Дисертації з теми "Nel 2016"

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Mariani, Enrico. "Abitare sospeso. Un'etnografia nel cratere dell'Italia centrale colpito dai terremoti del 2016-2017." Doctoral thesis, Urbino, 2022. http://hdl.handle.net/11576/2700930.

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2

Bertaggia, Caterina <1995&gt. "Il mercato dei gioielli del XIX secolo - Un'analisi dei risultati d'asta nel periodo 2016-2018." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16811.

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Анотація:
Con il presente lavoro di tesi si intende studiare il mercato dei gioielli del XIX secolo. Dopo aver descritto le caratteristiche dei gioielli nel corso delle varie decadi del XIX secolo e aver approfondito le peculiarità del mercato dei gioielli e la sua evoluzione nel corso degli anni, lo studio procede con l'analisi delle quotazioni che i gioielli del XIX secolo hanno ottenuto durante le aste svoltesi presso le case d'asta Christie's, Sotheby's, Dorotheum e Bonhams, durante l'intervallo temporale 2016-2018.
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3

Donadel, Lorenzo <1996&gt. "Le informazioni non finanziarie e il D.Lgs. 254/2016 nel sistema bilancio." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/18056.

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Анотація:
E’ proprio dalla disamina storica riguardante il concetto stesso di sostenibilità e di sviluppo sostenibile, le discussioni e i trattati a livello internazionale che inizia questo lavoro, che ha come obiettivo ultimo quello di fare il punto sulla rendicontazione in ambito non finanziario all’interno del sistema bilancio, in Italia obbligatoria per alcune imprese ed gruppi di grandi dimensioni a partire dal 2017. Gli ultimi paragrafi del primo capitolo, riprendendo le priorità definite dall’ultimo importante documento pubblicato sul tema della sostenibilità rappresentato dall’Agenda 2030 e i suoi 17 Sustainable Development Goals, vuole fornire una breve panoramica sui dati odierni legati ai fondamenti dello sviluppo sostenibile e all’azioni che stanno trasformando l’ambito finanziario per aumentare l’attenzione e la consapevolezza verso le tematiche ESG (Environmental, Social and Governance). I successivi capitoli approcciano il tema andando ad approfondire a livello micro le problematiche analizzate in precedenza, individuando nelle imprese il vero motore del cambiamento, capaci con le loro azioni di spingere la politica ed i cittadini ad intraprendere più velocemente e nella maniera più concreta possibile i target previsti dall’Agenda 2030. Per potere intraprendere un processo serio di cambiamento è necessario partire dalla rendicontazione dei dati, che per quanto riguarda le tematiche di carattere non finanziario deve unire dati sia tipo quantitativa che, spesso, di tipo qualitativo. L’analisi del secondo capitolo si contrerà principalmente sull’utilizzo degli standard promossi dalla Global Reporting Iniziative e dello schema di report integrato sviluppato dall’IRCC che rappresentano i due più recenti e sviluppati modalità di rendicontazione in ambito non finanziario. Il focus di questo lavoro è rappresentato dal terzo capitolo, tramite l’introduzione e l’analisi del decreto legislativo n.254 del 30 dicembre 2016 che, recependo quanto richiesto dalla direttiva 2014/95/UE del Parlamento Europeo introduce, nel contesto italiano, l’obbligatorietà della rendicontazione sulle tematiche di carattere non finanziario e sulla diversità per alcune imprese e gruppi di grandi dimensioni. Una breve disamina sarà effettuata su come la direttiva europea sopracitata sia stata recepita all’interno del sistema legislativo spagnolo e francese, in un’ottica di integrazione dei sistemi di reporting a livello europeo. Infine, l’ultimo capitolo, vuole avere una valenza più applicativa, per capire a livello pratico come la rendicontazione obbligatoria prevista del decreto 254/2016 venga applicata dalle imprese. L’analisi ricade su quattro diverse imprese, due Società per Azioni quotate in borsa e due aziende che sono considerate Enti Pubblici di Interesse Rilevante e per questo obbligate a procedere con la rendicontazione delle informazioni di carattere non finanziario. La scelta del settore dell’energia è stata fatta poiché il tema di un’energia più pulita e rinnovabile è centrale per il raggiungimento di tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030.
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4

Rossetto, Edoardo <1996&gt. "Le informazioni non finanziarie e il D.Lgs. 254/2016 nel sistema bilancio." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20341.

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Анотація:
In questo elaborato il punto di partenza è stata l'azienda nella sua accezione "classica" o economico-finanziaria e che ha influenzato i documenti contabili di bilancio e i principali metodi di valutazione. Sono state, poi, sviluppate, secondo un criterio temporale, le due maggiori "correnti" attraverso le quali si è cercato di andare oltre la prospettiva classica: la responsabilità e la sostenibilità di impresa. Sono state, quindi, definite le informazioni non finanziarie e le più importanti teorie a sostegno della loro rendicontazione. E in relazione a ciò, in un contesto di stakeholder sempre più attenti ad esse, si è posto l'accento sulla finanza sostenibile. La fonte maggiore di informazioni non finanziarie per il contesto esterno all'azienda è la dichiarazione non finanziaria. Si è approfondita la normativa in materia e mi sono soffermato sui principali aspetti del decreto che disciplinano la dichiarazione. Oggetto di ulteriore analisi è stata la relazione sulla gestione, che può contenere le informazioni oggetto della dichiarazione. Nell'ultima parte della tesi, ho voluto trattare nel loro funzionamento le due metodologie di rendicontazione non finanziaria più utilizzate, fornite dal Global Reporting Initiative (GRI) e dall'International Integrated Reporting Council (IIRC). Infine, sono stati evidenziati i principali impatti del decreto e l'avvento della nuova disciplina, sempre di derivazione comunitaria.
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5

Di, Mezza Grazia. "Obblighi informativi e tutela del consumatore nel D.Lgs. n. 72/2016 attuativo della direttiva n. 2014/17/Ue." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2019. http://hdl.handle.net/11577/3422220.

