Статті в журналах з теми "Teoria del progetto"

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Di Filippo, Ivano. "Quando inizia un progetto? La teoria del "critical buffering"." PROJECT MANAGER (IL), no. 8 (November 2011): 34–36. http://dx.doi.org/10.3280/pm2011-008009.

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Whitebook, Joel. "Psicoanalisi, religione e progetto di autonomia." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 4 (December 2010): 439–60. http://dx.doi.org/10.3280/pu2010-004001.

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Анотація:
Gli scritti di Freud di psicoanalisi applicata - su modernitŕ, secolarizzazione, scienza e religione - sono spesso considerati speculazioni non scientifiche. Ma i problemi affrontati in quegli scritti meritano seria attenzione. Proprio come il fascismo ha fornito il contesto storico in cui negli anni 1930-40 la teoria critica della scuola di Francoforte ha sviluppato una teoria sociale psicoanalitica, cosě oggi la crescita del fondamentalismo richiede un simile sforzo. Puň essere utilizzato il "progetto di autonomia" concettualizzato da Cornelius Castoriadis per vedere la psicoanalisi come parte del movimento di emancipazione della modernitŕ, e il fondamentalismo come un tentativo di restaurare i lavori delle societŕ premoderne. Data la visione negativa di Freud sulla religione, č ora di riformulare, utilizzando il lavoro di Hans Loewald, una piů articolata concezione della religione. Questo perň non puň farci dimenticare che il progetto di autonomia deve avere sempre prioritŕ.
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Fabbri, Loretta, and Alessandra Romano. "Processi di radicalizzazione e prospettive trasformative." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 1 (October 2021): 8–20. http://dx.doi.org/10.3280/erp1-special-2021oa12448.

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Анотація:
Il contributo esplora le azioni di ricerca-formazione sui processi di polarizzazione e radicalizzazione, promosse all'interno del Progetto Forward (MUR ID 85901). Ricostruisce il framework teorico-concettuale del progetto, approfondendo, nello specifico, il contributo della teoria trasformativa (Mezirow, 2003; Amiraux & Fabbri, 2020; Sabic-El-Rayess & Marsick, 2021) e degli approcci intersezionali (Crenshaw, 2017; Colombo, 2020) nella comprensione dei processi di radicalizzazione. Un'attenzione specifica è rivolta all'impianto metodologico e all'articolazione dei sistemi di attività realizzati all'interno del Progetto Forward, che comprendono la costruzione di un network di esperti internazionali sui processi di radicalizzazione, le azioni di ricerca-formazione con i professionisti che hanno contatti con cittadini provenienti da altri paesi, e il lancio di un centro internazionale di studi sulla microradicalizzazione.
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Citarella, Maria Angela, and Paolo Giardullo. "La sfida del public engagement: dalla teoria alla pratica. Riflessioni dal progetto NEWSERA H2020." Quaderni di Comunicazione Scientifica 2 (2022): 51. http://dx.doi.org/10.17454/qdcs02.06.

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Accorinti, Marco, and Loredana Cerbara. "Analisi dell'impatto sociale del volontariato organizzato. Il caso del CAV di Pescara." WELFARE E ERGONOMIA, no. 2 (January 2023): 27–42. http://dx.doi.org/10.3280/we2022-002003.

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Анотація:
In occasione del progetto sull'attività dei CAV abruzzesi, è stata effettuata una valutazione dell'impatto sociale del nodo della rete più attivo in termini di copertura dei fabbisogni di intervento a protezione e supporto delle vittime di violenza. Si è svolto uno studio di caso nel Comune di Pescara realizzato secondo un approccio valutativo che integra la "teoria del programma" con la "teoria dell'implementazione". Tale attività produce in termini di output un'analisi dell'impatto sociale del Centro Antiviolenza Ananke sul territorio comunale e un'analisi territoriale del valore sociale prodotto dalle iniziative di contrasto della violenza. L'attività di ricerca valutativa ha permesso distinguere le situa-zioni di contesto che facilitano oppure ostacolano l'attività di promozione dell'impatto sociale e ha evidenziato gli altri meccanismi che si sono rivelati utili in termini di impatto maggiore delle progettualità realizzate dal CAV di Pescara.
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Terrone, Enrico. "Alessandro Armando e Giovanni Durbiano, Teoria del progetto architettonico. Dai disegni agli effetti." Rivista di estetica, no. 67 (April 1, 2018): 230–35. http://dx.doi.org/10.4000/estetica.2870.

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Crameri, Stefania. "GRUPIT: un dialogo tra pratica e teoria." DIDIT. Didattica dell’italiano. Studi applicati di lingua e letteratura, no. 1 (November 9, 2021): 117–30. http://dx.doi.org/10.33683/didit.21.01.06.

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Анотація:
L’insegnamento dell’italiano nelle scuole elementari del Grigioni tedescofono è contestato. In risposta a ciò nel 2019 è stato lanciato il progetto Gruppo di sperimentazione didattica per l’italiano L2 con l’obiettivo di promuovere la materia italiano L2. A tale scopo è stata instaurata una rete di collaborazione tra insegnanti di scuola elementare e Alta scuola pedagogica dei Grigioni, creando così un dialogo tra teoria e pratica. Inizialmente si sono sondate varie forme di collaborazione per capire quali fossero le più apprezzate, praticabili ed efficaci. Ciò ha gettato le basi per un successivo sviluppo della disciplina italiano L2 improntato sulla ricerca-azione, valorizzando così la figura dell’insegnante quale esperta/o della pratica che contribuisce in maniera importante allo sviluppo teorico.
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Todisco, Vincenzo, and Francesca Cangemi. "“Tandem”: una sperimentazione didattica per promuovere il doppio profilo di competenza." DIDIT. Didattica dell’italiano. Studi applicati di lingua e letteratura, no. 2 (November 16, 2022): 207–18. http://dx.doi.org/10.33683/didit.22.02.08.

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Анотація:
Grazie al doppio profilo di competenza, chi opera nel campo dell’insegnamento e delle didattiche disciplinari dispone di conoscenze e abilità sia teorico-scientifiche sia applicative. Un tale profilo è sempre più richiesto nell’ambito delle Alte scuole pedagogiche (ASP). Per raggiungere questo obiettivo è indispensabile avvicinare la pratica alla teoria. Con il progetto “QUATTRO/Tandem_PHGR” l’Alta scuola pedagogica dei Grigioni sta lavorando a un modello che prevede la collaborazione tra docenti, insegnanti di scuola elementare, ricercatrici/ricercatori e studenti/studentesse nell’ambito della didattica disciplinare italiano lingua straniera (L2). L’articolo presenta il progetto nel suo insieme e le modalità secondo le quali, in una prima fase sperimentale, gli e le insegnanti di scuola elementare hanno avuto la possibilità di partecipare alla ricerca didattica e all’insegnamento di moduli di glottodidattica dell’italiano L2. Si presentano e discutono inoltre i dati raccolti per la valutazione della fase sperimentale del progetto.
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Di Carlo, Fabio. "Prospettiva e rifugio nella pandemia, ovvero il paesaggio visto come uccelli." Ri-Vista. Research for landscape architecture 19, no. 1 (July 26, 2021): 50–63. http://dx.doi.org/10.36253/rv-10323.

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Анотація:
Se ogni attività progettuale presuppone un quadro di riferimento -stabile o di previsione e visione- nel quale inscrivere ogni prefigurazione, lo stato di conoscenze e mutazioni sul futuro post-pandemico non è chiaro, né lo sono le necessità e i processi utili per affrontarle. Anche rispetto al ruolo del progetto di paesaggio è possibile organizzare solo risposte parziali e transitorie, che sono forse più prese di coscienza che figurazioni, o che possono essere parte di un ragionamento che pone nuovi e diversi elementi di orientamento. Nella convinzione che questa fase non possa essere trattata né con strumenti consolidati, né con un processo unitario, questo scritto è volutamente frammentario. È quasi una raccolta non ordinata di riflessioni su alcuni aspetti che pongono in relazione il lavoro sul progetto di paesaggio con l’attuale condizione. Qui paesaggio e giardino sono visti come condizioni di prospettiva e rifugio, secondo la teoria di Jay Appleton sull’esperienza del paesaggio, che ci è utile come riferimento.
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Brown, A. G., and C. Ellis. "People, climate and alluviation: theory, research design and new sedimentological and stratigraphic data from Etruria." Papers of the British School at Rome 63 (November 1995): 45–73. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200010199.

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Анотація:
POPOLI, CLIMA ED ALLUVIONI: TEORIA, PROGETTO DI RICERCA E NUOVI DATI SEDIMENTOLOGICI E STRATIGRAFICI DALL'ETRURIAQuesto lavoro presenta il progetto di ricerca, i dati stratigrafici e la datazione preliminare (ceramica e paleomagnetica) di un nuovo studio sull'alluvione regionale in Etruria. Le mutevoli relazioni tra popolazione, uso della terra ed erosione nel Mediterraneo vengono discusse allo scopo di mettere in discussione alcune tradizionali ipotesi eco-demografiche. I risultati preliminari indicano un cambiamento da fiumi lateralmente mobili che erodevano e depositavano sabbia e ghiaia durante il periodo Romano, ad una rapida alluvione formata da silt sabbioso tra il tardo medioevo ed il periodo rinascimentale. Il silt sabbioso superficiale tende ad ispessirsi andando da nord a sud e si pensa che ciò sia più probabilmente dovuto all'intensificazione dello sfruttamento del suolo piuttosto che a variazioni climatiche fra diverse aree dell'Etruria.
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Moreno, Cesare. "La ricerca-azione nel contesto di un intervento sociale ed educativo: il progetto chance a Napoli dal 1998 al 2008." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (February 2011): 197–217. http://dx.doi.org/10.3280/rip2009-003012.

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Chance č un progetto di ricerca-azione, promosso dal Ministero della Istruzione, dell'Universitŕ e della Ricerca alla fine degli anni '80, che ha affrontato il problema degli adolescenti in situazione di esclusione sociale, non affrontato dall'istituzione scolastica. Per il suo carattere sperimentale il progetto si č dotato di forti apparati di riflessione presidiati da professionisti di diversa estrazione culturale. Ciň ha premesso di esperire diversi cicli sperimentali, attingendo anche al livello teorico e di farlo a partire da punti di vista diversi. L'interazione con la ricerca scientifica teorica ed accademica ha prodotto una consapevolezza maggiore riguardo al ruolo della teoria e ha consentito di approfondire importanti temi derivati dalla riflessione sulle pratiche. Inoltre, l'attivitŕ di ricerca ha consentito di delineare diversi profili di competenze per i diversi operatori e un percorso per il loro sviluppo. L'acquisizione piů importante riguarda il ruolo dei conflitti in un particolare processo educativo: l'esistenza di conflitti e contraddizioni č la molla principale per lo sviluppo di una attivitŕ autentica di ricerca. Assumere la dimensione del conflitto nel progetto, sviluppare continue attivitŕ negoziali, č una dimensione isomorfa a quella della ricerca-azione e stabilisce un punto di contatto significativo tra ricerca-azione sul campo, intesa come ricerca di costrutti pedagogici operativi, e ricerca-azione di tipo teorico intesa come ricerca di costrutti di pensiero necessari a tenere insieme la complessitŕ delle attivitŕ messe in campo. L'approccio, fondato su diversi punti di vista, ha provocato emozioni e relazioni che possono trovare una espressione metaforica condivisa in quello che viene chiamato ‘mito di fondazione'. Questo ha un ruolo centrale per costruire una narrazione che rappresenti il punto di incontro tra le metodologie sperimentate e le storie professionali degli operatori.
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HORA FILHO, Edmilton Amaro da, and Irene Késsia das Mercês NASCIMENTO. "Processos Pedagógicos Escolares e Afrocentricidade: um Estudo de Caso." INTERRITÓRIOS 6, no. 12 (December 7, 2020): 152. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i12.248994.

