Статті в журналах з теми "Storia idee"

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SEGALA, MARCO. "STORIA DELLE IDEE." Nuncius 8, no. 1 (1993): 380–81. http://dx.doi.org/10.1163/182539183x00497.

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CASATI, STEFANO. "STORIA DELLE IDEE." Nuncius 10, no. 1 (January 1, 1995): 423–26. http://dx.doi.org/10.1163/221058785x00534.

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Boubara, Ada. "Lodovico Dolce nella storia delle idee femministe." Revista Internacional de Pensamiento Político 16 (January 28, 2022): 149–60. http://dx.doi.org/10.46661/revintpensampolit.6303.

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Анотація:
Ludovico Dolce (1508/1510-1568), umanista e studioso del Cinquecento, fu tra gli intellettuali che parteciparono alla Querelle des Femmes durante il periodo rinascimentale. Proprio in questo ambito si colloca il suo trattato Dialogo di M. Lodovico Dolce della institution delle donne secondo li tre stati che cadono nella vita humana. L’obiettivo dell’articolo consiste nell’esaminare ed evidenziare le idee di Dolce sulla ‛‛institution della maritataʼʼ esposte nel secondo libro del Dialogo, presentare il profilo femminile proposto e le virtù di cui deve essere dotata una donna coniugata nella società del 16° secolo.
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Rao, Anna Maria. "Pasquale Villani storico moderno." SOCIETÀ E STORIA, no. 171 (February 2021): 143–63. http://dx.doi.org/10.3280/ss2021-171007.

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Анотація:
Il saggio esamina il contributo dato da Pasquale Villani agli studi di storia moderna e di storia della storiografia. Dalla metà degli anni cinquanta del novecento, Villani ebbe un ruolo fondamentale nel rinnovamento degli studi storici italiani, convinto della necessità di promuovere ricerche di storia economica e sociale, in polemica con la tradizione crociana di storia delle idee. La sua riflessione sugli aspetti storiografici e metodologici del lavoro storico e sui rapporti tra storia e scienze sociali ha esercitato un'influenza durevole su generazioni di studiosi. Le sue indagini sulla storia del Mezzogiorno nel Settecento e nell'età napoleonica sono ancora oggi un punto di riferimento ineludibile.
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Rambaldi, Enrico Isacco. "STORIOGRAFIA CROCIANA E STORIA DELLE IDEE: L'ADAMO ED EVA DI ANTONELLO GERBI." Trans/Form/Ação 37, spe (2014): 9–36. http://dx.doi.org/10.1590/s0101-3173201400ne00002.

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Анотація:
Antonello Gerbi (1904-1976), storico della filosofia e del pensiero politico, fu molto vicino a Benedetto Croce ed ebbe rapporti con Arthur Lovejoy. Impostato secondo il modello storiografico crociano, il suo libro Il peccato di Adamo ed Eva espone la storia delle concezioni del Peccato originale come peccato carnale dal II al XIX secolo. Per la vastità delle fonti prese in esame (filosofi, teologi, poeti, artisti ...) e per il rigore col quale unifica la ricerca attorno al tema centrale della carnalità della Caduta, il libro presenta interessanti affinità con la storia delle idee e testimonia della versatilità del metodo storiografico di Croce, aperto a integrarsi con quello di Lovejoy.
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Ricci, Maria Teresa. "L'ideale dell’otium e la modernità:." EXILIUM Revista de Estudos da Contemporaneidade 2, no. 2 (June 22, 2021): 125–40. http://dx.doi.org/10.34024/exilium.v1i2.12221.

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Анотація:
L’articolo propone una breve storia della nozione di “otium” dall’antichità ai nostri giorni. Mostra come nella Greciaantica la vita oziosa viene considerata onorevole e come invece vengono condannati il “lavoro”, inteso nel senso di assenza dilibertà, e la ricerca della ricchezza come fine a se stessa. Queste idee riappaiono nel corso della storia, ad esempio, nella trattatistica del comportamento che fiorisce nel Rinascimento, negli ideali cortigiani, cosi’ come tra le classi marginali della società.
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Bordignon, Fabio. "Politica a 5 stelle. Idee, storia e strategie del Movimento di Grillo." Contemporary Italian Politics 5, no. 2 (August 2013): 237–38. http://dx.doi.org/10.1080/23248823.2013.809191.

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Bălănean, Cristian. "Critical Points on Anthropological Ideas in Yuval Noah Harariʹs Writings". Studia Universitatis Babeș-Bolyai Theologia Catholica 65, № 1-2 (30 грудня 2020): 29–64. http://dx.doi.org/10.24193/theol.cath.2020.02.

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Анотація:
"Punti critici sulle idee antropologiche negli scritti di Yuval Noah Harari. L’articolo si propone di opporre critiche specifiche, di natura prevalentemente filosofica, sulle idee antropologiche degli scritti del famoso storico e pensatore contemporaneo, Yuval Noah Harari, dopo un tentativo analitico multidimensionale di comprendere la sua popolarità e l’enorme successo mediatico del suo primo libro Sapiens: A Brief History of Humankind, diventato un bestseller internazionale e attraversato da una serie d’influenze di idee classiche. Andando, soprattutto, sulla linea dell’intertestualità, questa lettura critica delle concezioni di Harari circa l’essenza dell’essere umano si basa sull’esistenza di incongruenze categoriche negli approcci bio-psico-sociali, raddoppiate dall’assolutizzazione dell’uso del criterio scientifico (materialista) nella spiegazione dell’umano, suscettibili di creare una serie di vulnerabilità epistemologiche nella descrizione della natura ontologica immanente del sapiens. Parole chiave: sapiens, storia, antropologico, umano, biologico, materialistico, anima, epistemologico, ontologico, determinismo. "
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Alosco, Antonio. "Il percorso socialista di Gabriele D’Annunzio tra storia e letteratura." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 54, no. 1 (March 3, 2020): 377–90. http://dx.doi.org/10.1177/0014585820909283.

