Добірка наукової літератури з теми "Terra battuta"

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Статті в журналах з теми "Terra battuta"

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Garcia, José Manuel. "volta ao mundo na “narração” da viagem de Fernão de Magalhães por um português." Letrônica 15, no. 1 (December 20, 2022): e43650. http://dx.doi.org/10.15448/1984-4301.2022.1.43650.

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Анотація:
Neste estudo analisa-se a possível autoria e o conteúdo de uma curta “narração” sobre a viagem de Fernão de Magalhães escrita por um português. Trata-se da única obra de um participante desta nacionalidade embarcado na armada de Magalhães que chegou até nós, o que aconteceu porque Giovanni Battista Ramusio a traduziu para italiano e editou em 1554. Da análise do texto verifica-se a sua importância pelo rigor das datas apresentadas e sobretudo avalia-se criticamente o significado das medidas das distâncias que são dadas entre cada uma das escalas da viagem que permitiu o conhecimento da Terra tal como ela é.
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Unierzyski, P., and E. Hurnik. "L'entraînement sur terre battue modifie-t-il le niveau des habiletés motrices des joueurs de tennis ?" Les Cahiers de l'INSEP 35, no. 1 (2005): 277–78. http://dx.doi.org/10.3406/insep.2005.1870.

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Cordiviola, Alfredo. "Um catálogo americano: a coleção de Ramusio / An American Catalogue: Ramusio’s Collection." Caligrama: Revista de Estudos Românicos 26, no. 1 (April 22, 2021): 145. http://dx.doi.org/10.17851/2238-3824.26.1.145-161.

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Анотація:
Resumo: Publicados em Veneza em meados do século XVI, os três volumes de Delle Navigationi et viaggi, compilados, traduzidos ao italiano e anotados por Giovanni Battista Ramusio, reúnem em um único monumento bibliográfico um amplo conjunto de crônicas de viagens e de mapas. Mesmo sem ter participação direta nas empresas expansionistas e colonizadoras promovidas nesse século pelos impérios ibéricos, Veneza manteve uma importante relação com esse sistema-mundo que estava surgindo, propiciando o trabalho de cartógrafos, editores, cosmógrafos, tradutores e tratadistas que divulgaram e consolidaram esses conhecimentos sobre terras distantes. A coleção de Ramusio se insere nesse vasto projeto epistemológico; neste artigo pretendo analisar as condições e os antecedentes que possibilitaram a publicação desse inventário de explorações e conquistas ultramarinas, particularmente das relativas ao Novo Mundo, e sua importância na percepção das novas e modernas realidades naturais e culturais que estavam redefinindo o orbe.Palavras-chave: Ramusio; navegações; Novo Mundo.Abstract: Published in Venice in the middle of the sixteenth century, the three volumes of Delle Navigationi et Viaggi, compiled, translated into Italian and annotated by Giovanni Battista Ramusio, gather in a single bibliographic monument a wide set of travel chronicles and maps. Even without having direct participation in the expansionist and colonizing projects promoted in that century by the Iberian empires, Venice maintained an important relationship with this world-system that was emerging, providing the work of cartographers, editors, cosmographers, translators and writers who disseminated and consolidated this knowledge about distant lands. Ramusio’s collection is part of this vast epistemological project; in this article I intend to analyze the conditions and antecedents that made possible the publication of this inventory of overseas explorations and achievements, particularly those relating to the New World, and their importance in the perception of new and modern natural and cultural realities that were redefining the orb.Keywords: Ramusio; navigations; New World.
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De Paula, Ignacio Carrasco. "Il concetto di persona e la sua rilevanza assiologica: i principi della bioetica personalista." Medicina e Morale 53, no. 2 (April 30, 2004): 265–78. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2004.643.

