Дисертації з теми "Sistemi di pianificazione"
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Rocca, Lorenzo. "Sviluppo di nuovi algoritmi di pianificazione per sistemi non olonomici e con dinamica non linerare." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11606/.
Повний текст джерелаTurcutto, Sonia. "Analisi dei sistemi di pianificazione e controllo di aziende Make to Order. Il caso Tecnoplast infissi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.
Знайти повний текст джерелаD'Abundo, Maria. "Sviluppo e applicazione di un nuovo modello di pianificazione: il caso Celli UK Ltd." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.
Знайти повний текст джерелаDi, Bari Salvatore <1979>. "Dalla regione policentrica ai sistemi urbani. Locale e globale una ricerca di coerenze." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/2113/1/dibari_salvatore_tesi.pdf.pdf.
Повний текст джерелаDi, Bari Salvatore <1979>. "Dalla regione policentrica ai sistemi urbani. Locale e globale una ricerca di coerenze." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/2113/.
Повний текст джерелаVESPOLI, Silvestro (ORCID:0000-0003-2042-2668). "Un'architettura semi-eterarchica per sistemi di Pianificazione e Controllo della Produzione per l'Industria 4.0." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2022. http://hdl.handle.net/10446/207096.
Повний текст джерелаMacor, Lisa <1989>. "Energia e Territorio Integrazione della variabile energetica nella pianificazione territoriale del comune di Caorle." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3486.
Повний текст джерелаNicolosi, Rosario. "Valutazione di affidabilità e adeguatezza per la pianificazione di sistemi e distribuzione multi-microrete. Dispacciamento ottimo delle risorse nell'esercizio di microreti autonome." Doctoral thesis, Università di Catania, 2012. http://hdl.handle.net/10761/1101.
Повний текст джерелаFiaschi, Stefano. "Studio della pinificazione di sistemi interleaved DAS MIMO in ambiente indoor." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4080/.
Повний текст джерелаMasini, Laura. "STATUS QUO[LA] Protocollo di valutazione del patrimonio edilizio scolastico esistente per la pianificazione strategica degli interventi di riqualificazione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.
Знайти повний текст джерелаCarrano, Giovanna. "L’impatto dei sistemi di pianificazione e controllo sui percorsi di risanamento delle società partecipate pubbliche. Potenzialità e limiti alla luce della “riforma Madia”." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2017. http://hdl.handle.net/10556/2681.
Повний текст джерелаIl presente lavoro di ricerca ha come oggetto il processo di cambiamento che ha caratterizzato le società partecipate pubbliche negli ultimi anni, focalizzando precisamente la propria attenzione su quanto previsto dal decreto legislativo 175/2016 Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica emanato in attuazione della riforma Madia, che ha richiamato l’attenzione degli studiosi di discipline economiche ed, in particolare, di economia aziendale. L’introduzione dei modelli di gestione manageriale, il cambiamento dei valori guida dell’agire amministrativo, il continuo mutamento dei rapporti di forza tra componente politica e componente gestionale riaffermati a tutto tondo dal d.lgs. 175/2016, richiedono agli Enti locali, ai fini di gestire il rapporto con le aziende partecipate, una nuova capacità di pianificazione e controllo strategico. Gli strumenti previsti a supporto di questo nuovo agire, sebbene innovativi e di indubbia utilità, riusciranno a supportare l’Ente in una corretta azione di pianificazione e controllo strategico? Con la presente ricerca si è inteso comprendere la possibilità di supportare tale processo mediante l’utilizzo degli strumenti di programmazione e controllo nel risanamento delle società partecipate pubbliche, prima di raggiungere l’area della liquidazione giudiziale. Appare, a questo punto necessario definire l’obiettivo della ricerca: individuare, cioè, gli strumenti che possano integrare quelli esistenti e supportare l’organo di governo e il management delle società partecipate come richiesto loro, dall’attuale Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica, nell’individuazione degli obiettivi strategici, nella loro definizione