Дисертації з теми "Modello generale"
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Collini, Alex. "Blockchain: modello generale e tassonomia delle componenti chiave." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15566/.
Повний текст джерелаTanzarella, C. M. "LA TUTELA RIPRISTINATORIA IN MATERIA AMBIENTALE. MODELLO GENERALE E TRANSAZIONI GLOBALI." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2012. http://hdl.handle.net/2434/171331.
Повний текст джерелаPanebianco, Gabriele. "Introduzione al modello cosmologico Lambda-CDM." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19139/.
Повний текст джерелаPacilé, Vincenzo <1975>. "Sviluppo di un modello sperimentale di insufficienza epatica acuta post- ischemica nel suino." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2804/2/vincenzo-pacil%C3%A8-Sviluppo_di_un_modello_sperimentale_di_insufficienza_epatica_acuta_post-_ischemica_nel_suino%E2%80%9D.pdf.pdf.
Повний текст джерелаPacilé, Vincenzo <1975>. "Sviluppo di un modello sperimentale di insufficienza epatica acuta post- ischemica nel suino." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2804/.
Повний текст джерелаDebeljuh, Andrea <1979>. "Modello di formazione extrascolastica per la minoranza italiana in Croazia." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/275/1/tesi_dottorato_Andrea_Debeljuh.pdf.
Повний текст джерелаDebeljuh, Andrea <1979>. "Modello di formazione extrascolastica per la minoranza italiana in Croazia." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/275/.
Повний текст джерелаCRISTALDI, Laura. "I centenari, modello di invecchiamento di successo e la malattia di Alzheimer, modello di invecchiamento senza successo." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2020. http://hdl.handle.net/10447/395450.
Повний текст джерелаCogliani, Maurizio. "Il codice delle emozioni. L'ascolto musicale come modello interpretativo." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2010. http://hdl.handle.net/10556/249.
Повний текст джерелаl. Un aspetto importante del recente aumento di interesse per la psicologia delle emozioni è rappresentato dallo studio del rapporto tra musica ed emozione. Storicamente, e limitandoci a un ambito occidentale, opinioni al riguardo si possono trovare già in Platone, che, nella "Repubblica", insiste sulla necessità di bandire dal suo modello ideale di Città alcune tipologie di musiche che, attraverso i loro presunti effetti sulle emozioni, sono associate a comportamenti negativi. Sul rapporto tra musica ed emozione esiste una lunga tradizione di studi ad opera di estetici e musicologi. le cui idee sopravvivono nel pensiero contemporaneo, sia nell'ambito della filosofia della musica, sia per quanto riguarda la psicologia sperimentale (anche Darwin, come è noto, rivolse la sua attenzione alle risonanze emozionali della musica nelle scelte sessuali). In particolare, il lavoro dell'estetica musicale sul significato in musica è importante per la ricerca psicologica sulle espressioni musicali dell'emozione, e per operare distinzioni tra emozioni semplici, emozioni complesse e stati d'animo. Lo studio delle emozioni musicali sta conoscendo oggi una rinascita. Tuttavia la letteratura su musica ed emozione presenta ancora un quadro disomogeneo, in quanto il suo terreno concettuale è tuttora in fase di ricognizione, e occorre inoltre un considerevole raffinamento nelle modalità di studio di questa tematica. Probabilmente, la questione centrale del rapporto Musica/Emozione riguarda l'espressione e l'induzione di emozioni con la musica. Per affrontare questo problema, Kivy ha descritto la dicotomia cognitivistico vs. emozionale per contrastare la prospettiva che guarda al rapporto Musica/Emozione, in cui la musica è pensata solo come mezzo finalizzato a rappresentare o "esprimere" emozioni, sulla base della concezione di una musica che induce emozione in chi ascolta. Questa dicotomia, pur essendo frutto di una semplificazione forse eccessiva, rappresenta una questione di base su cui si sono cimentati diversi psicologi, e comunque resta il fatto che l'innegabile capacità della musica di esprimere emozioni può in un certo senso formare lo sfondo su cui innestare la discussione sull'induzione emozionale attraverso l'ascolto musicale. Un altro problema è quello riguardante le emozioni percepite e quelle effettivamente provate nell'ascolto musicale. Si distingue fra percezione emotiva, ossia percepire un'espressione emotiva in musica senza venirne necessariamente coinvolti in prima persona, e induzione di un'emozione, ossia la risposta emotiva alla musica da parte degli ascoltatori. Tale distinzione non viene sempre osservata nelle conversazioni quotidiane sulle emozioni, e neppure negli articoli scientifici. È stato sottolineato in proposito come sia la percezione dell'emozione, sia in particolar modo, la risposta emotiva dipendano da un'interazione tra fattori musicali, personali e contestuali. Un'ultima, ma non meno importante questione, è di ordine metodologico. Lo studio degli effetti emotivi della musica appare ostacolato, infatti, da una carenza di paradigmi di ricerca e di metodi adeguati, a causa di una scarsità di analisi concettuali e teoriche dei processi che stanno alla base della produzione di emozioni attraverso la musica. È dimostrato che nessuno dei più importanti metodi usati per valutare l'induzione emozionale - come per esempio le tassonomie delle emozioni di base - si adatta bene al compito. Concentrandosi su un numero limitato di emozioni di base evolutivamente continue, in realtà si sminuiscono le forme più complesse di processi emozionali. Nella Parte III (Variationes) si scandagliano le possibilità di condensare le risultanze delle prime due parti nella definizione dell'ascolto musicale come modello interpretativo e costruttivo in ricerca educativa, e a tale proposito si mettono a confronto vari modelli di costruzione della conoscenza nel tentativo di identificare, nell'ambito dell'apprendimento, un ascolto emozionalmente orientato. Si offre quindi un esempio di attualizzazione didattica tratto da una personale esperienza d'insegnamento in una scuola di Management del Trentino - esperienza corroborata da una lunga attività d'insegnamento prima di Educazione musicale e poi di Pianoforte nei corsi a indirizzo musicale nella Scuola secondaria di I grado - in cui a futuri manager del mondo della cultura e delle arti si è proposto un percorso di ascolto multiparadigmatico (il paradigma scelto per essere presentato in questa sede è quello della Melanconia) lontano anni luce dalla nostra realtà quotidiana. ma così attuale nell'efficace induzione di emozioni attraverso l'uso di codici retorico/musicali. Si propone, infine, un'accezione del tutto musicale del termine, proprio della didattica enattiva, di "azione incarnata". La conclusione (parte IV, Cauda) riprende una serie di riflessioni scaturite dalla ricerca su Musica/Emozioni, con speciale riferimento ai risultati degli Studi esposti nella Parte II, sottoposti a confronto con altre ricerche per quanto riguarda il problema delle definizione stessa di Emozione quale emerge sperimentalmente e storicamente nel contesto psicologico ed estetico-musicale... [a cura dell'Autore]
VIII n.s.
