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Дисертації з теми "Utili"

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PATRIARCA, CAMILLO. "La distribuzione degli utili in natura." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/208.

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Анотація:
La tesi analizza se e a quali condizioni le società possano distribuire ai propri azionisti dividendi con mezzi diversi dal denaro. La soluzione proposta è positiva e attribuisce alla società un margine di scelta sul valore dei beni.
The research analyzes if and according with which conditions corporations can distribute to their shareholders not through a sum of money but though different assets. The answer is positive and it grants to company a choose on assets' value.
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PATRIARCA, CAMILLO. "La distribuzione degli utili in natura." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/208.

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Анотація:
La tesi analizza se e a quali condizioni le società possano distribuire ai propri azionisti dividendi con mezzi diversi dal denaro. La soluzione proposta è positiva e attribuisce alla società un margine di scelta sul valore dei beni.
The research analyzes if and according with which conditions corporations can distribute to their shareholders not through a sum of money but though different assets. The answer is positive and it grants to company a choose on assets' value.
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3

Ducoli, Carlo <1993&gt. "Un'analisi del trattamento degli utili prodotti in Italia e un confronto dei benefici con gli utili prodotti in Serbia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16473.

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Анотація:
L’elaborato viene strutturato in 4 capitoli, a loro volta suddivisi in sottocapitoli per approfondimenti. Si propone, all’interno del primo capitolo, un’analisi di carattere economico e tributario per quanto riguarda il trattamento degli utili delle le società di capitali residenti nel territorio italiano, facendo cenni al Testo Unico delle Imposte sui Redditi. Vengono analizzate le normative attuali aggiornate, valutando la loro evoluzione con riferimento a quelle che le hanno precedute. Nel secondo capitolo si può trovare una prima panoramica degli aspetti, economici e non, riguardanti la Serbia. Sarà quindi possibile farsi un’idea delle caratteristiche economiche, sociali e territoriali, collegandosi ai settori trainanti che contraddistinguono il territorio. Dopo una analisi separata dei due contesti, italiano e serbo, nel terzo capitolo è proposto un approfondimento comparativo che va ad evidenziare le opportunità che le imprese italiane possono trovare nel delocalizzare, totalmente o in parte, l’impresa, altre alle procedure di costituzione di un’impresa, valutandone gli aspetti critici. Oltre ad un focus sul presente, grazie all’analisi dei testi giuridici nazionali serbi, di report e di analisi della Bank of Serbia, viene presentata una visione complessiva dell'ultimo ventennio che ha portato la Serbia ad essere oggi un paese attrattivo per quanto riguarda gli investimenti esteri, analizzandone le motivazioni principali. Nel quarto e ultimo capitolo verranno infine proposti degli esempi di aziende italiane che hanno deciso di spostare il loro business in Serbia e attraverso brevi interviste verranno esposti aspetti positivi e negativi di questa scelta.
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4

Carlorosi, Cecilia. "Osmo.polis: infra-strutture socialmente utili ed ecologicamente compatibili." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2013. http://hdl.handle.net/11566/242739.

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Анотація:
L’Impronta Ecologica denunciata dai cambiamenti climatici mostra che la società deve oggi a"rontare problemi che coinvolgono l’urbanizzazione globale, su cui incidono sia i progetti di interesse “planetario” che gli interventi alla scala minore. In base a tale consapevolezza la presente ricerca delinea percorsi operativi e interventi di dimensione regionale e urbana, proponendo indirizzi per la progettazione sostenibile di opere infrastrutturali capaci di incidere sulla qualità della vita urbana e di rappresentare componenti strategiche per la tutela del territorio. Data l’ampiezza della questione, l’ambito di interesse della ricerca viene delimitato tramite l’analisi degli aspetti che saldano il panorama culturale e l’universo della mobilità; si descrivono a questo scopo le esperienze che legano il tra$co e la storia della città moderna, i nuovi segni che gli assi di comunicazione creano nell’organizzazione delle maglie dell’urbanizzazione cui il paesaggio fa da sfondo e il peso delle infrastrutture sul territorio; vengono inoltre valutati i dati recenti circa il consumo del capitale naturale. La tesi di Dottorato assume come caso di studio il territorio marchigiano al %ne di sviluppare strumenti di ausilio alla ri-progettazione dello sviluppo armonioso delle potenzialità locali, attraverso pratiche progettuali che coniughino il funzionamento delle opere infrastrutturali alla valorizzazione del patrimonio dei centri minori, che rappresentano elementi di alta qualità ambientale e di competitività rispetto al predominio della civiltà metropolitana. Viene e"ettuata un’analisi del potenziale del sistema infrastrutturale delle Marche rispetto alle politiche nazionali, alla struttura della Macroregione Adriatico-Ionica e ai &ussi dettati dalla programmazione transfrontaliera per la creazione della European Mobility Network; l’analisi è condotta in riferimento ai piani regionali e nazionali per la logistica, agli studi della Commissione della Comunità Europee, all’ESDP- European Spatial Development Perspective (CEC 1999) e alle politiche espresse nel Libro Bianco 2011 (White Paper on Transport, Commissione Europea). All’interno dello scenario nazionale e internazionale vengono 10 The cases studied allow a variation in enlightened modes of crossing the territory and in adapting to the local resources, summarized in a series of categories: sharing, daily mobility, reuse, waterways, inspiring places, customization. The principles and strategies identi!ed serve as a theoretical support for the application of new measures for controlling the transformation of the Marche territory, investigated through a process of critical reading through ‘systems’ that represent the articulation of what is real in its environmental, infrastructural, constructed, and productive-commercial components. The assessment of the current state of the overall system is performed via a graphic schematization of the regional territory. That is functional to the identi!cation of noteworthy areas and points where the proposed intervention concentrates new structures within an overall strategy of sustainable regeneration and re-balance of the polycentrism that characterizes the Region. For this purpose, the territory is divided into three main macroareas (Apennine, historic town, Adriatic town) where new functional units are placed, in accordance with an in-depth strategic design through a Masterplan, and on the basis of a hierarchy of hubs of the !rst, second and third order, depending on the level of interconnections that the new magnets of attraction establish with the existing one. The logistic centers identi!ed are put to use in a dialogue between various interest generating terminals- the smaller urban centers- and the infrastructural frame, establishing new circuits of relations in the fragmented settlement system of the Marche region. These new cells set themselves in contrast to the anonymity of “non-lieux” (airports, train stations, shopping centers), because to the explication of the main role of the tra#c $ow axes, they add the further value of adjusting the system of accesses to the area, of intersecting the paths of alternative routes and of promoting the values of the places you go through. The cells structure is composed of a main organizing center the “multi_ structural epicentre”, and of “urban hubs”. The common theme in the gradual decrease in scale is the creation of integrated transport systems for a tra#c decompression action. Such a structure is simpli!ed through a planning exploration carried out in the central coast area of the regional territory, by the town of Loreto, destination of international tourist $ows, and the smaller towns nearby. The role of the infrastructural centers is veri!ed by “new images” that hypothesize the long-term e%ects of the impact of new structures on territorial bonds. The present research returned a proposal indication for alternative ways to use the territorial resources and a study of 11 scelti casi di interventi che coniugano l’architettura all’utilizzo delle infrastrutture secondo i principi della mobilità sostenibile. Gli esempi virtuosi analizzati permettono una declinazione delle modalità illuminate di attraversamento del territorio e di adeguamento alle risorse locali, sintetizzate in una serie di categorie: sharing, daily mobility, riuso, vie d’acqua, luoghi ispiratori, personalizzazione, smart living. I principi e le strategie individuate fungono da supporto teorico per l’applicazione di nuove misure di controllo alla trasformazione del territorio marchigiano, indagato tramite un procedimento di lettura critica attraverso sistemi che rappresentano l’articolazione del reale nelle sue componenti ambientali, infrastrutturali, costruite, e produttivo -commerciali. La valutazione dello stato attuale del sistema complessivo viene articolata mediante una schematizzazione gra"ca del territorio regionale, funzionale all’individuazione di aree e punti notevoli nei quali la proposta di intervento concentra nuove strutture nell’ambito di un piano complessivo di rigenerazione sostenibile del policentrismo che caratterizza la Regione. A questo scopo il territorio viene diviso in tre macroaree principali (macroarea appenninica, macroarea borghi storici, macroarea città adriatica), in cui vengono collocate le unità funzionali proposte, secondo un disegno strategico approfondito tramite un Masterplan e sulla base di una gerarchia di nodi di primo, secondo e terzo ordine, dipendente dal livello delle interconnessioni che stabiliscono con l’esistente. I poli osmotici individuati sono a servizio del dialogo tra i terminali generatori di interesse- i centri urbani minori- e il telaio infrastrutturale, istituendo circuiti di relazioni nelle reti del sistema insediativo frammentato delle Marche. Le nuove cellule si pongono in antitesi all’anonimato dei non-lieux (aeroporti, stazioni, centri commerciali), perché all’esplicitazione del ruolo principale degli assi di scorrimento aggiungono il valore ulteriore della regolazione del sistema degli accessi alla regione, dell’ intersezione con i percorsi della mobilità alternativa e della promozione delle valenze dei luoghi attraversati. La struttura dei poli si compone di un centro ordinatore principale l’epicentro multi-strutturale, e di hub urbani; il tema comune nella progressiva discesa di scala è la creazione di sistemi integrati di trasporto "nalizzata alla decompressione del tra%co. Sul piano metodologico tale struttura viene sempli"cata attraverso un’esplorazione progettuale, svolta nell’area costiera centrale del territorio regionale, in corrispondenza della città di Loreto- meta di ussi turistici internazionali- e dei vicini centri minori. Il ruolo dei poli infrastrutturali viene veri"cato tramite “nuove immagini” che ipotizzano gli e$etti di lungo termine e dell’incidenza delle strutture progettate sugli assetti territoriali. La ricerca ha prodotto l’indicazione propositiva di modi alternativi di utilizzo delle risorse del territorio e lo studio di strutture rispondenti alle necessità della società sostenibile e della stabilità degli ecosistemi, atte a creare un rapporto più evoluto con il territorio.
The present research addresses the issues of improving the existing architectural and environmental heritage, particularly in smaller towns, entrusting infrastructures with further roles besides that of primary use, in order to integrate the possibilities of the operation of economic and social networks within which the smaller towns have to !nd a functional reuse. The prolonged economic crisis, litmus test of the ecological and environmental crisis in progress, has highlighted the heavy di"culties of a model of unsustainable development. The present study juxtaposes to exaggerated urban consumerism and regime of competition among metropolitan areas that caused the congestion and the crisis of the development model, the energetic quality of individual “minor” places. To the latter one would like to give added value and better usability, by proposing potential structures to make the facilities inscribable in the term “infrastructure” permeable to their gravitational area, thus making the infrastructural works useful to the tourism, culture and logistics system. Signi!cant is the case of historic towns in the Marche region, a prototype of urban sprawl, investigated in the present research through the aspects connecting sustainable infrastructures and urban transport networks to the quality of city life. The concept of sustainability is declined in order to meet the contrasting demands of conservation and growth by addressing the issue of defending the balance of the smaller towns and their social matrix, yet including the necessary endowment of services and infrastructures for city welfare, socioeconomic growth and adaptation to the needs of contemporary life. The new paradigms of growth that the results of this research suggest are centered on the revolution of the mobility culture and on project planning logics able to transform infrastructures in opportunities to regenerate the area. The research work takes place within the context of scienti!c activity on regional architecture that the Dicea Department - Architecture Section of the Università Politecnica delle Marche has been performing for many years to protect the local cultural resources.
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MARZULLO, Paola. "1,2,4-OSSADIAZOLI: UTILI SCAFFOLD NEL DESIGN DI NUOVI FARMACI." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2021. http://hdl.handle.net/10447/499281.

