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Дисертації з теми "Mercato artistico"

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1

CODIGNOLA, FEDERICA. "Mercato dell'arte e prodotto artistico contemporaneo." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano - Bicocca, 2006. http://hdl.handle.net/10281/46013.

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Анотація:
The author agrees with the current hypothesis, namely, that the contemporary art market can be examined from an economic perspective, by using analytical instruments that are typical of the management and marketing sciences. It is a fact that the evolution of the artist-as-artisan towards the artist-as-creator is based upon the concept of the non-retribution of the creative act. (The latter is described as the artist's intimate expression.) This fact, however, does not prevent the result of such a creative act from becoming the object of a monetary exchange and being assigned a price tag. The author then accepts that, when compared to other products, the artistic product is unique due to the subjectivity of its value. In this framework, she examines the laws regulating the contemporary art market and the behavioral patterns of its actors -- the creative, production, and exchange levels, the promotion of the artists' activity, the networks of often conflicting individuals and institutions. Still, she is well aware that, far from being stable, the contemporary art market is still deeply influenced by evolving mechanisms that aim towards an overall simplification. The typical features of the contemporary art market significantly enrich the scope of the management and marketing sciences. Their analytical instruments, however, remain of fundamental value even for the contemporary art market, in spite of the fact that they normally take for granted homogeneous market conditions which are not so in the contemporary market. The author concludes that any examination of the contemporary art market must focus on its special features and be wary of concepts and frameworks normally used for manufactured products (efficacy, competition, well-being). According to the authors, these special features are the results of values and criteria that are peculiar but not irrational, of subjective but not arbitrary judgments, and of irregular but non incomprehensible dynamics. The author also examines how globalization influences the contemporary art market. She singles out phenomena such as democratization, superimposition, enlargement, and approximation as the more evident results of such an interaction. By well using the analytical instruments of the management and marketing sciences, the author shows the innovative dimensions of the contemporary art market and identifies its institutional and organizational needs. Finally, the author points to the ways in which the contemporary art market tries to enlarge its scope by reaching out to new consumers.
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2

Costenaro, Giorgia <1990&gt. "Una ricostruzione del mercato artistico ferrarese del Seicento." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/5863.

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Анотація:
L'elaborato si propone di analizzare il mercato artistico nella città di Ferrara nel corso del Seicento. Dopo aver illustrato le possibili difficoltà della ricerca, si sono accennati i risultati ottenuti nello studio del mercato artistico italiano nel Seicento grazie alle approfondite analisi di alcuni studiosi come Ago, Guerzoni, Cecchini, Borean e Goldthwaite. Da questa breve antologia è possibile chiarire la situazione delle principali città italiane. Queste analisi hanno costituito la cornice da cui si è partiti per tracciare le linee generali per ricreare il contesto storico, sociale ed economico della città di Ferrara in un momento di crisi politica come il passaggio dal governo degli Estensi a quello papale attraverso i cardinali legati. Si è cercato di illustrare la composizione sociale e le dinamiche inerenti alla classe media, mettendo in luce le principali differenze ed analogie con le altre città italiane. Il capitolo successivo è stato dedicato all'analisi dei documenti: grazie allo spoglio di alcuni inventari conservati nell'archivio notarile di Ferrara si è cercato di ricostruire da chi era composta la domanda, cosa fossero le collezioni, cosa contenessero, cosa ricercassero sul mercato non solo gli aristocratici, ma anche i borghesi; quali soggetti prediligessero, quali fossero i prezzi correnti. L'ultimo capitolo tenta di discutere la formazione del prezzo tra arte e artigianato, le strategie di pricing riguardo alla pittura, i guadagni, i costi di produzione e la catena del valore. Insieme a ciò si è inteso fornire una panoramica sulle condizioni e le circostanze della compravendita. Si è inoltre illustrato il rapporto tra copie e originali nel contesto prima generale poi ferrarese, ricordando come venissero disposti e allestiti nelle abitazioni del tempo.
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3

Torti, Giorgia <1994&gt. "Metodi di costruzione di indici di prezzo per il mercato artistico: un’applicazione al mercato dell’arte contemporanea italiana." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15162.

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Анотація:
Il progetto di tesi si pone l’obiettivo di analizzare i metodi per la costruzione di indici di prezzo nel mercato dell’arte. Una prima parte dell’elaborato presenta ciascun metodo da un punto di vista tecnico, avvalendosi di riferimenti a significativi studi che hanno sfruttato le potenzialità delle metodologie per meglio comprendere l’andamento del mercato e le caratteristiche dell’investimento nei beni artistici. Una maggiore attenzione è posta sulla tecnica di regressione, alla base della costruzione di indici di prezzo attraverso il metodo delle vendite ripetute e quello di regressione edonica. Quest’ultimo verrà esaminato più in dettaglio in quanto applicato nella successiva analisi empirica. Una rassegna degli studi scientifici che hanno utilizzato la tecnica di regressione edonica per costruire indici di prezzo nel mercato artistico e un confronto sulle modalità di implementazione del metodo, consentiranno di approfondire il tema. Nella seconda parte della tesi si predispone un’applicazione della tecnica di regressione edonica al mercato dell’arte contemporanea italiana nell’arco temporale 2007-2017. Lo scopo è di analizzare l'andamento dei prezzi nel settore e verificare l'influenza di alcune variabili sugli stessi, sulla base di un campione di dati precedentemente selezionati e inseriti in un ampio database rappresentativo del segmento di mercato.
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4

Paruzzo, Valeria. "Il mercato e il collezionismo di dipinti antichi nella Venezia austriaca (1815-1866)." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2022. http://hdl.handle.net/11572/354942.

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Анотація:
La tesi è uno studio sul commercio e sul collezionismo di dipinti antichi a Venezia durante la seconda e la terza dominazione austriaca (1815-1848 e 1849-1866). Si è proposta in apertura una prima analisi organica dello sviluppo delle iniziative di tutela del patrimonio artistico mobile della città. Si sono ripercorse, avvalendosi di fonti archivistiche, le difficoltose negoziazioni del Governo veneto con Vienna che portarono all’introduzione del divieto all’esportazione di opere d’arte nel 1818. Di quest’ultimo si sono esplorate le criticità di formulazione e applicazione, in particolare in merito all’incapacità istituzionale di prevenire il sempre più diffuso commercio illecito di dipinti. La possibilità di acquistare a Venezia molti dei quadri entrati in possesso del Demanio, ma anche dipinti da antiche collezioni cittadine in via di disgregazione, oltre a pitture che arrivavano dall’entroterra e dall’estero, ben si conciliava con l’alta domanda da parte di compratori esteri (collezionisti, agenti, direttori di nuovi istituti museali) che, arrivati in laguna, conclusero importanti acquisizioni. Investendo nell’affitto di sedi prestigiose e nell’acquisizione di opere di qualità, emergenti figure di antiquari misero in campo diverse strategie commerciali ed esercitarono una forte influenza sulle vicende critiche, collezionistiche e conservative delle opere da loro raccolte. Si sono ricostruite nel dettaglio le modalità di esportazione e trasporto delle opere d’arte dalla laguna in tutta Europa. Anche per quanto riguarda il collezionismo di dipinti nel periodo asburgico si presentano nella tesi primi appunti per un più ampio programma di ricerca. Le numerose informazioni reperite su singole personalità di importanti antiquari, collezionisti e intermediari finora poco indagate sono confluite in dodici schede di approfondimento che mettono a fuoco le loro biografie e le specifiche vicende collezionistiche e conservative delle opere in loro possesso. Conclude il lavoro un regesto delle richieste di esportazione dal 1829 al 1860.
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Zanatta, Irene <1986&gt. "Il contratto di lavoro artistico e questioni di mobilità dei musicisti in Italia e in Europa : riflessioni sul mercato della musica dal vivo, oggi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1913.