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Анотація:
La Bioetica personalista è una riflessione che affronta le questioni etiche riguardanti la vita umana da una prospettiva che riconosce l’essere e la dignità della persona come valori assoluti, e, di conseguenza, pone come primum principium il rispetto incondizionato della loro inviolabilità e la tutela della loro libera espressione, in primis sul versante dei diritti umani. Nella prospettiva personalista il bonum, cioè il valore ultimo che misura l’agire morale, viene inteso come promozione dell’essere e della preziosità o dignità della persona in quanto persona. Il credente, sia esso un moralista, un filosofo, un bioeticista, o quant’altro, si trova a suo agio quando la sua mente percorre le vie della persona; egli, in altre parole, si sente particolarmente agevolato, similmente al pellegrino che dopo aver battuto sentieri impervi e sconosciuti, ritrova le strade familiari della sua casa. Nella dimora della persona, fede e ragione verificano la propria identità e forza, libere da patteggiamenti o da innaturali rinunce ai propri doveri e diritti; una morale personalista intesa come una sintesi organica e rigorosa è un desiderio che ancora si deve realizzare. Una Bioetica personalista dovrebbe, ad esempio, concedere maggiore spazio alla domanda propriamente etica, cioè se e perché l’embrione deve essere trattato come un qualsiasi essere umano, anche senza esplicitare il problema ontologico. Tre fondamentali ragioni possiamo addurre a fondamento della dimostrazione del primato valoriale della persona. La prima ragione è contenuta nella nota affermazione di S. Tommaso: “persona significat id quod est perfectissimum in tota natura, scilicet subsistens in rationali natura”. La dignità della persona trova qui un sostegno fortemente ontologico: chi è massimamente perfetto non può non essere riconosciuto e rispettato semper et pro semper, in ogni circostanza di tempo e di luogo, cioè in modo assoluto. Nessun valore creato - neanche il superamento di tutte le malattie e sofferenze - può reggere al confronto del valore di ogni singola persona. La seconda ragione fondativa è merito di I. Kant ed in fondo può essere interpretata come una applicazione della tesi di Tommaso d’Aquino: l’essere perfettissimum in tota natura resiste a qualsiasi tentativo di abbassarlo alla condizione di semplice strumento. Come dice il filosofo tedesco nel famoso paragrafo dei Fondamenti della metafisica dei costumi, la persona impone l’imperativo categorico di agire in modo da trattare l’umanità, in te e negli altri, sempre come fine e mai soltanto come mezzo. Infine, la terza ragione proviene da un brano molto noto, come i due precedenti, anche se poco utilizzato in ambito bioetico, forse per l’evidente contenuto teologico. Ci si riferisce alla definizione antropologica del documento conciliare Gaudium et spes che indica l’uomo come “la sola creatura in terra che Iddio abbia voluto per se stessa”.
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Paradiso, Michele, Ricardo Alfredo Cruz Hernández, Fabio Paparazzo, and Giovanni Pianigiani. "DUECENTO ANNI DI SOLITUDINE: INDAGINE SULL’IDENTITÀ COSTRUTTIVA DI CEPITÁ." Revista M 17 (January 25, 2021). http://dx.doi.org/10.15332/rev.m.v17i0.2517.

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Анотація:
L’articolo nasce dalle esperienze apprese nel seminario tematico “Materiali e tecniche costruttive storiche per il dialogo interculturale coi paesi del sud del mondo” e maturate in secondo luogo durante un periodo di mobilità nel dipartimento di Santander (Colombia). Prendendo come riferimento Cepitá, un piccolo centro abitato originariamente composto da sole case costruite in tapia pisada (terra battuta) nel cuore del secondo canyon più grande al mondo, l’intento del lavoro è stato quello di identificare e classificare le tecniche e le tecnologie costruttive di quest’area e di sottoporre alcuni manufatti in terra a un’indagine sulla vulnerabilità sismica. L’avvento dei moderni materiali da costruzione ha avuto gravi ripercussioni sul patrimonio architettonico in terra, rendendolo obsoleto nella coscienza collettiva e favorendo l’abbandono delle tecniche ad esso legate. Testimoniare le pratiche costruttive di quest’area, estremamente isolata e rimasta priva di connessioni carrabili fino ai giorni nostri, e quindi rimasta intatta nel tempo, significa descrivere la sapienza dei maestri costruttori che hanno saputo affinare la tecnica nel corso dei secoli in base ai soli materiali disponibili in loco, la quale può quindi rappresentare un supporto tecnico per contrastare il suddetto fenomeno. Inoltre, ottenendo un indice di vulnerabilità sismica di alcuni manufatti con una metodologia speditiva basata sulla valutazione di 14 parametri, si cerca di fornire un’analisi utile per la tutela e per la prevenzione in una zona altamente a rischio.
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Дисертації з теми "Terra battuta"

1

PENNACCHIO, ROBERTO. "Tecnologie per il recupero di costruzioni in terra battuta in Piemonte." Doctoral thesis, Politecnico di Torino, 2015. http://hdl.handle.net/11583/2616409.

