Статті в журналах з теми "Modelli urbani"

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Martini, Fabrizio. "Urbanophile-, urbanoneutral- and urbanophobe species: a comparison among the floras of Trieste, Udine and Pordenone (Friuli Venezia Giulia, north-eastern Italy)." Natural History Sciences 2, no. 1 (June 30, 2015): 31. http://dx.doi.org/10.4081/nhs.2015.224.

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Анотація:
<p>The paper presents the comparison of the flora of three cities (Trieste, Udine and Pordenone) on the basis of different response of the species towards the urban ecosystem (urbanophobe-, urbanophile-, urbanoneutral species). Biological and chorological spectra show a clear correlation between the different distribution models with biological forms and chorotypes.<br />A comparison among the distribution models of the three urban centers showed a higher affinity between Udine and Pordenone.</p><p><em>Vengono riportati i risultati del confronto delle flore di tre città dell’Italia nord-orientale (Trieste, Udine e Pordenone) sulla base dei modelli distributivi relativi al diverso comportamento delle specie nei confronti dell’ecosistema urbano (specie urbanofobe, urbanofile ed urbanoneutrali). Gli spettri biologico e corologico mostrano una netta correlazione fra i diversi modelli distributivi, le forme biologiche e i corotipi. Dal confronto fra i modelli distributivi dei tre centri urbani è emersa una maggior affinità fra Udine e Pordenone.</em></p>
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Bergamaschi, Maurizio, Luca Daconto, and Maria Grazia Montesano. "Diffusione periferica e concentrazioni. La dinamica insediativa dei residenti stranieri a Bologna e Milano." MONDI MIGRANTI, no. 2 (August 2021): 151–68. http://dx.doi.org/10.3280/mm2021-002009.

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Анотація:
L'articolo analizza la dinamica localizzativa di medio-periodo (2001-2018) della popolazione residente straniera a Bologna e Milano. L'obiettivo è comprendere gli elementi in comune, le specificità e le trasformazioni dei modelli residenziali dei cittadini stranieri nei due contesti urbani Sud-europei. L'analisi statistica e spaziale dei più recenti dati amministrativi conferma l'assenza di fenomeni di segregazione urbana ed evidenzia la tendenza alla diffusione territoriale della presenza straniera e la crescente configurazione periferica delle aree con concentrazione. Le specifici-tà dei due casi suggeriscono inoltre la rilevanza dei fattori locali per comprendere i processi di insediamento degli stranieri. Dopo una sintetica rassegna della letteratura, sono presentati i risultati dell'analisi diacronica e, infine, viene messo in eviden-za il contributo che lo studio fornisce al dibattito sui modelli insediativi delle popolazioni straniere nei contesti urbani Sud-europei.
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Pencarelli, Tonino, and Fabio Valerio Bartolazzi. "Esperienze italiane di centri commerciali naturali: sfide strategiche e manageriali per la riqualificazione urbana." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 4 (December 2011): 23–44. http://dx.doi.org/10.3280/mc2011-004004.

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Анотація:
La diffusa crisi del piccolo commercio nei centri urbani italiani sta imponendo alle cittÀ la ricerca di modelli diinnovativi, in grado di tracciare uno sviluppo strategico ed integrato dell'offerta turistica, commerciale e culturale dell'area. In risposta a questa necessitÀ, negli ultimi anni si stanno diffondendo in molti Comuni italiani dei modelli di riqualificazione urbana, identificati nei cosiddetti. Il presente lavoro propone una, allo scopo di comparare i casi osservati rispetto ad alcune dimensioni "chiave". Lo studio evidenzia le aree di criticitÀ nella gestione dei CCN, che rappresentano altrettante sfide strategiche e manageriali necessarie ai CCN italiani (esistenti o in fase di costituzione) per favorire l'equilibrio competitivo, economico e sociale duraturo dei progetti, nell'ambito del piů ampio obiettivo di riqualificazione urbana.
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Zoni, Federico. "Le dimore medievali dell’emilia occidentale." Rodis. Journal of Medieval and Post-Medieval Archaeology, no. 3 (March 11, 2021): 28. http://dx.doi.org/10.33115/a/26046679/3_6.

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Анотація:
Le abitazioni sono uno dei migliori indicatori materiali per indagare il contesto economico, sociale e politico del paesaggio medievale. L’obiettivo di questo contributo è quello di proporre una lettura del rapporto tra città e campagna nei secoli bassomedievali proprio a partire da questo tipo di indicatore materiale. Guardando ai modelli architettonici, alle tipologie costruttive e ai materiali impiegati è possibile riconoscere il lavoro di maestranze più o meno specializzate. Analizzando inoltre la distribuzione di manufatti riconducibili ai medesimi modelli architettonici tra paesaggio urbano e rurale è possibile capire come sia cambiata la centralità dei centri urbani tra pieno e bassomedievo. In particolare sembra emergere, in sintonia con molti altri aspetti della cultura materiale, un ruolo predominante della città come produttore ed esportare di modelli nuovi nel territorio a partire dall’età comunale, ovvero nel momento in cui le città iniziarono a definire politicamente e militarmente i propri distretti territoriali di riferimento.
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Micelli, Ezio. "Modelli ibridi di partnership pubblico-privato nei progetti urbani." SCIENZE REGIONALI, no. 2 (July 2009): 97–112. http://dx.doi.org/10.3280/scre2009-002005.

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Анотація:
- Considering PPP in urban projects, project financing and integrated development programs increasingly share a common economic approch and determine relevant issues as far as the relations with the general planning tools are concerned. Thanks to such urban management tools, local administrations can trade land capital gains with investiments in public infrastructures and services otherwise financed by public funds. Both tools, nevertheless, appear to be potentially in contradiction with the urban plans whose radical evolution is then necessary for an effective synergy with the emerging PPP instruments in the urban field.Keywords: Project financing, integrated programs, public private partnership.Parole chiave: Project financing, programmi integrati, partnership pubblico-privato.JEL classification: H54, H76, R52
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Ciaffi, Daniela, and Emanuela Saporito. "Il diritto alla cura dei beni comuni come palestra di democrazia." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 127 (March 2022): 39–51. http://dx.doi.org/10.3280/sur2022-127004.

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Анотація:
L'incrocio tra il diritto e la sociologia urbana apre a scenari di sperimentazione di modelli democratici nuovi, permettendoci di ridefinire servizi pubblici, spazi urbani, territori come beni comuni. Secondo la prospettiva proposta, le pratiche sempre più diffuse di cittadinanza attiva, che si prende cura dei beni comuni, trasformano i cittadini/abitanti da utilizzatori/consumatori di servizi e spazi a prosumers, suggerendoci che siamo in una fase di cambio di paradigma nella rappresentazione e definizione delle istituzioni pubbliche. La scuola è proposta come campo concreto di riflessione, nel suo passaggio da servizio pubblico a bene comune, quando cioè si territorializza, diventando oggetto di cura di tutta la "comunità educante", per disegnarsi sui caratteri socio-spaziali del bisogno educativo.
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Picard, Michelle, and Yves Alavo. "La biodiversitŕ nella cittŕ di Montreal." TERRITORIO, no. 58 (September 2011): 49–53. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058007.

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Анотація:
La cittŕ di Montreal continua a giocare un ruolo preponderante in materia di sviluppo e di pianificazione della biodiversitŕ, sia alla scala locale che internazionale. Il Settore di Coordinamento della Biodiversitŕ della Cittŕ di Montreal, promuove azioni di diffusione e di integrazione tra le politiche settoriali, della natura in cittŕ, dell'ambiente e dello sviluppo sostenibile. La cittŕ porta avanti modelli di pianificazione della biodiversitŕ e della loro interessante trasversalitŕ nei diversi livelli operativi e amministrativi, presi come esempi da altre realtŕ urbane canadesi e internazionali. Gli strumenti urbanistici municipali mirano alla prevenzione, educazione, conservazione e concertazione, grazie alla ricerca scientifica, alla gestione ecologica dei grandi parchi, alla preservazione degli ecosistemi urbani e alla salvaguardia delle specie rare.
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Treccani, Gian Paolo. "«Storia naturale» della ricostruzione. Centri storici e monumenti nella Germania del secondo dopoguerra." STORIA URBANA, no. 129 (April 2011): 5–22. http://dx.doi.org/10.3280/su2010-129001.

