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Дисертації з теми "Precetto"

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TAVERRITI, SARA BIANCA. "L'AUTOCONTROLLO PENALE. RESPONSABILITÀ PENALE E MODELLI DI AUTONORMAZIONE DEI DESTINATARI DEL PRECETTO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2019. http://hdl.handle.net/2434/619498.

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Анотація:
La ricerca prende l’abbrivio dalla constatazione della crescente importanza acquisita, nel panorama delle fonti penalistiche, dal fenomeno dell’autonormazione: prodotto del diritto penale post-moderno consistente nell’autoimposizione, da parte dei destinatari stessi della norma, di precetti comportamentali in chiave criminal-preventiva. Oltre al ruolo ambivalente del principio di legalità penale (effetto e causa, al contempo, del fenomeno qui preso in considerazione), l’interesse del penalista per l’approfondimento scientifico del fenomeno è sollecitato dal potenziale che quest’ultimo rivela come alternativa (sostitutiva o integrata) rispetto al diritto penale. Il primo capitolo è dedicato alla ricostruzione delle cause che hanno dato origine al fenomeno, all’uopo ripartite in due macro-categorie: (i) le cause di ordine generale, per l’enucleazione delle quali è stata condotta una ricerca che spazia nelle materie sociologiche, economiche e giusfilosofiche; (ii) le cause di natura giuridica, che sono state investigate considerando sia le manifestazioni comuni all’intero ordinamento giuridico, sia quelle specifiche della penalistica, in cui la crisi del principio della riserva di legge e il declino del diritto penale classico assumono un’importanza cruciale. Nel secondo capitolo, il focus dell’analisi si concentra sulla dimensione strutturale del paradigma autonormativo per come emerso nelle sue principali manifestazioni e nelle concettualizzazioni teoriche maturate soprattutto grazie all’approfondimento riservato al fenomeno della Self-Regulation dagli studiosi di area anglosassone. La paradigmatica dell’autonormazione viene scrutinata tanto nelle sue singole componenti costitutive statiche, quanto nei suoi moti dinamici come strategia regolatoria all’interno dell’ordinamento. La ricerca si sposta nel terzo capitolo dalla struttura alla funzione, con l’obiettivo di ricavare i criteri di politica-criminale strumentali all’impiego dell’autonormazione nel sistema penale. A tal fine, sono state esplorate le possibili relazioni interordinamentali di raccordo tra sistemi autonormativi e ordinamento statale, applicando una metodologia mutuata dall’impostazione di Santi Romano ma ambientata sul terreno del diritto penale e delle sue alternative. Nel quarto capitolo l’indagine si rivolge verso i più eminenti esempi di autonormazione manifestatisi nell’ordinamento italiano: i modelli organizzativi ex D. Lgs. 231 del 2001; i piani per la prevenzione della corruzione nella P.A.; le linee guida medico-chirurgiche per lo svolgimento delle attività sanitaria. Oltre a una disamina ricognitiva della disciplina di questi sub-sistemi normativi, i tre banchi di prova vengono scandagliati in chiave struttural-funzionalistica alla luce dei criteri di analisi illustrati nel secondo capitolo e ricavati nel terzo. Il capitolo 5 chiude il lavoro proiettando i risultati delle ricerche sul piano della teoria del reato, per verificare quale impatto abbia/possa avere l’autonormazione sulla dogmatica. Dopo aver passato in rassegna le possibili ricadute sulle diverse categorie penalistiche, la chiosa finale valorizza il potenziale del diritto riflessivo come candidato ideale per la concretizzazione della clausola di extrema ratio in materia penale. L’uso dell’autonormazione come strumento alternativo rispetto al diritto penale viene ritenuto, infatti, il profilo applicativo più promettente e degno di essere ulteriormente esplorato.
One of the crucial challenges of Criminal Law in the new millennium is to deal with the complexity of contemporary society. The traditional approach based on the State monopoly on criminal matters keeps abreast no longer with the scientific-technological sophistication and the rate of changes in criminal behavior in the era of globalization. In this scenario, we witness the rise of Self-Regulation as an auxiliary tool of crime prevention, whose main goal is to fill the vacuum and to compensate for the rapid obsolescence of state legislation. Compliance Programs, Anti-Bribery Plans, Clinical Guidelines are some of the elements of a diverse constellation of cases in which preventive measures, behavioral rules, surveillance, and sanctions are issued and enforced by a legislator who coincides with the recipient, and which is often a private actor. Nevertheless, the ambivalence of Self-Regulation lies in the fact that – in the face of some positive externalities promised – this paradigm could jeopardize some of the fundamental principles of Criminal Law. The aim of this work is to provide a critical analysis of such phenomenon in order to verify the compatibility of Self-Regulation with the Rule of Law and to assess its efficacy in deterring and detecting misconducts.
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ROTOLO, GIUSEPPE. "CONOSCIBILITA' DEL PRECETTO PENALE COME AFFERRABILITA' DELL'OFFESA. UN'ANALISI DOGMATICA E POLITICO-CRIMINALE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/565.

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Анотація:
La ricerca si propone di approfondire il tema della conoscibilità del precetto penale sotto il particolare profilo della percezione dell’offesa corrispondente al tipo di illecito. L’indagine è suddivisa in tre parti. La prima parte si occupa di ricostruire storicamente la disciplina dell’ignoranza della legge e di inquadrarne i contenuti rispetto al sistema penale. Particolare attenzione viene dedicata alla “storica” sentenza della Corte costituzionale, n. 364 del 1988 e ai suoi riflessi sull’ordinamento. Nella seconda parte, si è cercato di tracciare un collegamento tra il principio di colpevolezza e quello di offensività, con specifico riferimento alla conoscibilità del precetto. La ricerca si sviluppa in due prospettive: quella dogmatica e quella politico-criminale. In primo luogo, il tema della coscienza dell’offesa è stato approfondito in relazione agli elementi del reato; successivamente, si è cercato di definire una prospettiva politico-criminale che valorizzi la percezione del disvalore penale del fatto, quale condizione necessaria alla conoscibilità del precetto, da cui derivare un criterio selettivo per la legislazione in materia penale. La terza parte è stata dedicata alla verifica delle indicazioni ricavate dall’indagine rispetto all’ambito disciplinare rappresentato dalla tutela penale dell’ambiente. Sono stati evidenziati i profili di criticità della disciplina rispetto ai principi di offensività e di colpevolezza, con particolare riferimento alle occasioni in cui sembri essere compromessa la certezza del diritto. La scelta dello specifico ambito disciplinare, cui rivolgere l’approfondimento dipende proprio dalla povertà delle fattispecie in materia ambientale sotto il profilo dell’offesa. Pertanto, sulla base di questo assunto, l’indagine ha cercato di trarre conferme all’impostazione di fondo della ricerca, in relazione sia alla definizione del bene giuridico “ambiente”, sia alle modalità di tutela più frequenti. In conclusione, sono state proposte alcune indicazioni che consentano di offrire alla materia ambientale una tutela che garantisca l’afferrabilità dell’offesa e, quindi, la conoscibilità del precetto. Considerando questo requisito essenziale ai fini del rispetto dei principi su cui l’ordinamento penale è fondato, è stata valutata l’opportunità di ricorrere a forme di tutela diverse e, in particolare, a quella amministrativa, quando tale condizione non risulti rispettata.
The thesis is aimed at studying the theme of knowledge about criminal norm particularly concerning the perception of offense correspondent to the types of wrongdoing. The enquiry has been divided into three parts. Firstly it has been examined, with a historical prospective, the discipline of ignorance of law, focusing on its contents with regard to the criminal justice system. Particular attention has been paid to the historical sentence of the Constitutional Court n. 364 of the 1988 and to the effects of such a paramount decision into the criminal justice system. The second part has been dedicated to draw a connection between culpability and harm principle, with particular concern to limiting the application of criminal law. The research has developed into two perspectives: a dogmatic one and one of criminal policy. Primarily, it has considered the key point of the knowledge of the offense as regards to the elements of the crime; subsequently, it has meant to define a criminal policy perspective that enhances the perception of the criminal disvalue of the fact as a necessary condition to the knowledge of the criminal norm from which drawn a selective criterion for penal legislation. Lastly, the study has been centred upon the criminal implications deriving from the violation of the environmental law, which is characterized, in Italy, by the uncertainty of the discipline due also to the intangibility of the offence. The dissertation has intended to highlight some critical profiles of the regulation in respect to the harm principle and the principle of culpability; specifically, it has delved into the situations where the certainty of law appeared to be compromise. The option for such a specific area of legislation depends on the deficiency that distinguishes these cases of the environmental legislation from the point of view of the harm. Furthermore, related to this, the enquiry has attempted to gain some confirmations on this statement of the problem. Both the definition of the environmental interest and the most frequent techniques of safeguard have been object of a close examination. In conclusion, this thesis intends to offer some indications concerning the environmental matter about a system of safeguard which guarantees the perception of the harm and, thus, the knowledge of the criminal norm. Considering this requirement as an essential one for the sake of the principles of criminal justice system, this research has been evaluating the opportunity to have recourse to different kinds of legal safeguards, like an administrative one, in particular, when the condition expressed above appear not to be accomplished.
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ROTOLO, GIUSEPPE. "CONOSCIBILITA' DEL PRECETTO PENALE COME AFFERRABILITA' DELL'OFFESA. UN'ANALISI DOGMATICA E POLITICO-CRIMINALE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/565.

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La ricerca si propone di approfondire il tema della conoscibilità del precetto penale sotto il particolare profilo della percezione dell’offesa corrispondente al tipo di illecito. L’indagine è suddivisa in tre parti. La prima parte si occupa di ricostruire storicamente la disciplina dell’ignoranza della legge e di inquadrarne i contenuti rispetto al sistema penale. Particolare attenzione viene dedicata alla “storica” sentenza della Corte costituzionale, n. 364 del 1988 e ai suoi riflessi sull’ordinamento. Nella seconda parte, si è cercato di tracciare un collegamento tra il principio di colpevolezza e quello di offensività, con specifico riferimento alla conoscibilità del precetto. La ricerca si sviluppa in due prospettive: quella dogmatica e quella politico-criminale. In primo luogo, il tema della coscienza dell’offesa è stato approfondito in relazione agli elementi del reato; successivamente, si è cercato di definire una prospettiva politico-criminale che valorizzi la percezione del disvalore penale del fatto, quale condizione necessaria alla conoscibilità del precetto, da cui derivare un criterio selettivo per la legislazione in materia penale. La terza parte è stata dedicata alla verifica delle indicazioni ricavate dall’indagine rispetto all’ambito disciplinare rappresentato dalla tutela penale dell’ambiente. Sono stati evidenziati i profili di criticità della disciplina rispetto ai principi di offensività e di colpevolezza, con particolare riferimento alle occasioni in cui sembri essere compromessa la certezza del diritto. La scelta dello specifico ambito disciplinare, cui rivolgere l’approfondimento dipende proprio dalla povertà delle fattispecie in materia ambientale sotto il profilo dell’offesa. Pertanto, sulla base di questo assunto, l’indagine ha cercato di trarre conferme all’impostazione di fondo della ricerca, in relazione sia alla definizione del bene giuridico “ambiente”, sia alle modalità di tutela più frequenti. In conclusione, sono state proposte alcune indicazioni che consentano di offrire alla materia ambientale una tutela che garantisca l’afferrabilità dell’offesa e, quindi, la conoscibilità del precetto. Considerando questo requisito essenziale ai fini del rispetto dei principi su cui l’ordinamento penale è fondato, è stata valutata l’opportunità di ricorrere a forme di tutela diverse e, in particolare, a quella amministrativa, quando tale condizione non risulti rispettata.
The thesis is aimed at studying the theme of knowledge about criminal norm particularly concerning the perception of offense correspondent to the types of wrongdoing. The enquiry has been divided into three parts. Firstly it has been examined, with a historical prospective, the discipline of ignorance of law, focusing on its contents with regard to the criminal justice system. Particular attention has been paid to the historical sentence of the Constitutional Court n. 364 of the 1988 and to the effects of such a paramount decision into the criminal justice system. The second part has been dedicated to draw a connection between culpability and harm principle, with particular concern to limiting the application of criminal law. The research has developed into two perspectives: a dogmatic one and one of criminal policy. Primarily, it has considered the key point of the knowledge of the offense as regards to the elements of the crime; subsequently, it has meant to define a criminal policy perspective that enhances the perception of the criminal disvalue of the fact as a necessary condition to the knowledge of the criminal norm from which drawn a selective criterion for penal legislation. Lastly, the study has been centred upon the criminal implications deriving from the violation of the environmental law, which is characterized, in Italy, by the uncertainty of the discipline due also to the intangibility of the offence. The dissertation has intended to highlight some critical profiles of the regulation in respect to the harm principle and the principle of culpability; specifically, it has delved into the situations where the certainty of law appeared to be compromise. The option for such a specific area of legislation depends on the deficiency that distinguishes these cases of the environmental legislation from the point of view of the harm. Furthermore, related to this, the enquiry has attempted to gain some confirmations on this statement of the problem. Both the definition of the environmental interest and the most frequent techniques of safeguard have been object of a close examination. In conclusion, this thesis intends to offer some indications concerning the environmental matter about a system of safeguard which guarantees the perception of the harm and, thus, the knowledge of the criminal norm. Considering this requirement as an essential one for the sake of the principles of criminal justice system, this research has been evaluating the opportunity to have recourse to different kinds of legal safeguards, like an administrative one, in particular, when the condition expressed above appear not to be accomplished.
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Couceiro, Kátia do Nascimento. "A preceptoria no internato do curso médico da universidade do estado do amazonas: a perspectiva de preceptores." reponame:Repositório Institucional da UNIFESP, 2015. http://repositorio.unifesp.br/11600/45777.

