Дисертації з теми "Sicurezza Integrata"
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Tinti, Francesco <1982>. "La caratterizzazione probabilistica del sottosuolo come strumento per l’ottimizzazione della progettazione integrata dei sistemi geotermici." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4667/1/Tinti_Francesco_tesi.pdf.
Повний текст джерелаThe use of the shallow geothermal reservoirs for heating and cooling purposes is a proven technique that allows to exploit, through appropriate geo-exchangers, omnipresent and inexhaustible energy, with a reduced cost in terms of greenhouse gas emissions. Therefore, the full exploitation of this resource is in line with the objectives of the Kyoto Protocol and it is described in European Directive 2009/28/EC (commonly known as: Renewables Directive). Given the considerable potential and affordable installation and operation costs, shallow geothermal energy has been exploited since the middle of the twentieth century in various contexts(geographical, geological and climate) and for different applications (residential, commercial, industrial, infrastructure). However, only since the year 2000, the scientific community and the market really began to be interested in the argument, which occurred as a result of economic and technical conditions. A simple and immediate proof of this can be found in the fact that in 2012 there is still no clear technical reference shared internationally, nor for design, nor for installation, nor for testing of the different shallow geothermal applications, despite a multitude of scientific articles published, thermal plants built and industry associations involved in the first decade of the twenty-first century. This research falls within this framework. In particular the progress of research undertaken within the Department of Civil Environmental and Materials Engineering in design and testing of geothermal systems will be shown, as well as some innovative geo-exchangers studied, analyzed and tested will be described
Tinti, Francesco <1982>. "La caratterizzazione probabilistica del sottosuolo come strumento per l’ottimizzazione della progettazione integrata dei sistemi geotermici." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4667/.
Повний текст джерелаThe use of the shallow geothermal reservoirs for heating and cooling purposes is a proven technique that allows to exploit, through appropriate geo-exchangers, omnipresent and inexhaustible energy, with a reduced cost in terms of greenhouse gas emissions. Therefore, the full exploitation of this resource is in line with the objectives of the Kyoto Protocol and it is described in European Directive 2009/28/EC (commonly known as: Renewables Directive). Given the considerable potential and affordable installation and operation costs, shallow geothermal energy has been exploited since the middle of the twentieth century in various contexts(geographical, geological and climate) and for different applications (residential, commercial, industrial, infrastructure). However, only since the year 2000, the scientific community and the market really began to be interested in the argument, which occurred as a result of economic and technical conditions. A simple and immediate proof of this can be found in the fact that in 2012 there is still no clear technical reference shared internationally, nor for design, nor for installation, nor for testing of the different shallow geothermal applications, despite a multitude of scientific articles published, thermal plants built and industry associations involved in the first decade of the twenty-first century. This research falls within this framework. In particular the progress of research undertaken within the Department of Civil Environmental and Materials Engineering in design and testing of geothermal systems will be shown, as well as some innovative geo-exchangers studied, analyzed and tested will be described
Mingozzi, Daniele <1978>. "La nuova concezione della ferrovia europea dalle reti nazionali a una rete integrata. Effetti delle direttive sulla liberalizzazione, interoperabilità, sicurezza." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/94/1/Tesi_dottorato_Daniele_Mingozzi.pdf.
Повний текст джерелаMingozzi, Daniele <1978>. "La nuova concezione della ferrovia europea dalle reti nazionali a una rete integrata. Effetti delle direttive sulla liberalizzazione, interoperabilità, sicurezza." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/94/.
Повний текст джерелаPettazzoni, Laura. "Il Sistema di Gestione Integrata QSA per la miniera di acque termominerali di Porretta Terme." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/930/.
Повний текст джерелаPalladino, Nicola. "Controlli doganali e sicurezza portuale." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2013. http://hdl.handle.net/10077/8601.