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Анотація:
Il saggio presenta i contenuti del volume di Storia Urbana dedicato alla ricostruzione in Germania dopo la seconda guerra mondiale; volume che si collega idealmente con quello edito nel 2007 sulla ricostruzione post bellica in Italia e un terzo, in corso di pubblicazione, dedicato alle cittŕ del Giappone. Le tre edizioni hanno l'obiettivo di cogliere i tratti comuni in queste esperienze nei territori sconfitti ma, anche, le peculiaritŕ che caratterizzano ciascuna vicenda ricostruttiva nel decennio che segue la fine del conflitto. Il caso della Germania, analizzato in questo volume, si presenta particolarmente complesso e variegato giŕ dalla questione dei danni. L'obiettivo dei bombardieri alleati fu di annientare psicologicamente, con la tecnica del, la popolazione tedesca concentrata nei centri antichi degli agglomerati urbani che per questa ragione subirono danni di molto superiori a quelli, giŕ ingentissimi, di paesi come l'Italia. Come emerge dai saggi contenuti nel volume, altre ragioni, quali i diversi modelli politici della parte est e ovest della Germania dopo la guerra, i fattori economici - favorevoli alla Germania Ovest con conseguenze perň non sempre positive sui tessuti urbani danneggiati - l'ateismo di stato nell'Est, il differente significato attribuito ai valori identitari ma anche, infine, la continuitŕ o meno con le politiche urbane pre-belliche se non addirittura pre naziste, prefigurarono, in ciascuna cittŕ, modalitŕ di ricostruzione in molti casi profondamente differenti.
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Cafora, Silvia. "Territori e diritti in contrazione. Gestioni possibili per il patrimonio costruito." TERRITORIO, no. 98 (March 2022): 75–82. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-098013.

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Numerosi movimenti community-led stanno emergendo in Europa per rispondere a dinamiche di abbandono e marginalizzazione di territori e popolazioni. Questo articolo si concentra su esperienze nate dal basso in centri urbani e aree marginali, in cui comunità attive e intenzionali hanno prodotto modelli e strumenti di intervento tesi ad ampliare le possibilità di accesso e risignificazione del patrimonio costruito, creando condizioni di rigenerazione territoriale, giustizia sociale, economica e spaziale. Il Mietshäuser Syndikat in Germania e i Community Land Trusts nel Regno Unito sono illustrati quali casi esemplari per il loro radicamento locale e diffusione nazionale, le consolidate pratiche di demercificazione del patrimonio e la potenziale replicabilità nel territorio italiano.
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Bracchi, Paola. "Dall'ibridazione tipologica dello spazio pubblico alle fruizioni urbane ibride." TERRITORIO, no. 56 (March 2011): 115–20. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-056019.

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Č ancora possibile parlare di spazio pubblico oggi? Se per spazio pubblico si fa riferimento ai modelli tradizionali di piazza, strada e parco, coincidenti allo spazio aperto, allora č possibile affermare che lo spazio pubblico č ormai obsoleto, cristallizzato in un immagine non piů rispondente alle necessitŕ contemporanee. La staticitŕ presupposta dalle figure archetipe oggi non č piů valida, tempo e spostamento sono fattori a cui il progetto deve far riferimento. Č necessaria un'innovazione tipologica dello spazio pubblico, in grado di interpretare complessitŕ, dinamicitŕ e stratificazione della cittŕ contemporanea. Tale innovazione passa indubbiamente attraverso l'ibridazione dei tipi tradizionali: un'evoluzione trasversale tra le tipologie dello spazio pubblico, tra tipologie dello spazio pubblico e spazio abitato e tra tipologie ibride ed usi urbani.
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GOLDSTEIN, BERNARD R. "THE MAKING OF ASTRONOMY IN EARLY ISLAM." Nuncius 1, no. 2 (1986): 79–92. http://dx.doi.org/10.1163/182539186x00520.

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Анотація:
Abstract<title> RIASSUNTO </title>Lo studio dell'astronomia in Islam iniziò nel tardo ottavo secolo con influenze provenienti dall'Iran e dall'India. Durante il nono secolo si diffusero metodi e testi greci che condussero a un « rinascimento » nell'attività astronomica. Il centro di questa attività, che ebbe il sostegno (fra gli altri) del Califfo al-Ma'mūn, fu Bagdad. Nonostante la mancanza di testi sopravvissuti, possiamo ricostruire i risultati ottenuti in questo periodo dalle opere di al-Bīrūnī (morto ca. 1050), e di altri autori successivi. Conviene notare che un numero consistente di parametri basati su nuove osservazioni furono migliorati ma che i modelli sottostanti non furono mai messi in discussione. Il presente articolo propone 1) gli astronomi appartenevano alla classe media colta dei centri urbani della quale condividevano i valori e 2 che un pieno apprezzamento delle imprese di questi scienziati richiede una familiarità con il contesto in cui lavoravano.
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Grasseni, Cristina. "La reinvenzione del cibo. I prodotti locali nell'era "glocale"." CULTURE DELLA SOSTENIBILITA ', no. 6 (June 2010): 5–16. http://dx.doi.org/10.3280/cds2009-006001.

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Анотація:
All'agricoltura oggi non si chiede piů di garantire solo un sufficiente approvvigionamento di cibo, ma anche qualcosa di piů. Questo "qualcosa" comprende aspetti etici, sociali, perfino estetici. Diversi attori sociali e istituzionali stanno riscoprendo il cibo come patrimonio per lo sviluppo del territorio e come oggetto topico, per ripensare i temi della sostenibilitŕ e della responsabilitŕ. Alcuni fenomeni contemporanei sono particolarmente interessanti da questo punto di vista, in quanto sembrano coniugare innovazione sociale e responsabilitŕ ambientale mettendo a fuoco la possibilitŕ di sviluppare nuovi stili di vita. La ricerca del rapporto diretto tra produttore e consumatore da parte dei consumatori "urbani" e il neo-ruralismo sono alcuni tra i molti aspetti di una galassia relativa alla co-produzione (e non solo al "consumo" critico) che dimostrano un eccezionale potenziale di incidenza non solo culturale e sociale ma anche economica rispetto alla vitalitŕ delle cittŕ e delle campagne, e propongono nuovi modelli culturali legati al produrre e pensare il cibo.
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della Redazione, A. cura. "Informazione bibliografica." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 4 (December 2022): 99–130. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa4-2022oa15001.

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Bruno Latour, Dove sono? Lezioni di filosofia per un pianeta che cambia (Giuseppe Dematteis) Anselmo Roveda (a cura di) con le illustrazioni di Marco Paci, Atlante delle avventure. Atlante dei viaggi straordinari. Atlante dei luoghi immaginati (Sara Luchetta) Mauro Van Aken, Campati per aria (Filippo Menga) Flavia Cristaldi, Di qua e di là. Riflessioni di una geografa sulle migrazioni (Stefania Bonfiglioli) Flavia Cristaldi, Come il gelso per la vite (Silvia Aru) Alessandro Ricci, Carlotta Bilardi, Cartografia, arte e potere tra Riforma e Controriforma. Il Palazzo Farnese a Caprarola (Annalisa D'Ascenzo) Barbara Pizzo, Giacomo Pozzi e Giuseppe Scandurra (a cura di), Mappe e Sentieri. Un' introduzione agli studi urbani critici (Margherita Grazioli) Leslie Kern, La città femminista. La lotta per lo spazio in un mondo disegnato dagli uomini (alice salimbeni) Fulvio Toseroni, Strategie per la riduzione dei disastri. Governance del rischio e modelli di Disaster Risk Management per la costruzione di comunità resilienti (Eleonora Gioia) Luca Dal Pozzolo, Il patrimonio culturale tra memoria, lockdown e futuro (Chiara Gallanti)
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Woolf, Greg. "Food, poverty and patronage: the significance of the epigraphy of the Roman alimentary schemes in early imperial Italy." Papers of the British School at Rome 58 (November 1990): 197–228. http://dx.doi.org/10.1017/s006824620001165x.

