Добірка наукової літератури з теми "Paralisi Cerebrali Infantili"
Оформте джерело за APA, MLA, Chicago, Harvard та іншими стилями
Ознайомтеся зі списками актуальних статей, книг, дисертацій, тез та інших наукових джерел на тему "Paralisi Cerebrali Infantili".
Біля кожної праці в переліку літератури доступна кнопка «Додати до бібліографії». Скористайтеся нею – і ми автоматично оформимо бібліографічне посилання на обрану працю в потрібному вам стилі цитування: APA, MLA, «Гарвард», «Чикаго», «Ванкувер» тощо.
Також ви можете завантажити повний текст наукової публікації у форматі «.pdf» та прочитати онлайн анотацію до роботи, якщо відповідні параметри наявні в метаданих.
Статті в журналах з теми "Paralisi Cerebrali Infantili"
ROCHA, Aila Narene Dahwache Criado, Sara Vieira DESIDÉRIO, and Munique MASSARO. "Avaliação da Acessibilidade do Parque Durante o Brincar de Crianças com Paralisia Cerebral na Escola." Revista Brasileira de Educação Especial 24, no. 1 (March 2018): 73–88. http://dx.doi.org/10.1590/s1413-65382418000100007.
Повний текст джерелаSILAGHI, Iuliana. "Speech Therapy in Deglutition rehabilitation process in infants with cerebral palsy." Revista Română de Terapia Tulburărilor de Limbaj şi Comunicare 4, no. 1 (March 15, 2018): 55–69. http://dx.doi.org/10.26744/rrttlc.2018.4.1.06.
Повний текст джерелаTurconi, A. C., and G. Stefanoni. "Misure di attivitŕ." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 2 (October 2009): 28–50. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2009-002004.
Повний текст джерелаHollatz, Karina. "O uso da dança como aspecto lúdico no tratamento fisioterapêutico para criança portadora de paralisia cerebral." Fisioterapia Brasil 6, no. 3 (March 18, 2018): 223. http://dx.doi.org/10.33233/fb.v6i3.1991.
Повний текст джерелаPereira, Gelmaria Nunes, Claudiane Sousa Costa, and Karla Camila Correia da Silva. "Os benefícios da atuação do fisioterapeuta em doenças perinatais." Scire Salutis 8, no. 2 (September 25, 2018): 115–22. http://dx.doi.org/10.6008/cbpc2236-9600.2018.002.0012.
Повний текст джерелаGomes, Celina Aguilar, and Edison Duarte. "Jogos materno-infantis: estimulação essencial para a criança com paralisia cerebral." Estudos de Psicologia (Campinas) 26, no. 4 (December 2009): 553–61. http://dx.doi.org/10.1590/s0103-166x2009000400015.
Повний текст джерелаGonçalves, Adriana Garcia, Lígia Maria Presumido Braccialli, and Sebastião Marcos Ribeiro de Carvalho. "Desempenho motor de aluno com paralisia cerebral discinética frente à adaptação das propriedades físicas de recurso pedagógico." Revista Brasileira de Educação Especial 19, no. 2 (June 2013): 257–72. http://dx.doi.org/10.1590/s1413-65382013000200009.
Повний текст джерелаSalati, R., A. Cavallini, Aldč G. Giammari, and R. Borgatti. "Alterazioni della motilitŕ oculare in 128 soggetti con Cerebral Visual Impairment." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 1 (October 2009): 20–32. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2009-001003.
Повний текст джерелаSantos, Christian Caldeira, and Jacinta Sidegum Renner. "IMPLICAÇÕES SOCIOECONÔMICAS E A BIOSOCIODEMOGRAFIA DE UM CONJUNTO DE CRIANÇAS COM PARALISIA CEREBRAL EM URUGUAIANA." Revista Univap 25, no. 48 (December 6, 2019): 104. http://dx.doi.org/10.18066/revistaunivap.v25i48.2246.
Повний текст джерелаGainetdinova, D. D., M. F. Ismagilov, and I. A. Pakhalina. "HLA complex antigens at infantile cerebral paralysis in Kazan population." Neurology Bulletin XXXIV, no. 3-4 (September 15, 2002): 21–23. http://dx.doi.org/10.17816/nb89881.
Повний текст джерелаДисертації з теми "Paralisi Cerebrali Infantili"
Battaglia, Laura Rosaria. "Studio osservazionale longitudinale delle caratteristiche cognitive e motorie nelle paralisi cerebrali infantili: differenze di genere." Doctoral thesis, Università di Catania, 2012. http://hdl.handle.net/10761/1048.
Повний текст джерелаMolinaro, Anna. "INFLUENZA DELL’OSSERVAZIONE DEL MOVIMENTO SULL’APPRENDIMENTO MOTORIO NELLA RIABILITAZIONE DI SOGGETTI IN ETÀ EVOLUTIVA AFFETTI DA PARALISI CEREBRALE INFANTILE." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2015. http://hdl.handle.net/10077/10853.