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RESUMOA presente investigação tem como foco verificar os processos pedagógicos escolares como fortalecimento da afrocentricidade no combate ao racismo no ambiente escolar. Considerando histórias de racismo discriminação e preconceitos no ambiente escolar. Tendo como base as orientações propostas pela lei 10.639/03 e as Diretrizes Curriculares Nacionais para Educação das Relações Étnico Raciais de 2004. O objetivo Geral dessa pesquisa está em investigar o Projeto “O Baobá, Árvore que Representa as Raízes da Cultura Africana” realizado na a Escola Municipal Albenice Maria da Silva, Jaboatão dos Guararapes - PE. O projeto compôs o Fórum Escolar de Consciência Negra, que foi realizado na instituição de ensino no ano de 2019. Para fundamentação teórica nos aproximamos os estudos da teoria da afrocentricidade. Como metodologia a análise do conteúdo dos objetivos do projeto entendendo que estes puderam nos mostrar processos pedagógicos que se voltavam e/ou se afastavam de uma perspectiva de educação afrocentrada. Nesse estudo de caso identificamos os esforços para a sensibilização de estudantes acerca dos valores humanos e de processos pedagógicos que ultrapassem as fronteiras do racismo, da discriminação e da violência dentro e fora dos muros da escola.Afrocentricidade. Processos Pedagógicos. Baobá. ABSTRACTThe present investigation focuses on verifying school pedagogical processes such as strengthening Afrocentricity in the fight against racism in the school environment. Considering stories of racism, discrimination and prejudice in the school environment. Based on the guidelines proposed by law 10.639 / 03 and the National Curriculum Guidelines for the Education of Ethnic Racial Relations of 2004. The general objective of this research is to investigate the Project “O BAOBÁ, TREE THAT REPRESENTS THE ROOTS OF AFRICAN CULTURE” held at the Municipal School Albenice Maria da Silva, Jaboatão dos Guararapes - PE. The project was part of the SCHOOL FORUM OF COSNCIÊNCIA NEGRA, which was held at the educational institution in 2019. For theoretical foundation we approached the studies of the theory of Afrocentricity. As a methodology, the analysis of the content of the project's objectives, understanding that they could show us pedagogical processes that turned and / or moved away from an Afro-centered education perspective. In this case study, we identified efforts to raise students' awareness of human values and pedagogical processes that go beyond the boundaries of racism, discrimination and violence inside and outside the school walls.Afrocentricity. Pedagogical Processes. Baobab. RESUMENLa presente investigación tiene el objetivo de verificar los procesos pedagógicos escolares como fortalecimiento de la afrocentricidad en la lucha contra el racismo en el ámbito escolar. Considerando historias de racismo, discriminación y prejuicios en el entorno escolar. Con base en los lineamientos propuestos por la ley 10.639 / 03 y las “Diretrizes Curriculares Nacionais para Educação das Relações Étnico Raciais” de 2004. El objetivo general de esta investigación es investigar el Proyecto “O BAOBÁ, ÁRVORE QUE REPRESENTA AS RAÍZES DA CULTURA AFRICANA” realizado en la Escuela Municipal Albenice Maria da Silva, Jaboatão dos Guararapes - PE. El proyecto formó parte del “FÓRUM ESCOLAR DE CONSCIÊNCIA NEGRA”, que se realizó en la institución educativa en el año 2019. Para fundamentación teórica nos acercamos a los estudios de la teoría de la afrocentricidad. Como metodología, el análisis del contenido de los objetivos del proyecto, entendiendo que pudieron mostrarnos procesos pedagógicos que se acercaban y/o se alejaban de una perspectiva de educación afrocentrada. En este estudio de caso, identificamos esfuerzos para sensibilizar a los estudiantes sobre los valores humanos y los procesos pedagógicos que van más allá de los límites del racismo, la discriminación y la violencia dentro y fuera de las paredes de la escuela.Afrocentricidad. Procesos pedagógicos. Baobá. SOMMARIOLa presente ricerca ha l'obiettivo di verificare i processi pedagogici scolastici come rafforzamento dell'Afrocentricità nella lotta al razzismo in ambito scolastico. Considerando storie di razzismo, discriminazione e pregiudizio nell'ambiente scolastico. Sulla base delle linee guida proposte dalla legge 10.639 / 03 e delle "National Curricular Guidelines for Education for Ethnic Relationships Raciais" del 2004. L'obiettivo generale di questa ricerca è indagare il Progetto "O BAOBÁ, ÁRVORE CHE RAPPRESENTA COME RAÍZES DA CULTURA AFRICANA ”Presso la scuola municipale di Albenice Maria da Silva, Jaboatão dos Guararapes - PE. Il progetto faceva parte del “FORUM ESCOLAR DE CONSCIÊNCIA NEGRA”, che si è tenuto presso l'istituto scolastico nel 2019. Per giustificazione teorica ci avviciniamo agli studi della teoria dell'afrocentricità. Come metodologia, l'analisi del contenuto degli obiettivi del progetto, comprendendo che potevano mostrarci processi pedagogici che si stavano avvicinando e / o allontanandosi da una prospettiva educativa afro-centrata. In questo caso di studio, identifichiamo gli sforzi per sensibilizzare gli studenti ai valori umani e ai processi pedagogici che vanno oltre i confini del razzismo, della discriminazione e della violenza dentro e fuori le mura della scuola.Afrocentricità. Processi pedagogici. Baoba.
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Bertoli, Roberta. "Connections between internship and professional identity in educational professions training: a narrative review." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no. 3 (December 31, 2022): 192–205. http://dx.doi.org/10.36253/form-13614.

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Today’s society at the Italian and European levels is subject to rapid and continuous change, and those who are part of it must acquire the necessary tools and skills to cope with it and to be active builders of their own personal and professional life projects. The curricular internship is proposed as a device for learning about and experiencing the circularity between theory and practice, which is fundamental to the construction of the professional identity of educators and pedagogues. The literature review presented here aims to highlight the close connection between internship and professional identity in the initial training of the educational professions. Connessioni tra tirocinio e identità professionale nella formazione delle professioni educative: una rassegna narrativa. La società attuale a livello italiano ed europeo è soggetta a veloci e continui cambiamenti e coloro che ne fanno parte devono acquisire gli strumenti e le competenze necessari per farvi fronte e per essere attivi costruttori del proprio progetto di vita personale e professionale. Il tirocinio curriculare viene proposto come dispositivo per conoscere e sperimentare la circolarità tra teoria e pratica, fondamentale per la costruzione dell’identità professionale di educatori e pedagogisti. La rassegna letteraria qui presentata mira a mettere in luce la stretta connessione tra il tirocinio e l’identità professionale nella formazione iniziale delle professioni educative.
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Baiocco, Ruben. "Attualità di Welwyn Garden City e della città giardino." TERRITORIO, no. 95 (May 2021): 42–52. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-095005.

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Il contributo propone una rilettura delle teorie di Howard. L'attenzione è posta sulla relazione fra pianificazione regionale o sub-regionale e progetto economico della città giardino, considerati presupposti imprescindibili del modello (anche spaziale). Ciò, mettendo in luce alcune affinità con il più recente dibattito sulla dimensione territoriale del progetto di comunità sostenibili. Successivamente, a partire dal racconto della designazione di Welwyn Garden City come città satellite londinese, il contributo mira a indagare la relazione fra pianificazione e disegno urbano in un progetto green-oriented ante litteram, in cui l'uso delle alberature assume un significato che supera la funzione eco-sistemica.
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Bugnone, Luca. "Le ali della Dea. Polissena e la Valle di Susa // Wings of the Goddess. Polyxena and the Susa Valley // Las alas de la diosa: Polissena y el Valle de Susa." Ecozon@: European Journal of Literature, Culture and Environment 9, no. 2 (October 24, 2018): 122–41. http://dx.doi.org/10.37536/ecozona.2018.9.2.2319.

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Formata dal movimento dei ghiacciai quaternari, la Valle di Susa è una valle alpina nel Nord Ovest italiano. Luminoso esempio di “materia narrante”, è anche terreno di scontro tra iniziative conservazionistiche e progetti infrastrutturali transnazionali. Il progetto dell’alta velocità-capacità ferroviaria, o TAV, è stato oggetto di dure critiche. Dagli anni Novanta, grandi mobilitazioni riunite sotto il vessillo No TAV dalla valle si sono estese all’intero territorio nazionale. Parallelamente, il TAV gode l’appoggio bipartisan delle forze politiche. Diversi progetti preliminari sono stati stracciati nel tentativo di sedare un conflitto quasi trentennale con le comunità locali, un conflitto che buona parte della popolazione descrive come “resistenza”, riallacciandosi all’epopea partigiana contro la piaga nazista. Il 28 luglio 2017, il Movimento No TAV ha annunciato il rinvenimento della sgargiante Zerynthia polyxena presso il torrente Clarea. Questa farfalla è inserita nella Direttiva Habitat, adottata dall’Unione europea nel 1992 per promuovere la tutela della biodiversità. Tuttavia, l’area è stata scelta come nuovo sito di cantiere da TELT, Promotore Pubblico responsabile della realizzazione e gestione della sezione transfrontaliera della futura linea Torino-Lyon. La notizia offre una lettura inedita del rapporto fra umano, tecnologia e ambiente in un contesto di altissima tensione economica e sociale quale è la Val di Susa. Nell'Ecuba, Euripide racconta che Polissena, principessa troiana, preferì farsi uccidere piuttosto che diventare schiava. La vicenda di Polissena è il cavallo di legno che introduce nel dibattito sul progetto del TAV l’assunto per cui “la liberazione della natura così ardentemente desiderata dagli ambientalisti non potrà mai essere pienamente ottenuta senza la liberazione della donna” (Gaard). Una nuova possibilità per il Movimento No TAV di far sentire la propria voce sarà illuminando la verità che il corpo della Terra e i corpi delle donne sono un unico corpo soggiogato e subordinato all’uomo, vittime dello stesso pregiudizio, quello di essere predisposti a uno scopo: compiacere, nutrire, servire. Ho ripercorso una china che va da La Dea Bianca di Robert Graves alla stregoneria al fascismo, guidato da alcune eroine letterarie. Coniugando idealmente l’ecofemminismo alla teoria designata da Edward Lorenz, battendo le ali Polissena può davvero scatenare un uragano. Abstract Formed by the movement of large ice sheets during the Quaternary glaciations, the Susa Valley is an alpine site in northwestern Italy. It is a luminous example of “storied matter,” but it is also a battlefield between visions of wild nature and the plans of “crossnational” infrastructures. The planned TAV (Treno Alta Velocità, or high-speed train) line has been the source of heavy criticism: since the 1990s, an intense mobilization has spread from the valley all across Italy under the banner of the “No TAV” movement. The TAV project has since enjoyed unwavering political support from the members of parliament, right-wing and left-wing alike. Several preliminary drafts have been overturned in the attempt to quell a three-decades–long clash with the communities, a clash that most of the local people depict as “resistance,” latching on to the partisans’ epic stories of endurance against the Nazi scourge that took place in the valley. On July 28, 2017, the No TAV movement announced the discovery of the rare and striking butterfly Zerynthia polyxena, among the rare, threatened, or endemic species in the European Union listed in the Habitat Directive adopted in 1992. Yet, the area has been chosen as the new construction site by the company entrusted with the management of the cross-border section of the high-speed railway line between Turin and Lyon (a.k.a. TELT). This piece of news provides an original point of view to address the relationship between human and non-human agencies in a context of economic and social tension such as the Susa Valley. In this paper, I compare contemporary circumstances in the valley to the ancient Greek myth of Polyxena. In the tragedy Hecuba, the dramatist Euripides describes Polyxena as the Trojan princess who prefers to kill herself rather than become a slave. Hence, the butterfly that carries her name might become a Trojan horse enshrining the idea that “the liberation of nature so ardently desired by environmentalists will not be fully effected without the liberation of women” (G. Gaard). Combining various critical strains within the Environmental Humanities–from ecofeminism and biosemiotics to environmental history and new materialism–I suggest that richer, more encompassing narratives will be generated only when the similar fate of subjugation experienced by non-human bodies and the bodies of women will be more widely recognized. I carve a meandering spatio-temporal narrative path that goes from Robert Graves’ The White Goddess to witch trials and fascism, attempting to follow an erratic fluttering pattern amongst the voices of literature. It is the very slanted figure eight pattern that Polyxena makes with its wings, and by which, according to the theory designated by Edward Lorenz, a hurricane could grow, bringing alternative world visions.Resumen Formado por el movimiento de grandes capas de hielo durante las glaciaciones cuaternarias, el valle de Susa es un enclave alpino en el noroeste de Italia. Es un ejemplo luminoso de “materia narrada”, pero también es un campo de batalla entre las visiones de la naturaleza salvaje y los planes de las infraestructuras “transnacionales”. La línea TAV (“Treno Alta Velocità” o tren de alta velocidad) ha sido objeto de fuertes críticas: desde la década de 1990 se ha extendido en toda Italia una intensa movilización bajo el lema del movimiento “No TAV”. Desde entonces, el proyecto TAV ha gozado de un apoyo político inquebrantable por parte de los miembros del parlamento, tanto de derecha como de izquierda. Varios proyectos preliminares han sido revocados en un intento de sofocar un enfrentamiento de tres décadas con las comunidades, un choque que la mayoría de la población local concibe como “resistencia”, con referencia a las épicas historias de resistencia de los partisanos contra el flagelo nazi que tuvo lugar en el valle. El 28 de julio de 2017, el movimiento No TAV anunció el descubrimiento de la sorprendente mariposa Zerynthia polyxena, entre las especies raras, amenazadas o endémicas de la Unión Europea, enumeradas en la Directiva Hábitat adoptada en 1992. Sin embargo, el lugar ha sido elegido como el nuevo sitio de construcción por la empresa encargada de la gestión del tramo transfronterizo de la línea ferroviaria de alta velocidad entre Turín y Lyon (también conocido como TELT). Esta noticia proporciona un punto de vista original para abordar la relación entre los seres humanos y el medio ambiente en un contexto de tensión económica y social como el Valle de Susa. En este artículo, comparo las circunstancias contemporáneas en el valle con el antiguo mito griego de Políxena. En la tragedia Hécuba, el dramaturgo Eurípides describe a Políxena como la princesa troyana que prefiere suicidarse antes que ser una esclava. Por lo tanto, la mariposa que lleva su nombre podría convertirse en un caballo de Troya que consagre la idea de que “la liberación de la naturaleza tan ardientemente deseada por los ecologistas no se realizará completamente sin la liberación de las mujeres” (G. Gaard). Combinando varias tendencias críticas dentro de las ciencias humanas ambientales—desde el ecofeminismo y la biosemiótica hasta la historia ambiental y los nuevos materialismos—sugiero que se generarán narrativas más ricas e incluyentes sólo cuando el destino similar de subyugación experimentado por cuerpos no humanos y cuerpos de mujeres sea más ampliamente reconocido. Trazo una ruta narrativa espacio-temporal serpenteante que va desde La Diosa Blanca de Robert Graves hasta los juicios de brujas y el fascismo, tratando de seguir un patrón de aleteo errático entre las voces de la literatura. Es el patrón inclinado de la figura de ocho que hace Políxena con sus alas, y por obra del cual, de acuerdo con la teoría designada por Edward Lorenz, un huracán podría crecer, trayendo visiones alternativas del mundo.
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Lenoci, Sabina. "Appunti sul progetto sostenibile della città contemporanea." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 103 (July 2012): 30–41. http://dx.doi.org/10.3280/asur2012-103003.

