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Góraj, B., M. Kopytek, and J. Alwasiak. "L'ultrasonografia nella diagnostica dei tumori cerebrali." Rivista di Neuroradiologia 2, no. 2 (June 1989): 135–40. http://dx.doi.org/10.1177/197140098900200205.

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Анотація:
Gli autori presentano le loro esperienze sull'utilizzazione dell'ecografia intracranica (US) in una casistica di 52 pazienti affetti da tumore cerebrale. L'esame veniva effettuato attraverso una finestra ossea da craniotomia o da foro craniotomico allargato. Sono stati presi in considerazione due gruppi di malati. Nel primo l'ecografia è stata impiegata, nell'ambito del controllo post-operatorio dopo l'escissione del tumore cerebrate, alto scopo di un primo apprezzamento della sede operatoria o, più tardi, at fine di riconoscere l'eventuale recidiva del tumore. Il secondo gruppo era costituito da malati con tumori cerebrali non operabili, accertati con TC, nei quali è stato prelevato materiale per l'esame citologico con biopsia US-guidata. Sulla base dei risultati veniva scelta l'ulteriore terapia. L'ecografia ha costituito nel corso degli esami ii metodo fondamentale di apprezzamento delle condizioni intracraniche, con particolare riguardo all'individuazione del tessuto patotogico. Nei 17 malati del secondo gruppo l'US ha concesso un preciso e sicuro prelievo del materiale per l'esame citologico e una conseguente scelta dell'ulteriore trattamento medico.
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Osborne, John. "The Jerusalem Temple treasure and the church of Santi Cosma e Damiano in Rome." Papers of the British School at Rome 76 (November 2008): 173–81. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200000453.

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Анотація:
Gli studiosi si sono a lungo chiesti perché un'aula absidata e il suo vestibolo adiacente, appartenente al Foro della Pace di Vespasiano, doveva essere stato scelto come sito per la prima chiesa cristiana nel Foro Romano, quella dei Santi Cosma e Damiano, un progetto di Papa Felice IV (526–30). Con questo articolo si suggerisce che uno dei fattori che ha influenzato la scelta può essere stata la precedente presenza in quest'area dei tesori tratti dal Tempio di Gerusalemme, rubati a Roma dai Vandali nel 455. Questa storia puó spiegare l'aggiunta di un candelabro d'oro alla decorazione musiva dell'arco di trionfo — che altrimenti segue l'iconografia di San Paolo fuori le mura —, come pure l'inusuale espressione della dedica scritta.
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Barbarossa, Diamante. "La disciplina delle macellazioni rituali nell'Europa del benessere animale: tre decisioni della Corte di giustizia." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 1 (November 2021): 31–69. http://dx.doi.org/10.3280/aim2019-001002.

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Анотація:
La sentenza della Corte di giustizia del 17 dicembre 2020 nella causa Centraal Israëlitisch Consistorie van België e a. ha stabilito che gli Stati membri possono imporre tecniche di stordimento reversibile in caso di macellazioni rituali, sostenendo che tale scelta realizzi un giusto bilanciamento tra benessere animale e libertà religiosa. Questa sentenza rappresenta la terza pronuncia in tre anni consecutivi in materia di macellazioni rituali, a riprova della complessità della questione. Il presente lavoro permette di ricostruire la disciplina dei mercati alimentari religiosi di carni halal e kosher, attraverso l'interpretazione delle principali disposizioni del reg. (CE) n. 1099/2009 in fatto di macellazioni rituali offerta dalle tre sentenze della Corte di giustizia, al fi ne di comprendere l'impatto di quest'ultime sulla disciplina. In seguito, si rifl etterà sulle maggiori problematiche che ancora oggi caratterizzano i mercati alimentari religiosi, soprattutto in fatto di informazioni, anche alla luce dell'auspicata etichettatura europea del benessere animale, promossa dalla Strategia From farm to fork a garanzia di scelte alimentari sostenibili.
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Liparoti, Marianna. "Physical exercise and Alexithymia: risk or benefit?" Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no. 3 (December 31, 2022): 235–41. http://dx.doi.org/10.36253/form-13633.