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CIBO, POVERTÀ E PROTEZIONE SOCIALEIn quest'articolo si vuole analizzare il carattere dell'azione imperiale attraverso un riesame degli alimenta in Italia. Si ipotizza che queste distribuzioni alimentari non venivano organizzate per risollevare dalle difficoltà economiche particolari regioni o particolari gruppi sociali dell'Italia romana. La distribuzione di alimenti, epigraficamente attestata, è in relazione alla distribuzione generale delle iscrizioni all'interno dell'Italia: le iscrizioni stesse non suggeriscono che i fruitori fossero una parte impoverita della popolazione, ma piuttosto fossero persone relativamente privilegiate, certo come italici, cittadini e residenti in centri urbani e forse anche come abitanti in una determinata città dell'Italia. Il significato di questi schemi è poi definito dalla loro collocazione all'interno di contesti ideologici suggeriti dalla concezione romana sulla distribuzione del cibo e del potere, sulla protezione e sul ruolo dell'imperatore. Testimonianze iconografiche, numismatiche e letterarie sugli alimenta, assieme a confronti con simili istituzioni, consentono di comprendere questa forma di approvvigionamento alimentare all'interno di familiari modelli di discorso romani; esse indicano i modi all'interno dei quali questi schemi possono essere stati concepiti e valutati. Si ipotizza che l'affermazione e l'elaborazione degli alimenta va vista come un elemento di quegli scambi simbolici fra gli imperatori e l'Italia, in un periodo in cui i primi sempre in minor numero avevano origini italiche o non vi erano residenti.
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Delponte, Ilaria, and Paolo Rosasco. "Sustainable mobility and economic sustainability: the case of the new trolleybus line in Genoa." Valori e Valutazioni 29 (January 2022): 57–78. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20212906.

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With over 3.5 billion people currently residing in major cities around the world, the issue of urban mobility is a current issue and is particularly important in European countries where over 75% of the population is concentrated in urban areas. Even today, many of the daily journeys depend on cars and other private motorized vehicles, with a strong impact in terms of air pollution, noise and climate change as in the European Union transport is responsible for a quarter of greenhouse gas emissions. Reducing private transport and making urban transport systems greener and more efficient therefore has important benefits: for the health, climate and prosperity of cities. New models of transport and urban accessibility, increasingly oriented towards environmental sustainability, must therefore be adopted; the choice of the transport solution must be made in relation to not only technical but also economic, social and environmental feasibility. Taking a cue from the Call issued in 2018 by the Ministry of Infrastructure and Transport for the selection of urban mobility proposals that can access the economic resources intended for the enhancement and implementation of rapid mass transport systems provided for by Law no. 232/2016, this contribution deals with the evaluation of three transport proposals hypothesized for the connection between the city center of Genoa (Brignole station) and the district of Prato, along the Bisagno Valley, developed according to the indications contained in the Urban Mobility Plan of the Municipality. In particular, a Cost-Benefit Analysis (CBA) is developed according to the indications given in the Notice and in the Guidelines of the Ministry of Infrastructure and Transport for the evaluation of investments in public works. The objective is to verify the applicability of the CBA tool for assessing the economic and financial sustainability of the solutions analyzed - also in relation to the indications given in the legislation, the transport scenarios configured and the reliability of the results obtained, for the the choice of the transport solution to be adopted. Con oltre 3,5 miliardi di persone che risiedono attualmente nelle grandi città del mondo, il tema della mobilità urbana è una questione attuale ed è particolarmente importante nei paesi europei dove nelle aree urbane si concentra oltre il 75% della popolazione. Ancora oggi, molti degli spostamenti quotidiani dipendono dalle auto e da altri veicoli motorizzati privati, con un forte impatto in termini di inquinamento atmosferico, sonoro e sul cambiamento climatico visto che nell’Unione europea i trasporti sono responsabili di un quarto delle emissioni di gas serra. Ridurre il trasporto privato e rendere i sistemi di trasporto urbani più ecologici e più efficienti presenta quindi dei vantaggi importanti: per la salute, il clima e la prosperità delle città. Nuovi modelli di trasporto e di accessibilità urbana, sempre più orientati verso la sostenibilità ambientale, devono quindi essere adottati; la scelta della soluzione trasportistica deve essere fatta in relazione alla fattibilità non solo tecnica ma anche economica, sociale ed ambientale. Prendendo spunto dal Bando emesso nel 2018 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per la selezione delle proposte di mobilità urbana che possono accedere alle risorse economiche destinate al potenziamento e alla realizzazione di sistemi di trasporto rapido di massa previste dalla Legge n. 232/2016, il presente contributo tratta della valutazione di tre proposte trasportistiche ipotizzate per il collegamento tra il centro della città di Genova (Stazione Brignole) e il quartiere di Prato, lungo la Val Bisagno, sviluppate secondo le indicazioni contenute nel Piano Urbano di Mobilità del Comune. In particolare è sviluppata l’Analisi Costi-Benefici (ACB) secondo le indicazioni riportate nel Bando e nelle Linee Guida del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti per la valutazione degli investimenti in opere pubbliche. L’obiettivo è quello di verificare l’applicabilità dello strumento dell’ACB per la valutazione della sostenibilità economica e finanziaria delle soluzioni analizzate anche in relazione alle indicazioni riportate nella normativa, agli scenari trasportistici configurati e all’attendibilità dei risultati ottenuti, ai fini della scelta della soluzione trasportistica da adottare.
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Bottero, Marta, Caterina Caprioli, Giulia Datola, Alessandra Oppio, and Francesca Torrieri. "Regeneration of Rogoredo railway: a combined approach using multi-criteria and financial analysis [Un approccio integrato per la rigenerazione dello scalo ferroviario di Rogoredo]." Valori e Valutazioni 31 (February 2023): 89–102. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223107.

