Дисертації з теми "Ruolo della contrattazione collettiva"

Щоб переглянути інші типи публікацій з цієї теми, перейдіть за посиланням: Ruolo della contrattazione collettiva.

Оформте джерело за APA, MLA, Chicago, Harvard та іншими стилями

Оберіть тип джерела:

Ознайомтеся з топ-23 дисертацій для дослідження на тему "Ruolo della contrattazione collettiva".

Біля кожної праці в переліку літератури доступна кнопка «Додати до бібліографії». Скористайтеся нею – і ми автоматично оформимо бібліографічне посилання на обрану працю в потрібному вам стилі цитування: APA, MLA, «Гарвард», «Чикаго», «Ванкувер» тощо.

Також ви можете завантажити повний текст наукової публікації у форматі «.pdf» та прочитати онлайн анотацію до роботи, якщо відповідні параметри наявні в метаданих.

Переглядайте дисертації для різних дисциплін та оформлюйте правильно вашу бібліографію.

1

Panajotti, Giulia <1993&gt. "Diritto del Lavoro e Imprese Multinazionali: il ruolo della Contrattazione Collettiva." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11872.

Повний текст джерела
Анотація:
Oggi, il contesto economico e giuridico si mostra globalizzato e internazionalizzato, caratterizzato dalle protagoniste indiscusse, le multinazionali. La globalizzazione viene vista come il fenomeno di unificazione dei mercati a livello mondiale, ma, d’altro canto, porta a difficoltà legislative nel tutelare la disciplina del lavoro. Lo scenario che si viene a creare è per così dire “transnazionale” e gli strumenti di regolazione circa il diritto del lavoro, facenti capo alla contrattazione collettiva a livello globale, si riferiscono agli Tfas e agli Ifas. Tali strumenti, si preoccupano di stabilire un dialogo tra le parti sociali, necessario per la fase di negoziazione degli accordi, il cosiddetto dialogo sociale. La contrattazione collettiva transnazionale è una negoziazione autonoma e volontaria a causa della libertà fornita alle parti sociali nella stipula degli accordi, tutelata dal art. 155 del TFUE e la motivazione che ha portato le parti a prendere atto di questa nuova regolazione risiede fondamentalmente nell’adattamento del nuovo contesto e per essere competitivi. Necessaria, inoltre, per la creazione di vantaggio competitivo è la responsabilità sociale di impresa, rispettando tutti gli standard minimi imposti a livello globale. La responsabilità sociale, in aggiunta, ha la capacità di tutelare il diritto del lavoro e con questa la qualità dello stesso, che inizia ad essere tutelata a livello nazionale per poi espandersi a livello internazionale. Da un punto di vista della gerarchia delle fonti, dopo gli accordi interconfederali, si trova il CCNL e successivamente il contratto aziendale. Di questi ultimi si prenderanno in considerazione alcuni esempi di realtà di multinazionali italiane.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
2

APOLLONIO, Luca. "Il ruolo strategico della bilateralità nel sostegno al reddito, tra legislazione e contrattazione collettiva." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2014. http://hdl.handle.net/10446/30593.

Повний текст джерела
Анотація:
The Bilateral Bodies are the privileged subject of this study, understood as Bodies born and settled from collective bargaining, which have three main features: - composed and jointly managed by representatives of the social partners, which have signed contracts establishing them; - provides performances and services funded by contributions of the individual employers and differently from employees; - legal Bodies operating regardless of the social partners constituting them. The setting up of Bilateral Bodies has mainly affected sectors traditionally characterized by a strong fragmentation in terms of production, instability of employment (and therefore of the revenues), by a high presence of atypical and irregular work, resulting from the bargaining weakness of the trade union in workplace. It is therefore no coincidence that the experience of bilateralism has included areas such as construction, handicrafts, agriculture, trade and tourism. Hence it is not coincidence that the experience of Bilateralism has included areas such as construction, handicrafts, agriculture, trade and tourism. Here it seemed therefore necessary to create and institutionalize, through contracts, a complicated framework of industrial and territorial relations, able to effectively substitute institutions and procedures of collective bargaining or otherwise impracticable or viable only under conditions of high uncertainty of the rights and of permanent social conflict. The main theme of this study concerns the analysis and understanding of the Bilateralism in Italy, through a reconnaissance survey on the arrangements of Bilateral Bodies and, above all, of the tools in support of the worker in the event of suspension or lack of work due to him. Reconstructing the Legislative framework in which it is located the action of Bilateralism in the job market, the document wants to verify what may be the trends and future directions along which could unfold the effects of bilateralism in the various productive sectors, about revenues supporting.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
3

Coppola, Francesca. "La dimensione soggettiva del lavoro nel tempo della persona." Doctoral thesis, Università di Siena, 2021. http://hdl.handle.net/11365/1127242.

Повний текст джерела
Анотація:
L’esaltazione dell’aspetto dicotomico del tempo, diviso tra tempo di lavoro e tempo libero, ha portato ad oscurare il lavoro riproduttivo, domestico, educativo e di assistenza, ma anche ad ignorare il lavoro di formazione scolastica e professionale; così come ha privato di rilevanza giuridica i tempi forzosamente legati al lavoro, come quelli del tragitto di percorrenza dall’abitazione al luogo di lavoro oppure i tempi dedicati al lavoro, oltre all’orario previsto, nei lavori di creatività e di responsabilità. Il tempo remunerato ha in questa dinamica rappresentato un tempo maschile per eccellenza a cui le donne si sono dovute adeguare qualora hanno voluto prendervi parte su un piano paritario. Questa impostazione, tanto nell’organizzazione del lavoro quanto nelle norme che ne regolano il funzionamento, è ancora oggi fortemente presente nel nostro sistema. Partendo da queste considerazioni, la tesi mira invece ad assumere un approccio che metta al centro il soggetto, valorizzando il concetto di tempo della persona, in una prospettiva che non sia legata unicamente alle esigenze produttive, ma che dia valore alla persona umana e alle sue relazioni in quanto tali. Soffermandosi dapprima sulla ricerca di un ancoraggio giuridico all’interno della Costituzione al tempo della persona, si è quindi posto l’accento sugli sviluppi più recenti intervenuti in ambito europeo rispetto al tema prescelto, in particolare sul fallimento dei tentativi di riscrittura della direttiva sull’orario di lavoro, sul ruolo suppletivo svolto dalla Corte di Giustizia nella reintepretazione della normativa esistente e sul risalto attribuito dalla governance europea alle questioni inerenti la cura e l’assistenza familiare. Il tema è stato poi inquadrato rispetto alla prospettiva interna all’ordinamento nazionale. Si è analizzata la normativa di riferimento in tema di orario di lavoro per sottolinearne l’approccio prevalentemente preposto alla difesa della flessibilità temporale nell’interesse del datore, che detiene un forte potere di decidere e di variare la collocazione della prestazione. Si è quindi ragionato sulla necessità, anche nella prospettiva di sostegno e valorizzazione delle iniziative applicabili in sede collettiva, di un intervento legislativo, finalizzato all’attribuzione di diritti soggettivi in favore delle lavoratrici e dei lavoratori sull’organizzazione temporale, che prevalgano sull’interesse economico dell’impresa, qualora rilevino particolari esigenze della persona legate a diritti e valori fondamentali che trovano riconoscimento giuridico costituzionale. Infine, sono state descritte e analizzate in chiave problematica le principali soluzioni giuridiche finora perseguite, e ancora ampiamente percorribili, per la realizzazione di nuovi equilibri tra la gestione efficiente dell’organizzazione dell’impresa e un maggiore autocontrollo, da parte della singola lavoratrice e del singolo lavoratore, sulla dimensione temporale della propria prestazione lavorativa.
The exaltation of the dichotomous aspect of time, divided between work and leisure time, has led to obscure reproductive, domestic, educational and assistance work, but also to ignore the work of school and professional training; just as it has deprived of legal relevance the times forcibly linked to work, such as those of the journey from home to the workplace or the time dedicated to work, in addition to the scheduled time, in creative and responsible work. In this dynamic, paid time has represented a masculine time par excellence to which women have had to adapt if they wanted to take part in it on an equal footing. This approach, both in the organization of work and in the rules that regulate its functioning, is still strongly present in our system today. Starting from these considerations, the thesis aims instead to take an approach that puts the subject at the center, enhancing the concept of time of the person, in a perspective that is not linked only to productive needs, but that gives value to the human person and his relationships as such. Dwelling first on the search for a legal anchorage within the Constitution at the time of the person, the emphasis was subsequently placed on the most recent developments in Europe with respect to the chosen theme, in particular on the failure of attempts to rewrite the directive on working hours, on the additional role played by the Court of Justice in the reinterpretation of existing legislation and on the emphasis attributed by European governance to issues relating to family care and assistance. The topic was then framed with respect to the internal perspective of the national system. The reference legislation on working hours was analyzed to underline the approach mainly aimed at defending temporal flexibility in the interest of the employer, who has a strong power to decide and vary the location of the service. It was therefore reasoned on the need, also in the perspective of support and enhancement of the initiatives applicable collectively, of a legislative intervention, aimed at attributing subjective rights in favor of workers over the temporal organization, which prevail over the interest economic activity of the company, if they detect particular needs of the person linked to fundamental rights and values ​​that find constitutional legal recognition. Finally, the main legal solutions pursued so far, and still widely practicable, for the creation of new balances between the efficient management of the organization of the company and greater self-control by the single worker and the single worker were described and analyzed in a problematic key.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
4

