella Corte costituzionale, delle competenze regionali in materia di inclusione sociale degli stranieri, persino irregolari, nonostante il tentativo governativo di limitarne il raggio di azione, e paventando dall'altro, quale conseguenza di tale consolidamento di attribuzioni, il rischio concreto di una notevole differenziazione della qualitŕ dell'integrazione a livello territoriale (regionale ma anche infra-regionale), anche a causa della latitanza dello Stato quale soggetto riequilibratore.
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7

Sabbioni, Paolo. "Il controllo analogo quale presupposto dell'in house providing." ECONOMIA PUBBLICA, no. 3 (January 2021): 85–101. http://dx.doi.org/10.3280/ep2020-003004.

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Анотація:
Il Contributo affronta il tema del controllo analogo nelle società pubbliche ricostruendo l'origine dell'istituto e i presupposti del controllo, tenendo conto dell'evoluzione che ha avuto sul tema la giurisprudenza nazionale e, prima ancora, comunitaria. In particolare vengono analizzate le problematiche connesse alla nozione di controllo analogo congiunto e approfonditi i presupposti dell'esercizio del controllo, considerandone la disciplina alla luce del Testo Unico Società Pubbliche. La problematica del controllo è così inserita nel tema dell'affidamento in house, tenendone conto le implicazioni che hanno determinato l'evoluzione della disciplina del controllo analogo
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8

Bisaglia, Stefania. "Gli aspetti peculiari della tutela ex art. 136 del D.lgs. n. 42 del 2004 delle aree boscate." L'Italia forestale e montana 77, no. 6 (January 30, 2023): 217–23. http://dx.doi.org/10.36253/lifm-1086.

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Анотація:
Nel codice dei beni culturali ci sono alcuni articoli relativi alla tutela dei beni paesaggistici (n. 134, 136, 142, 143, 149) in cui sono presenti riferimenti inerenti la tutela delle aree boscate. Nel nostro Paese la stretta interconnessione che esiste tra le competenze legislative riguardanti più aspetti (culturale, ambientale, forestale, paesaggistico) e quelle amministrative su differenti scale (locale, regionale, nazionale) ha generato molti dibattiti e discussioni che in questi anni hanno coinvolto sia le Regioni, sia l’Ufficio legislativo del Ministero della cultura sino ad arrivare al Consiglio di Stato e alla Corte Costituzionale. E’ necessario ed auspicabile che tutte le autorità coinvolte collaborino insieme per giungere ad una disciplina condivisa di utilizzo dei boschi volta a preservare il patrimonio boschivo nazionale.
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9

Bisaglia, Stefania. "Gli aspetti peculiari della tutela ex art. 136 del D.lgs. n. 42 del 2004 delle aree boscate." L'Italia forestale e montana 77, no. 6 (January 30, 2023): 217–23. http://dx.doi.org/10.36253/ifm-1086.

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Анотація:
Nel codice dei beni culturali ci sono alcuni articoli relativi alla tutela dei beni paesaggistici (n. 134, 136, 142, 143, 149) in cui sono presenti riferimenti inerenti la tutela delle aree boscate. Nel nostro Paese la stretta interconnessione che esiste tra le competenze legislative riguardanti più aspetti (culturale, ambientale, forestale, paesaggistico) e quelle amministrative su differenti scale (locale, regionale, nazionale) ha generato molti dibattiti e discussioni che in questi anni hanno coinvolto sia le Regioni, sia l’Ufficio legislativo del Ministero della cultura sino ad arrivare al Consiglio di Stato e alla Corte Costituzionale. E’ necessario ed auspicabile che tutte le autorità coinvolte collaborino insieme per giungere ad una disciplina condivisa di utilizzo dei boschi volta a preservare il patrimonio boschivo nazionale.
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10

Bazzo, Eleonora. "La riforma del credito al consumo." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 2 (November 2012): 197–220. http://dx.doi.org/10.3280/ed2012-002003.

