Добірка наукової літератури з теми "Conflitti di interesse"
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Статті в журналах з теми "Conflitti di interesse"
Adobati, Fulvio, and Andrea Debernardi. "Chi è stato? Grandi infrastrutture di trasporto, conflitti territoriali e identificazione dell'interesse generale." ARGOMENTI, no. 34 (June 2012): 51–71. http://dx.doi.org/10.3280/arg2012-034003.
Повний текст джерелаMartinelli, Paolo. "Interesse del minore, conflitti tra giudici nazionali e modelli di processo." MINORIGIUSTIZIA, no. 3 (October 2011): 276–88. http://dx.doi.org/10.3280/mg2011-003030.
Повний текст джерелаTizzoni, Elisa. "Tourism will tear us apart. Turismo e ambiente nell'Italia del boom attraverso un caso di studio nel Levante ligure." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 297 (January 2022): 95–116. http://dx.doi.org/10.3280/ic2021-297005.
Повний текст джерелаNicolini, Gianni, and Camilla Mazzoli. "Il pricing della consulenza in materia di investimento in Italia." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 3 (September 2011): 491–507. http://dx.doi.org/10.3280/ed2010-003005.
Повний текст джерелаBignamini, Angelo A. "Limits and challenges of the ICH GCP requirements." Medicina e Morale 47, no. 4 (August 31, 1998): 691–708. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1998.825.
Повний текст джерелаPalazzolo, Maria Iolanda. "Chi č l'autore dell'Indice? Santa Sede e diritto d'autore nell'Italia liberale." SOCIETÀ E STORIA, no. 132 (July 2011): 277–300. http://dx.doi.org/10.3280/ss2011-132003.
Повний текст джерелаSantarelli, Matteo. "Conflitto, interessi, bisogni. Le Lezioni in Cina di John Dewey." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 63 (February 2019): 47–60. http://dx.doi.org/10.3280/las2018-063004.
Повний текст джерелаEtzkowitz, Henry. "Imprenditorialità degli scienziati: conflitto di interessi e cambiamento normativo nella scienza." Quaderni di Sociologia, no. 20 (August 1, 1999): 7–28. http://dx.doi.org/10.4000/qds.1414.
Повний текст джерелаBeri, Emiliano. "«Contrabbandieri, pirati e ladri di mare». Bonifacini e napoletani nella marina di Pasquale Paoli (1756-1768)." SOCIETÀ E STORIA, no. 132 (July 2011): 249–76. http://dx.doi.org/10.3280/ss2011-132002.
Повний текст джерелаPontremoli, Roberto. "Ancora in Tema di… Scienza Biomedica ed Etica Professionale: Dalla Open Science al Conflitto di Interessi." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 27, no. 4 (September 11, 2015): 264–66. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2015.843.
Повний текст джерелаДисертації з теми "Conflitti di interesse"
Russo, Serena <1980>. "Minoranze azionarie e conflitti di interesse." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2391/1/Russo__Serena___Tesi.pdf.
Повний текст джерелаRusso, Serena <1980>. "Minoranze azionarie e conflitti di interesse." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2391/.
Повний текст джерелаBelleggia, Stefano <1973>. "L’applicazione della direttiva 2004/39/CE: obblighi informativi e conflitti di interesse nell’attività di intermediazione finanziaria." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2010. http://hdl.handle.net/10579/927.
Повний текст джерелаIn the process of European economic integration, the Markets in Financial Instrument Directive (i.e. MiFID), has a very important role, since it aims at creating a single market for financial services characterized by more integrated capital markets and enhanced investor protection, the same across all European countries. This paper – examining the major changes brought at the national level by the transposition of MiFID, with particular attention to rules of conduct for financial intermediaries in the provision of investment services – identifies some critical aspects of the legislation that could hinder the achievement of the main objectives of the Directive at issue. Therefore, while noting the general effectiveness of MiFID provisions, we nonetheless hope for further action by the European legislature intended to remedy the identified deficiencies in the Directive at issue. To complete the study, a look at U.S. law was finally given, in consideration of the fact that U.S. law in some ways influenced the European legislator while drafting the MiFID.
Miotto, Linda. "Interesse sociale e finanziatori insider: l'esperienza statunitense sui conflitti e le prospettive del diritto italiano." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3426600.