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Анотація:
L'architettura di terra si è sviluppata in quasi tutti i paesi del mondo (Correia 2006) secondo tecniche costruttive differenti a seconda delle caratteristiche del suolo disponibile in loco e si stima che più di un terzo della popolazione mondiale viva oggi in case di terra cruda (Oliver 2003). Negli ultimi anni diverse istituzioni come ICCROM, UNESCO, ICOMOS, Getty Conservation Institut, CRAterre, hanno dedicato ampi studi al recupero e alla conservazione del patrimonio costruito in terra cruda, contribuendo allo sviluppo di nuove pratiche e tecniche di conservazione e riconoscendo l'architettura in terra cruda un patrimonio da conservare e recuperare, non solo sul piano monumentale. In Italia, dove costruzioni in terra sono particolarmente diffuse in Sardegna, Abruzzo e Piemonte, leggi regionali in Piemonte e Abruzzo hanno recentemente attestato la necessità di conservare e recuperare questo patrimonio. Ma la filiera legata alla costruzione, le tecniche costruttive, il “savoir faire” degli artigiani con il tempo sono stati perduti. In epoca moderna e con l'avvento di materiali da costruzione di origine industriale, la terra cruda è stata messa a margine dei processi costruttivi. Oggi, anche sfruttando l'interesse crescente nei materiali di origine naturale, è in piena fase di riscoperta anche nella nuova costruzione. In diversi paesi sono in corso studi per la rivisitazione e realizzazione di normative nazionali e regole che permettano nuovamente costruire in terra cruda (Correia, 2006). In Piemonte la tecnica della terra battuta ha trovato particolare diffusione, soprattutto nelle provincie di Alessandria; il lavoro è partito con l'obietto principale di sviluppare uno strumento operativo di supporto per professionisti e artigiani coinvolti negli interventi di recupero e di riqualificazione delle costruzioni in terra cruda realizzate con la tecnica del pisè. Lo strumento è stato sin dall’inizio delineato sotto forma di linee guida, integrate, dato il quadro diffuso di perdita dei saperi legati alle tradizioni costruttive locali, da indirizzi riguardanti le basi della tecnica costruttiva. Con il procedere della ricerca è risultato di particolare interesse il tema del comportamento termico e delle tecniche di isolamento con materiali a base di terra e di fibre naturali. La ricerca è stata sviluppata secondo quattro linee di indagine:  Caratteristiche del materiale terra.  Patrimonio in terra battuta in Piemonte  Tecnologie appropriate per il recupero di architetture in terra battuta  Comportamento termico e tecnologie di isolamento termico con materiali a base di terra e fibre applicabili alle strutture murarie in pisé. La ricerca affronta i temi delle tecniche costruttive in terra cruda e, in particolare, della tecnica del pisè (terra battuta), della sua diffusione in Europa e in Italia, delle problematiche e delle tecniche di intervento per il recupero conservativo e la riqualificazione. è stato ricostruito un quadro normativo di riferimento in ambito internazionale. Aspetti importanti nello stato dell’arte sono stati lo studio delle strategie di recupero della filiera costruttiva in terra cruda attuate negli ultimi decenni in alcune regioni italiane e francesi, che in alcuni casi hanno portato alla ricostituzione di un mercato della costruzione in terra, sfociato anche nella realizzazione di nuovi edifici pubblici.. È stato costruito un quadro dei fenomeni di dissesto e degrado ricorrenti nelle costruzioni in pisé, con particolare attenzione alle patologie umide dovute all'azione dell'acqua. La partecipazione attiva a un cantiere sperimentale di recupero di un edificio in terra battuta in Francia ha permesso di sperimentare sul campo tecnologie appropriate di intervento, in particolare per il recupero delle murature. Il cantiere ha avuto spiccata vocazione sperimentale e all'impiego delle risorse naturali disponibili in loco, in questo senso sono state svolte prove con materiali fibrosi, e con diverse miscele di terra, per ottenere elementi da utilizzare per gli interventi di riparazione. Gli interventi realizzati durante il cantiere sperimentale sono stati riportati in una serie di schede tematiche per le diverse tipologie di intervento descritte. Per valutare gli aspetti del comportamento termico delle costruzioni in pisè, è stato realizzato il monitoraggio termico di un’abitazione in terra battuta ristrutturata, situata nei pressi di Novi Ligure (AL), sia in periodo invernale che estivo, in modo da raccogliere dati sull'andamento delle temperature interne e sulla trasmittanza delle pareti in terra cruda. Negli ambienti interni la temperatura risulta costante e non risente della variazione delle sollecitazioni esterne. Nel periodo invernale è stata effettuata una misura di trasmittanza termica. I dati di rilevati ed elaborati tramite il metodo delle medie progressive hanno restituito un valore di 1.2 W/m2K Sul tema del comportamento termico di edifici in terra cruda, la partecipazione, durante un soggiorno studio presso CRAterre-ENSAG, al progetto di ricerca Le patrimoine bâti face aux normes thermiques, Communauté des Communes Chalaronne - Centre, sul tema del consumo energetico e degli interventi di adeguamento termico realizzati sul patrimonio in terra battuta è stata fondamentale. Sono stati raccolti dati circa i lavori di ristrutturazione eseguiti dai proprietari, i consumi energetici per il solo riscaldamento e il tipo di energia utilizzata. I dati sono stati raccolti all'interno di schede. Il progetto ha permesso considerazioni legate all'influenza sulla prestazione energetica dei modificati stili di vita degli occupanti e funzioni dello spazio abitativo rispetto all'epoca di costruzione degli edifici e di rapportare i consumi registrati alla media dei consumi/m2 in Francia. Il lavoro di ricerca ha esplorato anche il tema dell'isolamento termico di murature in pisé con elementi a base di terra e fibre vegetali, secondo un approccio sperimentale che ha portato alla realizzazione, di pannelli-campione in terra, mista a diversi tipi di fibre vegetali, prevalentemente reperibili sul territorio Piemontese da scarti di lavorazione, come paglia di riso, canapa, Poligono del Giappone. Primi test sono stati condotti in cantiere, i risultati sono stati utilizzati per successive sperimentazioni in laboratorio. Per ciascuna fibra sono stati realizzati due campioni con dosaggi in terra e fibre diversi. In laboratorio sono stati realizzati anche muri campione in terra battuta sulla base di prove di caratterizzazione del materiale, proveniente dalla zona di Novi Ligure, e di prove di compattazione Proctor, per stabilire il contenuto ottimo d'acqua per ottenere la massima densità a secco possibile. La parte sperimentale si conclude sottoponendo i campioni realizzati in laboratorio a prove in piastra calda per determinare valori di conducibilità, attenuazione e sfasamento termico dei singoli elementi costruttivi e di trasmittanza periodica e in regime stazionario di diverse configurazioni campione, composte da muro in terra e pannello in terra e fibre vegetali. Sono valutate le proprietà di inerzia termica dei pacchetti parete in ragione delle diverse proporzioni della miscela di terra e fibre utilizzate per la realizzazione dei pannelli. Pur non potendo essere considerati veri e propri isolanti, raggiungendo valori minimi di conducibilità termica di 0.1 W/mK per densità di 300-400 Kg/m3, i pannelli in terra alleggerita contribuiscono ad abbassare notevolmente la trasmittanza termica periodica delle pareti in terra battuta, aumentando lo sfasamento termico. I test mostrano inoltre come, con spessori tutto sommato contenuti, i pannelli realizzati permettano alla muratura in terra battuta di raggiungere i valori di trasmittanza termica indicati dalla normativa regionale per l'adeguamento termico in caso di retrofit, sia nel caso siano adoperati sul lato interno che sul lato esterno della muratura.
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Lamothe, Mathilde. "De la neige à la terre battue : approche comparative ethnologique de pratiques sportives -." Thesis, Pau, 2016. http://www.theses.fr/2016PAUU1008/document.