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Анотація:
La complessa personalità di Gabriele D’Annunzio, in una costante sincronica evoluzione della produzione letteraria con l’attivismo politico, ha attraversato un periodo – spesso dimenticato dai critici – di vicinanza alle idee socialiste. Attratto dalla vitalità e dalle idee progressiste della sinistra che rispondeva alle leggi liberticide e reazionarie di Pelloux, se ne fece influenzare sia nel periodo dell’impresa fiumana, che in una prima fase di contestazione al fascismo, appoggiando la sinistra radicale. Influssi dannunziani si ritrovano, in quel periodo, nel linguaggio adottato dall’ Avanti! e nell’apprezzamento che anche ambienti socialisti dimostrarono per l’opera letteraria del Vate. Dopo il 1906 le strade dei socialisti e di D’Annunzio si divaricarono fino a contrapporsi. D’Annunzio rilanciò le posizioni nazionalistiche e, al rientro in Italia dopo il soggiorno in Francia tra il 1904 e il 1915, condusse un’attività politica tradottasi, nelle fasi iniziali della Prima guerra mondiale, nel sostegno attivo dei movimenti interventisti, poi nella partecipazione attiva sul campo come “uomo d’arme”, e da ultimo nelle azioni postbelliche degli irredentisti. Le imprese “rivoluzionarie” del poeta affascinarono anche alcune frange del socialismo italiano e l’impresa di Fiume, realizzata in collaborazione con il socialista Alceste De Ambris, raccolse gli elogi di Lenin e produsse la Carta del Carnaro, costituzione che conteneva elementi avanzati di matrice socialista.
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Caglioti, Daniela Luigia. "Migrazioni di persone, migrazioni di idee: una riscrittura della storia del Mediterraneo nell'ottocento." SOCIETÀ E STORIA, no. 162 (December 2018): 827–33. http://dx.doi.org/10.3280/ss2018-162008.

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Suzuki, Márcio. "Luciano Canfora, Il presente come storia. Perché il passato ci chiarische le idee." Anabases, no. 25 (April 1, 2017): 278–80. http://dx.doi.org/10.4000/anabases.6120.

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Lorenzi, F. "Breve Storia del Metodo Gemellare." Acta geneticae medicae et gemellologiae: twin research 46, no. 4 (October 1997): 231–39. http://dx.doi.org/10.1017/s0001566000000465.

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Анотація:
I gemelli sono i rappresentanti di un'eccezione biologica della specie umana, di un avvenimento fuori dal consueto, per cui il parto della donna non dà origine ad un nuovo essere, ma a due o più rappresentanti della specie. Questa eccezione è così evidente e caratteristica che non ha mancato, come non manca, di impressionare l'intelligenza e la fantasia dell'uomo presso ogni popolo e in ogni epoca della storia.Anche il sapere medico, prima ancora che si organizzasse in scienza, ha fermato la sua attenzione sul fenomeno della gemellanza cercandone la causa e le applicazioni.Secondo la scienza Talmudica la nascita dei gemelli è dovuta al fatto che una goccia di sperma si è divisa in due parti. Del pari Ippocrate ritiene che il concepimento gemellare avvenga per la bipartizione dello sperma e ciascuna parte penetri in una delle due corna dell'utero. Nell'antichità classica il fenomeno della gemellarità fu riportato al caso delle formazioni doppie dovuto, secondo Empedocle, ad un eccesso dello sperma emesso in una sola volta, dovuto invece, secondo Democrito, allo sperma emesso in più volte, ad ognuna delle quali corrisponderebbe un embrione.Secondo Aristotele invece, le mostruosità doppie «sarebbero originate da un fenomeno di concrescenza per il quale due embrioni, dapprima separati, vengono a fondersi parzialmente, in modo da costituire una sola formazione, nella quale però sono riconoscibili le due componenti».Galeno sembra accettare l'ipotesi di Empedocle, aggiungendo tuttavia che il calore eccessivo dell'utero possa dividere il seme in più parti, donde originerebbe formazioni doppie, triple, ecc… Plinio non aggiunge nulla di nuovo alle idee dominanti e si limita a fornire descrizioni più o meno esaurienti di gravidanze multiple.
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Kramer, Nicole. "Der Wandel des italienischen Sozialstaats in Zeiten politischer Umbrüche." Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 97, no. 1 (December 20, 2017): 3–23. http://dx.doi.org/10.1515/qfiab-2017-0003.

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Анотація:
Riassunto La storia dello Stato sociale italiano affonda le sue radici nel XIX secolo e comprende un periodo di radicali cambiamenti politici. Introducendo la sezione tematica „Le molte facce dello Stato sociale. Prospettive sulla storia della protezione sociale in Italia tra dittatura e democrazia“, il contributo offre una panoramica della ricerca e discute, in particolare, i risultati a cui sono giunti nuovi studi. A partire dai primordi delle assicurazioni sociali nel nuovo Regno d’Italia si seguono le fasi dell’ampliamento e della trasformazione dei sistemi di sicurezza sociale con particolare riguardo alle innovazioni realizzate durante la guerra e nel dopoguerra, nonche al quadro ideologico e alle idee guida su cui si basano. Da cio emerge che la forma dello Stato sociale italiano e stata influenzata sia dalla monarchia che dalla dittatura e la democrazia. Si discute in quale misura i passaggi da un regime all’altro, come pure le conseguenze prodotte dalla guerra, abbiano innescato dinamiche trasformative.
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Kramer, Nicole. "Der Wandel des italienischen Sozialstaats in Zeiten politischer Umbrüche." Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 97, no. 1 (March 5, 2018): 3–23. http://dx.doi.org/10.1515/qufiab-2017-0003.