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Abandoned areas such as neglected railways and urban voids represent a suitable opportunity for the regeneration and requalification of cities, according to the paradigms of sustainability and resilience. Urban transformation and urban regeneration processes are characterized by a high level of complexity, a dynamic behavior over time and interactions between the various actors involved in the process. Within this context, the present paper proposes the application of a combined evaluation framework, based on the integration of Multi-Criteria Decision Analysis (MCDA) with a Financial Analysis (FA) to assess different strategic scenarios for the regeneration of the Rogoredo railways area (Milan, Italy). The purpose of this framework is to take into account the complexity of the decision- making process, considering both the qualitative (social and environmental) and quantitative (economic- financial) aspects. In detail, the railway yards in the Rogoredo area in Milan (Italy) represent an emblematic case. The city of Milan, within the Territory Governance Plan (PGT), has already proposed interventions in this site aimed at reconnecting the infrastructural node and making it an attractive and inclusive pole. The present paper demonstrates the usefulness of evaluation procedures in supporting the entire decision-making process and defining the most suitable scenario considering the initial objective and the stakeholders’ interests. The innovative value provided by this application is represented precisely by the possibility of considering both the developer point of view through FA and the broader public perspective through the support of MCDA. This approach allowed to build and evaluate transformation scenarios capable of both attracting potential investors and promoting sustainable mobility models, social inclusion, eco-sustainable development, improvement of environmental quality through the design of new public areas, green spaces, and services for citizens. I vuoti urbani, quali ex aree industriali ed ex scali ferro- viari, rappresentano oggi un’importante occasione di riconversione delle città, nell’ottica di uno sviluppo in chiave sostenibile, resiliente e circolare. Tuttavia, gli interventi di trasformazione e rigenerazione urbana sono caratterizzati da un elevato grado di complessità e dinamicità, così come da un’elevata interazione tra le diverse componenti urbane, quali gli aspetti economici, ambientali, sociali e tra i diversi attori coinvolti nel processo. In questo contesto, l’approccio metodologico proposto nel presente contributo combina le Analisi- Multicriteri (AMC) con l’analisi Analisi Finanziaria (AF). Questo modello permette di analizzare e supportare il processo decisionale nella sua complessità, considerando sia gli aspetti qualitativi (sociali e ambientali) sia quelli quantitativi (economico- finanziari). Il caso degli scali ferroviari dell’area di Rogoredo a Milano (Italia) rap- presenta un caso emblematico. La stessa città di Milano, già all’interno del Piano di Governo del Territorio (PGT), propone interventi volti alla riconnessione di questo nodo infrastrutturale per renderlo un polo attrattivo e inclusivo. L’obiettivo di questo contributo è quello di applicare le AMC con l’AF per la valutazione di scenari alternativi, volti alla riqualificazione dell’ex scalo ferroviario di Rogoredo. La valutazione diventa, quindi, parte integrante dell’intero processo decisionale, supportandone tutte le fasi, da quella iniziale fino alla definizione dello scenario più idoneo agli obiettivi prefissati e agli interessi degli stakeholder coinvolti. Il valore aggiunto fornito dalla presente applicazione è rappresentato proprio dalla possibilità di considerare sia il punto di vista degli investitori, attraverso l’AF, sia la più ampia prospettiva pubblica, attraverso il supporto delle AMC. In questo modo è stato possibile costruire e valutare scenari di trasformazione in grado di attrarre possibili investitori e al tempo stesso capaci di promuovere modelli di mobilita sostenibile, forme di inclusione sociale, sviluppo eco-sostenibile, miglioramento della qualità ambientale, attraverso la progettazione di nuove aree pubbliche, spazi verdi e servizi per i cittadini. In questo processo, la valutazione assume un ruolo essenziale in quanto consente di mettere in luce i diversi obiettivi perseguiti dall’intervento di rigenerazione e le loro eventuali conflittualità. Inoltre, la loro identificazione può supportare la definizione di scenari alternativi di sviluppo, rendendo partecipati sia il processo progettuale sia quello decisionale.
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Lukas, Michael, and Andreas Brück. "Urban policy mobilities und globale Produktionsnetzwerke." sub\urban. zeitschrift für kritische stadtforschung 6, no. 2/3 (November 28, 2018): 69–90. http://dx.doi.org/10.36900/suburban.v6i2/3.427.

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Als Reaktion auf die urbane Krise des chilenischen Entwicklungsmodells haben einige Multinationale Unternehmen der extraktiven Industrien damit begonnen, ihre Aktivitäten im Bereich der Unternehmensverantwortung auf städtische Interventionen hin zu fokussieren. In enger Zusammenarbeit mit international renommierten Architekt_innen, Planer_innen und Soziolog_innen propagieren Unternehmen des globalen Bergbaus und der Forstwirtschaft ein neues Modell der stadtplanerischen Intervention, das auf Diskurse der Nachhaltigkeit und Bürgerbeteiligung abhebt. Durch die Kombination von theoretischen Einsichten der Forschung zu Urban Policy Mobilities und globalen Produktionsnetzwerken und basierend auf über 60 Expert_inneninterviews analysieren wir die Akteurskonstellationen, Interessen und Dynamiken hinter der Entstehung und Mobilisierung des Modells und diskutieren, inwiefern es sich um Prozesse der strategischen Kopplung handelt, d. h. um eine Stadtentwicklung im Einklang mit Interessen der Multinationalen Unternehmen und ihrer Netzwerke.
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Erdmenger, Eva. "Community Resilience in Urban Tourist Destinations." Zeitschrift für Tourismuswissenschaft 11, no. 3 (November 26, 2019): 437–50. http://dx.doi.org/10.1515/tw-2019-0025.

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Zusammenfassung In Anbetracht des kontinuierlich steigenden Besucherdrucks auf urbane Destinationen und der damit einhergehenden Medienberichterstattung über Overtourism, werden Analysen über die Toleranz und Resilienz der belasteten Gemeinden essentiell für die Tourismusforschung. In dem vorliegenden Beitrag werden zunächst basierend auf einer Literaturanalyse diverse Modelle zur Community Resilience und zum Social Capital in urbanen Destinationen zusammengetragen. Anschließend werden zwei Fallbeispiele – Kopenhagen und München – mittels der qualitativen Analyse diverser Expertengespräche präsentiert und auf deren Kohärenz mit dem zuvor entwickelten Modell getestet. Als Resultat werden diverse Faktoren hervorgehoben, die das Social Capital der Gemeinden urbaner Destinationen beeinflussen und die Resilienz gegenüber wachsenden Touristenzahlen damit einhergehend stärken.
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Castrignanň, Marco, and Giovanni Pieretti. "Consumo di suolo e urban sprawl: alcune considerazioni sulla specificitŕ del caso italiano." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 92 (February 2011): 59–69. http://dx.doi.org/10.3280/sur2010-092005.

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Il contributo presenta alcune riflessioni sul rapporto tra il modello insediativo dello urban sprawl e il consumo di territorio in Italia. L'accrescimento di aree urbane a bassa densitŕ nel nostro paese risulta sganciato dai trends demografici e viene letto come il principale responsabile del consumo della risorsa suolo. Dal punto di vista sociologico, il fenomeno della cittŕ diffusa sembra inoltre allontanarsi dai tratti peculiari della forma urbana che non puň prescindere da un certo grado di densitŕ e compattezza.
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Gasperini, Massimo. "Pisae Forma Urbis. Digital drawing and ‘reading’ of the city." ZARCH, no. 8 (October 2, 2017): 200. http://dx.doi.org/10.26754/ojs_zarch/zarch.201782156.

