Добірка наукової літератури з теми "MOTORIE"

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Статті в журналах з теми "MOTORIE"

1

Tambasco, N., F. Lalli, A. Rossi, V. Gallai, G. Guercini, and G. P. Pelliccioli. "Attivazione delle aree corticali motorie nel morbo di Parkinson Studio funzionale con risonanza magnetica." Rivista di Neuroradiologia 13, no. 1 (2000): 105–9. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300119.

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Анотація:
I pazienti affetti da morbo di Parkinson (MP) sperimentano nella bradicinesia uno dei sintomi più disabilitanti, verosimilmente determinato da una deafferentazione dai nuclei della base di alcune aree corticali motorie. Scopo di questo studio è stato quello di evidenziare mediante risonanza magnetica funzionale (fMRI) differenze nell'attivazione delle aree corticali motorie primarie e secondarie in risposta a compiti motori specifici tra un gruppo di pazienti affetti da MP iniziale e un gruppo di soggetti di controllo di pari età. Abbiamo inoltre studiato l'effetto dell'apomorfina, farmaco dopaminoagonista efficace nella bradicinesia, per verificare se al miglioramento clinico corrispondesse una variazione di attivazione delle aree corticali motorie. I pazienti hanno mostrato una riduzione significativa del numero di sequenze motorie effettuate con la mano destra, lato più affetto, rispetto al controlato ed ai controlli. Dopo somministrazione di apomorfina si è verificato un incremento della media delle sequenze motorie, senza però raggiungere i valori dei controlli. L'esame con fMRI ha fatto evidenziare che il numero totale di pixel non differiva tra i vari gruppi. Nei pazienti si è osservata una attivazione statisticamente inferiore dell'area corticale motoria primaria (M1) controlaterale al lato più affetto e una maggior attivazione, statisticamente significativa, dell'area corticale premotoria laterale (PML) nell'emisfero più affetto. La riduzione di attivazione nella Ml è in relazione principalmente con il rallentamento motorio, mentre l'iperattivazione della PML potrebbe essere il correlato neuroradiologico delle alterazioni che sottendono una disfunzione delle afferenze dai nuclei della base.
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2

Giacomo Schillaci and Mattia Varalda. "Valutazione dell’impatto del periodo di pandemia da COVID-19 nelle competenze motorie di base (FMS) in bambini in età prescolare." IUL Research 2, no. 4 (2021): 51–63. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i4.174.

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Анотація:
Studi recenti mostrano come il periodo di pandemia da COVID-19 abbia influenzato significativamente lo stile di vita e le prestazioni motorie di soggetti in età pediatrica. Lo studio si pone l’obiettivo di analizzare l’impatto del periodo di pandemia da COVID-19 riguardo alle competenze motorie di base in soggetti in età prescolare. I risultati di valutazioni delle competenze motorie di base (FMS) (corsa, salto e lancio) di bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni, valutate nei tre anni precedenti il periodo di pandemia da COVID-19, sono stati paragonati con i risultati di valutazioni di FMS in un campione di bambini da 3 a 6 anni rilevati a seguito di tale periodo (maggio 2021). Eventuali differenze di competenza motoria in abilità ritenute fondamentali in numerose attività sportive e non sportive (FMS), a seguito di un forzato periodo di inattività in soggetti in età prescolare, potrà permetterci di comprendere, almeno in parte, il reale impatto che il periodo di pandemia da COVID-19 ha avuto, e avrà, nello sviluppo motorio di bambini da 3 a 6 anni di età.
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3

Bioulac, B., P. Burbaud, J. R. Cazalets, C. Gross, and T. Michelet. "Funzioni motorie." EMC - Neurologia 13, no. 3 (2013): 1–25. http://dx.doi.org/10.1016/s1634-7072(13)65020-5.

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4

Pelliccioli, G. P., P. Chiarini, P. Floridi, et al. "Riorganizzazione plastica cerebrale post-ictus." Rivista di Neuroradiologia 13, no. 1 (2000): 99–104. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300118.

