Дисертації з теми "Letteratura di guerra"
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De, Marinis Gallo Gianluigi. "Il racconto del ritorno. Letteratura di guerra dal fronte russo 1941-1943." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2010. http://hdl.handle.net/10077/3478.
Повний текст джерелаTra i diversi percorsi della memoria, si è scelto di trattare della letteratura alpina del ritorno dalla Russia: senza dubbio la più cospicua e la più feconda, e senza dubbio quella che ha fornito i maggiori successi editoriali del “genere”. Lo si è fatto esaminando tre opere rappresentative di tre diversi modi di scrittura e di tre diversi generi. Un diario, una memoria, un romanzo – con tutta la provvisorietà di una differenziazione non sempre praticabile per testi che vivono della ibridazione dei generi (diario, autobiografia, romanzo storico, scrittura privata, scrittura pubblica). E ancora: un’opera fortemente critica, una che sembra ricostruire un’epica, una che può assumere i tratti consolatori della propaganda. Si sta alludendo ai tre libri di Nuto Revelli, Mario Rigoni Stern e Giulio Bedeschi. Tre parabole di scrittura che, a partire dal racconto di un medesimo evento, mostrano l’irriducibilità della memoria ad un’unica immagine. Mai tardi, Il sergente nella neve, Centomila gavette di ghiaccio: libri a cui arrise un notevole successo di pubblico, lampante per gli ultimi due. Il libro di Rigoni, poi, tocca vette che lo collocano nel canone della maggiore letteratura italiana – se non europea – del secondo Novecento. Al di sotto di questi testi, un continente di scritture significative che non raggiunsero gli stessi numeri. Al di là di questi testi, un ininterrotto filone di scrittura: basti pensare che ancora nel 1987 Mario Spinella vinceva il premio Viareggio con Lettera da Kupjansk, un romanzo che riproponeva, non senza un certo grado di sperimentalismo, il modello di maggiore successo della narrazione della seconda guerra mondiale, appunto quello del nostos e dell’anabasi. Si pensi, inoltre, alle ricostruzioni romanzesche proposte da un autore come Alfio Caruso, che pubblica il suo Tutti i vivi all’assalto ancora nel 2005. Perché mai – ci si può chiedere con Isnenghi – il fronte russo ha imposto a tal punto la sua presenza, per qualità e quantità, rispetto a ogni altro fronte? «La Russia ci ha dato tanto il capolavoro – con Il sergente nella neve – che il best-seller – con Centomila gavette di ghiaccio –, tanto il “genere” che l’industria e il lavoro di memoria in serie (con iniziative del tipo C’ero anch’io animate dallo stesso Giulio Bedeschi)». Le ragioni di questa preminenza risiedono in diversi fattori: alcuni di essi, la cosa non dovrebbe stupire, possono avere una matrice letteraria. Ogni opera letteraria entra in una tradizione e con questa dialoga, anche se i motivi che sono alla base della sua composizione sono tutti esterni alla letteratura. La guerra di Russia ha una tradizione di riferimento che può fare da traino a questi testi, che può definirne una collocazione in un determinato orizzonte d’attesa. E poi v’è la «mitica lontananza dell’impresa». La peculiarità di una esperienza che possedeva risvolti politici non comuni: soldati fascisti si recavano nella terra dei bolscevichi. Che immagine ne riportavano? A questa, e altre domande, il presente lavoro cerca di fornire risposte plausibili. L’analisi monografica delle tre opere segue uno schema fisso. Ogni capitolo è diviso in tre paragrafi: nel primo si ricostruiscono le vicende editoriali dell’opera in esame, in rapporto con le dinamiche complessive della letteratura della Seconda guerra mondiale attive al momento dell’uscita; nel secondo si affronta l’analisi del testo (struttura, temi, lingua e stile); nell’ultimo si esamina la sua fortuna. Per l’analisi delle opere si è fatto ricorso ad una serie di suggestioni e di categorie interpretative provenienti da testi che hanno esercitato una influenza decisiva nel rinnovamento del modo di considerare il rapporto tra letteratura e guerra. Tali categorie interpretative – quelle di Isnenghi, Fussell, Leed, Gibelli – sono state elaborate a partire dalla Prima guerra mondiale, ma possono essere riconvocate a spiegare anche alcune caratteristiche della guerra sul fronte russo nella Seconda. L’uso delle categorie interpretative elaborate per la memorialistica, la diaristica e i romanzi della Grande Guerra, almeno nell’ordine di alcuni caratteri generali, sembra infatti potersi estendere ad un arco temporale che comprenda entrambi i conflitti, giusta la validità di alcune, ormai classiche, interpretazioni storiografiche. Del resto, lo stesso Fussell nell’ultimo capito del suo libro sottolineava l’insistenza di tale rapporto: «Il modo in cui i dati e i comportamenti della Seconda guerra “si basano” su quelli della Prima fa quasi pensare che vi sia stata una sola e ininterrotta Grande Guerra, che si è prolungata per tutta la prima metà del ventesimo secolo».
