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Статті в журналах з теми "Programma di formazione all’imprenditorialità"

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Giuliana, Civinini. "Quali prospettive per la formazione giudiziaria europea?" QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 6 (February 2011): 230–39. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-006020.

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Анотація:
1. Premessa. Il ruolo della formazione giudiziaria2. La formazione giudiziaria europea a "grandi tappe". Dal Programma Shuman al Programma di Stoccolma3. La Comunicazione della Commissione del settembre 2011. Oggetto, funzione e responsabilitŕ della formazione giudiziaria europea4. L'Europa dei giudici: costruire una cultura giuridica comune. Le criticitŕ5. Quale formazione giudiziaria per l'Europa: obiettivi e mezzi6. Un futuro possibile?
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2

Viaro, Maurizio, Ilenia Barile, Chiara Beghin, Mara Germani, Rosmaria Giuliano, Anna Nemes, and Michela Zanella. "Formazione e Identitŕ sistemiche." TERAPIA FAMILIARE, no. 96 (August 2011): 5–24. http://dx.doi.org/10.3280/tf2011-096001.

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Анотація:
In questo articolo, gli AA. si propongono di illustrare un modulo di programma formativo, attualmente in fase di attuazione presso il Centro Padovano di Terapia della Famiglia, volto a far acquisire ai futuri terapeuti sistemici definiti strumenti di analisi dell'interazione, enfatizzando tale competenza, peculiare alle identitŕ relazionali - sistemiche e alla storia - in particolare all'esperienza della cosiddetta "scuola di Milano". Il programma č basato su esercitazioni in aula integrate con momenti di apprendimento a distanza, tramite sito web dedicato. Questo progetto nasce dall'esigenza di valorizzare alcune componenti specifiche di una formazione e di una identitŕ che si dicono relazionale-sistemiche, rivisitando alcuni concetti fondanti questo approccio e integrandoli con strumenti e tecniche derivate dalla formazione a distanza. La seduta familiare congiunta e l'analisi della comunicazione in ottica pragmatica possono continuare ad essere oggi elementi caratterizzanti, anche se non piů esclusivi, di una formazione sistemica, come lo sono della sua storia e della sua identitŕ.
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3

Argentino, Paola. "7. Una esperienza di formazione per operatori di SR: il progetto siciliano." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 13, S7 (September 2004): 85–86. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000113.

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Анотація:
Il progetto PROGRES prevedeva, laddove vi fossero state le condizioni, una fase successiva alla ricerca in senso stretto, volta a realizzare corsi di formazione per operatori di SR (fase 3), a partire proprio dalle informazioni raccolte nell'ambito della ricerca. Nella Regione Siciliana, grazie all'impegno dell'Assessorato alla Sanità, è stato possibile realizzare la fase 3 (Argentino, 2002, 2003). Il progetto di formazione si è sviluppato in due programmi, di base e avanzato. Il programma di base prevedeva l'addestramento degli operatori all'utilizzo dei principi e delle metodologie di valutazione e pianificazione descritti nel manuale per la ‘Valutazione di Abilità e Definizione di Obiettivi’ (VADO) (Morosini et al., 1998). Il programma avanzato prevedeva, invece, la possibilità per i partecipanti di scegliere tra vari modelli teorici e pratici; è stato quindi deciso, dopo una rilevazione tra gli stessi partecipanti, di orientare il programma di formazione avanzato sull'applicazione nelle SR della psicoterapia della Gestalt (Perls et al. 1951; Spagnuolo Lobb, 2001).I corsi di formazione PROGRES sono stati articolati su due moduli: il 1° modulo di quattro giorni (32 ore didattiche) ha approfondito gli aspetti teorici, clinici e valutativi, sviluppando inoltre gli strumenti di intervento terapeutico e riabilitativo. Il 2° modulo di tre giorni (24 ore didattiche) è stato indirizzato alla verifica dell'applicazione degli strumenti forniti e alla supervisione clinica. Tra il 1° e 2° modulo è stata favorita l'attuazione degli argomenti trattati nella realtà lavorativa dei partecipanti, con la realizzazione dei cosiddetti ‘Progetti Work’. Tutte le unità didattiche, compresi i progetti work, hanno ruotato attorno al nucleo portante costituito dal “Modello Gestaltico Comunitario” (Argentino, 1997, 2001; Spagnuolo Lobb, 1997).
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Molini, E., M. C. Cristi, R. Lapenna, L. Calzolaro, E. Muzzi, E. Ciciriello, A. Della Volpe, E. Orzan, and G. Ricci. "Raccomandazioni per perfezionare i programmi regionali di screening uditivo neonatale universale in Italia." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 1 (February 2016): 10–14. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1072.

