Добірка наукової літератури з теми "Storia del veneto"

Оформте джерело за APA, MLA, Chicago, Harvard та іншими стилями

Оберіть тип джерела:

Ознайомтеся зі списками актуальних статей, книг, дисертацій, тез та інших наукових джерел на тему "Storia del veneto".

Біля кожної праці в переліку літератури доступна кнопка «Додати до бібліографії». Скористайтеся нею – і ми автоматично оформимо бібліографічне посилання на обрану працю в потрібному вам стилі цитування: APA, MLA, «Гарвард», «Чикаго», «Ванкувер» тощо.

Також ви можете завантажити повний текст наукової публікації у форматі «.pdf» та прочитати онлайн анотацію до роботи, якщо відповідні параметри наявні в метаданих.

Дисертації з теми "Storia del veneto"

1

Drigo, Erica <1996&gt. "Il problema dell’architettura «massariana» nel trevigiano: undici chiese del settecento veneto." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20757.

Повний текст джерела
Анотація:
Nel punto d’incontro delle provincie di Treviso, Padova e Venezia è frequente poter trovare una tipologia di chiesa parrocchiale settecentesca che caratterizza non solo il paesaggio a cui appartiene, ma anche la storia culturale locale. Queste fabbriche sono state selezionate per questo studio secondo alcuni criteri che le accomunano e per cui è importante studiarle come un unico gruppo: l’aspetto architettonico simile, la vicinanza geografica e quella temporale e l’attribuzione all’architetto Giorgio Massari, spesso non supportata da fonti documentarie. La storiografia inerente all’architettura veneta settecentesca, dall’Ottocento fino ad oggi, ha considerato raramente queste fabbriche. Esse sono state perlopiù oggetto di ricerca per la valorizzazione del patrimonio locale o nelle pubblicazioni che riguardavano Giorgio Massari. Questo modo di procedere ha impedito di studiare a fondo la natura di questi edifici e ha creato dei pregiudizi nei loro confronti che ancora oggi è difficile eliminare. La presente ricerca si pone l’obiettivo di far luce sul cono d’ombra che ha oscurato questa parte di produzione architettonica della Terraferma. A questo scopo sono stati approfonditi due aspetti: l’analisi delle fabbriche dal punto di vista architettonico e l’approfondimento del contesto storico e culturale che le ha prodotte. L’aspetto delle undici chiese è stato preso in esame attraverso alcuni temi trasversali in modo da confrontare tutte le possibilità presenti in questi edifici. L’impianto, gli elementi interni e l’aspetto della facciata sono le categorie utili a questo scopo. Per quanto riguarda il contesto storico, l’indagine è il frutto della ricerca in archivio e nella bibliografia che arricchisce i numerosi contesti oggetto di questa ricerca.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
2

Ferraro, Antonella. "Per una storia della falsificazione epigrafica. Problemi generali e il caso del Veneto." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2014. http://hdl.handle.net/11577/3424080.