Повний текст джерелаINTRODUZIONE: Sulla base delle evidenze del coinvolgimento del sistema dei Neuroni Mirror (MN) nei processi di apprendimento motorio, è stato ipotizzato un ruolo della terapia di osservazione delle azioni (Action Observation Treatment, AOT) nella riabilitazione di pazienti con Paralisi Cerebrale (PC). L’ipotesi è che l’AOT, già applicata con successo nei soggetti adulti per il recupero delle funzioni motorie dopo stroke o chirurgia ortopedica e nei soggetti affetti da morbo di Parkinson, in età evolutiva vada ad agire su un sistema di neuroni specchio ancora “intatto”, promuovendo l’apprendimento di abilità attraverso una modalità di scomposizione di attività complesse osservate in atti semplici, e nella loro ricomposizione in sequenze nuove. SCOPO DELLO STUDIO: Obiettivo principale dello studio è quello di dimostrare l’efficacia dell’Action Observation Treatment nel migliorare la performance motoria dell’arto superiore in una coorte di bambini affetti da Paralisi Cerebrale Infantile. MATERIALI E METODI: Studio randomizzato controllato, in cieco, multicentrico. I criteri di reclutamento e le procedure metodologiche sono state approvate dal Comitato Etico degli Spedali Civili di Brescia. I pazienti arruolati vengono assegnati in modo casuale al gruppo sperimentale o al gruppo di controllo per mezzo di un software dedicato. I criteri di inclusione sono: diagnosi di Paralisi Cerebrale Infantile; età compresa tra i 5 ed i 12 anni; QI verbale ≥ 70; integrità sistema visivo/uditivo; Modified Ashworth scale(MAS) ≤2; Manual Ability Classification System (MACS) <4. Ai bambini del gruppo sperimentale viene chiesto di osservare video-clip che mostrano azioni quotidiane appropriate all'età, e poi di imitarli. I bambini appartenenti al gruppo controllo sono invitati ad osservare video-clip senza contenuti motori e in seguito ad eseguire le stesse azioni presentate al gruppo sperimentale, dopo descrizione verbale standardizzta.. La valutazione dell'efficacia del trattamento viene eseguita utilizzando la scala Assisting Hand Assessment, la scala Melbourne e il questionario ABILHAND-Kids. I bambini sono valutati due volte prima dell'inizio del trattamento (a distanza di due settimane), alla fine del trattamento e dopo 8 settimane dal termine della terapia.. Allo scopo di confermare in modo indipendente la presenza di una influenza della visione delle azioni sul sistema dei MN, i soggetti partecipanti allo studio hanno effettuato pre- e post- trattamento un indagine di Risonanza Magnetica funzionale (fMRI) che prevede l’impiego di uno specifico paradigma di stimolazione corticale, appositamente disegnato per attivare il circuito dei neuroni mirror. Per la messa a punto di questo studio e per una preliminare valutazione delle aree di attivazione interessate dalla manipolazione, il protocollo fMRI è stato applicato a un gruppo di bambini sani, dimostrando l’esistenza di un circuito fronto-parietale, attivato durante compiti di manipolazione, anche nei soggetti in età pediatrica. L’utilizzo del DTI ha consentito di dimostrare, in maniera probabilistica, la presenza di fasci di connessione tra le aree somatosensoriali primarie e secondarie, il lobo parietale superiore ed inferiore, e la corteccia premotoria ventrale e dorsale. RISULTATI: I risultati presentati si riferiscono a un campione di 12 soggetti (F=7), con età media di 8 anni e 6 mesi; dopo randomizzazione, 6 pazienti sono stati assegnati al gruppo sperimentale e 6 al gruppo di controllo. Al momento attuale, tutti i 12 pazienti descritti hanno effettuato le valutazioni conclusive previste al termine del ciclo di terapia (T2), e 9 pazienti sono stati sottoposti alle valutazioni di follow-up a 8 settimane dalla fine del trattamento (T3). Pur non essendo possibile considerare i risultati conclusivi in considerazione della numerosità attuale del campione (50% dell’atteso), i dati ottenuti hanno consentito di mettere in luce una differenza tra gruppo sperimentale e gruppo di controllo. Confrontando i punteggi ottenuti dai soggetti al termine del trattamento (T2) con quelli ottenuti alle scale di valutazione ad inizio trattamento (T1) è possibile evidenziare nel gruppo sperimentale un miglioramento dei punteggi in entrambe le scale di valutazione dell’arto superiore, che risulta invece nettamente meno significativo nel gruppo di controllo. Questa differenza quantitativa evidenziabile tra il periodo pre- e post- trattamento confermerebbe l’efficacia dell’applicazione dell’ Action Observation Treatment. I diversi risultati ottenuti nel gruppo sperimentale e nei controlli non possono essere spiegati dall’attività motoria svolta durante la sessione di riabilitazione, poiché in entrambi i gruppi è stata programmata la stessa quantità di movimento, ma la spiegazione più plausibile di questi risultati è che l’osservazione dell’azione abbia portato ad un attivazione specifica a livello centrale delle strutture neurali normalmente attive durante l’esecuzione dell’azione. Inoltre, nella verifica del risultato a lungo termine dell’intervento terapeutico, il miglioramento del gruppo sperimentale si è mantenuto costante ed è incrementato nelle valutazioni di follow-up (T3), mentre il gruppo di controllo è rimasto invariato, suggerendo la possibilità di un meccanismo di miglioramento della riorganizzazione funzionale cerebrale nei pazienti sottoposti ad AOT. Considerando i risultati del solo gruppo sperimentale, in questi bambini è evidente come gli effetti ottenuti grazie all’applicazione dell’AOT siano più significativi in termini di promozione dell’utilizzo spontaneo dell’arto trattato, misurato dalla scala AHA, piuttosto che di miglioramento dei parametri cinematici rilevati dalla scala MUUL, ad indicare che, nei bambini, l'osservazione suscita una propensione a preservare la competenza nell’eseguire il compito, selezionando i movimenti che garantiscono il risultato, a prescindere dalla somiglianza cinematica con il modello osservato.Il protocollo di studio RM nei bambini con PCI ha permesso di dimostrare un coinvolgimento del medesimo circuito fronto-parietale evidenziato nei volontari sani, e un