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Sagi, Dov. "Dov Sagi." Current Biology 23, no. 4 (February 2013): R140—R141. http://dx.doi.org/10.1016/j.cub.2013.01.005.

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Lalramnghaki, H. C., Lalram liana, Vanram liana, Vanlalhlim puia, H. T. Lalremsanga, and S. T. Lalzarzovi. "In-vitro Study on the Efficacy of Entomopathogenic Nematodes (Heterorhabditidae and Steinernematidae) for the Control of the Indian Cabbage White, Pieris canidia." Science & Technology Journal 9, no. 2 (July 1, 2021): 146–53. http://dx.doi.org/10.22232/stj.2021.09.02.18.

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Анотація:
Pieris canidia is one of the serious pests of cruciferous crops causing extensive damage to agricultural crops. Entomopathogenic nematodes (EPNs) therefore represent ideal candidates for biological control of the pest. In this study, the efficacy of four indigenous EPNs species, Heterorhabditis indica, Heterorhabditis baujardi, Steinernema sangi, and Steinernema surkhetense from Mizoram was evaluated against P. canidia under laboratory condition. Different concentrations of nematodes, 10, 25, 50, 100, and 200 infective juveniles per larva (IJs/larva) were used to evaluate larval mortality rate, host penetration rate, and progeny production in insect cadaver. All the four EPN species showed high pathogenicity against the pest for different nematode concentrations and observation periods. At a concentration of 200 IJs/larva, cent percent mortality of the pest was recorded at 72 hr post-incubation for S. surkhetense, 96 hr for S. sangi and H. indica, and 120 hr post-incubation for H. baujardi. Based on the values of LC50 and LT50, H. indica was the most pathogenic among the four nematode species while S. sangi was the least pathogenic. After 24 hr of incubation, the LC50 values of H. indica, H. baujardi, S. surkhetense, and S. sangi were 88.60, 98.29, 113.26 and 95.61 IJs/larva, respectively. At 10 IJs/larva, the LT50 values of H. indica, H. baujardi, S. sangi, and S. surkhetense were 88.12, 90.69, 88.102.30, and 88.11 hr, respectively. The study also disclosed that all the four EPN species successfully infect the pest and showed high rate of penetration into the host. Furthermore, all the nematode isolates were capable of producing large numbers of IJs in larval cadaver of P. canidia that significantly varies between the EPN species. The isolate H. baujardi produced the highest number of IJs followed by H. indica, S. surkhetense, and S. sangi. Our findings therefore reveal that all the four EPN isolates have the potential to be developed as biological control agents for P. canidia.
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Pani, Luca, and Gilberto Corbellini. "Etica, Diritto e Neuroscienze. Saggio sui confini del giudizio umano." DIRITTO COSTITUZIONALE, no. 3 (October 2020): 9–38. http://dx.doi.org/10.3280/dc2020-003002.

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Анотація:
Da almeno tre decenni, le neuroscienze studiano le basi biologiche e psicologiche di comportamenti implicati nella regolazione della socialità umana, quali i giudizi e le azioni morali, nonché come riconoscere, stabilire e sanzionare comportamenti illegali. E' pertanto importante capire come usare la scienza nella determinazione dei processi che stabiliscono responsabilità e sanzioni per un reato commesso ovvero dell'imparzialità o indipendenza del giudice e della giuria, che sono condizionati nelle loro decisioni da pregiudizi. In tal senso le neuroscienze hanno ridefinito in modi del tutto diversi e quasi opposti alle assunzioni filosofiche di senso comune che ispirano la logica della giustizia, i presupposti di coscienza e volontà e, in ultima istanza, l'idea stessa di libero arbitrio.
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Rorandelli, Tristana. "NASCITA E MORTE DELLA MASSAIA DI PAOLA MASINO E LA QUESTIONE DEL CORPO MATERNO NEL FASCISMO." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 37, no. 1 (March 2003): 70–102. http://dx.doi.org/10.1177/001458580303700105.

