Статті в журналах з теми "Mezzi di ricerca della prova"

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Colaiocco, Sergio. "Nuovi mezzi di ricerca della prova: l'utilizzo dei programmi spia." Archivio penale, no. 1 (2014): 187–97. http://dx.doi.org/10.12871/978886741315713.

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Jakopin, Franc. "Liliana Spinozzi Monai, Dal Friuli Alla Russia. Mezzo secolo di storia e di cul­ tura. In margine all'epistolario (1875-1928) Jan Baudouin de Courtenay. Società Filologica Friulana, Udine 1994." Linguistica 35, no. 2 (December 1, 1995): 332–34. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.35.2.332-334.

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Анотація:
Questo libro rappresenta una preziosa novità scientifica nel campo della slavistica e della friulanistica. Vi sono pubblicate le lettere, le cartoline postali inviate da intellet­ tuali friulani (in parte anche italiani) e beneciani (filologi, etnografi, storici, avvocati, ecc.) allo studioso polacco Baudouin de Courtenay che, nei primi anni settanta dello scorso secolo, in qualità di docente di linguistica slava all'Università di Pietroburgo, ap­ pena ventottenne si recò nella Slavia Friulana e in altri luoghi del Friuli al fine di com­ piere delle ricerche sui relativi dialetti slavi, o più precisamente sloveni. Nei quattro de­ cenni successivi vi ritornò otto volte e pubblicò uno studio basilare sui dialetti resiani e altri contributi su Resia e i suoi abitanti, nonché ricco materiale sia sul dialetto di Resia che quello del Torre (Opyt fonetiki rez'janskich govorov, 1875 - Saggio di fonetica delle parlate resiane; Materialy dlja južnoslavjanskoj dialektologii i etnografii 2. Obrazcy jazyka na govorach Terskich Slavjan v sevemovostočnoj ltalii, 1904). II mate­ riale dialettale raccolto nelle valli del Natisone, rimasto in forma manoscritta, viene pubblicato nel 1988 da Liliana Spinozzi Monai (con commento folklorico di M. Matičetov) presso l'Editoriale Stampa Triestina con ii titolo "Materiali per la dialettolo­ gia e l'etnografia slava meridionale 4. Testi popolari in prosa e in versi raccolti in Val Natisone nel 1873".
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Lomia, Nana. "Le particolarità della comunicazione paralinguistica sull’esempio della cultura italiana." e-Scripta Romanica 1 (December 31, 2014): 45–53. http://dx.doi.org/10.18778/2392-0718.01.06.

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Анотація:
L'articolo è dedicato alla ricerca di elementi non verbali nel discorso. Per dirigere correttamente il processo di comunicazione e per la sua adeguata valutazione è essenziale esaminare non solo la parte verbale, ma anche tutti i componenti del discorso scritto o orale, tra i quali i metodi paralinguistici. Lo studio si occupa di elementi extraverbali, come ad esempio: l’espressione del viso, la posizione del corpo, la distanza tra gli interlocutori, i movimenti, i gesti. Tutti i mezzi paralinguistici sono esaminati in base del materiale della lingua italiana.
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Dicuonzo, F. "Fattori di rischio e profilassi." Rivista di Neuroradiologia 1, no. 2 (August 1988): 165–68. http://dx.doi.org/10.1177/197140098800100207.

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Анотація:
La somministrazione di mezzi di contrasto comporta «Fattori di rischio» che possiamo considerare «relativi al paziente» e, quindi, connessi alla sua condizione clinica e «relativi all'esame» e, quindi, dipendenti dalle modalità di somministrazione del mezzo di contrasto e, soprattutto, dal tipo di mezzo di contrasto. Il perfezionamento della ricerca farmacologica negli ultimi quindici anni, soprattutto nel campo dei mezzi di contrasto, ha permesso di attuare una «profilassi» dei cosiddetti «fattori di rischio». Momento fondamentale di tale profilassi è proprio la scelta del m.d.c. I mezzi di contrasto a bassa osmolarità non ionici consentono una minore tossicità ed una maggiore maneggevolezza. Non indicate in assoluto, tali sostanze sono altresì consigliabili nei «pazienti a rischio» e negli «esami a rischio», intendendo per essi anche quelli con ampia dose di mezzo di contrasto.
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Genoni, Gaudenzia. "Gaudenzia Genoni, Un grafo per il “Furioso”. Prime annotazioni di una ricerca sperimentale." AOQU (Achilles Orlando Quixote Ulysses). Rivista di epica 3, no. I (July 15, 2022): 241–90. http://dx.doi.org/10.54103/2724-3346/18443.

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Анотація:
Sulla scorta delle precedenti ricerche condotte da Franco Moretti e Michal Ginsburg, in questo contributo i mezzi della social network analysis vengono sperimentalmente applicati allo studio della trama dell’Orlando furioso. In particolare si adoperano due grafi per esaminare le connessioni tra alcuni personaggi del poema, dando evidenza visiva dello sviluppo centrifugo che regola i primi dodici canti e della dinamica accentratrice prevalente negli ultimi tredici.
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Rozkrut, Tomasz. "Dialog sędziego z biegłym w kanonicznym procesie małżeńskim." Prawo Kanoniczne 54, no. 1-2 (June 10, 2011): 161–74. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2011.54.1-2.07.

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Анотація:
Il testo spiega il ruolo del perito nel processo canonico, in modo specifico nelle cause di nullità di matrimonio per difetto di consenso e il suo rapporto con il giudice, tenendo conto della distinzione dei rispettivi ruoli. Il perito ha il compito di illuminare il giudice circa la natura e la gravità della malattia o anomalia del coniuge di cui si tratta. Egli deve fornire al giudice le conseguenze concrete dello stato psichico del soggetto. La prova peritale è tutta in funzione di illuminare il giudice per consolidare i mezzi di prova già acquisiti e pervenire alla certezza morale.
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Romoli, Andrea. "I sistemi dei mezzi di comunicazione di massa nell'Afghanistan occidentale (Herat)." FUTURIBILI, no. 1 (March 2011): 131–52. http://dx.doi.org/10.3280/fu2011-001010.

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Анотація:
Nello studio l'Autore descrive il sistema deinell'Afghanistan occidentale spiegando come radio, televisioni e giornali cerchino di giocare il loro ruolo nello sviluppo democratico e sociale del paese. Lo studio entra nel dettaglio della programmazione e dei palinsesti delle diverse emittenti aiutando a comprendere come esse organizzino il loro lavoro nel tentativo di trovare una via afgana alle comunicazioni di massa. Lo studio nasce da una lunga ricerca sul campo che l'Autore ha realizzato in qualitŕ di analista Psyops del contingente italiano ad Herat.
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Botta, Emanuela. "Percorsi secondari di una prova adattativa multilivello e valutazione formativa." EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no. 2 (December 2021): 58–73. http://dx.doi.org/10.3280/exioa2-2021oa13019.

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Анотація:
In questo articolo si illustra il processo di analisi delle risposte fornite dagli studenti in una prova adattativa multilivello computer based per la stima delle abilità in matematica nel grado 10 del sistema di istruzione italiano. La stima è stata effettuata tramite una prova adattativa multilivello 1 - 3 - 3 costruita nell'ambito di una ricerca di dottorato in Psicologia Sociale, dello Sviluppo e della Ricerca Educativa. Nella prima parte dell'articolo si descrivono la struttura della prova e il suo funzionamento, oltre ai vantaggi che essa offre rispetto a una classica prova lineare, quali una maggiore precisione nella stima delle abilità e la possibilità di confrontare direttamente i risultati ottenuti da studenti che hanno svolto percorsi differenti. In seguito, si analizza l'andamento degli studenti in due dei percorsi secondari della prova sia per mettere in luce in quali quesiti essi hanno incontrato maggiori difficoltà, nell'ottica di una valutazione formativa, sia per indagare i motivi per cui in una data fase della prova gli studenti hanno mostrato un inatteso calo nel rendimento. Nell'analisi dei risultati di una prova adattativa multilivello lo studio dei percorsi secondari è di particolare interesse perché in essi ricadono gli studenti per i quali la stima dell'abilità varia nel passaggio da un livello all'altro ed è dunque ipotizzabile la parziale acquisizione di alcune conoscenze e abilità.
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Pagliara, Stefano. "Taratura di un modello afflussi-deflussi su bacini sperimentali urbani italiani." Ingeniería del agua 7, no. 2 (June 30, 2000): 155. http://dx.doi.org/10.4995/ia.2000.2843.

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Анотація:
Obiettivo della presente ricerca e’ quello di calibrare e verificare un modello di trasformazione afflussi-deflussi su alcuni bacini urbani sperimentali italiani. Il modello considerato utilizza, per la trasformazione in pioggia netta, la metodologia “Curve Number” in cui è introdotta la possibilita’ di considerare una percentuale di area priva di perdite iniziali e, per la trasformazione afflussi-deflussi, lo schema dell’onda cinematica. La calibrazione dei parametri viene effettuata per mezzo di un codice di calcolo che implementa l’algoritmo di Gauss-Mardquard-Levenberg per la minimizzazione di una opportuna funzione obiettivo.
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Fusco, Idamaria, and Gaetano Sabatini. "Conoscenza del territorio e governo dell'emergenza ai confini del Regno di Napoli a fine Seicento." CHEIRON, no. 1 (January 2022): 44–67. http://dx.doi.org/10.3280/che2020-003.

