Дисертації з теми "Sociologia del territorio e dei confini"
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Rovati, Massimiliano. "La "città proibita": il porto vecchio e i nuovi confini. Quale futuro per Trieste?" Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2013. http://hdl.handle.net/10077/8622.
Повний текст джерелаLa questione inerente il progetto di recupero del Porto Vecchio di Trieste, uno dei siti di maggior pregio storico-architettonico della zona costiera italiana, da almeno 30 anni rappresenta la cartina di tornasole dello stato della città intera, sotto il profilo politico, sociale ed economico. Trieste, da sempre una città considerata laboratorio etnico, politico e sociale dagli osservatori qualificati, in realtà racchiude in sé due anime contrapposte che si confrontano: una aperta e cosmopolita, l’altra misantropa ed impaurita, amante di muri e confini. Oggi più che mai questo duello risulta esiziale per le prospettive future di una città ubicata nel cuore dell’Europa del terzo millennio, in costante calo demografico, con l’età media degli abitanti in continua crescita, in preda ad una sorta di lenta ma inesorabile decadenza. L’occasione di analizzare il progetto di recupero del Porto Vecchio assume rilevanza anche sotto il profilo psicologico e sociale, in una vicenda che continua a sortire i suoi effetti più deleteri, dove i confini politici e geografici sono stati sostituiti da quelli mentali, invisibili, ma fortemente presenti negli abitanti di questa città. All’interno di questa danza macabra giocata sulle spoglie di quella che viene definita “città proibita”, si muovono i protagonisti istituzionali, politici ed amministrativi, ma anche e soprattutto i cittadini, i quali vengono interpellati attraverso un sondaggio che in 5 sezioni riassume i concetti ritenuti principali ai fini della ricerca: il rapporto con la città di Trieste, l’atteggiamento nei confronti dei politici e degli amministratori, la presenza del Punto Franco, l’opinione sul progetto di recupero e sulla destinazione del Porto Vecchio, l’influenza dei media e del web. La visione dicotomica di una città dalle due anime contrapposte, trova conferma anche nelle diverse interviste realizzate con gli attori e i testimoni qualificati. Il quadro complessivo che si ricava attraverso l’analisi dei risultati, è utile a confermare le ipotesi di partenza, ossia l’importanza del sito in questione e la sua rappresentatività in chiave politica, economica e sociale, per quello che sarà il futuro di Trieste, in un processo in continuo divenire nel quale le geometrie variabili e la trasversalità degli schieramenti, uniti alla non soluzione dei problemi strutturali, sembrano mantenere sospesa la collocazione temporale della città e a rimandare, in maniera quasi compiaciuta, qualsiasi decisione.
XXIV Ciclo
1965
Marchiori, Annachiara <1992>. ""La vulnerabilità delle donne richiedenti asilo e rifugiate: i contesti del territorio del Veneziano e delle città giordane"." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17766.
Повний текст джерелаViola, Maura <1986>. "Lavorare Contro le Discriminazioni. Il Progetto dei Laboratori Anti- Discriminazioni con le Scuole Superiori del Territorio Veneziano." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4151.
Повний текст джерелаMigotto, Elisa <1997>. "VINO: ESPRESSIONE DEL TERRITORIO IL FENOMENO DELL’ENOTURISMO COME STRUMENTO DI SVILUPPO PER IL VENETO." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20200.
Повний текст джерелаRui, Martina <1995>. "Dal campeggio al territorio: turismo sostenibile e conoscenza dei luoghi lungo il litorale di Cavallino – Treporti." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21394.
Повний текст джерелаTUBALDI, MICHELE. "La cultura contemporanea per lo sviluppo del territorio urbano. Prospettive socio-economiche e giuridiche." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2012. http://hdl.handle.net/11566/242067.
Повний текст джерелаFollowing the dematerialization derived from the postmodern production phase, the cities, considered the focal points of the future worldwide economic and social development, have had to face the advent of new elements that individuals are seeking to define themselves in the social context. Elements relating to immaterial aspect of goods, or to what has been called “the cultural capital”, as the knowledge and experiences. All these dynamics are part of the thesis "La cultura contemporanea per lo sviluppo del territorio urbano. Prospettive socio-economiche e giuridiche". Nowadays, the cultural phenomenon concerns the imaginary function of goods and experiences, relevant to distinction and success of the individual in the social fabric. This path concerns an idea of culture acting directly on the economic sphere, thorough the acquisition, by individuals, of the experiences usable in the social fabric. The aim of the thesis is to investigate how these elements affect territorial contexts. The case studies considered are Berlin, Manchester and the East Village in New York City, urban environments that have acted in the direction of a transformation driven by culture, and their most important features are identified, about the elements qualifying the urban development according to the parameters of economic competitiveness and social cohesion. Finally, it’s advanced the analysis of the tools available to local administrators in Italy, country with the largest cultural heritage in the world. The theoretical approaches emerged in the first two chapters, with the evidences of case studies of the third and the operational difficulties come out in the fourth, confirm and reinforce the idea of a methodological proposal that rests on the cultural dimension, in order to achieve a satisfactory social and economic progress for those cities that wish to handle, in a (pro)positive way, their cyclical shocks.