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6

Toffali, Eva <1989&gt. "Strategie e dinamiche commerciali di Alessandro Contini Bonacossi: per un'analisi delle provenienze nel quadro del mercato artistico tra Italia, Europa e America nel '900." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6683.

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Анотація:
Nel mare magnum degli studi sul fenomeno collezionistico e mercantile del ‘900, manca una ricostruzione coerente dell’attività di uno dei suoi maggiori protagonisti: Alessandro Contini Bonacossi. Questo elaborato, partendo dalla ricostruzione biografica condotta nella mia tesi triennale, si pone l’obiettivo di colmare tale lacuna. Si sono rintracciate le opere passate nelle mani del mercate, ristabilendone le provenienze, accertate attraverso lo spoglio di cataloghi di collezioni, mostre, aste e attraverso il vaglio di archivi fotografici e di documenti conservati all’Ufficio Esportazioni di Firenze e all’ACS di Roma. I dati emergenti sono stati inseriti in tabelle geografiche e cronologiche, da cui sono stati tratti dei grafici che permettono di visualizzare l’andamento degli affari del Contini. Si sono poi analizzati gli aspetti paralleli al fenomeno mercantile-collezionistico (critica d’arte, restauro, falsificazione) e i contesti suggeriti da luoghi, tempi e metodi riferibili agli acquisti. Il quadro, designato attraverso memorie di antiquari, bibliografia ad essi relativa, riviste e cronache del tempo, si rivela, seppur in frenetico mutamento, fondamentale per inquadrare l’attività del mercante. Si propone infine un abbozzo di catalogo delle opere passate nelle mani dei Contini, che tralascia la questione attribuzionistica e iconografica, non fornendo, data la quantità dei pezzi, una bibliografia aggiornata, ma indica tutti gli strumenti per accertare le provenienze delle opere.
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7

Tanduo, Alberto <1991&gt. "L’INNOVAZIONE ARTISTICA E IL SUO PERCORSO TEMPORALE NEL MERCATO DELL’ARTE." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6171.

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Анотація:
1. Creatività – innovazione – invenzione 2. Cos’è un’innovazione nell’arte (come nasce, come si distingue, come riconoscerla, da cosa può essere composta-materiali o concetti ecc-, come si valuta economicamente) e cosa non può essere considerato come innovativo 3. Quando un’innovazione viene riconosciuta e qual è il suo ciclo di vita 4. Il calcolo del valore 5. Andamento economico di un’innovazione artistica in relazione alla vita dell’autore 6. Quando e se un’innovazione diventa un movimento 7. Caratterizzazione del mercato dell’arte 8. Percorso storico delle innovazioni artistiche nel passato (casi reali presi in considerazione e analizzati)
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8

Di, Lenardo Isabella <1979&gt. "Artisti-mercanti-collezionisti : il ruolo delle comunità fiamminga e tedesca a Venezia nelle dinamiche artistiche della prima età moderna." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3007.

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Анотація:
Alcuni mercanti e agenti d’arte che facevano parte della comunità fiamminga e tedesca che risiedevano a Venezia ma erano in continuo movimento lungo le rotte commerciali tra il Nord e il Sud d’Europa, furono figure decisive per gli scambi artistici tra l’ultimo quarto del XVI secolo e il primo Ventennio del XVII. Questo studio ha indagato, proponendosi anche metodologicamente in modo nuovo, come la trama del network internazionale di cui questi mercanti, fini collezionisti e agenti d’arte facevano parte, sostanziasse la circolazione di artisti e opere d’arte. Grazie al focus su alcuni casi studio di pittori che giungevano in Italia per compiere il tradizionale percorso di apprendimento, è stato possibile ricondurre dati documentari inediti, e altri già acquisiti dalla storiografia artistica, in un nuovo quadro coerente di relazioni sociali, culturali, più specificatamente artistiche.
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9

Gaetani, Vanessa <1996&gt. "Turismo Astronomico: analisi di un mercato turistico di nicchia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20997.

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Анотація:
Il turismo è uno dei settori più trainante di tutte le economie mondiali, ma è anche in continua espansione. Infatti, in questi ultimi decenni sono nate diverse nuove forme di turismo che hanno sempre più attirato l’attenzione di tutti i viaggiatori e turisti. In questa tesi, però, andremo a concentrarci solamente su uno di queste nuove forme, ovvero il Turismo Astronomico, anche detto, in maniera più tecnica, Astroturismo. Diventato molto popolare, soprattutto nel 2019, può essere complementare ad un’offerta turista ecosostenibile, in quanto le persone che decidono di organizzare un viaggio in luoghi in cui sia possibile dormire sotto un cielo stellato, in cui vi sia la quasi totale assenza di inquinamento luminoso, le porta consapevolmente nella natura, a stare in luoghi secchi, aridi, desertici pure, luoghi in cui l’attività dell’uomo sia limitata. Nei consumatori di oggi la qualità dell’ambiente, l’ecosostenibilità anche da parte delle strutture, sono temi fondamentali, vi è più consapevolezza, soprattutto dal punto di vista del turismo, perché è quello che sta venendo più ricercato. Ecco perché le Nazioni, l’Unione Europea e l’Unesco si sono preoccupati di creare delle certificazioni di Dark Sky Places: un aiuto per mantenere inalterati certi luoghi, per limitare l’inquinamento luminoso e per permettere a tutti i viaggiatori, amanti delle stelle e dell’universo, di trovare località che soddisfino i loro bisogni e desideri. Infine, questa tesi andrà a valutare una possibile nuova forma di Astroturismo, ossia il Turismo Spaziale, in quanto si sta sentendo molto parlare del fatto che i turisti potrebbero viaggiare nello spazio, alloggiare in un hotel-navicella e vivere un’esperienza fuori dal comune, dal normale, un’esperienza anche molto costosa, quindi non a portata di tutti.
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Briguori, Giulia <1996&gt. "Ranking, branding e visibilità degli artisti nel mercato dell'arte contemporanea globale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17671.

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Анотація:
Il focus di questo elaborato è costituito dall’artista, figura centrale del mercato dell’arte contemporanea globale. Dopo una prima parte di carattere teorico scaturita dalla letteratura presa in esame, nel terzo ed ultimo capitolo verrà compiuta un’analisi empirica riguardante gli artisti selezionati dalle gallerie partecipanti alla fiera di Art Basel del 2017. Il primo capitolo è dedicato alla selezione, al branding e alla valutazione degli artisti attraverso gli strumenti di ranking. Verrà quindi analizzato come il processo di ottenimento dello status di artista sia variato nel tempo e quali sono gli attori deputati alla sua selezione, con particolare riferimento al ruolo di mediazione e promozione dei nuovi artisti da parte delle gallerie. Infine, l’ultima parte del capitolo è riservata agli strumenti di ranking aventi l’obiettivo di valutare la visibilità degli artisti all’interno del sistema artistico internazionale. Il secondo capitolo è rivolto all’esamina della figura dell’artista nel mercato dell’arte globale. Dopo una prima parte dedicata alla segmentazione verticale dell’artista all’interno del mercato, alla luce del fenomeno di globalizzazione e dell’importanza della partecipazione al network artistico esteso su scala mondiale verrà dato spazio al ruolo delle gallerie nella promozione internazionale dell’artista. Sarà trattato il fenomeno delle fiere d’arte, con particolare riferimento ad ArtBasel e alle sue consorelle di Miami e Hong Kong, che per le gallerie partecipanti e gli artisti da esse scelti costituiscono un evento di fondamentale importanza per l’ottenimento di visibilità internazionale. Il terzo capitolo è volto a un’analisi empirica dei dati anagrafici (nazionalità, età, genere) degli artisti selezionati dalle gallerie che hanno esposto alle tre fiere sopra citate nell’anno 2017 e all’osservazione del loro punteggio medio ottenuto nel triennio 2016-2018 nella classifica stilata dalla piattaforma Artfacts.net. L’ipotesi che sta alla base dell’analisi è che, come molti studiosi hanno rilevato, nonostante a partire dagli anni Novanta il mercato dell’arte si sia espanso anche in paesi non occidentali e la presenza degli artisti si sia diversificata, sia ancora riscontrabile la prevalenza di una struttura caratterizzata dal duopolio formato da Stati Uniti e Europa.
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Torres, Agnese <1995&gt. "Diversità e visibilità degli artisti nel mercato dell’arte contemporanea globale: Il caso di Art Basel." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17707.