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Анотація:
Riassunto La storia dello Stato sociale italiano affonda le sue radici nel XIX secolo e comprende un periodo di radicali cambiamenti politici. Introducendo la sezione tematica „Le molte facce dello Stato sociale. Prospettive sulla storia della protezione sociale in Italia tra dittatura e democrazia“, il contributo offre una panoramica della ricerca e discute, in particolare, i risultati a cui sono giunti nuovi studi. A partire dai primordi delle assicurazioni sociali nel nuovo Regno d’Italia si seguono le fasi dell’ampliamento e della trasformazione dei sistemi di sicurezza sociale con particolare riguardo alle innovazioni realizzate durante la guerra e nel dopoguerra, nonché al quadro ideologico e alle idee guida su cui si basano. Da ciò emerge che la forma dello Stato sociale italiano è stata influenzata sia dalla monarchia che dalla dittatura e la democrazia. Si discute in quale misura i passaggi da un regime all’altro, come pure le conseguenze prodotte dalla guerra, abbiano innescato dinamiche trasformative.
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ZUGRAVU, Nelu. "Idee politiche negli epitomatori latini dei secoli IV-V. L’unità e l’unicità della storia romana." Classica et Christiana 17, no. 2 (2022): 617–39. http://dx.doi.org/10.47743/cetc-2022-17.2.617.

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Bolignano, Davide. "Giovani nefrologi che fanno ricerca: quando scienza e passione si incontrano." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, no. 4 (December 22, 2014): 383–84. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.945.

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Анотація:
La ricerca scientifica rappresenta il futuro della nefrologia e la ricerca del domani appartiene ai nefrologi del domani. I giovani nefrologi possono avere diverse opportunità per coltivare la ricerca. Le buone idee e l'esperienza accumulata, tuttavia, non sono le sole chiavi per il successo. La scienza deve sempre incontrare la passione e la curiosità. Presentiamo qui la storia di un giovane nefrologo con le sue esperienze personali di ricerca, dai primi passi ai primi traguardi, come modo per dimostrare agli altri giovani colleghi che l'entusiasmo scientifico e la devozione alla scienza spesso rendono i sogni realizzabili.
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Lichtenberg, Philip. "La psicoterapia della Gestalt come rinnovamento della Psicoanalisi Radicale." QUADERNI DI GESTALT, no. 2 (March 2010): 45–68. http://dx.doi.org/10.3280/gest2009-002004.

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L'autore analizza l'influsso della psicoanalisi ad orientamento radicale nella psicoterapia della Gestalt e dimostra come quest'ultima ne mutui alcune idee ampliandole ed integrandole nel proprio modello teorico. Dimostra come questo influsso sia stato spesso sottovalutato, nonostante i fondatori stessi della psicoterapia della Gestalt fossero, in origine, degli psicoanalisti. Dopo un excursus sulla sua storia professionale, che lo vede in contatto con alcuni dei piů famosi psicoanalisti ortodossi e radicali dell'epoca, l'autore esamina alcune delle principali nozioni teoriche della psicoterapia della Gestalt, quali la teoria del contatto-ritiro, del Sé, dell'alternanza figura-sfondo, alla luce di tale influsso.
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A. Davis, John. "Revisiting Pasquale Villani's Mezzogiorno tra riforme e rivoluzione." SOCIETÀ E STORIA, no. 171 (February 2021): 129–41. http://dx.doi.org/10.3280/ss2021-171006.

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Анотація:
Il saggio intende sottolineare l'originalità e la coerenza interpretativa del contributo di Pasquale Villani alla storia del mezzogiorno d'Italia, e inoltre a mettere in luce le ragioni per cui lo storico insisteva sull'importanza costitutiva del secolo precedente l'Unità. Le idee di Villani - esponente della generazione dei giovani meridionalisti del dopoguerra - e il suo programma storiografico presero forma sullo sfondo della seconda guerra mondiale, della caduta del fascismo e delle rivolte contadine. La sua prospettiva storiografica si definì alla luce del dibattito condotto da Rosario Romeo, Antonio Gramsci, Rosario Villari, Emilio Sereni e Ruggiero Romano. Vicino a Sereni, a Villari e a Romano, Villani seguì tuttavia una propria linea interpretativa che acquistò valore e rilevanza grazie alla capacità di avvicinare giovani allievi e mobilitarne le forze nella direzione di un progetto ambizioso e definito: studiare e mappare la transizione del Mezzogiorno rurale dall'antico regime all'epoca contemporanea. Tali studi, oltre a costituire un tributo alla statura intellettuale di Villani, rappresentano un fondamentale punto di partenza per la comprensione della storia del Mezzogiorno prima e dopo l'Unità.
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Rapini, Andrea, and Elena Pavan. "Reti, poteri e confini nelle "discipline amministrative" italiane (1885-1935): per una storia sociale delle idee." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 299 (August 2022): 19–48. http://dx.doi.org/10.3280/ic2022-299002.

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Анотація:
L'articolo racconta la parabola della Scienza dell'amministrazione dalla sua istituzionalizzazione nella facoltà di Giurisprudenza nel 1875 alla sua de-istituzionalizzazione nel 1935 e lo slittamento del suo oggetto, dei confini disciplinari e dello statuto scientifico. Dopo una ricostruzione della normativa concorsuale, l'articolo mostra - con l'ausilio della Social network analysis - la struttura della rete di relazioni tra commissari che governò tutti i concorsi universitari in Scienza dell'amministrazione, individuando al suo interno due zone distinte: da una parte un core di giuristi che si trovarono nella posizione di affermare i criteri di scientificità in seno alle discipline amministrative; dall'altra, all'opposto, una periferia del sistema decisionale. Infine, valorizzando le indicazioni provenienti dai networks, l'articolo approfondisce la biografia scientifica di alcuni giuristi per intendere il loro contributo specifico alla riproduzione del sapere e coniugare l'analisi delle idee e delle strutture sociali con quella degli attori.
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Pucci, R., and G. G. N. Angilella. "Leonardo da Vinci, scienziato." Bullettin of the Gioenia Academy of Natural Sciences of Catania 52, no. 382 (December 22, 2019): FP12—FP28. http://dx.doi.org/10.35352/gioenia.v52i382.77.