Cavallari, Giuseppe <1972>. "Capacità immunomodulatoria delle cellule staminali mesenchimali in un modello di trapianto d'organo in vivo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1130/1/Tesi_Cavallari_Giuseppe.pdf.
Повний текст джерелаCavallari, Giuseppe <1972>. "Capacità immunomodulatoria delle cellule staminali mesenchimali in un modello di trapianto d'organo in vivo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1130/.
Повний текст джерелаCAPPELLETTI-TROMBETTONI, MARIA-MICHELA. "FANS ed anastomosi intestinale in un modello sperimentale di peritonite." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2016. http://hdl.handle.net/11566/243148.
Повний текст джерелаEffects of FANS on colon anastomosis repair in a rat model of peritonitis Background. In this study we aimed to investigate the effects of Diclofenac and Ketorolac on the healing of colonic anastomoses in the presence of polymicrobial sepsis. Materials and Methods. Sixteen Wistar rats were divided into 3 groups. Cecal ligation and puncture were performed for peritonitis. On the day after, an anastomosis of the left colon was performed and all rats received antibiotic (Imipenem) and analgesic therapy (Dolorex). In group C (control group) no other therapies were administered. In group K, 6 rats received 5 mg/kg of Ketorolac. In group D, 6 rats received 4 mg/Kg of Diclofenac. The drugs were administred subcutaneously at costruction of colonic anastomosis and were repeated (every 24 hours) for 4 day at the same dose. On postoperative day 7, all animals were killed and anastomotic macroscopic appearence, bursting pressures and microcirculation were measured. Tissue samples were obtained for further investigation of histological parameters and immunohistochemistry for VEGF. Results. There were no significative differences, for all variables measured, among the groups, in particular FANS groups provided greater mucosal re-epitheliazation compared to control group. Conclusion. This study showed that the administration of FANS dosen’t affect anastomotic colonic healing in rats peritonitis.
DI, SANTO PATRICK. "Interazioni pianta–micorriza–insetto: il modello Quercus sp.–Tuber sp.–Leiodes cinnamomea (Panzer)." Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2013. http://hdl.handle.net/11695/66408.
Повний текст джерелаThe research activity, which has been conducted with a multidisciplinary approach, aimed to study the interactions between mycorrhizae and environment, with a focus on the relationship among truffle, mycophagous insects, host plants and plant community, following the study model Tuber aestivum Vitt. (black truffle) - Quercus pubescens Willd. - Leiodes cinnamomea (Panzer). The relationship between truffle and plant community has been analyzed performing phytosociological investigations in a T. aestivum plantation, to correlate the presence of mycorrhiza, and of its emitted compounds, to the presence/absence of plant species. Data from this phytosociological analysis showed that some plant groups (Therophyitae and Hemicriptophytae) are dominating plant species in truffle environments. In the brûlè area, Geophytae and Phanerophytae are missing. The last ones, however, are the first plant species to recovery in the re-colonization area, where the allelopathic pressure of the mycorrhizal volatile compounds starts to decrease. Moreover, Geophytae are the last plant species to recovery; they could be the most sensitive to allelopathic pressure and are supposed to serve as “indicator plants”. The relationship between truffle and symbiotic host plants has been investigated studying the volatile organic compounds (VOCs) emitted by Q. pubescens, a typical T. aestivum host plant, with the aim to evaluate differences in the VOCs emitted by mycorrhized plants versus not-mycorrhized ones. VOCs extractions have been performed by leaves of mycorrhized and not-mycorrhized Q. pubescens. VOCs extractions have also been conducted by fruit bodies of T. aestivum, T. magnatum, T. borchii, T. melanosporum, T. mesentericum, T. uncinatum, T. brumale, to determine if there are differences in VOCs quantity and quality in the different truffle species. Data from GC-MS analisys show differences in the VOCs profiles emitted from Tuber spp. fruit bodies, as well as from mycorrhized and not-mycorrhized Q. pubescens plants. VOCs investigations have been followed by a micropropagation protocol, which allowed to obtain Q. pubescens cloned plants to be mycorrhized in vitro with arbuscular mycorrhizae (Glomus intraradices Schenck and Smith). The mycorrhizazion index calculated was around 20%. From the in vitro mycorrhized plants, the emitted VOCs have been extracted and chemically analized. The relationship between truffle and insects aimed to evaluate the biological activity of VOCs released by mycorrhized plants and truffle fruit bodies on the mycophagous beetle L. cinnamomea. Extracts from mycorrhized and not-mycorrhized Q. pubescens leaves, as well as from Tuber spp. body fruits, have been tested as stimuli in a behavioural two-choice pitfall bioassay. The behavioural responses of L. cinnamomea females were observed, when exposed to increasing doses of the extracts (from 0.01 µg/µl to 100 µg/µl + pure extract) compared to the solvent (hexane). Recorded results show how some fruit body extracts (T. mesentericum, T. borchii, T. melanosporum) were able to elicit a positive behavioural responses by females, which preferred the extracts as opposed to the solvent control. The same result has been observed in response to the mycorrhized Q. pubescens leaves extract, compared both with the control (hexane) and the not- mycorrhized Q. pubescens extract. Electroantennographic (EAG) responses of L. cinnamomea have also been recorded, stimulating the insects’ antennae with increasing doses (5 doses, from 0.01 µg/µl to 100 µg/µl) of 13 volatile compounds, previously identified in several Tuber species’ headspace. From the calculated dose-response EAG curves, we can observe that L. cinnamomea adults are able to perceive, with differential intensity, most of the tested compounds, showing a response amplitude directly depending on the supplied dose.
Vandi, Luca. "Il modello di Kaluza: unificazione tra gravità ed elettromagnetismo." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7843/.