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Анотація:
Il presente elaborato si pone l’obiettivo di indagare il tema della diversità culturale e della valorizzazione degli artisti all’interno del mercato dell’arte contemporanea. In particolare, vengono analizzati e discussi gli aspetti della provenienza geografica e del genere. La prima parte della tesi è dedicata ad una recensione della letteratura. Partendo dal concetto generale di diversità e dai suoi sviluppi recenti, mi concentro successivamente sulla sua dimensione geografica, considerabile come un indice di diversità culturale. La letteratura in materia è sostanzialmente suddivisa in due correnti. La prima sostiene che il mercato, attraverso i fenomeni di globalizzazione ed internazionalizzazione, abbia ormai assunto l’aspetto di un unico mercato globale in grado di offrire pari opportunità per ogni individuo che voglia parteciparvi; fanno parte di questa i contributi di Waters (2001), Crane (2015) e Yogev ed Ertug (2015). La seconda corrente, in cui si inseriscono i contributi teorici ed empirici di studiosi quali Bourdieu (1999), Velthius (2013) e Quemin (2008; 2013), sostiene invece che il mondo dell’arte sia ancora ampiamente squilibrato in favore di una ristretta minoranza di Paesi prettamente occidentali. Successivamente, l’attenzione è posta sul concetto di diversità di genere, un tema ancora molto spinoso nel mondo della cultura. Anche in questo caso vengono discussi ed analizzati i contributi teorici ed empirici di coloro che sostengono che le donne producano arte sistematicamente inferiore in termini di qualità rispetto alla controparte maschile (Cowen, 1996; Thorton, 2008) e che, per esempio, per questa ragione esse riescano raramente a raggiungere elevati prezzi di aggiudicazione d’asta. A queste teorie vengono contrapposti studi teorici ed empirici che, invece, sostengono come una sotto-rappresentanza del genere femminile sia spesso motivata da pregiudizi ed istanze storiche e sociali, piuttosto che da differenze biologiche. La seconda parte della tesi studia dal punto di vista empirico come, all’interno della fiera internazionale d’arte contemporanea più importante, Art Basel, sia stato effettivamente raggiunto un grado di diversità tale per cui artisti uomini e donne provenienti da ogni regione del mondo godano delle medesime opportunità e visibilità attraverso le gallerie che li rappresentano. Attraverso l’elaborazione dei dati raccolti sul sito ufficiale di Art Basel ed integrati con ulteriori informazioni reperite in rete riguardanti gli artisti e le gallerie presenti all’edizione 2018 di Basilea, pongo particolare attenzione alla distribuzione geografica degli artisti e delle gallerie che li rappresentano, nonché sul processo di internazionalizzazione di queste ultime, e sulla distribuzione di genere tra artisti e galleristi. I risultati ottenuti e discussi alla luce della letteratura precedentemente analizzata, puntano a un effettivo squilibrio di genere e di distribuzione geografica. Le conclusioni suggeriscono ulteriori piste di ricerca.
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Paolini, Maria-Maddalena <1980&gt. "Tra acquisizioni e vendite: mercato, collezionismo e dispersione di raccolte d’arte tra Pesaro e Roma dal diciassettesimo al diciannovesimo secolo." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10355.

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Анотація:
La tesi raccoglie i risultati delle indagini sul patrimonio artistico privato pesarese, andato quasi completamente disperso tra XIX e XX secolo. Il caso di Pesaro appare significativo in una prospettiva di ricerca non locale in quanto città che, per la propria dislocazione geografica e per la presenza del porto, si è trovata nei secoli passati ad avere un ruolo rilevante, anche per tutto l’entroterra delle Marche settentrionali, in ambito commerciale, economico e culturale. Le ricchezze mercantili hanno favorito un certo tipo di collezionismo che ha riguardato diverse classi sociali e non solo le principali famiglie aristocratiche. Pesaro, dopo la devoluzione del ducato di Urbino allo stato della Chiesa del 1631, ha vissuto un periodo che è sempre stato letto sotto la lente della “decadenza” economica e culturale; ma gli studi più recenti, e questa mia ricerca, dimostrano invece una situazione molto più complessa, soprattutto per quanto riguarda la circolazione di opere d’arte in città. Dalla ricerca effettuata risultano scambi fecondi, e mai interrotti, tra la capitale dello Stato pontificio e Pesaro, con opere che si sono mosse nei secoli tra le due città in due direzioni, sia in entrata che in uscita. Pesaro vanta una salda tradizione collezionistica che affonda le radici negli ambienti legati ai Della Rovere e, ancora prima, alla raffinata corte sforzesca. Ogni famiglia appartenente alla nobiltà aveva una propria raccolta e una galleria che arricchivano i sontuosi palazzi del centro. La presenza di immagini è testimoniata però anche nelle abitazioni più modeste e non aristocratiche. La storiografia artistica locale non è ricca di notizie sulle collezioni private, per cui, sono stati indispensabili i documenti inediti ricavati dalle indagini archivistiche condotte presso l’Archivio di Stato di Pesaro, l’Archivio Centrale dello Stato di Roma, l’Archivio di Stato di Firenze, il fondo antico della Biblioteca Oliveriana di Pesaro. Presso l’Archivio di Stato di Pesaro, fondamentali per testare la situazione generale in epoca preunitaria della diffusione di immagini nelle abitazioni private anche più modeste, sono gli inventari post-mortem. Negli elenchi dettagliati dei beni molto spesso compaiono dipinti, nella maggior parte dei casi di carattere religioso e quindi legati alla sfera della devozione privata. I quadri sono registrati come elementi comuni dell’arredo di interni e, in questo caso, più spesso sono descritti dipinti a soggetto profano. A volte le immagini citate sono materiale di lavoro, se così può essere definito, appartenente a artisti e artigiani. Quasi sempre si hanno indicazioni generiche: il soggetto e, più raramente, il supporto e le dimensioni. Le attribuzioni agli autori sono quasi inesistenti, mentre queste diventano preponderanti negli inventari relativi alle raccolte più corpose e strutturate delle famiglie nobili.In controparte a questa attività di reperimento e raccolta di dipinti si rileva invece una sorta di emorragia irrefrenabile nella alienazione di gran parte delle collezioni private. Tra i vari materiali archivistici indagati fondamentali si sono dimostrati essere i fitti epistolari tra venditori e acquirenti, con il tramite tra questi dell’esperto e del mercante, figure che spesso coincidono, e i rapporti dei primi con il Ministero di riferimento. Tre sono i casi presi in esame quali elementi emblematici dei tanti episodi relativi alla dispersione del patrimonio privato: quello della collezione di dipinti e ceramiche del cavaliere Domenico Mazza, appositamente aggregata e rivenduta, allo scopo di finanziare un istituto di cura per poveri e invalidi; quello della vendita del polittico di Antonio Vivarini oggi ai Musei Vaticani ma fino a metà Ottocento nella chiesa di Sant’Antonio di Pesaro; quello della tavola attribuita a Raffaello raffigurante la Madonna della quercia, documentata a Pesaro fino ai primi del Novecento e oggi dispersa.
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Toffali, Eva <1989&gt. "Dalle sfide attributive alle perizie commerciali : Giuseppe Fiocco tra accademia, critica, tutela e mercato dell'arte." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/19513.