Chiara, Matteo <1992>. "Strategie, ruolo e tecniche di governance di rete per le PA nello sviluppo socio-economico del territorio." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14371.
Повний текст джерелаFacchini, Andrea <1976>. "Il cibo come creatore di circoli virtuosi. Slow Food e Terra Madre, eccellenze nello sviluppo sostenibile del territorio." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2550/1/Facchini_Andrea_tesi.pdf.
Повний текст джерелаFacchini, Andrea <1976>. "Il cibo come creatore di circoli virtuosi. Slow Food e Terra Madre, eccellenze nello sviluppo sostenibile del territorio." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2550/.
Повний текст джерелаDomaneschi, L. "Una cucina originale : un’indagine qualitativa sulla “cucina di territorio” nel caso di una città del Nord Italia." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2007. http://hdl.handle.net/2434/46640.
Повний текст джерелаDi, Muzio Giorgia <1978>. "Donne esteuropee nel mercato dell'assistenza e della cura in Italia: percorsi, vulnerabilità e strategie. Un approfondimento nel territorio forlivese." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2568/1/Giorgia_DiMuzio_tesi.pdf.
Повний текст джерелаDi, Muzio Giorgia <1978>. "Donne esteuropee nel mercato dell'assistenza e della cura in Italia: percorsi, vulnerabilità e strategie. Un approfondimento nel territorio forlivese." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2568/.
Повний текст джерелаGnarini, Daniela. "Doing it better: economic performance and social mobility of migrant entrepreneurs in Rome and Milan restaurant sector." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2019. https://hdl.handle.net/11572/367884.
Повний текст джерелаCLAPS, ENRICO ROCCO. "L'Embeddedness dei nuovi settori produttivi high-tech: il caso delle biotecnologie." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2014. http://hdl.handle.net/10281/51990.
Повний текст джерелаOncini, Filippo. "Feeding Distinction: Constrictions and Constructions of Dietary Compliance." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2018. https://hdl.handle.net/11572/368585.
Повний текст джерелаANDREATTA, DANIELA. "Un’analisi esplorativa delle determinanti della gestione illegale dei rifiuti: il caso italiano." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2019. http://hdl.handle.net/10280/55868.
Повний текст джерелаIn the last several decades, illegal waste management (IWM) has attracted great academic and public attention. Due to its negative consequences not only for the environment, but also for public health and economic growth, scholars started to be interested in the dynamics of IWM and in how to prevent it. Some studies stressed the existence of different factors that can determine the phenomenon, but very few of them have empirically tested their validity. Consequently, developing new research on the topic is still necessary. The present study conducts an explorative analysis of the socio-economic, policy and performance-driven and criminal factors influencing IWM in Italy. After the identification of the most relevant determinants according to the literature, the objective is to empirically test them. First, thanks to a unique dataset focused on the Italian context, the study quantitatively investigates the effect of different factors on the phenomenon through an econometric analysis. Second, the study realises a crime script analysis to explore which factors suggested by the literature and tested in the quantitative part emerge also in concrete case studies and how they effectively intervene in the Italian waste cycle. Results indicate that IWM is determined by: i) a low level of economic development and population density, a high level of education and tourists’ presence; ii) inefficiency in environmental regulation, enforcement and waste performances; iii) the presence of organised crime and the diffusion of economic and fiscal crimes. According to these findings, the study not only deepens the knowledge of the phenomenon, but it is also able to provide some policy suggestions to efficiently hinder illegal conducts related to waste management.
ANDREATTA, DANIELA. "Un’analisi esplorativa delle determinanti della gestione illegale dei rifiuti: il caso italiano." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2019. http://hdl.handle.net/10280/55868.
Повний текст джерелаIn the last several decades, illegal waste management (IWM) has attracted great academic and public attention. Due to its negative consequences not only for the environment, but also for public health and economic growth, scholars started to be interested in the dynamics of IWM and in how to prevent it. Some studies stressed the existence of different factors that can determine the phenomenon, but very few of them have empirically tested their validity. Consequently, developing new research on the topic is still necessary. The present study conducts an explorative analysis of the socio-economic, policy and performance-driven and criminal factors influencing IWM in Italy. After the identification of the most relevant determinants according to the literature, the objective is to empirically test them. First, thanks to a unique dataset focused on the Italian context, the study quantitatively investigates the effect of different factors on the phenomenon through an econometric analysis. Second, the study realises a crime script analysis to explore which factors suggested by the literature and tested in the quantitative part emerge also in concrete case studies and how they effectively intervene in the Italian waste cycle. Results indicate that IWM is determined by: i) a low level of economic development and population density, a high level of education and tourists’ presence; ii) inefficiency in environmental regulation, enforcement and waste performances; iii) the presence of organised crime and the diffusion of economic and fiscal crimes. According to these findings, the study not only deepens the knowledge of the phenomenon, but it is also able to provide some policy suggestions to efficiently hinder illegal conducts related to waste management.