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Анотація:
In questi ultimi anni tutti i maggiori paesi industrializzati, non solamente nell'ambito dell'Unione Europea, hanno approvato riforme nel settore del credito al consumo. L'esigenza di favorire la concorrenza tra le imprese e l'allargamento dei mercati ha imposto il coordinamento comunitario o federale delle differenti legislazioni e l'elaborazione di sistemi normativi certi, adeguati ed uniformi, che impediscano comportamenti scorretti e limitino i costi transattivi a carico delle parti, attraverso la standardizzazione delle principali regole di condotta e delle pratiche commerciali. L'Unione Europea, perciň, ha voluto fornire regole non solamente per armonizzare la pluralitŕ delle fonti normative, comunitarie e nazionali, che governavano il settore, ma anche per ottenere la piena realizzazione del mercato interno e per favorire l'intensificazione delle negoziazioni transfrontaliere. In tale ambito, la disciplina italiana, riformata per dare attuazione alla relativa direttiva, si č posta come obiettivi il conseguimento della trasparenza e dell'efficienza del mercato creditizio, favorendo anche il rafforzamento delle istanze di protezione dei consumatori. L'obiettivo di questo articolo č quello di fornire una visione d'insieme della materia, analizzando sia l'importanza che questo settore ha assunto nell'ambito dell'economia europea e nazionale, sia il sistema normativo costituito dalla direttiva 2008/48/CE e dalle relative fonti nazionali di attuazione.
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Дисертації з теми "Disciplina nazionale"

1

Fiumara, Silvia. "La responsabilità dell’arbitro: disciplina nazionale e profili comparatistici." Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2019. http://hdl.handle.net/11385/201054.

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2

Deon, Federica <1990&gt. "VALUTAZIONE DELLE PARTECIPAZIONI SECONDO LA DISCIPLINA NAZIONALE ED INTERNAZIONALE." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15177.

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Анотація:
La tesi si sviluppa nella valutazione delle partecipazioni secondo la nostra normativa nazionale e secondo i principi contabili internazionali, come vengono valutate le partecipazioni secondo il metodo del costo e secondo il metodo del patrimonio netto, ed un piccolo cenno ai casi di fusione e scissione
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3

STIZZA, Paolo. "La disciplina fiscale delle perdite in ambito nazionale, internazionale e comunitario." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2010. http://hdl.handle.net/10446/894.

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4

Rota, Anna <1984&gt. "L’autotutela collettiva tra ipotesi di revisione della disciplina nazionale e prospettive europee." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5406/1/rota_anna_tesi.pdf.