RIGANO, SILVIA. "Il ruolo delle parti sociali per l’evoluzione del sistema di formazione nel settore dell’edilizia." Doctoral thesis, Università di Siena, 2023. https://hdl.handle.net/11365/1226554.

Повний текст джерела
Анотація:
La formazione per lo sviluppo di nuove competenze, nell’industria edile così come in molti dei settori di cui si compone il tessuto produttivo italiano, è al centro di un ampio dibattito che coinvolge plurimi aspetti: dalla costruzione di una professionalità rispondente alle richieste del mercato, alla necessità che la forza lavoro sia pronta a adattarsi ai cambiamenti tecnologici, demografici e sociali a cui si andrà incontro nei prossimi anni. Partendo da questa constatazione, il lavoro di ricerca è volto ad analizzare l’evoluzione del ruolo delle parti sociali dell’edilizia per la regolamentazione degli aspetti formativi e del mercato del lavoro, al fine di comprendere in che modo gli attori della rappresentanza affronteranno i cambiamenti del prossimo futuro. La ricerca intende approfondire le tematiche legate ai sistemi di istruzione e formazione, provando a leggere i cambiamenti del mondo del lavoro attraverso l’analisi di un sistema di relazioni industriali caratterizzato dalla presenza di enti bilaterali ben strutturati e da un dialogo sociale particolarmente sviluppato – non solo a livello nazionale – sui temi in oggetto. Si proverà, pertanto, ad interpretare la contrattazione collettiva come strumento partecipativo per la costruzione di profili professionali attraverso logiche bilaterali create dallo stesso sistema di relazioni industriali. Attraverso l’analisi degli attuali strumenti di governance del mercato e dello strumento dell’apprendistato nella sua funzione formativa, il lavoro di ricerca descriverà l’attuale composizione del sistema per dedicare, successivamente, ampio spazio alla progettazione formativa nazionale ed europea. Infatti, all’azione delle parti sociali nell’ambito dei processi formativi, si unisce oggi il ruolo svolto dalla progettazione che sembra essere in grado di ridisegnare una figura professionale e di individuare le competenze di settore anche a livello europeo.
Training for the development of new skills, in the construction industry as well as in many of the sectors of which Italy's productive fabric is composed, is at the center of a wide-ranging debate involving multiple aspects: from the construction of a professionalism responsive to market demands, to the need to adapt the workforce to the technological, demographic and social changes to be encountered in the coming years. The research is aimed at analyzing the evolving role of the social partners in the construction industry in regulating training and labor market aspects in order to understand how representative actors will face the future changes. The research intends to delve into issues related to education and training systems, trying to read the changes through the analysis of an industrial relations system characterized by the presence of well-structured bilateral bodies and a particularly developed social dialogue - not only at the national level - on these issues. An attempt will therefore be made to interpret collective bargaining as a participatory tool for the construction of job profiles through bilateral logics created by the industrial relations system itself. Through the analysis of current market governance tools and the apprenticeship in its training function, the research will describe the current composition of the system to devote, subsequently, ample space to national and European projects. In fact, the action of the social partners in the context of training processes is now joined by the role played by European projects, which seems to be able to redesign a professional figure and identify skills even at the European level.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
5

TOMASSETTI, Paolo (ORCID:0000-0002-5119-4058). "Indagine sul decentramento della contrattazione collettiva nell'industria metalmeccanica." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2014. http://hdl.handle.net/10446/30731.

Повний текст джерела
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
6

RIZZI, Pietro. "Rappresentanza e contrattazione nel settore della ristorazione collettiva ed organizzata." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2017. http://hdl.handle.net/10446/77235.

