Дисертації з теми "Scientifica"
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Carrozza, Maria Antonietta <1954>. "La conoscenza scientifica a scuola: problemi concettuali, metodologici e didattici." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2010. http://hdl.handle.net/10579/1017.
Повний текст джерелаA large amount of data has shown that science teaching in schools is problematic for a variety of factors; at first, the practice of teaching / learning are epistemologically incorrect because aimed more to the receipt of information rather than to pay attention to the processes of knowledge production. We proposed a model of scientific laboratory as a typical way for the epistemological proceed. The research basic assumptions have been focused on the formulation and testing of a laboratory model of science where the teaching actions are finalized to the reconstruction of scientific concepts and conceptual change. Based on the results of many surveys which show the existence of naive theories on the conception of scientific phenomena that undermine the learning of scientific theories, a model was designed and realized that has led to work on two levels, the level of students of secondary school (age 11th-14th) and the level of teachers. The students were involved in practical experimental activity or in conceptual problems solution that allowed the restructuring of scientific concepts or the change of naive conceptions, such as the conception of matter, to scientific theories. Students were busy with activities that have exploited the cognitive interaction and the groups planning. The teachers have been involved, outside of the classroom, in reflexivity actions on the teaching discipline and the teaching practices to enable the development of new ways of conceiving the "ability to teach" science and to research the best practice in teaching and learning of science. Moreover, with a tutor supervision in the classroom, teachers have been involved in actions to observe and demonstrate the in-field effectiveness of science education new models.
Battistella, Giulio. "Il sindacato della Corte costituzionale sulle questioni a connotazione tecnico-scientifica. Tra ragionevolezza scientifica e discrezionalità politica." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2022. https://hdl.handle.net/11572/360163.
Повний текст джерелаDragoni, Donatella. "Il ruolo dell'educazione scientifica in contesti "difficili"." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2294/.
Повний текст джерелаZanetti, Silvia <1951>. "Teacher Professional Development per l’innovazione nell'educazione scientifica." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2010. http://hdl.handle.net/10579/1012.
Повний текст джерелаChanges in education and in society place new demands on the teaching profession. Research have found positive relationships between in-service teacher training and student achievement; improving the quality of Teacher Professional Development is, therefore, an important goal for Europe's education systems. This thesis proposes an analysis of the factors that may affect the diffusion of innovation in science education and the effectiveness of the programs Teacher Professional Development (PD) for teachers of Science. First inquired on the resistance to innovation manifested by teachers, then according to data obtained by the investigation and analysis of documents was drawn to the identification of possible criteria for program effectiveness PD. Based on these criteria is, finally, conduct a comparative analysis between two PD models tested in Europe, to arrive at a proposed PD model for circulating innovation in science education.
Marando, Gabriella. "L'acquisizione della prova scientifica nel processo penale." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2010. http://hdl.handle.net/10077/3447.
Повний текст джерелаCon il presente studio ci siamo proposti di analizzare l’impatto che il proliferare della cd. prova scientifica ha sortito sul procedimento di formazione della prova penale. In via preliminare, si è avvertita la necessità di porre le premesse per una definizione della locuzione di “prova scientifica” che ne chiarisse le peculiarità gnoseologiche rispetto agli strumenti di conoscenza tradizionali. In tale prospettiva, si ritiene che il quid caratterizzante la scientific evidence sia costituito dall’impiego del metodo scientifico al fine della formazione della conoscenza, dovendo riservarsi, per questa via, la qualifica di scientificità ai soli elementi di prova che derivano da un procedimento formativo di verificazione hempeliana e falsificazione popperiana, il quale si concreta nella sottoposizione dell’ipotesi a continue sperimentazioni e falsificazioni, con conseguente individuazione di un margine intrinseco di errore. L’adozione di tale definizione non è priva di riverberi sul piano processuale, in quanto impone l’abbandono della concezione fideistica della scienza in favore di una nozione di metodo scientifico fallibilista e suscettibile di controllo circa la sua attendibilità epistemologica e la correttezza d’impiego da parte del sistema processuale d’adozione. La centralità del controllo sull’an e sul quantum di scientificità del metodo di formazione della conoscenza deve essere improntato, per un verso, all’autonomia del giudice nei confronti della comunità scientifica di riferimento e alla percezione della scienza come contesto culturale in evoluzione, all’interno del quale anche un metodo scientifico o tecnologico accettato e utilizzato nella prassi può essere messo in discussione dall’emergere di teorie innovative. Per altro verso, a fronte dell’elaborazione degli ormai noti parametri di controllo, discretivi tra good science e junk science, elaborati dalla giurisprudenza nordamericana ad opera delle pronunce componenti la trilogia Daubert-Joiner-Kumho al fine di erigere una griglia di sbarramento delle conoscenze non affidabili operante nella fase di ammissione della prova, si ritiene, sulla scorta della concezione corpuscolariana della conoscenza, che non si possa procedere ad una passiva e acritica operazione di innesto di tali parametri nel contesto processuale, ma che la valutazione di affidabilità del metodo scientifico debba essere contestualizzato in relazione ai paradigmi, alle categorie processuali e alle scansioni in cui si articola il procedimento probatorio delineato dal c.p.p. 1988. In una prospettiva speculare, l’operazione volta alla riconduzione della scientific evidence nell’alveo dell’architettura complessiva del procedimento di formazione della prova non ha ignorato che la complessità e il grado elevato di specializzazione della conoscenza