VITALE, TOMMASO. "Conflitti e produzione normativa: un approccio pragmatico. Tre casi di conflitto sulla destinazione di aree pubbliche." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2003. http://hdl.handle.net/10281/10448.
Повний текст джерелаPALADINI, ROBERTO. "ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA COME ATTORI DI GOVERNANCE URBANA Dottorato di ricerca in “architettura, città e design” curriculum “Pianificazione territoriale e politiche pubbliche del territorio”." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/11578/301592.
Повний текст джерелаDUGATO, MARCO. "L'INTERAZIONE TRA LE CARATTERISTICHE DEI QUARTIERI E L'AMBIENTE FISICO NELLA DETERMINAZIONE DELLA VULNERABILITÀ AL CRIMINE NEI MICROLUOGHI. PROVE EMPIRICHE DA UNA VALUTAZIONE SPAZIALE MULTILIVELLO DEL RISCHIO DI CRIMINALITÀ A MILANO, IT E IZTAPALAPA, MX." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/98602.
Повний текст джерелаSeveral theories focus on the links between crime and specific characteristics of places and communities. However, only a few applied studies explicitly purport that contextual factors may combine in determining crime risk and that their criminogenic influences may operate at different geographical scales. This study aims to investigate how certain features of the urban landscape (micro-level) interact with each other, as well as with demographic, economic and social characteristics of the surrounding neighbourhoods (meso-level), to determine spatial vulnerability to crime and, ultimately, the likelihood of a criminal event. This study conducts a spatial crime risk assessment for robberies and violent crimes in two large urban areas: Milan, Italy and Iztapalapa, Mexico. The case studies are focused on two very different countries, which allows for both the assessment of the influence of broader contextual effects (macro-level) and to test certain theoretical assumptions outside the Anglo-Saxon environment. The analysis is grounded in the Risk Terrain Modeling approach. However, in contrast to previous applications, the analysis in this study relies on a multi-level regression model including interaction terms. The study also proposes innovative methods through which to display and communicate its findings. Overall, the results demonstrate that contextual factors measured at different geographical scales interact significantly among them to determine crime risk. This finding suggests combining inputs from different theories in order to understand the dynamics behind crime occurrence. Furthermore, the proposed method generally allows us to better predict the locations of future crimes and enables the generation of more precise risk narratives to inform policies and interventions.
DUGATO, MARCO. "L'INTERAZIONE TRA LE CARATTERISTICHE DEI QUARTIERI E L'AMBIENTE FISICO NELLA DETERMINAZIONE DELLA VULNERABILITÀ AL CRIMINE NEI MICROLUOGHI. PROVE EMPIRICHE DA UNA VALUTAZIONE SPAZIALE MULTILIVELLO DEL RISCHIO DI CRIMINALITÀ A MILANO, IT E IZTAPALAPA, MX." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2021. http://hdl.handle.net/10280/98602.
Повний текст джерелаSeveral theories focus on the links between crime and specific characteristics of places and communities. However, only a few applied studies explicitly purport that contextual factors may combine in determining crime risk and that their criminogenic influences may operate at different geographical scales. This study aims to investigate how certain features of the urban landscape (micro-level) interact with each other, as well as with demographic, economic and social characteristics of the surrounding neighbourhoods (meso-level), to determine spatial vulnerability to crime and, ultimately, the likelihood of a criminal event. This study conducts a spatial crime risk assessment for robberies and violent crimes in two large urban areas: Milan, Italy and Iztapalapa, Mexico. The case studies are focused on two very different countries, which allows for both the assessment of the influence of broader contextual effects (macro-level) and to test certain theoretical assumptions outside the Anglo-Saxon environment. The analysis is grounded in the Risk Terrain Modeling approach. However, in contrast to previous applications, the analysis in this study relies on a multi-level regression model including interaction terms. The study also proposes innovative methods through which to display and communicate its findings. Overall, the results demonstrate that contextual factors measured at different geographical scales interact significantly among them to determine crime risk. This finding suggests combining inputs from different theories in order to understand the dynamics behind crime occurrence. Furthermore, the proposed method generally allows us to better predict the locations of future crimes and enables the generation of more precise risk narratives to inform policies and interventions.