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Анотація:
Con la nascita della critica moderna si scatenarono in Italia accese polemiche riguardo al ruolo di storici ritenuti troppo proiettati sul versante mercantile. Fiocco, in primo piano “nella sagra attributiva” sia museale che privata, diviene un casus studi capace d’introdurre allo scioglimento di un groviglio di fattori - critica, salvaguardia, collezionismo e mercato – molto più permeabili di quanto si sia finora ammesso, non tanto per far prevalere l’uno sull’altro, ma per considerarli nella loro essenza di fenomeni paralleli e non scindibili.
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Lacerda, Ayêska Oassé Luis Paulafreitas de. "O Cacique do Candeal = estudo da trajetória artistica de Carlinhos Brown e de suas relações com o mercado da música." [s.n.], 2010. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/280889.

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Анотація:
Orientador: Rita de Cássia Lahoz Morelli
Tese (doutorado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Filosofia e Ciências Humanas
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Resumo: A partir da década de 1980, configurou-se em Salvador, Bahia, a cena musical da axé music, que se caracteriza por acolher canções de diversos estilos e ritmos produzidos para o carnaval de Salvador e executados por bandas de trio elétrico e bandas afro percussivas. Esta produção notabilizou-se no Brasil, principalmente após a eclosão do samba-reggae, ritmo criado por Neguinho do Samba, e ganhou a mídia nacional nos anos 90, proporcionando aos compositores e intérpretes da axé music uma relativa independência, no que se refere à etapa da produção, do pólo fonográfico situado no sudeste. Na década de 2000, classificada como world music, a axé music chegou a vários países da Europa, Ásia, África e Américas através de apresentações ao vivo de vários de seus artistas. O músico e compositor baiano Carlinhos Brown participou, ainda como percussionista, do nascimento dessa cena, para a qual vem contribuindo com dezenas de composições, equipamentos, bandas, trios elétricos e performances até os dias atuais. A partir da criação de uma organização não-governamental denominada Associação Pracatum Ação Social, Brown desenvolveu projetos sociais em sua comunidade de origem, o Candeal Pequeno de Brotas, que proporcionaram melhoria da qualidade de vida da população local, com a construção e reforma de habitações, pavimentação e implantação de rede de esgoto no local, além da construção e instalação da Escola Profissionalizante de Música Pracatum, com uma pedagogia própria que reúne música e formação para a cidadania. No Candeal ele instalou também o centro cultural Candyall Guetho Square e o estúdio Ilha dos Sapos, onde gravaram artistas nacionais e estrangeiros. O projeto musical mais conhecido de Carlinhos Brown é a banda Timbalada, criada em 1991 com uma proposta inovadora que se diferenciava das demais bandas percussivas do carnaval baiano, mas há outras bandas: Vai Quem Vem, Lactomia, Bolacha Maria, Zárabe, Hip Hop Roots e Camarote Andante. A produção autoral de Carlinhos Brown se caracteriza pela hibridação, conceito formulado por Néstor García Canclini que explica as operações segundo as quais são selecionados, reunidos, combinados e recriados elementos tradicionais e modernos, de diferentes origens, religiões (candomblé e catolicismo), línguas (do iorubá ao inglês), ritmos (samba, salsa, zouk), enfim, elementos de diversas culturas hibridizados através de processos artesanais acústicos e tecnologia eletrônica digital. Nascido para a arte em um tempo e lugar em que a negritude era valorizada, Brown preferiu defender a mestiçagem, que ele realça usando um grande cocar sobre os seus dreadlocks, sendo por isso chamado de Cacique do Candeal. Este trabalho oferece um estudo da sua trajetória artística, considerando-se o contexto estético e sócio-político em que ela foi construída, e das suas relações com o mercado da música
Abstract: From 80's decade onwards, has been configured in Salvador, Bahia, the scene of axé music, which is characterized by grouping songs of diverse styles and rythms produced for Salvador's carnival and played by electric trio and afro percussive bands. That product was noticed in Brazil, specially after the creation of samba-reggae, rythm created by Neguinho do Samba, and gained national media in the 90's, providing axé music composers and interpreters with a relative independence from the phonograpic hub in southeast, when it comes about the production stage. In the 2000's first decade, classified as world music, axé music made it to many countries of Europe, Asia, Africa and America through live presentations of its various artists. The bahian Carlinhos Brown joined, by time as a percussionist, the birth of that scene, to which he's been contributing with dozens of compositions, equipments, bands, electric trios and performances until actual days. From the creation of a nongovernmental organization named Associação Pracatum Ação Social, Brown started developing social projects in the comunity he came from, the Candeal Pequeno de Brotas, which brought improvements in the life quality of local population, with the building and reform of houses, pavement and implementation of sewage, beyond the building and establishment of the Escola Profissionalizante de Música Pracatum, with its own pedagogy which combines music and citizenship preparation. In Candeal he also established the cultural center Candyall Guetho Square and the Ilha dos Sapos studio, where national and foreign artists have recorded. The most known musical project of Carlinhos Brown is the band Timbalada, created in 1991 with an innovative proposal that differed from the other percussive bands of bahian carnival, but there are other bands: Vai Quem Vem, Lactomia, Bolacha Maria, Zárabe, Hip Hop Roots e Camarote Andante. The autoral production of Carlinhos Brown is characterized by hybridization, a concept thought by Néstor García Canclini that explains operations through which traditional and modern elements, from different religions (candomblé and catolicism), languages (from iorubá to english), rythms (samba, salsa, zouk), in other words, elements from diverse cultures, are selected, grouped, combined and recreated, through acoustic processes and digital technology. Born for art in a time and place where being negro was valued, Brown preferred to defend the mixture, what he highlights by using a big cocar on top of his dreadlocks, being for this called Cacique of Candeal. This work offers a study on his artistic trajectory, considering the aesthetic and socio-political context through where it was built
Doutorado
Cultura e Politica
Doutor em Ciências Sociais
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Causadias Domingo, Isabel. "Mercat primari de l’art contemporani a Catalunya." Doctoral thesis, Universitat de Barcelona, 2017. http://hdl.handle.net/10803/380896.