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Анотація:
Reposant sur une apparente antinomie, les champs du patrimoine et du sport suscitent une réflexion sur les liens qu'ils entretiennent en dépassant le schéma binaire classique tradition/modernité. Aussi le repérage d'expressions sportives pouvant relever du patrimoine culturel immatériel (tel que défini par l'Unesco en 2003) permet de questionner les mécanismes de production de cette nouvelle forme patrimoniale, ainsi que les enjeux politiques, scientifiques et méthodologiques qui leur sont liés. L'hypothese de cette étude repose sur le postulat que le concept de patrimoine culturel immatériel peut etre opératoire pour saisir le vivant et apprécier la valeur patrimoniale des pratiques ou expressions culturelles. Sa vérification empirique, par l'entrée ethnographique des jeux et sports traditionnels, met en perspective ce champ patrimonial en confrontant deux terrains d'enquete différents : les raquettes a neige au Québec (Canada) et les quilles de 9 en Gascogne (Aquitaine, France). En effet l'étude comparée de ces activités sportives autorise une analyse des fondements et des évolutions des cultures québécoises et gasconnes, ainsi que la maniere dont les acteurs locaux se positionnent par rapport a leur héritage culturel. Ce faisant, ils réinventent de nouveaux processus de transmission dans un syncrétisme singulier qui bouscule les définitions accordées au sport et au patrimoine
Although at first sight they may appear diametrically opposed, the fields of heritage and sport invite us to reflect on their relationships and to look beyond the classical binary pattern of tradition/modernity. In this way, identifying of sport practices which may fall within the intangible cultural heritage (as defined by Unesco in 2003) can help to critically examine the processes of this new form of heritage, as well as the political, scientific and methodological issues associated with them. The hypothesis of this study is based on the postulate that the concept of intangible cultural heritage can be a heuristic tool to understand living cultures and appreciate the heritage value of cultural practices and manifestations. This hypothesis is empirically tested through an ethnographic study of traditional games and sports. It puts in perspective the concept of intangible cultural heritage through two different cultural practices : that of snowshoeing in Quebec (Canada) and that of the ninepins game in Gascogne (Aquitaine, France). The comparative study of these sporting activities provides a point of entry into an analysis of the production of new cultural activities from traditional practices and how local actors position themselves with relation to their cultural heritage. In so doing, they are reinventing new transmission processes in a syncretism involving both sport and heritage which questions the definitions of these practices and each fieldwork
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Santos, Lucas Reis. "Leon Battista Alberti (1404 1472) e a medida do tempo em sua obra matemática lúdica." Pontifícia Universidade Católica de São Paulo, 2014. https://tede2.pucsp.br/handle/handle/11002.