Повний текст джерела
Анотація:
Among the studies dedicated to the "Rediscovery of the Ancient World" from the thirteenth century to the present days, forgery has attracted much attention. The fake is now recognized as a ‘document of its time’ and a primary source of the History, for the informations it provides about the knowledge of Classical Antiquity, the ideas and tastes of that period and the reasons of the forgery. Among the various types of forgery, little space has been devoted to false inscriptions, on stone or only known from manuscript sources: previous studies on this subject have been partial and unsystematic and in most cases there has not been a review of epigraphic documents. This research has aimed to trace a history of epigraphic forgery, through the review of the Venetian corpus of false latin inscriptions, published in the Corpus Inscriptionum Latinarum. The global corpus has been investigated from both chronological and typological point of view, in order to identify the nature, meaning and function of such documents in each town of Veneto: false inscriptions have been distinguished from copies and creations just inspired to Classical Antiquity. This study shows the main trends followed in the creation of fakes over the centuries, the scholars who created them as part of their researches on 'Classical Antiquity’ or those who worked for purely commercial purposes. It has been possible for the first time to carry out a comprehensive and diachronic study of the phenomenon in a specific area of Italy, investigating the changes of opinion about forgery in different periods and cultures and its geographical peculiarities<br>Nell’ambito degli studi che sotto vari aspetti si sono occupati dell’atteggiamento assunto dal Duecento fino ai giorni nostri nei confronti dell’antichità classica, una sempre crescente attenzione è stata riservata alla falsificazione. Questa è oggetto di studio da parte di molteplici discipline, che riconoscono ormai nel falso un “documento della propria epoca” e, in quanto tale, una fonte primaria della storia, per le informazioni che fornisce sulla conoscenza dell’antichità classica che si stava imitando, sulle idee e sul gusto dell’epoca, oltre che sulle motivazioni della falsificazione. Nell’ambito di questi studi, relativamente poco spazio è stato dedicato ai falsi epigrafici, sia lapidei sia cartacei: gli studi effettuati sull’argomento sono stati parziali e non sistematici, e nella maggior parte dei casi è mancato un riesame dei documenti epigrafici. Il presente studio ha lo scopo di tracciare una storia della falsificazione epigrafica, attraverso il riesame delle iscrizioni false in lingua latina del Veneto pubblicate nel volume V del Corpus Inscriptionum Latinarum. Dopo una preliminare riflessione sul concetto di falso epigrafico e sulla sua distinzione dalla copia e dalla creazione all’antica, l’intero corpus è stato indagato dal punto di vista cronologico e tipologico, al fine di individuare la natura, il significato e la funzione di queste iscrizioni nei singoli centri veneti. La revisione di questi documenti ha permesso di individuare le principali linee di tendenza seguite nella creazione dei falsi nel corso dei secoli, dagli studiosi che li crearono nell’ambito delle loro indagini sull’antichità classica a coloro che operarono per puri fini commerciali. E’ stato possibile per la prima volta avviare uno studio complessivo e diacronico della falsificazione epigrafica in una determinata zona d’Italia, indagando i cambiamenti che si ebbero nei confronti di questo fenomeno nelle varie fasi della storia e della cultura e le sue peculiarità geografiche
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
3

Rossi, F. "IL CATTIVO FUNZIONARIO NEL REGNO LOMBARDO-VENETO (1816-1848)." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2012. http://hdl.handle.net/2434/168369.

Повний текст джерела
Анотація:
The research aimed to analyze the dismissal and other disciplinary punishments towards public employees and officials in Lombardy-Venetia Kingdom between 1816 and 1848. This is a study of legislative, doctrinal and especially archival sources in an attempt to reconstruct a subject neglected by storiography, from the eighteenth century to the present day. The second rule of the Austrians in Italy’s political and institutional context, moreover, lacked a proper administrative jurisdiction to refer the matter in. As a matter of fact, after Napoleonic Council of State’s abolition, the punishment of the wicked servant is entrusted to an intricate set of proceedings whose face is necessary to reconstruct. After analyzing the ideal bureaucrat, and the powerful tools and equipment which Habsburg Monarchy could count on, large space is devoted to the resignation of state employees, under substantive and procedural point of view. Then the milder sanctions: suspension, translocation and the verbal warning. But the gaze is also directed to the victims of the sanctions. From the study of secret reports we tried to shape the real protagonist, just to return a picture as closely as possible of deviance in the bureaucracy. Alcoholism, extramarital affairs, but also crimes against public administration, here are the most frequent charges against Hapsburg public employees in Lombardy-Venetia as attested by the numerous papers contained in State Archives of Milan. All these reflections provide fertile ground for future researchthat this survey may be a prerequisite.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
4

Sbordone, Giovanni <1972&gt. "Gli spazi della folla: manifestazioni politiche di piazza nel Veneto del primo Novecento (1900-1922)." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2010. http://hdl.handle.net/10579/962.