Повний текст джерелаMazzoni, Mattia. "Modellazione CAD e sviluppo di modello dinamico di velivolo dell'aviazione generale per la simulazione del volo." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.
Знайти повний текст джерелаSARGENTONI, GIADA. "Affido, accoglienza ed educazione in Associazione Cometa: origine e sviluppo di un modello." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2016. http://hdl.handle.net/10446/61924.
Повний текст джерелаFocarelli, M. L. "GENERAZIONE DI CELLULE STAMINALI PLURIPOTENTI INDOTTE E LORO CORREZIONE IN VITRO IN UN MODELLO MURINO DI OSTEOPETROSI." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2014. http://hdl.handle.net/2434/231159.
Повний текст джерелаRusso, Marianna. "La diagnosi di abuso sessuale sul minore: studio di un modello predittivo." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2019. http://hdl.handle.net/11577/3423304.
Повний текст джерелаCorazza, Pietro <1992>. "L'intelligenza collettiva al tempo delle piattaforme digitali. Il modello del formicaio: implicazioni pedagogiche e alternative possibili." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amsdottorato.unibo.it/9724/1/Corazza_Pietro_tesi.pdf.
Повний текст джерелаThe aim of this PhD thesis is to reflect on the pedagogical implications of the processes through which digital platforms generate knowledge. In particular, the analysis is focused on the concept of collective intelligence and the ways in which it is reinterpreted in digital contexts. Currently the majority of digital platforms shows the tendency to develop a model of collective intelligence definable as an “anthill”: the users that contribute at the development of collective intelligence are not conscious of the overall functioning of the system, like ants in an anthill. In this model the priority is the continuous improvement of the centralised processes of data collection and analysis, not the learning or the personal development of those who contribute to the collective intelligence. The anthill model involves two deeply problematic pedagogical implications. Firstly, it appears to be in contrast with the promotion of critical thinking, because it is based on the behaviourist assumption that people are to be considered primarily as manipulable organisms, not as autonomous beings capable of choosing for themselves. Secondly, the anthill model seems to diverge from the democratic objective of providing quality education to the whole citizenry, since to guarantee the functioning of the anthill it is sufficient to invest in the education of a narrow elite of individuals entrusted with the management of digital platforms. These issues raise a crucial question: is it possible to realise human-scaled forms of collective intelligence, that prioritise the growth and valorisation of individuals and communities, or the modern processes of bureaucratisation and specialisation of knowledge inevitably lead to an always increasing spreading of the anthill model?
MAZZOLA, CHIARA. "La regolazione del metabolismo in un modello in vitro di astrocity corticali: un meccanismo Ca2+-dipendente o Ca2+-independente?" Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2022. http://hdl.handle.net/11577/3454110.
Повний текст джерелаAstrocytes are glial cells located in the central nervous system. They play several important roles, including synaptic signalling, neurotransmitter synthesis and recycling, control of nutrient uptake and neuronal survival. Calcium homeostasis is essential for astrocytes functions and for the correct bidirectional communication between astrocytes and neurons. Astrocytes are functionally compartmentalized, and calcium oscillations can occur in specific local microdomains. A change in astrocytic calcium microdomain activity influences the regulation of gliotransmitter release, a first crucial step in neuron to astrocytes signalling. In this context, mitochondria could play a pivotal role in shaping calcium waves and regulating cellular metabolism, at least in principle. However, the genuine contribution of mitochondrial calcium to astrocytes physiology is poorly investigated. Here, we study a possible link between mitochondrial calcium and metabolism. Our results show that star-shaped astrocytes represent a reasonable in vitro model for studying Ca2+ signalling and metabolic pathways. In our culture condition, astrocytes are metabolically flexible, being able to oxidize carbohydrates, fatty acids and amino acids. Thus, this supports the central role played by astrocytes in satisfying the brain energy demands. Indeed, in terms of Ca2+ signalling, ATP and glutamate cause similar cytosolic Ca2+ mobilization, but only ATP stimulates a consintent rise in [Ca2+] in mitochondrial matrix. Moreover, these stimuli are decoded differently at metabolic level. On the one hand, cellular stimulation with ATP selectively increases cytosolic glycolytic metabolism. On the other hand, cellular stimulation with glutamate boosts mitochondrial respiration, even in the absence of substantial mitochondrial Ca2+ uptake. To investigate the mechanisms underlying this different metabolic coupling, we evaluated the contribution of the glutamate transporters GLT-1 and GLAST, and showed that their pharmacological inhibition partially prevents the increase in mitochondrial respiration, but with limited impact on calcium dynamics. To further dissect the contribution of mitochondrial Ca2+ uptake to astrocytic metabolism, we devised two different strategies, one based on the pharmacological inhibition of the MCU (Mitochondrial Calcium Uniporter) complex, and the other based on the use of a mouse model carrying the monoallelic deletion of Mcu gene. Experiments performed in cortical astrocytes from Mcu+/- mice showed, as expected, lower mitochondrial calcium transients, but without major alterations in oxidative metabolism, suggesting a marginal role for matrix calcium elevations in this context. Overall, our results suggest that the astrocytes are cells with a complex and flexible metabolic profile. However, cellular and mitochondrial calcium dynamics play a minor role in this regulation, at least in our experimental settings.
Pievo, R. "Studi di reattività dell'enzima tirosinasi e dei suoi sistemi modello." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2007. http://hdl.handle.net/2434/67027.
Повний текст джерелаCantu', A. P. "UN MODELLO DI RETE PER LA GESTIONE INTEGRATA DELLA PATOLOGIA DIABETICA." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2014. http://hdl.handle.net/2434/232589.
Повний текст джерелаTuci, Francesco. "Modello predittivo dell'insufficienza epatica irreversibile dopo resezione epatica per epatocarcinoma su cirrosi: il "resection score"." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3424698.