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Made available in DSpace on 2016-04-27T16:57:32Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Lucas Reis Santos.pdf: 1237539 bytes, checksum: da4e85ce331fd1b1036e75241b331442 (MD5) Previous issue date: 2014-09-02
Currently we have many tools to help us measure various quantities (distances, heights, weights, time, etc.). However, to use them, we do not realize what it means to measure. In other terms, such instruments, mostly, does not allow us to reflect on some questions related to the concepts of what is a measure. We understand that the process of measuring a part of human activity and its approach is of great importance. Although the context of quantities and measures will be widely discussed in the early years and in the final years of primary school II, does not always allow the teacher to reflect on what is measured, since this measure has content only in their mathematical and arithmetical character. Assuming that it is important to explore the measures and quantities in their meaning, we seek to discuss this work on the measurement of time by means of an analysis of the procedures described in the work Ludic Mathematics, produced by Leon Battista Alberti (1404 - 1472) in mid-fifteenth century. Modestly, we seek here to provide math teacher a history of mathematics of the fifteenth century, based on current historiographical trends, pointing to issues that are at stake in making the history of mathematics, presenting a story that is not based on grand narratives
Dispomos atualmente de muitos instrumentos para nos auxiliar a mensurar diversas grandezas (distâncias, alturas, pesos, tempo, entre outras). Entretanto, ao utilizá-los, não nos damos conta do que significa medir. Em outros termos, tais instrumentos, em sua maioria, não nos permite refletir sobre algumas questões ligadas às concepções do que é uma medida. Entendemos que o processo de medir faz parte da atividade humana e sua abordagem é de grande importância. Embora o conteúdo de grandezas e medidas seja amplamente abordado nos anos iniciais e nos anos finais do ensino fundamental II, nem sempre permite ao professor refletir sobre o que seja medir, visto que tal conteúdo apresenta a medida apenas em seu caráter matemático e aritmético. Partindo do pressuposto de que é importante explorar as medidas e as grandezas em seu significado, buscamos discorrer neste trabalho sobre a medida do tempo por meio de uma análise dos procedimentos descritos na obra Matemática Lúdica, produzida por Leon Battista Alberti (1404 1472) em meados do século XV. De forma modesta, buscamos aqui oferecer ao professor de matemática uma história da matemática do século XV, pautada em tendências historiográficas atuais, apontando para questões que estão em pauta no fazer da história da Matemática, apresentando uma história que não se baseia em grandes narrativas
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Holur, Narayanaswamy Abhilash. "Mechanical testing procedure for local building materials : rammed earth and laterite building stones." Thesis, Lyon, 2016. http://www.theses.fr/2016LYSET015/document.

