Дисертації з теми "Italiani all'estero"
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Carcano, Paola. "I racconti autobiografici degli scrittori italiani all'estero nell'ultimo quarantennio /." Isernia : Cosmo Iannone, 2008. http://opac.nebis.ch/cgi-bin/showAbstract.pl?u20=9788851600877.
Повний текст джерелаMarchetti, Giulia <1992>. "La fascistizzazione delle istituzioni all'estero: La "Casa degli Italiani" di Barcellona." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14927.
Повний текст джерелаGreco, Donatella. "NUOVE ROTTE MIGRATORIE: MOBILITA' E AUTO-PERCEZIONE DI GIOVANI ITALIANI ALL'ESTERO." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2014. http://hdl.handle.net/10077/10081.
Повний текст джерелаAbstract Approcciando il tema delle emigrazioni dei giovani italiani appare importante rintracciare nella storia la dinamica migratoria dei flussi che hanno caratterizzato il passato del nostro Paese. In quest’ottica è stata strutturata l’analisi della storia dell’emigrazione italiana a cui è dedicato il primo capitolo che ha, pertanto, lo scopo di delinearne le principali caratteristiche in termini di cause, destinazioni e impatto sul sistema nazionale dei flussi di emigrazione nel corso dei secoli. Dal momento che il fenomeno ha radici lontane nel tempo, si è proceduto con una disamina delle principali caratteristiche che esso ha assunto nel corso dell’Età medievale, moderna e contemporanea. Su quest’ultima fase, per ragioni di prossimità temporale, ci si è maggiormente soffermati, analizzandone più nel dettaglio le caratteristiche e i flussi che l’hanno caratterizzata. Il secondo capitolo ha lo scopo di fornire un’analisi complessiva della mobilità italiana oggi, utilizzando le fonti di dati ufficiali a disposizione (Dati Aire; iscrizioni e cancellazioni anagrafiche da e per l’estero 2010-2012 Istat, dati provenienti dagli schedari consolari del Ministero degli Affari Esteri). L’intento è quello di restituire un’istantanea delle principali caratteristiche socio-demografiche della porzione di popolazione italiana residente all’estero che le rilevazioni ufficiali sono in grado di raggiungere. Questi due primi capitoli hanno la finalità di ripercorrere il presente e il passato dell’emigrazione italiana, ponendo anche in rilievo quanto il fenomeno dipenda dal contesto sociale e demografico da cui origina. La Seconda Parte si apre con il terzo capitolo, dedicato allo studio dei principali paradigmi che la sociologia delle migrazioni ha messo in campo nel corso degli anni per analizzare il fenomeno migratorio nel suo complesso. Il fine di questo percorso di analisi è quello di fornire un quadro generale sul tema attraverso l’esposizione dei principali paradigmi interpretativi prodotti nel corso degli anni. Ciò che si desidera porre in rilievo definendo quelli che sono i principali fattori che portano i soggetti a compiere la scelta di emigrare, è la complessità del fenomeno e quanto questo incida nel complesso della vita del soggetto. Il quarto capitolo ha invece lo scopo di realizzare un’analisi diacronica del concetto di identità così come viene approcciata nell’ambito della sociologia. L’analisi di tre tra i principali approcci sociologici al tema (il funzionalismo, l’interazionismo simbolico e la fenomenologia sociale), verrà utilizzata come strumento di comprensione degli elementi che, nella contemporaneità, risultano più o meno adatti per condurre una lettura calata nel contesto della post-modernità. L’analisi giunge dunque ad una riflessione alla luce delle nuove necessità messe in campo della società liquida e multiculturale che innalza il grado di incertezza e pone il soggetto davanti ad una serie sempre più ampia di scelte e opzioni. A questo proposito, attraverso le posizioni di Baumann, Beck e Hall che ben sintetizzano il contesto