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Анотація:
Parallelamente ai contratti di credito al consumo, la Commissione europea ha monitorato nel corso degli anni i comportamenti degli operatori finanziari nella stipulazione di contratti di credito per l’acquisto di beni immobili residenziali. Al termine dei vari studi, il Parlamento europeo ed il Consiglio hanno emanato il 4 febbraio 2014, la nuova Direttiva 2014/17/UE592, volta sia a disciplinare contratti di credito ai consumatori stipulati per l’acquisto di beni immobili residenziali attraverso la predisposizione di rimedi volti ad evitare una concessione irresponsabile dei creditori per l’acquisto di tali beni (apportando anche alcune modifiche alla precedente direttiva n. 2008/48/CE, relativa ai contratti di credito ai consumatori).Attraverso la direttiva n.17/2014 il legislatore europeo abbiamo visto come abbia inteso armonizzare alcuni aspetti della disciplina dei contratti di credito al consumatore che siano assistiti da diritti di garanzia su beni immobili residenziali o finalizzati all’acquisto o al mantenimento del diritto di proprietà su beni immobili. L’intervento del legislatore comunitario si inserisce tra quelli di “armonizzazione minima”, nonostante contenga disposizioni che limitino gli Stati membri in ordine alla possibilità di introdurre o mantenere disposizioni divergenti: si pensi ad esempio alla disciplina relativa al calcolo del tasso annuo effettivo globale e a quella concernente le informazioni precontrattuali personalizzate da fornirsi mediante il prospetto informativo europeo standardizzato. La tipologia di beni oggetto della direttiva, sono generalmente acquistati all’interno delle famiglie, ma a differenza di quelli di consumo, hanno un valore economico di gran lunga superiore che quindi porta spesso i consumatori, non aventi disponibilità economiche così importanti, a stipulare presso gli appositi istituti di credito, contratti volti all’acquisto, e si è posto pertanto per questi contratti l’esigenza di garantire una erogazione di credito responsabile ed in favore di soggetti meritevoli. Si è evidenziato come la direttiva mutui abbia predisposto una disciplina più rigida, rispetto a quella presente nella direttiva sul credito ai consumatori n.48/2008/Ce per l’acquisto di beni di consumo, volta favorire da un lato il responsible borrowing, dall’altro il responsible lending. Per quanto riguarda la disciplina del responsible borrowing vi è, infatti, da un lato, in sede pubblicitaria un ampliamento delle informazioni volte a promuovere sia l’istituto di credito, che i prodotti finanziari disponibili sul mercato a chiunque abbia interesse a stipulare un contratto di credito; dall’altro, vi è in sede precontrattuale una migliore erogazione d’informazioni al consumatore-cliente, informazioni che vengono fornite attraverso un modulo informativo personalizzato alle preferenze e condizioni economiche del consumatore (Considerando 41).In merito alla disciplina del responsible lending sono state previste, invece, disposizioni più rigide e chiare per quanto riguarda la valutazione del merito creditizio e le sue ripercussioni sul rapporto obbligatorio. La disciplina del responsible borrowing, all’interno della c.d. “direttiva mutui”, si è evidenziato come si caratterizzi per una graduale erogazione d’informazioni che inizia da un ambito generale standardizzato, svincolato da una contrattazione vera e propria con un consumatore determinato (all’informazione pubblicitaria sono dedicati gli artt. 11 12 alle informazioni generali l’art. 13), fino ad una qualificata personalizzata serie d’informazioni dirette al consumatore specifico (all’informazione precontrattuale è dedicato l’art. 14), contrassegnate dalla bi-direzionalità circolarità delle notizie fornite da un lato, dal finanziatore, dall’altro dal consumatore. Queste informazioni, sono tutte fornite in modo che il consumatore possa giungere ad una decisione informata, attraverso sia il confronto tra le offerte di credito disponibili sul mercato, sia una valutazione delle diverse implicazioni che possono conseguire una volta stipulato il contratto. Abbiamo analizzato, la prima tranche d’informazioni: informazioni pubblicitarie e generali sono erogate a fini meramente conoscitivi e pubblicitari ad un numero indeterminato di soggetti. Dalla lettura del nuovo d.lsg. 72/2016 è emerso come molte questioni non siano in realtà state risolte, in particolare la scelta di riportarsi fedelmente al contenuto della direttiva, senza aggiungere nulla e senza integrare alcun passaggio, ha fatto si che non si affrontassero determinati temi quali il recesso, il collegamento contrattuale nell’ambito dei contratti di credito immobiliari, o soprattutto le conseguenze derivanti dalla mancata o inadeguata o errata valutazione del merito creditizio da parte del professionista. Proprio quest’ultimo passaggio relativo al non aver affrontato in termini di conseguenze i casi derivanti dalla mancata o inadeguata o errata valutazione del merito creditizio da parte del professionista ha portato a delle riflessioni. La direttiva non avendo individuato rimedi specifici nel caso di violazione degli obblighi di informazione, neppure in merito alle responsabilità del finanziatore o del consumatore, ha rimesso agli Stati membri il compito di definire in sede di recepimento “sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive”. Non sono quindi mancati autori che hanno elaborato delle ipotesi in riferimento alle conseguenze in caso di violazione degli obblighi di informazione; in relazione alla disciplina delle informazioni generali, quelle quindi rivolte ad un pubblico indeterminato e ancora estraneo ad una possibile contrattazione, laddove queste informazioni dovessero risultare lacunose o fuorvianti, si è ipotizzata l’applicabilità della disciplina delle pratiche commerciali scorrette di cui all’art.20 del codice del consumo e, quindi, della tutela amministrativa di cui agli artt. 21-23 -27 del Codice del Consumo. Qualora poi, tali informazioni siano falsate e determinino un comportamento del consumatore interessato che non si sarebbe verificato nel caso in cui tali informazioni fossero state veritiere, si potrebbe ipotizzare un vizio del consenso sanzionabile con l’annullamento del contratto stesso. Concretamente, tuttavia, non è sempre facile giungere ad una soluzione simile, laddove soprattutto la conclusione del contratto è sempre mediata dall’erogazione delle informazioni personalizzate secondo il disposto di cui all’art. 14 della direttiva, che riguardano sì i medesimi aspetti oggetto delle informazioni generali, ma che li espongono in modo molto più dettagliato e finalizzato. Ecco, quindi, che se l’informazione personalizzata è integra e completa e corrisponde poi all’operazione che effettivamente si conclude, sembra difficile o quanto meno forzato poter sostenere che il contratto concluso sia annullabile per via delle scorrette informazioni generali che si ritiene possano aver viziato il consenso del consumatore in fase anteriore a quella precontrattuale. Qualora le, invece, le informazioni scorrette siano fornite in sede precontrattuale attraverso il modulo personalizzato e creino uno sviamento del comportamento economico del consumatore, si ritiene che esse possano realmente allora aver inciso sulla volontà del contrante, viziandone il consenso. In ultima analisi, si dà il caso in cui si determini una discordanza tra i costi indicati in sede di informazioni generali e quelli rinvenuti nel Pies; in tal caso sarebbe applicabile nel nostro ordinamento la disciplina delle informazioni pubblicitarie di cui all’art. 116 e 117 del T.u.b., secondo cui il contenuto del contratto può si discostarsi ma solo in melius dal contenuto presente nelle informazioni pubblicitarie. In questi casi si avrà, quindi, la nullità delle clausole contrattuali che prevedevano condizioni economiche meno favorevoli in sede pubblicitaria e la sostituzione automatica con le clausole più favorevoli, che quindi vadano a ripristinare lo squilibrio che si è determinato. Qualora poi l’inesattezza delle informazioni generali abbia determinato la mancata conclusione del contratto, il consumatore si ritiene che possa appellarsi alla violazione dell’art.1337 c.c., ovvero alla configurabilità di una responsabilità precontrattuale del professionista, lamentando un danno nell’aver fatto affidamento nelle condizioni economiche esposte all’interno delle informazioni generali riguardati quei determinati prodotti, informazioni che poi si sono rivelate fuorvianti in sede di informazioni personalizzate. Nel caso in cui, invece, il contratto sia concluso in assenza di consegna del Pies o con l’erogazione di un Pies mancante delle parti che riguardano la spiegazione di alcuni contenuti economici essenziali del contratto, in entrambi i casi si ritiene che si possa ipotizzare la violazione degli obblighi informativi personalizzati che comporta un’estensione del termine di recesso ci cui all’art. 125-bis e ter del cod.cons. Si è palesa dunque, la cautela del legislatore europeo e di quello italiano nel pronunciarsi in merito alla responsabilità del consumatore che del professionista e nel prevedere sanzioni in merito a tali comportamenti. La scelta prudente è sicuramente dettata anche dalla delicatezza della materia che si affronta. Se infatti si caricasse di eccessivi oneri in termini di informazione, la figura del finanziatore, si potrebbe avere come effetto quello di un comportamento difensivo e soprattutto di diffidenza dello stesso qualora voglia concedere il credito, con inevitabile danneggiamento per il consumatore che non sarebbe incoraggiato alla stipulazione responsabile di tali contratti e, quindi, un danneggiamento per il mercato in generale. Se, d’altra parte si caricasse di eccessivi oneri il consumatore, questo comporterebbe una disciplina oltremodo severa per lo stesso, dimenticando che è invece il soggetto debole che deve essere tutelato, dove invece il professionista sarebbe esageratamente tutelato, potendo erogare finanziamenti senza considerare la figura e gli interessi del consumatore. Si può comunque evidenziare che, nonostante le difficoltà del legislatore europeo e nazionale, gli strumenti interpretativi presenti nel nostro ordinamento se coordinati con le norme di derivazione europea, possono prospettare dei margini di tutela ulteriore per il consumatore, avendo come guida il principio di buona fede nella fase delle trattative e nella conclusione del contratto. L’assenza nel nostro ordinamento di un apposito sistema rimediale, che faccia discendere dalle ipotesi di violazione di un obbligo informativo una sanzione tipica, fa si che la ricerca della soluzione è inevitabilmente lasciata all’interprete. Orbene, in un contesto del genere, la dottrina (ma anche, come visto in precedenza, la giurisprudenza) si è sbizzarrita dando vita ad un ventaglio di ipotesi, da taluno definito come l’“ambaradan dei rimedi contrattuali”. Ecco dunque che si è dedicato ampio spazio a quello che è il dibattito nazionale tra regole di validità e regole di correttezza, fino alla pronuncia delle SS.UU del 2007, e i risvolti in termini degli effetti che la violazione delle regole di comportamento possono provocare su un contratto valido ma tuttavia sconveniente. Da questo spunto, e per approcciarsi ad una soluzione di quella che è la violazione degli obblighi precontrattuali in senso stretto, in omessa valutazione del merito creditizio, o nelle patologie del Pies, si è analizzata la disciplina interne e si è ipotizzata l’applicabilità della teoria dei vizi incompleti. Funzione della teoria dei c.d. vizi incompleti potrebbe perciò rinvenirsi nell’esigenza di evitare che la disciplina dell’invalidità negoziale possa venire facilmente elusa da soggetti che, furbamente, utilizzino tali limiti per concludere contratti con assetti di interessi fortemente squilibrati e pur tuttavia validi; e per fungere da guida per gli operatori del diritto al fine di cristallizzare la nuova fattispecie della responsabilità precontrattuale in caso di contratto valido, ma sconveniente. Inoltre, gran parte della dottrina propende a escludere il ricorso al rimedio invalidante sulla scorta di un’importante pronuncia delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione risalente al 2007, concernente i contratti di investimento e la violazione degli obblighi informativi. Al di là dell’oggetto specifico della controversia, queste sentenze sono particolarmente importanti per l’innovazione che hanno apportato nell’ordinamento sul tema del rapporto fra regole di validità e di responsabilità in caso di violazione degli obblighi di buona fede nella fase delle trattative. L’elaborazione della teorica dei c.d. vizi incompleti ha svolto un’opera di “traino” ai fini dell’avvicinamento delle due discipline (quella precontrattuale e quella relativa al sistema delle invalidità negoziali), portando con sé notevoli conseguenze, anche sul piano giurisprudenziale, tralatiziamente ancorato ad interpretazioni riduttive della normativa precontrattuale. Per quanto attiene più nel dettagli alla violazione dell’obbligo di valutazione del merito creditizio, abbiamo avuto modo di constare che già la direttiva sul credito al consumo 2008/48/Ce aveva introdotto l’esecuzione della verifica della solvibilità del consumatore/ debitore non aveva regolato le conseguenze dell’eventuale inadempimento di questo obbligo, per cui all’art.23 della direttiva in linea con quanto previsto dal considerando n.47, si limitava a rimettere agli Stati membri la definizione di sanzioni che fossero “efficaci, proporzionate e dissuasive” per punire la violazione delle disposizioni nazionali in materia di credito al consumo. Tuttavia la discrezionalità lasciata al legislatore nazione difficilmente si coordinava con l’obiettivo di armonizzazione massima a livello europeo. Lo stesso legislatore italiano non aveva ritenuto di intervenire per determinare le conseguenze sanzionatorie dell’omessa valutazione del merito creditizio da parte del finanziatore che, quindi dipenderanno dalla normativa da parte dei giudici nazionali, attraverso il ricorso ai rimedi civilistici esistenti. Corre l’obbligo precisare che se è vero che il nostro sistema civilistico non preveda il divieto di erogare il finanziamento qualora la capacità restitutoria del consumatore risultasse negativa, essendo pacificamente ammessi sia da parte di dottrina che di giurisprudenza la piena validità dei contratti stipulati in tale contesto, tuttavia, l’importanza della valutazione si ravvisa laddove la sua violazione comporti un effetto negativo sul consumatore sicuramente importante; lo stesso infatti dopo la concessione del credito confidando sulla propria capacità di sostenere il piano di rimborso, affidandosi alla valutazione che il finanziatore avrebbe dovuto eseguire prima dell’erogazione, si ritrova in realtà in uno stato di futura insolvenza. Un comportamento scorretto del finanziatore sia che non effettui la preventiva verifica del merito creditizio, sia che conceda il finanziamento in presenza di una valutazione dall’esito negativo, avrà come conseguenza l’erogazione al consumatore di un credito eccessivo rispetto alla sua capacità restitutoria e, a ragione di ciò, potrebbe non riuscire a rispettare gli impegni assunti. Nonostante la mancanza di una specifica disposizione sul punto, la dottrina ha ritenuto opportuno tutelare il consumatore prevedendo che il mancato rispetto da parte del finanziatore di un obbligo di condotta determini la possibilità di poter agire per ottenere un risarcimento danni, in quanto non ha ricevuto tutte le informazioni necessarie per potere giungere ad una decisione ponderata e ciò l’ha portato a contrarre un debito non sostenibile. Può quindi concludersi considerando che seppure la direttiva mutui si sia inserita in un contesto tentando di colmarne lacune, alla luce soprattutto di un’armonizzazione massina in aspetti che se lasciati ai singoli Stati, avrebbero comportato un eccessivo divario di tutela, è proprio in quell’ambito dove avrebbe dovuto spingersi oltre che in realtà si arresta. La tutela del contraente debole, soprattutto nella fase precontrattuale, in termini di “rimedi” per violazioni da parte dell’operatore del credito, sembra essere ancora ancorata alle soluzioni domestiche dei singoli Stati che si trovano quindi a far fronte a recepimenti di direttive che seppure, come è, sono finalizzate alla massima tutela del consumatore, tralasciano poi quello che è l’aspetto dove concretamente si dovrebbe attuare questa tutela, ovvero la fase esecutiva.
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Gualdi, Valentina. "Analisi del linguaggio politico italiano nel periodo pre e post referendum costituzionale 2016." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/12713/.

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Questo elaborato analizza le particolarità del linguaggio politico partendo dai resoconti stenografici dell’Assemblea della Camera dei deputati di novembre e dicembre 2016. Dopo aver introdotto la struttura delle sedute dell’Assemblea per comprendere il genere di evento comunicativo in cui i discorsi hanno luogo, l’analisi vera e propria inizia con l’esame del ruolo del Presidente e di come il suo modo di esprimersi sia profondamente legato alla prassi stabilita dal Regolamento della Camera. Successivamente sono analizzati aspetti dei discorsi quali i modi di dire, i forestierismi e le espressioni usate ripetutamente dai deputati, qui chiamati “futuri plastismi”. È poi prestata particolare attenzione alle scelte linguistiche dei deputati, considerando: l’uso dei pronomi personali soggetto (io, noi, voi e l’impersonale); le occorrenze di alcuni gli avverbi; e l’uso di alcune locuzioni preposizionali. Infine, questo elaborato affronta la questione della comunicazione conflittuale alla Camera dei deputati e di come questa influenzi le scelte linguistiche dei partecipanti, spiegando come affermazioni ironiche e modi di dire abbiano un’importante ruolo nella gestione del conflitto, concludendo con alcune considerazioni che “tireranno le somme” delle osservazioni fatte, descrivendo un discorso politico “tipo” di fine 2016. Lo scopo di questa tesi, al termine di un corso di laurea magistrale in interpretazione, è di fare chiarezza su alcuni fenomeni tipici del linguaggio politico che possono rendere i discorsi complessi da interpretare.
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ARCURI, CLAUDIA. "Studio I-MOVE +: stima dell’efficacia vaccinale sul campo del vaccino antinfluenzale nel prevenire le Sindromi respiratorie acute gravi da influenza confermata in soggetti ultra-sessantacinquenni ospedalizzati nelle stagioni influenzali 2015/2016 e 2016/2017." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2018. http://hdl.handle.net/11567/929137.

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Tedaldi, Giacomo. "Cambiamento geomorfologico degli alvei non arginati dei Fiumi Sillaro e Santerno nel periodo 2016-2020." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/22797/.

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Questo lavoro di tesi analizza le variazione planimetriche del canale attivo non arginato dei Fiumi Sillaro (dominio Liguride) e Santerno (Formazione Marnoso-Arenacea) nel periodo 2016-2020. I dati planimetrici sono stati ottenuto tramite mappatura in ambiente GIS su orto-immagini degli anni 2016, 2017, 2018 e 2020. Le variazioni di ampiezza dell'alveo attivo sono state valutate in relazione al grado di confinamento laterale e all'idrometria registrata presso le stazioni di Castel S. Pietro Terme (Sillaro) e Imola (Sillaro). I risultati mostrano una relazione diretta tra entità dei picchi idrometrici e ampliamento dell'aveo attivo. Questo si registra in particolare nei tratti non confinati del Fiume Sillaro, nel periodo 2018-2020, bienno caratterizzato dai maggiori picchi idrometrici. La presenza di opere idrauliche trasversali limita fortemente la divagazione laterale dell'alveo attivo, sia in termini assoluti, che di variazione temporale.
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9

Girolametto, Agnese <1995&gt. "Le Informazioni non finanziarie e il Decreto Legislativo n. 254/2016 nel sistema di bilancio." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15334.