ULERI, FRANCESCA. "AGRO-ESPORTAZIONE E CAMBIAMENTI AGRARI LATINOAMERICANI: UN'ANALISI SOCIOLOGICA DELL' EVOLUZIONE DELL' ECONOMIA CONTADINA SOTTO LA MERCIFICAZIONE DELLA QUINOA NELL' ALTOPIANO MERIDIONALE BOLIVIANO. EFFETTI SU TERRA LAVORO E SICUREZZA ALIMENTARE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2020. http://hdl.handle.net/10280/72837.
Повний текст джерелаSince the 1980s the development of the global agro-food system has undergone a process of progressive globalization which has affected both complex of production and patterns of consumption. This trend has firstly resulted in a growing vertical integration of the agricultural producers on global markets. Their action has been mutually bound to the action of others specialized actors (e.g. input suppliers, intermediaries, marketers etc.) operating on the input and output markets. In the same way, the recent transformations of consumer behaviors, in the so-called westernized countries, have impacted on spatial and territorial contests different from the ones that have triggered them, thus contributing to reshape modes and practices of production in those complexes that enter the market in order to meet a new diversified agro-food demand. The orientation towards new products, such as organic products, functional foods, or “exotic” products rich in nutritional properties, that until recently belonged exclusively to specific market niches, marks today the profile of the supply on the large distribution channels. The evolution of the consumption preferences has had, and still continues to have, a decisive influence in incorporating new territories and groups of producers into the global value chain from which they had remained excluded during the previous Fordist period. Nonetheless, the integration into the global market has proceeded in connection to a process of commodification of the production cycle that, on the one hand, has detached the product from the territories of origin and (fetishization), on the other hand, has restructured the agrarian ground. This thesis after describing the above scenario in relation to its impact on the Latin American agrarian context, moves to focus on a specific case study regarding the evolution of the peasant economy in the Bolivian Altiplano sur under the international quinoa boom. This evolution is analyzed in the light of the changes in the land access system, agricultural labour organization and food security. The contribution is based on an empirical research carried out in three rural municipalities of the Bolivian Southern Highlands through a quali-quantitative methodology comprising the use of semi-structured interviews, specific standardized methodologies for the assessment of the food security level (FCS, ELCSA), and the administration of a questionnaire to a sample of local quinoa producers. Data have been interpreted through the lenses of a complex theoretical framework entailing the Marxist thought, the Chayanovian theorization on the peasant economy, the Polanyian institutionalism and the recent contributions of the Wgeningen Rural Sociology School. By starting from the analysis of the traditional way through which the Andean communities have historically organized themselves in order to provide the peasant households with the sufficient access to land and labour as to satisfy their reproduction needs, the thesis moves to present the social impact of the export boom. It shows new land-grabbing mechanisms, concentration of access to land and erosion of the community action which are now placing the local peasant economy in a pathway of erosion and differentiation in front of emerging social conflicts and vulnerabilities in the sphere of food security.
ULERI, FRANCESCA. "AGRO-ESPORTAZIONE E CAMBIAMENTI AGRARI LATINOAMERICANI: UN'ANALISI SOCIOLOGICA DELL' EVOLUZIONE DELL' ECONOMIA CONTADINA SOTTO LA MERCIFICAZIONE DELLA QUINOA NELL' ALTOPIANO MERIDIONALE BOLIVIANO. EFFETTI SU TERRA LAVORO E SICUREZZA ALIMENTARE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2020. http://hdl.handle.net/10280/72837.
Повний текст джерелаSince the 1980s the development of the global agro-food system has undergone a process of progressive globalization which has affected both complex of production and patterns of consumption. This trend has firstly resulted in a growing vertical integration of the agricultural producers on global markets. Their action has been mutually bound to the action of others specialized actors (e.g. input suppliers, intermediaries, marketers etc.) operating on the input and output markets. In the same way, the recent transformations of consumer behaviors, in the so-called westernized countries, have impacted on spatial and territorial contests different from the ones that have triggered them, thus contributing to reshape modes and practices of production in those complexes that enter the market in order to meet a new diversified agro-food demand. The orientation towards new products, such as organic products, functional foods, or “exotic” products rich in nutritional properties, that until recently belonged exclusively to specific market niches, marks today the profile of the supply on the large distribution channels. The evolution of the consumption preferences has had, and still continues to have, a decisive influence in incorporating new territories and groups of producers into the global value chain from which they had remained excluded during the previous Fordist period. Nonetheless, the integration into the global market has proceeded in connection to a process of commodification of the production cycle that, on the one hand, has detached the product from the territories of origin and (fetishization), on the other hand, has restructured the agrarian ground. This thesis after describing the above scenario in relation to its impact on the Latin American agrarian context, moves to focus on a specific case study regarding the evolution of the peasant economy in the Bolivian Altiplano sur under the international quinoa boom. This evolution is analyzed in the light of the changes in the land access system, agricultural labour organization and food security. The contribution is based on an empirical research carried out in three rural municipalities of the Bolivian Southern Highlands through a quali-quantitative methodology comprising the use of semi-structured interviews, specific standardized methodologies for the assessment of the food security level (FCS, ELCSA), and the administration of a questionnaire to a sample of local quinoa producers. Data have been interpreted through the lenses of a complex theoretical framework entailing the Marxist thought, the Chayanovian theorization on the peasant economy, the Polanyian institutionalism and the recent contributions of the Wgeningen Rural Sociology School. By starting from the analysis of the traditional way through which the Andean communities have historically organized themselves in order to provide the peasant households with the sufficient access to land and labour as to satisfy their reproduction needs, the thesis moves to present the social impact of the export boom. It shows new land-grabbing mechanisms, concentration of access to land and erosion of the community action which are now placing the local peasant economy in a pathway of erosion and differentiation in front of emerging social conflicts and vulnerabilities in the sphere of food security.