scientifica richiede un apparato di strumenti giuridici idonei a consentire il controllo giudiziale sull’idoneità epistemologica del metodo impiegato, il rispetto dei protocolli d’uso e la coerenza interna del risultato probatorio. In quest’ottica, si sono affrontate le questioni, logicamente interdipendenti, attinenti, l’una, ai modelli probatori attraverso cui introdurre le conoscenze scientifiche nel processo, e, l’altra, alle tecniche dinamiche di acquisizione processuale del sapere scientifico. La prima questione pone l’interprete di fronte ad un sentiero che si biforca nelle direzioni della tipicità o della atipicità probatoria. Con l’adesione alla tesi volta all’inquadramento della conoscenza scientifica nel catalogo dei mezzi tipici abbiamo ritenuto di valorizzare la sistematica del codice laddove esso offre una gamma di strumenti nominati – a partire dalle tecniche di indagine ex artt. 354, 359 e 391-sexies c.p.p. fino a giungere ai mezzi di prova della perizia e della consulenza tecnica endoperitale ed extraperitale – aventi la funzione di consentire l’ingresso della scienza nel processo. L’opzione esegetica de qua è rafforzata dalle seguenti considerazioni. In primis, riteniamo che la tecnica di formulazione della fattispecie dell’art. 220, richiamato per relationem dall’art. 233 c.p.p., a guisa di una “norma in bianco”, suscettibile di trovare riempimento con il rinvio a metodi e tecniche extragiuridiche, sia sintomatica di una prevalutazione legislativa che attesti, da un lato, l’idoneità dei suddetti mezzi di prova ad accogliere nel loro alveo quegli apparati di strumenti tecnologici che, in ragione tanto del continuo sviluppo della scienza quanto della loro natura extralegale, non si prestano ad essere tipizzati in un catalogo; e, dall’altro lato, l’opportunità di sottoporre il metodo tecnico-scientifico alla dialettica della prova e controprova in cui si articola il rapporto tra perizia e consulenza tecnica e alla medesima dinamica di acquisizione probatoria tipizzata in funzione dell’assunzione al processo dei suddetti mezzi di prova. In secundis, il parametro legale dell’art. 220 c.p.p. si presta ad accogliere nel suo ambito applicativo – articolato nella triplice scansione dello svolgimento di indagini, acquisizione di dati e acquisizione di valutazioni da parte dell’esperto – sia la fase in cui il perito procede a proprie indagini tecniche facenti capo a risultati probatori fruibili dal giudice, sia la fase predisposta al controllo dei medesimi risultati e volta ad offrire all’organo giudicante gli strumenti di valutazione intorno alla idoneità probatoria astratta e alla attendibilità e rilevanza in concreto del metodo utilizzato. In tertiis, il conferimento alla prova per esperti del ruolo di trait d’union in funzione dell’ingresso della scienza nel contesto processuale valorizza al massimo grado il diritto di difendersi provando, inteso nella particolare declinazione del diritto a difendersi mediante il contributo di esperti, e il principio della formazione dialettica della conoscenza come canone epistemologico del processo penale. Tale considerazione pone le premesse per la soluzione della seconda questione problematica, afferente alla definizione delle modalità acquisitive della prova scientifica nelle scansioni tipiche dell’assunzione della prova per esperti. L’opzione qui accolta può essere apprezzata da un duplice angolo visuale. Da un lato, si consideri che la disciplina legislativa regolante la formazione della perizia prevede l’allestimento di un contraddittorio endoperitale sia in sede di formulazione dei quesiti sia durante la fase di esecuzione delle operazioni, all’interno del quale i consulenti di parte sono posti in grado di sindacare le scelte dell’esperto sia sotto il profilo della validità astratta del metodo impiegato sia dal punto di vista della sua idoneità in relazione al caso concreto, consentendo loro di controllare la correttezza delle modalità di esecuzione dall’interno della formazione della prova. Dall’altro lato, l’articolazione delle relazioni intercorrenti tra perizia e consulenza tecnica extraperitale rafforza le possibilità di interlocuzione delle parti mediante la realizzazione di una dialettica estrinseca tra i mezzi di prova tecnico-scientifici rimessi alla loro disponibilità. Tale ordine di considerazioni riveste una particolare importanza nelle ipotesi di acquisizione di elementi di prova promananti da settori della scienza o della tecnica che si avvalgano, al loro interno, di differenti metodi di formazione del dato cognitivo. E’ quanto accade, ad esempio, nel settore della tecnica di individuazione vocale, caratterizzata da una contrapposizione tra i metodi spettrografico e parametrico; o, ancora, nell’ambito della genetica forense, attesa la varietà di protocolli applicativi che presiedono all’estrazione del profilo del Dna (quali, a titolo esemplificativo, l’elettroforesi, la sequenziazione del Dna, la spettrometria di massa, il southern blotting); o, infine, nel settore della computer forensic, sol che si pensi ai differenti tools volti all’estrazione del dato informatico dall’elaboratore. Orbene, in tali casi la dialettica interna ed esterna in cui si articolano le relazioni tra i mezzi di prova per esperti consente alle parti di proporre, ciascuna mediante il proprio consulente, una ricostruzione del thema probandum basata sul metodo scientifico ritenuto più affidabile e di esporre nella relazione le ragioni a sostegno della maggiore idoneità epistemologica dello strumento tecnico-scientifico prescelto. Sebbene le clausole degli artt. 506 e 507 c.p.p. siano ostative alla configurazione di un onere perfetto, in capo alla parte che chiede l’acquisizione della prova al processo, di addurre la dimostrazione completa ed esauriente dei requisiti di idoneità ed affidabilità probatoria della prova assumenda, non vi è dubbio che essa sia, quantomeno, portatrice di un interesse all’esposizione dei criteri favorevoli che indirizzino la valutazione del giudice in direzione della utilizzabilità della prova in sede di decisione e dell’attribuzione di un grado elevato di efficacia probatoria. E’ di tutta evidenza, a questo punto, che l’impostazione prescelta costituisce un valido antidoto al cd. paradosso del giudice peritus peritorum, il quale, in sede di valutazione delle tecniche probatorie che si segnalano per l’alto grado di specializzazione, non dovrà operare il vaglio inerente alla scientificità ed affidabilità del metodo scientifico di volta in volta prospettatogli attraverso un dialogo solitario interno alla sua mente ma possa valersi dell’ausilio offerto dai contributi di segno opposto promananti dalle parti attraverso i