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Анотація:
L’obiettivo dello screening uditivo neonatale universale è di ottenere una diagnosi precoce di ipoacusia congenita. Non appena confermata la perdita uditiva, è necessario intervenire dal punto di vista riabilitativo. Nell’ambito del progetto del Ministero della Salute CCM 2013 “Programma regionale di identificazione, intervento e presa in carico precoci per la prevenzione dei disturbi comunicativi nei bambini con deficit uditivo” un gruppo di professionisti appartenenti a centri di terzo livello con un programma regionale di screening uditivo neonatale, ha analizzato i limiti e i punti di forza dell’attuale impostazione dei programmi regionali di screening uditivo neonatale mediante l’analisi SWOT e la realizzazione di una matrice TOWS. Alcune criticità sono rappresentate dalla copertura dello screening e dal numero di persi allo screening. Sono state sviluppate raccomandazioni volte a migliorare l’efficacia di tali programmi. Sono emerse la necessità di una regolamentazione uniforme dei programmi di screening a livello regionale e nazionale, e il bisogno di ricevere informazioni e formazione aggiornate, di alta qualità, e condivise per familiari e operatori.
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5

Szot, Przemysław. "La formazione liturgica nel movimento ecclesiale Luce-Vita in Polonia." Tarnowskie Studia Teologiczne 35, no. 1 (June 30, 2016): 189–204. http://dx.doi.org/10.15633/tst.1723.

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Анотація:
Il Movimento Luce-Vita in Polonia è uno tra molti movimenti del rinnovamento della Chiesa di quali ha parlato il Concilio Vaticano II. Il suo obiettivo è però la liturgia sulla quale si concentra per badare la sua rinascita. Lo scopo di questo movimento è condurre la gente alla maturità cristiana, attraverso la liturgia che è fonte e culmine della vita cristiana. Il movimento propone, dunque, un vasto programma formativo per i fedeli adatto, sia per i laici, sia per i preti che per le persone consacrate, rispettando anche le differenze dell’età.
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Emanuel, Federica. "Train academics to design and assess using learning outcomes: new challenges in Higher Education." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no. 2 (June 30, 2022): 78–90. http://dx.doi.org/10.36253/form-13103.

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Анотація:
The paper reflects on the topic of learning outcomes in Higher Education. The emphasis on the education process and learning benefits students, faculty, and institution. The theme of learning outcomes in relation to instructional design and assessment becomes the subject of faculty development programs; a three-level training is hypothesized and discussed, starting with the IRIDI training program for faculties at the University of Turin. The first level is the exploration of learning outcomes’ topic, which can start from the syllabus development. The second level refers to the reinforcement of the use of learning outcomes in the didactic and assessment practices. The last level emphasizes the importance of providing faculty with specific training, with a collegial and institutional focus. This training model will be able to support and promote student-centered, inclusive, and quality teaching in Higher Education. Formare i docenti universitari a progettare e valutare secondo i learning outcomes: nuove sfide in Higher Education. Il contributo presenta una riflessione sul tema dei learning outcomes nella didattica universitaria. L’attenzione per il processo didattico e l’apprendimento portano benefici per studenti, docenti e istituzione. Il tema dei learning outcomes in relazione alla progettazione didattica e alla valutazione diventa oggetto della formazione dei docenti universitari; viene ipotizzata e discussa una formazione a tre livelli, partendo dalla analisi del programma di formazione IRIDI per i docenti universitari dell’Università di Torino. Il primo livello è quello della esplorazione del tema dei learning outcomes, che può partire dalla redazione della scheda di insegnamento. Il secondo livello si riferisce al consolidamento dell’uso dei learning outcomes nella pratica didattica a valutativa dei docenti universitari. L’ultimo livello sottolinea l’importanza di offrire ai docenti una formazione specifica sul tema, con una attenzione collegiale e istituzionale. Questo modello di formazione potrà sostenere e promuovere una didattica centrata sullo studente, inclusiva e di qualità.
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Szewczul, Bożena. "Zadania osób konsekrowanych według uchwał II Polskiego Synodu Plenarnego (1991-1999)." Prawo Kanoniczne 46, no. 3-4 (December 20, 2003): 39–64. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2003.46.3-4.03.

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Анотація:
Il II Sinodo Plenario della Polonia si propone di rinnovarvi la vita cristiana dei fedeli. Nella realizzazione del programma di tale rinnovamento doveno inserirsi anche tutti i consacrati. Nell’ambito di questo impegno ecclesiale i decreti del Sinodo presentano i compiti più importanti delle persone consacrate che stanno vivendo la loro vocazione speciale in Polonia all’inizio del terzo millennio. Nell’articolo l’autrice parla in primo luogo della necessità, da parte dei consacrati, di mantenere viva la loro identità vocazionale specifica e poi dedica un ampio spazio al bisogno del primato della vita spirituale nella loro vita sottolineando l’importanza della consacrazione e del’osservanza dei consigli evangelici, il valore della vita fraterna, la promozione vocazionale e la ncessità della formazione permanente.
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Savarese, Giulia, Monica Romei, Luna Carpinelli, Daniela D’Elia, Rosa Angela Villani, Marianna Giordano, Annamaria Scapicchio, and Domenico Costantino. "Esperienze Sfavorevoli Infantili: un Progetto in Campania per la prevenzione e l'intervento." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 3 (January 2021): 113–22. http://dx.doi.org/10.3280/mal2020-003009.