Повний текст джерела
Анотація:
Nei primi anni del Novecento la piazza, centro per eccellenza della vita sociale e urbana, diventa la scena di un nuovo modo di fare politica. La piazza, la folla: sono i sinonimi ossessivamente al centro di questa prima declinazione della politica di massa, che trova la sua espressione canonica in manifestazioni, comizi e scioperi, non più (solo) eventi eccezionali di rottura ma parte integrante della vita urbana, nonché unica forma di partecipazione politica per strati sociali ancora in buona parte esclusi dal diritto di voto. La ricerca ricostruisce la parabola della "politica di piazza" nel Veneto, dalla sua "liberalizzazione" in età giolittiana alla sua "soppressione" ad opera dello squadrismo fascista.<br>At the beginning of the 20th century italian cities squares became the scene of a new kind of politic: the stage of socialist and working class crowds, until fascism drops the curtain.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
5

Manzato, Alessandro <1992&gt. "La dissidenza religiosa italiana e l'anabattismo veneto nel secolo XVI: il caso di Serravalle." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11502.

Повний текст джерела
Анотація:
L’elaborato intende esaminare la dissidenza religiosa in Italia nel XVI secolo e particolarmente una delle forme in cui essa si è incarnata, l’anabattismo veneto, diffusosi nella metà di quel secolo. Il primo capitolo analizzerà, dopo una contestualizzazione di carattere generale sulla diffusione delle idee religiose ascrivibili alla Riforma in Italia nel Cinquecento, l’anabattismo veneto nel suo complesso, dal suo arrivo nei domini della Serenissima fino alla sua dissoluzione verso gli anni '70 del XVI secolo. Il secondo capitolo invece si focalizzerà su un caso particolare, quello di Serravalle (dal 1866 unitasi a Ceneda nell'odierna città di Vittorio Veneto). Si analizzerà la diffusione di idee riformate e di comportamenti anticlericali al suo interno, la formazione di una comunità anabattista, i rapporti tra anabattisti e gli altri dissidenti religiosi.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
6

Bisson, Massimo <1976&gt. "Voltar il corpo e poner l'altar alla romana: le trasformazioni dei cori nelle abbazie cassinesi del Veneto: tradizione e innovazione nell'architettura post-tridentina." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2007. http://hdl.handle.net/10579/908.

Повний текст джерела
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
7

Bordin, Mariangela. "Un cantiere del tardo Cinquecento veneto: la "Rotonda" di Rovigo I comminttenti, l'architetto e i documenti di fabbrica." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3426826.