propri esperti. Non può essere sottaciuto, tuttavia, che la validità di tale ricostruzione è subordinata al verificarsi di due condiciones sine qua non. La prima condizione consiste nell’adesione alle teorie, elaborate dalla dottrina e accolte solo da una parte della giurisprudenza, volte ad affermare la natura marcatamente probatoria della perizia e della consulenza tecnica e la loro esclusione dal novero degli strumenti ancillari, rispettivamente, al giudice e alla difesa. Dove si continuasse a sostenere il carattere neutro o il valore argomentativo delle ricostruzioni offerte da tali mezzi di prova, il sistema appena delineato verrebbe privato delle sue fondamenta. La seconda condizione consiste nell’accoglimento del principio secondo cui la formazione della prova peritale non si esaurisce con la produzione dell’elaborato scritto ma avviene nel contraddittorio, sottoponendo l’esperto al fuoco incrociato delle domande e delle contestazioni in funzione di controllo della attendibilità della prova e della individuazione di eventuali errori nell’applicazione al caso di specie. Nella prospettiva del potenziamento del controllo scientifico, inteso quale metodo elettivo di controllo dell’apporto tecnico-scientifico, in quanto idoneo a testarne la hempeliana forza di resistenza mediante tentativi di demolizione della sua attendibilità gnoseologica e prospettazioni di ricostruzioni fattuali alternative, non pare si possa prescindere dal riconoscimento, in capo alla parte avente un interesse contrario, del diritto alla sottoposizione dell’esperto al controesame, cui corrisponde, sul piano formale, l’onere della citazione del perito ai sensi dell’art. 468 c.p.p. in capo alla parte interessata alla sua assunzione e anche nei casi in cui questa avvenga in dibattimento. In tale prospettiva, il deposito della relazione dell’esperto, corredata dai protocolli applicativi del metodo prescelto e delle pubblicazioni scientifiche, deve essere concepita come supporto documentale funzionale alla preparazione dell’escussione orale e, per tale via, al vaglio sulla rilevanza del metodo al caso concreto e sul rispetto dei suddetti protocolli, ma non può assumere valore probatorio se non a seguito dell’esame dell’esperto.
XXII Ciclo
1976
TOGNI, LARA. "Le reti nel mondo della scienza: tre elaborati sulla collaborazione scientifica." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1875.
Повний текст джерелаThe aim of this thesis is to study the complex relationship between scientific productivity and (formal and informal) scientific collaborations. We follow an approach which goes beyond the classical trade-off that emerged from the literature around networks studies and game theory, in the attempt of developing a synthesis between a micro and a macro approach. In doing so, we enrich the toolset of available methodologies by adopting instruments which are typical of Network Analysis (e.g.: networks’ indices of centrality and clustering), Econometrics (e.g.: ZIP and Censored regressions), and Experimental Economics (e.g.: Laboratory experiments). In particular, we look at two different scientific communities, in order to capture different characteristics of the networks: the community of Top geographers, and the community of Italian economists. This thesis is structured with a view to emphasising the role that the incentives which move scientists within their network of collaboration play on shaping the network itself, but also on influencing their scientific productivity. The thesis is composed of three different essays, each of which approaches the phenomena of scientific production and collaboration from different perspectives, allowing me to highlight the role played by four basic components (i.e.: networks, scientific communities, collaborative behaviours, individual incentives and collective outcomes) in shaping the structure and dynamics of the “world of science”.
TOGNI, LARA. "Le reti nel mondo della scienza: tre elaborati sulla collaborazione scientifica." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1875.
Повний текст джерелаThe aim of this thesis is to study the complex relationship between scientific productivity and (formal and informal) scientific collaborations. We follow an approach which goes beyond the classical trade-off that emerged from the literature around networks studies and game theory, in the attempt of developing a synthesis between a micro and a macro approach. In doing so, we enrich the toolset of available methodologies by adopting instruments which are typical of Network Analysis (e.g.: networks’ indices of centrality and clustering), Econometrics (e.g.: ZIP and Censored regressions), and Experimental Economics (e.g.: Laboratory experiments). In particular, we look at two different scientific communities, in order to capture different characteristics of the networks: the community of Top geographers, and the community of Italian economists. This thesis is structured with a view to emphasising the role that the incentives which move scientists within their network of collaboration play on shaping the network itself, but also on influencing their scientific productivity. The thesis is composed of three different essays, each of which approaches the phenomena of scientific production and collaboration from different perspectives, allowing me to highlight the role played by four basic components (i.e.: networks, scientific communities, collaborative behaviours, individual incentives and collective outcomes) in shaping the structure and dynamics of the “world of science”.
Auletta, Giuseppe. "Incertezza scientifica e principio di precauzione nella giurisprudenza civile." Doctoral thesis, Università di Catania, 2013. http://hdl.handle.net/10761/1465.
Повний текст джерелаGuarino, Eugenia. "Il contesto della traduzione scientifica in Cina nel tardo Qing." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.
Знайти повний текст джерелаLupusor, Simona. "Divulgazione scientifica e traduzione: What We Know About Climate Change." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.
Знайти повний текст джерелаVenier, Lorenzo <1985>. "Il problema della demarcazione a partire da una controversia scientifica." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12168.
Повний текст джерелаD'ANDREA, Patrizio. "La Libertà di ricerca scientifica in ambito biotecnologico. Profili Costituzionali." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2015. http://hdl.handle.net/11392/2388979.
Повний текст джерелаMANDRACCIO, LUIGI. "Big Science. Architettura e strutture speciali per la ricerca scientifica." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2021. http://hdl.handle.net/11567/1058492.
