Добірка наукової літератури з теми "Balcanismo"

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Статті в журналах з теми "Balcanismo"

1

Beutler, Gisela, Samuel G. Armistead, Joseph H. Silverman, Israel J. Katz, Iacob M. Hassan, and Selma Margaretten. "En torno al Romancero Sefardi (Hispanismo y balcanismo de la tradicion judeo-espanola)." Jahrbuch für Volksliedforschung 30 (1985): 203. http://dx.doi.org/10.2307/848822.

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2

Antonova, O. K. "«Balcanism» In A Modern Serbian Prose." Science and Education a New Dimension VI(166), no. 49 (June 29, 2018): 7–10. http://dx.doi.org/10.31174/send-ph2018-166vi49-01.

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3

Salvi, A. E., I. Dakovic, and F. Randelli. "Il “telaio” balcanico o “metodo” balcanico. Nascita di un rivoluzionario dispositivo traumatologico." Archivio di Ortopedia e Reumatologia 120, no. 2 (October 2009): 22–23. http://dx.doi.org/10.1007/s10261-009-0037-4.

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4

BUFALINO, NICHOLAS. "Francesco Guida, L'Italia e il Risorgimento balcanico. Marco Antonio Canini." Μνήμων 11 (January 1, 1987): 352. http://dx.doi.org/10.12681/mnimon.631.

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5

Nam, Seungsuk. "Cinematic Cartography and (Im)possible Work of Mourning for Yugoslavia: Poetic Embodiment of Balcanism Based on Mise En Abyme." Film Studies 83 (March 31, 2020): 199–274. http://dx.doi.org/10.17947/fs.2020.3.83.199.

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6

Gebhard, Louis A. "Francesco Guida, Armando Pitassio, and Rita Tolomeo. Nascita di uno stato balcanico: la Bulgaria di Alessandra di Battenberg nella corrispondenza diplomatica italiana (1879-1886). Napoli: Edizioni Scientifiche Italiana, 1988. 522 pp. L. 600,000 (paper)." Canadian-American Slavic Studies 25, no. 1-4 (1991): 427–28. http://dx.doi.org/10.1163/221023991x01154.

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7

Hitchins, Keith. "Un conflitto balcanico: La contesa fra Bulgaria e Romania in Dobrugia del Sud, 1918-1940. By Alberto Basciani. Collana di Studi e Ricerche, 17. Cosenza, Italy: Periferia, 2001. iv, 229 pp. Notes. Index. Maps. €12.91, paper." Slavic Review 63, no. 1 (2004): 166–67. http://dx.doi.org/10.2307/1520293.

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8

Miok, Olivera. "Téa Obreht e Sara Nović: l’esotico alla balcanica." 53 | 2019, no. 1 (September 26, 2019). http://dx.doi.org/10.30687/annoc/2499-1562/2019/01/008.

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Анотація:
In the contemporary literary universe, where the ‘commercial pole’ of literary field prevails over the ‘autonomous’ one, according to the dichotomy introduced by Pierre Bourdieu and furtherly developed by Pascale Casanova, the phenomena of so-called ‘world fiction’, has been becoming increasingly widespread. Considering that many readers read the works of fiction in order to experience the Other and the Alterity, the writers originating from or somehow related to peripheral cultures are expected to represent their cultures. The value of authenticity is attributed to their representations, even if the author’s autonomy is significantly limited by the rules of the chosen genre (‘world fiction’), and of the literary field they are trying to penetrate. Starting from these premises and focusing on the extraordinary success of two American writers of Balkan origin, Tea Obreht and Sara Nović, in this paper I will try to provide some answers to the following questions: what is the expected image of the Balkan in the USA literary field? Is the discourse of balcanism still present? And why do these images, although fictional, have an importance for the real world?
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9

Camilotti, Silvia. "Recensione a Anilda Ibrahimi, "Non c'è dolcezza", Torino, Einaudi, 2012." altrelettere, September 10, 2012. http://dx.doi.org/10.5903/al_uzh-9.