fluido e incerto nel quale gli individui sono inseriti, vengono delineati i presupposti sociali nel quale le emigrazioni dei giovani italiani oggi prendono forma e, di conseguenza, vengono gettate le basi per l’interpretazione delle loro testimonianze a riguardo. In un contesto in cui la vita è essa stessa “creatrice di differenze” (Maalouf 2009), ciò che accomuna gli esseri umani è, infine, la loro diversità. L’analisi così impostata consente di comprendere come si sviluppa l’auto percezione degli intervistati a fronte anche dell’esperienza migratoria in corso. Essa appare funzionale a comprendere la necessaria evoluzione del concetto a fronte delle esperienze di plurilocalismo (Albera, Audenino e Corti citati in Luconi 2011) e di mobilità vissute oggigiorno dai giovani emigranti italiani. Stabiliti nella Prima e nella Seconda parte i principi teorici, il lavoro si chiude con una Terza Parte che comprende il capitolo conclusivo contenente l’analisi della metodologia della ricerca utilizzata per la conduzione della rilevazione. A partire dai presupposti legati alla scelta del metodo, viene presentata la traccia utilizzata per le interviste semi-strutturate, condotte tra novembre 2012 e ottobre 2013. Dal momento che lo scopo del questionario è quello di riprodurre le biografie in transizione dei soggetti intercettati, ponendo l’accento sull’evoluzione del percorso migratorio che ne deriva, ampio spazio viene dato all’analisi delle testimonianze emerse dal racconto dei soggetti intercettati dalla ricerca. Essa, ponendo in rilievo la storia e le motivazioni legate dell’evento migratorio così come vengono raccontate e percepite dal soggetto, ha come finalità quella di rendere evidenti alcune delle caratteristiche legate all’emigrazione dei giovani dall’Italia. Analizzare i perché e i per come alla base di questa scelta pone in evidenza come, nell’attuale contesto economico e sociale, l’emigrazione non sia esclusivamente supportata dalla ricerca di migliori condizioni economiche ma come essa sia anche l’esempio e la testimonianza della nascita di una nuova mentalità appartenente ad una élite globale (Bauman 2006) per cui la mobilità è prima di tutto un valore.
XXVI Ciclo
1983
Baldoli, Claudia. "Italian fascism in Britain : the Fasci Italiani all'Estero, the Italian communities, and fascist sympathisers during Grandi Era (1932-1939)." Thesis, London School of Economics and Political Science (University of London), 2002. http://etheses.lse.ac.uk/1688/.
Повний текст джерелаChiarini, Ana Maria. "Imigrantes e italiani all'estero : os diferentes caminhos da italianidade em São Paulo." [s.n.], 1992. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/280547.
Повний текст джерелаDissertação (mestrado) - Universidade Estadual de Campinas, Instituto de Filosofia e Ciencias Humanas
Made available in DSpace on 2018-07-14T05:25:30Z (GMT). No. of bitstreams: 1 Chiarini_AnaMaria_M.pdf: 4425212 bytes, checksum: 4bb9bd8e889b2ff5d1459539ae9d98d2 (MD5) Previous issue date: 1992
Resumo: Não informado.
Abstract: Not informed.
Mestrado
Mestre em Antropologia Social
Bertaggia, Alberto <1993>. "Il legame con il territorio e le certificazioni di qualità per il lancio dei prodotti italiani all'estero." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10591.
Повний текст джерелаZAMBONI, MATTEO. "LA GIURISPRUDENZA DEL CONSIGLIO DEL CONTENZIOSO DIPLOMATICO DEL MAE SUI RECLAMI PRESENTATI DAGLI ITALIANI ALL'ESTERO (1861-1911)." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2017. http://hdl.handle.net/2434/486439.
Повний текст джерелаDalmonte, Federica <1981>. "Come città dell'infanzia. Architettura, educazione e immagine in due colonie per i figli degli Italiani all'estero a Cattolica e Tirrenia." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2811/1/dalmonte_federica_tesi.pdf.