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Анотація:
Uno dei contesti nei quali la capacità di governo del territorio della monarchia spagnola fu tradizionalmente messa a più dura prova fu certamente quello delle aree di confine, che per la loro stessa natura costituivano più facilmente luogo di presenza di elementi di alterazione dell'ordine pubblico. La lotta che al principio degli anni Novanta del Seicento conduce contro il banditismo Marco Garofalo marchese della Rocca, capo dei presidi miliari delle province d'Abruzzo ai confini settentrionali del Regno di Napoli, in un'area di frontiera con lo Stato della Chiesa, costituisce un esempio della capacità dei ministri della monarchia di dinamizzare tutti i mezzi a propria disposizione per conseguire il controllo sul territorio, accompagnando l'uso della forza all'esercizio della diplomazia.
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Sgreccia, Elio. "La politica della ricerca biomedica: valori e priorità." Medicina e Morale 52, no. 1 (February 28, 2003): 11–65. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2003.673.

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L'articolo affronta il tema delle strategie e delle politiche sottese alla ricerca biomedica che può coinvolgere soggetti umani i cui elementi principali sono: 1. l'intenzione di produre qualcosa che possa essere applicato e accettato comunemente; 2. che abbia come oggetto la biomedicina. Dopo avere passato in rassegna le diverse tipologie di ricerca biomedica, l'autore entra nel merito della politica della ricerca biomedica tracciandone la definizione ed i significati quali programmazione, regolamentazione, globalizzazione. Da questi tre significati prende le mosse la riflessione ulteriore attraverso l'illustrazione comparativa delle politiche di ricerca adottate in diversi Paesi, la rassegna dei codici etici, delle istituzioni e delle regolamentazioni specifici. Nel prosieguo dell'articolo viene argomentato il necessario ruolo integrativo dell'etica nelle politiche della ricerca biomedica, secondo un metodo triangolare che a partire dall'esame dei dati e proseguendo con l'esame dei valori in gioco, si concluderà con il giudizio etico. All'autonomia della ricerca viene dedicata particolare attenzione, laddove si sostiene che la libertà e l'indipendenza dello scienziato non sono minacciate da una visione antropologica integrale per il fatto che la scelta è illuminata dai valori, perché i valori non sono estranei alla libertà. È tutto l'uomo che si deve far carico del suo simile; egli è chiamato ad operare scegliendo il meglio che ha a disposizione in vista del bene del suo simile. L'autonomia dello scienziato, infatti, si esprime compiutamente nel farsi carico liberamente e responsabilmente di fini, mezzi, metodi e conseguenze di un determinato progetto di ricerca. Ai rischi derivanti da una assolutizzazione del riduzionismo insito nel metodo scientifico ed alla riflessione del Magistero cattolico sulla politica della ricerca biomedica viene dedicata l'ultima parte dell'articolo.
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Platas-García, Alejandra, Verónica Reyes-Meza, and José Martín Castro-Manzano. "Disegno e risoluzione di una prova di comprensione della lettura a scelta multipla per studenti adulti di italiano lingua straniera." Matices en Lenguas Extranjeras, no. 13 (January 1, 2019): 120–43. http://dx.doi.org/10.15446/male.n13.89896.

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Questo contributo offre alcuni elementi da considerare in merito al disegno e alla risoluzione delle prove di comprensione della lettura a scelta multipla in italiano lingua straniera ed è indirizzato ai lettori interessati nella valutazione di studenti ispanofoni. Si sa che l’abilità di comprensione della lettura non può essere valutata direttamente. Siccome gli insegnanti di italiano come lingua straniera non possono misurare il grado di comprensione raggiunto dagli studenti con la semplice osservazione della loro lettura, ci vuole l’uso di qualche prova che offra quest’informazione. Tra le diverse tipologie di prove che esistono c’è una che è molto adoperata, la prova a scelta multipla. L’obiettivo di questo contributo è descrivere aspetti relativi al disegno e alla risoluzione di una prova a scelta multipla di lettura ideata per studenti adulti di italiano lingua straniera. La metodologia è quantitativa: studio descrittivo, trasversale. Abbiamo somministrato la prova di lettura a 43 studenti di italiano con un’età media di 23,4 anni, che avevano un livello intermedio di conoscenza della lingua. I partecipanti hanno ottenuto più risposte corrette (66,5%) che errate (33,5%) e hanno adoperato di più la strategia di eliminazione per risolvere la prova che le altre strategie. Per concludere diamo dettagli sulla nostra ricerca futura.
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Graziani, Lorenzo. "Passare il limite: funzioni espressive e implicazioni filosofiche della metalessi." ENTHYMEMA, no. 31 (February 1, 2023): 302–18. http://dx.doi.org/10.54103/2037-2426/18434.

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Анотація:
Dal punto di vista narratologico, la metalessi si definisce come una trasgressione della gerarchia narrativa in cui un elemento appartenente a un livello superiore si trova ad agire a uno inferiore e viceversa. Il presente saggio offre un’analisi delle funzioni espressive e delle implicazioni filosofiche della metalessi. Viene principalmente sottolineata la sua capacità di illustrare – attraverso i mezzi propri della letteratura – problematiche del pensiero di interesse capitale. Il paradossale attraversamento di livelli che la caratterizza compare infatti in attività intellettuali situate in territori abbastanza distanti da quello della creazione artistico-letteraria – come logica, metafisica, filosofia del linguaggio e psicoanalisi. Nostro obiettivo è dimostrare che le potenzialità espressive della metalessi vanno ben oltre la rappresentazione del problematico rapporto tra fatto e finzione in quanto la struttura metalettica riproduce narrativamente una serie di operazioni mentali compiute dal pensiero umano ogni volta che va alla ricerca dei propri limiti.
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Meneghetti, Chiara, Barbara Carretti, and Claudia Zamperlin. "Relazione tra aspetti della comprensione del testo e prestazione di studio in studenti di prima superiore." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (April 2010): 117–34. http://dx.doi.org/10.3280/rip2009-002006.

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Numerosi studi hanno evidenziato che varie abilitŕ cognitive e metacognitive sono implicate nella comprensione del testo, come ad esempio la capacitŕ di fare inferenze o la capacitŕ di monitorare il livello di comprensione. La ricerca si č proposta di verificare se le abilitŕ di comprensione possano essere distinte in "aspetti di base" (vale a dire aspetti legati al testo come individuare un personaggio, la sequenza degli eventi ecc.) e "aspetti complessi" (che si riferiscono ad abilitŕ cognitive e metacognitive come ad esempio utilizzare strategie flessibili di comprensione in relazione al tipo di testo); inoltre č stata analizzata la relazione tra questi aspetti della comprensione e la prestazione di studio. I partecipanti alla ricerca sono 183 studenti frequentanti il primo anno della scuola media superiore a cui sono state somministrate le seguenti prove: 1. le prove di una batteria standardizzata in Italia che misura 10 aspetti della comprensione e 2. una prova oggettiva di studio che misura il ricordo di informazioni del testo precedentemente comprese e memorizzate. I risultati dell'analisi fattoriale confermativa (CFA) hanno mostrato che č possibile distinguere la comprensione del testo in aspetti di base e complessi e che questi ultimi predicono maggiormente la prestazione alla prova di studio.
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Caprioli, Francesco. "Il “captatore informatico” come strumento di ricerca della prova in Italia." Revista Brasileira de Direito Processual Penal 3, no. 2 (June 8, 2017): 483. http://dx.doi.org/10.22197/rbdpp.v3i2.71.

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O Código de Processo Penal italiano não contém qualquer disciplina sobre a investigação efetuada com o auxílio de malwares de tipo “cavalo de Troia” instalados em um dispositivo eletrônico como um smartphone ou um tablet. Este artigo explica em quais casos, e sob quais condições, atos investigativos desse tipo podem ser, contudo, considerados admissíveis, segundo a lei processual italiana, e analisa o conteúdo dos principais projetos de reforma legislativa relacionados a tal matéria que estão atualmente em discussão no Parlamento italiano.
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Milella, D., A. Tarantino, C. F. Andreula, and A. Carella. "Metastasi del midollo spinale: Studio RM." Rivista di Neuroradiologia 8, no. 2 (April 1995): 235–40. http://dx.doi.org/10.1177/197140099500800215.

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Le metastasi intramidollari, con l'utilizzo della RM, stanno acquisendo sempre più una loro identità nosologica anche per il neuroradiologo, perdendo così la connotazione di patologia di interesse prevalentemente dell'anatomo patologo. La loro frequenza fra le complicanze di un processo neoplastico, è comunque sempre molto rara con un'incidenza infatti che varia dallo 0,9 all'8,5%. Questa rarità di riscontri neuroradiologici è in parte dovuto anche al mezzo tecnico «RM», che deve essere utilizzato sfruttando al massimo le sue potenzialità alla ricerca di queste lesione sovente molto piccole. La neoplasia che più frequentemente realizza lesioni secondarie a livello del midollo spinale è il cancro polmonare, segue poi il cancro mammario, il melanoma, il linfoma, cancro del colon etc. Il nostro studio è stato condotto con un'analisi retrospettiva di 165 esami RM spinali e midollari effettuati a pazienti con una neoplasia primitiva già diagnosticata o la cui diagnosi è scaturita proprio successivamente al riscontro neuradiologico. La sintomatologia di avvio all'esame era quasi sempre aspecifica, priva cioè di un indicazione precisa di sofferenza midollare, ma caratterizzata solitamente da dolore radicolare. Il nostro riscontro è stato di 6 metastasi intramidollari con una percentuale quindi di incidenza di lesioni intramidollari nella nostra casistica del 3,8%. I nostri rilievi neuroradiologici sono stati caratterizzati da alterazione morfologica del midollo spinale, alterazione di segnale, o evidenziazione diretta della lesione dopo somministrazione di mdc. La semeiotica neuroradiologica della lesione midollare sicuramente non patognomonica, ma ugualmente particolare, è comunque elemento indispensabile nell'ambito della diagnosi differenziale, con tutte le altre lesioni intramidollari, che bisogna sempre operare. Tale patologia quindi deve sempre essere tenuta sempre in cosiderazione dal neuroradiologo ogni qual volta viene eseguita una RM del rachide e midollo per la ricerca di metastasi. RM che è da considerare senza alcun dubbio come esame di scelta nella ricerca di possibili lesioni secondarie intramidollari, ma che deve essere eseguita sempre con la massima accortezza e completata con somministrazione ev di mdc paramagnetico, in relazione alle dimensioni solitamente piccole di queste lesioni.
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Re, Alessandra, Gianna Carta, and Tiziana C. Callari. "Sicurezza e gestione del rischio nel porto di Genova: un approccio ergonomico all'analisi del servizio di pilotaggio." RISORSA UOMO, no. 1 (May 2011): 97–111. http://dx.doi.org/10.3280/ru2011-001008.