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6

Baldassarri, Filippo. "Interventi tecnologici utili alla riduzione dell'uso di anidride solforosa in enologia." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Анотація:
L'esigenza di prodotti salubri e genuini è oggigiorno di particolare interesse per il consumatore: questa preferenza di scelta ha fatto sì che in ambito enologico si siano affermati prodotti a basso contenuto di solfiti e ciò ha portato molti produttori alla ricerca di soluzioni che ne permettano la sostituzione o perlomeno la riduzione. Vengono pertanto presentati alcuni trattamenti fisici che potrebbero ridurre l'utilizzo di anidride solforosa nei vini. Le tecniche in questione sono i campi elettrici pulsati (PEF) e le alte pressioni, idrostatiche (HHP) e di omogeneizzazione (HPH). Questi processi agiscono sulla carica microbica dei mosti e dei vini, riducendola tramite elettroporazione nel caso di trattamento con PEF oppure grazie all'impatto delle cellule dei microrganismi contro superfici solide, nel caso delle alte pressioni di omogeneizzazione. Gli studi considerati hanno evidenziato la probabile validità dei processi, prevalentemente dal punto di vista della stabilità microbiologica, rendendo comunque necessaria la combinazione di tali tecniche con altri prodotti enologici. In relazione a questi ultimi, nel presente lavoro sono anche delineate le caratteristiche di alcuni coadiuvanti di origine naturale quali lisozima, tannini, chitosano e glutatione, le cui funzioni permettono un aiuto dal punto di vista microbiologico e al contempo una salvaguardia da possibili ossidazioni nei vini. Le conclusioni permettono di affermare che l'uso di queste tecnologie è promettente ed ha effetti positivi sul prodotto, non solo dal punto di vista microbiologico, ma anche per quanto riguarda l'estrazione polifenolica di uve rosse. Tuttavia, ulteriori conferme sperimentali sembrano necessarie prima di poter giungere alla completa eliminazione dell’anidride solforosa nei vini.
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CONTARDI, Laura Miriam. "Eventi utili ed ostacolanti nella psicoterapia: il ricordo di pazienti e terapeuti." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2013. http://hdl.handle.net/10446/28810.

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NASSI, ALBERTO. "SINTESI E VALUTAZIONE BIOLOGICA DI NUOVI AGENTI POTENZIALMENTE UTILI NELLA TERAPIA DEL MELANOMA MALIGNO." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3421529.

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Анотація:
Malignant melanoma is an extremely aggressive tumour, which originates from the neoplastic transformation of melanocytes. The therapy of metastatic melanoma, whose incidence is dramatically increasing, continues to be a challenge since, regardless of the treatment approach used (chemotherapy, immunotherapy or immuno-chemotherapy), a long-term survival is quite uncommon. In an attempt to improve the effectiveness of the anticancer drugs currently available and to decrease their systemic toxicity, in addition to exploit some biochemical characteristics rather specific of the melanoma cells, a useful approach might be also the use of prodrugs, targeted to the tumor cells, that would release the active drug directly into the tumor mass and/or their surrounding extracellular environment. Aim of my Ph.D. work was the synthesis and the biological evaluation of three types of new compounds, designed as possible agents useful in an anti-melanoma therapy. The first compound, which we synthesized and tested, was a peptide-paclitaxel conjugate containing three functional domains: a “targeting domain”, an “activation sequence” and the cytotoxic agent paclitaxel. The “targeting domain”, whose function was to direct the conjugate to the tumour mass, was represented by a cyclic peptide containing the RGD sequence that can bind selectively the αVβ3 integrin, a surface molecule overexpressed by both metastatic human melanoma cells and endothelial cells of tumour vessels. The “activation sequence”, which should allow a selective release of paclitaxel within the tumour mass, was represented by a short peptide, substrate of cathepsin B (a lysosomal and pericellular protease highly up-regulated in malignant tumours, including human melanomas). The third functional domain consisted of the anticancer drug paclitaxel. The second type of prodrug, which we designed and tested, was a 4-mercaptophenol derivative, containing a butenone moiety, the 4-[(4-hydroxyphenyl)sulfanyl]-3-buten-2-one, obtained in its E and Z geometric isomers. This compound has been designed considering that: a) the 4-mercaptophenol moiety would be a good substrate for tyrosinase, an enzyme expressed at high levels in melanoma cells, where it is involved in the biosynthesis of melanin, and able to oxidize a variety of natural and synthetic phenols, giving rise to alkylating and cytotoxic o-quinones; b) an α,β unsaturated side chain, reactive towards GSH (present in relatively high concentrations in melanoma cells) would decrease cellular antioxidant defense against the oxygen free radicals (ROS) generated as by-products during melanin synthesis, in normal as well in tumor cells. Therefore, our prodrug should act as a bifunctional agent, capable of generating cytotoxic o-quinone species (following its oxidation by tyrosinase) and reducing GSH levels. A third part of the present work has focused on the study of the naftoquinone alkannin and its two acetylated derivatives (1’-acetyl alkannin and 5,8,1’-triacetyl alkannin), as potential inhibitors of the human glutathione-S-transferase (GST) P1-1. This enzyme, which catalyzes the conjugation of GSH to a wide range of nucleophilic compounds, is expressed at high levels in many tumor cells, including melanoma cells, and is considered one of the factors responsible of tumor resistance towards anti-cancer agents. Therefore, a specific inhibitor of this enzyme could be useful in cancer therapy, making the tumor cells more sensitive to chemotherapeutic agents.
Il melanoma maligno è un tumore molto aggressivo, la cui incidenza è in costante aumento, che origina dalla trasformazione di cellule chiamate melanociti. La terapia del melanoma metastatico continua ad essere una difficile sfida, in quanto, indipendentemente dall’approccio terapeutico utilizzato (chemioterapia, immunoterapia o immuno-chemioterapia), i soggetti affetti raramente presentano una sopravvivenza a lungo termine. Per migliorare l'efficacia dei farmaci antitumorali attualmente disponibili e per diminuirne la tossicità sistemica, oltre a sfruttare alcune caratteristiche biochimiche relativamente specifiche delle cellule tumorali, e del melanoma in particolare, un approccio utile potrebbe anche essere quello di indirizzare verso le cellule tumorali dei profarmaci, che rilascino il farmaco attivo direttamente all’interno della massa tumorale e/o nel loro intorno extracellulare. I risultati riportati in questa tesi si riferiscono alla sintesi e alla valutazione biologica di tre nuovi tipi di composti progettati in questa ottica verso le cellule di melanoma. Il primo composto studiato è stato un coniugato peptidico del paclitaxel contenente tre domini funzionali: un dominio di "indirizzamento", una sequenza di "attivazione" e il paclitaxel, appunto, quale agente citotossico. Il dominio di “indirizzamento", la cui funzione era quella di dirigere il coniugato verso la massa tumorale, era rappresentato da un peptide ciclico contenente la sequenza RGD, in grado di legarsi selettivamente e con alta affinità all’integrina αVβ3, una molecola di superficie sovra-espressa sia dalle cellule di melanoma che dalle cellule endoteliali dei nuovi vasi tumorali. La sequenza di “attivazione ", che avrebbe dovuto consentire un rilascio selettivo del paclitaxel all’interno della massa tumorale, era rappresentata da una sequenza peptidica substrato della catepsina B, una proteasi a localizzazione lisosomiale e associata a membrana, altamente sovraespressa in molti tumori, compreso il melanoma. Il terzo dominio funzionale era costituito dal farmaco antitumorale vero e proprio, cioè dal paclitaxel, il cui legame con il peptide - nelle aspettative - avrebbe dovuto causarne la momentanea inattivazione fino al momento della sua effettiva liberazione in sede tumorale. Il secondo profarmaco testato è stato un derivato del 4-mercaptofenolo contenente una catena laterale butenonica, il 4-[(4-idrossifenil)sulfanil]-3-buten-2-one, ottenuto nei suoi due isomeri geometrici E e Z. Questo composto è stato progettato considerando che: a) la parte derivata dal 4-mercaptofenolo avrebbe dovuto essere un buon substrato per l’enzima tirosinasi (TYRase), un enzima espresso ad alti livelli nelle cellule di melanoma, perchè coinvolto nel processo di biosintesi della melanina, e in grado di ossidare una varietà di fenoli naturali e di sintesi, dando luogo a forme alchilanti e citotossiche come gli o-chinoni; b) la catena laterale butenonica (α,β insatura), essendo dotata di elevata reattività nei confronti del GSH, presente in concentrazioni relativamente elevate nelle cellule di melanoma, avrebbe dovuto sottrarre GSH alla cellula stessa, indebolendone di fatto le difese antiossidanti nei confronti dei radicali liberi dell’ossigeno (ROS) che si generano, come sottoprodotti, durante la sintesi di melanina sia in cellule normali che tumorali. Nelle aspettative, il profarmaco così progettato si sarebbe dovuto comportare come un agente bifunzionale in grado di formare o-chinoni citotossici in seguito alla sua ossidazione da parte della tirosinasi e in grado di ridurre al tempo stesso i livelli di GSH. Infine, un terzo approccio ha riguardato lo studio dell’alcannina (colorante naturale a struttura naftochinonica) e di due suoi derivati acetilati, quali possibili inibitori dell’enzima umano glutatione-S-transferasi (GST) di tipo P1-1, enzima espresso ad alti livelli in molti tumori tra cui appunto il melanoma. GSTP1-1 è un enzima coinvolto nel metabolismo di fase II degli xenobiotici, in quanto catalizza la coniugazione del GSH ad una vasta gamma di composti nucleofili, ma esso è anche ritenuto uno dei fattori promuoventi la farmaco-resistenza del tumore. Un inibitore specifico di questo enzima potrebbe essere quindi estremamente utile in una terapia antitumorale, rendendo le cellule tumorali più sensibili agli agenti chemioterapici.
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TSETEGHO, SOKENG AROLD JOREL. "Studio di alimenti tradizionali africani utili per lo sviluppo di alimenti funzionali e integratori alimentari." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2019. http://hdl.handle.net/11571/1251390.

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TSETEGHO, SOKENG AROLD JOREL. "Studio di alimenti tradizionali africani utili per lo sviluppo di alimenti funzionali e integratori alimentari." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2019. http://hdl.handle.net/11571/1263987.

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TSETEGHO, SOKENG AROLD JOREL. "Studio di alimenti tradizionali africani utili per lo sviluppo di alimenti funzionali e integratori alimentari." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2019. http://hdl.handle.net/11571/1263905.