Повний текст джерелаLa tesi di dottorato di ricerca ha come oggetto lo studio della relazione tra l'immaginario proposto ai bambini dal regime fascista attraverso le colonie di vacanza e la soluzione architettonica offerta da due casi esemplari: la colonia marina "XXVIII ottobre per i Figli degli Italiani all'Estero" realizzata a Cattolica nel 1933-34 su progetto dell'ingegnere Clemente Busiri Vici, e la colonia marina femminile "per i Figli degli Italiani all'Estero" realizzata a Tirrenia nel 1934 su progetto degli architetti Mario Paniconi e Giulio Pediconi. Le colonie selezionate costituiscono i due soli edifici commissionati direttamente dalla Direzione Generale degli Italiani all'Estero del Ministro degli Esteri per l'accoglienza di bambini che vivevano lontano dall'Italia e che avrebbero visitato il paese forse solo una volta nella loro vita. Questo importante aspetto trova traccia nella stessa configurazione degli edifici. La metodologia di analisi, fondata sul confronto tra la conoscenza delle due opere architettoniche con le relazioni che esse intrattengono con il contesto culturale dell'Italia degli anni Trenta, si riflette nella struttura del lavoro. La ricerca affronta dapprima le strategie territoriali e localizzative che presiedono la diffusione di questi edifici, il progetto sociale, educativo e assistenziale che sta alla base della politica del regime fascista sulla vacanza dell'infanzia, e sul ruolo della cultura figurativa che accompagna la diffusione di questi edifici negli anni del fascismo. Successivamente viene esaminato il ruolo svolto dalla Direzione Generale dei Fasci Italiani all'Estero e viene esaminata la specifica vicenda progettuale e costruttiva delle due colonie di Cattolica e di Tirrenia, con particolare riferimento alla loro composizione ed agli specifici dispositivi spaziali sempre inseriti in una dimensione ad un tempo educativa e celebrativa. Infine la ricerca indaga le questioni insediative e tipologiche, e la relazione delle figure architettoniche della due colonie marine con i rituali e le pratiche sociali. Emerge come un tema di fondo l'esigenza di comunicare ai giovani ospiti "figli degli italiani emigrati all'estero" un'immagine nitida dell'Italia e del suo paesaggio; si tratta di un'esigenza di comunicazione che informa la progettazione delle due colonie di vacanza. A Cattolica come a Tirrenia le colonie si costituiscono come uno scenario attentamente articolato che contiene tutti gli elementi architettonici delle città italiane. La colonia viene quindi proposta coma una sorta di microcosmo autonomo che si mostri come una "evocazione" dei luoghi e degli spazi delle città italiane.
Dalmonte, Federica <1981>. "Come città dell'infanzia. Architettura, educazione e immagine in due colonie per i figli degli Italiani all'estero a Cattolica e Tirrenia." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2811/.
Повний текст джерелаLa tesi di dottorato di ricerca ha come oggetto lo studio della relazione tra l'immaginario proposto ai bambini dal regime fascista attraverso le colonie di vacanza e la soluzione architettonica offerta da due casi esemplari: la colonia marina "XXVIII ottobre per i Figli degli Italiani all'Estero" realizzata a Cattolica nel 1933-34 su progetto dell'ingegnere Clemente Busiri Vici, e la colonia marina femminile "per i Figli degli Italiani all'Estero" realizzata a Tirrenia nel 1934 su progetto degli architetti Mario Paniconi e Giulio Pediconi. Le colonie selezionate costituiscono i due soli edifici commissionati direttamente dalla Direzione Generale degli Italiani all'Estero del Ministro degli Esteri per l'accoglienza di bambini che vivevano lontano dall'Italia e che avrebbero visitato il paese forse solo una volta nella loro vita. Questo importante aspetto trova traccia nella stessa configurazione degli edifici. La metodologia di analisi, fondata sul confronto tra la conoscenza delle due opere architettoniche con le relazioni che esse intrattengono con il contesto culturale dell'Italia degli anni Trenta, si riflette nella struttura del lavoro. La ricerca affronta dapprima le strategie territoriali e localizzative che presiedono la diffusione di questi edifici, il progetto sociale, educativo e assistenziale che sta alla base della politica del regime fascista sulla vacanza dell'infanzia, e sul ruolo della cultura figurativa che accompagna la diffusione di questi edifici negli anni del fascismo. Successivamente viene esaminato il ruolo svolto dalla Direzione Generale dei Fasci Italiani all'Estero e viene esaminata la specifica vicenda progettuale e costruttiva delle due colonie di Cattolica e di Tirrenia, con particolare riferimento alla loro composizione ed agli specifici dispositivi spaziali sempre inseriti in una dimensione ad un tempo educativa e celebrativa. Infine la ricerca indaga le questioni insediative e tipologiche, e la relazione delle figure architettoniche della due colonie marine con i rituali e le pratiche sociali. Emerge come un tema di fondo l'esigenza di comunicare ai giovani ospiti "figli degli italiani emigrati all'estero" un'immagine nitida dell'Italia e del suo paesaggio; si tratta di un'esigenza di comunicazione che informa la progettazione delle due colonie di vacanza. A Cattolica come a Tirrenia le colonie si costituiscono come uno scenario attentamente articolato che contiene tutti gli elementi architettonici delle città italiane. La colonia viene quindi proposta coma una sorta di microcosmo autonomo che si mostri come una "evocazione" dei luoghi e degli spazi delle città italiane.