XXI Ciclo
1981
Weissenberg, Caterina. "Gli occhi di una bambina raccontano la guerra. Proposta di traduzione di alcuni capitoli di Maikäfer, flieg! di Christine Nöstlinger." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8819/.
Повний текст джерелаColussi, Giulia <1993>. "La realtà della Grande Guerra nell'opera di Giani Stuparich e Emilio Lussu." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13131.
Повний текст джерелаLippi, Elena. "La letteratura delle macerie nel dopoguerra tedesco. Proposta di traduzione di due Kurzgeschichte di Wolfgang Borchert." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18826/.
Повний текст джерелаPongan, Viviana <1957>. "Molto più che “Piccole Donne”: le scrittrici di guerra dal 1914 al 1918." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10808.
Повний текст джерелаLiosatou, Eugenia <1979>. "La guerra di Morea (1714-1718): Manthos Ioannou e Petros Katsaitis : fonti, commenti, edizione critica." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5643.
Повний текст джерелаRioli, Silvia <1982>. "La hija de Cervantes: un dramma romantico inedito di Aureliano Fernández-Guerra y Orbe. Edizione critica e studio." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3337/1/Rioli_Silvia_tesi.pdf.
Повний текст джерелаRioli, Silvia <1982>. "La hija de Cervantes: un dramma romantico inedito di Aureliano Fernández-Guerra y Orbe. Edizione critica e studio." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3337/.
Повний текст джерелаBennardo, Lorenza. "Gli Inferi e la prima notte di guerra. Saggio di Commento a Stazio, Tebaide 8. 1-270." Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2010. http://hdl.handle.net/11384/86162.
Повний текст джерелаAstolfi, Luca. "I campi di concentramento nella Spagna franchista." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/12748/.
Повний текст джерелаCOGOTTI, CARLA MARIA. "Rete simbolica e dinamiche della memoria nella trilogia della guerra civile di Juan Eduardo Zúñiga." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2015. http://hdl.handle.net/11584/266810.
Повний текст джерелаFornari, Maria. "La questione adriatica sui quotidiani in lingua italiana e in lingua serba alla vigilia della grande guerra." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2013. http://hdl.handle.net/10077/8595.
Повний текст джерелаL’obiettivo di questo lavoro di ricerca è operare un confronto tra le posizioni assunte dall’Italia e dalla Serbia in merito alla questione adriatica nei mesi che intercorrono tra l’eccidio di Sarajevo del 28 giugno 1914 e la dichiarazione di entrata in guerra dell’Italia del 24 maggio 1915. Le due nazioni erano state unite, nel corso del XIX secolo, dal comune desiderio di veder affermato il principio di nazionalità contro l’egemonia degli Imperi asburgico e ottomano. Questo legame si era concretizzato in una fitta rete di scambi culturali, ideologici e politici che aveva dato vita a un sentimento di reciproca stima e solidarietà tra i due popoli. Con l’inizio del conflitto, però, l’Italia e la Serbia vengono poste di fronte alla concreta possibilità che, con la dissoluzione dell’Impero austro-ungarico, oltre a una serie di trasformazioni a livello europeo, si venga anche a delineare una nuova mappa dei confini adriatici, tracciati secondo il criterio dell’autodeterminazione dei popoli. Di conseguenza, i territori dell’area adriatica nord-orientale, connotati da un carattere multietnico e multinazionale, si trovano al centro delle rivendicazioni di diversi Stati, tra cui spiccano l’Italia e la Serbia, entrambe decise ad affermare il diritto a estendere il proprio dominio su quelle terre secondo il principio di nazionalità. In questa prospettiva, è evidente che il rapporto quasi idilliaco che si era instaurato tra le due nazioni è destinato a cambiare la propria fisionomia. La presente ricerca intende presentare, attraverso una sorta di “istantanea”, questa trasformazione mediante un’analisi condotta su una serie di articoli apparsi, nel periodo di tempo preso in considerazione, su quattro giornali quotidiani. Si tratta del «Corriere della Sera», del «Politika» di Belgrado, del «Piccolo» di Trieste e del «Corriere delle Puglie» di Bari. Lo spoglio degli articoli del «Piccolo» viene affiancato anche dall’esame di alcuni testi tratti dal «Lavoratore», l’organo del partito socialista triestino. La tesi è composta da quattro capitoli, uno per ogni quotidiano, in modo tale da presentare in maniera parallela le diverse analisi ad essi dedicate. Ogni capitolo è idealmente suddiviso in due sezioni: cappello introduttivo e indagine sugli articoli. Il cappello introduttivo è volto a chiarire l’atteggiamento degli intellettuali e dei politici rispetto alla spartizione delle terre adriatiche nel contesto di riferimento e a ricordare in maniera sintetica l’origine e la storia della testata presa in esame. La riflessione sugli scritti giornalistici, condotta in ordine cronologico, viene presentata mediante ampie citazioni degli stessi, al fine di consentire un confronto immediato tra le ipotesi e le osservazioni che vengono proposte e la realtà dei testi effettivamente pubblicati. Ogni capitolo è chiuso da una breve conclusione in cui si cerca di individuare un ipotetico “punto della situazione” derivante dall’esame degli articoli. È presente, inoltre, un’appendice in cui vengono elencati i titoli di tutti gli articoli dei quotidiani a cui fa riferimento questo studio.