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Made available in DSpace on 2018-06-18T13:12:04Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2015
Este trabalho tem por objetivo analisar a preceptoria desenvolvida no internato do curso médico da Universidade do Estado do Amazonas (UEA). O desenho da pesquisa foi um estudo descritivo com 28 preceptores da UEA. A coleta de dados deu-se por meio de um questionário com questões fechadas e uma entrevista semiestruturada. A intenção era fazer um levantamento das atividades desenvolvidas na preceptoria; conhecer o preparo dos preceptores, os pontos fortes e os nós críticos da preceptoria na UEA, as sugestões para o aprimoramento da preceptoria, e as qualidades de um bom preceptor. A análise dos dados foi feita por tema. Os resultados quanto às motivações para atuar como preceptor apontados foram o gosto pela docência e a possibilidade de aprimorar a formação médica. Os preceptores percebem sua atuação como uma oportunidade de compartilhar o seu conhecimento com os estudantes. Referem-se à pós-graduação e à prática clínica como espaços importantes de formação. Gostariam, entretanto, de ter um melhor preparo pedagógico para a sua atuação, assim como a possibilidade de aprimorar sua titulação acadêmica. No que se refere às atividades que desenvolvem, foram apontadas as práticas nos diferentes cenários, as discussões teóricas e o estudo de caso. Como nós críticos, destacam a necessidade de melhores cenários de prática, a restrita integração com a equipe de saúde, o desafio de despertar o interesse discente, e a necessidade de maior número de preceptores. Os pontos fortes da preceptoria citados indicam a relação médico paciente e a interação com os alunos. Como sugestões para aperfeiçoar a preceptoria, destacam a adequação dos cenários de prática, a contratação de preceptores, a melhora da qualidade dos estudantes ingressantes, e o oferecimento de possibilidade de atualização. Valorizam como principais competências de um bom preceptor as relativas aos domínios afetivo-moral, relacionais e de aquisição e uso do conhecimento. Os dados possibilitaram a laboração de um relatório técnico, a ser apresentado na instituição no intuito de colaborar para o aperfeiçoamento do curso médico.
The medical internship is the last cycle of medical education and preparation for your preceptor has been much discussed pedagogical practice, although there is scarcity of papers on this activity in undergraduate teaching. The objective of this research is to analyze the preceptorship developed during internship medical students at the University of the State of Amazonas (UEA). The research design was a descriptive study with 28 preceptors at UEA. To collect data, a questionnaire with closed questions and a semi - structured interview seeking to characterize the activities in the preceptorship, the meaning and the preparation of preceptors, strengths and critical nodes of preceptorship in UEA, suggestions for improving the same and were used qualities of a good teacher. Data were analyzed using thematic analysis. The main motivations to act as preceptor were a taste for teaching and the opportunity to enhance medical training. Preceptors perceive their work as an opportunity to share their knowledge with students. Refer to graduate and clinical practice as important areas of training, however would like a better educational preparation for their performance, and enhance possibility of their academic titles. The main activities are the practices in different scenarios, in addition to theoretical discussions and case study. As critics we need to highlight the best practice scenarios, the limited integration with the healthcare team, the challenge pique student interest and need for greater numbers of preceptors. Refer to as strengths preceptorship mainly doctor patient relationship and interaction with students. Present as main suggestions to improve the adequacy of preceptorship practice scenarios, hiring tutors, improve the quality of incoming students and offering upgradeability. Value as key skills of a good preceptor those relating to affective- moral domain , in addition to relational and acquisition and use of knowledge . The data allowed the preparation of a technical report to be submitted by the institution, as to collaborate in the improvement of the medical course.
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Zanandrea, Fabiana. "Operários da fé: uma leitura da juventude operária católica a partir da Diocese de Caxias do Sul/RS." Universidade do Vale do Rio do Sinos, 2008. http://www.repositorio.jesuita.org.br/handle/UNISINOS/1856.

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Made available in DSpace on 2015-03-03T19:29:13Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 28
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
Este projeto propõe-se a analisar como se deram as relações entre clérigos e leigos militantes da Juventude Operária Católica (JOC), em Caxias do Sul RS, e de que forma conviveram os preceitos ideológicos cristãos e marxistas presentes na literatura jocista, no período de 1955 e 1975. Além disso, o convívio de elementos mais progressistas da Igreja com o clero, em geral, conservador da região também é estudado pela pesquisa. Os aspectos mencionados são investigados à luz das transformações no contexto político e socioeconômico inerente ao período. A JOC, parte integrante da Ação Católica (Movimento Internacional de Formação e Evangelização de Leigos), configurou um dos mecanismos de mobilização do laicato utilizados pela Igreja no intuito de promover a transformação social, principalmente a partir da “opção pelos pobres” que caracterizou o Concílio Vaticano II. Tal postura, do segmento mais progressista do clero, encontrou obstáculos contundentes com o estabelecimento do regime autoritário no país, o que impl
This project intends to analyze how the relationship between cleric and lay militants of the JOC (Juventude Operária Católica – Catholic Youth Labor) were, in Caxias do Sul RS, and in which way Christian ideological precepts and Marxists present in the jocista literature lived together, in the period between 1955 and 1975. Besides, the conviviality of more progressive elements of the Church with the clergy, in general, conservative of the area is also studied in this research. The mentioned aspects are investigated under the light of transformations in political and socioeconomic context inherent to the period. JOC, integrant of the Catholic Action (Lay Formation and Evangelization International Movement), configured one of the laity mobilization mechanisms used by the Church in the intention of promoting social transformation, mainly starting from the "option for the poor" which characterized the Vatican Council II. Such posture, from the most progressive segment of the clergy, found contusing obstacles with
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Silva, Geraldo Ventura da. "Da Lei de Anistia (6.683/79) E o julgamento da arguição de descumprimento de preceito fundamental N. 153 (Um estudo da validade jurídica e da conveniência política do perdão, da justiça e da paz, sob as luzes da filosofia do direito e da teologia protestante)." reponame:Repositório Institucional do UniCEUB, 2012. http://repositorio.uniceub.br/handle/235/5783.

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Submitted by Haia Cristina Rebouças de Almeida (haia.almeida@uniceub.br) on 2015-02-19T12:53:23Z No. of bitstreams: 1 61000875.pdf: 1664146 bytes, checksum: 1d632f9d2f9ad0744d3937de903b76db (MD5)
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O texto em apreço, em conclusão do Curso de Mestrado em Direito e Políticas Públicas, aborda a lei de anistia, de 1979, sua validade constitucional, focando a referida lei nas circunstâncias político-sociais, como uma conquista da sociedade, e seu alcance, no tempo de sua gestação, e, com outras leis a ela relacionadas, que vieram à luz; sua identidade, a partir das condições, histórico-político-sociais, em termos de conflitos internos, nas próprias Forças Armadas, entre os da “linha dura” e os moderados; e pressões externas, da sociedade desencantada com o desrespeito a direitos humanos, em meio ao atrito do Poder Oficial com as forças de resistência ao regime. Fazemos a diferenciação da ótica da lei ao seu tempo e a abordagem de oposição crítica, atual, que parece não distinguir esses momentos. Propomo-nos a comparar o Direito com a teologia protestante em suas abrangências da vida humana, a exigir, essa compreensão para o seu conhecimento; e, também, suas ambiguidades, comparáveis sob certos aspectos e suas diferenciações. Analisamos o Julgamento da arguição de descumprimento de preceitos fundamentais, movida pela Ordem dos Advogados do Brasil, por seu Conselho Federal, desde as informações e contribuições de interpretação jurídica, da Advocacia Geral da União, por si, e juntando as contribuições dos Órgãos Oficiais, por ela assessorados, bem como o Parecer da Procuradoria Geral da República, que a todos avaliou, opinando pela “improcedência” da ação. Além disso, analisamos as manifestações dos ditos “amici curiae” (amigos da Corte), várias participações. Em todos os casos emitindo juízo de valor aos referidos trabalhos, buscando coerência com a postura teórica dessa dissertação.
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BORGES, C. M. F. "Arguição de descumprimento de preceito fundamental: aspectos processuais." Universidade Federal do Espírito Santo, 2009. http://repositorio.ufes.br/handle/10/2697.

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Made available in DSpace on 2016-08-29T11:13:11Z (GMT). No. of bitstreams: 1 tese_3503_Sérgio Cupertino_Dissertação.pdf: 5033138 bytes, checksum: 4d13ecd7044f78b2d450191acbf2716c (MD5) Previous issue date: 2009-09-11
A presente dissertação tem por sentido analisar o enunciado normativo do artigo 557, do Código de Processo Civil. O referido enunciado normativo introduziu no subsistema do direito processual civil positivo norma jurídica de competência jurisdicional para o julgamento dos recursos cíveis com fundamento de validade na jurisprudência dominante dos tribunais. Portanto, a jurisprudência será analisada como fundamento de validade das decisões judiciais. Tomou-se como ponto de partida a correlação entre cultura, linguagem e direito para fixar o direito positivo como um sistema linguístico. Em seguida, passou-se a analisar as espécies normativas, em especial as normas de competências, para estabelecer o sistema do direito positivo como um sistema autorreferente. A diante foram examinadas as condições de validade das normas jurídicas sob o sistema de referência da teoria dos atos de fala normativos e da análise do discurso. Com esses pressupostos, avaliaram-se as competências do Estado, em especial, a competência jurisdicional. Com esses pressupostos deduziu-se a norma de julgamento prescrita no enunciado do artigo 557, do Código de Processo Civil. Ao fim, passou-se a analisar algumas questões práticas referentes ao terma.
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Mariano, Nayana Rodrigues Cordeiro. "Educação pela higiene: a invenção de um modelo hígido de educação escolar primária na Parahyba do Norte (1849-1886)." Universidade Federal da Paraíba, 2015. http://tede.biblioteca.ufpb.br:8080/handle/tede/7765.

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Submitted by Maike Costa (maiksebas@gmail.com) on 2016-01-27T12:22:59Z No. of bitstreams: 1 arquivototal.pdf: 6161403 bytes, checksum: 29fa33732cc78df361143859526b91f6 (MD5)
Made available in DSpace on 2016-01-27T12:22:59Z (GMT). No. of bitstreams: 1 arquivototal.pdf: 6161403 bytes, checksum: 29fa33732cc78df361143859526b91f6 (MD5) Previous issue date: 2015-02-23
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior - CAPES
This thesis aims to discuss the invention of a healthy model of school education in primary education in Parahyba do Norte, during the period between 1849, moment of the publication of the first General Regulation of Primary Education, and 1886, launch period of the last Regulation dedicated to the instruction in the monarchical regime. During the research, I had contact with a range of documents, such as: newspapers, reports, laws, decrees, almanacs, magazines, school textbook and manuscripts. In this way, the thesis´ argument was built considering that, from the second half of the nineteenth century, the consolidation phase of the new nation, the establishment of the Brazilian/Parahyba school was in progress, and the precepts of the medical order were present in the process of schooling. Although Parahyba do Norte were dialoguing about what was being produced in the Court, the province had its own specificities as it was the case of the 1849 Regulation, rich in precepts derived from the medical order and that was pioneer in this type of regulation concerning that province, and at the same time, serving to guide other legislations in the period studied here. The local political elites showed them up in full action in this modeling and disciplining and regulatory strategies, embedded in a civilizing discourse, dictated standards for the urban space and, especially for school education. Thus, the cited Regulation, as the others that were being published during the period of this study, indicated the autonomy of the provincial political elite in relation to the central power, which noticed in the medical-hygienic speech, a possible way to join the "civilized" world. It was, therefore, in this way that the invention of a healthy model of school education has taken place. The work was regarded as a problem from the biopolitics category, discussed by Foucault as an institutional procedure of collective administration. With the population growth and the development of the cities, life in society brought transformations that called for interventions in order to manage the population. Consequently, the medicine, posing itself as one of the responsible for the building of the national state, made use of mechanisms of individualizing and generalizing intervention, radiating the norm within the miscellaneous spheres that formed the society. Thus, the medical precepts began to infuse standards ranging from the simple act of washing hands to orthopedic care of those who attended school. Diagnosing contagious diseases, guiding the materiality of the school building, indicating the care related to the body and clothes, prescribing gymnastics, showing the importance of vaccination and purging what was considered pernicious, that is, producing knowledge and power, the medical order was consolidating a healthy model for school education, which was trodden hand in hand with the provincial political elite, with the purpose of instructing, ordering and civilizing the population.
A presente tese tem por objetivo discutir a invenção de um modelo hígido de educação escolar na instrução primária na Parahyba do Norte, no recorte compreendido entre 1849, momento de publicação do primeiro Regulamento Geral da Instrução Primária, e 1886, período de lançamento do último Regulamento destinado à instrução no regime monárquico. No transcorrer da pesquisa, dialoguei com uma documentação variada, como: jornais, relatórios, leis, decretos, almanaques, revistas, compêndio escolar e manuscritos. Nesse percurso, o argumento de tese foi construído considerando que, a partir da segunda metade do século XIX, momento de consolidação da nova nação, estava em curso a constituição da escola brasileira/parahybana, e os preceitos da ordem médica estiveram presentes no processo de escolarização. Embora dialogando com o que estava sendo produzido na Corte, a Parahyba do Norte teve as suas especificidades como foi o caso do Regulamento de 1849, rico em preceitos oriundos da ordem médica e que foi pioneiro nesse tipo de normatização na mencionada Província, servindo ao mesmo tempo para orientar outras legislações no período aqui estudado. As elites políticas locais apresentaram-se em plena atuação nessa modelagem e estratégias de disciplinarização e regulamentação, embebidas de um discurso civilizador, ditaram normas para o espaço urbano e, especialmente, para a educação escolar. Assim, o referido Regulamento, como os demais que foram sendo elaborados ao longo do período deste estudo indicaram autonomia da elite política provincial em relação ao poder central, que viu no discurso médico-higiênico, uma possível via para ingressar no mundo “civilizado”. Foi, portanto, nesse movimento que se processou a invenção de um modelo hígido de educação escolar. O trabalho foi problematizado a partir da categoria biopolítica, discutida por Foucault como um procedimento institucional de administração da coletividade. Com o aumento populacional e o crescimento das cidades, a vida em sociedade trouxe transformações que pediam intervenções para gerenciar a população. Logo, a medicina, se colocando como uma das responsáveis pela edificação do Estado nacional, utilizou-se de mecanismos de intervenção individualizante e generalizante, irradiando a norma no interior das diversas esferas que constituíram a sociedade. Assim, preceitos de natureza médica passaram a infundir normas que iam do simples ato de lavar as mãos aos cuidados ortopédicos daqueles que frequentavam a escola. Diagnosticando doenças contagiosas, orientando a materialidade do prédio da escola, indicando os cuidados com o corpo e as roupas, prescrevendo a ginástica, divulgando a importância da vacinação e purgando o que era considerado pernicioso, isto é, produzindo saberes e poderes, a ordem médica foi consolidando um modelo hígido para a educação escolar, percurso que foi trilhado de mãos dadas com a elite política provincial, com o objetivo de instruir, ordenar e civilizar a população.
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Nóbrega, Sávio Salomão de Almeida. "Arguição de descumprimento de preceito fundamental no Direito Tributário." Pontifícia Universidade Católica de São Paulo, 2018. https://tede2.pucsp.br/handle/handle/21772.