Повний текст джерелаIl tema della tesi di dottorato si propone di rispondere ad alcuni quesiti che riguardano aspetti cruciali del traffico internazionale delle merci, rispetto alle innovazioni normative degli ultimi anni. In particolare ci si vuole riferire al ruolo del controllo di sicurezza doganale, che deve muoversi parallelamente all’applicazione delle procedure dirette a velocizzare i traffici (quelli leciti, naturalmente). Infatti, secondo il nuovo Codice Doganale Comunitario, il ruolo delle Autorità Doganali comunitarie è radicalmente cambiato, passando da quello di “anello di una catena” (ruolo ostico ed osteggiato, anziché visto come ruolo di garanzia) a quello di supervisore settoriale della liceità e sicurezza dei trasporti. La questione si rivolge ai porti marittimi, giacchè la stragrande maggioranza dei traffici commerciali mondiali si svolge via mare ed è su tale settore, quindi, che le attenzioni degli Operatori si sono rivolte per garantire ed assicurare il massimo rendimento (o un giusto equilibrio) tra le agevolazioni accordate e concesse dalle norme vigenti ed i livelli di “security”. In tale prospettiva, infatti, Organizzazione ed Istituzioni, nazionali ed internazionali, hanno sentito la necessità di affrontare questioni molto scottanti e specifiche, che riguardano la sicurezza degli stati e delle proprie infrastrutture, nonché la sicurezza dei cittadini, intesa in senso lato, quale “security” e “safety”. Il lavoro svolto si articola in tre parti: - Nella prima parte (capitolo 2) viene inquadrato il problema della security nei trasporti marittimi e nei porti: la domanda posta riguarda il perché si siano considerati a rischio sicurezza i porti ed il traffico commerciale via mare. Vengono evidenziati gli elementi di base che coinvolgono la sicurezza nei porti, con una panoramica di dati e grafici legati alle tipologie, quantità e crescita dei traffici commerciali marittimi, individuando, poi, i vari aspetti del significato di “security” nel traffico commerciale via mare e nella sicurezza degli impianti portuali; - Nella seconda parte (capitoli 3 e 4) vengono evidenziati gli ambiti di intervento dei controlli di sicurezza, relativamente ai settori maggiormente a rischio: si passa dall’immigrazione clandestina, al traffico di armi e di distruzione di massa, al traffico di stupefacenti, al traffico di rifiuti, al riciclaggio di denaro legato alle attività di gruppi criminali e terroristici. Prosegue questa parte con l’analisi dell’attività dell’Autorità Doganale, con i raccordi a livello dell’Unione Europea, evidenziando gli strumenti normativi ed organizzativi a disposizione: dalle norme del Nuovo Codice Doganale Comunitario, ai compiti propri della Dogana in materia di controlli di sicurezza, al raccordo comunitario del management in tale materia, alle varie raccomandazioni pervenute tramite l’Organizzazione Mondiale delle Dogane. E’ proprio l’organizzazione del management e la struttura dei controlli doganali che si evidenziano con maggior forza, poiché la struttura comunitaria di management (Common Risk Management System), l’attività di analisi dei rischi e previsionale, l’acquisizione anticipata dei dati relativi ai traffici commerciali marittimi (Entry Summary Declarations, ENS, e le Export Summary Declarations, EXS), consentono di interagire a più livelli tra i vari Enti, pubblici e privati, per migliorare ed alzare un maggior livello di contrasto ai fini della sicurezza, con una “compliance” come nel caso degli A.E.O. (Operatore Economico Autorizzato); - La terza parte (capitolo 5) è dedicata ad un’analisi della valutazione dei costi legati alla sicurezza dei controlli doganali; si sviluppano alcune teorie riguardo alla molteplicità degli interventi in tale ambito, che fanno emergere una oggettiva difficoltà di valutazione di tali studi, data la rilevante presenza di variabili riguardo alla prevenzione, al contrasto ed alla repressione di attività e commerci a rischio sicurezza, per analizzare più nel dettaglio una serie di studi effettuati negli Stati Uniti d’America relativamente ad ipotesi di attacchi terroristici nei porti di Los Angeles e Long Beach, ove l’attenzione è stata posta sull’impatto economico derivante da danni alle infrastrutture portuali ed alle ricadute nel medio-termine sull’economia locale, più che su quella di scala nazionale. Gli unici riferimenti reali, comunque, si riferivano a dati conosciuti, riguardanti l’impatto di uno sciopero degli operatori portuali nel 1962 ed i costi sostenuti a seguito dei danni prodotti dall’uragano Katrina nel porto di New Orleans. Il capitolo 6 è indirizzato alle conclusioni del lavoro. In particolare, riferendosi innanzitutto all’introduzione (capitolo 1), il problema era stato inquadrato nell’ambito dei controlli di sicurezza previsti a livello comunitario sul traffico marittimo delle merci e sugli oneri posti in carico alle varie Autorità Doganali a seguito degli attacchi terroristici, iniziati con l’attacco alle Torri Gemelle di New York l’11 settembre 2001. Il costante aumento dei traffici commerciali via mare ed il potenziale rischio di attacchi al territorio ed ai cittadini dell’Unione Europea perpetrabili attraverso il commercio internazionale hanno posto le basi per una stringete attività in materia di controlli doganalui di sicurezza. Il compito che si è proposta l’Unione Europea e le Autorità Doganali dei paesi Membri è quello di trovare un giusto equilibrio tra la velocizzazione delle procedure doganali ai fini di una maggiore fluidità dei trasporti e l’efficacia di controlli, intesi ad assicurare una ragionevole sicurezza sia ai cittadini dell’Unione, che ai commerci, per finire alla sicurezza legata alla salute ed all’ambiente, il tutto con una sostenibilità dei costi che non fosse sproporzionata rispetto alle attese. Lo scopo indiretto era anche quello di provare a delineare un quadro degli aspetti di controlli di security nell’ambito delle attribuzioni del Punto Franco di Trieste. E si è individuata, così, la possibilità che lo status di Punto Franco, unito alle norme già esistenti in tema di depositi fiscali e doganali, insieme alla previsione normativa comunitaria ancora da attuare, connessa al luogo di presentazione delle dichiarazioni doganali (ufficio doganale più vicino al luogo di residenza dell’operatore), unitamente alle procedure doganali in materia di controlli di sicurezza ed alla logistica ed all’informatizzazione delle movimentazioni delle merci nel Punto Franco stesso, possa divenire un sistema, uno strumento cui poter attingere per migliorare e sviluppare i traffici marittimi, in considerazione del fatto che il porto, con tutti i magazzini già esistenti, potrebbe essere visto come un enorme distripark, smistamento di merci (quasi) in linea, sia in entrata che in uscita dal territorio dell’Unione, dal moment o che la stessa normativa comunitaria permette l’uso dei depositi nel Punto Franco per lo stoccaggio di merci allo stato estero, da un lato, e merci nazionali e comunitarie, dall’altro.