Повний текст джерелаIntroduzione La resezione epatica è una delle opzioni terapeutiche ad intento curativo per l'epatocarcinoma (HCC) su cirrosi epatica, ad intento radicale, con i migliori risultati in termini di sopravvivenza e recidiva di malattia, insieme al Trapianto di fegato. Il principale limite della resezione epatica è rappresentato dal rischio di insufficienza epatica postoperatoria, gravato dalla presenza della cirrosi. Il nostro intento è di realizzare uno score predittivo dell'insufficienza epatica irreversibile postoperatoria e quindi della morte precoce, che sia di aiuto nella pratica clinica per la valutazione dell'indicazione alla resezione. Materiali e Metodi Lo studio è stato condotto retrospettivamente su 367 pazienti, sottoposti a resezione epatica per epatocarcinoma su cirrosi dal 1/01/2000 al 31/12/2013 presso il Centro di Chirurgia Epatobiliare di Padova. Attraverso una regressione logistica uni e multivariata abbiamo identificato le variabili predittive di insufficienza epatica irreversibile - morte precoce dopo resezione; con tali variabili abbiamo formulato uno score predittivo di cui abbiamo valutato la potenza prognostica della sopravvivenza a lungo termine. Lo score è stato validato con una coorte di 343 pazienti, sottoposti a resezione epatica per epatocarcinoma su cirrosi presso il Mount Sinai Istitute di New York. Risultati L'incidenza di morte precoce è stata del 10% nella coorte di studio e del 12% nella coorte di validazione. La sopravvivenza della coorte di studio e di validazione rispettivamente a 1, 3 e 5 anni è stata rispettivamente del 82% vs 85%, 57% vs 71%, 45% vs 63%. Le variabili che all'analisi multivariata sono risultate significativamente correlate con la morte precoce sono l'età (p= 0.0021), la positività all'epatite B (p= 0.0151), la sodiemia< 139 (p= 0.0089), piastrinemia< 150000 (p= 0.0002), l'AFP (p= 0.0011), il MELD>8 (p= 0.0026), il superamento dei criteri "up to seven" (p= 0.0016) per le caratteristiche tumorali. Nella coorte di studio i pazienti con punteggio dello score ottenuto> 10 avevano una sopravvivenza mediana di 32 mesi se in stadio BCLC A-0 e di 21 mesi se in stadio BCLC B-C, rispetto ad una sopravvivenza di 69 e 42 mesi per uno score<10. Nella coorte di validazione un punteggio >10 implica una sopravvivenza mediana di 25 mesi e 14 mesi nei pazienti BCLC A-0 e BCLC B-C, rispetto ad una sopravvivenza di 120 e 63 mesi, per uno score <10. Conclusione Lo score ottenuto ha potere predittivo di insufficienza epatica irreversibile e morte precoce dopo resezione, stimando anche la sopravvivenza a medio e lungo termine. La validazione esterna rende il calcolatore uno strumento potenzialmente utilizzabile nella pratica clinica nella valutazione dei candidati a resezione epatica per HCC su cirrosi.
CIAVARELLA, Domenico. "Immunoflogosi e declino cognitivo dell'anziano. Contributo delle infezioni batteriche croniche: il modello umano della parodontite." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2014. http://hdl.handle.net/10447/90785.
Повний текст джерелаPeriodontitis is a chronic infectious disease involving gingival tissues, the periodontal ligament and the alveolar bone. It is accompanied by increased low grade inflammation and transient bacteremia. Periodontitis is caused by microorganisms that adhere to and grow on the tooth's surfaces, along with an overly aggressive immune response against these microorganisms. Its association with neurodegenerative disease is still unclear. A possible relationship seems to be related to an increase of cytokines production (IL-1, IL-6, IL-17, TNF-a) in periodontal ligament and the presence of oral microorganisms that may increase the encephalopathy. Current knowledge on the association between periodontitis and encephalopathy is mainly based on small comparative and treatment studies. The aim of the present paper was to investigate the role of periodontitis (a chronic human infection) in neurodegenerative disorders, e.g. Alzheimer. In particular, the presence of markers in saliva by the surface enhanced laser desorption/ionization time-of-flight mass spectrometry (SELDI-TOF-MS) technology was investigated. SELDI-TOF-MS allows the generation of an accurate protein profile from minimal amounts of biological samples and may produce proteomic profile of saliva, recording all saliva components modification in patients. Clinical parameters measured showed a significant increase in the indices of plaque and bleeding on probing in the study group (p <0.05), which could be justified by the lower frequency and ability to perform a normal oral hygiene. Against this background, it was not found statistically significant differences in other clinical periodontal parameters; thus it seems likely to assume that the periodontal status did not differ substantially between the two groups. Proteomic analysis showed 10 peaks expressed in a manner significantly different in the saliva of the study group compared to controls. However, the CART analysis was not able to build a valid classification tree (sensitivity 8%, specificity 12%).
Cruciatti, Flavio. "Le cure palliative, un paradigma culturale per un nuovo modello di medicina : implicazioni per il medico di medicina generale." Thesis, National Library of Canada = Bibliothèque nationale du Canada, 1999. http://www.collectionscanada.ca/obj/s4/f2/dsk2/ftp03/NQ48759.pdf.
Повний текст джерелаGuidi, Manuel. "Messa a punto di un modello analitico generale ed efficiente per la verifica strutturale dell'anello rotante di macchine cellofanatrici." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5904/.
Повний текст джерелаBaldazzi, Michele. "Modello dinamico di un motore tubolare sincrono a magneti permanenti." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.
Знайти повний текст джерелаPINNA, SILVIA. "Analisi della struttura dei geni codificanti i recettori dell'ormone tiroideo in un modello di epatocancerogenesi sperimentale." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2010. http://hdl.handle.net/11584/265926.
Повний текст джерелаPUGLISI, ANDREA. "Modello ortotopico di neuroblastoma: un valido approccio sperimentale per valutare in vivo l'efficacia dell'inibizione di p38MAPK nel sensibilizzare il neuroblastoma umano al trattamento con etoposide." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2018. http://hdl.handle.net/11567/931569.
Повний текст джерелаRONCHI, Maria Sandra. "A scuola e a bottega. Il paradigma dell'unità della cultura come modello per la ricomposizione dello studio e del lavoro." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2010. http://hdl.handle.net/10446/498.
Повний текст джерелаArtiglia, Luca. "Metal Nanoparticles on TiOx/Pt(111) Ultrathin Films with Different Structures and Stoichiometries: a Study of their Properties and Reactivity." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3427439.