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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior - CAPES
It is stated that the limitations on the power to tax contained in article 150 of the Federal Constitution are, in fact, fundamental rights of taxpayers, because they play a dual function in the subjective plane continue to act as a guarantee of individual freedom; and on the objective plane have assumed an institutional dimension from which their content must be functionalized for the attainment of the purposes and values proclaimed constitutionally. It is also pointed out that they also derive from the fundamental rights of freedom and property contained in Article 5 of the Constitution, giving them normative density or specific meaning in the field of taxes. This association is possible due to the opening clause inscribed in paragraph 2 of article 5 of the Constitution. It is shown that if legality, isonomy, nonretroactivity, priority, the prohibition of tribute with confiscatory effect and immunities are fundamental rights, they will also constitute fundamental precepts. It is maintained that noncompliance with these guarantees of the taxpayers by act of the Public Authority makes it possible to join the Supreme Court by means of the Arrangement of Non-compliance with Basic Precept, covered by Article 102, paragraph 1 of the Federal Constitution and regulated by Law n . 9,882 / 99. In the end, it is demonstrated that by means of the non-compliance argument, any act or omission of the Public Power, whether normative or non-normative, abstract or concrete, prior or subsequent to the Federal, State or Municipal Constitution, and from any body or entity of the Legislative, Executive and Judiciary
Afirma-se que as limitações ao poder de tributar constantes do artigo 150 da Constituição Federal constituem, na verdade, direitos fundamentais dos contribuintes, porque desempenham uma dupla função no plano subjetivo continuam a atuar como garantia da liberdade individual; e no plano objetivo assumiram uma dimensão institucional a partir da qual seu conteúdo deve funcionalizar-se para a consecução dos propósitos e valores proclamados constitucionalmente. Aponta-se que também decorrem dos direitos fundamentais da liberdade e propriedade constantes do artigo 5º da Constituição, conferindo-lhes densidade normativa ou significado específico no campo dos tributos. Essa associação mostra-se possível por força da cláusula de abertura insculpida no § 2º do artigo 5º da Constituição. Demonstra-se que se a legalidade, a isonomia, a irretroatividade, anterioridade, a vedação ao tributo com efeito confiscatório e as imunidades configuram-se direitos fundamentais, configurarão, também, preceitos fundamentais. Sustenta-se que o descumprimento dessas garantias dos contribuintes por ato do Poder Público faz surgir a possibilidade de ingresso ao Supremo Tribunal Federal por via da Arguição de Descumprimento de Preceito Fundamental, encampada no artigo 102, § 1º da Constituição Federal e regulamentada pela Lei n. 9.882/99. Ao final, demonstra-se que por meio da arguição de descumprimento controla-se qualquer ato ou omissão do Poder Público, seja normativo ou não normativo, abstrato ou concreto, anterior ou posterior à Constituição, federal, estadual ou municipal, e proveniente de qualquer órgão ou entidade do Legislativo, Executivo e do Judiciário
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Squillaci, Laurie Lynn. "Preceptor Training and Nurse Retention." ScholarWorks, 2015. https://scholarworks.waldenu.edu/dissertations/303.

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Nurse turnover is a significant problem that has led to a nursing shortage in hospitals, particularly in rural hospitals. The nursing shortage will continue to grow if changes are not implemented to retain qualified nurses. Nurse turnover puts patients at risk for substandard care and increases healthcare-related costs, as organizations try to recoup costs to train and orient new nurses. Retention, turnover, and quality of care are important organizational drivers. One strategy that targets each of these drivers is to have newly hired nurses partake in a preceptorship, where a preceptor facilitates the assimilation and amalgamation of newly hired nurses into their role. Guided by the preceptor conceptual framework, the purpose of this project was to develop and plan a preceptor-training program, which targeted the field sites specific needs. Preceptor and preceptee roles were defined and training modules were created on topics such as communication, adult learning, diversity, time management, assessment, critical thinking, and problem solving. One master binder was created that contained the content required to teach each module of the preceptor-training program. The field site will use this information in conjunction with different delivery methods to implement and evaluate the program. The evaluation plan is to perform formative evaluation after each module is presented and summative evaluation at the conclusion of the allotted training days, using a Likert scale questionnaire. Establishing an instructive program for preceptor training may assist and support preceptors in their role; this program may also affect the preceptee's job satisfaction and ultimately, retention. Safe, efficient, quality care is the cornerstone of the social change implications in practice. Preceptors may feel better about the precepting process and patients may benefit from improved care.
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Webster, Althea Louise. "Preceptor Progam for New Graduate Nurses." ScholarWorks, 2016. https://scholarworks.waldenu.edu/dissertations/2431.

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The transition from student to new graduate nurse is a difficult conversion. The challenges of the new graduate are the demanding workload, lack of clinical skills, and incivility from staff nurses and unfamiliar institutional cultures. More than 40% of new graduate nurses report making medication errors and feel unprepared to recognize and intervene in life-threatening complications that keep the patient safe from harm. Preceptorship is a clinical instructive model in which a professional relationship provides new graduate nurses with access to a clinical expert and role model within a preset time frame. The goal of the program was to evaluate the outcomes of a preceptorship program that individualized a teaching-learning method in which a new graduate nurse was assigned a clinical expert in order to experience the day-to-day practice with a role model and a resource in the clinical setting. At the conclusion of the orientation process, the graduate nurse identified confidence in their ability to complete assigned skills, they were more motivated to remain on staff in the facility, and the retention of the new graduate nurses increased from 40% to 100% at the 1 year mark. The graduate nurses evaluated the program, the preceptor and the assigned competencies and the facility and the probability of continuing on staff. The surveys were collected by management, and evaluated for rigor, which revealed encouraging results of the program. The facilitation and integration of the preceptor program for new graduate nurses changed the perception of competency within the facility as it relates to the discipline of nursing and moves the graduate toward professional growth, establishing a changing environment in the facility's community of healthcare.
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Campagnone, Zilda Maria Matheus. "Marketing político: preceitos teóricos x práticas eleitorais." reponame:Repositório Institucional do FGV, 1990. http://hdl.handle.net/10438/5342.

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Made available in DSpace on 2010-04-20T20:17:31Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 1990-07-12T00:00:00Z
Correlações entre preceitos teoricos ditados pelos especialistas em Marketing Político e as práticas eleitorais adotadas pelos candidatos a Presidência da República, que disputam o 2 turno das eleições presidenciais- Brasil/ 1989
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Guerra, Caminiti Estrella. "El precepto del ordo temporum en los Comentarios reales de Los Incas." Pontificia Universidad Católica del Perú, 2014. http://repositorio.pucp.edu.pe/index/handle/123456789/114117.

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SANTOS, Marcos André Couto. "Argüição de descumprimento de preceito fundamental : limites e finalidades do Instituto no Direito Constitucional Brasileiro." Universidade Federal de Pernambuco, 2003. https://repositorio.ufpe.br/handle/123456789/4854.

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O objetivo da presente Dissertação consiste em aferir os limites e as finalidades constitucionais da Argüição de Descumprimento de Preceito Fundamental, específico instrumento de controle de constitucionalidade concentrado do Direito Constitucional Positivo Brasileiro, previsto atualmente no parágrafo 1º, do art. 102, da Constituição Federal de 1988, regulado pela Lei Federal nº 9.882/99. Tal estudo, eminentemente constitucional, justifica-se diante da necessidade de atestar as potencialidades de manejo deste novel instituto jurídico. A Dissertação é desenvolvida em três capítulos, quais sejam: 1-) Contextualização e características da Argüição de Descumprimento de Preceito Fundamental no Brasil, bem como sua comparação com institutos congêneres do direito estrangeiro; 2-) Análise do referido instituto através do detalhamento dos seus principais elementos, quais sejam: o descumprimento e o preceito fundamental ; 3-) Estabelecimento da dinâmica da referida Argüição de Descumprimento de Preceito Fundamental, em sede do controle de constitucionalidade perante o Supremo Tribunal Federal, especialmente na busca de uma maior promoção e proteção da cidadania com a garantia da dignidade da pessoa humana. Ao final, são apresentadas sugestões de modificação na legislação e na interpretação do referido instituto constitucional, almejando que o presente estudo sirva como contribuição a clarificar aspectos relevantes da Argüição de Descumprimento de Preceito Fundamental no Brasil, potencializando sua utilização dentro dos seus adequados contornos e destinações
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Bernardina, Alexandre Caiado Ribeiro Dalla. "ADPF: Instrumentos de defesa dos preceitos constitucionais fundamentais." Faculdade de Direito de Vitoria, 2006. http://191.252.194.60:8080/handle/fdv/34.

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O estudo refere-se à Argüição de Descumprimento Preceito Fundamental prevista no artigo 102, §1º da Constituição Federal de 1988 e regulamentada pela Lei nº 9.822/99. O objetivo desta pesquisa é analisar o objeto da ADPF e os pressupostos de admissibilidade desta ação previstos na Lei nº 9.822/99. O método científico utilizado caracteriza-se por uma abordagem dialética e pela utilização de técnicas de pesquisa bibliográfica e documental. O referencial teórico é a doutrina kelseniana e seus postulados. Serão analisados conceitos de teoria geral do direito, conceitos próprios de direito constitucional e institutos estrangeiros que inspiraram o legislador brasileiro na regulamentação da ADPF. O desconhecimento da comunidade jurídica e a interpretação atualmente prevalecente, inclusive perante a Corte Suprema, em relação a conceitos basilares da ADPF e seus pressupostos amesquinham a relevância desta ação constitucional. Esta pesquisa demonstra a necessidade de uma revisão dos conceitos, atualmente preponderantes na comunidade jurídica nacional, acerca do âmbito de impugnação e dos pressupostos da ADPF para que seja assegurada a efetiva utilização desta ação como principal instrumento de defesa dos preceitos constitucionais fundamentais.
The present work addresses the Challenge based on default of Fundamental Precept (ADPF) pursuant to article 102, first paragraph of the 1988 Federal Constitution of the Federative Republic of Brazil and regulated by Law 9,822/99. The main goal of this research is to analyze the object of the ADPF and the right of action pursuant to Law 9,822/99. The scientific method used is characterized by a dialectic approach and by the use of bibliographical and documental research techniques. The theoretical reference is the doctrine of Hans Kelsen and its postulates. Concepts of the Theory of Law, concepts of Constitutional Law and foreign statutes that have inspired the Brazilian Lawmaker in the regulation of the ADPF will be analyzed. The lack of knowledge in the legal community and the current case law, including in the Brazilian Supreme Court, as to the basic concepts of the ADPF and its conjecture belittle the relevance of such constitutional remedy. This research demonstrates the need for a review of the current prevailing concepts among the national legal community regarding the means of impugnation and the conjecture of the ADPF in order to safeguard the effective use of such action as the main instrument of defense of the fundamental constitutional precepts.
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Ribeiro, Guilherme Pinho. "Amicus Curiae e Arguição de Descumprimento de Preceito Fundamental (ADPF) : o aprimoramento da legitimidade democrática e plural das decisões /." Universidade Estadual Paulista (UNESP), 2017. http://hdl.handle.net/11449/152509.

