Добірка наукової літератури з теми "OCSE-PISA 2006"

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Статті в журналах з теми "OCSE-PISA 2006"

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Khaperskaia, A. Yu, and C. Şensin. "Learning difficulties of migrant children in Italy." Современная зарубежная психология 8, no. 1 (2019): 56–63. http://dx.doi.org/10.17759/jmfp.2019080106.

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Анотація:
According to the latest report published in 2018 in Pisa every sixth pupil in Italian schools nowadays is a migrant. Statistic data show the skyrocketed increase of migrant children in schools since 2003. According to the Italian Edition of «La Verità», referring to the OCSE (L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico report (OCSE)-organisation for economic cooperation and development), "children with immigration experiences tend to be less successful at school than their peers. If 69 percent of Italian children achieve required by the OCSE outcomes in reading, mathematics and science, only 51% of the first generation of migrant children can match them. «This figure is even lower and falls to 36% if we take into account children who arrived to Italy and were enrolled to comprehensive schools at the age of 12 years and older. What is the main problem of migrant children at school in the new socio-cultural context? First of all, it is language. And language snowballs other problems. The traumatic experience of relocation, the difference of cultures and conflict of families with new reality, all this has an impact on the way the child feels in the new world and the way s/he experiences difficulties. Among migrant adolescents one can note a more intensive experience of internal conflicts, they face a wrenching sense of loneliness, don't feel understood and accepted. In this article, we will discuss the main learning difficulties which are most common among children of migrants, as well as the issues of professional readiness of teachers of Italian secondary schools to the difficulties of this kind
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Freddano, Michela, and Anna Siri. ""Europa 2020" e la valutazione del sistema educativo italiano: un'analisi comparativa su OCSE PISA 2009 e le Prove INVALSI 2011/2012." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 55 (March 2014): 107–27. http://dx.doi.org/10.3280/riv2013-055007.

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Dardanoni, Valentino, Salvatore Modica, and Aline Pennsi. "Grading Across Schools." B.E. Journal of Economic Analysis & Policy 9, no. 1 (April 9, 2009). http://dx.doi.org/10.2202/1935-1682.2065.

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Анотація:
Abstract This paper reports some facts about grading standards across a varied sample of 16 countries participating in the 2003 OCSE-PISA Survey. Our main finding is that in all countries except Ireland and the USA there is conspicuous heterogeneity in standards across schools (Table 3, Figures 1 & 2). In most of the countries where heterogeneity is present a grading-on-a-curve practice emerges, with grading standards increasing with average competence of the school's students (Table 4, Figures 3 & 4). Where this phenomenon is more pronounced, it may be related to existence of a tracking (as opposed to comprehensive) school system (Table 5, Figure 5).
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Дисертації з теми "OCSE-PISA 2006"

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FIORE, BRUNELLA. "I ragazzi sono più bravi in matematica? Interpretare la relazione tra genere e competenze matematiche con il supporto dei dati PISA 2003." Doctoral thesis, Università di Milano-Bicocca, 2008. http://hdl.handle.net/10281/170781.