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Анотація:
Leonardo è stato l'unico scienziato la cui ricerca non solo ha preso spunto da immagini, ma è avvenuta con immagini. Egli ha espresso le sue idee scientifiche non con parole o formule, ma con un linguaggio visivo. Leonardo è questa anomalia. Non si ripeterà nella storia della scienza una simile coincidenza fra scienza ed arte. Egli, inoltre, effettua una continua simbiosi tra diversi campi della scienza. Egli, ad esempio, trasferisce i suoi studi delle onde nell'acqua alle onde dell'aria o i suoi studi nell'ottica alla prospettiva nell'arte o le proprietà delle leve allo studio del moto degli arti. Leonardo è stato definito l'uomo più curioso che sia mai esistito, ed in effetti i suoi interessi spaziano tra tutti i saperi noti alla sua epoca: dalla pittura alla scultura, dalla meccanica all'idraulica, dall'architettura alla geologia, dall'anatomia alla zoologia, dalla fisiologia alla geografia, dalla matematica all'ottica, dalla statica all'astronomia ed alla botanica. In questa conferenza si accenna ad alcune delle più importanti scoperte di Leonardo, sottolineando il carattere di rottura che esse hanno rispetto alle idee dominanti nella scienza del suo tempo.
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Vassallo, Christian. "Una nuova raccolta di saggi presocratici e platonici: Problemi di papirologia filosofica e di storia delle idee." Peitho. Examina Antiqua, no. 1(4) (June 3, 2014): 283–96. http://dx.doi.org/10.14746/pea.2013.1.16.

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González-Gullón, José Luis. "Mariano FAZIO, Storia delle idee contemporanee. Una lettura del processo di secolarizzazione, Appolinare Studi, Roma 2001, 266 pp." Anuario de Historia de la Iglesia 11 (May 2, 2018): 521–22. http://dx.doi.org/10.15581/007.11.23965.

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Guidarini, Stefano. "Il tradimento delle immagini: il piano Milano Verde del 1938." TERRITORIO, no. 57 (June 2011): 112–24. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-057015.

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Анотація:
Il piano Milano Verde rappresenta un singolare caso di scollamento tra immagine e realtŕ. Questo piano č stato assunto dalla storiografi a architettonica come un vero e proprio modello di riferimento di un razionalismo di maniera ma, ad un'attenta analisi, rivela invece una natura ben diversa. Dietro la sua immagine, nasconde infatti meccanismi attuativi e insediativi molto piů legati alla logica di costruzione della cittŕ ottocentesca e al mercato immobiliare che non alle ricerche sulla casa e i quartieri popolari. La vera natura, sfuggente e contraddittoria, di questo progetto contribuisce a mettere in crisi, con la sua ambiguitŕ tra idealismo e realismo, quel quadro semplicistico dell'architettura moderna fatto di fragili catalogazioni e di rassicuranti luoghi comuni. In questa esperienza ritroviamo inoltre la conferma dell'importanza dello studio delle opere e dei documenti per ricostruire la realtŕ dei fatti e la storia delle idee.
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Čok, Lucija. "Lingue e culture nel dibattito sulle identità europee." Linguistica 50, no. 1 (December 29, 2010): 137–42. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.50.1.137-142.

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Анотація:
Nelle politiche linguistiche e culturali delle strategie comunitarie, il discorso sulle identità del singolo (identità nazionale, culturale, linguistica, regionale...) presenta un potenziale punto d'intesa. Nel complesso delle attività che le politiche comunitarie propongono, risulta che una speciale attenzione è riservata alla tutela di alcune di esse (per esempio quella nazionale e linguistica). Si attivano quindi, simultaneamente, mezzi e conoscenze per instaurare la condivisione di un'unica cittadinanza e di una comune economia per creare una crescita culturale in un'entità organica. L'Europa è caratterizzata da culture e tradizioni simili e da una storia che accomuna tutte le nazioni che ne fanno parte. Il passato delle nazioni è contrassegnato dalla ricchezza dei valori paneuropei: valori politici, sociali, culturali, umani. La memoria, soprattutto la memoria storica, è fatta di un materiale essenziale atto a costruire e composto di elementi specifici insostituibili. Vi si trovano valori da salvaguardare e da distribuire. Uno dei vantaggi del continente Europa è il fatto di avere un passato, anche se, a tratti, conflittuale a causa delle specificità delle singole nazioni. La componente regionale e quella locale costituiscono un prezioso scrigno culturale paneuropeo le cui ricchezze emergono nel dialogo interculturale. Ci sono luoghi e tempi per cercare la creatività artistica, la curiosità scientifica, la forza intellettuale del singolo e dei gruppi che potranno far emergere nuove idee, proposte, progetti e strategie per arrivare al bene comune. La scuola è uno dei luoghi intesi come laboratori culturali. Il processo d'innovazione in atto all'interno del sistema scolastico supporta senz'altro la scuola nell'adempimento della sua funzione di operatore educativo comunitario e, allo stesso tempo, di tutore dei beni culturali e delle identità regionali.
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PARIGI, SILVIA. "GIULIANA MOCCHI, Idea, mente, specie. Platonismo e scienza in Johannes Marcus Marci (1595-1667), Soveria Mannelli (Cz), Rubbettino Editore, 1990, 314 pp. (Collana di storia delle idee)." Nuncius 6, no. 1 (1991): 223–26. http://dx.doi.org/10.1163/182539191x00236.

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Cassani, Cristiano, Elena Giudici, and Silvia Rota. ""Viaggio alla ricerca delle parole per raccontare una storia... anche sempre la stessa, ma con parole diverse"." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 15 (December 2010): 83–124. http://dx.doi.org/10.3280/eds2011-015009.