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TSETEGHO, SOKENG AROLD JOREL. "Studio di alimenti tradizionali africani utili per lo sviluppo di alimenti funzionali e integratori alimentari." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2019. http://hdl.handle.net/11571/1264025.

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TSETEGHO, SOKENG AROLD JOREL. "Studio di alimenti tradizionali africani utili per lo sviluppo di alimenti funzionali e integratori alimentari." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2019. http://hdl.handle.net/11571/1263927.

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TSETEGHO, SOKENG AROLD JOREL. "Studio di alimenti tradizionali africani utili per lo sviluppo di alimenti funzionali e integratori alimentari." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2019. http://hdl.handle.net/11571/1265265.

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TSETEGHO, SOKENG AROLD JOREL. "Studio di alimenti tradizionali africani utili per lo sviluppo di alimenti funzionali e integratori alimentari." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2019. http://hdl.handle.net/11571/1263965.

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TSETEGHO, SOKENG AROLD JOREL. "Studio di alimenti tradizionali africani utili per lo sviluppo di alimenti funzionali e integratori alimentari." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2019. http://hdl.handle.net/11571/1264047.

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TSETEGHO, SOKENG AROLD JOREL. "Studio di alimenti tradizionali africani utili per lo sviluppo di alimenti funzionali e integratori alimentari." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2019. http://hdl.handle.net/11571/1251370.

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TSETEGHO, SOKENG AROLD JOREL. "Studio di alimenti tradizionali africani utili per lo sviluppo di alimenti funzionali e integratori alimentari." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2019. http://hdl.handle.net/11571/1266666.

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TSETEGHO, SOKENG AROLD JOREL. "Studio di alimenti tradizionali africani utili per lo sviluppo di alimenti funzionali e integratori alimentari." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2019. http://hdl.handle.net/11571/1265365.

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TSETEGHO, SOKENG AROLD JOREL. "Studio di alimenti tradizionali africani utili per lo sviluppo di alimenti funzionali e integratori alimentari." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2019. http://hdl.handle.net/11571/1265285.

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TSETEGHO, SOKENG AROLD JOREL. "Studio di alimenti tradizionali africani utili per lo sviluppo di alimenti funzionali e integratori alimentari." Doctoral thesis, Università degli studi di Pavia, 2019. http://hdl.handle.net/11571/1251410.

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Tamburro, Valentino. "Sistema di tassazione degli utili societari nei gruppi di società nel diritto italiano e statunitense." Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2015. http://hdl.handle.net/11385/200973.

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Анотація:
Sistemi di tassazione degli utili societari nei gruppi di società. Sistema di tassazione degli utili societari nei gruppi di società nel diritto italiano. Sistema di tassazione degli utili societari nei gruppi di società nel diritto statunitense. Sistema di tassazione degli utili societari nei gruppi di società nel diritto italiano e statunitense: analisi comparata.
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Cristallini, Pietro Paolo. "Atom transfer radical polymerization di monomeri polari: studio delle condizioni utili per uno scale-up industriale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13377/.

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Анотація:
In questo progetto è stata studiata la sintesi di copolimeri a blocchi poli(N-vinil caprolattame)-b-poli(vinil acetato) (PNVCL-b-PVAc) mediante Atom Transfer Radical Polymerization (ATRP). In visione di una futura produzione di questi materiali a livello industriale, è stato ritenuto interessante studiare questo processo utilizzando un solvente con alto valore di flash point, in particolare il polipropilen glicole Mn=1000g/mol (PPG-1000) (flash point 229°C). Inoltre, si è scelto di lavorare a temperature comprese tra 50 e 80°C, in modo da poter asportare il calore di reazione utilizzando semplicemente acqua non sottoraffreddata e ottenendo così una diminuzione dei costi di produzione. Sono quindi stati effettuati degli studi cinetici relativi alla sintesi dei due omopolimeri PNVCL e PVAc al fine di ottimizzare le condizione di sintesi ed ottenere un controllo sull’intero processo. In this work the synthesis of poly(N-vinyl caprolactam)-b-poly(vinyl acetate) (PNVCL-b-PVAc) block copolymers by Atom Transfer Radical Polymerization (ATRP) was studied. The process was carried out in presence of an high flash point solvent [polypropylene glycol Mn=1000g/mol (PPG-1000) (fp=229°C)] in order to attend to the environmental requirements of an industrial production and at temperature between 50 and 80°C with the aim to avoid the use of undercooled water for the heat removal, and hence reduce the production costs. Thus kinetic studies on the synthesis of PNVCL and PVAc homopolymers were performed in order to optimize the systems and obtain the control on the overall process.
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Sweetman, Robert. "Nisi Causa Utili et Necessaria: Catherine of Siena's Dominican Confessors and the Principles of a Licit Pastoral 'Irregularity'." LEGAS, 2006. http://hdl.handle.net/10756/250258.

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Анотація:
The Dominican Order gradually evolved rules governing contact between a Dominican pastor and a woman penitent. In the context of these rules, the care given to Catherine of Siena as reported by Raymund of Capua and as confirmed in the letters of Catherine herself can only be termed irregular. The paper attempts to identify the principles underlying and legitimating pastoral irregularity.
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Foschi, Jurgen <1979&gt. "Ricerca, mediante tecniche di proteomica, di biomarcatori proteici utili nella valutazione della qualità degli alimenti di origine animale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1787/1/foschi_jurgen_tesi.pdf.

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Анотація:
In the last decades, the increase of industrial activities and of the request for the world food requirement, the intensification of natural resources exploitation, directly connected to pollution, have aroused an increasing interest of the public opinion towards initiatives linked to the regulation of food production, as well to the institution of a modern legislation for the consumer guardianship. This work was planned taking into account some important thematics related to marine environment, collecting and showing the data obtained from the studies made on different marine species of commercial interest (Chamelea gallina, Mytilus edulis, Ostrea edulis, Crassostrea gigas, Salmo salar, Gadus morhua). These studies have evaluated the effects of important physic and chemical parameters variations (temperature, xenobiotics like drugs, hydrocarbons and pesticides) on cells involved in the immune defence (haemocytes) and on some important enzymatic systems involved in xenobiotic biotransformation processes (cytochrome P450 complex) and in the related antioxidant defence processes (Superoxide dismutase, Catalase, Heat Shock Protein), from a biochemical and bimolecular point of view. Oxygen is essential in the biological answer of a living organism. Its consume in the normal cellular breathing physiological processes and foreign substances biotransformation, leads to reactive oxygen species (ROS) formation, potentially toxic and responsible of biological macromolecules damages with consequent pathologies worsening. Such processes can bring to a qualitative alteration of the derived products, but also to a general state of suffering that in the most serious cases can provoke the death of the organism, with important repercussions in economic field, in the output of the breedings, of fishing and of aquaculture. In this study it seemed interesting to apply also alternative methodologies currently in use in the medical field (cytofluorimetry) and in proteomic studies (bidimensional electrophoresis, mass spectrometry) with the aim of identify new biomarkers to place beside the traditional methods for the control of the animal origin food quality. From the results it’s possible to point out some relevant aspects from each experiment: 1. The cytofluorimetric techniques applied to O. edulis and C. gigas could bring to important developments in the search of alternative methods that quickly allows to identify with precision the origin of a specific sample, contributing to oppose possible alimentary frauds, in this case for example related to presence of a different species, also under a qualitative profile, but morpholgically similar. A concrete perspective for the application in the inspective field of this method has to be confirmed by further laboratory tests that take also in account in vivo experiments to evaluate the effect in the whole organism of the factors evaluated only on haemocytes in vitro. These elements suggest therefore the possibility to suit the cytofluorimetric methods for the study of animal organisms of food interest, still before these enter the phase of industrial working processes, giving useful information about the possible presence of contaminants sources that can induce an increase of the immune defence and an alteration of normal cellular parameter values. 2. C. gallina immune system has shown an interesting answer to benzo[a]pyrene (B[a]P) exposure, dose and time dependent, with a significant decrease of the expression and of the activity of one of the most important enzymes involved in the antioxidant defence in haemocytes and haemolymph. The data obtained are confirmed by several measurements of physiological parameters, that together with the decrease of the activity of 7-etossi-resourifine-O-deetilase (EROD linked to xenobiotic biotransformation processes) during exposure, underline the major effects of B[a]P action. The identification of basal levels of EROD supports the possible presence of CYP1A subfamily in the invertebrates, still today controversial, never identified previously in C. gallina and never isolated in the immune cells, as confirmed instead in this study with the identification of CYP1A-immunopositive protein (CYP1A-IPP). This protein could reveal a good biomarker at the base of a simple and quick method that could give clear information about specific pollutants presence, even at low concentrations in the environment where usually these organisms are fished before being commercialized. 3. In this experiment it has been evaluated the effect of the antibiotic chloramphenicol (CA) in an important species of commercial interest, Chamelea gallina. Chloramphenicol is a drug still used in some developing countries, also in veterinary field. Controls to evaluate its presence in the alimentary products of animal origin, can reveal ineffective whereas the concentration results to be below the limit of sensitivity of the instruments usually used in this type of analysis. Negative effects of CA towards the CYP1A- IPP proteins, underlined in this work, seem to be due to the attack of free radicals resultant from the action of the antibiotic. This brings to a meaningful alteration of the biotransformation mechanisms through the free radicals. It seems particularly interesting to pay attention to the narrow relationships in C. gallina, between SOD/CAT and CYP450 system, actively involved in detoxification mechanism, especially if compared with the few similar works today present about mollusc, a group that is composed by numerous species that enter in the food field and on which constant controls are necessary to evaluate in a rapid and effective way the presence of possible contaminations. 4. The investigations on fishes (Gadus morhua, and Salmo salar) and on a bivalve mollusc (Mytilus edulis) have allowed to evaluate different aspects related to the possibility to identify a biomarker for the evaluation of the health of organisms of food interest and consequently for the quality of the final product through 2DE methodologies. In the seafood field these techniques are currently used with a discreet success only for vertebrates (fishes), while in the study of the invertebrates (molluscs) there are a lot of difficulties. The results obtained in this work have underline several problems in the correct identification of the isolated proteins in animal organisms of which doesn’t currently exist a complete genomic sequence. This brings to attribute some identities on the base of the comparison with similar proteins in other animal groups, incurring in the possibility to obtain inaccurate data and above all discordant with those obtained on the same animals by other authors. Nevertheless the data obtained in this work after MALDI-ToF analysis, result however objective and the spectra collected could be again analyzed in the future after the update of genomic database related to the species studied. 4-A. The investigation about the presence of HSP70 isoforms directly induced by different phenomena of stress like B[a]P presence, has used bidimensional electrophoresis methods in C. gallina, that have allowed to isolate numerous protein on 2DE gels, allowing the collection of several spots currently in phase of analysis with MALDI-ToF-MS. The present preliminary work has allowed therefore to acquire and to improve important methodologies in the study of cellular parameters and in the proteomic field, that is not only revealed of great potentiality in the application in medical and veterinary field, but also in the field of the inspection of the foods with connections to the toxicology and the environmental pollution. Such study contributes therefore to the search of rapid and new methodologies, that can increase the inspective strategies, integrating themselves with those existing, but improving at the same time the general background of information related to the state of health of the considered animal organism, with the possibility, still hypothetical, to replace in particular cases the employment of the traditional techniques in the alimentary field.
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Foschi, Jurgen <1979&gt. "Ricerca, mediante tecniche di proteomica, di biomarcatori proteici utili nella valutazione della qualità degli alimenti di origine animale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1787/.

