Статті в журналах з теми "Sistema di monitoraggio geotecnico"

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Ferrara, Alessandra. "Proposta di sistema integrato per un monitoraggio "smart"." PROJECT MANAGER (IL), no. 22 (May 2015): 11–14. http://dx.doi.org/10.3280/pm2015-022004.

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Cappelletti, G. "Il Nuovo Sistema Di Monitoraggio Continuo Della Pressione Arteriosa." Giornale di Tecniche Nefrologiche e Dialitiche 3, no. 1 (January 1991): 45–46. http://dx.doi.org/10.1177/039493629100300107.

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3

Di Spigna, E., M. Salesi, G. Cossu, and F. Fregoso. "Monitoraggio del liquor dopo esame mielografico in pazienti portatori di catetere spinale subdurale a permanenza." Rivista di Neuroradiologia 1, no. 2 (August 1988): 191–95. http://dx.doi.org/10.1177/197140098800100211.

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Анотація:
In alcuni pazienti portatori di catetere spinale subdurale a parmanenza, impiantato per la somministrazione iterativa di oppioidi a scopo antalgico, si è eseguito il monitoraggio di alcuni parametri biologici del liquor dopo esame mielografico eseguito con contrasto organoiodato idrosolubile non ionico, iniettato attraverso il catetere medesimo. Tale monitoraggio nel tempo è stato reso possibile grazie alla presenza del sistema impiantato a permanenza, che ha consentito di eseguire i ripetuti prelievi di liquor necessari allo studio, il quale ha evidenziato la assenza di importanti fenomeni irritativi a livello delle strutture nervose intratecali dopo indagine mielografica eseguita con Iopamiro 300. I risultati ottenuti dalla valutazione dei dati bioumorali dei vari campioni di liquor confermano le qualità del mezzo di contrasto impiegato, fatto già osservato dal punto di vista clinico, come è riportato in letteratura.
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Antonelli, Carlo. "Analisi spettrale entropica dell'EEG in ipnosi: osservazioni preliminari su due casi." IPNOSI, no. 1 (August 2011): 21–29. http://dx.doi.org/10.3280/ipn-2011-001002.

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L'Entropia dell'elettroencefalogramma č stata solo recentemente commercializzata come sistema per valutare la componente ipnotica dell'anestesia. In questo studio pilota, due soggetti noti all'autore in precedenti sedute di ipnosi clinica, come soggetti altamente ipnotizzabili, sono stati sottoposti ad un test ipnotico sperimentale con monitoraggio EEG dell'entropia, per valutare il comportamento di questo parametro neurofisiologico in ipnosi, rispetto alla condizione di veglia rilassata e osservare una eventuale congruenza con i lavori del Prof. De Benedittis utilizzanti l'indice bispettrale.
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Munk-Jørgensen, Povl. "Perspectives for psychiatric epidemiology: are we measuring the right things?" Epidemiologia e Psichiatria Sociale 5, no. 3 (December 1996): 190–97. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00004176.

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RIASSUNTOScopo - In questi ultimi anni l'epidemiologia è al centro dell'attenzione. La psichiatria è stata all'avanguardia nello sviluppo dei metodi epidemiologici e nella loro applicazione alia ricerca è alia pianificazione. La psichiatria epidemiologica si è occupata prevalentemente del servizi sanitari di secondo livello, cioè dei servizi ospedalieri. Scopo del presente lavoro è discutere quali sistemi di monitoraggio e quali tipi di dati saranno necessari in futuro. Metodo - La discussione e basata sull'esperienza e sui risultati ottenuti dai registri psichiatrici esistenti, principalmente dal Registro Psichiatrico dei Casi danese, presso il Dipartimento di Psichiatria demografica di Aarhus. Risultati - Alcuni Paesi hanno sviluppato sistemi di monitoraggio per la registrazione routinaria dei dati riguardanti il settore ospedaliero, la qualcosa comporta rilevanti benefici per garantire la qualita, per la ricercà e per la pianificazione. Peraltro, dopo l'introduzione della psichiatria decentratà, si deve riconoscere l'urgente necessita di spostare il punto focale affinche l'impiego dell'epidemiologia possa giovare anche alle attivita nel campo della psichiatria territoriale e della salute mentale fornita dai servizi di primo livello. Sebbene cio comporti grandi difficolta, devono essere sviluppati sistemi di monitoraggio per raccogliere informazioni valide e attendibili relative a tali mezzi di cura. E inoltre necessario sviluppare metodi epidemiologici da impiegare nella ricerca e nella garanzia di qualita in questo campo. Tali metodi di ricerca dovrebbero essere utilizzati non solo nell'indagine sull'eziologia. il decorso ed i risultati clinici dei disturbi mentali, ma anche, per esempio, nell'osservazione del funzionamento sociale e della disabilita dei pazienti psichiatrici, del bisogno di cura, della soddisfazione dei bisogni, dell'economia sanitaria e del flusso dei pazienti tra i differenti livelli del sistema di trattamento. Cio provoca numerose domande relative alia sicurezza dei dati, alia legislazione ed a problemi etici legati alia raccolta e all'impiego di dati nei modelli epidemiologici. Conclusioni - Si raccomanda di dare priorità ad un ampia utilizzazione dei dati dei registri esistenti; all'introduzione di registri relativi alia salute mentale fornita dai servizi di secondo livello nei Paesi che ne sono privi; all'introduzione di registri relativi alia salute mentale fornita dai servizi di primo livello; all'introduzione di sistemi di monitoraggio della disabilità; all'introduzione di sistemi per monitorare le risorse dei pazienti; ad una larga collaborazione in questo lavoro tra epidemiologi in campo psichiatrico, amministratori, economisti e tecnici.
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Gatti, Marco. "Gli strumenti di controllo orientati al cliente: un'analisi sistemica." MANAGEMENT CONTROL, no. 1 (April 2011): 99–124. http://dx.doi.org/10.3280/maco2011-001005.

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Анотація:
In tempi recenti la dimensione statica del controllo ha conosciuto profondi rinnovamenti. L'affermazione di strumenti fortemente orientati al monitoraggio di taluni aspetti critici della relazione con il cliente ha stimolato l'attenzione degli Autori, inducendo ad una focalizzazione sulle peculiaritŕ distintive degli stessi e sul loro utilizzo. Scopo di questo articolo č, in termini generali, di analizzare le modalitŕ con cui le informazioni multidimensionali prodotte dagli strumenti indagati possono essere impiegate in maniera integrata all'interno del sistema di controllo e, in termini particolari, di porre in luce le modalitŕ con cui esse possono contribuire al calcolo del customer lifetime value.
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Antonio Gariboldi and Antonella Pugnaghi. "Valutazione come dialogo." IUL Research 2, no. 4 (December 20, 2021): 308–21. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i4.166.

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L’istituzione del sistema integrato “zerosei” (decreto legislativo n. 65/2017) mira a garantire a tutti i bambini il diritto all’educazione, riconoscendo nei servizi per l’infanzia dei luoghi di cultura educativa e di inclusione sociale. Tuttavia, oltre ad assicurare l’accessibilità, la sostenibilità e l’inclusività, diviene necessario introdurre dei sistemi efficaci di monitoraggio e valutazione, per garantire delle prassi educative di qualità. Nel contesto di un approccio formativo alla valutazione, il presente contributo intende illustrare due differenti percorsi di autovalutazione, il primo legato al processo di accreditamento dei servizi educativi 0-3 in Regione Emilia-Romagna e il secondo realizzato in 20 scuole dell’infanzia statali della provincia di Como.
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Pierri, Carmela. "La formazione delle professioni sanitarie e le esigenze di cambiamento del sistema. Riflessioni sullo sviluppo di un nuovo modello." MECOSAN, no. 115 (January 2021): 95–116. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2020-115006.