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Locally available building materials are proven energy efficient and eco-friendly, making them a sustainable building material. In the last two decades, use of raw earth as building material is augmented, owing to the environmental concerns construction industry is also reconsidering the use of raw earth, researchers on the other hand are working to understand the mechanical and dynamic behaviour of earthen buildings, yet the study of mechanical parameters possess multiple challenges due to material inert properties exposing the need of new experimental approaches to extract accurate mechanical parameters. Building techniques such as adobe, compressed earth blocks, rammed earth, and laterite building stones are on a verge of reclaiming elite position in construction industry. In this study, experimental investigation on two naturally available building materials, unstabilised rammed earth (USRE) and laterite building stones (LBS) are carried out. The work focuses on the parameters that need to be considered in the experimental procedures, which influences the mechanical properties of USRE and LBS are seen. The locally available soils in the region of Rhone-alps, France and laterite building stones from Burkina Faso are used in this experimental campaign. Rammed earth walls are constructed by compacting moist soil in layers, due to manufacturing technique there is a density gradient within the layer that leads to heterogeneity. On the other hand, the manufacturing parameters of the USRE such as compaction energy and manufacturing water content have a direct influence on the dry density of the material and therefore the strength. The manufacturing parameters and specimens replicating the in-situ condition are very important to understand the behaviour of USRE wall. Hence an experimental procedure to study the unconfined compressive strength, considering the influence of manufacturing parameters and specimens replicating in-situ conditions are performed along with the cyclic loading and unloading to study the elasto-plastic property of the USRE. The test procedure is performed on two different soils that are used to build USRE structures. Along with the compressive strength of USRE, the tensile strength and flexural strength are also presented by subjecting specimens under split tensile test and four point bending test. Another important parameter is the mechanical strength properties of USRE layer interface under lateral loads. A novel experimental procedure to study the interface strength properties are discussed in this study. The experimental procedure is simple and xii compact that can be performed using a simple uniaxial press using inclined metallic wedges that allows rectangular prism to undergo bi-axial loading. With the help of inclined metallic wedges, shear stress and normal stress can be induced on the specimen interface allowing to obtain coulomb’s failure criteria and hence the strength properties of the interface. Laterite building stones (LBS) which are mainly used in tropical countries are porous in nature. The moisture retention capacity of porous building material will bring indoor comfort, but the presence of water molecules within the material and their variation to the outdoor environment is responsible for complex mechanical behaviour. Hence an experimental investigation to analyse the moisture ingress of LBS and their influence on mechanical strength is designed. The moisture ingress is studied by subjecting LBS for moisture sorption and desorption test and moisture buffering test. Then the influence of moisture ingress on mechanical strength (flexure and compression) are investigated using three point bending test and unconfined compression test with loading and unloading cycles. This experimental investigation allows studying the moisture ingress and their influence on strength along with elasto-plastic behaviour of LBS
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Lamothe, Mathilde. "De la neige à la terre battue : approche comparative ethnologique de pratiques sportives - raquettes à neige au Québec et quilles de 9 en France - au prisme du patrimoine culturel immatériel." Doctoral thesis, Université Laval, 2017. http://hdl.handle.net/20.500.11794/28111.

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Reposant sur une apparente antinomie, les champs du patrimoine et du sport suscitent une réflexion sur les liens qu'ils entretiennent en dépassant le schéma binaire classique tradition/modernité. Aussi le repérage d'expressions sportives pouvant relever du patrimoine culturel immatériel (tel que défini par l'Unesco en 2003) permet de questionner les mécanismes de production de cette nouvelle forme patrimoniale, ainsi que les enjeux politiques, scientifiques et méthodologiques qui leur sont liés. L'hypothèse de cette étude repose sur le postulat que le concept de patrimoine culturel immatériel peut être opératoire pour saisir le vivant et apprécier la valeur patrimoniale des pratiques ou expressions culturelles. Sa vérification empirique, par l'entrée ethnographique des jeux et sports traditionnels, met en perspective ce champ patrimonial en confrontant deux terrains d'enquête différents : les raquettes à neige au Québec (Canada) et les quilles de 9 en Gascogne (Aquitaine, France). En effet l'étude comparée de ces activités sportives autorise une analyse des fondements et des évolutions des cultures québécoises et gasconnes, ainsi que la manière dont les acteurs locaux se positionnent par rapport à leur héritage culturel. Ce faisant, ils réinventent de nouveaux processus de transmission dans un syncrétisme singulier qui bouscule les définitions accordées au sport et au patrimoine. Mots-clés : patrimoine culturel immatériel, Québec, France, jeux et sports traditionnels, patrimonialisation, sportivisation.
Although at first sight they may appear diametrically opposed, the fields of heritage and sport invite us to reflect on their relationships and to look beyond the classical binary pattern of tradition/modernity. In this way, identifying of sport practices which may fall within the intangible cultural heritage (as defined by Unesco in 2003) can help to critically examine the processes of this new form of heritage, as well as the political, scientific and methodological issues associated with them. The hypothesis of this study is based on the postulate that the concept of intangible cultural heritage can be a heuristic tool to understand living cultures and appreciate the heritage value of cultural practices and manifestations. This hypothesis is empirically tested through an ethnographic study of traditional games and sports. It puts in perspective the concept of intangible cultural heritage through two different cultural practices : that of snowshoeing in Quebec (Canada) and that of the ninepins game in Gascogne (Aquitaine, France). The comparative study of these sporting activities provides a point of entry into an analysis of the production of new cultural activities from traditional practices and how local actors position themselves with relation to their cultural heritage. In so doing, they are reinventing new transmission processes in a syncretism involving both sport and heritage which questions the definitions of these practices and each fieldwork. Key-words : intangible cultural heritage, Quebec, France, traditional games and sports, patrimonialization, sportivation.
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Charbonnier, Céline. "Biogéochimie et hydrologie d'une plage battue : la plage du Truc Vert : flux de matière dans les sédiments sableux intertidaux." Phd thesis, Université Sciences et Technologies - Bordeaux I, 2013. http://tel.archives-ouvertes.fr/tel-00946913.