aumento della rappresentazione corticale delle aree coinvolte nella manipolazione a livello dell’emisfero lesionato. In particolare, il confronto delle acquisizioni fra gruppo di controllo e gruppo sperimentale ha mostrato per quest’ultimo un incremento statisticamente significativo di attivazioni nelle aree parietali, frontali precentrale e opercolare, corrispondenti alla localizzazione del sistema dei neuroni mirror. Limite del presente studio è sicuramente il piccolo numero di bambini attualmente arruolati, tuttavia l'omogeneità del campione, ottenuta con criteri di inclusione selettivi, garantisce una elevata affidabilità dei risultati ottenuti. Infine, i risultati forniscono informazioni indirette anche sulla ontogenesi del sistema dei neuroni specchio. Non è ancora stato chiarito se la presenza dei neuroni mirror sia innata o se si sviluppi in parallelo con l'esperienza motoria; i risultati attuali mostrano chiaramente che, almeno per l'età della scuola primaria, il network dei neuroni mirror può diventare il bersaglio di AOT e, quindi, indirettamente, suggeriscono la maturità del sistema a questa età. CONCLUSIONI: I risultati ottenuti nel presente studio, anche se non definitivi, forniscono la prova dell’efficacia dell’AOT nel migliorare l’utilizzo spontaneo dell’arto superiore in bambini con PCI.
XXVII Ciclo
1982
Rosa, Rizzotto Melissa. "Il trattamento delle paralisi cerebrali infantili: sperimentazioni cliniche e ricadute assistenziali di nuovi approcci terapeutici e riabilitativi The treatment of infant cerebral palsy: clinical experimental trials of new therapeutic approaches and outcomes on health care." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3427084.
Повний текст джерелаBackground In the last decades, several treatment approaches have been used to improve upper limb function in hemiplegic CP. Only recently has Constraint Induced Movement Therapy (CIMT) emerged as a treatment approach for children with hemiplegic CP with the aim of reversing the behavioral suppression of movement in the affected upper limb. To date, evidence on this treatment has been very poor and limited, since all currently available trials reveal methodological limitations and a need for additional research to support the application of this treatment technique. Aim The thesis aims at exploring the safety and efficacy of a new treatment approach, Constraint Induced Movement Therapy has been studied and compared to a bimanual intensive rehabilitation approach and to traditional rehabilitation program. Methods This thesis presents the planning and development of a national mustisite clinical trial started in 2006 and carried out in collaboration with 21 Italian rehabilitations centers belonging to the Italian Group for Cerebral Palsy (GIPCI). The effectiveness and safety of CIMT combined with an intensive rehabilitation program was compared to 2 comparison groups: one treated with an intensive rehabilitation program and the other with standard treatment. Patients with hemiplegic cerebral palsy, aged between 2 and 8 years, who have never undergone constraint therapy have been recruited. Primary outcome measures include 2 major domains: UE motor ability (QUEST) and hand function assessment evaluating both grip function and spontaneous use of the affected side (Besta Scale). Secondary outcome measures concern overall function, behavior, compliance and satisfaction with treatment program of both child and family. Patients’ follow-up assessment was performed at 3, 6 and 12 months after the end of treatment. Collected data have been analyzed through univariate and multivariate statistical analysis. The experimental phase was preceded by a standardized analysis or primary outcome measures (QUEST and Besta Scale) in order to evaluate the agreement among the assessors of all participating centers. All evaluators scored the same 84 video-recorded tests each (42 QUEST and 42 Besta Scales administered to 42 children, 2 per each participating center). The analysis evaluated the inter-rater agreement and the reliability of primary outcome measures. During the clinical trial all the professionals involved in the project have been interviewed to explore their opinion on conducting clinical research in the field of rehabilitation and in their daily practice. Results 105 children have been recruited (39 undergoing CIMT, 33 undergoing bimanual intensive rehabilitation program and 33 undergoing traditional rehabilitation program). The main results demonstrate a significant effect of both intensive programs on the upper limb function. CIMT results particularly effective in ameliorating the grasp function, while bimanual intensive rehabilitation program results particularly efficacious in activity of daily living tasks. The traditional treatment does not show a significant modification of upper limb function. The patterns of brain plasticity and the process cortical reorganization following injury seem to play a crucial role in upper limb function modifications after intense treatment. Secondary outcome measures show the importance of the intensity of treatment and follow-up to reduce family stress and behavioral disturbances in children. The agreement analysis demonstrated an overall good inter-rater agreement and the reliability of both scales in assessing hand and upper limb function. 68 professionals have been involved in the survey regarding research in rehabilitation. The main results show the importance of conducting research in rehabilitation not only to obtain evidence for new therapeutic approaches, but also to standardize the practices and to share and improve the ability to use new and standardized assessment tools. Conclusions The researches conducted and the results obtained seem particularly important for the current rehabilitation practice and for the organization of rehabilitation programs in the dedicated health care service. Further research is needed on these issues, since, if these results will be confirmed they could dramatically change the approach to children with hemiplegic cerebral palsy and modify sensitively their disease’s natural history.
