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Дисертації з теми "Traduzioni poetiche"

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Santoro, Bianca. "Il dibattito sulla traduzione poetica. Analisi delle traduzioni reciproche di Eugenio Montale e Jorge Guillén." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13786/.

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Анотація:
La tesi ha come obiettivo principale riflettere sulla traduzione poetica, sulle sue possibilità e sul ruolo del traduttore di poesia. La riflessione verrà condotta per la coppia di lingue italiano-spagnolo attraverso l’esempio di Eugenio Montale e Jorge Guillén, due poeti ma anche traduttori, che si sono tradotti reciprocamente. Nel primo capitolo viene data una definizione di testo poetico, per la quale è fondamentale il concetto di indissolubilità tra contenuto e forma. Questo crea un punto di partenza per riprendere il dibattito sulla traducibilità o intraducibilità del testo poetico. Verranno prese in esame le teorie di filosofi, scrittori, poeti e traduttori, in un excursus che va da quelle più conosciute fino ad arrivare a quelle contemporanee. Segue poi una riflessione sul ruolo del traduttore in quanto recreador del testo originale e sul significato di fedeltà o creatività in traduzione, facendo riferimenti anche all’evoluzione storica della concezione di traduttore letterario. Il secondo capitolo tratta delle relazioni tra Montale e Guillén, dalla genesi delle reciproche traduzioni e dei rapporti dei due poeti rispettivamente con la Spagna e con l’Italia. Per quanto riguarda le traduzioni di Montale si è scelto di analizzare “Albero autunnale” (Árbol del otoño), mettendo in risalto le strategie traduttive, per Guillén le due traduzioni da lui eseguite di “Meriggiare pallido e assorto”, esempio perfetto per concludere la riflessione sui concetti di fedeltà e creatività in traduzione.
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2

Organte, Laura. "Poesia e traduzione a Firenze (1930-1950)." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3424221.

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Анотація:
This work offers a deep historical and linguistic analysis of the main poetry translations published in Italy from late 20s to early 50s, focussing on pundits and teachers activity that we can include in the Ermertism Fiorentino School as Carlo Bo, Sergio Baldi, Renato Poggioli, Leone Traverso, Oreste Macrì. This study analysizes both antological book and monographic works. Considering the fundamental influence of this group of literati, the goal was first to understand the theory and critical context where they acted. On the metric/linguistic they mainly filter and excluded any contents that was hard to fit into the Italian panorama. The formal analysis started from the metric, the endecasillabe has been mainly used – to confirm the long lasting tradition – anyway the translators shown their capability to respect even the original structures. On the linguistic side, has been adopted a refined and pure language, that has been influenced by the Italian tradition and by the main 20th koinai. The hermetic influence is strong but many stylistic mark are indeed presents on the original texts.
Il presente lavoro propone uno studio storico-linguistico e metrico-stilistico delle traduzioni di poesia uscite in Italia dagli anni Trenta agli anni Cinquanta del Novecento. In particolare si concentra sull’attività traduttoria di critici e professori a diverso titolo inquadrabili nell’area dell’ermetismo fiorentino, tra i quali Carlo Bo, Sergio Baldi, Renato Poggioli, Leone Traverso, Oreste Macrì. Il corpus di riferimento comprende sia volumi antologici, sia raccolte monografiche pubblicate nell’arco temporale indicato. Considerata l’importanza culturale della vasta operazione di mediazione letteraria condotta dal gruppo di professori/critici-traduttori, si cercato in primis di coglierne le istanze sottese e i vettori portanti, in modo da delineare un contesto teorico-critico in cui contestualizzare i risultati dell’analisi metrico-lingustica. Ne è emerso un atteggiamento ambivalente di inclusione e reductio ad unum delle variegate voci poetiche straniere e al contempo di minuzioso filtraggio ed esclusione dei contenuti più difficilmente assimilabili dal contesto letterario italiano. L’analisi formale si articola in una prima parte dedicata alla metrica, in cui, a partire da una verifica della tenuta di una consuetudine plurisecolare, ossia l’impiego dell’endecasillabo come verso da traduzione, si sono valutate prima le risposte dei traduttori alle misure versali delle culture di partenza, e poi alle forme metriche. I traduttori dimostrano di maneggiare una tradizione metrico-ritmica complessa e stratificata, in cui le sperimentazioni otto-novecentesche si intersecano con le suggestioni provenienti dalle strutture di partenza generando compagini che rompono il monolinguismo endecasillabico della tradizione. All’interno del compatto gruppo dei fiorentini si stagliano comunque atteggiamenti diversi: se Traverso e Macrì non prescindono mai da una nitida caratterizzazione metrico-ritmica, Parronchi e Bo si avviano sulla la strada del verso informale. Sul piano linguistico, l’ideale di una lingua poetica universale elaborato sulla scorta di Mallarmé si attua tramite l’adozione di una lingua casta ed elegante, che risente sia della plurisecolare tradizione letteraria italiana, sia delle principali koinai novecentesche, quella dannunziano-pascoliana e quella ermetica. L’apporto di quest’ultima, però, è notevolmente inferiore rispetto a quanto ci si potesse aspettare, e molti degli stilemi che vi pertengono sono dovuti al testo originale.
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3

Toma, Andrea Verfasser], and Bernhard [Akademischer Betreuer] [Zimmermann. "Le iscrizioni poetiche relative a Erode Attico: testo rivisto, traduzione e commento = Die poetischen Inschriften bezüglich Herodes Atticus: durchgesehener Text, Übersetzung und Kommentar." Freiburg : Universität, 2008. http://d-nb.info/1114145009/34.

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Santi, Tommaso <1985&gt. "Poetiche della traduzione: le esperienze di Ungaretti-Jaccottet e Char-Sereni." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7077/1/Santi_Tommaso_Tesi.pdf.

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Анотація:
La traduzione poetica viene affrontata sul piano empirico dell'analisi testuale. Una breve introduzione presenta le riflessioni più importanti sulla traduzione del testo poetico, da Benjamin e Steiner fino alle teorie più recenti di Meschonnic, Apel, Berman e Mattioli. Alla luce di queste teorie vengono analizzate le opere di due coppie di poeti e poeti-traduttori. Nel primo esempio troviamo il poeta svizzero (francofono) Philippe Jaccottet alle prese con l'intera opera di Ungaretti; nel secondo il rapporto travagliato di Vittorio Sereni con la poesia di René Char. Oltre a indagare la natura problematica della traduzione poetica come pratica e come esperienza, questa tesi di Letteratura Comparata vuole presentare la traduzione come strumento ermeneutico e come meccanismo rienunciativo: il suo ruolo nella dialettica delle influenze e dell'evoluzione letteraria è da considerarsi infatti essenziale. La vocazione originariamente etica della traduzione è sfondo costante della trattazione.
Poetic translation is faced on the empirical level of textual analysis. A short introduction presents some main theories about poetic translation, from Benjamin and Steiner till more recent experts: Meschonnic, Apel, Berman and Mattioli. Following these thoughts, the works of two couples of poets and translators are analyzed. In the first case Philippe Jaccottet will be dealing with the entire Ungaretti's poetic production; in the second example, the translating intent of Vittorio Sereni on René Char's poems is described. While investigating the complex nature of poetic translation as a practice and an experience, this thesis in Compared Literature tries to present translation as an hermeneutic tool and a re-enunciating mechanism: its role in the dialectic movement of influences and literary evolutions is considered as essential. The original ethical vocation of translation is a constant background of the research.
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Santi, Tommaso <1985&gt. "Poetiche della traduzione: le esperienze di Ungaretti-Jaccottet e Char-Sereni." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amsdottorato.unibo.it/7077/.

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Анотація:
La traduzione poetica viene affrontata sul piano empirico dell'analisi testuale. Una breve introduzione presenta le riflessioni più importanti sulla traduzione del testo poetico, da Benjamin e Steiner fino alle teorie più recenti di Meschonnic, Apel, Berman e Mattioli. Alla luce di queste teorie vengono analizzate le opere di due coppie di poeti e poeti-traduttori. Nel primo esempio troviamo il poeta svizzero (francofono) Philippe Jaccottet alle prese con l'intera opera di Ungaretti; nel secondo il rapporto travagliato di Vittorio Sereni con la poesia di René Char. Oltre a indagare la natura problematica della traduzione poetica come pratica e come esperienza, questa tesi di Letteratura Comparata vuole presentare la traduzione come strumento ermeneutico e come meccanismo rienunciativo: il suo ruolo nella dialettica delle influenze e dell'evoluzione letteraria è da considerarsi infatti essenziale. La vocazione originariamente etica della traduzione è sfondo costante della trattazione.
Poetic translation is faced on the empirical level of textual analysis. A short introduction presents some main theories about poetic translation, from Benjamin and Steiner till more recent experts: Meschonnic, Apel, Berman and Mattioli. Following these thoughts, the works of two couples of poets and translators are analyzed. In the first case Philippe Jaccottet will be dealing with the entire Ungaretti's poetic production; in the second example, the translating intent of Vittorio Sereni on René Char's poems is described. While investigating the complex nature of poetic translation as a practice and an experience, this thesis in Compared Literature tries to present translation as an hermeneutic tool and a re-enunciating mechanism: its role in the dialectic movement of influences and literary evolutions is considered as essential. The original ethical vocation of translation is a constant background of the research.
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AZZARELLO, Salvatore. "G.M. Hopkins in Italia. Lingua poetica e critica delle traduzioni." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2022. https://hdl.handle.net/10447/553406.