Повний текст джерела
Анотація:
La presente tesi di dottorato di ricerca ha come oggetto la ristorazione collettiva intesa come settore merceologico. Risulta tuttavia oggetto di verifica l’assunto che essa possa essere definita settore merceologico a sé stante e l’effettiva esistenza autonoma anche rispetto a settori riconosciuti unanimemente, quale quello della ristorazione tradizionale, o in genere dei pubblici esercizi, all’interno dei quali era collocabile – almeno in considerazione della contrattualistica – fino a tempi recenti, se non addirittura sino ai giorni presenti. Nel primo capitolo si utilizza il metodo storiografico per comprendere il percorso autonomo della ristorazione collettiva rispetto a settori considerati affini, con l’obiettivo non limitato ad affermare l’esistenza o meno di un comparto autonomo, quanto piuttosto a cercare di delineare una crescita settoriale che ha probabilmente attraversato momenti caratterizzati da diverse peculiarità, degne certamente di analisi. Oggetto di trattazione del secondo capitolo sono gli assetti contrattuali per il settore, che proprio in questi ultimi anni stanno vivendo un completo stravolgimento. L’analisi prende avvio dall’evoluzione e dalla struttura della contrattazione settoriale in seno al Contratto Turismo; dagli anni ’70 la ristorazione collettiva viene identificata quale sotto-settore con un alto grado di autonomia all’interno dei pubblici esercizi, facenti anch’essi parte del mondo del Turismo. È dunque necessario prendere in esame da un lato l’intero testo contrattuale così come sviluppatosi negli anni, e dall’altro le specificità all’interno del testo riguardanti la ristorazione collettiva, intesa come soggetto meritorio di specifiche normazioni e/o deroghe rispetto alla parte generale. Il Contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti da aziende del settore Turismo del 20 febbraio 2010 è oggetto di specifica trattazione per comprendere le specifiche declinazioni degli istituti e per eventualmente valutarne la rilevanza rispetto alle esigenze del settore. In particolare si prende in considerazione la validità, sfera di applicazione, decorrenza e durata, il secondo livello di contrattazione, l’Ente Bilaterale Turismo, il lavoro a tempo parziale, l’orario di lavoro e la flessibilità, il trattamento economico, la malattia e, da ultimo, le norme specifiche per il settore. A seguito di tale analisi si può valutare il recesso nel 2012 dell’Angem dalla Fipe, all’interno della quale si collocava sin dalla sua creazione nel 1974, e la successiva disdetta del Contratto collettivo Turismo del 2010 – poi ritirata – alla quale seguì la rivendicazione di un proprio testo contrattuale specifico. La definizione di un contratto, probabile in un futuro non tanto remoto, potrebbe dunque rappresentare il definitivo riconoscimento di un comparto che mai ha avuto un proprio testo specifico. Nel terzo capitolo si presentano le determinanti del nuovo assetto della rappresentanza nella ristorazione collettiva, suddivise in tre categorie: storico-istituzionali, giuridiche ed economiche. L’analisi di tali determinanti appare fondamentale per comprendere se, al di fuori di un percorso storico specifico e della tipologia di imprese diverse rispetto a quelle dei pubblici esercizi, vi sia una reale necessità che spinga le aziende del settore a ricercare una propria autonoma rappresentanza. Chiude la tesi la literature review con l’obiettivo di presentare la letteratura di riferimento rispetto agli argomenti trattati e le diverse posizioni assunte.
The subject of this doctoral dissertation is contract catering, intended as product group. It is anyway not confirmed the existence of so-called product group, completely independent, which could be considered autonomous compared to other product groups universally recognized, as the traditional catering or, in general, retail and catering businesses, product group where contract catering was included – at least according collective labour agreements - until recent times. In the first chapter of the dissertation it is chosen the historiographical method to better understand the autonomous path of contract catering compared with similar sectors, with the main purpose not just limited to affirm the existence of the category, but also to describe a sectorial development which has experienced moments characterized by several peculiarities, certainly worthy to be analysed in detail. Subjects of the second chapter are the structure of collective labour agreements of the sector, which in these years are under a complete renovation. The analysis begins with the evolution and the description of the evolution of the collective bargaining inside the sphere of Tourism collective labour agreement; since the beginning of the seventies the contract catering is identified as an under-sector, with high level of autonomy, of retail and catering businesses, which is also included in the framework of the Tourism category. It is therefore necessary to examine on one side the entire collective labour agreement of the category, as it developed until today, and on another side the specific provisions included in the collective agreement related to contract catering, where existing. It is indeed necessary to analyse the Tourism Collective Labour Agreement, signed on the 20th of February 2010, the last one applicable for contract catering, to understand the peculiarity of every contractual institute included into the Collective Agreement and to evaluate the capability to comply with the sectorial necessities; particularly interesting for the dissertation the analysis of the following contractual institutes: field of application, validity, duration, second level collective bargaining, Tourism bilateral bodies, part-time contracts, working time, flexibility, wages, illness compensation and specific regulation of contract catering sector. At the end of such analysis it is described the 2012 withdrawal of Angem (Italian Association representing Contract Catering companies) from the FIPE (Italian Federation representing retail and catering businesses), which was the employers’ Association where Angem was associated since its institution in 1973, and the cancellation by Angem – later withdrawn – of the Tourism Collective Labour Agreement, and the claim of signing a new specific Collective Labour Agreement, which will be probably finalized in 2017. Determinants of the new order of the representation of contract catering companies are the main subject of the third chapter. They could be divided into three categories: historical and institutional, juridical, economical. The analysis of these determinants emerge to be fundamental to comprehend if, beyond a specific historical path and specific type of companies different from retail and catering businesses, there is a real need which is encouraging sectorial companies to search for a typical autonomous representation. At the end of the dissertation it is included a specific literature review, which disclose the relevant literature related to the arguments presented and different positions assumed.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
7

Paone, Giuseppe <1974&gt. "Funzioni della contrattazione collettiva: analisi e prospettive comparate e comunitarie." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2010. http://hdl.handle.net/10579/929.

Повний текст джерела
Анотація:
Il presente lavoro analizza le funzioni della contrattazione collettiva facendo uso del metodo comparato e cercando di evidenziare le equivalenze funzionali tra gli istituti degli ordinamenti analizzati. La prima parte si concentra sulla ricerca della definizione di contrattazione collettiva e sull’uso del termine “funzione” nell’ambito del sistema italiano di relazioni industriali. Nella seconda parte l’interesse si rivolge verso le tecniche di regolazione e la struttura delle relazioni industriali dell’ordinamento francese ed inglese nonché sulla funzione della contrattazione nell’ordinamento comunitario.
The research focus on the functions pursued by collective bargaining using comparative method and trying to put in to the evidence the functional equivalences among analyzed systems. First part focus on the research of a definition of collective bargaining and the use of the term “function” in Italian industrial relations law. In the second part the interest is turned to the regulation strategies and industrial relations structure of French and English law and to the function of collective bargaining in European community law
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
8

Guadagnin, Veronica <1995&gt. "La struttura della contrattazione collettiva in Italia dopo la vicenda Fiat." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15317.

Повний текст джерела
Анотація:
All’interno del sistema di relazioni industriali di ogni azienda, uno degli istituti principali è sicuramente quello della contrattazione collettiva. Essa consiste nel processo di regolamentazione congiunta (sindacati - padronato) dei rapporti di lavoro . La sua origine risiede nell’autonomia collettiva, ossia nel potere dei soggetti di regolare i propri interessi mediante la produzione di norme collettive; alla base c’è dunque un interesse collettivo che risulta essere diverso dalla somma degli interessi individuali e che caratterizza il mondo del lavoro subordinato. Da ciò discendono due principi fondamentali: la libertà sindacale e l’autonomia contrattuale . È un patto di autonomia privata e come tale è caratterizzato da forma e fonti normative proprie del contratto. Per questi motivi non può essere considerata una fonte di diritto. Esistono diverse tipologie di contratti collettivi: • Il contratto collettivo previsto dell’art. 39 della Costituzione. Il quarto comma di tale articolo sancisce che i sindacati dotati di personalità giuridica privata (ossia registrati) possano “rappresentati unitariamente in proporzione al numero di iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce”. Tuttavia tale disposizione(insieme ai commi secondo e terzo del medesimo articolo ) non ha mai avuto attuazione legislativa, in quanto necessita di norme legislative di attuazione che non sono ancora state emanate. Le ragioni della mancate attuazione sono molteplici. Un fattore è sicuramente di carattere storico in quanto si era appena concluso il periodo corporativo (1926-1939) che aveva portato alla soppressione della libertà sindacale e del diritto di sciopero e all’imposizione di limitare il numero di sindacati ad uno solo per categoria.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
9

PREMOLI, ALESSANDRO. "DECENTRAMENTO PRODUTTIVO E RUOLO DELL'AUTONOMIA COLLETTIVA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1789.