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Анотація:
Nel presente lavoro viene trattato il delicato tema dell’autotutela collettiva, nell’intersezione tra ipotesi di revisione nazionale e prospettive europee. Dapprima viene ricostruita l’evoluzione della valutazione del conflitto collettivo nell’ordinamento giuridico italiano ed effettuata una ricognizione delle diverse manifestazioni del conflitto collettivo ivi riscontrabili. Il tentativo è quello di superare i limiti di una trattazione ristretta allo sciopero e di verificare la perdurante validità della tradizionale nozione di sciopero, intesa esclusivamente come astensione collettiva dalle prestazioni di lavoro. In un secondo capitolo vengono esaminati i disegni di legge di riforma in materia di conflitto collettivo, presentati nel corso della XVI legislatura e le clausole, incidenti sulla medesima materia, rinvenibili nell’Accordo interconfederale del 28 giugno 2011 e negli accordi FIAT del 2010, relativi agli stabilimenti di Pomigliano D’Arco e Mirafiori. Alla luce di tali materiali, si riesaminano le tematiche della titolarità individuale del diritto di sciopero, delle clausole di tregua e delle procedure arbitrali e conciliative. Successivamente, viene esaminata la produzione legislativa e giurisprudenziale comunitaria in tema di conflitto collettivo. Il confronto con l’ordinamento nazionale consente di mettere criticamente in luce il diverso rapporto tra mercato e diritti d’azione collettiva e di rilevare che nell’ordinamento comunitario la giurisprudenza della Corte di giustizia abbia introdotto limiti eccessivi al dispiegarsi dei diritti sociali in esame. Da ultimo, vengono formulate alcune considerazioni conclusive. Criticamente viene rilevato come, in tempi di globalizzazione, non viene prestata sufficiente attenzione alla valorizzazione del conflitto collettivo, come motore dell’emancipazione e del progresso sociale.
This work aims to describe the issue of industrial actions within both, the National and European frameworks. First, this paper analyses the evolution in the assessment of industrial conflicts in the Italian system and it describes some of the most significant types of industrial actions according to the case-law of the Italian Supreme Court. The analysis it not limited only to the right to strike. The aim is considering whether the traditional notion of “strike” as “a collective abstention from work organised by several employees” is still current and meaningful The second chapter of the work is dedicated to the reform proposals regarding the right to strike recently drawn in Italy. After a brief description of the Law no. 146/1990, amended by Law no. 83/2000 and Law no. 135/2012, I focus on the Intersectoral Agreement signed on the 28th June 2011. Furthermore, I analyse two Agreements, signed at Fiat’s Pomigliano and Mirafiori plants respectively in June and December 2010. In the light of the mentioned legal sources, I examine the issues related to the entitlement to exercise the right to strike, rule of peace obligation and recent promotion of conciliation and arbitration procedures as an alternative to conflictive industrial actions. The last part of this work focus on the European legal sources and the recent Viking and Laval cases. According to these judgments, which are going to strongly impact on the future of Trade Unions’ rights, at the European level the promotion of the economic freedoms seems to prevail on the protection of industrial actions. In conclusion, in these times of globalisation, both the National and European system, do not seem to give adequate attention to the issues related with the protection of industrial actions. On the contrary, they should be understood as a tool of emancipation and social progress.
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5

Rota, Anna <1984&gt. "L’autotutela collettiva tra ipotesi di revisione della disciplina nazionale e prospettive europee." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5406/.

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Nel presente lavoro viene trattato il delicato tema dell’autotutela collettiva, nell’intersezione tra ipotesi di revisione nazionale e prospettive europee. Dapprima viene ricostruita l’evoluzione della valutazione del conflitto collettivo nell’ordinamento giuridico italiano ed effettuata una ricognizione delle diverse manifestazioni del conflitto collettivo ivi riscontrabili. Il tentativo è quello di superare i limiti di una trattazione ristretta allo sciopero e di verificare la perdurante validità della tradizionale nozione di sciopero, intesa esclusivamente come astensione collettiva dalle prestazioni di lavoro. In un secondo capitolo vengono esaminati i disegni di legge di riforma in materia di conflitto collettivo, presentati nel corso della XVI legislatura e le clausole, incidenti sulla medesima materia, rinvenibili nell’Accordo interconfederale del 28 giugno 2011 e negli accordi FIAT del 2010, relativi agli stabilimenti di Pomigliano D’Arco e Mirafiori. Alla luce di tali materiali, si riesaminano le tematiche della titolarità individuale del diritto di sciopero, delle clausole di tregua e delle procedure arbitrali e conciliative. Successivamente, viene esaminata la produzione legislativa e giurisprudenziale comunitaria in tema di conflitto collettivo. Il confronto con l’ordinamento nazionale consente di mettere criticamente in luce il diverso rapporto tra mercato e diritti d’azione collettiva e di rilevare che nell’ordinamento comunitario la giurisprudenza della Corte di giustizia abbia introdotto limiti eccessivi al dispiegarsi dei diritti sociali in esame. Da ultimo, vengono formulate alcune considerazioni conclusive. Criticamente viene rilevato come, in tempi di globalizzazione, non viene prestata sufficiente attenzione alla valorizzazione del conflitto collettivo, come motore dell’emancipazione e del progresso sociale.
This work aims to describe the issue of industrial actions within both, the National and European frameworks. First, this paper analyses the evolution in the assessment of industrial conflicts in the Italian system and it describes some of the most significant types of industrial actions according to the case-law of the Italian Supreme Court. The analysis it not limited only to the right to strike. The aim is considering whether the traditional notion of “strike” as “a collective abstention from work organised by several employees” is still current and meaningful The second chapter of the work is dedicated to the reform proposals regarding the right to strike recently drawn in Italy. After a brief description of the Law no. 146/1990, amended by Law no. 83/2000 and Law no. 135/2012, I focus on the Intersectoral Agreement signed on the 28th June 2011. Furthermore, I analyse two Agreements, signed at Fiat’s Pomigliano and Mirafiori plants respectively in June and December 2010. In the light of the mentioned legal sources, I examine the issues related to the entitlement to exercise the right to strike, rule of peace obligation and recent promotion of conciliation and arbitration procedures as an alternative to conflictive industrial actions. The last part of this work focus on the European legal sources and the recent Viking and Laval cases. According to these judgments, which are going to strongly impact on the future of Trade Unions’ rights, at the European level the promotion of the economic freedoms seems to prevail on the protection of industrial actions. In conclusion, in these times of globalisation, both the National and European system, do not seem to give adequate attention to the issues related with the protection of industrial actions. On the contrary, they should be understood as a tool of emancipation and social progress.
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Zago, Lara <1991&gt. "Impairment test dell'avviamento: aspetti contabili ed informativi della disciplina nazionale ed internazionale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/9016.

