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Vučetić, Zorica. "Fernando Picchi, Language & Business, Dizionario inglese-italiano, italiano-inglese, economico, commerciale e di lingua moderna, Bologna, Zanichelli editore, 1993, pp. 1788." Linguistica 37, no. 1 (December 1, 1997): 136–39. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.37.1.136-139.

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Анотація:
Con questa recensione cercheremo di esprimere il nostro giudizio sul valore e pregio del presente dizionario. Perché abbiamo scelto proprio un dizionario bilingue, inglese-italiano, italiano-inglese? Perché oggi, alla fine di questo secolo e di questo millennio, in tutte le branche della scienza, dall' economia alla linguistica e all' informatica, la lingua veicolare è una sola: l' inglese. La lingua inglese è ormai diventata una lingua internazionale.
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Della Pietra, Daniele. "GLI ITALIANISMI ENOGASTRONOMICI RECENTI NELLA LINGUA INGLESE: UN’ANALISI SUI CORPORA." Italiano LinguaDue 13, no. 2 (January 26, 2022): 377–96. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/17144.

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Анотація:
La lingua italiana ha sempre giocato un ruolo chiave nel panorama linguistico europeo ed extraeuropeo, influenzando significativamente la maggior parte delle lingue romanze e alcune lingue germaniche come l'inglese e il tedesco. A dimostrazione di ciò, basti pensare al fenomeno – rafforzato dalla globalizzazione – degli italianismi presenti in diverse lingue. Questo articolo si propone di individuare e indagare i lessemi di origine italiana che, negli ultimi anni, si sono infiltrati nella lingua inglese, la lingua franca per eccellenza, soprattutto per quanto riguarda l’enogastronomia. A tal fine, si è utilizzato come punto di partenza l’Oxford English Dictionary e come punto di riferimento il Dizionario di italianismi in francese, inglese, tedesco (DIFIT), un’opera lessicografica che comprende oltre 5.000 parole italiane di uso comune nelle lingue francese, inglese e tedesca. Ai fini della ricerca si sono analizzati tre diversi corpora: enTenTen 15, disponibile all’interno del software Sketch Engine e due corpora ottenuti dal New York Times Cooking e dal BBC Good Food, le sezioni culinarie del quotidiano americano New York Times e dell’emittente pubblica britannica BBC, che permettono di stimare l’effettiva presenza di italianismi nell'inglese americano, utilizzando l’inglese britannico come benchmark. Recent food and wine italianisms in the English language: a corpus analysis The Italian language has always played a key role in the European and extra-European linguistic scene, significantly influencing most Romance languages as well as some Germanic languages such as English and German. As an illustration of this, one need only think of the phenomenon – reinforced by globalization – of Italianisms occurring in several languages.This scientific article aims to identify and investigate the lexemes of Italian origin that, in the last few years, have infiltrated the English language, the lingua franca par excellence, especially with regard to food and wine. To this end, the Oxford English Dictionary was used as a starting point and the Dizionario di italianismi in francese, inglese, tedesco (DIFIT), an lexicographic work that includes over 5,000 Italian words commonly used in the French, English and German languages as a benchmark. Three different corpora were analyzed for research purposes: enTenTen 15, available within in software Sketch Engine and two corpora obtained from The New York Times Cooking and the BBC Good Food, the culinary sections of the American daily newspaper The New York Times and British public service broadcaster BBC, to estimate the presence of italianisms in American English, using British English as a benchmark.
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Staggini, Giulia. "Recensione: Pavesi, Maria, & Ghia, Elisa (2020). Informal contact with English. A case study of Italian postgraduate students. Edizioni ETS." EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 8, no. 1 (March 31, 2021): 76–81. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.13.238.

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Анотація:
IT Informal Contact with English. A case study of Italian postgraduate students tratta dell’acquisizione informale della lingua inglese in contesto italiano. Il volume, infatti, dopo una rassegna dei principali studi acquisizionali attorno al tema, illustra e descrive i risultati dell’indagine condotta su studenti dell’Università di Pavia riguardo al loro rapporto con media e input in lingua inglese. Il testo presenta un focus specifico sui benefici e sull’impatto dei testi audiovisivi in generale, e dei testi audiovisivi sottotitolati in particolare. Parole chiave: ACQUISIZIONE INFORMALE, LINGUISTICA ACQUISIZIONALE, LINGUA INGLESE, INPUT AUDIOVISIVI EN Informal Contact with English. A case study of Italian postgraduate students examines informal English acquisition in the Italian context. After a review of major studies of informal acquisition, the volume describes the results of a study conducted with students at the Università di Pavia (Italy) regarding their engagement with English-language media. Specifically, the text focuses on the benefits and impact of input from audiovisual materials and, in particular, audiovisual materials with subtitles. Key words: INFORMAL ACQUISITION, ACQUISITIONAL LINGUISTICS, ENGLISH LANGUAGE, AUDIOVISUAL INPUT ES Informal Contact with English. A case study of Italian postgraduate students se ocupa de la adquisición informal de la lengua inglesa en el contexto italiano. Tras un análisis de los principales estudios adquisicionales sobre el tema, el volumen ilustra y describe los resultados de una investigación llevada a cabo con estudiantes de la Universidad de Pavía (Italia) sobre su relación con los medios y el input en lengua inglesa. El texto se centra especialmente en los beneficios y el impacto del input procedente de materiales audiovisuales y, en particular, de aquellos que incluyen subtítulos. Palabras clave: ADQUISICIÓN INFORMAL, LINGÜÍSTICA ADQUISICIONAL, LENGUA INGLESA, INPUT AUDIOVISUAL
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Mottura, Bettina. "Mediazione e stampa cinese in lingua inglese." Lingue Culture Mediazioni - Languages Cultures Mediation (LCM Journal), no. 1 (2014) 1-2 (February 2015): 187–206. http://dx.doi.org/10.7358/lcm-2014-0102-mott.

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VanBriggle, Denise. "Quale sarŕ la tua storia? Il potenziale trasformativo della scrittura espressiva." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 1 (November 2011): 111–39. http://dx.doi.org/10.3280/erp2011-001007.

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Marsick, Victoria J., and Jacqueline Davis-Manigaulte. "Sostenere lo sviluppo degli operatori nel settore dello sviluppo giovanile attraverso l'apprendimento critico riflessivo basato sull'azione." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 1 (November 2011): 7–64. http://dx.doi.org/10.3280/erp2011-001002.

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Alcini, Laura. "PAOLO ANTONIO ROLLI PRIMO TRADUTTORE DI MILTON UN POETA, EDITORE, POLEMISTA E MAESTRO D'ITALIANO NELL'INGHILTERRA DEL SETTECENTO." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 39, no. 2 (September 2005): 398–420. http://dx.doi.org/10.1177/001458580503900205.

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Анотація:
Il saggio intende ricostruire la vicenda biografica e letteraria di Paolo Antonio Rolli, intellettuale eclettico nella Londra del secolo diciottesimo, a cui spetta il merito, scarsamente riconosciuto, di precursore e fautore degli scambi letterari tra Italia e Gran Bretagna. Per almeno trenta anni Rolli fu infatti uno dei più autorevoli rappresentanti della lingua e della cultura italiana a Londra, diventandone principale ambasciatore. Oltre al Rolli poeta arcade, librettista ed editore-filologo esiste anche un Rolli docente di lingua italiana la cui vocazione maieutica si esprime nell'intento, assolutamente moderno, di rendere più vicini il mondo letterario inglese e quello italiano. Egli si colloca d'altronde nella scia di quella corrente culturale che, già dal secolo XVII, aveva visto la lingua italiana diventare fulcro della formazione culturale anglosassone. Tendenza che in John Milton aveva trovato il suo più illustre rappresentante. L'attività di traduttore, dai classici e dai moderni, costituisce senza dubbio la parte fondamentale della produzione di Paolo Rolli, particolarmente intensa durante la permanenza inglese. Il più importante lavoro traduttivo rimane la versione italiana del Paradise Lost di J. Milton che impegnò il poeta per circa quindici anni. L'opera, pionieristica per l'epoca, rappresenta una pietra miliare della critica italiana in rapporto alla letteratura inglese.
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Berezowski, Łukasz Jan, and Joanna Ciesielka. "Analisi delle denominazioni di malattie in lingua italiana, polacca e inglese in chiave contrastiva svolta sulla base di alcune entità nosologiche tratte dalla Classificazione ICD-10 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità." e-Scripta Romanica 10 (October 13, 2022): 137–53. http://dx.doi.org/10.18778/2392-0718.10.11.

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Анотація:
L’articolo toccherà argomenti relativi alla pluralità di denominazioni di malattie in lingua italiana, polacca e inglese. Facendo riferimento alla loro etimologia latina nonché al corpus terminologico plurilingue tratto dalla Classificazione ICD-10 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, gli autori metteranno in evidenza i problemi traduttivi di diverse categorie di entità nosologiche analizzando i loro nomi dal punto di vista sociolinguistico, tra i quali i termini eponimici, derivati dotti e popolari, forme greche, latine e latineggianti. In tale contesto si discuteranno le differenze tra i diversi livelli di discorso nella comunicazione medica e della frequenza d’uso di alcune forme varianti di malattie in italiano e in polacco nei rispettivi corpora di riferimento (con alcuni cenni al caso della lingua inglese). Da ultimo, gli autori menzioneranno esempi di forme difettose nella traduzione di malattie tra l’italiano, il polacco e l’inglese.
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Ceserani, Remo, Keir Elam, Mirella Billi, and Marcello Pagnini. "La grande festa del linguaggio. Shakespeare e la lingua inglese." Poetics Today 8, no. 1 (1987): 202. http://dx.doi.org/10.2307/1773016.

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Sinaccio, G., T. Pedrucci, E. Robert, and A. G. Spagnolo. "Imperialismo etico nella medicina e nella ricerca scientifica." Medicina e Morale 44, no. 1 (February 28, 1995): 15–32. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1995.989.

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Анотація:
Gli Autori si propongono di analizzare il fenomeno dell'imperialismo etico in campo biomedico dopo una breve panoramica storica di alcune significative tappe dell'ars medica. In particolare l'imperialismo può essere riscontrato in diversi settori biomedici: 1. l'uso "quasi obbligatorio" della lingua inglese per le pubblicazioni scientifiche, tanto che gli studi pubblicati in lingue diverse sono meno citati indipendentemente dal loro valore intrinseco; 2. l'educazione medica impartita in Paesi terzi seguendo metodologie didattico-assistenziali che non sempre tenevano conto delle realtà locali, a partire dalla lingua con la quale venivano impartiti gli insegnamenti; 3. la conduzione di sperimentazioni cliniche in Paesi diversi con diverse normative riguardo, ad esempio, al consenso informato; 4. l'influenza sulle culture di Paesi non occidentali con "standard" etici occidentali. L'articolo si conclude affermando l'opportunità della diffusione di taluni atteggiamenti cosiddetti "occidentali", ma che si riferiscono alla natura della persona ed al suo rispetto che travalica culture e tradizioni diverse, come ad esempio l'istituzione di Comitati etici e l'introduzione del consenso informato. inaccettabile, invece, l'influenza occidentale che diventa "prepotenza".
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Rodríguez, Luisa Fernanda. "Loredana Regnoli. Aspetti della negazione nella lingua inglese. Bulzoni Editore, 1990." Estudios Humanísticos. Filología, no. 18 (November 15, 2016): 271. http://dx.doi.org/10.18002/ehf.v0i18.4544.

