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Статті в журналах з теми "Ruolo della contrattazione collettiva"

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Ciucciovino, Silvia. "Contrattazione collettiva e politiche attive del lavoro." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 172 (February 2022): 641–64. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-172010.

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Анотація:
Il saggio approfondisce il ruolo dei diversi soggetti, pubblici e privati, chiamati a realizzare le politiche attive del lavoro, evidenziando come nel contesto attuale prevalga una concezione prettamente pubblicistica delle politiche attive con un ruolo marginale degli attori privati e dell'autonomia collettiva. L'Autrice propone una innovativa rilettura dei fondamenti costitu-zionali della materia e della normativa vigente, per passare a rivalutare il ruolo regolativo autonomo diretto dello Stato nella materia, superando l'eccessiva regionalizzazione delle politiche attive, e per argomentare un più forte protagonismo delle parti collettive e dei fondi interpro-fessionali nell'assunzione di responsabilità in questa materia. Viene altresì criticata la prevalen-te impostazione rimediale e posticipata delle politiche attive rispetto all'evento disoccupazione e proposto un impulso maggiore alle misure di prevenzione della disoccupazione e della margi-nalità lavorativa, dove il ruolo della bilateralità e delle parti sociali appare di centrale importan-za.
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Viviana Casano, Lilli. "Il ruolo delle relazioni industriali e della contrattazione collettiva nella costruzione di un mercato del lavoro di cura." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE 40, no. 3 (December 2022): 79–100. http://dx.doi.org/10.3280/es2022-003008.

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Анотація:
Il contributo indaga alcuni nodi problematici che oggi si frappongono alla emersione e alla costruzione di un mercato del lavoro di cura dignitoso, con specifico riferimento al ruolo dei sistemi di relazioni industriali e della contrattazione collettiva. L'analisi ha riguardato 54 Con-tratti Collettivi Nazionali concentrandosi su norme e istituti centrali per lo studio della contrat-tazione collettiva nella sua funzione istituzionale (e preliminare) di costruzione, appunto, dei mercati di riferimento (sistemi di classificazione e inquadramento del personale, retribuzione, formazione e sviluppo professionale).
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Pascucci, Paolo. "Note sparse su alcuni contenuti della contrattazione collettiva di secondo livello." PRISMA Economia - Società - Lavoro, no. 1 (February 2023): 99–109. http://dx.doi.org/10.3280/pri2021-001007.

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Анотація:
L'Autore sintetizza i temi salienti della contrattazione di secondo livello in Italia, partendo dal welfare aziendale, campo su cui il sindacato può esercitare la propria capacità di rappresentanza effettiva dei bisogni reali dei lavoratori, oggi messa a rischio dalle profonde trasformazioni del sistema produttivo. In materia retributiva, l'Autore osserva come alcune prestazioni di welfare aziendale siano in grado di garantire efficacemente quell'esistenza libera e dignitosa di cui all'art. 36 Cost., anche se sotto l'occhio vigile della contrattazione aziendale, necessario per evitare che il welfare aziendale si realizzi a detrimento della componente monetaria (con possibili effetti negativi anche sul piano previdenziale). La crescente importanza della contrattazione aziendale emerge in materia di organizzazione del lavoro: dalle nuove regole sulle mansioni, dopo il Jobs Act, alla destrutturazione del tempo e del luogo di lavoro, in particolare, nel lavoro agile, il ruolo della contrattazione aziendale appare indispensabile a tutela dello smart worker e della sua salute e sicurezza. Infine, si auspica una contrattazione collettiva aziendale che promuova la tutela dell'ambiente (premi di risultato collegati ad obiettivi di risparmio energe-tico, mobilità sostenibile, ecc.) e la partecipazione dei lavoratori.
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Guarriello, Fausta. "Crisi economica, contrattazione collettiva e ruolo della legge." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 149 (April 2016): 3–27. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2016-149001.

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Antonio Recchia, Giuseppe. "Il lavoro agile fuori dalla straordinarietà: appunti sulla contrattazione collettiva." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 1 (June 2021): 30–43. http://dx.doi.org/10.3280/es2021-001003.

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Анотація:
Introdotto dalla l. n. 81/2017 con un impianto regolativo scarno e rimesso in gran parte all'accordo individuale tra datore e dipendente, il lavoro agile è rimasto, almeno inizialmente, strumento di flessibilità ad appannaggio di poche, e più grandi, realtà. È stata l'emergenza sa-nitaria a garantirne una massiccia diffusione, favorita da un accesso semplificato dalla finalità di contenimento del contagio, ma anche a rivelarne le significative convenienze per l'organizzazione di impresa. La crescente sottoscrizione di accordi collettivi sul tema dimostra la consapevolezza delle parti sociali non solo delle opportunità del lavoro agile ma anche della necessità di intervenire sugli aspetti più controversi e, più ancora, di ritrovare un ruolo da pro-tagonisti nel cambiamento organizzativo.
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Villalón, Jesús Cruz. "Covid-19 e diritto del lavoro spagnolo." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 168 (January 2021): 729–48. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2020-168004.