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Анотація:
Si propone una recensione del romanzo "Non c'è dolcezza" (Einaudi 2012) di Anilda Ibrahimi, scrittrice di origine albanese, residente in Italia e autrice in lingua italiana. Nei suoi precedenti romanzi – "Rosso come una sposa" (Einaudi 2008) e "L'amore e gli stracci del tempo" (Einaudi 2009) – l'autrice pone l'attenzione sul conflitto balcanico e sulla storia albanese. Uno dei temi privilegiati nella sua scrittura è la condizione femminile nel suo paese natale: nei suoi romanzi offre un'immagine anticonvenzionale di donne forti che, nonostante la cultura tendenzialmente patriarcale, rappresentano sempre i pilastri della famiglia. Ibrahimi non alimenta una visione stereotipata di donna succube, che troppo spesso i lettori italiani possiedono. L'attenzione alle questioni di genere, ai rapporti tra uomini e donne e ai condizionamenti sociali e culturali è centrale nei suoi testi.
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Bria, Gianfranco. "REGOLE E METODI DEL SUFISMO IN EPOCA POST-OTTOMANA:LOʿILMIḤĀLDI SHEJH ADEM NURI GJAKOVA". El Azufre Rojo, № 9 (10 грудня 2021). http://dx.doi.org/10.6018/azufre.504311.

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Анотація:
Riassunto: Questo articolo analizza il manuale sufi (ʿilmiḥāl) scritto da Shejh Adem Nuri Gjakova nel 1934, al fine di fornire uno sguardo d’insieme sulle regole e sui metodi di realizzazione spirituale più diffusi nel Sufismo balcanico post-ottomano. In questo manuale, infatti, è possibile riscontrare la presenza di un forte senso di reverenza verso ‘Alī e la Famiglia del Profeta, così come una forte impronta delle dottrine di Ibn al-ʿArabī. Entrambi sono due delle principali caratteristiche del Sufismo di area balcanica, la cui formazione è indissolubilmente legata alla storia religiosa e sociale dell’Impero Ottomano, in cui i confini confessionali prescindevano da una chiara demarcazione tra sciismo e sunnismo, così come è identificata in epoca contemporanea. Abstract: This article analyses the catechist manual (ʿilmiḥāl) who was written by Shejh Adem Nuri Gjakova in 1934, to provide an overview about spiritual rules and methods widespread in post-Ottoman Balkan Sufism. In this manual, in fact, there are a strong reverence towards ‘Alī and the Prophet’s Family, as well as a strong imprint by Ibn al-ʿArabī’s doctrines; both are among the main characters of Balkan Sufism, whose formation is inextricably linked to the religious and social history of the Ottoman Empire, in which the confessional boundaries were much smoother than today.
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Дисертації з теми "Balcanismo"

1

Moretto, Marta. ""Il bene e il male quando vengono piovono": paradossi, antinomie e ossimori nella narrativa di Fulvio Tomizza (1935-1999)." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2009. http://hdl.handle.net/10077/3039.

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Анотація:
2007/2008
Lo scrittore istriano Fulvio Tomizza (1935-1999) ha proposto, attraverso i titoli composti nei quarant'anni della sua carriera e afferenti a generi letterari diversi, un'attenta analisi del problema della "conciliazione" nell'ambito dei rapporti intertnici e interculturali con particolare riferimento all'area adriatica e balcanico danubiana. Attraverso l'uso di ossimori, antinomie e paradossi, presenti nei testi a livello formale e contenutistico, lo scrittore ha concretizzato nella struttura narrativa delle proprie produzioni l'evolversi della sua teoresi in merito al problema stesso della "conciliazione". Un'analisi delle diverse tipologie di "figure retoriche della conciliazione degli opposti" offre, pertanto, la possibilità di delineare lo sviluppo delle indagini tomizziane.
XXI Ciclo
1980
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2

BERBER, Neval. "Nello specchio dell'altro. Orientalismo, balcanismo e queerness in E.M. Forster." Doctoral thesis, 2009. http://hdl.handle.net/11562/337463.