Повний текст джерелаLe pagine che seguono intendono offrire una rilettura dell’interesse sociale alla luce degli strumenti con i quali le più recenti riforme legislative hanno voluto consentire il coinvolgimento dei finanziatori nel governo della società dalla fase di start up a quella di crisi. Il primo capitolo opera una ricostruzione storica e comparata della contrapposizione tra le due scuole di pensiero che tradizionalmente si misurano sulla nozione di società e di interesse sociale: istituzionalismo e contrattualismo. L’intento è fare emergere come questi due moduli interpretativi, sebbene appaiano destinati ad una divergenza insuperabile perché radicata in ultima analisi su approcci politici profondamente configgenti sui fondamenti stessi del diritto societario, in un’altra prospettiva e specificamente nel contesto dell’assetto normativo attuale, necessitano viceversa d’essere conciliati in un quadro unitario. Ciò quantomeno perché le ragioni tradizionalmente addotte a fondamento del divario interpretativo hanno per la più parte perso aderenza al dato normativo dopo che questo è stato ridisegnato dalla riforma componendo in una diversa pluralità di forme le relazioni contrattuali inerenti alla società. La teoria della primazia dei soci – la quale ravvisa nella società una proprietà degli azionisti e nella massimizzazione della ricchezza di questi ultimi l’interesse in funzione del quale la società deve essere amministrata - non è soddisfacente sul piano descrittivo, in particolare perché negando ogni considerazione alle istanze dei non soci si mostra incoerente con il ruolo attivo che il legislatore ha consentito ai creditori nella stessa corporate governance. L’osservazione di questo nuovo elemento sposta dunque il baricentro dell’indagine sulla relazione tra la complessità della struttura finanziaria della società e la titolarità di diritti di controllo sulla stessa. La relativa analisi è condotta nel capitolo secondo, che muove dalla considerazione per cui i contratti tra i vari finanziatori e la società soffrono di un’incompletezza resa inevitabile dagli alti costi di transazione associati alla pretesa di disciplinare in sede negoziale ogni possibile evenienza. Gli strumenti ibridi di partecipazione trovano collocazione in questo contesto in quanto meccanismo legale innovativo di promozione dell’efficienza economica connessa alle istanze di competitività nell’accesso al finanziamento della piccola o media impresa. Un’efficienza, questa auspicata, da valutarsi soprattutto con riguardo al dibattito sul fondamento legale o contrattuale delle tutele da riconoscere agli investitori non azionisti, la ricostruzione del quale dimostra anzitutto che né il contratto di finanziamento né la tutela giudiziale successiva possono considerarsi strumenti perfetti, e in secondo luogo che il contesto normativo riformato impone di porre in discussione molti dei presupposti sui quali è tracciata la distinzione in punto di tutela tra azionisti e non azionisti. Rileva in tal senso l’argomento dottrinale secondo il quale le società dovrebbero massimizzare il valore per i soli azionisti perché così facendo – in considerazione delle pretese residuali di cui tale categoria è referente – otterrebbe di massimizzare il valore per l’intero ente. Ebbene, tale assunto è oggi posto in discussione dalla diversificazione degli strumenti di finanziamento, che sollecita a ridefinire la relazione tra proprietà e controllo nonché la nozione stessa di “residual claimant”, e supporta l’idea che anche l’interesse sociale, così come il controllo sociale, si presti ad essere determinato in via negoziale. Questa conclusione, a sua volta, induce a valutare la posizione dei finanziatori con poteri di voice in termini di controllo sulla società e, di conseguenza, ad esaminare l’ampio tema della responsabilità dei creditori nella prospettiva che il contratto di finanziamento sia veicolo non solo di diritti ma anche di oneri di condotta. Così procedendo, il terzo capitolo si prefigge di fare luce, anzitutto, sulle implicazioni che l’attribuzione ai finanziatori del potere di influenzare o controllare il processo decisionale della società esercita in tema di responsabilità e, sotto un secondo profilo, sull’opportunità di riferire ai portatori di strumenti partecipativi la disciplina recentemente dettata in seno al corpo normativo delle s.r.l. con riguardo alla responsabilità patrimoniale e gestionale dei soci. Premesso che raramente è da ritenere che i finanziatori istituzionali possano trovare conforme ai loro interessi alterare in sede contrattuale il principio residuale di primazia degli azionisti per svolgere in luogo di questi ultimi un ruolo attivo nella governance