Добірка наукової літератури з теми "Primo Rinascimento francese"

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Статті в журналах з теми "Primo Rinascimento francese"

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Bardati, Flaminia. "Napoli in Francia? L'arco di Alfonso e i portali monumentali del primo Rinascimento francese." I Tatti Studies in the Italian Renaissance 11 (January 2007): 115–45. http://dx.doi.org/10.2307/20111824.

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Bowles, Karissa, and Josh Brown. "ON THE TRANSFER OF LOANWORDS AND CODE-INTERMEDIATE PHENOMENA FROM ENGLISH TO ITALIAN, 1392-1401." Italiano LinguaDue 14, no. 2 (January 17, 2023): 651–74. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/19633.

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Анотація:
This article identifies and analyses a catalogue of English loanwords from Italian merchant texts; specifically commercial letters (1392-1401) sent to employees in the service of the ‘merchant of Prato’, Francesco Datini, and his company. Research on loanwords in late medieval London has already shown a significant degree of linguistic exchange between Italy and England. The corpus studied here consists of seventy-eight letters published by Nicolini (2020) which are subjected to a linguistic analysis for the first time in the paper. Within the corpus, twenty-five English loanwords were identified, revealing a far greater degree of lexical exchange than what has previously been recorded in the literature. However, there were occurrences of loanword transfer where the etyma or direction of transfer was unclear and therefore not easily identifiable. Italian morphological changes of English loanwords include but are not limited to: adjectival and noun case marking, gemination, deletion of double consonants, apocope, and phonological reduction. The results provide insight into the extent of language and cultural exchange between local English speakers and Italian merchant immigrants in the period immediately preceding the Renaissance. Sul trasferimento di prestiti e fenomeni di scambio linguistico dall’inglese all’italiano, 1392-1401 In questo articolo si identifica e analizza un catalogo di prestiti inglesi da testi commerciali italiani; in particolare, lettere commerciali (1392-1401) inviate ai lavoratori al servizio del “mercante di Prato”, Francesco Datini, e alla sua società. Gli studi sui prestiti nella Londra del tardo medioevo hanno già mostrato una presenza significativa di scambi linguistici tra l’Italia e l’Inghilterra. Il corpus qui analizzato consiste di 78 lettere pubblicate da Nicolini (2020) e che, per la prima volta, in questo studio, sono oggetto di analisi linguistica. Nel corpus, sono stati individuati 25 prestiti inglesi che testimoniano un livello di scambio lessicale superiore a quanto registrato dalla precedente letteratura. Tuttavia, ci sono casi in cui l’etimo o la direzione dello scambio è dubbia e di conseguenza non facilmente identificabile. I cambiamenti morfologici dell’italiano applicati ai prestiti inglesi includono, tra i vari, anche i seguenti: la flessione aggettivale e nominale, il raddoppiamento, lo scempiamento delle consonanti doppie, l’apocope e la riduzione fonologica. I risultati offrono una prospettiva sulle proporzioni degli scambi linguistici e culturali tra nativi inglesi e mercanti italiani immigrati nel periodo immediatamente precedente il Rinascimento.
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Pastorino, Cesare. "Carlo Carabba. La prima traduzione francese del Novum organum: Dal manoscritto BNF FF 19096. Le correspondenze letterarie, scientifiche ed erudite dal Rinascimento all’età moderna; Subsidia 16. Florence: Leo S. Olschki, 2011. xxxi + 204 pp. €26. ISBN: 978–88–222–6044–4." Renaissance Quarterly 66, no. 4 (2013): 1358–59. http://dx.doi.org/10.1086/675103.

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4

Gouwens, Kenneth. "John M. McManamon, S.J. Pierpaolo Vergerio the Elder: The Humanist as Orator. Tempe: Medieval and Renaissance Texts and Studies, 1996. xiv + 221 pp. $26 ISBN: 0-88698-204-3. - Francesco Bausi. Nee rhetor neque philosophus: Fonti, lingua e stile nelle prime opere latine di Giovanni Pico delta Mirandola (1484-87). Florence: Olschki, 1996. 213 pp. IL 48,000 ISBN: 88-222-4426-5. - Carolyn James, Giovanni Sahadino degli Arienti: A Literary Carter. (Istituto Nazionale di studi sul Rinascimento. Quaderni di “Rinascimento” 32) Florence: Olschki, 1996. vii + 160 pp. IL 42,000 ISBN: n.a." Renaissance Quarterly 52, no. 1 (1999): 227–30. http://dx.doi.org/10.2307/2902025.

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"IL DUELLO NEL RINASCIMENTO E IL RIPENSAMENTO ETICO SUL DUELLO DI FRANCESCO PATRIZI." Studia Polensia 01, no. 01 (November 15, 2012): 9–29. http://dx.doi.org/10.32728/studpol/2012.01.01.01.