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Анотація:
Lo sviluppo delle moderne tecniche di immagini non invasive ha determinato un notevole progresso nelle conoscenze del recupero funzionale dopo ictus, potenzialmente di grande utilità per la messa a punto di programmi terapeutici e riabilitativi. Diversi meccanismi sono stati proposti, quali l'attivazione di vie derivanti dalle aree corticali motorie omolaterali al lato paretico, il reclutamento di aree corticali adiacenti alla lesione, il rinforzo di circuiti neuronali preesistenti, lo stabilirsi di nuove connessioni a livello sinaptico. Considerati i dati contraddittori della letteratura, abbiamo effettuato un studio mediante Risonanza Magnetica funzionale (fMRI) con lo scopo di definire meglio il ruolo delle proiezioni omolaterali e i fenomeni di riorganizzazione plastica post-ictale delle aree corticali motoria primaria (M1), premotoria laterale (PML) e supplementare motoria (SMA). Sono stati studiati 14 pazienti con pregresso ictus ischemico sottocorticale in buon recupero funzionale, 7 con emiparesi destra e 7 con emiparesi sinistra, ad una distanza mediana di 61 giorni dall'evento ischemico. I risultati hanno evidenziato durante il movimento della mano paretica un'attivazione bilaterale della M1 ed in misura minore delle PML e SMA, mentre si è registrata un'attivazione controlaterale più selettiva durante il movimento della mano sana. I dati sembrerebbero dimostrare che una maggiore attivazione delle aree motorie corticali omolaterali alla lesione sia un importante meccanismo di compenso al danno funzionale conseguente ad ictus non solo nella fase postacuta ma anche nella fase di stabilizzazione.
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5

Pelliccioli, G. P., O. Presciutti, P. Floridi, et al. "La risonanza magnetica funzionale nello studio della riorganizzazione plastica cerebrale, post-ictale." Rivista di Neuroradiologia 10, no. 2_suppl (1997): 31. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s209.

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Анотація:
Negli ultimi anni lo studio dei meccanismi di recupero funzionale dopo ictus è progredito grazie all'utilizzo di nuove tecniche di indagine sia con immagini che con registrazione elettrofisiologiche. L'interesse è accentuato dal potenziale utilizzo di queste conoscenze per mettere a punto opportuni programmi terapeutici e riabilitativi. Scopo di questo lavoro è stato quello di indagare mediante Risonanza Magnetica funzionale (fMR) quali aree motorie fossero coinvolte nel recupero dopo ictus cerebrale. Sono stati studiati 10 pazienti con ictus sottocorticale ischemico (5 con emiparesi destra e 5 con emiparesi sinistra) in buon recupero funzionale. L'età media era 59,1 anni (min 37, max 84). Tutti i pazienti sono stati indagati effettuando uno studio per immagini e funzionale. La fMR è stata realizzata con apparecchiatura General Electric 1,5 T mediante sequenze SPGR (TR/TE 64/48 ms, Flip Angle 17°, FOV 22×6 cm2, matrice 256times128, spessore di strato 6 mm) costituite da 3 sezioni assiali oblique contigue, parallele alla linea inter-commissurale, condotte a livello della corteccia motoria. L'esame funzionale è stato preceduto da uno studio convenzionale utilizzato per dimostrare le lesioni, per programmare le sequenze funzionali e per fornire una correlazione anatomica ai pixel attivati. La fMR è stata effettuata alternando acquisizioni ottenute durante un movimento delle dita con sequenze eseguite in condizioni di riposo sia per la mano paretica che per quella sana. Per l'elaborazione è stata usata la tecnica “cross correlation” con soglia usando la “box-car” come forma d'onda di riferimento. Sono stati considerati “attivati” i pixel con coefficiente di correlazione (CC) ≥ 70% del CC massimo. I pixel selezionati, codificati mediante colorazione e sovrapposti alle immagini anatomiche, sono stati quantificati con apposito programma, suddivisi per aree motorie corticali. I risultati hanno evidenziato un'attivazione bilaterale durante il movimento della mano paretica mentre si è registrata un'attivazione controlaterale più selettiva durante il movimento della mano sana. Nell'emisfero omolaterale alla paresi si è inoltre rilevato un incremento dell'attivazione nelle aree premotoria e supplementare motoria. Questi dati sembrerebbero dimostrare che una maggiore attivazione delle aree motorie corticali omolaterali alla lesione sia un importante meccanismo di compenso al danno funzionale conseguente ad ictus. Tale attivazione può avere un duplice significato: un rinforzo delle vie discendenti cortico-spinali già presenti nel soggetto sano e un ausilio funzionale da parte delle aree premotoria e supplementare motoria verso il lato lesionato.
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6

Di Luigi, Luigi. "Pubertà, attività motorie e sport." L'Endocrinologo 14, no. 5 (2013): 195–204. http://dx.doi.org/10.1007/bf03346095.

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7

Sabatini, U., O. Rascol, C. Colonnese, et al. "Fisiopatologia dell'acinesia Parkinsoniana: Studio in risonanza magnetica funzionale." Rivista di Neuroradiologia 10, no. 2_suppl (1997): 34. http://dx.doi.org/10.1177/19714009970100s211.