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Monegato, Emanuele. "Segnalazioni/Informes/Rapports/Reports." Altre Modernità, no. 28 (November 30, 2022): 556–57. http://dx.doi.org/10.54103/2035-7680/19177.

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Анотація:
Alessandra Di Maio, La letteratura nigeriana in lingua inglese, Firenze, le Lettere, 2020, 144 pp. ISBN 978-889-366-1317 John K. Cooley, Una guerra empia, elèuthera edizioni, 2000, 400 pp. ISBN 888-506-042-0 Stefano Boni, Orizzontale e verticale. Le figure del potere, elèuthera edizioni, 2021, 280 pp. ISBN 883-302-120-3
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Bottinelli Montandon, Mario. "inglese scorre meglio: parole come immagini nell’estetica delle attitudini." Babylonia Journal of Language Education 3 (December 23, 2022): 26–33. http://dx.doi.org/10.55393/babylonia.v3i.209.

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Анотація:
Riflettendo sull’evoluzione recente dell’arte contemporanea, su come il codice visivo abbia accolto le parole quali significanti al pari delle immagini, l’articolo s’interroga sul ruolo particolare giocato dalla lingua inglese. A sostegno dell’ipotesi che l’inglese abbia un alto potenziale di significazione simbolica nell’espressione estetica, si riprende il concetto di “attitudine” del critico e curatore Harald Szeemann (When attitudes become form, 1969). Si coinvolge nella riflessione il paradigma pedagogico-didattico delle competenze, che pure rivendica una funzione non subalterna alla dinamica attitudinale dell’allievo nella manifestazione del suo comportamento competente. Sono presentati e discussi casi di studio da mostre d’arte contemporanea e dalla didattica artistica post-digitale.
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Ralli, G., C. Milella, R. Ralli, M. Fusconi, and G. La Torre. "Quality of life measurements for patients with chronic suppurative otitis media: Italian adaptation of “Chronic Ear Survey”." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 1 (February 2017): 51–57. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1041.

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Анотація:
Il Chronic Ear Survey (CES) è una misura specifica della Qualità della Vita (QoL) nei pazienti affetti da Otite Media Suppurativa Cronica (CSOM). È un questionario composto da 13 domande che indagano frequenza, durata e severità dei sintomi associati a questa malattia. Il CES genera tre sottoscale con rispettivo punteggio che riguardano limitazioni nelle attività fisiche e sociali, sintomi e trattamento medico. Attraverso le risposte ottenute dai pazienti è possibile ricavare un punteggio che va da 0 a 100; il punteggio più alto indica una QoL migliore, mentre quello più basso indica una QoL peggiore. Il questionario è stato creato in lingua inglese. Lo scopo del lavoro è di validare in lingua italiana il CES. La traduzione è stata condotta seguendo le linee guida internazionali. La versione italiana del CES (CES-I) è stata proposta a 54 pazienti con CSOM. Nello stesso tempo, è stato somministrato a tutti i pazienti anche il questionario SF-36. Un modello trasversale è stato usato per esaminare la consistenza interna (Cronbach alpha) e la validità esterna (coefficiente di Pearson). Per confermare la validità esterna del CES-I è stato poi analizzato il test di correlazione di Pearson considerando il punteggio totale, le singole sottoscale del CES e le 8 scale dello Short Form Health Survey (SF-36). Il coefficiente di Cronbach è stato pari a 0.737. Il coefficiente di correlazione interno ha dato un risultato pari a 0.737 (95% CI: 0.600-0.835, p < 0.001) di media e 0.412 (95% CI: 0.237-0.559, p < 0.001) per le singole misure. Sulla base dei nostri risultati il questionario CES-I è risultato essere concorde con l’originale in lingua inglese e può essere considerato uno strumento adeguato per valutare la Qualità della Vita nei pazienti con CSOM di lingua italiana.
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Guidi, Andrea. "Storia italiana, storia mediterranea: nuove prospettive su un passato imperiale e coloniale." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 298 (June 2022): 350–69. http://dx.doi.org/10.3280/ic298-oa4.

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Анотація:
Negli ultimi anni, il legame fra Italia e Mediterraneo ha attirato una maggiore attenzione da parte della storiografia. Questo legame viene ormai studiato tenendo conto del dibattito su nuove categorie spaziali fra le scale nazionale, regionale, e globale con un interesse crescente per la categoria di impero. Il presente saggio discute lo stato attuale della ricerca e possibili orizzonti. Uno sguardo d'insieme su quattro monografie in lingua inglese permette di considerare il Mediterraneo come spazio adatto a ripensare la storia italiana mettendo l'accento sul suo carattere imperiale, compresa la decolonizzazione e i suoi echi fino a oggi. A partire da questi spunti, il saggio propone un dialogo con altre aree geo-storiche del bacino, la ricerca su fonti in varie lingue, e una maggiore attenzione per le realtà locali nel periodo precedente alla dominazione italiana.
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Pedriali, Federica. "Una fama da non recuperare? Baretti e laGrammatica della Lingua inglese(1760)." Italianist 13, no. 1 (June 1993): 97–138. http://dx.doi.org/10.1179/ita.1993.13.1.97.

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Cavagnoli, Franca. "[rec. to] Michela Marroni. Dialoghi traduttologici. Il testo letterario e la lingua inglese." Le Simplegadi, no. 18 (November 2018): 251–53. http://dx.doi.org/10.17456/simple-113.

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Forni, Dalila. "Nuove famiglie nella letteratura per l’infanzia in lingua inglese e italiana: un’analisi dell’editoria contemporanea." Italica Wratislaviensia 8, no. 2 (December 31, 2017): 87–102. http://dx.doi.org/10.15804/iw.2017.08.19.

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Garzone, Giuliana. "Il genere ricetta in lingua inglese. Dalla tradizione ai food blog tra stabilità ed evoluzione." LCM - La Collana / The Series 9788879168182 (May 2017): 37–56. http://dx.doi.org/10.7359/818-2017-garz.

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Pedriali, Federica. "Una fama da non recuperare? Baretti e la Grammatica della Lingua inglese (1760)." Italianist 13, no. 1 (June 1, 1993): 97–138. http://dx.doi.org/10.1179/026143493792109479.

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Conci, Marco. "Psicologia psicoanalitica dell'Io. Una prospettiva europea." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 3 (August 2021): 425–66. http://dx.doi.org/10.3280/pu2021-003002.

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Анотація:
Il modo migliore di riscostruire la storia della psicoanalisi non è quello di cominciare dalle teorie ma dagli autori e dai loro contesti. Importanti contributi allo studio dell'Io furono dati in Europa già da Ferenczi e Fenichel, ben prima che Hartmann fondasse la Psicologia dell'Io che egemonizzò il campo negli Stati Uniti. Nell'Europa dell'anteguerra importanti contributi a quella che qui viene chiamata "psicologia psicoanalitica dell'Io" vennero da Anna Freud, Paul Federn e Gustav Bally, e nel dopoguerra da Alexander Mitscherlich, Paul Parin e Johannes Cremerius per la comunità di lingua tedesca e da Joseph Sandler per quella di lingua inglese. Su questa base si potrebbe parlare di "psicologie dell'Io" al plurale, come si fa per le diverse teorie delle relazioni oggettuali. La psicologia psicoanalitica dell'Io di Fenichel attraverso i princìpi tecnici da lui enunciati negli anni 1930 informa tuttora di sé il lavoro di tanti psicoanalisti anche se in modo inconsapevole, soprattutto in Germania. Rappresenta ad esempio l'ingrediente di fondo della "terapia psicoanalitica", empiricamente verificabile, formalizzata da Helmut Thomä e Horst Kächele.
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Soriano Flórez, Irene. "Review/Reseña: Paulsrud, BethAnne, Tian, Zhongfeng, & Toth, Jeanette. (Eds.). (2021). English-medium instruction and translanguaging. Multilingual Matters." EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 8, no. 1 (March 31, 2021): 82–86. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.13.239.

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Анотація:
EN This text reviews English-Medium Instruction and Translanguaging, edited by Paulsrud, Tian, and Toth, published this year (2021) by Multilingual Matters. The book comprises eleven empirical studies from across the globe, by different authors, raising awareness of the multiple possibilities, challenges, and considerations that emerge when addressing translanguaging in English-medium instruction (EMI) today. The authors of this volume inspire new research paths towards translanguaging theory, practice, and policy. Key words: TRANSLANGUAGING, ENGLISH-MEDIUM INSTRUCTION (EMI), LINGUISTIC REPERTOIRE, L1 USE ES Este texto es una reseña de English-Medium Instruction and Translanguaging de Paulsrud, Tian y Toth, publicado este año (2021) por Multilingual Matters. El libro recoge once estudios empíricos procedentes de todo el mundo y de distintos autores, que permiten conocer las múltiples posibilidades, consideraciones y retos que surgen al abordar el translenguaje en contextos de inglés como Medio de Instrucción (IMI) hoy en día. Los autores de este volumen abren nuevas vías de investigación sobre la teoría y la práctica asociadas al translenguaje y sobre políticas educativas que lo incorporen. Palabras clave: TRANSLENGUAJE, INGLÉS COMO MEDIO DE INSTRUCCIÓN (IMI), REPERTORIO LINGÜÍSTICO, USO DE LA L1 IT Questo testo recensisce English-Medium Instruction and Translanguaging di Paulsrud, Tian e Toth, pubblicato quest’anno (2021) da Multilingual Matters. Il libro, che raccoglie undici studi empirici di diversi autori provenienti da tutto il mondo, permette di conoscere le molteplici possibilità, le considerazioni e le sfide originate dall’occuparsi di translanguaging in un contesto di inglese come lingua d’istruzione (EMI). Le autrici e l’autore del volume indicano nuovi sentieri di ricerca sulla teoria e la pratica associate al translanguaging e sulle politiche educative che lo includono. Parole chiave: TRANSLANGUAGING, INGLESE COME LINGUA D’ISTRUZIONE (EMI), REPERTORIO LINGUISTICO, USO DELLA L1
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Tekavčić, Pavao. "Italiano e dialetti nel tempo, Saggi di grammatica per Giulio C. Lepschy, a cura di Paola Beninca', Guglielmo Cinque, Tullio De Mauro, Nigel Vincent; Università di Roma "La Sapienza", Dipartimento di Scienze del Linguaggio; Bulzoni Editore, Roma, 1996, XI." Linguistica 36, no. 1 (December 1, 1996): 118–21. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.36.1.118-121.