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In the last decades, the increase of industrial activities and of the request for the world food requirement, the intensification of natural resources exploitation, directly connected to pollution, have aroused an increasing interest of the public opinion towards initiatives linked to the regulation of food production, as well to the institution of a modern legislation for the consumer guardianship. This work was planned taking into account some important thematics related to marine environment, collecting and showing the data obtained from the studies made on different marine species of commercial interest (Chamelea gallina, Mytilus edulis, Ostrea edulis, Crassostrea gigas, Salmo salar, Gadus morhua). These studies have evaluated the effects of important physic and chemical parameters variations (temperature, xenobiotics like drugs, hydrocarbons and pesticides) on cells involved in the immune defence (haemocytes) and on some important enzymatic systems involved in xenobiotic biotransformation processes (cytochrome P450 complex) and in the related antioxidant defence processes (Superoxide dismutase, Catalase, Heat Shock Protein), from a biochemical and bimolecular point of view. Oxygen is essential in the biological answer of a living organism. Its consume in the normal cellular breathing physiological processes and foreign substances biotransformation, leads to reactive oxygen species (ROS) formation, potentially toxic and responsible of biological macromolecules damages with consequent pathologies worsening. Such processes can bring to a qualitative alteration of the derived products, but also to a general state of suffering that in the most serious cases can provoke the death of the organism, with important repercussions in economic field, in the output of the breedings, of fishing and of aquaculture. In this study it seemed interesting to apply also alternative methodologies currently in use in the medical field (cytofluorimetry) and in proteomic studies (bidimensional electrophoresis, mass spectrometry) with the aim of identify new biomarkers to place beside the traditional methods for the control of the animal origin food quality. From the results it’s possible to point out some relevant aspects from each experiment: 1. The cytofluorimetric techniques applied to O. edulis and C. gigas could bring to important developments in the search of alternative methods that quickly allows to identify with precision the origin of a specific sample, contributing to oppose possible alimentary frauds, in this case for example related to presence of a different species, also under a qualitative profile, but morpholgically similar. A concrete perspective for the application in the inspective field of this method has to be confirmed by further laboratory tests that take also in account in vivo experiments to evaluate the effect in the whole organism of the factors evaluated only on haemocytes in vitro. These elements suggest therefore the possibility to suit the cytofluorimetric methods for the study of animal organisms of food interest, still before these enter the phase of industrial working processes, giving useful information about the possible presence of contaminants sources that can induce an increase of the immune defence and an alteration of normal cellular parameter values. 2. C. gallina immune system has shown an interesting answer to benzo[a]pyrene (B[a]P) exposure, dose and time dependent, with a significant decrease of the expression and of the activity of one of the most important enzymes involved in the antioxidant defence in haemocytes and haemolymph. The data obtained are confirmed by several measurements of physiological parameters, that together with the decrease of the activity of 7-etossi-resourifine-O-deetilase (EROD linked to xenobiotic biotransformation processes) during exposure, underline the major effects of B[a]P action. The identification of basal levels of EROD supports the possible presence of CYP1A subfamily in the invertebrates, still today controversial, never identified previously in C. gallina and never isolated in the immune cells, as confirmed instead in this study with the identification of CYP1A-immunopositive protein (CYP1A-IPP). This protein could reveal a good biomarker at the base of a simple and quick method that could give clear information about specific pollutants presence, even at low concentrations in the environment where usually these organisms are fished before being commercialized. 3. In this experiment it has been evaluated the effect of the antibiotic chloramphenicol (CA) in an important species of commercial interest, Chamelea gallina. Chloramphenicol is a drug still used in some developing countries, also in veterinary field. Controls to evaluate its presence in the alimentary products of animal origin, can reveal ineffective whereas the concentration results to be below the limit of sensitivity of the instruments usually used in this type of analysis. Negative effects of CA towards the CYP1A- IPP proteins, underlined in this work, seem to be due to the attack of free radicals resultant from the action of the antibiotic. This brings to a meaningful alteration of the biotransformation mechanisms through the free radicals. It seems particularly interesting to pay attention to the narrow relationships in C. gallina, between SOD/CAT and CYP450 system, actively involved in detoxification mechanism, especially if compared with the few similar works today present about mollusc, a group that is composed by numerous species that enter in the food field and on which constant controls are necessary to evaluate in a rapid and effective way the presence of possible contaminations. 4. The investigations on fishes (Gadus morhua, and Salmo salar) and on a bivalve mollusc (Mytilus edulis) have allowed to evaluate different aspects related to the possibility to identify a biomarker for the evaluation of the health of organisms of food interest and consequently for the quality of the final product through 2DE methodologies. In the seafood field these techniques are currently used with a discreet success only for vertebrates (fishes), while in the study of the invertebrates (molluscs) there are a lot of difficulties. The results obtained in this work have underline several problems in the correct identification of the isolated proteins in animal organisms of which doesn’t currently exist a complete genomic sequence. This brings to attribute some identities on the base of the comparison with similar proteins in other animal groups, incurring in the possibility to obtain inaccurate data and above all discordant with those obtained on the same animals by other authors. Nevertheless the data obtained in this work after MALDI-ToF analysis, result however objective and the spectra collected could be again analyzed in the future after the update of genomic database related to the species studied. 4-A. The investigation about the presence of HSP70 isoforms directly induced by different phenomena of stress like B[a]P presence, has used bidimensional electrophoresis methods in C. gallina, that have allowed to isolate numerous protein on 2DE gels, allowing the collection of several spots currently in phase of analysis with MALDI-ToF-MS. The present preliminary work has allowed therefore to acquire and to improve important methodologies in the study of cellular parameters and in the proteomic field, that is not only revealed of great potentiality in the application in medical and veterinary field, but also in the field of the inspection of the foods with connections to the toxicology and the environmental pollution. Such study contributes therefore to the search of rapid and new methodologies, that can increase the inspective strategies, integrating themselves with those existing, but improving at the same time the general background of information related to the state of health of the considered animal organism, with the possibility, still hypothetical, to replace in particular cases the employment of the traditional techniques in the alimentary field.
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Pauletto, Daniele. "Stima di abbondanza di Tursiops truncatus (Montagu, 1821) nel levante ligure ed evoluzione dei marcaggi naturali utili alla fotoidentificazione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/4991/.

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Il bacino ligure, pur facendo parte della più grande area marina protetta del Mar Mediterraneo, il Santuario Pelagos, risulta essere una regione in cui le attività umane stanno condizionando la presenza di numerose specie di Cetacei. Fra tutte Tursiops truncatus, in virtù della sua distribuzione limitata per lo più alle acque basse (<200 metri) è la specie maggiormente soggetta alle conseguenze dirette e indirette dell’impatto antropico. Questo elaborato è stato condotto all’interno del più ampio progetto “Delfini Metropolitani” coordinato dall’Acquario di Genova. L’area di studio presa in esame è l’intero levante ligure con tre stazioni di ormeggio: Genova, Rapallo e Lerici. Tramite la tecnica della cattura-ricattura fotografica è stato possibile analizzare la distribuzione ed effettuare delle stime di abbondanza per il periodo di studio 2005 – 2012. Dai risultati e dal confronto con altri studi è emerso che il tursiope vive entro la piattaforma continentale e sembrerebbe che all’aumentare di quest’ultima aumenti la dimensione della popolazione. Per il periodo di studio considerato la popolazione non fa registrare trend demografici significativi, rimanendo costante fra 150 - 250 individui. In questo elaborato si sono anche studiate le differenze fra maschi e femmine nell’evoluzione dei marcaggi naturali. I risultati preliminari hanno mostrato una differenza significativa fra i due sessi. Il maschio ha un valore maggiore come cambiamento rispetto alle femmine, questo è dovuto al fatto che gli individui maschi hanno interazioni spesso aggressive per poter accedere alle femmine. Infine grazie all’analisi dell’evoluzione dei marcaggi naturali e delle differenze trovate, si è proposto un nuovo metodo per poter sessare gli animali. Questo qui proposto, comunque, è un metodo derivante da uno studio preliminare e si ha bisogno di successivi studi per testarne l’efficienza e l’affidabilità.
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Ballotta, Giulia <1983&gt. "Relazione tra gli aspetti macro e microscopici della placenta e alcuni parametri utili nell'individuazione di neonati critici alla nascita." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amsdottorato.unibo.it/10093/1/TESI%20DI%20DOTTORATO.pdf.

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Анотація:
Il tasso di mortalità neonatale varia dall'11,9% al34%, con percentuali maggiore nella prima settimana di vita.Le cause di morte neonatale sono multifattoriali. Tra tutti i parametri valutabili al parto, il punteggio APGAR, la lattaemia, la glicemia e il peso sono gli unici che possono darci un'indicazione della criticità del neonato. Lo scopo della ricerca è stato quello di valutare parametri ematici(glicemia e lattato), parametri clinici(indice APGAR e peso alla nascita)e parametri macro/microscopici della placenta. Lo studio ha dimostrato che il punteggio APGAR e la lattatemia sono i principali parametri che consentono la tempestiva identificazione di cuccioli critici.Mentre ulteriori studi sono necessari per stabilire la relazione tra glicemia e sopravvivenza neonatale e l'identificazione di un valore soglia per l’individuazione di un neonato ipoglicemico. Interessante è la relazione emersa tra lattatemia, glicemia e peso alla nascita: neonati iperlattatemici presentano glicemie più elevate e pesi inferiori rispetto ai normolattatemici. Questo risultato sembra riflettere la maturità neonatale, infatti il basso peso alla nascita è associato ad un aumentato rischio di mortalità neonatale a causa dell'immaturità metabolica del paziente. Ulteriori studi sono necessari per stabilire l'utilità dei parametri macro e microscopici della placenta come strumento prognostico per la sopravvivenza neonatale. Tuttavia,come osservato in altre specie, la dimensione della parte funzionale della placenta è correlata al peso del neonato. Dal punto di vista istologico i dati risultano insufficienti per determinare cosa sia normale o meno e l'impatto che le lesione placentari possano avere sulla morbilità neonatale. Un risultato importante è stata la determinazione di range di riferimento che consenta di definire un peso alla nascita normale indipendentemente dalla taglia e/o razza.Questo parametro è stato espresso come percentuale del peso alla nascita rispetto al peso materno. Infine, come già descritto nell'equino,è stata stabilita la percentuale del peso della placenta rispetto al peso alla nascita da considerarsi normale.
Neonatal mortality in dogs range from 11,9% to 34%, with highest rate during the first week of life. Many factors could predispose puppies to life-threatening conditions. Among all parameters that could be evaluated at birth in order to identify neonate at risk of mortality APGAR score, lactate, glycaemia and birth weight can give us an indication of the newborn’s criticality. The aim of this research was to evaluate blood parameters(glycaemia and lactate), clinical parameters(APGAR index and birth weight) and macro- and microscopic parameters of the placenta. The study shows that APGAR score and lactataemia are the main parameters that allow the prompt identification of critical puppies. More studies are needed to establish the relationship between glycaemia and neonatal survival,and the identification of a threshold value to identify hypoglycaemic newborn.Interesting was the relationship between lactataemia,glycaemia and birth weight:hyperlactathemic infants were found to have higher glycaemia and lower weights than normolactatemic one.This result seems to reflects newborn maturity, in fact low birth weight is associated with an increased risk of neonatal mortality due to the patient's metabolic immaturity. Further studies are necessary to better establish the usefulness of macro- and microscopic parameters of the placenta as a prognostic tool for neonatal survival. However, as observed in other species, the size of the functional part of the placenta is correlated with the newborn weight. From the histological point of view data are insufficient to determine what is normal or not, and the impact that placenta lesion could have on neonatal morbidity.An important result was the determination of reference ranges that allow the definition of a normal birth weight regardless size and/or breed.This parameter was expressed as a percentage of birth weight to mother weight.Additionally,as already described in equine,was established the percentage of placenta weight to birth weight should have to be considered normal.
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FOLLESA, MARIA CRISTINA. "La duplice valenza delle aree di ripopolamento attivo di Palinurus Elephas: utili siti di sperimentazione e potenti strumenti gestionali." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2012. http://hdl.handle.net/11584/266178.