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Анотація:
Physical activity is involved in increasing health potential. However, in sports practice a state of well-being may depend on the management of emotions. The purpose of the present study was to analyse the relationship between the type of exercise and alexithymia. Three groups of people were analyzed for the study: triathlon practitioners, people practicing Tai Chi, and sedentary people. All participants were assessed for both physical activity level and alexithymia. The results show that more athletes with alexithymia practice high-intensity exercise. Thus, there seems to be an association between alexithymia and exercise addiction. Through competitive exercise, athletes can overcome difficult challenges by employing cognitive resources on external factors, without focusing attention inward. A question emerges from this study: is alexithymia a determining factor in choosing a specific type of physical activity, or could alexithymia be triggered by overtraining? This aspect could be investigated in future studies, which could further investigate the relationship between the choice orientation of a specific sport and alexithymia. Esercizio fisico e Alessitimia: rischio o beneficio? L’attività fisica è coinvolta nell’aumento del potenziale di salute. Tuttavia, nella pratica sportiva uno stato di benessere può dipendere dalla gestione delle emozioni. Lo scopo del presente studio è stato quello di analizzare la relazione tra il tipo di esercizio fisico e l’alessitimia. Per lo studio sono stati analizzati tre gruppi di persone: praticanti di triathlon, persone che praticano il Tai Chi e persone sedentarie. Tutti i partecipanti sono stati sottoposti a una valutazione sia del livello di attività fisica che dell’alessitimia. I risultati mostrano che un maggior numero di atleti con alessitimia pratica esercizi ad alta intensità. Sembra quindi esistere un’associazione tra alessitimia e dipendenza da esercizio fisico. Attraverso l’esercizio agonistico, gli atleti possono superare sfide difficili impiegando le risorse cognitive su fattori esterni, senza focalizzare l’attenzione verso l’interno. Da questo studio emerge una domanda: l’alessitimia è un fattore determinante nella scelta di uno specifico tipo di attività fisica, oppure l’alessitimia potrebbe essere innescata dal sovrallenamento? Questo aspetto potrebbe essere indagato in studi futuri, che potrebbero approfondire la relazione tra l’orientamento alla scelta di uno sport specifico e l’alessitimia.
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Bruschi, Barbara, Paola Ricchiardi, and Emanuela M. Torre. "Assist towards success: a project for inclusion (through) digital." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no. 1 (April 30, 2022): 169–87. http://dx.doi.org/10.36253/form-12426.

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Numerous studies attest, in a convergent manner in different countries, the effects on minors of the pandemic period, especially on those in educational poverty. This condition requires articulated projects, centered on emerging needs, based on research and supported by a network on the territory. The Assist towards success program was created to include lower secondary school students, for whom the pandemic has meant a significant loss of learning opportunities. The interventions envisaged a targeted use of technologies and the involvement of trainees in Education, trained in remote cognitive mediation strategies. This choice also promoted in future professionals specific skills in school support; transversal skills and responsibility towards the needs of the territory. The implementation strategies of the Assist program and its effectiveness outcomes can constitute a model for future planning, within an educational world that has been profoundly renewed by the health emergency. Un Assist verso il successo: un progetto per l’inclusione (attraverso il) digitale. Numerosi studi attestano, in maniera convergente in diversi Paesi, gli effetti del prolungarsi della pandemia sui minori, specie se in condizione di povertà educativa. Tale condizione necessita di progetti articolati, centrati sui bisogni emergenti, fondati sulla ricerca e supportati da una rete sul territorio. Il programma Un Assist verso il successo è nato per garantire l’inclusione degli studenti della scuola secondaria di I grado, per i quali la pandemia ha significato la perdita importante di opportunità di apprendimento. Gli interventi sperimentali hanno previsto un uso mirato delle tecnologie e il coinvolgimento di tirocinanti di Scienze dell’educazione, formati sulle strategie di mediazione cognitiva a distanza. Tale scelta ha anche promosso nei futuri professionisti competenze specifiche nel sostegno scolastico; abilità trasversali e responsabilizzazione rispetto ai bisogni del territorio. Le strategie di realizzazione del programma Assist e gli esiti di efficacia dello stesso possono costituire un modello per progettazioni future, in un mondo educativo profondamente rinnovato dall’emergenza sanitaria.
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Perla, Loredana, Ilenia Amati, and Rosa Palermo. "Prevent and counter bullying and cyberbullying through the SEP device: sensitize, educate, protect. Results of an investigation." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no. 1 (April 30, 2022): 152–68. http://dx.doi.org/10.36253/form-12601.

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Анотація:
This paper focuses on an investigation into the complex phenomenology of bullying and cyberbullying behaviour, focusing actions of contrast and treatment within a preventive perspective of inclusive education capable of designing multi-level strategies. The paper presents the results of a collaborative research-training project with a network of Apulian secondary schools and the consequent design of the educational device for the prevention and treatment of the phenomenon (the SEP device: sensitise, educate, protect) useful for dealing with the phenomena from a pedagogical point of view. The device allows to develop an observational and receptive posture concerning the behavioural prodromes and to accept the complexity of the phenomena adopting multiple-levels educational choices. Prevenire e contrastare bullismo e cyberbullismo attraverso il dispositivo SEP: sensibilizzare, educare, proteggere. Risultanze di un’indagine. Il presente contributo mette a tema un’indagine sulla complessa fenomenologia dei comportamenti di bullismo e cyberbullismo, focalizzando le azioni di contrasto e di cura entro una prospettiva preventiva di didattica dell’inclusione in grado di progettare strategie a più livelli. Nel contributo si presentano le risultanze di una ricerca-formazione collaborativa avviata con una rete di scuole secondarie di I e II grado pugliesi e la conseguente progettazione del dispositivo di educazione alla prevenzione e cura del fenomeno (il dispositivo SEP: sensibilizzare, educare, proteggere) utile a fronteggiare i fenomeni in chiave pedagogica. Il dispositivo consente di assumere una postura osservativa e ricettiva dei prodromi comportamentali e di accogliere la complessità dei fenomeni adottando scelte educative a più livelli articolate in un approccio adattivo inclusivo costruito sul contesto e rivolto all’intero gruppo e non solo alla diade bullo-vittima. These are articulated in an inclusive adaptive approach built on the context and aimed at the entire group and not just on the bully-victim dyad. The concept of inclusion, indeed, is closely linked to education to “active citizenship”, understood as responsible participation in building a civil society and requires action that involves the entire school community and families.
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Cappuccio, Giuseppa, Martina Albanese, and Lucia Maniscalco. "Il dialogo tra Capability Approach e la form-azione delle competenze digitali." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (November 2020): 395–409. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2020oa9494.