Повний текст джерела
Анотація:
L’opera analizza i fenomeni di frammentazione del ciclo produttivo dal punto di vista delle relazioni collettive, ponendosi l’obiettivo di verificare l’efficacia degli strumenti contrattuali per “governare” tali processi. Si muove dall’ipotesi per cui sia opportuno valorizzare la contrattazione di secondo livello, stante i minori problemi di applicazione generalizzata e la maggiore sensibilità rispetto agli interessi coinvolti. La parte più rilevante dell’indagine ruota attorno al tema degli appalti, dalle clausole di divieto agli obblighi di informazione e consultazione, sino alle previsioni volte a garantire determinati trattamenti contrattuali o la continuità occupazionale ai lavoratori coinvolti; esperienze apprezzabili che richiedono, tuttavia, uno sviluppo a livello decentrato, anche territoriale o interaziendale. Ci si sofferma altresì sul trasferimento d’azienda, evidenziandosi il fondamentale compito della contrattazione decentrata nel cercare un bilanciamento tra competitività e protezione sociale, oltre che nel vigilare sulla genuinità delle operazioni realizzate. Si passa, poi, agli interventi in tema di somministrazione di lavoro, auspicandosi la realizzazione di un sistema di rappresentanza e contrattazione aziendale integrata, che coinvolga anche i lavoratori somministrati. Da ultimo si guarda al lavoro parasubordinato, con riferimento al quale la contrattazione collettiva è chiamata a sviluppare un sistema di sostegno e protezione che trascenda la tutela dei soli occupati.
The work analyses the outsourcing processes on the point of view of industrial relations, with the purpose to verify the effectiveness of the collective bargaining provisions to “manage” these processes. The dissertation moves from the assumption that the second-level agreements should be implemented, considering the applicability to all employees and the greater proximity to the interests concerned. The major part of the analysis revolves around the service contracts and the heterogeneous related provisions of the national collective labour agreements (such as the ban on outsourcing, the information to trade unions, the entitlement to certain treatments or to hold down the employment relationship), which should be developed by company or territorial level agreements. Then the dissertation focuses on the transfer of business, highlighting the role of the second-level bargaining, which could be able to find a compromise between competitiveness and social protection, as well as to control the compliance of the transactions. The work also considers the staff leasing contract, hoping for a system of collective representation and negotiation which includes the temporary workers. Finally, with reference to the so called “working project consulting agreements”, the author observes that the trade unions should give to the consultants a major collective protection.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
10

PREMOLI, ALESSANDRO. "DECENTRAMENTO PRODUTTIVO E RUOLO DELL'AUTONOMIA COLLETTIVA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1789.

Повний текст джерела
Анотація:
L’opera analizza i fenomeni di frammentazione del ciclo produttivo dal punto di vista delle relazioni collettive, ponendosi l’obiettivo di verificare l’efficacia degli strumenti contrattuali per “governare” tali processi. Si muove dall’ipotesi per cui sia opportuno valorizzare la contrattazione di secondo livello, stante i minori problemi di applicazione generalizzata e la maggiore sensibilità rispetto agli interessi coinvolti. La parte più rilevante dell’indagine ruota attorno al tema degli appalti, dalle clausole di divieto agli obblighi di informazione e consultazione, sino alle previsioni volte a garantire determinati trattamenti contrattuali o la continuità occupazionale ai lavoratori coinvolti; esperienze apprezzabili che richiedono, tuttavia, uno sviluppo a livello decentrato, anche territoriale o interaziendale. Ci si sofferma altresì sul trasferimento d’azienda, evidenziandosi il fondamentale compito della contrattazione decentrata nel cercare un bilanciamento tra competitività e protezione sociale, oltre che nel vigilare sulla genuinità delle operazioni realizzate. Si passa, poi, agli interventi in tema di somministrazione di lavoro, auspicandosi la realizzazione di un sistema di rappresentanza e contrattazione aziendale integrata, che coinvolga anche i lavoratori somministrati. Da ultimo si guarda al lavoro parasubordinato, con riferimento al quale la contrattazione collettiva è chiamata a sviluppare un sistema di sostegno e protezione che trascenda la tutela dei soli occupati.
The work analyses the outsourcing processes on the point of view of industrial relations, with the purpose to verify the effectiveness of the collective bargaining provisions to “manage” these processes. The dissertation moves from the assumption that the second-level agreements should be implemented, considering the applicability to all employees and the greater proximity to the interests concerned. The major part of the analysis revolves around the service contracts and the heterogeneous related provisions of the national collective labour agreements (such as the ban on outsourcing, the information to trade unions, the entitlement to certain treatments or to hold down the employment relationship), which should be developed by company or territorial level agreements. Then the dissertation focuses on the transfer of business, highlighting the role of the second-level bargaining, which could be able to find a compromise between competitiveness and social protection, as well as to control the compliance of the transactions. The work also considers the staff leasing contract, hoping for a system of collective representation and negotiation which includes the temporary workers. Finally, with reference to the so called “working project consulting agreements”, the author observes that the trade unions should give to the consultants a major collective protection.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
11

PETRELLA, SERENA. "Il principio della retribuzione proporzionata e sufficiente nel sistema italiano di contrattazione collettiva." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011. http://hdl.handle.net/10281/26273.

Повний текст джерела
Анотація:
Il lavoro di ricerca indaga il tema della determinazione dei trattamenti economici dei lavoratori subordinati,alla luce dei principi costituzionali in materia e dei poteri espressamente attribuiti in tal senso dall'ordinamento italiano alla contrattazione collettiva.In primo luogo, l'analisi verte sull'approfondimento dei diversi orientamenti in dottrina e in giurisprudenza circa il contenuto e l'ambito di operatività del precetto di cui all'art. 36 Cost.,sull'individuazione del contratto collettivo c.d. parametro (strumento delegato dalla giurisprudenza all'indicazione del contenuto di cui alla retribuzione costituzionale),sul tema della verifica giudiziale della compatibilità delle clausole collettive in materia retributiva con i criteri di proporzionalità e sufficienza della retribuzione di cui all'art. 36 Cost., sul meccanismo dell'applicazione giurisprudenziale dell'art. 36 Cost., sul tema della differenziazione salariale su base territoriale ad opera della contrattazione collettiva autorizzata da interventi legislativi. In secondo luogo, si analizza il tema della definizione dei trattamenti retributivi ad opera della contrattazione collettiva italiana,alla luce dell'evoluzione storica del sistema, delle funzioni e competenze specifiche assegnate ai diversi livelli di contrattazione, ai principali istituti retributivi regolati, al rapporto tra contratti collettivi di diverso livello, soprattutto con riferimento alle recenti modifiche apportate al sistema dagli Accordi del 2009. Infine, si approfondiscono le questioni interpretative che derivano dalla struttura e dal funzionamento attuali del sistema di contrattazione collettiva italiano, ovvero se il principio della giusta retribuzione ex art. 36 Cost. sia suscettibile ancora di valida attuazione da parte della contrattazione collettiva stessa ed in che misura le determinazioni in materia retributiva del contratto collettivo di secondo livello(in special modo aziendale)possano fungere da parametro collettivo orientativo ugualmente affidabile, rispetto al contratto collettivo nazionale, come indicatore della retribuzione ex art. 36 Cost. In tal senso sono esaminate le ipotesi in cui la contrattazione collettiva di secondo livello, in particolare aziendale, preveda clausole retributive che deroghino ai trattamenti retributivi previsti dal contratto collettivo di categoria, in ragione di fattori "esterni" indipendenti dal contenuto della prestazione lavorativa. Il concorso/conflitto che deriva da contratti collettivi di diverso livello che prevedono diposizioni antinomiche in materia retributiva ripropone all'attenzione del dibattito attuale temi quali la delimitazione degli ambiti di competenza dei diversi livelli di contrattazione collettiva, l'efficacia soggettiva del contratto collettivo di primo e secondo livello. Infine, si riflette sulla situazione di inapplicabilità dell'art. 36 Cost. all'area del c.d. lavoro autonomo economicamente dipendente, auspicando anche per tali categorie di lavoratori un'estensione delle tutele proprie dei lavoratori subordinati.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
12

Murrone, Maria Giovanna <1982&gt. "La valorizzazione della professionalità nella contrattazione collettiva: sistemi classificatori e percorsi di mobilità professionale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3645/1/murrone_maria_giovanna_tesi.pdf.