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Анотація:
La presente Miscellanea, dedicata al grande linguista italiano da tempo resi­ dente e docente in Gran Bretagna, autore di volumi fondamentali (La linguistica strut­ turale 1966, La lingua italiana 1981 (originale inglese 1977), La linguistica del Nove­ cento 1992) e di numerosi saggi, riflette l'ampiezza dei suoi interessi scientifici e, con le parole dell'autrice della Presentazione (V-IX, bibliografia scelta X-XI), Anna Mor­ purgo Davies, racchiude «una serie di lavori di linguistica italiana scritti da punti di vista teorici diversi, senza dogmatismo» (V): grammatica generativa e descrittiva, dialettologia, linguistica storica, filologia ecc. Gli autori dei contributi sono linguisti italiani e stranieri, e gli idiomi studiati sono l'italiano (standard, regionale) e tutti i dialetti della Penisola.
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Sperti, Silvia. "INTRODUCING MEDIATION STRATEGIES IN ENGLISH LANGUAGE TEACHING IN PLURILINGUAL ACADEMIC CONTEXTS." Italiano LinguaDue 14, no. 2 (January 18, 2023): 46–64. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/19569.

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Анотація:
In language teaching, especially in European multilingual and multicultural contexts, mediation has become an essential tool aimed at reducing the distance between two (or more) linguacultural dimensions. Mediation is a notion officially introduced by the Council of Europe’s Common European Framework of Reference (2001), and further developed in the current Companion Volume (2020), where mediation strategies and activities acquire a crucial role as a new form of managing the interaction in the language classroom as well as in daily communicative situations. Mediation is here presented as fundamental in cross-cultural communication and recommended as indispensable in plurilingual educational contexts. In this perspective, mediation and mediation strategies are central in multilingual educational and professional contexts where native and non-native speakers interact by means of an increasing use of ‘lingua francas’, mainly English as a lingua franca (ELF). The present study aims to illustrate the introduction of different language mediation strategies by means of specific tasks and activities within ELF-aware (Sifakis, Bayyurt, 2018) academic ELT (English Language Teaching) courses for language and cultural mediation and international communication. The research focus is on the emerging real-world ‘hybridization’ processes, adopted as learning tools in ELT practices, which prove to be particularly useful for enhancing learners’ awareness of communicative dynamics and the conscious use of mediation skills and strategies in multicultural settings. Pedagogical implications for language teacher education deriving from this study will be discussed. Introduzione di strategie di mediazione nell’insegnamento della lingua inglese in contesti accademici plurilingui Nell’insegnamento delle lingue, soprattutto in contesti europei multilingue e multiculturali, la mediazione è diventata uno strumento essenziale per ridurre la distanza tra due (o più) dimensioni linguistiche e culturali. La mediazione è una nozione introdotta ufficialmente dal Quadro Comune Europeo di Riferimento del Consiglio d’Europa (2001) e ulteriormente sviluppata nell’attuale Volume complementare (2020), dove le strategie e le attività di mediazione acquisiscono un ruolo cruciale come nuova forma di gestione dell’interazione in classe e nelle situazioni comunicative quotidiane. La mediazione viene qui presentata come fondamentale nella comunicazione interculturale e raccomandata come indispensabile nei contesti educativi plurilingui. In questa prospettiva, la mediazione e le strategie di mediazione sono centrali nei contesti educativi e professionali plurilingui in cui parlanti nativi e non nativi interagiscono attraverso un uso crescente di “lingue franche”, principalmente l’inglese come lingua franca (ELF). Il presente studio si propone di illustrare l’introduzione di diverse strategie di mediazione linguistica attraverso compiti e attività specifiche all’interno di corsi accademici ELT (English Language Teaching) basati sull’ELF (Sifakis, Bayyurt, 2018) per la mediazione linguistica e culturale e la comunicazione internazionale. La ricerca si concentra sui processi di “ibridazione” emergenti nel mondo reale, adottati come strumenti di apprendimento nelle pratiche ELT, che si rivelano particolarmente utili per migliorare la consapevolezza degli studenti delle dinamiche comunicative e l’uso consapevole di abilità e strategie di mediazione in contesti multiculturali. Saranno discusse le implicazioni pedagogiche per la formazione degli insegnanti di lingue derivanti da questo studio.
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Forlin, Elisa. "Rassegna bibliografica: didattica innovativa per l'insegnamento delle letterature di lingua inglese nella scuola secondaria di secondo grado." Le Simplegadi, no. 19 (November 2019): 277–82. http://dx.doi.org/10.17456/simple-145.

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Alessi, Glen Michael. "Genre and Discourse-based Approaches to ESP Teaching in Italian ‘Lingua Inglese’ Courses: A Survey and Discussion." LCM - La Collana / The Series 9788879167918 (December 2016): 47–63. http://dx.doi.org/10.7359/791-2016-ales.

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Brera, Matteo. "A dialogo con Dante. Possibilità semiotiche e riflessioni sulla traduzione poetica nella prima versione interlineare in lingua inglese dell’Inferno." Incontri. Rivista europea di studi italiani 27, no. 2 (December 31, 2012): 84. http://dx.doi.org/10.18352/incontri.8297.

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Zuccala, Brian. "(Ancora) un’altra faccia del verismo: Self-reflexivity nella narrativa capuaniana." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 54, no. 3 (February 20, 2020): 721–46. http://dx.doi.org/10.1177/0014585819893664.

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Анотація:
Il saggio, che ha ispirato e complementato la preparazione di una più ampia monografia in lingua inglese, di prossima pubblicazione, prova ad affrontare la questione, prima facie ossimorica, della autoriflessività nell’opera narrativa di Luigi Capuana, tema (relativamente) poco considerato nell’ambito della capuanistica. Si adotta qui una metodologia ibrida, che combina close reading di alcuni testi capuaniani ad una prima formulazione di distant reading di alcune macro-tendenze individuabili nella sua produzione complessiva, critica e narrativa. Dopo avere introdotto la cornice metodologico-terminologica legata all’autoriflessività, la prima parte del contributo illustra come le istanze di metafiction, metanarration e metareference non si limitino alla produzione narrativa tarda. Al contrario, questi fenomeni meta-artistici, seppure a intermittenza, si rivelano essere parte integrante dell’opera capuaniana sin dagli esordi. Tale “lettura distante” della componente autoriflessiva in Capuana narratore consente di far luce sulla maniera tutt’altro che casuale in cui, in Capuana, narrativa e produzione critica si combinano sul piano cronologico.
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Giglioni, Cinzia, and Ellen Patat. "Pedagogical implications of teaching codes of ethics at tertiary level: An Italian case study." EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 7, no. 2 (October 30, 2020): 51–69. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.12.206.

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EN The study investigates the use of codes of ethics in teaching English as a Foreign Language (EFL) to students enrolled in a first-level master’s course in Marketing Management in an Italian public university. According to Bhatia (2002), genre-specific documents such as codes of ethics have the potential to “sensitise and prepare students to meet the communicative demands of disciplinary communication” (p. 13). Within the theoretical framework of genre analysis and its possible implications for language teaching, this paper focuses on learners’ perceptions and achievements in EFL learning using corporate codes of ethics, presented to students both theoretically and on a practical level. A pre-questionnaire, pre- and post-test, and abridged post-treatment questionnaire were used to collect data. The goal of the five-week study was to demonstrate that genre pedagogy caters to learners’ needs, raises rhetorical and genre awareness, and fosters language awareness at a micro-textual, lexico-syntactical level. Key words: CODES OF ETHICS, LANGUAGE TEACHING, ENGLISH FOR SPECIFIC PURPOSES, GENRE-BASED INSTRUCTION ES Este estudio es investiga el uso de los códigos de ética en la enseñanza del inglés como lengua extranjera (LE) a los alumnos de un Máster en mercadotecnia en una universidad pública italiana. Se espera que los códigos revelen su potencial de “sensibilizar y preparar a los alumnos a fin de poder estar a las alturas de las exigencias comunicativas en comunicación disciplinaria” (Bhatia, 2002, p.13 [traducción nuestra]). Dentro del marco teórico del análisis de género y sus posibles implicaciones para la enseñanza de idiomas, este trabajo se enfoca en las percepciones y resultados de los estudiantes de inglés LE, a quienes se les han presentado códigos de ética empresarial desde un punto de vista tanto teórico como práctico. Para obtener los datos, se han utilizado una encuesta antes del tratamiento, una prueba tanto antes como después y una versión reducida de la encuesta post tratamiento. El objetivo de este estudio de cinco semanas es demostrar que la pedagogía de los géneros se vincula con las necesidades de los principiantes, porque, por un lado, solicita su conocimiento retórico y de género, y, por otro, favorece, a nivel microtextual, su conocimiento del léxico y de la sintaxis de la lengua extranjera. Palabras claves: CÓDIGOS DE ÉTICA, DIDÁCTICA DE IDIOMAS, INGLÉS ESPECIALÍSTICO, ENSEÑANZA BASADA EN EL GÉNERO IT Questo studio indaga l’uso dei codici etici nell’insegnamento dell’inglese come lingua straniera (LS) a studenti di un master in marketing management di un’università pubblica italiana. Ci si aspetta che i codici rivelino la loro potenzialità nel “sensibilizzare e preparare gli studenti a soddisfare i bisogni comunicativi della comunicazione di una data disciplina” (Bhatia, 2002, p. 13 [traduzione nostra]). Avendo come quadro teorico di riferimento l’analisi del genere e le sue possibili implicazioni nella didattica delle lingue, il presente studio si focalizza sulle percezioni e i risultati di studenti di inglese LS, ai quali vengono presentati i codici etici aziendali da un punto di vista sia teorico sia pratico. Per raccogliere i dati sono stati impiegati un questionario preliminare, un pre-test, un post-test e un questionario ridotto finale. Questo studio, durato cinque settimane, si è proposto di dimostrare che la pedagogia dei generi testuali va incontro ai bisogni dei discenti, perché, da una parte, sollecita la loro consapevolezza retorica e dei generi testuali, dall’altra favorisce, a livello microtestuale, la loro consapevolezza del lessico e della sintassi della lingua straniera. Parole chiave: CODICI ETICI, DIDATTICA DELLE LINGUE, INGLESE PER SCOPI SPECIFICI, INSEGNAMENTO BASATO SUI GENERI TESTUALI
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Nicolini, Beatrice. "L'impatto e le implicazioni della lingua e della cultura inglese ai confini dell'Impero britannico in India durante il XIX secolo." FUTURIBILI, no. 2 (September 2009): 205–27. http://dx.doi.org/10.3280/fu2008-002017.