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La ricerca affronta il tema della sicurezza e della gestione dei fattori di rischio insiti nel servizio di pilotaggio svolto dalla Corporazione Piloti del porto di Genova. Č stato condotto uno studio di caso, attraverso la raccolta di tre fonti di prova: analisi di documenti tecnici e procedurali, interviste strutturate sulla traccia della; osservazione. Sono stati descritti 53 eventi critici, successivamente analizzati e categorizzati, secondo il modello SHELL, in rischi ambientali, procedurali, strumentali e relazionali. I risultati mettono in evidenza le piů rilevanti situazioni critiche presenti nell'attivitŕ di pilotaggio e le strategie, formali e informali, di gestione dei fattori di rischio, insieme a possibili interventi migliorativi di immediata applicazione o a piů ampio respiro.
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Lalli, Pina, and Luca Zappi. "Il teatro sociale alla prova dei "risvegli": un'esperienza di ricerca." WELFARE E ERGONOMIA, no. 2 (February 2022): 39–48. http://dx.doi.org/10.3280/we2021-002003.

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L'articolo illustra una ricerca relativa a un laboratorio teatrale rivolto a persone con cerebrolesioni acquisite. Gli autori si sono chiesti se e come tale attività abbia reso possibile anche per soggetti colpiti da gravi deprivazioni polisensoriali la costruzione di una scena condivisa in cui comunicare. L'indagine, date le caratteristiche dei soggetti coinvolti, ha adottato strumenti diversi di rilevazione qualitativa: osservazione; conversazioni di gruppo; interviste semistrutturate a operatori, familiari e spettatori. I risultati hanno evidenziato l'importanza del gruppo e degli aspetti di "entertainment" legati al teatro. Il laboratorio costituisce una rottura ludica della routine, motivando un maggiore impegno riabilitativo. Cruciale è il lavoro di recitazione in squadra, che favorisce regole d'interazione resilienti. La solidità del gruppo e l'espressività sono aspetti evidenti anche per gli operatori e gli spettatori, che hanno valutato positivamente l'esperienza. .
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Maras, Daniele Federico, Javier Velaza Frías, and David Nonnis. "Influssi esterni: ‘ellenizzazione’, ‘romanizzazione’, ‘mediterraneizzazione’ (VI-III sec. a.C.)." Palaeohispanica. Revista sobre lenguas y culturas de la Hispania Antigua, no. 20 (May 1, 2020): 129–65. http://dx.doi.org/10.36707/palaeohispanica.v0i20.384.

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Nel Mediterraneo occidentale, l’introduzione della scrittura è uno importante momento del processo storico di acculturazione che ha un impatto notevole sulla precedente tradizione letteraria orale. Nella penisola iberica, la documentazione eterogenea, unita alle difficoltà di interpretazione, impedisce di approfondire la ricerca: si presenta pertanto l’interrelazione dei diversi sistemi scrittori tra VI e III sec. a. C., in riferimento alle controparti fenice e greche. L’epigrafia della produzione latina ed etrusco-italica fornisce un banco di prova, che dimostra un rapporto costante degli artigiani con la scrittura. In Etruria, il passaggio del formulario standard di dono dall’ambito cerimoniale aristocratico a quello votivo si inserisce nel contesto della frequentazione di visitatori stranieri.
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D. Marra, Angelo. "Utilizzabilità effettiva dei diritti umani per la emancipazione delle persone con disabilità ad oltre 10 anni dalla entrata in vigore della Convenzione di New York." Revista de la Facultad de Derecho de México 69, no. 274-1 (June 21, 2019): 5. http://dx.doi.org/10.22201/fder.24488933e.2019.274-1.69924.

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Анотація:
<p>n questo scritto si affronta il problema dei diritti umani (e della loro invocabilità concreta) cercando di mettere in luce le diverse dimensioni del godimento e dell’esercizio dei diritti. Dall’empowerment all’aumento della consapevolezza fino ai rimedi giudiziari. Muovendo anche da esperienze di ricerca emancipative maturate in Italia ed all’estero, l’autore prova a evidenziare tanto la portata innovativa della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità (UN CRPD), a 10 anni dalla entrata in vigore in Italia, quanto i limiti di approcci meramente giudiziali e rimediali.</p><div> </div>
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Munk-Jørgensen, Povl. "Perspectives for psychiatric epidemiology: are we measuring the right things?" Epidemiologia e Psichiatria Sociale 5, no. 3 (December 1996): 190–97. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00004176.

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RIASSUNTOScopo - In questi ultimi anni l'epidemiologia è al centro dell'attenzione. La psichiatria è stata all'avanguardia nello sviluppo dei metodi epidemiologici e nella loro applicazione alia ricerca è alia pianificazione. La psichiatria epidemiologica si è occupata prevalentemente del servizi sanitari di secondo livello, cioè dei servizi ospedalieri. Scopo del presente lavoro è discutere quali sistemi di monitoraggio e quali tipi di dati saranno necessari in futuro. Metodo - La discussione e basata sull'esperienza e sui risultati ottenuti dai registri psichiatrici esistenti, principalmente dal Registro Psichiatrico dei Casi danese, presso il Dipartimento di Psichiatria demografica di Aarhus. Risultati - Alcuni Paesi hanno sviluppato sistemi di monitoraggio per la registrazione routinaria dei dati riguardanti il settore ospedaliero, la qualcosa comporta rilevanti benefici per garantire la qualita, per la ricercà e per la pianificazione. Peraltro, dopo l'introduzione della psichiatria decentratà, si deve riconoscere l'urgente necessita di spostare il punto focale affinche l'impiego dell'epidemiologia possa giovare anche alle attivita nel campo della psichiatria territoriale e della salute mentale fornita dai servizi di primo livello. Sebbene cio comporti grandi difficolta, devono essere sviluppati sistemi di monitoraggio per raccogliere informazioni valide e attendibili relative a tali mezzi di cura. E inoltre necessario sviluppare metodi epidemiologici da impiegare nella ricerca e nella garanzia di qualita in questo campo. Tali metodi di ricerca dovrebbero essere utilizzati non solo nell'indagine sull'eziologia. il decorso ed i risultati clinici dei disturbi mentali, ma anche, per esempio, nell'osservazione del funzionamento sociale e della disabilita dei pazienti psichiatrici, del bisogno di cura, della soddisfazione dei bisogni, dell'economia sanitaria e del flusso dei pazienti tra i differenti livelli del sistema di trattamento. Cio provoca numerose domande relative alia sicurezza dei dati, alia legislazione ed a problemi etici legati alia raccolta e all'impiego di dati nei modelli epidemiologici. Conclusioni - Si raccomanda di dare priorità ad un ampia utilizzazione dei dati dei registri esistenti; all'introduzione di registri relativi alia salute mentale fornita dai servizi di secondo livello nei Paesi che ne sono privi; all'introduzione di registri relativi alia salute mentale fornita dai servizi di primo livello; all'introduzione di sistemi di monitoraggio della disabilità; all'introduzione di sistemi per monitorare le risorse dei pazienti; ad una larga collaborazione in questo lavoro tra epidemiologi in campo psichiatrico, amministratori, economisti e tecnici.
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Paola Nencioni and Elettra Morini. "Leadership condivisa per la scuola che apprende." IUL Research 3, no. 5 (June 13, 2022): 6–28. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i5.220.

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Il paper presenta il percorso di ricerca condotto da Indire sul tema della leadership scolastica in un modello di scuola come learning organization (Senge, 1990). È strutturato in due parti: la prima illustra il quadro teorico di riferimento e le prime ricerche sul tema, la seconda si focalizzerà sul progetto di ricerca Learning Leadership for Change. Saranno illustrate le attività progettuali e i risultati delle azioni di indagine quanti-qualitativa, con un approfondimento su quanto emerso dall’analisi tematica dei focus group tenutisi al termine del progetto. I focus group avevano infatti come obiettivo principale quello di comprendere fattori abilitanti e ostativi alla realizzazione di pratiche di leadership condivisa e hanno permesso di rilevare anche la tenuta di questo modello di governance alla prova dell’emergenza sanitaria.
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Malagrinò, Ilaria. "Intimità e social media. Una riflessione a partire dal pensiero di Michel Henry." Medicina e Morale 69, no. 1 (April 20, 2020): 71–87. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2020.608.

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L’avvento delle nuove tecnologie mediatiche ha facilitato il diffondersi della cultura emotiva. Sotto gli imperativi dello sharing e del disclosure agli utenti viene chiesto di identificare e razionalizzare il loro intimo. Le emozioni vengono dette e categorizzate, fissate nello spazio virtuale, esternate e oggettivate attraverso mezzi visivi di rappresentazione e linguaggio, diventando così narrazioni fruibili dal grande pubblico dei followers. Le interazioni on line, proprio perché mediate dallo schermo, hanno liberato gli individui dalla paura del faccia a faccia e del giudizio sociale, favorendo sicuramente una maggiore condivisione. Tuttavia, l’anonimia dei mezzi espressivi fa sì che le intimità digitali siano, come direbbe Illouz, “fredde”, con il risultato apparentemente contraddittorio dell’aumento di ciò che Kristeva definisce come “nuove malattie dell’anima”, in cui gli individui sperimentano ciò che il soggetto depresso prova nel suo isolamento, ovvero il sentirsi separato dalle altre persone e dalla comunicazione. Scopo del presente contributo è, pertanto, analizzare le modalità di manifestazione dell’intimità, utilizzando le riflessioni tracciate in merito da Michel Henry, al fine di comprendere cosa è andato perso nella contemporaneità.
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Carella, A., C. F. Andreula, M. Camicia, E. A. Alloro, and L. Garofalo. "La Risonanza Magnetica nella patologia non tumorale del rachide." Rivista di Neuroradiologia 1, no. 1_suppl (April 1988): 47–57. http://dx.doi.org/10.1177/19714009880010s106.