Dimitriadis, I. "MIGRANT CONSTRUCTION WORKERS' TACTICS TO COPE WITH UNEMPLOYMENT DURING THE CRISIS : CASE STUDY ON ALBANIAN IMMIGRANTS IN MILAN AND ATHENS." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2017. http://hdl.handle.net/2434/543513.
Повний текст джерелаLAMPUGNANI, DAVIDE. "SMART CITIES E PROCESSI DI TRADUZIONE SOCIO-TECNICA. IL CASO DI TORINO SMART CITY." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6764.
Повний текст джерелаThe object of the thesis is the study of the relationship between technology and society within the phenomenon of smart cities. In particular, referring to the Science and Technology Studies approach, the research aims at investigating the processes of socio-technical translation of the “smart city” idea by empirically addressing the Italian field and the case study of the city of Turin. At conceptual and methodological level, we show the necessity of a dialogue and an integration between the thick description of socio-technical processes and the wider context within which these are embedded. At historical level, the thesis traces a trajectory that, starting from the modern networked city of mid ‘800 and continuing up to intelligent cities and smart growth movements of the 90s, reaches the global raising of the smart city in 2008-2009. Finally, at present, the work underlines the ambivalent relationship between narrations and forms of socio-technical translation pushed by entrepreneurial and international institutional actors and narrations and forms of translation developed by cities. By analyzing the case of Torino Smart City the thesis shows both the inherent potentialities of the “smart city” idea and the risks connected with the reproduction of forms of techno-determinism and techno-utopianism.
LAMPUGNANI, DAVIDE. "SMART CITIES E PROCESSI DI TRADUZIONE SOCIO-TECNICA. IL CASO DI TORINO SMART CITY." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2015. http://hdl.handle.net/10280/6764.
Повний текст джерелаThe object of the thesis is the study of the relationship between technology and society within the phenomenon of smart cities. In particular, referring to the Science and Technology Studies approach, the research aims at investigating the processes of socio-technical translation of the “smart city” idea by empirically addressing the Italian field and the case study of the city of Turin. At conceptual and methodological level, we show the necessity of a dialogue and an integration between the thick description of socio-technical processes and the wider context within which these are embedded. At historical level, the thesis traces a trajectory that, starting from the modern networked city of mid ‘800 and continuing up to intelligent cities and smart growth movements of the 90s, reaches the global raising of the smart city in 2008-2009. Finally, at present, the work underlines the ambivalent relationship between narrations and forms of socio-technical translation pushed by entrepreneurial and international institutional actors and narrations and forms of translation developed by cities. By analyzing the case of Torino Smart City the thesis shows both the inherent potentialities of the “smart city” idea and the risks connected with the reproduction of forms of techno-determinism and techno-utopianism.
BORGHI, PAOLO. "SELF-EMPLOYED COLLECTIVE REPRESENTATION Strategies in emerging fields: a comparative perspective on Italy and Germany." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2018. http://hdl.handle.net/10281/241191.