ed articolazione e nella verifica del grado di raggiungimento degli stessi ai fini del risanamento delle medesime. Tali strumenti devono consentire di modellizzare una realtà complessa come quella delle società partecipate, tenendo conto delle influenze reciproche tra le variabili e restituire, al tempo stesso, indicazioni facilmente leggibili e interpretabili, che favoriscano la condivisione delle strategie all’interno delle società partecipate. Per indagare un tema così complesso, secondo un approccio economico aziendale, è stata adottata una metodologia deduttiva, che ha visto lo svolgimento di due fasi fondamentali. Nella prima fase deduttiva è stata posta in essere un’analisi della copiosa produzione normativa che ha riguardato il settore dei servizi pubblici locali, partendo dalle riforme poste in essere all’inizio del XX secolo. Grazie a questo studio è stato possibile comprendere i profondi cambiamenti che la materia ha subito nel corso degli anni, al mutare dei contesti di riferimento. Il ricorso al mercato e l’affermarsi di nuove aziende di gestione dei servizi, hanno 3 fatto sorgere nuove problematiche di governance per gli enti locali. Si è quindi provveduto a verificare, innanzitutto, se amministrazioni territoriali e soggetti gestori possedessero requisiti aziendali. Considerati come aziende, l’ente locale e i soggetti gestori nel loro insieme formano un gruppo, all’interno del quale il primo assume il ruolo di holding. In tal senso, è stata analizzata la dottrina economico aziendale in tema di governance delle amministrazioni territoriali sulle proprie consociate, definendo i poteri di indirizzo e coordinamento dell’ente locale e l’attuale normativa sul tema del controllo sugli organismi partecipati introdotta dalla riforma dovuta al decreto legge 174/2012. Sempre nella stessa fase deduttiva, ampio spazio è stato dato all’analisi della letteratura in tema di crisi di impresa, allo studio della normativa nel contesto italiano di riferimento e all’ inerente letteratura economico-aziendale. La seconda fase deduttiva ha visto l’analisi, tramite il pensiero degli studiosi di Economia Aziendale e alla luce della letteratura citata, delle caratteristiche, delle funzioni, dei contenuti, delle potenzialità e dei limiti degli strumenti di pianificazione e controllo a supporto della governance delle partecipate pubbliche, ai fini delle decisioni indirizzate alle strategie del risanamento. L’analisi condotta ai fini del raggiungimento dell’obiettivo di ricerca, individuare gli strumenti che possano integrare quelli esistenti e supportare l’organo di governo e il management delle società partecipate nell’individuazione degli obiettivi strategici, nella loro definizione ed articolazione e nella verifica del grado di raggiungimento degli stessi ai fini del risanamento delle medesime, si pone in prospettiva futura, su propositi di auspicio nella promozione di strumenti di gestione della crisi e di rendere la loro implementazione ancor più rispondente ai criteri di efficienza di tempestività ed equità. D'altronde il lavoro di ricerca condotto è riuscito a costruire un quadro chiaro e dettagliato sulla situazione futura, che si prospetta alle società partecipate pubbliche, definita dal nuovo Testo Unico entrato in vigore. Una nuova situazione che concerne, in modo particolare, le società in house che saranno sottoposte a procedure concorsuali e che non potranno fare più affidamento sull’obbligo dell’ente socio di ripianare le loro perdite, tanto più se fortemente indebitate, con la conseguenza che, in definitiva, dovranno provvedere loro stesse a fronteggiare la situazione nel miglior dei modi possibili in caso di crisi, pertanto sarà necessario cambiare, in modo radicale, il modus operandi di gestione che finora hanno adottato, mediante anche la predisposizione di specifici programmi di valutazione del rischio di crisi aziendale, in grado di prevenire la degenerazione in situazione patologiche gravi. 