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Se il territorio costituisce il supporto materiale sul quale si sono impressi e sovrapposti i segni lasciati dall’uomo attraverso i secoli, la città può essere a ragione considerata la massima manifestazione dell’intervento dell’uomo su di esso. I processi urbani che determinano un impianto con tutte le sue modificazioni dinamiche sono interconnessi senza soluzione di continuità storica tanto da essere riassunti e rinvenuti nella trama stessa della città. Possedere gli strumenti per cercare di comprenderne i contenuti costituisce un primo atto cognitivo di fondamentale importanza qualora si intenda partecipare consapevolmente all’accumulazione di nuove proposte all’interno del tessuto storicizzato.La fase analitica della lettura conduce alla comprensione di questi processi dinamici che hanno determinato storicamente gli assetti insediativi e infrastrutturali del territorio. In analogia con la letteratura possiamo asserire che il palinsesto territoriale corrisponde al testo della storia dell’uomo e per essere compreso deve essere letto con la logica del progetto, lo strumento eletto della disciplina dell’architettura. Il documento principale per la lettura è il rilievo. Sottoporre la forma urbana di Pisa all’indagine sperimentale della lettura mediante l’adozione di nuovi strumenti digitali costituisce un momento di approfondimento e di sintesi delle conoscenze acquisite oltre ad esperire nuove metodologie analitiche sia nel campo degli studi storico-archeologici che in quelli dell’urbanistica e dell’architettura. I modelli tridimensionali digitali di Pisa e del suo territorio entrano per la prima volta a far parte di tale apparato strumentale, potenzialmente aperto verso nuovi possibili modi di utilizzazione. In particolare la Pianta della città si pone come supporto tecnico per molteplici e multiformi applicazioni.If the territory is the material support on where the marks left by man through the centuries are impressed and superimposed, the city could be rightly considerated as the greatest manifestation of the human intervention on it. The process that determine an urban system with all its dynamic changes are interconnected in a historical continuum so as to be summarized and found in the same interlaced city. To have the means in such a way as to try to understand its contents is primary importance if one intends to participate with good knowledge of a case in proposing new plans within the historical tissue. The analytical phase of reading leads to understand these dynamic process that have historically caused the settling down order and the territorial structure. On the analogy of the literature we can assert that the territorial palimpsest accords with the man history text and to be understood should be read with the logic of the plan, the elect instrument of the architectonic discipline. The main document for reading is the survey. To submit the urban form of Pisa to the experimental research of the reading by using new digital instruments is an opportunity of search and synthesis of the acquired knowledges besides to test new analithical methodologies both in the field of historical and archaeologic studies and in those of the town-planning and architecture. For the first time the digital threedimensional models of Pisa and its territory take part of this instrumental system, potentially open to new modes of use. Particularly the 3D representation of the town is a technical support for many and multiform applications. However, these new instruments of representation need to be connected with new methods of ‘reading’ and interpretation.KEYWORDS: 3D city model, G.I.S., territory and town, reading and typological interpretation
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De Nisco, Alessandro. "Ambiente urbano, qualitÀ del servizio e behavioral intentions: uno studio esplorativo in un centro storico italiano." MERCATI & COMPETITIVITÀ, no. 4 (November 2010): 165–86. http://dx.doi.org/10.3280/mc2010-004010.

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Анотація:
Il paper propone un modello di analisi finalizzato a verificare la relazione tra alcune categorie di stimoli ambientali tipicamente presenti nelle aree urbane (design esterno, layout e funzionalitÀ degli spazi e design interno), la qualitÀ del servizio complessivamente percepita dai consumatori e i relativi output in termini di intenzioni di acquisto e desiderio di permanenza. Gli elementi costitutivi del modello sono basati sulla letteratura sul retailing e il servicescape. Le relazioni ipotizzate tra i costrutti sono sottoposte a verifica empirica attraverso un'indagine empirica condotta nel centro storico di Benevento. I risultati evidenziano che due elementi dell'ambiente urbano (layout e funzionalitÀ degli spazi e design interno) esercitano un'influenza significativa sulla percezione della qualitÀ dei servizi erogati nell'area e che tale percezione, a sua volta, č positivamente correlata agli output attesi. Viene infine discussa la collocazione del paper all'interno della letteratura esistente e le relative implicazioni per il management dei centri urbani.
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Sainaghi, Ruggero. "Destination management delle destinazioni urbane: best practice internazionali." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 1 (October 2011): 57–76. http://dx.doi.org/10.3280/ed2011-001004.

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Il presente contributo nasce dall'analisi di alcune esperienze di destination management avviate da un campione di urban destination europee. L'articolo intende cogliere alcune best practices che tali modelli suggeriscono, qui proposte come vere e proprie sfide per realizzare un'effettiva gestione sovraordinata (destination management). La riflessione č declinata per le urban destination, ma di per sé puň trovare applicazione anche per altri tipi di localitŕ. L'utilitŕ della riflessione č principalmente da mettere in relazione con le difficoltŕ che le destinazioni italiane spesso mostrano nell'avviare un'effettiva gestione sovraordinata. Si tratta di un grave limite, poiché č principalmente questo livello di management che puň farsi carico dello sviluppo di nuovi prodotti, della gestione delle stagionalitŕ, del riposizionamento sul mercato. La riflessione si basa su tre casi, rappresentati dalle cittŕ di Barcellona, Berlino e Vienna, letti alla luce del modello dinamico di destination management (Sainaghi, 2006). Le best practice sono identificate lungo la dimensione dell'assetto istituzionale sovraordinato, cioč della struttura di corporate governance della Destination Management Organisation (DMO). Su questo fronte si riportano alcune "provocazioni" che tali modelli suggeriscono, soprattutto circa la struttura finanziaria, i meccanismi di raccolta dei contributi monetari, il rapporto tra politica e gestione, l'ampiezza degli stakeholder da coinvolgere. Una seconda area di riflessione č rappresentata dai processi di metamanagement, cioč dalle attivitŕ che la DMO mette in campo. Su questo fronte, i casi europei suggeriscono alcuni chiari orientamenti sulla definizione degli obiettivi, sull'orizzonte temporale, su alcuni accenti che devono caratterizzare i processi operativi e di supporto.
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Betti, Gianni, Maria Luisa Maitino, and Nicola Sciclone. "A che cosa servono i modelli di microsimulazione? Tre applicazioni usando microReg." SCIENZE REGIONALI, no. 2 (July 2012): 101–19. http://dx.doi.org/10.3280/scre2012-002006.

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MicroReg č un classico modello di microsimulazione, tax-benefit, costruito per la Regione Toscana dall'Irpet. L'obiettivo č quello di garantire al policy maker regionale un adeguato strumento di valutazione e programmazione delle politiche fiscali e di welfare, siano esse attuate a livello nazionale e/o regionale. Diversamente da tutti gli altri modelli di microsimulazione sviluppati nel nostro paese, microReg ha un campo di applicazione multiregionale. Esso fornisce una adeguata base di calcolo, a seguito di un qualche intervento di natura pubblica, dei seguenti aspetti: i) distribuzione dei guadagni e delle perdite fra individui e famiglie; ii) impatto sulle misure di povertŕ e disuguaglianza; iii) differenze nei costi e nei benefici tra le regioni; variazioni di gettito nazionali e regionali. Il lavoro presenta la struttura del modello e tre applicazioni empiriche.
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Reinstaller, Stefan, and Dirk Muschalla. "Modellbasierte urbane Überflutungsvorsorge." Österreichische Wasser- und Abfallwirtschaft 73, no. 3-4 (March 1, 2021): 92–101. http://dx.doi.org/10.1007/s00506-021-00746-4.

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ZusammenfassungJährlich verursachen zahlreiche konvektive Starkniederschlagsereignisse enorme Schäden und Kosten in den österreichischen Kommunen. Aufgrund ihrer komplexen räumlichen Strukturen und des von der Urbanisierung hervorgerufenen steigenden Versiegelungsgrads ist das Risiko einer Überflutung in urbanen Einzugsgebieten besonders hoch. Daher bedarf es Methoden und Werkzeuge, um mit dem steigenden Überflutungsrisiko in urbanen Einzugsgebieten umgehen zu können. Die Ausweisung von Überflutungsflächen innerhalb eines Einzugsgebiets gilt dabei als wesentliche Grundlage für die Ableitung geeigneter Maßnahmen zur Reduktion des Überflutungsrisikos. Integrierte 1D-2D-Modelle, welche die hydrologische Abflussbildung einerseits sowie den Oberflächenabfluss und den Kanalabfluss hydrodynamisch andererseits berücksichtigen, sind ein zuverlässiges Werkzeug, um die benötigten Zielgrößen – Wasserstand und Fließgeschwindigkeit – zur Ermittlung dieser Überflutungsflächen bestimmen und im Anschluss daran eine Risikoanalyse durchführen zu können. Das Ergebnis sind Überflutungsrisikokarten, die eine wertvolle Planungsgrundlage für die Kommunen darstellen. Die in diesem Beitrag vorgestellte Methodik beschreibt ein Schritt-für-Schritt-Vorgehen, wie Risikokarten in urbanen Einzugsgebieten von Planungsbüros und Kommunen erstellt werden können. Die Methodik ist gegliedert in eine Voruntersuchung zur Identifizierung der neuralgisch wichtigen Stellen, eine Detailanalyse für den Aufbau des integrierten 1D-2D-Modells sowie eine Risikoanalyse zur Erstellung der Überflutungsrisikokarten.
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Fortuna, Giuseppe. "Modelli sull'uso del territorio urbano." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 94 (June 2009): 165–82. http://dx.doi.org/10.3280/asur2009-094015.