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L'articolo propone una riflessione su un tema molto frequentato nell'ambito del dibattito attuale sulla città: quello della conversione ecologica della città contemporanea. L'autrice abbandona le correnti retoriche legate all'eccessiva ingegnerizzazione del progetto urbanistico e all'opposto alle teorie, pur suggestive, dell'envelopement per rintracciare all'interno della tradizione modernista delle discipline del progetto urbano un filone di studi e sperimentazioni sulla città sostenibile e rinnovabile.
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DE CANDOLLE, AUGUSTIN PYRAMUS. "XX." Nuncius 4, no. 2 (1989): 244–48. http://dx.doi.org/10.1163/182539189x00932.

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Abstracttitle RIASSUNTO /title L'inventario del carteggio di Giorgio Santi conservato nella Biblioteca Comunale di Siena rivela i numerosi contatti di questo chimico, botanico e naturalista toscano, fra il 1776 e il 1822. Formatosi in Francia a stretto contatto con le nuove teorie di Buffon e Lavoisier, professore all'Universit di Pisa e direttore del Giardino Botanico dal 1782, Santi costituisce una delle personalit scientifiche di maggiore interesse fra diciottesimo e diciannovesimo secolo, esponente di punta di quel gruppo toscano impegnato nella realizzazione del vasto progetto del Granduca Pietro Leopoldo prima e della nuova amministrazione francese in seguito.
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Signori, Paola, and Ilenia Confente. "Il marketing territoriale tra industry co-opetition e societing. Un progetto sperimentale nell'agroalimentare." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 3 (September 2011): 85–103. http://dx.doi.org/10.3280/mc2011-003006.

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Il paper si propone di illustrare come un progetto di marketing territoriale possa essere declinato a strumento che abbia ricadute oltre i classici obiettivi di valorizzazione del territorio e di sviluppo economico, riuscendo a garantire la vitalitÀ di un sistema. A tal fine, l'impostazione teorica deriva dall'incrocio dei nodi cruciali di filoni paralleli di ricerca, riguardanti oltre al marketing territoriale, anche i concetti di funzionamento tipici della collaborazione verticale (Supply Chain Management) e orizzontale (Industry collaboration, Co-opetition), e i segnali provenienti dalle nuove frontiere del Societing (ricadute di efficacia sociale). Tali osservazioni sono state applicate in un progetto sperimentale nel settore dell'agroalimentare dell'area metropolitana vicentina.
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Jijón, Rosa. "Prefazione." Quaderni Culturali IILA 2, no. 2 (December 15, 2020): 5–6. http://dx.doi.org/10.36253/qciila-1449.

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Nell’agosto del 2018 abbiamo inaugurato la linea editoriale Quaderni Culturali IILA (Cuadernos Culturales IILA) della Segreteria Culturale IILA. Il volume che ha aperto questo progetto, un numero zero che ha raccolto gli atti del seminario internazionale “Cultura e sviluppo: una prospettiva italo-latinoamericana”, organizzato dall’IILA nel novembre del 2017 nel quadro delle celebrazioni per i 50 anni dell’Organizzazione, è stato il preludio di una serie di pubblicazioni monografiche con cadenza periodica. Questo impegno apre una nuova epoca per la gestione culturale dell’IILA, che dal 2016 si propone di essere non solo un’istituzione di promozione della cultura latinoamericana in Italia, ma anche una sede di riflessione teorica e produzione di pensiero critico sulle necessità e le classificazioni dell’arte dell’America Latina e della sua relazione con l’Italia.
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Canducci, Michele, Andrea Rocci, and Silvia Sbaragli. "Inventio, dispositio, elocutio: tre lenti per l’analisi di argomentazioni nei libri di testo di geometria." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 10 (November 17, 2021): 29–52. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.21.10.2.

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A partire dal corpus del progetto Italmatica. Comprendere la matematica a scuola, fra lingua comune e linguaggio specialistico del Fondo nazionale svizzero, viene presentata un’analisi di esempi tratti dai libri di testo di geometria in lingua italiana della scuola primaria e secondaria di primo grado. L’analisi si basa sull’applicazione delle categorie di tipo retorico classico: inventio, dispositio ed elocutio, oggi afferenti ai domini degli studi linguistici, in particolare delle teorie dell’argomentazione. Attraverso l’analisi condotta, vengono evidenziate da un lato la profondità delle riflessioni che queste lenti teoriche consentono di raggiungere nello sviscerare un testo argomentativo di matematica, dall’altro la grande varietà di scelte possibili adottate dai libri di testo, che possono avere un effetto comunicativo sul lettore-studente.
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Gasparetto, Federico. "Recensione: Santipolo, Matteo. (2022). Educazione e politica linguistica. Teoria e pratica. Bulzoni Editore." EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 9, no. 2 (December 29, 2022): 55–60. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.1.9.2.288.

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Educazione e Politica Linguistica. Teoria e Pratica analizza i vari aspetti linguistici che costituiscono la politica, la consapevolezza e l’educazione linguistica. Il volume affronta questioni teoriche, analizza casi studio e presenta i risultati di due progetti attuati dal gruppo di ricerca dell’autore. L’obiettivo è di riflettere sull’importanza della consapevolezza linguistica come primo elemento per un’educazione linguistica e una politica efficaci.
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Rago, Emilio. "Dal mercato del lavoro al mercato della conoscenza. Proposte operative." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 99 (May 2013): 119–48. http://dx.doi.org/10.3280/qua2013-099007.

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Per avvicinare gli studenti al mondo del lavoro l'universitŕ ha sviluppato nel tempo approcci e strategie diversi: progetti sul campo, testimonianze aziendali, incarichi a professionisti esterni per insegnamenti specialistici o di frontiera, stage, uffici di placement, formazione extra-curriculare, eventi di presentazione delle aziende. L'attuale riforma dell'alto apprendistato facilita ulteriormente tale relazione, semplificando l'incontro tra studenti in alta formazione o ricerca e datori di lavoro. Il sentore č che questi interventi possano comunque non bastare, poiché non affrontano le questioni di fondo che condizionano le relazioni tra il mondo dell'universitŕ e quello del lavoro. Le considerazioni qui presentate problematizzano la situazione da un punto di vista differente. Universitŕ e azienda sono concepiti come due interlocutori fondamentali dell'offerta e della domanda di conoscenza. Nel mercato della conoscenza bisogna affrontare le questioni epistemologiche, pedagogiche e politiche che influenzano i processi di produzione e diffusione di conoscenza dal lato dell'offerta, e dal lato della domanda occorre intervenire sulle problematiche piů diffuse che impediscono una reale formazione integrale per lo sviluppo personale e professionale del lavoratore, formazione quanto mai necessaria per affrontare la complessitŕ, l'instabilitŕ e l'incertezza del mercato del lavoro contemporaneo. La proposta di riflessione vuole interessarsi sia delle dinamiche interne all'offerta di conoscenza e alla domanda di competenza, sia sui vari meccanismi di interazione che potrebbero facilitare questa transazione cognitiva. Permane, lungo tutto il ragionamento, la forte attenzione al valore dei metodi cooperativi nell'apprendimento universitario, organizzativo e tra i diffe renti operatori della conoscenza, per la creazione di quella saggezza pratica, la phronesis aristotelica, che vuole superare la tradizionale divisione tra teoria e pratica nel mondo della conoscenza. Le considerazioni nascono nell'ambito delle scienze manageriali, ma taluni ragionamenti, mutatis mutandis, possono essere applicati anche ad altri ambiti scientificodisciplinari
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Orientale Caputo, Giustina, Alessio Buonomo, and Giuseppe Gargiulo. "Cosa farò da grande? Progetti, aspirazioni e prospettive degli studenti con background migratorio." MONDI MIGRANTI, no. 3 (December 2021): 157–77. http://dx.doi.org/10.3280/mm2021-003008.

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Figli del paradosso dell'integrazione (Wrench, Rea e Ouali, 1992), per gli studenti con background migratorio la scuola è il principale elemento costitutivo degli oriz-zonti di attesa (Jedlowski, 2017). Nonostante miglioramenti, i dati (MIUR, 2019) indicano che questi studenti hanno maggiori probabilità di fare esperienza del fe-nomeno di tracking. Dall'analisi di focus group condotti in alcune scuole seconda-rie di primo grado a Napoli, si configura la presenza del paradosso delle aspirazioni (Salikutluk, 2013). Se, da un lato, gli approcci dell'ottimismo degli immigrati e delle opportunità bloccate sembrano spiegare alte aspirazioni, dall'altro, adottando la teoria degli altri significativi, insegnanti e gruppo dei pari sembrano giocare un ruo-lo ambiguo. In particolare, parrebbero essere le forme di esclusione più o meno in-tenzionali generate dalle istituzioni scolastiche (Serpieri e Grimaldi, 2013) a riverbe-rare con più forza sulle aspirazioni, prefigurando pericolose profezie che si auto-avverano (Ravecca, 2009).
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Aloisio, Miriam. "Architettura e scrittura in Fantasmi romani di Luigi Malerba." Quaderni d'italianistica 36, no. 2 (July 27, 2016): 127–54. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v36i2.26902.

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Questo studio è un’analisi testuale di Fantasmi romani (2006) che mira ad illustrare come sia avvenuto un mutamento ideologico nella poetica di Luigi Malerba, che da autore di romanzi divertente e divertito, si presenta ora come un commentatore amareggiato dell’epoca contemporanea. Avvalendomi delle teorie di Remo Cesarani e di Fredric Jameson, secondo cui in conseguenza del tramonto delle “grandi metanarrazioni”, sono apparse nuove forme dello spazio cittadino e nuove tendenze architettoniche, analizzo come i protagonisti di Fantasmi romani vivano in uno stato di disagio e “smarrimento esistenziale” all’interno della metropoli romana. Laddove il personaggio di Clarissa cercherà di orientarsi leggendo i segni magici che la città le offre, l’architetto Giano prima porterà avanti il suo progetto architettonico di distruggere e ricostruire una nuova Roma; poi, attraverso il suo romanzo, cercherà invano di riordinare e dunque, cambiare, la società in cui vive. La consapevolezza del fallimento del progetto utopistico (l’architettura) e della creazione di un romanzo (la scrittura), è il segno di una preoccupazione radicata da parte dell’autore per lo stato attuale delle cose. Se inizialmente la cognizione della crisi ecologica, culturale, relazionale che percorre le pagine degli scritti malerbiani era mitigata da divertissement filologico, gioco linguistico e coinvolgente comicità in romanzi come ad esempio Il serpente, Salto mortale, il Protagonista, essa affiora invece nel testo dell’ultimo romanzo attraverso un sentimento di sfiducia e rassegnazione.
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Bersier, Ladavac Nicoletta. "Diritto e pace in Hans Kelsen." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 1 (July 2012): 79–96. http://dx.doi.org/10.3280/sd2012-001004.