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In questa tesi vengono approfonditi i contenuti della relazione sulla gestione e della dichiarazione non finanziaria, con particolare attenzione alle informazioni sul personale e sull'ambiente. Dopo qualche nozione generale sulla relazione sulla gestione, ho approfondito i contenuti previsti dall'articolo 2428 del Codice Civile. In seguito all'emanazione del Decreto Legislativo numero 254 del 30/12/2016 (che recepisce la direttiva europea 2014/95/UE), gli enti di interesse pubblico rilevanti sono tenuti a presentare una dichiarazione non finanziaria. Ho analizzato tutti i dodici articoli di tale decreto e le disposizioni del regolamento attuativo emanato il 18/01/2018 dalla commissione nazionale per le società e la borsa. Le società sono libere di presentare la dichiarazione non finanziaria seguendo lo standard di rendicontazione che preferiscono o adottando una metodologia autonoma di rendicontazione. In questo elaborato vengono approfonditi solo gli standard emanati dal Global Reporting Initiative e dall’International Integrated Reporting Council. In seguito all'integrazione delle informazioni non finanziarie con le informazioni finanziarie contenute nel bilancio d'esercizio, ci si sta orientando sempre più verso il bilancio integrato. Nell’ultimo capitolo vengono analizzate le implicazioni dell’integrated thinking ed i vantaggi che scaturiscono dall’uso della reportistica integrata.
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Chiti, Camilla. "I cambiamenti nel panorama della danza in Russia tra gli anni 1996 e 2016 attraverso la rivista Balet." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14167/.

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Questo elaborato propone una riflessione sul panorama contemporaneo della danza in Russia, ricostruito attraverso le pagine della rivista bimestrale "Balet", unica rivista del settore riconosciuta a livello statale. Lo scopo dell’elaborato è quello di analizzare i cambiamenti avvenuti tra gli anni 1996 e 2016 nel mondo della danza, in particolare nell'ambito della danza classica e contemporanea, e di presentare i problemi insorti negli stessi anni a causa di una difficoltà di sintesi tra tradizione e innovazione, legata anche allo sviluppo della società contemporanea. Nella prima parte dell’elaborato viene presentata la rivista "Balet", contestualizzandone la nascita e lo sviluppo fino ad arrivare al giorno d’oggi. Il primo e secondo capitolo sono dedicati alle due tendenze principali riscontrabili nel mondo della danza: da un lato, la progressiva affermazione dello stile contemporaneo nel repertorio dei teatri e nelle competizioni; dall'altro, la necessità sempre più urgente di conservare la cosiddetta «eredità classica». La riflessione si chiude con un capitolo dedicato ai problemi derivanti da una difficile convivenza nel panorama della danza russo tra tradizione e innovazione.
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Salvi, Marco. "Analisi della vulnerabilità di un aggregato edilizio nel centro storico di Torricella Sicura (TE) e confronto con il suo danneggiamento post sisma 2016." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18677/.

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La presente tesi prende in esame un aggregato edilizio storico colpito dal sisma del 2016, sito in Torricella Sicura (Te) . Innanzitutto è stata realizzata un’analisi della vulnerabilità sismica dell'aggregato, tramite un metodo che utilizza indici matematici, in grado di rappresentare le caratteristiche degli elementi strutturali degli edifici e di sintetizzare il livello di vulnerabilità dell'aggregato con un unico coefficiente numerico. Questo approccio necessita di una validazione attraverso l'applicazione a un caso di studio realmente danneggiato da un sisma, in modo da verificare se esista o meno una corrispondenza tra la propensione al danno misurata attraverso la vulnerabilità e il danno effettivamente registrato. Per questo motivo, si è proceduto anche alla quantificazione del danno subito dall’aggregato tramite un effettivo valore numerico e, successivamente, è stato operato un confronto tra i valori emersi dalle precedenti analisi. Il confronto è servito ad accertare l’attendibilità del modello di calcolo utilizzato, al fine di verificare l’esistenza o meno di uno scostamento tra quanto determinato con l’analisi della vulnerabilità e l’entità dei danni affettivamente riscontrati. Da ultimo, dopo aver preso in esame i dati emersi, è stata formulata una nuova proposta metodologica di calcolo, che rimodulando alcuni parametri, ha cercato di integrare e migliorare questo tipo di analisi, permettendo di raggiungere una più efficace corrispondenza tra la stima della vulnerabilità e la stima del danno.
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Botter, Michele <1990&gt. "Mercato dell'arte tribale: analisi dei risultati d'asta nel biennio 2014-2015." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8153.

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Con questa tesi mi pongo l'obbiettivo di dimostrare come l'investimento nell'arte tribale, africana e oceanica in particolare, sia remunerativo e quali sono i possibili rischi in cui un investitore può incorrere, ricorrendo ai dati delle vendite all'asta di opere di questo tipo.
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MANZO, DOMENICO. "LA MUTUALITÀ DELLE BCC NEL GRUPPO BANCARIO COOPERATIVO Profili di vigilanza cooperativa e prudenziale." Doctoral thesis, Università di Siena, 2017. http://hdl.handle.net/11365/1011490.

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In 2016, the Italian legislator introduced, the d. l. n. 18/2016 which turned into law n. 49/2016, a new specific model of banking group – named Cooperative Banking Group – into the Italian legal framework (Text Banking). Therefore and taking into account the European Banking Union context, this thesis aims to verfy whether the “prevalent mutuality” of italian cooperative banks (BCCs) is still consistent with the current legal framework; indeed, by a combined reading of new and pre-existing rules, it emerges that in an “atomistic” point of view, these banks are, even now, distinguished by “prevalent mutuality”. Moreover, the dissertation below deems (in summary) that these cooperative banks (as affiliated institutions) and stock company (as central body) can coexist into new model: Cooperative Banking Group. Furthermore, the thesis states that the central body (S.p.A.) profit goals could even improve the development of these “prevalent mutuality” cooperative banks, which is the key feuture of italian local BCCs.
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BUBULA, FABIO AUGUSTO. "Lingue e tutela dei diritti nel processo penale." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2013. http://hdl.handle.net/10281/46802.

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Анотація:
Il lavoro ricostruisce come, ad oggi, sia configurata l’assistenza linguistica nel procedimento penale, secondo le classiche tre formanti di legislazione, dottrina e giurisprudenza. L’analisi è condotta nella prospettiva del quadro sovranazionale, costituito dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo e dalla normativa UE, in particolare dalle Direttive 2010/64/UE sul diritto all’interpretazione e alla traduzione e 2012/29/UE sulla tutela della vittima. Si è cercato, attraverso un puntuale confronto, di capire quali orientamenti sono destinati ad essere superati o messi in discussione e quali sono gli scenari che si aprono al legislatore chiamato al recepimento.
The thesis reconstructs the role that at present linguistic experts (interpreters and translators) have within the Italian criminal procedure, according to law, scholarship and jurisprudence. The analysis is made from the point of view of the supranational framework, that is the European Convention of the Human Rights and the EU law, in particular the Directive 2010/64/EU on the right of interpretation and translation and the Directive 2012/29/EU on the protection of the victim. Through a punctual comparison, the aim is to realize which opinions and case law are intended to be abandoned or challenged and which perspectives has the legislator bound to enforce the EU Directives.
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GRECO, ANDREA. "L'informazione nel mercato agro-alimentare." Doctoral thesis, Università di Siena, 2017. http://hdl.handle.net/11365/1011458.

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Nei moderni mercati, il cui perimetro è così vasto da aver fondato la nozione di mercato globale, circolano merci identificabili solo nel genere, e sono esclusi o marginalizzati i caratteri distintivi di provenienza da un certo produttore ed origine da un certo territorio che hanno costituito, per secoli, le informazioni fondamentali per ciascuna scelta di acquisto. L'informazione assurge così ad elemento centrale per la tutela del consumatore, ed un rilievo del tutto peculiare essa assume nel mercato degli alimenti, che trae le proprie peculiarità dalle merci - gli alimenti - che in esso circolano. L'informazione della quale si tratterà è quella posta a vantaggio del consumatore (strumentale alla tutela dello stesso) e quella posta a vantaggio del professionista (strumentale alla competizione concorrenziale), e sarà analizzato cosa deve e cosa può essere oggetto dell'informazione, e come tale informazione debba o possa essere veicolata, tenendo conto in particolare della ratio che informa una tanto dettagliata disciplina. Particolare attenzione sarà infine rivolta alle informazioni nutrizionali e sulla salute, sulle quali convergono interessi talvolta antagonisti tra loro (libertà di iniziativa economica, tutela della salute del consumatore; lealtà della competizione concorrenziale; tutela degli interessi economici dei consumatori). Proprio tali indicazioni rappresentano l'ultima frontiera della competizione tra operatori alimentari e, al contempo, la più recente insidia per gli interessi dei consumatori.
In the modern markets the circulating goods are recognizable only by their gender; the provenance from a certain producer or the origin from a certain place, elements that have been for centuries the fundamentals information for each consumer choice, are nowadays excluded or marginalized. Information became a central element of the consumer protection, and takes a special position in the food market, that takes its peculiarity from the goods – food products – that circulate in it. We will focus on the information to the consumer (functional to its protection) and on the information for the entrepreneur (functional to the commercial competition). We will analyze what “have to” and what “can be” the object of the information, and the ways of transmission of these information, taking into account the ratio of the entire legislation. A special attention will be reserved to the nutritional claims and health claims, that sometimes involve antagonistic interests. These indications represent the last frontier of competition between food operators and, at the same time, the latest trap for consumers’ interest.
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Maragno, Sara <1995&gt. "“Il multilateralismo è nel Dna dell'Italia, il dialogo ne è lo strumento”: L’ evoluzione della posizione italiana nella II Commissione ONU nel biennio 2015-2017." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19260.

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This thesis aims at analyzing how the position of Italy in the United Nations General Assembly Second Committee has evolved over the two-year period 2015-2017, by trying to assess if this recent action is in line of continuity and/or discontinuity with the decennial commitment of the country within the UN. The work is relevant because the state of the art has given little attention to this topic so far, with the few exceptions of authors like Luciano Tosi, Enrica Costa Bona and Anna Bedeschi Magrini. The dissertation consists of three parts, each one with subsections. The first chapter investigates the role played by Italy in the multilateral organization. The research starts by analyzing the Italian foreign policy in the second post-war period, trying to grasp its drivers and the motivations behind the embrace of multilateralism. An historical analysis retraces the path that led to the admission of Italy to the UN and the related debate amidst the ruling class. Subsequently, the work attempts to periodize the action of Italy in the bosom of the Organization, by highlighting the factors that have determined its choices. With a record of the main results obtained but also of the non-achieved targets, the chapter ends with a general assessment of the role played by Italy in the UN from its entrance to the noughties. The second part of the thesis explores the Agenda 2030 together with the idea of sustainable development, being one of the core topics the United Nations General Assembly Second Committee deals with, especially since 2015. Starting from the work of the Bruntland Commission, the dissertation retraces the history of the concept of sustainable development, which eventually brought to the Agenda 2030 and its seventeen goals. The way the Agenda is investigated entails an analysis of its philosophical assumptions as well as of its juridical implications. Lastly, the chapter analyzes the progresses Italy made in implementing the Agenda so far. The final part of the research inquires into the role Italy played in the United Nations General Assembly Second Committee before and after 2015, specifically by focusing on the two-years period 2015-2017. The analysis draws a comparison between the recent action and the framework dotted in chapter one, and it derives conclusions on the traits of continuity or discontinuity which can be inferred from this comparison. By analyzing both primary and secondary sources, the thesis shows how the recent action of Italy is, by one side, in line of continuity with the role Italy has traditionally played in the UN, but, on the other side, it differs for the pursuit of new goals, such as the one of sustainable development. The work has profound implications for future research on the theme and it may add a valuable contribution to the existing literature, which has taken little heed to the role Italy has played at the Glass Palace. Keywords: Italy, UN General Assembly Second Committee, 2015-2017, role, Agenda 2030, sustainable development, continuity, discontinuity.
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Melin, Kristina. "A New Russian Idea? : Neo-Eurasianist Ideas in the Russian Presidential Addressesto the Federal Assembly 2014 – 2016." Thesis, Uppsala universitet, Statsvetenskapliga institutionen, 2017. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:uu:diva-318650.