Yano, Ângela Maria Mieko. ""As práticas de educação em famílias de crianças com paralisia cerebral diplégica espástica e com desenvolvimento típico pertencentes a camadas populares da cidade de Salvador"." Universidade de São Paulo, 2003. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/59/59137/tde-30102003-094219/.
Повний текст джерелаThe growing in health and interventional programs for children, emphasizes the importance of family involvement, and, generates interest in amplifying deep knowledge regarding the families and their socio-economic-cultural context. Based on Bronfenbrenner´s bioecological model, this research aims to investigate day-to-day living reality, parents ideas of child rearing practices and education, in working class families with children with or without Cerebral Palsy. Ten families participated in this study, 5 having children with Cerebral Palsy, ages ranging from 2 to 7 years, with no evidence of mental delay, being followed by a rehabilitation center in Salvador city, and 5 families with similar characteristics but with nondisabled children. The data collection included structured interviews for mothers and fathers in different moments, recorded and fully transcribed, naturalistic observation of the environment, wrote in a field diary and observation of the adult-child interaction, through continuous register. The observation indicated similar characteristics in home environments for both groups with presence of many obstacles and architectonic barriers that makes difficult the dislocations for the child with a Cerebral Palsy. The analysis of the interaction process also indicates other similarities between the groups: 1. Beyond the sintonic relationship in both groups the majority of the children tend to be responsible for the feeding task and the adults for the bathing, suggesting that not only the physical disability, but also other factors, like the status and value of the task, could interfere in the responsibility distribution. 2. The use of order, directive strategy usually reported in literature as typical of the interaction between parents and children with disabilities, was the most used by the parents in this study to make the children perform the given task mainly during bath time; the question is if this parental style could be determined by the socio-cultural context, more than by the childs characteristic. 3. The play activity was recognized as important for children, although mothers didnt display much interest in it, except to prevent danger and inadequacies. On the other hand, the mothers of children with Cerebral Palsy are different from the others because they are unsatisfied with their childrens performance mainly in hygiene habits that they judge beneath their expectations in virtue of the physical disability. The same reason seems to justify a decrease in the exterior access for children with Cerebral Palsy. The fathers refereed involvement in child rearing practices but still seem to assume income raising as theirs fundamental function in the familys dynamics. Thinking about an ideal educational system mothers from both groups tend to value extreme affection in detriment of authority. They also emphasize explanations, care and punishment. The fathers likewise value affection but tend to emphasize the use of authority and demands for the nondisabled children. The obedience is the most valued attribute of the ideal child. The majority of the mothers evaluate themselves as being flexible in their relationship with their children. In addition the parents made efforts to elaborate their own experience in the education process trying to avoid repetition of bad educational strategies that made them suffer in the past. The results enabled the discussion of the relation between Cerebral Palsy, socio-cultural context and child rearing practices.
Gonçalves, Aline Kelly Scalco. "Estratégias pedagógicas inclusivas para crianças com paralisia cerebral na educação infantil." Universidade Federal de São Carlos, 2006. https://repositorio.ufscar.br/handle/ufscar/2950.
Повний текст джерелаFinanciadora de Estudos e Projetos
The school inclusion of students with special educational needs, understood not only as the legal guarantee of the right of attending school but also the permanence and success in the process of education of those students in an ordinary classroom of a regular school, is still an aim which is very distant from the reality of our schools. The educational systems, schools and teachers still face a lot of difficulties in providing the necessary resources in order to guarantee a successful process of school inclusion. One of the difficulties has been the lack of knowledge of the teachers about what they could do to increase participation, ensure access to the curriculum (syllabus) and favor the integration and acceptance of the students with special educational needs in the group. The present study had as its objective to describe and analyze how the process of inclusion of children with Brain Paralysis in Child Education, focusing specifically the pedagogical strategies which are being used to fulfill the needs of those children as to ensure the access and permanence as well as their participation in the activities proposed in classroom. Three teachers of the municipal Elementary School system of Sao Carlos and three children who have Brain Paralysis participated on this study. The study, of qualitative nature, based on ethnographic referential, has involved an outline in three phases. In the first phase, named as preliminary, the ethical procedures which rule the research with human beings have been conducted. In the second phase, the observation and registration of the pedagogical strategies have started, which was carried out in XXX sessions of natural observation of the classroom, registered in a specific protocol and in notes on a field journal. In the third and last phase, it has been carried out the investigation on the perception of the teachers about their own strategies and about the viability of the strategies mentioned in the literature, through individual interview sessions with the three teachers. The data on the observations and interview were interpreted and discussed in the form of reports of the three cases involving each one of the duo teacher-student. Overall, the results have shown that the responses which schools have been giving to the educational needs of children with brain paralysis still seem to be minimal. The most viable possibility seems to be the implementation of diversified teaching strategies, which, however, still depend much more on the good will and competence of the teacher of the regular class. We have also noticed that there is not agreement between what the teachers say they do and what has been observed in their practice as for the pedagogical strategies used with children with brain paralysis; and they do not seem to know how the teaching can be differentiated in order to fulfill their student s needs. There is in general an idea that equality is a principle to be followed. The discussion points to ways to reach improvement on the teaching conditions as to favor the education of this population in inclusive environments.