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L'articolo delinea un percorso di miglioramento del sistema di formazione e aggiornamento per i professionisti che operano nelle strutture sanitarie, in una prospettiva evolutiva, che si auspica partecipato in maniera proattiva dagli utenti-pazienti. Si propone una rivisitazione anche terminologica piu aderente alla reale impostazione della formazione continua, una variazione semantica che evoca cambiamenti sostanziali. Viene dedicato un focus specifico alla valorizzazione dell'apprendimento non formale, con la proposta di istituire dei centri di certificazione di competenze per validare i crediti acquisiti anche con l'autoformazione e a cui affidare la rilevazione del fabbisogno formativo, fondante per una valida progettazione dell'offerta di percorsi professionalizzanti. Nella trattazione viene dato rilievo alla dimensione tecnologica, che, adeguatamente adottata, potrebbe efficientare l'attuale sistema per gli aspetti di valutazione della qualita dei percorsi formativi e il monitoraggio della coerenza tra i percorsi di aggiornamento realizzati e il ruolo funzionale dei professionisti nelle strutture sanitarie.
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Bonucchi, Decenzio, Francesca Damiano, and Claudia Pivetti. "Buttonhole sì O No? Forse, Con Cautela…" Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, no. 1 (February 26, 2014): 4–5. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.849.

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La puntura della fistola arterovenosa (FAV) riveste un notevole valore clinico e simbolico nell’alleanza terapeutica fra paziente e personale di dialisi. In tal senso, la puntura buttonhole (BH) dovrebbe essere vista come un elemento addizionale del ben più complesso sistema di gestione dell’accesso vascolare, insieme alla puntura a scalare, che rimane lo standard di incannulamento della FAV. La BH offre vantaggi estetici e di comfort, oltre a rafforzare l’autonomia del paziente, ma comporta un aumentato rischio infettivo anche grave. Come scrive Napoli, la BH assomiglia pericolosamente, con la sua forma a imbuto, a un piccolo catetere. Ci sembra, quindi, opportuno riservare la BH a pazienti selezionati. L’infermiere di dialisi, manager del sistema di utilizzo degli accessi vascolari (AV), dovrebbe recuperare le competenze sulla puntura delle protesi vascolari e presidiare per intero il percorso degli AV, dalla confezione al monitoraggio e alla manutenzione.
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Beretta, Sergio, Saverio Bozzolan, and Giovanna Michelon. "La disclosure sul sistema di controllo interno come meccanismo di monitoraggio: evidenze empiriche da differenti contesti istituzionali." MANAGEMENT CONTROL, no. 1 (April 2011): 125–49. http://dx.doi.org/10.3280/maco2011-001006.

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I sistemi di controllo interno (SCI) orientano l'azione del management e contribuiscono alla protezione degli interessi degli investitori (e degli altri stakeholder). La natura di meccanismi di governo interni all'organizzazione, tuttavia, impedisce la diretta osservazione dei SCI da parte degli investitori, i quali possono maturare un proprio giudizio sulla qualitŕ della loro struttura e l'efficacia del loro funzionamento solo attraverso la diffusione di informazioni fornite dal management. La teoria dell'agenzia offre un'utile prospettiva di indagine, suggerendo che il management avrŕ maggiori incentivi alla disclosure sui SCI quanto piů deboli sono i meccanismi di governo aziendale. In particolare questo lavoro indaga in merito alla esistenza di un rapporto di sostituzione fra disclosure sui SCI ed altri meccanismi di monitoring riconducibili in essenza alla struttura proprietaria dell'impresa ed alla composizione dei massimi organi di governo aziendale. L'ipotesi di sostituzione viene esaminata in differenti contesti istituzionali attraverso l'analisi della disclosure sui SCI di 160 societŕ europee quotate su quattro differenti mercati finanziari (Londra, Parigi, Francoforte, Milano) per il triennio 2003- 2005. Le evidenze raccolte e le analisi condotte testimoniano l'esistenza di tale rapporto di sostituzione, contribuendo a chiarire le logiche di utilizzo discrezionale della disclosure da parte del management.
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Silvestri, F. "Relationship between Time in target and Glycosilated Haemoglobin in a cohort of Type 1 Diabetes paediatric patients with Continuous Glucose Monitoring vs Self- Monitoring Blood Glucose." Journal of AMD 25, no. 2 (July 2022): 112. http://dx.doi.org/10.36171/jamd22.25.2.6.

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OBIETTIVO DELLO STUDIO Nei pazienti affetti da diabete di tipo 1 il Time in Target fornisce importanti dati sul controllo glicometabolico e può sicuramente affiancare, e forse in futuro sostituire, l’Emoglobina glicosilata. Nella popolazione adulta con diabete di tipo 1 la correlazione tra Time in Range (TIR%) e HbA1c è ormai un dato acquisito. Obiettivo di questo studio è valutare questa stessa relazione in una coorte di pazienti pediatrici con diabete di tipo 1 che usa due differenti sistemi di monitoraggio glicemico. DISEGNO E METODI È uno studio osservazionale retrospettivo che ha valutato 119 pazienti affetti da diabete di tipo 1 (età media 11,8±4,4), divisi in due gruppi principali in base al sistema di monitoraggio glicemico utilizzato (66 CGM, 53 SMBG) e in due sottogruppi in base al metodo di erogazione dell’insulina (CSII or MDI). L’obiettivo è stato trovare una correlazione tra HbA1c e Time in Target. RISULTATI La correlazione tra HbA1c% - TIR% è forte nel gruppo CGM e moderata in quello SMBG. Per un incremento del TIR del 10%, l’HbA1c% si reduce di 0.45 nel gruppo CGM e di 0.31 nel gruppo SMBG. Come risultati collaterali abbiamo evidenziato che nei gruppi CGM e SMBG la correlazione tra TDD e HbA1c% è risultata statisticamente significativa (un aumento della TDD corrisponde a un incremento dell’HbA1c%) e che il metodo di erogazione dell’insulina (CSII o MDI) influenza la TDD solo nel gruppo CGM: CSII=33 IU (±16,62) vs MDI= 19,5 IU (±16,37). Non influenza invece l’HbA1c%: nel gruppo CGM con CSII=7.4% (±1.08) vs MDI=7.7% (±1.00). Nel gruppo SMBG: CSII=8.35% (±1.88) vs MDI=8.00% (±1.24). CONCLUSIONI In linea con la letteratura, ad ogni aumento di TIR del 10% si associa una variazione dell’HbA1c% di 0.45 nel gruppo CGM e 0.31 nel gruppo SMBG, con inferenza sulla popolazione pediatrica. Inoltre, l’utilizzo del CSII comporta un aumento della TDD. PAROLE CHIAVE diabete tipo 1; tecnologia applicata al diabete; pediatria; monitoraggio glicemico in continuo.
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Campostrini, Stefano. "Metodi e strumenti di valutazione nella prevenzione e nella promozione della salute." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 50 (December 2012): 7–22. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-050002.

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Nella prevenzione e promozione della salute c'č sempre piů domanda di valutazione: soprattutto in tempi di crisi economica si domanda che i programmi, interventi, politiche si basino su sostanziali evidenze di efficacia. Inoltre, per svolgere al meglio il loro ruolo di regolatori del sistema, ministero e regioni necessitano di meccanismi di monitoraggio e controllo, per programmare, indirizzare e valutare. Il presente intervento vuole proporre alcune riflessioni di carattere metodologico per un primo indirizzo sia a quei valutatori che si accingono ad applicarsi a questo specifico ambito, sia agli operatori della prevenzione e della promozione della salute che vogliono affrontare problemi valutativi. Non si vuole con questo raggiungere un'esaustivitŕ (impossibile in un singolo intervento) ma suscitare alcune domande e riflessioni.
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Cortoni, Ida. "Qualità e policies formative. Analisi di un caso di studio sulla valutazione e monitoraggio nel sistema di istruzione scolastica." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 61 (March 2016): 7–27. http://dx.doi.org/10.3280/riv2015-061002.