Повний текст джерелаThe research project aims to explore in a comparative perspective the emerging field of self-employment representation in Italy and Germany. In doing so the traditional organizations and the new ones are the main focus as well their representation strategies. The research design is built on 9 phases: 1) the mapping of the organisations. 2) The interviews to experts in order to fine tune the borders of the mapping and to integrate it. 3) The selection of the organisations both in Italy and Germany according to common criteria. 4) The in-depth study through a multi-method approach (semi-structured interviews, document analysis and observations). The multi-method approach has allowed to triangulate, contextualise and validate the data collected. 5) A further in depth study of six organisations through in depth interviews, ethnographies also through digital social networks 6) The archiving and coding through Atlas-ti of all the collected documentation. 7) The processing of coded data. 8) The analysis of the data processed and 9) The transversal phase based on the literature analysis. The theoretical approach is based on the idea that both new organisations and the traditional ones are involved in the same emerging strategic action field (Fligstein, 2001a; Fligstein & McAdam, 2012). The concept of field therefore is discussed starting from the seminal work of Pierre Bourdieu, passing through the theoretical approach promoted by the Neo-Institutionalist School. In particular, the concept of isomorphism (DiMaggio & Powell, 1983) has been considered. Bourdieu’s and Powell/Di Maggio works are part of the strong basement on which Fligstein and McAdam develop the idea of emerging strategic action fields. The general approach adopted with the theory of emerging strategic action fields has been complemented by the ethnographic perspective on complex organizations (Chap.3.3.1) proposed by Barbara Czarniawska (Czarniawska-Joerges, 1992; B. Czarniawska, 2004, 2009). The idea behind this choice is to go beyond the formal positions and declarations taken by the organisations studied in order to fully understand the reasons and motivations for the choices made and the positions expressed. In this regard, it was also fundamental to consider a classic approach to the study of organizations that focuses on the sensmaking process (Weick, 1979, 1995, 2009). In order to fully develop this approach it was necessary to consider both an emic and an ethical perspective (Harris, 1976) with respect to the subjects studied. In particular, the subject-oriented approach (Armano & Murgia, 2013) applied to the key actors of the selected organizations, has allowed to reconstruct the plurality of the existing perspectives within the organisations. The starting point of the fieldwork has been the mapping of the relevant organizations existing in Italy and Germany. This activity made it possible to bring as close as possible the universe of existing organisations and then select, on the basis of common criteria, the most relevant organisations. The birth of the organisations is the first dimension analysed. Moreover, according to the theoretical approach adopted the shapes, the structures, the rules governing the organisations as well as their resources have been considered. After that the representations strategies have been analysed and compared both within different organisations in the same countries and between similar organisations in Italy and Germany. After that the external environment populated by allies, enemies and other relevant players such as public institutions has been taken into account through the point of view of the key actors and through the analysis of documents. Finally the urban dimension, one of the relevant variable that influence the structuring process of self-employment representation has been considered.
Bojović, Dragana <1979>. "New options for public engagement with climate change adaptation using information and communication technologies." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/3975.
Повний текст джерелаFOSSATI, SERENA. "ENVIRONMENTAL ACTIVISM AS IDENTITY PROJECT: THE CASE OF STUDENT ENVIRONMENTAL ASSOCIATIONS IN CHINA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/39109.
Повний текст джерелаThe study explores the distinctive features of the environmental identity promoted by Chinese students environmental associations (SEAs), and the social media practices involved in their identity management processes. A second level of analysis investigates how activists negotiate their identification with the environmental identity projects fostered by their organizations. The ethnographic research focuses on ten SEAs located in Beijing. The data collection process is based on extensive usage of in-depth interviews with staff members, participant observations of activities, and content analysis of materials posted on SEAs’ social media accounts (Sina Weibo, WeChat), and materials shared by members on their WeChat Moments over a six-month period (February- July 2016). Results reveal that SEAs environmental identities are plural and composite in themselves. I propose a tripartite taxonomy, which includes sustainable lifestyle-related identities, referring to the responsibility of students to reduce their carbon footprint, by addressing the sources of their impact (in relation to water, energy, food conservation, green travel practices); investigation-related identities, consisting in students’ meaningful engagement in the understanding of environmental issues, and contribution to their solution through concrete action; and social identities, referring to SEAs determination to be concerned about social issues, by engaging in charity projects.
FOSSATI, SERENA. "ENVIRONMENTAL ACTIVISM AS IDENTITY PROJECT: THE CASE OF STUDENT ENVIRONMENTAL ASSOCIATIONS IN CHINA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2018. http://hdl.handle.net/10280/39109.
Повний текст джерелаThe study explores the distinctive features of the environmental identity promoted by Chinese students environmental associations (SEAs), and the social media practices involved in their identity management processes. A second level of analysis investigates how activists negotiate their identification with the environmental identity projects fostered by their organizations. The ethnographic research focuses on ten SEAs located in Beijing. The data collection process is based on extensive usage of in-depth interviews with staff members, participant observations of activities, and content analysis of materials posted on SEAs’ social media accounts (Sina Weibo, WeChat), and materials shared by members on their WeChat Moments over a six-month period (February- July 2016). Results reveal that SEAs environmental identities are plural and composite in themselves. I propose a tripartite taxonomy, which includes sustainable lifestyle-related identities, referring to the responsibility of students to reduce their carbon footprint, by addressing the sources of their impact (in relation to water, energy, food conservation, green travel practices); investigation-related identities, consisting in students’ meaningful engagement in the understanding of environmental issues, and contribution to their solution through concrete action; and social identities, referring to SEAs determination to be concerned about social issues, by engaging in charity projects.