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7

Palma, Anna. "La Poetica della traduzione di Machado de Assis in italiano." reponame:Repositório Institucional da UFSC, 2012. http://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/94354.

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Анотація:
Tese (doutorado) - Universidade Federal de Santa Catarina, Centro de Comunicação e Expressão, Programa de Pós-Graduação em Estudos da Tradução, Florianópolis, 2010
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This thesis is based on a research project on the translations of Machado de Assis published in Italy. It aims to verify how and in what way the Brazilian author is positioned in Italian literary culture, and based on this it moves on to describe the importance of translational and critical activities in the reception of a writer from a peripheral literary system by another literary system. Peeter Torop#s concept of total translation is the main theoretical reference adopted for the individuation of the translational strategies for Machado de Assis# works in general, based on the stylistic description of his criticism, and of O Anjo Rafael [The Angel Raphael] in particular. This little known short story by Machado de Assis is presented, analysed and translated for the first time into Italian. In conclusion observations and commentaries on the translational process will show the poetics of translation adopted in this particular translation of Machado de Assis short story.
Esta tese parte de um trabalho de pesquisa sobre as traduções de Machado de Assis publicadas na Itália para verificar em que medida e com quais características o autor brasileiro esteja inserido na cultura literária italiana, e da qual se parte para delinear a importância das atividades tradutória e crítica na recepção de um escritor pertencente a um sistema literário periférico em outro sistema literário. O conceito de tradução total de Peeter Torop é a principal referência teórica adotada para a individuação das estratégias tradutórias da obra em geral de Machado de Assis, com base na descrição estilística de seus críticos, e de O Anjo Rafael especialmente. Trata-se de um conto pouco conhecido de Machado de Assis que vem aqui apresentado, analisado e traduzido pela primeira vez para o italiano. As observações e os comentários sobre o processo tradutório concluem este trabalho, evidenciando a poética da tradução adotada na tradução específica deste conto de Machado de Assis.
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PACELLI, VALERIO. "Teodette di Faselide: frammenti poetici: introduzione, testo critico, traduzione e commento." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2014. http://hdl.handle.net/2108/201859.

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Marzullo, Pietro <1988&gt. "Haizi: puro talento o pura follia? La traduzione del testo poetico." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4432.

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Анотація:
Il lavoro consiste nella traduzione e commento traduttologico, preceduti da una presentazione generale dell'autore e della sua poetica, di una raccolta di poesie del poeta Haizi. Morto suicida all'età di 25 anni, è un figura allo stesso tempo discussa e apprezzata nel panorama poetico cinese. Oltre alla traduzione delle poesie, la tesi si compone di un'analisi delle tematiche e immagini care al poeta, e tratta le varie teorie legate alla traducibilità di questa tipologia testuale.
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Mancini, Marta <1993&gt. "Ivan Bunin e il ciclo di versi italiani. Analisi e traduzione poetica." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17417.

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Анотація:
L’oggetto di studio di questa tesi è un gruppo di 27 liriche dello scrittore russo Ivan Bunin. Dei componimenti in questione vengono presentate delle prove di traduzione poetica. In un capitolo introduttivo viene ripercorsa la storia della ricezione di Bunin in Italia, seguono poi dei riferimenti al “mito italiano” in Russia e alla figura di Bunin-poeta (meno nota rispetto a quella di Bunin-prosatore). I capitoli terzo e quarto rappresentano il fulcro del lavoro: si riflette sul contesto di arrivo delle traduzioni (la poesia italiana contemporanea) sulle idee personali dell’autore sulla natura del linguaggio poetico e sul ruolo che le considerazioni a questo proposito hanno nella costruzione del progetto di traduzione che sta alla base delle versioni italiane proposte. Si sperimentano due possibilità espressive – in metrica e in versi liberi – nella condivisione di un comune sostrato linguistico: l’italiano corrente arricchito di parole preziose e desuete ma mai snaturato nella sintassi.
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Iannone, Silvia Rita. "Il bisogno di tradurre poesia. Proposta di traduzione in italiano di "Lacura" di Emilia Pesqueira." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21302/.

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Анотація:
Il presente elaborato prevede l'analisi della poesia "Lacura" della poetessa messicana Emilia Pesqueira e la proposta di traduzione del componimento in lingua italiana. Nel primo capitolo verrà svolto un approfondimento teorico sulla traduzione poetica e la sfida che essa comporta. Nel secondo capitolo verrà presentato il testo originale: partendo da una breve descrizione della raccolta Huele a sol, sabe a luna, si passerà ad un’analisi dello stile e dei temi in esso contenuti. Particolare rilevanza assumerà l’analisi del testo su cui si centra il presente elaborato. Il terzo capitolo conterrà la proposta di traduzione definitiva e le possibili varianti e alternative proposte durante il processo traduttivo. Il quarto verterà sul commento alla traduzione: innanzitutto verrà illustrata la metodologia adottata, quindi verranno elencati e discussi i problemi riscontrati durante il processo traduttivo, quali la traduzione del titolo, il ritmo, gli aspetti grafici del testo e i giochi di parole. Il quinto e ultimo capitolo, infine, conterrà una proposta di traduzione intersemiotica, ovvero una sorta di esperimento che vede confluire linguaggio verbale e linguaggio musicale in una versione molto più libera e distaccata dall’originale.
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Zheng, Hongyan <1985&gt. "Traduzione della prosa poetica nella prospettiva estetica del testo "Silenzio" di Romano Battaglia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4758.

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Анотація:
La prosa poetica è una via di mezzo tra prosa e poesia che ha una scrittura indipendente e cross-stilistico. In questa tesi ho scelto quattro parti dall’opera Silenzio da tradurre, scritta da Romano Battaglia che è stato un giornalista e scrittore italiano. Nella prima parte della tesi ho analizzato l’autore e l’opera, allo stesso tempo ho spiegato la scelta di questo testo. Nella seconda parte ho presentato i principi delle teorie traduttive. Un’analisi dettagliata dell’approccio linguistico utilizzato e strategie di traduzione per illustrare i fattori lessicali, morfosintattici e testuali inoltre i problemi incontrati durante la traduzione, sono tutti stati presentati per raggiungere l’obiettivo di fornire alcuni metodi generali e di sottolineare gli errori più comuni della traduzione confrontando la lingua italiana con la lingua cinese da tutti gli aspetti linguistici.
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Egano, Giorgia. "La ritraduzione poetica in Pablo Neruda." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Анотація:
La traduzione dei testi letterari, in particolare delle poesie, è un argomento su cui si è dibattuto a lungo: per propria essenza un testo poetico è interpretabile diversamente a seconda del lettore, ed è per questo che la traduzione poetica viene spesso considerata come una vera e propria creazione artistica. Quando si parla di ritraduzione, invece, si intende la traduzione di un testo di cui esistono già traduzioni fatte in precedenza: in questo elaborato verranno infatti prese in esame alcune ritraduzioni di poesie e un frammento di opera del poeta cileno Pablo Neruda. Oltre alla parte teorica relativa al concetto di ritraduzione, verranno presi in analisi testi scritti in epoche diverse della vita del poeta cileno con lo scopo di investigare come questi testi siano stati ritradotti e quanto diverse o simili tra loro due stesse traduzioni possano essere a distanza di tempo, prestando quindi particolare attenzione alle scelte linguistiche adottate in ciascuna di esse. Una parte dell’elaborato viene inoltre dedicata ad alcuni dei traduttori italiani di Neruda, al loro rapporto con il poeta e la sua poesia, oltre che alle case editrici che si sono dedicate alla sua pubblicazione nel corso del tempo.
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Bonfiglioli, Giulia. "Un approccio interlinguistico a "Requiem" di Patrizia Valduga: un viaggio all'interno della parola e dell'urlo muto del dolore." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12111/.

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Анотація:
Il lavoro si presenta come un esempio propedeutico a un'eventuale proposta di traduzione. Nel caso specifico, si tratta di approcciarsi alla trasposizione dall'italiano al francese di "Requiem", raccolta di poesie di Patrizia Valduga dedicata alla morte del padre. Fulcro dell'elaborato non sarà, paradossalmente, la traduzione stessa, quanto l'analisi del testo in tutti i suoi fondamentali elementi - dalle figure retoriche alle principali tematiche, dalle immagini evocate ai riferimenti culturali - da cui è assolutamente necessario partire per comprendere il contenuto in maniera completa e coesa, prima di poter azzardare una traduzione che resta, comunque, costantemente in divenire. La traduzione proposta, infatti, non è altro che il prodotto risultante da questa complessa operazione, e che tiene in considerazione tutte le caratteristiche con cui si è misurato, tra cui quella, non di poco conto, dell'incapacità del dire, dell'esprimere appieno un dolore lacerante, straziante, con il quale convivere, costretti ad andare avanti nella vita di tutti i giorni.
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Berardi, Francesca. "«L'aubépine en fleur fut mon premier alphabet»: l'ars poetica frutto dell'istante. Vittorio Sereni traduce René Char." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12096/.