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Анотація:
Michele De Lucchi racconta che la presenza di due maestri come Ettore Sottsass e Achille Castiglioni gli ha permesso di coniugare il disegno alla riflessione, insegnandogli da un lato l'importanza di fissare sulla carta l'idea quando giunge nella mente e dall'altro l'amore per il dialogo e l'ironia che fa crescere le idee per farle diventare progetti. La duplice influenza del mondo anglosassone e del mondo latino, che il suo studio ha sempre voluto avere, consente di mantenere separati o di unire, a seconda delle esigenze, momenti razionali e momenti istintivi: un team internazionale mantiene in equilibrio i due aspetti del fare progettuale. Il processo di costruzione di un'architettura, che spontaneamente porterebbe subito a una risoluzione formale, deve invece essere condotta lungo i binari della definizione funzionale, distributiva, degli spazi e dei percorsi. L'insegnamento č stato intrapreso da Michele De Lucchi come mezzo di sintesi e definizione del proprio metodo progettuale. Il nuovo modello che egli vuole trasmettere č quello dell'uomo artigiano, descritto da Richard Sennet: nel lavoro che svolge il progettista deve mettere un impegno personale che lo conduca alla gratificazione emotiva.
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Clemente, Pietro. "Dulaure il girondino. Qualche appunto sull'inchiesta napoleonica in Italia come occasione di riflessione sulla storia delle idee e degli studi demologici." La Ricerca Folklorica, no. 32 (October 1995): 45. http://dx.doi.org/10.2307/1479995.

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Ribeiro Oliviera. "Relazioni transatlantiche tra circoli repubblicani radicali durante l'era delle rivoluzioni: la centralità delle donne." International Journal of Science and Society 4, no. 2 (June 3, 2022): 174–88. http://dx.doi.org/10.54783/ijsoc.v4i2.460.

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Анотація:
I movimenti migratori tra le due sponde dell'Atlantico sono stati di grande rilevanza, sia per la loro quantità che per la loro eterogeneità, dal momento in cui questi territori sono entrati in contatto. Il flusso costante di persone, nonché di beni e idee in questo ambiente oceanico, fece sì che nella seconda metà del 18° secolo i circoli repubblicani inglese e americano rafforzassero i loro legami, con alcune donne come attiviste di rilievo. La scrittrice inglese Catharine Macaulay (1731-1791), oltre a scrivere degli eventi cruciali del momento, ha attraversato l'oceano con il desiderio di starle vicino e viverli in prima persona. D'altra parte, per interessi comuni, mantenne per più di vent'anni un intenso rapporto epistolare con la scrittrice americana Mercy Otis Warren (1728-1814). Nonostante i limiti che trovavano in ambiti prevalentemente maschili, come la storia e la politica, il contributo di queste donne non si limitava al sostegno atteso, ma le loro preoccupazioni si riflettevano in alcuni importanti scritti per la causa repubblicana. Nonostante questo e paradossalmente, questi movimenti rivoluzionari non hanno portato cambiamenti significativi nella situazione e nei diritti delle donne.
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MONTI, MARIA TERESA. "GILBERTO CORBELLINI, Breve storia delle idee di salute e malattia (Le Bussole). Roma: Carocci, 2004. 144 pp., 9,00. ISBN 88-430-3108-2." Nuncius 20, no. 2 (2005): 516–17. http://dx.doi.org/10.1163/182539105x00619.

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Monti, Fiorella, Alessandra Farneti, and Alessandra Sansavini. "Dalla psicologia dell'età evolutiva alla psicologia dello sviluppo." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (October 2021): 227–42. http://dx.doi.org/10.3280/rip2021oa12609.

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Анотація:
Il presente lavoro ripercorre alcune tra le principali ricerche nell'ambito della psicologia dell'età evolutiva, avviate dai primi allievi di Renzo Canestrari a partire dagli anni '50 del secolo scorso. In particolare, rilegge il percorso accademico degli allievi Marco Walter Battacchi e Giuliana Giovanelli, che hanno ricoperto la I e la II Cattedra di Psicologia dell'Età Evolutiva, poi Psicologia dello Sviluppo, nell'Ateneo di Bologna, ricordandone i principali contributi scientifici e didattici.Tra questi, i contributi, su numerosi temi, di Battacchi (il ritardo mentale, le difficoltà dei figli degli immigrati italiani in Germania, il pregiudizio etnico, la delinquenza minorile, lo sviluppo del pensiero e delle emozioni e i rapporti con il linguaggio e la teoria della mente) e di Giovanelli (modalità di valutazione e comunicazione tese a valorizzare le potenzialità di ogni bambino/a, psicologia della percezione, del tempo, del neonato a termine e pretermine e dei primi processi percettivi, cognitivi e linguistici) hanno dato un apporto innovativo e ampiamente riconosciuto a questa disciplina e ai primi 50 anni di storia dell'Istituto, poi Dipartimento, di Psicologia. Le loro idee e i loro lavori pioneristici hanno costituito un fondamentale riferimento per i nuovi gruppi di ricerca in ambito evolutivo sia nell'Ateneo di Bologna che a livello nazionale e internazionale.
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Reinhardt, Elisabeth. "Mariano FAZIO, Storia delle idee contemporanee. Una lettura del processo di secolarizzazione, Edizioni Università della Santa Croce, Roma 2005, 2ª edición revisada y ampliada, 333 pp." Anuario de Historia de la Iglesia 15 (April 18, 2018): 492–93. http://dx.doi.org/10.15581/007.15.10367.

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TUGNOLI, CLAUDIO. "HENRI BERGSON, Durata e simultaneità (a proposito della teoria di Einstein), a cura di Paolo Taroni, Pitagora editrice, Collana di Storia delle idee, sezione Fonti e Documenti, Bologna, 1997, 209 pp." Nuncius 13, no. 1 (January 1, 1998): 338–41. http://dx.doi.org/10.1163/221058798x00297.

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Sordyl, Krzysztof. "Powstanie i rozwój Kościoła nowacjańskiego." Vox Patrum 55 (July 15, 2010): 553–67. http://dx.doi.org/10.31743/vp.4356.