MAZZUCOTELLI, SALICE SILVIA. "L'ARTE DELLO SPAZIO PUBBLICO: ATTORI E PRATICHE DELLA PUBLIC ART." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/677.
Повний текст джерелаThis dissertation contributes to the ongoing debates about the transformations of contemporary cities, which has long invested urban sociology and, more recently, has become a concern in the sociology of culture. It also explores the possibility to build bridges between these disciplines and the production of art in public space known as Public Art. The transformed relationship between the city’s physical form, its production systems and the different ways in which public space is used nowadays creates new areas for the elaboration of social identities. Through a qualitative study carried out in Italy and the United States, it also shows how contemporary Public Art requires a redefinition of the “public” role of art and artists: as it tests new strategies of symbolic communication in public space and it tries to get in contact with the local dimension, Public Art becomes an innovative formula of representation of the territory.
MAZZUCOTELLI, SALICE SILVIA. "L'ARTE DELLO SPAZIO PUBBLICO: ATTORI E PRATICHE DELLA PUBLIC ART." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/677.
Повний текст джерелаThis dissertation contributes to the ongoing debates about the transformations of contemporary cities, which has long invested urban sociology and, more recently, has become a concern in the sociology of culture. It also explores the possibility to build bridges between these disciplines and the production of art in public space known as Public Art. The transformed relationship between the city’s physical form, its production systems and the different ways in which public space is used nowadays creates new areas for the elaboration of social identities. Through a qualitative study carried out in Italy and the United States, it also shows how contemporary Public Art requires a redefinition of the “public” role of art and artists: as it tests new strategies of symbolic communication in public space and it tries to get in contact with the local dimension, Public Art becomes an innovative formula of representation of the territory.
LAZZERINI, ILARIA. "L'IMPLEMENTAZIONE DELLA "CONVENZIONE ILO N.169" : EFFETTI SULLA GESTIONE DELLE TERRE COLLETTIVE IN ARGENTINA E CILE." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2014. http://hdl.handle.net/2434/245728.
Повний текст джерелаGUARINO, LAURA. "Casà è di chi l'abita. Forme e significati dell'abitare a Casablanca." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2020. http://hdl.handle.net/11567/1009446.
Повний текст джерелаLastrico, V. "PROCESSI DECISIONALI E MOVIMENTI DI PROTESTA TRA SCIENZA E POLITICA. UNA COMPARAZIONE TRA ITALIA E FRANCIA SUL CASO ALTA VELOCITÀ." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2012. http://hdl.handle.net/2434/174183.
Повний текст джерелаAim of this work is to investigate how the structure of decision-making arenas, and specifically the opening to subjects with no specialized knowledge, can influence policy problem definition, in the case of highly contested policies involving techno-scientific and environmental issues. In order to do so a comparative analysis is carried out, comparing two cases related to the phenomena that often represent the most complex environmental conflicts, namely those of planning and location of major infrastructure particularly impacting for local life quality, such as high-speed railway lines. The choice fell on the two national cases, Italian and French, of the proposed cross-border line Turin-Lyon, for the cues they offer in terms of relation among different kinds of knowledge, collective action repertoires, structure of decision-making arenas, and in an attempt to provide an as original and complete as possible perspective of a phenomenon widely studied from different viewpoints, but on which no unequivocal result is reached. In fact, many researches are trying to explain the different degrees of conflict found on the same project from both sides of the border. In order to reach this goal they usually adopt strictly institutional and static explanations, underlining from time to time different supposed characteristics of French policy-making (the increased participation granted to the recipients, or on the opposite the greater role of imposition), as well as the greater or lesser confidence towards institutions and science. Aim of the thesis is rather to investigate the role the structuring and functioning of decision-making arenas may have in determining local reaction, but through the mediation made by social cognition. That means not only to investigate whether the method of decision may have a role in the explanation of the protest (or if on the contrary protest is to be charged only to the policy choice, beyond the way by which the choice is reached), but also how this happens. That is why, within the two cases with homogeneous decision-making process, some actors decide to use conflictual action repertoires, and others do not. The attempt is to understand how the structuring of the arenas (their inclusiveness degree, openness to forms of knowledge different from the techno-scientific official ones, legitimacy of local instances) influences the problem definition, and how this, in turn, retroacts on the decision-making itself (forcing policy-makers to a reframing) and acts as a stimulus for collective action and choice of action strategies (adhesion, technical reframing or protest). For this purpose the discourses produced by involved actors in the two cases are investigated through qualitative and quantitative techniques of political claims analysis, frame analysis and protest event analysis.
DI, PIERRI Marica. "Cambiamenti climatici e diritti umani. Il paradigma della Giustizia climatica e il ruolo delle climate litigations per la protezione dei diritti umani nel contesto clima-alterato." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2021. https://hdl.handle.net/10447/514951.