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Анотація:
La presente tesi affronta la questione della traduzione poetica effettuando un’analisi diretta del lavoro di Vittorio Sereni sull’opera di René Char, mettendone in risalto le affinità letterarie ed esistenziali, così come le divergenze instauratesi in un rapporto mai assopito di collaborazione e amicizia. Dopo alcuni cenni biografici del poeta Vittorio Sereni, prendendo in considerazione il suo ruolo di direttore editoriale presso Mondadori, se ne analizzeranno le raccolte Frontiera e Gli Strumenti umani. In seguito, il secondo capitolo, interamente dedicato al provenzale René Char, cercherà di ripercorrerne i momenti salienti dell’esistenza, per concentrarsi su Fureur et Mystère, sua summa poetica e Recherche de la base et du sommet, addentrandosi in una scrittura ancorata all’istante e al quotidiano che si configura, a una prima lettura, di difficile comprensione e decifrazione. Si proseguirà poi con il confronto diretto tra il prigioniero di guerra Sereni nel Diario d’Algeria e il maquisard Char dei Feuillets d’Hypnos, analizzando gli aspetti che rendono le raccolte a tratti diverse e, tuttavia, complementari, quasi a voler esaltare la dialettica degli opposti di Eraclito, riferimento essenziale per la loro matrice compositiva. Tale armonia dei contrari spingerà Sereni a concentrarsi sulla traduzione italiana dei Fogli d’Ipnos. Prendendo in considerazione alcuni frammenti scelti, se ne esamineranno la resa italiana, i processi lessicali e stilistici, e le eventuali rielaborazioni necessarie, in un approccio che verrà esteso anche alla raccolta chariana Retour Amont. L’ultimo capitolo si focalizzerà infine sulla maturità creativa di Sereni, analizzando la raccolta poetica Stella variabile, il testo in prosa Il sabato tedesco e il “quaderno di traduzioni” Il Musicante di Saint-Merry, contenente liriche tratte da scrittori e poeti quali Guillaume Apollinaire, William Carlos Williams e René Char.
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Salani, Giulia. "Sofija Parnok: il linguaggio poetico della “Saffo russa”." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7186/.

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Анотація:
La poetessa Sofija Jakovlevna Parnok (1885 - 1933) ha attraversato anni che per la Russia sono stati travagliati e intensi, sia dal punto di vista storico che da quello culturale (e quindi letterario): percorrendo i primi decenni del XX secolo, da una parte raccolse tracce di quel periodo nella propria opera, dall’altra vi lasciò un segno indelebile e unico. Pochi sono tuttavia coloro che hanno deciso di ripercorrere il segno lasciato dalla poetessa. In questo elaborato si è voluto riportare alla luce il nome di Sofija Parnok, spesso sconosciuto ai più, attraverso la traduzione di alcune poesie scelte, attraverso la loro analisi e, contemporaneamente, attraverso il racconto della sua vita: la vita della cosiddetta “Saffo russa”.
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Truttero, Maria Chiara <1995&gt. "La prosa poetica di Dmitrij Gorčev (1963-2010): un profilo e una proposta di traduzione." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18674.

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Il presente lavoro tratta della prosa di Dmitrij Gorčev, autore attivo tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila e che si afferma, prima, nel nascente panorama della web-lit e, successivamente, anche nel mondo della carta stampata, sia come autore di racconti che come illustratore e grafico. In Italia non risultano finora pubblicate traduzioni dei suoi testi, se ne propone quindi una scelta. L’autore raggiunge per la prima volta un pubblico attraverso Internet iscrivendosi nel 1997 alla piattaforma online ŽŽ, Živoj Žurnal (nata e conosciuta in America con il nome di LiveJournal). Scopo di questa tesi di laurea, consequenzialmente alla presentazione al lettore italiano della traduzione di una selezione di testi, è quello di descrivere le caratteristiche dell’universo narrativo di Gorčev e problematizzare alcuni convincimenti della critica a proposito delle sue opere. Si intende fare un po’ di chiarezza attorno alla figura di questo scrittore che è stato forse accantonato e frainteso a causa della sua propensione a utilizzare un mezzo (ritenuto) informale e poco lirico come Internet e al suo uso sistematico di lingua colloquiale e turpiloquio. Si affrontano argomenti quali: l'influenza della tecnologia e di Internet sulla letteratura contemporanea (influenza su cui Gorčev si è dichiarato peraltro assai scettico), il concetto di “non finito”, la scrittura di blog come scrittura in qualche modo comunitaria, il tema distopico, “l’escapismo” di Gorčev e la fuga dalla città, la brevità estrema dei racconti e il legame con il parlato e il gergo provinciale. Vengono inoltre segnalati meccanismi letterari ricorrenti e relative difficoltà di traduzione, soprattutto in merito al carattere poetico della prosa dell’autore, ricca di particolarità fonetiche e lessicali. Non in ultima istanza, si affronta “l’umorismo” dei testi di Gorčev, termine che va inteso nell’accezione conferitagli da Laura Salmon di ‘riso tra le lacrime’, di pirandelliana memoria.
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Ruggiero, Chiara. "Proposta di traduzione del libro per l'infanzia "B" di Sarah Kay." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Анотація:
L’obiettivo del presente elaborato è presentare una proposta di traduzione della poesia B, scritta da Sarah Kay e trasformata in libro per l’infanzia nel 2011 con illustrazioni a cura di Sophia Janowitz. L’elaborato si divide fondamentalmente in tre parti. Nella prima si espongono le diverse teorie sulla traduzione poetica che sono state formulate in passato e che vengono sostenute tutt’oggi. Inoltre, si analizza e commenta il dibattito sull’effettiva possibilità di tradurre la poesia e su chi, traduttori o poeti, debba avere il compito di farlo. Successivamente, nella seconda parte viene presentata l’autrice Sarah Kay e la sua biografia, che comprende il suo percorso di poetessa, i progetti di incoraggiamento dell’espressione artistica tra i più giovani, di cui si è occupata negli anni, e la sua visione poetica. Infine, l’ultima parte è dedicata alla proposta di traduzione con testo a fronte, accompagnata da un commento in cui si descrivono le difficoltà incontrate e le soluzioni ai problemi traduttivi.
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Nani, Clara. "Geografía humana y otros poemas di Gloria Fuertes. Proposta di traduzione di un libro di poesia illustrata." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18327/.

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Анотація:
L'elaborato presenta l’analisi e la proposta di traduzione di una selezione di poesie illustrate dal libro Geografía humana y otros poemas di Gloria Fuertes, pubblicato da NórdicaLibros nel 2017 per la celebrazione del centenario di nascita della poetessa. Nelle sue poesie, accompagnate dalle delicate illustrazioni di Noemí Villamuza, l’autrice parla di solitudine, di diversità e di marginalità, manifestando un profondo bisogno d’amore, ostacolato dai rigidi limiti della società del dopoguerra civile spagnolo. La prima parte dell’elaborato è dedicata all’analisi del testo di partenza con approfondimenti sulla casa editrice, sulla vita dell’autrice ampliata dall’intervista concessami per via telefonica da Luis Antonio de Villena, autore del prologo e grande amico di Gloria Fuertes, sulla figura dell’illustratrice e sugli elementi paratestuali. Seguiranno poi la proposta di traduzione del prologo e delle poesie selezionate, quindi il commento alla traduzione e una scheda contenente la proposta editoriale.
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Maltese, Giulia <1987&gt. "La costruzione dell'io poetico nella poesia contemporanea saharawi in spagnolo: esperienza autobiografica e coscienza identitaria collettiva." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amsdottorato.unibo.it/8474/1/Maltese_Giulia_tesi.pdf.