Повний текст джерелаIn questa tesi viene presentato un lavoro durato tre anni e riguardante la tematica dei catalizzatori modello. Tali catalizzatori sono stati ottenuti depositando nanoparticelle (NPs) metalliche (di Au e Fe rispettivamente) su film ultrasottili di TiOx cresciuti su Pt(111). Il ruolo della struttura del substrato nella nucleazione e crescita delle NPs metalliche è stato ampiamente analizzato attraverso le tecniche della scienza dei materiali e col supporto di calcoli teorici DFT. Anche la reattività delle NPs metalliche è stata considerata, assieme allo studio dell'evoluzione dei sistemi in condizioni di "alta pressione".
Cardinali, Cristiana <1968>. "Empatia e apprendimento in rete: applicazione di un modello di analisi del quoziente di relazionalità." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2010. http://hdl.handle.net/10579/1028.
Повний текст джерелаThis thesis aims at the formulation of a model of analysis for the processes involved in empathy, that should enable the construction of an evaluation scale for the individual quotient of relationality within an online learning community. Chapter one gives a short survey of the main approaches to the study of empathy in online learning practices, with a focus on the social presence factor. Chapter Two offers an analysis of simulationism, the theory which is commonly believed to give the best possible foundations to empathetic interaction within a framework where a face-to-face relationship is missing. Chapter Three reviews all the elements that build up the research framework, whereas Chapter Four clarifies the methodological structure and the tools of which we avail ourselves. The main points of this inquiry are dealt with in depth in Chapter Five, which concentrates on the cognitive, relational and linguistic dimensions within which the quotient-of-relationality indicators are selected. Chapter Six gives an analysis of the data thus collected and an interpretation of the results, and therefore it represents the experimental section of the present work.
Toninelli, Ruben. "Dal medico di medicina generale al sistema integrato delle cure primarie: analisi e progettazione dell'architettura organizzativa di un modello in evoluzione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6723/.
Повний текст джерелаPALOMBI, CECILIA. "Ruolo delle cellule T regolatorie in vitro e in vivo in un modello di colite autoimmune." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/876.
Повний текст джерелаCD4(+)CD25(+) T regulatory (Treg) cells are a CD4(+) T cell subset involved in the control of the immune response. In vitro, murine CD4(+)CD25(+) Treg cells inhibit CD4(+)CD25(-) Th cell proliferation induced by anti-CD3 mAb in the presence of APCs. The addition of IL-4 to cocultured cells inhibits CD4(+)CD25(+) Treg cell-mediated suppression. Since all cell types used in the coculture express the IL-4Ralpha chain, we used different combinations of CD4(+)CD25(-) Th cells, CD4(+)CD25(+) Treg cells, and APCs from wild-type IL-4Ralpha(+/+) or knockout IL-4Ralpha(-/-) mice. Results show that the engagement of the IL-4Ralpha chain on CD4(+)CD25(-) Th cells renders these cells resistant to suppression. Moreover, the addition of IL-4 promotes proliferation of IL-4Ralpha(+/+)CD4(+)CD25(+) Treg cells, which preserve full suppressive competence. These findings support an essential role of IL-4 signaling for CD4(+)CD25(-) Th cell activation and indicate that IL-4-induced proliferation of CD4(+)CD25(+) Treg cells is compatible with their suppressive activity. The transfert of CD4(+)CD45RB(high) T cells from the spleen of normal mice to SCID recipient leads to the development of Th1-mediated colitis. CD4(+)CD45RB(low) Treg cells show to prevent the development of colitis. The transfert of CD4(+)CD45RB(high) T cells from spleen of IL-4Ralpha-/-mice leads to the development colitis less seriously than CD4(+)CD45RB(high) T cells from spleen of IL-4Ralpha+/+ mice.
Liguori, Arturo. "Rete delle malattie rare: simulazione della gestione della rete con modello parametrico." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2017. http://hdl.handle.net/11577/3425837.
Повний текст джерелаIl decreto Ministeriale numero 279 del 19 maggio 2001, ha disposto la realizzazione di una Rete Nazionale per la gestione delle Malattie Rare, con lo scopo di promuovere la prevenzione, attivare i percorsi terapeutici, migliorare gli standard degli interventi rivolti alla diagnosi e terapia, promuovere l'informazione e l'educazione in merito a queste patologie. La Rete delle Malattie Rare è stata costruita in Veneto utilizzando strutture mediche e servizi già esistenti in Regione integrandoli e collegandoli in un network in cui a ciascuno sono assegnate specifiche funzioni e competenze per realizzare quanto previsto dal decreto Ministeriale. Nel dettaglio, i principali nodi delle malattie rare di rete sono Centri accreditati, normalmente assimilabili a quelli ospedalieri, opportunamente individuati dalle Regioni tra le strutture che sono in possesso di documentata esperienza nella diagnosi e cura delle malattie rare o gruppi malattie rare, e sono dotate di adattare le strutture di supporto e servizi complementari. I Centri sono connessi, in modo diversificato in base alle diverse organizzazioni sanitarie regionali, a servizi ospedalieri territoriali il più vicino possibile al malato in modo da ridurne lo stress in termini di spostamento. Queste connessioni, anche se si sono rivelate assolutamente strategiche per la presa in carico della gestione di persone affette da malattie rare, soffrono ancora di una distribuzione di efficacia a “macchia di leopardo” e ancora risultato carente in molte aree territoriali. Scopo della presente ricerca è la progettazione e realizzazione di un modello di simulazione implementato nel software Arena Simulation della Rockwell, con lo scopo di riprodurre il sistema di gestione della Rete delle Malattie rare e di analizzarne dinamicamente il comportamento, testarne i criteri di gestione, valutarne le situazioni critiche nella gestione di code ed impegni (in termini di tempo e risorse) dei nodi della rete, suggerire e validare scelte progettuali, confrontare soluzioni alternative in tempi brevi e con spese contenute. Inoltre l'elaborazione dei dati nel modello di simulazione fornirà un sottoprodotto costituito in un database in grado di registrare tutti i percorsi coperti da ogni paziente che si muove tra Centri per avere accesso alle cure specifiche, sia da un punto di vista medico che semplicemente da un punto di vista geografico; tali percorsi possono essere influenzati sia da parametri esterni (gestiti come variabili di sistema) come ad esempio l’appeal di un particolare Centro per ragioni di professionalità o immagine, o da parametri interni come la pianificazione specifica che potrà assegnare un bacino di utenza più grande o più piccolo ad un singolo nodo. In questo modo il modello consentirà l’osservazione non solo di come la popolaizone dei pazienti affetti da malattie Rare si andranno a distribuire sul territorio sulla base di regole statistiche, ma anche come attraverso decisioni strategiche sarà possibile governare distribuzioni e flussi. Ogni nuovo nato viene introdotto come entità nel modello sulla base di una distribuzione statistica che definisce diversi tassi di natalità nell’anno con dettaglio a livello di settimana, e a ciascuno di questi viene assegnato un set di informazioni che lo personalizzano quali ad esempio la zona di nascita in relazione al Nodo di competenza che ne gestirà il decorso se necessario. Se il Nato verrà dichiarato malato nel modello, allora adesso verranno associate tutti i trattamenti necessari alla cura della patologia corredati delle informazioni necessarie alla gestione quali: risorse necessarie, durata, tempo di prima insorgenza… Tutti i trattamenti rimangono nel modello e vengono gestiti fino al compimento del ciclo di vita rimanendo in sospeso fino al momento in cui dovranno effettivamente essere applicati: per ciascuno dei Centri di cui è composta la Rete vengono registrate le caratteristiche dell’esecuzione della prestazione in particolare inerenti il tempo di attesa e il tempo di somministrazione. Tutti i parametri riguardanti i Trattamenti sono archiviati in una base dati e possono essere gestiti senza accedere ad Arena Simulation. Ne risulta un modello estremamente flessibile e capace di rappresentare la problematica della gestione della Rete delle malattie rare.