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Este trabalho investiga a atuação do amicus curiae no âmbito do controle concentrado de constitucionalidade e, mais particularmente, nas arguições de descumprimento de preceito fundamental (ADPFs) cujo mérito foi julgado pelo Supremo Tribunal Federal (STF) até julho de 2017. Inspirado em estudos empíricos que se debruçaram sobre o amicus curiae no direito norte-americano, especialmente no âmbito da Suprema Corte, são examinadas onze ADPFs, levantando-se os argumentos trazidos pelos principais atores do processo, aí inclusos os amici curiae, e verificando como esses argumentos reverberaram nas decisões da Corte. A dissertação está organizada em três capítulos. Os dois primeiros são de caráter propedêutico, ao passo que o terceiro encerra o centro da investigação. Naqueles, examinam-se, respectivamente, os traços principais da ADPF e do amicus curiae. Neste, procede-se ao exame detalhado das onze ADPFs selecionadas. As principais conclusões do estudo são as seguintes: os amici curiae apresentam argumentos novos no processo, embora invariavelmente também retomem argumentos já expressos por outros atores do processo; os argumentos dos amici são levados em consideração nas decisões dos ministros, embora de modo irregular e, por isso, imprevisível; não há correlação entre o desfecho majoritariamente defendido pelos amici em um dado processo e a decisão do STF, de modo que a chamada “teoria do barômetro” não é apta a explicar o impacto dos amici no processo decisório no universo aqui considerado.
This work investigates the participation of the amicus curiae in the Brazilian system of abstract judicial review, more particularly in the so-called arguição de descumprimento de preceito fundamental (literally, Claim of Non-Compliance with a Fundamental Precept, an action aimed at countering the violation of a fundamental constitutional norm, hereafter ADPF). The scope of the investigation is all the ADPFs having been decided with prejudice until July 2017, which amounts to eleven cases. The major source of inspiration for this work was a set of US empirical studies devoted to the amicus curiae, especially in the context of Supreme Court cases. The arguments raised by the different participants of the trial are listed and confronted with the votes of the Brazilian Supreme Court (Supremo Tribunal Federal, STF) ministers. The dissertation is divided in three chapters. The first two are introductory, examining the key features of the ADPF and of the amicus curiae in Brazilian law, whereas the third comprises the empirical examination of the ADPFs. The main results of the study are: the amici curiae have presented many new arguments in the context of each case, although they never fail to repeat arguments already voiced by other participants; the arguments of the amici are taken in consideration in the votes, but in an irregular and therefore unpredictable way; there is no correlation between the outcome expected by the amici in a case and the Court’s decision, which renders the so-called “Barometer Theory” unable to explain the impact of the amici on the decision process, at least within the set of decisions examined in this investigation.
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Galgano, Nicola Stefano. "O preceito da Deusa: o não ser como contradição em Parmênides de Eléia." Universidade de São Paulo, 2015. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/8/8133/tde-29092015-162053/.

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O presente trabalho é um estudo da noção de não ser em Parmênides. Este estudo se propõe a preencher uma falta que, ao longo do século XX e agora no XXI, foi se tornando cada vez maior, na medida em que crescia o interesse por essa noção extraordinária, que pertence ao universo da lógica e da ontologia antigas e da nossa atualidade. Para evidenciar essa noção o trabalho deixou de lado os demais aspectos do poema, principalmente o estatuto do ser, e se restringiu à análise da noção de não ser. Para tanto, foi desenvolvida uma metodologia que pudesse tornar claros tanto o problema inicial parmenidiano quanto a solução que ele propõe. Descobriu-se, então, uma habilidade específica de Parmênides em observar o comportamento da mente humana; com isto, o estudo esclareceu o papel do método de Parmênides para compensar a amechanie (falta de recursos) do homem comum na compreensão do mundo. Ele identifica o não ser como objeto virtual que enganosamente confunde aquele que se põe no caminho da pesquisa, pois, para Parmênides, o não ser é impossível. Com a noção desta impossibilidade ele determina, discute e aplica o método que garante a persuasão verdadeira, um autêntico princípio de não-contradição, mas diferente daquele de Aristóteles. A este princípio enunciado pela thea, para distingui-lo daquele do Estagirita, o autor dá o nome de Preceito da Deusa.
The present work is an inquiry into the notion of non-being in Parmenides. The study has the purpose of filling a lack that increased, along the XX century and now in the XXI, according to the growth of concern about this extraordinary notion, which belongs to the universe of ancient and modern logic and ontology. With the aim of making this notion evident, the work put aside the other aspects of the poem, mainly the statute of being, and was restricted to the analysis of the notion of non-being. For this reason, a methodology was developed that could make clear both the initial parmenidian problem and the solution that he offers. A specific ability was discovered, that of Parmenides as observer of the human mind; with this, the study made clear the role of Parmenides method to compensate the amechanie (lack of resource) of the common man in understanding the world. He identifies the non-being as a virtual object that deceptively confounds that who takes the way of inquiry, because, to Parmenides, non-being is impossible. With the notion of this impossibility, he determines, discusses and applies the method that certifies the true persuasion, an authentic principle of non-contradiction, albeit different of that of Aristotle. To this principle enunciated by the thea, to distinguish it from that of Stagirite, the author gives the name of Precept of the Goddess.
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Gomes, Filipe Lôbo. "O preceito fundamental como instrumento de concretização dos direitos fundamentais : por uma perspectiva legitimante do Estado democrático de direito." Universidade Federal de Alagoas, 2006. http://repositorio.ufal.br/handle/riufal/781.

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The subject of the dissertation is The fundamental precept as instrument of materialization of the fundamental rights: for a legitimating perspective of the Democratic State of Right". The development of the present study seeks to present the effects that an interpretation concretizadora of the concept of fundamental precept, of the list of having legitimated and of the principle of the subsidiariedade in noncompliance´s arguing of fundamental precept can check in a perspective of legitimating the Brazilian State.The analysis seeks to approach, inside of the limits planed previously, some of the most controversial aspects of the Law no. 9.882/99. The general objective of this dissertation is to attest the property of noncompliance s arguing of fundamental precept as an instrument of popular access to the concentrated jurisdiction of the Supreme Federal Tribunal in defense of the fundamental rights. To this end, the deductive method was used in the delimitation of the concept of fundamental precept, of the elements that compose it, with more detained analysis in the fundamental rights and at the principle of the human person's dignity. Inside of the inductive method, the study proceeds in the understanding of the people concept and of its importance as titular of the state power. Like this, the legitimating base of the State passes referring to the people concept, in a wide and including dimension to Friedrich Müller's way, everything based on the subject introduced in the only paragraph of the art. 1st of the Federal Constitution, that lifts the fact of whole power emanates from the people, that exercises it by means of its elect representatives or directly, in the terms of the Constitution. The study moves forward, then, in the understanding of the function of the judiciary as defender of the fundamental precepts, notedly, the fundamental rights, regarding the characterist of substancialist republic present in Brazil, where the attendance of the social longings justifies a change of the almost absolute theory of the separation of the powers. The positive base of the assertive has supporting, concerning the thematic discussed, in the competence of the Supreme Federal Tribunal as guard of the Constitution,according to the art. 102 of the Federal Constitution. Later on, the attention returns to the theory of the materialization of Müller, a theory that gets the creative activity of the interpreter guided by the program of the norm and for the reality (for the context), seeking to present method and road insurances to understand the list of having legitimated to question violation to fundamental precept and to the principle of the subsidiariedade, uncertain juridical concepts, lacking of complementation for they be applied. The materialization method, in that line, is used as important procedure to avoid the judicial activism and the outrage. To the end, after the analysis of the theoretical and jurisprudential bases more important, and consolidating all the foundations fanned previously, it is advanced about the demarcation of those legitimated to impetrate the noncompliance`s arguing of fundamental precept and of the principle of subsidiariedade applied to this, being supplied position guided by a wide legitimacy, pondered by the filter of transcendency, and for the understanding that the principle of the subsidiariedade should have in mind the ineffectiveness of the actions of the diffuse and concentrated control of constitutionality.
Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
O tema da dissertação é: O preceito fundamental como instrumento de concretização dos direitos fundamentais: por uma perspectiva legitimante do Estado Democrático de Direito . O desenvolvimento deste estudo visa apresentar os efeitos que uma interpretação concretizadora do conceito de preceito fundamental, do rol de legitimados e do princípio da subsidiariedade em sede de argüição de descumprimento de preceito fundamental pode conferir numa perspectiva de legitimar o Estado brasileiro. A análise visa abordar, dentro dos limites traçados anteriormente, alguns dos aspectos mais controversos da Lei nº 9.882/99. O objetivo geral desta dissertação é atestar a propriedade da argüição de descumprimento de preceito fundamental como um instrumento de acesso popular à jurisdição concentrada do Supremo Tribunal Federal em defesa dos direitos fundamentais. Para este fim, foi utilizado o método dedutivo na delimitação do conceito de preceito fundamental, dos elementos que o compõem, com análise mais detida nos direitos fundamentais e no princípio da dignidade da pessoa humana. Dentro do método indutivo, o estudo segue na compreensão do conceito de povo e de sua importância como titular do poder estatal. Desta forma, a base legitimatória do Estado passa a se referir ao conceito de povo, numa dimensão ampla e abrangente à moda de Friedrich Müller, tudo com base na disciplina carreada no parágrafo único do art. 1º da Constituição Federal, que levanta o fato de que todo o poder emana do povo, que o exerce por meio de seus representantes eleitos, ou diretamente, nos termos da Constituição. O estudo avança, então, na compreensão da função do judiciário como defensor dos preceitos fundamentais, notadamente, os direitos fundamentais, considerando a característica de república substancialista presente no Brasil, onde o atendimento dos anseios sociais justifica uma mudança da quase absoluta teoria da separação dos poderes. A base positiva da assertiva tem sustentação, no tocante à temática discutida, na competência do Supremo Tribunal Federal como guarda da Constituição, conforme o art. 102 da Constituição Federal. Posteriormente, a atenção se volta à teoria da concretização de Müller, uma teoria que preconiza a atividade criativa do intérprete guiada pelo programa da norma e pela realidade (pelo contexto), visando apresentar método e caminho seguros para compreender o rol de legitimados a questionar violação a preceito fundamental e ao princípio da subsidiariedade, conceitos jurídicos indeterminados carentes de complementação para serem aplicados. O método de concretização, nessa linha, é utilizado como importante procedimento para se evitar o ativismo judicial e a arbitrariedade. Ao fim, depois da análise das bases teóricas e jurisprudenciais mais importantes, e consolidando todos os fundamentos aventados anteriormente, avança-se sobre a demarcação dos legitimados a manusear a argüição de descumprimento de preceito fundamental e do princípio da subsidiariedade aplicado a esta, fornecendo-se posição orientada por uma legitimidade ampla, ponderada pelo filtro da transcendência, e pelo entendimento de que o princípio da subsidiariedade deve ter em vista a inefetividade das ações do controle difuso e concentrado de constitucionalidade.
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Young, Jacquelyn Estelle. "Development of a Guide to Successful Onboarding of New Nurse Graduates." ScholarWorks, 2016. https://scholarworks.waldenu.edu/dissertations/2182.

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The literature indicates that serving as a preceptor for new nurse graduates can be challenging and stressful without proper training in this role. Many organizations appoint preceptors without providing training and support for the role, which negatively impacts both the new nurse and the preceptor. Evidence shows that a preceptor workshop can cultivate the knowledge and skills needed to train and precept new nurse graduates. Further, there is evidence that preceptorship programs ease new graduates' transition to practice, increase employee satisfaction, and improve the quality of care provided to clients. The purpose of this developmental project was to develop a preceptor workshop to prepare registered nurses to serve in the capacity of preceptors within a local agency to ease the transition for new nurse graduates into practice, increase employee satisfaction, increase retention rates, and promote higher quality of care within organizations. The preceptor workshop proposed in this project incorporates Watson's caring theory, Benner's novice-to-expert model, and Wright's domain-specific competency assessment model. These theoretical frameworks served to guide the curriculum and design of an eight-module workshop. This workshop will be shared with the partnering organization with the recommendation for implementation and evaluation within the next year. Development of an effective training program for preceptors will result in positive social change by improving outcomes for preceptors, preceptees, the organization, and the clients. Implementing this workshop will have a positive impact on the quality of care provided to clients within the organization by the affects on retention rates, satisfaction, and transition to practice.
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Thomas, Jeanne. "Nurse Preceptor Self-Efficacy| Best Practices for Professional Development." Thesis, University of Hartford, 2015. http://pqdtopen.proquest.com/#viewpdf?dispub=3669397.

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Nurses assume preceptor responsibilities in addition to usual nursing duties and most have minimal pedagogical preparation for the role. However, preceptors influence the competence of new staff through their instruction. The development of self-efficacy is vital to patient outcomes and safety. Using Bandura's (1997) framework of self-efficacy, ten proficient preceptors participated in an action research study that included individual interviews and focus groups related to the research question: What do proficient nurse preceptors report about the development of their preceptor self-efficacy for the purpose of recommending ongoing professional development and best practices within a hospital setting?

Preceptors identified thirteen best practices for ongoing professional development within their hospital. These practices include areas of Instruction, Preceptor Support and Professionalism. The largest number of findings were within Instruction. Preceptors are the first teachers of new hires within hospitals. Effective instruction was predicated upon the existence of role support and inculcation of professionalism within the preceptor culture.

Recommendations for practice include adoption of these best practices into ongoing professional development curricula. A monthly preceptor forum, to facilitate preceptor networking and sharing, is recommended. Future research might examine teaching strategies utilized by preceptors and the timing of these strategies when engaged in precepting. A comparative study using a self-efficacy tool for assessment could be conducted to ascertain whether the preceptor forum was building self-efficacy among the preceptors in comparison to another non-participating group of preceptors.

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Simonpietri, Fernández Javier C. "El modelo liberal de Gobierno, sus preceptos y procedimientos." Tesis, Universidad de Chile, 2007. http://repositorio.uchile.cl/handle/2250/108959.

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En un periodo relativamente corto de tiempo, el modelo liberal de gobierno se ha extendido desde los centros más poderosos de Occidente hasta las naciones arraigadas de Oriente, convirtiéndose en el estándar de la política global, en el modelo a seguir desde el punto de vista del derecho constitucional y de la economía política. Pese a su innegable prominencia, el modelo liberal de gobierno avanza sin ser efectivamente entendido por los ciudadanos que subsume e incluso por los propios actores políticos que lo fomentan. Asimismo, su vínculo con el abarcador proceso de globalización, aunque es ampliamente reconocido, permanece poco comprendido más allá de las ligazones contingentes de la política local, de su influencia a grandes rasgos sobre las culturas regionales y nacionales, o de la ambigua pero errada intuición que apunta a que liberalizar es sinónimo de entregar a los privados o eliminar el rol estatal. La presente tesis intenta precisar una caracterización adecuada del modelo al que de ordinario se refiere simplemente como democracia, examinando en detalle tanto sus preceptos como sus procedimientos, eso es, tanto sus mecanismos genéricos como su concepción del humano y del quehacer ciudadano. Sucintamente, mediante este análisis se observará, primero, la configuración de república que sostienen las democracias contemporáneas y, segundo, la dinámica que surge a partir de la implementación del esquema constitucional republicano y de la economía política liberal, argumentando en última instancia que dicha dinámica distorsiona tanto el funcionamiento de las repúblicas como el de los libres mercados.
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Walker, Abbe. "Finding virtue in the feminine Plutarch's precepts for women /." Tallahassee, Fla. : Florida State University, 2008. http://purl.fcla.edu/fsu/lib/digcoll/undergraduate/honors-theses/341771.