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Анотація:
Nel presente elaborato ci si propone di analizzare la disciplina dell’impairment test sia in ambito internazionale sia in ambito nazionale, anche alla luce delle recenti modifiche intervenute. L’attenzione si focalizza sulla compliance dell’avviamento. Tale asset ha da sempre suscitato interesse in letteratura per la sua natura complessa e la sua difficile definizione. Lo IAS 36 disciplina l’impairment of assets in ambito internazionale. Il processo di impairment dell’avviamento si articola in diversi livelli: la definizione e attribuzione del goodwill alle cash generating unit, la determinazione del valore recuperabile per mezzo della stima del fair value e del value in use e la rilevazione della perdita di valore. Nel presente elaborato vengono affrontati dettagliatamente tutti gli aspetti previsti dallo IAS e ne vengono analizzate eventuali criticità. Per quanto concerne la disciplina nazionale il principio che regola la svalutazione per perdita di valore è l’OIC 9 che nella sua versione più recente ricalca quanto disposto in ambito internazionale. L’OIC 9 seppure identico per certi aspetti allo IAS 36 non si distacca in toto dalla disciplina nazionale e civilistica, consentendo alle società di ridotte dimensioni di utilizzare un approccio semplificato per la determinazione del valore recuperabile. I primi capitoli dell’elaborato si propongono di analizzare a livello teorico le normative effettuando anche un confronto tra i due principi in parola. Si sviluppa nell’ultimo capitolo un’analisi empirica che mira a rilevare l’incidenza dell’avviamento e della relativa svalutazione sia per un campione di società con bilancio IAS/IFRS sia per un campione di società con bilancio OIC. Attraverso la verifica di alcune ipotesi, l’analisi sviluppata si pone l’obiettivo di indagare l’aderenza alle normative in termini di disclosure.
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7

Florian, Marco <1995&gt. "Transfer pricing: Ripercussioni delle ultime novità in ambito OCSE sulla disciplina nazionale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15926.

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Анотація:
L'elaborato tratta del tema della disciplina del transfer pricing, ossia il processo mediante il quale viene determinato il prezzo "congruo" di operazioni avente per oggetto prestazioni di beni/servizi effettuati tra entità appartenenti ad un medesimo gruppo multinazionale. Nei primi capitoli si avrà una trattazione rigorosa della disciplina in ambito OCSE e nazionale, con particolare riferimento alle differenze che si attestano tra i due profili normativi. Il capitolo finale si focalizzerà invece su un'analisi e interpretazione delle ultime novità in materia di transfer pricing a livello internazionale e la conseguente applicazione a livello nazionale.
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8

Bini, Matteo <1993&gt. "Derivati in bilancio - Analisi delle modalità di rilevazione e rappresentazione secondo la disciplina nazionale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11861.