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Hans Kelsen ha dedicato una parte importante della sua produzione giuridica al diritto internazionale. La sua riflessione internazionalistica iniziň negli Anni Venti e si protrasse fino alla fine della sua vita. Le tematiche affrontate da Kelsen a partire dagli Anni Trenta, soprattutto durante il suo insegnamento a Ginevra, sono dedicate alla pace in rapporto al diritto e alla politica nel contesto delle istituzioni internazionali. A Ginevra elaborň vaste critiche rivolte soprattutto alla Societŕ delle Nazioni e un proprio progetto per assicurare la pace che raccolse in diversi scritti poco conosciuti. Particolarmente interessante appare il progetto per la pace che Kelsen mise a confronto con la scienza giuridica e collocň nel contesto politico. In tale documento il giurista viennese si sofferma per la parte teorica sulla giustizia internazionale e per la parte pratica traccia le linee per un Tribunale Internazionale, teorizzando al contempo il postulato della obbligatorietŕ della giustizia internazionale. Inoltre nella sua elaborazione del diritto internazionale, Kelsen dedica molto spazio alla civitas maxima, tema che rappresenta indubbiamente il nocciolo ideale della sua riflessione internazionalistica e rivela la sua concezione globale e federale tra utopia e Realpolitik
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Cortiana, Paola. "Il Video nella Formazione Iniziale, Continua e Permanente dei Docenti: cinque Esperienze Significative per Immaginare un Nuovo Modello Formativo." EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no. 1 (June 2022): 55–70. http://dx.doi.org/10.3280/exioa1-2022oa13936.

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Numerosi percorsi di formazione a livello internazionale e nazionale annoverano l'utilizzo del video, che si pone come strumento privilegiato per rilevare i processi che avvengono in classe: negli ultimi quindici anni si è assistito a un intensificarsi di tali esperienze in ambiti e aree geografiche differenti. Alla luce della cornice teorica della visione professionale, l'articolo propone una rassegna ragionata di cinque esperienze internazionali e nazionali di formazione dei docenti che, nella diversità di impostazione e postura epistemologica, concorrono a delineare un percorso di formazione iniziale, permanente e continua che si avvalga dello strumento video in modalità on line. La ricognizione, che non ha pretese di esaustività, vuole avviare un'analisi su un possibile modello formativo che ponga attenzione al referente della formazione e ai criteri osservativi adottati. Lo studio si colloca all'interno del progetto di eccellenza 2019-2020 Insegnamento di qualità e pratiche didattiche. Studio di fattibilità per lo sviluppo di un dispositivo per lo studio di pratiche di formazione dei docenti del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione dell'Università di Torino.
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Petrocelli, Emilia. "Pre-service teacher education: Observing senior teachers through the theoretical lens of Ellis’s principles of instructed language learning." EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 8, no. 1 (March 31, 2021): 20–52. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.13.227.

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EN The study is based on a training project completed in Italy as part of a qualifying course for high school teachers of L2 English. The project moves around the framework that Rod Ellis proposed in 2010 on the relationship between Second Language Acquisition and Language Pedagogy and it argues the need for student teachers (STs) to take the role of classroom researchers during their learning process and carry out critical observations through a solid theoretical lens, such as the 10 principles for instructed language learning by Ellis (2005a, 2005b). Three case studies are analyzed to explore how STs observed classroom activities armed with the knowledge of the principles. Data is based on feedback they gave during seminar discussions and remarks made in written reports. Moreover, a follow-up survey of informants after five years’ in-service practice questions whether and how this experience influenced the quality and degree of their understanding of teaching and learning. Considering these results, suggestions are made for future implementations of this kind of project. Key words: INSTRUCTED LANGUAGE LEARNING, SECOND LANGUAGE TEACHER EDUCATION, LANGUAGE PEDAGOGY, COMMUNICATIVE APPROACH, ITALIAN SECONDARY SCHOOL, ENGLISH AS A FOREIGN LANGUAGE (EFL) ES El estudio se basa en un proyecto de capacitación realizado en Italia como parte de un curso de cualificación para profesores de inglés como L2 de nivel secundario. El proyecto se basó en el marco que Rod Ellis propuso en 2010 sobre la relación entre la adquisición de segundas lenguas y la pedagogía lingüística. Este estudio sostiene que los estudiantes necesitan recibir una lente teórica sólida para la observación crítica, como los 10 principios para el aprendizaje de idiomas instruido de Ellis (2005a, b), y asumir el papel de investigadores dentro del aula durante su proceso de aprendizaje. La análisis de tres estudios de caso explora cómo los estudiantes observaron las actividades del aula armados con el conocimiento de los principios. Los datos se basan en los comentarios que dieron durante los debates del seminario y en las observaciones realizadas en los informes escritos. Además, una encuesta de seguimiento de los informantes después de cinco años de docencia en servicio cuestiona si esta experiencia influyó, y de qué manera, en la calidad y el grado de su comprensión de la enseñanza y el aprendizaje. Teniendo en cuenta estos resultados, se hacen sugerencias para futuras implementaciones de este tipo de proyectos. Palabras clave: APRENDIZAJE DE IDIOMAS INSTRUIDO, CAPACITACIÓN DE PROFESORES DE SEGUNDA LENGUA, PEDAGOGÍA DEL LENGUAJE, ENFOQUE COMUNICATIVO, ESCUELA SECUNDARIA ITALIANA, INGLÉS COMO LENGUA EXTRANJERA IT Lo studio si basa su un progetto di tirocinio inserito in un corso di abilitazione per docenti d’inglese nella scuola superiore (TFA). Il progetto si ispira al quadro teorico proposto da Rod Ellis nel 2010 sul legame tra acquisizione della seconda lingua e didattica delle lingue e si basa sull’idea che i tirocinanti debbano effettuare le osservazioni in classe vestendo i panni di ricercatori, con una lente teorica solida come i 10 principi per l’insegnamento delle lingue di Ellis (2005a, b). L’analisi esplora il processo di formazione dei tirocinanti in tre casi studio e le modalità in cui essi si sono mossi nell’osservazione delle lezioni di lingua, armati della conoscenza dei principi di Ellis. I dati includono le riflessioni dei tirocinanti durante le discussioni seminariali e nelle loro relazioni di fine percorso. Inoltre, dopo cinque anni d’insegnamento di ruolo, quegli stessi tirocinanti sono stati intervistati per ricevere informazioni su se e come questa esperienza abbia influenzato la qualità e il livello della loro consapevolezza dei processi di insegnamento e apprendimento. Sulla base dei risultati, vengono avanzate alcune proposte per lo sviluppo di questo tipo di progetti. Parole chiave: APPRENDIMENTO DELLA LINGUA, FORMAZIONE PER DOCENTI DI LINGUA, DIDATTICA, APPROCCIO COMUNICATIVO, SCUOLA SECONDARIA ITALIANA, INGLESE COME LINGUA STRANIERA
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Salone, Carlo, and Francesco Arfò. "Città e grandi eventi: il programma Matera Capitale Europea della Cultura 2019 nella percezione dei residenti." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 3 (September 2020): 5–29. http://dx.doi.org/10.3280/rgi2020-003001.

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L'adozione di politiche di sviluppo urbano focalizzate sulla cultura, sia dal lato dell'offerta (realizzazione di infrastrutture e sostegno alle industrie culturali e creative) sia da quello della domanda (campagne di promozione turistica, programmazione di eventi) e prassi corrente nel capitalismo cognitivo. Intorno al nesso tra cultura e sviluppo economico si e coagulato un vasto dibattito scientifico che fa da sfondo e giustificazione per l'adozione di politiche pubbliche conseguenti, in particolare, ma non solo, alla scala urbana. In realta, la produzione e il consumo di cultura sono pero spesso associati a fenomeni tra loro molto diversi e non di rado conflittuali. Secondo alcuni autori (Bridge, 2006; Kaasa e Vadi, 2010; Scott, 2000), lo sviluppo del settore culturale contribuisce soprattutto alla crescita economica e al vantaggio competitivo urbano, attraverso la generazione di nuova conoscenza per l'innovazione e la creativita ma, anche, effetti positivi su altre attivita economiche correlate. Altri ne enfatizzano le potenzialita inclusive, adatte alla costruzione dei diritti di cittadinanza e alla promozione di una societa piu giusta e coesa (Stern e Seifert, 2007), altri ancora assumono una posizione intermedia, attribuendo alla cultura sia un vantaggio competitivo che un beneficio per l'inclusione sociale, senza pero riuscire a chiarire appieno il rapporto tra queste due dimensioni dello sviluppo (Sacco e Segre, 2009). In questo articolo si inquadra e analizza il caso di Matera 2019 all'interno del progetto di Capitale Europea della Cultura ed alla luce delle teorie legate allo sviluppo urbano trainato dalla cultura. L'analisi del caso di Matera 2019 si pone l'obiettivo di misurare gli impatti attualmente osservabili nella citta sotto il profilo socio-spaziale e di indagare le modalita con cui i cittadini materani hanno interagito con l'evento, attraverso un'analisi della loro opinione circa il percorso svolto e le possibilita future della citta.
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Fregonara, Elena, and Alice Barreca. "Economics for sustainability: impacts on the real estate appraisal and economic evaluation of projects." Valori e Valutazioni 29 (January 2022): 5–22. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212903.

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The aim of this piece of work is to present the recent developments of the discipline of Real Estate Appraisal and Economic Evaluation of Projects in relation to Sustainable Architecture and its design. The focus is on the principles borrowed from economics and, in particular, on the transition from a linear to a circular thinking and the related impacts on estimative theories and practices. Starting from the urgency of the underlying problems, Life Cycle Thinking is recalled within which the theories of the Green Economy, the Circular Economy and, recently, the Helical Economy are developed. The reasoning then recalls some passages of disciplinary evolution to include the public, environmental and social dimension. A methodological survey follows with attention to the recent – and now almost consolidated – approaches for projects evaluation and market analysis, attributable to international energy-environmental policies. In terms of the evaluation of new construction projects or retrofitting existing assets, the transition from the financial perspective, in terms of Linear Economy, to the perspective of economic-energy-environmental sustainability, from a Circular Economy perspective, is a central point. From the point of view of market analysis, the importance of exploring the impact of sustainable architecture on the values and dynamics of supply and demand is underlined. The results of the work show that the use of life cycle valuation is essential for the reuse of resources, but also for the containment of their consumption in the production phase. The use of tools capable of jointly analyzing energy and costs could guide decision-making processes between different design options, encouraging conversion and efficiency strategies, even in contexts of weak sustainability. Obiettivo del lavoro è presentare i recenti sviluppi espressi dalla disciplina dell’Estimo e Valutazione Economica dei Progetti in relazione all’Architettura sostenibile e alla sua progettazione. L’attenzione è posta sui principi mutuati dall’Economia e, in particolare, sul passaggio dalla visione lineare alla visione circolare e i relativi impatti sulle teorie e pratiche estimative. A partire dall’urgenza dei problemi sottostanti, viene richiamato il Life Cycle Thinking in seno al quale si sviluppano le teorie dell’Economia Verde, dell’Economia Circolare e, recentemente, dell’Economia Elicoidale. Il ragionamento richiama poi alcuni passaggi dell’evoluzione disciplinare per includere la dimensione pubblica, ambientale e sociale. Segue una ricognizione metodologica con attenzione agli approcci recenti - ma ormai consolidati - per la valutazione dei progetti e per le analisi di mercato, riconducibili alle politiche internazionali in materia energetico-ambientale. Sul versante della valutazione dei progetti di nuova costruzione o di retrofit del patrimonio esistente, centralità è posta sul passaggio dalla prospettiva finanziaria, in ottica di Economia Lineare, alla prospettiva della sostenibilità economico-energetico-ambientale, in ottica di Economia Circolare. Sul versante delle analisi di mercato, è rimarcata l’importanza di esplorare l’impatto dell’architettura sostenibile sui valori e sulle dinamiche della domanda e dell’offerta. I risultati del lavoro evidenziano come l'impiego della valutazione nel ciclo di vita sia fondamentale per il riuso delle risorse, ma anche per il contenimento del loro consumo in fase produttiva. L’uso di strumenti capaci di analizzare congiuntamente l’energia e i costi potrebbe orientare i processi di decisione fra opzioni progettuali diverse, incentivando strategie di conversione e efficienza, sia pure in contesti di sostenibilità debole.
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Doimo, Martino. "Mies van der Rohe: Cuba 1957 - Berlin 1968. Il compimento della “nuova” arte del costruire | Mies van der Rohe: Cuba 1957 - Berlin 1968. The fulfillment of the “new” art of building." ZARCH, no. 8 (October 2, 2017): 314. http://dx.doi.org/10.26754/ojs_zarch/zarch.201782172.