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Nello studio della patologia non tumorale del rachide la Risonanza Magnetica svolge un ruolo fondamentale non solo nel rilievo diagnostico ma anche nel seguire la sequenza dei normali processi d'invecchiamento della colonna vertebrale. Nelle malformazioni la R.M. restituirà la visione unitaria di sistema multicompartimentale alle strutture ossee e nervose, svincolandolo da uno studio singolo di struttura con successivo meccanismo di integrazione artificiale. Nei traumi permetterà il rilievo non solo della patologia in atto, ma anche di una ipotesi in prospettiva delle chances di recupero. Nelle malattie flogistiche e infiammatorie la R.M. permetterà uno studio accurato dell'estensione del processo e della progressione con coinvolgimento delle strutture vicine. Nei processi degenerativi infine la R.M. permetterà di ipotizzare il limite tra i normali processi di invecchiamento e la patologia e seguirà le situazioni potenzialmente patogene nel loro aggravamento nella loro fase di suscettibilità chirurgica. Per tutti questi obiettivi l'utilizzo di impianti affidabili, di studio dei tempi di rilassamento dei tessuti in prospettiva di opportune sequenze di impulsi, di applicazioni di tecniche di fast scanning, importanti non solo per il risparmio di tempo ma anche per la capacità diagnostica tutta in costruzione, sono e saranno campi di ricerca. Inoltre l'introduzione dei mezzi di contrasto paramagnetici in RM ha ulteriormente amplificato la sfida nelle ricerche.
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Bagnasco, Arnaldo. "Per una sociologia ragionevole nel cambiamento sociale. Considerazioni sul lavoro dei sociologi." Sociología del Trabajo, no. 100 (May 13, 2022): 33–44. http://dx.doi.org/10.5209/stra.81998.

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L’articolo propone una breve ricostruzione delle vicende economiche e sociali negli anni di Sociologia del Trabajo. Il primo paragrafo è un riassunto del cambiamento economico, elaborato dal punto di vista della sociologia economica, vale a dire con riferimento agli assetti istituzionali che hanno regolato l’interazione degli interessi in gioco in momenti successivi; il secondo paragrafo prova invece a rendere conto di come è cambiata in quel processo la società, mostra l’evoluzione della sua struttura con riferimento alla ricerca sulla disuguaglianza sociale. L’ultima parte è una riflessione sul tipo di sociologia utile da praticare oggi, nel cambiamento descritto in precedenza. Con la scelta di alcuni riferimenti disponibili in una vasta letteratura di ricerca, cercati come segnavia o indizi, è proposto un percorso in direzione di una sociologia ragionevole, vale a dire una sociologia che ha senso della misura, è realista, riformista, impegnata. In un momento in cui ci sono segni ovunque di arretramento istituzionale, compito dei sociologi è collaborare al rafforzamento e rinnovamento delle istituzioni democratiche costruite con fatica, e a contribuire, per la loro parte, al progetto di assetti condivisi di regolazione nel cambiamento.
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Leszczyński, Grzegorz. "Dowodzenie nieważności małżeństwa zawartego w stanie bojaźni szacunkowej podmiotu." Prawo Kanoniczne 50, no. 1-2 (June 15, 2007): 127–42. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2007.50.1-2.06.

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Timore riverenziale consiste nell’apprensione di avere contro di sé gravemente e lungo offesi e indignati coloro che esercitano una potestà o verso i quali si è tenuti a prestare riverenza e onore, come ad esempio i genitori oppure gli altri superiori. Il timore riverenziale si presume leggero, a meno che non sia qualificato, cioè non siano intervenute preghiere importune e insistenti, liti, alterchi che abbiano turbato l’animo del soggetto passivo del timore e che rendono la sua vita intollerabile costringendolo a temere il male sovrastante della indignazione grave dei genitori o dei superiori. La prova del timorée reverenziale non è affatto facile. Il giudice deve callare nello stato d’animo del soggetto passivo del timore, per accerare il suo stato soggettivo di agitazione a causa di un elemento esterno, che lo ha portato a dare il consenso. Si tratta quindi di una valutazione soggettiva sulla portata delle minaccie, dell’indignazione del superiore dello stato del soggetto. A questo scopo il giudice deve usare i dicersi mezzi di prova, come le dichariazioni delle parti, le testimonianze, ma nache le perizie. La più importante in questo caso è sicuramente la prova indiretta basata sille circostanze e sulle presunzioni. Accertato l’intervento esterno del soggetto attivo basato sulla relazione particolare esistente tra i due soggetti del timore, l’aversio del soggetto passivo al matrimonio oppure alla persona dell’altro coniuge, la causalità tra il timore e la scelta matrimoniale produce la presunzione della scelta non libera di cui però si deve pronunciare sempre il giudice.
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Szymański, Piotr Florencjan. "Wzrastanie Jezusa w Duchu Świętym w świetle Łk 4, 1. 14." Ruch Biblijny i Liturgiczny 59, no. 1 (March 31, 2006): 15. http://dx.doi.org/10.21906/rbl.347.

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L’autore analizza i due versetti di Lc (4, 1. 14) in cui appare in modo evidente il legame fra Gesù e lo Spirito Santo nel contesto della tentazione del Signore da parte del diavolo.L’indagine di Lc 4, 1 mostra che Gesù, come in Mt e Mc, fu condotto nel deserto dallo Spirito che Egli ha ricevuto al battesimo. Grazie alla forza dello Spirito, Gesù è capace di affrontare il diavolo nella lotta iniziale decisiva e poi compiere fedelmente la sua missione. Realizzandola il Signore incontrava la resistenza del diavolo che agiva attraverso gli uomini, in modo speciale nella sua passione e morte (22, 3. 53), ma proprio allora lo ha vinto definitamente nello SpiritoDall’indagine di Lc 4, 14 risulta un grande ruolo del digiuno e della preghiera nella vita spirituale di Gesù. Questi mezzi lo aprivano ancor di più allo Spirito che lo ha riempito pienamente e condotto oltre con saggezza e forza. Dalla prova vissuta nel deserto Gesù non è uscito indebolito, ma rafforzato.
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Petrucco, Corrado, and Marina De Rossi. "Il Web 2.0 come mediatore dei processi di apprendimento formali ed informali tra scuola e territorio: il progetto «Didaduezero» della provincia di Trento." Swiss Journal of Educational Research 36, no. 3 (September 20, 2018): 435–58. http://dx.doi.org/10.24452/sjer.36.3.5106.

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La ricerca presenta una sperimentazione sul campo in collaborazione con l’Istituto Provinciale per la Ricerca e la Sperimentazione Educativa of Trento (IPRASE) e ha sviluppato un nuovo modello (SoSoFIN – Social Software in formal, informal and non-formal context) per verificare se e come i processi di apprendimento degli studenti che si sviluppano nei contesti informali e non formali possono essere con efficacia integrati nel curriculum scolastico formale. Gli insegnanti e gli studenti sono stati accompagnati a sviluppare le loro competenze digitali attraverso l’uso degli strumenti del web 2.0 durante lo svolgimento di specifici progetti disciplinari. La ricerca ha sperimentato un ampio ventaglio di progetti in cui studenti e insegnanti hanno collaborato con le comunità locali creando artefatti digitali fortemente contestualizzati nel territorio e rendendoli disponibili a tutti. Questo approccio didattico, stimolando processi socio-culturali attraverso le tecnologie, ha migliorato la partecipazione e motivazione ad apprendere, così come le competenze digitali di insegnanti e studenti, che sono state messe alla prova sul campo.
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Pompili, Maurizio. "Intervento. La prevenzione del suicidio e l'accesso a metodi letali." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 2 (June 2021): 265–68. http://dx.doi.org/10.3280/pu2021-002005.

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La ricerca mostra che i tassi di suicidio sono collegati alla disponibilità di mezzi letali. Ad esem-pio, è stato dimostrato che l'installazione di barriere di sicurezza sui ponti notoriamente usati dai suicidi ha un effetto preventivo senza che vi sia ricorso ad altre modalità suicidarie, e che la rimo-zione di queste barriere porta a un aumento di suicidi. Allo stesso modo, limitazioni della vendita di pesticidi e dell'accesso ai pesticidi utilizzando contenitori chiusi a chiave sono correlate con la diminuzione dei tassi di suicidio per ingestione di pesticidi. Inoltre, dato che è più facile ingerire una quantità significativa di pillole direttamente dal flacone che estraendole una per una dal blister, la diffusione di confezioni di pillole in blister ha ridotto i tentativi di suicidio con questo metodo. Questi sono solo alcuni esempi. Si ritiene che altri approcci simili contribuiscano in modo signifi-cativo alla prevenzione del suicidio.
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Acconcia, Giuseppe. "Reddito di cittadinanza: le esperienze dei "burocrati di strada" durante la pandemia di covid-19 in veneto." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 2 (November 2022): 13–22. http://dx.doi.org/10.3280/es2022-002002.