XXIV Ciclo
1961
Buresta, Pietro. "Sicurezza e crittografia dei sistemi LoRaWAN." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Знайти повний текст джерелаBortolotti, Davide. "Studio sperimentale di barriere di sicurezza integrate e delle opere di sostegno." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Знайти повний текст джерелаAmato, Alexei. "Rischi di privacy connessi ai sensori integrati negli smartphone." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/17282/.
Повний текст джерелаBrandolini, Filippo Alberto. "Sicurezza, protezione e integrità nei sistemi cloud: Modelli, metodi e tecnologie." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7535/.
Повний текст джерелаMonno, Antonio Guido. "Pirateria: una minaccia alla sicurezza del trasporto marittimo internazionale. Tra percezione e realtà." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2013. http://hdl.handle.net/10077/8600.
Повний текст джерелаL’obiettivo della tesi è di verificare quali siano le reali conseguenze economiche e sociali del fenomeno della pirateria marittima. Come è noto, da alcuni anni, l’attenzione di organizzazioni internazionali e nazionali si è appuntata sulla pirateria marittima, vista come una minaccia in grado di causare enormi danni economici e di sistema trasporto marittimo mondiale. Non si potrebbe altrimenti comprender il motivo per cui da alcuni anni, enormi spese sono state affrontate per contrastare tale minaccia. Ma sono tali spese giustificate? Sono la pirateria e il terrorismo marittimo, due minacce reali capaci di influire in modo determinante sul sistema commerciale mondiale? È quanto questa tesi ha cercato di appurare. È stato quindi esaminato il fenomeno nel suo sviluppo temporale; infatti il primo capitolo è stato dedicato alla storia ed evoluzione della pirateria. Al di là del semplice resoconto storico degli avvenimenti, si sono cercate di approfondire la ragioni e cause che ne hanno originato la nascita e lo sviluppo nei differenti contesti mondiali. Nata parallelamente al commercio marittimo, non si è tuttavia legata solo ed esclusivamente a questo come attività predatoria criminale, risultando anche un metodo che oggi chiameremmo di guerra asimmetrica sul mare. E‘ in Grecia,nel periodo successivo a quello di Omero che nasce la parola “peirates” per definire coloro che praticavanono questo tipo di attività predatoria, termine che ha costituito la base etimologica nelle varie lingue occidentali per indicare chi si dedica a tale attività, anche se all’epoca la sua accezione non era certamente spregiativa e denigratoria come l’attuale. Con l’epoca della Repubblica e dell’Impero di Roma, si cominciano a delineare quegli elementi che tendono a porre il pirata al di fuori di un contesto legale di guerra e a non porlo quindi sotto i vincoli che comunque la delimitano. Già da quest’epoca si comincia a rilevare come i fattori sociali, quali la povertà e l’indigenza, uniti alla capacità di andare per mare e di sfruttare la morfologia del terreno e le situazioni climatiche favorissero l’insorgere del fenomeno; così come si ebbe la possibilità di rilevare che, oltre una soglia di tolleranza, essa poteva cominciare a creare problemi economici e sociali; il saccheggio di numerose navi che trasportavano il grano per Roma, poteva causare una penuria di cibo con conseguenti moti e rivolte. La pirateria, che è fondamentalmente un’attività predatoria, costituisce uno strumento di guerra, anche economica, oltre che criminale, e in questo contesto è stato spesso usato dalla caduta dell’impero romano in avanti. La formazione dei regni pirateschi berberi nel Mediterraneo e la loro ricchezza, sono legati proprio all'attività piratesca, che veniva peraltro sfruttata come metodo di lotta fra le potenze cristiane e musulmane nel Mediterraneo; analogo strumento sarà usato, in particolare dalla Gran Bretagna nei confronti della Spagna, inaugurando quella che vien chiamata l’epoca d’oro della pirateria e che vede la nascita ufficiale della pirateria legalizzata, il “privateering”, ossia quella svolta con l'autorizzazione e sotto l’egida della corona regnante che ne traeva dei vantaggi economici notevoli. Nè il fenomeno era presente nel solo mondo occidentale, in quanto anche nel mondo conosciuto orientale era presente, e in maniera notevole; al pari di quello occidentale numerosi sono stati i regni nati proprio da tale attività e che con tale attività hanno prosperato. Sempre a metà fra legalità e criminalità, man mano che si consolidavano i concetti della libera navigazione delle acque e del libero commercio,la pirateria cominciava a essere vista come un rischio e non più una opportunità, con uno sviluppo anche degli studi giuridici che ne delineavano l’aspetto criminale e la ponevano al di fuori di qualsiasi contesto di protezione legale affidando quindi a qualsiasi nazione il compito di combatterla. È da rilevare che nella sua forma legalizzata di privateering, la pirateria è sopravvissuta sino al 1856, allorquando fu abolita per trattato dalle potenze occidentali dell’epoca, e se vogliamo sino ai giorni nostri