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L’arte del costruire (Baukunst) del nostro tempo trova fondamento nella ricerca di una nuova forma di composizione dei differenti autonomi elementi costruttivo/figurativi, nei quali risulta originariamente frammentata e stratificata: l’elemento plastico murario, che si occupa della fondazione del suolo, come massa stereotomica topograficamente modellata in rapporto alla conformazione del luogo; l’elemento propriamente tettonico della struttura di sostegno del riparo, strettamente riferibile ai procedimenti di montaggio di elementi finiti; l’elemento, portatore di motivi tessili, dell’involucro che dà forma allo spazio interno: pura superficie di rivestimento (Bekleidung) tendente alla smaterializzazione. Questi elementi si sono definiti attraverso un lungo processo di formazione, a partire dalla radicale revisione teorica delle tradizionali categorie tettoniche, nel corso dell’Ottocento. Essi sembrano trovare compimento nell’ultima fase della ricerca miesiana della “nuova” arte del costruire, nel progetto della Halle monumentale per Cuba/Berlin (1957-68).KEYWORDS: Mies van der Rohe; tettonica; spazio; struttura; costruzione; Baukunst.The art of building (Baukunst) of our time is founded on the search of a new kind of composition of different autonomous elements, in which it was originally fragmented and stratified: the plastic masonry element of the earthwork, as a stereotomic, topographic mass, closely related to the specific site; the properly tectonic element of the light carpentry framework/roofwork, largely connected to the rational modularity of assembly technique; the dematerialized element of spatial enclosure, as textile cladding surface: the pure dressing (Bekleidung). These elements have been defined through a long form-giving process, started with the radical nineteenth-century theoretical review of traditional tectonic categories. The same elements seem to reach their fulfillment in the last phase of Mies’ research on the “new” art of building: the project for a monumental Halle in Santiago de Cuba, finally built in Berlin (1957-68).KEYWORDS: Mies van der Rohe; tectonics; space; structure; construction; Baukunst.
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Moneti, Silvia. "L'influenza dell'ambiente antropico (architettura) sul sistema psico-neuroendocrino-immunologico." PNEI REVIEW, no. 2 (November 2022): 75–91. http://dx.doi.org/10.3280/pnei2022-002008.

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Questo articolo sintetizza i temi trattati in un più vasto lavoro di ricerca, presentato come tesi al Master in Pnei dell'Università de L'Aquila. Lo scopo primario di questo studio è stato quello di raccogliere prove scientifiche che dimostrino come l'architettura possa influenzare il benessere psi- cofisico delle persone. I destinatari della ricerca sono professionisti sanitari e tecnici, invitati a interagire con lo scopo di promuovere la salute di un "paziente comune". Nei paragrafi iniziali vengono esposte le principali teorie sull'architettura terapeutica, con approfondimenti su neuro-architettura, neuro-estetica, neu roni specchio e neuroni luogo. Si procede poi con l'enunciazione di linee di indirizzo per la progettazione in ottica Pnei di strutture sanitarie, istituti scolastici ed edifici residenziali. Due paragrafi pongono infine l'accento sulla "Green Care" e sulla "Art on Prescription", dimostrando l'impatto positivo del contatto con la natura e dell'esperienza estetica. L'articolo si conclude con l'auspicio di concretizzare le evidenze raccolte in futuri progetti architettonici, ma soprattutto di promuovere l'inserimento dell'architettura fra le discipline in ottica Pnei, come terapia integrata.
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MONIZ, Elias Alfama, and Victoria Maldonado BAUTISTA. "La Etnoeducación como Posicionamiento Político e Identitario del Pueblo Afroecuatoriano por Rocio Vera Santos." INTERRITÓRIOS 6, no. 12 (December 7, 2020): 272. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i12.249000.

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RESUMENLa presente reseña es un resumen crítico sobre el artículo académico La etnoeducación como posicionamiento político e identitario del pueblo afroecuatoriano, de Rocío Vera Santos. Un texto científico que dilucida a través de una investigación de corte cualitativo y una puesta teórica postcolonial y decolonial el proceso de consolidación y ejecución del proyecto de etnoeducación afroecuatoriana. Se trata de un proyecto político, epistemológico y educativo que se viene gestando en las últimas tres décadas, y con el cual el movimiento social afroecuatoriano se posesionan frente al Estado; intentando subvertir el legado de la colonización, mediante estrategias, practicas pedagógicas e iniciativas autónomas que revitalizan y rescatan los saberes ancestrales, la memoria y la tradición oral. El objetivo de esta propuesta de educación étnica busca el fortalecimiento de la identidad, la reparación histórica y sostener la lucha antirracista.Etnoeducación afroecuatoriana. Identidad. Políticas de representación. Saberes ancestrales. Movimiento social afroecuatoriano. RESUMOEsta revisão é um resumo crítico do artigo acadêmico a etnoeducação como posição política e identitária do povo afro-equatoriano, de Rocío Vera Santos. Um texto científico que elucida por meio de uma investigação qualitativa e de uma configuração teórica pós-colonial e descolonial o processo de consolidação e execução do projeto de etnoeducação afro-equatoriana. É um projeto político, epistemológico e educacional que vem se desenvolvendo nas últimas três décadas, e com o qual o movimento social afro-equatoriano se posesiona diante do Estado; tentando subverter o legado da colonização, por meio de estratégias, práticas pedagógicas e iniciativas autônomas que revitalizam e resgatam saberes ancestrais, memória e tradição oral. O objetivo desta proposta de educação étnica busca fortalecer a identidade, reconstruir a história e sustentar a luta anti-racista. Etnoeducação afro-equatoriana. Identidade. Políticas de representação. Saberes ancestrais. Movimento social afro-equatoriano.ABSTRACTThis review is a critical summary of the academic article Ethno-education as a political and identity position of the Afro-Ecuadorian people, by Rocío Vera Santos. A scientific text that elucidates through a qualitative investigation and a postcolonial and decolonial theoretical setting the process of consolidation and execution of the Afro-Ecuadorian ethno-education project. It is a political, epistemological and educational project that has been developing in the last three decades, and with which the Afro-Ecuadorian social movement takes possession in front of the State; trying to subvert the legacy of colonization, through strategies, pedagogical practices and autonomous initiatives that revitalize and rescue ancestral knowledge, memory and oral tradition. The objective of this ethnic education proposal seeks to strengthen identity, historical reparation and sustain the anti-racist struggle.Afro-Ecuadorian ethno-education. Identity. politics of representation. Ancestral knowledge. Afro-Ecuadorian social movement.SOMMARIOQuesta recensione è una sintesi critica dell'articolo accademico Etnoeducazione come posizione politica e identitaria del popolo afro-ecuadoriano, di Rocío Vera Santos. Un testo scientifico che delucida attraverso un'indagine qualitativa e una impostazione teorica postcoloniale e decoloniale il processo di consolidamento ed esecuzione del progetto etno-educativo afro-ecuadoriano. È un progetto politico, epistemologico ed educativo che si è andato sviluppando negli ultimi tre decenni, e di cui il movimento sociale afro-ecuadoriano si impadronisce di fronte allo Stato; cercando di sovvertire l'eredità della colonizzazione, attraverso strategie, pratiche pedagogiche e iniziative autonome che rivitalizzano e salvano la conoscenza ancestrale, la memoria e la tradizione orale. L'obiettivo di questa proposta di educazione etnica cerca di rafforzare l'identità, la riparazione storica e sostenere la lotta antirazzista.Etnoeducazione afro-ecuadoriana, identità, politica di rappresentanza, saperi ancestrali, movimento sociale afro-ecuadoriano.
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Macaro, Ernesto. "Review of recent research (2000–2008) on applied linguistics and language teaching with specific reference to L2 Italian." Language Teaching 43, no. 2 (March 3, 2010): 127–53. http://dx.doi.org/10.1017/s0261444809990358.

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L'apprendimento della lingua italiana come lingua straniera (L2), probabilmente per motivazioni storico-culturali, è di carattere specialistico. Di conseguenza, l'impronta globale della lingua italiana, rispetto ad altre lingue straniere come l'inglese, lo spagnolo ed il francese, risulta essere abbastanza limitata. Sorprende quindi il fatto che in diversi progetti di ricerca, nel campo della linguistica applicata e dell'apprendimento delle L2, l'italiano sia la lingua studiata dai partecipanti oggetto di studio. Questa rassegna di studi verte ad identificare gli approfondimenti della ricerca nel campo dell'apprendimento della lingua italiana come seconda lingua piuttosto che il contributo dell'italiano alla teoria della SLA in genere. Inoltre, ha l'obbiettivo di valutare lo stato attuale della lingua italiana nell'ambito dell'istruzione formale. L'autore suggerisce la presenza di un rapporto tra la comprensione del processo di apprendimento della lingua italiana e la richiesta dell'italiano come L2. Questa rassegna riassume e categorizza quasi settanta studi condotti in una varietà di contesti educativi e offre proposte e stimoli per futuri progetti di ricerca.Italian has for many years been considered somewhat of a specialist language when studied as a second language (L2) and this is perhaps due to historical and cultural factors. Its footprint worldwide compared to such languages as English, Spanish and French is therefore somewhat limited. Surprisingly, however, there is a considerable body of research in applied linguistics and second language acquisition (SLA) in which Italian features as the language being studied. This review sought to identify the extent to which the research provided specific insights into how Italian as a second or foreign language (L2 Italian) is learnt as opposed to the ways in which it has contributed to SLA theory-building more generally. In addition, it sought to assess how well Italian is holding up as a language being learnt in formal instructed contexts. The author suggests that insights into the learning of Italian and uptake by Italian students may be inter-related. The present review summarises and categorises nearly seventy empirical studies conducted in a variety of educational contexts and offers suggestions for future avenues of research.
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Grasby, Richard. "A Comparative study of five latin inscriptions: measurement and making." Papers of the British School at Rome 64 (November 1996): 95–138. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200010369.

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UNO STUDIO COMPARATIVO DI CINQUE ISCRIZIONI LATINE: MISURE E COSTRUZIONEQuesto lavoro prende in considerazione il progetto e la costruzione di cinque iscrizioni del I secolo d.C. Misure prese da ogni iscrizione portano alla conclusione che esistesse un sistema per organizzare l'area occupata dallo scritto; questo controllava la lunghezza delle linee, lo spazio tra le linee, l'altezza e la forma delle lettere. Viene evidenziato come tale sistema fosse basato sulla suddivisione di un modulo in unità; il modulo stesso rappresentava un elemento di una generale griglia di controllo. Griglie sovrapposte sulle stesse lettere all'interno di ogni iscrizione hanno mostrato la notevole somiglianza della forma delle lettere anche di dimensioni molto diverse. Il metodo con cui tale precisione fosse ottenuta viene discusso e confrontato con i metodi moderni di organizzazione delle lettere e pratiche di incisione. Le conseguenze per l'interpretazione epigrafica di un tale piano di organizzazione geometrica possono essere giudicate sulla base dei testi ricostruiti delle cinque iscrizioni esaminate in questo lavoro. Sebbene si tratti di uno studio limitato ogni iscrizione viene differenziata per età, origine e funzione e rivela un sistema di controllo delle misure in maniera sufficientemente chiara da suggerire che esso avesse una più ampia applicazione. Teorie sui metodi adottati dai Romani nell'organizzazione delle iscrizioni, e nel modellamento ed incisione delle lettere, vengono avanzate sullo sfondo di due ricostruzioni a grandezza naturale fatte dall'autore di RIB.330 e RIB.288.
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Pizziconi, Sergio. "Review: Balboni, Paolo E. (2018). A theoretical framework for language education and teaching. Cambridge Scholars Publishing." EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 7, no. 2 (October 30, 2020): 116–19. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.12.222.

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EN The volume is a reflection on the status of educational linguistics as a field of investigation in its own right. The author’s objective is to outline a theoretical framework for language education and teaching that is independent from the cultural features of the context in which the language curriculum is implemented. This goal seems to be intended by the author as a way to organize the many and often fragmentary trends and threads of research in the field and to provide scholars and practitioners with a benchmark against which they can contrast their research and professional practice decisions. Key words: EDUCATIONAL LINGUISTICS, LANGUAGE EDUCATION, LANGUAGE TEACHING, THEORETICAL PARADIGMS ES Este volumen es una reflexión sobre la situación de la lingüística educativa como campo de investigación independiente. El objetivo del autor es trazar un marco teórico para la educación lingüística y la enseñanza de lenguas que no dependa de las influencias culturales del ámbito en el que se aplica el currículo lingüístico. Parece ser que el autor entiende este objetivo como una forma de organizar las numerosas y con frecuencia fragmentarias tendencias y vías de investigación en este campo y de proporcionar a los estudiosos y profesionales un esquema de referencia con el que puedan contrastar sus decisiones tanto en la investigación como en la práctica profesional. Palabras clave: LINGÜÍSTICA EDUCATIVA, EDUCACIÓN LINGÜÍSTICA, ENSEÑANZA DE IDIOMAS, PARADIGMAS TEÓRICOS IT Il volume è una riflessione sullo status della linguistica educativa come ambito di ricerca a sé stante. Il fine dell'autore è quello di individuare una cornice teorica per l'educazione linguistica e l'insegnamento delle lingue che sia scevro dalle influenze culturali del luogo in cui il curriculum linguistico è progettato. L'obiettivo sembra essere inteso dall'autore come un modo di riorganizzare le molte e spesso frammentarie tendenze e direzioni di ricerca nel settore e di fornire a studiosi/e e a praticanti uno schema di riferimento rispetto al quale confrontare le proprie scelte di ricerca e di pratica professionale. Parole chiave: LINGUISTICA EDUCATIVA, EDUCAZIONE LINGUISTICA, INSEGNAMENTO DELLE LINGUE, PARADIGMI TEORICI
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D’Ambrosio, Maria, and Giovanni Laino. "Educatori come designer degli spazi perFormativi. Asili nido come ‘fabbriche' di cittadinanza e innovazione sociale." WELFARE E ERGONOMIA, no. 1 (June 2020): 39–57. http://dx.doi.org/10.3280/we2020-001005.