Montagner, Diego. "Ruolo dei leganti ancillari nella coordinazione delle nucleobasi modello del DNA a complessi fosfinici di Platino(II)." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2008. http://hdl.handle.net/11577/3425167.
Повний текст джерелаBELOTTI, CHIARA. "Buone Pratiche con le ICT in aula: individuazione di un modello tecnologico per la didattica." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1379.
Повний текст джерелаThe research source from the scarcity of scientific definitions about a concept, such as "best practices", which is part of the daily vocabulary. Literature does not have yet a systematic method to locate criteria and indicators that evaluate the procedures, especially in the education field. Our objective is to hypothesize criteria and characteristics that will define objectively the educational best practices so that they can be repeated and re-contextualized. Special attention is given to the possible evaluation criteria that come from the technological model that belongs from the introduction in the schools of the ICT in a key of sense.
BELOTTI, CHIARA. "Buone Pratiche con le ICT in aula: individuazione di un modello tecnologico per la didattica." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1379.
Повний текст джерелаThe research source from the scarcity of scientific definitions about a concept, such as "best practices", which is part of the daily vocabulary. Literature does not have yet a systematic method to locate criteria and indicators that evaluate the procedures, especially in the education field. Our objective is to hypothesize criteria and characteristics that will define objectively the educational best practices so that they can be repeated and re-contextualized. Special attention is given to the possible evaluation criteria that come from the technological model that belongs from the introduction in the schools of the ICT in a key of sense.
Conti, Luisa. "Interazione dialogica interculturale on-line. Sviluppo di un modello riflessivo. Webbasierte interkutlurelle dialogische Interaktion. Entwicklung eines reflexiv-orientierten Modells." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3421726.
Повний текст джерелаQuesto lavoro nasce nell'ambito della comunicazione interculturale e assume nel suo percorso prospettive proprie della pedagogia interculturale, nutrendosi inoltre di ricerche originate in ulteriori settori disciplinari (in particolare: psicologia, sociologia, linguistica). La multidisciplinarità che caratterizza questa tesi e che in alcuni passaggi si trasforma in una vera e propria interdisciplinarità, permette un'analisi sfaccettata e il più possibile completa del suo oggetto. Al centro della ricerca si trova l'interazione dialogica, l'interazione cioè che ruota intorno allo sviluppo del sé tramite l'esperienza dell'altro. Di particolare interesse è per questo studio l'aspetto interculturale che può venire a caretterizzare tale interazione, aumentando la sua complessità a vari livelli. Imprescindibile si delinea dunque l'approfondimento degli ambiti teorici legati al concetto di comunicazione e a quello di cultura. Alla complessità del processo comunicativo viene dedicata la prima parte della tesi, il cui obiettivo è quello di discernere le diverse variabili che lo influenzano per poterle così analizzare. Il significato di cultura e interculturalità vengono invece discussi nella seconda parte del lavoro, permettendo così di specificare e delineare il significato di interazione dialogica interculturale. L'esplorazione di questo concetto svela la sua fragilità processuale, rendendo così evidente la necessità di creare un ambiente adatto al suo svolgimento, trasformando l'interazione dialogica, in maniera più o meno esplicita, in un percorso di apprendimento riflessivo. L'ideazione e lo svolgimento di progetti didattici orientati alla realizzazione di tali interazioni diventano dunque focus del lavoro di ricerca, il cui campo viene precisato ulteriormente scegliendo il web come campo d'azione. Nella terza e ultima parte della tesi vengono così discusse le variabili che lo rendono uno spazio potenzialmente adatto ad ospitare tali esperienze. Le peculiarità del gruppo di riferimento e i suoi possibili obiettivi dialogici specifici, la figura plurifunzionale del moderatore, la creazione di un'atmosfera di fiducia e l'offerta tecnologica attuale sono tra le dimensioni elaborate che si vengono a incrociare nelle diverse fasi del processo, dalla sua ideazione fino alla valutazione.
LOFARO, FRANCESCO DEMETRIO. "Il ruolo del microambiente nei meccanismi patologici delle calcificazioni ectopiche: approfondimenti genetici e cellulari dal modello Pseudoxanthoma elastiscum." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2022. http://hdl.handle.net/11380/1278837.