nella sua forma di guerra irregolare con le navi corsare tedesche durante la seconda guerra mondiale. Si è poi passati, nel successivo capitolo ad analizzare la pirateria nelle tre aree del mondo in cui si sviluppa il 75% di tale attività; l’Africa dell’Est e dell’ Ovest e il Sud Est asiatico, con una particolare attenzione sui dati che costituiscono la base della nostra conoscenza del fenomeno della pirateria, dati che risultano molto incompleti e frammentari, considerata la volontarietà nel fornirli e i riflessi economici associati al fornire tali numeri. Piraterie dagli aspetti diversi che, in particolare lungo le coste Est dell’Africa, sollevano numerosi interrogativi se, storicamente, l’area della Somalia, da cui proviene quella che viene percepita come la maggiore minaccia al commercio marittimo, e di conseguenza all’economia mondiale, è stata indenne da tale attività. E infatti la pirateria somala, di gran lunga quella che si attaglia maggiormente al concetto giuridico di pirateria moderna così come delineato a seguito di un accordo internazionale del 1982 in quanto svolgentesi al di fuori delle acque territoriali e quindi nelle acque internazionali, è finalizzata, in maniera esclusiva, al pagamento di un riscatto monetario., al contrario di quella lungo le opposte sponde africane, quelle della costa Ovest, dove essa assume un carattere molto più predatorio e concentrato sulla nuova ricchezza di tale parte dell’Africa, in particolare della Nigeria: il petrolio. Nell’Asia del sud est, la pirateria, che potremmo definire endemica, e che ha un ruolo sociale molto diverso da quello occidentale, ha essenzialmente un ruolo predatorio in cui occasionalità e organizzazione si mischiano, e in cui anche il terrorismo, legato a fattori storici e di identificazione nazionale oltre che religiosi, trova una sua collocazione attraverso sovrapposizioni che spesso non consentono di individuare anche legalmente, oltre che ideologicamente, dove cominci l’attività di terrorismo e dove quella di pirateria. In Asia il contesto geografico, caratterizzato da isole, arcipelaghi , strettoie e punti di obbligato passaggio marittimo, hanno influito e modellato l’attività della pirateria, in quanto proprio attraverso tali acque transita una notevolissima e importante porzione del commercio mondiale, anche di materie energetiche. Nel terzo capitolo sono stati delineati gli aspetti giuridici che hanno consentito nel tempo, di arrivare alla definizione come oggi conosciuta di pirateria e di terrorismo marittimo, due concetti diversi giuridicamente e che hanno dovuto trovare diverse e successive vie giuridiche considerata la sensibilità dell’argomento che si ripercuote di fatto sule sovranità nazionali. Si è trattato altresì delle Armed robberies, ossia di quegli atti di pirateria che si svolgono all’interno delle acque territoriali e che quindi, pur ricalcando nella sostanza l’attività di pirateria che si svolge nelle acque internazionali, giuridicamente se ne distingue, e non poco, essendo affidata alla esclusiva competenza nazionale. Il quarto capitolo si è concentrato sugli attori della pirateria che rimangono, dopo aver esaminato i pirati, ossia gli imprenditori e i marinai e di come l’‘attività di pirateria influisca su di loro. È in questo capitolo che si evidenzia come la percezione della minaccia sia elevata e sicuramente non proporzionata alla minaccia stessa, causa la sempre maggiore interdipendenza fra i vari sistemi economici, la nuova catena di distribuzione logistica mondiale che tende ad abolire le ridondanze e ridurre i costi e di come la percezione abbia influito sulla realtà laddove si sono addebitate alla pirateria situazioni economiche che avevano altre spiegazioni, come lo spostamento di una parte del traffico commerciale marittimo su nuove rotte che vanno a coprire nuovi fabbisogni e necessità mondiali. Nell’ultimo capitolo è stata esaminata l’attività di contrasto posta in essere , sia a livello militare che politico, laddove si è evidenziato come spesso tale attività ingente e economicamente onerosa, soggiaccia spesso a interessi nazionali più che collettivi e di come l’attività raramente venga affrontata su un piano interconnesso e olistico. Nelle conclusioni si è dedicata qualche parola al nuovo fenomeno criminale mondiale, spesso sottostimato in quanto non conosciuto e relegato nella cosiddetta area degli esperti; quello informatico. L’obiettivo, come detto, è stato di fornire un quadro della pirateria a livello mondiale, suddiviso per aree, cercando di evidenziare le cause che hanno portato al sorgere della stessa ma sopratutto allo sviluppo. Lo sviluppo o decrescita improvvisa di una località può strettamente dipendere da questo fenomeno, come dimostra la situazione africana, dove lo sviluppo di numerosi porti, è derivato dalle attività di pirateria interessanti porti viciniori o investimenti enormi sono messi a rischio dalla possibilità che tali attività continuino, come potrebbe accadere per il nuovo porto di Lamu in Kenia, ove si riversano gli interessi di numerose nazioni di quella parte dell’Africa.