Повний текст джерелаNew scientific discoveries increasingly depend on exceptional devices and research programs. Investments in Research & Development are growing all over the world - according to the UNESCO Science Report 2021 - and more and more concerned those two aspects. The efforts of individual nations fall within the framework of international cooperation to meet the huge costs - both in terms of funds and the number of researchers needed. In this context, the structures dedicated to scientific research - special and unusual plants and equipment - are becoming steadily more important. While they become the fulcrum of scientific activities, they also make their way into the collective imagination of public opinion, animating the debate (regarding both the huge investments and the strategy to manage them) and amazing with the extraordinary results they can achieve. This PhD thesis focuses on the special structures for scientific research, Big Science. They are pretty unknown outside the scientific community, apart from the relative fame of a few of them. Concerning Architecture, this is an unprecedented study. The Big Science species has been investigated here for progressive levels of in-depth analysis, up to the specific study of three structures of global resonance: the Gran Sasso National Laboratories (LNGS), the International Thermonuclear Experimental Reactor (ITER), and the European Organization for Nuclear Research (CERN). The thesis has three parts, marking the methodological approach adopted. The scheme foresees a concise introduction of the context (Part I), the construction of basic knowledge (Part II), and finally, the analytical-critical discussion (Part III). In this way, using the authority principle too, the thesis addresses the programmatic purpose of the thesis - appropriating Big Science, through the process of sublimation of its characters - and develops two scenarios to complete simultaneously continue the research work. The inquiry starts from the evolution of the bond between science and architecture. It is due to the scientific nature of the structures and the architectural character of the research; besides, the two disciplines have significant intersections which are interesting to understand. Therefore, Part I introduces some contextual factors related to Big Science without claiming to be exhaustive. In fact, it was more consistent with the purpose of the thesis to present a series of facts and qualified topics, both following a temporal progression and highlighting transversal topics. The themes dealt with in this initial phase, perhaps less important than the following ones, somehow constitute an applicable constellation to represent the general climate in which the objects of the thesis and their study are inserted. After that, the construction of basic knowledge on the subject takes place within Part II. The path moves forward in progressive stages, deepening specific characteristics. Defined the species called “Big Science,” there is the sampling of thirty cases of remarkable structures, according to a taxonomic approach and thanks to introductory insets. Classifying the leading and most recurrent categories, presented in the most salient features, precedes the collection. Then the study becomes analytical, starting from the definition of three typologies; in fact, there are three typologies identified on the characteristics of the structures - infrastructure, machine, and laboratory. However, the number of typologies of experiences exploring the main structures (LNGS, ITER, and CERN) is also three. Presenting and comparing these experiences allows underlining some circumstances that conditioned the research. In fact, dealing with unpublished circumstances has meant in some way to develop a new approach and, in this sense, to face a challenge of which it may be helpful to give some elements. The concluding chapters of Part II are dedicated to each of the three main case studies for an examination as complete and exhaustive as possible. The final part (III) develops and concludes the work on knowledge and appropriation. It is marked by the process of sublimation of Big Science's structures. It is a way of declining what is known as aestheticization or transfiguration even in the architectural field. The first step is using the authority principle of some Master of Architecture to introduce forms and methods of aestheticization and appropriation of elements and themes previously unrelated to the discipline. Then the experience of space in Big Science is critically analyzed: after clarifying the concept of space, some significant elements and factors from the case studies are linked to the perceptual phenomena. This allows going beyond the simple knowledge of structures, activating a mechanism of appropriation to the field of architecture. Above all, it means triggering the reaction defined as "sublimation": originally the phase transition of a simple substance or a chemical composite from the solid-state to the gaseous state without passing through the liquid state. Here sublimation becomes the analytical-critical method, similarly to the paranoic-critical method of Salvator Dalì, then recalled by Rem Koolhaas. The starting chemical composite is the structures of Big Science, as a solid-state; along with the perception of spatial and aesthetic phenomena, the transition to the gaseous state is ideally achieved. The last chapter suggests two scenarios as the thesis' conclusion. Both represent the completion and, at the same time, the continuation of its aims. The first scenario is the one that ideally closes the chemical process, realizing the inverse sublimation from the gaseous state back to the solid one. It is not possible directly in the context of the thesis. However, it requires a different exercise, as the references to the Masters show: where a process of aestheticization - or even transfiguration - takes place, this does not happen as an analytic-critical fact but involves, ultimately, a project – design or theory. The work of knowledge and appropriation carried out by the thesis provides a material that can crystallize into new aesthetics through the multiple forms of the project. The second scenario sees Big Science in strategic and territorial terms. This approach is latent within the research, but this criticality was found in most of cases considered, even beyond the sampling carried out. The choice to keep this theme in the background wants to put the consistency of Big Science at the center, believing that it is needed to fully appropriate these structures before addressing any strategic-territorial discourse that concerns them. They are a fulcrum at every scale. Therefore, the second scenario represents a further possible fallout of the thesis. In the relationship with the landscape context, operational potentials can be glimpsed. These structures should not be treated as random extras in the territorialization processes but should be born from the idea of becoming an added value of a new landscape also elaborated through them. The nature of this added value passes through the identity of the structures; from the scientific essence to how this took shape and, finally, to how it can be interpreted differently. On a strategic and territorial level, the references to Claude Parent and his work with the Collège des architectes du nucléaire, but also Rino Tami's work for the Ticino motorways, show the potential of a project, including an architectural one, which concerns unexpected fields, possibly even with regulatory repercussions. Therefore, Big Science needs to free itself from the logic of isolation and concealment of machines, without being estranged from the absolute consistency of the structures, which can have, as shown within the thesis, not only a charm but a precise aesthetic value, such as to be able to establish new aesthetics.
GIANNANGELI, ELIO. "CERTEZZA SCIENTIFICA E CERTEZZA PROCESSUALE NELLA RESPONSABILITA' PENALE DEL MEDICO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2013. http://hdl.handle.net/2434/217773.
Повний текст джерелаThis paper aims to analyze the problems underlying the investigation of criminal liability for medical malpractice, with particular reference to the tension between the demands for strict legality and the open formulation of the criminal provisions of the crime, and - in close connection - between the principle of precision and the limits of scientific knowledge. These are central and typical issues in criminal law, but in the medical field they show their problematic character for the immediate practical consequences which they determine.