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Анотація:
Il saggio esamina il romanzo di Paola Masino (1908–1989) Nascita e morte della massaia (1939; pubblicato nel 1945), interpretando i temi del corpo femminile e della maternità alla luce del contesto storico-culturale dell'epoca fascista. Questi due topoi sono letti in relazione alla socializzazione e alla meccanizzazione del corpo femminile proposte dalla propaganda e dalla politica fasciste allo scopo di promuovere la campagna demografica e l'espansione coloniale italiana. Il romanzo della Masino è successivamente collocate, pur nella sua originalità, nell'ambito della reazione negativa, evidente nella stampa femminile coeva, alla trasformazione fascista del corpo femminile in “macchina” per la produzione di prole, Esaminando il conflitto interiore della protagonista e il drammatico risultato della normalizzazione e del controllo esercitati dal regime sulla sua sfera femminile, il saggio si concentra sul modo in cui il romanzo mette in discussione i presupposti della dottrina fascista relativa alle donne e soprattutto la sua concezione riduttiva, sociale e biologica dell'esistenza femminile.
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Bozzato, Gianni. "Quando inizia ad esistere l’individuo umano?" Medicina e Morale 48, no. 1 (February 28, 1999): 77–93. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1999.811.

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Анотація:
Nel saggio sono posti in rilievo i seguenti principali aspetti di ordine biologico che contrastano con le argomentazioni sostenute da N. M. Ford nel suo libro When did I begin? 1) Nel cosiddetto pre-embrione, le cellule non sono totipotenti. (Ossia, non sono in grado di esprimere la totipotenza residua nucleare e cioè produrre altrettanti pre-embrioni. Nel presente articolo l’analisi della questione riguardante la totipotenza del pre-embrione, delle sue cellule o del loro nucleo viene soltanto appena accennata). La possibilità che il pre-embrione (individuo originario) dia origine a più gemelli monozigoti c. d. “identici” non è la conseguenza della totipotenza delle cellule, ma del loro distacco fisico dal pre-embrione, oppure della loro semplice “separazione/isolamento” dal suo schema di organizzazione dell’espressione genica del DNA (schema di OEG-DNA). 2) Le cellule del pre-embrione, inoltre, sono “identiche e indiscernibili” soltanto dal punto di vista genetico (genotipico), ma non da quello biologico (fenotipico). Anche dal punto di vista biologico (v. schema di OEG-DNA) il pre-embrione non è un semplice aggregato di cellule individuali, ma è una unità integrata e cioè un sistema individuale di cellule che possiede già una sua identità biologica, dunque ontologica. 3) Durante lo sviluppo, le cosiddette fasi (o stadi) e le forme anatomiche dell’embrione sono sempre precedute e prodotte da forme temporali (schemi di processi biochimici). Pertanto, sempre dal punto di vista dell’identità biologica (e ontologica), lo zigote (o il pre-embrione), anche nel caso di successiva gemellazione, è già un individuo umano in sviluppo (in atto) molto tempo prima che “appaia” - all’osservatore - un indizio “visibile” della sua forma anatomica individuale; dunque, ancor prima della “comparsa” della stria primitiva. 4) Proprio per il fatto che l’identità biologica dell’individuo umano non corrisponde alla sua identità genetica (ovvero il genotipo non è il fenotipo), i gemelli c. d. “identici” non sono mai veramente identici tra loro; essi sono sempre diversi fin dall’inizio del loro sviluppo, il quale avviene per biforcazione (una rottura di simmetria) dello schema di OEG-DNA dell’individuo pre-embrione originario. Lo studio della conformazione delle loro membrane fetali ci consente, infatti, di dedurre e di affermare che essi sono già in formazione (in atto) molto tempo prima della comparsa della stria primitiva e, in quanto biologicamente diversi, che sono già distinti; dunque, potenzialmente discernibili.
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Bologna, Mauro. "Microrganismi questi sconosciuti." PNEI REVIEW, no. 2 (November 2021): 7–19. http://dx.doi.org/10.3280/pnei2021-002002.

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Анотація:
La comprensione delle difese immunitarie non può prescindere da una visione ampia dell'insieme degli esseri viventi e dei loro reciproci rapporti nell'ambiente ecologico di vita. In questo saggio si illustrano le relazioni esistenti tra gli esseri viventi nell'ecosistema, con particolare riguardo ai rapporti tra virus ed animali, per conoscere meglio i criteri biologici che sono alla base degli ampi fenomeni del parassitismo e delle malattie infettive. Il miglioramento delle conoscenze in questo campo è indispensabile non solo per svolgere consapevolmente le professioni sanitarie, ma anche per comprendere e promuovere le pratiche vaccinali oggi fondamentali per difendersi da gravi malattie come la nuova pandemia da SARS-Cov-2. Ciò soprattutto nel contesto di una visione approfondita del paradigma Pnei, che implica integrazione delle diverse discipline in una visione unitaria dell'individuo ed un necessario e continuo aggiornamento delle conoscenze acquisite.
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Balibar, Etienne. "Lo schema genealogico: razza o cultura?" SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 41 (September 2011): 11–21. http://dx.doi.org/10.3280/las2011-041002.