Повний текст джерела
Анотація:
La ricerca si è posta come obiettivo lo studio della chiesa della Beata Vergine del Soccorso, a partire dal suo archivio e dall'analisi dei documenti di fabbrica. In mancanza dei disegni di progetto, tale scopo è stato perseguito attraverso la realizzazione di alcune ricostruzioni digitali e la progettazione di un database, nel quale è stata utilizzata la tecnica di markup. I numerosi dati raccolti sono serviti a ricostruire la storia dei due cantieri (la chiesa con il campanile), l'architettura originaria della chiesa e a fornire nuove informazioni, più in generale, sulla storia dei cantieri rinascimentali di area veneta. La chiesa di forma ottagonale, circondata da un peristilio fu costruita su progetto di Francesco Zamberlan a partire dal 1594 fino al 1603, quando venne ultimata la cupola lignea, probabilmente la prima estradossata nel territorio della Serenissima. Nel 1606, però, la copertura fu abbattuta e sostituita da un tetto a falde. Negli anni la struttura subì diverse modifiche, soprattutto negli anni venti del Seicento, in concomitanza con l'inizio dell'allestimento dello stupefacente apparato decorativo di tele e statue, e agli inizi del Settecento, quando fu previsto il totale riassetto della parte sommitale dell'ottagono centrale. Nel 1655 Baldassare Longhena progettò il campanile, la cui costruzione terminò però soltanto negli anni ottanta dell'Ottocento. Per completare lo studio sull'edificio è stata analizzata la storia del contesto polesano, con particolare riferimento alla città di Rovigo che al termine del Cinquecento visse una fase di significativo rinnovo architettonico. Indagare la committenza della Rotonda ha permesso di evidenziare la dimensione collettiva dell'opera: concepito come santuario, dal 1612 l'edificio diviene ufficialmente tempio civico. Questo cambiamento di indirizzo, insieme alla conformazione interna dell'apparato decorativo, fa della Rotonda un vero e proprio unicum nel panorama rinascimentale veneto. Lo studio condotto sulla chiesa è stato corroborato, inoltre, da un approfondimento sull'architetto della chiesa Francesco Zamberlan e sulle possibili ragioni della sua chiamata. Spesso frainteso dalla critica e ritenuto di secondaria importanza, egli emerge invece come una figura poliedrica e complessa, un architetto capace di elaborare un proprio linguaggio asciutto e semplice, adatto a contenere i costi di costruzione. Non solo, quindi, un collaboratore di Andrea Palladio, ma un architetto in grado di intercettare le esigenze di una committenza dalle disponibilità economiche limitate, anche se ambiziosa. Lo dimostrano i modelli architettonici scelti per la Rotonda di Rovigo, a partire dal mausoleo di Diocleziano a Spalato, ben noti nei territori dominati da Venezia e funzionali alla creazione dell'immagine di una città sotto il segno della Serenissima.<br>The aim of the research was to study the Beata Vergine del Soccorso church, starting from its archive and from the anlysis of the accounting documents. In lack of the project's drawings, the goal was parsued throughout the realization of some digital reconstructions and the planning of a database, in which it was used the technique of markup. The ammount of data were useful to reconstruct the story of the two building sites (the one of the church anche the one of the bell tower), the original form of the church and to improve knoledge about the Renaissance buiding sites of the Veneto. Based on a project of Francesco Zamberlan, the octagonal church surrounded by a peristyle was built from 1594 to 1603, year in which its wood dome was completed; this was maybe the first single-shelled dome of the Serenissima Republic. However, in 1606, the cupola was demolished and replaced with a pitched roof. During time the church was modified several times, most of all in the twenties of the XVII century, when started the decoration of the inner space with statues and paintings, and at the beginning of the XVIII century, when the upper part of the central octagon was totally reshaped. In 1655 Baldassare Longhena designed the tower bell, which construction ended only in the eighties of the XIX century. To complete the study of the church was analized the context, the Polesine, in particular the city of Rovigo, that lived a phase of architectural renovation at the end of the XVI century. Investigate the patronage of the Rotonda underlined the collective dimension of this work: built as a sanctuary, from the 1612 the building became ufficially a civic temple. For this change and for the inside decorations the Rotonda is a real unicum in the panorama in the Veneto of the Renaissance period. The study about the church was supported by a detailed analysis of the architect of the church Francesco Zamberlan and of the reasons why he was chosed to plan the Rotonda. Often misunderstood by the critics, who believed he was a man of secondary importance, Zamberlan appears as an eclectic and complex figure, an architect capable of developing a personal language, dry and simple, suitable for containing building costs. Therefore not just a collaborator of Andrea Palladio, but an architect able to meet the needs of ambitious patrons, but withlimited economic resources. Models choosen for the Rotonda, like the Mausoleum of Diocletian in Split, prove that; they were wellknown in the territories dominated by Venice and functional for the creation of the city image under the sign of the Serenissima.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
8

Paglioli, Simona <1977&gt. "Il modello della Santa Casa di Loreto : tipologie architettoniche e devozionali fra Lombardia e Veneto nella prima metà del XVII secolo." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/8298.

Повний текст джерела
Анотація:
Il lavoro presenta una sintesi storica e critica sul culto della Madonna di Loreto, con particolare riferimento alla diffusione delle repliche architettoniche della Santa Casa in epoca postridentina. L'intento è quello di fare chiarezza sulla complessa fenomenologia lauretana, avanzando una proposta di lettura metodologica alternativa basata sul confronto fra alcuni sacelli-copia realizzati nella prima metà del XVII secolo a Cremona e diocesi, Mantova, Brescia e Verona. Più che un inventario di casi, il lavoro presenta una classificazione tipologica degli aspetti fondanti del culto: attraverso l’analisi comparata dei contesti sociali e dei sistemi costruttivi, l'obiettivo è quello di comprendere se, e in quale misura, i sacelli individuati come oggetto della ricerca si siano effettivamente ispirati a un unico modello, al fine di approntare una sorta di albero genealogico dei prototipi lauretani riconducendo edifici e opere in seno a una determinata tradizione devozionale o ramo iconografico di riferimento
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
9

Alberton, Angelamaria. ""Finchè Venezia salva non sia": garibaldini e garibaldinismo in Veneto (1848-1866)." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3427331.