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Federici, Antonio, and Marco Zappa. "Sistema informativo screening: la genesi della conoscenza come elemento di sistema." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 50 (December 2012): 55–72. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-050005.

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L'articolo descrive le principali caratteristiche del Sistema Informativo (SIS) dei programmi di screening oncologico in Italia(PS). Il SIS č organizzato per rispondere al bisogno conoscitivo di valutare la qualitŕ dei PS e la loro effectiveness. Tale bisogno si declina differentemente a seconda dell'interlocutore che, in effetti, puň esprimere un interesse informativo con prioritŕ diverse. Sono state nel tempo studiate e selezionate diverse variabili, sulla base delle loro caratteristiche di qualitŕ informativa, che vengono raccolte annualmente in survey nazionali. La fonte dei dati sono i sistemi gestionali dei PS Il SIS permette di produrre numerosi indicatori che derivano dalle Linee Guida Europee e che rispondono alle seguenti necessitŕ di monitoraggio e valutazione: - un PS č un percorso e non l'esecuzione di un test e dunque bisogna misurare la qualitŕ del percorso oltre che la singola prestazione; - un PS č rivolto a una popolazione asintomatica e quindi deve tenere conto della sensibilitŕ (capacitŕ di individuare i portatori della lesione di interesse) ma anche della specificitŕ (capacitŕ di individuare e dunque non esaminare ulteriormente e soprattutto non trattare chi non č portatore della lesione di interesse). Per queste ragioni viene misurato (per esempio) sia il tasso di identificazione, sia la percentuale di richiamo ad approfondimento o il VPP; - descrivere la qualitŕ organizzativa del programma. La valutazione č compiuta mediante standard di riferimento, nella massima parte dei casi adottati dalle Linee guida Europee, secondo un'ottica di benchmark inter- e intraregionale. I risultati della valutazione sono utilizzati, mediante specifiche forme di reporting, in modo sistematico ai livelli: regionale/aziendale; di governancenazionale; internazionale (evidence generation); di societŕ civile. La survey non č un sistema statico di raccolta e viene revisionato sulla base dello sviluppo delle conoscenze. Sulla base del Piano Nazionale della Prevenzione 2010-12, il SIS entrerŕ a far parte del nuovo sistema sanitario nazionale basato su un datawarehouse nazionale di dati individuali. L'intera esperienza dei PS in Italia si candida ad essere un prototipo di una governance innovativa nel panorama di devoluzione del sistema sanitario, contribuendo a identificare strumenti nuovi e a costruire una conoscenza piů approfondita del modello di governance. In questo quadro il sistema informativo/di valutazione č un esempio di sistema costruito in modo partecipato da esperti ed operatori, orientato alla valutazione della distanza osservato-atteso del beneficio di salute ottenibile con la prevenzione secondaria in oncologia.
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Bottasso, Anna, Pier Giuseppe Giribone, and Matilde Martorana. "Analisi e progettazione di un sistema di misure quantitative per il monitoraggio dei rischi finanziari delle Garanzie d’Origine." Risk Management Magazine 2, no. 2019 (July 15, 2019): 27–45. http://dx.doi.org/10.47473/2020rmm0027.

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Ballor, Federica, and Giulia Maria Cavaletto. "Abitare nei Villaggi Olimpici Torino 2006." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 118 (July 2010): 196–207. http://dx.doi.org/10.3280/sl2010-118014.

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Il progetto di riconversione in edilizia sociale dei "Villaggi olimpici Torino 2006", destinati originariamente ad ospitare atleti e giornalisti, si propone come caso emblematico di politiche abitative di seconda generazione. A partire dall'analisi degli obiettivi di integrazione sociale e sviluppo locale, lo studio si configura come monitoraggio di una politica pubblica, i cui tratti innovativi non escludono la presenza di criticitŕ legate al sistema di governance ed alla risposta dei milieu. Utilizzando i concetti chiave di integrazione sociale, mixité e sviluppo locale, il programma insiste sull'insieme di opportunitŕ che possono (o meno) innescare azioni da parte dei soggetti coinvolti, in termini di irrobustimento delle capacitŕ di autonomia e integrazione sociale. Gli outcome dell'intervento, people e area based, sono stati analizzati con una survey rivolta agli assegnatari degli alloggi e ad un gruppo di controllo di soggetti residenti nelle stesse aree ma meno vulnerabili.
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Montanino, Gerardo, Luca Benedetti, Silvia Morelli, and Andros Racchetti. "Lo sviluppo delle rinnovabili nel settore elettrico verso il traguardo del 2020." ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT, no. 1 (July 2010): 31–47. http://dx.doi.org/10.3280/efe2010-001003.

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La possibilitŕ per l'Italia di raggiungere entro il 2020 l'obiettivo del 17% sulla quota di copertura dei consumi finali mediante energia rinnovabile, come imposto dalla Direttiva 2009/28/CE, passa attraverso quattro principali strategie di intervento: risparmio energetico, sviluppo delle fonti di energia rinnovabile negli usi termici, nei trasporti e per la produzione di energia elettrica. Sebbene un impegno incisivo in tutti e quattro i settori sarŕ fondamentale, l'elettrico č quello su cui si sono sino ad ora concentrati i maggiori sforzi. Esso č anche quello su cui, grazie ad un sistema di monitoraggio ormai consolidato, č possibile disporre di dati dettagliati dai quali analizzare i recenti andamenti. Idroelettrico, eolico, biomasse, geotermico e solare vengono esaminati alla luce delle stime sul loro potenziale di sviluppo stimato al 2020, per comprendere dove siamo arrivati e cosa ancora rimane da fare.
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Soriente, Lucia, Silvio Cigolari, Alberto Gigantino, Chiara Aliberti, Pasquale Ardovino, Paola Adinolfi, and Rocco Palumbo. "La riorganizzazione delle prestazioni sanitarie in ottica di appropriatezza: l'esperienza dell'AOU "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona" nella gestione del DRG 127 - Insufficienza cardiaca e shock." MECOSAN, no. 115 (January 2021): 7–28. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2020-115002.

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L'articolo propone un percorso inteso a migliorare gli standard dell'offerta specialistica nell'ambito dello scompenso cardiaco, nel rispetto dei criteri di efficacia, efficienza ed equita previsti dal Sistema Sanitario Nazionale Italiano (SSNI). Lo studio si fonda su un'analisi di caso, che concerne l'esperienza dell'Azienda Ospedaliera Universitaria (AOU) "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona" di Salerno. Partendo da una valutazione sistemica degli indicatori rilevati dall'ufficio Schede Dimissioni Ospedaliere (SDO) relativi al Diagnosis-Related Group (DRG) 127 "Insufficienza cardiaca e shock della cardiologia intensiva" per l'anno 2017, tra cui la degenza media e la percentuale di ricoveri oltre soglia, sono state identificate le criticita dei percorsi assistenziali. Alla luce delle evidenze raccolte, e stato proposto un nuovo disegno del processo assistenziale mediante la metodologia del Business Process Improvement (BPI). Tecnologia, asset management, percorsi di cura, formazione e monitoraggio rappresentano le leve considerate di maggior rilievo ai fini del miglioramento continuo degli standard dell'offerta specialistica nell'ambito dello scompenso cardiaco.
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Apicella, Matteo, Maria Cristina Campopiano, Michele Mantuano, Laura Mazoni, and Stefano Del Prato. "Guida pratica alla prevenzione e gestione dell’infezione da COVID-19 nelle persone con diabete." L'Endocrinologo 21, no. 4 (August 2020): 241–45. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-020-00767-3.