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Анотація:
La proclamazione dello stato di emergenza da parte del Governo spagnolo nel marzo 2020 ha provocato un impatto molto significativo in ambito giuslavoristico, essendo state adottate mi-sure legislative volte a dare priorità al telelavoro, a soluzioni di sospensione del rapporto di lavoro che evitino i licenziamenti, nonché ad importanti misure di protezione sociale per far fronte alle perdite di reddito per coloro che hanno smesso di lavorare. Il presente studio, la-sciando da parte il contenuto materiale delle misure adottate, intende analizzare il processo di elaborazione di queste norme emergenziali, l'intervento dei diversi poteri pubblici sia nel pro-cesso di approvazione che in quello di applicazione, nonché il ruolo inizialmente marginale della concertazione sociale, della contrattazione collettiva e della partecipazione dei lavoratori all'impresa, quest'ultimo almeno nella prima fase di sviluppo dello stato di emergenza. Da questo punto di vista, si analizzano le regole relative alle fonti del diritto, all'amministrazione del lavoro nonché il ruolo svolto dagli attori protagonisti abituali nello sviluppo del sistema spagnolo di relazioni industriali.
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Aniballi, Valentina. "Crisi di impresa e sospensione dei rapporti di lavoro." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 129 (March 2011): 29–79. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2011-129002.

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Анотація:
L'Autore evidenzia alcune contraddizioni nel panorama italiano degli ammortizzatori sociali riconducibili all'assenza di una definizione del concetto di "crisi" (nella quale rientra la sottospecie "insolvenza"), all'uso distorto della cigs attraverso la progressiva estensione del suo campo di applicazione e della sua durata, nonché alla strada scelta dal legislatore per favorire la cosiddetta "bilateralitŕ". Il saggio analizza altresě il ruolo della contrattazione collettiva e la discrezionalitŕ del datore di lavoro nella richiesta dell'intervento della cigs per far fronte alle sospensioni dei rapporti di lavoro nelle ipotesi in cui l'impresa sia ammessa ad una procedura concorsuale.
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Stango, Angelo. "Ruolo della contrattazione collettiva decentrata, aziendale e territoriale. Crisi economica e contrattazione di secondo livello nelle Marche." PRISMA Economia - Società - Lavoro, no. 1 (April 2014): 115–17. http://dx.doi.org/10.3280/pri2014-001012.

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Frigotto, Maria Laura, Simone Gabbriellini, Luca Solari, and Alice Tomaselli. "Lo Smart Working nel panorama italiano: un'analisi della letteratura." STUDI ORGANIZZATIVI, no. 2 (December 2021): 9–37. http://dx.doi.org/10.3280/so2021-002001.

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Анотація:
Nello scenario della Quarta Rivoluzione industriale la modalità di organizza-zione ed esecuzione del lavoro acquisisce sempre più rilevanza. Anche in Italia, sia nelle aziende private sia nella Pubblica Amministrazione, si sta diffondendo una forma di organizzazione ed esecuzione del lavoro che prevede maggiore autono-mia nella scelta di tempi, luoghi e modalità: lo Smart Working (SW), regolato, a livello nazionale, da una legge ad hoc (l. 81/2017) nei termini di lavoro agile. Proponiamo qui una rassegna della letteratura sul tema, limitata alla produzione degli studiosi dell'accademia italiana. In generale allo SW viene riconosciuta la capacità di coniugare gli obiettivi dei lavoratori con quelli delle imprese, contri-buendo quindi alla loro competitività e sostenendo le istanze dei nuovi modelli or-ganizzativi emergenti. Lo SW implica anche più formazione e acquisizione di nuo-ve competenze per i lavoratori, così come per gli specialisti HR e i manager chia-mati ad abbandonare la cultura della presenza e del controllo in nome di fiducia e condivisione. Infine, il dibattito è decisamente esteso in ambito giuridico: dalla comparazione tra SW e telelavoro, alla metamorfosi dei poteri datoriali, ai concetti di subordinazione e autonomia, al ruolo della contrattazione collettiva, al diritto alla disconnessione e all'applicazione dello SW nel particolare contesto della pub-blica amministrazione.
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Waas, Bernd. "Il ruolo delle organizzazioni datoriali nel sistema di contrattazione collettiva in Germania." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 154 (June 2017): 239–52. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2017-154002.

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Дисертації з теми "Ruolo della contrattazione collettiva"

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Panajotti, Giulia <1993&gt. "Diritto del Lavoro e Imprese Multinazionali: il ruolo della Contrattazione Collettiva." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11872.