Venturelli, Ilaria. "Cittadinanza scientifica e educazione al futuro: analisi di una sperimentazione didattica sui cambiamenti climatici in una classe quarta di liceo scientifico." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9540/.
Повний текст джерелаStrafonda, Giovanni Battista. "La traduzione tecnico-scientifica: il progetto di traduzione per Siboni S.r.l." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13769/.
Повний текст джерелаBray, Francesco. "Vis3D: un framework di visualizzazione scientifica per interagire con dati 3D." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23007/.
Повний текст джерелаMissiroli, Daniela. "Il ruolo del problem solving nell'educazione scientifica: un esempio nell'insegnamento dell'ottica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3687/.
Повний текст джерелаChecchi, Fabrizio. "Educazione scientifica ed educazione alla sostenibilita: una analisi di proposte didattiche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6164/.
Повний текст джерелаNaldi, Laura. "Lingua della moda: Proposta di traduzione tecnico-scientifica dall'italiano al russo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8184/.
Повний текст джерелаPiazza, Stefano <1968>. "La valutazione della ricerca scientifica: Uno studio empirico nelle Scienze umane." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/6149/1/Piazza_Stefano_tesi.pdf.
Повний текст джерелаOver the last few years there has been an extensive debate on the use of evaluation of research in universities and research facilities. As part of this debate, in this thesis, we analyze the most important methods for the assessment of research on an international level, the main qualitative tools for the evaluation of research, in particular the peer review, and quantitative tools, such as bibliometrics, and the characteristics of the main bibliographic archives (eg, Scopus, Web of Science), deepening the main indicators used in human and social sciences (eg H Index). In addition, the thesis is connected with the socio-economic impact of research and the main problems of this innovative tool, through a case study conducted in the United Kingdom. A subsequent empirical analysis covers the main lists of journals at international and national levels, in the scientific field of History and Philosophy of Science. The results of the studies show that the lists of international journals can be, a starting point which must necessarily be joined by other instruments of assessment (peer review, citation analysis, etc.), while the national lists, however, can’t be an instrument, which is in some cases inadequate in order to a proper evaluation of the research, due to the low internationalization of repertoires and judgments generally too high attributed to the journals. A further result is that the evaluation of research in different scientific disciplines shows that in the humanities and social sciences there is a low presence of scientific publications in major international citation and bibliographic databases (Web of Science, Scopus). This situation limits the reliability of the statistical analysis based on indices and quantitative indicators (first Impact Factor and Index H), to evaluate the scientific productivity of a researcher or an institution research.
Piazza, Stefano <1968>. "La valutazione della ricerca scientifica: Uno studio empirico nelle Scienze umane." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/6149/.
Повний текст джерелаOver the last few years there has been an extensive debate on the use of evaluation of research in universities and research facilities. As part of this debate, in this thesis, we analyze the most important methods for the assessment of research on an international level, the main qualitative tools for the evaluation of research, in particular the peer review, and quantitative tools, such as bibliometrics, and the characteristics of the main bibliographic archives (eg, Scopus, Web of Science), deepening the main indicators used in human and social sciences (eg H Index). In addition, the thesis is connected with the socio-economic impact of research and the main problems of this innovative tool, through a case study conducted in the United Kingdom. A subsequent empirical analysis covers the main lists of journals at international and national levels, in the scientific field of History and Philosophy of Science. The results of the studies show that the lists of international journals can be, a starting point which must necessarily be joined by other instruments of assessment (peer review, citation analysis, etc.), while the national lists, however, can’t be an instrument, which is in some cases inadequate in order to a proper evaluation of the research, due to the low internationalization of repertoires and judgments generally too high attributed to the journals. A further result is that the evaluation of research in different scientific disciplines shows that in the humanities and social sciences there is a low presence of scientific publications in major international citation and bibliographic databases (Web of Science, Scopus). This situation limits the reliability of the statistical analysis based on indices and quantitative indicators (first Impact Factor and Index H), to evaluate the scientific productivity of a researcher or an institution research.
GARRONI, MARCELLA. "Fascismo, scuola e società in Sardegna: l'istruzione classica, scientifica e magistrale." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2010. http://hdl.handle.net/2108/1380.
Повний текст джерелаIn this work the history of High School education in Sardinia during Fascism has been reconstructed. Until now, historiography has never dealt with this theme. On the contrary, it devoted itself to Primary School education, only in some zones of Sardinia, and to High School education in the two capitals of Province, Cagliari and Sassari, mainly through a historical archives analysis of Classical, Scientific and Teaching education schools, as part of the social history and of the Island culture as the whole. It is a theme of great significance for various reasons. First of all, it concerns School history, that is fundamental for the life of a Country and that assumed a â strategicâ relevance during Fascism. That is because the regime assigned a very important role to youth education and indoctrination to obtain popular consent and, consequently, to legitimation. Secondly, it concerns the history of a land like Sardinia with its peculiarities and specificness, much more evident in a centralized regime like the Fascist one. This research is based on the historical archives analysis of Classical, Scientific and Teaching Schools of the chief towns of that period, Cagliari, Sassari and Nuoro. Of course, the Sardinian school events have been considered in a national context, both bearing in mind the outline of historiography about Fascism and its school politics, and reconstructing the authoritative evolution of the set of rules about some school aspects of that period, through searches in the Ministry Education Official Gazette. Moreover, some searches in documents of the Central Record Office in Rome and of the Record Office in Nuoro permitted to supplement and complete the information derived from school historical archives material. They also allowed to reconstruct events that we do not have any documentation of in school archives, documentation that turned out to be fundamental especially to delineate relations between the different schools and the local context where they carried out their educational functions.