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Анотація:
In questa prima parte del saggio ci soff ermeremo in modo particolare al periodo che intercorre tra la seconda metà del XV secolo e la prima metà del XVI secolo, in quanto è in questo lasso di tempo che si trovano serie e chiare testimonianze riguardanti la questione del duello. E questo sia nelle opere letterarie che in quelle riguardanti la precettistica. Per quanto riguarda quelle di precettistica, oltre al gran numero di trattati, è da tener presente anche il gran numero delle loro riedizioni, specialmente di quelli più famosi. Dove, oltre all'immancabile comunanza d’interessi fra poeti epici e trattatisti del duello, si noterà anche una sostanziale identità terminologica - per esempio sia i poeti sia i trattatisti ritengono che il duello sia una ‘prova’ di giudizio fi nale. Questo non comporta, nel contempo, una convergenza di convinzioni fi losofi che, in quanto, come si vedrà, il duello letterario diff erisce da quello reale proprio per la sua diversa comprensione fi losofi ca del combattere. Pertanto con la presente relazione si cercherà di dispiegare la problematica che questo istituto di per sé ha comportato nel periodo storico preso in considerazione. Il duello infatti si configurava come una questione sociale tutt'altro che irrilevante per la sua connotazione ambivalente di ordalia – quale forma particolare di rapporto fra uomo e sacro – e di inculpata tutela – quale forma particolare di ricorso alla violenza privata a tutela di un fondamentale diritto naturale. In tutti e due i casi si tratta di una forma di onore, sia individuale sia nobiliare, del quale il Patrizi ne discuterà la fondatezza interpretandolo specialmente in qualità di virtù. In questa defi nizione dell'onore – che il Patrizi aff ronta con un gusto platonico – si possono scorgere questioni di alta portata politica, che ponevano sotto varia forma la questione dei rapporti tra individuo e Stato. In tal modo il duello d’onore assumeva un aspetto decisivo per quanto riguardava le sue connotazioni sociali e politiche inserendosi nel più ampio dibattito comprendente il problema dell'uso della violenza e dei confi ni fra violenza privata e violenza pubblica, fra faida e bellum iustum.
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"Il duello nel rinascimento e il ripensamento etico sul duello di Francesco Patrizi (seconda parte)." Studia Polensia 02, no. 02 (November 18, 2013): 9–24. http://dx.doi.org/10.32728/studpol/2013.02.02.01.

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Анотація:
Partendo dalla riflessione del Patrizi su questo delicato argomento, cercheremo di dimostrare che il duello aveva tutte le carte in regola per essere trattato con le dovute precauzioni da parte del Concilio di Trento. Esso costituiva materia quanto mai delicata e controversa che era stata oggetto di discussione da oltre tre secoli e sulla quale nel cinquantennio precedente ben cinque pontefici avevano ritenuto necessario pronunciarsi in forma solenne. Al di là del tono perentorio e ultimativo, il decreto tridentino di proibizione del duello celava un’ambiguità di fondo, in quanto rappresentava un compromesso fra posizioni fortemente contrastanti, che in quell’assise conciliare si erano espresse in modo quanto mai eloquente. Se, da una parte, il concilio di Trento sanzionò definitivamente la condanna del duello inteso come giudizio divino dall’altra, non chiuse affatto il discorso sul duello inteso come legittima difesa dell’onore e affermazione di un diritto naturale. Questione che si protrasse fino alla fine dell’ancien regimè. È proprio nel Dialogo dell’honore, il Barignano che il Patrizi mostra di aver compreso la portata pratica delle sue affermazioni etiche riguardanti il duello e l’onore nella vita statale. Ecco perché vuole rispondere “non come persona che di duello scriva ... ma filosoficamente”. In tal senso un primo problema riguarda la sua interiorità o esteriorità; un secondo problema è quello della sua positività o negatività sociale; il terzo problema investe il diritto e il dovere che questi (l’onore) rappresenta per il singolo in quanto tutelato entro i limiti e con i mezzi dello Stato o in quanto trascendente gli interessi della collettività stessa. Questo suo nuovo modo di trattare questa delicata questione eserciterà un’evidente influenza, sia nel senso positivo che negativo del termine, su tutti i numerosi politici che nei due secoli a venire discuteranno dell’onore.
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Книги з теми "Primo Rinascimento francese"

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Michelet, Jules. Il Rinascimento. Edited by Leandro Perini. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-990-0.

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Анотація:
Il Rinascimento dello storico francese Jules Michelet (1798-1874), volume VII della sua Histoire de France au seizième sièc le (1855), è qui tradotto per la prima volta in italiano da Leandro Perini che lo ha anche annotato, a differenza dalle edizioni francesi. La città di Firenze che accolse l’opera appena uscita nel suo Gabinetto Vieusseux, suscitando viva curiosità (come appare dai registri di prestito), accolse più tardi (1870) l’Autore quando, esule dalla Francia napoleonica, si trasferì nell’allora capitale del Regno d’Italia, accolto dagli amici italiani (Amari, Villari, l’editore Le Monnier). Composto in un momento di felicità creativa, Il Rinascimento di Michelet è nato da un’intuizione geniale: il contatto, anzi lo choc, conseguenza dell’invasione francese in Italia a cominciare da Carlo VIII, l’urto di un paese arretrato come la Francia contro la raffinata civiltà dell’Italia. Il Rinascimento, oltre che un capolavoro della storiografia romantica francese, è stato il seme fecondo della sua storiografia contemporanea, da Bloch a Febvre e da Braudel a Le Goff, che si è spesso richiamata all’opera sua. Uno storico insigne, dunque, un capolavoro: quasi un eroico vessillo.
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2

La chiesa degli Agostiniani a Sansepolcro: Architettura e decorazioni tra tardo Medioevo e primo Rinascimento (e un contesto per Piero della Francesca). Selci-Lama (PG): Editrice Pliniana, 2020.

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