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Анотація:
Nel 2007 David Bradshaw chiude la sua Introduction a The Cambridge Companion to E.M. Forster da lui curata, invitando a una lettura dell’opera di E.M. Forster che fosse meno reverenziale e possibilimente più critica. In questa dissertazione si è scelto di rispondere all’invito di Bradshaw non solo attraverso lo studio delle opere che avevano reso E.M. Forster subito famoso, ma anche di alcuni lavori non pubblicati mentre E.M. Forster era in vita, in particolare focalizzandosi su un dramma sconosciuto alla maggioranza dei lettori e rimasto inedito fino ai giorni nostri, intitolato The Heart of Bosnia, redatto nel 1911 e conservato negli archivi del King’s College di Cambridge. Il presente studio ha investigato The Heart of Bosnia collocandolo nel quadro del corpus letterario forsteriano, cercando sia di riproporre sotto una nuova luce aspetti marginalmente già presi in considerazioni dalla critica, sia di rilevarne altri del tutto sconosciuti. In particolare, questa ricerca ha osservato come il dramma inedito si relazioni ai lavori fictional come Maurice (1913) e A Passage to India (1924), che Forster scrisse in seguito ai quattro romanzi che prima del 1910 lo avevano reso famoso in Inghilterra e oltre, Where Angels Fear to Tread, A Room with a View, The Longest Journey e Howards End, interrogando l’approccio dei testi forsteriani a questioni come ‘razza’, classe, genere e sessualità, in un momento cruciale per la sua carriera di fictional writer. L’apparato metodologico che si è adottato per il presente lavoro è stato informato dagli studi sulla discourse analysis. La ricerca si è pertanto ispirata agli studi relativi agli immaginari collettivi europeo-occidentali sui Balcani, sull’Oriente e sull’omosessualità. Si è tenuto conto delle preesistenti analisi che si sono focalizzate sulle ‘costruzioni’ delle immagini rappresentanti l’alterità, ‘razziale’, di genere, sessuale e di classe, soprattutto nei confronti delle colonie britanniche, dell’Oriente e dei Balcani. Questo ricco filone di studi ha dimostrato come certe figure e rappresentazioni socio-culturali abbiano contribuito in modo significativo alla formazione di processi discorsivi che erano parte integrante di progetti di dominio e controllo sociale sui soggetti collocati ai margini dell’Impero, dell’Europa e della società britannica. Tenuto conto della location bosniaca del dramma, si è anche cercato di individuare la natura specifica dei discorsi che a fine Ottocento e a inizio Novecento circolavano nell’arena pubblica britannica in riferimento alla Bosnia-Erzegovina. Quei discorsi costituiscono lo sfondo sul quale proiettare l’opera forsteriana e, in assenza di una letteratura specifica cui appoggiarsi, due capitoli sono dedicati alla ricostruzione di quel contesto. Il punto di riferimento principale per lo svolgimento di queste analisi è stato il corpus dell’odeporica britannica sulla Bosnia-Erzegovina. Avendo studiato le implicazioni narrative dei discorsi presenti nel dramma, si può concludere dicendo che l’orientalismo, il balcanismo e il discorso sull’omosessualità fin de siècle rinviano a tre nuclei tematici presenti nel dramma. Il primo riguarda le questioni relative alla costruzione dell’identità ‘razziale’, quindi pone l’accento su un’impossibilità di convivenza tra l’Ovest e l’Est, mentre il secondo e il terzo sono legati a questioni di genere e sessuali, rinviando, da un lato, ad un’immagine della società basata sui principi del patriarcato del tipo New Chivalry, e, dall’altro, ad un’identità omosessuale mascolinizzata. Ciò che i tre temi sicuramente segnalano è che The Heart of Bosnia, per i due romanzi compiuti che Forster scrisse dopo il 1910, cioè A Passage to India e Maurice, è un’opera cruciale in quanto annuncia alcuni dei temi fondamentali che rendono questa tarda produzione della narrativa forsteriana alquanto differente rispetto a tutto ciò che Forster aveva scritto precedentemente. Rispetto a Maurice, il dramma inedito annuncia l’identità omosessuale mascolinizzata a partire dalla figura del “selvaggio”, mentre rispetto al capolavoro di Forster, è anticipato il tema della convivenza (o del suo fallimento) tra l’Est e l’Ovest, nonché il tema delle forme del patriarcato radicato nel desiderio omosociale e/o omosessuale.
In 2007, David Bradshaw closed the Introduction to his edition of The Cambridge Companion to E.M. Forster inviting a reading of E.M. Forster’s work in a less reverential and possibly more critical way. This dissertation chooses to respond to Bradshaw’s invitation by the decision to study not only the works that have made Forster instantly famous, but also works unpublished during the author’s lifetime, focusing in particular on a drama unknown to the most readers and unpublished to this day. Entitled The Heart of Bosnia, it was composed in 1911 and is still held in the archives of King’s College in Cambridge. This study investigates The Heart of Bosnia by placing it within the framework of the Forsterian literary production, attempting both to re-propose in a new light aspects that had already, although only marginally, been taken into consideration by literary critics, as well as pointing out others completely unknown. In particular, this thesis observes in what way this unpublished drama related to other fictional works of his such as Maurice (1913) and A Passage to India (1924), which Forster wrote after the four novels that had made him known to the audience before 1910, in England and beyond, Where Angels Fear to Tread, A Room with a View, The Longest Journey and Howards End, questioning the approach of Forster’s texts to issues such as ‘race’, class, gender and sexuality. The methodological apparatus adopted for the present work is informed by the studies on discourse analysis. This research therefore relies on the studies relative to the collective imaginaries on the Balkans, the Orient and homosexuality. The pre-existent analyses which focused on the ‘construction’ of the images representing the ‘racial’, gender, sexual, and class Otherness, were taken into consideration, above all with reference to the British colonies, the Orient and the Balkans. This very rich field of studies shows in what way socio-cultural figures and representations contributed in a significant way to the formation of discursive processes that represent an integral part of the projects of dominion and control over the subjects set at the margins of the Empire, of Europe and of British society. Considering the Bosnian location of the drama, it is necessary to point out the specific nature of the discourses circulating between the end of the Nineteenth century and the beginning of the Twentieth century within the British public arena with regard to Bosnia-Herzegovina. These discourses constitute the background on which to project Forster’s work and as such, due to the absence of specific reliable literature, two chapters of this thesis are dedicated to the reconstruction of this context. The main point of reference for the development of these analysis is the corpus of British travel writing on Bosnia-Herzegovina. Having studied the narrative implications of the discourses present in the drama, it is possible to conclude by saying that Orientalism, Balkanism and the fin de siècle discourse on homosexuality refer to three thematic nuclei present in the drama. The first regards the issues relative to the construction of ‘racial’ identity, thus stressing the impossibility of the East-West cultural meeting, whereas the second and the third are related to questions of gender and sexuality, and refer to an image of society based on the principles of the New Chivalry type of patriarchy, on the one hand, and to homosexual masculinized identity, on the other. What these three themes certainly highlight is that The Heart of Bosnia, for the two completed novels that Forster wrote after 1910, A Passage to India and Maurice, is a crucial work as it announces some of the fundamental topics that make the later literary production of Forsterian narrative rather different in comparison to what the author had written before. With regards to Maurice, the unpublished drama announces the masculinized homosexual identity by focusing on the figure of the “savage”, whereas with regards to A Passage to India, it puts forward the theme of meeting (and its failure) between East and West, as well as the theme of the kind of patriarchy rooted in homosocial and/or homosexual desire.
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Книги з теми "Balcanismo"