Dallargine, Sara. "Approccio alla traduzione specializzata come punto d’incontro tra lingue straniere e matematica: proposta di traduzione di articoli scientifico-divulgativi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Знайти повний текст джерелаGiuliani, Erika <1973>. "L'illustrazione scientifica nel XVII secolo. Forme e colori alla ricerca del vero." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1178/1/Giuliani_Erika_tesi.pdf.
Повний текст джерелаGiuliani, Erika <1973>. "L'illustrazione scientifica nel XVII secolo. Forme e colori alla ricerca del vero." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1178/.
Повний текст джерелаSiliato, Marianna <1994>. "Nuove opportunità per la ricerca scientifica. L’Open Access e i suoi sviluppi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20664.
Повний текст джерелаFabio, E. "LA TUTELA E I LIMITI DELLA LIBERTA' DI RICERCA SCIENTIFICA IN ITALIA." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2010. http://hdl.handle.net/2434/150056.
Повний текст джерелаColo', Valentina. "Una scossa all'economia: le conseguenze del sisma dell'Aquilano. Traduzione dall'inglese in italiano di un articolo di ricerca economica ed esperienza di collaborazione con gli autori." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9515/.
Повний текст джерелаAlfieri, Andrea. "Proposta di traduzione di un articolo scientifico sull’anestesia della laringe." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13719/.
Повний текст джерелаDi, Canio Roberta <1981>. "Nell'incertezza scientifica e morale. Il dilemma delle cure intensive ai neonati estremamente prematuri." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1948/1/di_canio_roberta_tesi.pdf.pdf.
Повний текст джерелаDi, Canio Roberta <1981>. "Nell'incertezza scientifica e morale. Il dilemma delle cure intensive ai neonati estremamente prematuri." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1948/.
Повний текст джерелаTigano, Vincenzo Mario Marco. "I profili di rilevanza penale della ricerca scientifica sulle cellule staminali embrionali umane." Thesis, Universita' degli Studi di Catania, 2011. http://hdl.handle.net/10761/369.
Повний текст джерелаDoctoral thesis considers aspects of connection between advances in stem cell research and principles of criminal law. In the first chapter, after an analysis of the crime of experiment with human embryos, the author deals with necessary balance between protection of scientific research and safeguard of supernumeraries embryosà à à ¢ life. In the second chapter, the author examines the concept of à à à ¢ human dignityà à à ¢ , showing thoughts of philosophers and criminal lawà à à ¢ s experts. Configuration of à à à ¢ human dignityà à à ¢ as a collective right can allow a strong repression of human speciesà à à ¢ exploitation, made by embryosà à à ¢ cloning. The author examines disproportion of penalities provided, too. In the third chapter, the author examines possibilities of a criminal harmonisation in the EU about embryo research
Tudisco, Salvatore <1989>. "Il sistema dell'innovazione tecnologica e scientifica cinese : il percorso dello scambio di conoscenza." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4249.
Повний текст джерелаGenco, Laura. "La filantropia scientifica nel secolo XIX e la figura di Josephine Shaw Lowell." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2011. http://hdl.handle.net/10556/262.
Повний текст джерелаIn questa tesi si affronta la risposta elaborata da organizzazioni non statali - per la maggior parte a carattere laico e volontario - al problema della povertà urbana che accompagnò le rapide trasformazioni economiche e sociali negli Stati Uniti alla fine del secolo XIX. In quegli anni, l’espansione industriale era affiancata dall’incremento dell’urbanizzazione, da migrazioni interne, con spostamenti massicci dalla campagna verso la città, da flussi migratori internazionali, in particolar modo dall’Europa, da periodiche crisi economiche e da una maggiore visibilità del movimento operaio, che si manifestò con la nascita dei sindacati industriali. Questo è il contesto in cui si elaborarono nuovi modelli di intervento filantropico tesi a rispondere ai problemi di ampie fasce della popolazione, spesso al di sotto di un reddito di sopravvivenza. Tali modelli, rappresentando l’unica risposta a un problema sociale così ingente e pressante come quello della povertà, si articolarono in forme sempre più elaborate, capaci di generare una domanda crescente di conoscenza scientifica del fenomeno. In particolar modo, nel lavoro ci si sofferma su un modo innovativo di intendere la filantropia, proposto dai social workers: quella filantropia che, fino ad allora, aveva avuto un carattere spontaneo e caritatevole, ispirato da un sentimento di tipo morale-religioso, diventava a poco a poco sempre più scientifica, cercando di rispondere a criteri di efficacia ed efficienza. Viene, quindi, analizzato lo sviluppo della “Charity Organization Society”, che determinò una razionalizzazione dell’azione caritatevole, una valorizzazione dell’azione dei social workers e l’istituzionalizzazione del volontariato. Nel contesto della spinta riformatrice che informa quegli anni e dell’opera delle donne all’interno del mondo della filantropia, la figura di Josephine Shaw Lowell risulta di particolare interesse, per il ruolo preminente rivestito all’interno del COS, perché essa, oltre a rappresentare una social worker di primo piano, influenzò il dibattito sulla povertà e contribuì significativamente a far emergere la questione degli emarginati e l’importanza di una legislazione sistematica che offrisse un quadro specifico e più informato del problema della povertà. [a cura dell'Autore]
VII n.s.
Ferrari, Chiara. "Traduzione tecnico-scientifica e internazionalizzazione d'impresa: un’esperienza di traduzione nell'ambito del progetto Language Toolkit." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.
Знайти повний текст джерелаAleotti, Federico. "Uso di dati bibliografici aperti per l'Abilitazione Scientifica Nazionale: un esperimento sui settori bibliometrici." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20526/.
Повний текст джерелаVentura, Isabella. "La crisi della resistenza agli antibiotici. Traduzione dall'inglese all'italiano di due articoli di rassegna scientifica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.
Знайти повний текст джерелаBaruzzi, Sara. "Le Learning Progressions nell'educazione scientifica: elaborazione di criteri di confronto fra diversi approcci di ricerca." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/1840/.