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Il saggio apre uno spazio di riflessione sul tema della povertà educativa attraverso una pro-posta teorica e metodologica che investe le politiche e i servizi per l'infanzia di un ruolo stra-tegico nel ridisegno di un ecosistema territoriale in grado di qualificare in chiave pedagogica gli spazi e le attività rivolte ai minori e alla genitorialità. Una qualità pedagogica che passa per i professionisti dell'educazione, quindi per la loro formazione e per la loro postura da ricercatori in situazione, e anche per una pianificazione urbanistica strategica in grado di coniugarsi con una ‘visione' di città che contenga l'idea di spazio urbano e di relativa comu-nità educante, attenta alla complessità delle dinamiche che producono diseguaglianze, mar-ginalità e le molte forme di povertà. In questo senso, e recuperando una responsabilità istitu-zionale connessa alla responsabilità di ciascun professionista, il saggio fa emergere anche quanto pensato e sperimentato nell'attuazione del progetto IRIS (Interventi per Riqualificare e Innovare la Scuola) riferito agli asili nido e ai servizi per l'infanzia del Comune di Napoli. Politiche socio-educative e politiche urbane vengono lette come strumenti per connettere e articolare in chiave pedagogica, emancipativa, trasformativa, le azioni strutturali e integrate in grado di rispondere ai bisogni dell'infanzia e al ruolo dei professionisti dell'educazione, perché proprio a partire da questi professionisti si possa nutrire e potenziare la loro capacità/necessità di partecipazione alla vita e alla costruzione-rigenerazione dei legami sociali/territoriali, in chiave di contrasto alla povertà educativa. Si tratta cioè di recuperare per le professioni socio-educative e per i decisori istituzionali e i pianificatori delle politiche e dei servizi educativi, quella ‘sensibilità' e quella operosità, e quindi quella Vita Activa, rintraccia-ta dalla Arendt (1958) come specifica della condizione umana. Una condizione, quella sensi-bile e activa, quindi altamente interattiva e partecipativa, che ciascuno è chiamato a recupe-rare e a nutrire, proprio attraverso una qualità del gesto e della pratica educante che va ben oltre gli ‘spazi' destinati all'educazione. "L'educazione non è un'isola", sosteneva Jerome Bruner (1996), e in questo senso le politiche e i servizi educativi si devono riconnettere a una più estesa e complessa cultura dell'educazione che emerge proprio dalle dinamiche urbane, sociali, culturali, e trova nello spazio extra-quotidiano dell'educativo una possibilità concreta di innovazione e di nuova traiettoria. La qualità (pedagogica) dei servizi educativi in un qua-dro istituzionale di Welfare, è dunque quella possibilità della policy di tradursi in agency e di generare innovazione sociale ovvero variazioni sul piano della povertà educativa e dei feno-meni con cui si manifesta. La qualità (pedagogica) ha necessità di prendere corpo e di farsi spazio rigenerandosi in nuove pratiche che lavorino proprio sul nesso tra corpi e spazi, e sulla loro reciproca capacità di interazione. Lo scritto è dunque attraversato da un evidente sguardo epigenetico che tiene insieme rifles-sione epistemologica e sua istanza metodologica e qualifica le pratiche educative come ‘pale-stre' di cittadinanza e di coesione sociale in chiave trasformativa e rigenerativa, sia sul piano individuale che su quello politico e delle politiche, così da far emergere la metodologia ‘em-bodied' (Bongard-Pfeifer, 2007) come approccio bio-politico al governo ‘sensibile' del ‘vivente': perché l'educazione e la politica possono insieme ridisegnare un nuovo ecosistema per il process generativo della creatura vivente/living creature (Dewey, 1934).
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Picon Alt, Júlio, Mauren Buzzatti, Ana Monteiro Costa, and Saritha Denardi Vattathara. "Expansão da mineração carbonífera no Rio Grande do Sul e a crise de valor do capitalismo contemporâneo: Uma análise socioeconômica do EIA/RIMA da Usina Termelétrica Nova Seival nos assentamentos da reforma agrária em Candiota e Hulha Negra." AMBIENTES: Revista de Geografia e Ecologia Política 3, no. 2 (December 21, 2021): 251–96. http://dx.doi.org/10.48075/amb.v3i2.28237.

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Neste trabalho, compreendemos a expansão da fronteira extrativista minerária no Rio Grande do Sul à luz do movimento atual do capital, vinculando a crise de sobreacumulação do capitalismo à decorrente intensificação da acumulação por despossessão, tendo o land grabbing como um dos seus principais ajus­tes tempo-espaço. Nosso objetivo consistiu em apontar as contradições e ameaças sobre os territórios dos agricultores assentados em Hulha Negra e Candiota-RS, considerando os sujeitos diretamente atingi­dos pelo empreendimento, bem como o impacto sobre o processo de reterritorialização como um todo na região, levando em consideração a dinâmica de mobilização e desmobilização de mão-de-obra e os impactos nas estruturas públicas dos municípios. Por meio de revisão teórica marxista e demais fontes secundárias, analisamos criticamente o EIA/RIMA (2020) apresentado pela empresa proponente. Para subsidiar a pesquisa, também foram realizadas entrevistas por ligações e reuniões virtuais com morado­res e representantes das organizações locais, levando em conta i) a Geração de expectativas e incertezas na população; ii) Mobilização e desmobilização de mão-de-obra; iii) Pressão e interferências sobre infra­estruturas e serviços públicos; iv) Dinamismo na economia; v) Aumento/diminuição de arrecadação mu­nicipal, entre outros. Considerando os impactos sobre os assentamentos, a geração de energia por meio de matéria-prima já rejeitada e os danos ambientais já encontrados na região causados pela mineração do carvão pretérita, identificamos que esse empreendimento não se vincula ao desenvolvimento susten­tável local, mas ao land grabbing tão importante à acumulação por despossessão. Palavras-chave: extrativismo; crise de valor do capital; acumulação por despossessão; Assentamentos rurais; Land grabbing. Abstract In this paper, we understand the expansion of the mining extractive industry’s frontier in Rio Grande do Sul (the southernmost state in Brazil) in light of the current movement of the capital, linking the overaccumulation crisis in capitalism to the resulting intensification of accumulation by dispossession, where land grabbing plays a major role in its time-space adjustments. Our goal is to point out the contradictions and threats on the territories of the peasants settled in two municipalities (Hulha Negra and Candiota), considering the subjects directly affected by the undertaking, as well as the impact on the re-territorialization process as a whole in the region, taking into consideration the dynamics of mobilizing and demobilizing labor force and the impacts in the public structures of the municipalities. Through a Marxist Theoretical review and secondary sources, we critically analyze the EIA/RIMA (2020) presented by the proposing company. To support the research, interviews were also conducted through calls and virtual meetings with residents and representatives of local organizations, taking into account i) the generation of expectations and uncertainties in the population; ii) Mobilization and demobilization of labor; iii) Pressure and interference on infrastructure and public services; iv) Dynamism in the economy; v) Increase/decrease in municipal collection; between others. Considering the impacts on the settlements, the generation of energy through raw material that has already been rejected and the environmental damage already found in the region caused by past coal mining, we identified that this undertaking is not linked to local sustainable development, but to land grabbing that is so important to the accumulation by dispossession. Keywords: extractivism; capital value crisis; accumulation by dispossession; rural settlements; land grabbing. L'espansione delle miniere di carbone minerale nel Rio Grande do Sul e la crisi del capitalismo contemporaneo: Un’analisi socioeconomica dello EIA/RIMA della centrale termoelettrica Nova Seival negli insediamenti di riforma agraria in Candiota e Hulha Negra Astratto In questo articolo analisiamo l'espansione della frontiera estrattiva mineraria nel Rio Grande do Sul alla luce dell’attuale movimento di capitale, congiungendo la crisi di sovraaccumulazione del capitalismo alla conseguente intensificazione dell'accumulazione per espropriazione, avendo il fenomeno land grabbing come uno dei suoi principali aggiustamenti spazio-temporali. Il nostro obiettivo era di evidenziare le contraddizioni e le minacce sui territori degli agricoltori insediati nei lotti in Hulha Negra e Candiota-RS, considerando i soggetti direttamente impattati dall'impresa, nonché l'impatto sull’intero processo di ri-territorializzazione nella regione, portando a considerare le dinamiche di coinvolgimento e smobilitazione del lavoro e gli impatti sulle strutture pubbliche nei comuni. Con una rassegna teorica marxista e altri dati di campo, analizziamo criticamente lo EIA/RIMA (2020) presentata dall’impresa proponente. A supporto della ricerca sono state realizzate interviste tramite call e incontri virtuali con residenti e rappresentanti delle organizzazioni locali, tenendo conto i) della generazione di aspettative e incertezze nella popolazione; ii) Surgimento e smobilitazione del lavoro; iii) pressioni e interferenze su infrastrutture e servizi pubblici; iv) Dinamicità nell'economia; v) Aumento/diminuzione della riccetta comunale; tra altri. Considerando gli impatti nei lotti di riforma agraria, la generazione di energia attraverso materie prime già scartate e i danni ambientali già riscontrati nella regione causati dalle attività estrattive del carbone fossile passate, abbiamo identificato che questo progetto non è coerente allo sviluppo sostenibile locale, ma al land grabbing che è il fenoeno importante per l’accumulazione per espropriazione. Parole-chiave: estrattivismo; crisi del valore del capitale; accumulazione per espropriazione; lotti agricoli; land grabbing.
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Nelson, Michelle, Bev Foster, Sarah Pearson, Aimee Berends, Jennifer Ridgway, Renee Lyons, and Lee Bartel. "Optimizing music in complex rehabilitation and continuing care: A Community Site Facility Study (Part 2 of 3)." Music and Medicine 8, no. 3 (July 31, 2016): 128. http://dx.doi.org/10.47513/mmd.v8i3.416.