Повний текст джерела
Анотація:
La tesi, che si articola in tre capitoli, analizza la rilevanza della professionalità del lavoratore nell’ambito del rapporto di lavoro subordinato con particolare riferimento all’interesse mostrato da parte della contrattazione collettiva nel settore privato e pubblico nella definizione dei sistemi classificatori e di inquadramento del personale. Nel primo capitolo, si dà conto dei fattori che hanno determinato l’emersione della professionalità quale bene giuridico meritevole di tutela da parte dell’ordinamento: si analizzano in particolare le trasformazioni organizzative e produttive, nonché le indicazioni provenienti dal testo costituzionale che si riverberano di poi nella legislazione ordinaria. Nel secondo si analizza quanto la professionalità, o le singole voci che la compongono, rilevi a fini classificatori: dunque in che termini le competenze, le conoscenze del lavoratore rilevino quali criteri classificatori. Nel terzo capitolo, viceversa, si pone maggiore attenzione rispetto all’ “importanza” della professionalità quale fattore che incide su meccanismi di progressione retributiva e in genere professionale (assumendosi tale espressione come una sorta di sinonimo del termine carriera, rispetto al quale si differenzia quanto al contesto organizzativo e produttivo in cui si svolge) del lavoratore. In un assetto simile, centrale è il rilievo della valutazione del lavoratore. I contratti collettivi analizzati sono per il settore privato quelli delle categorie chimici, terziario e tessile; per il settore pubblico, quelli del comparto sanità e regioni ed autonomie locali.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
13

Murrone, Maria Giovanna <1982&gt. "La valorizzazione della professionalità nella contrattazione collettiva: sistemi classificatori e percorsi di mobilità professionale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3645/.

Повний текст джерела
Анотація:
La tesi, che si articola in tre capitoli, analizza la rilevanza della professionalità del lavoratore nell’ambito del rapporto di lavoro subordinato con particolare riferimento all’interesse mostrato da parte della contrattazione collettiva nel settore privato e pubblico nella definizione dei sistemi classificatori e di inquadramento del personale. Nel primo capitolo, si dà conto dei fattori che hanno determinato l’emersione della professionalità quale bene giuridico meritevole di tutela da parte dell’ordinamento: si analizzano in particolare le trasformazioni organizzative e produttive, nonché le indicazioni provenienti dal testo costituzionale che si riverberano di poi nella legislazione ordinaria. Nel secondo si analizza quanto la professionalità, o le singole voci che la compongono, rilevi a fini classificatori: dunque in che termini le competenze, le conoscenze del lavoratore rilevino quali criteri classificatori. Nel terzo capitolo, viceversa, si pone maggiore attenzione rispetto all’ “importanza” della professionalità quale fattore che incide su meccanismi di progressione retributiva e in genere professionale (assumendosi tale espressione come una sorta di sinonimo del termine carriera, rispetto al quale si differenzia quanto al contesto organizzativo e produttivo in cui si svolge) del lavoratore. In un assetto simile, centrale è il rilievo della valutazione del lavoratore. I contratti collettivi analizzati sono per il settore privato quelli delle categorie chimici, terziario e tessile; per il settore pubblico, quelli del comparto sanità e regioni ed autonomie locali.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
14

Negri, Stefania. "La costruzione sociale della professionalità tra normazione pubblica e rappresentanza." Doctoral thesis, Università di Siena, 2023. https://hdl.handle.net/11365/1226454.

Повний текст джерела
Анотація:
Il presente lavoro di tesi, come è possibile evincere dal titolo, ha indagato il processo di costruzione sociale della professionalità al fine di rilevare i fattori, gli ambiti e gli attori che definiscono la professionalità connessa a ciascun mestiere. Si è utilizzata la locuzione di “costruzione sociale” intendendo con tale accezione, quell’insieme di processi sociali attraverso i quali vengono elaborate norme, valori e istituzioni. La ricerca ha preso le mosse dallo studio dei paradigmi e dei temi approfonditi dalla Sociologia delle Professioni e dalla Sociologia del Lavoro, al fine di identificare come finora è stato studiato il mondo del lavoro e la complessità che lo caratterizza. Ciò che è emerso è che a fronte delle trasformazioni che stanno avvenendo nel mondo del lavoro in termini di contenuti, qualità, conoscenze, modalità di esecuzione, la sociologia è rimasta arroccata su una visione dualistica del mercato del lavoro espressa dalla rigida suddivisione tra sociologia del Lavoro e sociologia delle professioni. Infatti, la sociologia delle professioni ha da sempre studiato le professioni liberali, istituzionalizzate e normate da ordini e albi, mentre la sociologia del lavoro, seppur nell’ultimo periodo ha abbandonando la sua anima più operaista e industriale, declinata con la fine del modello di produzione e società fordista, ha studiato le trasformazioni in atto e alcune nuove figure come quella dei knowledge workers, analizzandoli però con vecchi paradigmi teorici (studio delle classi sociali e dei modelli di produzione). Partendo da questi studi e dalle trasformazioni in atto è stata evidenzia la necessità di iniziare a studiare i lavori da una nuova prospettiva, in modo trasversale e con una univoca chiave di lettura che è però caratteristica di tutti i lavori ed è in grado di leggere la complessità esistente. Si è per questo utilizzato il concetto di professionalità che non è riferito solo alle professioni, o nuove professioni o a quell’area grigia che si colloca tra il lavoro subordinato e il lavoro autonomo professionale/liberale (lavoratori della conoscenza) ma la professionalità è intesa come categoria unificante e trasversale di tutti i lavori. La parte centrale della tesi è rappresentata dai tre casi studio che sono stati approfonditi per raggiungere gli obiettivi prefissati e precedentemente anticipati. Nel dettaglio è stata condotta una analisi documentaria su tre diversi gruppi occupazionali: professionisti della salute e sicurezza, addetti all’area della gestione delle risorse umane e figure addette all’assistenza delle persone nel settore del lavoro domestico privato di cura. Con l’analisi documentaria si è esplorato come a diversi livelli è stata costruita la professionalità dei profili professionali considerati. A tale scopo sono stati analizzati diversi contratti collettivi nazionali di lavoro, i documenti prodotti dalle associazioni professionali, normazione UNI, l’offerta formativa esistente. Il presente lavoro di ricerca ha mostrato come le attuali evoluzioni del lavoro richiedano l’esigenza di andare oltre un approccio dualistico allo studio del lavoro mirando a una unificazione delle due branche storiche della sociologia (sociologia del lavoro e sociologia delle professioni) ponendo come oggetto centrale di studio la professionalità. Infine, la ricostruzione del processo di costruzione della professionalità dei gruppi professionali analizzati ha permesso di rilevare come sussistano degli spazi di sovrapposizione e incomunicabilità nei diversi ambiti che oggigiorno concorrono a definire gli standard di riferimento di una data figura professionale, evidenziando l’esigenza di individuare degli spazi di comunicazione per definire un univoco standard e sopperire in questo modo ai sostanziali disallineamenti tra domanda e offerta di lavoro ad oggi ancora sussistenti.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
15

Rizzotti, Stefano. "La valorizzazione della professionalità: una prospettiva di diritto delle relazioni industriali." Doctoral thesis, Università di Siena, 2023. https://hdl.handle.net/11365/1226334.