XXIV Ciclo
1980
MAGGIONI, ERICA. ""SNOW IS A STRANGE WHITE WORD". POESIA E PITTURA NELL'OPERA DI ISAAC ROSENBERG, WAR POET (1890-1918)." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/24612.
Повний текст джерелаThe thesis studies the works of English war poet Isaac Rosenberg (1890-1918) with the main aim of analysing the influence of his pictorial training on his poetic production, an aspect which has been generally acknowledged, but scarcely investigated by critics. The first three chapters examine the social, cultural and artistic context in which Rosenberg lived before enlisting in the army; in particular, the focus is on the Jewish community of London’s East End, the involvement in the First World War, and the art scene of the early Twentieth century. The study also considers the art school he attended, the Slade, his limited pictorial production, and his thoughts on aesthetics, as included in the letters and prose. The fourth chapter, core of the thesis, proposes an analysis of the poems which aims to show how Rosenberg exploited his experience as a painter in his writing, especially in the war poetry. Among the identified strategies are the symbolic use of colours, the imagery related to light and shadow, the adoption of a particular perspective, the fusion of abstract and concrete. These techniques are seen as attempts to respond to the difficulty of representing and communicating war experience.
MAGGIONI, ERICA. ""SNOW IS A STRANGE WHITE WORD". POESIA E PITTURA NELL'OPERA DI ISAAC ROSENBERG, WAR POET (1890-1918)." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/24612.
Повний текст джерелаThe thesis studies the works of English war poet Isaac Rosenberg (1890-1918) with the main aim of analysing the influence of his pictorial training on his poetic production, an aspect which has been generally acknowledged, but scarcely investigated by critics. The first three chapters examine the social, cultural and artistic context in which Rosenberg lived before enlisting in the army; in particular, the focus is on the Jewish community of London’s East End, the involvement in the First World War, and the art scene of the early Twentieth century. The study also considers the art school he attended, the Slade, his limited pictorial production, and his thoughts on aesthetics, as included in the letters and prose. The fourth chapter, core of the thesis, proposes an analysis of the poems which aims to show how Rosenberg exploited his experience as a painter in his writing, especially in the war poetry. Among the identified strategies are the symbolic use of colours, the imagery related to light and shadow, the adoption of a particular perspective, the fusion of abstract and concrete. These techniques are seen as attempts to respond to the difficulty of representing and communicating war experience.
MORO, AMELIA. "Andocide, Sulla pace con gli Spartani (Περὶ τῆς πρὸς Λακεδαιμονίους εἰρήνης) Introduzione, traduzione e commento storico e letterario". Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2022. http://hdl.handle.net/11567/1085013.
Повний текст джерелаItalian translation and commentary from a literary, rhetorical and historical perspective of the oration "On the peace with the Lacedaemonians" written by Andocides. The introduction discusses problems concerning the dating of the work, its authenticity and the use of history in the oration.
Trudda, Cinzia <1992>. ""La guerra di una persona sola" di Lin Bai Proposta di traduzione." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18695.
Повний текст джерелаCicci, Federica <1994>. "La mobilitazione delle donne cinesi nella Guerra di Resistenza contro il Giappone (1937-1945): nuovi modelli di attivismo femminile." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13933.
Повний текст джерелаLuce, Laura <1996>. ""Il riflesso nello specchio": proposta di traduzione parziale del primo capitolo del romanzo "La guerra di una persona sola" di Lin Bai e relativo commento traduttologico." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19212.
Повний текст джерелаCasara, Nicole <1996>. "2020-2025: La Cina dichiara guerra alla plastica monouso. Traduzione e commento di quattro articoli specialistici." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/19211.
Повний текст джерелаFEDERICO, LUCA. "L'apprendistato letterario di Raffaele La Capria." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2020. http://hdl.handle.net/11567/1005664.
Повний текст джерелаBrizi, Giulia <1991>. "Science Fiction, tra fantascienza e distopia. Evoluzione e analisi del genere letterario attraverso la proposta di traduzione dei racconti di Han Song 韩松 "Lengzhan yu Xinshi" 冷战与信使 ("La guerra fredda e il messaggero") e "Liang zhi Xiaoniao" 两只小鸟 ("Due uccelli") tratti dalla raccolta Yuzhou Mubei 宇宙墓碑 (La lapide dell'Universo)". Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16253.
Повний текст джерелаROMAGNOLI, STEFANO. "Problematiche dell'alterità nella letteratura giapponese di guerra 1894-1939." Doctoral thesis, 2013. http://hdl.handle.net/11573/760236.
Повний текст джерелаBaldini, Michela. "Lavoro minorile ed emigrazione tra storie di vita narrata e storie di vita vissuta dall'Unità d'Italia alla Grande Guerra." Doctoral thesis, 2022. http://hdl.handle.net/2158/1264156.
Повний текст джерелаBULGINI, Giulia. "Il progetto pedagogico della Rai: la televisione di Stato nei primi vent’anni. Il caso de ‹‹L’Approdo››." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251123.
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