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Анотація:
Il saggio affronta la relazione tra nazionalismo e razzismo ruotando attorno alle nozioni die di, che insieme rinviano all'idea che la nazione debba trovare un meccanismo, istituzionale e immaginario, per trasferire e riprodurre al livello politico la funzione simbolica che lega il susseguirsi delle generazioni sotto il segno del ‘retaggio culturale' e della ‘identitÀ ereditaria'. Da un'analisi attenta risulta come tali nozioni siano ildell'idea di ‘razza' dopo che la sua applicazione alla violenta discriminazione dei soggetti coloniali, o dei discendenti degli schiavi, o dell'alteritÀ etnica, č stata delegittimata. Dunque, si puň comprendere come la nozione di razza, qualunque sia la giustificazione biologica adottata, non sia mai stata altro che una costruzione mitologica volta ad autorizzare il pensiero che riproduzione, trasmissione, educazione, memoria, tradizione ecc., avvenganodotata di una identitÀ riconoscibile.
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Ghafoor, Kashif, Md Zaidul Islam Sarker, Fahad Y. Al-Juhaimi, Elfadil E. Babiker, Mohammed S. Alkaltham, Abdullah K. Almubarak, and Isam A. Mohamed Ahmed. "Innovative and Green Extraction Techniques for the Optimal Recovery of Phytochemicals from Saudi Date Fruit Flesh." Processes 10, no. 11 (October 29, 2022): 2224. http://dx.doi.org/10.3390/pr10112224.

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Анотація:
Saudi Arabia is one of the major producers of date (Phoenix dactylifera) fruit. Date fruit flesh is considered a healthy food due to the presence of natural antioxidants. Green and innovative supercritical fluid (SFE, 52.5 °C temperature, 27.50 MPa pressure, 5 mL CO2/min flow rate) and subcritical (SubCO2, 250 extraction cycles, 29 °C temperature, 6.8 MPa, 12 h, ethanol solvent) extraction techniques were used to produce flesh extracts from four Saudi date fruits (Sukari (SKFE), Ambara (AMFE), Majdool (MJFE) and Sagai (SGFE)), and extracts prepared using 6 h Soxhlet extraction at 70 °C for 16 h using n-hexane as solvent, were taken as control. SFE produced the highest (p < 0.05) extract yields, whereas the SubCO2 method recovered significantly higher (p < 0.05) amounts of phytochemicals. Total phenolics (186.37–447.31 mg GAE/100 g), total flavonoids (82.12–215.28 mg QE/100 g), total anthocyanins (0.41–1.34 mg/100 g), and total carotenoid (1.24–2.85 mg BCE/100 g) were quantified in all the flesh extracts. The biological properties evaluation showed that flesh extracts had high antioxidant (17.79–45.08 µg AAE/mL), antiradical (191.36–34.66 µg/mL DPPH IC50), ferric-reducing (2.18–5.01 mmol TE/100 g) and ABTS-scavenging (444.75–883.96 µmol TE/100 g) activities. SubCO2 was the best technique and Majdool the best date variety, in terms of both phytochemicals and biological properties.
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Goebl, Hans. "Una classificazione gerarchica di dati geolinguistici tratti dall'AIS. Saggio di dialettometria dendrografica : collaborazione informatica: Erasmus Langer (Università Politecnica di Vienna)." Linguistica 31, no. 1 (December 1, 1991): 341–52. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.31.1.341-352.

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Анотація:
Lo strumento euristico classico della classificazione gerarchica è l'albero (chiamato anche in modo più specialistico: grafo arborescente). La struttura ramificata dell'albero con una molteplicità di foglie, ramoscelli erami rispetto alla radice unica - poli tra i quali si inserisce uno spazio di dipendenze gerarchiche ben articolate - costituisce una rappresentazione metaforicamente molto valida per la descrizione dei risultati di qualsiasi processo evolutivo. Ora si sa che ogni evoluzione procede mediante ramificazioni, biforcazioni o frammentazioni consecutive e che nascono cosi vari raggruppamenti in classi (gruppi, unità ecc.), tra i quali esistono sempre determinate dipendenze o relazioni. La lista delle scienze che si sono avvalse dell'albero in quanto mezzo euristico è lunga: oltre la zoologia, lapaleontologia, la genetica e tante altre discipline biologiche figurano anche discipline antropiche e sociali, tra cui anche la linguistica. Enoto che l'albero genealogico viene adoperato in sede linguistica sin dai tempi di August SCHLEICHER (1863). L'uso dell'albero per scopi linguistici è sempre rimasto tuttavia alquanto problematico. In effetti, lo strumento euristico "albero" offre particolari condizioni di applicazione, che fino ad oggi non sono state sufficentemente discusse. E' così rimasta, tra la stragrande maggioranza dei linguisti, una più o meno diffusa sfiducia rispetto all'albero. Cf. a questo proposito la buona documentazione storica di STEWART 1976.
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Nguyen, Chau N., Anh T. Do, Phuc K. Hoang, and Lam X. Truong. "Pathogenicity of four entomopathogenic nematode strains against Asian corn borer, Ostrinia furnacalis (Guenée), in Vietnam." Nematology 20, no. 8 (2018): 729–36. http://dx.doi.org/10.1163/15685411-00003171.