Di, Ciommo Laurora Costanza <1984>. "L'asilo politico nelle relazioni franco-italiane : i signori nessuno e l'impossibile status dell'opposizione italiana all'estero (1920-1986)." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4671.
Повний текст джерелаDi, Candia Antonio <1990>. "L'imposizione patrimoniale sulle attività finanziarie in Italia e all'estero." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6329.
Повний текст джерелаTagliasacchi, Silvia <1975>. "Interculturalità e tutela linguistico-culturale. Le comunità italiane all'estero e il caso australiano." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/277/1/Tesi_Tagliasacchi.pdf.
Повний текст джерелаTagliasacchi, Silvia <1975>. "Interculturalità e tutela linguistico-culturale. Le comunità italiane all'estero e il caso australiano." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/277/.
Повний текст джерелаTrevisan, Eleonora <1995>. "Il Made in Italy in Norvegia. Come un'ambasciata promuove le eccellenze italiane all'estero." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20065.
Повний текст джерелаCovallero, Cinzia <1995>. "I rapporti tra università e musei. Lo status quo in Italia e uno sguardo all'estero." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17994.
Повний текст джерелаGruppioni, Giorgia <1993>. "IL RICONOSCIMENTO DEI TITOLI DI STUDIO CONSEGUITI ALL'ESTERO e il suo impatto sulle opportunità sociali e lavorative delle persone immigrate in Italia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12247.
Повний текст джерелаSOFFIANTINI, CARLOTTA. "LA DIDATTICA DELL'ITALIANO AD APPRENDENTI STATUNITENSI. PROGETTARE UN SILLABO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1794.
Повний текст джерелаThe research explores didactic aspects of teaching the Italian language to American undergraduate students. In considering the tradition of foreign language education and the contents of the official existing frameworks for the teaching of languages in the United States, the research underlines the diverse educational backgrounds of American foreign language students who come to Italy in a study abroad program. The study abroad experience is discussed through data on students’ motivation to choose a study abroad program, and students’ perceptions about their language learning process while they’re in a foreign context. The survey conducted among Italian language students of an American Institute in Milan demonstrates the different academic and linguistic reality students encounter when they come to study in Italy, and their expectations on the course and on the teacher. The dissertation moves on the analysis of the format of the foreign language syllabus and discuss the differences between the American syllabus and the Italian syllabi: designing a culture-based syllabus is the key to improve students’ intercultural competence, in line with the purposes of the United States and European foreign language education program.
SOFFIANTINI, CARLOTTA. "LA DIDATTICA DELL'ITALIANO AD APPRENDENTI STATUNITENSI. PROGETTARE UN SILLABO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1794.