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Recent recognition of increased anthropogenic demands and influence on marine resources and ecosystem has led to a strong push for “active” marine conservation (Hockey e Branch, 1997; Lubchenco, 1997). The value of marine protected areas, particularly no‐take marine reserves, and the fundamental importance of understanding marine environments is now jointly recognized by politicians, conservation and management scientists and commercial fishermen. In this context are framed he remarkable results achieved by the establishment of restocking areas (no‐take areas), established in the seas surrounding Sardinia and aimed at improving the state of a resource of high commercial value such as the spiny lobster Palinurus elephas. Despite the fact that Sardinia, along the eastern part of Sicily, has always been one of the Italian regions with the highest productivity of lobster (data IREPA, 2007), in recent years the international community had become increasingly aware that the current management regulations were not longer sufficient to ensure a rational exploitation of the resource. The worrying picture of the state of the resource has therefore made necessary the search for innovative management policies, through the adoption of new management measures, that would lead to the increase of the stock. In this perspective the Ministry of Agriculture before and after the Autonomous Region of Sardinia, in collaboration with the University of Cagliari, have implemented several measures to protect the resource, including in 1998 the establishment of an area of restocking in the central‐western Sardinia. The restocking action of the reserve Pallosu, that now has lasted 14 years (1998‐2011), led to an increase in biomass of the species by 550% compared to 1997, the year before the establishment of the protection. Important results are also the effects recorded in the commercial areas of fishing surrounding the no‐take area in which, as a result of a continuous spillover of specimens (Follesa et al., 2007a,2011), an increase in productivity of the lobster up to a distance of about 6 km from the center of restocking has been highlighted, with the record of signs of this effect up to an area of about 20 km away. The validity of the research undertaken through the activation of restocking areas is actually witnessed not only by management results but also by the possibility of enhancing of knowledge of the lobster biology, that it proved to be useful in the management of the resource itself. For example, collecting a large amount of data during the breeding season has revealed that the size of the maximum reproductive potential, for Sardinian lobsters, is reached at 75‐85 mm LCS, well below the minimum capture imposed since 2006 by the same European Economic Community (LCS = 90 mm). This appeared a remarkably important result which confirmed the validity of the rules of governance currently imposed in the management of the lobster fishing. The minimum legal size (MTL), in our case, being well in excess of 15 mm compared to the size of the maximum reproductive potential (75 mm LCS), would enable females to have the opportunity to reproduce more than once before reaching the legal size. Protection of the youngest not only through an imposition of a minimum size of capture (MTL) but also of large specimens through the establishment of additional areas of protection and/ or re‐stocking and the introduction of controls on landing would be desirable for a more and better management of the resource. A careful enforcement of the management together with the support of the action exerted by the major areas of active recovery could undoubtedly improve the management of this important species of great commercial importance in the Mediterranean Sea. It is still to be emphasized that these results are important both from a management and scientific perspective, they would not have been achieved without the full cooperation of fishermen which believed in this experimentation. We hope that initiatives like the ones of the Autonomous Region of Sardinia that, in consequence of the positive results achieved in Su Pallosu, has activated in 2009 other 14 restocking areas, can be multiplied in many other Mediterranean areas. Given the positive result, it is thought that such experiments, together with the management rules currently in force, can contribute to better regulation of the resource in the entire basin.
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Giuliani, Noemi. "Riconoscimento di Artropodi e altri animali rinvenuti durante la lavorazione dello spinacio da industria." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Le industrie di surgelazione di prodotti ortofrutticoli devono far fronte alla presenza di artropodi nelle materie prime provenienti dagli areali di coltivazione, sia per adempire agli obblighi di legge, sia per soddisfare i consumatori sempre più attenti ed esigenti nei confronti dei prodotti che acquistano. Le aziende per sopperire a questa problematica attuano misure preventive e controlli capillari lungo tutta la filiera, tramite i quali riescono a ridurre al minimo la presenza di corpi estranei. Gli obiettivi di questo studio sono stati identificare e quantificare gli artropodi rinvenuti lungo le linee di lavorazione degli ortaggi a foglia larga destinati alla surgelazione dell’azienda Orogel e correlare questi dati all’andamento climatico degli areali di coltivazione (precipitazioni e temperature medie) e ai reclami di ritrovamento di artropodi ricevuti dall’azienda da parte dei consumatori. Tra gli artropodi identificati una discreta quantità è rappresentata da insetti utili (impollinatori, predatori, parassitoidi), questo riconducibile alla minor pressione chimica a seguito dell’adozione della lotta integrata, e nessuno di essi rappresenta un pericolo per la salute del consumatore. È risultata una correlazione diretta tra le precipitazioni e il numero di ritrovamenti lungo le linee: ad anni maggiormente piovosi corrispondono ritrovamenti più abbondanti. Una proporzionalità diretta è stata trovata anche tra il quantitativo di materia prima lavorato dall’azienda, il numero di ritrovamenti di artropodi lungo le linee di lavorazione e i reclami da parte dei consumatori: negli anni in cui sono stati processati più chilogrammi di prodotto fresco si è avuto un maggior numero di artropodi ritrovati e di reclami, quest’ultimi irrisori se confrontati al quantitativo di prodotto lavorato (decine di milioni di chilogrammi). In conclusione, questo studio ha confermato l’efficacia dei dispositivi tecnici adottati dall’azienda.
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Fernè, Daniele. "Metodi di difesa della vite da Planococcus ficus e utilizzo dei nemici naturali in vigneto." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15593/.

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Анотація:
La tesi si compone di un’indagine delle caratteristiche e dei comportamenti di Planococcus ficus Signoret (Pseudocoddidae) con la finalità di compilare un elenco organico e ragionato delle metodologie di contrasto, chimiche e non, ad oggi utilizzate. Particolre attenzione viene posta sul principale obiettivo della tesi, cioè quello di analizzare come l’utilizzo di insetti utili quali Criptolaemus montrupizieri Mulsant (Coccinellidi) e Anagyrus pseudococci,Girault (Emyrtidae) possa far diminuire l’applicazione di fitofarmaci. Il tutto in linea con l’attuale necessità di arginare lo sfruttamento di materiali inquinanti in agricoltura. L’utilizzo della lotta integrata, di metodi di controllo basati sull’uso di feromoni e di insetti utili, racchiudono elevate potenzialità, ma richiedono ulteriori validazioni. L’impossibilità di accoppiarsi ottenuta con mating disruption e distrazione ha sortito in alcuni casi effetti discordanti, ma unita alla parassitizzazione e alla predazione da parte di A. pseudococci e C. montruzieri, può portare a risultati incoraggianti nella gestione del problema cocciniglia sulla vite.
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Petronici, Francesca. "Modellazione idrogeologica di un acquifero fratturato." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6830/.

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Анотація:
Nel lavoro di Tesi ci si è occupati dello studio delle sorgenti appenniniche di Mulino delle Vene, site a Carpineti, in Provincia di Reggio Emilia, e della modellazione dei deflussi sotterranei nell’acquifero fratturato che le alimenta. In particolare, sono state eseguite delle analisi idrologiche con l'obiettivo di quantificare la variazione di risorsa idrica nell'area in risposta al trend di variazione dell'uso del suolo. Successivamente si sono caratterizzate le sorgenti di Mulino delle Vene e l'acquifero che le alimeta per mezzo di analisi idrogeologiche. Infine, si è realizzato un modello numerico agli elementi finiti in grado di simulare i deflussi sotterranei nel periodo di scarico delle sorgenti e in assenza di ricarica.
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Cazzoli, Simone. "Analisi storica e costruttiva di un aggregato in muratura allo scopo di determinare strumenti utili a prevenire cinematismi di danno. Il caso di un isolato del centro storico di Crevalcore." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5944/.

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Анотація:
Nella presente Tesi è stato fatto un lavoro di analisi storica e costruttiva di un aggregato in muratura del centro storico della città di Crevalcore per determinarne le vulnerabilità e ipotizzare cinematismi di danno di primo modo sulla base delle carenze strutturali rilevate. Tutto ciò al fine di sviluppare strumenti, in questo caso indici adimensionali, utili sia alle amministrazioni, sia ai progettisti per monitorare e ridurre nel tempo la vulnerabilità al sisma degli aggregati in muratura.
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Cornale, Beniamino. "Studio tipologico e costruttivo degli aggregati edilizi come base per definire strumenti utili a conoscere e monitorare la vulnerabilita sismica dei centri storici. Il caso di studio di un isolato di Mirandola." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5945/.

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VAVLA, MARINELA. "Atassie eredodegenerative ad esordio precoce: descrizione del pattern di alterazione patologica mediante neuroimaging avanzato e studio neuropsicologico per la definizione di indicatori paraclinici utili al monitoraggio dell'evoluzione o alla verifica di efficacia del trattamento." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3424154.