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Kerbler, Boštjan. "Modeli diskretne izbire." Urbani izziv 17, no. 1-2 (2006): 134–38. http://dx.doi.org/10.5379/urbani-izziv-2006-17-01-02-017.

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Galli, Jacopo. "Il decentramento come risorsa e modello per strategie federaliste di ricostruzione. Dalle prospettive storiche al caso curdo-siriano." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 130 (April 2021): 82–104. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-130-s1006.

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Le politiche di decentramento sono oggi l'unica alternativa possibile all'esplosione urbana e le aree della MENA region interessate da conflitti sono il luogo principale dove si possono testare. Attualmente gli schemi di distribuzione delle risorse lasciano presagire che la ricostruzione avverra principalmente nelle aree urbane. Il paper indaga una alternativa attraverso la definizione degli strumenti dell'assemblea e della commissione e ne prefigura le conseguenze spaziali e urbane.
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Brunetta, Grazia, Guglielmina Mutani, and Silvia Santantonio. "Pianificare per la resilienza dei territori. L'esperienza delle comunità energetiche." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 131 (November 2021): 44–70. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-131-s1003.

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Анотація:
Declinare il paradigma della resilienza nella pianificazione territoriale dell'energia può contribuire ad orientare la transizione energetica verso modelli sostenibili di sviluppo. L'articolo discute il progetto pioniere delle Comunità Energetiche piemontesi. Sono qui presentati gli esiti della sperimentazione di una metodologia multidimensionale di analisi e valutazione dei territori, al fine di supportare la transizione energetica verso modelli green di sviluppo territoriale.
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Pucci, Paola. "Per un cambiamento di paradigma: politiche e strumenti per una post car mobility." TERRITORIO, no. 99 (August 2022): 13–16. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-099002.

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Анотація:
In questo contributo d'apertura alcune considerazioni sulle misure avviate per ripensare il ruolo e lo spazio dato all'auto nelle nostre pratiche di mobilità quotidiana, introducono i temi trattati nel servizio. Gli articoli che seguono sono finalizzati a restituire un quadro di sperimentazioni e di politiche pensate per traguardare un nuovo modello di mobilità meno dipendente dall'uso dell'auto. Confrontandosi con la fattibilità e la scalabilità delle politiche e delle sperimentazioni proposte sia in contesti urbani, sia in ambiti a bassa densità insediativa, si offrono anche alcuni spunti di riflessione intorno a come creare valore aggiunto rispetto agli investimenti attivati nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (pnrr) in tema di mobilità urbana sostenibile ed equa.
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Armondi, Simonetta. "Spazi e scale del presente. Rileggere le geografie nella pandemia di Covid-19." TERRITORIO, no. 98 (March 2022): 67–70. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-098011.

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Анотація:
Come si è inscritto l'impatto del coronavirus nel portato del modello dominante di urbanizzazione che ha seguito l'ultima crisi finanziaria globale? La pandemia di Covid-19 ha svelato la fragilità dell'urbanizzazione planetaria, la quale tuttavia sembra aver già inaugurato una fase di ricomposizione e ristrutturazione economica. Nell'articolo si sottolinea come la dimensione spaziale della pandemia, costituisca un importantissimo terreno di ricerca per gli studi urbani e regionali e per la definizione di politiche e strumenti di planning, perché pone all'attenzione il ripensamento di tradizionali confini e poteri istituzionali, economici, politici. Queste considerazioni hanno riverberazioni profonde sulle azioni possibili, non solo per far fronte all'emergenza, ma per reinventare progressivamente alcune traiettorie di urbanizzazione alla scala urbana e regionale.
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Pagliara, Stefano. "Taratura di un modello afflussi-deflussi su bacini sperimentali urbani italiani." Ingeniería del agua 7, no. 2 (June 30, 2000): 155. http://dx.doi.org/10.4995/ia.2000.2843.

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Анотація:
Obiettivo della presente ricerca e’ quello di calibrare e verificare un modello di trasformazione afflussi-deflussi su alcuni bacini urbani sperimentali italiani. Il modello considerato utilizza, per la trasformazione in pioggia netta, la metodologia “Curve Number” in cui è introdotta la possibilita’ di considerare una percentuale di area priva di perdite iniziali e, per la trasformazione afflussi-deflussi, lo schema dell’onda cinematica. La calibrazione dei parametri viene effettuata per mezzo di un codice di calcolo che implementa l’algoritmo di Gauss-Mardquard-Levenberg per la minimizzazione di una opportuna funzione obiettivo.
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Arosio, Laura, and Elisabetta Ruspini. "Unico, indimenticabile, da sogno. Il viaggio di nozze tra mito ed esigenze di mercato." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 92 (February 2011): 123–43. http://dx.doi.org/10.3280/sur2010-092009.

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Анотація:
In questo saggio, utilizzando la tecnica dell'analisi documentaria applicata a cataloghi di viaggio riservati a sposi e spose, cercheremo di capire come vengono tematizzate e proposte le mete turistiche abbinate ai viaggi di nozze. Sono diverse le domande alle quali vorremmo rispondere: come sono presentate queste mete? Quale linguaggio viene utilizzato e quali immagini accompagnano i testi? Quale modello di coppia costituisce il target di riferimento, e come vengono (o non vengono) recepite le trasformazioni della famiglia contemporanea? Uno dei piů interessanti risultati emersi dalla nostra analisi č l'ampio utilizzo di un codice espressivo volto ad evocare nei potenziali clienti un'immagine di coppia, di matrimonio e di viaggio fortemente legati ai modelli della tradizione. Questo tipo di messaggio, che viene richiamato tanto con le parole quanto con le immagini, non sembra in alcun modo recepire le intense trasformazioni della famiglia italiana e dei comportamenti di viaggio verificatisi negli ultimi decenni. Se, da un lato, questa scelta puň escludere alcune fasce di potenziali acquirenti (che avranno difficoltŕ nel vedersi rappresentate all'interno dei cataloghi turistici), dall'altro lato puň essere considerata una strategia di valorizzazione di questo tipo di viaggio. Caratterizzando in modo tradizionale il viaggio di nozze, č possibile vendere questo prodotto come importante, diverso, irrinunciabile, inducendo gli sposi a partire investendo consistenti quote di denaro.
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Savoja, Luca. "Reti sociali e turismo urbano. Modelli di fruizione turistica nelle piccole cittŕ." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 86 (April 2009): 111–38. http://dx.doi.org/10.3280/sur2008-086006.

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Анотація:
- Socials Networks and Urban Tourism. Touristics Patterns in a small Town, Tourism in a "non touristic" small town take a peculiar place. In one sense the tourism, or even better his success, influence many dimensions of the locals socials networks; in a second sense the tourism in smalls towns are partially different comparing other patterns of urban tourism. In the specific the analysis is focused on two issues. The first issue is the role of the "folk" in a small town as part of the urban touristic product; the second issue is the multidimensional role of the local community into the touristics patterns. Starting from this analysis, the second part of the article show the results of a survey carried out in a small town (Aosta, Northern Italy). The aim of this survey is to evaluate the place of tourism in that urban context. Key words: urban tourism, social network, touristics patterns.
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Bocca, Antonio, and Romina D’Ascanio. "Urbanisme transitoire: progetti al presente per costruire strategie al futuro." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 3 (January 2022): 27–44. http://dx.doi.org/10.3280/es2021-003003.