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Summary The virulence and reproductive capacity of four indigenous entomopathogenic nematode (EPN) strains, S-PQ16 (Steinernema sp. PQ16), S-TX1 (Steinernema sangi TX1), S-DL13 (S. siamkayai DL13) and H-NT3 (Heterorhabditis indica NT3), against the last instar larvae of Asian corn borer (ACB), was evaluated. With moderately low concentrations of infective juveniles (IJ) from 10 to 100 IJ insect−1, the ACB larvae were found to be susceptible to all four EPN nematode strains after exposure for 24, 48, 72, 96 and 120 h. The 100% mortality of ACB larvae by these indigenous EPN strains occurred after 96-120 h of exposure. The low LC50 values (between 21.7 and 27.9 IJ) indicated the high virulence of these four EPN strains to ACB larvae. The highest yield of IJ produced inside the insect cadavers for S-PQ16, S-TX1, S-DL13 and H-NT3 was 215.0 ± 6.5 × 103, 83.1 ± 4.9 × 103, 67.8 ± 7.2 × 103 and 225.2 ± 6.4 × 103 IJ, respectively, with low inoculated concentrations of between 30-50 IJ. The results, showing a high degree of virulence and high reproduction capacity, suggest that these indigenous EPN strains have great potential for biological control of the Asian corn borer.
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Masthan, KMK, Tajinder Kaur Saggu, Mahesh Pundaleek Dudanakar, and Shams UI Nisa. "Evaluation of Salivary Antioxidant Enzymes among Smokers and Nonsmokers." World Journal of Dentistry 3, no. 1 (2012): 18–21. http://dx.doi.org/10.5005/jp-journals-10015-1121.

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Анотація:
ABSTRACT Background Cigarette smoke contains various oxygen-free radicals which are considered as the main causes of damage to biomolecules when exposed to cigarette smoke. Saliva is the first biological fluid that encounters inhaled cigarette smoke (CS) and has an antioxidant defense system able to counter toxic activities of free radical species. So, the aim of this study was to compare the levels of superoxide dismutase (SOD) and glutathione peroxidase (GSH-Px) in saliva of smokers and nonsmokers. Materials and methods Unstimulated saliva of 200 males (100 smokers and 100 nonsmokers) was collected. The saliva was centrifuged and the activity of salivary superoxide dismutase and glutathione peroxidase was measured according to a specific assay. Results The mean value of superoxide dismutase activity was significantly higher in the smoking group than in the nonsmoker group, while the levels of GSH-Px activity was significantly higher in the nonsmoking group than in the smoking group. Conclusion Cigarette smoke leads to an alteration in salivary antioxidant activity. Evaluating the variations in the level of antioxidant enzymes (SOD and GSH-Px) in smoker's saliva might be useful for estimating the level of oxidative stress caused by cigarette smoke. Thus, it may help in patient's education regarding the ill-effects of smoking and determining the evolution and progress of various oral diseases. How to cite this article Saggu TK, Masthan KMK, Dudanakar MP, Nisa SUI, Patil S. Evaluation of Salivary Antioxidant Enzymes among Smokers and Nonsmokers. World J Dent 2012;3(1):18-21.
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Scoppettuolo, Antonio. "Un’etica per la salute a partire dal concetto di malattia in senso cognitivista / An ethic for health from the concept of disease in a cognitivist perspective." Medicina e Morale 66, no. 4 (October 11, 2017): 475–94. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2017.502.