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Анотація:
Background/aims Friedreich's ataxia (FRDA) is an autosomal-recessive neurodegenrative conditions caused by a GAA repeat triplet. There are no quantitative objective biomarkers to show reliable correlations with progression rate and disease severity. Methods or Materials or Case Report Twenty-one early-onset molecularly-defined FRDA patients underwent clinical-neuropsychological assessment. A subgroup of patients (n=17) and age-matched healthy controls (HC) underwent a neuroimaging study protocol on a 3T-MRI (DTI, fMRI). Non-parametric voxel-based permutations were performed on the WM-maps regions-of-interest (ROI), via a general linear model (GLM) (p<0.05). An fMRI sequence was acquired during a simple block-design finger-tapping task. Results All patients were homozygous for GAA expansion (mean GAA1 653.7±221), but one with a point-mutaion/170GAA. Age-at-onset: 10.6±4.6yrs, age-at-assessment 26.9±10.3yrs, disease-duration 16.3±8.8yrs. Deficit on executive and attentive functions were ob-served. We found altered FA and MD parameters, through voxel- and ROI-based analysis, in the cerebellar peduncles; corticospinal, lemnisceal systems, major commissural fibres, thalamic and optic radiations. A finger-tapping task demonstrated significantly higher cerebellar-cortex activation (lobule V, IV) in HC compared to FRDA. Conclusion We report our clinical and neuroimaging experience of a FRDA cohort in order to explore WM con-nectivity and motor dysfunction. DTI changes in selected areas and BOLD-signal in the cerebellar, ipsilateral cerebellar-cortex in response to a simple motor task show strong intergroup-discriminating power and may prove to be useful paraclinical disease markers. A longitudinal study is needed to investigate and validate the sensitivity of these indicators.
Atassia di Friedreich (FRDA) e' una malattia neurodegenrativa a decorso progressivo. E' causata dall'espansione della tripletta GAA. Non esistono biomarkatori soggettivi per dimostrare efficacemente correlazioni valide con la progressione e la gravita' di malattia. Metodi: Abbiamo valutato 21 pazienti tramite un protocollo clinico/neuropsicologico. Un sottogruppo di 17 pazienti ed un gruppo di 13 soggetti sani sono stati sottoposti ad uno studio con protocollo di neuroimaging DTI e fMRI su uno scanner di 3Tesla. Sono state eseguite delle valutazioni non parametriche tipo permutazioni voxel-based sulle regioni di interesse (ROI) della sostanza bianca dell'encefalo tramite l'utilizzo di una modello lineare generale (GLM) (p < 0.05). Una sequenza di fMRI e' stata acquisita come semplice disegno a blocco di un compito motorio tipo finger tapping. Risultati: Tutti i pazienti erano omozigoti per l'espansione GAA (media GAA1 653.7±221), uno di loro era eterozigote con 170 GAA ed una mutazione puntiforme. Eta' all'esordio 10.6, eta' alla visita 26.9±10.3aa, durata di malattia 16.3±8.8aa. Sono stati rilevati deficit delle funzioni attentive ed esecutive. Sono stati evidenziati alterazioni a carico dei parametri FA e MD, tramite un analisi voxel-based e ROI based localizzate come segue: peduncoli cerebellari, sistemi di fibre corticospinali, lemniscali, le grandi fibre commissurali, radiazioni ottiche e talamiche. Dall'analisi della fMRI con il compito motorie, e' risultato una maggiore attivazione della corteccia cerebellare (lobuli V e VI) nei controlli rispetto ai pazienti. Conclusioni Riportiamo uno studio clinico e di neuroimaging dalla nostra esperienza con un campione di pazienti con FRDA con l'obiettivo di esplorare la connettivita' e la funzionalita' motoria. Le variazioni DTI ed il segnale BOLD nella corteccia cerebellar in risposta ad uno stimolo motorio dimostrano una capacit' discriminativa intergruppo e potrebbero risultare marcatori paraclinici utili. Futuri studi longitudinali sono necessari per stdudiare e validare la sensitivita' di questi indicatori.
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Sim, Eun-Log. "Cing sens et vérité utile." Paris, EHESS, 2008. http://www.theses.fr/2008EHES0048.

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L'enjeu de ce travail est de trouver les origines des cinq sens (toucher, ouïe, vue, odorat, goût) en Occident afin de comprendre comment l'humain fait usage de sa faculté de sentir et de juger. Cette recherche est codifiée plutôt selon la « vérité utile» (adéquation spatio-temporelle de la chose et du sensible) que selon la « vérité» (adéquation perpétuelle de la chose et de l'intellect). L'origine des cinq sens (« senso-gonie ») se trouve principalement dans les récits de la création du monde en tant que premier évènement de l'univers et de l'humain. Dans les récits gréco-romains et judéo-chrétiens, nous trouvons plus de cinq créations du monde par les cinq sens. Chaque création est une extériorisation et une objectivation des sens selon la vérité utile. Sous la forme de l'âme, les sens s'intériorisent ou se subjectivisent. Dans ces processus, la «senso-gonie »est liée étroitement à la « cosmo-gonie» et à la « psycho-gonie » (origine des âmes)
This work aims at finding the origins of the five senses (touch, hearing, sight, smell, taste) in Western countries, so as to understand how the Human uses his ability to sense and to judge. This research is codified according to the "useful truth" (spatio-temporal adequacy of the thing and the sensitive) rather than to the « truth » (perpetuai adequacy of the thing and the intellect). The origin of the five senses ("senso-gony") can be mainly found in the stories of the creation of the world, as the first event of the universe of the Human being. In the Graeco-Roman and Judaeo-Christian stories, we can find more than five different creations of the world by the five senses. Each creation is an externalization and an objectification of the senses according to the "Useful Truth". As souls, the senses are internalized and subjectified. In those processes, "Senso-gony" is closely linked to "Cosmo-gony" and "Psycho-gony" (the origin of the soul)
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Cascavilla, Valeria. "Effetti di quattro insetticidi sull'acaro utile Amblyseius andersoni." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Gli acari fitoseidi sono importanti agenti di controllo biologici per altri acari, tripidi ed aleurodidi. La presenza di questi acari all'interno del vigneto è legata sia alla presenza di piante ospiti, quindi una maggior biodiversità, ma anche all'utilizzo di insetticidi selettivi. In questa tesi sono stati analizzati gli effetti acuti di quattro insetticidi sull'acaro fitoseide Amblyseius andersoni. Gli insetticidi usati sono ad ampio spettro d'azione e possono essere usati contro le principali cicaline e cocciniglie della vite, ma anche contro afidi e tripidi. I risultati ottenuti nella tesi hanno dimostrato come i due piretroidi, tau-fluvalinate ed etofenprox, siano i principi attivi, tra quelli studiati in questo lavoro, maggiormente dannosi per l’acaro fitoseide A. andersoni e di conseguenza abbiano maggior potenziale di creare fenomeni di acaro-insorgenza nei tetranichidi legati all’azione tossica nei confronti dei loro nemici naturali. Gli altri due insetticidi studiati ossia sulfoxaflor, appartenente alla famiglia delle sulfoximine, e acetamiprid, un neonicotinoide, non hanno manifestato differenze significative rispetto al testimone.
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Seyr, Sibylle. "Der effet utile in der Rechtsprechung des EuGH /." Berlin : Duncker & Humblot, 2008. http://bvbr.bib-bvb.de:8991/F?func=service&doc_library=BVB01&doc_number=016451371&line_number=0001&func_code=DB_RECORDS&service_type=MEDIA.

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Seyr, Sibylle. "Der effet utile in der Rechtsprechung des EuGH." Berlin Duncker & Humblot, 2006. http://d-nb.info/988231735/04.

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Parkin, M. J. "Divalent cation uptake in the yeast, Candida utilis." Thesis, Keele University, 1987. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.380174.

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Lamort, de Gail Marie-Agnès. "Le Psychologisme professionnel : un mode de communication utile." Rennes 2, 1994. http://www.theses.fr/1994REN20017.

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La rupture avec le taylorisme, qui conduit vers une entreprise participative et consensuelle, s'inscrit dans une évolution de société, mais, simultanément, elle exige des individus réceptifs à ses nouveaux systèmes de valeurs. Ces références implicites, véritables langages communs, doivent être apprises par les salariés si ceux-ci veulent être "promus" ou tout simplement "recrutés". En s'instituant comme conditions sine qua non de l'obtention d'un emploi, des désignations, liées à la "valeur économique de chacun", se mêleraient constamment aux représentations sociales (opinion, croyance culture, morale, mais aussi droits individuels). Dans le domaine de l'emploi, qui conserve un rôle essentiel pour l'acquisition d'une identité, l'entreprise formalise des normes d'efficacité, de performance ainsi que des procédures d'évaluation qui finissent par être prescrites à l'ensemble des citoyens
The break with taylorism, which leads to a company defined as participative and consensual, ios in keeping with some kind of social evolution, but simultaneously, it demands that the individuals should be sensitive to its nex system of values. Those implicit references - constituting true common languages - should be known by the workers who want to be 'promoted' or merely 'requited'. Some designations - linked to the 'economic worth of the indeividual' - could become indispensable conditions to get a job ; as such, they would constanly mingle with such social criteria as opinion, creed, ethics, but also individual rights. As regards employment, which still leads an essential role in the acquisition of identity, the company establishes norms of efficiency and performance, along with assessment procedures which are eventually prescribed to every citizen
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Camino, Jean-Thomas. "Co-optimisation charge utile satellite et système télécom." Thesis, Toulouse 3, 2017. http://www.theses.fr/2017TOU30401.