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Sommario La pandemia di COVID-19 rappresenta un’enorme sfida per il sistema sanitario nazionale. Sulla base dei dati ad oggi disponibili è emerso che le persone con diabete mellito presentano un maggior rischio di complicanze e morte per COVID-19. Pertanto, adottare misure preventive di igiene e di distanziamento sociale è cruciale, a maggior ragione in questa categoria di soggetti. A sostegno dei pazienti con diabete sono state intraprese molteplici iniziative al fine di garantire la continuità assistenziale, tra cui la proroga della validità dei piani terapeutici per i farmaci ipoglicemizzanti, le procedure per il rinnovo della patente di guida e l’attivazione di servizi di telemedicina. In caso di infezione da COVID-19 e sintomi lievi è possibile una gestione domiciliare della persona con diabete, raccomandando un attento monitoraggio glicemico. Il paziente diabetico che necessita di ospedalizzazione richiede una gestione multidisciplinare che includa il diabetologo, con l’obiettivo di mantenere un adeguato controllo glicemico in assenza di ipoglicemie. Le persone con diabete rappresentano un gruppo vulnerabile per il quale devono essere poste in atto strategie specifiche sia in termini di prevenzione che di trattamento.
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Morisi, Massimo. "LE AUTORITÀ INDIPENDENTI IN ITALIA COME TEMA DI RICERCA." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 27, no. 2 (August 1997): 225–72. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200024825.

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IntroduzioneLe funzioni di cui si occupano le autorità indipendenti nel nostro paese, formano un elenco abbastanza impressionante. A tali istituzioni viene infatti affidata una complessa gamma di funzioni decisionali in una molteplicità di settori di regolazione economica e sociale di cruciale importanza. Moneta e credito, concorrenza e assicurazioni, borsa, valori mobiliari e fondi pensione, comunicazioni di massa e informatica pubblica, appalti di lavori pubblici e tariffe di energia elettrica e gas, scioperi nei servizi pubblici e contrattazione sindacale nelle pubbliche amministrazioni, monitoraggio e innovazione neirambiente e nel funzionamento del sistema sanitario sono solo i più evidenti items di un profondo spostamento di poteri dall'apparato politico e amministrativo di governo verso una rete articolata, e in continua diramazione, di nuove e separate arene di rappresentazione, intermediazione o aggiudicazione, secondo i casi, di interessi. Chi domani volesse impegnarsi in ricerche empiriche sulle politiche pubbliche in questi settori decisivi per il sistema economico e sociale di questo paese, dovrebbe primariamente sottoporre ad analisi l'azione delle authorities e le reti di relazioni con gli interessi organizzati e diffusi in cui esse sono chiamate ad operare. Il campo visivo della rilevazione andrebbe profondamente riorientato. Solo ex post andrebbe ponderato il ruolo delle istituzioni classiche della forma di governo, come i partiti, gli organi dell'Esecutivo e il Parlamento. L'analisi empirica, a fronte di casi e circostanze determinate, potrebbe anche sancirne la (de) qualificazione alla sola stregua di attori e arene integrative.
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Cornacchia, Matteo, Gina Chianese, and Elisabetta Madriz. "Il piano di sviluppo personale: strumento-processo di orientamento e prefigurazione professionale." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 1 (April 2021): 37–48. http://dx.doi.org/10.3280/erpoa1-2021oa11491.

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Nell'ambito del progetto SUPER, l'Unità di Trieste, in linea con l'obiettivo generale di "strutturare un sistema di orientamento al lavoro e tutorato", ha sviluppato e realizzato un Personal Development Plan – Piano di Sviluppo Individuale (PDP), uno strumento-processo di accompagnamento rivolto agli studenti del corso di studio in Scienze dell'educazione (L-19) per la progettazione, il monitoraggio e la valutazione dei propri percorsi di sviluppo professionale attraverso l'utilizzo in contesto di pratiche narrativo-riflessive. Il PDP si configura quale misura di accompagnamento e orientamento narrativo per gli studenti in un momento di definizione della propria identità personale e professionale secondo il paradigma dell'Emerging Adulthood; risponde altresì alla necessità di promuovere il loro successo universitario e professionale e di sostenerli nel processo di prefigurazione e costruzione di una professionalità "riflessiva".Dal punto di vista tecnico, il PDP è sostenuto dal software Mahara per consentire la realizzazione di uno strumento-processo paperless, condivisibile (con tutor di tirocinio, tutor aziendali e altri studenti), capace di supportare diverse forme di prove autentiche (filmati, foto, progetti, …) relative alla traduzione in contesto dello sviluppo di abilità e competenze chiave che caratterizzano il profilo professionale dell'educatore socio-pedagogico e che funga – altresì – anche da repository delle proprie buone pratiche professionali.
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Farilla, Cosima, Sante Minerba, Salvatore Scorzafave, Giulia Stola, Vito Guerra, and Gregorio Colacicco. "La resilienza del sistema cardiologico nella pandemia SARS-CoV-2 e le proposte riorganizzative nella ASL Taranto." CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 30, no. 4 (March 22, 2022): 10–238. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2021-4-4.

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Le malattie cardio-cerebrovascolari, nonostante la diminuzione della mortalità registrata negli ultimi anni, continuano a rappresentare in Italia una delle principali cause di morbosità, invalidità e mortalità. Secondo i dati Istat del 2017, il 10.4% di tutti i decessi è stato attribuito a malattie ischemiche del cuore (11.3% negli uomini e 9.6% nelle donne) e il 9.2% ad eventi cerebrovascolari (7.6% negli uomini e 10.7% nelle donne). Le Malattie Cardiovascolari sono tuttora anche la prima causa di ricovero ospedaliero in Italia (14.5% di tutti i ricoveri, circa 1 milione di ricoveri/anno). L’impatto della pandemia da coronavirus 2 della sindrome respiratoria acuta severa (SARS-CoV-2) in ambito cardiovascolare è stato particolarmente rilevante con un drastico calo di circa il 30-40% dei ricoveri per sindrome coronarica acuta (SCA) e scompenso cardiaco con conseguente grave ritardo nel ricorso alle cure. Si sono più che dimezzate anche le attività ambulatoriali penalizzando i follow-up dei pazienti post-SCA e di quelli con scompenso cardiaco, il monitoraggio dei pazienti con fibrillazione atriale ed in trattamento anticoagulante. L’impatto della Pandemia da SARS-CoV-2 nella ASL di Taranto è stato evidente con una riduzione degli accessi per eventi acuti e ricoveri (– 24%), e calo delle indagini cardiologiche (– 34%). Da un’analisi dei ricoveri in area cardiologica si è evidenziato un incremento degli exitus in età < 60 anni. La valutazione dei fattori di rischio cardiovascolari degli assistiti ha indicato la necessità di un territorio organizzato per la prevenzione di eventi acuti cardiovascolari. Tutto ciò ha reso necessario dei cambiamenti sugli assetti strutturali, organizzativi e tecnologici.
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La Notte, Alessandra. "Come applicare l'approccio NAMEA ai Rifiuti Solidi Urbani: un caso studio nella provincia di Torino." ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT, no. 3 (April 2010): 165–86. http://dx.doi.org/10.3280/efe2009-003008.

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Analisi e trattazione del tema ‘rifiuti' sono diverse a seconda che si tratti di rifiuti solidi urbani (RSU) o rifiuti speciali. La legislazione italiana prevede infatti regimi diversi per le due classi di rifiuti: variano gli strumenti di gestione, le istituzioni che se ne occupano e i datasets utilizzati per azioni di controllo e monitoraggio. Se l'autoritŕ pubblica locale volesse in qualche modo monitorare l'origine e destinazione dei rifiuti cercando di far luce sulle cause generatrici del problema e sull'efficacia delle politiche impiegate sarebbe utile applicare un modulo di contabilitŕ ambientale tipo NAMEA che metta in relazione le attivitŕ produttive e le quantitŕ di rifiuti prodotti. L'applicazione di tale modulo implica tre passaggi fondamentali. Innanzitutto va individuata l'unitŕ critica di riferimento a cui i dati puntuali pervengono e sono elaborati: in base all'ordinamento italiano tale unitŕ per i RSU č il consorzio dei comuni. In secondo luogo occorre verificare come estrarre i dati di interesse per compilare la parte ambientale di un approccio di tipo NAMEA: il sistema di tariffazione (TIA) attualmente in uso permette una stima puntuale delle quantitŕ di rifiuti prodotti per attivitŕ produttiva. Infine č necessario adattare la classificazione dei RSU alla classificazione NACE tipica dei moduli NAMEA: la classicazione RSU permette di identifcare le codificazioni dettagliate NACE piů appropriate per settore terziario. Dato il dettaglio territoriale di cui si dispone č possibile redigere la matrice per origine e destinazione e quindi riportare dove e come il rifiuto viene trattato/smaltito/riciclato.
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Vasselli, Stefania, and Antonio Federici. "La valutazione dei Piani regionali di prevenzione." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 50 (December 2012): 41–53. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-050004.