4 In questa prospettiva, il lavoro si propone di fornire un utile strumento per le società di partecipazione pubblica, con l’intento seppur minimo di apportare contestualmente uno sviluppo agli studi sulla materia, ma al contempo, sottolineare che nel momento in cui viene predisposto e presentato un piano di risanamento, si delinea ad ogni modo un progetto di impresa, che è ex se mutevole, cangiante, in quanto la realtà operativa non è e né mai sarà esattamente inquadrata all’interno di schemi preconfezionati, per quanto formulati con diligenza professionale, pur sempre sulla carta come business plan, piani di budget. La predisposizione, in contenuti minimi e in via generale, di un piano di risanamento, per le società partecipate pubbliche che versano in situazione di crisi, non ha altro scopo che esortare le stesse a cambiare il proprio modus operandi. I fenomeni patologici che si sono verificati, con frequenza crescente, in questi ultimi anni, non dovrebbero prodursi a fronte dell’osservanza delle norme del nuovo Testo Unico prese a riferimento nel lavoro di ricerca. Gli strumenti appena descritti possono fornire un rilevante contributo alla governance delle società partecipate pubbliche. Occorre osservare, tuttavia, che la realtà, ad oggi, appare arretrata e non ancora in grado di adottare efficacemente documenti complessi quali i piani d’impresa, appare quindi opportuno delineare un cammino che porti alla redazione di tali strumenti in modo graduale e senza fratture traumatiche con l’attuale operatività delle partecipate pubbliche. Prendendo, in considerazione, il fatto che il Testo Unico è entrato in vigore a Settembre 2016, la ricerca pone in evidenza una serie di fattori frenanti che possono essere riassunti come segue: - non perfetta compatibilità degli obiettivi e dei tempi di natura gestionale; - inadeguata preparazione sia del livello gestionale sui temi della pianificazione e controllo strategico; - normali resistenze al cambiamento; - inadeguatezza dei sistemi informativi Il seguente lavoro di tesi non analizza il fenomeno delle partecipate pubbliche mediante l’indagine dell’analisi empirica e di conseguenza non prevede nessuna fase induttiva. Non si fa ricorso a dati primari appositamente raccolti per gli specifici fini della ricerca che si sta conducendo, visto che il Testo Unico in materia di società a partecipazione pubblica è in vigore da Settembre 2016. Gli unici dati presenti nell’elaborato fanno riferimento a dati secondari utili per inquadrare il fenomeno delle partecipate pubbliche, in senso generale. In merito, si evidenzia 5 che diverse sono le banche dati a cui si può fare riferimento sul tema delle partecipate pubbliche in Italia, infatti, al momento in Italia, diversi dipartimenti e organi, per legge, sono tenuti a raccogliere le informazioni sul fenomeno in oggetto, come la Consob, la Corte dei Conti, il Dipartimento del Tesoro (MEF), ed altri. Nel lavoro di tesi è stata presa in considerazione, al fine del recupero di informazioni aggiornate sul fenomeno in oggetto, la banca dati Istat e precisamente il Comunicato del 23 dicembre 2016. Il presente lavoro, mettendo in luce alcune criticità proprie dei gruppi pubblici locali e proponendo alcune possibili soluzioni strumentali, lascia aperti spazi per ricerche future. In particolare, potrebbe essere utile implementare ricerche quantitative sui temi trattati con l’ausilio di questionari e interviste per meglio comprendere le peculiarità e le problematiche che caratterizzano le società partecipate pubbliche, nella percezione degli operatori, in modo tale da mettere in luce i gap informativi maggiormente sentiti. Potrebbe essere interessante indagare in maniera approfondita, sempre con l’ausilio degli operatori, le esperienze degli enti più avanzati in tema di sistemi di programmazione e controllo a supporto della governance. In particolare, sarebbe possibile verificare le condizioni che hanno consentito l’adozione di tali sistemi, per poi focalizzarsi sulle metodologie utilizzate per introdurre i diversi processi e strumenti. Infine sarebbe di sicura utilità il confronto con studiosi ed operatori di altri Paesi, in modo tale da dar vita ad una comparazione a livello internazionale sulle tematiche indagate, verificando le soluzioni adottate in altre realtà e valutandone l’applicabilità al contesto italiano. [a cura dell'autore]
XV n.s. (XXIX)
Martin, Chiara. "Efficienza economica e conservazione dei sistemi naturali nell'allocazione della risorsa suolo tra usi alternativi: un modello multicriteriale di aiuto alle decisioni nella pianificazione territoriale sostenibile." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2008. http://hdl.handle.net/11577/3425075.
