Дисертації з теми "Parametri edilizi"
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Giovani, Concettina. "Uso dei sistemi informativi territoriali per lo studio della distribuzione della concentrazione di radon e dei parametri ad essa correlati in Friuli Venezia Giulia." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2011. http://hdl.handle.net/10077/4512.
Повний текст джерелаScopo del lavoro Scopo principale di questo lavoro è quello di dimostrare l’importanza dell’uso dei sistemi informativi territoriali nello studio della distribuzione della concentrazione di radon e dei parametri ad essa correlati. Il lavoro procede attraverso l’analisi della distribuzione della concentrazione di radon indoor, nel suolo e nelle acque, sul territorio del Friuli Venezia Giulia, utilizzando gli strumenti messi a disposizione dalla geomatica e dai sistemi informativi territoriali, con lo scopo ultimo di mettere a disposizione delle amministrazioni pubbliche dati di facile interpretazione e fruizione per la valutazione del rischio da radon per la popolazione della regione. Effettuare uno studio di questo genere sul territorio del Friuli Venezia Giulia risulta particolarmente significativo a causa delle caratteristiche che il territorio presenta sia dal punto di vista della concentrazione di radon indoor, che risulta tra le più alte in Italia, che dal punto di vista delle caratteristiche geologiche che risultano estremamente variabili nell’ambito del territorio regionale e peculiari in ambito nazionale ed europeo. Anche le caratteristiche del parco edilizio della regione risultano essere tali da influenzare notevolmente la concentrazione di radon indoor. Ai fini della definizione della mappa di rischio è necessario analizzare le eventuali correlazioni del contenuto di radon, con particolare riferimento a quello indoor, con i principali parametri geologici, geomorfologici ed idrogeologici senza trascurare l’influenza dei parametri edilizi. Riassunto dell’attività La prima parte della ricerca si è svolta nell’ambito della campagna di campionamento e misura della concentrazione di radon indoor condotta da ARPA Friuli Venezia Giulia, con l’obiettivo di determinare le radon prone areas in regione ai sensi del D.Lgs.241/00. Tale campagna è stata materialmente avviata nel 2005 e le misure sono state completate alla fine del 2007. Dopo una fase iniziale di acquisizione dei suddetti dati e di ricerca bibliografica, l’attività è consistita essenzialmente in cinque momenti: a. creazione e popolamento della banca dati del sistema informativo territoriale per quanto riguarda le misure di radon indoor ed i relativi dati sugli edifici ed elaborazione dei dati stessi mediante l’utilizzo della Carta Tecnica Regionale e della Carta Geologica Regionale; b. analisi della distribuzione della concentrazione del radon indoor e delle sue possibili modalità di rappresentazione spaziale; c. analisi dell’eventuale correlazione dei parametri relativi agli edifici ed ai locali di misura con la concentrazione radon indoor allo scopo di costruire un sottoinsieme di edifici omogenei dal punto di vista delle caratteristiche costruttive che influenzano la concentrazione di radon indoor; d. analisi dell’eventuale correlazione dei parametri geologici con la distribuzione della concentrazione di radon indoor; e. costruzione di sottoinsiemi di abitazioni, omogenei tra loro, in cui i parametri edilizi rendessero, rispettivamente, massime e minime le concentrazioni di radon indoor ed analisi della distribuzione della concentrazione di radon per i diversi sottoinsiemi in funzione dei diversi parametri geologici. Inoltre vengono riportati i dati relativi alla distribuzione del radon nelle acque potabili e sorgive del Friuli Venezia Giulia. Sono anche stati analizzati i dati relativi ad un progetto complementare alla campagna radon prone areas e relativi ad una campagna di misura di radon nel suolo: sono stati georeferenziati i dati relativi alle concentrazioni di radon nel suolo per la provincia di Udine e sono state elaborate le prime mappe di distribuzione. I dati relativi alla campagna radon prone areas in Friuli Venezia Giulia sono stati pubblicati sul sito web di ARPA FVG. Risultati Sulla base dell’analisi dei risultati di oltre 10000 misure di radon indoor effettuate in circa 2500 abitazioni e del confronto di tali risultati con le caratteristiche geologiche, geomorfologiche ed idrogeologiche del territorio del Friuli Venezia Giulia, è stato possibile costruire una mappa della distribuzione della concentrazione di radon negli edifici del Friuli Venezia Giulia e correlarla con i principali parametri analizzati. Sono state altresì riportate le mappe di distribuzione della concentrazione di radon nelle acque potabili e sorgive del Friuli Venezia Giulia ed è stata costruita ed analizzata la mappa di distribuzione della concentrazione di radon nel suolo per la provincia di Udine. Dal punto di vista geologico i principali parametri analizzati sono stati la consistenza del substrato (sciolto o roccioso), la sua tessitura, l’età delle unità litostratigrafiche e le unità litostratigrafiche stesse, i lineamenti tettonici e la sismicità. Dal punto di vista geomorfologico la regione è stata divisa in 