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Анотація:
Oggi, il contesto economico e giuridico si mostra globalizzato e internazionalizzato, caratterizzato dalle protagoniste indiscusse, le multinazionali. La globalizzazione viene vista come il fenomeno di unificazione dei mercati a livello mondiale, ma, d’altro canto, porta a difficoltà legislative nel tutelare la disciplina del lavoro. Lo scenario che si viene a creare è per così dire “transnazionale” e gli strumenti di regolazione circa il diritto del lavoro, facenti capo alla contrattazione collettiva a livello globale, si riferiscono agli Tfas e agli Ifas. Tali strumenti, si preoccupano di stabilire un dialogo tra le parti sociali, necessario per la fase di negoziazione degli accordi, il cosiddetto dialogo sociale. La contrattazione collettiva transnazionale è una negoziazione autonoma e volontaria a causa della libertà fornita alle parti sociali nella stipula degli accordi, tutelata dal art. 155 del TFUE e la motivazione che ha portato le parti a prendere atto di questa nuova regolazione risiede fondamentalmente nell’adattamento del nuovo contesto e per essere competitivi. Necessaria, inoltre, per la creazione di vantaggio competitivo è la responsabilità sociale di impresa, rispettando tutti gli standard minimi imposti a livello globale. La responsabilità sociale, in aggiunta, ha la capacità di tutelare il diritto del lavoro e con questa la qualità dello stesso, che inizia ad essere tutelata a livello nazionale per poi espandersi a livello internazionale. Da un punto di vista della gerarchia delle fonti, dopo gli accordi interconfederali, si trova il CCNL e successivamente il contratto aziendale. Di questi ultimi si prenderanno in considerazione alcuni esempi di realtà di multinazionali italiane.
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APOLLONIO, Luca. "Il ruolo strategico della bilateralità nel sostegno al reddito, tra legislazione e contrattazione collettiva." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2014. http://hdl.handle.net/10446/30593.

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Анотація:
The Bilateral Bodies are the privileged subject of this study, understood as Bodies born and settled from collective bargaining, which have three main features: - composed and jointly managed by representatives of the social partners, which have signed contracts establishing them; - provides performances and services funded by contributions of the individual employers and differently from employees; - legal Bodies operating regardless of the social partners constituting them. The setting up of Bilateral Bodies has mainly affected sectors traditionally characterized by a strong fragmentation in terms of production, instability of employment (and therefore of the revenues), by a high presence of atypical and irregular work, resulting from the bargaining weakness of the trade union in workplace. It is therefore no coincidence that the experience of bilateralism has included areas such as construction, handicrafts, agriculture, trade and tourism. Hence it is not coincidence that the experience of Bilateralism has included areas such as construction, handicrafts, agriculture, trade and tourism. Here it seemed therefore necessary to create and institutionalize, through contracts, a complicated framework of industrial and territorial relations, able to effectively substitute institutions and procedures of collective bargaining or otherwise impracticable or viable only under conditions of high uncertainty of the rights and of permanent social conflict. The main theme of this study concerns the analysis and understanding of the Bilateralism in Italy, through a reconnaissance survey on the arrangements of Bilateral Bodies and, above all, of the tools in support of the worker in the event of suspension or lack of work due to him. Reconstructing the Legislative framework in which it is located the action of Bilateralism in the job market, the document wants to verify what may be the trends and future directions along which could unfold the effects of bilateralism in the various productive sectors, about revenues supporting.
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Coppola, Francesca. "La dimensione soggettiva del lavoro nel tempo della persona." Doctoral thesis, Università di Siena, 2021. http://hdl.handle.net/11365/1127242.