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L'esperienza del Piano nazionale di prevenzione 2010-2012 (PNP), adottato con Intesa Stato Regioni 29 aprile 2010, si segnala per la sua importanza non solo per i contenuti e le metodologie adottate ma anche per il significato che assume all'interno dei rapporti tra le Istituzioni. La sua impostazione prevede infatti che il Ministero svolga Azioni centrali (DM 4 agosto 2011) a supporto della Programmazione regionale, come espressione dell'assetto costituzionale, secondo il modello di governance della stewardship, recepito dall'Italia con la carta di Tallin. Sul piano dei contenuti, il PNP pone grande e sistematica attenzione alla necessitŕ di disponibilitŕ e fruibilitŕ delle evidenze in tre momenti principali: prove di efficacia teorica (efficacy); monitoraggio e valutazione degli interventi; evidenze di impatto sugli outcome (effectiveness). In questa logica, e nel modello di governance adottato, l'attivitŕ di valutazione ha un significato sistemico di produzione di informazioni (intelligenza) funzionali a supportare la programmazione, l'implementazione, la valutazione degli interventi e si sta realizzando mettendo in campo molteplici azioni (certificazione; capacity building; promozione della cultura e degli strumenti di pianificazione e valutazione; attivitŕ di studio) e coinvolgendo interlocutori e partner diversi. In particolare, attraverso l'Azione centrale prioritaria "Intesa Stato Regioni su registri, sorveglianze e sistemi informativi per la prevenzione", si sta perseguendo l'obiettivo di un approccio integrato alle valutazioni di impatto degli interventi di prevenzione che definisca, al piů alto livello di concertazione, gli ambiti tematici, gli obiettivi conoscitivi e le regole di implementazione di un sistema informativo integrato per la prevenzione e che quindi tenga conto sia delle caratteristiche proprie di questi interventi (e delle relative difficoltŕ epistemologiche della loro valutazione), sia della conseguente attuale scarsezza e frammentarietŕ di informazione e valutazione.
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Scalcione, Vincenzo. "Educational and training conditions of learning environments: quality control standards in the school." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no. 1 (April 30, 2022): 188–202. http://dx.doi.org/10.36253/form-12607.

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The development of forms of monitoring of educational systems has meant to account for the functioning of educational organizations. In the evaluation, the methods of measuring quality have become the structural articulation of each organized system. The need was felt to use interactive management methods, capable of promoting continuous quality control, also through a systematic verification of results and feedback produced by users. The text analyzes similar organizational methods in educational contexts, where actions are affirmed to improve the quality of the service, through the use of indicators, with the aim of defining training standards for quality learning environments. The concept of effectiveness and improvement intersect in the ESI project, where schools from European countries were able to share the identifying elements for educational change. Condizioni educative e formative degli ambienti di apprendimento: gli standard di controllo della qualità nella scuola. Lo sviluppo di forme di monitoraggio dei sistemi educativi ha inteso dar conto del funzionamento delle organizzazioni educative. Nella valutazione le modalità di misurazione della qualità sono divenute l’articolazione strutturale di ogni sistema organizzato. Si è avvertita la necessità di utilizzare metodi di gestione interattivi, in grado di promuovere il controllo continuo della qualità, anche attraverso una sistematica verifica dei risultati e del feedback prodotto dagli utenti. Nel testo si analizzano simili modalità organizzative nei contesti educativi, dove si affermano azioni per il miglioramento della qualità del servizio, attraverso l’utilizzo di indicatori, con l’obiettivo di definire standard formativi per ambienti di apprendimento di qualità. Il concetto di efficacia e di miglioramento si incrociano nel progetto Esi, dove scuole dei paesi europei hanno potuto condividere gli elementi indentificativi per il cambiamento educativo.
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Manna, Rosalba, Samuele Calzone, and Letizia Cinganotto. "Education and training system post Covid-19: results from a probability model to measure students’ learning performance." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no. 3 (December 31, 2021): 165–79. http://dx.doi.org/10.36253/form-10281.

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The Covid-19 affected people regardless of nationality, level of education, income or gender. However, students from privileged backgrounds, supported by their parents could find their way past closed school doors to alternative learning opportunities. This crisis has exposed the many inadequacies and inequalities in our education systems. This article presents the GPU System as a tool for collecting, managing and monitoring. The PON 2014/2020 For the School has been conceived for achieving an intelligent, equal, sustainable, and inclusive growth. In order to measure the learnings performance of students, a probability model was implemented to measure performance improvement. The data refer to the grades attributed to students before and after the delivery of the educational activities. Results show that the probability of registering a training success triggered by the training course is greater for the foreign languages area, generating inclusion and social integration mechanisms, as well as mediation and intercultural understanding. Il sistema di istruzione e di formazione dopo il Covid-19: risultati da un modello per misurare gli apprendimenti degli studenti. Il Covid-19 ha colpito tutti gli individui indipendentemente dalla nazionalità, dal livello di istruzione, dal reddito o dal genere. Tuttavia, gli studenti provenienti da ambienti privilegiati, supportati dai loro genitori hanno potuto intravedere più agevolmente la loro strada oltre le porte chiuse della scuola verso opportunità di apprendimento alternative. Questa crisi ha messo in luce le molte inadeguatezze e disuguaglianze nei nostri sistemi educativi. In questo studio si presenta il Sistema GPU come strumento di raccolta, gestione e monitoraggio. In tale contesto si inserisce il PON 2014/2020 Per la Scuola, concepito per realizzare una crescita intelligente, equa, sostenibile e inclusiva. Al fine di misurare le performance degli apprendimenti degli studenti è stato implementato un modello di probabilità finalizzato a misurare il successo formativo. I dati si riferiscono alle votazioni attribuite agli studenti prima e dopo l’azione formativa. I risultati mostrano come la probabilità di registrare un successo formativo generato dal percorso formativo intrapreso sia maggiore per l’area relativa alle lingue straniere, generando meccanismi di inclusione ed integrazione sociale, nonché la mediazione e la comprensione interculturale.
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Gasparini, Alice. "Usabilità ed efficacia di ambienti di apprendimento digitale in ambito linguistico." Ripensare l’insegnamento delle lingue straniere a partire dall’esperienza della didattica a distanza 8, no. 2 (November 30, 2021): 142–60. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.14.243.