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This essay aims to determine the prevalence of Neo-Eurasianist ideas in the Russian official political discourse be examining the Presidential Addresses to the Federal Assembly 2014, 2015 and 2016. Neo-Eurasianism is understood as a political ideology encompassing narratives, norms and policy suggestions. The study is conducted in two steps. Firstly, it interprets Neo-Eurasianism as conveyed by Aleksandr Dugin and develops an analytical scheme based on his ideas. Secondly, the prevalence of Neo-Eurasianist ideas in the Russian Presidential Addresses to the Federal Assembly 2014, 2015 and 2016 is thematically analysed within the established analytical framework. The study affirms a limited presence of Neo-Eurasianist ideas in the material. Normative notions concerning cultural plurality, a multipolar world order and Russia’s role in the world are present, whereas the underlying assumptions and subsequent policy suggestions cannot be fully affirmed. Contrary, Putin at occasion enacts the Neo-Eurasianist normative notions to articulate other policy suggestions than what Dugin’s ideas prescribe, e.g. counter-terrorism measures. This suggests that the Neo-Eurasianist discourse is used as a rationale to legitimize regime policies, a conclusion that has been drawn in previous studies as well. Regardless of motive, Neo-Eurasianist ideas seem to have taken a limited, but firm, hold in Russian official political discourse.
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Chiusso, Gianmarco <1992&gt. "Orientamento al valore e impatto della crisi economica mondiale. Il caso delle PMI venete fallite nel periodo 2010-2015." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/9237.

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La crisi ha avuto conseguenze senza precedenti sul sistema imprenditoriale italiano. Tra il 2010 e il 2015 solo in Veneto sono fallite 7372 aziende. Ma quante delle imprese che sono fallite, prima della crisi, stavano creando valore? E in che misura la crisi è stata causa del loro fallimento? In altre parole, questi crack sono forse una nuova forma di darwinismo? Oppure la morte non guarda in faccia nessuno? Queste sono solo alcune delle domande alle quali cercheremo di rispondere nel corso dei prossimi paragrafi. Per farlo, abbiamo appositamente selezionato un campione di imprese all’interno del tessuto imprenditoriale Veneto e le abbiamo studiate a fondo, ma da una prospettiva diversa, ovvero quella del valore. Un nuovo motto, infatti, echeggia con sempre maggiore insistenza nell’economia d’impresa: creare valore. Che si tratti semplicemente di un fenomeno di moda? Può darsi, ma una cosa è certa, il linguaggio del valore rende i messaggi più trasparenti ed efficaci. Sul piano della comunicazione, dire che la società abbia reso solo il 5% o che abbia distrutto valore per 4 milioni di euro non è la stessa cosa. Con il linguaggio del valore, la forma cambia la sostanza: non realizzare almeno una certa redditività, significherà distruggere valore.
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Sanvito, Rossella. "Modulazione nutrizionale del proteoma di Saccharomyces cerevisiae nel ceppo selvatico e nei mutanti nel gene FAR1 codificante per un regolatore negativo della transizione de G1 a S." Université Louis Pasteur (Strasbourg) (1971-2008), 2006. https://publication-theses.unistra.fr/public/theses_doctorat/2006/SANVITO_Rossella_2006.pdf.

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Ce travail a eu pour but d’approfondir la compréhension des mécanismes de contrôle de la transition G1/S de Saccharomyces cerevisiae, en étudiant par une approche protéomique la croissance exponentielle des mutants du FAR1 (impliqué dans le contrôle du point Start du cycle cellulaire) et la variation nutritionnelle d’une source pauvre en carbone à une source riche dans la souche sauvage. En observant la corrélation entre les phénotypes des mutants et les valeurs du mARN et d’expression protéique, nous avons recherché possibles nouveaux acteurs du contrôle entre la croissance et la progression cellulaire par les nutriments. Nos données suggèrent l'existence d'une interaction entre FAR1 et le contrôle de la synthèse protéique, d’une part, et de la machinerie métabolique d'autre part. En autre, on a identifié une protéine ayant rôle inconnu, Gvp36, qui pourrait être impliquée dans le contrôle de la transition G1/S, en faisant partie d’une voie qui associe Far1 au bourgeonnement
The aim of this study was to better understand G1 to S transition control in Saccharomyces cerevisiae, studying by a proteomic approach the exponential growth of mutants in FAR1 (involved in cell size control of Start) and nutritional shift-up from poor to rich carbon source of wild type strain. Observing correlation between cell cycle mutant phenotypes and mRNA and protein expression, we looked for possible new actors of the control of growth and cell cycle progression by nutrients in budding yeast. We found that FAR1 gene dosage affects ribosome biosynthesis and the main pathway of carbohydrate metabolism, suggesting a possible feedback control of cell size threshold on these two pathways. Moreover, we identified an unknown function protein, Gvp36, that may be involved in G1 to S transition control, taking part in a pathway which link Far1 to budding
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LICCARDO, GIOVANNI. "Un’analisi dell’attività speculativa tramite derivati nel mercato delle commodities agricole nel periodo 2000-2012." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2013. http://hdl.handle.net/2108/202952.

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Faccin, Marta <1984&gt. "Analisi dell'evoluzione del concetto di accessibilità nel turismo. L'esperienza nel Veneto e il caso VEASYT s.r.l." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/2036.

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scopo di questo lavoro è quello di analizzare lo sviluppo del concetto di turismo accessibile attraverso l’analisi delle azioni promosse dai soggetti pubblici e privati, le leggi divulgate, il mercato della domanda europea e italiana e l’offerta presente nel nostro paese, con un focus sulla Regione del Veneto, per capire la situazione attuale a livello socio-economico.
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Pellegrino, Francesco. "La rappresentazione dell'immigrazione nel cinema italiano contemporaneo (1994-2010)." Doctoral thesis, Università di Catania, 2012. http://hdl.handle.net/10761/1207.

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Tradizionale paese d emigrazione, l Italia è diventata negli ultimi decenni una nuova meta di flussi migratori sempre più consistenti ed eterogenei. L immigrazione straniera si è così consolidata e ha cominciato ad incidere in maniera consistente su diversi aspetti della vita nazionale. Nonostante questi cambiamenti, il nostro paese rimane ancora una società di partenza, nel senso che esistono tuttora significative comunità di italiani all estero e flussi migratori che dal Belpaese muovono in direzione di altre nazioni, soprattutto europee, e dal Mezzogiorno si dirigono verso il Nord della penisola. Di conseguenza la società italiana si trova, da un lato, ad affrontare un inedito problema sociale (la presenza di comunità immigrate sul territorio nazionale) e deve necessariamente individuare una strategia adeguata per risolvere le problematiche che da esso derivano, dall altro lato, è costretta a fare i conti con una memoria storica di emigrazione che, se adeguatamente valutata, può rappresentare anche una risorsa aggiuntiva per far fronte alle difficili sfide future che attendono la nazione. In questo contesto si inserisce il cinema come uno dei maggiori produttori di materiale documentario sulla realtà sociale, capace cioè di favorire un analisi attenta dell attuale situazione societaria, delle sue problematiche più spinose e urgenti e di alcune raffigurazioni contrastanti presenti all interno della cultura e dell immaginario collettivo nazionale. Il cinema, infatti, è una riserva di immagini e una fonte di conoscenza collettiva che svolge una doppia funzione: 1) è testimone del proprio tempo e ne è un perfetto interprete; 2) è un agente sociale che agisce nella realtà sociale e costruisce significati collettivi. Il medium cinematografico, insomma, ci aiuta a percepire il mondo e per questo motivo possiamo ritenere i film dei validi interpreti della società e degli utili strumenti per lo studio delle sue rappresentazioni e delle sue paure collettive. Lo scopo di questo lavoro è quello di rilevare: come l immigrato viene percepito e rappresentato dal nostro cinema; in che modo è rievocata all interno dei film che si concentrano sul tema dell immigrazione straniera in Italia la memoria storica dell esperienza passata dei nostri connazionali emigrati all estero; quali problematiche sociali sono percepite come particolarmente urgenti e significative per gli equilibri sociali, politici, economici e culturali del paese.
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Mendes, Ariane do Nascimento. "Experi?ncia est?tica e dramaturgia em dan?a contempor?nea : um estudo de caso a partir das obras coreogr?ficas "Ego" (2015), "ESCrito Absurdo" (2016) e "Nuance" (2016)." PROGRAMA DE P?S-GRADUA??O EM ARTES C?NICAS, 2017. https://repositorio.ufrn.br/jspui/handle/123456789/24467.

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Conselho Nacional de Desenvolvimento Cient?fico e Tecnol?gico (CNPq)
O objetivo desta pesquisa foi investigar a experi?ncia est?tica em Dan?a Contempor?nea a partir de obras constru?das com movimentos n?o-representativos, considerando que sua dramaturgia prima por ser n?o-linear, e sua constru??o se d? atrav?s da materialidade do movimento e do corpo, pela sua investiga??o. Assim, discutimos sobre como acontecem as experi?ncias est?ticas a partir de entrevistas com apreciadores das obras coreogr?ficas escolhidas para compor a pesquisa, al?m do referencial te?rico sobre Dan?a Contempor?nea e sua dramaturgia com autores como Laurence Louppe, Patr?cia Leal, Rosa Hercoles, Paulo Caldas, Ana Carolina Mundim, entre outros. A pesquisa foi conduzida pela metodologia qualitativa, de car?ter participante, e se caracteriza ainda em um estudo de caso, tendo como objeto norteador a dramaturgia e a experi?ncia est?tica do espet?culo ?Ego? (2015) do Grupo de Dan?a da UFRN, e do espet?culo ?ESCrito Absurdo? (2016) dos criadores Vladimir Rodriguez (Col?mbia) e Omar Carrum (M?xico). Tamb?m buscamos informa??es com Diana Fontes, coordenadora geral do Encontro de Dan?a de Natal/RN, por ser um evento que lida diretamente com apresenta??es e, portanto, com experi?ncias est?ticas em Dan?a Contempor?nea de diversas vertentes. Assim, fizemos recolhimento de material bibliogr?fico atrav?s das entrevistas realizadas com os artistas e apreciadores dos espet?culos supracitados. Al?m dos depoimentos recolhidos dos apreciadores do trabalho coreogr?fico ?Nuance?, que foi constru?do para experimentar a constru??o de dramaturgia apenas com o movimento n?o-representativo e a possibilidade de uma obra coreogr?fica ser atividade de media??o de si mesma, bem como atividade de forma??o de p?blico. A relev?ncia da pesquisa se d? pela contribui??o para as discuss?es sobre p?blico e experi?ncias est?ticas em Dan?a Contempor?nea, pois ainda h? poucos estudos registrados no Brasil, e mais especificamente em Natal/RN sobre este tema.
The objective of this research was to investigate the aesthetic experience in Contemporary Dance from works built with non-representative movements, considering that its dramaturgy is nonlinear, and its construction takes place through the materiality of movement and body, through its investigation. Like this, we discussed about how happen the aesthetic experiences starting from interviews with connoisseurs of the choreographic works chosen to compose the research, beyond the theoretical reference about Contemporary Dance and its dramaturgy with authors like Laurence Louppe, Patr?cia Leal, Rosa Hercoles, Paulo Caldas, Ana Carolina Mundim, among others. The research was conducted by the qualitative methodology, of participant character, and was characterized still in a case study, having as a guiding object the aesthetic experience of the spectacle ?Ego? (2015) of the Grupo de Dan?a da UFRN, and of the spectacle ?ESCrito Absurdo? (2016) of the creators Vladimir Rodriguez (Colombia) and Omar Carrum (Mexico). We also sought information with Diana Fontes, general coordinator of the Encontro de Dan?a de Natal/RN, as it is an event that deals directly with presentations and, therefore, with aesthetic experiences in Contemporary Dance from various perspectives. Like this, we collected bibliographical material in field research, produced through interviews with the artists and connoisseur of the two spectacles above mentioned. Beyond the testimonials collected from the connoisseur of the choreographic work ?Nuance?, which was built for to experience the construction of dramaturgy with only the non-representative movement and the possibility of a choreographic work as an activity of mediation of itself, as well as to be activity of formation of public. The relevance of the research is given by the contribution to the discussions about audiences and aesthetic experience in Contemporary Dance, because still there are few studies registered in Brazil, and more specifically in Natal/RN about this subject.
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GRAMMATICO, FEDERICO. "Epidemiologia delle infezioni respiratorie acute nella popolazione assistita presso l’Ospedale Policlinico San Martino IRCCS di Genova nel periodo gennaio 2013 – giugno 2019." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2020. http://hdl.handle.net/11567/1007549.