Повний текст джерелаThe research explores didactic aspects of teaching the Italian language to American undergraduate students. In considering the tradition of foreign language education and the contents of the official existing frameworks for the teaching of languages in the United States, the research underlines the diverse educational backgrounds of American foreign language students who come to Italy in a study abroad program. The study abroad experience is discussed through data on students’ motivation to choose a study abroad program, and students’ perceptions about their language learning process while they’re in a foreign context. The survey conducted among Italian language students of an American Institute in Milan demonstrates the different academic and linguistic reality students encounter when they come to study in Italy, and their expectations on the course and on the teacher. The dissertation moves on the analysis of the format of the foreign language syllabus and discuss the differences between the American syllabus and the Italian syllabi: designing a culture-based syllabus is the key to improve students’ intercultural competence, in line with the purposes of the United States and European foreign language education program.
Viggiano, Maria Rosaria <1958>. "Analisi e valutazione degli effetti dell'esposizione a nanoparticelle di minerali pesanti e sostanze inquinanti sul personale italiano impiegato selle missioni di pace all'estero. Evoluzione delle ipotesi etiopatogenetiche." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2487/1/VIGGIANO_MARIA_ROSARIA_TESI.pdf.
Повний текст джерелаViggiano, Maria Rosaria <1958>. "Analisi e valutazione degli effetti dell'esposizione a nanoparticelle di minerali pesanti e sostanze inquinanti sul personale italiano impiegato selle missioni di pace all'estero. Evoluzione delle ipotesi etiopatogenetiche." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2487/.
Повний текст джерелаCannelloni, Federico. "Credito e pegno, famiglie e nazioni: i Lombardi tra Piemonte e Paesi Bassi (ca. 1384 - 1500)." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3424710.
Повний текст джерелаPrima della creazione del Monti di Pietà alla fine dell'epoca medievale, il credito su pegno era generalmente un settore monopolizzato da banchieri privati: la maggior parte di essi erano ebrei. Tuttavia, in alcune aree dell'Europa occidentale (come la Savoia, la valle del Reno e i Paesi Bassi), tale ruolo veniva ricoperto anche da dei cristiani, generalmente conosciuti con il nome di Lombardi. Pur essendo un argomento molto studiato, i Lombardi, soprattuto quelli provenienti da Chieri attivi per tutto il corso del Quattrocento nei Paesi Bassi, dovevano ancora essere portati in rapporto non solo con la società che li circondava ma anche con gli altri mercanti stranieri attivi nella stessa zona (soprattutto toscani e genovesi). Per farlo, e per dimostrare inoltre che le attività dei Lombardi interessavano diversi aspetti della vita economica e sociale delle società che li ospitavano, la tesi è stata divisa in tre grandi parti che sono andate a toccare alcuni campi d'indagine generali: il quadro istituzionale, quello sociale e quello economico-finanziario. Nel primo capitolo della tesi si è messo in evidenza come i Lombardi potessero anch'essi dare vita ad una istituzione (una nazione) che ne difendesse i diritti e gli spazi conquistati. Si sono così mostrate le peculiarità della nazione piemontese rispetto a quelle, ben più potenti, formate da toscani, genovesi e veneziani: nessun riconoscimento da parte dello stato d'origine, carattere effimero, attribuzioni ridotte e scarsa capacità di controllo dell'accesso alle attività finanziarie o di regolazione della vita spirituale dei suoi membri. Nel secondo capitolo si sono analizzati più da vicino i legami sociali che in patria legavano i Lombardi astigiani e chieresi. Inoltre si è approfondita la tematica dei rapporti intrattenuti dai Lombardi con la popolazione di Anversa, con alcuni banchieri toscano-milanesi (i Borromei) ed infine con i genovesi. In tal modo è stato possibile superare definitivamente l'idea de rooveriana di netta divisione tra grandi mercanti e Lombardi. Il terzo e quarto capitolo sono stati dedicati all'analisi delle attività finanziarie dei Lombardi. Si è così messo in evidenza che la gestione del patrimonio privato di un Lombardo poteva essere delegata ad un sistema