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L'augmentation continue des besoins en télécommunications dans notre société se traduit par une suite de défis technologiques pour les systèmes fournissant ce type de services, qu'il s'agisse de télédiffusion, de téléphonie, ou bien d'échange de données. Les satellites de télécommunications sont ainsi particulièrement concernés par ce besoin d'innover, à la fois sur les technologies mises en orbite, mais aussi et surtout au niveau de l'exploitation de ces ressources embarquées. Sur ce dernier point, pour une mission de télécommunications définie précisément en termes de zone à servir, de type, de quantité et de qualité de service à fournir, il faut effectivement être capable de dimensionner de la manière la plus adéquate possible la charge utile du satellite de télécommunications, sous les différentes contraintes auxquelles elle est soumise : masse, volume, coût, et consommation énergétique des équipements embarqués. Cette thèse développe ainsi une approche algorithmique pour un tel dimensionnement dans le cas particulier des systèmes de télécommunications dits "multifaisceaux". Une procédure d'optimisation globale de ces systèmes satellitaires est ainsi proposée. Elle repose sur une décomposition en un ensemble de problèmes mathématiques interconnectés dont les complexités respectives, réduites par rapport au problème global, permettent d'espérer des solutions algorithmiques efficaces. Ce travail a permis d'exhiber deux problèmes phares dans ce dimensionnement de la charge utile satellite, adressés par l'angle de la recherche opérationnelle : l'optimisation du placement de faisceaux, et l'optimisation de plans de fréquences. Ce premier problème de placement de faisceaux sous contraintes de charge utile a été l'occasion de proposer des méthodologies inédites de gestion des contraintes en norme euclidienne sur des variables continues pour les problèmes mixtes non-linéaires non-convexes. Ces techniques ont alors été appliquées avec succès au sein de solutions à ce premier problème qui s'appuient pleinement sur la programmation linéaire mixte. Dans un deuxième temps, une exploitation novatrice de certaines propriétés du clustering en k-moyennes est proposée et permet de simplifier ces modèles mathématiques et ainsi accélérer l'optimisation du placement des faisceaux. Ces algorithmes de programmation mathématique sont ensuite confrontés à une heuristique gloutonne randomisée également développée dans le cadre de ces travaux. Le deuxième problème central de dimensionnement identifié au cours de ces travaux de thèse est la définition de plans de fréquences. Il s'agit d'une allocation de ressource disponible à bord du satellite aux différents faisceaux de ce dernier, tels qu'ils ont été définis dans le problème précédent de placement de faisceaux. Avec un objectif de minimisation du nombre d'un certain type d'équipement à embarquer dans la charge utile satellite, on cherche à satisfaire la mission de télécommunications qui s'exprime en une demande de chaque utilisateur au sol. Ce problème complexe a lui-même donné lieu à une décomposition en deux sous-problèmes d'allocation de fréquences, puis d'allocation d'équipements de la charge utile, qui sont traités par programmation par contraintes et programmation linéaire en nombres entiers, en exploitant des résultats théoriques qui servent à la fois à la modélisation des problèmes, mais aussi à leur résolution
The continuous growth in telecommunication needs in our society translates into a series of technical challenges for the systems that provide such services, whether it is television broadcasting, telephone, or data exchange. The telecommunication satellites are particularly concerned by this need for innovation, both on the embarked technologies but also on the way the resulting resources are exploited for the end users. On the latter point, for a telecommunication mission defined precisely in terms of service zone, type, quantity and quality of service, one has to be able to size as adequately as possible the telecommunication satellite payload, under the several constraints it is subject to: mass, volume, cost, and power consumption of the embarked hardware. This thesis develops an algorithmic approach for a such a sizing in the particular case of the telecommunication systems that are said to be "multi-beam". A global optimization process of these satellite system is proposed. It relies on a decomposition into a set of mathematical problems whose respective complexities, reduced with respect to the original problem, allow to reasonably aim for efficient algorithmic solutions. This work allowed to identify two key problems in this satellite payload sizing, addressed through an operations research angle: the beam layout optimization and the frequency plan optimization. This first beam layout problem under payload constraints has been an occasion to propose novel ways to handle Euclidean norm constraints on continuous variables for non-convex non-linear mixed programs. These techniques have been then successfully applied in for the generation of solutions to this first problem that fully exploits the mixed integer linear programming formalism. Then, a novel exploitation of some of the properties of the k-means clustering has been proposed as it allows to simplify these mathematical models and therefore accelerate the beam layout optimization. These mathematical programming algorithms have been then compared to a greedy heuristic developed during this thesis work. The second central sizing problem that has been identified is the frequency plan definition. It consists in a resource allocation of on-board satellite resources to the several beams that have been defined in the preceding beam layout optimization problem. With an objective of minimizing the number of a certain type of hardware to be embarked on the payload, the satisfaction of the telecommunication mission defined by an individual demand of all the end users on the ground is aimed. This complex problem itself lead to a decomposition into two sub-problems of frequency and on-board payload hardware allocation, that are treated with constraints programming and integer linear programming, exploiting theoretical results that are useful both at the problem modeling and problem solving levels
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Graça, Carlos Emanuel Rodrigues. "EcoEmbalagem DESembalar a embalagem util e fútil." Master's thesis, Universidade de Évora, 2002. http://hdl.handle.net/10174/14917.

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Introdução - A problemática do impacto ambiental provocado pelo consumo indiscriminado de produtos excessivamente embalados com as consequências advindas do seu Ciclo de Vida, constituíram os factores determinantes para a proposta de desenvolvimento do projecto EcoBOX, como uma embalagem sustentável alternativa. A perseguição de soluções alternativas sustentáveis com redução significativa no impacto ambiental, esteve presente em todo o processo de pesquisa e desenvolvimento. Dentro deste contexto as investigações foram conduzidas com o objectivo de atender simultaneamente às necessidades da Indústria do Consumidor e do Ambiente. Assim, nasceu o projecto da embalagem denominada EcoBOX, com características únicas no mercado em termos de concepção técnico-funcional, sustentabilidade económica e ecológica. As Embalagens estão distribuídas em áreas de diferentes complexidades, como a Alimentar, Não Alimentar, Perfumaria, Cosmética, Medicamentos e Transportes, assim e desde logo tornou-se necessário numa segunda fase escolher e definir com critérios mais rigorosos a área e categoria de embalagens que seriam utilizadas como objecto de análise e estudo. A base da Investigação, a Análise, a Proposta, a Implantação e a Realização do projecto privilegiaram a conciliação e domínio de diferentes matérias do conhecimento técnico e científico do produto, da embalagem, das ciências da Sociologia e da Ecologia. Assim da fase inicial de investigação científica podemos salientar: As Pesquisas a estudos efectuados por diversas entidades especialistas na matéria, nomeadamente o Instituto Nacional do Ambiente, o Instituto Nacional de Engenharia e Tecnologia Industrial, o Instituto Português da Qualidade, o Ministério do Ambiente, Empresas produtoras de Embalagens, Associações Industriais e Ecológicas de entre outras. - A Investigação das diferentes áreas científicas associadas ao Desenvolvimento, à Industrialização, à Comercialização, à Utilização, à Reutilização, à Desutilização e à Reciclagem de Embalagens de Produtos. - A Investigação de matérias-primas habitualmente utilizadas e estudo de alternativas possíveis para substituição. - O Estudo da interacção entre a Embalagem e o Produto Industrial na óptica do cumprimento dos Requisitos de denominação do Design Industrial. - A Investigação do Produto Industrial, do Design Industrial e do EcoDesign na óptica do cumprimento das Normas Técnicas Ambientais. - O Estudo de recursos naturais alternativos. - O Levantamento e análise dos Métodos, Processos, Tratamentos, Acabamentos Utilização e Desutilização convencionais do mundo das Embalagens. - O Estudo da Avaliação do Ciclo de Vida da Embalagem (ACUE) e levantamento dos respectivos impactos ecológicos. - A Realização de trabalhos de Pesquisa de Campo. Relativamente ao Projecto o seu desenvolvimento será efectuada por partes iniciando-se com uma apresentação detalhada da embalagem EcoBOX e respectiva memória descritiva do projecto, serão ainda abordadas as vertentes da sua aplicação, dos seus atributos, da sua constituição e concepção e das suas características, neste ponto serão destacados com alguma exaustividade aspectos únicos desta embalagem, nomeadamente a sua singularidade e versatilidade formal, a sua polivalência funcional, as suas possibilidades alternativas de: matérias-primas, sistemas de fecho e abertura, moldes de fabrico, tecnologias e tipo de impressão. São ainda mencionadas as componentes mercadológicas, económicas e ecológicas. O projecto da embalagem EcoBOX inclui ainda uma apresentação gráfica ilustrativa do layout e respectivos desenhos técnicos. A fase do Anteprojecto não pode ser ignorada e muito menos esquecida até porque sendo constituído por diferentes etapas, todas elas contribuem de forma decisiva e imprescindível para dar corpo ao desenvolvimento do projecto. Assim no anteprojecto podemos encontrar uma explicação detalhada sobre a metodologia projectual adoptada, seguida de uma breve introdução histórica acerca da evolução da embalagem através dos tempos. Os conceitos e definições específicos de desenvolvimento de projectos na área do Design Industrial e do Eco Design são abordados numa perspectiva de enquadramento do projecto com os requisitos do Design. A abordagem das matérias-primas inclui várias considerações acerca dos processos industriais do seu fabrico assim como do fabrico das próprias embalagens, detalha ainda acerca das matérias-primas com especial relevância para o papel e o cartão, o que se justifica pelo facto de terem sido estas duas, as matérias-primas eleitas para a construção da EcoBOX. O anteprojecto inclui ainda uma Avaliação do Ciclo de Vida da Embalagem (ACVE) e um levantamento dos Impactos ambientais possíveis, esta etapa reveste-se de extrema importância já que sustenta toda a base de decisões "ambientalmente correctas" que serão tomadas na fase final do projecto. São objectivos prioritários desta dissertação: Demonstrar que a Embalagem não deve ser supérflua, mas sim utilitária, funcional e principalmente ecológica sem prejuízo do êxito comercial do produto que comporta. Demonstrar a Sustentabilidade Económica, Tecnológica e Ecológica, através de um projecto alternativo de embalagem a EcoBox
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Gómez, Buendía Carmen. ""Exceptio Utilis" en el procedimiento formulario del derecho romano." Doctoral thesis, Universitat Rovira i Virgili, 2011. http://hdl.handle.net/10803/51767.

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La finalidad del presente estudio es la de constatar la existencia de la categoría clásica exceptio utilis y extraer sus caracteres fundamentales. El trabajo se divide en dos partes, una primera parte en que se presenta una aproximación al concepto clásico de exceptio, y una segunda parte, en la que se profundiza en el concepto de exceptio utilis a través de los fragmentos seleccionados. Finalmente en el apartado dedicado a las conclusiones, se da unidad al estudio cuyo hilo conductor ha sido la exceptio utilis a través de las fuentes. La exceptio utilis puede ser definida como una creación jurisprudencial que designa un mecanismo procesal propio del procedimiento formulario, por el que el magistrado en virtud de su iurisdictio, crea a partir de una exceptio edictalis una nueva exceptio, teniendo en cuenta las circunstancias del caso concreto, y extendiendo de este modo el ámbito de aplicación de la excepción edictal.
The purpose of this study is to determine the existence of the classical category exceptio utilis and extract its essential characters. The work is divided into two parts; first part presents an approach to the classic concept of exceptio, and the second part, explores the concept of exceptio utilis through the selected fragments. Finally the section dedicated to the conclusions, provides unity to the study whose theme was the exceptio utilis through the sources. The exceptio utilis can be defined as a jurisprudential creation that designates a procedural mechanism of the formulary procedure, through which the magistrate under his iurisdictio, create from an exceptio edictalis a new exceptio, the exceptio utilis, taking into account the circumstances of the case and thereby extending the scope of the exceptio edictalis.
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Rebeyrol, Emilie. "Optimisation des signaux et de la charge utile Galileo." Phd thesis, Télécom ParisTech, 2007. http://pastel.archives-ouvertes.fr/pastel-00004315.