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Daniels, Cathy Herring. "Consistency in Clinical Preceptor Field Training for Sonography Students." ScholarWorks, 2016. https://scholarworks.waldenu.edu/dissertations/2924.

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Consistency in clinical preceptor training for sonography students is important in assuring equity in sonography student evaluation. Review of a local community college sonography program revealed a gap between expected roles and responsibilities of clinical preceptorship and what was actually done in the clinical setting. The purpose of this project study was to explore perceptions of graduates and preceptors regarding what constituted best practices in the evaluation of sonography students in the clinical setting. Knowles's theory of active learning provided a framework for understanding the student-preceptor relationship in the evaluation process. Research questions focused on sonography graduates' and clinical preceptors' perceptions of important practices for ensuring consistency and equity in clinical evaluation. A case study design composed of face-to-face interviews with 5 graduates and 5 preceptors at the study community college was used to address the research questions. Sonography graduates were at least 2 years post-graduation; preceptors had at least 1 year with the program and at least 2 years of clinical experience. Interview data were transcribed verbatim and open coded to identify common themes. Four themes were identified: similar definitions of consistency in evaluation, importance of immediate feedback after skillls performance, potential favoritism in clinical evaluation, and the need to enforce program policies. Findings were used to design a clinical preceptor training workshop that could provide a better understanding of effective measures to attain consistency and equity in the evaluation process, fostering positive social change by helping prepare sonography students as competent practitioners to address health care needs locally and globally.
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Rocha, Saulo Cruz. "O preceito do jejum numa instituição religiosa : implicações subjetivas a partir da ótica foucaultiana." Universidade de Fortaleza, 2016. http://dspace.unifor.br/handle/tede/100383.

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Made available in DSpace on 2019-03-30T00:13:26Z (GMT). No. of bitstreams: 0 Previous issue date: 2016-12-16
This study deals with the subjective implications of the religious precept of fasting in subjects inserted in a religious institution, from the theoretical perspective of Michel Foucault on the precept and practices of penance, specially developed in The hermeneutic of the subject and in History of sexuality. We sought to investigate the process of elaboration of the meanings attributed to the religious precept of fasting and to identify how the ascetic practices precepted, experienced in the institution, can be articulated as elements that generate subjectivity. Semi-structured interviews were conducted with young participants of the Shalom Catholic Community in Fortaleza, Ceará, randomly and voluntarily selected at the institution, whose reports were read under the discourse analysis framework. Among the aspects addressed, the institutional application of the ¿ascetic-monastic¿ model stands out, in which fasting is not meant as a mere restriction of the alimentary order, but constitutes one of the elements of a series of penitential practices aiming to dominate the carnal impulses and the renunciation of self. The exercise of this asceticism, which Foucault calls ¿self-practices¿, establishes a formulation of truth about individuals, based on two fundamental aspects of Christian spirituality: the principle of contemplation, by which the mysticism imposes itself on all social relations, establishing the sacred about human thinking and action; and the principle of obedience, by which the subject places himself in a permanent condition of dependence upon another and sacrifices of his own will. This is made possible by the affective and social support provided by the group and by learning techniques and control developed under strong hierarchical structures, by an instruments of examination of conscience and of confession systematically adopted in the religious institution. Key-words: fasting, religion, Foucault, precept, subjectivity.
Este estudo se debruça sobre as implicações subjetivas do preceito religioso do jejum em sujeitos inseridos numa instituição religiosa, a partir da perspectiva teórica de Michel Foucault acerca do preceito e das práticas de penitência, especialmente desenvolvidos em A hermenêutica do sujeito e em História da sexualidade. Buscou-se investigar o processo de elaboração de sentidos atribuídos ao preceito religioso do jejum e identificar como as práticas ascéticas preceituais, vivenciadas na instituição, podem se articular como elementos geradores de subjetividade. Foram realizadas entrevistas semiestruturadas com jovens participantes da Comunidade Católica Shalom em Fortaleza, Ceará, selecionados aleatoriamente e voluntariamente na instituição, cujos relatos foram lidos sob o referencial da análise do discurso. Dentre os aspectos abordados, destaca-se a aplicação institucional do modelo ¿ascético-monástico¿ pelo qual o jejum não é significado como uma mera restrição de ordem alimentar, mas se constitui como um dos elementos de uma série de práticas penitenciais visando o domínio sobre os impulsos carnais e a renúncia de si. O exercício desta ascética, que Foucault denomina como ¿práticas de si¿, institui uma formulação de verdade sobre os indivíduos, baseando-se sobre dois aspectos fundamentais da espiritualidade cristã: o princípio da contemplação, pelo qual a mística se impõe sobre todas as relações sociais, instaurando o sagrado sobre o pensar e o agir humano; e o princípio da obediência, pelo qual o sujeito se coloca numa condição permanente de dependência sob outrem e de sacrifício da própria vontade. Isto é possibilitado pelo suporte afetivo e social proporcionado pelo grupo e por técnicas de aprendizagem e controle desenvolvidas sob fortes estruturas hierárquicas, por uma complexa rede discursiva e por instrumentos de exame de consciência e de confissão sistematicamente adotados na instituição religiosa. Palavras-chave: jejum, religião, Foucault, preceito, subjetividade.
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Moraes, Jos?? Diniz de. "O preceito fundamental arguitivo na ADPF: uma vis??o da pragm??tica jur??dica." Universidade Cat??lica de Bras??lia, 2016. https://bdtd.ucb.br:8443/jspui/handle/tede/2204.

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The main purpose of this work is to investigate the incidental scope of the new rules established by Law No. 9.882 / 99, which deals with the prosecution and judgment of the claim of non-compliance with a fundamental precept, which is part of art. 102, paragraph 1?? of the Federal Constitution, in the part concerning the concept of fundamental precept. It is based upon the premise that the traditional fundamental constitutional precepts cannot be confused with what it is called the demonstrative fundamental precepts, in other words, with those who lend themselves to the handling of the claim of non-compliance with a fundamental precept (ADPF). A semantic-pragmatic reading of the constitutional text, co-text and context concludes that a fundamental precept is not confused with any of the categories of constitutional norms, nor is it synonymous with constitutional norm, fundamental norm, constitutional principle, fundamental right or fundamental precept. The ADPF never had the redeeming purpose of the Federal Constitution assigned to it, let alone an instrument of protection of the sacred constitutional principles. Not by incompatibility or inadequacy, but by the simple fact that it was aimed at various goals. It was not intended to improve the system of concentrated control, it was not exclusively aimed at acts of public power, it did not differentiate between normative acts or concrete acts, and much less discriminate against fundamental norms of other constitutional norms. Its main objective was the observance and compliance with the fundamental precepts, that is, constitutional precepts that directly impose obligations and duties to any person, as long as they arise directly from the Constitution itself. A fundamental precept is a constitutional imposition that requires or prohibits a certain conduct. A constitutional norm that does not depend on legislative regulation nor the appeal to another normative system. And if only these are arguable, by going beyond the notion of fundamental precept fundamentally to broader fields, Law n??. 9.882 / 99 usurped a legislative function, since only by amendment to the Federal Constitution would it be possible to change the competence of the Federal Supreme Court. When contemplating interpretative elements beyond the text, with its theories, the Linguistic Analysis authorizes to specify the original notion of argumentative precept and to reveal, not a constitutional mutation, but a constitutional counterfeit, by elevating the ADPF to the level of other constitutional actions (ADI, ADC etc.), without a constitutional amendment and without the support on constitutional provisions. The ADPF is filed in almost all cases in which a constitutional obligation is directly violated, if there is no other constitutional provision for that specific measure. This is our notion of demonstrative fundamental precept.
Este trabalho tem por objetivo prec??puo investigar o ??mbito incidental das novas normas veiculadas pela Lei n?? 9.882/99, que disp??e sobre o processo e julgamento da argui????o de descumprimento de preceito fundamental, integrativa do ?? 1o do art. 102 da Constitui????o Federal, no que diz respeito ao conceito de preceito fundamental e de descumprimento. Parte da premissa de que os tradicionais preceitos constitucionais fundamentais n??o podem ser confundidos com os que se denomina aqui de preceitos fundamentais arguitivos, isto ??, com aqueles que se prestam ao manejo da a????o de argui????o de descumprimento de preceito fundamental (ADPF). A partir de uma leitura sem??ntico-pragm??tica do texto, cotexto e contexto constitucionais, chega-se ?? conclus??o de que um preceito fundamental arguitivo n??o se confunde com nenhuma das categorias de normas constitucionais, nem ?? sin??nimo de norma constitucional, de norma fundamental, de princ??pio constitucional, direito fundamental ou preceito fundamental. A ADPF originariamente nunca teve o prop??sito redentor da Constitui????o Federal que lhe atribu??ram e, muito menos, de instrumento de prote????o dos sagrados princ??pios constitucionais. N??o por incompatibilidade ou inadequa????o, mas pelo simples fato de que visava a fins bens diversos e a eles n??o se op??e. N??o visava a aprimorar o sistema de controle concentrado, n??o tinha como alvo exclusivamente os atos do poder p??blico, n??o diferenciava entre atos normativos ou atos concretos, e, muitos menos ainda, discriminar normas fundamentais de outras normas constitucionais. Seu principal objetivo era a observ??ncia e cumprimentos a alguns espec??ficos preceitos constitucionais, isto ??, preceitos constitucionais que diretamente imp??em obriga????es e deveres a qualquer pessoa, desde que decorrentes diretamente da pr??pria Constitui????o a injun????o. Um preceito fundamental arguitivo ?? uma imposi????o constitucional que obriga ou pro??be uma determinada conduta; uma norma constitucional que n??o depende de regulamenta????o legislativa nem o apelo a outro sistema normativo. E se apenas esses s??o argu??veis, a Lei n?? 9.882/99, ao extravasar a no????o de preceito fundamental arguitivo para campos mais vastos, usurpou fun????o legislativa, pois s?? por emenda ?? Constitui????o Federal seria poss??vel alterar a compet??ncia do Excelso STF. A Pragm??tica Lingu??stica ao contemplar elementos interpretativos para al??m do texto, com suas teorias, autoriza precisar a no????o origin??ria de preceito arguitivo e revelar, n??o uma muta????o constitucional, mas uma contrafa????o constitucional, ao elevar a ADPF ao n??vel das demais a????es constitucionais (ADI, ADC etc.), sem emenda constitucional, e sem respaldo em dispositivos constitucionais. Em quase todos os casos em que uma obriga????o constitucional ?? diretamente violada cabe ADPF, se n??o houver previs??o constitucional de outra medida espec??fica. Eis a no????o de preceito fundamental arguitivo.
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LIMA, FILHO Lauro Herbert de Araújo. "A arguição de descumprimento de preceito fundamental no sistema de controle de constitucionalidade brasileiro." Universidade Federal de Pernambuco, 2003. https://repositorio.ufpe.br/handle/123456789/4323.

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O presente trabalho pretende estabelecer os contornos jurídicos da Ação de Argüição de Descumprimento de Preceito Fundamental, partindo de sua gênese, ou seja, do Projeto Legislativo que o instituiu, a fim de especificar suas modalidades e campo de atuação. Para tanto, estabeleceu-se uma delimitação epistemológica do tema, objeto de estudo, observando-se também as formas de controle de constitucionalidade existentes no Brasil, para que se definisse o âmbito de aplicação do novel instituto jurídico, buscando-se uma compreensão do seu alcance e das diferenças com as outras formas de controle de constitucionalidade existentes da Carta Política de 1988. Como complementação, aprofunda-se na discussão dos denominados preceitos fundamentais, estabelecendo-se um paralelo com os direitos humanos e fundamentais, tendo como propósito identificar a real proposta do legislador, quando da criação do novo instituto. Finalizando o trabalho, busca-se um estudo comparativo com institutos afins no direito estrangeiro e o posicionamento do Supremo Tribunal Federal diante das ações em curso
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Silva, Willaine Araújo. "Isenções tributárias relativas ao ICMS e guerra fiscal : análise à luz do preceito federativo." Universidade Federal de Alagoas, 2011. http://www.repositorio.ufal.br/handle/riufal/1273.