XXIV Ciclo
1952
Piva, Filippo. "Soluzioni digitali e analogiche per la garanzia di sicurezza in sottosistemi critici ferroviari." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.
Знайти повний текст джерелаFollador, Marco <1976>. "Modelizzazione spazio-temporale delle dinamiche di uso del suolo ed analisi comparativa di differenti approcci predittivi. Uso integrato di SIG e telerilevamento nello studio dei processi di deforestazione nella regione La Joyanca in Peten, Guatemala." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/855/1/Tesi_Follador_Marco.pdf.
Повний текст джерелаThe frequent use of predictive models for analyzing of complex, natural or artificial phenomena is changing the traditional approaches to environmental and hazard problems. The continuous improvement of computer performance allows for more detailed numerical methods, based on space-time discretisation, to be developed and run for a predictive modeling of complex real systems, reproducing the way their spatial patterns evolve and pointing out the degree of simulation accuracy. In this contribution we present an application of several methods (Geomatics, Neural Networks, Land Cover Modeler and Dinamica EGO) in the tropical training area of Petén, Guatemala. During the last few decades this region, included in the Biosphere Maya reserve, has seen a fast demographic raise and a subsequent uncontrolled pressure on its own geo-resources. The test area can be divided into several sub-regions characterized by different land use dynamics. Understanding and quantifying these differences permits a better approximation of a real system; moreover we have to consider all the physical, socio-economic parameters, which will be of use for representing the complex and sometimes random human impact. Because of the absence of detailed data from our test area, nearly all the information was derived from the image processing of 11 ETM+, TM and SPOT scenes; we studied the past environmental dynamics and we built the input layers for the predictive models. The data from 1998 and 2000 were used during the calibration to simulate the land cover changes in 2003, selected as reference date for the validation. The basic statistics permit to highlight the qualities or the weaknesses for each model on the different sub-regions.
L’utilisation chaque jour plus fréquent des modèles prédictifs pour décrire des systèmes complexes, naturels ou artificiels, est en train de changer progressivement les approches traditionnelles des problématiques environnementales et de gestion du risque. Le remarquable potentiel des ordinateurs actuels rend possible le développement de modèles numériques de calcul basés sur une discrétisation spatio-temporelle afin de simuler le comportement de phénomènes complexes ainsi que de prévoir des scénarios futures, avec différents dégréés d’approximation. On présent ici une application de différents modèles prédictifs (géomatique, réseaux de neurones, LCM Idrisi Andes et Dinamica), dans une région de forêt tropicale au Petén, Guatemala. Cette région, inscrite dans la réserve de biosphère Maya, a connu dans les dernières décades, une croissance démographique et une pression non contrôlée sur les ressources naturelles. Dans la région d’étude nous pouvons signaler des sous-régions avec différentes dynamiques d’utilisation du sol. Comprendre et quantifier de telles différences permet l’obtention d’une bonne approximation de la situation réelle et il est nécessaire d’intégrer les paramètres physiques, sociaux et économiques essentiels pour décrire la complexité, parfois aléatoire, de l’action anthropique. La première phase d’étude est basée exclusivement sur l’analyse d’informations satellites, car il n’existe pas d’autres données utiles disponibles sur cette étendue. Le traitement de 11 images ETM+, TM et SPOT a rendu possible l’observation des dynamiques environnementales passées ainsi que la construction de l’Input pour les différentes approches prédictives. Les résultats obtenus, en partent des informations collectées en 1998 et 2000, seront validés avec une image réelle de 2003; les statistiques de base vont permettre de souligner les points forts et les points faibles de chaque modèle sur les différentes sous-régions.
Follador, Marco <1976>. "Modelizzazione spazio-temporale delle dinamiche di uso del suolo ed analisi comparativa di differenti approcci predittivi. Uso integrato di SIG e telerilevamento nello studio dei processi di deforestazione nella regione La Joyanca in Peten, Guatemala." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/855/.
Повний текст джерелаThe frequent use of predictive models for analyzing of complex, natural or artificial phenomena is changing the traditional approaches to environmental and hazard problems. The continuous improvement of computer performance allows for more detailed numerical methods, based on space-time discretisation, to be developed and run for a predictive modeling of complex real systems, reproducing the way their spatial patterns evolve and pointing out the degree of simulation accuracy. In this contribution we present an application of several methods (Geomatics, Neural Networks, Land Cover Modeler and Dinamica EGO) in the tropical training area of Petén, Guatemala. During the last few decades this region, included in the Biosphere Maya reserve, has seen a fast demographic raise and a subsequent uncontrolled pressure on its own geo-resources. The test area can be divided into several sub-regions characterized by different land use dynamics. Understanding and quantifying these differences permits a better approximation of a real system; moreover we have to consider all the physical, socio-economic parameters, which will be of use for representing the complex and sometimes random human impact. Because of the absence of detailed data from our test area, nearly all the information was derived from the image processing of 11 ETM+, TM and SPOT scenes; we studied the past environmental dynamics and we built the input layers for the predictive models. The data from 1998 and 2000 were used during the calibration to simulate the land cover changes in 2003, selected as reference date for the validation. The basic statistics permit to highlight the qualities or the weaknesses for each model on the different sub-regions.