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Анотація:
- In the late 18th and early 19th century information in English in European hands regarding the lands between Persia and the western borders of British India was scarce at best, completely absent at worst. It was at the outbreak of a European crisis that the absence of cartographic and topographic documents on those lands - now part of Pakistan - suddenly became the centre of concern and tension, above all for the political and military governors of British India.
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Petrocelli, Emilia. "Pre-service teacher education: Observing senior teachers through the theoretical lens of Ellis’s principles of instructed language learning." EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 8, no. 1 (March 31, 2021): 20–52. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.13.227.

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EN The study is based on a training project completed in Italy as part of a qualifying course for high school teachers of L2 English. The project moves around the framework that Rod Ellis proposed in 2010 on the relationship between Second Language Acquisition and Language Pedagogy and it argues the need for student teachers (STs) to take the role of classroom researchers during their learning process and carry out critical observations through a solid theoretical lens, such as the 10 principles for instructed language learning by Ellis (2005a, 2005b). Three case studies are analyzed to explore how STs observed classroom activities armed with the knowledge of the principles. Data is based on feedback they gave during seminar discussions and remarks made in written reports. Moreover, a follow-up survey of informants after five years’ in-service practice questions whether and how this experience influenced the quality and degree of their understanding of teaching and learning. Considering these results, suggestions are made for future implementations of this kind of project. Key words: INSTRUCTED LANGUAGE LEARNING, SECOND LANGUAGE TEACHER EDUCATION, LANGUAGE PEDAGOGY, COMMUNICATIVE APPROACH, ITALIAN SECONDARY SCHOOL, ENGLISH AS A FOREIGN LANGUAGE (EFL) ES El estudio se basa en un proyecto de capacitación realizado en Italia como parte de un curso de cualificación para profesores de inglés como L2 de nivel secundario. El proyecto se basó en el marco que Rod Ellis propuso en 2010 sobre la relación entre la adquisición de segundas lenguas y la pedagogía lingüística. Este estudio sostiene que los estudiantes necesitan recibir una lente teórica sólida para la observación crítica, como los 10 principios para el aprendizaje de idiomas instruido de Ellis (2005a, b), y asumir el papel de investigadores dentro del aula durante su proceso de aprendizaje. La análisis de tres estudios de caso explora cómo los estudiantes observaron las actividades del aula armados con el conocimiento de los principios. Los datos se basan en los comentarios que dieron durante los debates del seminario y en las observaciones realizadas en los informes escritos. Además, una encuesta de seguimiento de los informantes después de cinco años de docencia en servicio cuestiona si esta experiencia influyó, y de qué manera, en la calidad y el grado de su comprensión de la enseñanza y el aprendizaje. Teniendo en cuenta estos resultados, se hacen sugerencias para futuras implementaciones de este tipo de proyectos. Palabras clave: APRENDIZAJE DE IDIOMAS INSTRUIDO, CAPACITACIÓN DE PROFESORES DE SEGUNDA LENGUA, PEDAGOGÍA DEL LENGUAJE, ENFOQUE COMUNICATIVO, ESCUELA SECUNDARIA ITALIANA, INGLÉS COMO LENGUA EXTRANJERA IT Lo studio si basa su un progetto di tirocinio inserito in un corso di abilitazione per docenti d’inglese nella scuola superiore (TFA). Il progetto si ispira al quadro teorico proposto da Rod Ellis nel 2010 sul legame tra acquisizione della seconda lingua e didattica delle lingue e si basa sull’idea che i tirocinanti debbano effettuare le osservazioni in classe vestendo i panni di ricercatori, con una lente teorica solida come i 10 principi per l’insegnamento delle lingue di Ellis (2005a, b). L’analisi esplora il processo di formazione dei tirocinanti in tre casi studio e le modalità in cui essi si sono mossi nell’osservazione delle lezioni di lingua, armati della conoscenza dei principi di Ellis. I dati includono le riflessioni dei tirocinanti durante le discussioni seminariali e nelle loro relazioni di fine percorso. Inoltre, dopo cinque anni d’insegnamento di ruolo, quegli stessi tirocinanti sono stati intervistati per ricevere informazioni su se e come questa esperienza abbia influenzato la qualità e il livello della loro consapevolezza dei processi di insegnamento e apprendimento. Sulla base dei risultati, vengono avanzate alcune proposte per lo sviluppo di questo tipo di progetti. Parole chiave: APPRENDIMENTO DELLA LINGUA, FORMAZIONE PER DOCENTI DI LINGUA, DIDATTICA, APPROCCIO COMUNICATIVO, SCUOLA SECONDARIA ITALIANA, INGLESE COME LINGUA STRANIERA
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Pireddu, Silvia. "Simplicity, clarity and effectiveness: A European and political perspective on exercising fluency in Eugenio Balbi’s Primi Elementi della Lingua Inglese (1840)." Documents pour l'histoire du français langue étrangère ou seconde, no. 62-63 (December 1, 2019): 233–59. http://dx.doi.org/10.4000/dhfles.6369.

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Martelli, Barbara. "TWO HALVES OF THE SAME KIWI: ITALIAN LANGUAGE AND CULTURE AMONG NEW ZEALANDERS OF ITALIAN ORIGIN." Italiano LinguaDue 14, no. 1 (July 26, 2022): 338–59. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/18183.

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This essay documents the diffusion of the Italian language and culture in Aotearoa-New Zealand, an officially bilingual (English and Māori), as revealed by the double name, and multicultural society. By adopting an eclectic approach that combines sociolinguistics, language teaching methodology, and cultural anthropology, my paper is a micro-ethnography performed on a group of five women of Italian origin with different levels of competency in Italian as their second language. This group of Kiwis – as New Zealanders frequently refer to themselves – ranged age from 16 to 68 and reside in greater Auckland, New Zealand’s most populous city. Their testimonies were collected through a series of face-to-face semi-structured qualitative interviews and based on several sessions of participant observation involving immersion and interaction in the socio-cultural environment of the informants. Notwithstanding their small number, the stories collected in this research disclose a significant ethnographic relevance as they testify to key aspects of Italianness in the social and historical context of New Zealand. In line with the sociolinguistic theories on the circulation of Italian in the world, on the motivations underpinning its learning and on the typology of speakers, I specifically addressed the following topics: Italian as a language of migration, Italian as a language of culture, Italian taught at university, Italian as part of a fluid and transnational multi-identity, and Italian in the global market. Due metà dello stesso Kiwi: lingua e cultura italiana tra i neozelandesi di origine italiana Il seguente saggio documenta la diffusione della lingua e della cultura italiana in Aotearoa - Nuova Zelanda, paese ufficialmente bilingue (inglese e Māori), come rivela il doppio nome, e multiculturale. Attraverso un approccio eclettico che combina sociolinguistica, glottodidattica e antropologia culturale, l’articolo si propone come micro-etnografia condotta su un gruppo di cinque donne di origine italiana con diversi livelli di competenza in italiano come lingua seconda. Questo gruppo di informatrici Kiwi – questo è il nome con il quale i/le neozelandesi si riferiscono comunemente a sé stessi/e – ha un’età compresa tra i sedici e i sessantotto anni e risiede nell’area metropolitana di Auckland, la città più popolosa della Nuova Zelanda. Le loro testimonianze sono state raccolte tramite una serie di interviste qualitative semi-strutturate, condotte di persona, e diverse sessioni di osservazione partecipante che hanno comportato l’immersione e l’interazione nell’ambiente socio-culturale delle informatrici. Nonostante il loro numero limitato, le storie raccolte in questa ricerca dimostrano una significativa rilevanza etnografica poiché testimoniano aspetti chiave dell’italianità nel contesto storico-sociale neozelandese. In linea con le teorie sociolinguistiche sulla circolazione dell'italiano nel mondo, sui motivi dell’apprendimento e sulla tipologia dei parlanti, ho esaminato nello specifico i seguenti argomenti: l’italiano lingua di migrazione, l’italiano lingua di cultura, l’italiano insegnato all’università, l’italiano come parte di una pluri-identità fluida e transnazionale e, infine, l’italiano nel mercato globale.
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Bunn, Daniela, and Mariele Lúcia Tortelli. "A participação da língua italiana no Projeto Multidisciplinar PIBID/UFSC Línguas Estrangeiras/Adicionais: interação, cooperação e formação docente." Revista Italiano UERJ 13, no. 1 (October 17, 2022): 18. http://dx.doi.org/10.12957/italianouerj.2022.70752.