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By the process of democratization, wich occurred in the 80's at Brazil, brought by the constitutional order of 1988, significant changes have taken place in Brazil, among them the largest political and administrative decentralization of the state, the increasing of autonomy and the reduction of federal implement of policies to the regional development promoted by the Federal Union. Emerged from these concepts the dissemination of an anti-cooperative behavior among the sub nationals governments, especially the exercising of taxing authority by the members of the State and the Federal District unilaterally, through the granting of tax exemption without the actuation of CONFAZ, with a view to attract private initiative to promote regional development and job's creation, implying, in the other hand, negative effects at the Federation as a whole. In this way, and on a federal state whose parameters are unmodifiable, asks whether such approaches adopted by Member States and the Federal District are in strict observation with constitutional's principles, as well proposes ways of reducing the tax competition between the Brazilian political entities, guided by the lights of the federal rule.
Com o processo de redemocratização ocorrido no país na década de 80, trazido na ordem constitucional de 1988, significativas modificações tiveram lugar no Brasil, dentre elas a maior descentralização político-administrativa do Estado, aumento da extensão do âmbito de autonomia dos entes federativos e a diminuição do implemento de políticas de desenvolvimento regional promovidas pela União. Emergiu de tais conceitos a disseminação de condutas anti-cooperativas entre os entes federativos, principalmente no que condiz ao exercício da competência tributária relativa ao ICMS, passando os Estados-membros e Distrito Federal a exercerem sua autonomia de maneira unilateral, por meio da concessão de isenções tributárias do referido imposto sem a chancela do CONFAZ, com vistas a atrair a iniciativa privada para promoção do desenvolvimento regional e geração de empregos, implicando efeitos negativos na Federação como um todo. Dessa forma e diante de um Estado cujos parâmetros federativos foram erigidos como cláusula pétrea, indaga-se se tais condutas adotadas pelos Estados-membros e Distrito Federal estariam de acordo com os ditames constitucionais, bem assim propõe-se meios de diminuição da competição tributária entre os entes políticos brasileiros aos quais se atribui a competência relativa ao ICMS, sob as luzes do preceito federativo.
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Tommasi, Pier Carlo <1990&gt. "Lo “specchio” del guerriero: L’immagine del bushi ideale riflessa nei precetti di famiglia (kakun)." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6468.

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L’obiettivo del presente elaborato è quello di indagare la figura ideale del guerriero giapponese attraverso uno studio filologico dei “precetti familiari” (kakun). Si tratta di testi redatti in ogni clan ad uso esclusivo dei suoi membri, e contengono esortazioni, consigli, indicazioni pratiche e massime di vita indirizzate dal capofamiglia al sue erede per istruirlo ad una corretta attitudine mentale e morale. In questi scritti miscellanei trovano spazio questioni politiche, militari, etiche o religiose, la cui analisi ci fornisce una chiave di lettura innovativa attraverso cui ripercorrere i momenti cruciali della storia giapponese. Essi ci offrono uno spaccato di vita da cui emerge il ritratto dei grandi condottieri di un tempo, con i loro sogni, desideri e turbamenti. Infine, riflettono fedelmente l’evolversi della morale guerriera attraverso i secoli. Nella selezione dei passi da tradurre e analizzare ho cercato di integrare fonti già note ad altre di più difficile accesso, sperando di restituire una visione più ampia del fenomeno. Inoltre, ho voluto porre il focus sul periodo Sengoku (1467-1590) come momento di crisi, poiché i kakun prodotti in quei turbolenti anni di transizione sono i più ricchi e vivaci a livello contenutistico e possono a buon diritto essere considerati l’apogeo del genere.
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D'Ayala, Valva Margherita. "I Precetti ai pittori di Ugo Bernasconi e l’‘aforisma d’artista’ nel primo Novecento." Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2006. http://hdl.handle.net/11384/85754.

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Adair, Joel C. "Resolving Problems in Engineering Ethics: Precept and Example." BYU ScholarsArchive, 1999. https://scholarsarchive.byu.edu/etd/3448.

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This thesis has served to accomplish several objectives. First, a foundation was laid for the consideration of ethical factors in an engineering context. This was done by first establishing the need for ethical judgement in the engineering disciplines. A summary of several significant classical ethical theories followed, providing several tools with which to evaluate decisions that have ethical implications. Finally, the conclusion was made that the best framework for making ethical decisions is found in the application of the virtues espoused by the gospel of Jesus Christ.
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Wilson, Yvette. "Evaluation of a Preceptor Education Program for the Adult Burn Center." ScholarWorks, 2018. https://scholarworks.waldenu.edu/dissertations/5812.

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The nursing shortage in the United States is increasing and directly affects the turnover of staff in the adult burn center of the facility that is the focus of this project. In addition to the institution's traditional leadership education, which includes preceptor and charge nurse modules, a burn-focused supplemental preceptor preparation education program (SPPEP) was developed and delivered to address the expressed needs of the staff preceptors. The purpose of this quality improvement evidence-based project was to develop and deliver a program evaluation tool for the adult burn center leadership to assess the effectiveness of the SPPEP in this specialty area, including whether a supplemental preparation program for adult burn center preceptors would increase their confidence and competency, and lower attrition rates of nurse orientees. A preprogram survey was administered to all participating preceptors identifying perceived gaps in preparation to fulfill the expectations of the preceptor role. Benner's novice-to-expert and Knowles's adult learning theory concepts provided the framework for the SPPEP. The quality improvement program evaluation was based on reported confidence and the perception of competence of the preceptors who participated (N = 11). This research revealed that the SPPEP increased the preceptor's confidence and perceived competence level from 64.12% to 89.28% after the first SPPEP delivery. By systematically preparing the preceptors, the SPPEP can reduce overall orientation expenditure while improving patient outcomes, preceptor confidence, perceived competence, and the satisfaction of registered nurses.
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Gould, Mary Kathryn. "Perceptions of preceptor training in the dietetic supervised practice experience." Huntington, WV : [Marshall University Libraries], 2007. http://www.marshall.edu/etd/descript.asp?ref=744.

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Silva, Elisabete Mendes. "Liberalismo e os preceitos da ética cosmopolita em Isaiah Berlin." Doctoral thesis, Universidade de Lisboa, 2011. http://hdl.handle.net/10451/6402.

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Tese de doutoramento, Estudos de Literatura e Cultura (Estudos Ingleses), Universidade de Lisboa, Faculdade de Letras, 2012
Isaiah Berlin, considerado um dos grandes nomes da História das Ideias do séc. XX, destacou-se entre os seus pares pela teoria dos dois conceitos da liberdade – a liberdade positiva e a liberdade negativa – e pelas ideias inovadoras do seu pluralismo de valores que veio conferir novo fôlego ao liberalismo. O liberalismo de Berlin questionou alguns preceitos liberais como a universalidade de valores que considerou incomensuráveis e incompatíveis. No presente estudo pretendemos contextualizar Berlin no espaço e no tempo de modo a analisar e compreender a relevância do seu liberalismo e pluralismo de valores. Reflectiremos e analisaremos como os acontecimentos do seu tempo o influenciaram na escrita e na vida. Além disso, destacaremos a influência das três culturas – a judia, a russa e a inglesa – que o marcaram determinantemente na forma de ver e de se relacionar com o mundo. Um dos desafios deste estudo consiste em mostrar que Isaiah Berlin, para além de se assumir como um pluralista, liberal e humanista, se guiou igualmente por valores morais cosmopolitas no sentido em que acreditava no valor do ser humano enquanto indivíduo e no respeito da dignidade e decência humanas. Apesar de considerar o cosmopolitismo vazio de lealdade e de ideias, além de constituir a privação dos seres humanos do sentimento de pertença, Berlin, a nosso ver, demonstrou atitudes cosmopolitas na forma de estar e interagir com os outros, pelo menos dentro de uma concepção de cosmopolitismo moral e de cosmopolitismo enraizado. O reconhecimento de valores éticos universais ou quase universais comuns ao ser humano, ainda que incompatíveis e incomensuráveis, sustenta a sua teoria do pluralismo de valores na compreensão cosmopolita de outras culturas.
Isaiah Berlin, considered one of the great names in the field of the History of Ideas, became popular for his theory on the two concepts of liberty – positive liberty and negative liberty – and for his innovative ideas on value pluralism which gave new impulse to liberalism. Berlin’s liberalism questioned some liberal principles such as the universality of values which he considered incommensurable and incompatible. The present study aims at contextualising Berlin in space and time so that we can analyse and understand how his liberalism and value pluralism became relevant. A reflection and analysis will be made on how the political, social and cultural events of his time influenced his life and his writing. In addition, this work focuses on the influence of the three cultures – Jewish, Russian and English – that shaped his identity and remained crucial in the way he saw and connected with the world around him. One of the most challenging objectives of this study is to demonstrate that Berlin, besides seeing himself as a pluralist, liberal and humanist, was also guided by cosmopolitan moral values, as he believed in the human being as an individual worthy of dignity and decency. Even though he loathed the political implications of cosmopolitanism since it represented the absence of roots, he made evident some cosmopolitan attitudes towards life and the others around him, grounded on some principles of moral and rooted cosmopolitanism. The recognition of universal or quasi-universal moral values shared by every human being, even if incompatible and incommensurable, upholds his value-pluralism once it is based on the cosmopolitan understanding of other cultures.
Centro de Estudos Anglísticos da Universidade de Lisboa ; Fundação para a Ciência e a Tecnologia (FCT) e Instituto Politécnico de Bragança no âmbito do programa PROTEC
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Silva, Elisabete Mendes. "Liberalismo e os Preceitos da Ética Cosmopolita em Isaiah Berlin." Doctoral thesis, Universidade de Lisboa, 2011. http://hdl.handle.net/10198/7598.

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Isaiah Berlin, considerado um dos grandes nomes da História das Ideias do séc. XX, destacou-se entre os seus pares pela teoria dos dois conceitos da liberdade – a liberdade positiva e a liberdade negativa – e pelas ideias inovadoras do seu pluralismo de valores que veio conferir novo fôlego ao liberalismo. O liberalismo de Berlin questionou alguns preceitos liberais como a universalidade de valores que considerou incomensuráveis e incompatíveis. No presente estudo pretendemos contextualizar Berlin no espaço e no tempo de modo a analisar e compreender a relevância do seu liberalismo e pluralismo de valores. Reflectiremos e analisaremos como os acontecimentos do seu tempo o influenciaram na escrita e na vida. Além disso, destacaremos a influência das três culturas – a judia, a russa e a inglesa – que o marcaram determinantemente na forma de ver e de se relacionar com o mundo. Um dos desafios deste estudo consiste em mostrar que Isaiah Berlin, para além de se assumir como um pluralista, liberal e humanista, se guiou igualmente por valores morais cosmopolitas no sentido em que acreditava no valor do ser humano enquanto indivíduo e no respeito da dignidade e decência humanas. Apesar de considerar o cosmopolitismo vazio de lealdade e de ideias, além de constituir a privação dos seres humanos do sentimento de pertença, Berlin, a nosso ver, demonstrou atitudes cosmopolitas na forma de estar e interagir com os outros, pelo menos dentro de uma concepção de cosmopolitismo moral e de cosmopolitismo enraizado. O reconhecimento de valores éticos universais ou quase universais comuns ao ser humano, ainda que incompatíveis e incomensuráveis, sustenta a sua teoria do pluralismo de valores na compreensão cosmopolita de outras culturas. Isaiah Berlin, considered one of the great names in the field of the History of Ideas, became popular for his theory on the two concepts of liberty – positive liberty and negative liberty – and for his innovative ideas on value pluralism which gave new impulse to liberalism. Berlin’s liberalism questioned some liberal principles such as the universality of values which he considered incommensurable and incompatible. The present study aims at contextualising Berlin in space and time so that we can analyse and understand how his liberalism and value pluralism became relevant. A reflection and analysis will be made on how the political, social and cultural events of his time influenced his life and his writing. In addition, this work focuses on the influence of the three cultures – Jewish, Russian and English – that shaped his identity and remained crucial in the way he saw and connected with the world around him. One of the most challenging objectives of this study is to demonstrate that Berlin, besides seeing himself as a pluralist, liberal and humanist, was also guided by cosmopolitan moral values, as he believed in the human being as an individual worthy of dignity and decency. Even though he loathed the political implications of cosmopolitanism since it represented the absence of roots, he made evident some cosmopolitan attitudes towards life and the others around him, grounded on some principles of moral and rooted cosmopolitanism. The recognition of universal or quasi-universal moral values shared by every human being, even if incompatible and incommensurable, upholds his value-pluralism once it is based on the cosmopolitan understanding of other cultures.
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Almeida, Herlon Fernandes de. "O ser preceptor na enfermagem: do entendimento ?s contribui??es." UFVJM, 2016. http://acervo.ufvjm.edu.br/jspui/handle/1/1413.