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Анотація:
Nel periodo iniziale dello sviluppo dello scisma romano di Novaziano niente lasciava prevedere che potesse minacciare l’intera Chiesa. In quel periodo Novaziano aveva mandato in Africa, Alessandria e Antiochia i suoi emissari. Grazie alla loro attività la comunità dei novaziani cresceva in potenza, e sviluppando in modo progressivo la propria dottrina è diventato un rivale significativo della Chiesa cattolica. La Chiesa di Novaziano si è diffusa in Gallia, nei terreni dell’Italia settentrionale (Milano), a Roma, in Africa, Egitto e Siria. In Oriente si è lottato a lungo contro le sue regole e abitudini. Anche nell’Asia minore i novaziani erano numerosi. Socrate fornisce molte informazioni su di loro. Racconta dettagliatamente la storia della comunità novaziana a Costantinopoli: descrive la disposizione delle loro chiese nella città e presenta la successione dei vescovi novaziani fino alla sua epoca. Eppure non vi è modo di stabilire, anche approssimativamente, il numero di singole comunità. L’ottavo canone del concilio di Nicea presumeva che in alcuni posti la chiesa di Novaziano avesse attratto la totalità della popolazione cristiana. Le informazioni sul presbitero romano e la sua chiesa non sono precise. I trattati, che si sono conservati, mostrano piuttosto la polemica teologica che la dimensione storica. La legge civile del 326 ha creato una situazione favorevole per gli appartenenti alla chiesa di Novaziano, riconoscendogli il diritto di possedere i luoghi di culto e i cimiteri. Le comunità novaziane in Oriente si sono trovate al centro della reazione antiniceana, le cui conseguenze avevano il carattere non solo teologico, ma anche esistenziale. Socrate riporta i momenti drammatici vissuti a Costantinopoli dai cattolici e dai novaziani che non volevano accettare il credo dei seguaci degli homoios. Nella prima metà del V secolo a Roma, il papa Innocente I, Bonifacio I e Celestino I chiudono le chiese dei novaziani. Cirillo invece combatteva i novaziani ad Alessandria. Socrate ricorda che a Costantinopoli, dove sicuramente era più difficile scordarsi delle sofferenze comuni, la situazione della comunità novaziana è rimasta buona fino all’ascesa al trono di Nestorio (428). La collaborazione della Chiesa e dello stato porta gradualmente alla sparizione, prima nelle grandi città, a poi addirittura in campagna, delle comunità organizzate, e finalmente degli ultimi rappresentanti della setta. Probabilmente gli ultimi novaziani asiatici collaboravano con i pauliciani. In Oriente dalla metà dell’VIII secolo sparisce la questione dei novaziani come eretici viventi. Gli ultimi cenni risalgono ai tempi di Giovanni di Damasco e Eulogio di Alessandria. In Occidente erano spariti già da molto prima: non se ne trova quasi nessuna informazione già dalla metà del V secolo. Secondo alcuni ricercatori le idee propagate dalla chiesa di Novaziano hanno influito sui bogomilisti, e anche sui catari dell’Occidente.
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MONTI, MARIA TERESA. "GILBERTO CORBELLINI, Breve storia delle idee di salute e malattia (Le Bussole). Roma: Carocci, 2004. 144 pp., € 9,00. ISBN 88-430-3108-2." Nuncius 20, no. 2 (January 1, 2005): 516–17. http://dx.doi.org/10.1163/221058705x00613.

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Polito, Roberto. "Philosophy - (M.) Bonazzi and (V.) Celluprica Eds. L'eredità platonica. Studi sul platonismo da Arcesilao a Proclo. (Elenchos 45). Naples: Bibliopolis and [Rome]: CNR, Istituto per il lessico intellettuale europeo e storia delle idee, 2005. Pp. 335. 40. 9788870884845." Journal of Hellenic Studies 127 (November 2007): 244–45. http://dx.doi.org/10.1017/s0075426900002640.

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POLIZZI, GASPARE. "THOMAS S. KUHN, Dogma contro critica. Mondi possibili nella storia della scienza, con due lettere di Paul K. Feyerabend, a cura di Stefano Gattei («Scienze e Idee», 61), Milano, Cortina Editore, 2000, 400 pp., L. 59.000 (ISBN 88-7078-619-6)." Nuncius 16, no. 1 (January 1, 2001): 401–5. http://dx.doi.org/10.1163/221058701x00103.

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D'Amico, John F. "Il bosco e gli alberi: Storie de libri, storie di biblioteche, storie di idee. Piero Innocenti." Journal of Modern History 61, no. 4 (December 1989): 813–14. http://dx.doi.org/10.1086/468381.

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Marco, Guy A. "Il bosco e gli alberi: Storie di libri, storie di biblioteche, storie di idee. Piero Innocenti." Library Quarterly 56, no. 2 (April 1986): 219–20. http://dx.doi.org/10.1086/601747.

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Schlesener, Anita Helena. "Educação e Filosofia: uma leitura a partir de Freud e Benjamin." EDUCAÇÃO E FILOSOFIA 33, no. 69 (January 7, 2021): 1467–99. http://dx.doi.org/10.14393/revedfil.v33n69a2019-50448.