della società, ciononostante non è da escludere che in determinati contesti – e in specie in quello di crisi - le valutazioni di convenienza possano essere diverse. Potrebbe quindi essere rilevante trovare nella responsabilità (e nell’efficacia dell’intervento giudiziale) un bilanciamento tra la rinnovata fiducia nell’autonomia contrattuale e l’opportunità di prendere in considerazione anche i creditori privi di capacità di conseguire in sede di negoziazione un livello idoneo di tutela (cd. finanziatori “outsider”): ciò soprattutto in quanto il modello dominante in dottrina evidenzia che le politiche di debito assunte dalle società in stato di crisi svantaggiano sistematicamente la massa non organizzata dei creditori, che si trovano pertanto esposti a comportamenti strategici del debitore o degli investitori istituzionali. D’altro canto proprio la leva della responsabilità potrebbe dissuadere le banche dall’investire negli strumenti ibridi di finanziamento, così vanificando l’innovazione legislativa e con essa gli intenti di garantire maggiore competitività al nostro ordinamento. In considerazione di questi diversi elementi, il quarto capitolo si volge allo studio della recente riforma fallimentare, per valutare la profittabilità delle nuove tecniche finanziarie nella fase di crisi. In particolare, l’attenzione è riposta sulle soluzioni concordate alla crisi dell’impresa e sul relativo impatto sul sistema di governance. Per un verso emerge come evitare la procedura fallimentare nel più dei casi significhi sottrarsi dall’essere convenuti in azioni di responsabilità; per altro verso si delinea come ricorrendo a clausole contrattuali attributive di diritti di controllo i creditori ottengano di indirizzare non solo le politiche di investimento ma anche quelle di risanamento delle società finanziate, e con ciò dunque di poter contenere il rischio dell’attivarsi delle responsabilità da eterogestione. Se si considera come l’opzione per le soluzioni pre-fallimentari possa avvantaggiare l’intera massa dei creditori, si è indotti a ritenere che l’efficienza economica degli ibridi finanziari trovi realizzazione solo nell’intersezione di molteplici prospettive, legate alla privatizzazione dell’insolvenza, al mercato del controllo delle società, al coinvolgimento dei creditori negli assetti di governo delle società finanziate. La comprensione unitaria di tali dinamiche, legate al contempo alla solvenza e all’insolvenza, si pone quindi come momento essenziale per l’interpretazione degli equilibri di governance in relazione al complesso atteggiarsi dell’interesse sociale in relazione alle istanze di finanziamento.
Pari, Silvia <1988>. "La ricerca medica: problematiche, responsabilità e conflitti di interesse tra buone pratiche e rispetto dei diritti della persona. Una guida per il ricercatore." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amsdottorato.unibo.it/8020/1/Tesi%20Dottorato%20%28Definitiva%29.pdf.
Повний текст джерелаThis dissertation investigates and analyses the main legal issues arising in connection with medical research on humans. An analysis was conducted of the main legal sources and literature (from the 1946 Nuremberg Code to the recent EU Regulation 536/2014), and on this basis the main problems have been identified that come up when medical research projects are submitted to ethics committees, to this end using an evaluative framework organized under three headings: types research project (experimental, observational, on human tissue, and involving medical devices), types of opinion issued by the ethics committee (accept, accept subject to minor revision, on hold subject to major revision, reject), and types of issues. Proceeding from this evaluative framework, a sampling and statistical analysis was carried out on the 739 opinions issued in 2014 and 2015 by Independent Ethics Committee set up at the Policlinico Universitario Sant’Orsola Malpighi di Bologna. Four main classes of issues have been identified: the personal information and consent forms for participating in medical research projects, the personal information and consent forms for the processing of personal information, economic agreements between the research sponsor and its promoter or the research centre, and the insurance policy covering the risks attached to the project. For each of these issues, the legal standards to be met have been identified with the aim of providing promoters and researchers with the practical guidance needed for them to streamline the submission of their research projects to an ethics committee.
Piovesan, Enrica. "Il conflitto di interessi degli amministratori di società." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3426597.