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A partire dagli studi sull'implementazione del Reddito Minimo in Italia, l'articolo osserva il ruolo dei "burocrati di strada" a livello locale nell'aumentare le capacità di implementazione delle politiche del Reddito di Cittadinanza (Rdc) nel contesto della governance multilivello. L'obiettivo è verificare quanto i Servizi di Supporto all'Impiego abbiano innescato maggiori capacità amministrative e processi di innovazione sociale nell'implementazione del Rdc. L'ipotesi di ricerca è stata testata da un'indagine sul campo che ha incluso 44 interviste semi- strutturate a stakeholder regionali, "burocrati di strada" e professionisti dell'assistenza sociale nel Veneto Nord-orientale, impegnati nell'implementazione del Rdc in un contesto di emer- genza e a fronte di persistenti esigenze di maggiore integrazione con altri attori locali. Si rileva che la pandemia di Covid-19 ha fornito ai "burocrati di strada" l'opportunità di sperimentare nuovi mezzi e strumenti tecnologici nella fase iniziale del processo di implementazione delle politiche di Rdc, facendo emergere una potenziale maggiore capacità di coordinamento, inte- grazione e flessibilità del lavoro, solo in parte già presente nel quadro delle politiche del lavo- ro preesistenti (ad es., il Reddito di Inclusione - Rei).
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La Banca, Domenica. "Tra bisogni e rassegnazione. La Federazione napoletana dell'Onmi durante la seconda guerra 1939-1943." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 260 (February 2011): 404–24. http://dx.doi.org/10.3280/ic2010-260003.

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L'Opera nazionale per la protezione della maternitŕ e infanzia (Onmi) fu il primo e piů importante ente parastatale italiano creato, nel 1925, per l'assistenza delle madri e dei bambini in difficoltŕ. Verificare come questo ente abbia funzionato durante la seconda guerra mondiale consente di capire in che termini il fascismo abbia effettivamente realizzato le sue tanto propagandate politiche socio-assistenziali, chiamate proprio in momenti cosě difficili a dare prova concreta dell'efficacia e efficienza raggiunte. L'autrice ha compiuto questa verifica attraverso la ricostruzione delle vicende della Federazione partenopea dell'Onmi (1939-1943). Ne emerge che i risultati conseguiti dall'Onmi a Napoli furono molto modesti. L'Italia entrň in guerra non solo impreparata dal punto di vista militare ed economico, ma anche da quello delle strutture socio-assistenziali deputate alla cura della popolazione civile. A Napoli queste carenze furono maggiormente avvertite sia per il contesto di guerra totale che esacerbň i gravi limiti dell'attivitŕ dell'Onmi prima della guerra, sia per la scarsa disponibilitŕ di mezzi finanziari, sia per l'insufficienza dei beni alimentari da distribuire agli assistiti. In questo deludente panorama fa eccezione l'attenzione, dinamica e propositiva, che la Federazione mostrň nei confronti della politica demografica, sia per contrastare la mortalitŕ neonatale, sia a favore dei bambini illegittimi attraverso l'istituto dell'affiliazione.
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D'Onofrio, Felice. "Biologia e morale nella nostra reattività." Medicina e Morale 40, no. 4 (October 31, 1991): 641–49. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1991.1129.

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La reattività presente in tutte le varie specie animali, nell'uomo assurge a sistema dominante, caratterizzando il soggetto in tutti i suoi rapporti con gli altri. Nell'ambito comportamentale devono essere sempre tenuti presenti le influenze degli ormoni e la loro interferenza sulla componente psico-intellettiva dell'individuo. Analoga importanza ha però la componente morale che è anche nettamente influenzata dai sistemi educativi, culturali ed ambientali nonché dal progresso tecnico e dai mezzi di comunicazione sociale dei nostri tempi. Nell'ambito dello stesso individuo sono in funzione meccanismi di equilibrio; quando tale equilibrio non è raggiunto ne deriva una patologia che si può esprimere in nevrosi o altre manifestazioni psico-emotive. Nella ricerca continua dell'equilibrio, vanno sottolineati i valori della trascendenza che indubbiamente rappresentano gli agganci più validi per il riequilibrio reattivo dell'uomo.
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Luzi, Eleonora, F. Esposito, F. Damato, M. Cestari, S. Ricci, and L. Petrone. "Il minore vittima di abusi sessuali e le garanzie del giusto processo penale." International Journal of Developmental and Educational Psychology. Revista INFAD de Psicología. 1, no. 1 (April 28, 2018): 129. http://dx.doi.org/10.17060/ijodaep.2018.n1.v1.1174.

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Nei procedimenti penali aventi ad oggetto l’accertamento della condotta di abuso sessuale a danno di minore, fra le fasi più delicate, vi è quella inerente l’acquisizione delle dichiarazioni della giovane vittima specie se in tenera età.E’ pacifico che l’assunzione della testimonianza di un minore, perché tale, deve avvenire con criteri e modalità che abbiano quale obiettivo principale, quello della tutela del minore stesso. Il sistema penale italiano a tutt’oggi rileva l’assenza di un organico sistema di protezione del minore vittima di abusi; manca una specifica disciplina da parte del legislatore, della testimonianza del soggetto minore di età.Secondo quanto disposto dall’art. 196, comma 1 e 2 c.p.p.“Ogni persona ha la capacità di testimoniare” tuttavia “qualora, al fine di valutare le dichiarazioni del testimone, sia necessario verificarne l’idoneità física o mentale a rendere testimonianza, il giudice anche di ufficio può ordinare gli accertamenti opportuni con i mezzi consentiti dalla legge”.Più efficacemente la Carta di Noto all’art. 10 raccomanda per i minori di anni dodici e salvo casi eccezionali “che sia sempre disposta perizia al fine di verificarne la idoneità a testimoniare sui fatti oggetto d’indagine”, salvo al giudice valutare l’attendibilità della testimonianza resa.E’ possibile allora per il decidente, accertare la veridicità della condotta abusante dal racconto del minore, prescindendo dall’ausilio del parere tecnico di un perito, ovvero senza aver prima disposto una perizia psicologica sul bambino?L’orientamento giurisprudenziale prevalente negli ultimi anni, conferma il prevalere del principio cosiddetto della valutazione onnicomprensiva, per cui “in tema di reati sessuali su minori in tenera età, è illegittimo, per violazione del principio della formazione della prova in contraddittorio, il rifiu to dei giudice di disporre una perizia psicologica, al fine di accertare l’aderenza alla realtà o meno della narrazione dei fatti, in dipendenza di eventuali elaborazioni fantasiose proprie dell’età o della struttura personologica del minore”1.
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Lavinia Rizzo, Amalia, and Maristella Croppo. "La prova di accesso per le scuole secondarie ad indirizzo musicale (SMIM): una proposta inclusiva." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 2 (December 2021): 211–21. http://dx.doi.org/10.3280/erp2-special-2021oa12951.

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Le difficoltà di inclusione tipiche della scuola secondaria di I grado sono note da tempo e, secondo le più recenti indagini, non accennano a diminuire. Al fine di favorire il successo formativo di tutti gli allievi è quindi indispensabile individuare modalità sostenibili per ridefinire l'impostazione del curricolo in senso inclusivo, con l'individuazione di linee di impiego più efficace delle risorse già a disposizione del sistema scolastico. Tra queste risorse, la presenza della musica come disciplina curricolare e il suo potenziamento con l'insegnamento dello strumento musicale nelle scuole secondarie di I grado ad indirizzo musicale rappresentano una grande opportunità che non può essere trascurata. In questa prospettiva, il contributo presenta alcuni risultati di una ricerca che ha coinvolto le scuole secondarie di I grado ad indirizzo musicale del territorio nazionale al fine di individuare linee guida utili a migliorare il livello di inclusione dell'insegnamento dello strumento musicale. In particolare, si presentano i risultati relativi all'elaborazione di una prova di accesso a carattere inclusivo che consenta di far emergere l'attitudine musicale degli allievi con bisogni educativi speciali.
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Leszczyński, Grzegorz. "Oświadczenia stron jako środek dowodowy w procesie o stwierdzenie nieważności małżeństwa." Prawo Kanoniczne 43, no. 1-2 (June 5, 2000): 107–21. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2000.43.1-2.05.

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II nostro lavoro tratta di uno dei mezzi di prova nelle cause matrimoniali che tradizionalmente viene considerato meno importante dalla perizia, che, però, secondo la normativa vigente, e secondo la giurisprudenza, raggiunge un valore sempre più grande. Si tratta delle diverse dichiarazioni delle parti senza distinguere tra confessioni e allre dichiarazioni che non siano confessioni considerate in questo lavoro come il mezzo probatorio fondamentale soprattutto nelle cause matrimoniali per incapacità psichica dei nubenti. Sono le parti stesse che, avendo nella loro memoria l’esperienza della loro vita comune, possono offrire al giudice, con le loro dichiarazioni, la verità sui fatti, che, per tutti gli altri, come per i diversi testimoni nella causa, rimangono solamente conoscenza indiretta. Invece, al giudice appartiene il dovere di valutare ogni esposizione rilasciata dalle parti nel processo. II principio del libero apprezzamento, così caratteristico per il Codice attuale, viene considerato fondamentale anche per quanto riguarda la valutazione di questa prova. II giudice stesso, реrò, non avendo la possibilità di attribuire alle dichiarazioni delle parti il valore di prova piena deve cercare di confrontare questa con le altre prove, come quella testimoniale o periziale. Secondo il Codice attuale, è possibile, che le dichiarazioni delle parti possano convincere il giudice in senso pieno nel caso in cui vengano rafforzate dai cd. altri elementi le diverse discussioni, l’unica spiegazione sicura, e quella, presentata dal Codice stesso, il quale per gli altri elementi intende i ed. testi di credibilità.
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Cherchi, Paolo. "Il genere delle controversie fra diritto e letteratura." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 53, no. 2 (April 29, 2019): 250–63. http://dx.doi.org/10.1177/0014585819831657.