9 aree geomorfologicamente omogenee ed è stato considerato il fenomeno del carsismo con riferimento sia al carso classico che alle restanti aree carsificate della regione. Da ultimo sono stati indagati gli aspetti idrogeologici: la permeabilità, le risorgive e la profondità della falda acquifera. Ogni aspetto è stato analizzato e sono state indagate le eventuali correlazioni con le concentrazioni di radon indoor. E’ stato possibile valutare bene l’importanza di alcuni parametri soltanto dopo aver disaggregato i dati analizzando separatamente zone geomorfologicamente diverse fra di loro. I principali risultati ottenuti possono essere così riassunti: a. il parametro più importante è risultato essere la permeabilità del suolo con riferimento sia alla granulometria del substrato sciolto che alla eventuale carsificazione del substrato roccioso; b. altri parametri come le differenze nelle unità litostratigrafiche e la loro età, la presenza di lineamenti tettonici e la sismicità, la presenza della linea delle risorgive e la profondità di falda, non sono risultate significative ai fini della correlazione con il radon indoor in Friuli Venezia Giulia; c. è stato possibile effettuare alcune differenziazioni all’interno della fascia alpina e prealpina: concentrazioni più elevate sono state misurate nelle Prealpi Carniche e più basse nelle Prealpi Giulie. I valori più elevati misurati all’interno di abitazioni costruite su substrato sciolto sono stati misurati nella fascia alpina e prealpina e quelli più bassi nella Bassa pianura friulana e nella provincia di Trieste. Per quanto riguarda i parametri edilizi è stata analizzata l’eventuale correlazione dei parametri stessi con la concentrazione di radon indoor. Sono risultati significativi i seguenti parametri: posizione del locale in cui era posto il dosimetro rispetto al suolo, tipo di contatto suolo-edificio, anno di costruzione (pre o post terremoto del 1976), presenza di pietra nei muri. Sono stati infine creati due diversi data set con parametri edilizi omogenei ed è stata effettuata l’analisi della distribuzione del radon indoor nei due casi mettendo in luce le diversità di distribuzione, oltre che di concentrazione di radon, per le diverse tipologie costruttive. Considerazioni conclusive e prospettive future Dal punto di vista dell’utilizzo dei sistemi informativi, essi sono stati usati in tutte le fasi dello studio, in particolare: Ø nella strategia di campionamento, nella definizione delle maglie e nell’estrazione del campione, nel posizionamento dei dosimetri e nella georeferenziazione dei siti, nella restituzione e nella pubblicazione dei dati; Ø nei controlli preliminari sui set di dati da analizzare; Ø nella creazione di nuovi set standard di dati; Ø nella ricerca di correlazione della concentrazione di radon con parametri edilizi e geologici; Ø nell’analisi della distribuzione della concentrazione del radon e nelle elaborazioni geostatistiche. Sarebbe stato molto più oneroso, ed in molti casi impossibile, eseguire lo stesso studio senza l’ausilio del SIT. Le potenzialità del SIT creato sono molteplici, ad esempio: utilizzo a fini amministrativi (definizione sul Bollettino Ufficiale Regionale delle radon prone areas, creazione di mappe di rischio, ecc.) ed epidemiologici; creazione di mappe nazionali ed europee, analisi geostatistiche ecc. Il SIT costruito risulta essere un sistema ricco di potenzialità, una piccola parte delle quali è stata sfruttata per le analisi che sono state riportate in questo lavoro. Le prospettive future possono comprendere sia l’ampliamento ed il completamento degli studi intrapresi, che lo svolgimento di molteplici nuove attività di ricerca che la struttura dei dati permette. A titolo di esempio si tenga presente, per quanto riguarda il completamento delle attività svolte, che sono state analizzate solo una parte delle eventuali correlazioni dei dati di concentrazione di radon indoor con i parametri geologici ed edilizi. Va inoltre sottolineata la possibilità di utilizzare, oltre alla Carta Geologica Regionale in scala 1:150000, la cartografia CARG 1:5000. L’uso di tale cartografia potrebbe permettere l’esecuzione di studi di dettaglio allo scopo di evidenziare correlazioni con eventuali altri parametri geologici non ancora considerati. Particolarmente promettente appare la possibilità, dimostrata dall’analisi dei diversi set di dati creati, di normalizzare il parco edilizio regionale in funzione delle caratteristiche costruttive, al fine di disporre di un numeroso set di dati per le analisi, eventualmente multivariate, per la valutazione dell’influenza dei diversi parametri geologici. Sono inoltre sicuramente possibili ulteriori analisi geostatistiche sui risultati delle misure, utili per la definizione delle radon prone areas, ma anche per la redazione di una mappa del “rischio radon” in Friuli Venezia Giulia, analogamente a quanto fatto in altri Paesi. I dati contenuti all’interno del SIT possono inoltre essere utilizzati, insieme a quelli prodotti da altre realtà territoriali ed analogamente a quanto già fatto per la parte relativa alle concentrazioni di radon indoor nelle strutture scolastiche regionali, per la redazione di mappe interregionali, nazionali od europee.