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Анотація:
L'elaborato si pone si analizzare le nuove modalità di rilevazione e rappresentazione dei prodotti di finanza derivata nel bilancio d'esercizio. In particolare saranno analizzate le nuove disposizioni contenute nel codice civile e nell’OIC 32 introdotte per mezzo dell’emanazione del D.lgs139/2015. Ai fini dell’analisi, in via preventiva, saranno illustrate le principali tipologie di strumenti finanziari derivati nonché le finalità alla base della relativa sottoscrizione. Successivamente, le disposizioni contenute nell’impianto normativo costituito per mezzo della riforma, saranno comparate con la normativa internazionale e con la normativa nazionale precedente alla riforma. Infine, saranno valutati gli impatti contabili derivanti dalla riforma di bilancio attraverso un’attività di analisi empirica, basata sull’osservazione di specifiche variabili afferenti la contabilizzazione dei prodotti derivati nel campione di bilanci estratti.
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9

Riberto, Riccardo <1990&gt. "LA DISCIPLINA ANTITRUST NAZIONALE E COMUNITARIA: IL CASO DEL CARTELLO DELLE FINANZIARIE DELLE CASE AUTOMIBILISTICHE." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16270.

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Анотація:
Il seguente elaborato, dal titolo “la disciplina antitrust nazionale e comunitaria: il caso del cartello delle finanziarie delle case automobilistiche”, va ad analizzare una nota controversia che vede coinvolta l’Antitrust e le principali case del settore automobilistico. L’autorità garante della concorrenza del mercato (AGCM) ha emesso una sanzione record di 678 milioni di euro, che ha coinvolto otto case automobilistiche e più specificatamente le società finanziarie ad esse coinvolte (denominate captive banks), sulla base dell’accusa di aver generato un cartello nel periodo compreso tra il 2003 e 2017, sui finanziamenti per l’acquisto di automobili. In data 28 aprile 2017, l’Autorità ha provveduto ad avviare un procedimento istruttorio al fine di accertare l’esistenza di un’intesa, in violazione dell’articolo 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), ipotizzando nello specifico una sostanziale e determinante alterazione delle dinamiche competitive tra le captive banks attive in Italia. In base alle prime rilevanze, la presente condotta avrebbe avuto luogo anche nell’ambito, e con l’aiuto, delle associazioni di categoria Assilea e Assofin. Nel primo capitolo vengono analizzate le varie fasi del procedimento dell’AGCM in ordine cronologico. Dopo aver inquadrato il contesto di riferimento, riguardante l’erogazione di prodotti finanziari, si provvederà ad esaminare il provvedimento, analizzando i soggetti dell’intesa, nonché le associazioni di categoria. Si prosegue con la descrizione del cartello, allo scopo di scambiarsi informazioni rilevanti a restringere la concorrenza del mercato. Nel corso del primo capitolo si analizzerà anche lo strumento con cui l’Antitrust, offre ad un particolare soggetto, componente dell’intesa restrittiva della concorrenza, uno modo per evitare o ridurre le sanzioni in seguito all’accertamento della condotta anticoncorrenziale attraverso i leniency programs. L’ultima parte del capitolo, infine, si concentra sul provvedimento del 20 dicembre 2018, con cui l’AGCM ha deliberato la chiusura dell’istruttoria del caso, accertando la violazione dell’art. 102 TFUE. Il secondo capitolo si apre con la descrizione della disciplina dell’Antitrust nell’ordinamento europeo e italiano. L’elaborato si chiude con alcuni commenti personali sulle azioni intraprese dai consumatori finali al fine di ottenere il risarcimento dei danni.
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10

Gjeta, Arber <1985&gt. "La disciplina della gestione aeroportuale e dei servizi aeroportuali nel diritto dei trasporti europeo e nazionale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5364/1/GJETA_ARBER_TESI.pdf.