L’utilisation chaque jour plus fréquent des modèles prédictifs pour décrire des systèmes complexes, naturels ou artificiels, est en train de changer progressivement les approches traditionnelles des problématiques environnementales et de gestion du risque. Le remarquable potentiel des ordinateurs actuels rend possible le développement de modèles numériques de calcul basés sur une discrétisation spatio-temporelle afin de simuler le comportement de phénomènes complexes ainsi que de prévoir des scénarios futures, avec différents dégréés d’approximation. On présent ici une application de différents modèles prédictifs (géomatique, réseaux de neurones, LCM Idrisi Andes et Dinamica), dans une région de forêt tropicale au Petén, Guatemala. Cette région, inscrite dans la réserve de biosphère Maya, a connu dans les dernières décades, une croissance démographique et une pression non contrôlée sur les ressources naturelles. Dans la région d’étude nous pouvons signaler des sous-régions avec différentes dynamiques d’utilisation du sol. Comprendre et quantifier de telles différences permet l’obtention d’une bonne approximation de la situation réelle et il est nécessaire d’intégrer les paramètres physiques, sociaux et économiques essentiels pour décrire la complexité, parfois aléatoire, de l’action anthropique. La première phase d’étude est basée exclusivement sur l’analyse d’informations satellites, car il n’existe pas d’autres données utiles disponibles sur cette étendue. Le traitement de 11 images ETM+, TM et SPOT a rendu possible l’observation des dynamiques environnementales passées ainsi que la construction de l’Input pour les différentes approches prédictives. Les résultats obtenus, en partent des informations collectées en 1998 et 2000, seront validés avec une image réelle de 2003; les statistiques de base vont permettre de souligner les points forts et les points faibles de chaque modèle sur les différentes sous-régions.
DE, AMICIS RICCARDO. "Analisi dinamica di un motoveicolo elettrico a trazione integrale in diverse condizioni di fondo stradale orientata alla sicurezza del mezzo stesso." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2017. http://hdl.handle.net/11566/245608.
Повний текст джерелаThe present research work has focused on the dynamic analysis of a motorcycle with double traction. The system has proven to simulate the behavior of the vehicle in different road surface conditions. The idea of the double traction is not new in the field of two-wheeled vehicles. With the advent of electric traction has become more attractive. A motorcycle with double traction can guarantee better safety conditions, especially when providing it with advanced control systems able to transfer dynamically the torque between the two wheels. The achievement of such control performances requires a suitable dynamic modelling of the vehicle while guarantee a good tradeoff between computational complexity and accuracy in the description of complex and critical driving maneuvers. This work propose a new dynamic model of a motorcycle with double traction.
BROCCO, Debora. "Il sistema di gestione integrato della sicurezza e della qualità nelle Università e negli enti di ricerca: l'esperienza della Sezione di Chimica Biologica e dei Laboratori Universitari di Ricerca Medica dell'Università degli Studi di Verona." Doctoral thesis, Università degli Studi di Verona, 2010. http://hdl.handle.net/11562/343861.
Повний текст джерелаThe route of my PhD consisted in: • an initial study of the relevant legislation about health and safety of workers and management systems of quality and safety; • a study regarding the application of regulations concerning safety at Italian Universities and analysis of the university context; • the testing of a Safety Management System (SMS) in two Sections of the University of Verona. Specifically, a survey has been on the evolution of legislation on health and safety at work from its origins to the D.Lgs. 106/09, which introduced a new vision of the subject, based on organizational behavior of security within the enterprise system. Aspects that are still lacking in the organization of safety provided by D.Lgs. 106/09, however, are: • verification and performance measurement of health and safety company, in connection with the evaluation of risks; • providing for periodic audits to verify compliance with decisions planned for safety management; • compliance with the policy and the achievement of safety targets set by management. The way to overcome these deficiencies, however, is delineated by the law itself which indicates the models of business organization, in accordance with the Guidelines for SGSL INAIL-UNI (2001), or to BS OHSAS 18001:2007, as models suitable to have effect on the administrative liability of legal persons, companies and associations. Given that, to succeed a SMS should be part of the system of organization, I proceeded to make comparisons between D.Lgs. 81/08, OHSAS 18001:2007, Guidelines for UNI-INAIL SGSL and standard ISO 9001:2008 for Quality Management Systems. This comparison revealed that it would be a great saving of energy resources to implement an integrated management system of Safety and Quality. As regards the application of safety standards in Universities, I quoted a survey conducted by CRUI in 2005. This study showed that almost all Italian universities said had formalized the systemic approach in a regulation, but that there isn’t a good match between formal actions and effective implementation of operational and managerial actions, yet. Moreover, the main technical deficiencies were found in: fire prevention, electrical systems, heating systems and architectural barriers. In general, we have seen that university must combine prevention organization with a very complex and flexible organizational reality, given the autonomy and freedom of research and teaching and the high turnover of staff. In the University of Verona, has developed a "Rules for the management of health and safety at work at the University of Verona," in which procedures for identifying responsibilities, procedures, processes and resources for policy implementation for the prevention of the University, in compliance with health and safety regulations, are defined; there are, however, some difficulties to take over a full SMS, which should be whised by senior management and shared in the spirit and objectives by all university constituents. For this reason it was decided to adopt local SMS. In particular, in the Section of Biological Chemistry, we defined first the