Повний текст джерелаVisintin, Luca. "Realizzazione di un sit finalizzato allo studio delle aree carsiche." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2011. http://hdl.handle.net/10077/4513.
Повний текст джерелаL’obiettivo primo del lavoro di ricerca è stato la creazione di un SIT finalizzato allo studio delle aree carsiche che rispondesse a precisi requisiti; tra tutti, vi era la necessità di progettare uno strumento rapido, intuitivo e di facile consultazione che ponesse l’attenzione non tanto all’aspetto scientifico dello studio del carsismo, bensì ai risvolti applicativi che il fenomeno carsico comporta nella pianificazione territoriale e nella progettazione di infrastrutture in genere. Inoltre, in un’ottica applicativa, si è voluto proporre le linee guida per la standardizzazione e l’informatizzazione dei dati desunti dal rilevamento dei fenomeni carsici in campagna. La costruzione del SIT si è fondata su alcune esperienze lavorative inerenti, per lo più, la progettazione di infrastrutture ferroviarie ed autostradali nell’area del Carso Classico triestino; inoltre, sono state studiate nel dettaglio le possibili applicazioni nel campo dell’idrogeologia carsica, della gestione del territorio e della valorizzazione delle risorse naturali riconoscendo i caratteri distintivi del carsismo ed i loro risvolti applicativi. Dapprima, sono state analizzate le morfologie carsiche in termini genetici ed evolutivi; successivamente, è stata valutata l’eventuale criticità di ciascuna morfologia carsica in rapporto ai diversi usi del territorio e ne sono stati definiti i parametri utili ad una sua descrizione che intrecci il significato scientifico con quello tecnico ed ingegneristico della forma. Definiti tali parametri, si è avviata la progettazione di un Personal GeoDatabase che permettesse l’archiviazione, l’elaborazione e la consultazione dei dati; a tal scopo si è optato per l’utilizzo combinato di ArcGis ed Access per la creazione del Geodatabase e l’utilizzo di AutoCad Map 3D per la digitalizzazione e l’editing dei dati. La raccolta dei dati è partita da una riesamina degli archivi informatici e bibliografici del Dipartimento di GeoScienze dell’Università di Trieste; contemporaneamente, sono stati acquisiti i dati relativi alle cavità ed alla geologia delle aree studio direttamente dalle banche dati della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Sono state definite quattro feature class fondamentali per gli scopi prefissati: Grotte, Doline, Karren e Punti Acqua. Il popolamento dei campi delle tabelle associate alle feature class del Geodatabase è stato integrato con i dati provenienti dai rilevamenti di dettaglio in campagna e da fotointerpretazione. Le relazioni tra feature class e tra le tabelle associate sono state prodotte contemporaneamente sia in ArcGis che in Access; in ArcGis vi è stata la possibilità di interrogare il Geodatabase dal punto di vista statistico creando, contemporaneamente opportune mappe tematiche, in Access, si sono create le maschere per una rapida ed agevole immissione dei dati. I casi studio proposti nella tesi hanno lo scopo di dimostrare l’utilità del SIT in un contesto applicativo importante come quello della progettazione di grandi linee viarie; l’interrogazione statistica dei dati ha premesso di localizzare i tratti dei progetti a diversa criticità per carsismo ed a proporre un criterio decisionale per la scelta dei tracciati ottimali. Uno studio in modalità back analysis relativamente a quanto emerso durante la costruzione di un tunnel autostradale ha restituito un feedback positivo relativamente alla distribuzione dei fenomeni carsici sul territorio indagato; è, infatti, emersa una correlazione tra quanto prevedibile e quanto scoperto durante gli scavi del traforo in termini di zone a maggior o minor grado di carsificazione sotterranea. Pur necessitando di ulteriori implementazioni e verifiche applicative, il SIT creato si propone come base per i futuri lavori di pianificazione territoriale nell’area del Carso Classico; non si esclude, inoltre, la possibilità di adottare la base informatica qui proposta per indagare anche altre aree carsiche con caratteristiche simili a quella su cui è stato indirizzato il lavoro di ricerca.