Повний текст джерела
Анотація:
L’obiettivo principale dell’elaborato è quello di analizzare come la contrattazione collettiva di primo e di secondo livello sia in grado di affrontare e risolvere il tema del disallineamento nella valutazione giuridico ed economica tra prestazione lavorativa effettivamente richiesta e retribuzione corrisposta, dovuto essenzialmente al mutamento dei contesti organizzativi. Il punto di osservazione iniziale da cui prende avvio la ricerca riguarda gli elementi principali di scambio tra lavoratore (prestazione lavorativa) e datore (prestazione retributiva). Mettendo insieme la letteratura scientifica ed alcuni elementi della realtà, si è evidenziata una crisi del sistema classico di corrispettività all’interno del rapporto di lavoro strettamente connessa alle trasformazioni tecnologiche in atto. Nel dettaglio, le trasformazioni tecnologiche hanno imposto e impongono tutt’oggi un rinnovamento dei processi produttivi. Questo fenomeno, a sua volta, è causa di variazioni nelle esigenze del datore il quale, contrariamente a quanto avviene in un tipico modello fordista, tende a richiedere al lavoratore non più una mera esecuzione di compiti predefiniti ma anche l’interpretazione di un ruolo. In altre parole, all’interno dei contesti produttivi attuali, per alcune tipologie di lavori e di lavoratori non sembrerebbe essere più sufficiente il “saper fare” delle attività ma risulterebbe determinante anche il “come fare” le attività richieste. Quanto delineato, a sua volta, ha messo in crisi l’attuale sistema attraverso cui vengono definiti a livello giuridico ed economico gli elementi principali dello scambio tra lavoratore e datore. Il riferimento è ai sistemi di classificazione e retribuzione dei lavoratori – fissati anzitutto dalla contrattazione collettiva nazionale di categoria – i quali storicamente si sono concentrati nel valutare unicamente il “saper fare” determinate attività e non anche il “come fare”. La ricerca, pertanto, mira ad approfondire come le imprese e i lavoratori – con specifico riferimento al settore merceologico dei metalmeccanici – a livello collettivo e per il tramite dei loro rappresentanti, ripensando i termini dello scambio e quindi i meccanismi di collegamento tra prestazione richiesta e retribuzione, possono oggi contribuire a rendere attuali i sistemi di classificazione e retribuzione del personale rendendoli così realmente utili alle esigenze organizzative aziendali nella prospettiva di una piena valorizzazione, prevalentemente di carattere giuridico ed economica, della professionalità del lavoratore.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
16

SANTORO, CARMINE. "La funzione della contrattazione collettiva nel diritto sanzionatorio del lavoro. Il fondamento ordinamentale del modello di integrazione tra legge e contratto collettivo." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2016. http://hdl.handle.net/10446/62272.

Повний текст джерела
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
17

Zoppo, Andrea. "L’evoluzione dei sistemi di rappresentanza e della contrattazione tra stato, mercato e paradigmi giuridici del lavoro: il caso del CCNL Studi Professionali." Doctoral thesis, Università di Siena, 2023. https://hdl.handle.net/11365/1226436.

Повний текст джерела
Анотація:
Obiettivi: La ricerca intende indagare il fenomeno della rappresentanza e delle sue più recenti evoluzioni a fronte dello strutturale cambiamento in atto nel mercato del lavoro con focus sulla rappresentanza del lavoro autonomo. Si intende indagare quale possa essere il ruolo di una moderna rappresentanza di interessi in uno scenario del mercato del lavoro come quello attuale dove i lavori sembrano essere caratterizzati da maggiore autonomia del soggetto e non più da rigidi schemi verticistici. Metodologia: Per provare a rispondere ai quesiti emersi nella domanda di ricerca si è deciso di focalizzare l’attenzione su un particolare caso di studio: la storia contrattuale, l’evoluzione delle vicende giuridiche e della rappresentanza del settore delle attività professionali. Seguendo un’ottica di relazioni industriali si intende esaminare la contrattazione collettiva nell’ambito degli studi professionali. Essendo molto magre la letteratura e la dottrina in materia di storia contrattuale del CCNL Studi professionali, delle associazioni firmatarie, e degli stessi testi contrattuali si è deciso di condurre la ricerca attraverso la storia documentale e il “diritto vivente” degli statuti delle singole associazioni, degli statuti della confederazione, i testi contrattuali firmati, i protocolli firmati seguendo la prospettiva metodologica del diritto delle relazioni industriali, i documenti ufficiali del Ministero del Lavoro, gli organi di stampa ufficiali di alcune federazioni sindacali della confederazione, i siti delle organizzazioni sindacali, atti e sentenze reperite presso la documentazione presente nella Confederazione. Risultati: La ricerca vuole verificare se nei diversi interventi fin qui realizzati nell’ordinamento, tanto dalle parti sociali che dal legislatore, vi sia una interazione e una convergenza, tesa a costruire un sistema di tutele per il lavoro autonomo indipendentemente dalla fattispecie contrattuale. Limiti e implicazioni: Il limite principale della ricerca è costituito dalla difficoltà di trovare una sistematicità e un collegamento tra diverse forme di tutele presenti nell’ordinamento sia di origine contrattuale che legislativa. Allo stesso tempo sono però presenti diverse implicazioni di carattere pratico teorico poiché le modalità sperimentali con cui la rappresentanza sta agendo possono fungere da importante precedente per replicare queste dinamiche progettuali in altri settori. Originalità: La ricerca, tenuto conto dell’ambiente in cui si lavora e si opera quotidianamente, ha tentato di ricostruire i diversi soggetti rappresentativi delle diverse istanze afferenti all’area del lavoro autonomo focalizzando poi l’attenzione su un particolare sistema di relazioni industriali, quello del CCNL Confprofessioni. Il caso è piuttosto singolare e peculiare, poiché all’interno del sistema contrattuale le rappresentanze del settore stanno cercando di far confluire tutte le figure lavorative indipendentemente dalla qualificazione giuridica di riferimento: dal subordinato, all’autonomo, al collaboratore, al praticante.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
18

D'Addio, Federico. "Contratto di lavoro, tutela della professionalità e formazione." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2019. http://hdl.handle.net/10446/128722.

Повний текст джерела
Анотація:
La ricerca analizza, da un punto di vista giuridico e di relazioni industriali, il contratto di lavoro subordinato con particolare riferimento alla tutela della professionalità del lavoratore e alla formazione.In particolare, sono state analizzate tutte quelle disposizioni costituzionali e di legge in materia di formazione e tutela della professionalità (art. 35 Cost., art. 2103 c.c., artt. 5-6 l. n. 53/2000, d.lgs. n. 13/2013, ecc.). Particolare attenzione è anche dedicata alla contrattazione collettiva e ai sistemi di classificazione e inquadramento del personale. A tal fine sono state analizzate, infatti, le soluzioni adottate nelle suddette materie dalla più recente contrattazione collettiva (2017-2018).
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
19

PICCINNI, MARIA. "Tempo di Dio e tempo degli uomini: la rilevanza della festività nel diritto delle religioni e nel diritto italiano." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/682.

Повний текст джерела
Анотація:
Il lavoro di ricerca analizza in tutti i suoi aspetti la disciplina relativa alla rilevanza delle festività religiose nell'ordinamento italiano. Il primo capitolo è dedicato all'individuazione del valore che la festività assume nei diversi ordinamenti religiosi e in particolare nel diritto canonico, ebraico, islamico ed avventista. Il secondo capitolo analizza l'evoluzione della normativa unilaterale dello Stato italiano in materia di giorni festivi. Tra i vari problemi che interessano i rapporti tra confessioni religiose e Stato, quelli che più hanno dato luogo a dissensi, e che sono oggetto di trattazione nel terzo capitolo, riguardano essenzialmente la libertà di osservare il riposo festivo e di adempiere i doveri religiosi ad esso connessi, nonché l'obbligo dei datori di lavoro di rendere effettiva tale libertà organizzando l'attività lavorativa in modo che essa non ostacoli l'osservanza del riposo festivo. Nel quarto capitolo viene analizzata la disciplina pattizia, e in particolare le modalità di tutela del diritto alla festività e al riposo per i fedeli di confessioni che hanno stipulato un'Intesa con lo Stato italiano. Infine nell’ultima parte viene esaminata la normativa sulle celebrazioni pubbliche in occasione delle festività religiose in ambito statale, regionale e comunale.
This research analyses in all its aspects the importance of religious festivity in Italian law. The first chapter is dedicated to the individuation of the festivity value in religious rules, in particular in canon, islamic, jewish and adventist law. The second chapter analyses the evolution of unilateral italian rules of week days and holidays. One of the most important problem in the relationship between State and religious confessions regards the freedom of observe the weekly day off and connected religious duties. Employers must guarantee religious freedom, organizing working activity without preventing the observance of festive rest. In the fourth chapter has been analysed the pactional discipline, and in particular the way of protecting the right to observe holidays and rests for people who belong to a religious confession that stipulated an agreement with Italian State. In the last part of the thesis have been examined the norms about public celebrations on the occasion of religious festivity in statal, regional and communal laws.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
20

PICCINNI, MARIA. "Tempo di Dio e tempo degli uomini: la rilevanza della festività nel diritto delle religioni e nel diritto italiano." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/682.