Повний текст джерелаTo what extent do the increasingly widespread, pervasive and dramatic impacts of climate change, jeopardise the resilience of the universally recognised human rights system? This research aims to discuss climate change challenges and what legal instruments are currently available to guarantee the full protection of fundamental rights in the new climate-altered context. The anthropogenic nature of climate change is a fundamental ground of this research: the relevance of the climate emergency in the current global scenario is in fact documented by decades of scientific evidence and series of accredited data, systematised and disseminated by research entities and international organisations. The review of the large number of available reports and the selection of the most relevant and accredited data constitute the skeleton of solid evidence on which this research is based. Since The Limits to Growth Report in 1972, countless publications have highlighted the dangers posed by the environmental incompatibility of the economic model with the full protection of human rights. Climate change emphasizes such incompatibility and increasingly threatens the enjoyment of most fundamental rights, including the right to life, health, a healthy environment, food, clean water and self-determination. International organisations, including the UN Human Rights Council, have affirmed and recognised that climate impacts have direct and indirect implications on the effective enjoyment of universal rights. For at least two decades, the United Nations, through its agencies, bodies and activities, have been trying to induce member states to coordinate and multiply their efforts to combat climate change to guarantee the protection of climate-related rights. Following the evolution of the human right to a healthy environment, the doctrinal discussion that arose around the emerging need for protection has been oriented towards the reinterpretation of existing cases in the light of current climate profiles. Alongside this effort of re-signification and specification, the push, coming from many sources, for the recognition of a specific "human right to a safe climate" appears very relevant. The theoretical register through which the analytical reading of the process of affirmation of the new demands is presented is that of Political Ecology, which provides an integrated approach to the reading of environmental issues, using elements of analysis borrowed from sociological and anthropological studies, political science, economics and legal science. Such perspective responds to the need to highlight the connections between political, social and economic factors and ecological challenges, paying particular attention to the effects of environmental threats in terms of justice, discrimination, socio-economic impoverishment and the role of social actors. This relationship is particularly relevant for the full understanding of the climate change phenomenon (both in terms of asymmetry of responsibilities and asymmetry of impacts) and for the identification of effective responses to counter the multiple social implications of global warming. The same kind of integrated perspective between environment, rights, vulnerability, social, political and economic factors, although with different origins and aims in principle, has led to the affirmation of the paradigm of first Environmental Justice and then Climate Justice. These notions are based on the observation of an unequal distribution of environmental and climate risks and impacts - which systematically penalises the most vulnerable sectors of the world's population with greater severity - and constitute the theoretical reference for this study. From a more strictly legal point of view, in addition to the reconstruction of the main stages of the international debate on the relationship between human beings and the environment, this research traces the path that led from the affirmation of the concept of sustainable development to the possibility of legally qualifying - and defend in court - the rights of future generations. The focal point of the excursus is the examination - with particular reference to the documents drawn up by UN bodies (Human Rights Council, General Assembly, Special Rapporteurs' Reports, etc.) - of the stratified links between climate change and the protection of human rights, as well as the existence and configurability of a human right to a stable and safe climate. The legal foundations, the contents and the potential in terms of effectiveness of the protection of such a right are widely argued in this study. The declination of the link between human rights and climate change through the recognition of a specific human right to a safe climate becomes stronger also in the light of the importance assumed by the judicial route to climate justice. In the last decade, legal actions in the climate field have become a tool for claiming and asserting the protection of individuals and communities from the impacts of climate change, used by civil society with increasing frequency and capillarity. The aforementioned scientific evidence shows that a drastic and rapid reduction in greenhouse gas (GHG) emissions is essential to avoid an irreversible imbalance in the climate system and to avert the consequences that ensue. Despite the international instruments in place and the existing national regulations, GHG emissions’ reduction has not yet taken place, a sign of the widespread inertia that is incompatible with a timely reversal of climate change. Consequently, this type of legal dispute aims to involve judicial bodies by calling on judges to play an active role in combating global warming. The examination of the theoretical orientations and the in-depth study of the different legal approaches and cultures from the vast and constantly evolving field of climate litigation, carried out by means of an extensive international cases study, traces a comprehensive overview of the new legal field, highlighting its relevance, trends, challenges, legal issues and perspectives. The rethinking of the role of law as a function of the containment of uncertainties about the future posed by climate change appears to be a central perspective to which this study aims to contribute; the basic question to be addressed is whether in a legal system capable of fully reflecting the scope of such urgency, climate inaction can be considered a violation of human rights and with what consequences. In a multi-dimensional climate governance system, climate litigation stands as a new and useful element and constitutes a valuable tool for the realisation of Climate Justice.
RENGHINI, Cristina. "Il sistema di tutela brevettuale nell'Unione Europea: il Brevetto Europeo con effetto unitario e il Tribunale Unificato dei Brevetti." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251086.
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