XXIII Ciclo
1980
Libetta, Andrea. "Valutare il ruolo dell'accessibilità per migliorare la fruizione e la pianificazione degli spazi verdi urbani - Definizione di un modello di valutazione e applicazione al caso di Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Знайти повний текст джерелаCalvio, Alessandro. "Infrastrutture e Soluzioni Geo-spaziali per la Gestione di Interventi Urbani basato su Apache Spark." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/22901/.
Повний текст джерелаBensi, Sara. "Studi per la messa a punto di un sit geologico stratigrafico e geologico applicato - il sit dei dissesti geostatici." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2010. http://hdl.handle.net/10077/3734.
Повний текст джерелаIl dottorato di ricerca ha avuto come obiettivo l’individuazione e la realizzazione di una metodologia per l’omogeneizzazione dei dati informatici relativi al catasto dei fenomeni franosi e quello delle opere di difesa esistenti in Friuli Venezia Giulia. E’ stato pertanto necessario creare uno standard informatico di base per i successivi lavori di implementazione, aggiornamento, raccolta dei dati relativi ad eventi franosi di nuova attivazione e monitoraggio dello stato dell’arte delle opere di difesa. La prerogativa del sistema di catalogazione dei dissesti nazionale è stata dettata dalle leggi emanate in seguito all’evento franoso occorso a Sarno nel maggio 1998 (D.L. n. 180/1998 – “Decreto Sarno”, convertito con modificazioni dalla legge n. 267/1998 e D.L. n. 132/1999, convertito con modificazioni dalla Legge n. 226/1999), grazie alle quali sono stati avviati i progetti IFFI (Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia) e PAI (Piano stralcio dell’Assetto Idrogeologico). In base a questi progetti sono stati definiti i criteri per la perimetrazione e la catalogazione, in particolare per la definizione del Rischio Idrogeologico associato a ciascun singolo fenomeno, validi (e obbligatori) per l’intero territorio nazionale. La metodologia per l’aggiornamento dei catasti parte dall’esperienza maturata dalla scrivente nell’ambito delle attività inerenti la prevenzione dai dissesti idrogeologici attivate dal Servizio Geologico della Direzione Ambiente e Lavori Pubblici della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia in convenzione con L’Autorità di Bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta - Bacchiglione. Il protocollo operativo ideato e messo a punto durante il dottorato può essere considerato universalmente applicabile in quanto la metodica proposta non rimane legata alle peculiarità della Regione Friuli Venezia Giulia, ma si prefigge quale possibile base operativa valida anche per altre realtà territoriali nazionali. Nell’ottica dell’aggiornamento continuo dei dati relativi ai dissesti idrogeologici, geostatici e a quelli del catasto opere di difesa, in questo studio sono stati utilizzati i supporti informatici in formato .mdb, .dxf e .shp che vengono supportati dalla maggior parte delle piattaforme informatiche relative a database relazionali, programmi CAD e GIS. I dati relativi alle geometrie e alle posizioni geografiche dei dissesti e delle opere di difesa sono stati trasformati in shapefile e importati in ArcGIS. Per la catalogazione dei dati alfanumerici delle opere di difesa è stato creato un data base in MS ACCESS. La validazione e la verifica dei dati è avvenuta mediante la creazione di un Personal Geodatabase in cui, attraverso l’applicazione delle regole topologiche è stato possibile controllare le irregolarità dovute a errori di digitalizzazione delle forme geometriche. Dopo la validazione dei dati il Geodatabase è uno strumento pronto per l’utilizzo ai fini di elaborazioni statistiche per dare un supporto decisionale nella pianificazione e nella gestione del territorio. Attraverso il costante aggiornamento dei dati si ottiene un’immagine in tempo reale della pericolosità geostatica del territorio e dello stato delle opere di difesa. Il Geodatabase rappresenta un’efficace e obiettivo strumento per gli enti territoriali nell’ambito della pianificazione degli interventi di mitigazione dei dissesti sulla base delle priorità dettate dal grado di pericolosità, concentrazione dei dissesti e infrastrutture antropiche presenti.