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RESUMO: Políticas públicas de formação de professores e incentivo à docência como o Programa Institucional de Bolsas de Iniciação à Docência (PIBID/MEC), que tem como objetivo antecipar o vínculo entre os futuros professores e a sala de aula, fazendo uma articulação entre a educação superior e as escolas estaduais e municipais, não contemplam línguas adicionais como o italiano, o francês e o alemão. Tendo em vista essa lacuna, num esforço de resistência e união, professores do Departamento de Metodologia do Ensino e do Departamento de Língua e Literatura Estrangeira, da Universidade Federal de Santa Catarina, refletiram sobre a possibilidade de um subprojeto multidisciplinar que apoiasse essas línguas não contempladas no programa. O objetivo principal deste relato é expor como a experiência da interação entre professores universitários dos cursos de italiano, espanhol, inglês e francês; professores de espanhol e inglês da rede pública de educação de Santa Catarina e graduandos dos cursos de italiano, espanhol, inglês e francês têm criado um espaço de res(ex)istência nas discussões sobre o fazer docente e o ensino de língua-cultura na escola (MENDES, 2004; 2008; 2010; 2015). Como essa equipe e essa experiência multidisciplinar podem contribuir no processo de formação de professores em contexto remoto de ensino e como podemos fomentar o diálogo entre as línguas estrangeiras em nossas universidades são algumas questões norteadoras. É objetivo ainda apresentar o desenvolvimento do projeto durante a pandemia e sua contribuição para a formação dos alunos do curso de licenciatura, especialmente do curso de Italiano. Pela análise de material empírico e teórico estudado ao longo do projeto, procurou-se levantar algumas perspectivas tendo em vista que, de pequenas iniciativas como essas, como a proposta multidisciplinar, o empenho coletivo de professores de LE, a procura por uma bolsa alternativa à da Capes e o interesse e empenho da aluna bolsista, a área do italiano pôde acessar espaços mais democráticos dentro da Universidade e da escola.Palavras-chave: Ensino. Aprendizagem. Língua. Italiano. Pibid Multidisciplinar. ABSTRACT: Politiche pubbliche per la formazione degli insegnanti e incentivi come il Programma Istituzionale per le Borse di Iniziazione all'Insegnamento (PIBID/MEC), che mirano ad anticipare il legame tra i futuri insegnanti e l'aula, creare un collegamento tra l'istruzione superiore e le scuole statali e comunali, non include lingue aggiuntive come l'italiano, il francese e il tedesco. In considerazione di questa lacuna, in uno sforzo di resistenza e di unione, professori del Dipartimento di Metodologia Didattica e il Dipartimento di Lingua Straniera e Letteratura dell'Università Federal de Santa Catarina hanno riflettuto sulla possibilità di un sottoprogetto multidisciplinare che supportasse queste lingue non incluse nel Programma. L'obiettivo principale di questa presentazione è quello di esporre come l'esperienza dell'interazione tra docenti universitari di corsi di italiano, spagnolo, inglese e francese; insegnanti di spagnolo e inglese della rete di istruzione pubblica e laureandi di corsi di italiano, spagnolo e inglese hanno creato uno spazio di resistenza nelle discussioni sulla didattica e l'insegnamento della lingua-cultura a scuola (MENDES, 2004; 2008; 2010; 2015). Come questo team e questa esperienza multidisciplinare possono contribuire al processo di formazione degli insegnanti in un contesto di insegnamento remoto e come possiamo promuovere il dialogo tra le lingue straniere nelle nostre università sono alcune questioni guida. Si propone anche di presentare lo sviluppo del progetto durante la pandemia e il suo contributo alla formazione degli studenti del corso di laurea, in particolare il corso di italiano. L'analisi del materiale empirico e teorico ci ha aitutato ad elevare alcune prospettive in vista di piccole iniziative come la proposta multidisciplinare, l'impegno collettivo degli insegnanti di LE, la ricerca di una borsa di studio alternativa e l'impegno della studente, così l'italiano ha potuto accedere a spazi più democratici all'interno dell'Università e della scuola.Parole chiave: Insegnamento. Apprendimento. Lingua. Italiano. Pibid Multidisciplinare. ABSTRACT: Public policies for teacher training and incentive to teaching such as the Institutional Program for Teaching Initiation Scholarships (PIBID/MEC), which aims to anticipate the link between future teachers and the classroom, making a link between higher education and state and municipal schools, does not include additional languages such as Italian, French and German. In view of this gap, in an effort of resistance and union, professors from the Department of Teaching Methodology and the Department of Foreign Language and Literature of the Universidade Federal de Santa Catarina reflected on the possibility of a multidisciplinary subproject that would support these languages not included in the program. The main objective of this presentation is to expose how the experience of the interaction between university professors of Italian, Spanish, English and French courses; teachers of Spanish and English of the public education and undergraduates of Italian courses, Spanish and English have created a space of res(ex)istência in the discussions on the teaching and language-culture teaching at school (MENDES, 2004; 2008; 2010; 2015). How this team and this multidisciplinary experience can contribute to the teacher training process in a remote teaching context and how we can foster dialogue between foreign languages in our universities are some guiding issues. It also aims to present the development of the project during the pandemic and its contribution to the training of students of the undergraduate course, especially the Italian course. The analysis of empirical and theoretical material, also in view of the formal documents of Santa Catarina, sought to raise some perspectives with a view to small initiatives such as the multidisciplinary proposal, the collective commitment of LE teachers, the search for an alternative scholarship t and the interest and commitment of the scholarship student, the Italian area was able to access more democratic spaces within the University and the school.Keywords: Teaching. Learning. Language. Italian. Multidisciplinary Pibid.
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Lupoi, Michele Angelo. "Conflitti di giurisdizioni in materia di successione: i profili processual-internazionalistici del caso <i>Pescatore</i>." Trusts, no. 4 (August 4, 2022): 710–19. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.157.

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Tesi La sentenza Pescatore propone il dubbio se il giudice possa esaminare lo stato di un procedimento pendente all’estero facendo ricorso alle proprie conoscenze della lingua e del diritto di quello Stato. Dal punto di vista italiano, tale dubbio, di norma, va risolto in modo positivo. Una antisuit injunction del giudice inglese che inibisce la prosecuzione di un procedimento in Italia è una misura invasiva ma con la quale bisogna confrontarsi in situazioni di procedimenti paralleli tra Inghilterra e Italia, quando l’Inghilterra sia il foro naturale per la decisione della lite. &nbsp; The author’s view The Pescatore ruling raises the question of whether the judge may examine the status of a pending foreign proceeding by relying on his own knowledge of the language and of the law of that State. From the Italian perspective, this doubt should normally be resolved in the affirmative. An antisuit injunction by the English court inhibiting the continuation of proceedings in Italy is an invasive measure but one that must be confronted in situations of parallel proceedings between England and Italy, when England is the natural forum for adjudicating the dispute.
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Bralić, Snježana. "LE PAROLE CHIAVE DELLA RIVOLUZIONE TECNOLOGICA E LE NUOVE TENDENZE LESSICALI." Folia linguistica et litteraria XI, no. 30 (2020): 143–58. http://dx.doi.org/10.31902/fll.30.2020.9.

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Tenendo presente che il progresso tecnologico ha inva so ogni ambito della nostra vita, questo intervento servirà a capire come le innovazioni tecnologiche, e il linguaggio cui danno vita, non siano più un settore o un gergo specialistici, ma un modo del vivere e del parlare contemporanei. Si tratta di una riflessione non solo linguistica in cui le parole e le espressioni nuove, formatesi come risultato del progresso e della rivoluzione tecnologica, costituiscono una ricchezza lessicale dell’italiano, tratta da quotidiani, fonti lessicografiche e siti internet. Dalla possibilità di far comunicare strumenti diversi o di racchiudere inun unico strumento funzioni finora disperse in più apparecchi, sono nati i termini che indicano l’orizzonte privilegiato della tecnologia moderna: multifunzione, compatibilità e interconnessione. Nell’italiano, che prima di adattarsi al mondo digitale ha ricavato dall’inglese la maggior parte dei termini legati alla tecnologia, rimangono ancora molte oscillazioni terminologiche. Secondo le parole di Gino Roncaglia “non si tratta semplicemente di analizzare prestiti e neologismi di un settore ‘alla moda’, ma di comprendere il funzionamento e i cambiamenti della lingua nel suo incontro con un ambiente comunicativo nuovo”. Quindi si pone la domanda se la tecnologia parla, se ha cambiato la lingua o vi ha aggiunto semplicemente un lessico che abbonda di sigle e anglismi, un linguaggio nuovo che rispetta le regole della velocità e della sintesi. Molti termini strettamente tecnologici, sentiti come ostici, suscitano resistenza nei singoli parlanti, tanto che si parla di distinzione fra tecnofoni e tecnoanalfabeti, cioè tra quelli che sanno quali nomi dare alle trasformazioni quotidiane e quelli che le usano, senza riuscire a nominarle. Ci riferiamo al fenomeno della diffusione di nuove forme, di veri e propri internazionalismi che si adattano o ricalcano in vario modo, elementi lessicali di origine inglese o angloamericana come in tanti altri settori.
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Caria, Marzia. "«Non so scrivere inglese, a momenti neppure italiano… datemi una “giobba” qualsiasi»: gli emigrati italiani nel teatro di Nino Randazzo." Italianistica Debreceniensis 26 (December 1, 2020): 56–68. http://dx.doi.org/10.34102/itde/2020/9381.

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L'articolo prende in esame la rappresentazione culturale, sociale e linguistica degli italiani emigrati in Australia nella scrittura per il teatro di Nino Randazzo, drammaturgo di origine eoliana, emigrato a Melbourne nel 1952, considerato uno degli autori più importanti e prolifici nel contesto della cosiddetta “letteratura dell'emigrazione”, e più in particolare della letteratura italo-australiana in lingua italiana. Di particolare interesse è il tema dei pregiudizi culturali e sociali degli anglo-australiani nei confronti delle persone di origine italiana, etichettati come ignoranti, impossibili da acculturare e disciplinare, in gran parte legati alle organizzazioni criminali, che parlano per lo più una varietà mista di italiano e inglese. Così, in particolare, nella commedia Il Sindaco d'Australia (1981), in cui l'immagine stereotipata (ma esilarante) dell'emigrante del sud Italia, impulsiva e ambiziosa, caratterizzata a livello linguistico dall'uso di termini italo-australiani; e nella commedia Victoria Market (1982), concepita da Randazzo come protesta contro la tendenza degli anglo-australiani a costruire stereotipi nei confronti degli italo-australiani, in questo caso quello del'italiano mafioso. Il teatro di Randazzo, tuttavia, riesce a distinguersi dalle opere della maggior parte dei drammaturghi italo-australiani di prima generazione per il suo tentativo di demistificare in modo divertente tali pregiudizi e luoghi comuni. È nella scelta di un tono popolare della commedia, ottenuta anche attraverso la sapiente mescolanza di forme italiane più tradizionali con termini italo-australiani tipici degli anni in cui sono ambientati gli eventi narrati, che risiedono gli aspetti specifici di questo autore.
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Trimarchi, M., S. Bondi, E. Della Torre, M. R. Terreni, and M. Bussi. "Palate perforation differentiates cocaine-induced midline destructive lesions from granulomatosis with polyangiitis." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 4 (August 2017): 281–85. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1586.

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L’ abuso di cocaina può talvolta causare lesioni destruenti della struttura osteocartilaginea del naso, dei seni paranasali, del palato, con caratteristiche cliniche che ricordano altre patologie sistemiche associate a lesioni necrotizzanti centrofacciali. La diagnosi differenziale tra lesioni destruenti della linea mediana indotte da cocaina (CIMDL) e granulomatosi associata a poliangioite (GPA) può essere complessa, in particolare se il paziente non ammette l’abuso di sostanze. 10 pazienti con CIMDL e perforazione palatale sono stati trattati presso la nostra Unità Operativa tra il 2002 ed il 2015. Tutti i casi sono stati sottoposti ad endoscopia nasale, TC o RMN del massiccio facciale ed Anca test. In 8 casi è stata effettuata anche la biopsia nasale. Contestualmente è stata eseguita una revisione della letteratura presente su PubMed riguardante i casi di perforazione palatale in pazienti affetti da CIMDL e GPA. Tutti i 10 pazienti oggetto dello studio presentavano perforazione palatale e distruzione dei turbinati inferiori; inoltre 7 pazienti presentavano perforazione del palato duro , 2 pazienti perforazione del palato molle ed 1 paziente perforazione di entrambi. Gli Anca test erano negativi in 8 pazienti e positivi in 2, sia per C-Anca sia per P-Anca. La revisione della letteratura edita in lingua inglese ha evidenziato perforazioni palatali in 5 pazienti affetti da GPA e in 73 pazienti affetti da CIMDL. La presenza di perforazione palatale in pazienti con lesioni destruenti della linea mediana può rappresentare un nuovo marker clinico a favore delle CIMDL nella diagnosi differenziale con GPA.
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Bianchera, Luciana, Alessandra Furin, Angelo Silvestri, and Salvatore Inglese. "Prolegomeni sulle basi fondative di una ricerca inerente l'integrazione tra diverse epistemologie culturali e di pensiero." GRUPPI, no. 1 (October 2020): 41–55. http://dx.doi.org/10.3280/gruoa1-2020oa10481.