A inclusão escolar de alunos com necessidades educacionais especiais, entendida não apenas como a garantia legal do direito ao acesso, mas também da permanência e do sucesso no processo de escolarização na classe comum da escola regular, ainda é uma meta muito distante da realidade de nossas escolas. Os sistemas educacionais, as escolas e os professores ainda encontram muitas dificuldades em prover os recursos necessários para garantir um processo bem sucedido de inclusão escolar. Um das dificuldades encontradas tem sido o desconhecimento dos professores sobre o que eles poderiam fazer para aumentar a participação, garantir acesso ao currículo e favorecer a integração e aceitação pelo grupo dos alunos com necessidades educacionais especiais. O presente estudo teve como objetivo descrever e analisar como está sendo implementado o processo de inclusão na educação infantil de crianças com paralisia cerebral; enfocou especificamente as estratégias pedagógicas que estão sendo utilizadas para atender as necessidades dessas crianças com vistas a garantir o acesso, a permanência, bem como a participação nas atividades propostas em sala de aula. Participaram do estudo três professoras da rede municipal de educação infantil de São Carlos que possuíam crianças com paralisia cerebral. O estudo, de natureza qualitativa, baseado no referencial etnográfico, envolveu um delineamento com três etapas. Na primeira, denominada de preliminar, foram conduzidos os procedimentos éticos que regem as pesquisas com seres humanos. Na segunda, foram iniciadas a observação e registro das estratégias pedagógicas, durante 22 sessões de observação natural na sala de aula, registradas em um protocolo específico e em anotações em diário de campo. Na terceira e última etapa, procedeu-se à investigação sobre a percepção das professoras sobre suas próprias estratégias e sobre a viabilidade das estratégias apontadas na literatura, através de sessões individuais de entrevistas com as três professoras. Os dados de observação e da entrevista foram interpretados e discutidos na forma de relatos de três casos envolvendo cada uma das díades professor-aluno. De modo geral, os resultados demonstraram que as respostas que as escolas vêm dando às necessidades educacionais especiais de crianças com paralisia cerebral ainda parecem mínimas. A possibilidade mais viável parece ser a implementação de estratégias de ensino diversificado, que entretanto ainda está muito mais na dependência da boa vontade e competência do professor de classe comum. Constatamos ainda que há um descompasso entre o que os professores dizem fazer e o que se observa de sua prática em relação às estratégias pedagógicas utilizadas para as crianças com paralisia cerebral. Parece que eles desconhecem como o ensino pode ser diferenciado para atender seus alunos; existe no geral, uma idéia de que a igualdade de condições é o princípio a ser seguido. A discussão aponta caminhos para a melhoria nas condições de ensino de modo a favorecer a escolarização desta população em ambientes inclusivos.
Araujo, Ana Eugenia Ribeiro de Araujo e. "A EQUOTERAPIA NA REABILITAÇÃO DE CRIANÇAS PORTADORAS DE PARALISIA CEREBRAL." Universidade Federal do Maranhão, 2007. http://tedebc.ufma.br:8080/jspui/handle/tede/1105.
Повний текст джерелаCerebral Paralysis (CP) comprehends a series of non progressive syndromes of motor and posture disturbances, resulting from irreversible damage to the developing central nervous system. The hippotherapy is a therapeutical and educational method that uses a horse in an interdisciplinary approach attempting to enhance the posture stability in children affected by Cerebral Paralysis (CP). This work aim is to evaluate the benefits PC diagnosed children can attain after one year participation in an hippotherapy program. 27 spastic diplegia PC diagnosed children were studied (15 boys and 17 girls) ranging from 2 to 12 years of age. As to evaluate the following body parts: head and neck, shoulders and scapulae, trunk, vertebral column and pelvis, before and after hippotherapy treatment, a scale, standardized by the interdisciplinary medical team of the hippotherapy center, was used. The program was conducted once a week, in sessions of 45 minutes each. There were verified posture benefits statistically significant (p<0.05) in all body parts, especially in those presenting the worst asymmetry conditions before the treatment, such as the trunk and pelvis. One can conclude stating that the hippotherapy treatment positively influenced the posture adjustment as well as the children s static and dynamic equilibrium, thus improving their motor abilities and contributing to the walking prediction.
A Paralisia Cerebral (PC) compreende uma série de síndromes não progressivas de distúrbios motores e de postura, resultantes de um dano irreversível no sistema nervoso central em desenvolvimento. A Equoterapia é um método terapêutico e educacional que utiliza o cavalo dentro de uma abordagem interdisciplinar, visando melhorar a estabilidade postural em crianças com Paralisia Cerebral (PC). Objetivou-se avaliar os benefícios posturais em crianças com paralisia cerebral (PC) após a participação num programa de equoterapia durante um ano. Estudou-se vinte e sete crianças (quinze meninos, doze meninas) diagnosticadas com Paralisia Cerebral espástica diplegica, com idade entre 2 a 12 anos. Utilizou-se uma escala padronizada pela equipe interdisciplinar do centro de equoterapia para avaliar a postura dos seguintes segmentos corporais: cabeça e pescoço, ombros e escápula, tronco, coluna vertebral e pélvis, antes e depois da equoterapia. O programa aconteceu uma vez por semana, numa sessão de 45 minutos. Verificou-se benefícios posturais estatisticamente significantes (p<0,05) em todos os segmentos corporais, especialmente naqueles que apresentaram as piores condições de assimetria antes do tratamento, como o tronco e pélvis. Concluiu-se que a equoterapia influenciou positivamente no ajuste postural assim como no equilíbrio estático e dinâmico da criança, aprimorando desta forma, suas habilidades motoras e contribuindo para o prognóstico de marcha.