Повний текст джерела
Анотація:
My research aims at to analyse the phenomenon of Garibaldinism set in a regional contest, the Venetian one, that is traditionally considered moderate and conservative, but where the growing desire to get rid of the Austrian rule, particularly in the years 1859-1866, brought about a good deal of activities. The survey focuses on a proper number of venetian garibaldinians, especially (but not only) belonging to the formation of the “Mille”. I utilized not only ordinary civil and military documents, but mainly memories, diaries and letters, to reconstruct significant facts in their lives and to tackle various topics: the basic motivations of “becoming garibaldinians” (ideal, economic and psychological-existential level); the Venetian emigration first to Piedmont and then to the Kingdom of Italy on the years 1859-1866 (Austrian measures preventing escapes abroad, political-diplomatic use of Venetian emigrants in the couple of years 1859-1860, important role of a legal aid, but also of preventive control, played by the Central political venetian committee led by Alberto Cavalletto and its subsidiary committees, difficult management of emigrants by the Italian government, problems deriving from being exiles, the presence of a false political emigration etc.); the action moved by followers of Mazzini and Garibaldi (mazzinians and garibaldinians including a few moderate pro-garibaldian militants), inside and outside Veneto, to speed up its liberation, up to 1866 regular war versus Austria. On the bases of the data collected in the course of my project, I tried to explain how is possible to talk about garibaldinism in Veneto, aware that the answer can vary, depending on the emotional, military or political accepted meaning of this term, so opening different and not obvious scenarios.<br>La mia ricerca si propone di analizzare il fenomeno del Garibaldinismo in un contesto regionale, quello Veneto, tradizionalmente considerato moderato e conservatore ma dove il crescente desiderio di liberarsi dal dominio austriaco in particolare negli anni 1859-1866, determina un notevole attivismo. L’indagine si concentra su un numero appropriato di garibaldini veneti, specialmente (ma non solo) appartenenti alla formazione dei “Mille”. Ho utilizzato non solo documenti civili e militari ma sopratutto memorie, diari e lettere per ricostruire fatti significativi delle loro vite e per affrontare varie tematiche: le motivazioni base del “diventare garibaldini” (livello ideale economico e psicologico-esistenziale), l’emigrazione veneta prima in Piemonte e poi nel Regno d’Italia negli anni 1859-1866 (misure austriache contro le fughe all’estero, l’uso politico-diplomatico degli emigrati veneti nel 1859-1860, l’importante ruolo di patrocinio ma anche di controllo preventivo, svolto dal Comitato politico centrale Veneto guidato da Alberto Cavalletto e i comitati affiliati, la difficile gestione degli emigrati da parte del governo italiano, i problemi della vita d’esilio, la presenza di falsi emigrati politici etc).L’azione svolta dai seguaci di Mazzini e Garibaldi (ma anche da moderati filo garibaldini), dentro e fuori il Veneto, per affrettarne la liberazione, fino alla guerra regolare del 1866 contro l’Austria. In base ai dati raccolti nel corso del lavoro ho cercato di spiegare come sia possible parlare di garibaldinismo in Veneto, consapevole che la risposta può variare in base all’ accezione politica, militare o emozionale di questo termine aprendo così scenari differenti e inediti.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
10

PORTINARI, Stefania. "Istituzioni e movimenti artistici, collezionismo e gallerie nel Veneto negli anni Settanta del Novecento. Dottorato di ricerca in Storia dell'arte, 18° ciclo." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari. Facoltà di Lettere e Filosofia, 2007. http://hdl.handle.net/10278/35098.

Повний текст джерела
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
Більше джерел
Ми пропонуємо знижки на всі преміум-плани для авторів, чиї праці увійшли до тематичних добірок літератури. Зв'яжіться з нами, щоб отримати унікальний промокод!