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La pandemia scoppiata nel 2020 ha determinato il trasferimento della didattica in presenza a una mediata da uno schermo. Il cambiamento ha posto l’attenzione su tale modalità sollevando domande sulla sua organizzazione. Il contributo esplora tali temi e si focalizza sugli spazi formativi digitali, analizzati dal punto di vista dell’usabilità: tale concetto racchiude l’efficacia, la piacevolezza, la facilità d’uso di un sistema (Nielsen, 1994). In questo studio, sono stati presi in considerazione due sistemi: Moodle e WordPress. Entrambi hanno come obiettivo finale la gestione di contenuti digitali, ma con finalità diverse. Nelle due piattaforme, opportunamente allestite, sono state implementate alcune risorse aperte di italiano come L2. Per la raccolta di dati sono stati impiegati un software di monitoraggio del comportamento degli utenti, interviste e questionari. L’analisi dei dati ha fatto emergere indicazioni sull’esperienza di apprendimento degli utenti e sul loro comportamento, nonché sull’efficacia degli ambienti e dei materiali Parole chiave: AMBIENTI DI APPRENDIMENTO DIGITALI, ITALIANO L2, USABILITÀ, ANALISI DELL’APPRENDIMENTO Since the explosion of the pandemic in 2020, teaching and learning practices have been forced to switch from a face-to-face model to one mediated by a screen. This change has placed intense attention on the character of computer-mediated instruction. This paper explores these themes and focuses on formative digital spaces, analyzed from the point of view of usability: this concept includes efficacy and the ease and pleasantness of use of a system (Nielsen, 1994). In this study, two systems were considered: Moodle and WordPress. They share the goal of managing digital content, albeit with different objectives. In both platforms, accessible, open-source L2 Italian materials were made available. For the data collection, interviews, questionnaires, and software monitoring users’ behavior were employed. The analysis of the data sheds light on the learning experience of the users and their behavior, as well as on the efficacy of the environments and materials. Key words: DIGITAL LEARNING SETTINGS, ITALIAN L2, LEARNING ANALYTICS Desde la explosión de la pandemia en 2020, las prácticas de enseñanza y aprendizaje se han visto obligadas a pasar de un modelo presencial a uno mediado por una pantalla. Este cambio ha focalizado la atención en el carácter de la enseñanza mediada por computadora. Este artículo explora estos temas y se centra en los espacios formativos digitales, analizados desde el punto de vista de la usabilidad. Este concepto incluye la eficacia, la facilidad y el agrado del uso de un sistema (Nielsen, 1994). En este estudio, se consideraron dos sistemas: Moodle y WordPress. Ambos comparten la finalidad de gestionar los contenidos digitales, aunque con objetivos diferentes. En las dos plataformas se ofrecieron materiales accesibles y de código abierto de italiano como segunda lengua. Para la recogida de datos se emplearon entrevistas, cuestionarios y programas informáticos de monitorización del comportamiento de usuarios y usuarias. El análisis de los datos arroja luz sobre la experiencia de aprendizaje de las personas usuarias y su comportamiento, así como sobre la eficacia de los entornos y de los materiales. Palabras clave: ENTORNOS DE APRENDIZAJE DIGITAL, ITALIANO COMO SEGUNDA LENGUA, ANÁLISIS DE APRENDIZAJE
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Qu, Shanshan. "INTEGRAZIONE DEI TEST DI PROFITTO AI MANUALI D'ITALIANO USATI IN CINA PER STUDENTI UNIVERSITARI." Italiano LinguaDue 13, no. 2 (January 26, 2022): 726–47. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/17166.

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In questo articolo vengono presentati e discussi i risultati di una ricerca-azione fatta tra gli studenti universitari sinofoni con l’integrazione dei test di autovalutazione/valutazione sviluppati a seconda delle caratteristiche del manuale utilizzato e dei problemi principali degli apprendenti sinofoni. Dopo una presentazione sintetica del contesto dell’insegnamento d’italiano in Cina e i manuali usati, si procede con un confronto del sistema morfosintattico e fonologico tra il cinese mandarino e l’italiano per analizzare le possibili cause delle problematiche degli studenti cinesi nell’apprendimento dell’italiano. Pianificando una serie di valutazioni formative nel programma didattico sin dall’inizio del processo di apprendimento e proponendo gli appositi piani di recupero dopo la somministrazione dei test, si mira ad avere un miglior monitoraggio dell’andamento dello studio dell’italiano LS e nello stesso tempo si offre agli studenti un’occasione per riflettere sui risultati del proprio percorso di apprendimento e si chiede loro di assumersi più responsabilità nel proprio studio. Integration of self-assessment tests with Italian textbooks used in China for university students This article presents and discusses the results of an action research carried out among university students in China with the integration of self-assessment/evaluation tests developed according to the characteristics of the textbook in use and the main problems the students encountered while learning Italian. Following a brief presentation of the context of teaching Italian in China and the textbooks in use, a comparison of the morphosyntactic and phonological system between Mandarin Chinese and Italian analyzes the possible causes of problems faced by Chinese students learning Italian. By planning a series of formative assessments as part of the didactic program from the beginning of the learning process and proposing appropriate recovery plans afterwards, the action research aimed to better monitor of the progress of the study of Italian LS while offering students an opportunity to reflect on the results of their learning path and take more responsibility in their study.
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Piazza, Antonella. "Community mental health service's monitoring by the local informative system. The results of first year implementation." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 5, no. 1 (April 1996): 46–58. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00003936.

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RIASSUNTOScopo - Sono presentati i dati di monitoraggio di un servizio psichiatrico territoriale, con l'intenzione di documentare le dimensioni e il profilo demografico e clinico dell'utenza, descrivere per le prime visite le modalita di accesso e di contatto, delineare la distribuzione degli interventi in relazione alle diagnosi, i patterns di utilizzazione del servizio e infine le variabili associate al ricorso continuativo e intenso alle cure, verificando l'ipotesi che i pazienti piu seguiti siano socialmente e clinicamente i più svantaggiati. Disegno - Studio osservazionale con i dati forniti dal primo anno di attivita del sistema informativo locale. Setting - Servizio di Salute Mentale dell'ex USL 25 Emilia Romagna, attualmente Distretto San Giorgio di Piano dell'Azienda-USL Bologna Nord. Principali misure utilizzate - È stato calcolato il rischio relativo di diventare un utente lungoassistito e alto utilizzatore per alcune variabili anagrafiche e clini-co-anamnestiche, rispetto alia categoria di riferimento; la possibility di fattori di confondimento o di interazioni tra variabili e stata controllata con l'analisi stratificata. Risultati - Sono presentati i tassi grezzi di prevalenza-un giorno (635.4/100.000 resident! adulti) e di prevalenza nell'anno (1314.1/100.000) per il 1993. Tra i pazienti in contatto al census-day prevalgono le psicosi schizofreniche e simili, tra le prime visite dell'anno invece le psicosi organiche e i disturbi nevrotici. Al termine della prima visita non viene preso in carico il 50% dei pazienti; la decisione sembra basata sulla diagnosi, a prescindere dai precedenti psichiatrici o da caratteristiche socio-demografiche. Il 20% di utenza con psicosi schizofreniche e simili assorbe il 49% degli interventi e usufruisce di un ventaglio di prestazioni più ampio e articolato delle altre categorie diagnostiche. Il ricorso ai ricoveri è scarso anche per le diagnosi più gravi, con un rapporto complessivo tra pazienti non ospedalizzati e ospedalizzati di 12.5 a 1. I fattori di rischio associati con l'esito di lungoassistiti e alti utilizzatori sono l'età inferiore a 55 anni, la condizione di celibe, il vivere soli o non in famiglia, la diagnosi di psicosi funzionale, la lungoassistenza nel 1992 e la lunga durata di presa in carico. Conclusioni - Coerentemente con i propri obiettivi programmatici il servizio destina le risorse soprattutto ai pazienti clinicamente piu gravi e mostra una forte proiezione territoriale; inoltre sembra accumulare una quota di lungoassistiti proporzionalmente maggiore di altri servizi italiani. L'ipotesi che i pazienti lungoassistiti e alti utilizzatori differiscano per maggiore gravita clinica e anamnestica e confermata, mentre tra le variabili demografiche non emergono differenze statisticamente significative a seconda del sesso, della scolarita e della condizione lavorativa.
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Mastorakis, Konstantinos, Massimo Continisio, Maria Francesca Siotto, Luca Navarini, Franco Carnevale, Mary Ellen Mac Donald, and Claudia Navarini. "La percezione degli operatori sanitari sulle cure palliative come mezzo per promuovere la qualità di vita dei pazienti e prevenire le richieste eutanasich / Healthcare workers’ perception of palliative care as a means to foster patients' quality of life and to prevent euthanasia requests*." Medicina e Morale 68, no. 1 (April 10, 2019): 25–39. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2019.565.