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Анотація:
L’obiettivo del presente elaborato è proporre uno studio critico della poesia contemporanea saharawi in spagnolo (dal 1972 a oggi), elaborando un modello di analisi trasversale di un corpus di testi che insiste sull’osmosi tra l’esperienza autobiografica del poeta e l’esperienza collettiva – all’origine della nascita della coscienza identitaria – dell’intero popolo saharawi. Per raggiungere questo obiettivo, si sono posti i seguenti obiettivi specifici: (1) contestualizzare il fenomeno definendone le dinamiche storico-politiche, antropologiche e culturali; (2) stabilire le basi teoriche della proposta di modello di analisi della produzione poetica contemporanea saharawi in spagnolo; (3) applicare il suddetto modello di analisi a una selezione di testi rappresentativi, selezionati da volumi monografici e antologici. L’elaborato combina quindi uno studio descrittivo-concettuale con uno di taglio empirico-sperimentale, approfondendo, in un primo momento, le dinamiche storico-antropologiche, politiche, linguistico-culturali che definiscono l’identità saharawi per poi, a seguire, articolare la proposta di modello di analisi del corpus. Tale modello, combinando gli studi di Analisi Critica del Discorso e di linguistica pragmatica ed avvalendosi trasversalmente degli strumenti di analisi informatizzata del corpus, mira a far leva sulle manifestazioni discorsive della natura polifonica dell’io poetico saharawi e sul tentativo di riscrittura di una biografia collettiva ─ o multi-biografia ─ che si colloca al margine tra autobiografia e autofinzione. Il complesso macro-concetto di identità è quindi declinato su più approcci e discipline. Nel caso specifico del popolo saharawi comporta una riflessione ancor più complessa, ascrivibile alle tappe e agli spazi della colonizzazione, dell’occupazione, dell’esilio algerino e della diaspora e a tre accezioni: l’identità nazionale, politica e l’identità linguistico-culturale. In tal senso, la poesia contemporanea saharawi in spagnolo si fa portavoce delle istanze dell’intero popolo saharawi rivendicandone l’identità nazionale e fungendo da ponte tra le aspirazioni del singolo e le aspirazioni comunitarie, assurgendo a strumento di auto-riconoscimento e resistenza intima e sociale.
The goal of this dissertation is to propose a critical study of contemporary Sahrawi poetry in Spanish (from 1972) by elaborating a corpus-based analytical model which insists on the osmosis between the poet’s autobiographical and the collective experiences of the Sahrawi people, the latter being considered as the basis of identitarian consciousness. To achieve this main goal, the following specific objectives have been accomplished: (1) the contextualization of the phenomenon by defining its historical-political, anthropological and cultural dynamics; (2) the definition of the theoretical bases of the corpus-based analytical model; (3) the application of the analytical model to a selection of representative texts from monographs and anthologies. Thus, the present dissertation combines a descriptive conceptual approach with an empirical experimental focus: first, by deepening the historical, anthropological, political, linguistic and cultural dynamics that define the Sahrawi identity, second by developing the corpus-based analytical model. The latter aims to trace the discursive manifestations of the polyphonic nature of the poetic I in its attempt to rewrite a collective biography (multi-biography) that switches between autobiography and autofiction. This is done mainly by integrating the Critical Discourse Analysis with the pragmalinguistic approach and by using some corpus linguistics tools. The complex macro-concept of identity has therefore been implemented in several approaches and disciplines. In the specific case of the Sahrawi people identity entails an even more complex reflection on the stages and spaces of the colonization, the occupation, the Algerian exile and the diaspora. Moreover, within this context, identity also comprehends three different meanings: the national identity, the political identity and the cultural identity. In this sense, Sahrawi's contemporary poetry in Spanish becomes the mouthpiece of the Sahrawi people, claiming their national identity as a bridge between intimate and communitarian aspirations, ultimately providing a tool for both intimate and communitarian self-recognition and resistance.
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Sterza, Beatrice. ""Don't You Wonder, Sometimes?" Proposta di traduzione della raccolta poetica Life on Mars di Tracy K. Smith." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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The aim of this dissertation is to propose a translation into English of ten poems extracted from the collection Life on Mars by African American author Tracy K. Smith. Conceptually originating from the death of Smith’s father, an aerospace engineer who worked on the Hubble Space Telescope, the book explores the ways in which the experience of mourning can function as a telescopic lens capable of putting into perspective the grand questions about existence, afterlife and the nature of the divine. The work of translation is preceded by a study of the recent history of American poetry – with a particular focus on circumscribing the literary landscape where Smith’s work came into being – and a close analysis of the book. More specifically, Chapter 1 offers a general framework of the main poetic tendencies that developed in the wake of Modernism and investigates how they influenced the hybrid scenario of contemporary American poetry; subsequently, it zooms on the recent history of African American poetry, and in particular on the post-soul experiences of the Dark Room Collective and the Cave Canem Foundation, of whom Smith was an active member. Chapter 2 provides a brief biography of the author and explores the collection Life on Mars on different levels (genre, structure, meter, themes and style), attempting to highlight the connections that the work entertains with the context previously outlined and the sensible aspects that will successively prove relevant during the translation process. Chapter 3 outlines the selection criteria adopted for the choice of the ten poems that make the object of this work and presents their Italian translations side by side with the original texts. Finally, Chapter 4 deals with notions related to the practice of translating poetry, initially from a theoretical point of view and then focusing on the concrete issues encountered during my work of translation and the strategies applied to solve them.
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De, Matteis Giulia. "Tradurre le poesie di Miroslav Válek. Proposta di traduzione e analisi delle strategie adottate." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8951/.

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Questa tesi è suddivisa in tre parti: una presentazione del poeta slovacco Miroslav Válek, la mia proposta di traduzione di sei poesie (Amore d'autunno, Lettera alla principessa, Poesia elementare, Sole, Così, Con la testa nel fuoco) e il relativo commento. L'obiettivo dell'elaborato è la presentazione di tre problematiche traduttive legate alla natura poetica del testo, ovvero la rima, il ritmo e il significato figurato, e delle strategie adottate nel corso della traduzione.
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Baldazzi, Alice. "The Lady of Shalott di Alfred Tennyson: una proposta di traduzione." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13733/.

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Nel proporre una traduzione parziale del poema The Lady of Shalott, di Alfred Tennyson, questo elaborato offre anche una panoramica delle difficoltà traduttive insite nella versione di un testo poetico. Si propongono una breve introduzione del tema, che includerà qualche nozione storico-letteraria sull’autore e sul poema scelto, e un’analisi concentrata sull’individuare le peculiarità metrico-ritmiche, foniche, semantiche, retoriche e morfosintattiche del testo fonte. Si prosegue con una proposta di traduzione delle sezioni III e IV col testo originale a fronte, perché si possano osservare con più facilità i parallelismi presenti tra le due versioni. Viene infine presentato un commento alla traduzione, che in un primo momento si focalizza su premesse generali e che si concentra poi su un’analisi delle scelte effettuate stanza per stanza.
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Bardi, Alessandra. "La traduzione intersemiotica: dal "teppista" di Esenin al "malandrino" di Branduardi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23972/.

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Il presente elaborato ha lo scopo di illustrare i passaggi che hanno permesso al componimento "Ispoved' chuligana" del poeta russo Sergej Esenin di rinascere in una nuova veste grazie al cantautore Angelo Branduardi, che ne musicò la traduzione italiana dello slavista Renato Poggioli dando origine alla celebre canzone "Confessioni di un malandrino". Si analizzerà come da un testo poetico in lingua russa si sia ottenuto un brano musicale in italiano attraverso le operazioni di traduzione prima "interlinguistica" di Poggioli (da una lingua all'altra) e poi "intersemiotica" di Branduardi (da un sistema semiotico all'altro), categorie introdotte dal semiologo Roman Jakobson. Si adotterà un approccio descrittivo all'analisi delle traduzioni: non si valuterà, dunque, l'adeguatezza delle strategie traduttive, ma si osserveranno quali aspetti siano stati preservati dell'originale e quali modificati. Nelle parole di Umberto Eco, verrà evidenziato il "tipo di fedeltà" scelta dal traduttore. Si rifletterà, infine, sul grado di intenzionalità delle operazioni svolte e su quanto queste siano state dettate da un attento studio o dal puro istinto artistico.
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Troia, Marco. "Siegfried Sassoon: analisi e traduzione di una selezione di war poems tratte dalla raccolta Counter-Attack and Other Poems." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/12734/.

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The purpose of this dissertation is to offer a translation from English into Italian of seventeen poems from the collection of WWI poems Counter-Attack and Other Poems, by British author Siegfried Sassoon. Besides personal interest, the importance of this work lies in the fact that Siegfried Sassoon was never translated systematically into Italian. His 1918 poems show an anti-military feeling, which is often presented by a strong irony, forming a single blast against everything Sassoon found repellent concerning the war. They drip with intensity, sarcasm, bite, and bitterness, but at the same time they are elegantly rhymed. In this collection, he uses poetry as a medium to evoke powerful images of the horror and destruction of World War I. Aside from the translation project, this dissertation also aims at providing an analysis of the living conditions during trench warfare. The first chapter introduces the Great War with a study of the socio-historical and literary context of British society, which is inevitably related to the themes of the collection. In particular, the most significant events that the British army experienced, together with a general analysis of the work of British war poems will be provided. The second chapter focuses its attention on Siegfried Sassoon. Biographical notes and a small paragraph concerning his literary production prior to his Counter-Attack and Other Poems will be included before providing a thorough and detailed analysis of the collection. The third chapter presents the translation of the seventeen poems extracted from the collection, side-by-side with the original text in English. Finally, the last chapter discusses some considerations about poetry translation. Particular attention is given to the “model reader”, the target audience of Counter-Attack, together with the role of the translator and a brief comparison between British and Italian war experience. Subsequently, the translation strategies applied to solve the most difficult and challenging problems encountered during the translation of the collection will be examined.
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Tonna, Elena. "Se la poesia muore bisognerà reinventarla. Proposta di traduzione in italiano di Balada en la muerte de la poesía di Luis García Montero." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17499/.