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L'étude biogéochimique des sédiments sableux perméables est un domaine nouveau : le rôle de ces environnements dans les cycles biogéochimiques a longtemps été négligé en raison de leur pauvreté en matière organique et de la complexité des processus transitoires s'y déroulant. Les plages sableuses sont en effet soumises à de nombreux forçages physiques, dont la marée, la houle et la connexion avec l'aquifère continental. Le processus d'advection y est le mode de transport dominant. De grands volumes d'eau de mer chargée en matière organique sont plus ou moins filtrés par les sédiments perméables intertidaux. Le principal objectif de cette thèse était de caractériser les processus biogéochimiques induits par la recirculation de l'eau de mer et les apports d'eau douce dans la zone intertidale dans le cas d'une plage soumise à de fortes conditions hydrodynamiques : la plage du Truc Vert. Un suivi saisonnier des propriétés physico-chimiques des eaux porales a montré que les processus de respiration aérobie interviennent en zone intertidale, dans la lentille de recirculation de l'eau de mer. A l'échelle du littoral aquitain, ces processus représentent un apport annuel de 610 tonnes de nitrate et de 4400 tonnes de carbone inorganique dissous pour l'océan côtier, soit l'équivalent des apports de la Leyre, un petit fleuve drainant un bassin versant de 2000 km2 au sud-est du Bassin d'Arcachon. La macrofaune benthique est dominée par les Crustacés. Ces individus sont caractéristiques de ces milieux complexes, qu'ils subissent mais ne contrôlent pas : la macrofaune benthique contribue faiblement aux processus de respiration aérobie. Seuls 2% du déficit en oxygène des eaux porales du bas de plage leur est attribué en moyenne : les flux biogéochimiques observés en zone intertidale sont donc majoritairement induits par les processus de respiration aérobie des micro-organismes présents dans le sédiment. Soutenus par l'apport régulier d'oxygène dissous dans le milieu poral à chaque marée, ces processus sont également contrôlés par la température et la variabilité des apports de matière organique.Le déploiement de sondes autonomes dans le sédiment de la zone intertidale a également permis de préciser la variabilité à court terme des propriétés des eaux porales. L'extension de la lentille intertidale de recirculation de l'eau de mer est ainsi variable en fonction du marnage et les teneurs en oxygène mesurées en un point fixe de la plage varient légèrement en fonction de ce cycle. Ce travail a donc permis de démontrer que les processus de respiration aérobie varient principalement à l'échelle saisonnière. L'impact ponctuel et local des conditions météorologiques et de la houle a également été mis en évidence. Nous avons démontré l'existence d'un estuaire souterrain sous la plage du Truc Vert. La dynamique de ce système a été explorée grâce à l'installation de piézomètres en haut de plage. L'apport d'eaux douces continentales représente une source supplémentaire de nitrate et de carbone inorganique dissous pour l'océan côtier. L'étude biogéochimique de la nappe phréatique en arrière dune indique l'existence d'un découplage entre le front salin et le front redox au sein de l'estuaire souterrain, ainsi que l'existence d'un intense dégazage de CO2 au niveau de la dune.Les travaux réalisés durant cette thèse permettent de mieux comprendre les processus à l'œuvre dans les sédiments sableux des plages exposées et permettront ainsi le développement de modèles numériques complexes liant hydrologie et biogéochimie. Ils entraînent également de nombreuses perspectives à propos du rôle des plages sableuses à l'échelle locale (en cas de pollution par exemple) mais aussi sur les cycles biogéochimiques globaux, notamment en lien avec le réchauffement climatique et l'élévation du niveau marin (rejets de CO2, salinisation des aquifères côtiers).
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7

Ó, HANNRACHAIN Tadhg. "Far from Terra Firma : the mission of GianBattista Rinuccini to Ireland,1645-49." Doctoral thesis, 1995. http://hdl.handle.net/1814/5920.