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Le système de positionnement Galileo est un nouveau système de navigation par satellite en cours de développement pour l'Union Européenne, qui devrait être opérationnel en 2013. Tout en fournissant un service de positionnement autonome, Galileo sera interopérable avec les systèmes de navigation par satellite déjà existants comme le système américain GPS (Global Positioning System). En effet, un utilisateur pourra, avec un récepteur compatible, obtenir une position quelque soit le système utilisé. De plus, Galileo a pour objectif de garantir la disponibilité de certains services tels que le service commercial (CS) par exemple ou le service public réglementé (PRS). Mais Galileo fournit aussi, avec le service Sécurité de la vie (SOL), un message d'intégrité permettant de déterminer si l'information satellite est fiable, afin de l'utiliser pour des applications critiques telles que le transport aérien, maritime ou terrestre. Afin de fournir une position, une synchronisation et une information d'intégrité précises, en accord avec les besoins des utilisateurs, le système Galileo doit posséder des signaux et une architecture performants. L'étude de la conception de ces signaux, leur génération et leurs performances constitue le coeur de cette thèse. En effet, l'objectif principal de ce travail est l'optimisation de la charge utile et des signaux Galileo afin d'obtenir les meilleures performances possibles du point de vue du récepteur. Une analyse complète du système Galileo, de la charge utile au récepteur est d'abord effectuée. Elle montre que des distorsions peuvent affecter les signaux pendant leur génération, leur propagation et leur traitement dans le récepteur. Ces distorsions, dues aux instabilités d'horloges, aux non-linéarités de l'amplificateur, aux filtrages ou aux trajets multiples (multitrajets), réduisent la performance des signaux, en particulier lors de la poursuite du code ou lors de la poursuite de la phase de la porteuse. Pour éviter ces distorsions ou pour réduire leur impact, les signaux Galileo doivent présenter certaines propriétés, comme une enveloppe constante ou une large bande par exemple. Il est donc important d'analyser ces contraintes pour la conception d'une charge utile et de signaux performants. Une étude est ensuite menée afin de déterminer si les signaux Galileo proposés par la GJU (Galileo Joint Undertaking), en particulier en bande E5 et E1(E1-L1-E2), présentent ces propriétés et ainsi vérifient les contraintes de conception. La modulation Interplex et la modulation ALTBOC (Alternate Binary Offset Carrier) sont les solutions proposées pour multiplexer, respectivement, les signaux E1 et E5. Les expressions théoriques et les performances de ces modulations sont analysées afin de montrer qu'elles transmettent les signaux avec une enveloppe constante permettant de réduire les distorsions dues aux non-linéarités de l'amplificateur. Récemment, de nouvelles formes d'onde ont été proposées pour transmettre le signal " Open Service " de Galileo en bande E1, toujours avec l'objectif d'obtenir de meilleures performances. Ces nouveaux signaux sont basés sur la combinaison linéaire d'un signal BOC(1,1) avec un signal " Binary Coded Symbol (BCS) " ou avec une autre sous porteuse BOC. Ces signaux sont alors appelés Composite BCS (CBCS) ou Composite BOC (CBOC). Ces nouveaux signaux, conçus afin de réduire l'impact des multitrajets sur les performances, sont étudiés tout au long de la chaîne de transmission afin de contrôler s'ils vérifient les contraintes de conception et s'ils peuvent être transmis avec la modulation Interplex. Leurs performances sont aussi évaluées et comparées à celle du signal BOC(1,1), grâce à des observables qui caractérisent les performances en réception. Ces observables sont la fonction d'autocorrélation, la densité spectrale de puissance, le coefficient d'isolation spectrale et l'enveloppe d'erreur due aux trajets multiples. Pour terminer, des simulations permettent d'évaluer l'influence des distorsions dues aux équipements de la charge utile et du récepteur, sur les signaux Galileo et sur leur performance en réception, sont présentées. En particulier, l'influence des horloges, des amplificateurs et des filtres est évaluée grâce notamment au calcul de l'erreur de phase dans la boucle de poursuite du récepteur.
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Branderský, Gabriel. "Knihovna znovupoužitelných komponent a utilit pro framework Angular 2." Master's thesis, Vysoké učení technické v Brně. Fakulta informačních technologií, 2017. http://www.nusl.cz/ntk/nusl-363860.

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Анотація:
Táto práca sa zaoberá vytvorením knižnice znovapoužiteľných komponent a utilít určené na použitie v dátavo-intenzívnych aplikáciach. Jednou typickou komponentou pre také aplikácie je tabuľka, ktorá je považovaná za hlavnú komponentu knižnice. Pre zaistenie vysokej kohezie sú všetky ostatné komponenty a utility sú s nou úzko prepojené. Výsledná sada komponent je použiteľná deklaratívným spôsobom a umožnuje rôzne konfigurácie. Uživateľské rozhranie je tiež prizpôsobené na dátovo-intenzívne aplikácie s rôznymi prvkami.
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Brizard, Denis. "Contrôle des vibrations de charge utile sur lanceur spatial." Thesis, Ecully, Ecole centrale de Lyon, 2011. http://www.theses.fr/2011ECDL0041/document.

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Анотація:
Les lanceurs spatiaux sont soumis à un certain nombre d’excitations complexes durant les différentes phases de vie du produit. Ces excitations sont transmises à la charge utile par voie solidienne ou aérienne. Pour assurer la protection de la charge utile, l’architecture du lanceur étant figée au début du projet, l’amélioration des comportements dynamiques passe par l’introduction de systèmes secondaires. La partie essentielle des travaux de thèse est donc consacrée à l’implantation optimale de systèmes capables de diminuer les réponses vibratoires en utilisant des modèles adaptés. C’est pourquoi une méthode de double synthèse modale est mise en place, permettant ainsi de calculer la réponse vibratoire de la structure à l’aide de bases réduites et offrant des performances améliorées par rapport aux méthodes classiques. L’ajout d’un dispositif amortissant local nécessite la prise en compte d’une ou plusieurs modifications structurales dans le modèle, une méthode dédiée est alors développée. Le choix du dissipateur se porte sur un dissipateur frottant. Un prototype est conçu et réalisé. Il est dans un premier temps caractérisé seul et le modèle de comportement identifié est un modèle constitué d’un ressort en série avec un patin ; la loi de frottement adaptée est une loi de Coulomb simple. En parallèle, une maquette représentative du dernier étage d’un lanceur est dimensionnée et réalisée. Le frotteur est alors monté en pied de propulseur de la maquette et permet une diminution significative des vibrations de la charge utile au passage du mode de propulseur
Space launchers undergo a certain amount of complex excitations during their lifecycle. These excitations are transmitted to the payload in a structure-born or air-born way. To improve the dynamic behaviour and thus ensure the protection of the payload, secondary systems must be added to the launcher – indeed, the architecture of the launcher is fixed at the beginning of the project. The essential part of this thesis work is dedicated to the optimal fitting of a system capable of reducing the vibration response of the payload, using appropriate models. Therefore a double modal synthesis method is implemented, allowing to calculate the vibrational response of the structure with reduced bases and offering improved performances over conventional methods. The addition of a local damping device requires the consideration of one or more structural modifications in the model, a dedicated method is thus developped along with a specific continuation algorithm. A friction damper is retained, a prototype is designed and built. It is first characterized alone ; the identified behaviour is that of a spring in series with a dry friction element, a simple Coulomb friction law enables to reproduce the experimental curves. A scale model of the launcher’s last stage is designed and built. The friction device is then mounted inside the scale model and leads to a significant reduction of the payload vibration levels
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Steines, Emmanuelle. "L' Utile étude d'un journal messin, de 1833-1836 /." [S.l.] : [s.n.], 1998. ftp://ftp.scd.univ-metz.fr/pub/Maitrises/1998/Steines.Emmanuelle.HME215.pdf.

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Moraes, Dante Augusto. "Contribuição ao estudo do crescimento de Candida utilis IZ-1840 em glicerol, adaptação de um modelo de inibição por substrato." Universidade de São Paulo, 1994. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/9/9134/tde-25092009-174701/.

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Анотація:
Estudou-se a influência da concentração inicial de substrato no cultivo em fermentador para produção de biomassa de Candida utilis IZ-1840 em meio sintético tamponado contendo glicerol (1,2,3-propanotriol) como fonte exclusiva de carbono nas seguintes concentrações: 15, 25, 35, 45, 55, 65 e 75 g/L com ensaios em duplicata. Observou-se um comportamento cinético característico de fenômeno de inibição por substrato, tendo-se então ajustada uma equação de modelo de inibição baseada na literatura para os dados de velocidade específica máxima de crescimento celular em função da concentração inicial de substrato. A partir de tal equação determinou-se o valor da concentração inicial de substrato onde não ocorre inibição, definido como S* ( S*=17,511 g/L) e o valor teórico acima do qual a inibição é máxima definido como Sm, (Sm=175,4 g/L). O valor teórico de velocidade específica máxima de crescimento celular, definido como µ* correspondente ao valor S* como concentração de substrato inicial foi calculada em 0,225 1/h.
The influence of initial substrate concentration in the growth of Candida utilis IZ-1840 in a buffered synthetic mediurn was studied utilizing glycerol (1,2,3-propanetriol) as an exc1usive carbon source, in the following concentrations: 15, 25, 35, 45, 55, 65 and 75 of in double assays. Characteristic kinetic behavior of substrate inhibition was detected, then one model equation of inhibition based on literature was adjusted for the maximum specific growth rate in function of the initial substrate concentration. From this equation it was possible to determine the value of the initial substrate concentration that do not occur growth inhibition, defined as S* (S* = 17,511 g/L).and the theoretical value of limit concentration where above this the growth inhibition becomes maximum which was defined as Sm (Sm = 175,4 g/L). The theoretical value for maximum specific growth rate, defmed as µ* corresponding to determined S* as initial substrate concentration was calculated in 0,225 1/h.
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Gillard, Nicolas. "Traitement du signal quantique : effets de bruit utile et intrication." Thesis, Angers, 2019. http://www.theses.fr/2019ANGE0036.

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Анотація:
Nous examinons ici des problématiques standards du traitement du signal, comme la détection de signaux dans le bruit, l'estimation paramétrique à partir de signaux bruités, la transmission d'information sur un canal bruité, mais dans un cadre quantique. Nous suivons plus spécialement un fil conducteur spécifique, déjà bien développé en classique, et constitué par les effets de bruit utile ou phénomène de résonance stochastique – des situations de traitement du signal ou de l'information en présence de bruit, où la performance ne se dégrade pas de façon monotone lorsque le niveau du bruit augmente, mais au contraire où l'augmentation du bruit peut se révéler bénéfique au traitement. En présence de signaux et bruits quantiques, nous mettons ainsi en évidence la possibilité de tels effets de résonance stochastique, dans des tâches de détection, d'estimation ou de transmission de signal. Dans ces études de traitement du signal quantique, nous rencontrons également une propriété spécifiquement quantique constituée par l'intrication. Nous approfondissons aussi l'apport de l'intrication, avec des bénéfices purement quantiques inaccessibles en classique, obtenus pour les tâches de traitement du signal en présence de bruit que nous étudions. Nous considérons aussi des signaux à deux dimensions pouvant s'apparenter à du traitement numérique d'images en quantique. Les études de traitement du signal quantique développées ici sont principalement théoriques et numériques. En complément, nous présentons des mises en œuvre expérimentales que nous avons pu réaliser grâce à un processeur quantique rendu accessible en ligne par la compagnie IBM (processeur IBM Q 14 Melbourne à 14 qubits)
Here we examine standard signal processing issues, such as signal detection in noise, parametric estimation from noisy signals, transmission of information over a noisy channel, but in a quantum framework. We follow more specifically a specific thread, already well developed in classical, and constituted by the effects of useful noise or stochastic resonance phenomenon - situations of signal or information processing in the presence of noise, where the performance does not monotonically deteriorate when the noise level increases, but instead where the increase in noise can be beneficial to the processing. In the presence of quantum signals and noises, we thus highlight the possibility of such stochastic resonance effects, in tasks of detection, estimation or signal transmission. In these quantum signal processing studies, we also encounter a specifically quantum property consisting of entanglement. We also investigate the contribution of entanglement, with purely quantum benefits that are inaccessible in classical, obtained for signal processing tasks in the presence of noise that we are studying. We also consider two-dimensional signals that can be likened to digital processing of quantum images. The quantum signal processing studies developed here are mainly theoretical and numerical. In addition, we present experimental implementations that we have been able to achieve thanks to a quantum processor made accessible online by the IBM company (IBM Q 14 Melbourne processor of 14 qubits)
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