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Il punto di partenza del presente lavoro va ricercato nella traduzione della Balada en la muerte de la poesía, opera pubblicata nel 2016 da Luis García Montero, figura di spicco del panorama culturale spagnolo contemporaneo. La traduzione dell’opera darà modo di analizzare la produzione dell’autore dal punto di vista del suo rapporto con la poesia, di riflettere sulla traduzione della prosa poetica e del verso e di esaminare il ruolo della poesia nella società contemporanea. Dopo aver inquadrato la figura dell’autore in riferimento al contesto in cui muove, allo stile letterario che lo caratterizza e al rapporto con gli illustri maestri della tradizione, la prima parte del lavoro si concentrerà sull’approfondimento del testo originale, analizzato dal punto di vista dell’epitesto, paratesto, genere, stile e temi. Successivamente verrà introdotta la proposta di traduzione, corredata di una nota del traduttore e seguita da un commento puntuale sulle principali strategie traduttive applicate. Nella parte conclusiva verranno delineate alcune tendenze del quadro sociale contemporaneo per sviluppare poi un discorso sul ruolo della poesia oggi. A tal proposito si parlerà dell’ultima raccolta di García Montero, A puerta cerrada (2017), della quale verranno presentate due poesie con la relativa traduzione.
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Mennelli, Giusy. "Proposta di traduzione della raccolta di poesie “She Must Be Mad” Di Charly Cox." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Questa tesi offre una proposta di traduzione di alcune poesie in lingua inglese tratte dall'opera del 2018 "She Must Be Mad" della poetessa Charly Cox. Nozioni di traduttologia riguardanti la traduzione di testi letterari e poetici sono risultate fondamentali alla traduzione dei testi, così come un'analisi letteraria delle tematiche affrontate e un commento su strategie e scelte di traduzione adottate.
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Cracchiolo, Federica <1995&gt. ""Poesie dall'Italia". Traduzione del ciclo poetico Stichotvorenija, prislannye iz Italii. 2013-2014 di Igor' Georgievič Višneveckij e intervista all'autore." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18895.

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L’obiettivo del presente elaborato è quello di fornire una proposta di traduzione poetica dal russo all’italiano della raccolta lirica Stichotvorenija, prislannye iz Italii. 2013-2014 (Poesie inviate dall’Italia. 2013-2014), composta dal poeta, critico letterario ed esperto di letteratura russa del Novecento Igor’ Georgievič Višneveckij durante i suoi viaggi in Italia. La tesi si compone di tre capitoli. Il primo consiste in una lunga intervista al poeta, modellata a partire da una serie di corrispondenze e conversazioni realizzate grazie alla disponibilità e al supporto dell’autore stesso. In essa vengono raccontate le origini biografiche, gli studi compiuti, l’attività letteraria e sommariamente discussi alcuni dei maggiori lavori fino ad ora pubblicati dall’autore. Nel secondo capitolo si riporta la traduzione del ciclo di poesie, affiancata dal testo originale posto a fronte. Infine, il terzo capitolo riguarda la parte più strettamente teorica: si commenta il processo traduttorio attraverso una disamina delle difficoltà lessicali, morfo-sintattiche e stilistiche riscontrate in corso d’opera, delle numerose ricerche svolte e dei molteplici strumenti adoperati ai fini traduttivi.
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Ruzzenenti, Silvia <1981&gt. "«Präzise doch ungenau». Tradurre il saggio. Un approccio olistico al saggio poetico di Durs Grünbein." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/5147/1/ruzzenenti_silvia_tesi.pdf.

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Il saggio, genere di confine (Grenzgänger-Textsorte) per eccellenza, la cui indefinibilità è topos, si profila tuttora come terra incognita nell’àmbito delle scienze della traduzione. La presente ricerca mira a enucleare un modello traduttologico olistico per la traduzione del saggio. In feconda alternativa alla dicotomia approccio ermeneutico-letterario vs. approccio linguistico, la prospettiva teorico-metodologica del lavoro integra linee di ricerca filologico-letterarie e linguistico-testuali. Tale sguardo multiprospettico, l’unico in grado di dar conto della complessità del genere, permette di collocare operativamente il saggio e le sue varianti testuali principali (Textsortenvarianten), dal saggio specialistico (fachlicher Essay) al saggio poetico (poetischer Essay) sul continuum delle forme testuali comprese entro le dimensioni (scientifica, pragmatica, estetica) del Denkhandeln. Dalla produttiva intersezione tra la riflessione dell’Essayforschung classica e contemporanea e le più recenti indagini linguistico-testuali sulle forme del saggismo scientifico, si perviene alla formulazione di una definitio per proprietates del saggio. Segue lo sviluppo di un modello traduttologico olistico, che tesaurizza il proprio paradigma antropologico, la riflessione filosofico-ermeneutica e le acquisizioni della linguistica testuale, articolandosi attraverso le fasi ricorsive e interagenti di ricezione olistica, analisi poetico-ermeneutica e retorico-stilistica, progettazione linguistico-cognitiva, formulazione e revisione. L’approccio olistico così delinatosi viene quindi vagliato nella sua proficuità in sede applicativa. Funge da banco di prova un vero e proprio “caso limite” per complessità e qualità letteraria, ovvero il «poetischer Essay» del poeta, saggista e traduttore Durs Grünbein, una delle voci più acclamate nel panorama contemporaneo. La sezione pratica presenta infine l’inedita traduzione italiana dei saggi grünbeiniani Den Körper zerbrechen e Die Bars von Atlantis.
The Essay, the «anti-genre» par excellence, describes a neglected research area within the Translation Studies. My thesis develops a holistic approach for the translation of the Essay. Preliminarily it joins literary-philological and linguistic acquisitions within the multidisciplinary theoretical-methodological horizon of an anthropological, literary, hermeneutic & text linguistic traductological paradigm. Through a critical examination of state of the art of both the literary-philosophical Essayforschung and text linguistic studies on the Textsorte essay, the work provides an operative: 1. Localisation of the genre and its main variants (from the specialist essay to the poetic essay) on the prototypical text continuum among the dimensions (scientific, pragmatic, aesthetic) of the Denkhandeln (Thought as Action); 2. Definitio per proprietates of the Essay. On the basis of these operative acquisitions the thesis devises a holistic model for the translation of the genre. The translating model is designed as a process with recursive, interacting phases featuring: holistic reception, hermeneutical and poetic analysis, rhetorical and stylistic analysis, cognitive and linguistic draft, wording and revision. The validity of this model is tested through a highly complex case study, i.e. the translation of the «poetischer Essay» of Durs Grünbein, arguably one of the world’s greatest living poets who enjoys large international recognition not least as a new classic of critical-poetic prose. Finally the unpublished Italian translation of Grünbein’s Essays Den Körper zerbrechen and Die Bars von Atlantis is presented.
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Ruzzenenti, Silvia <1981&gt. "«Präzise doch ungenau». Tradurre il saggio. Un approccio olistico al saggio poetico di Durs Grünbein." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/5147/.

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Il saggio, genere di confine (Grenzgänger-Textsorte) per eccellenza, la cui indefinibilità è topos, si profila tuttora come terra incognita nell’àmbito delle scienze della traduzione. La presente ricerca mira a enucleare un modello traduttologico olistico per la traduzione del saggio. In feconda alternativa alla dicotomia approccio ermeneutico-letterario vs. approccio linguistico, la prospettiva teorico-metodologica del lavoro integra linee di ricerca filologico-letterarie e linguistico-testuali. Tale sguardo multiprospettico, l’unico in grado di dar conto della complessità del genere, permette di collocare operativamente il saggio e le sue varianti testuali principali (Textsortenvarianten), dal saggio specialistico (fachlicher Essay) al saggio poetico (poetischer Essay) sul continuum delle forme testuali comprese entro le dimensioni (scientifica, pragmatica, estetica) del Denkhandeln. Dalla produttiva intersezione tra la riflessione dell’Essayforschung classica e contemporanea e le più recenti indagini linguistico-testuali sulle forme del saggismo scientifico, si perviene alla formulazione di una definitio per proprietates del saggio. Segue lo sviluppo di un modello traduttologico olistico, che tesaurizza il proprio paradigma antropologico, la riflessione filosofico-ermeneutica e le acquisizioni della linguistica testuale, articolandosi attraverso le fasi ricorsive e interagenti di ricezione olistica, analisi poetico-ermeneutica e retorico-stilistica, progettazione linguistico-cognitiva, formulazione e revisione. L’approccio olistico così delinatosi viene quindi vagliato nella sua proficuità in sede applicativa. Funge da banco di prova un vero e proprio “caso limite” per complessità e qualità letteraria, ovvero il «poetischer Essay» del poeta, saggista e traduttore Durs Grünbein, una delle voci più acclamate nel panorama contemporaneo. La sezione pratica presenta infine l’inedita traduzione italiana dei saggi grünbeiniani Den Körper zerbrechen e Die Bars von Atlantis.
The Essay, the «anti-genre» par excellence, describes a neglected research area within the Translation Studies. My thesis develops a holistic approach for the translation of the Essay. Preliminarily it joins literary-philological and linguistic acquisitions within the multidisciplinary theoretical-methodological horizon of an anthropological, literary, hermeneutic & text linguistic traductological paradigm. Through a critical examination of state of the art of both the literary-philosophical Essayforschung and text linguistic studies on the Textsorte essay, the work provides an operative: 1. Localisation of the genre and its main variants (from the specialist essay to the poetic essay) on the prototypical text continuum among the dimensions (scientific, pragmatic, aesthetic) of the Denkhandeln (Thought as Action); 2. Definitio per proprietates of the Essay. On the basis of these operative acquisitions the thesis devises a holistic model for the translation of the genre. The translating model is designed as a process with recursive, interacting phases featuring: holistic reception, hermeneutical and poetic analysis, rhetorical and stylistic analysis, cognitive and linguistic draft, wording and revision. The validity of this model is tested through a highly complex case study, i.e. the translation of the «poetischer Essay» of Durs Grünbein, arguably one of the world’s greatest living poets who enjoys large international recognition not least as a new classic of critical-poetic prose. Finally the unpublished Italian translation of Grünbein’s Essays Den Körper zerbrechen and Die Bars von Atlantis is presented.
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Rader, Elia <1989&gt. "La poetica di Kavafis in Cina. Proposta di traduzione di alcuni articoli accademici per un confronto tra la letteratura neogreca e cinese." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13481.