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Acute Respiratory Infection (ARI) refers to a group of diseases characterized by symptoms of high or low respiratory tracts caused by different etiological agents. Such infections are one of the leading causes of morbidity and mortality worldwide. These are ubiquitous, highly contagious diseases that affect individuals of all ages, with greater severity in the child and elderly age groups. Samples for respiratory viruses research were received at the laboratory of Ospedale Policlinico San Martino, and analyzed between January 1, 2013 and June 31, 2019. Results from Multiplex Real Time PCR, were analysed. This method detects the main respiratory viruses (Adenovirus, Parainfluenza virus 1, Parainfluenza virus 2, Parainfluenza virus 3, Parainfluenza virus 4, Coronavirus 229E, Coronavirus NL63, Coronavirus OC43, RSV A, RSV B, Virus Influenza A, Influenza Virus B, Metapneumovirus, Rhinovirus, Enterovirus, Bocavirus). During study period, 16945 samples were received, of which 9158 were males. The data was stratified by gender, age, home department and virus detected. The departments most detected were those of hemato-oncology and medical area. The data will help to characterize the epidemiology of the viruses detected in the adult population, as a key element in the assessement of any preventive and therapeutic strategies
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Pucci, Luca. "Oreste tra mito e tradizione (nel continente greco)." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2015. http://hdl.handle.net/10556/2036.

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2011 - 2012
This PhD thesis is a collection and analysis of all mythical and cultual traditions about Orestes in the Greek world, which are alternatives to Attic versions, i.e. staged at the theatre in the fifth century. B. C. and related to the Delphic purification and the process at the Areopagus in Athens (e.g. Aeschylus). The main objective is a contextual study of each tradition, both in relation to the community that preserves it and to a possible origin and evolution over time. The study is conducted by integrating the tools of philological, anthropological and historical-religious research, by drawing, where possible, also the iconography. [edited by Author]
XI n.s.
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BANDIERA, EDOARDO. "I terzi nel procedimento di prevenzione patrimoniale finalizzato alla confisca. Diritti, poteri e tutela dei soggetti coinvolti nel procedimento alla luce della direttiva 2014/42/UE e del regolamento 2018/1805/UE." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2020. http://hdl.handle.net/11392/2488047.

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L’indagine ha ad oggetto la tutela procedimentale che l’ordinamento riconosce ai terzi coinvolti in un procedimento finalizzato all’adozione di un provvedimento di confisca di prevenzione; dunque, si concentra sui diritti ed i poteri che questi soggetti possono esercitare nel corso del procedimento. L’assunto da cui prende abbrivio la ricerca è quello per cui negli ultimi anni l’attenzione del legislatore, in materia penale, è stata catalizzata sempre più dai patrimoni e dalle ricchezze illecitamente accumulate dalle organizzazioni criminali, che sono così divenute il bersaglio privilegiato dell’intervento punitivo. Accanto a un diritto penale patrimoniale si è, così, edificato un “processo al patrimonio” che ha visto nelle forme di incapacitazione patrimoniali, recte nella confisca, la forma privilegiata di risposta coercitiva statale. In particolare, il modello italiano si è connotato per un ricorso parossistico all’utilizzo della confisca misura di prevenzione, una sanzione dalla natura non penale. La considerazione per cui i provvedimenti ablatori, siano essi cautelari, oppure definitivi, rischiano di coinvolgere beni formalmente nella proprietà o nella disponibilità di soggetti terzi ha mosso il legislatore, nazionale . È questo il motivo per cui la più recente normativa europea (la direttiva 2014/42/UE relativa al congelamento e alla confisca dei beni strumentali e dei proventi da reato nell’Unione europea) chiede agli Stati membri di garantire uno statuto minimo di tutela dei diritti dei terzi in sede di trasposizione (artt. 6 e 7). Peraltro, in sede di recepimento della direttiva (d.lgs. 29 ottobre 2016, n. 202) il legislatore domestico non ha apportato alcuna modifica al nostro ordinamento in merito alle garanzie che devono essere riconosciute ai soggetti terzi coinvolti in un procedimento penale all’esito del quale sarà comminata la sanzione della confisca. Dal punto di vista della teoria generale del processo, infatti, il terzo non essendo una parte del processo penale, ma un estraneo, non può proporre alcuna impugnazione avverso la sentenza di primo grado che prevede la confisca di beni su cui vanti, a qualsiasi titolo, una pretesa. La tutela dei soggetti terzi, invece, è da tempo “croce e delizia” del procedimento di prevenzione patrimoniale. Si sono così esaminate le differenti posizioni e gli strumenti di tutela corrispondenti a ciascuna di esse, che le diverse tipologie di terzi possono azionare, pur nell’unicità del procedimento.
The investigation has as its object the procedural protection that the system recognizes to third parties involved in a procedure aimed at the adoption of a measure of confiscation of prevention; therefore, the analysis focuses on the rights and powers that these subjects can exercise during the procedure. The assumption from which the research is taken into consideration is that, in recent years, the attention of the Legislator, in the criminal matter, has been catalyzed more and more by the patrimonies and riches illegally accumulated by the criminal organizations, which have become the privileged target of the punitive intervention. Alongside a criminal patrimonial law, a "trial of the patrimony" has been built up, which has seen in the forms of patrimonial incapacitation, recte in the confiscation, the privileged form of coercive state response. In particular, the Italian model has been characterized by a paroxysmal recourse to the use of the confiscation measure of prevention, a sanction of a non-criminal nature. The consideration for which the dispositions of attorney, whether precautionary or definitive, risk involving property formally in the ownership or availability of third parties, has moved the legislator, national and European, to prepare a minimum statute of guarantee in respect of these subjects. This is why the most recent European legislation (Directive 2014/42/EU on the freezing and confiscation of instrumental property and the proceeds from crime in the European Union) calls on the Member States to guarantee a minimum statute for the protection of the rights of third parties when transposing it (Articles 6 and 7). From the point of view of the general theory of the trial, in fact, the third party, not being a part of the criminal trial, but a stranger, cannot propose any appeal against the sentence of first instance which provides for the confiscation of goods and properties on which, for whatever reason, a claim is made. The protection of third parties, on the other hand, has long been a "cross and delight" of the procedure of patrimonial prevention. The research has been characterized by two poles: on the one hand, the process of patrimonial prevention; on the other, the participation of the third party in the same. In conclusion, particular attention was paid to the issue of evidence, differentiating with regard to the object of evidence that each category of third party is required to demonstrate.
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Bizzotto, Isabella <1982&gt. "Le procedure di gara nell'ambito del settore Lavori Pubblici nel triennio 2015 - 2017: le conseguenze dell'entrata in vigore del Nuovo Codice degli Appalti." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17892.

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Nel periodo 2008 - 2016 i contratti per lavori si sono dimezzati a favore dei contratti per forniture e servizi; questo trend era dovuto al taglio nel Bilancio dello Stato degli stanziamenti per spese in conto capitale a fronte di un aumento delle spese correnti. Al fine di permettere una ripresa nel settore dei lavori pubblici, nel 2016 il Governo ha modificato le politiche degli stanziamenti previsti nel Bilancio dello Stato con l’investimento di importanti risorse destinate alle infrastrutture, tramite il Fondo investimenti e infrastrutture, presente nella Legge di bilancio per il 2017 (Legge n. 232/2016) Per il triennio 2016 – 2018 Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) stimava quindi un incremento degli stanziamenti per infrastrutture, ma l’entrata in vigore del Nuovo Codice degli Appalti il 19 aprile 2016, imponendo un importante cambiamento delle regole di funzionamento del mercato dei Lavori Pubblici, avrebbe portato ad un periodo di incertezza e quindi ad una possibile riduzione nel numero di procedure in un periodo di tempo immediatamente successivo all’introduzione del Nuovo Codice. Nonostante il cambio di normativa, l’andamento delle procedure di gara e gli importi complessivi contrattualizzati dovrebbero avere – già a partire dal 2016 - un andamento in netto aumento visti gli investimenti previsti nel settore delle opere pubbliche. L’obiettivo quindi è verificare se l’entrata in vigore del Nuovo Codice degli Appalti, che ha introdotto importanti novità in merito alle procedure di gara, ha portato ad una variazione nel numero e negli importi delle gare nel settore dei Lavori Pubblici pubblicate confrontando sia il triennio 2015 – 2017 che i mesi subito antecedenti e successivi al cambio di normativa.
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Medeiros, Islayne Monalisa da Silva. "A atuação do Instituto Natura na educação pública brasileira (2010-2014)." Universidade Federal da Paraíba, 2015. http://tede.biblioteca.ufpb.br:8080/handle/tede/8564.

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This dissertation has as object the entrepreneurs’ performance, their institutes and foundations, in Brazilian educational field, with emphasis on Natura Institute from 2011 to 2013. Its main aim was to investigate the performance of Natura Institute in educational sector, analyzing conceptions, values and ideas that underpin its actions on neo-liberalism context of Terceira Via (Third Way) and the notion of social capital. For this purpose, the investigation analyzed the process of redefinition of the State’s role and its relation to the civil society, in the context of the ideology reinforcement of Third Way neo-liberalism, from the end of 20th century and the beginning of 21st century; it investigated the entrepreneurs’ mobilization in the social field, based on the notion of companies’ social responsibility and the social capital formation; and it analyzed Natura Institute, its aims, organization, projects, as well as the principles and conceptions that guide its actions in teaching systems and in the Brazilian public schools. The research is based on a dialetic reading of society, adopting the concepts of broadened State and Antonio Gramsci’s organic intellectuals, sustaining itself in authors’ analyses who share this reference. The investigation was carried out by bibliographic study and documental research. The documental sources reviewed consisted in laws, decrees, reports and information available on Natura Institute and Natura Company sites. The research identified that Natura Institute’s performance is based on a conception of education restricted to immediate needs of capitalist society. In this perspective, it was noticed, among others, that, based on notions of “society of knowledge” and “learning through life”, the Institute understands school as space of individual’s preparation for constant adaptability to social and productive changes. The student is perceived as the responsible for his/her learning and the teacher as a motivator. The managerial model adoption’s defense for education network and public schools, the local communities’ empowerment, aiming to amplify the social capital for educative responsibilities shares and partnerships are guiding principles of its acting. The research contributed for the expansion of the comprehension of the institutes and business foundations’ performance on Brazilian education that, under the premise of social responsibility, has contributed for the enforcement of bourgeois hegemony, according to the capital’s economic and ideological interests.
A presente dissertação tem como objeto a atuação dos empresários, seus institutos e fundações, na área educacional brasileira, com ênfase no estudo do Instituto Natura no período de 2011 a 2013. Seu objetivo central foi investigar a atuação do Instituto Natura no setor educacional, analisando concepções, valores e ideias que fundamentam suas ações no contexto do neoliberalismo de Terceira Via e da noção de capital social. Para tanto, a investigação analisou o processo de redefinição do papel do Estado e de sua relação com a sociedade civil, no contexto de fortalecimento da ideologia do neoliberalismo de Terceira Via, a partir do final do século XX e início do século XXI; investigou a mobilização dos empresários no campo social, fundada na noção de responsabilidade social das empresas e da formação de capital social; e analisou o Instituto Natura, seus objetivos, organização, projetos, bem como os princípios e concepções que norteiam sua atuação nos sistemas de ensino e nas escolas públicas do país. A pesquisa fundamenta-se numa leitura dialética da sociedade, adotando os conceitos de Estado ampliado e de intelectuais orgânicos de Antonio Gramsci, sustentando-se nas análises de autores que comungam desse referencial. A investigação foi realizada por meio de estudo bibliográfico e da pesquisa documental. As fontes documentais examinadas consistiram em leis, decretos, relatórios e informações disponibilizadas no site do Instituto Natura e da Empresa Natura. A pesquisa identificou que atuação do Instituto Natura se fundamenta numa concepção de educação restrita às necessidades imediatas da sociedade capitalista. Nessa perspectiva, foi notado, entre outros, que, pautado nas noções de “sociedade do conhecimento” e de “aprendizagem ao longo da vida”, o Instituto compreende a escola enquanto espaço de preparação dos indivíduos para a adaptação constante às mudanças sociais e produtivas. O aluno é percebido como o responsável por sua aprendizagem e o professor como mobilizador. A defesa da adoção do modelo gerencial pelas redes de ensino e escolas públicas, do empoderamento das comunidades locais, visando a ampliação do capital social, para o compartilhamento das responsabilidades educativas, e das parcerias, são princípios norteadores de sua atuação. A pesquisa contribuiu para a ampliação da compreensão da atuação de institutos e fundações empresarias na educação brasileira que, sob o postulado da responsabilidade social, tem contribuído para o fortalecimento da hegemonia burguesa, conforme os interesses econômicos e ideológicos do capital.
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Bergström, Susanna. "New Public Management och svensk vapenexport : En studie av svensk lagstiftning under åren 1981 till och med årsskiftet 2015/2016." Thesis, Försvarshögskolan, 2017. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:fhs:diva-7032.