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Il presente contributo si focalizza su una sfida educativa impellente della contemporaneità: la form-azione della cittadinanza digitale. A partire dal Quadro di riferimento Europeo per le competenze digitali dei cittadini, viene svolta una riflessione basata sull'interconnessione tra il Capability Approach e le competenze digitali. Il Capability Approach, sviluppando un orizzonte di senso eticoeconomico-politico basato su: "functioning", "capability" e "agency", completa e orienta il framework teorico-metodologico dettato dai riferimenti normativi europei sullo sviluppo delle digital skills. L'indagine sulle digital skills può essere un'opportunità per orientare l'azione formativa, in riferimento allo sviluppo delle competenze digitali, verso la piena libertà e il potenziamento della coscienza critica dei cittadini nell'effettuare delle scelte per il raggiungimento di standard formativo-professionali desiderabili.
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Marzano, Annalisa. "Trajanic building projects on base-metal denominations and audience targeting." Papers of the British School at Rome 77 (November 2009): 125–58. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200000064.

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La monetazione imperiale è generalmente riconosciuta come uno dei mezzi usati dall'amministrazione centrale per diffondere messaggi ideologici specifici, anche se la misura in cui messaggi particolari potevano essere compresi dall'ampio spettro della società romana rimane oggetto di dibattito. Ancora più problematica resta la questione se specifici tipi monetali erano scelti in base alle differenti denominazioni (metalli preziosi rispetto a metalli vili), quindi tenendo in conto il sostrato sociale e geografico del potenziale fruitore delle monete. Lo studio vuole indagare la possibilità dello sviluppo di messaggi diversi a seconda delle utenze nelle monete traianee recanti tipi architettonici della zecca di Roma, e quindi compara queste questioni con monete simili emesse sotto gli imperatori Flavii e Adriano. L'analisi spiega come i progetti edilizi che avevano una rilevanza primaria per la popolazione di Roma, come il restauro del Circo Massimo, furono ricordati solo su monete di metallo non preziosi, mentre progetti che avevano una più ampia risonanza nell'impero, come è il caso del Foro di Traiano, furono rappresentati su monete di metalli preziosi, mostrando quindi che in casi specifici può essere individuato un chiaro modello dello sviluppo di messaggi diversi a seconda delle utenze.
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Gonzalo Carbó, Antoni. "Tanatología Mística: S. Mallarmé, H. Michaux, G. Scelsi." Barcelona Investigación Arte Creación 8, no. 1 (February 3, 2020): 61. http://dx.doi.org/10.17583/brac.2020.4031.

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The fifth and last string quartet of the great composer, musician and poet Giacinto Scelsi, written in 1984 in memory of his friend Henri Michaux who has just died, which is his last work, stripped, austere, is based on a Fa that fades between a white noise, and that reappears at the end in a vibrato that is the composer’s last breath. His music, Michaux will say, «is magnetized by the ineffable». This quartet constitutes an austere and naked funerary wake, with an overwhelming effect, a testament of Scelsi himself. The composer and poet die two years later than Michaux, taking with him all the secrets of his creation. Song of the swan that precedes the final silence of death, symbolized by the two empty, white pages that close their poems. These white pages constitute in Mallarmé a self-referential Nothing: «Sur le vide papier que la blancheur défend». The viaggio al centro del suono to which Scelsi aspired leads the musician poet to the death of the verbal images and the return to silence of the white surface of the page: «suddenly the white surface», he writes in one of his poems. Annihilatio mystica in the form of a blank page that in the three authors –Mallarmé, Michaux, Scelsi– leads to a wisdom of emptiness.
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Rochira, Valerio. "La business judgement rule e il giudizio di adeguatezza degli assetti organizzativi." Fascicolo 1 | luglio-dicembre 2022, no. 1 (July 15, 2022): 1–17. http://dx.doi.org/10.35948/rdpi/2022.5.