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I contatti tra Grecia e Cina han rivestito fin dall’antichità un ruolo importante. Si pensi agli sviluppi alla via della seta portati avanti da Alessandro Magno prima e in epoca bizantina poi. Affascinante anche la recente ipotesi di Lukas Nickel, per cui ci sarebbe stata l’influenza greca nell’esercito di terracotta, distruggendo così l’idea che i primi contatti coincidano con l’apertura della via della seta (II secolo a.C.). Tuttora molti sono gli investimenti cinesi fatti (privatizzazione del Pireo) e in programma in Grecia, tutti inseriti nel progetto della nuova via della seta, “一带一路” (“One belt, one road”). Questo rivolgersi ad oriente della Grecia poi crea preoccupazione all’interno dell’UE, come da recenti dichiarazioni della cancelliera Merkel. Anche dal punto di vista culturale gli scambi ci sono e, sebbene in tempi relativamente recenti, le opere di autori quali Kavafis, Seferis ed Elitis sono arrivate in Cina, influenzandone la produzione letteraria. Alla luce di questa situazione, l’elaborato vuole esplorare il rapporto Cina-Grecia da un punto di vista linguistico-letterario, con la traduzione di alcuni articoli accademici focalizzati sulla figura del poeta Kavafis. Nella parte introduttiva vengono presentate le principali fasi di sviluppo della storia e letteratura neogreca, per una lettura più consapevole dei testi in traduzione. Non mancano parallelismi con la letteratura cinese, con interessanti spunti quindi per il confronto. Le citazioni presenti, inoltre, permettono di analizzare le scelte traduttive fatte (le traduzioni inglesi molto significative nel processo), nonché, più in generale, di riflettere sulle peculiarità delle lingue in esame e sulle problematiche traduttive specifiche del genere poetico.
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Servadei, Elena. "Proposta di traduzione di alcuni estratti dell'albo illustrato Inventario de los cuentos de hadas di Raquel Díaz Reguera." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Il seguente elaborato presenta la proposta di traduzione di alcuni estratti dell’albo illustrato "Inventario de los cuentos de hadas" della scrittrice e illustratrice spagnola Raquel Díaz Reguera. Il primo capitolo della tesi illustra le particolarità della traduzione per l’infanzia e le sue difficoltà, concentrandosi principalmente sull’albo illustrato. Nel secondo capitolo vengono ripercorse le tappe salienti della vita dell’autrice e vengono fornite informazioni sull’opera in questione, soffermandosi in particolare su struttura e stile di scrittura. Il terzo capitolo è dedicato alla proposta di traduzione della poesia introduttiva della prima parte dell’albo e delle tavole "Reinas y madrastras" e "Palacios y castillos", mentre nel quarto viene presentata l’analisi della traduzione stessa con una spiegazione sulle scelte traduttive operate. Infine, l’elaborato si chiude con una scheda di lettura dell’opera, pensata per una sua eventuale pubblicazione in Italia.
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Rota, Marta. "El lenguaje de las cosas di María José Ferrada: parole, versi e immagini. Proposta di traduzione di un libro di poesia illustrata per l'infanzia." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7113/.

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Il seguente elaborato presenta la proposta di traduzione verso l’italiano del libro di poesia per l’infanzia “El lenguaje de las cosas” (2011), dell’autrice cilena María José Ferrada, illustrato da Pep Carrió ed edito dalla casa editrice spagnola El Jinete Azul. “El lenguaje de las cosas” è composto da 24 brevi poesie in versi liberi, ognuna di esse dedicata a un diverso oggetto della casa: attraverso un linguaggio semplice e immediato e originali intrecci di metafore, l’autrice invita i lettori a guardare ciò che li circonda con occhi diversi, regalando loro qualche attimo di dolcezza e strappando sempre un sorriso. Tutti i componimenti sono accompagnati dalle raffinate illustrazioni di Pep Carrió e, pertanto, durante il processo di traduzione è stato necessario prestare particolare attenzione sia al livello del suono e del linguaggio poetico che alla stretta interazione tra parole e immagini. Il lavoro è suddiviso in diverse sezioni: una prima parte di presentazione del libro originale e della sua autrice; la proposta di traduzione con relativo commento alle problematiche traduttive e alle diverse strategie impiegate; le interviste realizzate all’editore Antonio Ventura e alla scrittrice María José Ferrada; e infine una breve analisi del ruolo della poesia nella letteratura per l’infanzia e delle prospettive editoriali della versione italiana del libro, accompagnata dalla rispettiva scheda di presentazione editoriale.
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De, Rosa Matteo. "If language were liquid. Proposta di traduzione di alcuni brani musicali della cantautrice Suzanne Vega." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21356/.

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L’elaborato si propone di analizzare una selezione di cinque brani musicali tratti dalla discografia della cantautrice statunitense Suzanne Vega, per poi tentarne una traduzione commentata dalla loro lingua originale, l’inglese, a quella italiana. Scopo di questo elaborato di tesi è quello di dimostrare come i brani musicali di Suzanne Vega, in puro stile cantautorale e folk, siano da considerarsi, dal punto di vista sia linguistico che contenutistico, a tutti gli effetti dei testi poetici, e che debbano essere maneggiati come tali al momento della traduzione. A una visione d’insieme sulla teoria della traduzione poetica e di brani musicali, è seguita una panoramica sulla vita e la produzione musicale, testuale e artistica della cantautrice. Si è passati dunque alla contestualizzazione e all’analisi dei testi originali, per poi arrivare alla traduzione vera e propria dei brani, e al successivo commento ragionato.
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SORRENTI, ANNA CARMEN. "POETICA DELLA SIMILITUDINE E DELLA METAFORA IN GASPARD DE LA NUIT DI ALOYSIUS BERTRAND : DALLA TEORIA ALL'APPLICAZIONE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1289.

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Il nostro lavoro nasce dall’esigenza di voler delineare i confini tra metafora e similitudine al fine di distinguere il campo d’indagine di ognuna delle due figure. Il rapporto analogico che le caratterizza ha provocato nel tempo un’associazione costante tra i due procedimenti retorici che tendono, pertanto, ad essere sovrapposti. La nostra tesi si propone di dimostrare che seppur si tratti di due figure affini, similitudine e metafora si realizzano attraverso processi stilistici diversi. Questo studio presenta due grandi parti: una prima parte teorica e una seconda parte applicativa. La prima consta di tre capitoli: nel primo abbiamo esaminato le diverse definizioni che, nel corso degli anni, sono state assegnate alla similitudine e alla metafora; nel secondo, abbiamo presentato le teorie che, nel differenziare le due figure, hanno confuso, a nostro avviso, i loro campi d’indagine; nel terzo capitolo abbiamo analizzato e descritto il procedimento comparativo. Nella seconda parte, abbiamo applicato alla raccolta poetica Gaspard de la Nuit di Aloysius Bertrand, le analisi teoriche presentate nella prima parte del nostro lavoro. Per ogni testo poetico è stato affrontato uno studio di tipo linguistico e retorico: abbiamo analizzato le varie tipologie di similitudini e di metafora presenti in ciascun componimento.
The purpose of this work has its origins in the necessity of defining the boundary between metaphor and simile in order to demarcate the analytical fields corresponding to the two figures. The analogical relationship that characterizes them has provoked over the course of time a constant association between the two rhetorical procedures which have thus tended to become overlapped. This thesis intends to demonstrate that even though treating of related figures, simile and metaphor are produced by means of different stylistic procedures. This study is divided into two main parts: the first theoretical and the second of practical application. The first part consists of three chapters: in the first are examined the diverse definitions that have been assigned over the course of time to simile and to metaphor; the second presents theories which, in differentiating the two figures, have only served to confuse the fields of inquiry; in the third chapter the comparative method is analyzed and described. In the second part of the thesis the theoretical analyses presented in the first part of the work are applied to Gaspard de la Nuit, a collection of poetry by Aloysius Bertrand. Each text is subjected to a linguistic and a rhetorical analysis, thus analyzing the various typologies of similes and metaphors present in each of the compositions.
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SORRENTI, ANNA CARMEN. "POETICA DELLA SIMILITUDINE E DELLA METAFORA IN GASPARD DE LA NUIT DI ALOYSIUS BERTRAND : DALLA TEORIA ALL'APPLICAZIONE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1289.