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Анотація:
Le tecniche ad emissione hanno evidenziato nel paziente affetto dalla malattia di Parkinson di tipo acinetico una alterazione funzionale dell'area supplementare motoria (SMA). Tale alterazione, reversibile dopo terapia dopaminergica, sembra coinvolgere altre aree cerebrali funzionalmente connesse alla SMA sia a livello corticale che sotto-corticale1,2. Confermare mediante risonanza magnetica funzionale (fMRI) i dati precedentemente osservati con le tecniche ad emissione. Estendere lo studio ad altre aree cerebrali funzionalmente connesse alla SMA. Sono stati ammessi allo studio 6 volontari sani e 6 pazienti affetti dalla malattia di Parkinson di tipo acinetico. Lo studio RM è stato effettuato mediante apparecchiatura Magnetom Vision, 1.5 T, Siemens, con gradienti ecoplanari (25 mT/m). L'esame RM comprendeva uno studio anatomico (3D MPRAGE) ed uno funzionale (FID-EPI), quest'ultimo effettuato nel corso di un movimento della mano destra3. I pazienti parkinsoniani hanno effettuato l'esame funzionale in condizione “off”, privi della loro terapia da almeno 12 ore, e dopo somministrazione di terapia dopaminergica a rapido assorbimento. Le immagini RM ottenute sono state successivamente trasferite su computer Sun dove sono state sottoposte a conversione, ridimensionamento ed analisi statistica mediante il programma Analyze. Nel gruppo dei soggetti sani l'esecuzione della prova motoria ha indotto un aumento significativo nel numero dei pixels attivati e dell'intensità del segnale a livello della corteccia sensori-motoria contro-laterale ed a livello della SMA. Nei pazienti parkinsoniani, in condizione “off”, è stato osservato un aumento significativo a livello di entrambe le aree sensori-motorie ed un ridotto numero di pixels attivi a livello della SMA. La somministrazione della terapia dopaminergica aumentava significativamente il numero di pixels attivati a livello della SMA ed induceva una riduzione di attività delle aree sensori-motorie. Lo studio fMRI conferma la presenza di una deafferentazione funzionale e reversibile della SMA nei pazienti parkinsoniani acinetici e supporta l'ipotesi che tale alterazione coinvolge altre aree funzionalmente connesse alla SMA ed aventi azione compensatoria.
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Delmont, E., and S. Attarian. "Neuropatie motorie multifocali con blocco della conduzione." EMC - Neurologia 17, no. 3 (2017): 1–7. http://dx.doi.org/10.1016/s1634-7072(17)85563-x.

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Raiola, G., and A. Di Tore. "EXERGAMES E DIDATTICA DELLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE." European Journal of Sustainable Development 1, no. 2 (2012): 221. http://dx.doi.org/10.14207/ejsd.2012.v1n2p221.

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Анотація:
The term "exergames" refers to a category of video games in which theinteraction is not based only on hand-eye coordination, but on the whole body, throughthe use of non-standard controllers, like Nintendo Wiimote or Balance Board andMicrosoft Kinect sensor. The exergames were immediately hailed as a welcomedevelopment, for the contribution they offer as a weapon against a sedentary lifestyle andthe level of user involvement, which adds to the traditional value of video games theattractiveness of natural interfaces. The current trend is to consider how the exergamespresent many potential advantages in the context of physical education and wellnesspromotion of. However, the current generation of exergames is not designed specificallyto support teaching of motor activities or rehabilitation. There are no products that cancount on the basis of a robust theoretical framework and that are oriented to theacquisition of specific motor skills, for use in physical education teaching andrehabilitation.Knowledge of basic mechanisms of motor control and of dynamics connected tomotor skills learning may be the theoretical support to the design and development ofexergames.
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Gökyigit, A., H. A. I̊drisoǧlu, Z. Ender, V. Yayla, and A. Çalişkan. "Anormalità transitorie alla TC dopo crisi epilettiche motorie focali." Rivista di Neuroradiologia 2, no. 2 (1989): 167–72. http://dx.doi.org/10.1177/197140098900200210.

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In questo articolo vengono presentati tre pazienti epilettici con anormalità transitorie alla tomografia computerizzata. In due pazienti con crisi motorie focali ripetitive, si sono osservate lesioni encefaliche ipodense localizzate, evidenti alla TC eseguita ad alcune ore e a otto giorni dall'ultimo attacco. Nel terzo paziente, la TC eseguita nel quattordicesimo giorno di crisi continue dimostrò un'area locale di ipervascolarizzazione. Queste anormalità TC, the suggerivano all'inizio un tumore o un infarto o una malformazione arterovenosa disparvero completamente dopo un periodo da 45 giorni a 5 mesi. Alterazioni tomodensitometriche focali postictali transitorie, dovute forse ad interruzioni locali della barriera emato-encefalica e a vasodilatazione localizzata, sono di rara documentazione. Uno studio TC ripetuto è indicato prima di procedere a studi diagnostici più invasivi, su questi pazienti.
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