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La riforma della crisi d’impresa, come noto, ha interessato anche il codice civile attribuendo all'imprenditore che operi in forma societaria o collettiva il dovere, in funzione della rilevazione tempestiva della crisi e della perdita della continuità aziendale, di istituire assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati alla natura e alle dimensioni dell'impresa. Il giudizio sull’adeguatezza degli stessi comporta, inevitabilmente, il possibile sindacato sulla colpa delle condotte dell’amministratore; v’è bisogno, dunque, di analizzare l’ampiezza dei poteri di chi è chiamato a sindacare sulle scelte gestorie dell’imprenditore, atteso che deliberare in ordine all’adeguatezza di un assetto organizzativo, amministrativo o contabile – oltre ad avere immediate ricadute sulla responsabilità del titolare della gestione – potrebbe mal conciliarsi con la c.d. business judgement rule. Ciò posto, si ritiene che l’introduzione dell’obbligo giuridico di adottare adeguati assetti organizzativi, allargando il contenuto della posizione di garanzia dell’imprenditore collettivo, estenda parimenti l’oggetto del decisum del giudice penale, chiamando così in causa la necessità di ragionare sull’opportunità del sindacato di quest’ultimo sulle scelte imprenditoriali. The reform of bankruptcy law, as is known, has also affected the civil code by providing, among other things, for the entrepreneur who operates in a corporate or collective form, the duty to establish organizational, administrative and accounting structures adequate to the nature and the size of the company, especially in relation to the timely detection of the crisis and the loss of business continuity. Therefore, the judgment on the adequacy of the same will inevitably reflect on the judgement upon the liability of the directors, indeed, there is a need to analyze the extent of the powers of those called to judge the managerial choices of the entrepreneur, given that deciding on the adequacy of an organizational, administrative or accounting structure - in addition to having immediate repercussions on the responsibility of the board of directors - might not match with the so-called “business judgment rule”. Therefore it is believed that the introduction of the legal obligation to adopt adequate organizational structures, expands the content of the guarantee position of the corporate entrepreneur, extending also the object of the criminal judge's decision, thus calling into question the need to reason on the opportunity of the latter of ruling business choices.
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CHAGAS, Júnior Olair, Fabiana Aparecida LOBO, and José Luiz GONÇALVES. "Avaliação de uma Nova Abordagem para o Ensino de Química." INTERRITÓRIOS 6, no. 12 (December 7, 2020): 355. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i12.249005.

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RESUMONeste trabalho é relatado o processo de elaboração e aplicação de um roteiro de atividade prática para professores do ensino médio como uma forma de estratégia didática para o ensino da teoria cinética dos gases na disciplina de química. Esta estratégia foi caracterizada por uma abordagem específica, aula expositiva do conteúdo seguida do vídeo experimental para a discussão do tópico. Optou-se por utilizar o Youtube por ser uma das plataformas mais acessadas por qualquer estudante. Escolheu-se um vídeo que continha um experimento claro e objetivo correlacionado com o conteúdo acima citado. Em seguida, elaborou-se o vídeo da aula prática que conteve com uma breve contextualização no cotidiano dos alunos, seguida do vídeo experimental do Youtube e por fim algumas perguntas discursivas. Os resultados indicam que a abordagem do vídeo experimental apresenta uma vantagem significativa sobre as aulas teóricas, reforçando a importância da utilização de práticas experimentais extras na sala.Ensino de Química. Aula prática. Teoria dos gases. Termodinâmica. Vídeo experimental.ABSTRACTIn this work, the process of elaborating and applying a script of practical activity for high school teachers is reported as a form of didactic strategy for teaching the kinetic theory of gases in the discipline of chemistry. This strategy was characterized by a specific approach, expository class of content followed by the experimental video for the discussion of the topic. We decided to use YouTube as it is one of the most online video-sharing platform accessed by any student. A video was chosen which contained a clear and objective experiment correlated with the above-mentioned content. Then, the video of practical class was elaborated, which contained a brief contextualization in the students' daily lives, followed by experimental YouTube video and finally some discursive questions. The results indicate that the experimental video approach has significant advantage over the analytical classes, reinforcing the importance of using extra experimental practices in classroom.Chemistry teaching. Practical class. Gas theory. Thermodynamics. Experimental vídeo.RESUMENEn este trabajo se reporta el proceso de elaboración y aplicación de un guión de actividad práctica para profesores de secundaria como una forma de estrategia didáctica para la enseñanza de la teoría cinética de los gases en la asignatura de la química. Esta estrategia se caracterizó por un enfoque específico, una clase expositiva del contenido seguida del video experimental para la discusión del tema. Optamos por utilizar Youtube ya que es una de las plataformas más visitadas por cualquier estudiante. Se eligió un video que contenía un experimento claro y objetivo correlacionado con el contenido mencionado anteriormente. Luego, se elaboró el video de la clase práctica, que contenía una breve contextualización en la vida cotidiana de los estudiantes, seguido del video experimental de YouTube y finalmente algunas preguntas discursivas. Los resultados indican que el enfoque de video experimental presenta una ventaja significativa sobre las clases teóricas, lo que refuerza la importancia de utilizar prácticas experimentales adicionales en el aula.Enseñanza de la Química. Clase práctica. Teoría de los gases. Termodinámica. Video experimental.SOMMARIOIn questo lavoro viene riportato il processo di elaborazione e applicazione di uno script di attività pratica per insegnanti di scuola secondaria come una forma di strategia didattica per l'insegnamento della teoria cinetica dei gas in materia di chimica. Questa strategia è stata caratterizzata da un approccio specifico, una classe espositiva del contenuto seguita da un video sperimentale per la discussione dell'argomento. Abbiamo scelto di utilizzare YouTube in quanto è una delle piattaforme più visitate da qualsiasi studente. È stato scelto un video che conteneva un esperimento chiaro e oggettivo correlato ai contenuti sopra menzionati. Quindi è stato prodotto il video della lezione pratica, che conteneva una breve contestualizzazione nella vita quotidiana degli studenti, seguito dal video sperimentale di YouTube e infine da alcune domande discorsive. I risultati indicano che l'approccio video sperimentale ha un vantaggio significativo rispetto alle lezioni, rafforzando l'importanza dell'utilizzo di pratiche sperimentali aggiuntive in classe.Insegnamento di chimica. Lezione pratica. Teoria dei gas. Termodinamica. Video sperimentale.
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Furfari, Angela, and Valeria Caggiano. "INTRAPRENEURSHIP AND ORGANIZATIONS." International Journal of Developmental and Educational Psychology. Revista INFAD de Psicología. 4, no. 1 (November 29, 2016): 503. http://dx.doi.org/10.17060/ijodaep.2014.n1.v4.637.