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Анотація:
Resumo: O presente artigo tem o objetivo de tecer algumas considerações sobre as concepções de mundo que formam nosso imaginário a partir de uma leitura de Freud e de Benjamin. Este aporte teórico permite entender a dimensão ideológica de ideias e preconceitos que sedimentam o senso comum e que consolidam relações de dependência. A educação, entendida como processo de formação que acontece na vida, se alimenta da filosofia mesmo inconscientemente e as relações sociais e políticas orientam a formação da subjetividade individual. Benjamin explicita estas relações ao analisar as imagens oníricas cotejando os conceitos de sonho e despertar com o objetivo de mostrar a importância de conhecer o passado e elaborar uma história materialista da cultura, como tarefa básica para pensar o futuro.Palavras chaves: Educação. Filosofia. Imagens oníricas. Ideologia. Education and philosophy: a reading from Freud and Benjamin Abstract: This article aims to weave some considerations about the conceptions of the world that form our imaginary from a reading of Freud and Benjamin. This theoretical contribution allows us to understand the ideological dimension of ideas and prejudices that sediment common sense and consolidate relationships of dependence. Education, understood as a process of formation that happens in life, feeds on philosophy even unconsciously, and social and political relations guide the formation of individual subjectivity. Benjamin explains these relationships by analyzing the dream-images by comparing the concepts of dream and awakening with the purpose of showing the importance of knowing the past to elaborate a materialistic history of culture as a basic task to think about the future.Key words: Education. Philosophy. Dream images. Ideology. Educazione e filosofia: una lettura di Freud e Benjamin Riassunto: Questo articolo ha l’obiettivo di fare alcune riflessioni sulle concezioni del mondo che formano il nostro immaginario da una lettura di Freud e Benjamin. Questa base teorica ci consente di comprendere la dimensione ideologica delle idee e dei pregiudizi che basano il senso comune e rinsaldano le relazioni di dipendenza. L'istruzione, intesa come un processo di formazione che accade nella vita, si nutre anche inconsciamente della filosofia e le relazioni sociali e politiche guidano la formazione della soggettività individuale. Benjamin spiega queste relazioni analizzando le immagini dei sogni riunendo i concetti di sogno e risveglio al fine di dimostrare l'importanza di conoscere il passato ed elaborare una storia materialista della cultura, come compito fondamentale per pensare al futuro.Parole chiave: Educazione. Filosofia. Immagini dei sogni. Ideologia. Data de registro: 09/09/2019 Data de aceite: 16/06/2020
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Bianchini, Sara. "Kant e la Rivoluzione Francese: liberali e/o reazionari fra passione e storia." Argumentos - Revista de Filosofia, no. 22 (November 18, 2019): 72–90. http://dx.doi.org/10.36517/argumentos.22.7.

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Анотація:
L’articolo nasce dal tentativo di trovare una connessione all’interno di parte della filosofia kantiana fra i tre termini di “passione”, “storia” e “Rivoluzione” (soprattutto francese). La sua intenzione fondamentale è quella di rispondere alle seguenti domande: che ruolo hanno le passioni nel sorgere della storia? E quale significato ha rappresentato la Rivoluzione Francese nel corso delle vicende umane? La ricerca si è occupata principalmente del commento di alcune delle nove tesi del testo kantiano Idea di una storia universale dal punto di vista cosmopolitico ma si è basata anche su altri testi del filosofo di Könisberg, quali Il conflitto delle Facoltà ed i Principi metafisici della dottrina del diritto. Essa si è articolata intorno ai seguenti punti: il ruolo della socievole insocievolezza nel far nascere la società e dunque la storia, il ruolo del popolo nel determinare la storia, la posizione kantiana a favore e poi contro la Rivoluzione Francese. Cercando di determinare se si possa mantenere una linea di sostanziale continuità, nonostante le differenze, nel pensiero kantiano sulla Rivoluzione Francese espresso nei testi sopracitati, l’articolo s’interroga anche sul rapporto fra procedere della ragione nella ricerca della conoscenza e della crescita morale, e filosofia della storia (ragionando particolarmente sul confronto fra l’idea di “fine” della storia e l’uso della ragione, un confronto mediato dal concetto di “organizzazione”).
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Bignotto, Newton. "Artemio Enzo Baldini and Marziano Guglielminetti, eds. La “riscoperta” di Guicciardini: Atti del Convegno internazionale di studi Torino 14-15 novembre 1997. Storia delle idee e delle istituzioni politiche Medioevo ed Età moderna. Sezione Studi 5. Genova : Name edizioni, 2008. 248 pp. index. €30. ISBN: 88-87298-07-6." Renaissance Quarterly 60, no. 4 (2007): 1295–96. http://dx.doi.org/10.1353/ren.2007.0462.

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Hamilton, Alastair. "Lucia Felici, Giovanni Calvino e l’Italia. Claudiana, Torino 2010, 151 pp. ISBN 9788870168044. €12.50. — Lucia Felici, Profezie di riforma e idee di concordia religiosa: Visioni e speranze dell’esule piemontese Giovanni Leonardo Sartori [Studi e testi per la storia religiosa del Cinquecento 16]. Olschki, Firenze, 2009, ix + 370 pp. ISBN 9788822258229. €39." Church History and Religious Culture 91, no. 3-4 (2011): 455–58. http://dx.doi.org/10.1163/18712411-1x609568.

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Koç, Hüsniye. "Hanımlara Mahsus Gazete’deki Hikâyeler ve Temaşa Fikri." Istanbul University Faculty of Letters Journal of Turkish Language and Literature 59, no. 2 (December 31, 2019): 333–61. http://dx.doi.org/10.26650/tuded2019-0037.

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Venturi, Antonello. "Risorgimento e regno d'italia nella storiografia russa tra fine ottocento e primo novecento: n.i. kareev e e.v. tarle." MONDO CONTEMPORANEO, no. 3 (March 2013): 129–48. http://dx.doi.org/10.3280/mon2012-003004.

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Анотація:
Tarle sono tra i piů noti specialisti di storia europea nella Russia di fine Ottocento e di inizio Novecento. I loro testi di alta divulgazione di questi anni, che riflettono direttamente quel che si insegnava nelle universitŕ dell'impero, ben illustrano la loro idea della piů recente storia italiana. Forte č qui l'influenza del radicalismo politico russo degli anni Sessanta dell'Ottocento: chi veramente cambia l'ordine europeo č Napoleone III, Mazzini incarna il peso eccessivo della religione nella vita politica italiana, Cavour č anzitutto un nemico della rivoluzione popolare. Anche Garibaldi per Kareev č sostanzialmente l'uomo capace di unire l'elemento monarchico a quello popolare, piů che un rappresentante di quest'ultimo, anche se Tarle riprende invece il grande mito russo dell'eroe popolare. I primi anni del regno d'Italia riuniscono invece i due autori nella sconsolata visione di un paese povero, dalle forme sociali arretrate, afflitto dall'ignoranza e vittima di continue politiche anti-popolari.
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Éric Vial. "Storie di socialisti. Idee e passioni di ieri e di oggi (review)." Le mouvement social 232, no. 1 (2010): 130. http://dx.doi.org/10.1353/lms.2010.0025.