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I uppsatsen undersöktes huruvida regeringen och riksdagen påverkats av ett New Public Management perspektiv (förkortat NPM) i lagstiftningsarbetet om vapenexport under åren 1981 till och med årsskiftet 2015/2016. Undersökningen består av en kvantitativ och en kvalitativ analys del av ämnet och materialet utgjordes av propositioner i ämnet. Det saknas tidigare undersökningar om huruvida New Public Management haft inverkan på vapenexport i Sverige, vilket gör detta till ett relevant ämne att forska på. Detta framgår av resultaten i undersökningen av fem utav Hoods teman för NPM, att användningen av dem ökat från i början av 1980 - talet till och med årsskiftet 2015/2016. Den starkaste trenden gick att se inom kategorin ”konkurrens” vilket den kvalitativa undersökningen befäster. Det gick även att se en koppling mellan utvecklingen och inflytandet från EU- lagstiftningen samt att se en utveckling inom kategorierna ”mål och standardisering”, ”konkurrens” och även ”kostnadsmedvetenhet och effektiv”.
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Verona, Francesco. "Forme della citazione del melodramma operistico nel cinema italiano: 1960-2015." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3425255.

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The relationship between opera and cinema has affected the seventh art since its very outset, pointing out some of its most relevant episodes. This dissertation deals with such deep dialogue focusing on opera’s quotations in Italian cinema within a timeframe running from 1960 to 2015. A broad and thorough combing through Italian films of the last fifty years has resulted into a significant corpus of about 200 movies in which opera, in its many different occurrences, substantiates the film narrative. Such a survey has included both authors notoriously attentive and sensitive to the relationship between cinema and opera (Luchino Visconti, Bernardo Bertolucci, the Taviani Brothers, Marco Bellocchio) and less studied directors whose work is nevertheless interwoven with significant episodes of the operatic repertoire and thus brings to light the widespread dissemination of melodrama within Italian cinema. Starting from a theoretical definition of the figure of the quotation and of its placement within discourse studies and intertextuality studies (Michail Bachtin, Julia Kristeva, Roland Barthes, Antoine Compagnon), the first part of the dissertation is devoted to a critical analysis of the corpus which highlights multiple patterns of opera’s quotation and the manifold implications and layering of meaning that they generate within the filmic text. The vast literature about film music has been considered in the survey – with a particular concern for Sergio Miceli’s writings, which provided some of the basic categories underpinning this research – as well as the theoretical contributions about the intersections between cinema and opera, which have become increasingly widespread especially, but not exclusively, in the Anglo-Saxon literature in the last decades. The second part of the dissertation is entirely dedicated to individual film-makers who made plentiful and totally original use of melodrama in their filmic production. The work of Bernardo Bertoucci is examined in the first place as well as its ambivalent relationship with opera tradition. Marco Bellocchio’s movies are then analysed as the most interesting case-study in the last fifty years for the way the director constantly renovated and rethought his own relationship with melodrama, always attaining original outcomes from an expressive point of view. The last chapter is focused on contemporary cinema and deals with an extreme case-study, Mario Martone’s full-length film Noi credevamo, whose soundtrack is entirely made up of quotations from XIX century opera repertoire.
Il rapporto tra il teatro d’opera e il cinema italiano ha, fin dagli albori, attraversato la settima arte, scandendone alcuni momenti di primaria importanza. Il presente lavoro di ricerca è dedicato a una parte di questo fitto scambio e si focalizza sulle citazioni del melodramma operistico all’interno della cinematografia nazionale in un arco cronologico circoscritto tra il 1960 e il 2015. Attraverso un vasto lavoro di setaccio è stato possibile costruire un imponente corpus – circa 200 pellicole – portando così alla luce numerosi episodi in cui il teatro d’opera, in forme diverse, entra a far parte del racconto filmico; la ricognizione ha tenuto conto sia di registi notoriamente più attenti e sensibili al rapporto con il melodramma (Luchino Visconti, Bernardo Bertolucci, i fratelli Taviani, Marco Bellocchio), sia di registi meno indagati e che al contempo hanno profuso nelle loro pellicole momenti significativi di pagine del repertorio lirico, facendo così emergere la capillare diffusione del teatro musicale nel panorama cinematografico italiano. Dopo aver fornito un quadro teorico sulla figura della citazione attestandola all’interno degli studi sul dialogismo e sull’intertestualità (Michail Bachtin, Julia Kristeva, Roland Barthes, Antoine Compagnon), la prima sezione del lavoro, è votata alla discussione del corpus, mettendo in risalto le diverse forme in cui si manifesta la citazione operistica, al fine di evidenziare le differenti implicazioni e le stratificazioni di significato che essa apporta al testo filmico. L’indagine ha tenuto conto dell’ampia letteratura sulla musica per film – in particolar modo gli studi di Sergio Miceli da cui sono state mutuate alcune categorie alla base della ricerca – e dei contributi teorici sulle intersezioni tra cinema e melodramma, che negli ultimi decenni hanno trovato sempre più ampia diffusione specialmente nel mondo anglosassone, ma non solo. La seconda parte della tesi è invece interamente dedicata a singoli cineasti che nella loro produzione filmica hanno più volte, e in modo del tutto originale, fatto ricorso al teatro d’opera. Dapprima viene presa in esame la filmografia di Bernardo Bertolucci e il suo ambivalente rapporto con la tradizione, per poi passare in rassegna le pellicole di Marco Bellocchio, che rappresenta l’esempio più interessante degli ultimi cinquant’anni per come ha saputo rinnovare e ripensare costantemente il proprio rapporto con il melodramma, ricercando soluzioni espressive mai uguali a loro stesse. Il capitolo conclusivo si focalizza invece sul cinema contemporaneo, analizzando il “caso limite” di Mario Martone, segnatamente il suo lungometraggio Noi credevamo, la cui colonna sonora è interamente composta di citazioni tratte dal repertorio operistico ottocentesco.
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GIUGLIANO, VALERIA. "LE 'OPPOSIZIONI' ALL'ESECUZIONE DELLA DECISIONE STRANIERA NEL REGOLAMENTO (UE) 1215/2012." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2019. http://hdl.handle.net/2434/610592.

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The work aims to analyse, in the context of the system of recognition and enforcement laid down by Regulation (EU) No 1215/2012, which abolished exequatur, the compatibility of the rules governing the opposition to enforcement under the Italian law when it is proposed against a foreign judgment. In particular, the Regulation establishes that a judgment (even provisionally) enforceable in the Member State of origin shall be automatically enforceable in any other Member State. It also suggests that the grounds for non-recognition and non-enforcement provided for in the text should be combined with the internal grounds for ordinary opposition to enforcement in the Member State addressed. The work therefore identifies the requirements a judgment shall have to be automatically recognised and enforced; the declaratory and ascertaining effects that are automatically recognised; and the formalities that must be considered as necessary under Italian law for the judgment to be enforced. It then outlines the characteristics of the actions provided for by the Regulation, proposing the most suitable procedural forms to ensure their effectiveness, in order to define the scope of application of the opposition to enforcement based on additional grounds, within the State requested of enforcement. It focuses on the grounds which affect the substantive right incorporated in the title and which may give rise to an opposition to enforcement on the merits. Therefore, indications are drawn on the subject of the substantive opposition to the foreign judgment, which is claimed to be comparable, if not identical, to the opposition to enforcement under Article 615 of the Code of Civil Procedure, and from the nature of the action it is inferred that the judgment issued at the end of the opposition shall not circulate in the European space of Justice, as it is related to the right to proceed with enforcement in Italy. The last part of the work is dedicated to an analysis of the cases provided for by the Regulation in order to suspend the enforcement proceedings and aims to a coordination of such hypotheses with the internal provisions.
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De, Santi Valentina <1995&gt. "Media | Arti: Note su prestiti e pratiche artistiche nel contemporaneo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20160.

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L'intenso sviluppo della tecnologia lungo il XX secolo ha inciso fortemente sulle trasformazioni del panorama dei media, con il passaggio da una forte specificità mediale al totale sgretolamento dei suoi confini, fino a giungere alla stato attuale di convergenza e ibridazione tra i mezzi, condizione che caratterizza tutti i media che utilizziamo nel quotidiano. Questa ricerca nasce con l’obiettivo di indagare come questi cambiamenti abbiano influenzato e ispirato il mondo dell’arte contemporanea e verso quali sviluppi abbiano condotto. La riflessione si dispiega attraverso l’analisi delle opere di quattro artisti e collettivi riconducibili all’ambito delle nuove tecnologie. In seguito a un breve resoconto storico sui rapporti tra arte e media nel corso del Novecento, si procederà indagando le nuove pratiche dell'arte rese possibili dall'evoluzione mediale. Attraverso i lavori di Amalia Ulman, Ed Atkins, teamLab, Stephanie Kneissl e Max Lackner si proporrà un excursus sulle pratiche artistiche e su come queste rispecchino le questioni complesse della postmedialità e del rapporto dell'uomo con il digitale. Si esamineranno in particolare le istanze che emergono da elementi quali l'intelligenza artificiale, i social network e l'animazione computerizzata, contestualizzati nei loro utilizzi all'interno dell'arte contemporanea.
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D'Alimonte, Giulia. "Il passato nel presente. Identità e orientamenti politici nei ragionamenti degli elettori di un comune italiano alla vigilia delle Elezioni Europee del 2014." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2017. https://hdl.handle.net/11572/369270.

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La ricerca mira a ricostruire la definizione della situazione politica che alcuni elettori italiani hanno prodotto per maturare la propria scelta di voto in occasione delle Elezioni Europee del 2014. Per poter agire infatti, gli individui hanno prima bisogno di comprendere la situazione nella quale agiscono. I risultati mostrano che, a seguito dei cambiamenti avvenuti nel panorama politico italiano l'anno precedente, elettori, partiti e leader si sono mossi a velocità diverse, faticando nel condividere una medesima definizione. Rilevare questa situazione di disallineamento aiuta a comprendere, in generale, gli effetti della valence politics sul voto e, nello specifico, il percorso politico dei partiti italiani.
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D'Alimonte, Giulia. "Il passato nel presente. Identità e orientamenti politici nei ragionamenti degli elettori di un comune italiano alla vigilia delle Elezioni Europee del 2014." Doctoral thesis, University of Trento, 2017. http://eprints-phd.biblio.unitn.it/2100/1/DALIMONTE.pdf.

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La ricerca mira a ricostruire la definizione della situazione politica che alcuni elettori italiani hanno prodotto per maturare la propria scelta di voto in occasione delle Elezioni Europee del 2014. Per poter agire infatti, gli individui hanno prima bisogno di comprendere la situazione nella quale agiscono. I risultati mostrano che, a seguito dei cambiamenti avvenuti nel panorama politico italiano l'anno precedente, elettori, partiti e leader si sono mossi a velocità diverse, faticando nel condividere una medesima definizione. Rilevare questa situazione di disallineamento aiuta a comprendere, in generale, gli effetti della valence politics sul voto e, nello specifico, il percorso politico dei partiti italiani.
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May, Margaret Gabrielle. "An Unusual Shade of Green: Greenfield Cases and Greenfield Agreements in Australia 2006 -2012." Thesis, Griffith University, 2016. http://hdl.handle.net/10072/365370.

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Greenfield Agreements are a small but interesting segment of collective agreement making in Australia. The developers of any new undertaking may make a Greenfield agreement with a union as long as no employees are yet employed on the site. This research project utilises multi – method approach, starting from an examination of the greenfield case literature, then moving to an analysis of the Workplace Agreements Database held in the Department of Employment and categorisation of the Greenfield agreements made in the research period. A series of interviews was then conducted with managers, employees and union officials to answer the research questions. Examination of Greenfield agreements made between 2006 and 2012 reveals three broad segments of industry who use this form of agreement, large projects in construction, third party labour service providers and new ventures. This demonstrates that the situation in Australia is different to the enterprises defined in the literature on greenfield sites which only focuses on new ventures. While the literature posits that there is significant transformational potential in Greenfield sites, this thesis finds that the evidence for Greenfield agreements being used for innovative employment relations is limited. Study of the largest segment of Greenfield agreements in large construction projects reveals that these agreements were used by actors to create consistency in wages and conditions on construction project sites. Third party labour service providers used Greenfield agreements to minimise wages and conditions in a bid to win contracts for new work. There is some evidence of managers seeking new forms of work organisation and human resource management in new ventures but the Greenfield agreements on for these sites have not been the vehicle for this transformation.
Thesis (PhD Doctorate)
Doctor of Philosophy (PhD)
Griffith Business School
Griffith Business School
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Escandon, Rafael Duncan. "Globalization of Clinical Research and Assessment of Global Access to Treatments Approved between 2006-2015." ScholarWorks, 2019. https://scholarworks.waldenu.edu/dissertations/7379.