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In questo dialogo, promosso dalla rivista Gruppi, Luciana Bianchera e Salvatore Inglese ci raccontano la ricerca, che svolgono in collaborazione con Alberto Eiguer, in merito all'integrazione di diverse epistemologie culturali e di pensiero. Tutto &egrave; partito dalla necessit&agrave; di Luciana di confrontarsi con degli esperti in merito a quanto emerge nei gruppi di parola con i migranti ospiti dei CAS che coordina. I contenuti che emergono in questi gruppi vengono letti attraverso diverse prospettive: la psicoanalisi, la psicoanalisi operativa e l'etnopsichiatria. La loro esperienza &egrave; un esempio di come si possa confrontare, far dialogare e integrare matrici molto diverse tra loro. Lo scritto parte dall'interrogarsi su cosa &egrave; un enigma, costrutto che sar&agrave; il punto focale di tutto il lavoro e che verr&agrave; declinato nelle sue varie prospettive. Lucianaspiega la storia di questa ricerca, nata per rispondere a molti enigmi, e Salvatore parla della propria formazione personale per spiegare in cosa consiste l'etnopsichiatria, per molti di noi disciplina enigmatica. Parte importante della ricerca &egrave; stato lo studio della mitologia e del magico, aspetti imprendibili e impensabili che hanno a che fare con la presenza dell'invisibile che emerge nei gruppi di parola, e della gestione della lingua: le varie traduzioni possono diventare un ponte che crea uno spazio di pensabilit&agrave; altro, nuovo, che "tradisce" piuttosto che tradurre e permette nuovi orizzonti di senso.
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Costantinopoli, Simone. "La Cannabis terapeutica nel trattamento del Disturbo Post Traumatico da Stress: Protocollo per una Scoping Review." Dissertation Nursing 1, no. 1 (July 29, 2022): 21–27. http://dx.doi.org/10.54103/dn/17688.

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INTRODUZIONE:Risultati recenti di alcuni studi sembrano riscontrare dei miglioramenti nella sintomatologia dei pazienti affetti da PTSD sottoposti a terapia con cannabis terapeutica (THC, CBD e NABILONE). Alcune revisioni hanno messo in luce, tuttavia, come si siano riscontrate diverse metodologie di assunzione e diverse forme di agente terapeutico e di come gli studi inclusi presentassero bias di varia natura. A fronte di queste evidenze, ha senso effettuare una nuova Scoping Review finalizzata ad eseguire una mappatura degli studi primari presenti in letteratura che riportino prove di efficacia rispetto l’utilizzo della cannabis per il trattamento della sintomatologia del PTSD riscontrate sino ad oggi, col fine di descrivere le modalità d’utilizzo, le posologie l’aderenza alla terapia dei pazienti ed alcune caratteristiche specifiche del campione che potrebbero risultare influenti come l’abuso precedente di alcool e droghe e l’aderenza a terapie pregresse. METODI E ANALISI:Questa scoping review seguirà la metodologia del Joanna Briggs Institute, contenuta nel JBI Manual for Evidence Synthesis. La ricerca della letteratura sarà condotta attraverso i database PubMed, Scopus, Web Of Science, Cochrane Library, Elsevier, Psycinfo; in aggiunta, saranno consultate anche fonti di letteratura grigia. Saranno inclusi unicamente trial clinici (randomizzati e non) e studi quasi sperimentali in lingua italiana o inglese e disponibili in versione full text. Le informazioni chiave degli studi saranno estratte e presentate sia in forma narrativa che in forma riassuntiva con opportune tabelle per dare una panoramica adeguata dei contenuti della letteratura scientifica esistente sull’argomento.
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Parozzi, Mauro, and Sonia Lomuscio. "La Gamification virtuale nella formazione infermieristica rivolta all’ambito della Salute Mentale: protocollo per una Scoping Review." Dissertation Nursing 2, no. 1 (January 30, 2023): 110–16. http://dx.doi.org/10.54103/dn/18637.

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BACKGROUND:L’innesco globale di misure cautelative per la tutela della salute pubblica ha indubbiamente rafforzato l’interesse dei formatori per metodologie di simulazione virtuale. In quest’accezione formativa, i Serious Games sembrano consentire una miglior accessibilità, comprendendo la possibilità di essere fruiti o ripetuti un numero ipoteticamente infinito di volte senza rimanere necessariamente ancorati alla presenza dei docenti, alla disponibilità dei laboratori, al materiale presente ed agli eventuali impegni dei discenti stessi contribuendo all'esperienza di apprendimento migliorando la motivazione, l’impegno nel contesto della formazione cognitiva e la fiducia in sé stessi degli studenti infermieri. Gli ambiti di applicazione della gamification (intesa come l’integrazione di caratteristiche proprie dei giochi in contesti non di gioco sembrano essere piuttosto differenti, tuttavia, alcuni ambiti in particolare sembrano aver iniziato a riscontrare un certo interesse, fra cui, quello della Salute Mentale dove si riscontrano outcomes promettenti in studi con strutturazioni e obiettivi ancora eterogenei, mostrando la necessità di ampliare le evidenze a disposizione. METODI E ANALISI:Verrà effettuata una scoping review secondo la metodologia del Joanna Briggs Institute. Le banche dati biomediche consultate saranno MEDLINE (PubMed), Scopus, WebOfScience, Cochrane Library, Cinhal ed Embase; l’estensione della ricerca sulla letteratura grigia verrà effettuata consultando Google Scholar, ClincialTrials.gov, TRIP (Turn Research Into Practice), medRxiv, OSF Preprints, Networked Digital Library of Theses and Dissertations, Open Access Theses and Dissertations. Saranno inclusi articoli in lingua Italiana o Inglese disponibili in formato full text. La presentazione delle informazioni degli studi sarà effettuata sia attraverso tabelle specifiche che in forma narrativa.
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Bondarenko, Margaryta, Brianna Butera, and Rajiv Rao. "Voice onset time (VOT) of L3 Spanish /ptk/ by multilingual heritage speakers of Ukrainian and Polish." EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 9, no. 1 (April 10, 2022): 28–51. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.15.1.225.

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EN This study provides an acoustic analysis of voice onset time (VOT) of voiceless stops /ptk/ in Spanish, produced by heritage speakers (HSs) of Ukrainian and of Polish who are English-dominant and beginner or intermediate learners of Spanish as a third language (L3). Given that both Ukrainian and Polish, like Spanish and unlike English, are characterized by short-lag VOT, data were collected from six Ukrainian HSs and 11 Polish HSs in their heritage language (HL), in English, and in Spanish to compare potential effects of the HL on L3 VOT production. VOT was analyzed in three task types. The goals were: 1) to determine whether VOT values produced in Spanish by Ukrainian and Polish HSs are more reflective of VOTs in the HL or in English, and 2) to determine the effect of task type on VOT. Data show that Ukrainian and Polish HSs’ VOTs in Spanish are shorter than those of L2 Spanish learners whose L1 is English, indicating a HL rather than dominant language influence on L3 VOT. Results suggest that the most crucial factors in L3 phonological acquisition are: 1) structural similarity between HL and L3, and 2) L3 proficiency (not language dominance). VOT was also affected by task type: like L1 Spanish speakers, VOT of Ukrainian HSs increases as task formality increases. This paper fills research gaps in HL and L3 phonetics/phonology as to the effects of a HL on the acquisition of subsequent sound systems in adulthood. Key words: L3 PHONOLOGY, HERITAGE LANGUAGE PHONOLOGY, CROSS-LINGUISTIC INFLUENCE, VOICE ONSET TIME (VOT), L3 LEARNING ES Este estudio ofrece un análisis acústico del tiempo de emisión de voz (VOT, voice onset time) de las oclusivas sordas /ptk/ en español, producidas por hablantes de herencia (AH) de ucraniano y polaco cuya lengua dominante es el inglés y que aprenden español como L3 a nivel inicial o intermedio. Dado que tanto el ucraniano como el polaco, al igual que el español y a diferencia del inglés, se caracterizan por un VOT de lazo corto, se recopilaron datos de seis AH ucranianos y 11 AH polacos en su lengua de herencia (LH), en inglés y en español. Los objetivos eran determinar: 1) si los VOT producidos en español por estos AH reflejan más la LH o el inglés, y 2) el efecto del tipo de tarea. Los datos muestran que los VOT en español de los AH de ucraniano y de polaco son más cortos que los de estudiantes de español L2 cuya L1 es el inglés, lo que indica una influencia de la LH –no de la lengua de dominancia– en la producción de VOT. Los resultados sugieren que los factores más cruciales en la adquisición fonológica de la L3 son: 1) similitud estructural entre la LH y la L3, y 2) competencia lingüística en la L3. El VOT de los AH ucranianos aumenta conforme aumenta la formalidad de la tarea. Este trabajo llena las lagunas de la investigación en fonética/fonología de LH y L3 en cuanto a los efectos de una LH en la adquisición de sistemas sonoros posteriores en la edad adulta. Palabras clave: FONOLOGÍA DE L3, FONOLOGÍA DE LA LENGUA DE HERENCIA, INFLUENCIA INTERLINGÜÍSTICA, VOT, APRENDIZAJE DE L3 IT Questo studio fornisce un’analisi acustica del tempo di attacco della sonorità (VOT, voice onset time) delle occlusive sorde /ptk/ in spagnolo da parte di apprendenti di livello base o intermedio di spagnolo come L3 che sono i parlanti di ucraino e polacco come lingue ereditarie (LE) ma con l’inglese come lingua dominante (LD). I dati sono basati su sei parlanti di ucraino LE e undici di polacco LE. Il VOT è analizzato in tre lingue—LE, inglese e spagnolo—con l’obiettivo di determinare 1) se i valori di VOT prodotti in spagnolo dagli ucraini e dai polacchi riflettono di più la LE o la LD, 2) gli effetti del tipo di esercizio sul VOT. I dati dimostrano che i VOT in spagnolo dei parlanti di ucraino e polacco come LE sono più brevi di quelli degli apprendenti di spagnolo L2 con inglese L1. Ciò indica che la LE influenza la produzione del VOT rispetto alla LD. I risultati suggeriscono che nell’acquisizione fonologica di una L3 sono cruciali: 1) la similarità strutturale tra LE e L3, e 2) la competenza nella L3. Inoltre, come per i parlanti di spagnolo L1, il VOT dei parlanti di ucraino aumenta con l’aumentare della formalità dell’esercizio. Questo articolo colma un vuoto nello studio della LE e della fonetica/fonologia della L3 relativo agli effetti di una LE sull’acquisizione di un successivo sistema di suoni nell’età adulta. Parole chiave: FONOLOGIA DELLA L3, FONOLOGIA DELLA LINGUA EREDITARIA, INFLUENZA CROSS-LINGUISTICA, VOT, APPRENDIMENTO DELLA L3
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Fisso, Maria Beatrice, and Elio Sgreccia. "Etica dell’ambiente." Medicina e Morale 45, no. 6 (December 31, 1996): 1057–82. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1996.892.