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Il dibattito dei Law and Literature Studies non ha preso in considerazione le controversiae classiche che contengono in fase embrionale le discipline del diritto e della letteratura. In questo saggio si danno esempi di come tali embrioni producano aneddoti e novelle. La metamorfosi avviene quando in una fabula controversistica si introduce un personaggio capace di risolvere quell’ impasse che protrae all’infinito il dibattito fra gli oratori o avvocati. Le controversiae presentano dilemmi che stimolano la ricerca narrativa, cioè la creazione di personaggi che si definiscono nel momento in cui superano ostacoli e portano alla chiusura un’azione novellistica o teatrale. Il genere giudiziario e declamatorio delle controversiae ha in potenza il germe della letteratura, e lo prova storicamente il fatto che novellisti e drammaturghi ne abbiano ricavato spesso temi e trame per i loro racconti e spunti di azioni teatrali.
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Nowakowski, Bartosz. "Czy zawsze „wyrzeczenie się zła”? : problemy prawne, teologiczne i liturgiczne przy udzielaniu sakramentu chrztu świętego dzieciom." Prawo Kanoniczne 53, no. 3-4 (October 15, 2010): 69–82. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2010.53.3-4.03.

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L’articolo riguarda la questione di rinuncia al male e la professione di fede durante l’amministrazione del sacramento del battesimo. Esso contiene tre parti: la parte liturgica, la parte teologica e la parte giuridica. In questi tempi il battesimo per i loro bambini chiedono anche i genitori che vivono nella situazione del peccato grave e permanente. Di solito questa situazione proviene dalla loro vita nel vincolo nonsacramentale. Allora nasce il problema pastorale che riguarda il conflitto tra la vita dei genitori del battezzato e la dichiarazione che venie pronunciata durante la liturgia del sacramento del battesimo: rinuncio al peccato, rinuncio al male, rinuncio a satana. L’articolo è la prova di ricerca di risoluzione della questione molto complicata.
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Conti, Sergio. "Didattica delle lingue a distanza durante l’emergenza Covid-19: il quadro generale." Ripensare l’insegnamento delle lingue straniere a partire dall’esperienza della didattica a distanza 8, no. 2 (November 30, 2021): 9–52. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.14.245.

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IT In seguito allo spostamento delle attività didattiche online al fine di contenere la diffusione della malattia da nuovo Coronavirus, il Gruppo di Ricerca e azione sull’Apprendimento delle Lingue ha diffuso un questionario volto a valutare l’impatto della didattica a distanza sull’insegnamento delle lingue straniere durante. All’indagine hanno partecipato 136 docenti e 241 studenti, sia universitari che di scuola secondaria. Scopo del presente contributo è quello di descrivere la composizione del questionario e del campione dei rispondenti, e di riportare i principali risultati. In particolare, dall’indagine sono emersi: (i) una mancanza di chiare direttive da parte delle istituzioni scolastiche, sintomo del carattere emergenziale delle misure intraprese; (ii) una generale resistenza a sperimentare formati didattici inediti e più adeguati al mezzo digitale; (iii) il maggiore svantaggio nello sviluppo delle abilità interazionali e di produzione orale; (iv) un alto grado di criticità nel garantire l’affidabilità e l’integrità delle prove di valutazione. Parole chiave: DIDATTICA A DISTANZA; COVID-19; DIDATTICA DELLE LINGUE STRANIERE EN The shift to online teaching aimed at containing the spread of Coronavirus has led the group of Research and Action on Foreign Language Teaching to release a survey with the purpose of assessing the impact of remote instruction on foreign language teaching. 136 teachers and 241 students at both the university and secondary level have participated in this survey. The aim of this article is to describe the content of the survey and the make-up of the participants and to present the main findings. Of particular note from this survey is (i) the lack of clear directives from their educational institutions, which is a symptom of the immediate nature of the measures put into place; (ii) a generalized resistance to experiment with new pedagogical resources that are better suited for the digital format; (iii) the greatest challenge in developing the ability to interact and to communicate orally; (iv) a high level of difficulty in guaranteeing the trustworthiness and the integrity of the assessments. Key words: REMOTE TEACHING; COVID-19; FOREIGN LANGUAGE TEACHING ES El cambio a la enseñanza en línea que se ha producido para contener la propagación del Coronavirus ha llevado al Grupo de Investigación y Acción sobre la Enseñanza de Lenguas Extranjeras a publicar una encuesta con el objetivo de evaluar el impacto de la instrucción a distancia en la enseñanza de lenguas extranjeras. En dicha encuesta participaron 136 profesores y 241 estudiantes de nivel universitario y secundario. El objetivo de este artículo es describir el contenido de la encuesta y la composición de la muestra, así como presentar los principales hallazgos. De esta encuesta cabe destacar (i) la falta de directrices claras por parte de las instituciones educativas, lo que es un síntoma del carácter contingente de las medidas implementadas; (ii) una resistencia generalizada a experimentar con nuevos recursos pedagógicos mejor adaptados al formato digital; (iii) una gran desventaja en el desarrollo de la capacidad de interacción y comunicación orales; (iv) un alto nivel de dificultad para garantizar la fiabilidad y la integridad de las evaluaciones. Palabras clave: ENSEÑANZA A DISTANCIA; COVID-19; ENSEÑANZA DE LENGUAS EXTRANJERAS
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Cucurnia, Alessandra, and Antonio Mario Mastrangelo. "On-board sensors for work-site vehicles. Sacs anti-rollover alarm system for earthmoving equipment [Sensoristica a bordo dei mezzi di cantiere. Sacs sistema di allarme antiribaltamento dei macchinari per il movimento terra]." Valori e Valutazioni 31 (February 2023): 103–13. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223108.

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The paper describes the development of the prototype of an electronic instrument1 to be used on board work- site vehicles that operate on rough and uneven land with potholes and dips, with the aim of conducting a dynamic check of the rollover risk determined by exceeding the threshold limit of the amplitude of the angle formed by the gravitational vector with the instantaneous normal angle defined by the points where the vehicle wheels make contact with the ground. The product is one of the results of the Smart Yard research: Industry 4.0 Production Process2 and is a pilot example of the testing of sensors aimed at increasing safety in the use of the equipment. Il contributo illustra lo sviluppo di un prototipo di strumento elettronico da impiegare a bordo di mezzi di cantiere che operano in terreni sconnessi e impervi e in concomitanza di buche e avvalli, finalizzato alla verifica dinamica del rischio di ribaltamento determinato dal superamento della soglia limite dell’ampiezza dell’angolo formato dal vettore gravitazionale con quello normale istantaneo definito dai punti di con- tatto delle ruote del veicolo con il terreno. Il prodotto rappresenta uno dei risultati della ricerca Smart Yard: Industry 4.0 Production Process2 e si configura quale esempio pilota di sperimentazione di sensoristica volta a incrementare la sicurezza di utilizzo dei macchinari.
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Fanni, Ludovica. "The e-Portfolio: a systematic review of the Italian educational research." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 23, no. 1 (February 4, 2023): 36–51. http://dx.doi.org/10.36253/form-13501.

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The paper displays a systematic analysis of the national literature found within journals in the 11/D2 field on the topic of the e-Portfolio. The goal is to explore how much, and in what ways, research has discussed the topic over the past two decades. The selection criteria adopted led to the identification of 24 publications from which a descriptive process of the uses and needs related to this tool was carried out. It emerges that the reasons why this tool is used are various, although it is not widely exploited in education outside the probationary year for newly hired teachers. L’e-Portfolio: una revisione sistematica della ricerca educativa italiana. Il contributo espone un’analisi sistematica della letteratura nazionale presente all’interno delle riviste del settore 11/D2 sul tema dell’e-Portfolio. L’obiettivo è quello di esplorare quanto e con quali focus la ricerca abbia discusso sul tema nell’ultimo ventennio. I criteri di selezione adottati hanno portato all’individuazione di 24 pubblicazioni a partire dalle quali è stato portato avanti un processo descrittivo degli usi e delle necessità legate a questo strumento. Ne emerge che le intenzioni per le quali si opta per l’utilizzo di tale strumento sono plurime, anche se non viene ampiamente sfruttato in ambito formativo al di fuori dell’anno di prova dei docenti neoassunti.
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Ansini, Luca, and Benedetta Fani. "Il Setting di Cammino per giovani in messa alla prova. Un progetto pilota." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (September 2020): 204–12. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-001019.

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Nel presente contributo viene descritto un progetto educativo pilota realizzato dalla Onlus "Setting in Cammino" in collaborazione con l'Ussm di Roma, la Regione Lazio e il Dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università Roma Tre. Nell'ambito di tre progetti di messa alla prova comunitari (art. 28 Dpr 448/88), già in corso, è stata inserita un'esperienza educativa nel Setting di Cammino: 140 km a piedi lungo la Via Francigena del Lazio, da Bolsena a Roma, per complessivi sette giorni. I tre giovani sono stati accompagnati da due operatori con alta formazione e con specifiche competenze di aiuto nel Setting di Cammino: un pedagogista ed una psicoterapeuta, entrambi di orientamento analitico transazionale. La Regione Lazio ha finanziato il progetto e l'Università di Roma Tre è stata incaricata di effettuare una valutazione pedagogica. Infine, è stata realizzata una Giornata di Studi conclusiva con la presenza dei rappresentanti di tutte le istituzionali coinvolte. Nella premessa vengono sinteticamente descritti gli elementi e le dimensioni del Setting di Cammino, indicando i contesti di ricerca nei quali sono stati elaborati.
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Caramia, F., P. Pantano, and L. Bozzao. "Risonanza magnetica di diffusione e perfusione." Rivista di Neuroradiologia 13, no. 2 (April 2000): 207–15. http://dx.doi.org/10.1177/197140090001300208.