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This article is the second in a three-part series on the theory and applications of a music care framework. Music is increasingly being recognized in health care as an effective psychosocial and rehabilitative intervention. Currently, there is little standardization as to how music may best be integrated into health care settings. It is the absence of standardization that prompted the authors to identify new possibilities for integrating music in health care. The purpose of this study was to explore how music could be optimized in complex rehabilitation and continuing care environments, using one such facility in Ontario, Canada, as an example. Data collection focused on the feasibility of incorporating music in care delivery by surveying stakeholders regarding the potential for music in the facility, and collecting specific ideas for the integration of music within the space. Participants’ perspectives were collected using 4 methods: design charrettes, a musical café, an electronic questionnaire and ‘idea boxes’. Data revealed participants’ perceived values and assumptions about the importance of music in care. The researchers utilized a conceptual framework of music care, which was designed to help clarify various dimensions of music in care, assist in the mapping of existing music care initiatives, and identify opportunities to optimize the use of music in care. The study concluded with site specific recommendations, which may be applicable to other health care settingsSpanishOptimizando la Música en Rehabilitación Compleja y en Cuidado Continuo y Rehabilitación; un estudio en centros de atención comunitarias.Este artículo es el segundo de una serie de tres partes sobre la teoría y aplicación de la música en el marco de atención de salud. La música está siendo altamentereconocida en las comunidades de atención de salud como una intervención psicosocial y de rehabilitación efectiva, incrementando muchos aspectos de la calidad de vida. Actualmente, existe poca estandarización sobre cómo integrar de forma eficiente a la música dentro de los objetivos de atención individual y en los centros de atención. Es esta ausencia en la estandarización la que ha llevado a los autores a desarrollar un marco conceptual de atención musical, de esta manera los variados ámbitos de la práctica que incluyen a la música pueden ser distinguidos unos de otros y pueden ser identificadas nuevas posibilidades de optimización musical en los centros de atención.El primer estudio de esta serie examina la optimización de la música en centros de atención a largo plazo en Canadá [1], el propósito del mismo es explorar como la música puede ser optimizada en ambientes de atención compleja y continua, utilizando un centro de estas características como lugar de exploración, ubicado en Ontario, Canadá. Este estudio examina la viabilidad de incorporar música dentro de la atención de este lugar mediante encuestas a sus miembros sobre como ellos evalúan el potencial de la música en la institución, y sobre ideas específicas que pueden tener sobre como optimizar la música en ese espacio. Los datos fueron tomados utilizando 4 métodos: reuniones de directorio, café musical, cuestionarios electrónicos y caja de ideas. Los investigadores desarrollaron un marco conceptual de atención musical como una herramienta de investigación, diseñada para ayudar a clarificar las dimensiones de la música en atención de salud, mapear las iniciativas existentes en atención musical y optimizar el uso de la música en atención de salud. El estudio concluye con ideas y estrategias para la optimización musical, y una lista de recomendaciones para instituciones específicas. Los datos revelan que los participantes tienen valores y suposiciones sobre la importancia de la música en atención de salud que se correlaciona con la importancia de la atención centrada en la persona.Palabras claves: atención musical, cuidado centrado en el paciente, cuidado continuo complejo, optimización musical, diez dominios de la atención musical German Optimierung von Musik in dem Gesamt der Rehabilitation und der kontinuierlichen Versorgung und Rehabilitation: eine Studie über VersorgungseinrichtungenAbstract: Dieser Artikel ist der dritte einer dreiteiligen Serie über Theorie und Anwendung eines Versorgungsrahmens mit Musik. In Versorgungs-einrichtungen wird Musik zunehmend als eine effektive psychosoziale und rehabilitative Intervention anerkannt, die viele Aspekte der Lebensqualität verbessert. Zurzeit gibt es wenig Standardisierung wie Musik am besten in individuelle Versorgungsziele und –settings integriert werden kann. Die noch nicht vorhandene Standardisierung hat die Autoren angeregt, das Konzept eines Versorgungsrahmen mit Musik zu entwickeln, so dass die verschiedenen Praxisbereiche, die Musik integrieren, voneinander unterschieden und neue Möglichkeiten, die Anwendung von Musik in der Versorgung zu optimieren, identifiziert werden können.Während die erste Studie dieser Serie die Optimierung der Musikversorgung in kanadischen Langzeitpflegeheimen [1] untersuchten, ist der Zweck dieser Studie herauszufinden, wie man Musik in komplexen Pflegeeinrichtungen optimieren könnte, dafür wurde solch eine Einrichtung in Ontario/Canada ausgewählt. Diese Studie untersuchte die Möglichkeiten, Musik in die Pflege dieser Einrichtung einzubringen, indem sie die Mitglieder dieser Gemeinschaft beobachteten, wie sie das Potential von Musik der Einrichtung einschätzen, sowie ihre spezifischen Ideen, Musik in diesem Raum zu optimieren.Die Daten wurden mithilfe von vier Methoden erhoben: Design charettes, musikalisches Café, ein elektronischer Fragebogen und Boxen für Ideen. Die Forscher entwickelten einen konzeptuellen Rahmen für die Musikversorgung als Forschungstool, der helfen soll, die Dimensionen der Musikversorgung zu klären, Initiativen zur Musikversorgung zu kategorisieren, und die Anwendung von Musik in der Pflege zu optimieren. Die Studie schließt mit Ideen und Strategien zur Optimierung der Musik und eine Liste von Vorschlägen für spezifische Einrichtungen. Die Daten enthüllt, dass die von den Teilnehmern wahrgenommenen Werte und Annahmen über die Bedeutung von Musik in der Pflege mit der Bedeutung der personen-zentrierten Pflege korrelieren. Keywords: Versorgung mit Musik, patientenzentrierte Pflege, komplexe Langzeitpflege, Optimierung von Musik, zehn Bereiche von Pflege mit Musik.ItalianOttimizzazione della musica nelle Riabilitazioni Complesse e di Cura continua: A facility community site studyQuesto è il secondo di una serie di tre articoli sulla teoria e le applicazioni della cura (riabilitazione) tramite la musica. La musica è sempre piú riconosciuta nelle comunitá di assistenza sanitaria come un efficace intervento psicosociale e riabilitativo, aumentado molti aspetti della qualitá della vita. Ad oggi c’é una leggera standardizzazione su come la musica puó essere meglio integrata per obbiettivi di cura individuale e in altri ambiti di cura. É proprio questa assenza di standardizzazione che ha portato gli autori a creare un quadro concettuale di cura con la musica, cosi i diversi scopi delle pratiche che integrano la musica possono essere distinti gli uni dagli altri, rendendo quindi possible l’ identificazione di nuove possibilitá per utilizzare la musica come cura.Mentre il primo studio ha esaminato l’ottimizzazione della cura con la musica in strutture di assistenza a lungo termine canadesi [1], lo scopo di questo studio é quello di esplorare come la musica possa essere ottimizzata in complessi ambienti di cura continua, utilizzando un impianto in Ontario, Canada, come sito di esplorazione.Questo studio ha esaminato la fattibilitá di incorporare la cura con la musica all’interno di questa struttura, sorvegliando come I membri della comunitá valutano il potenziale della musica nella struttura e su idée specifiche che potrebbero avere per ottimizzare l’uso della musica nello spazio. I dati sono stati raccolti secondo 4 metodi: * (designed charrettes, musical café, an electronic questionnaire and idea boxes). I ricercatori hanno sviluppato un quadro concettuale di cura con la musica come strumento di ricerca, progettato per aiutare a chiarire il ruolo della musica nella cura ,e ottimizzarne l’ uso. Lo studio si é concluso con idée e strategie per l’ottimizzazione della musica, e un elenco di raccomandazioni per un istituto specifico. I dati hanno rilevato valori ed ipotesi fornite dai partecipanti circa l’importanza della musica nella cura correlalandola al significato di cura incentrata sulla persona.Parole Chiave: cura tramite musicaJapanese要旨:本論文は、3部の連続した音楽ケア構造の理論と応用の第2部である。音楽は、心理社会的かつ社会復帰のための効果ある介入としてヘルスケアコニュニティーにおいてますます認知され 、QOLの多くの様相を高めている。現時点では、音楽が個人ケアの目的とケア設定の中にどのように最適に調和させられるかに関して標準化されたものはわずかである。この標準化の欠乏が著者に音楽ケアの構造概念の構築を先導した。音楽を調和した臨床の異なる機会は相互から識別されることができ、ケアの中での音楽の最適化の新しい可能性を見極めることができるかもしれない。このシリーズの第一部でカナダの長期ケア施設での音楽ケアの最適化を考察したが、この研究の目的は音楽が複雑に継続するケア環境の中でどのように最適化されるか、カナダのオンタリオの施設を実地サイトとして探求することである。本研究では、このサイトでのケアに音楽を取り入れることの可能性について、施設コミュニティーのメンバーがどのように音楽の施設内利用の可能性について評価しているか、また、どのように音楽を最適化するか特定のアイディアについて、アンケートを用いて調査した。データは、4つのメソッドを用いて収集された:デザインシャレット、ミュージカルカフェ、電子アンケート、そしてアイディアボックス。研究者達は研究ツールとしての音楽ケアの構造概念を構築し、ケアの中での音楽の重要性を明確にすることを助長するデザインをし、存在する音楽ケア構想をマッピングし、ケアの中での音楽利用を最適化した。研究は音楽の最適化のためのアイディアと方法、特定の施設のための推奨事項を含めて完結した。データは、参加者が認めた有用性と、人間中心ケアの意義とケアの相互関係の中での音楽の重要性の仮説について明らかにしている キーワード:音楽ケア、患者中心ケア、複合継続ケア、音楽最適化、音楽ケアの10の領域
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Annacontini, Giuseppe. "Pàthei màthos. L’attualità del tragico tra teoria e progetto educativo." MeTis. Mondi educativi. Temi, indagini, suggestioni IX, no. 1 (June 2019). http://dx.doi.org/10.30557/mt00052.

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Brichese, Annalisa, and Andrea Facchin. "Imparare a leggere e scrivere le parole-obiettivo in arabo. Una proposta d’impiego di Quizlet.com nella didattica." H2D. Revista de Humanidades Digitais 1, no. 1 (May 27, 2019). http://dx.doi.org/10.21814/h2d.234.

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Il contributo si inserisce nel campo delle glottotecnologie applicate all’apprendimento della lingua araba standard. Nello specifico la sperimentazione condotta si sviluppa a partire dalla teoria della direzionalità e della bimodalità fondata sull’emisfericità cerebrale che in glottodidattica ha condotto a una serie di accorgimenti metodologici come l’utilizzo di strategie induttive. Il contributo si focalizza sull’insegnamento della letto-scrittura dell’arabo come LS: partendo dalla presentazione dell’intera parola si passa alla scomposizione in unità fono-grafemiche che, una volta analizzate, sono ricombinate per la formazione di nuove parole. Il contributo propone un progetto didattico che, tramite l’utilizzo di glottotecnologie (running vocabulary list su classe virtuale Quizlet.com), stimola lo sviluppo delle abilità di ricezione e produzione scritte attraverso attività di lettura globale, lettura analitica e successivamente videoscrittura sin dalle primissime fasi dell’apprendimento linguistico. Nel contributo si presta particolare attenzione ai risvolti glottotecnologici del progetto didattico, attraverso l’uso Quizlet.com, sito che offre strumenti tecnologici al servizio delle lingue e permette di costruire flashcards accessibili su diversi dispositivi elettronici (computer, smartphone e tablet) e di facilitare la memorizzazione del lessico attraverso esercizi di manipolazione e la trascrizione di parole o brevi stringhe o attività ludiche.
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Anglani, Alessandro. "Sephirot – Il Gioco: passaggio tra rappresentazione e simulazione." Connessioni remote. Artivismo_Teatro_Tecnologia 3, no. 3 (December 28, 2021). http://dx.doi.org/10.54103/connessioni/16829.

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Partendo dalla teoria dell'homo ludens di Huizinga, il caso di studio che propongo è SEPHIROT-IL GIOCO©, il metodo di creazione di performance interattive da me creato nel 2018 dopo un attento studio delle strutture narrative ipertestuali. Il progetto nasce per valorizzare la presenza del pubblico in sala, in quanto "co-creatore" dell'opera, permettendo l'applicazione delle più recenti tecnologie di AR e VR su strutture testuali algoritmiche anche tramite online streaming. La mia intenzione è quella di ribaltare la struttura dello spettacolo tradizionale e permettere al pubblico di cambiarne la forma attivamente. La correlazione tra Teatro e Gioco non è nuova, ma sono evidenti le resistenze di alcune visioni che vorrebbero che to play e recitare fossero due compartimenti stagni. Da queste riflessioni nasce la necessità di creare performance interattive strutturate secondo principi di interattività, ipermedialità, ipertestualità e proceduralità.
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Arbo, Alessandro. "Il rumore nel suono (e nell’armonia)." De Musica, February 13, 2023. http://dx.doi.org/10.54103/2465-0137/18659.

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In genere suono e rumore, così come armonia e rumore, sono termini a esclusione reciproca. Nella sua polemica con Rameau, Rousseau mette in discussione questa opposizione di principio e suggerisce che suono, rumore e armonia sono più apparentati di quanto si possa immaginare. Non si tratta solo di rilevare che l’armonia si presta all’imitazione dei rumori naturali e che, in un senso lato, non è altro che rumore, in quanto incapace d’imitare gli accenti della voce umana; in termini più essenziali, Rousseau mostra che nel suono prodotto dalla vibrazione di un corpo vibrante — cioè proprio nel fenomeno sul quale Rameau aveva inteso fondare la teoria armonica — c’è già del rumore. Commentando il testo rousseauiano, questo articolo intende mostrare in che senso questa intuizione viene a trovarsi in linea con il progetto di esplorazione della materia sonora perseguito dagli spettralisti nel Novecento; ma evidenzia anche in che senso questa intuizione non può essere considerata come una vera e propria anticipazione, fondandosi su una concezione più statica (e tipicamente settecentesca) dell’oggetto musicale.
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"Policroma, dalle teorie comparate al progetto del colore." Color Research & Application 26, no. 2 (2001): 174. http://dx.doi.org/10.1002/1520-6378(200104)26:2<174::aid-col1011>3.0.co;2-l.

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Sommaini, Fabrizio. "IL LAVORO E L'ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE NELLA ROMA PAPALE E IMPERIALE. LA BASILICA DI SAN PIETRO E IL COMPLESSO DI DOMIZIANO: FONTI MODERNE PER RICOSTRUIRE PROGETTI ANTICHI." Papers of the British School at Rome, July 27, 2021, 1–46. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246221000052.

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Sin dai primi studi sul cantiere e sul processo costruttivo delle architetture antiche, esempi storicamente ben documentati di età medievale e moderna sono stati presi come riferimento e termine di paragone, al fine di comprendere più approfonditamente l'industria delle costruzioni nell'antica Roma. Questo contributo riflette circa la possibilità di utilizzare due casi di studio parzialmente simili per dimensioni, ubicazione e tecniche costruttive: la Basilica di San Pietro, di età rinascimentale e barocca, in comparazione con l'antico complesso di Domiziano, estensione dei Palazzi Flavi sul Palatino. I primi risultati, che si iscrivono in un progetto di studio sul Complesso domizianeo, aggiungono nuovi elementi alla ricostruzione teorica del cantiere e del ciclo costruttivo. Si analizzano diversi aspetti di questi due progetti architettonici di grandi dimensioni (XXL structures) – la committenza, la forza lavoro, l'approvvigionamento dei materiali da costruzione, l'allestimento del cantiere – evidenziando analogie e differenze, nel tentativo di ovviare alle lacune nella documentazione antica.
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CICATELLO, Angelo. "IL DIRITTO DI VISITA ENTRO I LIMITI DELLA SEMPLICE RAGIONE NOTE A MARGINE DEL COSMOPOLITISMO DI KANT." Estudos Kantianos [EK] 3, no. 02 (December 17, 2015). http://dx.doi.org/10.36311/2318-0501.2015.v3n2.05.p73.