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Анотація:
Defence date: 26 May 1995
Examining board: Prof. Nicholas Canny (External Supervisor) ; Prof. Olwen Hufton, EUI ; Dr. John Morill, Selwyn College, Cambridge ; Dr. Mary O'Dowd, Queen's University, Belfast ; Prof. Daniel Roche (Supervisor)
PDF of thesis uploaded from the Library digitised archive of EUI PhD theses completed between 2013 and 2017
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Книги з теми "Terra battuta"

1

Tappy, José-Flore. Terre battue. Lausanne: Editions Empreintes, 1995.

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2

Hachemi, Mustapha El. Les minuits de la terre battue. Paris: L'Harmattan, 1995.

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3

In terra di letteratura: Poesia e poetica di Giovan Battista Marino. Lecce, Italia: Argo, 2012.

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4

Nini, Giovan Battista. Giovan Battista Nini: 1717-1786 : da Urbino alle rive della Loira : paesaggi e volti europei. Milano: F. Motta, 2001.

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5

Nini, Giovan Battista. Giovan Battista Nini: 1717-1786 : da Urbino alle rive della Loira : paesaggi e volti europei. Milano: F. Motta, 2001.

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6

Giorgi, Roberta De. I quieti della terra: Gli stundisti : un movimento evangelico-battista nella Russia del XIX secolo. Torino: Claudiana, 2006.

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7

Pastro, Francesca. Le terre dell'Ospedale di Santa Maria dei Battuti: Società e contadini nelle campagne trevigiane del Seicento. Treviso: Canova, 2003.

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8

Capponi, Matteo. Parole et geste dans la tragédie grecque. À la lumière des trois « Électre ». Éditions Alphil-Presses universitaires suisses, 2020. http://dx.doi.org/10.33055/alphil.03145.

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Анотація:
Imaginez-vous à Athènes, vers 414 avant J.-C. Dans le théâtre de Dionysos sous l’Acropole. Gradins en bois, sol de terre battue, et pour seul décor un bâtiment rudimentaire, doté d’une grande porte. Au programme, Électre de Sophocle. La porte s’ouvre, Électre apparaît. C’est la fille de Clytemnestre et d’Agamemnon. Clytemnestre a assassiné Agamemnon à son retour de Troie, après dix ans de guerre. Elle règne aux côtés de son amant, Égisthe. Électre vient hurler sa peine devant le palais de Mycènes, face aux 12 000 spectateurs athéniens. Elle prend à témoin le jour qui se lève, rappelle le meurtre affreux de son père, invoque les déesses de la vengeance. Sophocle la représente ainsi, accablée par le deuil. Grâce à une tradition longue de 2 400 ans, nous connaissons les mots d’Électre prononcés ce jour-là : ceux de l’héroïne, ceux du poète, ceux de l’acteur derrière le masque. Nous avons le texte qui nous permet d’imaginer les gestes. Et de là les effets de scène, l’émotion des spectateurs, le spectacle vivant. Le présent ouvrage part à la recherche de ces gestes perdus. Entre les lignes des trois « Électre » d’Eschyle, de Sophocle et d’Euripide, il décèle des gestes de différentes natures : jeu et danse du comédien ; actes de parole d’Électre qui prie, se lamente, jure, maudit ; figures stylistiques par lesquelles le poète donne corps au texte… C’est une lecture qui mobilise aussi bien l’oreille que le regard. Qui montre comment la parole, selon les Anciens, acquiert son efficacité sur scène. En d’autres termes : comment elle devient geste.
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Частини книг з теми "Terra battuta"

1

Dunn, Thomas D. "Sonata terza (Op. 9 no. 3) by Giovanni Battista Vitali." In Anthology of Seventeenth-Century Italian Instrumental Music. Society for Seventeenth-Century Music, 2015. http://dx.doi.org/10.53610/sjju4555.

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