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Negli ultimi anni, grazie allo sviluppo nel campo della tecnologia ultraveloce e ad una migliore comprensione dei principi fisici che regolano l'azione dei mezzi di contrasto per RM, è stata introdotta una modalità di imaging funzionale completamente nuova, la RM funzionale. Le tecniche funzionali permettono l'acquisizione di mappe dei principali parametri emodinamici (RM di perfusione o PWI), la valutazione della mobilità delle molecole d'acqua (RM di diffusione o DWI) e lo studio delle attivazioni neuronali (fMRI). La combinazione delle diverse tecniche funzionali permette di valutare nello stesso esame aspetti diversi e complementari della fisiopatologia cerebrale e di combinarli con le informazioni fornite dall'acquisizione di immagini convenzionali. Per questo motivo per la disponibilità commerciale delle tecniche ultraveloci, le tecniche di RM funzionale, in un primo momento applicate prevalentemente a scopo di ricerca, sono state gradualmente introdotte nella pratica clinica. In questo lavoro illustreremo brevemente i principi fisici alla base delle tecniche di diffusione e perfusione e le loro principali applicazioni cliniche. In recent years, advances in ultrafast technology and a better understanding of the physical principles underlying the effect of MR contrast media have given rise to a new functional imaging technique, functional magnetic resonance. Functional techniques allow the acquisition of maps of the main haemodynamic parameters (perfusion MR or PWI), evaluation of the mobility of water molecules (diffusion MR or DWI) and the study of neuronal activation (fMRI). The combination of different functional techniques allows assessment of different complementary aspects of brain pathophysiology during the same examination so that they can be combined with information provided by conventional scans. Following the advent of ultrafast techniques, functional MR imaging initially confined to research has gradually been introduced into clinical practice. This paper briefly described the physical principles underlying the diffusion and perfusion techniques and their main clinical applications.
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Xibilia, Arturo, and Santo Di Nuovo. "La ricerca della "prova" nell'abuso sessuale sui minori e il ruolo della psicologia: nodi critici emersi nella seconda revisione della Carta di Noto." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 1 (May 2012): 91–102. http://dx.doi.org/10.3280/mal2012-001007.

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Muraccini, Renzo. "Come il sale, le azioni "fuori dall'ordinario" sono ingredienti indispensabili nel trattamento dei pazienti borderline." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (April 2011): 103–21. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2011-001008.

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L'autore focalizza l'attenzione sulla particolare modalitŕ di presa in carico di pazienti con disturbo borderline di personalitŕ in un Centro di Salute Mentale. A partire da tre diverse storie cliniche viene sottolineata l'importanza di alcune "azioni" che spesso possono apparire come una "fuoriuscita dal setting istituzionale" ma che si rendono necessarie per la presa in carico di questi pazienti: portatori di storie "traumatiche" nelle loro relazioni primarie, instancabili, faticosi, in una parola "stabili nella loro instabilitŕ". Queste azioni costituiscono il sale - inteso come ingrediente necessario nella relazione terapeutica - e rispondono alla necessitŕ, insita nell'organizzazione borderline, di sperimentare sia in modo ambivalente e contradditorio la "presenza concreta e agita" del terapeuta e la "prova" della fiducia nei suoi confronti. Questa particolare modalitŕ di relazione richiama il concetto di "now moment" che Stern individua come "elementi" indispensabili di "svolta" nella relazione terapeutica, co-creati e co-vissuti e che aprono ad un nuovo orizzonte terapeutico perché contengono implicitamente l'esperienza della "fiducia" e della "comprensione empatica" da parte del terapeuta. Questa modalitŕ di presa in carico che pone al centro la "ricerca attiva di questo tipo di esperienza" si realizza non solo attraverso una relazione individuale ma richiede un Gruppo multidisciplinare che operi pur nelle diversi funzioni in modo analogo e condivida una idea comune del paziente e del modo di prenderlo in cura: il "sale" viene contenuto in ogni tipo di relazione e pone l'operatore e i servizi davanti al problema sia delle caratteristiche della sua persona che dell'organizzazione dei Servizi come elementi indispensabili per poter realizzare una siffatta presa in carico.
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Marri, Marcello. "Valutazione e terapia del dolore nel disabile grave." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 3 (April 2012): 49–54. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2010-003008.

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Negli ultimi anni la ricerca di laboratorio e quella clinica hanno aperto nuovi scenari nella fisiopatologia del dolore, permettendo un'approfondita comprensione di numerosi eventi presenti nella persona sofferente. La trasformazione del dolore da "sintomo-segnale d'allarme" caratteristico dell'evento acuto in una vera e propria sindrome "dolore-malattia" caratteristica del quadro cronico č in funzione della "persistenza nel tempo" o della "alta intensitŕ non controllata". All'evoluzione temporale del dolore č associato l'impatto negativo sulla persona. Differenze di ordine neurofisiologico, neuropsicologico e comportamentale giustificano la distinzione dolore acuto-sintomo/dolore cronico-sindrome [4]. Queste scoperte, insieme ad una nuova sensibilitŕ culturale che si č fatta strada nella societŕ civile, hanno permesso a molti operatori sanitari di porre il dolore al centro dell'attenzione della loro attivitŕ assistenziale. Pertanto si sono predisposti e vengono seguiti in molti Centri di cura protocolli e/o procedure che prevedono l'utilizzazione di scale per la valutazione dell'intensitŕ percepita del dolore o della inabilitazione che ne consegue e per la misurazione della componente affettiva, in diversi tipi di soggetti e/o in diversi quadri patologici, utilizzando, come nel caso dei neonati/lattanti o di condizioni cliniche estreme (coma farmacologico), il rilievo del cambiamento di alcuni parametri vitali o fisiologici. Queste scale possono essere distinte, semplificando e dal punto di vista della modalitŕ di "somministrazione", in due gruppi: quelle di Autovalutazione e quelle di Eterovalutazione. Numerose équipe hanno lavorato per trovare i segni comportamentali e fisici idonei a reperire e misurare il dolore nel bambino con disabilitŕ complessa e che non puň esprimersi verbalmente [3]. In Francia l'équipe dell'Ospedale "San Salvadour" (Hyčres) ha messo a punto una scala di 10 item, la DESS (Douleur Enfant San Salvadour), sul modello della DEGR (Douleur Enfant Gustave Roussy). I 10 punti si riferiscono alle modificazioni, in presenza di dolore, di segni neurologici abituali [2]. Un gruppo canadese ha messo a punto e validato una lista di 30 item molto semplici (pianto, grido, gemito, smorfia ecc.) che non necessita di conoscenza preliminare del bambino con disabilitŕ: č la NCCPC (Non-Communicating Children's Pain Checklist) [1]. Per trattare il dolore abbiamo a disposizione due approcci: cercare di interferire con il Sistema Eccitatorio filtrando o inibendo la trasmissione del messaggio "dolore" o rinforzare il Sistema Inibitorio. I mezzi a disposizione per ridurre il dolore sono numerosi e complementari. Per ottenere buoni risultati č sovente necessario associarne molti.
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Italia, Paola. "Il romanzo digitale:." Textual Cultures 12, no. 2 (August 29, 2019): 57–70. http://dx.doi.org/10.14434/textual.v12i2.27688.

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L’articolo propone una riflessione sullo stato dell’arte del romanzo italiano nel mondo digi- tale svolta attraverso l’analisi dei testi in prosa della modernità presenti nel portale Biblio- teca Italiana e affronta i casi di studio di Manzoni, Pirandello e Tozzi, per analizzare tre progetti complementari e diversi di edizione cartacea e digitale, e di interazione tra ricerca accademica, istituzioni bibliotecarie ed editoria. I casi mostrano come il romanzo, per la sua polifonia, le sue dinamiche genetiche, la sua contaminazione con le arti visive e drammati- che, richieda una infrastruttura digitale che metta in relazione tutti questi aspetti tra loro, anche in chiave didattica, costituendo un banco di prova della necessaria trasformazione dell’edizione critica digitale in un sito di ricerca e conoscenza dei testi e dei loro autori. This article proposes a reflection on the state of the art of the Italian novel in the digital world carried out through the analysis of modern prose texts in the website BibliotecaItaliana.it, examining the case studies of Manzoni, Pirandello, and Tozzi, and in particular three com- plementary projects and several digital editions as well as interactions among academic rese- arch, institutions, librarians, and publishers. The case studies show how the novel — thanks especially to its polyphony, its genetic dynamics and contamination with the visual and dra- matic arts — requires an infrastructure that also links all these aspects from an educational point of view. The novel may be considered as a testing ground for the necessary transforma- tion of the digital critical edition into a “knowledge site” of texts and their authors.
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TOMMASI, Francesco Valerio. "G. BANHAM, D. SCHULTING AND N. HEMS (A CURA DI), THE BLOOMSBURY COMPANION TO KANT, BLOOMSBURY, LONDON-NEW DEHLI-NEW YORK-SYDNEY 2015, 432 PP." Estudos Kantianos [EK] 4, no. 02 (January 25, 2017): 219–22. http://dx.doi.org/10.36311/2318-0501.2016.v4n2.16.p219.