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Mercat primari de l'art contemporani a Catalunya és un treball d'investigació sobre les galeries d'art i els intermediaris que centra el seu estudi empíric a Catalunya. En la dissertació s'efectua una revisió històrica del mercat de l'art i l'origen de les estructures comercials que han marcat el naixement de les galeries com a mediadors en el sistema de l'art. Mitjançant l'exploració dels intermediaris a través d'entrevistes s'explica quines són les estratègies de funcionament del mercat, quin és el paper que tenen les galeries, i com s'estableixen les relacions entre artistes, galeries i col•leccionistes. Més específicament, l'estudi centra l'atenció sobre la funció de la confiança en el mercat de l'art com a mecanisme de reducció de riscos i costos de transacció.
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Irisarri, Victoria. "Fora do Eixo, dentro do mundo : política, mercado e vida cotidiana em um movimento brasileiro de produção cultural." reponame:Biblioteca Digital de Teses e Dissertações da UFRGS, 2015. http://hdl.handle.net/10183/156969.

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As formas de produção cultural contemporâneas no Brasil – como em outras partes do mundo –, junto com a consolidação das tecnologias digitais de informação e comunicação, articularam formas sociais emergentes que colocam em tensão as divisões e abrem novas interrogações sobre as fronteiras entre produção cultural, política e mercado. Esta tese é uma etnografia sobre novas formas de produção cultural. Explora algumas das práticas do movimento artístico-cultural Fora do Eixo, movimento surgido na última década que se caracteriza por sua organização através de coletivos articulados em rede e pelo uso de tecnologias digitais para o trabalho. Por meio de uma análise dos sentidos que o Fora do Eixo associa às práticas de circular e contar, bem como de suas estratégias de hackeamento e das formas de ressignificar a vida íntima, esta tese procura dar conta da importância de redefinir as abordagens analíticas para este tipo de movimento. Em última instância, este estudo tem como objetivo re-enquadrar a análise institucional da produção cultural, e os movimentos sociais e culturais, transcendendo as simplificações analíticas para entender os modos de mediação entre cultura, política e mercado que esses movimentos produzem em seus próprios termos.
Forms of contemporary cultural production in Brazil – as elsewhere in the world –, along with the consolidation of digital technologies of information and communication, have articulated emerging social forms that put strain and open new questions on the boundaries between cultural production, the political and the market. This thesis is an ethnography of novel forms of cultural production. In particular, it explores some of the practices of the artistic and cultural movement Fora do Eixo, that emerged in the last decade, which is characterized by its organization in an articulated collective network and the use of digital technologies for work. Through the analysis of some of the meanings that Fora do Eixo gives to certain actions such as circulating and counting, as well as their hacking strategies and their ways to redefine intimate life, this thesis seeks to give account of the importance of redefining the analytical approaches for this type of movements. Ultimately, this study aims at re-framing the institutional analysis of cultural production, and social and cultural movements, by transcending the analytical simplifications to understand the modes of mediation among culture, politics and the market that these movements produce in their own terms.
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Pereira, Julia Baker Valls. "Quem vai ficar com Laura?: o caso da Galeria Laura Marsiaj no mercado das artes visuais carioca." reponame:Repositório Institucional do FGV, 2016. http://hdl.handle.net/10438/24316.

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The text analyzes one of agents from the art market: the commercial gallery. It was a conscious choice to work with only one gallery and, through this, to understand its microcosms. Beginning with the review of the main authors that work with sociology of art, it was possible to delineate which agents belonged to the field of art and how its relations could happen. The first chapter summarize the theories used through the work, and brings the history of the commercial galleries in Rio de Janeiro. The next two chapters will concentrate in the object of this study: the story of the gallerist Laura Marsiaj and her experiences in the work of art galleries. The construction of these chapters was based in a vast research in newspaper archives, field research and interviews with some important elements from the art’s field that had different connections with Laura. The focus of this dissertation is to create a case study of an art gallery and, through it, see how the relations in the art market occur.
O trabalho analisa um dos agentes do mercado de artes: a galeria comercial. Foi uma escolha trabalhar apenas com uma galeria e entender seu microcosmos. Partindo de uma análise dos principais autores a tratar do tema de sociologia da arte, foi possível delimitar os agentes pertencentes ao campo das artes e como suas relações são traçadas. O primeiro capítulo sintetiza as teorias utilizadas assim como discorre sobre a história das galerias no Rio de Janeiro. Os dois seguintes capítulos se concentram no objeto de estudo dessa dissertação: a história da galerista Laura Marsiaj e de suas experiências como galerista no Rio de Janeiro. A construção dos capítulos se deu a partir de pesquisas em acervos de jornais, pesquisa de campo e entrevistas com sujeitos do campo das artes que possuíam ligações de diferentes âmbitos com Laura. O objetivo da dissertação é realizar um estudo de caso da galeria e, através dele, ver como ocorrem as relações na esfera do mercado de artes.
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CAVALCANTI, Raíza Ribeiro. "Agenciamentos artísticos: uma análise sociológica sobre a ação dos trabalhos artísticos no interior do campo da arte brasileiro." Universidade Federal de Pernambuco, 2016. https://repositorio.ufpe.br/handle/123456789/18656.

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CNPQ
Esta tese é uma proposta de estudo sociológico dos trabalhos artísticos, situando-os no centro da análise. A partir do conceito de agenciamentos artísticos, se investigará a ação que os trabalhos realizam no interior do campo da arte. Em termos metodológicos, se observará como os trabalhos operam práticas artístico-discursivas em sua presença no campo da arte. A ideia de que a crítica realizada pelos trabalhos artísticos pode ser completamente neutralizada ou mercantilizada por instâncias como os museus ou o mercado da arte será posta em questão a partir da observação de como estes seguem atuando discursivamente no interior do campo. Para tal propósito foram escolhidos oito artistas cuja produção é reconhecidamente crítica no campo da arte. O objetivo será o de observar a ação dos trabalhos por eles produzidos quando participam das instituições legitimadoras do campo (bienais, feiras de arte, exposições). Os artistas escolhidos são Carla Zaccagnini, Lourival Cuquinha, Marcelo Cidade, Yuri Firmeza, Artur Barrio, Paulo Bruscky, Antonio Manuel e Cildo Meireles. O teor estético e discursivo dos trabalhos desses artistas - que inserem sentidos que geram conflitos ou ruídos no interior do campo da arte e do campo social mais amplo -, são apaziguados quando entram em contato com o circuito institucional ou mercadológico da arte? A análise dos agenciamentos artísticos dos trabalhos destes oito artistas tentará responder a essa questão. O conceito de agenciamento artístico utilizado neste estudo está baseado na teoria da democracia agonística de Chantal Mouffe, mais especificamente em sua formulação sobre as práticas artísticas agonistas no interior da esfera pública. O conceito de campo da arte de Pierre Bourdieu também será usado para auxiliar a teorização do ambiente estrutural, simbólico, institucional e discursivo onde esses trabalhos se constituem e no qual realizam sua performance artístico-discursiva.
This thesis is a proposal for a sociological study of the artwork, placing them at the center of the analysis. From the concept of agenciamentos artísticos, the investigation will analyze the action that the artwork performs within the field of art. In methodological therms, it will be observerd how the art works operate artistic-discoursive practices when they appear as part of the art field. The idea that the criticism made by the artwork can be completely neutralized or commodified by institutions such as the museums or the art market will be called into question by the observation of how the artwork continues to act discursively within the field. For this purpose there were chosen eight artists whose production is known to be critical in the field of art. The goal will be to observe the action of the artworks when these participate in the legitimating institutions of the art field (biennials, art fairs, exhibitions). The artists chosen are Carla Zaccagnini, Lourival Cuquinha, Marcelo City, Yuri Firmeza, Artur Barrio, Paulo Bruscky, Antonio Manuel and Cildo Meireles. Are the aesthetic and discursive contents of the work of these artists - which generate conflicts or noise from inside of the art field and wider social field -, appeased when they get in contact with institutional or marketing art circuit? The analysis of the agenciamentos artísticos of the work of these eight artists will try to answer this question. The concept of artistic agency used in this study is based on agonistic democracy theory of Chantal Mouffe, more specifically in its formulation of the agonists artistic practices within the public sphere. Bourdieu's art field concept will also be used to support the theorization of the structural, symbolic, institutional and discursive enviroments where these works are constituted and in which they carry out their artistic and discursive performance.
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Lugo, Martínez Pablo Ángel. "Hacia una teoría libertaria del arte. Propuesta teórica sobre las relaciones y fundamentos de la filosofía política anarquista con las prácticas transgresoras artísticas contemporáneas." Doctoral thesis, Universitat Politècnica de València, 2021. http://hdl.handle.net/10251/158594.