Повний текст джерелаPoletti, Giovanni <1964>. "Aldo Rossi, autobiografia scientifica: scrittura come progetto. Indagine critica tra scrittura e progetto di architettura." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1247/1/poletti_giovanni_tesi.pdf.
Повний текст джерелаPoletti, Giovanni <1964>. "Aldo Rossi, autobiografia scientifica: scrittura come progetto. Indagine critica tra scrittura e progetto di architettura." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1247/.
Повний текст джерелаAnziliero, Tamara <1977>. "La bibliometria: metodi e strumenti per la misurazione della ricerca scientifica e delle raccolte bibliotecarie." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/2052.
Повний текст джерелаBonometti, Elena <1995>. "DONNE E SCIENZA NELLA CINA CONTEMPORANEA: il ruolo femminile nella costruzione della leadership scientifica cinese." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16977.
Повний текст джерелаPERRINO, STEFANIA PIA. "La natura giuridica dell'embrione." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2021. http://hdl.handle.net/10281/314067.
Повний текст джерелаThe qualifying problem of the embryo constitutes the test bed for the civilist in the face of the bursting of innovations in the bio-tech field. While the status of the conceived has been the battleground between the most disparate doctrinal theses and the most recent jurisprudence, the legal status of the extracorporeal embryo is a new but equally controversial issue. The paper moves from a general consideration: there is no unitary discipline to protect the embryo, except for a series of laconic regulatory provisions and penalties, criminal and administrative, contained in the Law February 19, 2004, n. 40, dedicated mainly to assisted fertilization techniques. The legislator in 2004 took the opportunity to regulate, on the one hand and with few rules, the science law of the new millennium and, on the other hand, the asexual procreatic for the overcoming of infertility conditions and the satisfaction of the parental project of many. It follows that the success achieved by reproductive medicine in the last fifteen years has not been accompanied by the use of the legislative instrument capable of grasping the figure of scientific advancement and constitutes handheld proof of it the "exhausting dialectic" of which the legislation on the subject is addressed. The "law 40" has never obtained a resolute legislative intervention to regulate heterologous fertilization, pre-implantation genetic diagnosis and the condition of cryopreserved and supernumerary produced embryos. Institutes, these, passed through the Italian legal system only as a result of the numerous demolition interventions of the Constitutional Court. So the law protects, by means of prohibitions, sometimes declared unconstitutional, an entity, such as the extrauterine embryo, of which the legislator has no clear contours, nor the legal nature. And therefore, even in the absence of a clear framework, if in the past a special statute could have been avoided by the interpreter at the embryo through the lens of these prohibitions, it is necessary to ask what is its status as a result of a careful, systematic and current interpretation. The paper, then, proposes a legal framework of the embryo and a reconstruction of the applicable discipline, the result of a detailed examination of the stratified regulatory framework dedicated to medically assisted procreation and, more generally, the transfer and use of human tissues and cells in the Italian and supranational Biolaw. With regard to the embryo, the subject of this examination, different interpretative approaches have been analyzed, able to guide the jurist in the selection of the applicable rules. These theories are divided according to the method: the first in the groove of the method of adaptation, the last, advocated in this paper, according to the method of innovation. Among the first are the theories of the embryo as conceived, as a subject of law, as a child, and the theories of the embryo as a thing in the legal sense and as part of the body. However, the adaptation of the above mentioned dogmatic categories has not provided satisfactory results, since it is a gimmick incapable of dealing with the most complex issues that have emerged in the treatment of the entity in question. Then, following the teachings of authoritative interpreters of civil law, the most difficult path is taken, namely the application of the method of innovation. For this we proceed to the elaboration of the procedural theory, by virtue of which a unitary framework must be challenged and, instead, the evolutionary process that characterizes the "nascent life" must be taken into consideration. So for each phase and context the jurist identifies a differentiated treatment according to the time segment of reference.
Borghesi, Andrea. "Topic Analysis della letteratura scientifica sul tema Computer Chess con Metodi di Text Mining Non Supervisionati." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/24252/.
Повний текст джерелаBORTOT, ALESSIO. "Emmanuel Maignan e Francesco Borromini : il progetto di una villa scientifica nella Roma barocca del 17. secolo." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/11578/278699.
Повний текст джерелаTra i progetti non realizzati di Francesco Borromini (1599-1667) di particolare interesse è quello relativo a Villa Doria Pamphilj (1646 circa), concepita quale futura dimora del cardinale Camillo Pamphilj, nipote dell’allora Papa Innocenzo X. Il progetto borrominiano è accompagnato da un promemoria redatto da Emmanuel Maignan (1601-1676), Padre afferente all’Ordine dei Minimi, vissuto per alcuni anni presso il Convento di SS. Trinità dei Monti a Roma. Il manoscritto di Padre Maignan elenca una serie di meraviglie scientifiche concepite per adornare la villa e il giardino circostante, tali giochi testimoniano il profondo interesse, in epoca barocca per gli studi relativi all’ottica, alla gnomonica, alla pneumatica, all’acustica e al magnetismo. La tesi di dottorato ipotizza una ricostruzione in ambito digitale della villa e dei giochi scientifici in essa contenuti, tenendo conto della poetica compositiva borrominiana e degli apporti matematici offerti da Emmanuel Maignan. Alla luce del clima filosofico e culturale che animò la produzione architettonica della Roma del XVII secolo, l’indagine toccherà a più riprese il pensiero di René Descartes (1596-1650), figura chiave nel contesto europeo di quegli anni, impegnato nella divulgazione di un nuovo metodo conoscitivo, dal quale emergono i profondi legami con la scienza della rappresentazione.
Graziadei, Alice <1990>. "Attraverso i confini.Traduzioni e diffusione di Il Metodo della Pedagogia Scientifica di Maria Montessori. Uno studio comparato." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amsdottorato.unibo.it/9361/1/Graziadei_Alice_Tesi.pdf.