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Un’etica della salute è possibile attraverso la ricognizione della soggettività che interpreta la malattia. Il saggio analizza l’evoluzione teoretica del concetto di malattia: dall’idea tradizionale di affezione del corpo al paradigma cognitivista delle più recenti elaborazioni filosofiche e bioetiche nate in ambito anglosassone come quella del filosofo australiano Stan Van Hooft. Il concetto tradizionale, pur cercando la sede della malattia a livello organico, non mette in discussione l’unitarietà e l’integrità somatica. L’epistemologia contemporanea, a partire dalla genetizzazione, invece ha scomposto il corpo in un aggregato biologico. Questo ha prodotto un cambio epocale dello sguardo e delle pratiche mediche e dello status stesso del malato nella società post genetica. Nella difficile concettualizzazione della salute (e dunque delle caratteristiche e dei limiti della malattia) che si muove tra gli estremi del sub ottimale e dell’ottimo, l’autore prende in esame il paradigma dei 4 livelli di soggettività di Van Hooft e ne aggiunge un quinto. Il quinto livello attraverso cui la malattia viene vissuta e interpretata dalla soggettività riguarda la dimensione relazionale del soggetto, la cui assenza descrive la malattia come mancanza di libertà. I livelli di funzionamento non sono prescrittivi ma di carattere metodologico perché permettono la comprensione della dimensione della malattia. Grazie a questa conoscenza è possibile costruire anche i principi che guidano la professione medico- scientifica che dipendono dal modo in cui l’azione terapeutica è pensata per il malato. ---------- Health ethics is possible by acknowledging that subjectivity interferes with the diseases. This essay analyzes the theoretical evolution of the concept of disease: from the traditional idea of the physical disease up to the latest philosophical and bioethical theories concerning the cognitivist view born in the Anglo-Saxon world such as the studies of the Australian philosopher Stan Van Hooft. The traditional conception, even if it has been looking for the location of the disease on an organic level, has never questioned about unitarity and the somatic integrity. Whereas contemporary epistemology, from the genotyping on, has discomposed the human body into a biological aggregate. All this has produced an epochal change of view both of the medical practices and of the clinical status of the patients in the post-genetic society. In the difficult conceptualization of health and consequently of the features and limitations of the diseases between suboptimal and optimal extremes, the author examines the paradigm of the 4 levels of subjectivity by Van Hooft and adds a fifth one to them. The fifth level, through which the disease is experienced and interpreted by the subjectivity, concerns the relational aspect of the subject, whose absence defines the disease as lack of freedom. The operating levels are not prescriptive but of methodological type because they allow to understand the extent of the disease. Thanks to this knowledge it is also possible to state the medical-scientific guidelines of the profession depending on how the therapeutic action on the patient is conceived.
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Martini, Veronica, Chiara Saggia, Francesca D'Avanzo, Valentina Rossi, Ivan Dodaro, Eleonora Gallarotti, Tania Pretato, et al. "Abstract P2-07-06: Peripheral T-lymphocytes senescence and response to neoadjuvant therapy (NAT) in operable breast cancer (BC)." Cancer Research 82, no. 4_Supplement (February 15, 2022): P2–07–06—P2–07–06. http://dx.doi.org/10.1158/1538-7445.sabcs21-p2-07-06.