Повний текст джерела
Анотація:
Il lavoro di ricerca analizza in tutti i suoi aspetti la disciplina relativa alla rilevanza delle festività religiose nell'ordinamento italiano. Il primo capitolo è dedicato all'individuazione del valore che la festività assume nei diversi ordinamenti religiosi e in particolare nel diritto canonico, ebraico, islamico ed avventista. Il secondo capitolo analizza l'evoluzione della normativa unilaterale dello Stato italiano in materia di giorni festivi. Tra i vari problemi che interessano i rapporti tra confessioni religiose e Stato, quelli che più hanno dato luogo a dissensi, e che sono oggetto di trattazione nel terzo capitolo, riguardano essenzialmente la libertà di osservare il riposo festivo e di adempiere i doveri religiosi ad esso connessi, nonché l'obbligo dei datori di lavoro di rendere effettiva tale libertà organizzando l'attività lavorativa in modo che essa non ostacoli l'osservanza del riposo festivo. Nel quarto capitolo viene analizzata la disciplina pattizia, e in particolare le modalità di tutela del diritto alla festività e al riposo per i fedeli di confessioni che hanno stipulato un'Intesa con lo Stato italiano. Infine nell’ultima parte viene esaminata la normativa sulle celebrazioni pubbliche in occasione delle festività religiose in ambito statale, regionale e comunale.
This research analyses in all its aspects the importance of religious festivity in Italian law. The first chapter is dedicated to the individuation of the festivity value in religious rules, in particular in canon, islamic, jewish and adventist law. The second chapter analyses the evolution of unilateral italian rules of week days and holidays. One of the most important problem in the relationship between State and religious confessions regards the freedom of observe the weekly day off and connected religious duties. Employers must guarantee religious freedom, organizing working activity without preventing the observance of festive rest. In the fourth chapter has been analysed the pactional discipline, and in particular the way of protecting the right to observe holidays and rests for people who belong to a religious confession that stipulated an agreement with Italian State. In the last part of the thesis have been examined the norms about public celebrations on the occasion of religious festivity in statal, regional and communal laws.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
21

LO, FARO Antonio. "Funzioni e finzioni della contrattazione collettiva comunitaria : la contrattazione collettiva come risorsa dell'ordinamento giuridico comunitario." Doctoral thesis, 1997. http://hdl.handle.net/1814/4693.

Повний текст джерела
Анотація:
Defence date: 20 January 1997
Examining board: Prof. Silvana Sciarra (supervisor), IUE-Università di Firenze ; Prof. Gunther Teubner (co-supervisor), London School of Economics ; Prof. Massimo d'Antona, Università di Napoli II ; Prof. Antoine Lyon-Caen, Université Paris X-Nanterre ; Prof. Spiros Simitis, J.W. Goethe Universität, Frankfurt
PDF of thesis uploaded from the Library digitised archive of EUI PhD theses completed between 2013 and 2017
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
22

ERARIO, BOCCAFURNI EUGENIO. "Le attribuzioni della Commissione di Garanzia per gli scioperi nel contemperamento “dinamico” tra diritti nella complessità sociale." Doctoral thesis, 2021. http://hdl.handle.net/11573/1547946.

Повний текст джерела
Анотація:
La presente tesi di dottorato costituisce la summa di un'attività di ricerca sul tema durata tre anni. Un lungo lasso temporale in cui ho avuto l'onore di poter frequentare, a più riprese, la Commissione di Garanzia per gli scioperi nei s.p.e. ed assistere alle varie relazioni annuali tenutesi alla Camera dei Deputati. Anche grazie a questi eventi (preziosi anche per recuperare materialmente una straordinaria mole di dati aggregati e specifici) è stato possibile affiancare all'esame dei "freddi" numeri del conflitto collettivo insito alle relazioni industriali del Paese, l'analisi, svolta con acribia scientifica, dei principali temi di diritto intrinsecamente connessi con le attribuzioni normative concesse all'Autorità di garanzia al fine di giungere ad un giusto contemperamento tra interessi in rilievo. Anzitutto, pur volendo fugare con decisione qualsivoglia dubbio circa la “sacralità del diritto di sciopero” , l’imposizione di limiti che siano al passo della realtà odierna, in settori peculiari per il carattere altamente vulnerante degli scioperi sulla quotidianità dei cittadini, rientra nell’ottica di quella “civilizzazione del conflitto” , tratto distintivo dei positivi effetti della legge 146 sul mondo delle relazioni industriali. Essa, icasticamente definita una “legge contrattata”, ha il suo spirito di fondo nella volontà di “istituzionalizzazione consensuale del conflitto” al fine di perseguire un contemperamento tra differenti diritti costituzionali. Una legge che ha goduto di ampia “fortuna” nella sua applicazione, ben maggiore rispetto alle tante altre che, negli anni, hanno provato a mettere ordine nell’ordinamento intersindacale; “fortuna”, senza dubbio, dovuta anche grazie al merito di aver affidato alla fonte autonoma un ruolo chiave nell’individuazione delle prestazioni indispensabili. A tal proposito, nell'elaborato ci si soffermerà lungamente sull’attività cd. “normativa” dell’Autorità (il giudizio di idoneità totale o parziale degli accordi) e sulla “supplenza regolativa” del governo del conflitto sindacale (rectius: il potere di regolamentazione provvisoria). La Commissione di garanzia per gli scioperi (istituita proprio dalla l. n. 146/1990), a cui sono attribuiti poteri più o meno incisivi, finisce così per essere lo strumento attraverso cui sollecitare un autonomo bilanciamento tra interessi. Sicché, si è inteso accordare una “posizione privilegiata” alla Commissione, quale osservatorio qualificato dei mutamenti sociali che coinvolgono il nostro Paese . Questa peculiarità sarà evidente, ad esempio, in riferimento all’analisi della sua “funzione interpretativa” in materia di servizi strumentali. D’altronde le nuove modalità di organizzazione del lavoro (l’outsourcing su tutte), le problematiche afferenti alla globalizzazione (e dunque la questione dell’applicabilità della normativa italiana ad una compagnia estera quale Ryanair) e gli effetti delle politiche di liberalizzazione dell’esercizio dei servizi pubblici (si dirà del servizio postale o dell’information Technology svolta da società in-house della P.A.) rendono estremamente attuale, affascinante e complesso il suo operato. In base a queste premesse, interrogarsi oggi sulle attribuzioni della commissione di Garanzia per gli scioperi nei servizi pubblici essenziali, a trenta anni dall’entrata in vigore della L. n. 146/1990, risulta di cruciale importanza. Ciò in quanto, come evidenziava Gino Giugni, la ragion d’essere del giurista risiede proprio nella sua sollecitazione a qualificare continuamente la realtà in movimento . In tal senso, non da ultime, le valutazioni circa il delicato corretto bilanciamento di interessi nella reiterazione degli scioperi proclamati durante la più grave emergenza sanitaria della storia del Paese unificato. Il Covid-19, al pari dei problemi alla collettività arrecati dalle astensioni concertate nel trasporto pubblico locale (a tal proposito, si distingue per innovatività la Delibera n. 18/138 in materia di rarefazione oggettiva), impongono delle approfondite valutazioni circa: -il bilanciamento “dinamico” tra diritti equiordinati; -i nuovi modelli di organizzazione del lavoro e l’essenzialità delle prestazioni; -l’esatta perimetrazione delle funzioni esercitabili per indurre l’autonomia collettiva a raggiungere un adeguato contemperamento; -in un’ottica de iure condendo, l’adeguatezza, o meno, delle attribuzioni concesse all’Autorità in relazione alla nuova complessità sociale, alla scarsa formale incisività delle sue delibere di differimento e alla mancanza di una legge sulla rappresentatività sindacale nel privato. Proprio su quest’ultimo aspetto, alla luce dell’eterogenesi dei fini a cui può condurre l’esatta rilevazione del dato della rappresentatività, ci si soffermerà in particolare sul contrasto alla microconflittualità nell’esigenza di accreditamento. Lo “sciopero di accreditamento” che attanaglia, su tutti, il macrosettore del trasporto pubblico e che ha portato, nel 2015, le parti sociali a richiedere l’idoneità dell’accordo del gruppo Ferrovie dello Stato contenente una “rappresentatività contrattata”. Ebbene, in questo contesto di emergenza sanitaria, di strutturale crisi economica che si riflette nell’esercizio di impresa (la “catena degli appalti” quale causa di insorgenza del conflitto) e di rinnovamento di pulsioni pluraliste dell’agire sindacale -non sempre genuine- si descriveranno gran parte delle difficoltà interpretative nella sanzionabilità delle cd. “forme anomale di sciopero”. In altri termini, l’elaborato mira ad esaminare i più recenti e significativi arrêts della Commissione di Garanzia, e della stessa giurisprudenza ordinaria e amministrativa, provando ad analizzarla alla luce del dibattito dottrinale. In conclusione, non ci si può esimere dall’ammonire il lettore che l’opera, nonostante sia formalmente incentrata nella definizione di limiti al diritto di sciopero, che siano frutto di un’attività di contemperamento tra differenti istanze fatte proprie dall’Autorità garante quale organo terzo super partes, nel suo agire scientifico, non porrà mai “il limite” al centro dell’indagine ma il “diritto”. Questo, in quanto, come autorevolmente affermato, “Bisogna avere il coraggio dei diritti, vecchi o nuovi che siano. Non lasciarsi intimidire da chi ne denuncia l’inflazione, addirittura la prepotenza, la sfida ai valori costituiti. Viviamo un tempo di grande travaglio e difficoltà, che però non giustificano le inerzie…Ai diritti, e alle loro dinamiche, bisogna dunque guardare come a un processo mai compiuto, soprattutto nel senso che i diritti sono perennemente insediati, sono sempre a rischio, e perciò esigono strategie di difesa e di attuazione” (S. Rodotà) .
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
23