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[ES] La investigación empieza con un análisis y cartografiado del sistema global del arte en la actualidad, así como la contextualización histórica del avance y desarrollo del concepto de arte asociado a la economía. El desarrollo del financiamiento de las artes y sus situación estructural es estudiado para poder analizar el fenómeno desde la perspectiva del materialismo dialéctico. La importancia de la economía radica en que es el motor del cambio en la percepción del arte entre su utilidad y un bien suntuario. Esta situación es relevante para establecer un vínculo entre la actividad artística y su relación social. Eso es lo que nos da las bases socio-económicas estructurales para ligarlo a la filosofía política anarquista. Estudiamos las características del pensamiento libertario desde las dos perspectivas, los clásicos anarquistas que dividían su pensamiento entre las cuatro ramas clásicas, el Anarquismo Individualista, el Anarquismo Comunista, el Anarquismo Sindicalista y el Mutualismo. Las cuatro vertientes del pensamiento ácrata contemporáneo Anarquismo Feminista, Anarquismo Cibernético, Anarquismo Ecologista y el Neo-zapatismo son estudiados para definir sus bases estructurales y los cambios al pensamiento clásico anarquista y nos ayuden a resolver las dinámicas de dichos cambios, para trasponerlos al estudio y práctica de las artes. Finalmente demostramos que las prácticas artísticas contemporáneas poseen el mismo espíritu de libertad que el pensamiento anarquista, una búsqueda constante por lo nuevo no puede darse dentro de los sistemas reconocidos o interpretados en el espacio-tiempo que define a los periodos artísticos. Ello lleva a los artistas a rebelarse de forma natural a los patrones existentes, no existirá nada nuevo dentro de lo conocido, y la transgresión se hace absolutamente necesaria. Esto comprueba la idea inicial de que la filosofía política anarquista posee las bases fundamentales para una creación artística, ambas son formas de alcanzar la libertad como forma de responsabilidad y el uso de la praxis como forma de conseguirla. Sentando así las bases teóricas para una de las posibles Teorías Anarquistas del Arte.
[CAT] La investigació comença amb una anàlisi i cartografiat de el sistema global de l'art en l'actualitat, així com la contextualització històrica de l'avanç i desenvolupament del concepte d'art associat a l'economia. El desenvolupament de l'finançament de les arts i els seus situació estructural és estudiat per poder analitzar el fenomen des de la perspectiva de l'materialisme dialèctic. La importància de l'economia radica que és el motor de l'canvi en la persepción de l'art entre la seva utilitat i un bé sumptuari. Aquesta situació és rellevant per establir un vincle entre l'activitat artística i la seva relació social. Això és el que ens dóna les bases socio-econòmiques estructurals per lligar-ho a la filosofia política anaquista. Estudiem les característiques de la pensada liebrtario des de les dues perspectives, els clàssics anarquistes que dividien el seu pensament entre les quatre branques clàssiques, l'Anarquisme Individualista, l'Anarquisme Comunista, l'anarquisme Sindicalista i el mutualisme. Les quatre vessants de la pensada àcrata contemporani Anarquisme Feminista, Anaquismo Cibernètic, Anarquisme ecologista i el Neozapatismo són estudiats per definir les seves bases estructurals i els canvis a la pensada clàssic anarquista i ens ajudin a resoldre les dinàmiques d'aquests canvis, per traspolarlos a l'estudi i pràctica de les arts. Finalment vam demostrar que les pràctiques artístiques contemporànies posseeixen el mateix espírutu de llibertat que el pensament anarquista, una recerca constant per la novetat no pot donar-se dins dels sistemes reconeguts o interprestados en l'espai-temps que defineix els períodes artístics. Això porta als artistes a rebel·lar de forma natural als patrons existents, no hi haurà res de nou dins del conegut, i la transgressió es fa absolutament necessària. Això comprova la idea incial que la filosofia política anarquista posseeix les bases fonamentals per a una creació artística, ambdues són formes d'aconseguir la llibertat com a forma de responsabilitat i l'ús de la praxi com a forma d'aconseguir-la. Establint així les bases teòriques per a una de les possibles Teories Anarquistes de l'Art.
[EN] This thesis begins with an analysis and mapping of the global art system today. The historical contextualisation of the advancement and development of the concept of art which we associate with the economy. The development of arts financing and its structural situation is studied to analyse the phenomenon from the perspective of dialectical materialism. The importance of the economy is that it is the engine of change in the pursuit of art between its utility and luxury good. This situation is relevant to establish a link between artistic activity and their social relationship. This is what gives us the structural socio-economic bases to link it to the anarchist political philosophy. We study the characteristics of Anarchist thought from two perspectives, the classic anarchists who divided their thinking between the four classical branches, Individualist Anarchism, Communist Anarchism, Syndicalist anarchism and Mutualism. The four strands of contemporary anarchist thought. Feminist Anarchism, Cybernetic Anarchism, Ecological Anarchism and Neozapatism are studied to define their structural bases and changes to classical anarchist thought and help us to resolve the dynamics of such changes, to transfer them to the study and practice of the arts. Finally, we demonstrate that contemporary artistic practices have the same spirit of freedom as anarchist thought; a constant search for the new cannot take place within the systems recognized or interpreted in the space-time that defines artistic periods. This leads artists to naturally rebel against existing patterns, there will be nothing new within the known, and transgression is necessary. This proves the initial idea that anarchist political philosophy has the fundamental bases for artistic creation, both are ways of achieving freedom as a form of responsibility and the use of praxis as a way of achieving it. Thus laying the theoretical foundations for one of the possible Anarchist Theories of Art.
Lugo Martínez, PÁ. (2020). Hacia una teoría libertaria del arte. Propuesta teórica sobre las relaciones y fundamentos de la filosofía política anarquista con las prácticas transgresoras artísticas contemporáneas [Tesis doctoral]. Universitat Politècnica de València. https://doi.org/10.4995/Thesis/10251/158594
TESIS
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Vaz, Carolina Martins. "A educação, os jovens e o mercado de trabalho artístico-cultural em Portugal: o desafio." Master's thesis, 2013. http://hdl.handle.net/10071/7510.