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Анотація:
Il brief report riporta l'impianto progettuale e i principali risultati di un Programma finanziato dalla Regione Campania e finalizzato alla prevenzione e all'intervento nei caso di abuso e maltrattamento di minori. Esso ha avuto luogo tra il 2016 e il 2018 con lo scopo di sensibilizzare e formare gli operatori regionali sul fenomeno; di creare équipe specialistiche e multidisciplinari per la presa in carico di minori e famiglie; di far emergere e condividere le buone pratiche sperimentate. I risultati sono stati molto incoraggianti, in quanto sono emersi diversi punti di forza: la condivisione del modello sperimentale con gli operatori; l'utilizzo di strumenti clinici e sociali specialistici; il continuo lavoro di integrazione tra gli interventi delle équipe specialistiche e gli enti territoriali; la formazione degli operatori coinvolti e la sensibilizzazione degli operatori non coinvolti.
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Onnis, Luigi, Walter Galluzzo, Marco Bernardini, Cristina D'Onofrio, and Marta Fojanesi. "La psicoterapia come fattore di prevenzione. Una prospettiva sistemica." PSICOBIETTIVO, no. 1 (March 2012): 31–47. http://dx.doi.org/10.3280/psob2012-001003.

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Анотація:
In questo articolo, gli Autori definiscono dapprima il concetto di prevenzione, alla luce dei criteri recentemente proposti da una "scienza della prevenzione". Prendono poi in considerazione le potenzialitŕ preventive della psicoterapia, in particolare quella sistemica, specialmente nell'arrestare l'evoluzione cronica della sofferenza psichica. Sotto questo profilo si sottolinea l'importanza dell'intervento dell'operatore che puň diventare "fattore di rischio" oppure "fattore protettivo" nei confronti della situazione di disagio con cui si confronta. A conferma dell'efficacia preventiva della psicoterapia vengono sinteticamente presentate alcune ricerche: quella del CNR sulla prevenzione delle malattie mentali, e quelle di Onnis e coll. sulla prevenzione della cronicitŕ dall'asma infantile, e dell'anoressia e bulimia dell'adolescenza. Si sottolinea, infine, l'importanza della formazione psicoterapeutica degli operatori, per una efficace programma di prevenzione del disagio psichico cronico, specialmente nel contesto dei servizi pubblici.
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Martelli, Pompeo. "Premessa." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 11, S4 (March 2002): 12–14. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000459.

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Анотація:
Sono grato al dr. Benedetto Saraceno per aver accolto la richiesta del Centro Studi e Ricerche della ASL Roma E di pubblicare in Italia il rapporto realizzato dal dr. Alex Cohen per l'Organizzazione Mondiale della Sanità nell'ambito del programma Nations for Mental Health.L'autore offre in modo conciso ma puntuale una panoramica sulla condizione della salute mentale delle popolazioni indigene nel mondo.Come l'autore, chi scrive non è mosso dalla mera curiosità per gli inquieta limina delle alterità esotiche bensì dalla consapevolezza che anche nel nostro Paese sia necessario promuovere programmi interculturali di ricerca e di formazione, nonché realizzare servizi di salute pubblica e di salute mentale culturalmente sensibili.Sono ancora pochi i colleghi italiani che hanno intrapreso questo faticoso percorso (tra loro desidero ricordare il dr. Roberto Beneduce con il Centro Frantz Fanon a Torino) ed è pertanto necessario intensificare i momenti di incontro e di verifica delle nostre attività.L'approccio con persone provenienti da altre culture che chiedono assistenza ai servizi di salute mentale è sempre una circostanza problematica per l'avvio di un buon ascolto, di una eventuale presa in carico e di una adeguata relazione terapeutica.Sui fruitori dei servizi, sul loro mental health seeking behavior e sulle ragioni delle loro scelte sappiamo ancora poco; ancor meno conosciamo sull'interazione fra operatori e utenti immigrati ed in particolare sulle difficoltà che gli operatori sperimentano nel corso di questa interazione e che sono alla base di una forte richiesta di formazione.
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Дисертації з теми "Programma di formazione all’imprenditorialità"

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Di, Marco Valerio B. "Studio della formazione di complessi tra alluminio e molecole di interesse ambientale, biologico e farmaceutico." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2014. http://hdl.handle.net/11577/3424177.