Повний текст джерелаEctopic calcification (EC) is a progressive deposition of calcium-phosphate salts actively involving cells and the extracellular matrix. Aberrant mineralization is responsible for the severe impairment of the mechanical properties of soft connective tissues and takes place in several acquired and genetic conditions. Despite the number of studies performed so far, the following issues are still unresolved: 1) the genetic complexity and heterogeneity of EC; 2) the role of mesenchymal cells and/or of the extracellular environment in modulating mineral deposition; 3) the identification of molecular pathogenetic pathways; 4) the mechanisms controlling the localization of mineral deposits in specific areas within a tissue. Pseudoxanthoma elasticum (PXE) is a genetic disorder characterized by a progressive mineralization of elastic fibers within soft connective tissues, being considered a paradigm of EC diseases, is frequently used as a model to understand the complexity of EC. Rare pathogenic sequence variants in the ABCC6 gene are mostly responsible for the onset of PXE. A large cohort of Italian PXE patients was retrospectively investigated to better evaluate the occurrence of clinical manifestations (from the most frequent affecting skin, eyes, and the cardiovascular system, to the less frequent as stroke, gastrointestinal hemorrhages, and nephrolithiasis) depending also on age, gender, and type of mutations. Moreover, to improve PXE patients’ counselling, the clinical score system (i.e., Phenodex index), was updated by adding ophthalmological findings, which characterize either very early or late manifestations. Since, it has been proposed that the heterogeneity of the PXE phenotype can be related to modifiers genes, whole exome sequencing analysis were performed on several PXE patients. Data highlighted the: i) occurrence of a digenic inheritance of ABCC6 and GGCX or of ABCC6 and ENPP1; ii) presence of pathogenic variants in inherited retinal diseases genes (i.e., ABCC4, IMPG1), thus widening the spectrum of genes potentially involved in the disease progression; iii) involvement of genes contributing to the assembly, maintenance and stability of elastic fibers which create a more favorable local environment to mineral deposition and iv) participation of genes encoding mitochondrial proteins. Consistently, by a multidisciplinary approach, it was demonstrated that PXE mitochondria were morphologically modified and characterized by an altered proteome affecting redox balance, oxidative phosphorylation, and calcium homeostasis. Moreover, the mitochondrial-dependent oxidative stress can lead to the activation of SMAD signaling pathways as inducer of the expression of calcifying genes. This pathway was also investigated in control skin and in both clinically affected (CAS) and unaffected (CUS) PXE skin biopsies from the same patient. Compared to control skin, SMAD signaling was activated in PXE regardless of the skin area (i.e., CUS or CAS). However, the activated SMAD signaling is not sufficient to induce the calcification of elastic fiber, because CUS elastic fibers appear degraded, but not calcified, suggesting that additional local factors can contribute to the pro-osteogenic environment. An in vitro model system was therefore fine-tuned to investigate the mineralization of elastin fibrillar structures hydrolyzed and incubated in cell-free environmental milieu of different ionic composition. Results demonstrated that mineral deposition on insoluble elastin depends on type of hydrolysis, on the presence of specific ionic species and on their concentration, thus explaining why, in vivo, non-calcified and calcified elastic fibers can coexist within the same tissue.
LICARI, Leo. "IMPIEGO DI SCAFFOLD SINTETICO PER IL TRATTAMENTO E LA PREVENZIONE DEL LAPAROCELE – MODELLO SPERIMENTALE NELLA CHIRURGIA RIGENERATIVA." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2022. https://hdl.handle.net/10447/575051.
Повний текст джерелаMANCA, CLAUDIA. "Analisi integrata dell'espressione di geni/microrna in un modello di epatocancerogenesi sperimentale." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2013. http://hdl.handle.net/11584/266231.
Повний текст джерелаMALAGONI, Anna Maria. "Da un protocollo sperimentale a un modello assistenziale per l’arteriopatia periferica: compliance, outcome riabilitativo e costo-efficacia di un programma originale di sport-terapia." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2010. http://hdl.handle.net/11392/2389307.
Повний текст джерелаAndrian, Nicola. "INTEREURISLAND. Da una ricerca sul campo ad un possibile modello per l'internazionalizzazione di esperienze di responsabilità sociale dell'Università." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3424686.
Повний текст джерелаUna società globalizzata, dai punti di vista economico, politico, sociale, culturale e tecnologico, sempre più interdipendente, articolata e allo stesso tempo complessa, e consistenti flussi migratori che accentuano ulteriormente le differenze etniche, linguistiche, di classe e di genere già presenti nei centri urbani, pongono alle agenzie educative di ogni ordine e grado nuove e urgenti sfide. Intersettorialità, internazionalizzazione e intercultura, oltre ad essere importanti obiettivi del programma europeo Horizon 2020 e del Ministero italiano dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, MIUR, sono tre fra queste nuove sfide alle quali anche il mondo accademico è chiamato a far fronte in contesti da un lato sempre più caratterizzati dalla multiculturalità, dalla frantumazione sociale e da una forte competitività e, dall’altro, sempre più aperti alla necessità dell’incontro, del dialogo e della collaborazione. In questa prospettiva di frontiera, e a partire dalla riflessione sull’esperienza pluriennale, sul campo, di tirocini universitari all’estero e scambi interculturali fra l’Ateneo di Padova e il contesto della città di Petrolina, Stato del Pernambuco, Brasile, la ricerca INTEREURISLAND ha l’obiettivo di analizzare e sviluppare giustificatamente nuove strategie di internazionalizzazione di proposte di responsabilità sociale dell'università (public / social engagement - terza missione), attraverso esperienze di mobilità internazionale di studenti in corso di laurea, con percorsi misti di studio e tirocinio formativo. Attraverso la metafora del viaggio, la tesi presenta una bussola, quale principale riferimento teorico, e alcuni punti cardinali, che costituiscono il quadro concettuale della ricerca. La rotta del viaggio, lungo le intersezioni fra questi punti cardinali, è stata disegnata utilizzando alcuni fra i temi comuni della pedagogia interculturale, quali il dialogo e la relazione, come chiavi di lettura per approfondire le tematiche dell’internazionalizzazione e della responsabilità sociale dell’università e del service learning, in un contesto di formazione giovanile. Attraverso uno studio di caso pilota, la ricerca analizza un ciclo completo del Progetto BEA, un intervento sociale e di scambi interculturali che propone, a studenti del corso di laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione dell’Ateneo di Padova, esperienze di mobilità internazionale con percorsi misti di studio e tirocinio all'estero. Due sono le ipotesi di ricerca: la prima è che tale proposta progettuale sia significativa in merito alla formazione degli studenti coinvolti e a pratiche e processi di internazionalizzazione e responsabilità sociale dell’università; la seconda è che sia replicabile, con le dovute tarature, in un contesto disegnato da un accordo bilaterale fra due atenei. Un successivo studio di casi multipli analizza una nuova strategia derivata dallo studio di caso pilota e implementata nei contesti di Rovigo, Italia, e Juazeiro - Bahia, Brasile, quali poli di una collaborazione fra il dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata dell’Università di Padova e il dipartimento di Scienze Umane del Campus III dell’Università dello Stato della Bahia. Uno dei risultati attesi dalla ricerca è quello di poter contribuire all'individuazione, appunto, di nuove strategie grazie alle quali poter creare e sviluppare una rete internazionale di partnership che si proponga come linea privilegiata di scambi, mobilità, dialogo interculturale e intersettoriale, formazione specifica, tirocini e ricerca.