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Анотація:
Dopo gli indubbi sviluppi politici e legali tendenti all’uniformazione è inevitabile non sostenere che anche il mercato della gestione delle infrastrutture e del trasporto aereo a terra costituisce un fattore determinante del trasporto aereo con una più stretta necessità di uniformazione del quadro regolamentare. La gestione aeroportuale e i servizi connessi è collocata all’interno del diritto aereo. Perché si configuri il “trasporto aereo” (nozione dinamica base che caratterizza il diritto del trasporto aereo) si ha la necessità di un accordo tra due paesi – un permesso di volo designato – una finestra di orario di decollo e atterraggio e la regolamentazione delle relative attività connesse, affinché si svolgano in situazione di safety, quale conditio sine qua non di tutte le attività di aviazione. Tuttavia, la migliore dottrina sente il bisogno di una trattazione separata della materia diritto aereo in senso stretto e quella della disciplina aeroportuale, benché i due ambiti sono tra di loro contigui. Questo è legittimato da esigenze contrapposte fra gli operatori dei due settori. In ultima considerazione possiamo sostenere che gli sviluppi legislativi, sia nel diritto aeronautico e in quello marittimo, portano all’abbraccio della impostazione di un diritto dei trasporti inclusivo di ogni forma dell’attuazione del fenomeno trasporto, scollegandosi al solo fenomeno dell’esercizio nautico quale elemento caratterizzante della disciplina. Quale futuro legislativo si prospetta per la gestione del bene aeroporto? Quale sarà la sua dimensione legale su questioni importanti sulle quali esiste una normazione europea come l’allocazione delle bande orarie, tasse aeroportuali e assistenza a terra oppure su quelle che hanno un carattere prevalentemente nazionale? E infine, quale sarebbe la strada da seguire per regolare il nuovo mercato aeroportuale che è passato dalla idea della competizione per il mercato esplorando anche la competizione nel mercato, con aeroporti che si comportano come operatori in concorrenza tra loro?
After the last political and legal developements which leads toward the uniformation it is clear that even the airport management and regulation market is a very important issue in the air transport sector. There is the need of a uniformation of the legal framework. The airport management and the handling services has to be considered part of the air law. In order to have “air transport” we need a bilateral agreement between two States, a air navigation permit and a slot of time for takking off and landing, which need to perform in a regulated environment, in order to be offered in safety conditions, as a conditio sine qua non of all’aviation activities. Despite of this, in legal doctrine there is a separation between air law and the regulation of aeroportual issues, even it is clear that the two sectors are very contiguous. This il legitimated by the opposite needs of the operators of the two sectors. In final consideration we analyze the legal developements in European transport law and the airport regulation as a relevant part of it. At the moment the main issue that we are going to stress is the legal future of airport regulation in European and national legislation in order to address problems like capacity constrains and inefficiency of he airport realty, analyzing the airport regulation,the handling regulation and other issues regarding airports in national legal systems. We performed our research regarding regulation of airports in a State member of European Union, Italy, and in a potential canditate State for the future adesion, Albania, which is dealing with the aquis communautaire.
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Книги з теми "Disciplina nazionale"

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Carozzi, Angela Maria, and Fabrizio Maimeri. Accordi interbancari e disciplina antitrust comunitaria e nazionale. Roma: Quasar, 1998.

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Sertorio, Marco. Miniere e cave tra disciplina e nazionale e regionale. Milano: Il sole 24 ore, 2003.

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Luce, Sabino. Approvvigionamenti di lavori forniture e servizi delle p.a.: Disciplina comunitaria e nazionale. Bologna: Zanichelli, 2014.

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G, Malizia, Trenti Zelindo, Cicatelli Sergio, and Pontificia Università salesiana. Istituto di catechetica., eds. Una disciplina in evoluzione: Terza indagine nazionale sull'insegnante di religione cattolica nella scuola della riforma. Leumann (Torino): Elle Di Ci, 2005.

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Correra, Carlo. Disciplina giuridica dei prodotti alimentari: Sicurezza, igiene e qualità : commento alla legislazione nazionale e comunitaria ed orientamenti giurisprudenziali. [Santarcangelo di Romagna, Rimini]: Maggioli, 2004.