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Анотація:
I processi di rigenerazione urbana restano, talvolta, legati ad interventi migliorativi a livello energetico e sismico dei singoli edifici. Tali pratiche appaiono ancora poco efficaci sulla rifun-zionalizzazione degli spazi pubblici "in attesa", sull'inclusione sociale e sulla costruzione di relazioni e di reti a livello territoriale. La Francia, negli ultimi quindici anni, ha avviato progetti di Urbanisme Transitoire intesi come facilitatori per lo sviluppo delle città e dell'identità loca-le. Tale approccio, contando su programmi pluriennali a progressiva implementazione e di mixité funzionale, sostiene la nascita di comunità collaborative in ambienti di condivisione estremamente flessibili e ricchi di offerta culturale e creativa. Se opportunamente declinate, le potenzialità del modello francese genererebbero, anche in Italia, progettualità in grado di inno-vare ambiti urbani con bassa qualità dell'abitare e scarsa coesione sociale.
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Micelli, Ezio. "Modelli di perequazione tra piano strutturale e operativo." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 96 (September 2010): 113–32. http://dx.doi.org/10.3280/asur2009-096005.

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Анотація:
L'obiettivo dello studio č di considerare l'effetto della nuova articolazione del piano urbanistico in piano strutturale e operativo sul metodo perequativo. Alcuni piani pongono l'enfasi sulla componente strategica del piano strutturale, delegando alla parte operativa i compiti legati allo sviluppo della principio perequativo; altri, al contrario, promuovono la centralitŕ del piano strutturale e in esso collocano le scelte rilevanti in tema di perequazione. Entrambi i modelli presentano limiti significativi. La soluzione puň essere cercata in scelte capaci di coniugare norme flessibili, capaci di adeguarsi all'evoluzione delle domande collettive, e tuttavia in grado di fissare i capisaldi del metodo perequativo.
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Álvarez, M., R. Rodríguez, M. Miranda, A. Díez, F. Papí, and P. Rodríguez. "Obtención de modelos urbanos tridimensionales." Informes de la Construcción 65, no. 530 (June 12, 2013): 229–40. http://dx.doi.org/10.3989/ic.12.041.

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Bergamaschi, Maurizio. "Distribuzione territoriale e modelli insediativi della popolazione straniera a Bologna." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 99 (November 2012): 117–34. http://dx.doi.org/10.3280/sur2012-099010.

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Анотація:
Il contributo intende proporre un quadro sintetico sulla distribuzione territoriale della popolazione straniera nella cittŕ di Bologna negli ultimi venti anni. Si pone particolare attenzione, alla forma che il fenomeno migratorio assume nello spazio urbano al fine di verificare se siamo in presenza di una forte concentrazione territoriale e di forme di segregazione degli stranieri.
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Postiglione, Gennaro. "Riuso temporaneo vs abitazioni temporanee." TERRITORIO, no. 56 (March 2011): 65–68. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-056006.

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L'articolo affronta il tema riuso temporaneo sottolineando come non sia una pratica a cui fare ricorso solo quando si hanno a disposizione spazi aperti, terreni abbandonati, aree dismesse, ma una strategia operativa in grado di approcciare anche il complesso fenomeno urbano della cittŕ costruita. In particolare viene affrontato il tema dell'‘abitare temporaneo': tipologie di abitazionicontainer danno risposta facilmente e velocemente alla domanda abitativa studentesca inevasa di circa 50.000 alloggi, ma siamo sicuri del risparmio economico di tale modello rispetto a tecnologie piů tradizionali di prefabbricazione edilizia? L'autore mette in guardia sul non abusare dell'idea ‘giovani=colore=vitalitŕ urbana', ma invece di incentivare usi temporanei in aree dismesse che con poche infrastrutture possono accogliere e essere occasione per attivitŕ spontanee sportive, ludiche, ricreative.
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Bajat, Branislav, Nikola Krunić, Mileva Samardžić Petrović, and Milan Kilibarda. "Dasimetrično modeliranje dinamike prebivalstva na urbanih območjih." Geodetski vestnik 57, no. 04 (2013): 777–92. http://dx.doi.org/10.15292/geodetski-vestnik.2013.04.777-792.

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Staricco, Luca, and Elisabetta Vitale Brovarone. "Tod e pianificazione metropolitana: per un'agenda di ricerca." TERRITORIO, no. 99 (August 2022): 17–24. http://dx.doi.org/10.3280/tr2021-099003.

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Анотація:
Il Transit Oriented Development (tod) è un modello di pianificazione urbana e territoriale che prevede la concentrazione, attorno alle stazioni del trasporto pubblico, di aree con densità medio alta, mixité e accessibilità pedonale e ciclabile. Nato negli anni '90 negli Stati Uniti e poi diffusosi in tutto il mondo, è applicato prevalentemente a scala urbana, ma esprime le sue maggiori potenzialità alla scala metropolitana o regionale. In Italia, le Città metropolitane, cui compete la pianificazione dei trasporti e della mobilità, possono essere promotrici di questo approccio. L'articolo, a partire da un'analisi dei piani metropolitani, riporta i casi di Bologna, Milano e Torino, che hanno prestato attenzione a questo modello, e propone alcune questioni per un'agenda di ricerca.
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Bravi, Marina, Sergio Giaccaria, and Antonio Talarico. "Affitto o proprietŕ? Un modello di scelta residenziale urbana." SCIENZE REGIONALI, no. 2 (July 2010): 47–70. http://dx.doi.org/10.3280/scre2010-002003.

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Numerosi studi evidenziano la correlazione tra scelte di tenure - affitto o proprietŕ - e i fenomeni di mobilitŕ residenziale. L'articolo illustra i risultati di un'analisi alla scala urbana su un campione di affittuari e proprietari. Il livello di attrattivitŕ della proprietŕ residenziale e l'effetto dell'housing affordability vengono esaminati attraverso un modello ad utilitŕ stocastica, confermando una riduzione delle possibilitŕ di accesso alla proprietŕ, anche in relazione al canone di locazione originario dei movers. Vengono inoltre simulati dei canoni teorici di accesso ottimale al mercato della proprietŕ. La divergenza tra i valori simulati e i canoni effettivamente rilevati nello stesso contesto, viene presentata come indicatore di disagio abitativo.
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Magri, Debora. "Ibridazione in situ. Lavorando con la storia." TERRITORIO, no. 56 (March 2011): 121–37. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-056020.

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‘L'ibridazione in situ' si propone quale pratica teorica di trasformazione dello spazio fisico in tessuti storici consolidati. La perdita della dimensione pubblica della cittŕ corrisponde alla morte dell'urbs, esempio efficiente di un modello ibrido in cui sfera pubblica e sfera privata sono continuamente combinate e intercambiate in un sistema dinamico e stratificato, in continuo divenire. L'ibridazione puň dare una risposta alla necessitŕ trasformativa di contesti storici critici, contrapponendo ad un modello tradizionale di crescita urbana bidimensionale, la tridimensionalitŕ di un modello ibrido che nella dialettica tra porositŕ e densitŕ agisce sulla struttura fisica della cittŕ creando nuove opportunitŕ di uso e valorizzazione di spazi residuali esistenti e nuove esperienze estetiche, per la riconquista del cuore della cittŕ.
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Cremaschi, Marco, Carlo Salone, and Angelo Besana. "Densità urbana e Covid-19: la diffusione territoriale del virus nell'area di Bergamo." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 131 (August 2021): 5–31. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-131001.