CASTELLANI, STEFANO. "Valutazione dell'efficienza, efficacia e sicurezza di vettori lentivirali nel trasferimento del gene CFTR in sistemi modello di epitelio respiratorio in fibrosi cistica." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2007. http://hdl.handle.net/11584/265953.
Повний текст джерелаCERMISONI, ROBERTA. "L'effetto Tau di Vittorio Benussi come modello di studio del presente fenomenico: nuove prospettive di ricerca per l'esame della percezione del tempo e della personalità." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2013. http://hdl.handle.net/10281/43699.
Повний текст джерелаSALA, MARTINA. "LO STAGE SPERIMENTALE NELLA SOCIAL WORK EDUCATION. UNA RICERCA ESPLORATIVA SUL MODELLO DELL'UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/17726.
Повний текст джерелаThis study takes palce in the field of Social Work Education and investigates the Social Work Unconventional Placements, a new frame of placement proposed at the third year of Catholic University Social Work degree (Milan-Brescia). The thesis argues the evolution of Social Work profession and its education, giving attention to the Relational-way of Social Work Education and to international innovative practice learning experiences. The research project focused on Unconventional Placement inspired by Relational Social Work method. To collect data and opinions of UC Social Work bachelors an original survey was created. The on-line survey was administered to 315 former-social work students that practiced this activity in 2008-2015. The research explored the main characteristics of the Unconventional Placements realized by the students during their Social work education path. Findings from the study confirmed the presence of distinctive traits related to the theoretic model of Unconventional Placement developed in Relational SWE framework: participatory approach to projects, reflexive involvement of professional/non-professional partners, innovation in the specific context. The survey observes the carry on of a considerable number of projects after the end of curricular placements, through the community project partners activation; from Unconventional Placements emerge new job opportunities for new social workers involved.
SALA, MARTINA. "LO STAGE SPERIMENTALE NELLA SOCIAL WORK EDUCATION. UNA RICERCA ESPLORATIVA SUL MODELLO DELL'UNIVERSITA' CATTOLICA DEL SACRO CUORE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/17726.
Повний текст джерелаThis study takes palce in the field of Social Work Education and investigates the Social Work Unconventional Placements, a new frame of placement proposed at the third year of Catholic University Social Work degree (Milan-Brescia). The thesis argues the evolution of Social Work profession and its education, giving attention to the Relational-way of Social Work Education and to international innovative practice learning experiences. The research project focused on Unconventional Placement inspired by Relational Social Work method. To collect data and opinions of UC Social Work bachelors an original survey was created. The on-line survey was administered to 315 former-social work students that practiced this activity in 2008-2015. The research explored the main characteristics of the Unconventional Placements realized by the students during their Social work education path. Findings from the study confirmed the presence of distinctive traits related to the theoretic model of Unconventional Placement developed in Relational SWE framework: participatory approach to projects, reflexive involvement of professional/non-professional partners, innovation in the specific context. The survey observes the carry on of a considerable number of projects after the end of curricular placements, through the community project partners activation; from Unconventional Placements emerge new job opportunities for new social workers involved.
LA, TORRE ANGELA. "Studi molecolari del processo di germinazione in Clostridium sporogenes, modello non-patogeno di Clostridium botulinum." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/10793.
Повний текст джерелаWhen environmental conditions are unfavorable to the growth, Bacillus and Clostridium bacteria (including Clostridium botulinum, the causative agent of foodborne botulism) form endospores, metabolically dormant cell types resistant to several adverse conditions and difficult to kill. However, under suitable conditions, spores resume the vegetative life by triggering the germination process. Thus, spores are dangerous agents of human foodborne disease and food spoilage. In this work, the strain Clostridium sporogenes UC9000, isolated from raw milk, was used like not-pathogenic model of Clostridium botulinum to better understand the mechanisms underpinning the Clostridium germination. Clostridium sporogenes is a species phylogenetically related to Clostridium botulinum and often used like its surrogate. Physiological studies revealed that UC9000 spores germinate in presence of L-alanine/L-cysteine in combination with L-lactate, while in silico analyses allowed the identification of homologues of the Bacillus germinant receptors responsive to L-alanine. The genome screening also detected genes coding for SleB, CwlJ and SleL, enzymes participating to the cortex degradation. CwlJ was found resident in the spore coat by performing a proteomic analysis, it was expressed in soluble form in E. coli and an in vitro assay of activity revealed its capability to induce germination when added exogenously to decoated spores
LA, TORRE ANGELA. "Studi molecolari del processo di germinazione in Clostridium sporogenes, modello non-patogeno di Clostridium botulinum." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/10793.
Повний текст джерелаWhen environmental conditions are unfavorable to the growth, Bacillus and Clostridium bacteria (including Clostridium botulinum, the causative agent of foodborne botulism) form endospores, metabolically dormant cell types resistant to several adverse conditions and difficult to kill. However, under suitable conditions, spores resume the vegetative life by triggering the germination process. Thus, spores are dangerous agents of human foodborne disease and food spoilage. In this work, the strain Clostridium sporogenes UC9000, isolated from raw milk, was used like not-pathogenic model of Clostridium botulinum to better understand the mechanisms underpinning the Clostridium germination. Clostridium sporogenes is a species phylogenetically related to Clostridium botulinum and often used like its surrogate. Physiological studies revealed that UC9000 spores germinate in presence of L-alanine/L-cysteine in combination with L-lactate, while in silico analyses allowed the identification of homologues of the Bacillus germinant receptors responsive to L-alanine. The genome screening also detected genes coding for SleB, CwlJ and SleL, enzymes participating to the cortex degradation. CwlJ was found resident in the spore coat by performing a proteomic analysis, it was expressed in soluble form in E. coli and an in vitro assay of activity revealed its capability to induce germination when added exogenously to decoated spores