1

Nello specchio dell'altro: Orientalismo, balcanismo e queerness in E.M. Forster. Roma: Aracne, 2012.

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2

Islam balcanico. Torino: UTET libreria, 2008.

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3

Balcanismul literar românesc. Cluj-Napoca: Editura Dacia, 2002.

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4

Pellegrini, Giovan Batista. Ricerche linguistiche balcanico-danubiane. Roma: La Fenice, 1992.

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5

Giulio, Bedeschi, ed. Fronte jugoslavo-balcanico: C'ero anch'io. Milano: Mursia, 1985.

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6

Prometeo in Albania: Passaggi letterari e politici di un paese balcanico. Soveria Mannelli: Rubbettino, 2014.

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7

L'Italia e il patto balcanico, 1951-1955: Una sfida diplomatica tra Nato e Mediterraneo. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2011.

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8

Tolomeo, Rita. La Santa Sede e il mondo danubiano-balcanico: Problemi nazionali e religiosi : 1875-1921. Roma: La Fenice, 1996.

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9

Basciani, Alberto. Un conflitto balcanico: La contesa fra Bulgaria e Romania in Dobrugia del Sud, 1918-1940. Cosenza: Periferia, 2001.

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10

Un conflitto balcanico: La contesa fra Bulgaria e Romania in Dobrugia del Sud, 1918-1940. Cosenza: Periferia, 2001.

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