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Abstract.The subject of entrepreneurship is an area in constant evolution, is a valid form of combating the phenomenon of unemployment, representing a virtuous response against a labor market that requires high flexibility to all parties who work there. For Schwartz “value” is a concept that an individual has a trans-situational purpose, he argues that the values being desirable states transcend specific situations and depict regulatory models used to judge and choose between different ways of behaving, so act from the principles driving in people’s lives. The present study aims to investigate the presence of significant relationships between the variables related to entrepreneurial skills and values . The sample is represented by a group of 101 Italian workers including 85 men ( 84%) and 15 women (16 %), all day between the ages of 30 and 39 who work in the public transport company ATAC S.p.A. The focus of this study is represented by the subject and his being intra-company both within the working environment, with its action and its influence on the economy and the social reality in which it operates.Keywords: Intrapreneurship,organizations, valuesAbstract.Il tema dell’imprenditorialità è un’area in costante evoluzione, la quale viene coinvolta ed utilizzata sia dalla disciplina psicologica, economica,ma anche sociale per ovviare al fenomeno della disoccupazione. Un altro costrutto preso in considerazione è il ‘’valore’’il quale secondo Schwartz è un concetto che un individuo ha di uno scopo transituazionale, egli sostiene che i valori essendo stati desiderabili trascendono le specifiche situazioni e raffigurano modelli normativi impiegati per giudicare e scegliere tra diversi modi di comportarsi, e fungono, quindi, da principi guida nella vita delle persone. La presente ricerca si pone l’obiettivo di indagare la presenza di relazioni significative tra le variabili legate alle competenze imprenditoriali ed i valori, secondo la teoria di riferimento legata ai valori di Schwarz, S. H. e Bilsky, W. (1987). Partendo da quanto proposto da Lidaka (2012), ci si propone di individuare influenze significative da parte dei valori, sui tratti imprenditoriali considerati nella presente ricerca.Si vogliono pertanto esplorare i legami tra questi due aspetti fondamentali dell’essere umano: valori da una parte, tratti caratteriali e competenze imprenditoriali, dall’altra.Il campione è rappresentato da un gruppo di 101 soggetti, ai quali è stato misurato, attraverso la somministrazione del questionario, sia i valori che le competenze imprenditoriali che si inseriscono nella scelta lavorativa. I dati sono stati raccolti su un campione di 101 lavoratori italiani di cui 85 uomini (84%) e 15 donne (16%), tutti dì età compresa tra i 30 ed i 39 anni. Il focus di questo studio, dunque, è rappresentato dal soggetto e dal suo essere intraimprenditoriale all’interno del contesto lavorativo, dalla sua azione e dall’influenza sull’economia e sulla realtà sociale nella quale opera (Battistelli, Favretto, 2003).Keywords: Intrapreneurship- Entrepreneurship- Values- Locus of control- Self-efficacy-Engagment- Employ-ability- Proactive personality.
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Canuto, Claudia. "STIMOLARE LA PARTECIPAZIONE ALLA CONVERSAZIONE IN CLASSI CON LIVELLO ETEROGENEO DI SCOLARIZZAZIONE. LE PRATICHE DEL TEATRO SOCIALE PER SVILUPPARE SCOPI COMUNICATIVI REALI: L’ESPRESSIONE DI SÉ E L’INTEGRAZIONE." Italiano LinguaDue 13, no. 2 (January 26, 2022): 96–121. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/17131.

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Le interazioni nella classe di lingue sono sovente caratterizzate da una forte asimmetria e assenza di spontaneità che limita lo sviluppo della competenza d’uso in L2. L’adozione di alcune pratiche del teatro sociale all’interno di percorsi glottodidattici permette di ribaltare tali dinamiche. In particolare, queste pratiche risultano funzionali nei contesti di italiano L2 per persone migranti in quanto permettono di inserire la persona nella vita sociale e comunitaria. Grazie alla pedagogia del teatro sociale i discenti diventano protagonisti degli scambi comunicativi ed esercitano un ruolo determinante nella scelta dei contenuti delle lezioni. Il presente contributo ha come obiettivo l’analisi delle dinamiche di interazione rilevate nel corso di due laboratori di teatro sociale rivolti a gruppi eterogenei di persone migranti. Per rilevare i dati e per verificare l’utilità delle attività si sono usati gli strumenti dell’Analisi della Conversazione. In particolare, l’analisi si è concentrata sulle forme della turnazione (le autoselezioni dei partecipanti, i turni dei registi), il contenuto dei turni, monitorando l’eventuale prossimità rispetto alle ordinarie conversazioni in classe (feedback correttivi, richieste di chiarimento) e le manifestazioni di attenzione alla forma (autocorrezioni, eterocorrezioni). Stimulating participation conversations in classes with heterogeneous levels of schooling. Social theater practices to develop real communicative objectives: self-expression and integration In language classes, interactions are often characterized by strong asymmetry and the absence of spontaneity that limits the development of proficiency in second language learning. The adoption of some social theater practices in language teaching can reverse these dynamics. These practices are especially functional in Italian language learning for migrants as they allow people to be included in social and community life. Thanks to social theater pedagogy, learners become protagonists of conversations and play a decisive role in choosing the content of the lessons. This paper aims to analyze the interaction dynamics observed during two social theater workshops for heterogeneous groups of migrants. Conversation analysis tools were used to collect data and verify the usefulness of the activities. In particular, the analysis focused on the forms of turns (the self-selection of the participants, the turns of the directors), the content of the turns, monitoring proximity to ordinary class conversations (corrective feedback, requests for clarification) and attention on form (self-corrections, heterocorrections).
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Radaelli, Claudio M. "IDEE E CONOSCENZA NELLE POLITICHE PUBBLICHE EUROPEE: TECNOCRAZIA O POLITICIZZAZIONE?" Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 29, no. 3 (December 1999): 517–46. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200028938.