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Pace, Omar. Il factoring quale strumento della finanza d'impresa: Origini ed evoluzione, la disciplina nazionale ed internazionale, il fallimento, la legge sulla cessione dei crediti d'impresa. Roma: Jandi Sapi, 2001.

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Berni, Piergiorgio. Lavoro part-time e disciplina delle incompatibilità per i dipendenti degli enti locali e del Servizio sanitario nazionale: Norme, contratti collettivi : regolamenti e casi pratici : aggiornato con la Legge n. 449/97 ( collegato alla Legge finanziaria 1998. Milano: Giuffrè, 1998.

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Federighi, Paolo, ed. Educazione in età adulta. Florence: Firenze University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-752-8.

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Анотація:
Il volume presenta l’esito di una serie di incontri e seminari che, a più livelli, hanno contribuito alla costruzione del Convegno Internazionale La ricerca sull’Educazione in età Adulta nelle università italiane tenutosi all’Università di Firenze il 23 e 24 novembre 2017. I vari contributi hanno provato a dare risposta alla domanda sull’origine e lo sviluppo dell’educazione degli adulti in Italia all’interno dei contesti accademici. Cosa significa occuparsi di tale ambito di ricerca? Le direttrici indagate hanno riflettuto su una molteplicità di approcci di ricerca e hanno ricostruito la varietà delle teorie, dei modelli, degli autori che hanno tratteggiato lo sviluppo della disciplina in Italia negli ultimi cinquant’anni. Tra i temi trattati: accrescimento della qualità educativa dei luoghi di lavoro, comprensione dell’educazione incorporata nei luoghi di lavoro, studio delle finalità dell’educazione nei luoghi formali e informali. Si è giunti così a un tema originalmente rilevato, ma non toccato dalla letteratura nazionale, ovvero la questione delle diseguaglianze e la povertà relativa, fenomeni importanti per comprendere lo sviluppo delle società del futuro.
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Italy. Legge 23 dicembre 1978, n. 833, istituzione del servizio sanitario nazionale: E, Decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502 e successive modificazioni, riordino della disciplina in materia sanitaria : testi coordinati ed annotati con la normativa statale e le pronunce della Corte costituzionale. Rimini: Maggioli, 1997.

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Bartoli, Maria Teresa, and Monica Lusoli, eds. Le teorie, le tecniche, i repertori figurativi nella prospettiva d'architettura tra il '400 e il '700. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-884-2.

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Анотація:
La prospettiva dell’età moderna nacque come un ponte gettato tra l’arte e la scienza. Essa dava necessità all’arte e rendeva visibile la scienza; il terreno di coltura fu quello dell’architettura, che da sempre impegnava in sinergia i cultori dell’una e dell’altra. L’ambito di pensiero in cui fu concepita si occupava degli argomenti più alti, l’universo e la terra: a partire dagli astronomi-geografi e dai topografi, si è costruita nel tempo come disciplina e metodo scientifico-artistico, derivando sistematicamente teoremi da teoremi, in un crescendo di complessità, che ha assunto forme talvolta acrobatiche, non aperte all’evidenza. Le tecniche prospettiche sviluppate nel tempo hanno accompagnato le figure dell’architettura e del figurativo nei loro mutamenti. Le attuali tecnologie informatiche ci permettono oggi di studiare i modelli di questo ambito artistico con la fiducia di poter portare alla luce una storia nuova su di esso. Questo volume raccoglie i saggi di 44 ricercatori che, all’interno di un Progetto Nazionale bandito nel 2011, coordinato da Riccardo Migliari di Roma, hanno aderito alla chiamata del gruppo fiorentino, di cui è responsabile Maria Teresa Bartoli, per illustrare il loro metodo di approccio culturale e tecnico al tema attraverso un caso-studio: fosse esso rappresentato da un dipinto o dai passi di un trattato.
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Частини книг з теми "Disciplina nazionale"

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Ciolli, Fabrizio, and Mario Santanchè. "Il MetaOPAC Azalai italiano per la Biblioteconomia, una risorsa per la disciplina." In 1. Seminario Nazionale di Biblioteconomia, 319–22. Ledizioni, 2013. http://dx.doi.org/10.4000/books.ledizioni.1665.