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Abstract Background: Increasing evidence suggests a link between T-cell senescence and tumour prognosis. In particular, high levels of circulating senescent T-lymphocytes have been also correlated with a worse response to anti-cancer treatments. In this perspective, a therapeutic approach aimed at T-cell senescence clearance and restoring is regarded as an innovative strategy in cancer treatment and is currently under investigation in pre-clinical and clinical models. The purpose of the present study is to characterize the impact of T-cell senescence as a predictive factor of response in patients with operable breast cancer (BC) treated with NeoAdjuvant Therapy (NAT), according to biological subtypes. Methods: Fifty-four patients have been enrolled so far. CD3+ T cells were isolated from peripheral blood (PB) by Ficoll stratification at baseline, before start of treatment, and after NAT, before surgery. The relative expression of two cyclin-dependent kinase inhibitors (CDKi) p16 and/or p21 was used to characterize T-cell senescence, by RT-qPCR. RPLP-0 gene was used as housekeeping gene and data were normalized on normal controls (2-ΔΔCt). Association with type of response to NAT was performed by using the Wilcoxon signed-rank test. Results: At baseline, 19 patients have been tested for T-cell senescence so far: of these, 7 (37%) were Triple Negative (TN), 8 (42%) Luminal B and 4 (21%) HER2+. A higher expression of p16 and p21 was observed in TN BC versus Luminal B and HER2+. p16: 2.78±6.87 vs 1.21±2.10 vs 0.09±0.07 (p=0.05); p21: 2.09±2.79 vs 1.58±1.95 vs 0.86±0.61 (p=0.63). At present surgery has been performed in 16 patients, with an overall pCR rate of 56% (9/16). Patients with a pCR after NAT had a significantly lower expression of p16 at baseline as compared to patients with residual disease: 0.87±2.006 vs 3.07±6.76; p=0.02. Conversely, p21 expression level was not significantly associated: 1.42±1.00 vs 0,81±0.41; p=0.29). Expression of p16 and p21 was assessed in 13 patients at baseline and after the end of NAT, before surgery: overall, p16 expression resulted significantly increased from baseline to end of treatment (p=0,01), whereas p21 did not show the same trend (p=0.13). Conclusions: These preliminary results suggest that the presence of circulating senescent T cells, identified by a p16 low expression level, might represent a novel biomarker to identify those patients with operable BC who are most likely to achieve a pCR at NAT. Updated analyses will be presented. Citation Format: Veronica Martini, Chiara Saggia, Francesca D'Avanzo, Valentina Rossi, Ivan Dodaro, Eleonora Gallarotti, Tania Pretato, Feba Mariam Varughese, Ajay Ram Vachanaram, Martina Cavalleri, Arianna Stella, Simone Gobbato, Andrea Tassone, Anna Gambaro, Carmen Branni, Paola Maria Maggiora, Alessia Rua, Renzo Boldorini, Eleonora Ferrara, Marco Krengli, Alessandra Gennari. Peripheral T-lymphocytes senescence and response to neoadjuvant therapy (NAT) in operable breast cancer (BC) [abstract]. In: Proceedings of the 2021 San Antonio Breast Cancer Symposium; 2021 Dec 7-10; San Antonio, TX. Philadelphia (PA): AACR; Cancer Res 2022;82(4 Suppl):Abstract nr P2-07-06.
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Нилогов, Алексей Сергеевич. "DOCUMENTARY RECONSTRUCTION OF THE GENEALOGY OF S. D. MAINAGASHEV (TO THE 135TH ANNIVERSARY OF HIS BIRTH)." Tomsk Journal of Linguistics and Anthropology, no. 4(34) (December 28, 2021): 148–58. http://dx.doi.org/10.23951/2307-6119-2021-4-148-158.

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В статье рассматривается вопрос документальной реконструкции родословной хакасского этнографа Степана Дмитриевича Майнагашева (1886–1920). До сих пор в биографии хакасского учёного С. Д. Майнагашева оставались белые пятна, включая точно не установленную дату его рождения. Несмотря на наличие родословных преданий о происхождении Майнагашевых, отсутствовала научная верификация этой генеалогической информации на материале церковных метрических книг, именных списков и ревизских сказок (переписей населения). Объектом исследования является биологическая родословная С. Д. Майнагашева, а предметом — архивно-документальная реконструкция её патрилинейной части. Источниковую базу составили фонды таких архивов, как: Государственный архив Красноярского края, Национальный архив Республики Хакасия, архив города Минусинска. Впервые в научный оборот вводятся уникальные архивные документы по генеалогии Майнагашевых: по Аскизской Петропавловской церкви — метрическая запись о рождении/крещении С. Д. Майнагашева за 1886 г., метрическая запись о бракосочетании/венчании его родителей Д. А. Майнагашева и В. Н. Кызыласовой за 1877 г., метрическая запись о смерти/погребении деда этнографа А. П. Майнагашева за 1866 г., по Таштыпской Христорождественской церкви — метрическая запись о рождении/крещении отца Д. А. Майнагашева за 1851 г.; сведения из трёх последних ревизий Казановского рода Сагайской степной думы за 1832, 1850 и 1858 гг.; данные о фактах крещения представителей рода на 1854 г. В ходе генеалогических изысканий проведена экспертиза семейной родословной Майнагашевых, составленной в 1970–1980-х гг. топографом М. Г. Мойнагашевым на основе устных преданий и архивных источников. Критический анализ этой генеалогической схемы показывает, что её информационный потенциал нуждается в тщательной научной верификации с привлечением церковных метрических записей и актов гражданского состояния. Дальнейшее изучение генеалогии Майнагашевых будет посвящено анализу родословных легенд, а также генетико-генеалогическому тестированию современных мужских потомков. The article deals with the issue of documentary reconstruction of the Khakass ethnographer Stepan Dmitrievich Mainagashev’s (1886–1920) genealogy. Until now, there have been gaps in biography of the Khakass scientist S. D. Mainagashev, including an unspecified date of his birth. Despite the presence of genealogical legends about the origin of the Mainagashevs, there was no scientific verification of this genealogical information on the material of church metric books, lists of names and census lists (population censuses). The object of the study is S. D. Mainagashev’s biological genealogy, and the subject is the archival and documentary reconstruction of its patrilineal part. The source base consisted of the funds from such archives as: State Archive of the Krasnoyarsk Region, National Archive of the Republic of Khakassia, Minusinsk Archive. For the first time, unique archival documents on the genealogy of the Mainagashevs are introduced into scientific circulation: from the Askiz Peter and Paul Church — a metric record of the birth/baptism of S. D. Mainagashev in 1886, a metric record of the marriage/wedding of his parents D. A. Mainagashev and V. N. Kyzylasova in 1877, a metric record of the death/burial of the grandfather, ethnographer A. P. Mainagashev in 1866, from the Tashtyp Nativity Church — a metric record of the birth/baptism of D. A. Mainagashev’s father in 1851; data from the last three censuses of the Kazanov family of the Sagai Steppe Duma in 1832, 1850, and 1858; data on the baptism facts of representatives of the family as of 1854. Within the genealogical research, we carried out an examination of the Mainagashevs’ family genealogy, compiled in the 1970s and 1980s by the topographer M. G. Moinagashev on the basis of oral traditions and archival sources. The critical analysis of this genealogical scheme shows that its informational potential needs careful scientific verification with the involvement of church metric records and civil status acts. The further study of the Mainagashevs' genealogy will be devoted to the analysis of genealogical legends, as well as genetic and genealogical testing of modern male descendants.
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Chalmeta, Gabriel. "La dimensione biologica dell’uomo nel personalismo etico Approccio ad una rilettura personalista della teoria della “legge naturale”." Medicina e Morale 54, no. 1 (February 28, 2005). http://dx.doi.org/10.4081/mem.2005.402.