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O est?gio supervisionado ? disciplina obrigat?ria no curr?culo do curso de enfermagem em atendimento ?s normas constantes na Lei de Diretrizes e Bases da Educa??o Nacional, Diretrizes Curriculares Nacionais de Enfermagem, dentre outras normatiza??es de ?mbito nacional, estadual e institucional. A efetiva??o desta pr?tica de est?gio ? feita a partir de conv?nios celebrados entre a institui??o de ensino superior e as de sa?de, que recebem os estagi?rios em processo de forma??o nos dois ?ltimos semestres do curso de enfermagem. Neste processo os profissionais que atuam na institui??o de sa?de assumem a fun??o de preceptor, respons?veis por acompanhar, orientar e avaliar os discentes na pr?xis cotidiana do profissional de enfermagem. A contribui??o desses profissionais na constru??o do conhecimento te?rico/pr?tico dos estagi?rios vai tamb?m ao encontro dos preceitos contidos no artigo 6? da lei n? 8080/90 do Sistema ?nico de Sa?de (SUS). Durante o processo de est?gio, o docente, titular da disciplina ? o correspons?vel pelo acompanhamento, avalia??o e orienta??o das a??es desenvolvidas pelos alunos, conforme plano de ensino e projeto de est?gio. Com base na experi?ncia adquirida quando na fun??o de professor substituto do curso de enfermagem atuando em campos de est?gio, portanto, conhecedor da proposta institucional de ensino e das situa??es vivenciadas pelos enfermeiros preceptores no momento de realiza??o da pr?tica, ? que foi proposta a realiza??o desta pesquisa, que teve como objetivo principal estudar a compreens?o dos enfermeiros que atuam como preceptores de est?gio sobre o ser preceptor e suas contribui??es para a forma??o dos discentes deste curso. Trata-se de um estudo explorat?rio/descritivo, de abordagem qualitativa, utilizando como instrumento de coleta entrevistas semiestruturadas. O quantitativo dos entrevistados foi limitado conforme os crit?rios de inclus?o e de satura??o e os dados analisados por meio da an?lise de conte?do de Bardin. Como resultados, foram identificadas tr?s categorias de an?lise: est?gio supervisionado e suas contribui??es, o ser preceptor na forma??o acad?mica e integra??o academia e servi?o de sa?de. Foi poss?vel com o estudo entender a compreens?o dos enfermeiros sobre o ser preceptor, a rela??o entre os profissionais das institui??es - a proponente e a parceira no desenvolvimento do est?gio supervisionado e revelar processos que podem ser alterados para que haja uma melhora no desenvolvimento do est?gio supervisionado.
Disserta??o (Mestrado) ? Programa de P?s-gradua??o em Ensino em Sa?de, Universidade Federal dos Vales do Jequitinhonha e Mucuri, 2016.
The supervised training is a compulsory subject in nursing course curriculum in compliance with the provisions contained in the Law of Guidelines and Bases of National Education, National Curriculum Guidelines for Nursing, among others under standardizations national, state and institutional. The completion of this stage of practice is made from agreements entered into between the institution of higher education and health, receiving trainees who are in process of formation in the last two semesters of the nursing course. In this process, the professionals working in the health institution take the preceptor role, responsible for monitoring, guide and assess students in everyday practice of professional nursing. The contribution of these professionals in the construction of the theoretical / practical knowledge of the trainees will also meet the provisions contained in Article 6 of Law No. 8080/90 of the Unified Health System (SUS). During the training process, the teacher holder of the discipline is co-responsible for monitoring, evaluation and orientation of the actions developed by the students as teaching plan and stage design. Based on the experience gained when the teacher function replacement of the nursing course acting in stage fields, so connoisseur of institutional proposal of teaching and the situations experienced by the preceptors nurses at the time of completion of the practice is that it was proposed to carry out this research that aimed to study the understanding of nurses who act as preceptors stage about being preceptor and his contributions to the formation of the students of this course. This is an exploratory / descriptive study of qualitative approach, using as a collection tool semi-structured interviews. The amount of respondents was limited as the inclusion criteria and saturation and the data analyzed by the Bardin content analysis. As a result, three analytical categories were identified: supervised training and their contributions, the preceptor be in academic training and integration academia and the health service. It was possible to study to understand nurses' understanding about being preceptor, the relationship between the professionals of the institutions - the applicant and partner in the development of supervised training and reveal processes that can be changed so that there is an improvement in the development of supervised training.
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Mullins, Christine M. "Social Constructivism: The Basic Theoretical Framework for a Preceptor Model." Digital Commons @ East Tennessee State University, 2018. https://dc.etsu.edu/etsu-works/7127.

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Bulthuis, Alisha, and Heidi Riley. "Design and Evaluation of an Online Pharmacy Preceptor Training Module." The University of Arizona, 2007. http://hdl.handle.net/10150/624323.

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Class of 2007 Abstract
Objectives: The purpose of this study is to design and evaluate an online preceptor education module for pharmacy preceptors at the University of Arizona. Methods: A computer-based preceptor teaching program was developed and made available online. In order to evaluate this program, a focus group was conducted with pharmacy preceptors from the Southern Arizona VA Healthcare System. Additionally, a brief questionnaire collecting demographic data was administered. Results: A 60-minute computer-based program was developed for teaching microskills (e.g. setting goals and expectations). The seven preceptors who participated in the focus group liked the program design and content. They found the format and subject matter useful in precepting students and found the cases presented to be applicable to students they had encountered. The preceptors also showed interest in future programs of this nature. Conclusions: Preceptors found a computer module using slides and audio to teach microskills useful and indicated that it would improve their ability to precept students.
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Hagos, Olivia. "Development of a Program Evaluation for a Preceptor Preparation Program." ScholarWorks, 2017. https://scholarworks.waldenu.edu/dissertations/4141.

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A significant nursing shortage exists in the United States, which is compounded by high turnover rates. Skilled nurse preceptors are needed to train and assimilate nurses, which would improve retention of nurse preceptors, facilitate transition of nurses to the practice environment, and increase the number of preceptors within the organization. A preceptor preparation program in a 300-bed hospital was developed to promote nurse preceptor success while enhancing learning outcomes and creating a supportive work environment. The organization's leaders are interested in the successes of the program and its long-term role in retaining nurse preceptors who completed the preceptor preparation program. Therefore, the purpose of this doctor of nursing practice (DNP) project was to develop a program evaluation model where the institution could assess the retention rate of preceptors and the overall effectiveness of the program. The evaluation framework consisted of the Benner's model skill acquisition, from novice to expert, which will assist in assessing outcomes of retention of nursing preceptors as they evolved through the program. The project question for this DNP project asked whether a program evaluation to identify methods to capture current rate of retention of preceptors and overall program effectiveness could be developed. A survey tool was successfully developed and the pilot study was accepted by the facility to capture and evaluate the program information. This project provides a model for program evaluation and may increase the nursing literature on preceptor retention programs. Preceptor program outcomes are important to evaluate and can create positive social change regarding the number of quality preceptors available to train new nurses in practice.
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Pinto, Gabriel Rezende de Souza. "Para a democracia : soberania, transição e rastro na ação de descumprimento de preceito fundamental n. 153." reponame:Repositório Institucional da UnB, 2013. http://repositorio.unb.br/handle/10482/13496.

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Dissertação (mestrado)—Universidade de Brasília, Faculdade de Direito, Programa de Pós-Graduação em Direito, 2013.
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Este trabalho investiga a relação entre soberania e transição. Sem propor nenhum tipo de deslocamento conceitual nem sequer uma tentativa de alcançar uma camada mais profunda na qual esses conceitos finalmente encontrariam seu verdadeiro significado, soberania e transição são pensadas aqui através da imagem de uma aporia. O que as transições ensinam sobre a soberania; o que a soberania ensina sobre as transições? Argumenta-se que somente o mais soberano dos soberanos é capaz de realizar a transição: num certo sentido, a soberania não terá sido outra coisa senão o poder de deixar para trás o antigo regime em direção ao novo de uma nova comunidade política. Entretanto, as transições políticas no último quartel do século XX demonstraram que as transições só são possíveis no interior de um longo processo onde a soberania é cada vez mais colocada em questão. Nem a figura de um poder constituinte absoluto, nem a auto-referência do ordenamento jurídico nacional eram aptas a descrever as múltiplas divisões e partilhas de um soberano exposto ao direito internacional (dos direitos humanos) de cariz cosmopolita e à disseminação dos direitos fundamentais. Em outras palavras, a dinâmica de um soberano que já está atravessado e transgredido por uma democracia nunca atual, nunca presente a si, nunca perfeita. Em poucos outros lugares essa questão foi tão capital quanto na Ação de descumprimento de preceito fundamental n. 153 (ADPF 153). O que é ali relevante não é apenas o julgamento que entendeu ser a Lei n. 6.683 de 1979, a Lei de Anistia, constitucional, mas também as profundas camadas filosóficas que permitem ao Supremo Tribunal Federal chegar a essa conclusão. Esta dissertação é então compelida a traçar os rastros de todo esse material discursivo ali sedimentado. Através deste caminho, a assim chamada transitologia (teoria das transições democráticas) e a justiça de transição são interrogadas. De que maneiras elas se mobilizaram para eludir a supramencionada aporia? Como elas influenciam o arcabouço conceitual em obra na APDF 153? Por meio de uma longa discussão que traz para perto autores como Guillermo O’Donnell e Philip Schmitter, Ruti Teitel, Carl Schmitt, Martin Heidegger e Jacques Derrida, investigam-se os contornos deste caminho aporético. Sem tentar deixá-lo para trás, este trabalho se interessa em ali permanecer de uma outra maneira. _______________________________________________________________________________________ ABSTRACT
This work investigates the relation between sovereignty and transition. Without trying to propose any sort of conceptual dislocation, or even attempting to reach a more profound layer where those terms would finally meet their true meaning, sovereignty and transition are rather thought through the image of an aporia. What do transitions teach about sovereignty; what does sovereignty teach about transitions? It is argued that only the greatest sovereign among sovereigns is able to produce a transition: in a certain sense, sovereignty is nothing but the power to move itself away from the ancient régime towards a new polity. However, political transitions in late twentieth century have also shown that transitions were solely possible in the middle of an ongoing process where sovereignty was more and more put into question. Neither the figure of an absolute pouvoirconstituant, nor the self-reference of the national juridical order were suitable to describe the multiple divisions and sharings of a sovereign exposed to a cosmopolitan international (human rights) law and the dissemination of fundamental rights. In other words, the dynamics of a sovereign already traversed and transgressed by a never actual, never present to itself, never perfect democracy. In few other places this question is as capital as in the Ação de Descumprimento de Preceito Fundamental n. 153. What is relevant here is not only the judgment that found the Amnesty Law of 1979 constitutional, but also the profound philosophical layers that permit the Supremo Tribunal Federal to reach such conclusion. This dissertation is then compelled to trace the traces of this sedimented discursive material. Throughout this path, the so-called transitology (theory of democratic transition) and the transitional justice are interrogated. How have they managed to elude the above mentioned aporia? How do they influence the conceptual framework at work in the ADPF 153? By way of a long discussion that brings together Guillermo O’Donnell and Philip Schmitter, Ruti Teitel, Carl Schmitt, Martin Heidegger and Jacques Derrida, it is investigated the contours of this aporetic path. Without departing from it, this work aims at dwelling at it in a different way.
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Cardozo, Herbert Martins. "Síntese de derivados de carboidratos fundamentada nos preceitos da química verde." reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2016. http://hdl.handle.net/10183/143836.

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Este trabalho aprensenta a per-O-acetilação de carboidratos e derivados de carboidratos através da utilização de catálise heterogênea com peneira molecular em uma reação sem solvente, baseada nos princípios da Química Verde. A utilização da peneira molecular 13X/KCl como catalisador se mostrou mais eficaz do que o método convencional que emprega excesso de piridina como solvente e DMAP como catalisador, levando à obtenção do produto após 3 horas à 25 °C ou 1 hora à 50 °C. A reação pode ser realizada em escala multigrama em balão aberto. O catalisador é fácilmente revomido do meio reacional por filtração e reutilizado sem perda significativa da atividade por, no mínimo, quatro ciclos. Esta metodologia verde para acetilação foi aplicada à D-ribonolactona e derivados, assim como carboidratos naturais. Adicionalmente, apresenta-se a reação de desproteção regiosseletiva por etanólise enzimática da 2,3,5-tri-O-acetil-D-ribonolactona, catalisada pela Candida Antarctica lipase B. Estudou-se também duas novas metodologias, baseadas nos princípios da Química Verde, para a obtenção da D-ribonolactona através da oxidação da D-ribose utilizando geração in situ de bromo molecular, apartir de sais de bromo e N-bromosuccinimida.
The present work studies the reaction of per-O-acetylation of carbohydrate derivatives with molecular sieves as heterogeneous catalysts under solvent-free conditions, based on the principles of Green Chemistry. The use of 13X/KCl molecular sieves was found to be more efficient than the excess of pyridine coupled with DMAP normally employed in the conventional method, giving high yields of the expected peracetylated product after 3 hours at 25 ºC or 1 hour at 50 ºC. The reaction can be carried out in gram scale and open flask. The catalyst is readily separated from the medium by filtration and can be reutilized without significant loss of activity. This green procedure for acetylation was extended to D-ribonolactone derivatives and natural carbohydrates. Additionally, the regioselective alcoholysis of acetyl groups catalyzed by Candida Antarctica lipase B in EtOH is shown as part of the studies of the research group. We also studied two new methodologies for the obtention of D-ribonolactone through D-ribose oxidation by in situ generation of molecular bromine, from bromine salts and N-bromosuccinimide.
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Hall, C., S. Calhoun, and Christine M. Mullins. "SPADES: Student and Preceptor Advancement in a Dedicated Education Site Orientation." Digital Commons @ East Tennessee State University, 2016. https://dc.etsu.edu/etsu-works/7139.

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Mano, Shinya. "Yōsai and the transformation of Buddhist precepts in pre-modern Japan." Thesis, SOAS, University of London, 2014. http://eprints.soas.ac.uk/18557/.

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Yosai has often been considered the founder of Japanese Zen. However, this received image is beset by at least two problems. Firstly, this received image of Yosai was in fact created approximately a hundred years after his death. And secondly, his early career as an esoteric Buddhist is not being taken into account. The aim of this study is to revisit the received view taking these two problems into account and thus provide a historical repositioning of Yosai. The dissertation is comprised of two parts; the first examines Yosai's life, and the second analyses his role in the context of the development of Japanese Buddhist thought and practice. These analyses succeed in presenting a new image of Yosai and in identifying the interpretation of the esoteric precepts as Yosai's central concern throughout his life. Further, the examination of the esoteric precepts suggests the need to reconsider our understanding of Japanese Buddhist precepts as a whole.
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Goodlet, Kellie Joy. "Improving Preceptor-Student Interrelationships in the General Chemistry (Chem XXI) Classroom." Thesis, The University of Arizona, 2011. http://hdl.handle.net/10150/144322.

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Fagundes, Tatiane dos Santos. "A construção argumentativa no gênero discursivo do domínio jurídico: arguição de descumprimento de preceito fundamental 54-8." Universidade do Vale do Rio dos Sinos, 2014. http://www.repositorio.jesuita.org.br/handle/UNISINOS/3617.