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Petrucciani, Alberto. "Perché il Seminario di biblioteconomia? Esigenza e urgenza di una riflessione strategica sul ruolo delle discipline della biblioteca nell’università italiana." In 1. Seminario Nazionale di Biblioteconomia, 29–39. Ledizioni, 2013. http://dx.doi.org/10.4000/books.ledizioni.1172.

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Carlo Battini, Marcella Mancusi, and Mauro Stallone. "Rilievo tridimensionale e virtualizzazione di sculture in marmo del Museo Archeologico Nazionale di Luni." In 42th INTERNATIONAL CONFERENCE OF REPRESENTATION DISCIPLINES TEACHERS. CONGRESS OF UNIONE ITALIANA PER IL DISEGNO. PROCEEDINGS 2020. LINGUAGGI, DISTANZE, TECNOLOGIE. FrancoAngeli srl, 2021. http://dx.doi.org/10.3280/oa-693.113.

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Тези доповідей конференцій з теми "Disciplina nazionale"

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Frenea Schmidt, Armelle, Henrik Johansson, and Stefan Krämer. "From educational programmes to professional projects: finding flight opportunities." In Symposium on Space Educational Activities (SSAE). Universitat Politècnica de Catalunya, 2022. http://dx.doi.org/10.5821/conference-9788419184405.065.

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Анотація:
Nowadays, lots of opportunities are offered to students to fly their own experiment on board of rockets or balloons. Thanks to those opportunities, young scientists have a chance to experience hands-on project and even to find a vocation: pursuing experimentations on-board of flight missions. However, it can appear, for these young professionals, that flying on board sounding rockets or stratospheric balloons is hard to access or to afford. Yet the opportunities exist and are waiting for them! Space educational programmes enable students to learn, in a short period of time, all phases of a scientific project; a unique chance to experience a full project cycle from objectives’ definition to the publication of the results. Thus, students define mission requirements, design, manufacture, test and finally launch their own experiment! On REXUS/BEXUS [1] for example, students experience an end-to-end project with all disciplines required by a Space project (science, mechanics, electronics, software, system engineering, management, finances, outreach). The concretisation of all efforts occurs during the launch campaign, organised at SSC Esrange (Sweden). The campaign is always an intense period for the participants: high level of concentration, pressure, stress but a massive work that pays off during the flight and after. Usually, this key event enables ideas and improvements to pop up; a prolific event to define the next step of an experiment, maybe on a future mission! Many students start their professional career after the campaign. Despite new ideas and the drive to pursue, a common idea of these young professionals is that it is hard to access to flight opportunities on sounding rockets or stratospheric balloons while not being a student anymore: too expensive to finance a campaign? too complex to organise? who to contact? Many questions that it is time to answer. Yes, it is possible! At SSC, we enable access to stratospheric balloons, sounding rockets and drop tests on a cost-efficient entrance level or fully funded through national and international programmes. One of these examples is the EOSTRE mission [2] (Experiment on Outliving Microorganisms under Stratospheric Environment), developed by FH Aachen University of Applied Sciences (Germany) in collaboration with the University of Oulu (Finland); a former BEXUS team that developed its own balloon mission, launched successfully from Esrange in March 2020. Several former students from REXUS/BEXUS have joined professional opportunities, such as the HEMERA [3] programme, with the experiments GRASS from INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) and STRAINS (Sapienza University, Rome) and launched it from Esrange in September 2021. Today, SSC is also offering ride share opportunities on sounding rockets with the programme SubOrbital Express [4]; first successful launch was in June 2019 on board MASER 14 (S1X-1). Opportunities are still open for the next missions in fall 2022 (S1X-3) and in 2023 (S1X-4)
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