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IntroduzioneLa conoscenza nelle politiche pubbliche dell'Unione europea: un vantaggio a metà?Come spesso accade, l'interesse attuale per la dimensione cognitiva della politica rappresenta più una riscoperta che una novità assoluta. In senso lato, essa comprende filoni ben noti, addirittura classici, degli studi politici. Lo dimostra la ricca letteratura su temi diversi quali l'incrementalismo (Lindblom 1959), la razionalità limitata (Simon 1957), le mappe cognitive delle élites politiche (Axelrod 1976), la concezione dei meccanismi di governo come apprendimento (Deutsch 1966, 80; Heclo 1972), il cosiddetto «complesso militare-industriale» (Rosen 1973), e la tecnocrazia (Fisichella 1997). Perché dunque «riscoprire» il ruolo politico della conoscenza? O meglio, qual è il potenziale di studi i quali, sia nell'ambito dell'analisi sulle politiche pubbliche (Capano 1995; Radaelli 1997) sia nelle relazioni internazionali (Jacobsen 1995), reclamano una maggiore considerazione per i fattori cognitivi nelle scelte di policy? Quanto sono efficaci nella spiegazione del cambiamento {policy change)? E, da ultimo, come possono essere valutati da un punto di vista normativo? Una delle idee cardine della prospettiva cognitiva è che la politica vada oltre la semplice risoluzione dei conflitti. L'apprendimento, la propensione alla soluzione dei problemi, i fora di discussione e il policy enlightenment - si sostiene - possono contare più della politica basata su stili conflittuali. La politica sta forse superando il modello della democrazia competiti- va-awersariale?
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Saturno, Jacopo. "INTERFERENZA INTERLINGUISTICA NELL’ACQUISIZIONE DELL’ACCORDO DI GENERE IN ITALIANO L2." Italiano LinguaDue 13, no. 2 (January 26, 2022): 13–34. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/17127.

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Questo lavoro è dedicato agli errori di accordo di genere nell’italiano L2 parlato da studenti la cui L1 è il polacco. L’articolo si concentra sui sostantivi il cui genere differisce tra la L1 e la L2 (es. It. casa[F] vs. Pol. dom[M] ‘casa’). L’ipotesi della ricerca è che in tali condizioni, l’accordo può verificarsi nella forma di genere richiesta non dalla lingua di destinazione, ma dalla L1. La configurazione linguistica scelta è particolarmente appropriata per rispondere alla domanda di ricerca perché le due lingue presentano sistemi di genere parzialmente sovrapposti (It. M/F, Pol. M/F/N) e modelli di accordo simili (aggettivi, pronomi, alcune forme verbali). Diciassette studenti universitari polacchi appendenti l’italiano L2 hanno tradotto oralmente nella lingua di arrivo una serie di frasi in lingua polacca contenenti modelli di accordo di genere. Metà dei sostantivi target differivano per genere tra la L1 e la L2, mentre l’altra metà presentava un genere identico. Le frasi target sono state progettate per indagare ulteriormente il potenziale effetto del POS (aggettivo vs. articolo definito vs. verbo) e del genere del nome nella L2. I dati confermano l’ipotesi iniziale ed evidenziano un ruolo significativo per tutte le variabili considerate, anche se di diversa entità. Interlingual interference in the acquisition of gender agreement in Italian L2 This work is devoted to gender agreement errors in L2 Italian as spoken by L1 Polish learners. The paper focusses on nouns whose gender differs between the L1 and the L2 (e.g. It. casa[f] vs. Pol. dom[m] ‘house’). The research hypothesis is that in such conditions, agreeing elements may occur in the gender form required not by the target language, but by the L1. The chosen language configuration is particularly appropriate for investigating the research question because the two languages exhibit partially overlapping gender systems (It. m/f, Pol. m/f/n) and similar agreement patterns (adjectives, pronouns, some verb forms). Seventeen L1 Polish university students of L2 Italian orally translated into the target language a set of Polish sentences containing gender agreement patterns. Half of the target nouns differed in gender between the L1 and the L2, while the other half exhibited identical gender. Target sentences were designed to further investigate the potential effect of POS (adjective vs. definite article vs. verb) and noun gender in the L2. The data confirm the initial hypothesis and highlight a significant role for all the variables considered, although of varying magnitude.
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Castoro, Carlo. "La consulenza etica in chirurgia." Medicina e Morale 64, no. 6 (August 1, 2016). http://dx.doi.org/10.4081/mem.2015.7.