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Il personalismo metafisico potrebbe diventare - e anche l’autore di questo saggio si sta impegnando da tempo in tal senso - una specie d’interruzione del processo storico dell’etica moderna in un punto cruciale della sua crisi; una pausa che è anche un richiamo alla possibilità di altre sintesi in un recupero dell’antico e in una purificazione di istanze profondamente sentite nella coscienza contemporanea. Ciò avverrà, però, ad una precisa condizione: che si riconosca effettivamente la presenza nel principio personalista di alcuni fatti fisici (e, in particolare, biologici) ben determinati nel ruolo di elementi costitutivi essenziali di questa norma. ---------- The metaphysical personalism could become a breaking point of the modern ethics historical process in a crucial point of its crisis. This break could help to recover the classical tradition by new synthesis and to “purify” the contemporary sensitivity from some deeply rooted issues. The Author of this paper is working since long time on this direction. This aim will be achieved only if the personalistic principle will be recognized in some “physical” issues (the biological aspects in particular) as constitutive elements, essential for this principle.
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Carletti, Elena. "Il chiarore che deforma – Processi deformanti nella poetica di Amelia Rosselli." altrelettere, December 2, 2016. http://dx.doi.org/10.5903/al_uzh-27.

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La poesia di Amelia Rosselli si rivela di stampo profondamente fenomenologico e prende le mosse da una realtà tumultuosa, in costante divenire. Il caos della realtà esterna viene interiorizzato in un processo di filtrazione deformante, indispensabile per raggiungere uno stato di appropriazione del reale. Il presente saggio indaga da principio le implicazioni fenomenologiche nella poetica rosselliana, in linea con simili approcci sia in Italia, nelle teorizzazioni del Gruppo 63, che all’estero, nel saggio di Charles Olson. L’arte perde una volta per tutte il suo statuto di veridicità e diventa piuttosto un processo in fieri, un cauto accostamento al reale. In particolare, nella ricerca rosselliana il meccanismo deformante diventa imprescindibile per interiorizzare e “domare” il mondo esterno. Il reale viene sottoposto a curvature e deformazioni spazio-temporali secondo le leggi delle geometrie non euclidee e delle trasformazioni topologiche. Il risultato ottenuto, seppure distorto, si rivela concettualmente equivalente alla materia di partenza. La rappresentazione deformante corrisponde dunque a un processo di filtrazione fenomenologico che restituisce una versione della realtà analoga, nonostante le sue forme siano stravolte. Alcune brevi analisi testuali mostrano come la tensione deformante da una parte venga utilizzata per appropriarsi e superare definitivamente l’esperienza traumatica passata, dall’altra divenga strumento per inserirsi nel canone letterario patriarcale. Il padre si offre come figura emblematica di superamento: il padre biologico che origina il trauma infantile, ma anche i padri della tradizione letteraria (Rimbaud, Scipione, Dante, Montale) i cui versi vengono rubati e turbati, deformati in un discorso finalmente a misura di donna.
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Lalramnghaki, Hrang Chal, Lalramliana, Hmar Tlawmte Lalremsanga, Vanlalhlimpuia, Mary Lalramchuani, and Vanramliana. "Susceptibility of the fall armyworm, Spodoptera frugiperda (J.E. Smith, 1797) (Lepidoptera: Noctuidae), to four species of entomopathogenic nematodes (Steinernematidae and Heterorhabditidae) from Mizoram, North-Eastern India." Egyptian Journal of Biological Pest Control 31, no. 1 (August 11, 2021). http://dx.doi.org/10.1186/s41938-021-00453-y.