XXIII Ciclo
1960
Salvà, Gagliolo Giuseppe. "Simulazione energetica di un edificio passivo: valutazione del performance gap determinato dal comportamento dell'utente e dalla qualità costruttiva." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.
Знайти повний текст джерелаPontarollo, Chiara Martina. "ANALISI DEI METODI DI MISURA PER I PARAMETRI DI ACUSTICA EDILIZIA E CLASSIFICAZIONE ACUSTICA." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3421638.
Повний текст джерелаNel presente lavoro sono stati analizzati diversi aspetti relativi alle misure di acustica edilizia in opera. Ciò è stato possibile grazie ad un ampia campagna di misure, che ha permesso l’esecuzione di diverse sperimentazioni. La contemporaneità temporale con l’uscita della norma sulla classificazione acustica UNI 11367 ha permesso di provare il metodo proposto su due edifici. Oltre alla classificazione derivata da misure su tutti gli elementi edilizi, è stata sperimentata anche la tecnica del campionamento che permette la riduzione del numero di collaudi da effettuare, valutando, tra l’altro, gli effetti dell’utilizzo di differenti fattori di copertura sul risultato finale. Un’ulteriore indagine ha riguardato il confronto tra diversi metodi di misura; in particolare sono stati comparati i risultati ottenuti da misure eseguite per punti fissi, secondo l’interpretazione usuale delle norme UNI EN ISO 140, e con movimentazione manuale del microfono e del fonometro, rispettivamente utilizzando le norme UNI EN ISO 140 e la norma di controllo UNI EN ISO 10052 . Tale confronto è stato perfezionato con l’esecuzione di un Test Interlaboratorio, a cui hanno partecipato 11 squadre, che ha riguardato misure di potere fonoisolante su una parete in laterizio rivestita e misure di calpestio su un solaio nudo in laterocemento. Le misure sono state ripetute utilizzando sia il metodo per punti fissi, secondo le norme UNI EN ISO 140, che il metodo con movimentazione manuale del fonometro, secondo la norma di controllo UNI EN ISO 10052, applicato però per bande di terzo d’ottava. Ciò ha permesso di determinare i valori di ripetibilità e riproducibilità di questi due metodi e di effettuare un confronto più accurato.
Giambi, Andrea. "Studio e verifica dei requisiti acustici nel Teatro Amintore Galli di Rimini." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.
Знайти повний текст джерелаAmodeo, Francesco. "Building Information Modeling e Maintenance Management: il caso del Pro-GET-onE." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Знайти повний текст джерелаMATTEONI, FEDERICA BARBARA. "EDILIZIA BASSOMEDIEVALE IN VAL CAVALLINA E NEL SEBINO BERGAMASCO: STUDIO CRONOTIPOLOGICO DEGLI ELEMENTI ARCHITETTONICI E DEI PARAMENTI MURARI." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/11708.
Повний текст джерелаThis research is related to late medieval age religious, fortified and civil architecture preserved in Val Cavallina and on the western side of Iseo Lake, in the eastern province of Bergamo: this territory is privileged for the collection of data useful for the definition of the chrono-typological seriation of architectural elements and walls, dating from the twelfth and fifteenth centuries. Chrono-typological tablets exceed technical aspects, and reconstruct the social and political appearance of this territory in the late medieval age: the construction of castles and towers conditioned the new settlement of villages, setting new aggregation points. These new buildings are a reflection of aristocracy’s families, who builds as statement of economic and social power strength. The insight of the buildings made with the archeological method allowed the definition of building techniques, and the settlement dynamics in the eastern province of Bergamo. The historic building is crucial to understand the ways to live: the analysis of medieval buildings has allowed distinguishing specific typology of houses and the occupational way to set the territory in the late medieval age; every area has his architectural peculiarities.
MATTEONI, FEDERICA BARBARA. "EDILIZIA BASSOMEDIEVALE IN VAL CAVALLINA E NEL SEBINO BERGAMASCO: STUDIO CRONOTIPOLOGICO DEGLI ELEMENTI ARCHITETTONICI E DEI PARAMENTI MURARI." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/11708.