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La chirugia, per sua natura, pone imperativi etici da seguire. La violazione dell’integrità del corpo che tutti gli interventi chirugici comportano viola palesemente il primo “comandamento” cui il medico deve da sempre obbedire: primum non nocere. I chirurghi vivono e praticano una forma di etica clinica applicata nel loro lavoro quotidiano. La necessità di svelare e superare i conflitti etici in chirurgia è stata pienamente riconosciuta solo di recente. Solo alcuni decenni fa il chirugo sceglieva cosa fosse meglio per il paziente il quale aveva poche possibilità di discutere le scelte che venivano in genere accettate e solo raramente poi contestate legalmente. Le cose sono rapidamente cambiate. Lo sviluppo delle nuove tecnologie e il grande progresso delle tecniche anestesiologiche e della terapia intensiva permettono oggi di effettuare interventi chirurgici sempre più complessi e arditi. Sfortunatamente la relazione personale di fiducia tra chirurgo e paziente spesso non è così forte come in passato. Il cambiamento dell’organizzazione del lavoro in ospedale costringe oggi i chirurghi a visitare troppi pazienti e a fare troppi interventi riducendo il tempo disponibile a costruire un solido rapporto personale e di fiducia con il paziente. L’etica in chirugia ha svelato che i chirughi hanno diversi ruoli professionali che possono generare conflitti etici: clinici, ricercatori, leaders di un team, insegnanti, consulenti in politica sanitaria, responsabili di risorse umane e tecnologiche preziose. La complessità di questi ruoli e i possibili conflitti che possono sorgere richiedono la capacità di riconoscere i potenziali problemi etici come: informare pazienti e familiari per permettere una scelta consapevole nel processo di consenso informato, comunicare cattive notizie e prognosi, dare indicazione a interventi palliativi, affrontare le complicanze chirugiche e gli interventi ad alto rischio, modificare tecniche chirurgiche e procedure durante l’intervento per variazioni anatomiche o situazioni patologiche non previste, introdurre nuove tecniche chirurgiche o nuovi strumenti. Nuovi dilemmi etici sorgono nella chirugia dei trapianti, nella ricerca, nello sviluppo di nuove tecniche chirugiche, nella formazione dei giovani chirurghi, nelle scelte di politica sanitaria e nell’allocazione delle limitate risorse disponibili. La consulenza etica al letto del paziente può essere perciò utile a svelare e superare I complessi problemi etici che i chirughi devono affrontare. L’insegnmento dell’etica dovrebbe essere formalmente parte del corso di studi in medicina e nella specializzazione in chirurgia. Una chirugia altamentre qualificata richiede l’applicazione delle migliori conoscenze cliniche, scientifiche, tecniche ed etiche. ---------- Clinical ethics is embedded in the practice of surgery. Surgeons live and practice a form of applied surgical ethics in their daily activity. The need to unravel and overcome ethical challenges in surgery has been fully recognized only recently. Few decades ago the patients were told what the surgeons considered best for them and despite little discussion was possible very few patients refused operation and sued. Things have changed rapidly. The development of amazing new technologies and the great progress of anaesthesia and intensive care have allowed surgeons to do more for patients than ever before. Unfortunately personal and trusting relationship with patients are often not as strong as they were in the past. Hospital organization has changed and surgeons now have to visit too many patients, to perform too many operations and do not have enough time to establish a close relationship with their patients. Surgical ethics has emphasized that surgeons have many professional roles: clinicians, researchers, team leaders, teachers, consultant or active policy makers, responsible for the use of expensive and precious human and technologic resources. The complexity of these roles and the potential conflicts that can arise demand the surgeons to become skilled in unravelling ethical challenges. Ethical challenges in surgery include helping patients and family to make informed choices and give an informed consent, communicating bad news, deciding on palliative operations, dealing with surgical complications and life threatening operations, changing procedures during surgery for unexpected anatomical or pathological findings, introducing new surgical techinques and new technologies and more. New ethical dilemmas also arise in transplant surgery, in research activities, in the development of new operations, in the training of the new generation of surgeons and in healthcare policy choices and the allocation of the limited available resources. Bedside ethics consultation in surgery is often useful in unravelling the complex ethical challenges that surgeons have to face. The formal teaching of ethics should be part of medical and surgical training. Good clinical surgery requires the best use of clinical, scientific, technical and ethical skills.
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Cazzetta, Giovanni. "Código Civil e Nação: do “Risorgimento” ao Ocaso do Estado Liberal." Cadernos do Programa de Pós-Graduação em Direito – PPGDir./UFRGS 10, no. 1 (August 6, 2015). http://dx.doi.org/10.22456/2317-8558.57085.