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Iacobone, Damiano. "Storie delle città giardino." TERRITORIO, no. 95 (May 2021): 19–29. http://dx.doi.org/10.3280/tr2020-095003.

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Анотація:
Il saggio ripercorre la lunga vicenda delle città-giardino, a partire da una sintesi delle principali caratteristiche teoriche e progettuali che costituiscono la genesi di questo fenomeno urbano: i saggi di Ebenezer Howard e le realizzazioni di Letchworth, Welwyn, ma anche Hampstead e Brentham. La repentina diffusione di questa idea di urbanizzazione ha il suo impatto anche in altre nazioni, dove alcuni tra i più importanti architetti del periodo si confrontano con il tema della città giardino: Le Corbusier, Berlage, Taut, Tessenow, anche se successivamente seguiranno indirizzi progettuali differenti. Nella terza parte si ripercorre l'impatto in Italia di queste proposte, con una prima associazione alle case popolari sino a esiti ben differenti nella seconda metà del Novecento.
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BERETTA, MARCO. "CORRADO DOLLO (a cura di), Filosofia e Scienze nella Sicilia dei Secoli XVI e XVII. Vo/. I - Le idee. Giarre, Regione Siciliana, Università di Catania (Dip. di Scienze Storiche) - Centro Studi per la storia della filosofia in Sicilia, 1996, 252 pp., Ill. CORRADO DOLLO (a cura di), Filosofia e Scienze nella Sicilia dei Secoli XVI e XVII. Vol. 2 - Testi. Marco Antonio Alaymo - Consigli politico-medici. Giarre, Regione Siciliana - Università di Catania (Dip. di Scienze Storiche) - Centro Studi per la storia della filosofia in Sicilia, 1996, 258 pp." Nuncius 12, no. 1 (1997): 187–89. http://dx.doi.org/10.1163/182539197x00230.

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BERETTA, MARCO. "CORRADO DOLLO (a cura di), Filosofia e Scienze nella Sicilia dei Secoli XVI e XVII. Vo/. I - Le idee. Giarre, Regione Siciliana, Università di Catania (Dip. di Scienze Storiche) - Centro Studi per la storia della filosofia in Sicilia, 1996, 252 pp., Ill. CORRADO DOLLO (a cura di), Filosofia e Scienze nella Sicilia dei Secoli XVI e XVII. Vol. 2 - Testi. Marco Antonio Alaymo - Consigli politico-medici. Giarre, Regione Siciliana - Università di Catania (Dip. di Scienze Storiche) - Centro Studi per la storia della filosofia in Sicilia, 1996, 258 pp." Nuncius 12, no. 1 (January 1, 1997): 187–89. http://dx.doi.org/10.1163/221058797x00234.

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Buono, Alessandro. "Guerra, élites locali e monarchia nella Lombardia del seicento. Per un'interpretazione in chiave di compromesso d'interessi." SOCIETÀ E STORIA, no. 123 (June 2009): 3–30. http://dx.doi.org/10.3280/ss2009-123002.

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Анотація:
- Through the case study of Spanish Lombardy during the Thirty years' war, the Author tries to link the latest results of military history with the politico-institutional framework, with a view to overcome the narrowness of an exclusive military approach. By focussing on the agenda of a commission for the control of the army composed of civil and military authorities from 1638 to 1679 and on the careers of some financiers and military entrepreneurs, the Author suggests the need to abandon the pattern of the militarization of society in order to describe the processes affecting the Milanesado. The military tool appears to be purposefully used to strengthen political and social ties between centre and periphery and also to integrate emerging social, economic and political groups into the Lombard power elite. The interpretation underlying the essay is therefore based on the idea of a «compromise of interests» between centre and periphery of the Spanish imperial system as a way to stabilize the situation of Lombardy.Keywords: Milan, Spanish Monarchy, XVIIth century, power élites, military history, institutional history, Thirty Years' WarParole chiave: Lombardia, Monarchia spagnola, secolo XVII, elites dominanti, storia militare, storia delle istituzioni, Guerra dei Trent'anni
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Longo, Mario. "Il corso della storia come graduale "emancipazione" della ragione dal "grembo materno" della natura: L'alternativa kantiana a herder." Trans/Form/Ação 37, no. 3 (December 2014): 143–58. http://dx.doi.org/10.1590/s0101-31732014000300012.

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Анотація:
L'immagine del "grembo materno della natura" da cui la ragione umana si deve emancipare per guadagnare la libertà è usata da Kant in uno scritto polemico contro Herder, Mutmasslicher Anfang der Menschengeschichte (1786), che può essere considerato una risposta al libro decimo delle Ideen zur Philosophie der Geschichte der Menschheit, uscito nel 1785. Seguendo il racconto biblico, anche Kant pone la prima coppia umana in un "giardino", un luogo sicuro e ben fornito di alimenti; ma il vero inizio della storia è fatto consistere nella rottura di questo equilibrio ad opera della ragione che gradualmente si è sottratta alla tutela della natura, imparando un po' alla volta a dominarla. Kant dichiara di condividere l'ideale rousseauiano di una cultura che non neghi la natura dell'uomo ma la promuova in quella che dovrà diventare la sua condizione fondamentale di esistenza, che è la libertà. Pone tuttavia questo ideale come termine finale del processo storico, non come condizione da recuperare nella sua purezza iniziale, ritornando alle origini, come invece appariva nella visione della storia proposta da Herder, che avrebbe su questo punto frainteso il pensiero di Rousseau.
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