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Globalization in clinical research and development has increased since the 1990s. Products approved in the United States (U.S.) and European Union (EU) include increasing numbers of research participants from low- and middle-income countries. The purposes of this quantitative correlational study were to investigate the lag time, or drug lag, between U.S. approval and the approval of selected drugs in all countries that hosted their pivotal clinical trials. The study population was limited to products approved first in the U.S. between 2006 and 2015. The health capability model and research for health justice framework were the theoretical frameworks for the study. Data were collected from public reports and websites of the U.S. Food and Drug Administration (FDA), European Medicines Agency, National Institutes of Health, local ministries of health, National Association of Securities Dealers Automated Quotations, New York Stock Exchange, the World Bank, and a subscription-based report from Springer Publications. Data were analyzed descriptively, with inferential statistics performed via Wilcoxon and chi-square tests. Independent variables were FDA approval year, drug indication, FDA review type, orphan indication, host country World Bank income category, sponsor market capitalization, and sponsor headquarters country. The dependent variable was drug lag, in months. The U.S. to EU drug lag was significantly shorter than U.S. to last host country drug lag. Lower host country income was also associated with longer drug lag. Reducing drug lag may create justice for research participants, improve health outcomes, and yield positive social changes.
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Regazzini, Michela <1973&gt. "Crioconservazone di gameti ed embrioni nel gatto e il loro impiego nell'embryo transfer." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/2046/.

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Pitzolu, Giuseppe <1980&gt. "Trattamenti odontoiatrici in anestesia generale nei pazienti disabili: indicazioni e limiti." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/2016/.

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Maurer, Brett. "Moving Towards an Improved Liquefaction Hazard Framework: Lessons Resulting From the 2010-2011 Canterbury, New Zealand, Earthquake Sequence." Diss., Virginia Tech, 2016. http://hdl.handle.net/10919/73322.

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The 2010-2011 Canterbury, New Zealand, Earthquake Sequence (CES) resulted in a liquefaction dataset of unprecedented size and quality, presenting a truly unique opportunity to assess and improve the efficacy of liquefaction-analytics in the field. Towards this end, the study presented herein develops and analyzes a database of 10,000 high-quality liquefaction case histories resulting from the CES. The objectives of these analyses are varied, but underlying each is the desire to more accurately assess liquefaction hazard for civil infrastructure (i.e., to predict both the occurrence and damage-potential of soil liquefaction). Major contributions from this work include, but are not limited to: (1) the Liquefaction Potential Index (LPI), the state-of-practice framework for assessing liquefaction hazard, is shown to produce erroneous predictions for a significant percentage of the assessed case histories; (2) the cause of poor predictions is rigorously investigated and specific shortcomings of the LPI framework are identified; (3) based on the limitations identified, and using insights from historical data, a revised liquefaction hazard framework is developed; and (4) the revised framework is shown to assess liquefaction hazard more efficiently relative to both LPI and a competing alternative framework newly proposed in the literature. Ultimately, significant room for improvement remains with respect to accurate assessment of liquefaction hazard. The findings presented in this dissertation thus form the basis for future development of a further-improved framework. Moreover, a methodology is proposed by which improvements can be measured in a standardized and objective manner.
Ph. D.
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Bradshaw, Terence L. "Comprehensive Assessment of Organic Apple Production in Vermont: Experience from Two Orchard Systems, 2006-2013." ScholarWorks @ UVM, 2015. http://scholarworks.uvm.edu/graddis/327.

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Despite substantial consumer demand and willingness to pay premium prices for organically grown fruit, apple growers in Vermont and other New England states have been slow to adopt certified organic practices. Barriers cited in the past to increased adoption of organic apple production in the region include susceptibility of traditionally grown cultivars to apple scab, lack of effective insect pest management materials, and few available effective options for fruit thinning. Recent changes in apple cultivar plantings in the region, introduction of new insect pest management materials, and advances in crop thinning justified an evaluation of organic apple production systems containing cultivars identified as important to the future of the apple industry. In 2006, two apple orchards were established at the University of Vermont Horticulture Research and Education Center in South Burlington, VT to comprehensively evaluate the five commercially-important apple cultivars of `Ginger Gold', `Honeycrisp', `Liberty', `Macoun', and `Zestar!' over eight growing seasons in two organically-managed orchard production systems, including a newly-planted high-density orchard (Orchard 1) and in an existing, medium-density orchard which was top-grafted to the new cultivars (Orchard 2). Parameters for tree growth and survival, crop yield, disease and arthropod pest incidence on foliage and fruit, and long-term economic return, including a twenty-year projection of net present value (NPV) of each cultivar in the two systems were evaluated in this study. `Ginger Gold', despite high incidence of some diseases on foliage and fruit, performed the best in both orchard systems overall. The cultivar was among the cultivars with the highest measurements of tree growth. `Ginger Gold', along with `Honeycrisp', had the highest cumulative net crop yield per tree in Orchard 1 and the highest in Orchard 2. Notably, apple scab on `Honeycrisp' foliage and fruit and `Zestar!' fruit in both orchards was at a level that was not significantly different from `Liberty', a scab-resistant cultivar on which no scab was observed. However, `Honeycrisp' had the highest incidence of fruit rots in both orchards, but it was not significantly different than `Zestar!' in Orchard 1. Management of lepidopteran pests of fruit was a major challenge on all cultivars over the years of the study. For most of the tree growth parameters and cumulative net crop yield, `Liberty' was among the lowest group of cultivars in both orchards. Cumulative net crop yield of both `Macoun' and `Zestar!' were also among the lowest in both orchards with the top-grafted `Macoun' and `Zestar!' trees having significant tree death compared to the other cultivars in Orchard 2. Harvested fruit were graded to commercial standards and cumulative gross and net income calculated from grade distribution, crop yield, and fruit price data. In Orchard 1, `Ginger Gold' and `Liberty' had greater cumulative gross income per hectare from 2006-2013, in excess of US$40,000, compared to `Liberty'. However, after management costs were deducted, all cultivars in Orchard 1 had negative cumulative net income of $-77,892 or less. In Orchard 2, all cultivars had positive cumulative net income for 2006-2013, and `Ginger Gold' had the highest at $109,717/ha. The twenty-year projected NPV was negative for all cultivars in Orchard 1, but in Orchard 2, all cultivars had positive NPV with `Ginger Gold' having the highest among the cultivars.
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Worthington, Julia. "The neo-Victorian novel, 1990-2010." Thesis, De Montfort University, 2013. http://hdl.handle.net/2086/9637.

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The final decade of the twentieth century and the first decade of the twenty-first witnessed a surge of published novels with direct and indirect connection to the Victorian era, at a time when a focus on the new millenium might have been expected. This proliferation of what came to be termed 'neo-Victorian novels' shows no sign of abating and has now given rise to scholarly research on the subject. The principal aim of this thesis is to examine the rise of the neo-Victorian novel during the period in question. After an introduction which situates the phenomenon within relevant theoretical and cultural contexts, the following chapter attempts to provide a sense of the thematic range of neo-Victorian novels through an original 'catalogue' of more than one hundred neo-Victorian novels, adopting the received neo-Victorian theoretical stance which believes that what neo-Victorian novels write about demonstrates contemporary concerns and contemporary attitudes to the Victorian as much as it attempts an accurate portrayal of a historical period. This is followed by three further chapters which focus on different structural forms in presenting 'Victorian' material: the pastiche, the split narrative and the re-write versions of the neo-Victorian novel. A core contention of the thesis is that the comparison of three different novel forms, allied to the examination of thematic areas of interest, exposes the contradictory impulse which lies at the heart of the neo-Victorian enterprise. While the continuing popularity of neo-Victorian fictions indicates a desire for a sense of continuing connection to Victorian forbears, imagined or actual, the insistence on plots which play to modern interests and sensibilities suggests that the Victorians have to 'fit' with us rather than the other way round. The various forms that the neo-Victorian novel adopts carry their own postmodern means of undermining the credibility of the Victorian world under construction.
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Milani, Nicolo' <1994&gt. "Le "operazioni baciate" nel contesto del d.l. 25 giugno 2017, n. 99." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15525.

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Il presente lavoro mira nella prima parte ad esaminare le c.d. "operazioni baciate" poste in essere dalla Banca Popolare di Vicenza e da Veneto Banca in relazione a due recenti ordinanze del Tribunale di Venezia. Nella seconda parte invece, si cercheranno di capire le possibili conseguenze di tali operazioni alla luce della messa in liquidazione delle due banche venete e del loro acquisto da parte di Banca Intesa, in attuazione di quanto previsto dal d.l. 25 giugno 2017, n. 99 e del relativo contratto di cessione da esso richiamato.
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Loaiza, Pérez Alfonso. "Las estrategias redaccionales y discursivas de las crónicas de Santiago Segurola en El País (1986-2006) y Marca (2007-2016)." Doctoral thesis, Universitat Autònoma de Barcelona, 2018. http://hdl.handle.net/10803/666832.

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El deporte es uno de los temas que más espacio tienen en los medios de comunicación y se ha convertido en uno de los grandes campos de estudio para la especialización de futuros periodistas. Sin embargo, existen todavía pocos estudios académicos en España que examinen las obras de grandes periodistas deportivos. En la presente tesis doctoral se analiza la obra periodística de Santiago Segurola en el diario generalista El País (2.788 textos) y en el diario especializado Marca (1.429 textos), bajo los enfoques teóricos y humanísticos de la Periodística y la Hermenéutica, y mediante el método de la entrevista en profundidad al autor. En el marco teórico se identifican y abordan las líneas de investigación más fecundas del periodismo deportivo: las nuevas tecnologías, la ética, los aspectos de género, la construcción de identidades y la redacción periodística. Se estudia la figura de Santiago Segurola como arquitecto de la sección de deportes de El País que creó un estilo propio a partir de las siguientes características: desburocratización, fusión de las redacciones de Madrid y Barcelona, digitalización y deportes globales, detectar el talento periodístico y regenerar la redacción, dar relevacia e independencia al motor y gran cobertura a todos los eventos deportivos, eliminar previas preconcebidas y rumorología de fichajes, dar importancia a los breves y apostar por periodistas con vocación para contar historias. En esta investigación cualitativa se ha seleccionado un subcorpus de 45 crónicas deportivas ad hoc y se hallan evidencias de una influencia marcada del Nuevo Periodismo en las piezas de Santiago Segurola, que desarrolla multitud de técnicas estilísticas como el uso de diálogos, metáforas, referencias culturales o expresiones populares, y técnicas estructurales como las crónicas circulares por tesis o la organización por ideas. Además, Santiago Segurola introduce en el periodismo deportivo moderno español el género de la anticrónica y la ensayización de la crónica y su estilo innovador ha influenciado en otros periodistas deportivos del panorama nacional.
Sport is one of the topics that occupy more space in the media and has become one of the major fields of study for the specialization of future journalists. However, there are still few academic studies in Spain that examine the works of great sports journalists. In the present doctoral thesis, Santiago Segurola’s journalistic work is analyzed in the generalist newspaper El País (2.788 texts) and in the specialized newspaper Marca (1.429 texts), under the theoretical and humanistic approaches of Journalism and Hermeneutics, and through the in-depth interview method of the author. The most fruitful lines of research in sports journalism in the theoretical framework are identified and addressed as: the new technologies, the ethics, the gender aspects, the construction of identities and the journalistic writing. The figure of Santiago Segurola is studied as an architect of the sports section of El País that created his own style as of the following characteristics: removal of red tape, merging of Madrid and Barcelona newsrooms, digitalization and global sports, detecting the journalistic talents and enhancing the wordings, giving moment and independence to the motor and large coverage of all sporting events, eliminating the preconceived opinions and the rumours of transfers, giving importance to the briefs and betting by journalists with vocation for sharing the stories. In this qualitative research, a sub-corpus of 45 sports diaries has been selected and there is evidence of a marked influence of the New Journalism in the works of Santiago Segurola, which develops a multitude of stylistic techniques such as the use of dialogues, metaphors, cultural references or popular expressions, and structural techniques such as circular chronicles by thesis or the organization of ideas. In addition, Santiago Segurola introduces into Spanish modern sports journalism the gender of anti-chronicle and the essay of the chronicle and its innovative style has influenced other sports journalists on the national scene.
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Costa, Sofia. "Creazione di un termbase inglese-russo nel dominio dell’ingegneria navale per il portale WIPO Pearl." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20816/.