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CÓDIGO CIVIL E NAÇÃO: DO “RISORGIMENTO” AO OCASO DO ESTADO LIBERAL* CODICE CIVILE E NAZIONE: DAL RISORGIMENTO AL TRAMONTO DELLO STATO LIBERALE CIVIL CODE AND NATION: FROM THE ITALIAN UNIFICATION (RISORGIMENTO) TO THE DECLINE OF THE LIBERAL STATE Giovanni Cazzetta** RESUMO: O objetivo fundamental da classe dirigente empenhada em completar o “Risorgimento” foi traduzir a Unidade em unificação legislativa: rechaço da “unidade na diversidade”, compressão das autonomias, realização de uma administração central forte (pelo menos no papel) e de uma capilar difusão dos aparelhos burocráticos na periferia, que se apresentavam como escolhas obrigatórias para superar os particularismos e os interesses municipais, para “impor unidade”, dar uma mesma forma às instituições, impedir retornos ao passado. Mais além da efetiva força do centralismo, a unificação legislativa imposta pelas leis se apresentava como lógico desenvolvimento da Unidade, como seu “complemento” e “garantia”. Superando finalmente as divisões e privilégios das pequenas pátrias regionais, o Estado italiano como nova entidade soberana capaz de “encarnar a unidade nacional nas leis” impunha – por “suprema e fatal necessidade” – uma forma institucional e regras de convivência civil que finalmente eram uniformes para todos os italianos. A relação entre Unidade e unificação legislativa se apresentava, contudo, bem mais complexa que aquilo que surgisse da representação realista da necessidade de dar finalmente à Itália um direito comum e impedir retornos à fragmentação política e jurídica do passado. PALAVRAS-CHAVE: Estado Unitário. Estado Centralizado. Unificação Legislativa. Código Civil Italiano de 1865. Risorgimento. RIASSUNTO: Obiettivo fondamentale della classe dirigente impegnata a completare il Risorgimento fu di tradurre l’Unità in unificazione legislativa: rifiuto della «unità nella diversità», compressione delle autonomie, realizzazione di un’amministrazione centrale forte (almeno sulla carta) e di una capillare diffusione degli apparati burocratici nella periferia si presentavano come scelte obbligate per superare particolarismi e interessi municipalistici, per «imporre unità», dare una medesima forma alle istituzioni, impedire ritorni al passato. Al di là dell’effettiva forza del centralismo, l’unificazione legislativa imposta con le leggi si presentava come logico sviluppo dell’Unità, come suo «complemento» e «garanzia». Superando finalmente le divisioni e i privilegi delle piccole patrie regionali, lo Stato italiano come nuova entità sovrana capace di «incarnare l’unità nazionale nelle leggi» imponeva – per «suprema e fatale necessità» – una forma istituzionale e regole della convivenza civile finalmente uniformi per tutti gli italiani. Il rapporto tra Unità e unificazione legislativa si presentava, però, ben più complesso di quanto non emerga dalla realistica rappresentazione della necessità di dare finalmente all’Italia un diritto comune e impedire ritorni alla frammentazione politica e giuridica del passato. PAROLE CHIAVE: Stato Unitario. Stato Centralizzato. Unificazione Legislativa. Codice Civile Italiano del 1865. Risorgimento.. ABSTRACT: The main objective of the ruling class committed to complete the “Italian unification” (Risorgimento) was to translate the unit in legislative unification: rejection of “unity in diversity”, compression of the autonomies, development of a strong central government (at least on paper) and of a capillary diffusion of the bureaucratic apparatuses in the periphery, which showed up as mandatory choices to overcome particularisms and municipal interests, to “impose unity,” to give the same form to institutions, to prevent returns to the past. Beyond the effective power of centralism, the legislative unification imposed by the legislation showed up as logical development of Unity, as its “supplement” and “guarantee”. Finally overcoming the divisions and privileges of small regional homelands, the Italian State as a new sovereign entity able to “embody national unity in the laws” imposed – by “supreme and fatal necessity” – an institutional form and civil coexistence rules that ultimately were uniform for all Italians. The relation between Unity and legislative unification as such, however, was much more complex than what arose from the realistic view of the need to give Italy at last a common law and prevent recurrences of political and legal fragmentation of the past. KEYWORDS: Unitary State. Centralized State. Legislative Unification. Italian Civil Code of 1865. Italian Unification (Risorgimento). SUMÁRIO: 1. A unidade nas leis. 2. Código civil, unidade nacional e unidade do direito. 3. Código civil e cidadania proprietária. 4. Código nacional e universalidade do direito. 5. Código civil e reformas. 6. Código civil e sistema. 7. Ocaso do Estado liberal e fragmentação da unidade do direito. Referências.* O texto reproduz intervenção na sessão “Le culture politiche dell’Italia unita e l’idea di Codice” do Convênio I valori della convivenza civile e i Codici dell’Italia unita, organizado na Accademia dei Lincei pela Unione dei Privatisti (Roma, 15-16 nov 2011). Publicação original em italiano em: CAZZETTA, Giovanni. Codice civile e nazione. Dal Risorgimento al tramonto dello Stato liberale. In: RESCIGNO, Pietro; MAZZAMUTO, Salvatore (orgs.). I valori della convivenza civile e i codici dell’Italia unita. Torino: Giappichelli, 2014. p. 21-43. Tradução para a língua portuguesa por Alfredo de J. Flores (PPGDir-UFRGS).** Giovanni Cazzetta é professor ordinário de História do direito medieval e moderno na Universidade de Ferrara, Itália. Atualmente dirige os “Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno”.
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