ALESSANDRA, Campanari. "“IDENTITY ON THE MOVE” FOOD, SYMBOLISM AND AUTHENTICITY IN THE ITALIAN-AMERICAN MIGRATION PROCESS." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251264.

Повний текст джерела
Анотація:
Il mio lavoro di ricerca rappresenta un contributo allo studio dell'esperienza umana dello “spazio alimentare” come costruzione sociale che comprende sia i modelli del comportamento umano, e la loro relazione sensoriale con uno specifico luogo, sia l'imprenditoria etnica. Il nucleo di questo progetto di ricerca è rappresentato da un’indagine multi-generazionale del multiforme processo della migrazione italiana in America, laddove la cultura alimentare viene utilizzata come veicolo per esaminare come gli immigrati abbiano prima perso e poi negoziato una nuova identità in terra straniera. Lo scopo generale della tesi è quello di esaminare come il cibo rappresenti un collegamento nostalgico con la patria per la prima generazione, un compromesso culturale per la seconda e un modo per rinegoziare un'etnia ibrida per le generazioni successive. La lente del cibo è anche utilizzata per esplorare lo sviluppo dei ristoranti italiani durante il Proibizionismo e il loro ruolo nel processo di omogeneizzazione culinaria e di invenzione della tradizione nel mondo contemporaneo. Per spiegare come la cucina regionale in America sia diventata un simbolo collettivo di etnia e abbia potuto creare un'identità Italo-Americana nazionale distinta da quella italiana, ho adottato il modello creato da Werner Sollors e Kathleen Neils Cozen e sintetizzato con l'espressione di “invenzione dell'etnia”. Il capitolo di apertura esplora la migrazione su larga scala che ha colpito l'Italia e la storia economica italiana per oltre un secolo e prosegue con un’analisi storica sullo sviluppo dei prodotti alimentari nel tempo. La prima sezione evidenzia il significato culturale dell'alimento e il suo ruolo nella costruzione di un'identità nazionale oltre i confini italiani e prosegue con un’analisi sulla successiva variazione delle abitudini alimentari durante l'immigrazione di massa. Il capitolo conclude illustrando il quadro teorico utilizzato per teorizzare le diverse dimensioni dell'etnia. Partendo dall'ipotesi che l'identità sia un elemento socialmente costruito e in continua evoluzione, il secondo capitolo è dedicato all'analisi della natura mutevole del cibo, esplorata attraverso tre distinti ma spesso sovrapposti tipi di spazio: spazio della "memoria individuale"; spazio della "memoria collettiva"; spazio della "tradizione inventata". Lo spazio della “memoria individuale” esplora come i primi immigrati italiani tendevano a conservare le loro tradizioni regionali. Al contrario lo spazio della memoria collettiva osserva il conflitto ideologico emerso tra la prima e la seconda generazione di immigrati italiani, in risposta alle pressioni sociali del paese ospitante. L'analisi termina con la rappresentazione di generazioni successive impegnate a ricreare una cultura separata di cibo come simbolo dell'identità creolata. Il capitolo tre, il primo capitolo empirico della dissertazione, attraverso l'analisi della letteratura migrante mostra l'importanza del cibo italiano nella formazione dell'identità italo- americana. Questa letteratura ibrida esamina il ruolo degli alimenti nelle opere letterarie italo-americane di seconda, terza e della generazione contemporanea di scrittori. Il quarto capitolo completa la discussione seguendo la saga del cibo italiano dai primi ristoranti etnici a buon mercato, frutto della tradizione casalinga italiana, fino allo sviluppo di un riconoscibile stile di cucina italo-americano. A questo proposito, i ristoranti rappresentano una "narrazione" etnica significativa che riunisce aspetti economici, sociali e culturali della diaspora italiana in America e fa luce sull'invenzione del concetto di tradizione culinaria italiana dietro le cucine americane. La sezione termina con un'esplorazione del problema moderno relativo al fenomeno dell’Italian "Sounding" negli Stati Uniti, basato sulla creazione di immagini, colori e nomi di prodotti molto simili agli equivalenti italiani, ma senza collegamenti diretti con le tradizioni e la cultura italiana. Il capitolo finale fornisce una visione etnografica su ciò che significa essere italo-americani oggi e come i ristoranti italiani negli Stati Uniti soddisfano la tradizione culinaria Italiana nel mondo contemporaneo americano. Per concludere, considerando le teorie dell'invenzione della tradizione, due casi di studio esplorativi a Naples, in Florida, vengono presentati sia per analizzare come gli italo-americani contemporanei manifestano la loro etnia attraverso il cibo etnico sia per esaminare come il cibo italiano viene commercializzato nei ristoranti etnici degli Stati Uniti, alla luce della del processo di globalizzazione.
Стилі APA, Harvard, Vancouver, ISO та ін.
Ми пропонуємо знижки на всі преміум-плани для авторів, чиї праці увійшли до тематичних добірок літератури. Зв'яжіться з нами, щоб отримати унікальний промокод!

До бібліографії