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Анотація:
L’esaltazione dell’aspetto dicotomico del tempo, diviso tra tempo di lavoro e tempo libero, ha portato ad oscurare il lavoro riproduttivo, domestico, educativo e di assistenza, ma anche ad ignorare il lavoro di formazione scolastica e professionale; così come ha privato di rilevanza giuridica i tempi forzosamente legati al lavoro, come quelli del tragitto di percorrenza dall’abitazione al luogo di lavoro oppure i tempi dedicati al lavoro, oltre all’orario previsto, nei lavori di creatività e di responsabilità. Il tempo remunerato ha in questa dinamica rappresentato un tempo maschile per eccellenza a cui le donne si sono dovute adeguare qualora hanno voluto prendervi parte su un piano paritario. Questa impostazione, tanto nell’organizzazione del lavoro quanto nelle norme che ne regolano il funzionamento, è ancora oggi fortemente presente nel nostro sistema. Partendo da queste considerazioni, la tesi mira invece ad assumere un approccio che metta al centro il soggetto, valorizzando il concetto di tempo della persona, in una prospettiva che non sia legata unicamente alle esigenze produttive, ma che dia valore alla persona umana e alle sue relazioni in quanto tali. Soffermandosi dapprima sulla ricerca di un ancoraggio giuridico all’interno della Costituzione al tempo della persona, si è quindi posto l’accento sugli sviluppi più recenti intervenuti in ambito europeo rispetto al tema prescelto, in particolare sul fallimento dei tentativi di riscrittura della direttiva sull’orario di lavoro, sul ruolo suppletivo svolto dalla Corte di Giustizia nella reintepretazione della normativa esistente e sul risalto attribuito dalla governance europea alle questioni inerenti la cura e l’assistenza familiare. Il tema è stato poi inquadrato rispetto alla prospettiva interna all’ordinamento nazionale. Si è analizzata la normativa di riferimento in tema di orario di lavoro per sottolinearne l’approccio prevalentemente preposto alla difesa della flessibilità temporale nell’interesse del datore, che detiene un forte potere di decidere e di variare la collocazione della prestazione. Si è quindi ragionato sulla necessità, anche nella prospettiva di sostegno e valorizzazione delle iniziative applicabili in sede collettiva, di un intervento legislativo, finalizzato all’attribuzione di diritti soggettivi in favore delle lavoratrici e dei lavoratori sull’organizzazione temporale, che prevalgano sull’interesse economico dell’impresa, qualora rilevino particolari esigenze della persona legate a diritti e valori fondamentali che trovano riconoscimento giuridico costituzionale. Infine, sono state descritte e analizzate in chiave problematica le principali soluzioni giuridiche finora perseguite, e ancora ampiamente percorribili, per la realizzazione di nuovi equilibri tra la gestione efficiente dell’organizzazione dell’impresa e un maggiore autocontrollo, da parte della singola lavoratrice e del singolo lavoratore, sulla dimensione temporale della propria prestazione lavorativa.
The exaltation of the dichotomous aspect of time, divided between work and leisure time, has led to obscure reproductive, domestic, educational and assistance work, but also to ignore the work of school and professional training; just as it has deprived of legal relevance the times forcibly linked to work, such as those of the journey from home to the workplace or the time dedicated to work, in addition to the scheduled time, in creative and responsible work. In this dynamic, paid time has represented a masculine time par excellence to which women have had to adapt if they wanted to take part in it on an equal footing. This approach, both in the organization of work and in the rules that regulate its functioning, is still strongly present in our system today. Starting from these considerations, the thesis aims instead to take an approach that puts the subject at the center, enhancing the concept of time of the person, in a perspective that is not linked only to productive needs, but that gives value to the human person and his relationships as such. Dwelling first on the search for a legal anchorage within the Constitution at the time of the person, the emphasis was subsequently placed on the most recent developments in Europe with respect to the chosen theme, in particular on the failure of attempts to rewrite the directive on working hours, on the additional role played by the Court of Justice in the reinterpretation of existing legislation and on the emphasis attributed by European governance to issues relating to family care and assistance. The topic was then framed with respect to the internal perspective of the national system. The reference legislation on working hours was analyzed to underline the approach mainly aimed at defending temporal flexibility in the interest of the employer, who has a strong power to decide and vary the location of the service. It was therefore reasoned on the need, also in the perspective of support and enhancement of the initiatives applicable collectively, of a legislative intervention, aimed at attributing subjective rights in favor of workers over the temporal organization, which prevail over the interest economic activity of the company, if they detect particular needs of the person linked to fundamental rights and values ​​that find constitutional legal recognition. Finally, the main legal solutions pursued so far, and still widely practicable, for the creation of new balances between the efficient management of the organization of the company and greater self-control by the single worker and the single worker were described and analyzed in a problematic key.
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RIGANO, SILVIA. "Il ruolo delle parti sociali per l’evoluzione del sistema di formazione nel settore dell’edilizia." Doctoral thesis, Università di Siena, 2023. https://hdl.handle.net/11365/1226554.