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Abstract Background Outbreak of the fall armyworm Spodoptera frugiperda (J.E. Smith, 1797) (Lepidoptera: Noctuidae) occurred in Mizoram, North-Eastern India. The infestation spread in the entire state covering a total area of around 2840 hectares of maize cultivated land. Entomopathogenic nematodes (EPNs) represent potential candidates for the biological control of S. frugiperda. In the study, the susceptibility of the pest against 4 locally isolated EPN species Heterorhabditis indica, H. baujardi, Steinernema sangi and S. surkhetense was evaluated. Results The results indicated that all the isolated EPN species showed a high rate of larvicidal and pupicidal activities against the pest. Mortality between 43.75–100.00 and 25.00–100.00% of 3rd and 5th larval instars, respectively (at concentrations 10–800 IJs/larva), and 37.50–68.75% mortality of pupae (at concentrations 200–1600 IJs /pupa) were found after exposure to the EPN species. The mortality rate of the pest showed significant variations with life stages of the host insect, nematode concentrations and incubation time. Based on the median lethal concentration (LC50), H. indica was the most pathogenic species, followed by S. sangi, H. baujardi and S. surkhetense. The LC50 values of H. indica at 72 h post-incubation were 20.26 and 62.07 IJs/larva for the 3rd and 5th larval instars, respectively, and 913.34 IJs/pupa. The penetration assay showed that H. indica had the highest penetration rate into the hosts, 27.24, 21.30 and 20.00% in the 3rd, 5th larval instars and pupae, respectively. Furthermore, all the EPN isolates were capable of successful multiplication inside the cadaver of S. frugiperda that showed significant differences with the EPN isolates and life stages of the pest. Among the isolates, H. indica showed the highest multiplication rates, 17,692.25 ± 2103.59, 8345.63 ± 785.34 and 79,146.38 ± 5943.73 IJs per 3rd instar larva, 5th instar larva and pupa, respectively. Conclusions The study revealed that the 4 species of EPNs showed a high potency against S. frugiperda, thereby having the potential to be developed as a biological control agent against the pest. Moreover, the isolated EPN species could potentially serve as alternatives for chemical insecticides and could further be incorporated into the Integrated Pest Management (IPM).
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Riccobono, Marta. "«Cosa umana non sono»: la Turandot di Puccini tra devianza e addomesticamento." altrelettere, June 13, 2018. http://dx.doi.org/10.5903/al_uzh-39.

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Nel repertorio delle donne pucciniane Turandot rappresenta un unicum. Definita «principessa di morte» dallo stesso Puccini, nell’opera eponima essa si mostra del tutto estranea a quella femminilità appassionata, a tratti patetica, che contraddistingue eroine come Tosca, Mimì o Cio-Cio-San, donne che non temono di sacrificare la propria vita in nome dell’amore. Turandot, dal canto suo, rifiutando il matrimonio e la maternità mette in crisi un sistema basato su rigide distinzioni di genere e rappresenta una minaccia per il mantenimento dell’ordine sociale di matrice patriarcale. Se vista in relazione al personaggio di Liù, schiava dolce e remissiva, Turandot emerge in tutta la sua statura di creatura mostruosa e anti-materna, fredda incarnazione lunare, che il compositore e i suoi librettisti cercano strenuamente di ricondurre entro gli argini di una femminilità “corretta” e socialmente accettabile. Obiettivo del saggio è cogliere nella relazione che si instaura tra autore e personaggio i segni di un disagio che colpisce la società nel momento in cui si trova ad avere a che fare con elementi dalla sessualità non normativa. Il modo in cui il personaggio di Turandot viene codificato nel contesto della produzione pucciniana e i tentativi di normalizzazione cui tanto il Maestro quanto i suoi librettisti lo sottopongono sono sintomatici di una tendenza che, al di là della finzione artistica, stigmatizza quei soggetti che in maniera più o meno consapevole si ribellano al binarismo di genere e all’imposizione di ruoli sociali cui si cerca solitamente di attribuire un fondamento biologico.
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