XX Ciclo
1970
Beltrano, Anna Maria. "Monitoraggio delle risorse alieutiche con l'ausilio di sistemi informativi geografici in una riserva naturale marina e sito natura 2000." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2008. http://hdl.handle.net/10077/2555.
Повний текст джерелаL’obiettivo di tale studio è stato quello di implementare un Sistema di Informazione Geografica (GIS) per il monitoraggio dell’attività di pesca e delle risorse alieutiche, considerando le marinerie delle Isole Egadi, a rappresentanza di alcune tipologie di base dell’attività di pesca artigianale e per i diversi vincoli ambientali che in quest’area insistono quali la Riserva Naturale Marina e i Siti Natura 2000, al fine di suggerire opportune strategie di protezione sia per le risorse pescabili che per l’ambiente. Quindi un sistema esperto a supporto delle decisioni, che consenta di visualizzare i complessi scenari nell’ambito della valutazione delle risorse alieutiche nella dimensione spazio-temporale (Spatial Decision Support System), orientato alla pianificazione territoriale per un uso sostenibile delle risorse naturali, sinergica e coordinata tra i vari enti territoriali preposti. Nel corso di tale studio è stato messo a punto un data-warehouse, orientato alla pianificazione territoriale contenente differenti tipologie di dati ambientali, un database relazionale (RDBMS) contenente i dati riguardanti la pesca e la flotta, e un GIS in grado di gestire, analizzare, integrare dati eterogenei, riferendoli alle rispettive posizioni geografiche, finalizzato nello specifico ai seguenti obiettivi: - Studio delle caratteristiche ambientali dell’area di interesse; - Caratterizzazione della struttura della flotta per ciascun porto; - Variabilità degli attrezzi utilizzati nel tempo e nello spazio in ciascun porto; - Indagine delle specie catturate, qualitativamente e quantitativamente; - Indagine dello sforzo di pesca e cattura per unità di sforzo (CPUE), nello spazio e nel tempo; - Analisi dei principali parametri chimico-fisici ambientali (temperatura, salinità, ossigeno, etc); - Rilevazione delle condizioni climatiche e meteo-marine; - Individuazione di specie e habitat di elevato valore ecologico; - Valutazioni ambientali e indicazioni gestionali. In particolare, è stata indagata l’area di studio, gli aspetti geologici, biologici, con particolare rilievo ad habitat e specie di interesse scientifico e/o ecologico, mediante ricerche bibliografiche e campagne sperimentali in mare. Sono state realizzate le indagini inerenti la pesca e la flotta mediante i seguenti metodi: metodo indiretto e metodo diretto. Il metodo indiretto ha compreso la raccolta dei dati settimanalmente mediante rilevazione allo sbarco, per un intero anno. Il metodo diretto ha compreso la realizzazione di campagne sperimentali opportunamente pianificate, utilizzando come campionatore diverse tipologie di imbarcazioni e attrezzi delle marinerie dell’area, per la raccolta diretta di dati, sempre nell’arco di un anno. Durante le pescate sperimentali si è fatto uso di strumentazione GPS (Global Positioning System) per registrare le coordinate geografiche del punto iniziale, medio e finale dell’attrezzo in pesca. La profondità, a cui sono state effettuate le pescate, è stata registrata mediante ecoscandaglio. I dati oceanografici sono stati prelevati in situ, mediante sonde multiparametriche. Sono state rilevate informazioni riguardo le condizioni climatiche e meteo-marine. E’ stato realizzato un GIS facendo uso del software ArcGIS 9.1 della ESRI. Per la definizione dei temi e per uniformare le informazioni raccolte e catalogate nel datawarehouse, questo è stato strutturato in accordo ad un Thesaurus di Riferimento per Applicazioni ambientali (Environmental Applications Reference Thesaurus, EARTh). I dati riguardanti la pesca e la flotta sono stati elaborati e organizzati in un Database relazionale (RDBMS), che ha permesso la gestione dell’informazione geografica assicurando caratteristiche quali efficienza nelle prestazioni, controllo degli accessi, controllo delle ridondanze, conferendo una formidabile elasticità alla struttura e quindi di analisi spaziale, permettendo così di analizzare i diversi aspetti dei fenomeni. Questo è stato arricchito con collegamenti (hyperlink) a documenti utili (leggi, direttive, vincoli territoriali), immagini (foto di barche, coste, specie, attrezzi), pagine web. Infine, il sistema è stato organizzato in modo che, effettuando differenti interrogazioni ed operazioni quali analisi di dati spaziali (interpolazioni, operazioni di overlay, raster