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Анотація:
La formazione per lo sviluppo di nuove competenze, nell’industria edile così come in molti dei settori di cui si compone il tessuto produttivo italiano, è al centro di un ampio dibattito che coinvolge plurimi aspetti: dalla costruzione di una professionalità rispondente alle richieste del mercato, alla necessità che la forza lavoro sia pronta a adattarsi ai cambiamenti tecnologici, demografici e sociali a cui si andrà incontro nei prossimi anni. Partendo da questa constatazione, il lavoro di ricerca è volto ad analizzare l’evoluzione del ruolo delle parti sociali dell’edilizia per la regolamentazione degli aspetti formativi e del mercato del lavoro, al fine di comprendere in che modo gli attori della rappresentanza affronteranno i cambiamenti del prossimo futuro. La ricerca intende approfondire le tematiche legate ai sistemi di istruzione e formazione, provando a leggere i cambiamenti del mondo del lavoro attraverso l’analisi di un sistema di relazioni industriali caratterizzato dalla presenza di enti bilaterali ben strutturati e da un dialogo sociale particolarmente sviluppato – non solo a livello nazionale – sui temi in oggetto. Si proverà, pertanto, ad interpretare la contrattazione collettiva come strumento partecipativo per la costruzione di profili professionali attraverso logiche bilaterali create dallo stesso sistema di relazioni industriali. Attraverso l’analisi degli attuali strumenti di governance del mercato e dello strumento dell’apprendistato nella sua funzione formativa, il lavoro di ricerca descriverà l’attuale composizione del sistema per dedicare, successivamente, ampio spazio alla progettazione formativa nazionale ed europea. Infatti, all’azione delle parti sociali nell’ambito dei processi formativi, si unisce oggi il ruolo svolto dalla progettazione che sembra essere in grado di ridisegnare una figura professionale e di individuare le competenze di settore anche a livello europeo.
Training for the development of new skills, in the construction industry as well as in many of the sectors of which Italy's productive fabric is composed, is at the center of a wide-ranging debate involving multiple aspects: from the construction of a professionalism responsive to market demands, to the need to adapt the workforce to the technological, demographic and social changes to be encountered in the coming years. The research is aimed at analyzing the evolving role of the social partners in the construction industry in regulating training and labor market aspects in order to understand how representative actors will face the future changes. The research intends to delve into issues related to education and training systems, trying to read the changes through the analysis of an industrial relations system characterized by the presence of well-structured bilateral bodies and a particularly developed social dialogue - not only at the national level - on these issues. An attempt will therefore be made to interpret collective bargaining as a participatory tool for the construction of job profiles through bilateral logics created by the industrial relations system itself. Through the analysis of current market governance tools and the apprenticeship in its training function, the research will describe the current composition of the system to devote, subsequently, ample space to national and European projects. In fact, the action of the social partners in the context of training processes is now joined by the role played by European projects, which seems to be able to redesign a professional figure and identify skills even at the European level.
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TOMASSETTI, Paolo (ORCID:0000-0002-5119-4058). "Indagine sul decentramento della contrattazione collettiva nell'industria metalmeccanica." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2014. http://hdl.handle.net/10446/30731.

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6

RIZZI, Pietro. "Rappresentanza e contrattazione nel settore della ristorazione collettiva ed organizzata." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2017. http://hdl.handle.net/10446/77235.