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L'obiettivo principale del presente elaborato consiste nell'illustrare il flusso di lavoro e le metodologie applicate nella creazione di un termbase specializzato in collaborazione con l'Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (WIPO) e l'Università di Bologna. L'attività terminologica si fonda sulla creazione di 86 schede terminologiche in inglese e russo relative all'ambito dell'ingegneria navale. La presente tesi di laurea è articolata in quattro capitoli. Il primo capitolo fornisce una panoramica dei principali aspetti teorici della terminologia, dell'attività terminografica e di corpus linguistics, concentrandosi sulle loro definizioni e caratteristiche. Il secondo capitolo fornisce una presentazione generale di WIPO e delle funzionalità dei suoi portali PATENTSCOPE e WIPO Pearl, e presenta il flusso di lavoro standard del progetto. Questo viene presentato in modo più dettagliato nel terzo capitolo, in cui si illustrano i passo compiuti per creare il termbase finale. Infine, il quarto capitolo si concentra sulle principali criticità e limiti riscontrati durante l'attività terminologica. Le schede terminologiche e le mappe concettuali sono riportate in appendice.
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Toso, Sara <1994&gt. "Il regime fiscale degli enti del Terzo Settore nel D.Lgs. n. 117/2017." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13411.

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Il 3 agosto 2017, con il D.Lgs n. 117 del 3 luglio, entra in vigore il nuovo Codice del Terzo Settore. Esso risponde essenzialmente ad una duplice esigenza: a. riconoscere l'importanza, in costante crescita, del ruolo ricoperto dal Terzo Settore nel nostro Paese; b. rendere, in virtù di ciò, omogenea la normativa che lo riguarda. La storia del fenomeno non profit ha origini lontane e si intreccia con quella degli interventi solidali e umanitari occorsi nei secoli; la forza motrice del suo sviluppo va però ricercata nei mutamenti intervenuti nell'architettura sociale. Il coinvolgimento a tempo pieno delle donne nel mondo del lavoro fa sì che molte delle attività di assistenza e cura dei membri più fragili della società (quali anziani, bambini, malati e portatori di handicap) prima svolte direttamente dalla famiglia, debbano oggi essere esternalizzate. La difficoltà di Stato e Mercato nel soddisfare l'incalzante domanda di servizi di assistenza alla persona ha favorito il sorgere di una terza via, la quale si pone talvolta come supporto talvolta come sostituta della Pubblica Amministrazione. Si è pertanto reso necessario un intervento normativo volto a superare la disorganicità della legislazione previgente: gli enti del Terzo Settore sono stati fino a questo momento disciplinati in parte dal Libro I del Codice Civile (associazioni e fondazioni), in parte da leggi speciali (ONLUS, APS, ODV, imprese sociali). L'elaborato, partendo da un'analisi delle caratteristiche che dovrebbe avere un sistema impositivo che tenga conto della specificità dell'operato del Terzo Settore, si propone di analizzare quali siano le ragioni all'origine della citata Riforma e le sue peculiarità, con particolare attenzione al nuovo regime fiscale dedicato agli enti intermedi.
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Chiavacci, Giacomo. "Introduzione di un sistema Advanced Planning and Scheduling nel settore metalmeccanico: il caso Fabio Perini S.p.A." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20160/.

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Il seguente lavoro di tesi riguarda l’implementazione di un software facente parte della tipologia APS (Advanced Planning Systems o Advanced Planning & Scheduling) in un’azienda del territorio bolognese e appartenente al settore metalmeccanico. Il contesto presso cui l’attività riguardante la tesi ha avuto luogo è stato infatti quello della Fabio Perini Packaging S.p.A, azienda leader nella produzione di macchine automatiche per il packaging del tissue, conosciuta commercialmente come Casmatic e sita a Calderara di Reno; il software di cui si è studiata invece l’implementazione è denominato J-Flex e viene sviluppato dalla Tecnest Srl, azienda della provincia di Udine. Il progetto di tesi in particolare ha riguardato uno studio di fattibilità valorizzato da una monetizzazione dei benefici riguardanti l’implementazione di tale tipologia di software presso lo stabilimento bolognese, essendo J-Flex tra l’altro già in uso nella sede principale della Fabio Perini, con sede a Lucca. L’attività portata avanti rientra in un progetto di più ampio respiro in quanto il sito di Bologna sarà utilizzato come banco di prova per poter nei prossimi mesi far adottare la suite J-Flex a tutti gli stabilimenti della Fabio Perini, nell’ottica di poter instaurare logiche di utilizzo sinergiche e condivise tra tutti i plant distribuiti per il mondo. Le motivazioni che hanno portato alla scelta dell’adozione di tale tipologia di software sono state dovute, oltre al voler utilizzare un sistema unico condiviso tra tutti gli stabilimenti al fine di aumentare la coerenza e la compatibilità dei dati e delle procedure, anche al riscontro di un basso livello di efficacia delle attività previsionali e di pianificazione.
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Tramarin, Sara. "La tutela giudiziale e stragiudiziale del consumatore nel diritto dell’Unione europea." Thesis, Strasbourg, 2017. http://www.theses.fr/2017STRAA007/document.

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Le travail réalisé a pris en considération en premier lieu le droit international privé de l'UE, puis des aspects plus à proprement parler de « droit international procédural », en se concrétisant par une « systémisation » et une cartographie des voies de recours proposées au consommateur par le droit européen pour les litiges transfrontaliers. La première partie, concernant la loi applicable aux contrats internationaux du consommateur et le tribunal compétent dans le droit international privé de l'Union européenne, permit d'identifier les problématiques de droit international privé sous-jacentes aux contrats et aux litiges internationaux en matière de consommation, qui sont exacerbées dans le domaine du commerce électronique. La thèse traite deuxièmement la protection du consommateur par l'assouplissement et la simplification des procédures ordinaires et la protection du consommateur par des procédures collectives transfrontalières. Enfin, la thèse concerne la protection du consommateur par les procédures alternatives au contentieux ordinaire
The thesis analyzes, under various aspects related to private international law and international civil procedure of the European Union, the status of the protection offered to the European consumers in their international contracts, in particular in relation to the objectives and in the context of the single market. The thesis is divided into three chapters. The first chapter deals with consumer protection in the international private law of European Union (regulation (UE) 1215/2012 and regulation (CE) 593/2008). The second chapter deals with the protection offered to consumers by european international civil procedure with reference to individual and collective litigations. The third chapter deals with alternative dispute resolution (ADR) and with on-line dispute resolution (ODR) and analyzes EU directive 2013/11/UE and regulation (EU) 524/2013
La tesi analizza, sotto vari aspetti relativi al diritto internazionale privato e processuale dell’Unione Europea, lo stato della protezione offerta al consumatore europeo nei contratti e nelle controversie internazionali, con uno specifico riguardo alle tutele di carattere processuale e giurisdizionale. La tesi si articola in tre capitoli, che investono gli ambiti in cui tale tutela può esplicarsi, ovvero, l’individuazione di un foro e di una legge applicabile favorevoli agli interessi del consumatore, la semplificazione delle regole di procedura nelle controversie individuali internazionali, la possibilità di dare luogo a procedimenti transfrontalieri collettivi e la creazione di un sistema efficace di risoluzione delle controversie internazionali in via stragiudiziale anche on-line. Il primo capitolo ricostruisce dapprima il sistema di diritto internazionale privatodell'Unione europea in materia di contratti di consumo, dando conto del contesto politico ed economico in cui si inserisce ed alla cui luce devono esserne letti gli obiettivi. Vengono quindi individuati i principi e gli obiettivi che fondano le norme di diritto internazionale privato in materia di contratti internazionali del consumatore, le quali si caratterizzano per l’essere ispirate a finalità materiali, ovvero, volte a permettere di individuare un foro competente ed una legge applicabile che siano in grado di bilanciare tra loro le esigenze dei consumatori e degli operatori del mercato, con la conseguenza di favorire l’esplicarsi degli scambi commerciali e della concorrenza nel mercato unico. Ciò avviene garantendo al consumatore l’applicazione della legge e la competenza del foro a lui più prossimi, ovvero quelli del suo paese di residenza abituale (la cui coincidenza permette peraltro una riduzione dei costi delle liti transfrontaliere) e la prevedibilità delle soluzioni agli operatori del mercato.Il capitolo traccia quindi lo sviluppo normativo e giurisprudenziale delle norme di diritto internazionale privato europee in materia di contratti del consumatore, prendendo in particolare in considerazione le più recenti sentenze della Corte di Giustizia che, dal 2010 ad oggi, hanno ridefinito l’ambito di applicazione delle norme contenute nel regolamento (CE) 44/2001 (Bruxelles I), oggi rifuso nel regolamento (UE) 1215/2012 (Bruxelles I-bis), e nel regolamento (CE) 593/2008 (Roma I), insistendo sulla definizione del concetto, volutamente aleatorio, di “attività diretta” e sul suo ruolo di preminenza nel connettere la fattispecie contrattuale allo Stato della residenza del consumatore per permetterne la competenza dei giudici e l’applicabilità della relativa legge. Viene svolta infine una analisi critica sull’interpretazione fornita dalla Corte di Giustizia che rischia, nel concreto, di rendere le norme in oggetto applicabili in maniera variabile dai giudici nazionali, garantendo alle volte una tutela troppo estesa o troppo ristretta al consumatore, senza riguardo per l’esigenza di certezza giuridica degli operatori del mercato
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Haddad, Elias, and Dany Abdelke. "SharePoint apps." Thesis, KTH, Skolan för informations- och kommunikationsteknik (ICT), 2013. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:kth:diva-128569.

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Microsoft SharePoint 2013 är en plattform som är väldigt populär för utveckling av intranät. Möjligheterna för kommunikation inom en organisation bidrar till större och bättre informationsflöde inom organisationen samt leder till effektivare arbete inom organisationen. Microsoft Sharepoint 2013 är alltså ett intranät som blir ett centrum att vistas på samt där man träffar sina kollegor för att dela information och mycket mer. Detta examensarbete utgår från Microsofts välkända intranät Sharepoint 2013. Målet med examensarbetet har varit att skapa ett ärendehanteringssystem utifrån företaget Precio Systemutveckling AB:s beställning samt kravspecifikation . Utvecklingen har baserats på ”The great new app model” som under början på detta år (2013) introducerades utav Microsoft i den senaste versionen av Sharepoint: Sharepoint 2013. Det finns flera olika utvecklingsmetoder för att utveckla i appmodellen. Efter en utförd förstudie valdes ”Provider hosted app”, vilket innebär att ärendehanteringssystemet skall utvecklas samt köras på en server som företaget ansvarar över. Då appmodellen är relativt ny så har det under projektets gång uppstått utmaningar som varit riktigt kluriga att lösa på grund av att man inte lyckats finna relevanta källor med förklaring på de olika problem som uppstod. Utmaningarna har ändå lösts med hjälp av den information som idag finns samt med stöd ifrån seniora Sharepoint utvecklare. Resultatet av detta projekt blev ett ärendehanteringssystem som levererats till företaget samt som eventuellt kommer att börja användas inom kort. Förstudien kring appmodellen har även lett till ökade kunskaper kring hur appar i Sharepoint fungerar samt dess styrkor och svagheter.
This project is about apps in Microsoft Sharepoint 2013. We are two students that will during this thesis create a task management system for the company Precio Systemutveckling AB. We will use the great new app model that is a way to develop Sharepoint apps. The result of this project is a task management system that the company can use to keep track of their tasks.
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DAVID, MARIA CHIARA. "La Determinazione dell’alcool etilico in materiale cadaverico nella casistica della medicina legale dell’Università Tor Vergata nel Periodo 2006-2013: problematiche medico legali e tossicologico-forensi nell’interpretazione del dato." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2014. http://hdl.handle.net/2108/203335.

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Bremer, Claudia, and David Weiß. "Massive Open Online Courses: Kategorisierung und Analyse des Teilnehmerverhaltens am Beispiel der OPCOs 2011 und 2012." Saechsische Landesbibliothek- Staats- und Universitaetsbibliothek Dresden, 2013. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bsz:14-qucosa-126178.

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Ziel des Beitrags ist, einen Überblick über aktuelle Entwicklungen und Ausprägungen von MOOCs sowie die Erfahrungen und Ergebnisse aus der Untersuchung von zwei MOOCs vorzustellen, die 2011 und 2012 durchgeführt wurden. Besondere Schwerpunkte liegen dabei auf der Bedeutung und Ausprägung der Beteiligungsformen in den verschiedenen MOOC-Formaten, der Beteiligung in den beiden untersuchten MOOCs sowie auf deren Unterschiede auch aufgrund von Veränderungen des Kursdesigns.
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