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Nel 2010 è stata emanata in Italia la Legge 38, che punta a migliorare formazione e tirocini nel campo delle cure palliative, sebbene al momento non esista un sistema nazionale di monitoraggio di tali pratiche su scala nazionale. A livello internazionale l’eutanasia si è andata sempre più configurando come trattamento possibile fra le cure di fine vita, mentre in Italia resta formalmente illegale. Esistono alcuni studi italiani sulle prospettive dei pazienti rispetto alle cure palliative e all’eutanasia, ma la letteratura relativa alla percezione degli operatori sanitari palliativisti è esigua. Scopo del presente studio è l’indagine di tali percezioni, sia rispetto alla qualità delle cure palliative sia al potenziale ruolo dell’eutanasia nelle cure di fine vita in Italia. La ricerca è stata condotta in tre hospice romani. È stato sviluppato e somministrato un questionario con 75 item graduati secondo la scala Likert a 5 punti, utilizzando come metodi di analisi l’analisi fattoriale e, per la parte statistica, SPSS. Il questionario è stato completato da 56 soggetti. Nella percezione dei partecipanti, i fattori rilevanti per la qualità delle cure palliative sono risultati sette: sofferenza fisica e sociale, benessere psicologico e spirituale, benessere emozionale, partecipazione alle decisioni, compassione, speranza ed empatia. Inoltre, le cure palliative ridurrebbero il desiderio di morte e di eutanasia. I fattori più importanti che emergono dal lavoro sono la sofferenza o il benessere sociali, fisici e psicologici. Gli operatori sanitari coinvolti nello studio non sostengono l’ipotesi dell’eutanasia e anzi ritengono che le cure palliative riducano il desiderio di ottenerla. ---------- In 2010, the State Law no 38 was enacted in Italy, seeking to improve palliative care education and training. There is currently no national monitoring system for palliative care practices in Italy. Euthanasia has become increasingly available internationally as an alternative amidst end-of-life care options, although in Italy this is not the case, and it is formally illegal. Although there are a few studies regarding patients’ perspectives regarding the issue of palliative care and euthanasia in Italy, there is limited literature focused on the perspectives of palliative care health care professionals. The purpose of this study is to explore the perspectives of hospice workers regarding both the quality of palliative care and the potential role of euthanasia in end-of-life care in Italy. This research was conducted with hospice clinicians in three hospices in Rome. A 75 item 5-point Likert scale questionnaire was developed and administered. Factor analysis was used, and descriptive statistics were performed using SPSS. Fifty-six respondents completed the questionnaire. From participants’ perspectives, there are seven significant factors explaining the quality of palliative care in Italy: social and physical suffering, psychological and spiritual well-being, emotional well-being, participation in decision making, compassion, hope, and empathy in care, while reducing patients’ desire for death and euthanasia. The most important of these factors regard social, physical and psychological suffering and well-being. Hospice workers in this study did not support euthanasia and felt that palliative care decreases the patient’s desire for euthanasia. * The manuscript was presented as an abstract in an International Congress on Palliative Care.
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Bedin, Rafael Antonio Caldart, Maisa Schultz, and Antonio Bedin. "Anestesia per conigli sottoposti a interventi chirurgici sperimentali: Rapporto di una serie di otto anestesie." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, June 15, 2020, 151–58. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/salute/anestesia-per-conigli.

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L’anestesia per animali da laboratorio è una questione di interesse biomedico e uno dei dilemmi più presenti nell’attuale dibattito bioetico. L’uso di agenti anestetici nella chirurgia sperimentale mira all’analgesia e al contenimento dell’animale, al fine di ottenere un ragionevole grado di rilassamento muscolare e produrre una sufficiente analgesia. Questa pratica richiede l’uso di protocolli per la somministrazione di dosi sicure ed efficienti. Otto conigli neozelandesi sono stati sottoposti a laparotomia dimostrando la disciplina della tecnica chirurgica del corso di medicina locale. Per i farmaci pre-anestetici, è stata utilizzata per via sottocutanea acepromazina 1 mg.kg-1 associata a ketamina 15 mg.kg-1 . L’anestesia è stata mantenuta con isoflurano e ossigeno sotto una maschera laringea in un sistema di anestesia Mapleson D e con respirazione spontanea. L’idratazione è stata eseguita con 10 ml.kg-1 di soluzione salina ogni ora. È stato utilizzato un materasso termico. Per il monitoraggio sono stati utilizzati stetoscopio precordiale, pulsossimetria e parametri clinici. Per l’eutanasia, ketamina 10 mg.kg-1 associata a cloruro di potassio 19,1% 1 ml.kg-1 è stata utilizzata per via endovenosa. Il peso medio dei conigli era di 2721,25 ± 275,01 grammi e la durata della procedura anestetica era di 120 ± 87 minuti. Discussione. Nell’anestesia a lungo termine, come la laparotomia, si raccomanda l’uso di farmaci pre-anestetici e quindi l’induzione dell’anestetico mediante la combinazione di agenti. Tuttavia, la gestione dell’anestesia richiede il monitoraggio per evitare che si verifichino dosi insufficienti o eccessive.
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Prisco, Sonia Elisa, Giuseppina Moccia, Grazia Cioffi, Antonio Nigro, Alfonso Della Corte, Giuseppe Ferrucci, Rosetta Frammartino, et al. "Progetto pilota per la stesura del PDTA Sepsi nelle aziende sanitarie." La Sanita pubblica. Ricerca sul campo., 2020, 57–66. http://dx.doi.org/10.48268/sanita/2020/0001.6.

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Le disposizioni contenute nel DL “Nuovo sistema di garanzia per il monitoraggio dell’assistenza sanitaria” del 12 marzo 2019, entrano in vigore a partire dal 1° gennaio 2020. Il Sistema di Garanzia, pur indicando dei criteri di standardizzazione, riconosce l’eterogeneità geografica interna alle regioni, che può incidere sulla capacità delle stesse di garantire livelli di assistenza in linea con gli standard nazionali. Alle singole Regioni è demandato, pertanto, il compito di individuare le criticità peculiari e di attuare degli interventi volti all’ottimizzazione dei servizi e delle risorse. La Regione Campania, con decreto n. 32 del 25 marzo 2019, approva il “Documento Tecnico di indirizzo sulla metodologia di stesura dei PDTA in Regione Campania”. Tale documento riconosce il PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) quale “strumento indirizzato a migliorare l’appropriatezza clinica ed organizzativa nella gestione di pazienti affetti da specifiche malattie”. Il PDTA rappresenta, dunque, lo strumento con cui le Linee Guida nazionali e internazionali vengono contestualizzate alla realtà locale. In questo lavoro ci siamo posti l’obiettivo di offrire uno strumento volto a migliorare l’appropriatezza clinica ed organizzativa nella gestione del paziente affetto da sepsi. L’ottimizzazione dell’assistenza al paziente settico passa attraverso la costruzione di un percorso ben definito che include l’identificazione del paziente, delle corrette strategie terapeutiche, il timing delle procedure, l’individuazione delle responsabilità nell’atto assistenziale, la formazione del personale (preliminare e continua) e la rivalutazione e validazione del PDTA stesso. Il lavoro ha previsto l’integrazione delle competenze di molte figure professionali con diverse aree di competenza: Direzione Sanitaria, Responsabili del Rischio Clinico, personale medico e infermieristico di Area Critica (PS, OBI, Anestesia e Rianimazione, TI), Malattie Infettive, Laboratorio Analisi, Chirurgia Generale, Radiologia, provenienti da 4 strutture ospedaliere.
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Sacchi, M. C., S. Tamiazzo, E. C. Lauritano, R. Bonometti, P. Stobbione, and A. Maconi. "Autoimmunità e Covid-19: uno studio prospettico monocentrico di follow-up." Working Paper of Public Health 9, no. 1 (June 25, 2021). http://dx.doi.org/10.4081/wpph.2021.9298.