organization, identifying the roles of all the figures according to the D.Lgs. 81/08. Then, we built a list of all the activities carried out by each research group, and finally we collected: o the list of biological agents and genetically modified microorganisms used o the list of chemicals o the list of equipment and instruments o the list of exposed to risk carcinogens and mutagens o the Section planimetry, with the intended use of the rooms. With this information, the Direction of the Section is able to define: • Policy Section for the health and safety of workers; • objectives and improvement plans; • Management Procedures; • Procedures and Safety Operating Instructions; • aspects to be checked periodically, with planned audits; • the rules for carrying out through periodic "review management”, to ensure continued suitability, adequacy and effectiveness of the Management System. Unfortunately, work in the Section of Biological Chemistry was hampered only by a formal adherence to the trial by the Head of Section. This has led to a non-involvement of most staff and the total absence of the key elements of management systems. Therefore, we tried to work through successive approximations, first by implementing the procedures necessary to meet the mandatory regulatory requirements, then we would implement procedures of common interest and then Procedures / Operating Instructions related to individual processes / activities, relying on a growing interest from all research groups. The following step will be to take into consideration all the laboratory methods and turn them into proper operating instructions, which also contain safety information. This collection of operative instruction would be an important starting point for a quality management system that could be eventually implemented in the future. University Laboratories for Medical Research (LURM) has faced the problem of identifying the academic and hospital components, as in the structure, which is headed by university staff, operate 23 research groups applying to 5 Departments of University Hospital Integrated - Verona. After having defined tasks and responsibilities of all the figures involved in LURM, we drew the organization chart of the structure. Then we gathered information in a way similar to the one which has been done for the Section of Biological Chemistry. To assist the Director of LURM in the task of promotion and supervision of compliance relating to the prevention measures to be taken, a database containing all the information above was implemented. This DB appears to be a powerful tool around which to build most of the procedures of SMS, especially in the case that the DB will be supplemented with the following information: • the risk profile of each employee; • the Personal Protective Equipment delivered to the individual worker; • training on safety held by each employee; • recording of accidents occurring; • recording of accidents or near misses occurred within research groups. Thank to this tool one can define the rules by which to run all information pertaining to safety, from the Supervisors to the Directors of Departments and of LURM and vice versa, and moreover to the Prevention and Protection Service, the Health Monitoring Service, the Radioprotection Service, the representatives of workers' safety. Once implemented an SMS based on the core of OHSAS 18001:2007, one can integrate procedures already developed for the SMS with the requirements of the QMS, and take a path of Quality System Certification. The two experiments carried out showed that the push by the proactive management is essential to design a policy for the safety of the section, set goals, engage staff in the spirit and in the belief of the importance of the Safety Management System implementation, in order to obtain better working conditions.
GALLUPPO, Francesca. "Il Sistema di Gestione integrato della Sicurezza e della Qualità nelle Università e negli Enti di Ricerca: l’esperienza della Sezione di Immunologia e della Sezione di Anatomia e Istologia Umana dell’Università degli Studi di Verona." Doctoral thesis, Università degli Studi di Verona, 2010. http://hdl.handle.net/11562/343863.
Повний текст джерелаThe aim of the thesis is the implementation of a Safety and Quality Integrated Management System in two sections of the University of Verona: the section of Immunology and the section of Anatomy and Human Histology. The Immunology section carries out both research and diagnostic activities, as part of the Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata-Verona (AOUI). Under this agreement, the Immunology section is identified as “Clinical Immunology Unit” and it is certified UNI EN ISO 9001: 2008 since 2002; the part of the section that is exclusively committed to research is not covered by any type of certification. The Anatomy and Human Histology section carries out only research activities and is not covered by any type of certification for the Safety and Quality Management System. In the Clinical Immunology Unit we integrated information about safety into the documentation of the Quality Management System. This was the first step aiming to an integration of Quality and Safety Management System. This integrated system will be developed through the following steps: definition of policy and objectives for the health and safety of workers in the Unit; identification of specific indicators related to safety; drafting of specific procedures for safety, such as: o management of accidents o management of emergencies periodical integrated monitoring of the critical aspects and achievements of the objectives for both Quality and Safety; management review and replanning of the objectives aiming to a continual improvement of the system. As regards the University component of the Immunology Section the goal was to implement a common Quality and Safety Management System with the Management System of the Clinical Immunology Unit; however, from the analysis of the above mentioned organization, it emerged that it is not possible to identify common liabilities for Safety Management according to D.Lgs. 81/08 and thus it is impossible to build a shared organization chart and univocally define tasks and responsibilities. For this reason, the initial objective was to work out a Safety Management System in the Immunology Section, in order to meet the rules stated in the D.Lgs. 106/09, integrating it later with the specific contents of the Quality Management System and to finally reaching the initial objective of sharing as many as possible