calculator), analisi degli attributi (query o funzioni di ricerca, SQL, summarize, statistics) e analisi integrata (spaziali e attributi), ha permesso di ottenere differenti informazioni nella dimensione spazio-temporale. In conclusione, il sistema è stato predisposto per analizzare e visualizzare i complessi scenari esistenti nell’ambito della valutazione delle risorse alieutiche nella dimensione spazio-temporale (monitoraggio), considerando le caratteristiche ambientali e le diverse problematiche dell’area, in modo da prevedere i possibili scenari futuri (forecasting) creando una modellizzazione della realtà, al fine di: fornire indicazioni nel pianificare una gestione ottimale delle risorse, razionale, integrata e sostenibile, quindi fornire spazialmente una scelta di soluzioni al decisore (Spatial Decision Support System) per la conservazione degli stock ma anche per preservare gli ecosistemi marini; avviare in caso di un’area sottoposta a più vincoli (Riserva Marina, Sito Natura 2000, IBA) una pianificazione concertata e sinergica tra i diversi livelli istituzionali preposti (governance multilivello e interscalare) ed evitare quindi una pianificazione conflittuale o ridondante. Il sistema realizzato potrebbe vedere applicazione nell’ambito delle seguenti pianificazioni: per la realizzazione dei piani di gestione pesca regionali, inerenti il Programma Operativo Pesca - FEP nazionale (Fondo Europeo per la Pesca); per l’elaborazione dei piani di gestione dei Siti Natura 2000; per la predisposizione delle varie fasi della Valutazione Ambientale Strategica (VAS); per la predisposizione di piani territoriali di Gestione Integrata della Fascia Costiera GIZC; nell’istituzione di Aree Marine Protette o Riserve Naturali Marine, Parchi, ed in particolare risulterebbe utile nella pianificazione della zonazione, soprattutto quando in tali aree è presente come forte componente l’attività di pesca, ricoprendo un elevato valore in termini di occupazione, commercio, attività ricreative e quindi di benessere economico.
The objective of this study was to implement a Geographic Information System (GIS) for the monitoring of fishing activities and alieutic resources in the Egadi Islands, as being representative of a few fundamental kinds of small-scale fishing and for various existing environmental restrictions such as the Marine Reserve and Natura 2000 sites. The purpose was to suggest appropriate conservation strategies for both alieutic resources and the environment. In other words, an expert system to decision support, making it possible to visualize complex scenarios in the assessment of alieutic resources in a space-time dimension (Spatial Decision Support System), geared towards spatial planning -for a sustainable use of natural resources- in synergy and coordination among the various authorities in charge. In the study a data-warehouse was set up, geared towards spatial planning and containing various categories of environmental data, a relational database (RDBMS) containing data on fishing and fleets, and a GIS capable of processing, analyzing and integrating heterogeneous data in reference to their respective geographical locations, with the following specific objectives: - Study of the environmental characteristics of the area of focus; - Characterization of the structure of the fleet for each port; - Investigating fishing gear changes in time and space in each port; - Quantitative and qualitative investigation of the species caught; - Analysis of fishing effort and catch per unit effort (CPUE), in time and space; - Analysis of the main environmental -physical and chemical- parameters (temperature, salinity, oxygen, etc.); - Survey of climatic and sea weather conditions; - Identification of species and habitats of high ecological value; - Environmental assessment and management guidelines. In particular, the investigation was carried out on the area of focus, its geological and biological aspects, with special attention to habitats and species of scientific/ecological interest, through bibliographic research and experimental sampling at sea. The investigation on fishing and fleets has been carried out with the following methods: indirect method and direct method. The indirect method has involved weekly collection of data from interviews at landing, over a whole year. The direct method has involved carefully planned sampling trips, using various types of boats and gear of the local fisheries for direct collection of data, also over a whole year. In the sampling process, a GPS (Global Positioning System) was