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Obiettivi: In un nostro recente studio abbiamo riportato la presenza de novo di autoanticorpi in pazienti con diagnosi di COVID-19 ospedalizzati. Per verificare se questi autoanticorpi permangono nel tempo e/o portano allo sviluppo di malattie autoimmuni, abbiamo condotto uno studio di follow-up a 3 (t3) e 6 (t6) mesi dal ricovero. Metodologia: Tredici dei 40 pazienti arruolati nel precedente studio hanno dato il consenso a partecipare a questo nuovo protocollo. Ai pazienti sono stati eseguiti gli stessi tests di autoimmunità effettuati al momento della diagnosi. Risultati: In 9 pazienti continuano a persistere autoanticorpi circolanti a 6 mesi dalla diagnosi. Una paziente, negativa al momento del ricovero per tutti i tests di autoimmunità, ha sviluppato una forte positività per gli ANA e gli antigeni Mi2- β e Ku a t3 e a t6. Un altro paziente si è positivizzato a t3. Infine, due pazienti sono sempre rimasti negativi per tutto il periodo di monitoraggio. Conclusioni: i nostri dati dimostrano che, dopo sei mesi, la presenza di autoanticorpi permane ancora nella maggior parte dei pazienti. Ulteriori indagini saranno necessarie al fine di poter verificare se questi pazienti si negativizzeranno nel tempo o potranno sviluppare una sintomatologia clinica compatibile con l’insorgenza di una malattia autoimmune cronica. Inoltre, sarà importante capire, se l’alterazione del sistema autoimmune può essere considerata come uno degli effetti del coronavirus (long Covid-19).
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Bianchi, V., F. Martino, S. Piccinini, A. Pinca, G. Sida, and F. Riva. "Monitoraggio terapeutico del levetiracetam (Keppra®): confronto tra un nuovo metodo immunologico e il metodo di riferimento in cromatografia liquida ad alta prestazione." Working Paper of Public Health 4, no. 1 (June 15, 2015). http://dx.doi.org/10.4081/wpph.2015.6702.

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Obiettivi: Il monitoraggio terapeutico levetiracetam, nuovo farmaco anti-convulsivante può essere indicato in pazienti le cui condizioni potrebbero alterare le caratteristiche farmacocinetiche, nella personalizzazione della singola posologia e nella valutazione della compliance del paziente. In questo studio, per il dosaggio del levetiracetam viene confrontato il metodo validato Bio-Rad HPLC attualmente in uso con il metodo ARKTM immunologico con strumenti statistici avanzati. Metodi: Le concentrazioni di levetiracetam di 63 campioni sono stati determinati utilizzando: 1) "Levetiracetam mediante HPLC" kit da Bio-Rad (Hercules, CA) sul sistema HPLC Agilent 1100 e 2) immunologico "ARKTM Levetiracetam" di ARK Diagnostics Inc. (Fremont, CA) sulla piattaforma CDx90 da Thermo Fisher Scientific Inc. Risultati: L’imprecisione e il bias intra-laboratorio del nuovo metodo, valutati su un periodo di 20 giorni, sono stati rispettivamente 7,4% e 0,5% a 7,5 μg/mL, 4,5% e 1,9% a 30 μg/mL, 3,1% e 2,0% a 75 μg /mL. Analisi di regressione Passign-Bablok (X: Bio- Rad, Y: Ark) ha mostrato una intercetta non significativo di 0,16 (95% CI -0.55- 0.72) e una pendenza marginalmente significativa di 0,95 (95% CI ,90-0,99) che suggerisce un minimo errore sistematico proporzionale. Anche l’analisi Bland- Altman ha mostrato un minimo bias sistematico di 1,0 mg/mL (95% CI 0,32-1,69) con il 95% delle differenze HPLC-Ark vanno da -4.3 (95% CI -5,52 - (-) 3.16) e 6,3 (95% CI 5,16-7,52). I dati hanno mostrato che i valori ottenuti dai due metodi sono da considerarsi identici sia entro l’imprecisione intrinseca così come per le specifiche di qualità analitiche (errore massimo ammissibile il 15%). Conclusioni: Il nuovo metodo ARKTM sulla piattaforma CDx è accettabile e può essere utilizzato per misurare la concentrazione di routine levetiracetam. In particolare, poiché il metodo immunologico abbassa drasticamente il TAT è più facile ed immediato l’aggiustamento della posologia nei pazienti critici.
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Foddis, A. "Il Controllo di Gestione e la Spending Review." Working Paper of Public Health 2, no. 1 (June 15, 2013). http://dx.doi.org/10.4081/wpph.2013.6757.

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Анотація:
Obiettivi: In un’ottica di razionalizzazione dei costi, tenuto conto che la regionalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e la sua articolazione in aziende sanitarie sono state concepite dalle riforme come strumento proprio per tentare di raggiungere un equilibrio tra le limitate risorse e la garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), obiettivo del presente lavoro è quello di delineare il ruolo fondamentale che il Controllo di Gestione (CdG), in quanto strumento in grado di verificare l’efficienza di gestione delle singole strutture in cui si articola il SSN, riveste in tale contesto. Metodologia: Caso studio legato agli adempimenti compiuti dall’Azienda Ospedaliera di Alessandria in attuazione della DGR 2-4474 del 06.08.2012 “Determinazione obiettivi economici-finanziari delle aziende sanitarie regionali per l’anno 2012”. Dalla data di approvazione di tale provvedimento, la direzione aziendale si è impegnata in una serie di azioni volte a garantire l’equilibrio economico finanziario della gestione nel rispetto delle citate disposizioni della Regione Piemonte in materia di Spending Review (SR), emanate a compimento di quelle decretate a livello nazionale (DL 95/12 “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini”). Tali obiettivi hanno di fatto stimolato l’esigenza di dare ulteriore impulso alle già avviate attività aziendali in ambito di Controllo di Gestione (CdG), con particolare riguardo al sistema di budget, quale strumento di responsabilizzazione dirigenziale sulle azioni intraprese e sui risultati raggiunti in riferimento a tali vincoli. Risultati: Il sistema di Cdg collegato a quello di valutazione della performance risulta essere confacente alle misure di SR, solo se inteso come strumento di valutazione di efficacia e di valutazione della capacità delle politiche pubbliche di produrre gli effetti desiderati. La valutazione di efficacia diventa rilevante per identificare spese che non contribuiscono a raggiungere gli obiettivi che sono stati affidati alle diverse strutture sanitarie o che li raggiungono solo in maniera inefficiente, a fronte di spese molto più alte del necessario; tale valutazione deve essere mirata a interventi volti a indurre un cambiamento in condizioni o comportamenti ritenuti problematici. Conclusioni: La SR non dovrebbe assumere carattere di misure correttive straordinarie mirate ad assicurare il rispetto dei vincoli di bilancio (come sembrano essere finalizzate, da ultime, quelle decretate dal Governo Monti), ma intrecciarsi all’interno dell’intero processo di budgeting e di performance management per farle divenire uno strumento sistematico attraverso il quale ricercare le modalità più efficienti ed efficaci di garantire i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) su tutto il territorio nazionale, in un contesto di controllo e razionalizzazione della spesa sanitaria. Concludendo, al fine di realizzare un sistematico programma di analisi e valutazione della stessa, e quindi di eludere in futuro la necessità di dover ricorrere ad ulteriori riduzioni per garantire l’equilibrio dei conti pubblici, diventa improrogabile l’esigenza di rafforzare le attività di programmazione strategica e di controllo sul sistema di gestione delle aziende sanitarie potenziando, nel contempo, le strutture e gli strumenti di controllo e monitoraggio all’interno delle medesime.
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