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Анотація:
In this thesis work, the coordination properties of several ligands with pharmaceutical, biological and toxicological properties towards Al3+ have been studied. The investigated molecules are 3-hydroxy-2-(1H)-pyridinone (HPyr), 2-hydroxyphenylethanone (HPE), 2-hydroxybenzeneacetic acid (HBA), 2-hydroxynicotinic acid (HNic), 3-hydroxypicolinic acid (HPic), and glutamic acid (Glu). The reliability of the speciation data has been considered as one of the primary goals. For this reason, each metal-ligand system has been studied by means of a combination of more analytical techniques, so that independent results have been obtained regarding the stoichiometry of the existing complexes and their stability constants. The techniques employed have been potentiometry, UV-Vis spectrophotometry, and 1H-NMR spectroscopy. For HPyr it was also possible to obtain a crystal, so that the structure of an Al-HPyr complex has been evaluated by means of a X-ray diffractometric analysis. The complexation strength of the studied ligands has been compared each other and with the complexation strength of other ligands previously studied in the literature. The comparison results indicate that Al3+ complexes can be very stable only if the chelating oxygens bear a significant partial negative charge and they can form a 5 or 6-membered chelation ring. HBA forms very weak complexes, as a 7-membered chelation ring is formed by this ligand. In the case of Glu, the complexes are weak because the metal centre is coordinated also by nitrogen, which has a lower affinity towards Al3+ than negatively charged oxygens. HPE bears two oxygens and forms a six-membered chelation ring. However, this ligand forms much weaker complexes than HPyr, HNic, and HPic, because the net negative charge on the HPE oxygens is 0.5, and not (practically) –1 as it is in the other three ligands. Another aim of this work was the set-up of a new computer programme, PITMAP, which can be used for the elaboration of potentiometric titrations. PITMAP input files are the titration data, and the output results are the stability constants of the species which form in solution at equilibrium, through fitting of experimental parameters.
Questo lavoro di tesi ha riguardato lo studio approfondito delle proprietà leganti di alcuni composti di interesse farmaceutico, biologico o ambientale con lo ione Al3+. Le molecole studiate sono state il 3-idrossi-2-(1H)-piridinone (HPyr), il 2-idrossifeniletanone (HPE), l'acido 2-idrossibenzenacetico (HBA), l'acido 2-idrossinicotinico (HNic), l'acido 3-idrossipicolinico (HPic) e l'acido glutammico (Glu). Fra gli obiettivi primari del lavoro di tesi è stata posta l’affidabilità dei risultati ottenuti; pertanto ogni sistema è stato studiato attraverso la combinazione di più tecniche analitiche in grado di fornire, in maniera indipendente, informazioni quantitative e qualitative sulla natura delle specie presenti e sulla loro stabilità. Le tecniche utilizzate sono state la potenziometria, la spettrofotometria UV-vis e la spettroscopia 1H-NMR. Per HPyr è stato inoltre possibile ottenere un cristallo e quindi derivare la struttura di un complesso tra Al3+ ed HPyr mediante diffrattometria a raggi X. Il confronto tra la forza complessante dei vari leganti studiati, e con altri precedentemente studiati in letteratura, ha confermato le linee guida nel determinare l’affinità dei vari gruppi funzionali nei confronti dell’alluminio, e precisamente la necessità che il gruppo chelante abbia una significativa carica parziale negativa all’ossigeno e formi un anello chelante a 5 o a 6 atomi; in effetti HBA forma complessi molto deboli dato che è molto sfavorita la formazione di un anello chelante a 7 atomi. Nel caso di Glu i complessi sono deboli dato che alla coordinazione partecipa l’azoto, la cui affinità nei confronti dell’alluminio è minore che non quella dell’ossigeno. HPE ha due ossigeni che formano un anello chelante a sei atomi, tuttavia esso forma complessi assai più deboli di quelli formati da HPyr, HNic e HPic, poichè nel caso di HPE la carica parziale negativa sugli ossigeni chelanti è pari a –0.5, mentre per gli altri tre essa è molto prossima a –1. Un altro obiettivo del lavoro è consistito nella scrittura di un nuovo programma di calcolo, PITMAP, per l'elaborazione dei dati potenziometrici. Il programma permette di leggere i dati delle titolazioni e ricavare, previa ottimizzazione dei parametri, le costanti di equilibrio relative alle specie presenti in soluzione.
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Grabowski, Gabriel. "Financiamento da educação profissional no Brasil : contradições e desafios." reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2010. http://hdl.handle.net/10183/27074.