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Il nostro lavoro nasce dall’esigenza di voler delineare i confini tra metafora e similitudine al fine di distinguere il campo d’indagine di ognuna delle due figure. Il rapporto analogico che le caratterizza ha provocato nel tempo un’associazione costante tra i due procedimenti retorici che tendono, pertanto, ad essere sovrapposti. La nostra tesi si propone di dimostrare che seppur si tratti di due figure affini, similitudine e metafora si realizzano attraverso processi stilistici diversi. Questo studio presenta due grandi parti: una prima parte teorica e una seconda parte applicativa. La prima consta di tre capitoli: nel primo abbiamo esaminato le diverse definizioni che, nel corso degli anni, sono state assegnate alla similitudine e alla metafora; nel secondo, abbiamo presentato le teorie che, nel differenziare le due figure, hanno confuso, a nostro avviso, i loro campi d’indagine; nel terzo capitolo abbiamo analizzato e descritto il procedimento comparativo. Nella seconda parte, abbiamo applicato alla raccolta poetica Gaspard de la Nuit di Aloysius Bertrand, le analisi teoriche presentate nella prima parte del nostro lavoro. Per ogni testo poetico è stato affrontato uno studio di tipo linguistico e retorico: abbiamo analizzato le varie tipologie di similitudini e di metafora presenti in ciascun componimento.
The purpose of this work has its origins in the necessity of defining the boundary between metaphor and simile in order to demarcate the analytical fields corresponding to the two figures. The analogical relationship that characterizes them has provoked over the course of time a constant association between the two rhetorical procedures which have thus tended to become overlapped. This thesis intends to demonstrate that even though treating of related figures, simile and metaphor are produced by means of different stylistic procedures. This study is divided into two main parts: the first theoretical and the second of practical application. The first part consists of three chapters: in the first are examined the diverse definitions that have been assigned over the course of time to simile and to metaphor; the second presents theories which, in differentiating the two figures, have only served to confuse the fields of inquiry; in the third chapter the comparative method is analyzed and described. In the second part of the thesis the theoretical analyses presented in the first part of the work are applied to Gaspard de la Nuit, a collection of poetry by Aloysius Bertrand. Each text is subjected to a linguistic and a rhetorical analysis, thus analyzing the various typologies of similes and metaphors present in each of the compositions.
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Bortolin, Gaia. "Tradurre la voce dell’adolescenza: Miedo a los perros que me han dicho que no muerden di Javier García Rodríguez." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Анотація:
Il seguente elaborato ha lo scopo di presentare l’albo illustrato di poesia Miedo a los perros que me han dicho que no muerden (2020), scritto da Javier García Rodríguez, illustrato da Naranjalidad e pubblicato dalla casa editrice spagnola SM, e proporre la traduzione in italiano di tre poesie in esso contenute. Il primo capitolo presenta la letteratura Young Adult, categoria a cui appartiene il libro, concentrandosi sul suo target e sui temi che la caratterizzano. Nel secondo capitolo si illustrano le caratteristiche del libro, in particolare quelle che lo rendono peculiare anche all’interno dello stesso filone Young Adult, per poi passare all’analisi del testo originale delle tre poesie, di cui si presenta la proposta di traduzione, con testo a fronte, nel terzo capitolo. Segue, nel quarto e ultimo capitolo, il commento alle traduzioni proposte, in cui si illustrano l’approccio seguito, comune a tutti e tre i testi, le principali difficoltà incontrate, le scelte e le tecniche traduttive impiegate per riprodurre al meglio la spontaneità con cui le parole del testo originale arrivano a giovani lettori e lettrici. L’elaborato si conclude con una riflessione sul lavoro di traduzione svolto e, in particolare, sugli elementi che sono stati determinanti per una resa ottimale, in italiano, della voce dell’adolescenza.
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Bezzi, Gaia. "Tornare a pensare di Maurizio Bacchilega: uno spaccato di realtà quotidiana. Proposta di traduzione di una selezione di poesie locali." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21357/.

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Анотація:
Tradurre poesie, specie se verso una lingua straniera, può essere considerata una scelta doppiamente anticonvenzionale: da un lato, infatti, la traduzione poetica è ritenuta una delle sfide più ardue per un traduttore, per molti addirittura impraticabile; dall’altro, la traduzione verso la lingua straniera occupa generalmente un ruolo di secondo piano, essendo convinzione largamente diffusa e accettata che la direzione “più naturale” in traduzione sia verso la propria lingua madre. Dopo aver dimostrato che la traduzione poetica è in verità pratica secolare e che, in alcuni casi, per esempio in comunità la cui lingua non è molto diffusa, la traduzione attiva è comunemente attuata, presenterò il lavoro di traduzione da me svolto su una selezione di poesie tratte da Tornare a pensare (2018), opera dell’autore poeta romagnolo Maurizio Bacchilega, verso la lingua francese e le ragioni che mi hanno spinto a intraprendere tale sfida. I componimenti di questo autore, infatti, sono particolarmente interessanti, e adatti alla traduzione, per il loro linguaggio semplice e diretto, in cui si ritrova un lessico quotidiano, impregnato della formazione economica di Bacchilega, a tratti prosastico, da cui quest’opera trae la sua originalità. Questo lavoro, inoltre, ha rappresentato la possibilità di trasporre in un’altra lingua immagini e messaggi dal significato profondo, che sarebbe bello poter trasmettere a un pubblico più ampio di lettori.
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FASOLI, Giulia Olga. "Costanti e varianti nella poetica tarda di Tadeusz Różewicz." Doctoral thesis, 2022. http://hdl.handle.net/11573/1635973.

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Анотація:
The research aims to analyze and explain the last poetic phase of Tadeusz Różewicz, starting from a philological study of the preparatory material of Płaskorzeźba [Bas-relief, 1991]. The work is divided into three sections: the first part has a philological structure, manuscript variants will be identified and interpreted using both the approach of the French critique génétique and the more traditional one of Gianfranco Contini; in the second part some thematic cores of the late poetics will be exposed in connection with the results obtained during the philological study carried out in the first part. Ample space will be dedicated in particular to the poetics of reticence and its unfolding within Różewicz’s work from both a philological and a critical-interpretative point of view. The research work will be followed by an anthology of translations which, while covering the entire span of the author’s poetic activity, will focus on works published from the beginning of the nineties.
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Romanelli, Martina. "Il formicaio, il nuvolo, il caos della lingua. Francesco Algarotti critico e teorico della letteratura." Doctoral thesis, 2021. http://hdl.handle.net/2158/1238086.

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La ricerca prende in considerazione l’esperienza teorico-letteraria di Francesco Algarotti (Venezia, 1712 – Pisa, 1764), proponendo un’edizione di quelle opere che meglio rappresentano i tornanti obbligati di una personale riforma estetica. Si dà edizione di quattro testi, finora rimasti esclusi da un intervento che possa considerarsi realmente organico e approfondito sia in senso filologico sia ermeneutico, al punto da essere ancor oggi solo reperibili o tramite edizioni settecentesche o in ristampe di taglio antologico e prive di commento: la "Vita di Stefano Benedetto Pallavicini" (1744), le nove "Lettere di Polianzio ad Ermogene intorno alla traduzione dell’Eneide del Caro" (1745), il "Saggio sopra la rima" (1755) e la "Sinopsi di una Introduzione alla Nereidologia" (1758). Da un lato, l’approccio filologico ne evidenzia i tempi e le strategie di composizione; dall’altro, il commento illustra scritture nelle quali le scelte stilistiche e i numerosi richiami culturali sono rimodellati sulla base di un forte vincolo necessitante, orientato dall’acquisizione critica del patrimonio letterario e speculativo antico e moderno. The research takes into account the theoretical-literary experience of Francesco Algarotti (Venice, 1712 - Pisa, 1764), proposing an edition of those works that best represent the hairpin bends obliged to a personal aesthetic reform. It gives edition of four texts, hitherto excluded from an intervention that can be considered really organic and in depth both philological and hermeneutical, to the point of being still today only available either through eighteenth-century editions or in anthological reprints and without commentary: "Vita di Stefano Benedetto Pallavicini" (1744), "Lettere di Polianzio ad Ermogene intorno alla traduzione dell’Eneide del Caro" (1745), il "Saggio sopra la rima" (1755) e la "Sinopsi di una Introduzione alla Nereidologia" (1758). The philological approach highlights the timing and the composition strategies; the commentary illustrates writings in which the stylistic choices and numerous cultural references are reshaped on the basis of a strong constraint in need, oriented by the critical acquisition of ancient and modern literary and speculative heritage.
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ABDELKADER, KENAWI MUHAMMAD ABDELLATIF. "L'Italiano in Egitto e Italiani d'Egitto. Autori e traduttori in epoca moderna tra l'una e l'altra sponda del Mediterraneo con una nuova traduzione in Arabo dell'Allegria di Giuseppe Ungaretti." Doctoral thesis, 2013. http://hdl.handle.net/11573/1033550.