integrated documents on Quality and Safety between the two parts of the Section. As regards the Anatomy and Human Histology Section, we tried to raise awareness in the Director and staff of the Section in order to reach, as a first step, the implementation of a Safety Management System and then a Quality and Safety Integrated Management System. The actions carried out during this study were the following: Collection and update of the Section planimetry Elaboration of the organization chart for the staff of the section Elaboration of a database with the description of the elements in the staff, position covered, activities, exposure to toxic/carcinogenic substances, evaluation of the risk in which all processes are carried out. The work carried out in the Anatomy and Human Histology Section was concluded at this stage of data collection; this phase should be followed by the drawing of the procedures. A clear evidence, which emerged from what has been related above, is that the two contexts considered in this study show wide differences in the way the Management systems have been approached and in the way the staff has been involved. The different sensitivity to the issues considered originates from the course taken so far, which showed a scarce interest of the academic world in the certified management systems that, over the last few years, have gained ground in the working environment worldwide. At an operational level, in the Clinical Immunology Unit, further to implementing all the documentation for the Quality Management System which is already partially integrated with Safety guidelines, the staff showed awareness and felt involved in the implementation of the System. As a consequence, the process of integration with the Safety Management System was felt as a natural evolution of the work so far carried out. All the staff of the Section/Unit of Immunology proved more willing to adopt the new integrated procedures for Quality and Safety. Only a small portion of the staff in this Section is only academic, and is thus not yet primed with all the Quality guidelines put in place in the Unit, yet, in a context in which most of the workers are already trained and involved in the process of implementation of the Management System, the goal of extending this knowledge to 100% of the staff seems to be easily attainable. The shared hope is that this will eventually drag the university staff in a stepwise path that, starting from the implementation of a Management System for Safety which grants the fulfilment of all the regulatory requisitions, will allow the final integration with a Quality Management System. Awareness towards the Management Systems is an issue that was more heavily felt within the Anatomy and Human Histology Section, where a good portion of the efforts were spent in activities aimed at involving the staff and explaining the principles standing at the base of the Management Systems. The study could not therefore go beyond the definition of roles, tasks and the identification of all activities being carried out within the Section. The path towards the implementation of a Safety Management System implies not only the definition of a Policy, Objectives, Improvement Plan, Check and Management Review, but also the drafting up of organizational and technical procedures.
Zani, Carlotta. "Contributi allo sviluppo del sistema di gestione integrato qualità sicurezza e ambiente di un'azienda multiservizi: applicazione della normativa Emission Trading e certificazione OHSAS 18001." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/959/.
Повний текст джерелаCARTOCETI, GRETA. "EMPLOYEE BENEFIT PLANS E PIANI DI WELFARE AZIENDALE NEI SISTEMI DI SICUREZZA SOCIALE STATUNITENSE E ITALIANO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2018. http://hdl.handle.net/2434/551280.
Повний текст джерелаThe first part of the study analyzes the public and private components of the U.S. Social Security System, represented respectively by the Social Security and Medicare & Medicaid Programs, as well as the Employment-Based Benefit Plans and the Individual Saving Accounts. The analysis focuses particularly on the discipline provided by the federal law (namely ERISA) regulating the Pension Benefit Plans, the Health Care Plans and the Welfare Benefit Plans. The second part of the study describes the Italian Social Security System in its general features and the problems of sustainability currently affecting the Public Pension Pillar, as well as the role played by the so-called Occupational Schemes to cover the shortcomings of the former. The latter is comprised by complementary pensions schemes and supplementary health care schemes, bilateral bodies, contractual dampers and the so-called Welfare Aziendale. In conclusion, the study highlights the consequences of the gradual shift from the Public Pension Pillar to Occupational Voluntary Schemes in providing pension and health care treatments, which suggests a progressive and worrying retrenchment of the State from the management of public affairs.
Gorbenko, Ivan. "Verifica dell'integrità di sistemi software." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/12950/.
Повний текст джерелаBreda, Silvia <1988>. "Qualità ambientale dei siti di coltivazione della vongola verace filippina Ruditapes philippinarum: un approccio integrato mediante Analisi Ambientali, Fisiologiche e Molecolari ai fini della Tracciabilità e Sicurezza Alimentare." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1942.
Повний текст джерелаLABRADA, SOSA Ailed. "Modelli di organizzazione e gestione. Modello di organizzazione e gestione integrato per gestire in un'ottica di prevenzione e miglioramento continuo le problematiche relative alla salute e alla sicurezza sul lavoro." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2014. http://hdl.handle.net/10446/30445.
Повний текст джерелаPolito, Antonio. "Modellazione di dettaglio di un nuovo sistema di rinforzo esterno per il miglioramento sismico degli edifici mediante l'utilizzo del software Midas FEA." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.
Знайти повний текст джерелаBARBANI, DANIELE. "Sicurezza nei Motoveicoli: Analisi e Sviluppo di Sistemi di Sicurezza Passiva Integrati su Motoveicolo." Doctoral thesis, 2012. http://hdl.handle.net/2158/866525.
Повний текст джерелаSPAGNUOLO, Franco Enzo. "Modello integrato di vulnerabilità delle infrastrutture stradali - VIS 4 Road Safety." Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/11573/1383074.
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