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Анотація:
Questa tesi si trova nella linea di ricerca Lavoro, Movimenti Sociali e Istruzione ed ha il concetto che l'istruzione è un bene pubblico, un diritto soggettivo individuale ed un diritto oggettivo sociale, riaffermando che si tratta di una politica pubblica di competenza dello Stato, strategica e indispensabile per un progetto di nazione libera e sovrana. Questo studio tratta, nel campo della formazione delle politiche pubbliche di istruzione, del finanziamento dell’istruzione professionale in Brasile: sue contraddizioni e sfide*, da una analisi della configurazione dello Stato brasiliano, del finanziamento del'istruzione nel paese, della scelta di molti programmi di istruzione professionale a scapito di politiche globali, prendendo il programma nazionale di espansione della educazione professionale (PROEP) e il Programma Nazionale de Inclusione dei Giovani: Istruzione, Qualificazione e Azione Comunitaria (PROJOVEM) come casi di studio. È una ricerca per capire come il modello adottato dallo Stato brasiliano in materia di istruzione professionale è, volutamente, strutturato e orientato a servire gli interessi del settore privato, che opera e torna egemonica la fornitura di questo modelo nel paese. In questo senso, si segnalano le modalità in cui lo Stato fornisce fondi del governo allo scopo di sviluppare investimenti diversificati, sia per mezzo di trasferimenti diretti, di programmi, o di trasferimenti indiretti attraverso esenzione fiscale e previdenziale, o anche di finanziamento e qualificazione della forza lavoro per per l’investimento e/o dell’implementazione della formazione tecnica e professionale per gli interessi del mercato. Gli studi sono stati condotti da un punto di vista e approccio teorico marxisti, prendendo la dialettica come metodo di articolazione categoriale che procede attraverso l'elevazione dall’astratto al concreto, dal meno complesso al più complesso. Il materialismo storico, a sua volta, ha guidato lo studio della realtà e del finanziamento dell'educazione come totalità contraddittorie.
A presente tese situa-se na linha de pesquisa Trabalho, Movimentos Sociais e Educação e concebe que a educação é um bem público, um direito subjetivo individual e um direito objetivo social, reafirmando que é uma política pública de responsabilidade do Estado, estratégica e imprescindível para um projeto de nação livre e soberana. Este estudo aborda, no campo das políticas públicas educacionais, o Financiamento da Educação Profissional no Brasil: suas contradições e desafios*, a partir de uma análise da configuração do Estado brasileiro, do financiamento da educação no país, da opção por diversos programas de educação profissional em detrimento de uma política pública global, tomando o Programa Nacional de Expansão da Educação Profissional (PROEP) e o Programa Nacional de Inclusão de Jovens: Educação, Qualificação e Ação Comunitária (PROJOVEM) como estudos de caso. A investigação está direcionada visando compreender como o modelo adotado pelo Estado brasileiro na educação profissional está, propositadamente, estruturado e voltado, para atender os interesses do setor privado que atua e hegemoniza a oferta desta modalidade no país. As formas que o Estado disponibiliza fundos públicos a serviço da reprodução do capital é diversificada, ora através repasses diretos por meio de programas, ora através de repasses indiretos por meio de isenções fiscais e previdenciárias, ou mesmo financiando e qualificando a força de trabalho para o capital e/ou instrumentalizando a formação técnico-profissional aos interesses do mercado. Os estudos da tese foram realizados a partir de uma perspectiva e abordagem teórica marxista, tomando a dialética como um método de articulação categorial que procede mediante a elevação do abstrato ao concreto, do menos complexo ao mais complexo. Já o materialismo histórico orientou o estudo da realidade e do financiamento da educação como totalidades contraditórias.
This thesis is inserted in the research field Work, Social Movements and Education, and believes that Education is a public property, an individual subjective right and an objective social right, as well, reaffirming that Education is a public policy on the State responsibility, strategical and indispensable to any project by any free and sovereign nation. This study comprehends, in the public educational Field, the Professional Education Financing in Brazil: its contradictions and challenges*, from an analysis of a configuration of the Brazilian State, of the financing of Brazilian Education, and of the option by several professional educational programs, with the detriment of a global public policy, getting the National Program to increase the Professional Educational (PROEP), and the National Program for Youth Inclusion: Education, Qualification and Communitarian Action (PROJOVEM) as case studies. The investigation aims to understand how the model adopted by the Brazilian State in the Professional Education is, intentionally, structured and directed to attend the private sector's interests, which acts and predominates this modality offered in this country. In this sense, it is important to highlight that the ways that the State offers public funds for the capital reprodution are diversified, one time through direct passes, by programs, and in other times through indirect passes, by providential and exemption of taxes, as well as financing and qualifying the workforce to the capital or to instrumentalising the professional technical formation for the market interests. The studies were done from a Marxist approach, getting the dialectic as method of categorical articulation, which proceeds by means of the elevation from the abstract to the concrete, from the less to the most complex one. The historical materialism, by its means, oriented the study and the reality of the educational financing as contradictory totalities.
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Khemiri, Amany. "The impact of entrepreneurial competencies on the entrepreneurial intention; moderating role of cognitive adaptability." Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/2158/1201634.