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Анотація:
La presente tesi di dottorato di ricerca ha come oggetto la ristorazione collettiva intesa come settore merceologico. Risulta tuttavia oggetto di verifica l’assunto che essa possa essere definita settore merceologico a sé stante e l’effettiva esistenza autonoma anche rispetto a settori riconosciuti unanimemente, quale quello della ristorazione tradizionale, o in genere dei pubblici esercizi, all’interno dei quali era collocabile – almeno in considerazione della contrattualistica – fino a tempi recenti, se non addirittura sino ai giorni presenti. Nel primo capitolo si utilizza il metodo storiografico per comprendere il percorso autonomo della ristorazione collettiva rispetto a settori considerati affini, con l’obiettivo non limitato ad affermare l’esistenza o meno di un comparto autonomo, quanto piuttosto a cercare di delineare una crescita settoriale che ha probabilmente attraversato momenti caratterizzati da diverse peculiarità, degne certamente di analisi. Oggetto di trattazione del secondo capitolo sono gli assetti contrattuali per il settore, che proprio in questi ultimi anni stanno vivendo un completo stravolgimento. L’analisi prende avvio dall’evoluzione e dalla struttura della contrattazione settoriale in seno al Contratto Turismo; dagli anni ’70 la ristorazione collettiva viene identificata quale sotto-settore con un alto grado di autonomia all’interno dei pubblici esercizi, facenti anch’essi parte del mondo del Turismo. È dunque necessario prendere in esame da un lato l’intero testo contrattuale così come sviluppatosi negli anni, e dall’altro le specificità all’interno del testo riguardanti la ristorazione collettiva, intesa come soggetto meritorio di specifiche normazioni e/o deroghe rispetto alla parte generale. Il Contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti da aziende del settore Turismo del 20 febbraio 2010 è oggetto di specifica trattazione per comprendere le specifiche declinazioni degli istituti e per eventualmente valutarne la rilevanza rispetto alle esigenze del settore. In particolare si prende in considerazione la validità, sfera di applicazione, decorrenza e durata, il secondo livello di contrattazione, l’Ente Bilaterale Turismo, il lavoro a tempo parziale, l’orario di lavoro e la flessibilità, il trattamento economico, la malattia e, da ultimo, le norme specifiche per il settore. A seguito di tale analisi si può valutare il recesso nel 2012 dell’Angem dalla Fipe, all’interno della quale si collocava sin dalla sua creazione nel 1974, e la successiva disdetta del Contratto collettivo Turismo del 2010 – poi ritirata – alla quale seguì la rivendicazione di un proprio testo contrattuale specifico. La definizione di un contratto, probabile in un futuro non tanto remoto, potrebbe dunque rappresentare il definitivo riconoscimento di un comparto che mai ha avuto un proprio testo specifico. Nel terzo capitolo si presentano le determinanti del nuovo assetto della rappresentanza nella ristorazione collettiva, suddivise in tre categorie: storico-istituzionali, giuridiche ed economiche. L’analisi di tali determinanti appare fondamentale per comprendere se, al di fuori di un percorso storico specifico e della tipologia di imprese diverse rispetto a quelle dei pubblici esercizi, vi sia una reale necessità che spinga le aziende del settore a ricercare una propria autonoma rappresentanza. Chiude la tesi la literature review con l’obiettivo di presentare la letteratura di riferimento rispetto agli argomenti trattati e le diverse posizioni assunte.
The subject of this doctoral dissertation is contract catering, intended as product group. It is anyway not confirmed the existence of so-called product group, completely independent, which could be considered autonomous compared to other product groups universally recognized, as the traditional catering or, in general, retail and catering businesses, product group where contract catering was included – at least according collective labour agreements - until recent times. In the first chapter of the dissertation it is chosen the historiographical method to better understand the autonomous path of contract catering compared with similar sectors, with the main purpose not just limited to affirm the existence of the category, but also to describe a sectorial development which has experienced moments characterized by several peculiarities, certainly worthy to be analysed in detail. Subjects of the second chapter are the structure of collective labour agreements of the sector, which in these years are under a complete renovation. The analysis begins with the evolution and the description of the evolution of the collective bargaining inside the sphere of Tourism collective labour agreement; since the beginning of the seventies the contract catering is identified as an under-sector, with high level of autonomy, of retail and catering businesses, which is also included in the framework of the Tourism category. It is therefore necessary to examine on one side the entire collective labour agreement of the category, as it developed until today, and on another side the specific provisions included in the collective agreement related to contract catering, where existing. It is indeed necessary to analyse the Tourism Collective Labour Agreement, signed on the 20th of February 2010, the last one applicable for contract catering, to understand the peculiarity of every contractual institute included into the Collective Agreement and to evaluate the capability to comply with the sectorial necessities; particularly interesting for the dissertation the analysis of the following contractual institutes: field of application, validity, duration, second level collective bargaining, Tourism bilateral bodies, part-time contracts, working time, flexibility, wages, illness compensation and specific regulation of contract catering sector. At the end of such analysis it is described the 2012 withdrawal of Angem (Italian Association representing Contract Catering companies) from the FIPE (Italian Federation representing retail and catering businesses), which was the employers’ Association where Angem was associated since its institution in 1973, and the cancellation by Angem – later withdrawn – of the Tourism Collective Labour Agreement, and the claim of signing a new specific Collective Labour Agreement, which will be probably finalized in 2017. Determinants of the new order of the representation of contract catering companies are the main subject of the third chapter. They could be divided into three categories: historical and institutional, juridical, economical. The analysis of these determinants emerge to be fundamental to comprehend if, beyond a specific historical path and specific type of companies different from retail and catering businesses, there is a real need which is encouraging sectorial companies to search for a typical autonomous representation. At the end of the dissertation it is included a specific literature review, which disclose the relevant literature related to the arguments presented and different positions assumed.
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Paone, Giuseppe <1974&gt. "Funzioni della contrattazione collettiva: analisi e prospettive comparate e comunitarie." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2010. http://hdl.handle.net/10579/929.

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Il presente lavoro analizza le funzioni della contrattazione collettiva facendo uso del metodo comparato e cercando di evidenziare le equivalenze funzionali tra gli istituti degli ordinamenti analizzati. La prima parte si concentra sulla ricerca della definizione di contrattazione collettiva e sull’uso del termine “funzione” nell’ambito del sistema italiano di relazioni industriali. Nella seconda parte l’interesse si rivolge verso le tecniche di regolazione e la struttura delle relazioni industriali dell’ordinamento francese ed inglese nonché sulla funzione della contrattazione nell’ordinamento comunitario.
The research focus on the functions pursued by collective bargaining using comparative method and trying to put in to the evidence the functional equivalences among analyzed systems. First part focus on the research of a definition of collective bargaining and the use of the term “function” in Italian industrial relations law. In the second part the interest is turned to the regulation strategies and industrial relations structure of French and English law and to the function of collective bargaining in European community law
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Guadagnin, Veronica <1995&gt. "La struttura della contrattazione collettiva in Italia dopo la vicenda Fiat." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15317.