Carmo, Giovana Bezerra do. "Características clínicas de crianças com paralisia cerebral em um serviço de referência." reponame:Repositório Institucional da UFC, 2006. http://www.repositorio.ufc.br/handle/riufc/6965.
Повний текст джерелаSubmitted by denise santos (denise.santos@ufc.br) on 2013-12-17T14:03:57Z No. of bitstreams: 1 2006_dis_gbcarmo.pdf: 370996 bytes, checksum: 189981ca539478c417b052baae1dee36 (MD5)
Approved for entry into archive by denise santos(denise.santos@ufc.br) on 2013-12-17T14:04:22Z (GMT) No. of bitstreams: 1 2006_dis_gbcarmo.pdf: 370996 bytes, checksum: 189981ca539478c417b052baae1dee36 (MD5)
Made available in DSpace on 2013-12-17T14:04:22Z (GMT). No. of bitstreams: 1 2006_dis_gbcarmo.pdf: 370996 bytes, checksum: 189981ca539478c417b052baae1dee36 (MD5) Previous issue date: 2006
This research aimed to study the clinical conditions of children with cerebral palsy in a reference service in pediatric care in Fortaleza as well as identify the main risk factors for cerebral palsy, to determine its impact and the degree of impairment in normal development the study population, establish the average time elapsed between the perception of changes in the family development, diagnosis and medical referral and admission of the child in the service. This is a cross sectional study, conducted at the Center for Integrated Medical Care (NAMI), University of Fortaleza (UNIFOR) in the period from February to June 2005, evaluating 85 children with definite diagnosis of cerebral palsy (CP) in aged zero to twelve years, with changes in sensory-motor tone, posture and movement, visual and hearing deficits. The collected data were stored on base Electronic EPI-INFO version 6.01 and the following results: the sample comprised 50.6% of male children, with a mean age of 4 years and 3 months, 85.9% were coming from Fortaleza mean age at CP diagnosis of 11 months. There was a large percentage of children who suffered neonatal complications (77.4%) and respiratory distress leading to making 65.3% received care in the NICU. Most of the children had spastic CP (69.1%), severe (51.8%), quadriplegia (71.4%), only 27% communicated verbally and 53% were attending school regularly. It can be concluded that most children had severe sensory-motor and the first signs of such involvement were perceived by their families, although the majority have received pediatric care routine in the first year of life, few have been evaluated and received some guidance on the psychomotor development during the consultations, a fact that makes us aware of the need to make awareness among the primary care team about the importance of regular assessment of developments in the first year of life, so that we can to identify and refer children with potential delays and serious illnesses such as PC-time increasingly skilled, increasing the likelihood of a better quality of life.
Esta pesquisa teve como objetivo estudar as condições clínicas de crianças com paralisia cerebral em um serviço de referência em atendimento pediátrico no município de Fortaleza, bem como identificar os principais fatores de risco para a paralisia cerebral, determinar suas repercussões e o grau de comprometimento no desenvolvimento normal da população estudada, estabelecer o tempo médio decorrido entre a percepção das alterações do desenvolvimento pela família, o diagnóstico e encaminhamento médico e admissão da criança no serviço. Trata-se de um estudo transversal descritivo, realizado no Núcleo de Atenção Médico Integrada (NAMI) da Universidade de Fortaleza (UNIFOR), no período de fevereiro a junho de 2005, onde foram avaliadas 85 crianças com diagnóstico definitivo de Paralisia Cerebral (PC), na faixa etária de zero a doze anos, com alterações sensório-motoras em tônus, postura e movimento, déficits visuais e auditivos. Os dados coletados foram arquivados em base eletrônica EPI-INFO versão 6.01 e mostraram os seguintes resultados: a amostra foi constituída por 50,6% de crianças do sexo masculino, sendo a média de idade de 4 anos e 3 meses, 85,9% foram procedentes de Fortaleza com média de idade ao diagnóstico de PC de 11 meses. Houve um grande percentual de crianças que sofreram complicações neonatais (77,4%), tendo o desconforto respiratório destacado-se fazendo com que 65,3% recebessem cuidados em UTI neonatal. A maioria das crianças apresentou PC do tipo espástica (69,1%), de grau severo (51,8%), tetraplégicas (71,4%), apenas 27% comunicavam-se verbalmente e 53% freqüentavam a escola regularmente. Pode-se concluir que a maioria das crianças apresenta grave comprometimento sensório-motor e que os primeiros sinais de tal comprometimento foram percebidos por seus familiares, apesar da grande maioria ter recebido atendimento pediátrico de rotina no 1º ano de vida, poucas foram avaliadas e receberam algum tipo de orientação sobre o desenvolvimento neuropsicomotor durante as consultas, fato esse que nos alerta sobre a necessidade de realização de conscientização junto a profissionais da atenção básica para importância da avaliação periódica do desenvolvimento no 1º ano de vida, para que se possa assim identificar e encaminhar crianças com possíveis atrasos e patologias graves como a PC em tempo cada vez mais hábil, aumentando a probabilidade de uma melhor qualidade de vida.
Hiratuka, Erika. "Demandas de mães de crianças com paralisia cerebral em diferentes fases do desenvolvimento infantil." Universidade Federal de São Carlos, 2009. https://repositorio.ufscar.br/handle/ufscar/3028.