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La presente tesi ha per oggetto di esplorare l’impatto delle competenze imprenditoriali sulle intenzioni imprenditoriali, integrando il ruolo moderatore dell’adattabilità cognitiva. 314 rispote sono state raccolte e esaminati da studenti Tunisini del terzo anno, specializzati in economia e gestione aziendale. I risultati dimostrano che l’intenzione imprenditoriale degli studenti Tunisie è condizionata dalle loro percezioni del rischio e della loro formazione e skills. Inoltre, l’adattabilità cognitiva è risultata essere un moderatore pure in quanto essa rafforza la relazione positiva tra le competenze imprenditoriali e l’intenzione imprenditoriale. Le implicazioni dei risultati hanno fornito tre orientamenti principali da prendere in considerazione nella progettazione di un programma di formazione all’imprenditorialità. -- The present dissertation aims to explore the impact of entrepreneurial competencies on entrepreneurial intentions, integrating the moderating role of cognitive adaptability. 314 responses were collected and examined from Tunisian business students in their third year of University studies. The results showed that the entrepreneurial intention of Tunisian students is conditioned by their perception of risk and their training and skills. Moreover, cognitive adaptability was found to be a pure moderator as it strengthens the positive relationship between entrepreneurial competencies and entrepreneurial intention. The implications of the latter results provided three principal guidelines to take into account when designing an entrepreneurship education program in the Tunisian context.
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BULGINI, Giulia. "Il progetto pedagogico della Rai: la televisione di Stato nei primi vent’anni. Il caso de ‹‹L’Approdo››." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251123.