Повний текст джерелаThis research is related to late medieval age religious, fortified and civil architecture preserved in Val Cavallina and on the western side of Iseo Lake, in the eastern province of Bergamo: this territory is privileged for the collection of data useful for the definition of the chrono-typological seriation of architectural elements and walls, dating from the twelfth and fifteenth centuries. Chrono-typological tablets exceed technical aspects, and reconstruct the social and political appearance of this territory in the late medieval age: the construction of castles and towers conditioned the new settlement of villages, setting new aggregation points. These new buildings are a reflection of aristocracy’s families, who builds as statement of economic and social power strength. The insight of the buildings made with the archeological method allowed the definition of building techniques, and the settlement dynamics in the eastern province of Bergamo. The historic building is crucial to understand the ways to live: the analysis of medieval buildings has allowed distinguishing specific typology of houses and the occupational way to set the territory in the late medieval age; every area has his architectural peculiarities.
Bratti, Rebecca. "Ricostruire o riqualificare: analisi del ciclo di vita come parametro della sostenibilità ambientale - casi di studio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.
Знайти повний текст джерелаZaro, Cristiana. "Il processo parametrico nella progettazione di sistemi integrati di involucro finalizzati alla riqualificazione energetica e architettonica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Знайти повний текст джерелаTavernese, Gabriele. "Gregori Warchavchik, Casa Modernista: applicazione di modellazione parametrica ad un edificio di interesse storico di epoca moderna." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12197/.
Повний текст джерелаCardillo, Enrico. "HBIM methodology for structural preservation of historical buildings: the semantic modeling of the San Felice sul Panaro fortress." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.
Знайти повний текст джерелаAmbrogini, Angelo. "Dalla nuvola di punti al B.I.M. per l'analisi strutturale: il caso studio di The Student Hotel." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.
Знайти повний текст джерелаRinaldi, Simone. "Recupero dell’architettura senatoria bolognese: caratteri costruttivi e sicurezza strutturale di Villa Carlina." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.
Знайти повний текст джерелаGnucci, Valentina. "Metodi speditivi per la valutazione del comportamento strutturale di edifici intelaiati in c.a. mediante l'applicazione di reti neurali. Studio dell'influenza delle caratteristiche meccaniche e geometriche: scelta dei parametri di analisi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.
Знайти повний текст джерелаPernigotto, Giovanni. "Evaluation of building envelope energy performance through extensive simulation and parametrical analysis." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3422638.
Повний текст джерелаPiù del 30% degli impieghi finali di energia nell’Unione Europea è dovuto ai consumi energetici degli edifici. Al fine di ridurre il loro impatto energetico e migliorare la loro efficienza, è stata data una sempre maggiore importanza all’attività di progettazione, sia in merito ai nuovi edifici sia per gli interventi di riqualificazione. Inoltre, in aggiunta a questi obiettivi, durante gli ultimi anni le condizioni di comfort nell’ambiente confinato hanno assunto una sempre maggiore significatività per i progettisti edili. Ciò ha richiesto lo sviluppo di strumenti di analisi adeguatamente dettagliati, come i simulatori dinamici dell’edificio. In generale, più è complesso uno strumento, maggiore è il numero di input richiesti ma non tutti sono sempre disponibili nelle fasi iniziali della progettazione. Per questa ragione, i codici di simulazione dinamica sono stati impiegati anche per sviluppare modelli semplificati. Questa ricerca analizza le possibilità date da un uso estensivo della simulazione dinamica per la valutazione delle prestazioni energetiche dell’involucro edilizio e alcune problematiche relative ad essa. Il primo argomento discusso riguarda le condizioni al contorno nella simulazione dinamica, in particolare la definizione di un file climatico rappresentativo per la descrizione dell’ambiente esterno e la modellazione dello scambio di calore attraverso il terreno. Il secondo argomento analizza i problemi della validazione dei risultati forniti dagli strumenti di simulazione dinamica e l’accuratezza introdotta dalla scelta di uno specifico codice. Il confronto tra i software di simulazione dinamica è condotto sia a livello degli output di un’intera zona termica, quali i fabbisogni di riscaldamento e raffrescamento, i carichi di picco e l’istante in cui si verificano, e la risposta di un singolo componente (i.e., le pareti opache e quelle vetrate). Infine, viene studiata la coerenza tra i fabbisogni energetici elaborati dagli strumenti di simulazione dinamica e quelli ottenuti tramite il modello semi-stazionario presentato nella normativa EN ISO 13790:2008 e vengono proposti alcuni fattori correttivi per questo metodo semplificato.