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La tesi studia lo sviluppo della lingua italiana in Egitto a cavallo tra il 19° e il 20° secolo, con maggiore attenzione al lavoro letterario di alcuni figli e alcune figlie della comunità italiana ad Alessandria d'Egitto come Amalia Nizzoli, F. T. Marinetti, Enrico Pea, Fausta Cialente ed altri. Per concentrarsi dopo alla storia parallela del lavoro degli orientalisti italiani in Egitto e la nascita dei dipartimenti di lingua e cultura italiana, indicando il lavoro eccezionale di alcuni pionieri dell'Italianistica egiziana come Hassan Uthman e Taha Fawzi. Alla fine e come modello di questo incontro tra l'Egitto e l'Italia, si studia l'opera di Giuseppe Ungaretti, sia di prosa che di poesia, presentando in appendice un'antologia di poesie di Ungaretti tradotte in arabo dall'autore della tesi.
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VALENTE, LAURA. "GREGORIO NAZIANZENO Eij" ejpiskovpou" [carm. II,1,13. II,1,10] Introduzione, testo critico, commento e appendici." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251619.

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Invitato a Costantinopoli da una delegazione nicena, che ne chiedeva l’intervento a sostegno della comunità ortodossa locale, Gregorio di Nazianzo accantonò il desiderio di dedicarsi alla vita contemplativa e si recò nella Neja ÔRwvmh: non poteva certo immaginare che negli anni trascorsi nella capitale (dagli inizi del 379 al luglio del 381) avrebbe conosciuto, a distanza di breve tempo, l’apice e il fallimento della sua attività politico-ecclestiastica. Alla guida di un piccolo gruppo di fedeli, radunati in una sala udienze privata ribattezzata Anastasia, Gregorio esercitò con impegno i suoi doveri pastorali, spendendosi soprattutto nella lotta dottrinale contro l’eresia ariana. L’elezione come vescovo della città, avvenuta per volere dell’imperatore Teodosio, rappresentò il riconoscimento dei meriti del Cappadoce nella restaurazione e nel consolidamento dell’ortodossia nicena, ma, allo stesso tempo, aprì la strada a una stagione tutt’altro che scevra di asprezze, destinata a lasciare amari ricordi nel cuore dell’autore. Chiamato a presiedere il concilio episcopale del 381, indetto con l’obiettivo di risolvere lo scisma antiocheno e condannare le eresie del tempo, il Nazianzeno sperimentò sulla propria i conflitti interni ed i giochi di potere cui si era ridotto l’episcopato. Alla malattia, che debilitò il fisico dell’autore e ne ostacolò la partecipazione a svariate attività pubbliche, si aggiunse l’ostilità dei colleghi, in particolare di alcuni vescovi egiziani, che contestarono la legittimità della sua elezione sul seggio di Costantinopoli, in quanto già vescovo nella sede di Sasima. Stanco e malato, amareggiato dai continui scontri e dall’ennesimo attacco subito dagli avversari, Gregorio decise di farsi da parte e, rassegnate le dimissioni dalla cattedra episcopale, lasciò Costantinopoli, senza neppure aspettare la conclusione del sinodo. Nella natia Cappadocia, lontano fisicamente dal clima tumultuoso e dai dispiaceri della capitale, ma turbato dalle calunnie e dalle ingiustizie subite da coloro che riteneva amici, il Nazianzeno sfogò le proprie delusioni nella scrittura poetica. All’esperienza costantinopolitana e in particolare al contesto delle dimissioni dalla cattedra vescovile fanno riferimento i carmi oggetto di questa tesi di dottorato: II,1,10 (Ai sacerdoti di Costantinopoli e alla città stessa) e II,1,13 (Ai vescovi), rispettivamente di 18 distici elegiaci e 217 esametri. In essi si intrecciano più suggestioni: la meditazione e il riecheggiamento interiore degli eventi che hanno coinvolto l’autore, la difesa del suo operato, ma soprattutto la violenta invettiva contro i vescovi, scaturita non solo dal risentimento per le vicende personali, ma dallo sdegno dell’autore per la corruzione morale e l’impreparazione della gerarchia ecclesiastica. La tesi di dottorato si apre con una bibliografia ricca e aggiornata degli studi concernenti il Cappadoce; in essa sono indicati i diversi contributi, cui si fa riferimento nel mio lavoro. Segue un’ampia introduzione che presenta i carmi sotto molteplici aspetti. Dal momento che l’invettiva contro i vescovi costituisce l’argomento principale di entrambi i componimenti, ho approfondito innanzitutto questo aspetto, ripercorrendone le testimonianze nell’esperienza biografica e nell’opera letteraria dell’autore: da quanto emerso, la polemica contro la gerarchia ecclesiastica raggiunge certamente il suo apice negli eventi costantinopolitani, ma non va ad essi circoscritta, dal momento che se ne ha traccia anche negli scritti gregoriani riconducibili ai primi anni del sacerdozio e al periodo successivo al ritorno a Nazianzo. Si è cercato poi di stabilire la data di composizione dei carmi in analisi, che, dati i contenuti, furono sicuramente scritti dall’autore nel periodo di ritorno in patria, fase in cui gli studiosi collocano buona parte della produzione poetica del Cappadoce. Più precisamente ho individuato il terminus post quem nel luglio del 381, mese in cui la cattedra costantinopolitana lasciata vacante dal Nazianzeno fu affidata a Nettario: in entrambi i testi, infatti, si fa riferimento a questo personaggio, sebbene non sia menzionato esplicitamente. Segue un’analisi dettagliata della struttura compositiva e delle tematiche dei carmi, nella quale si mostra come, pur nella loro diversità, le due poesie presentino moltissime consonanze e parallelismi a livello strutturale, in particolare nella parte incipitaria, in cui si registra la condivisione dello stesso verso iniziale, e nella sezione conclusiva. Sempre nell’introduzione è affrontato lo studio della tradizione manoscritta e dei rapporti tra i codici: i carmi in oggetto risultano attestati in 34 manoscritti (di cui 17 fondamentali per la costituzione del testo) databili dall’XI al XVI secolo e riconducibili alle raccolte antiche Σ e Δ, nei quali sono traditi sempre uno di seguito all’altro: nello specifico II,1,13 precede immediatamente II,1,10. La parte centrale della tesi è costituita dal testo critico di ciascun carme, seguito da traduzione e commento. La tesi costituisce il primo lavoro di questo tipo per il carme II,1,13; II,1,10 è stato invece oggetto di studio di due recenti edizioni: quella dei primi undici poemata de seipso del Nazianzeno curata da Tuilier - Bady - Bernardi per LesBL ed edita nel 2004 e un’edizione commentata di Simelidis, pubblicata nel 2009. Suddetti lavori non hanno rappresentato un ostacolo al progetto. Nessuno di essi infatti ha previsto lo studio simultaneo dei due testi poetici, che, a mio giudizio, non possono essere compresi a fondo se svincolati l’uno dall’altro; non sono risultati immuni da pecche sotto il profilo della critica testuale; il commento è assente nell’edizione francese, scarno e non sempre condivisibile in quella del Simelidis. La tesi è infine corredata da tre appendici che permettono di seguire la fortuna dei componimenti poetici. La prima di esse è dedicata al Commentario di Cosma di Gerusalemme ai Carmi del Nazianzeno, collocato tra la fine del VII e inizio l’VIII secolo. Il commentario, tradito da un unico manoscritto, il Vaticanus graecus 1260 del XII secolo, ha visto la sua editio princeps nel 1839 a cura del cardinale Angelo Mai nel secondo volume del suo Spicilegium Romanum, ristampata con lievi modifiche nel volume 38 della Patrologia Graeca. Una più recente edizione è stata curata da Lozza nel 2000. Nell’opera di Cosma vengono analizzati trentaquattro versi di carme II,1,13 e due di carme II,1,10; l’ampiezza delle citazioni va da un minimo di un verso a un massimo di 5. Segue un’appendice dedicata alle parafrasi bizantine, che in alcuni manoscritti contenenti i carmi, accompagnano il testo poetico. Tali spiegazioni in prosa, composte in un momento non precisabile della trasmissione dell’opera gregoriana, sono anonime, di diverso livello letterario e da intendere come un testo in continua evoluzione, oggetto di modifiche da parte di ciascun copista. Nel caso dei testi in oggetto le parafrasi trasmesse sono tre, chiamate, sulla scia di studi precedenti, Paraphr. 1, Paraphr. 2, Paraphr. 3 e delle quali la tesi fornisce l’editio princeps. L’ultima appendice è costituita dalla traduzione latina dei carmi di Giacomo Oliva da Cremona, redatta nella seconda metà del XVI secolo per incarico del Cardinal Guglielmo Sirleto e testimonianza del grande interesse per il Cappadoce in questo periodo storico. Il lavoro dell’Oliva, rimasta inedito per la morte del committente e probabilmente anche per il suo scarso valore letterario, è trasmesso da due manoscritti autografi, il Vaticanus Barberinianus lat. 636 (B) e il Vaticanus lat. 6170 (V) e trova nella tesi la sua editio princeps.
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