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Анотація:
Non c’è dubbio sul fatto che la RAI, dal 1954 a oggi, abbia contribuito in misura considerevole a determinare la fisionomia dell’immaginario collettivo e dell’identità culturale dell’Italia. Si tratta di un assunto che, a distanza di più di sessant’anni, resta sempre di grande attualità, per chi si occupa della questione televisiva (e non solo). Ma a differenza di quanto avveniva nel passato, quando la tv appariva più preoccupata dei reali interessi dei cittadini, oggi essa sembra rispondere prevalentemente a dinamiche di mercato, in grado di alterarne la funzione etica e sociale. E nonostante il livello di istruzione e di benessere economico si siano evidentemente alzati, in questi ultimi anni si è assistito a programmi di sempre più bassa qualità e in controtendenza a un incremento del potere modellante e suggestivo sull’immaginario dei telespettatori. C’è di più: l’interesse verso la tv ha coinvolto anche gli storici dell’epoca contemporanea, i quali hanno iniziato a prendere coscienza che le produzioni audiovisive sono strumenti imprescindibili per la ricerca. Se si pensa ad esempio al ‹‹boom economico›› del Paese, negli anni Cinquanta e Sessanta, non si può non considerare che la tv, insieme agli altri media, abbia contributo a raccontare e allo stesso tempo ad accelerare i progressi economici e sociali di quell’epoca. Partendo, dunque, dal presupposto che la televisione da sempre esercita un potere decisivo sulla collettività, si è scelto di concentrarsi sulla fase meno indagata della sua storia, quella della televisione delle origini: ‹‹migliore›› perché senza competitor, ‹‹autentica›› perché incontestabile e soprattutto ‹‹pedagogica›› perché è di istruzione e di formazione che, quell’Italia appena uscita dalla guerra, aveva più urgenza. La storia della televisione italiana inizia il 3 gennaio 1954, con la nascita del servizio pubblico televisivo e insieme di un mezzo che, di lì a poco, avrebbe completamente rivoluzionato la società italiana, trasformandola in una civiltà di massa. Si accorciano le distanze territoriali e insieme culturali e la società inizia a omologarsi nei gusti, poi nei consumi e infine nel pensiero. Il punto d’arrivo si colloca negli anni Settanta, quando ha termine il monopolio della RAI, che fino a quel momento era stato visto come il garante del pluralismo culturale. La RAI passa dal controllo governativo a quello parlamentare, mentre si assiste al boom delle televisioni private e alla necessità della tv di Stato di stare al passo con la concorrenza, attraverso una produzione diversa da quella degli esordi. Dunque cambia la tv, come pure cambia la sua funzione e la forma mentis di chi ne detiene le redini. Ne risulta un’indagine trasversale, che passa nel mezzo di molteplici discipline che afferiscono alla materia televisiva e che non evita di porsi quelle domande scomode, necessarie tuttavia a comprendere la verità sugli artefici della prima RAI e sui loro obiettivi. E allora: qual era il valore attribuito alla televisione degli esordi? Era davvero uno strumento pedagogico? Sulla base di quali presupposti? Chi scriveva i palinsesti di quegli anni? Chi e perché sceglieva temi e format televisivi? Chi decideva, in ultima analisi, la forma da dare all’identità culturale nazionale attraverso questo nuovo apparecchio? Il metodo di ricerca si è articolato su tre distinte fasi di lavoro. In primis si è puntato a individuare e raccogliere bibliografia, sitografia, studi e materiale bibliografico reperibile a livello nazionale e internazionale sulla storia della televisione italiana e sulla sua programmazione nel primo ventennio. In particolare sono stati presi in esame i programmi scolastici ed educativi (Telescuola, Non è mai troppo tardi), la Tv dei Ragazzi e i programmi divulgativi culturali. Successivamente si è resa necessaria una definizione degli elementi per l’analisi dei programmi presi in esame, operazione resa possibile grazie alla consultazione del Catalogo multimediale della Rai. In questa seconda parte della ricerca si è voluto puntare i riflettori su ‹‹L’Approdo››, la storia, le peculiarità e gli obiettivi di quella che a ragione potrebbe essere definita una vera e propria impresa culturale, declinata in tutte le sue forme: radiofonica, di rivista cartacea e televisiva. In ultimo, sulla base dell’analisi dei materiali d’archivio, sono state realizzate interviste e ricerche all’interno dei palazzi della Rai per constatare la fondatezza e l’attendibilità dell’ipotesi relativa agli obiettivi educativi sottesi ai format televisivi presi in esame. Le conclusioni di questa ricerca hanno portato a sostenere che la tv delle origini, con tutti i suoi limiti, era uno strumento pedagogico e di coesione sociale. E se ciò appare come un aspetto ampiamente verificabile, oltreché evidente, qualora si voglia prendere in esame la televisione scolastica ed educativa di quegli anni, meno scontato risulta invece dimostrarlo se si decide – come si è fatto – di prendere in esame un programma divulgativo culturale come ‹‹L’Approdo››, che rientra nell’esperienza televisiva definita di ‹‹educazione permanente››. Ripercorrere la storia della trasmissione culturale più longeva della tv italiana degli esordi, per avvalorarne la funzione educativa, si è rivelata una strada interessante da battere, per quanto innegabilmente controversa, proprio per il principale intento insito nella trasmissione: diffondere la cultura ‹‹alta›› a milioni di telespettatori che erano praticamente digiuni della materia. Un obiettivo che alla fine della disamina si è rivelato centrato, grazie alla qualità della trasmissione, al suo autorevole e prestigioso groupe d'intellectuels, agli ascolti registrati dal ‹‹Servizio Opinioni›› e alla potenzialità divulgativa e penetrante della tv, nel suo saper trasmettere qualunque tematica, anche quelle artistiche e letterarie. Dunque se la prima conclusione di questo studio induce a considerare che la tv del primo ventennio era pedagogica, la seconda è che ‹‹L’Approdo›› tv di questa televisione fu un’espressione felice. ‹‹L’Approdo›› conserva ancora oggi un fascino innegabile, non foss’altro per la tenacia con la quale i letterati difesero l’idea stessa della cultura classica dal trionfo lento e inesorabile della società mediatica. Come pure appare ammirevole e lungimirante il tentativo, mai azzardato prima, di far incontrare la cultura con i nuovi media. Si potrebbe dire che ‹‹L’Approdo›› oggi rappresenti una rubrica del passato di inimmaginata modernità e, nel contempo, una memoria storica, lunga più di trent’anni, che proietta nel futuro la ricerca storica grazie al suo repertorio eccezionale di immagini e fatti che parlano di arte, di letteratura, di cultura, di editoria e di società e che raccontano il nostro Paese e la sua identità culturale, la stessa che la televisione da sempre contribuisce a riflettere e a delineare. Lo studio è partito da un’accurata analisi delle fonti, focalizzando l’attenzione, in primo luogo, sugli ‹‹Annuari della Rai›› (che contengono le Relazioni del Cda Rai, le Relazioni del Collegio Sindacale, i Bilanci dell’Esercizio e gli Estratti del Verbale dell’Assemblea Ordinaria). Altre fonti prese in esame sono gli stati gli opuscoli di ‹‹Servizio Opinioni››, le pubblicazioni relative a studi e ricerche in materia di televisione e pedagogia e le riviste edite dalla Rai Eri: ‹‹Radiocorriere tv››, ‹‹L’Approdo Letterario››, ‹‹Notizie Rai››, ‹‹La nostra RAI››, ‹‹Video››. Negli ultimi anni la Rai ha messo a disposizione del pubblico una cospicua varietà di video trasmessi dalle origini a oggi (www.techeaperte.it): si tratta del Catalogo Multimediale della Rai, che si è rivelato fondamentale al fine della realizzazione della presente ricerca. Altre sedi indispensabili per la realizzazione di questa ricerca si sono rivelate le due Biblioteche romane della Rai di Viale Mazzini e di via Teulada.
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Книги з теми "Programma di formazione all’imprenditorialità"

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Boaga, Emanuele. In ossequio di Gesù Cristo: Programma di studi sulla regola del carmelo : schemi di attività per la formazione. Roma: Edizioni Carmelitane, 2002.