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All’interno del sistema di relazioni industriali di ogni azienda, uno degli istituti principali è sicuramente quello della contrattazione collettiva. Essa consiste nel processo di regolamentazione congiunta (sindacati - padronato) dei rapporti di lavoro . La sua origine risiede nell’autonomia collettiva, ossia nel potere dei soggetti di regolare i propri interessi mediante la produzione di norme collettive; alla base c’è dunque un interesse collettivo che risulta essere diverso dalla somma degli interessi individuali e che caratterizza il mondo del lavoro subordinato. Da ciò discendono due principi fondamentali: la libertà sindacale e l’autonomia contrattuale . È un patto di autonomia privata e come tale è caratterizzato da forma e fonti normative proprie del contratto. Per questi motivi non può essere considerata una fonte di diritto. Esistono diverse tipologie di contratti collettivi: • Il contratto collettivo previsto dell’art. 39 della Costituzione. Il quarto comma di tale articolo sancisce che i sindacati dotati di personalità giuridica privata (ossia registrati) possano “rappresentati unitariamente in proporzione al numero di iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce”. Tuttavia tale disposizione(insieme ai commi secondo e terzo del medesimo articolo ) non ha mai avuto attuazione legislativa, in quanto necessita di norme legislative di attuazione che non sono ancora state emanate. Le ragioni della mancate attuazione sono molteplici. Un fattore è sicuramente di carattere storico in quanto si era appena concluso il periodo corporativo (1926-1939) che aveva portato alla soppressione della libertà sindacale e del diritto di sciopero e all’imposizione di limitare il numero di sindacati ad uno solo per categoria.
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PREMOLI, ALESSANDRO. "DECENTRAMENTO PRODUTTIVO E RUOLO DELL'AUTONOMIA COLLETTIVA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1789.

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Анотація:
L’opera analizza i fenomeni di frammentazione del ciclo produttivo dal punto di vista delle relazioni collettive, ponendosi l’obiettivo di verificare l’efficacia degli strumenti contrattuali per “governare” tali processi. Si muove dall’ipotesi per cui sia opportuno valorizzare la contrattazione di secondo livello, stante i minori problemi di applicazione generalizzata e la maggiore sensibilità rispetto agli interessi coinvolti. La parte più rilevante dell’indagine ruota attorno al tema degli appalti, dalle clausole di divieto agli obblighi di informazione e consultazione, sino alle previsioni volte a garantire determinati trattamenti contrattuali o la continuità occupazionale ai lavoratori coinvolti; esperienze apprezzabili che richiedono, tuttavia, uno sviluppo a livello decentrato, anche territoriale o interaziendale. Ci si sofferma altresì sul trasferimento d’azienda, evidenziandosi il fondamentale compito della contrattazione decentrata nel cercare un bilanciamento tra competitività e protezione sociale, oltre che nel vigilare sulla genuinità delle operazioni realizzate. Si passa, poi, agli interventi in tema di somministrazione di lavoro, auspicandosi la realizzazione di un sistema di rappresentanza e contrattazione aziendale integrata, che coinvolga anche i lavoratori somministrati. Da ultimo si guarda al lavoro parasubordinato, con riferimento al quale la contrattazione collettiva è chiamata a sviluppare un sistema di sostegno e protezione che trascenda la tutela dei soli occupati.
The work analyses the outsourcing processes on the point of view of industrial relations, with the purpose to verify the effectiveness of the collective bargaining provisions to “manage” these processes. The dissertation moves from the assumption that the second-level agreements should be implemented, considering the applicability to all employees and the greater proximity to the interests concerned. The major part of the analysis revolves around the service contracts and the heterogeneous related provisions of the national collective labour agreements (such as the ban on outsourcing, the information to trade unions, the entitlement to certain treatments or to hold down the employment relationship), which should be developed by company or territorial level agreements. Then the dissertation focuses on the transfer of business, highlighting the role of the second-level bargaining, which could be able to find a compromise between competitiveness and social protection, as well as to control the compliance of the transactions. The work also considers the staff leasing contract, hoping for a system of collective representation and negotiation which includes the temporary workers. Finally, with reference to the so called “working project consulting agreements”, the author observes that the trade unions should give to the consultants a major collective protection.
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PREMOLI, ALESSANDRO. "DECENTRAMENTO PRODUTTIVO E RUOLO DELL'AUTONOMIA COLLETTIVA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1789.