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Il diritto di visita di cui parla Kant nel Terzo articolo definitivo per pace perpetua richiede, in forza della sua stessa tessitura teorica, di essere iscritto in un registro più ampio, che non riguarda cioè, solo, gli aspetti specificamente politici e giuridici del progetto cosmopolitico, ma fa riferimento alla questione concernente il senso stesso in cui all’uomo può essere legittimamente riferito il possesso della ragione. Solo per questa via è possibile accedere in modo teoreticamente avveduto al senso precipuo del progetto cosmopolitico kantiano e al tema dell’ospitalità universale. Ed è forse la stessa via per la quale Kant, nel rispondere alle urgenze del suo tempo, può fornire indirettamente anche a noi suggerimenti decisivi per l’elaborazione di proposte concrete sulla questione dell’ospitalità e della convivenza pacifica tra i popoli.
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Milanesi, Paolo. "Alle cose stesse. Un contributo del pensiero di Martin Heidegger alla meta-teoria dell’Io-soggetto." Ricerca Psicoanalitica 33, no. 1 (April 28, 2022). http://dx.doi.org/10.4081/rp.2022.540.

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L’Autore sostiene che nel corso dell’analisi lo psicoanalista ricerchi implicitamente (seguendo teorie implicite) l’essere del paziente e ciò sarebbe auspicabile ma, seguendo il pensiero di Heidegger, lo ritiene anche difficile o forse impossibile a causa di un oblio dell’essere operato attraverso i secoli dalla metafisica tradizionale fondata sul pensiero cartesiano. Quindi espone, in estrema sintesi, parte del pensiero del filosofo e ipotizza di portare l’ontologia Heideggeriana all’interno della stanza d’analisi. Attraverso l’apertura del proprio essere l’uomo ‘esiste’ e l’esistenza indica unicamente l’ex-sistere della vita umana, il suo carattere ‘estatico’ nel senso del suo ‘stare fuori’ ed essere esposta a ‘possibilità’, al suo ‘non ancora’, che esige di essere ‘progettato’ e deciso. L’Autore propone un parallelismo con alcuni concetti della meta-teoria dell’Io-soggetto di Michele Minolli e accenna anche ad una rivisitazione del concetto di investimento inteso come significazione ed espressione d’essere; infine, si chiede se nel processo analitico la coppia paziente e analista possa divenire in contatto con il reciproco ‘essere’ o se ciò sia invece pura utopia.
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Bellini, Amedeo. "ASPETTI DEL DIBATTITO OTTOCENTESCO PER LA NUOVA FACCIATA DEL DUOMO." Istituto Lombardo - Accademia di Scienze e Lettere - Incontri di Studio, November 13, 2013, 91–127. http://dx.doi.org/10.4081/incontri.2007.43.

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Riassunto. – Nel 1886 venne bandito un concorso internazionale per il progetto di una fronte del Duomo di Milano che diede luogo ad un vivace dibattito sui caratteri stilistici che essa avrebbe dovuto avere. Si contrappongono due gruppi: coloro che giudicano l’edificio opera gotica la cui architettura risente di influenze straniere e ritengono quindi che la nuova fronte dovrà ispirarsi alle grandi cattedrali francesi e tedesche, in particolare avere torri laterali; coloro che invece ritengono l’opera strutturalmente romanico lombardesca, con forme esteriori gotiche, e sostengono una fronte a capanna. Fra questi Luca Beltrami che interpreta e spiega le forme del Duomo utilizzando le teorie di Charles Darwin.***Abstract. – In 1886 was announced the holding of an international competitive examination concerning the design of the front of the Cathedral in Milan, which aroused a lively debate over its stylistic characteristics. Two groups were opposed: those who considered the building a Gothic architecture featuring foreign influences, thus believing that the new front would have to be inspired by the great French and German cathedrals – in particular it would have to have side towers; those, on the contrary, who considered the building structurally a Lombardy Romanesque one with Gothic exterior forms advocated a hut-shaped front. Among these there was Luca Beltrami, who interpreted and explained the Cathedral shapes by employing Charles Darwin’s theories.
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Santo, Victor Martins do Espirito, Fabio Hideki Fernandes Komyama, Felipe Kenzo Nonaka Ojima, and Renato Ferreira Abreu. "Macchina di riempimento basso costo accessibile per i piccoli produttori." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, January 29, 2021, 96–127. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/ingegneria-meccanica-ingegneria/riempimento-basso-costo.

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Attualmente il mercato delle bevande è un ramo in cui si affermano grandi nomi, e in questa rigidità imposta dai grandi marchi, i piccoli marchi vedono grandi difficoltà nel loro inserimento nel mercato, e anche nel classificarsi come un particolare competitor di tali colossi. Tuttavia, il ramo della cachaça, bevanda genuinamente brasiliana, è contrario a questa logica, con i piccoli produttori a dominare il mercato, come sottolinea la rivista Pegn Affari Globo* (2019). Águante 4 Pontes è un’azienda emergente per la produzione di cocktail alcolici, nel corso della sua storia si è sviluppata in relazione ai mezzi di produzione, e data l’elevata richiesta, è stato sviluppato un progetto per l’automazione della sua linea di produzione, che fino a allora era manuale. A tal fine, l’obiettivo era quello di realizzare un prototipo di questa macchina per aumentare la produttività dell’azienda. Innanzitutto il prototipo è stato creato e sviluppato attraverso il componente Arduino UNO e il suo microcontrollore ATMEGA328, sperando come risultato nella dinamizzazione di una linea di produzione che riempimento il liquido proprio nella bottiglia. Con l’automazione della linea di produzione, l’obiettivo è rendere il processo più veloce ed efficiente, potendo abbassare il costo di produzione di un prodotto sostituendo il lavoro umano nel processo di fabbricazione, potendo così indirizzare i dipendenti ad altre funzioni, aumentando notevolmente la produttività. Si spera, quindi, di realizzare un modello che soddisfi le esigenze produttive della fabbrica, in modo che l’azienda possa aumentare i requisiti di agilità, efficienza e capacità produttiva. La ricerca si basa su letture di altri documenti e ricerche qualitative. Come metodologia, la costruzione di un prototipo e base teorica alla base della rilevanza e del valore di una riempitrice a basso costo sul mercato, con la quale dovrebbe confermare l’efficacia del progetto.
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Di Rienzo, Paolo, Aline Sommerhalder, Massimo Margottini, and Concetta La Rocca. "Apprendimento permanente, saperi e competenze strategiche: approcci concettuali nel contesto di collaborazione scientifica tra Brasile e Italia (Lifelong learning, knowledge and Strategic Competence: conceptual approaches in the context of scientific collaboration between Brazil and Italy)." Revista Eletrônica de Educação 12, no. 3 (October 7, 2019). http://dx.doi.org/10.14244/198271993584.

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This essay aims to show some approaches in the understanding of the lifelong learning concepts, knowledge, competence, from a literature review with the contributions of Dewey, Bruner, Freire, Schon and Tardif among others. Coming from theoretical studies carried out by Italian researchers and a Brazilian researcher, through their Research Centers/Laboratories and international collaborative partnership between Brazilian and Italian Universities, this text addresses from the undertake scientific literature, key terms which support the held studies. From the considerations, it is highlighted the regular understanding around lifelong learning concept, which considers the human condition for the permanent learning and valuing experiences from different contexts, such as family and school (basic and higher education). In view of this, the approximation between the concepts of competence and knowledge was also highlighted, recognized and valued as fundamental elements for the learning process and for the development of critical and reflexive thinking, and consequently transforming daily problems and challenges. The task reinforces the research network, pursuing the improving theoretical knowledge to subsidize the scientific research production in the educational field, besides Brazilian or Italian academic walls.SommarioQuesto saggio ha l’obiettivo di presentare gli approcci sulla definizione dei concetti di apprendimento permanente, saperi e competenze, partendo da una revisione della letteratura, con i contributi,tra gli altri, di Dewey, Bruner, Freire, Schon e Tardif. A partire dall’analisi teorica condotta da ricercatori italiani e una ricercatrice brasiliana, mediante i loro centri di ricerca/laboratório, e l’accordo di collaborazione internazionale tra l’università brasiliana e italiana, questo testo affronta, in base alla letteratura scientifica, i termini chiave che supportano gli studi realizzati. Dalle argomentazioni espresse, emerge la posizione comune sul concetto di apprendimento permanente o per tutta la vita, che considera l’approccio umanistico e la valorizzazione delle esperienze provenienti da diversi contesti come la famiglia e la scuola (in particolare di base e superiore). In questa prospettiva, si mette in evidenzia anche l'approssimazione semantica tra i concetti di competenza e saperi, riconosciuti e valorizzati come elementi fondamentali per il processo di apprendimento e per lo sviluppo del pensiero critico e riflessivo, e di conseguenza trasformatore rispetto ai problemi e alle sfide quotidiane della vita. Il presente contributo rafforza la rete di ricerca congiunta, con l'obiettivo di migliorare le conoscenze teoriche per supportare lo sviluppo di ricerche in campo educativo, al di là delle mura accademiche brasiliane o italiane.Keywords: Lifelong learning, Knowledge, Strategic competence, Reflexive competence.Parole chiave: Apprendimento permanente, Saperi, Competenze strategiche, Competenze di riflessione.Palavras-chave: Aprendizagem permanente, Conhecimento, Competência estratégica, Competência reflexiva.ReferencesALBERICI, A. La possibilità di cambiare. Apprendere ad apprendere come risorsa strategica per la vita. Milano: Franco Angeli, 2008.ALBERICI, A.; DI RIENZO, P. Learning to learn for individual and society. In: R. Deakin CRICK, C. S.; K. REN (Eds), Learning to Learn. International perspectives from theory and practice. New York: Routledge, 2014, p. 87-104.BALDACCI M. Trattato di pedagogia generale, Roma: Carocci Editore, 2002.BANDURA A. 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Mangione, Maria Addolorata. "Ripensare etica ed estetica a partire dalle neuroscienze: la proposta di Jean-Pierre Changeux." Medicina e Morale 61, no. 6 (December 30, 2012). http://dx.doi.org/10.4081/mem.2012.116.

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L’articolo prende in esame le teorie di Neuroestetica di J.P. Changeux. Nelle ricerche condotte sulle dimensioni neurobiologiche e cognitive dell’esperienza estetica, Changeux si è distinto per aver utilizzato il cosiddetto “modello di spazio di lavoro neuronale”, che ha elaborato nell’ambito dei propri studi compiuti sulla coscienza, per dare conto delle diverse operazioni cognitive coscienti e del comportamento intenzionale, ai diversi livelli dell’esperienza cosciente. Tale modello supporta il progetto di naturalizzazione della contemplazione del bello, che si inserisce a sua volta in quello di naturalizzazione delle intenzioni, che dovrebbe condurre, nei propositi di J.P. Changeux, verso una “neurobiologia del senso”. La ricerca di armonia tra ragione ed emozioni, che nello scienziato francese rispecchia l’aspirazione a formulare una visione integrale dell’uomo, solleva dei problemi di carattere epistemologico: riconoscere all’arte il ruolo di “catalizzatore dell’armonia nella società” richiede una riflessione filosofica che sappia dare conto sia della nozione di natura umana, che dell’unità stessa dell’essere umano. Lo scopo del contributo è quello di dimostrare la necessità di una prospettiva interdisciplinare nell’approfondimento dell’esperienza estetica per riuscire a cogliere il significato autentico della contemplazione del bello, esperienza umana che esprime la molteplicità delle dimensioni della persona. ---------- The article examines the J.P. Changeux’s theories on Neuroaesthetics. Within the research on neurobiological and cognitive dimensions of aesthetic experience, Changeux has distinguished himself by using the so-called “neuronal workspace model”, realized as part of studies on consciousness to explain cognitive conscious operations and intentional behaviour at different levels of conscious experience. This model supports the project for the naturalization of the contemplation of the beauty, which is part, in its turn, of the naturalization of the intentions, which should lead, according to J.P. Changeux, to the “neurobiology of the sense”. The search for harmony between reason and emotion raises epistemological problems: if the art “catalyzes the harmony within the society”, it requires a philosophical reflection on human nature and unity of human being. The aim of the paper is to demonstrate the need for an interdisciplinary approach to explain the aesthetic experience of admiring the contemplation of the beautiful, a human experience that shows the different dimensions of the person.
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