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Moretti, Anna, and Francesco Zirpoli. Osservatorio sulla componentistica automotive italiana 2021. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2021. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-564-3.

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Анотація:
Nel 2021 il mondo ha dovuto fare i conti per il secondo anno di fila con la crisi sanitaria ed economica determinata dalla diffusione del virus COVID-19. Per l’industria dell’auto la crisi ha prodotto una serie di effetti sia sull’offerta sia sulla domanda, tra cui la crisi dei semiconduttori, l’incertezza economica legata alla crisi sanitaria, e la decisa accelerazione, a trazione EU, della transizione verso la mobilità elettrica. Per la filiera automotive italiana, ulteriori incognite sono legate alla formazione di Stellantis e il conseguente spostamento del baricentro decisionale fuori dall’Italia. Il quadro che emerge dal rapporto 2021 dell’Osservatorio è quello di una filiera i cui risultati in termini di fatturato, produzione ed export continuano ad essere in contrazione, e che necessita con urgenza dell’avvio di un programma di investimenti pubblici per sostenere l’attrattività di investimenti privati in Italia, e del rilancio dei poli italiani di eccellenza attraverso nuovi investimenti in ricerca e sviluppo, struttura manageriale, risorse finanziarie e una rinnovata capacità di ‘fare rete’.
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Megale, Teresa, ed. Contesti teatrali universitari. Florence: Firenze University Press, 2014. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-606-0.

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Анотація:
Il volume è il rendiconto dell’attività teatrale della Compagnia universitaria e in specie del progetto di residenza artistica Ri_Nascite che, finanziato dal Dipartimento della Gioventù_Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall'Associazione Nazionale Comuni Italiani, realizzato in collaborazione con il Comune di Prato, ha esplorato nuove dinamiche e rinsaldato il rapporto tra l’istituzione universitaria e la città di Prato per il tramite della compagnia universitaria ‘Binario di Scambio’, che proprio agli ex-Macelli debuttò nel 2007. Il libro a più voci raccoglie contributi originali di autori, attori e registi e riflette sull’esperienza collettiva che ha portato ad Officina, spazio nodale per la creatività giovanile, un programma articolato in diverse attività, per ragionare sulla pluralità dei punti di vista, sulle aree di intervento e sugli obiettivi intorno ai quali si sviluppano le possibilità del linguaggio teatrale oggi. La residenza artistica della compagnia teatrale ‘Binario di Scambio’, estesa tra ottobre 2012 e marzo 2013, ha prodotto quattro nuove produzioni della giovane formazione universitaria, un cartellone di incontri, e tre laboratori di carattere più strettamente formativo, dai quali sono scaturite occasioni sicure di crescita e di consapevolezza collettiva. Premio nazionale 'Cultura di gestione' di Federculture
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Тези доповідей конференцій з теми "Programma di formazione all’imprenditorialità"

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Pugliano, Antonio, Simone Diaz, Elisabetta Moriconi, and Elettra Santucci. "L’antico sistema portuale ostiense: riconoscimento, interpretazione e divulgazione dei processi formativi edilizi e urbani." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7980.

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Анотація:
La presente Relazione descrive l’esito delle ricerche svolte presso il Dipartimento di Architettura dell’Università “Roma Tre”, in sinergia con il MiBAC, Soprintendenza Speciale ai Beni Archeologici, e l’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Roma, circa lo studio storicocritico del sistema portuale ostiense inserito nel perimetro della Riserva Naturale del Litorale Romano. La finalità dello studio, condotto da chi scrive nell’ambito del “Programma di Azioni integrate di Ricerca e Formazione per la conservazione e la valorizzazione dei siti di Ostia e Portus (Dipsa-Mibac-SSBAR)”, è rivolto alla documentazione, a fini di restauro e valorizzazione, di tali importanti contesti materiali. Lo studio condotto, pertanto, si è basato sullo svolgimento di letture critiche delle fonti e del contesto materiale, applicando la metodologia propedeutica alla progettazione del restauro architettonico, e sulla definizione di proposte operative utili alla pratica della manutenzione e del restauro, oltre che alla programmazione degli interventi di valorizzazione. Lo studio è rivolto alla creazione di una sistema informatizzato che consenta, non solo di indagare gli aspetti storici, ma anche di essere utilizzato come strumento per la programmazione della valorizzazione e la gestione della conservazione e del restauro dei siti archeologici.
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