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Анотація:
A presente dissertação foca o desafio que os jovens enfrentam no mercado de trabalho no setor artístico-cultural em Portugal. Considerando o panorama atual da cultura em Portugal e a sua importância socioeconómica, bem como o papel primordial que a arte tem na educação e formação do indivíduo (Educação Artística e Ensino Artístico), realizou-se um estudo que tem por finalidade analisar as trajetórias em termos escolares e profissionais, assim como a dimensão dos jovens ativos profissionalmente neste setor e as dificuldades conjunturais inerentes na prossecução dos seus objetivos e no desenvolvimento profissional. Com os resultados desta pesquisa consciencializam-se os obstáculos e as dificuldades impeditivas da inserção no mercado de trabalho no setor artístico e cultural, como as reduzidas oportunidades para uma progressão de carreira ou desenvolvimento profissional.
This dissertation focuses on the challenges that young people facing in the labour market in the artistic and cultural sector in Portugal. Considering the current situation of culture in Portugal and its socio-economic importance, as well as the role that art has on the education and training of the individual (Artistic Education and Arts Education), a study was conducted that aims the analysis of their scholar and professional trajectories as well as the dimension of the young professionally active in this sector and their difficulties in achieving their goals and professional development. With the results of this research we became aware of the difficulties and obstacles that hinder the insertion in the labour market in the arts and cultural sector, such as the limited opportunities for career advancement or professional development.
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PUDDU, PIER LUDOVICO. "Pietro Camuccini (1760-1833). Mercato e collezionismo di dipinti nella Roma napoleonica e della Restaurazione." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11573/1155895.

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Анотація:
Grazie al ritrovamento dell'archivio personale di Pietro Camuccini, viene ricostruita la sua carriera di artista, restauratore, mercante e collezionista attivo nel panorama romano dalla fine degli anni Novanta del Settecento al 1833, anno della morte. Vengono ricostruiti i suoi rapporti con gli artisti, i mercanti e i collezionisti dell'epoca e vengono identificati numerosi dipinti passati per le sue mani sia in veste di mercante che di collezionista, per poi ripercorrerne i passaggi di proprietà fino alle collocazioni attuali.
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Teixeira, Bernardo Silvestre Abrantes Neto. "Taxidermia artística e bioética no mercado leiloeiro: Damien Hirst e Polly Morgan." Master's thesis, 2017. http://hdl.handle.net/10071/15638.

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Анотація:
Este trabalho estuda as obras de Taxidermia Artística e as suas diferentes características artísticas, bem assim como a ética envolvida no processo de aquisição/obtenção dos animais e da criação artística com este medium, nomeadamente na eventual morte propositada de animais para a produção artística. Esta investigação analisa a influência dos princípios éticos decorrentes da utilização de animais na arte, e do respetivo processo de valorização das obras de Taxidermia Artística no mercado leiloeiro. A morte e a metaforização do corpo integram as obras de Taxidermia Artística, as quais se revelam inquietantes e produzem diferentes sensações em cada observador, num binómio atração-repulsa. A taxidermia tradicional compreende diversas categorias e a Taxidermia Artística profusamente diversificada relativamente às obras dos artistas, integra vários géneros, que se apresentam identificáveis nas obras dos artistas Damien Hirst e Polly Morgan. As obras de Damien Hirst devido a um complexo conjunto de fatores, têm uma valorização bastante elevada. Porém, os fatores que influenciam a valorização das obras de Hirst poderão não ser os mesmos que influenciam as obras de Polly Morgan. Alguns artistas têm preocupações éticas, porém, nem todos têm essas preocupações, pelo que foram desenvolvidos alguns parâmetros para uma delimitação da Bioética no Mercado Leiloeiro de Taxidermia Artística, procurando uma sensibilização de todos os intervenientes do mercado e do mundo da arte.
This work studies the works of Taxidermy Art and its different artistic characteristics, as well as the ethics involved in the process of acquiring / obtaining animals and artistic creation with this medium, namely in the eventual purposive death of animals for artistic production. This investigation analyzes the influence of the ethical principles deriving from the use of animals in the art, and the respective process of valorization of the works of Artistic Taxidermy in the auctioneer market. The death and metaphorization of the body are part of the works of Artistic Taxidermy, which are disturbing and produce different sensations in each observer, in an attractionrepulsion binomial. The traditional taxidermy comprises several categories and Artistic Taxidermy profusely diversified in relation to the works of the artists, integrates several genres, that can be identified in the works of the artists Damien Hirst and Polly Morgan. The works of Damien Hirst due to a complex set of factors, have a very high appreciation. However, the factors that influence the valuation of Hirst's works may not be the same as those influencing Polly Morgan's works. Some artists have ethical concerns, however, not all have these concerns, so some parameters have been developed for a definition of Bioethics in the Auction Market for Artistic Taxidermy, seeking an awareness of all market players and the world of art.
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Petrides, Loizos. "Developing and managing the artist´s career: the visual artist as entrepreneur." Doctoral thesis, 2017. http://hdl.handle.net/10071/17069.

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Este estudo investiga o impacto de processos do mercado (galerias, feiras, e leilões de arte) e decisões curatoriais nas carreiras de artistas visuais. O estudo contribui para a literatura sobre o empreendedorismo artístico, introduzindo o conceito de "business level entrepreneurship" e as qualidades de proatividade, capacidade de gestão, e networking relacionadas com este conceito. O contexto do estudo é o mundo artístico de Lisboa e a sua análise melhora a compreensão das complexidades inerentes e as interações de artistas com outros agentes e processos no mundo de arte. Esta análise contribui para a literatura adicionando ao paradigma global conhecimentos obtidos através deste contexto artístico. Na revisão da literatura, uma abordagem multidisciplinar é utilizada para analisar a complexidade do funcionamento do mercado de arte ocidental. Na parte empírica, foram realizadas 28 entrevistas semiestruturadas com agentes do mundo artístico (14 artistas, 7 agentes do mercado e 7 institucionais) que foram analisadas seguindo as diretrizes da análise temática. A visibilidade do trabalho do artista é o tema principal deste estudo, e os meios para alcançá-la são a afiliação galerística do artista e a presença do seu trabalho em feiras e instituições. Este estudo demonstra que o artista que possui qualidades empresariais pode desenvolver uma carreira com mais visibilidade, reconhecimento, e sucesso no mercado. O estudo tem implicações para a carreira artística e a sua internacionalização, e oferece recomendações de pesquisa relacionadas com o conceito de "business level entrepreneurship".
This study researches the impact of market-based processes (galleries, art fairs, auctions), and curatorial-led decisions on the career development of visual artists, including its internationalization. The study contributes to the arts entrepreneurship literature by introducing the concept of "business level entrepreneurship" and the qualities of proactiveness, managerial capability, and networking associated with it. The context of the study is the Lisbon art world and its examination enhances the understanding of the intricacies of the art world and the interactions of artists with other art world agents and processes. It also expands the relevant literature aiming to enrich the global paradigm by adding insight obtained from this art world. For the literature review, a multi-disciplinary approach is used to reveal the complexity of the workings of the western art market. For the research, 28 semi-structured interviews with art world agents (14 artists and 14 market/institutional agents) were conducted and analyzed using thematic analysis. Visibility for the artist’s work is the main theme, and the artist’s gallery affiliation, art fair participation, and institutional presence, are means to achieve it. This research demonstrates that the artist possessing entrepreneurial qualities at the business level can develop a career with more visibility, recognition, and market success. The study has implications for artists and their careers, provides recommendations for state policies for visual arts, and suggests research topics for further developing the concept of "business level entrepreneurship".
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BULGINI, Giulia. "Il progetto pedagogico della Rai: la televisione di Stato nei primi vent’anni. Il caso de ‹‹L’Approdo››." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251123.