Повний текст джерелаLa presente ricerca riguarda la materia del diritto penale commerciale. In particolare, essa è incentrata sulla complessa problematica della disciplina del conflitto di interessi degli amministratori di società, in quanto essa si focalizza sullo stato della questione e le prospettive di riforma. L’approfondimento della tematica passa, naturalmente, attraverso il confronto tra le disposizioni penali conosciute dall’ordinamento italiano per reprimere il fenomeno, a partire dall'abrogato delitto di conflitto di interessi, fino al quelli dell'infedeltà patrimoniale e dell'omessa comunicazione del conflitto di interessi. Si affrontano, quindi, le connesse problematiche applicative, sia recenti, sia storicamente emerse, tanto in dottrina che in giurisprudenza. D'altro lato, attraverso l’analisi delle esperienze di Francia, Spagna e Regno Unito, viene evidenziato come possa svolgersi la coesistenza tra norme speciali, di diritto penale societario, e reati comuni, con particolare riferimento a fattispecie assimilabili al delitto di appropriazione indebita. Anche tale fattispecie è stata, dunque, esaminata, con particolare riguardo alla vis expansiva della stessa. Fine ultimo della tesi di ricerca, al di là di tracciare un’ampia panoramica sulle soluzioni prospettabili, è stato quello di comprendere, da un lato, fino a che punto sia necessario l’intervento del diritto penale e, dall'altro, in che misura sia auspicabile un diritto penale societario, che si presenti come sanzionatorio di precetti civilistici.
Colonnelli, De Gasperis Mattia. "Le azioni correlate.Tracking Stocks." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2010. http://hdl.handle.net/10077/3667.
Повний текст джерелаIl lavoro ha ad oggetto l’istituto giuridico delle azioni correlate o di settore (già noto e diffuso in ordinamenti stranieri con il nome tracking stocks e tracking shares), introdotto nell’ordinamento giuridico italiano dalla recente riforma di diritto societario al fine di rendere le forme di finanziamento della società per azioni più efficienti, flessibili e maggiormente adatte alle esigenze degli investitori e dei mercati di capitali. Tale strumento di partecipazione azionaria offre l’opportunità di un investimento remunerato secondo la produttività di uno specifico settore dell’attività esercitata dalla società emittente. Ai sensi del novellato art. 2350, comma 2, c.c., le azioni correlate sono, infatti, “azioni fornite di diritti patrimoniali correlati ai risultati dell’attività sociale in un determinato settore”. Lo studio si apre con l’analisi delle ragioni economico-finanziarie sottostanti l’emissione di tracking stocks, soffermandosi sul diversification discount, la corporate governance, l’asimmetria informativa, le operazioni straordinarie di ristrutturazione aziendale, i particolari equilibri nell’ambito di compagini complesse, l’incentivazione ai managers, la predisposizione di poison pills in caso di scalate ostili. Il precedente storico dell’istituto risale al 1984 quando General Motors al fine di acquisire Electronic Data System attribuì agli azionisti di quest’ultima azioni correlate al core business della medesima società acquisita. La prima operazione europea di ammissione alla quotazione di azioni correlate è avvenuta in Francia nel 2000, anno in cui Alcatel S.A. collocava sul premier marchè azioni correlate all’attività della società controllata Alcatel Optronics. In Italia, le tre società chiuse AIMAG S.p.A. (2006), ATAF S.p.A. (2005) e Friulia S.p.A. (2005) e l’investment company quotata Cape Live S.p.A. (2007) hanno emesso azioni correlate. Vengono approfonditi, tra l’altro, l’ambito di applicabilità dell’istituto, con particolare riguardo alla definizione di settore, alle divisional tracking stocks ed alle subsidiary tracking stocks, e la correlazione dei diritti patrimoniali ai risultati di un settore specifico di attività sociale esercitata dall’emittente (correlazione in senso forte, o close tracking, e correlazione in senso debole, o loose tracking), quale elemento minimo e caratterizzante tale categoria azionaria. Si conclude che sul piano strutturale e funzionale il risultato del settore rappresenta il parametro quantitativo, il criterio, relativo o assoluto, fisso o variabile, per il calcolo della parte di risultato di esercizio di spettanza delle azioni correlate. Sono analizzati, poi, i diritti patrimoniali tipici delle azioni correlate, quali il diritto agli utili, la partecipazione