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L’opera analizza i fenomeni di frammentazione del ciclo produttivo dal punto di vista delle relazioni collettive, ponendosi l’obiettivo di verificare l’efficacia degli strumenti contrattuali per “governare” tali processi. Si muove dall’ipotesi per cui sia opportuno valorizzare la contrattazione di secondo livello, stante i minori problemi di applicazione generalizzata e la maggiore sensibilità rispetto agli interessi coinvolti. La parte più rilevante dell’indagine ruota attorno al tema degli appalti, dalle clausole di divieto agli obblighi di informazione e consultazione, sino alle previsioni volte a garantire determinati trattamenti contrattuali o la continuità occupazionale ai lavoratori coinvolti; esperienze apprezzabili che richiedono, tuttavia, uno sviluppo a livello decentrato, anche territoriale o interaziendale. Ci si sofferma altresì sul trasferimento d’azienda, evidenziandosi il fondamentale compito della contrattazione decentrata nel cercare un bilanciamento tra competitività e protezione sociale, oltre che nel vigilare sulla genuinità delle operazioni realizzate. Si passa, poi, agli interventi in tema di somministrazione di lavoro, auspicandosi la realizzazione di un sistema di rappresentanza e contrattazione aziendale integrata, che coinvolga anche i lavoratori somministrati. Da ultimo si guarda al lavoro parasubordinato, con riferimento al quale la contrattazione collettiva è chiamata a sviluppare un sistema di sostegno e protezione che trascenda la tutela dei soli occupati.
The work analyses the outsourcing processes on the point of view of industrial relations, with the purpose to verify the effectiveness of the collective bargaining provisions to “manage” these processes. The dissertation moves from the assumption that the second-level agreements should be implemented, considering the applicability to all employees and the greater proximity to the interests concerned. The major part of the analysis revolves around the service contracts and the heterogeneous related provisions of the national collective labour agreements (such as the ban on outsourcing, the information to trade unions, the entitlement to certain treatments or to hold down the employment relationship), which should be developed by company or territorial level agreements. Then the dissertation focuses on the transfer of business, highlighting the role of the second-level bargaining, which could be able to find a compromise between competitiveness and social protection, as well as to control the compliance of the transactions. The work also considers the staff leasing contract, hoping for a system of collective representation and negotiation which includes the temporary workers. Finally, with reference to the so called “working project consulting agreements”, the author observes that the trade unions should give to the consultants a major collective protection.
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Книги з теми "Ruolo della contrattazione collettiva"

1

Nel rispetto dei reciproci ruoli: Lineamenti di storia della contrattazione collettiva in Italia. Milano: V&P, 2013.

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2

Franca, Alacevich, ed. Emergenza occupazione: Ruolo delle parti sociali, concertazione e contrattazione collettiva in Italia : rapporto per l'Unione europea su relazioni industriali e politica del lavoro in Italia 1998. Firenze: CUSL, 2000.

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3

Maio, Valerio. Struttura ed articolazione della contrattazione collettiva. [Padova]: CEDAM, Casa editrice dott. Antonio Milani, 2013.

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4

Faro, Antonio Lo. Funzioni e finzioni della contrattazione collettiva comunitaria: La contrattazione collettiva come risorsa dell'ordinamento giuridico comunitario. Milano: Giuffré, 1999.

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5

Barbieri, Marco. Problemi costituzionali della contrattazione collettiva nel lavoro pubblico. Bari: Cacucci, 1997.

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6

Ricciardi, Mario. La parabola: Ascesa e declino della contrattazione collettiva in Italia. Bologna: CLUEB, 2010.

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7

Biondo, Ilaria Del. La formula chimica: L'evoluzione storica della contrattazione collettiva nel settore chimico, 1968-2002. Roma: Riuniti, 2004.

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8

Parere per la ratifica della convenzione n. 154 O.I.L. concernente la promozione della contrattazione collettiva (assemblea, 17 luglio 1986, n. 214/162). Roma: Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro, 1986.

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9

Fioriglio, Gianluigi. Il diritto alla privacy. Bononia University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.30682/sg243.

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Nell’era di Internet il diritto alla privacy ha un ruolo fondamentale nel proteggere l’uomo dagli indiscreti sguardi della Società dell’informazione. I suoi dati personali possono essere acquisiti e trattati in modo sempre più perfezionato e invasivo grazie ai prodotti della ricerca scientifica e tecnologica, il cui incedere è molto più rapido di quello del diritto, che è oggi caratterizzato da molteplici criticità e dall’avvento di un ciberspazio che annulla le distanze e muta il concetto stesso di tempo. L’individuo, talvolta privo di strumenti giuridici che consentano di tutelare i propri diritti, si trova spesso solo nei meandri di una rete controllata da soggetti pubblici e privati nonchè di un mondo sorvegliato e informatizzato. In questo volume sono analizzate le problematiche che appaiono maggiormente idonee a incidere negativamente sulla riservatezza individuale e collettiva, nell’ottica di una società globale pervasa dalla tecnologia in quasi ogni suo aspetto. Nell’opera si mostra come sia necessario garantire il rispetto del diritto alla riservatezza, sovente proclamato quale diritto fondamentale eppure sempre più soggetto a violazioni in un numero crescente di fattispecie nuove ed estremamente delicate sia dal punto di vista etico che giuridico.
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