used to record the initial, middle and final geographical coordinates of the fishing gear. Depths of experimental fishing were recorded with an echo sounder. Oceanographical data were obtained on site, with the use of multiparametric probes. Information has been recorded on climatic and sea weather conditions. The GIS was set up using ArcGIS 9.1 software by ESRI. For definitions of topics and to standardize the information collected and filed in the data-warehouse, this has been structured in accordance to the Environmental Applications Reference Thesaurus (EARTh). Data regarding fishing and fleets have been processed and organized in a relational database (RDBMS), which has made it possible to manage geographical information as well as assuring characteristics such as efficiency of performance, access control, redundancy control, thus giving the structure remarkable flexibility also in terms of spatial analysis and the possibility of looking at the various aspects of events. The database has also been enriched with hyperlinks to useful documents (laws, directives, planning restrictions), images (photos of boats, coastlines, species, gear), and web pages. Finally, the system has been organized so as to be able to obtain various kinds of information in a space-time dimension through operations and procedures such as spatial data analysis (interpolation, overlay, raster calculator), analysis of attributes (query or search functions, SQL, summarize, statistics) and integrated analysis (spatial data and attributes). In conclusion, the system has been set to analyze and visualize complex scenarios in the assessment of fishable resources in a space-time dimension (monitoring), taking into consideration the environmental characteristics and various critical factors of the area, so as to forecast possible scenarios and create models of reality with the purpose of: providing indications for optimal, rational, integrated and sustainable resource management, as well as a range of spatial options for decision-makers (Spatial Decision Support System) for the conservation of stock and marine ecosystems; in the case of areas subjected to multiple restrictions [Marine Reserve, Natura 2000 site, IBA (Important Bird Areas)], giving way to a concerted, synergic planning activity among the various authorities in charge (multi-level and inter-scalar governance) and thus avoiding any conflictual, redundant planning. Such system could be applied in the following planning situations: implementation of regional fishing management plans within the national Operational Programme – EFF (European Fisheries Fund); preparing of management plans for Natura 2000 sites; preparation of the various phases of Strategic Environmental Assessment (SEA); preparing of plans for the Integrated Coastal Zone Management (ICZM); institution of Marine Protected Areas or Marine Reserves, Parks, in particular, it would be useful to plan the zoning of this areas protected, especially when fishing activity is strong and of high value for occupation, trade, recreational activities and hence economic welfare.
XX Ciclo
1971
Di, Giovanni Ferdinando. "Progettazione e sviluppo di un software per la simulazione dinamica della redazione del Master Production Schedule." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.
Знайти повний текст джерелаScagliarini, Olivia. "Pianificazione strategica e progettazione del sistema di comunicazione del Sistema Museale d'Ateneo di Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.
Знайти повний текст джерелаBozzoli, Malerba Marcello. "Progettazione e sviluppo di nuove logiche e strumenti di gestione della produzione a supporto del sistema di pianificazione aziendale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/674/.
Повний текст джерелаCoccia, Morgan. "La business Intelligence per la pianificazione strategica: implementazione di un sistema di reportistica in SCM Group spa." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.
Знайти повний текст джерелаCarpineta, Francesco. "Pianificazione, studio e implementazione di un sistema di produzione in ottica "Lean Production" in una azienda produttrice di macchine agricole." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2214/.
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Знайти повний текст джерелаGirimonte, Valentina. "Implementazione di un sistema ERP-SAP in una nuova acquisizione e conseguenti azioni sul modello produttivo: il caso IMA-TMC." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25010/.
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