alle perdite ed il diritto alla quota di liquidazione, e i diritti amministrativi, quali il diritto di voto in assemblea generale ed in assemblea speciale, anche nel contesto dell’autonomia statutaria. Il lavoro prosegue con la trattazione del tema dell’accertamento del risultato di settore e delle modalità di rendicontazione da inserirsi all’interno dello statuto. Si argomenta che il risultato di settore non può considerarsi concetto giuridico e/o contabile predefinito e non rappresenta il contenuto del diritto patrimoniale dell’azionista, ma solo un parametro di commisurazione dello stesso, in funzione del criterio di correlazione prescelto. Viene trattato, inoltre, il diritto di conversione delle azioni correlate in azioni ordinarie come meccanismo di exit, funzionale a disciplinare la sorte delle azioni correlate al verificarsi di predeterminati eventi o condizioni. Si esaminano le clausole di conversione ricorrenti nella prassi internazionale, di cui si verifica la compatibilità con l'ordinamento italiano. Infine, vengono identificate le nuove criticità di corporate governance cui le azioni correlate danno luogo, come ad esempio le nuove conflittualità orizzontali tra i soci relative all’allocazione di risorse, delle opportunità d’affari (corporate opportunities), delle spese e dei costi comuni. In tale contesto si forniscono alcuni standards di condotta che gli amministratori di società multi settoriali devono seguire, onde evitare di incorrere in responsabilità verso la società, i soci o i creditori sociali. In tale contesto, si parte dalla constatazione di carattere economico per cui l’impresa multi settoriale è accostabile al fenomeno del gruppo di società ovvero dell’imprenditore-persona fisica o comunque soggetto che abbia rilevanti interessi economici in altre imprese, individuali o collettive. E’ interesse comune a tutti gli azionisti sia che la società mantenga un sano equilibrio economico e finanziario sia che la società venga gestita, nel suo complesso, in modo efficiente. Nel caso in cui la società è insolvente perdono tutti i soci. Una gestione economicamente efficiente conduce alla massimizzazione del valore aggregato delle azioni, cui corrisponde la massimizzazione del valore di ciascuna categoria di azioni, cuore della teoria del c.d. shareholder value. In tale prospettiva l'attenzione si sposta necessariamente sulle modalità gestionali. Infatti, tale interesse comune può essere perseguito esclusivamente attraverso una continua e costante azione perequativa da parte degli amministratori volta ad armonizzare ed ottimizzare il funzionamento particolare di ciascun settore con quello degli altri.
XXII Ciclo
1975
De, Vitiis Cecilia. "Il conflitto di interessi nella gestione collettiva del risparmio." Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2011. http://hdl.handle.net/11385/200866.
Повний текст джерелаMartini, Giacomo. "La tutela costituzionale della rendita ed i suoi limiti." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3421757.
Повний текст джерелаIl lavoro di ricerca si propone di mettere in luce il ruolo pervasivo della rendita negli ordinamenti giuridici contemporanei ed il vulnus che esso reca al funzionamento dello Stato democratico. Nel primo capitolo viene ricostruita innanzitutto la nozione di rendita, sotto il profilo economico, come fonte di reddito che attribuisce all’individuo un guadagno “ozioso”, in contrapposizione a quello “dispendioso” derivante dal lavoro. Si concentra quindi l’attenzione sulle rendite finanziarie, che rappresentano la manifestazione più diffusa di questa forma di ricchezza nell’epoca contemporanea, e sul ruolo di primo piano assunto sul mercato dei capitali dagli investitori istituzionali. Successivamente, si approfondisce il rilievo politico e costituzionale del fenomeno economico “rendita” e, in questa prospettiva, il capitolo si chiude con una serie di dati relativi all’attuale crisi finanziaria ed economica globale, che danno conto della situazione di ineffettività in cui versano le democrazie occidentali contemporanee. Nel secondo capitolo viene chiarito il significato di un’indagine costituzionale sulla rendita finanziaria a fronte di alcune possibili obiezioni, tra cui, in particolare, quella della “inutilità” del parametro di riferimento in virtù della derivazione sovranazionale della normativa concernente i mercati finanziari. A tal proposito, viene valorizzata l’esistenza nella Costituzione italiana di alcuni principi supremi