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Gli autori presentano in questa prima parte del loro scritto quella che sarà l’introduzione a una raccolta bibliografica commentata, di prossima pubblicazione, in merito ad alcune questioni di etica ambientale. Dapprima vengono indicate le tappe in cui l’evoluzione della civiltà è stata condizionata nel corso del tempo dal rapporto uomo-ambiente: civiltà primitiva, pastorale, industriale e tecnologica o nucleare o spaziale o, anche detta, della rivoluzione genetica. Successivamente viene mostrato come a partire dalla seconda metà degli anni Settanta si è data progressivamente una diversa rilevanza alla natura, non considerata più un semplice oggetto di studio da parte delle scienza, ma reputata degna di riflessione etica. Da questo momento infatti l’etica ambientale ha acquisito la forza di una disciplina istituzionale. Tuttavia il dibattito filosofico su questi argomenti si è sviluppato negli ultimi quindici anni soprattutto nei Paesi di lingua inglese, mentre in Italia si trova ancora in una fase iniziale. Il pensiero filosofico classico è sempre stato impostato in modo fortemente antropocentrico; ma negli anni Settanta alcuni filosofi hanno cercato di superare questo approccio per proporre una visione meno antropocentrica o addirittura ecocentrica. Dopo una accurata disamina di queste diverse correnti di pensiero gli autori concludono questa prima parte del loro articolo respingendo sia gli estremismi delle ecofilosofie, sia l’opinione di quanti credono nella illimitata possibilità di sfruttamento della natura, infatti le nuove acquisizioni scientifiche e culturali impongono di ripensare il rapporto uomo-natura al fine di stabilire dei principi etici che orientino la condotta umana in questo settore.
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Caldara, Roberto. "Revisione dei Cleopomiarus della Regione Afrotropicale (Coleoptera Curculionidae)." Memorie della Società Entomologica Italiana 84, no. 1 (June 30, 2005): 101. http://dx.doi.org/10.4081/memoriesei.2005.101.

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Viene effettuata la revisione delle specie afrotropicali del genere <em>Cleopomiarus</em> Pierce, 1919, che risulta attualmente composto da 23 specie. Sei di queste erano già state descritte in precedenza del Sudafrica:<em> C. arrogans</em> (Fårhaeus, 1871), <em>C. curtus</em> (Fårhaeus, 1871), <em>C. plebejus</em> (Rosenschöld, 1838), <em>C. seriepilosus</em> (Gyllenhal, 1838), <em>C. suturalis</em> (Gyllenhal, 1838) e <em>C. trivialis</em> (Gyllenhal, 1838), mentre 17 sono nuove per la scienza: <em>C. aduncinasus</em> n. sp., <em>C. amplithorax</em> n. sp., <em>C. bicoloratus</em> n. sp., <em>C. contractus </em>n. sp., <em>C. echinus </em>n. sp., <em>C. hystricosus</em> n. sp., <em>C. ibirostris </em>n. sp., <em>C</em>. <em>intermedius</em> n. sp., <em>C. lobeliae</em> n. sp., <em>C. maldinii</em> n. sp., <em>C. parvulus </em>n. sp., <em>C. piriformis</em> n. sp., <em>C. pusillus</em> n. sp., <em>C. rhinusoides</em> n. sp., <em>C. similaris</em> n. sp., <em>C. sironii</em> n. sp. e <em>C. zebratus</em> n. sp.; tutte queste specie vivono in Sudafrica e alcune anche in Lesotho, Namibia e Zimbabwe. Esse sono state divise in tre gruppi strettamente correlati fra loro principalmente sulla base della forma di alcuni scleriti dell’endofallo edeagico e della forma della spermateca: gruppo di <em>C. plantarum</em> (Germar, 1824), gruppo di <em>C</em>. <em>graminis (</em>Gyllenhal, 1813) e gruppo di <em>C. trivialis</em>, i primi due composti anche da specie paleartiche. Di ogni specie vengono forniti una dettagliata descrizione con l’ambito della variabilità, una breve diagnosi in lingua inglese, le note comparative con le altre specie, la distribuzione e le note biologiche quando disponibili, i disegni di habitus, rostro e genitali. E’ infine riportata una chiave dicotomica, sia in italiano che in inglese, per la loro determinazione.
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Burden, Amy. "Lipstick on pigs: Critical discourse and image analysis of non-humans in U.S. children’s ESL textbooks." EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 8, no. 1 (March 31, 2021): 52–74. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.13.218.

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EN Gender equality in language learning has received considerable attention in research on classroom policy and materials. Within studies of materials like language learning texts, most research focuses on content analyses of character roles and images, with sometimes purposeful exclusion of non-human characters. However, non-humans in children’s picture books comprise almost 60% of the characters children read. Therefore, their representations of gender, including biases, overt sexism, and covert sexism should be examined. In this study, I examine gendering of non-human characters using corpus linguistics and critical discourse analysis. Additionally, I use critical image analysis to discuss pictorial gendering of non-human characters within 12 textbooks in two of the United States’ most widely used textbook series for language learning in elementary schools. Results indicate a strong preference for aggressive and adventurous male characters, male supremacist ideologies, and the suppression of female agency. Key words: CORPUS LINGUISTICS, CRITICAL DISCOURSE ANALYSIS, TEXTBOOK ANALYSIS, GENDER AND LANGUAGE, ENGLISH AS A SECOND LANGUAGE (ESL), CRITICAL IMAGE ANALYSIS ES La igualdad de género en el aprendizaje de idiomas ha recibido una atención considerable en la investigación sobre la política y los materiales en el aula. Dentro de los estudios sobre materiales como los textos para el aprendizaje de idiomas, la mayoría de las investigaciones se centran en el análisis del contenido de los roles y las imágenes de los personajes, con una exclusión de los personajes no humanos. Sin embargo, los personajes no humanos de los libros ilustrados para niños representan casi el 60% de los personajes que leen los niños. Por lo tanto, deben examinarse sus representaciones de género, incluyendo los prejuicios, el sexismo manifiesto y el sexismo encubierto. En este estudio, examino la representación de género de los personajes no humanos utilizando la lingüística de corpus y el análisis crítico del discurso. Además, utilizo el análisis crítico de la imagen para analizar el género pictórico de los personajes no humanos en 12 libros de texto de dos de las series de libros de texto más utilizados en Estados Unidos para el aprendizaje de idiomas en las escuelas primarias. Los resultados indican una fuerte preferencia por personajes masculinos agresivos y aventureros, ideologías de supremacía masculina y la supresión de la agencia femenina. Palabras clave: LINGÜÍSTICA DE CORPUS, ANÁLISIS CRÍTICO DEL DISCURSO, ANÁLISIS DE LIBROS DE TEXTO, GÉNERO E LINGUAJE, INGLÉS COMO SEGUNDA LENGUA (ESL), ANÁLISIS CRÍTICO DE LA IMAGEN IT L’uguaglianza di genere nell'apprendimento delle lingue ha ricevuto una notevole attenzione nella ricerca sulle norme di comportamento nelle classi così come nei materiali didattici. All'interno degli studi su materiali didattici come i testi per l'apprendimento delle lingue, la maggior parte della ricerca si concentra sull'analisi del contenuto dei ruoli e delle immagini dei personaggi con l'esclusione, a volte intenzionale, di personaggi non umani. Tuttavia, i non umani nei libri illustrati per bambini costituiscono quasi il 60% dei personaggi. Pertanto, dovrebbero essere esaminate le loro rappresentazioni di genere, inclusi pregiudizi, sessismo palese e sessismo nascosto. In questo studio si esamina la sessuazione di personaggi non umani usando la linguistica dei corpora e l’analisi critica del discorso. Inoltre, viene utilizzata l'analisi critica delle immagini per discutere la sessuazione di personaggi non umani all'interno di 12 libri in due delle serie di libri di testo più utilizzate negli Stati Uniti per l'apprendimento delle lingue nelle scuole elementari. I risultati indicano una forte preferenza per personaggi maschili aggressivi e avventurosi, ideologie suprematiste maschili e soppressione dell'agire femminile. Parole chiave: LINGUISTICA DEI CORPORA, ANALISI CRITICA DEL DISCORSO, ANALISI DEI LIBRI DI TESTO, GENERE E LINGUAGGIO, INGLESE COME SECONDA LINGUA, ANALISI CRITICA DELLE IMMAGINI
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Leone, C. A., P. Capasso, D. Topazio, and G. Russo. "Supracricoid laryngectomy for recurrent laryngeal cancer after chemoradiotherapy: a systematic review and meta-analysis." Acta Otorhinolaryngologica Italica 36, no. 6 (December 2016): 439–49. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1063.

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La recidiva e la persistenza del cancro della laringe dopo radioterapia rappresentano eventi insidiosi, i cui tassi di incidenza variano dal 13% al 36%. L’intervento di laringectomia sopracricoidea (LSC), con cricoioidopessia (CIP) o cricoioidoepiglottopessia (CIEP), è in grado di garantire risultati oncologici e funzionali affidabili per i pazienti selezionati affetti da carcinoma glottico o sopraglottico, sia in caso di neoplasia primitiva che di recidiva. La presente metanalisi ha lo scopo di valutare i parametri oncologici e funzionali nei pazienti trattati con LSC per recidiva di carcinoma squamocellulare della laringe dopo fallimento di radioterapia. La ricerca è stata effettuata sui databases MEDLINE, PubMed ed EMBASE (da gennaio 1990 a dicembre 2015, solo in lingua inglese). Per la metanalisi è stato impiegato il metodo DerSimonian e Laird con effetto “midex random”; l’eterogeneicità è stata misurata mediante I. Sono stati inclusi nella ricerca 276 articoli, tra i quali ne sono stati selezionati 14 per la metanalisi, per un totale di 291 pazienti. L’analisi statistica ha mostrato una sopravvivenza globale (OS) a 5 anni del 80,2% (IC 0,719-0,885; I= 62%; p = 0,003) e una sopravvivenza libera da malattia (DFS) a 5 anni del 89,5% (IC 0,838-0,952; I= 52%; p = 0,022). Le indicazioni chirurgiche per una LSC dopo fallimento di radioterapia non cambiano rispetto a quelle adottate per pazienti con tumore primitivo. Pertanto, è stato ipotizzato che l’attenta valutazione dell’estensione del tumore, in caso di recidiva, potrebbe essere responsabile dell’alto tasso di OS e DFS a 5 anni. Per quanto riguarda i parametri di valutazione funzionale precoce postoperatoria, il tempo medio di decannulazione è stato di 35,6 giorni (IC 24,3-46,9; I= 95%; p < 0,001), mentre il tempo medio di rimozione del sondino naso-gastrico (SNG) o della gastrostrostomia percutanea endoscopica (PEG) è stato di 28,3 giorni (IC 22,7-33,8; I= 86%; p <= 0.001). Questi dati sono in accordo con gli Autori che preferiscono la rimozione precoce del sondino nasogastrico. In tal modo si può riprendere l’alimentazione orale quando è ancora presente il tubo endotracheale a protezione delle vie aree e permettere l’aspirazione degli eventuali residui alimentari.
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Abdo, Samah Mohammed Ibrahim. "PROBLEMATICHE DI TRADUZIONE LETTERARIA DALL’ITALIANO IN ARABO IN UN MODELLO DIDATTICO APPLICATO." Italiano LinguaDue 13, no. 2 (January 26, 2022): 54–73. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/17129.