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CAPES - Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
FAPERGS - Fundação de Amparo à Pesquisa do Estado do Rio Grande do Sul
A presente pesquisa consiste em um estudo em que propomos um olhar voltado para a linguagem em uso no domínio jurídico. Nosso referencial teórico foi a Semiolinguística, a partir do pensamento do linguista francês Patrick Charaudeau, que propõe um modelo de análise do fenômeno linguageiro com base nos três níveis que o constituem: o situacional, o discursivo e o semiolinguístico, bem como o aporte da Análise Textual dos Discursos. Partindo do entendimento de que a linguagem é um fazer que envolve a participação de sujeitos que interagem socialmente e, dessa interação, se produzem os sentidos, nos concentramos em compreender as questões situacionais, discursivas e textuais envolvidas na produção do ato de linguagem no domínio jurídico. Elegemos como corpus um texto extraído de um processo judicial, cuja decisão do Supremo Tribunal Federal estabeleceu um novo paradigma jurisprudencial brasileiro para os casos de gravidez de feto anencefálico. Trata-se do gênero discursivo Arguição de Descumprimento de Preceito Fundamental 54-8, no qual o locutor, ao sustentar que antecipação terapêutica de parto de feto anencefálico não é aborto, se opõe ao discurso dominante, consagrado pela legislação penal brasileira (artigos 124,126, caput e 128, inícios I e II) que tipifica a interrupção de gravidez como crime de aborto. A adesão do Estado-juiz (destinatário, representado na pessoa do Ministro Presidente do Supremo Triunal Federal) à proposta envolveu, por parte do locutor-advogado, no plano textual, um exercício linguístico em que a organização argumentativa do discurso orientou-se para a defesa de uma tese contrária ao que rege a legislação penal brasileira: antecipação terapêutica de parto de feto anencefálico não é aborto. Nosso interesse, portanto, recaiu sobre os aspectos subjacentes à produção do ato linguageiro por parte do locutor, como resultado do entrelaçamento entre os níveis de análise de que nos fala Charaudeau. No nível situacional, nos interessaram verificar as questões pertinentes ao contrato de comunicação e ao projeto de fala; no discursivo, o modo de organização argumentativo, típico dos textos jurídicos, e no semiolinguístico, os elementos presentes no plano textual, como o papel das anáforas, dos operadores argumentativos e modalizadores. E, ainda, as categorias linguísticas que denunciam a responsabilidade enunciativa, tudo em cooperação no texto para produção dos sentidos.
This research is a study in which we propose to analyze the language in use in the legal field. Our theoretical framework was semiolinguistics, from the thought of the French linguist Patrick Charaudeau, which proposes a model for analyzing the linguistic phenomenon based on three levels: situational, discursive and semiolinguistics. Based on the understanding that language is an action that involves the participation of individuals who interact socially, and from this interaction senses are produced, we focus on understanding the situational, discursive and textual issues involved in the production of speech in the legal field. A text from a corpus of a lawsuit was elected in which the Federal Supreme Court established a new paradigm for the Brazilian law system for pregnancies of anencephalic fetus. It is the genre Accusation of Breach of Fundamental Precept 54-8, in which the announcer attorney, supporting that therapeutic anticipation of delivery of anencephalic fetus is not an abortion, opposes to the dominant discourse enshrined by the Brazilian criminal law concerning the crime of abortion. The accession of the State Court of Law involved a proposal, on the part of the announcer attorney for the construction of the reference expression birth anticipation, which opposes to the idea of termination of pregnancy under Brazilian criminal law (Article 124, 126, caput and 128, beginning I and II) for pregnancies of anencephalic fetuses. Our interest, therefore, fell on the underlying linguistic production aspects, which can only be produced by the entanglement among the levels that tells us Charaudeau. At the situational level, it was our interest to verify the relevant issues related to the contract of communication and speech design; in the discursive, the argumentative organization, typical of legal texts, and in semiolinguistics, the elements present in the textual level, like the role of anaphora, of the argumentative and modal operators, all in cooperation with the text to produce the senses.
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Zhou, Lili, Abdulaali R. Almutairi, Nimer S. Alsaid, Terri L. Warholak, and Janet Cooley. "Establishing the Validity and Reliability Evidence of Preceptor Assessment of Student Tool." AMER ASSOC COLL PHARMACY, 2017. http://hdl.handle.net/10150/626252.

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Objective. To evaluate the validity and reliability evidence of the preceptor assessment of student tool (PAST) which was designed to assess doctor of pharmacy (PharmD) student rotation performance. Methods. Evaluation data were loaded into WINSTEPS software to conduct a Rasch rating scale analysis. Validity evidence was examined from construct and content validity perspectives, and reliability was assessed via student and item separation index and reliability coefficient. Data from 435 observations were included in the analysis. Results. All 19 items measured the same construct of interest and the five-point rating scale functioned appropriately and differentiated students' ability. However, the item/person map indicated an absence of items at the end of the measurement continuum. Conclusion. Although adding items at the end of the measurement continuum may be beneficial, PAST showed good validity and reliability evidence when used to evaluate PharmD student rotations and is suitable to assess mastery learning.
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Halliwell, Jonathan Miles. "Epinician precepts : a study of Chiron and the wise adviser in Pindar." Thesis, University of Birmingham, 2009. http://etheses.bham.ac.uk//id/eprint/257/.

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This thesis offers a fresh appraisal of the wise adviser in Pindar's epinician poetry. By focusing on the prominent figure of Chiron, it shows how Pindar engages with the paraenetic tradition in a way that reveals the distinctive character of the epinician poet. The first part of the study explores the function of Chiron as an interactive model for Pindar as poet-teacher. Chapter 1 examines how the mythical pedagogue enhances the status of the poet as wise adviser by illuminating the moral character of his advice. It shows how the relationship between teacher and pupil in the myth provides a model for that of poet and addressee and enables the poet to present his advice indirectly. In two separate case studies, I explore how Chiron's paradigmatic associations interact with the poet as adviser. In Chapter 2 (Nemean 3), I argue that the poet dramatises the instruction of a pupil as part of a collaborative and interactive form of learning. In Chapter 3 (Pythian 3), I argue that Pindar reconfigures preceptual instruction in a 'dialogue' between two speakers who enact the pedagogic relationship of Chiron and Asclepius. This strategy allows the poet to present his teaching tactfully and authoritatively. I conclude that Chiron is a figure for the poet as tactful and authoritative adviser and contributes to the poet's creation of a 'paraenetic encomium'. Secondly, this study of the reception and remodelling of the paraenetic tradition in Pindar illuminates the distinctive character of his advice and its central importance in Pindar's construction of poetic and moral authority.
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Costa, Simone Teixeira da Luz. "O preceptor na residência em terapia intensiva: competências na formação do enfermeiro." Universidade Federal de São Paulo, 2017. http://repositorio.unifesp.br/11600/45809.

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A Residência é definida como uma modalidade de ensino na Pós-graduação. Os cursos no formato de Residência em Enfermagem são oferecidos no Brasil desde a década de 1970. Em 1973, a Escola de Enfermagem da UFBA elaborou o primeiro Curso de Especialização no formato da Residência. O corpo formador da Residência é constituído por preceptores contratados pela instituição com fins de orientação e acompanhamento dos residentes em campo prático. Nesse contexto, o objetivo desta pesquisa é investigar as competências do preceptor para a prática formativa do profissional enfermeiro que atua na Residência em Terapia Intensiva. A metodologia utilizada foi a pesquisa de campo com abordagem qualitativa, de caráter exploratório e descritivo. A pesquisa foi realizada em um Hospital Privado, localizado na Cidade de Salvador, que disponibiliza de campo da prática do Programa de Residência em Enfermagem de Terapia Intensiva. A Unidade de Cuidados Intensivos dispõe de 30 leitos. Esta pesquisa contou com 14 Preceptores de Enfermagem respodentes, tendo em vista os critérios de inclusão e exclusão. Como instrumento de coleta de dados, foi utilizada a entrevista semiestruturada direcionada aos Preceptores de Enfermagem. Foi realizado o pré-teste para validação do instrumento de coleta dos dados, com 3 preceptores de enfermagem escolhidos aleatoriamente. Os dados qualitativos foram analisados por meio da análise de conteúdo descrita por Franco (2012). Após a transcrição, optou-se por analisar os dados utilizando a técnica de Análise de Conteúdo, denominada Análise Temática. Foram encontrados dois núcleos temáticos (Competências do Preceptor em Enfermagem na Residência em Terapia Intensiva e Percepção dos Preceptores de Enfermagem na formação dos Residentes em Terapia Intensiva). Desse modo, emergiram as seguintes categorias: supervisão, orientação, ensino, necessidade de formação didático-pedagógica, características do preceptor e docência na preceptoria. Conclui-se que as competências elencadas pela preceptoria são as atividades de supervisão, orientação e ensino, e a percepção destes quanto às dificuldades encontradas na prática com relação à necessidade de técnicas didáticopedagógicas, características inerentes ao preceptor de enfermagem em campo prático e à percepção enquanto docente na preceptoria, mesmo que não compatibilize com os conceitos defendidos por grandes autores.
The Residence is defined as a modality of postgraduate education. Courses in the Nursing Residency format have been offered in Brazil since the 1970s. In 1973, the UFBA School of Nursing elaborates the 1st Specialization in Residence format. The formation body of the Residence consists of preceptors hired by the institution for the purpose of guidance and follow-up of the residents in practical field. In this context the objective of this research is to investigate the competences of the preceptor for the training practice of the nurse practitioner who works in the Intensive Care Residency. The methodology used was the field research with a qualitative, exploratory and descriptive approach. The research was carried out in a Private Hospital, located in the City of Salvador that provides field of practice of the Residency Program in Intensive Care Nursing. The Intensive Care Unit has 30 beds. This research had 14 responders Nursing Preceptors, considering the inclusion and exclusion criteria. As a data collection instrument was used the semi structured interview directed to Nursing Preceptors. The pre-test was performed to validate the data collection instrument, with 3 randomly chosen nursing preceptors. Qualitative data were analyzed through the content analysis described by Franco (2012). After transcription, we opted to analyze the data using the Content Analysis technique, called Thematic Analysis. There were two thematic centers (Nursing Preceptor Competencies in Intensive Care Residency and Nursing Preceptors Perception in Intensive Care Residents training), and emerged the following categories (supervision, orientation, teaching, need for didactic-pedagogical training, Characteristics of the preceptor and teaching in the preceptory). It is concluded that the competences elect by the preceptory that determine their activity of supervision, orientation and teaching, and the perception of these, as well as the difficulties found in the practice with regard to the necessity of didactic-pedagogical technique, Inherent characteristics to the nurse practitioner in the practical field and the perception as a teacher in the preceptory, even if it is not compatible with the concepts of the great authors.
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Sharp, L. Kathryn. "Examining the Precepts of Early Childhood Education: The Basics or the Essence?" Digital Commons @ East Tennessee State University, 2016. https://dc.etsu.edu/etsu-works/4484.

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The purpose of this article is to encourage early childhood educators and the related professional development and research communities to become the leading voices in determining the direction of early childhood education. To support this vital, and complicated transition, this discussion revisits fundamental aspects of what is meant by early childhood education and intends to spark discussion and the direction needed to guide thought and action as nations begin a shift towards more affordable, universal and, most importantly, high-quality early childhood education.
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Munnings, Persephone Annis. "Developing a Preceptor Training Program for Registered Nurses in a Teaching Hospital." ScholarWorks, 2019. https://scholarworks.waldenu.edu/dissertations/6931.

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In a report on the nursing shortage, the American Association of Colleges of Nursing cited insufficient preceptors as one of the factors influencing the decreased intake of nursing students to registered nurse (RN) programs, thus compounding the shortage issue. The site selected for this project was a teaching hospital that annually facilitates hundreds of nursing students for clinical practice. Graduate nurses rotating through the hospital are assigned to work with RNs within their assigned units. The purpose of this doctoral project was to develop a preceptor training program for RNs in a teaching hospital. The practice-focused question examined whether RNs would identify perceived competence and understanding in the preceptor role as a result of preceptor training. Knowles'€™s adult learning theory and Benner'€™s theory of skills acquisition framed the project. Participants (N = 7) completed a 2-week didactic and clinical training in preceptorship. As a result of the educational intervention, the preceptor trainees reported an increase in knowledge, skills, and confidence in the preceptor role. Seven participants (100%) expressed that the training was interesting, relevant, beneficial to their work, and stimulated sharing. The implications of this project for positive change include the potential benefits to new and experienced graduate nurse preceptors by reducing feelings of inadequacy, stress, and burnout and enhancing job satisfaction. Additionally, graduate nurses who work with competent, confident preceptors experience less anxiety, improved job satisfaction and a smoother transition to the role of professional nurses prepared to deliver quality health care to patients. Improving preceptor-graduate nurse experiences may result in reduced turnover among nurses and improved customer experiences.
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Seymour, Yetrevias. "Transitioning from Student to Nurse Practitioner Using the One-Minute-Preceptor Model." ScholarWorks, 2019. https://scholarworks.waldenu.edu/dissertations/6809.

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Nurse practitioners (NPs) are significant members of the health care team. Variation and lack of standardization in the practicum preparation of the NP has been identified as problematic. There is a need to improve NPs preparation to efficiently and independently impact health care. This project presented the 1-minute-preceptor (OMP) model as a standard tool in the practicum preparation of the NP through a preceptor-focused continuing education session. The aim of the OMP is to help ensure that students are exposed to the level of critical thinking and problem solving needed in the role of an independent, efficient NP. Knowles's adult learning theory and the educational design process model provided the theoretical framework and guided the development, implementation, and evaluation of the continuing education program. Participation in the continuing education program was voluntary. Pretests, posttests, and evaluations of the continuing education session were collected and analyzed. Ten preceptors participated in the educational session and evaluation. Based on pretest and posttest results, knowledge of the OMP model improved from 70% before the education program to 100% after the program. Participants also indicated interest in using a tool capable of ensuring an effective student-preceptor encounter, and 100% stated they would use the information presented in future preceptor–student interactions. Continuing education program evaluation results indicated participant satisfaction with the presentation. To positively impact social change, the findings of this project may be used by NPs and preceptors to effectively and efficiently impact patient outcomes early in practice.
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