Повний текст джерелаStudies have demonstrated that providing instruction for and intervening in the family of children with special needs during their treatment process may represent an effective way of ensuring adequate parental support. Moreover, since each phase of the development of a child with special needs may create novel demands, the professionals have shown to be required to review their actions throughout the treatment. The current study aimed to identify the major demands from mothers of children with severe cerebral palsy as regards the instructions provided by the professionals involved in their child s treatment as well as other sources of support for child care and development. Three important milestones in child development were taken into account: (a) preschool period; (b) early school period; and (c) early adolescence. Firstly, the Gross Motor Function Classification System (GMFCS) for Cerebral Palsy was translated and cross-cultural adapted to be used by Brazilian professionals. Accordingly, it was translated to Portuguese and its content was analyzed. Back-translation was conducted to ensure equivalence. The participants were nine mothers of children with cerebral palsy, who were divided into three groups according to their child s ages. Semistructured interview was used to collect data on child care, treatment, accessibility, types and levels of support, questions, difficulties, expectations, and parent-professional relationship. The Collective Subject Discourse was the method used to analyze the interviews. The results were presented according to the demands for each of the phases, being later discussed by comparing groups. The results of this study demonstrate that difficulties, questions and concerns about child care varied according to the child s developmental phase. In the initial phases, the major demands were related to questions about the child s survival, the lack of knowledge about proper child care, difficulties with the child s general health and the insecurity about the characteristics of the disorder. After meeting these demands, the mothers started to create expectations and raise queries about the child s development and prognosis, suggesting that they started to worry about the acquisition of walking, language and independence. Concern over child s weight, length and sexuality and the emergence of deformities are raised as important demands in the period close to adolescence. This study intends to contribute towards both an improvement of knowledge in the area and a better understanding of these family needs by providing reflection tools and suggesting intervention practices with this population.
A literatura aponta a importância das orientações e intervenções familiares durante o processo de tratamento de crianças com necessidades especiais, visto que essas são formas eficazes de fornecer esclarecimentos necessários e suporte adequado aos pais dessas crianças. Observa-se que a cada fase do desenvolvimento do indivíduo com necessidades especiais devem surgir novas demandas de orientações, levando os profissionais a reverem suas ações ao longo de todo o tratamento. O presente trabalho tem por objetivo identificar as principais demandas de mães de crianças com diagnóstico de paralisia cerebral grave em relação às orientações recebidas pelos profissionais envolvidos no tratamento, em relação à participação da criança e sua família na comunidade e com relação às outras fontes de apoio recebidas para o cuidado e desenvolvimento da criança em três diferentes marcos do desenvolvimento infantil: (a) período pré-escolar, (b) período escolar, (c) pré-adolescência. Para a realização da proposta, dois estudos foram desenvolvidos. O Estudo 1 teve por objetivo realizar a adaptação transcultural do Sistema de Classificação da Função Motora Grossa para a Paralisia Cerebral, o GMFCS. Neste estudo foi realizada a tradução, a análise semântica, a análise de conteúdo e a retro tradução do instrumento. A adaptação transcultural do instrumento é exposta na íntegra neste trabalho. O Estudo 2 contemplou o objetivo principal desta pesquisa que envolveu a identificação das demandas das mães de crianças com paralisia cerebral. Participaram do Estudo 2 nove mães de crianças com paralisia cerebral que formaram três grupos de acordo com faixas etárias em que seus filhos se encontravam. As mães foram entrevistadas por meio de um roteiro de entrevista semi-estruturada que abordou questões relativas ao cuidado com a criança, ao tratamento, à acessibilidade, aos tipos e níveis de ajuda, dúvidas e dificuldades, relação com profissionais, suas expectativas, dentre outros. A análise das entrevistas foi realizada por meio da técnica do Discurso do Sujeito Coletivo. Os resultados foram apresentados enfocando as principais demandas identificadas em cada uma das fases e discutidos de forma comparativa entre os grupos. Pelo presente estudo foi possível observar que, conforme a fase do desenvolvimento infantil, as mães apresentam diferentes dificuldades, dúvidas e preocupações com os cuidados da criança. Observa-se que, nas fases iniciais, as principais demandas estão relacionadas às dúvidas quanto à sobrevivência da criança, ao desconhecimento das melhores formas de cuidado, às dificuldades com a saúde geral da criança, às inseguranças com as características de sua deficiência. Superadas essas demandas, as mães passam a apresentar dúvidas e expectativas em relação à evolução e 9 prognóstico da criança, o que significa que passam a preocupar-se com a aquisição de marcha, linguagem e independência. As dificuldades com o peso e tamanho da criança, com a sexualidade e com o aparecimento de deformidades aparecem nas fases mais próximas à adolescência como demandas importantes. Espera-se que este estudo possa contribuir para o aumento do conhecimento na área e para maior compreensão das necessidades dessas famílias proporcionando elementos para reflexões e proposições de práticas de intervenção com esta população.
Zardi, Anna. "Gli effetti della riabilitazione equestre nel trattamento dei bambini con paralisi cerebrale infantile: revisione sistematica della letteratura." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.
Знайти повний текст джерелаTaroni, Anna. "Strumenti di Misura per la Valutazione del Cammino nel Bambino con Paralisi Cerebrale Infantile: una Scoping Review." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/24566/.