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Il presente articolo ha come oggetto di studio l’analisi delle problematiche di natura semantica-lessicale nella traduzione letteraria compiuta da 7 gruppi di studenti egiziani e arabofoni al quarto anno del corso di Lingua e letteratura italiana, a. a. 2019/2020, presso l’ateneo di Ain Shams, al Cairo. Si sono analizzate le traduzioni, intere o in parte, di: Favole al telefono e Le avventure di Cipollino di G. Rodari, Racconti sardi di G. Deledda, Fiabe Italiane di I. Calvino, I racconti di I. Svevo, Novelle per un anno di L. Pirandello, Il grande Belzoni, Romanzo a fumetti di W. Venturi. L’articolo si focalizza sull’analisi delle difficoltà di traduzione delle espressioni idiomatiche, delle polisemie, dei giochi di parole, degli antroponimi e delle onomatopee. Oltre alle lacune che alcuni dizionari monolingue presentano, la maggior parte dei dizionari bilingui italiano-arabo non raccolgono le espressioni idiomatiche. Traducendo le parole/espressioni polisemiche, lo studente deve cercare spunti nel contesto per scegliere il significato adatto. Non basta consultare il dizionario. Optare per una traduzione inappropriata di un termine polisemico, potrebbe essere dovuto ad un equivoco tra la lingua madre e l’italiano come LS. Con i giochi di parole gli studenti riescono a trovare delle soluzioni facendo riferimento ad un pubblico infantile e adeguate alla cultura d’arrivo. A volte si riesce a riprodurre identico il gioco, a volte viene sostituito con un altro; sono delle «supertraduzioni» per cui il traduttore si sovrappone all’autore adattando lo stile e i valori del testo originale alla lingua di arrivo. Con le parole inventate è necessario creare un neologismo soprattutto quando si tratta di un lemma culturalmente marcato che non ha un corrispondente nella lingua d’arrivo. Tuttavia non mancano gli esempi in cui la rinuncia al gioco di parole nella traduzione risulta una scelta obbligata. In Le avventure di Cipollino gli studenti dovevano mantenere le connotazioni dei nomi. Le strategie adottate nella traduzione degli antroponimi hanno l’obiettivo di facilitare, in qualche misura, la lettura del testo tradotto nella cultura di destinazione. In Il grande Belzoni gli studenti affrontano in modo particolare la problematica della traduzione delle onomatopee. Due sono le strategie: optare per le onomatopee derivate equivalenti o ricalcare le onomatopee di origine inglese. Con questo corso, molto vicino ad un laboratorio di traduzione, gli studenti si lanciano in territori mai esplorati e sperimentano strategie nuove per un pubblico giovanile e ricettivo e sviluppano un certo gusto per l’etimologia e la ricerca di somiglianze e differenze lessicali e strutturali tra italiano LS e l’arabo L1. Problems of literary translation from Italian into Arabic in an applied didactic model This article analyzes the semantic-lexical problems in t literary translation by 7 groups of Egyptian and Arabic-speaking students in the fourth year in Italian Language and Literature course, a. a. 2019/2020, at Ain Shams University, in Cairo. The analysis regarded the translation, whole or in part, of: Favole al telefono e Le avventure di Cipollino (G. Rodari), Racconti sardi (G. Deledda), Fiabe Italiane (I. Calvino), I racconti (I. Svevo), Novelle per un anno (L. Pirandello), Il grande Belzoni, Romanzo a fumetti (W. Venturi). The article focuses on the analysis of the translation difficulties regarding idiomatic expressions, polysemy, puns, anthroponym and onomatopoeia. Most bilingual Italian-Arabic dictionaries do not collect idiomatic expressions. When translating polysemic words/expressions, the student must look for clues in the context to choose the appropriate meaning. Consulting the dictionary is not enough. Choosing an inappropriate translation of a polysemic term could be due to misunderstanding between the native language and Italian SL. With puns, students were able to formulate assumptions assimilated by the childish public and adapted to the arrival culture. Sometimes it was possible to reproduce the puns identically, sometimes they were replaced with another Arabic pun. These are “supertranslations”; the translator overlaps the author by adapting the style and values of the original text to the arrival language. With invented words, it was necessary to create a neologism, especially when it came from a lemma of cultural background that did not have a correspondent in the arrival language. However, there was no shortage of examples where it was mandatory to renounce the pun in translation. In Le avventure di Cipollino, the students had to keep the connotations of the names. The strategies adopted in the translation of anthroponym aimed to facilitate the reading of the translated text in the target culture. In Il grande Belzoni, the students faced the problem of the translation of onomatopoeia. There were two strategies: opting for the equivalent derived onomatopoeia or reusing the onomatopoeia of English origin. This course, almost a translation lab, students launched themselves into territories never explored and experimented with new strategies that affect young and receptive readers, and they developed a certain inclination for etymology and the search for lexical and structural similarities and differences between Italian SL and Arabic L1.
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La Russa, Francesca, and Elena Nuzzo. "Peer corrective feedback as an opportunity for metalinguistic reflection in tandem telecollaboration." Ripensare l’insegnamento delle lingue straniere a partire dall’esperienza della didattica a distanza 8, no. 2 (November 30, 2021): 87–104. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.14.241.

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EN This paper focuses on peer written corrective feedback (PWCF), a pedagogic device whose potential appears still underexploited in second language teaching in Italian schools and universities. Specifically, we aim to contribute to the body of research on the benefits of PWCF as a learning activity for the development of metalinguistic reflection in peer-to-peer native/non-native online communication. Using a sample of tandem interactions between US learners of Italian and Italian learners of English, we conducted a qualitative analysis of the explanations of linguistic phenomena provided by native speakers when commenting on errors after giving corrective feedback on their non-native partners’ pieces of L2 writing. The data analysis confirmed that the feedback-discussing tasks pushed native/non-native peers to actively reflect on both source and target language, engaging in metalinguistic discussions and utilizing cross-linguistic knowledge. Key words: WRITTEN CORRECTIVE FEEDBACK, NATIVE/NONNATIVE PEER INTERACTION, METALINGUISTIC REFLECTION, CROSS-LINGUISTIC AWARENESS, ONLINE TANDEM ES El feedback correctivo escrito entre pares es una técnica de enseñanza cuyo potencial parece aún poco explotado en la enseñanza de lenguas extranjeras en las escuelas y universidades italianas. Este artículo se centra en los beneficios del feedback entre pares para el desarrollo de la reflexión metalingüística. En concreto, se analiza una pequeña muestra de interacciones entre estudiantes estadounidenses de italiano y estudiantes italianos e italianas de inglés que participan en un intercambio a distancia en tándem. Se realiza un análisis cualitativo de las explicaciones de los fenómenos lingüísticos que da el alumnado nativo cuando comenta los errores después de proporcionar feedback correctivo sobre las producciones escritas del alumnado no nativo. El análisis de los datos ha confirmado que las actividades de discusión sobre el feedback han llevado a los participantes a reflexionar activamente tanto sobre la lengua meta como sobre la lengua materna, ayudando a entrenar su conciencia metalingüística. Palabras clave: FEEDBACK CORRECTIVO ESCRITO, INTERACCIÓN ENTRE PARES NATIVOS/NO NATIVOS, REFLEXIÓN METALINGÜÍSTICA, CONCIENCIA INTERLINGÜÍSTICA, TÁNDEM EN LÍNEA IT Il feedback correttivo scritto tra pari è una tecnica didattica il cui potenziale sembra ancora poco sfruttato nell'insegnamento delle lingue straniere nelle scuole e nelle università italiane. Questo contributo si focalizza sui benefici del feedback tra pari per lo sviluppo della riflessione metalinguistica. In particolare, viene analizzato un piccolo campione di interazioni tra studenti statunitensi di italiano e studenti italiani di inglese impegnati in uno scambio di tandem a distanza. Viene condotta un'analisi qualitativa delle spiegazioni dei fenomeni linguistici date dai parlanti nativi quando commentano gli errori dopo aver fornito feedback correttivo sulle produzioni scritte dei loro partner non nativi. L'analisi dei dati ha confermato che le attività di discussione del feedback hanno spinto i partecipanti a riflettere attivamente sia sulla lingua obiettivo sia su quella nativa, esercitando la propria consapevolezza metalinguistica. Parole chiave: FEEDBACK CORRETTIVO SCRITTO, INTERAZIONE TRA PARI NATIVI/NON NATIVI, RIFLESSIONE METALINGUISTICA, CONSAPEVOLEZZA CROSS-LINGUISTICA, TANDEM ONLINE
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Silvério, Moisés. "Literatura em Língua Inglesa: Leitura e Análise Textual no Ensino Médio." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento 04, no. 07 (July 17, 2018): 51–67. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/literatura/lingua-inglesa.

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Sanou, Rosa, Graciela Albiñana, Graciela Galli, and Claudia Castañeda. "Análisis sociolingüístico: actitudes y empleo de anglicismos en San Juan." Texturas, no. 16 (December 12, 2017): 19–40. http://dx.doi.org/10.14409/texturas.v0i16.6937.

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En las últimas décadas, se ha incrementado notablemente un fenómeno lingüístico–cultural de relevancia: la difusión global del inglés —convertido en lingua franca o lengua internacional— y su fuerte incidencia en otras lenguas, fundamentalmente en lo relacionado a su léxico. Las razones que se esgrimen para explicar este fenómeno son diversas, desde históricas, políticas y económicas, hasta lingüísticas. En este trabajo, exponemos resultados de estudios sobre préstamos ingleses que hemos llevado a cabo en San Juan, en los últimos años, en el marco de la Sociolingüística; en este sentido, nuestra investigación comparte intereses con el Variacionismo y con la Sociología del Lenguaje. En particular, exploramos las actitudes lingüísticas de los sanjuaninos ante los préstamos ingleses, así como su empleo en esa comunidad.Al respecto, examinamos la influencia de factores sociales en sus realizaciones y las áreas temáticas en que se recurre a ellos con más frecuencia; además, calculamos el índice de densidad de uso de anglicismos, y la proporción de réstamos necesarios e innecesarios que se registran tanto en mensajes auténticos publicados en Facebook, como en artículos de la revista Rumbos. El objetivo final es encontrar las motivaciones socioculturales que impulsan el empleo de estas voces inglesas.
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