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È nota la tesi di Hegel secondo cui non è possibile qualcosa come una introduzione alla filosofia; la condizione di chi vuole apprendere questa disciplina sarebbe infatti analoga a quella di colui che impara a nuotare: è assurdo pensare di poterlo fare senza entrare in acqua. Anche per la filosofia, dunque, bisognerebbe confrontarsi senza mediazioni con il pensiero e con la tradizione. Ciò appare tanto più vero nel caso dello studio della storia della filosofia e del pensiero di un autore. Infatti è evidentemente paradossale avvicinarsi agli scritti di qualcuno senza leggerli. Ogni sintesi o parafrasi risulta problematica, in quanto immediatamente riduttiva. Solo il confronto analitico con i testi può rendere ragione in modo adeguato di una proposta teorica, dei suoi dettagli, delle sue sfumature e anche delle sue eventuali difficoltà, incongruenze o dei mutamenti di opinione nel tempo – per cui è altresì inevitabile, per familiarizzare con un pensiero, affrontarlo nella sua completezza. Ad una comprensione piena è poi ovviamente necessaria anche la lettura dei testi in lingua originale. Così, il tenere corsi di lezioni, o forse, ancor di più, il lavorare alla stesura di traduzioni, si presentano sovente come i mezzi migliori per entrare veramente in confidenza con la proposta di un autore: lezioni e traduzioni rappresentano infatti contesti nei quali la comprensione è messa alla prova dalla necessità di restituzione ad altri. Ma la conoscenza diretta e complessiva dei testi, anche nella lingua originale, ancora non basta. Solitamente è anche indispensabile avere familiarità con le opere del contesto, e dunque con le fonti e con gli interlocutori. Infatti, il significato di alcune questioni e di molti termini anche tecnici non può altrimenti essere chiarito.
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Bignamini, Angelo A. "La persona centro e misura di ogni sistema sanitario." Medicina e Morale 51, no. 1 (February 28, 2002): 81–99. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2002.713.

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L’organizzazione sanitaria è l’insieme delle strutture, funzioni e responsabilità che dovrebbe garantire l’adeguata gestione della sanità in un ambito definito. I soggetti coinvolti nel sistema sanitario sono le persone afferenti (sane e malate); gli operatori (medici e operatori sanitari non medici); l’ambito in cui esso viene attuato (società). Essa è quindi il punto di incontro di tre realtà eminentemente umane: la medicina, l’etica, la società. I requisiti per un’adeguata organizzazione sanitaria implicano perciò la coesistenza dei principi fondamentali della medicina, dell’etica, della convivenza sociale. La medicina pone al suo centro il bisogno dell’essere umano che incontra il limite ai propri diritti nativi alla vita (cioè la morte) e alla salvaguardia di salute e integrità (cioè la malattia). La convivenza sociale impone la ricerca di un equilibrio tra i bisogni di ciascuno e la capacità di risposta della collettività nel suo complesso, incluse anche le capacità spontanee di aggregazione e di servizio, secondo priorità dettate dalla natura del soggetto del bisogno (la persona umana malata) e non pregiudizialmente definiti dall’osservatore. L’etica tutela i diritti nativi del soggetto (quoad justum), quindi determina procedure coerenti con la natura di quanti implicati nella progettazione e gestione dell’organizzazione sanitaria. In un approccio bioetico ontologicamente fondato, i criteri primi sono quelli che si riferiscono ai soggetti autonomamente esistenti, quindi alle persone. Subordinati e dialoganti con questi sono i criteri secondi, cioè quelli relativi alle entità per sé non esistenti se non in dipendenza dell’essere dei soggetti autonomi: la società e, in ulteriore subordine, il “governo”, sia esso regionale, sia nazionale. Esistono visioni alternative, nelle quali i criteri principali sono invece quelli, di stampo illuminista, relativi alla “collettività”, allo “stato”, cui si debbono subordinare i singoli “individui”. Già l’utilizzo di “individuo” contrapposto a “persona” mette in luce come questo approccio sia ideologico (basato su ipotesi astratte definite a priori) anziché scientifico (basato sull’osservazione della realtà). I due approcci originano sistemi organizzativi della sanità contrapposti tra loro, con ruoli diversi anche per gli operatori e soprattutto per il medico. Nel modello illuminista di stato etico gli strumenti matematico-statistici e matematico- economicisti (DRG, EBM, linee guida) diventano gabbie interpretative (ideologiche) della realtà. Nel modello sociale tutti gli strumenti disponibili vengono impiegati come uno dei mezzi possibili, insieme a scienza, coscienza e compassione, per descrivere la complessa realtà della singola persona che si pone in relazione con il medico portando i propri bisogni di salute, espressi ed inespressi. Secondo la bioetica personalista il criterio giustificante di qualunque “sistema” e qualunque “organizzazione”, inclusa l’organizzazione della sanità, è il “bene” di tutti i soggetti (malati e operatori con pari dignità), che si manifesta nel rispetto dei loro diritti, primo fra tutti il diritto alla difesa di vita e integrità, alla salvaguardia della salute, al rispetto dei criteri morali e religiosi di ciascuno. In questo contesto la persona rimane l’elemento centrale di riferimento della “organizzazione”, il rispetto della natura della persona rimane la misura della sua validità, la possibilità del “bene” della persona resta il criterio di valore. Esperienze in atto con questa visione non sembra siano, peraltro, meno efficienti di quelle basate sulla visione opposta. In questo contesto il medico, essendo l’operatore più prossimo al soggetto, ha però anche la responsabilità di agire come difensore dei diritti del malato (funzione etica) nei confronti del sistema organizzativo, anziché essere semplicemente un “fornitore di servizi”, dato che la salute non può essere ricondotta a “prodotto” o “servizio”, né può comprimersi nella definizione di “cliente” o “utente” la persona malata.
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Calidoni, Paolo, Filippo Dettori, Giusy Manca, and Luisa Pandolfi. "Special education teachers in training and ethical competence development. An exploration at the University of Sassari." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no. 2 (July 31, 2021): 64–77. http://dx.doi.org/10.36253/form-10442.

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In school contexts, ethical competences are crucial in order to make the teacher able to manage the class dynamics and the relationships with families and colleagues. These competences are all the more necessary to the special education teacher. These competences are neither specified nor defined at regulatory and teacher training level; nevertheless, they are transversally present in many of the skills required to the special education teacher. This paper describes an exploratory research carried out at the University of Sassari in the context of a national research project on moral education in lower secondary school. The aforementioned exploratory research aims to assess the point of view of special education teachers during their training, in order to define adequate training strategies for the development of ethical, reflective and argumentative skills. On the basis of the results, guidelines were set for a training course that is being currently in test phase. Insegnanti di sostegno in formazione e sviluppo della competenza etica. Un’esperienza presso l’Università di Sassari Nel contesto scolastico la competenza etica dell’insegnante si configura come una competenza molto importante per la gestione delle dinamiche della classe e dei rapporti con le famiglie e con i colleghi. Particolare rilevanza assume per l’insegnante specializzato per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità. I decreti ministeriali non individuano in modo esplicito questa competenza, che appare come trasversale a molte delle abilità considerate centrali per il profilo dell’insegnante di sostegno. Il presente contributo descrive una ricerca esplorativa realizzata presso l’Università di Sassari, nell’ambito di un PRIN sull’educazione morale nella scuola secondaria di primo grado, che ha la finalità di ascoltare il punto di vista degli insegnanti di sostegno in formazione per definire adeguate strategie formative per lo sviluppo di competenze etiche, riflessive ed argomentative. Gli esiti emersi sono alla base di un percorso formativo in corso di ’prova’ sul campo.
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Miccoli, Paolo, and Maria Teresa Venturi. "PER UN MUSEO MULTIMEDIALE DELLA LINGUA ITALIANA. PARTIRE DAL VISITATORE: UNA PRIMA INDAGINE SULL’INTERESSE PER LO SPAZIO LINGUISTICO ITALIANO." Italiano LinguaDue 14, no. 1 (July 28, 2022): 833–60. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/18330.

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L’articolo presenta i primi risultati di un’indagine sull’interesse della popolazione per i diversi aspetti dello spazio linguistico dell’italiano, condotta attraverso la somministrazione di un questionario a un campione di circa 1200 intervistati. L’obiettivo della ricerca è stato quello di individuare quali argomenti suscitavano un maggiore coinvolgimento del pubblico, in vista della creazione di una sezione sullo spazio linguistico per il Museo multimediale della lingua italiana (MULTI). Il questionario, che ha previsto diverse fasi di lavoro (intervista agli esperti, pretest, questionario finale, campionatura e diffusione), è stato strutturato al fine di condurre un’analisi descrittiva con mezzi statistici. I dati rilevati mediante il questionario hanno permesso di individuare quali sono i temi di maggiore e minore interesse per il pubblico, rendendo evidente la necessità di attuare una strategia divulgativa differenziata sia per visitatori sia per argomenti. I temi sui quali si è concentrato maggiormente l’interesse del pubblico sono stati da un lato, per quel che riguarda lo spazio “interno” alla penisola, le diverse manifestazioni dei dialetti (testimonianze letterarie e artistiche, nuovi ambiti d’uso del dialetto), dall’altro, rispetto allo spazio “esterno” (quello dell'italiano nel mondo), gli italianismi più amati all’estero, la lingua degli emigrati e quella degli immigrati. Le conclusioni di questa indagine permettono di immaginare la sezione del MULTI dedicata allo spazio linguistico italiano come uno spazio digitale dialogico e inclusivo, costruito mettendo al centro il visitatore e i suoi interessi. For a multimedia museum of the Italian language. Starting with the visitor: an initial survey of interest in the Italian language space The article presents the first results of a survey about the interest of Italians in various linguistic aspects of the Italian language. The survey was conducted using a questionnaire, with a sample of about 1200 respondents. The aim of the study was to identify a list of attention-grabbing topics, in order to develop a section of the Multimedial Museum of the Italian Language (MULTI) dedicated to linguistics. The questionnaire, which consisted of different work phases (interviews with experts, pretest, final questionnaire, sampling and dissemination), was structured in order to conduct a descriptive analysis with statistical means. The data collected through the questionnaire identified the issues that aroused more or less interest among the target audience, highlighting the need for customized digital dissemination strategies according to visitors and topics. Some topics emerged as particularly attractive for the audience: in regards to the “inside” space, the most appreciated theme was the world of dialects (especially the literary and artistic production and the new uses of dialect); for the “external” space (that of Italian in the world), respondents regarded the “Italianisms”, the language of emigrants and that of immigrants, as the most interesting issues. The conclusions of this survey allow us to imagine the section of the MULTI dedicated to the linguistic space of Italian as a dialogic and inclusive one, which puts the visitor and his/her creativity and own interests at the core.
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