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Non c’è dubbio sul fatto che la RAI, dal 1954 a oggi, abbia contribuito in misura considerevole a determinare la fisionomia dell’immaginario collettivo e dell’identità culturale dell’Italia. Si tratta di un assunto che, a distanza di più di sessant’anni, resta sempre di grande attualità, per chi si occupa della questione televisiva (e non solo). Ma a differenza di quanto avveniva nel passato, quando la tv appariva più preoccupata dei reali interessi dei cittadini, oggi essa sembra rispondere prevalentemente a dinamiche di mercato, in grado di alterarne la funzione etica e sociale. E nonostante il livello di istruzione e di benessere economico si siano evidentemente alzati, in questi ultimi anni si è assistito a programmi di sempre più bassa qualità e in controtendenza a un incremento del potere modellante e suggestivo sull’immaginario dei telespettatori. C’è di più: l’interesse verso la tv ha coinvolto anche gli storici dell’epoca contemporanea, i quali hanno iniziato a prendere coscienza che le produzioni audiovisive sono strumenti imprescindibili per la ricerca. Se si pensa ad esempio al ‹‹boom economico›› del Paese, negli anni Cinquanta e Sessanta, non si può non considerare che la tv, insieme agli altri media, abbia contributo a raccontare e allo stesso tempo ad accelerare i progressi economici e sociali di quell’epoca. Partendo, dunque, dal presupposto che la televisione da sempre esercita un potere decisivo sulla collettività, si è scelto di concentrarsi sulla fase meno indagata della sua storia, quella della televisione delle origini: ‹‹migliore›› perché senza competitor, ‹‹autentica›› perché incontestabile e soprattutto ‹‹pedagogica›› perché è di istruzione e di formazione che, quell’Italia appena uscita dalla guerra, aveva più urgenza. La storia della televisione italiana inizia il 3 gennaio 1954, con la nascita del servizio pubblico televisivo e insieme di un mezzo che, di lì a poco, avrebbe completamente rivoluzionato la società italiana, trasformandola in una civiltà di massa. Si accorciano le distanze territoriali e insieme culturali e la società inizia a omologarsi nei gusti, poi nei consumi e infine nel pensiero. Il punto d’arrivo si colloca negli anni Settanta, quando ha termine il monopolio della RAI, che fino a quel momento era stato visto come il garante del pluralismo culturale. La RAI passa dal controllo governativo a quello parlamentare, mentre si assiste al boom delle televisioni private e alla necessità della tv di Stato di stare al passo con la concorrenza, attraverso una produzione diversa da quella degli esordi. Dunque cambia la tv, come pure cambia la sua funzione e la forma mentis di chi ne detiene le redini. Ne risulta un’indagine trasversale, che passa nel mezzo di molteplici discipline che afferiscono alla materia televisiva e che non evita di porsi quelle domande scomode, necessarie tuttavia a comprendere la verità sugli artefici della prima RAI e sui loro obiettivi. E allora: qual era il valore attribuito alla televisione degli esordi? Era davvero uno strumento pedagogico? Sulla base di quali presupposti? Chi scriveva i palinsesti di quegli anni? Chi e perché sceglieva temi e format televisivi? Chi decideva, in ultima analisi, la forma da dare all’identità culturale nazionale attraverso questo nuovo apparecchio? Il metodo di ricerca si è articolato su tre distinte fasi di lavoro. In primis si è puntato a individuare e raccogliere bibliografia, sitografia, studi e materiale bibliografico reperibile a livello nazionale e internazionale sulla storia della televisione italiana e sulla sua programmazione nel primo ventennio. In particolare sono stati presi in esame i programmi scolastici ed educativi (Telescuola, Non è mai troppo tardi), la Tv dei Ragazzi e i programmi divulgativi culturali. Successivamente si è resa necessaria una definizione degli elementi per l’analisi dei programmi presi in esame, operazione resa possibile grazie alla consultazione del Catalogo multimediale della Rai. In questa seconda parte della ricerca si è voluto puntare i riflettori su ‹‹L’Approdo››, la storia, le peculiarità e gli obiettivi di quella che a ragione potrebbe essere definita una vera e propria impresa culturale, declinata in tutte le sue forme: radiofonica, di rivista cartacea e televisiva. In ultimo, sulla base dell’analisi dei materiali d’archivio, sono state realizzate interviste e ricerche all’interno dei palazzi della Rai per constatare la fondatezza e l’attendibilità dell’ipotesi relativa agli obiettivi educativi sottesi ai format televisivi presi in esame. Le conclusioni di questa ricerca hanno portato a sostenere che la tv delle origini, con tutti i suoi limiti, era uno strumento pedagogico e di coesione sociale. E se ciò appare come un aspetto ampiamente verificabile, oltreché evidente, qualora si voglia prendere in esame la televisione scolastica ed educativa di quegli anni, meno scontato risulta invece dimostrarlo se si decide – come si è fatto – di prendere in esame un programma divulgativo culturale come ‹‹L’Approdo››, che rientra nell’esperienza televisiva definita di ‹‹educazione permanente››. Ripercorrere la storia della trasmissione culturale più longeva della tv italiana degli esordi, per avvalorarne la funzione educativa, si è rivelata una strada interessante da battere, per quanto innegabilmente controversa, proprio per il principale intento insito nella trasmissione: diffondere la cultura ‹‹alta›› a milioni di telespettatori che erano praticamente digiuni della materia. Un obiettivo che alla fine della disamina si è rivelato centrato, grazie alla qualità della trasmissione, al suo autorevole e prestigioso groupe d'intellectuels, agli ascolti registrati dal ‹‹Servizio Opinioni›› e alla potenzialità divulgativa e penetrante della tv, nel suo saper trasmettere qualunque tematica, anche quelle artistiche e letterarie. Dunque se la prima conclusione di questo studio induce a considerare che la tv del primo ventennio era pedagogica, la seconda è che ‹‹L’Approdo›› tv di questa televisione fu un’espressione felice. ‹‹L’Approdo›› conserva ancora oggi un fascino innegabile, non foss’altro per la tenacia con la quale i letterati difesero l’idea stessa della cultura classica dal trionfo lento e inesorabile della società mediatica. Come pure appare ammirevole e lungimirante il tentativo, mai azzardato prima, di far incontrare la cultura con i nuovi media. Si potrebbe dire che ‹‹L’Approdo›› oggi rappresenti una rubrica del passato di inimmaginata modernità e, nel contempo, una memoria storica, lunga più di trent’anni, che proietta nel futuro la ricerca storica grazie al suo repertorio eccezionale di immagini e fatti che parlano di arte, di letteratura, di cultura, di editoria e di società e che raccontano il nostro Paese e la sua identità culturale, la stessa che la televisione da sempre contribuisce a riflettere e a delineare. Lo studio è partito da un’accurata analisi delle fonti, focalizzando l’attenzione, in primo luogo, sugli ‹‹Annuari della Rai›› (che contengono le Relazioni del Cda Rai, le Relazioni del Collegio Sindacale, i Bilanci dell’Esercizio e gli Estratti del Verbale dell’Assemblea Ordinaria). Altre fonti prese in esame sono gli stati gli opuscoli di ‹‹Servizio Opinioni››, le pubblicazioni relative a studi e ricerche in materia di televisione e pedagogia e le riviste edite dalla Rai Eri: ‹‹Radiocorriere tv››, ‹‹L’Approdo Letterario››, ‹‹Notizie Rai››, ‹‹La nostra RAI››, ‹‹Video››. Negli ultimi anni la Rai ha messo a disposizione del pubblico una cospicua varietà di video trasmessi dalle origini a oggi (www.techeaperte.it): si tratta del Catalogo Multimediale della Rai, che si è rivelato fondamentale al fine della realizzazione della presente ricerca. Altre sedi indispensabili per la realizzazione di questa ricerca si sono rivelate le due Biblioteche romane della Rai di Viale Mazzini e di via Teulada.
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