Повний текст джерелаMaria Montessori is one of the most famous and celebrated Italian pedagogists in the world. Due to its speed and geographical extent, the spread of her scientific pedagogy can surely be described as extraordinary, even more since we talk about a woman’s work in the beginning of the twentieth century. It was Il Metodo della Pedagogia Scientifica applicato all’educazione infantile nelle Case dei Bambini, published in Italy in 1909, that brought Montessori to the forefront of the world scene, allowing her to be acclaimed internationally as one of history’s great pioneering educators. Since 1912, the number of translations multiplied, to the point of covering, before the end of the First World War, the European and American scene. In addition, international courses for the training of teachers (the first was organized in Italy in 1913), allowed the spread of the method in India, South America, Austrialia and Asia. My research focuses on the comparative analysis of the Metodo’s first translations, in particular the American edition (1912), the English edition (1912), the Swiss edition (1912) and the French edition (1916), placed in the historical, social, cultural and pedagogical context of reference. Furthermore, great part of the research is dedicated to the many figures who surrounded Maria Montessori and worked as hard as she did to help in the spreading of both her thought and book internationally. Indeed, editors, translators, journalists and intellectuals, as well as politicians and ambassadors played an essential role in her successful career. The project aimed to focus on Montessori’s process of building a scientific and cultural work constantly influenced by a plurality of different cultures, traditions, languages and voices, as well as on the hard work of the author to defend her philosophy from any external interference aimed at distorting it.
Cristini, Anna. "Information literacy in biblioteca e a scuola: fare ricerca con i libri di divulgazione scientifica K-12." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2014. http://hdl.handle.net/11577/3423524.
Повний текст джерелаNell’ambito degli studi sulle biblioteche scolastiche particolare attenzione è posta sul concetto di information literacy, opportunità educativa che permette a ciascun allievo di oggi e al cittadino di domani di possedere strumenti metodologici per un corretto accesso alle informazioni e alla conoscenza. Partendo dalla collaborazione col M.I.U.R. nell’analisi dei progetti inviati in occasione di BiblioRete 21- Una rete di biblioteche scolastiche per le competenze chiave del XXI secolo , si è potuto verificare in che misura, almeno nelle intenzioni progettuali, viene assunta nelle biblioteche scolastiche la duplice mission legata alla promozione del piacere di leggere (frequentazione di opere di fiction) e alla promozione della ricerca (frequentazione di opere di non fiction). Fonte privilegiata di informazione usata nelle biblioteche scolastiche e nelle scuole è costituita dalle opere di divulgazione. Obiettivi Scopo della presente ricerca è di individuare le caratteristiche del libro di divulgazione scientifica e il suo potenziale ruolo nella information literacy in alunni di scuola primaria, per offrire ad insegnanti e bibliotecari uno strumento per la valutarne qualità e potenzialità. Le domande di ricerca che emergono sono: quali caratteristiche dovrebbe avere un libro di divulgazione per promuovere l’information literacy, per favorire l’attività di ricerca di informazioni? Che strumenti hanno insegnanti e bibliotecari per valutare i libri di divulgazione? Di quali indicatori si deve avvalere uno strumento atto a valutare i libri di divulgazione? Materiali e metodi Per dare una risposta alle questioni pedagogiche oggetto di questo lavoro, l'approccio metodologico scelto è stato di tipo prevalentemente qualitativo, con l’apporto di diversi strumenti, sia di tipo quantitativo (questionari), sia di tipo qualitativo (interviste semistrutturate, osservazione). La ricerca, da un punto di vista metodologico, è stata declinata nel modo seguente: o analisi descrittiva di alcuni dati relativi a BiblioRete 21, al fine di verificare quanto la biblioteca scolastica è usata per le attività di ricerca di informazioni; o analisi comparativa fra le diverse definizioni e caratteristiche dei libri di divulgazione date in letteratura critica, allo scopo di predisporre uno Strumento di analisi del libro di divulgazione; o osservazione in attività di ricerca di informazioni con i bambini (osservazione e raccolta di registrazioni audio e video dell’intervento con i bambini, interviste agli insegnanti, diario di bordo, analisi carta e matita). L’osservazione sul campo ha avuto prevalentemente una valenza esplorativa. Protagonisti della ricerca, insieme ai loro insegnanti, sono stati i bambini , che sono stati informati del fatto della duplice finalità dell’attività: per loro, affrontare un argomento di scienze secondo una metodologia nuova; per il ricercatore, osservare se i libri utilizzati per l’attività avevano le caratteristiche necessarie per essere dei “buoni libri”. Risultati L’analisi dei dati della ricerca osservativa, integrati con quelli emersi dalle interviste agli insegnanti, ha evidenziato alcuni aspetti fondamentali da tenere in considerazione per la scelta del libro di divulgazione scientifica per ragazzi, in relazione al contenuto, alle immagini, alla possibilità di interazione, alle differenti modalità di lettura per uno sviluppo della information literacy, che vanno a confermare le ipotesi individuate nella costruzione dello Strumento di analisi. Conclusione La presente ricerca ha inteso dare un piccolo contributo nel delineare un quadro complessivo e di valutazione critico-metodologico-didattica sul libro di divulgazione scientifica per ragazzi. Molteplici possono essere, in futuro, le vie di implementazione dell’analisi in relazione, ad esempio, all’uso degli enhanced e-book divulgativi, al coinvolgimento delle case editrici per una riflessione sulla progettazione dei libri di divulgazione, all’uso dello Strumento di analisi nelle biblioteche scolastiche aderenti alla Bibliorete21
Albertazzi, Luca. "Conoscenze scientifiche e competenze di cittadinanza. Sperimentazione con cittadini adulti sui temi della complessità e del futuro." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13527/.
Повний текст джерелаFraino, Jessica. "La Traduzione Specializzata: analisi di un caso pratico di traduzione tecnico-scientifica dall’italiano in tedesco in ambito metalmeccanico." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9557/.
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