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Анотація:
Scopo di questa tesi è cercare di legare due dimensioni, quella del genere e quella delle performance nei test standardizzati in matematica , in un discorso che mira ad esplorarne la relazione. La riflessione su genere e matematica inizierà, nel capitolo 1, con un approfondimento di quelli che si ritengono i concetti chiave di natura sociologica in grado di riempire di significato il processo di riflessione dell’interazione tra costruzione sociale del genere ed apprendimenti in matematica. Per questa ragione l’attenzione si soffermerà sulla costruzione delle identità di genere e sulla strutturazione degli stereotipi di genere, sul modo in cui agiscono e sugli effetti che questi possono avere sulle performance in matematica. Il processo di socializzazione da un lato e le caratteristiche socio-economiche e culturali dall’altro possono in effetti esercitare un ruolo fondamentale nella definizione dei ruoli di genere e conseguentemente sulle differenti performance di ragazzi e ragazze negli apprendimenti. Nel capitolo 2, si vedrà come la scuola sia parte integrante di questo processo di definizione delle identità di genere perché, insieme alla famiglia, costituisce il soggetto di socializzazione più importante (Ghisleni, Moscati 2001). La lunga storia di esclusione delle donne dai luoghi del sapere matematico, ha fatto in modo che, per molto tempo, un sistema di disuguaglianze strutturato dalle differenze di genere negli apprendimenti fosse considerato come scontato e “naturale” anche all’interno dei processi di istruzione. Solo a partire dagli anni settanta, grazie ai movimenti di rivendicazione dei diritti delle donne, si è iniziato a mettere in discussione la naturalità delle differenze nei risultati degli apprendimenti e si è dato avvio ad un processo di decostruzione delle differenze che ha prestato particolare attenzione a quanto accade all’interno delle scuole. I sistemi educativi dei paesi occidentali tendenzialmente accolgono e traducono, a partire da questo periodo, le prospettive femministe in politiche educative volte ad intervenire sulla riduzione del gap nei risultati degli apprendimenti di ragazze e ragazzi. Nel capitolo 3 il focus dell’analisi si restringerà ai risultati di ricerca che hanno specificamente interessato lo studio delle relazioni tra risultati nei test di matematica nell’istruzione e il genere. Gli studi nel contesto nazionale sono ancora scarsi e necessariamente bisogna osservare quello che ormai da quarant’anni accade oltre i confini italiani. Il dibattito internazionale verte sul comprendere l’entità delle differenze di genere e la misura in cui queste siano riconducibili ai fattori di contesto sociale (sulle quali quindi è possibile intervenire) o ai fattori di tipo biologico che riguardano quindi caratteristiche ascritte dell’individuo. In merito a questo dibattito è necessario sottolineare come, tra i ricercatori, sia diffusa la convinzione della necessità di un approccio integrato (Halpern, Wai, Saw 2005). Nella seconda parte della tesi si verificheranno una serie di ipotesi con il supporto dei dati PISA 2003. I dati a disposizione non consentono di testare le ipotesi relativamente alle eventuali caratteristiche innate degli individui; ciononostante permettono di studiare alcune caratteristiche di contesto che forniscono informazioni sullo status socio-economico e culturale della famiglia di origine, su alcuni tratti del processo di socializzazione e sulle caratteristiche delle scuole in cui gli studenti e le studentesse sono inseriti. Nello specifico, i capitoli 4, 5, 6 e 7 affronteranno in modo dettagliato le ragioni della diffusione della cultura della valutazione nei sistemi di istruzione dei paesi occidentali oltre a evidenziarne i punti di forza ed i punti di debolezza che ancora presenta questo controverso sistema di indagine. Sempre in questa parte, proprio per restituire al lettore l’accuratezza della struttura di accountability e l’esperienza fatta propria rispetto alle precedenti indagini, si cercherà di offrire un quadro esaustivo della complessa metodologia sottostante al sistema di valutazione degli apprendimenti PISA. Le modalità di costruzione degli items si basano su una serie di prassi all’avanguardia come l’utilizzo delle tecniche DIF-Differential Items Functioning, una fitta rete di comunicazione tra i paesi, la continua ricerca di tecniche innovative di strutturazione, il ricorso alle metodologie di Rasch per il computo del livello di performance degli studenti, i plausible values, l’affidabilità di stime calcolate il metodo BRR “Belanced Repeated Replication” e l’analisi multilivello; tutti questi sono strumenti che PISA mette a disposizione per rendere più preciso ed accurato l’impianto metodologico dell’indagine. Nell’ultima parte, nei capitoli 9 e 10, infine, si entrerà nel cuore dell’analisi. Verranno qui presentati e testati gli interrogativi di ricerca. L’analisi condotta dal Consorzio Internazionale sui dati PISA 2003 evidenzia una serie di differenze di genere in matematica a svantaggio delle ragazze (Oecd 2003c).
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ROZZI, FABRIZIO. "L'indagine OCSE-PISA 2006: apprendimenti e back-ground socioculturale degli studenti dell'Italia Centrale." Doctoral thesis, 2011. http://hdl.handle.net/2158/559086.

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Тези доповідей конференцій з теми "OCSE-PISA 2006"

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Marchisio, Marina, Alice Barana, Michele Fioravera, Sergio Rabellino, Claudio Pardini, Anna Brancaccio, and Massimo Esposito. "PROBLEM SOLVING COMPETENCE DEVELOPED THROUGH A VIRTUAL LEARNING ENVIRONMENT IN A EUROPEAN CONTEXT." In eLSE 2017. Carol I National Defence University Publishing House, 2017. http://dx.doi.org/10.12753/2066-026x-17-067.

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Анотація:
In modern societies, life itself is a problem solving. OCSE-PISA defined the problem-solving competence as the capacity to engage in cognitive processing to understand and solve problem situations where a method of solution is not immediately obvious. Hence in teaching Mathematics, and in general scientific subjects, it becomes important to adopt new methods centred on student learning, which are able not only to deliver knowledge but also to enhance the competence in problem solving. It is essential to start from simulated real-life problem situations in order to explain new concepts, since it enables students to understand the application of Mathematics as well as to enhance their ability to regulate problem-solving processes. The University of Turin has adopted problem solving digital methodologies using a virtual learning environment integrated with an advanced computing environment, automatic assessment and a web conference system. This set of technologies promote interaction among students and help teachers guide and coach their students in creating, conjecturing, exploring, testing and verifying. In the Erasmus+ Project SMART – Science and Mathematics Advanced Research in good Teaching - the University of Turin shared these methodologies with other European partners (Strategic Partnership Key action). The aim of this exchange of best practices is to obtain Mathematics and Science teachers who are more involved in the methodology and consequently students who are better equipped to develop coherent mental representations of problem situations, more flexible in incorporating feedback and in reflecting. In the paper, examples of interactive material produced and tested in the Project are presented and the results of the experience are discussed.
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