Повний текст джерелаКниги з теми "Paralisi Cerebrali Infantili"
Ferrari, Adriano, Sandro Reverberi, and Maria Grazia Benedetti. L’arto inferiore nella paralisi cerebrale infantile. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2814-2.
Повний текст джерелаBorelli, Giulia, Rita Neviani, Alice Sghedoni, Maria Rita Conti, Luisa Montanari, and Antonella Ovi. La fisioterapia nella paralisi cerebrale infantile. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-5277-2.
Повний текст джерелаBorelli, Giulia, Rita Neviani, Alice Sghedoni, and Antonella Ovi. La fisioterapia nella paralisi cerebrale infantile. Milano: Springer Milan, 2014. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-5462-2.
Повний текст джерелаGiannoni, Psiche, and Liliana Zerbino. Fuori schema: Manuale per il trattamento delle paralisi cerebrali infantili. Springer, 2004.
Знайти повний текст джерелаLe forme spastiche della paralisi cerebrale infantile. Milan: Springer-Verlag, 2005. http://dx.doi.org/10.1007/b139073.
Повний текст джерелаEfimov, Anatoliy, and Farid Yunusov. Abilitation of children with cerebral spastic infantile paralysis and cerebral spastic infantile paralysis syndromes. Infra-M Academic Publishing House, 2014. http://dx.doi.org/10.12737/3555.
Повний текст джерелаFerrari, Adriano, Giulia Borelli, Rita Neviani, Alice Sghedoni, and Antonella Ovi. Fisioterapia Nella Paralisi Cerebrale Infantile: La Funzione Cammino. Springer, 2014.
Знайти повний текст джерелаFerrari, Adriano, Giulia Borelli, Rita Neviani, Alice Sghedoni, and Antonella Ovi. La fisioterapia nella paralisi cerebrale infantile: La funzione cammino. Springer, 2014.
Знайти повний текст джерелаFerrari, Adriano, Sandro Reverberi, and Maria Grazia Benedetti. L'arto inferiore nella paralisi cerebrale infantile: Semeiotica e chirurgia funzionale. Springer, 2013.
Знайти повний текст джерелаBorelli, Giulia, Rita Neviani, Alice Sghedoni, Maria Rita Conti, and Luisa Montanari. Fisioterapia Nella Paralisi Cerebrale Infantile: Principi Ed Esperienze - Postura Seduta. Springer London, Limited, 2013.
Знайти повний текст джерелаЧастини книг з теми "Paralisi Cerebrali Infantili"
Borelli, Giulia, Rita Neviani, Alice Sghedoni, and Antonella Ovi. "Aspetti generali della funzione cammino." In La fisioterapia nella paralisi cerebrale infantile, 1–44. Milano: Springer Milan, 2014. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-5462-2_1.
Повний текст джерелаBorelli, Giulia, Rita Neviani, Alice Sghedoni, and Antonella Ovi. "Valutazione della funzione cammino." In La fisioterapia nella paralisi cerebrale infantile, 45–79. Milano: Springer Milan, 2014. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-5462-2_2.
Повний текст джерелаBorelli, Giulia, Rita Neviani, Alice Sghedoni, and Antonella Ovi. "Ausili e ortesi per il cammino." In La fisioterapia nella paralisi cerebrale infantile, 81–118. Milano: Springer Milan, 2014. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-5462-2_3.
Повний текст джерелаBorelli, Giulia, Rita Neviani, Alice Sghedoni, and Antonella Ovi. "Trattamento fisioterapico nel bambino con PCI." In La fisioterapia nella paralisi cerebrale infantile, 119–78. Milano: Springer Milan, 2014. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-5462-2_4.
Повний текст джерелаBorelli, Giulia, Rita Neviani, Alice Sghedoni, and Antonella Ovi. "Conclusioni." In La fisioterapia nella paralisi cerebrale infantile, 179–80. Milano: Springer Milan, 2014. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-5462-2_5.
Повний текст джерелаFerrari, Adriano, Sandro Reverberi, and Maria Grazia Benedetti. "Eccessiva flessione plantare (equinus)." In L’arto inferiore nella paralisi cerebrale infantile, 3–45. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2814-2_1.
Повний текст джерелаFerrari, Adriano, Sandro Reverberi, and Maria Grazia Benedetti. "Ginocchio esteso, ginocchio rigido, ginocchio recurvato." In L’arto inferiore nella paralisi cerebrale infantile, 183–94. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2814-2_10.
Повний текст джерелаFerrari, Adriano, Sandro Reverberi, and Maria Grazia Benedetti. "Varismo (bow leg) e valgismo (knock knee)." In L’arto inferiore nella paralisi cerebrale infantile, 195–201. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2814-2_11.
Повний текст джерелаFerrari, Adriano, Sandro Reverberi, and Maria Grazia Benedetti. "Instabilità sagittale o frontale." In L’arto inferiore nella paralisi cerebrale infantile, 203–7. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2814-2_12.
Повний текст джерелаFerrari, Adriano, Sandro Reverberi, and Maria Grazia Benedetti. "Torsione tibiale." In L’arto inferiore nella paralisi cerebrale infantile, 209–13. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2814-2_13.
Повний текст джерелаТези доповідей конференцій з теми "Paralisi Cerebrali Infantili"
Fedorova, Ekaterina Sergeevna. "Socio-educational assistance to children with infantile cerebral paralysis." In IX International Research-to-practice conference. TSNS Interaktiv Plus, 2017. http://dx.doi.org/10.21661/r-116594.
Повний текст джерела