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L'articolo studia l'impatto della prima ondata di Covid-19 su forme urbane e densita topologica nella Valseriana, Bergamo. Dopo un'analisi della letteratura, si affronta il tasso di mortalita in rapporto alla struttura territoriale locale. Ne risulta un'elevata variabilita locale per l'incrocio tra modelli insediativi, aspetti culturali e forme di mobilita; elementi di cui le istituzioni dovrebbero tenere conto per affrontare il necessario processo di adeguamento.
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Bordone, Renato. "Mitologia dell'etÀ comunale e ipoteca sabauda nella storiografia piemontese del settecento." SOCIETÀ E STORIA, no. 133 (October 2011): 437–48. http://dx.doi.org/10.3280/ss2011-133002.

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Nel corso dell'ottocento, in tutte le cittÀ e i centri minori del Piemonte furono prodotte ricerche di storia municipale, che risentirono dapprima dell'influenza esercitata dal "modello" del comune cittadino (applicato anche a quei centri urbani o semi-urbani che non ebbero nel XII e XIII secolo un'effettiva autonomia municipale). Nella seconda metÀ del secolo, con la costituzione del Regno d'Italia e l'affermazione del "mito" dinastico sabaudo, prevalsero invece i riferimenti alla dinastia che sin dal tardo medioevo aveva parzialmente unificato la regione subalpina.
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Hoisie, Andreicorbea. "Urbane Kohabitation in Czernowitz als Modell Einer Gespannten Multikulturalität." Neohelicon 23, no. 1 (March 1996): 77–93. http://dx.doi.org/10.1007/bf02437001.

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Çelik, Filiz. "Konya’da Sürdürülebilir Kentsel Yeşil Alanlar için Geri Dönüşüm Modeli." Turkish Journal of Agriculture - Food Science and Technology 6, no. 10 (October 1, 2018): 1402. http://dx.doi.org/10.24925/turjaf.v6i10.1402-1411.2045.

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Urban green spaces can be a comprehensive tool to ensure the sustainability of cities. The sustainability of green areas in planning, design, implementation, maintenance and operation processes contributes to the sustainable development of cities as well. There are many ways to ensure that green areas are sustainable from a social, economic and ecological point of view. These include the construction and use of compost under recycling and re-evaluation. The wastes generated as a result of periodic maintenance in urban green areas are disposed together with other wastes in solid waste storage area. However, the use of organic wastes in composting can ensure that green areas are sustainable by reducing both recycling and periodic maintenance costs of green areas. The aim of this study is to improve the idea of recycling and re-evaluation of organic wastes which are emerged in green areas by composting and using them in green areas. For this purpose, a model for composting and replacing fertilizer from organic wastes emerged in green areas of Konya was proposed. Thus, the costs of green areas with very high design, implementation and maintenance expenses will be reduced and they will be sustainable within themselves. The sustainability of urban green spaces will also contribute to Konya's urban sustainability.
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Paltrinieri, Roberta, and Stefano Draghetti. "L'esperienza degli orti fuori suolo a teresina." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 98 (July 2012): 90–99. http://dx.doi.org/10.3280/sur2012-098007.

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Le esperienze degli orti fuori suolo e degli orti idroponici semplificati in particolare, illustrate in questo articolo, nascono come risposta alle criticitŕ che affliggono l'orticoltura urbana, la quale come ribadisce la FAO costituisce una misura fondamentale per contrastare l'incremento o lo sviluppo di sacche di povertŕ estrema ed appaiono di grande interesse sociologico per gli impatti che hanno sulla comunitŕ. L'esperienza di Teresina qui illustrata svela, infatti, come gli orti "fuori terra" oltre che rispondere alle criticitŕ dell'orticoltura urbana, rientrano in modelli di sviluppo locale capaci di promuovere percorsi di promozione delle persone e delle comunitŕ, promuovendo cosě inclusione e coesione sociale.
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Tacchi, Enrico M. "La scacchiera di Schelling: un modello per l'analisi della segregazione urbana." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 92 (February 2011): 167–79. http://dx.doi.org/10.3280/sur2010-092011.

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Le dinamiche della segregazione residenziale in Italia sono un tema emergente di discussione della coesistenza interetnica. Questo articolo presenta il contributo di Schelling su tale argomento. Nel XX secolo, diversi autori hanno elaborato un certo numero di indici di segregazione. Schelling ha proposto di studiare la segregazione residenziale utilizzando un modello lineare e un modello a scacchiera. La metafora della linea consente di avere una sequenza illimitata di simboli, mentre la metafora della scacchiera introduce restrizioni ai vicinati, con i suoi confini e i suoi angoli. La persistente vitalitŕ del pensiero di Schelling per lo studio della segregazione sociale nelle cittŕ dipende soprattutto dalle scoperte sulle relazioni inattese tra le scelte residenziali degli individui e la segregazione complessiva dei vicinati. Pertanto, una cittŕ integrata puň condurre alla segregazione anche qualora nessun attore individuale desiderasse la segregazione risultante. Tutto ciň solleva seri dubbi sulla reale possibilitŕ delle politiche pubbliche di perseguire l'integrazione residenziale promuovendo l'apertura e la tolleranza della diversitŕ.
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Poli, Daniela, and Elisa Butelli. "Una nuova ruralità periurbana nel cuore della città metropolitana: un parco agricolo multifunzionale in Riva sinistra d'Arno." CRIOS, no. 22 (March 2022): 30–43. http://dx.doi.org/10.3280/crios2021-022004.

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La globalizzazione e l'industrializzazione dell'agricoltura, accompagnate dall'urbanizzazione imponente delle aree metropolitane, hanno reso i contesti di vita sempre più fragili. La pandemia attuale non è che l'esito potente di un modello urbano insostenibile. Uno dei nessi più critici è quello del metabolismo del cibo, retto da reti lunghe legate alla grande distribuzione. Le forme di pianificazione resiliente del XXI secolo dovranno prevedere modalità capaci di reintrodurre il tema della produzione alimentare sana e di prossimità nelle proprie strategie e azioni. L'articolo illustra il progetto "Coltivare con l'Arno. Parco agricolo perifluviale" nei Comuni di Firenze, Scandicci e Lastra a Signa. Tramite un intenso processo partecipativo il progetto ha delineato i contorni di un parco agricolo multifunzionale, per dare risposta al bisogno di prossimità di una nuova ruralità periurbana, contribuendo a tempo stesso a individuare modalità di risoluzione delle criticità di un contesto fortemente urbanizzato. Parole chiave: bioregione urbana, ruralizzazione, parco agricolo, periurbano, prossimità, partecipazione.
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Pasini, Roberto. "Continuità e discontinuità tra ordinamenti spaziali e regimi sociopolitici nel Paseo de la Reforma e nel Messico." CRIOS, no. 23 (October 2022): 28–41. http://dx.doi.org/10.3280/crios2022-023004.

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Анотація:
L'articolo ricostruisce trasformazioni spaziali che si registrano nella struttura urbana di Parigi tra la Rivoluzione francese e la Comune mettendole in relazione con la successione dei regimi che governano la città e il paese nello stesso periodo. Si stabilisce così un modello inter- pretativo replicabile applicato alle trasformazioni spaziali che consolidano l'asse urbano del Paseo de la Reforma della Città del Messico in relazione alla successione d i governi e regimi tra Segundo Imperio e dictadura porfiriana. L'analisi è poi estesa all'evoluzione territoriale del paese tracciando un sintetico profilo dalle origini precolombiane fino alla costituzione dello stato nazionale moderno. Momenti di continuità e discontinuità degli ordinamenti spaziali sono identificati in relazione alle continuità e discontinuità dei regimi sociopolitici che si susseguono. L'articolo traccia infine conclusioni in merito alla manifestazione di aspirazioni transstoriche capaci di consolidarsi nello spazio di luoghi, città e territori utilizzando nel corso del tempo lo strumento di regimi apparentemente opposti.
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