dell’ordinamento, che sono immodificabili in quanto posti a tutela di valori non negoziabili della democrazia. Rinvenuto in essi il limite costituzionale al processo di globalizzazione delle regole, si sottolinea come il ruolo pervasivo della rendita determini, in realtà, un duplice deficit democratico all’interno degli ordinamenti giuridici contemporanei: da un lato, un deficit di democrazia “materiale”, che si traduce nella negazione del fondamento sul lavoro della Repubblica; dall’altro, un deficit di democrazia “formale”, che trova la sua causa in un’elusione sostanziale del principio di sovranità popolare. Appuntando l’attenzione su quest’ultimo aspetto del ruolo pervasivo della rendita, il terzo capitolo affronta più da vicino i problemi concernenti l’assunzione delle regole che accompagnano la globalizzazione dei mercati finanziari. In quest’ottica, il lavoro di ricerca evidenzia come il vero vulnus al principio democratico in questo settore normativo sia da rinvenire nella capacità degli investitori istituzionali di orientare a loro favore le scelte dei decisori pubblici, sfruttando canali alternativi rispetto a quelli istituzionali, quali i rapporti personali, le lobbies e le agenzie di rating. In sede conclusiva, vengono pertanto fornite alcune indicazioni di principio per porre rimedio, in una prospettiva de jure condendo, a tali forme di sostanziale elusione del principio di sovranità popolare
Bedeschi, Veronica. "Rapporto di cambio e conflitto di interessi nella delibera di fusione tra tutela reale e tutela obbligatoria." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2008. http://hdl.handle.net/11577/3425171.
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Mondini, Paolo Flavio. I conflitti di interesse degli intermediari bancari nella prestazione di servizi di investimento: L'esperienza statunitense. Milano: Giuffrè, 2008.
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Знайти повний текст джерелаSemiotica di Cosa nostra e dell'antimafia: Il ruolo del giornalismo tra linee editoriali e conflitti di interesse. Roma: Aracne, 2010.
Знайти повний текст джерелаBuone regole per la casta: Lodi, garanzie parlamentari, insindacabilità, conflitti di interesse ed altre storie. Roma: Gangemi, 2008.
Знайти повний текст джерелаMario, Miscali, ed. I signori del rating: Conflitti di interesse e relazioni pericolose delle tre agenzie più temute dalla finanza globale. Torino: Bollati Boringhieri, 2012.
Знайти повний текст джерелаPertici, Andrea. Il conflitto di interessi. Torino: G. Giappichelli, 2002.
Знайти повний текст джерелаStesuri, Aldo. Il conflitto di interessi. Milano: Giuffrè, 1999.
Знайти повний текст джерелаMaffeis, Daniele. Conflitto di interessi nel contratto e rimedi. Milano: A. Giuffrè, 2002.
Знайти повний текст джерелаSciortino, Antonella. Conflitto di interessi e cariche di governo: Profili evolutivi delle ineleggibilità e delle incompatibilità. Torino: G. Giappichelli, 1999.
Знайти повний текст джерелаMarco, Ieva, ed. La condizione di reciprocità, la riforma del sistema italiano di diritto internazionale privato: Aspetti di interesse notarile. Milano: Giuffrè, 2001.
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Pelaia, Paolo, Erica Adrario, and Lucia Buglioni. "Conflitto di interessi: Considerazioni e raccomandazioni." In Governo clinico e medicina perioperatoria, 327–36. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2793-0_24.
Повний текст джерелаWubs-Mrozewicz, Justyna. "Maritime Networks and Premodern Conflict Management on Multiple Levels. The Example of Danzig and the Giese Family." In Atti delle «Settimane di Studi» e altri Convegni, 385–405. Florence: Firenze University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-857-0.20.
Повний текст джерелаBubbico, Davide. "4 • L’industria automotive italiana tra problematiche di settore e transizione verso l’auto elettrica Stellantis e le ricadute produttive e occupazionali." In Osservatorio sulle trasformazioni dell’ecosistema automotive italiano 2022. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2023. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-703-6/004.
Повний текст джерелаТези доповідей конференцій з теми "Conflitti di interesse"
Chairawati, Fajri. "Model Pemerkasaan Politik Perempuan di Wilayah Konflik Aceh." In Conference on Pusat Pengajian Umum dan Kokurikulum 2020/1. Penerbit UTHM, 2020. http://dx.doi.org/10.30880/ahcs.2020.01.01.003.
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