contabile razionale. Inoltre l'analisi approfondita di alcuni patti sociali ha permesso di avvicinare le società dei piemontesi più alle forme aziendali dei toscani che a quelle più informali della commenda genovese. Si sono poi ricostruiti nel dettaglio i modi di gestione quotidiani di una casana. Si è passati così ad analizzare più da vicino il credito concesso dai Lombardi mettendo a confronto il pegno con altre forme di credito elargite sempre dai piemontesi. Riguardo il primo aspetto si sono messi in evidenza alcune caratteristiche del credito elargito su pegno dai Lombardi presenti a Nivelles ed Anversa. L'analisi si è poi allargata arrivando a mostrare come le caratteristiche principali del pegno siano arrivate, praticamente immutate, fino ad oggi. Infine, l'analisi di più di mille prestiti non su pegno elargiti dai piemontesi nella città fiamminga di Kotrijk, ha permesso di notare come il credito Lombardo potesse servire anche da sostegno all'industria laniera. Infine, si è provato a dare un'interpretazione diversa rispetto a quella della storiografia tradizionale circa la riduzione nel numero delle casane gestite dai piemontesi nei Paesi Bassi alla fine del Quattrocento. Pur non negando che alcuni cambiamenti finanziari ed economici possano aver avuto il loro peso nella diminuzione del numero delle casane (iperinflazione, riduzione generalizzata del costo del denaro), l'accento è stato posto soprattutto sui mutamenti (sviluppo dell'industria tessile locale, definito inurbamento delle famiglie più attive all'estero e crescente burocratizzazione dello stato Sabaudo) che avevano interessato Chieri nello stesso periodo.
DI, QUIRICO Roberto. "Il sistema bancario italiano all'estero e l'integrazione finanziaria internazionali dell'Italia negli anni tra le due guerre." Doctoral thesis, 1998. http://hdl.handle.net/1814/5746.
Повний текст джерелаExamining Board: Franco Bonelli, III Università di Roma ; Peter Hertner, Universität Halle ; Alan Steel Milward, Istituto Universitario Europeo (supervisor)
First made available online 25 August 2017
Con l'inizio del nuovo secolo ed in particolare dopo la fine della prima guerra mondiale, le maggiori banche italiane iniziarono ad aprire filiali all'estero o a costituire banche affiliate in paesi in cui si aprivano opportunità di penetrazione economica per la finanza e l'industria italiane. Questo processo di internazionalizzazione raggiunse il culmine nel corso degli anni Venti quando, anche grazie all'attività delle banche italiane all'estero, le relazioni internazionali della finanza italiana si intensificarono e permisero un maggior grado di apertura dell'economia del nostro paese agli influssi internazionali oltre che il temporaneo superamento di alcuni dei più vistosi ostacoli al processo di sviluppo economico italiano quali la scarsità di capitali e di valute pregiate. Questo maggior grado di apertura internazionale si ripercosse però in modo molto negativo sul sistema finanziario ed industriale italiano con il sopraggiungere della crisi dei primi anni Trenta che creò tali difficoltà da costringere lo Stato ad un massiccio intervento di salvataggio. Quando sopraggiunsero poi i problemi legati alle sanzioni contro l'Italia per l'aggressione all'Etiopia ed il progressivo avvicinamento dell'Italia all'area di influenza politica ed economica tedesca, l'elemento valutario assunse un ruolo predominante nelle preoccupazioni dei responsabili della politica economica italiana ed il sistema di banche e filiali italiane all'estero assunse un nuovo ruolo quale collettore di divise pregiate e di canale di connessione con l'estero della sempre più debole finanza italiana. Le vicende delle banche italiane all'estero nella prima metà del XX secolo forniscono dunque una serie di spunti di notevole interesse per comprendere meglio i principali aspetti della storia economica italiana di quel periodo e per delineare quelle interazioni tra vicende economiche e scelte politiche che costituiscono uno degli elementi chiave della storia italiana degli anni in esame.
Rebora, Simone. "Histories/Histoires del XIX secolo. Percorsi nella letteratura italiana." Doctoral thesis, 2016. http://hdl.handle.net/11562/944234.
Повний текст джерелаThis study traces the birth and evolution of Italian literary historiography in France and England during the nineteenth century. In the French context, particular attention is given to the works of Pierre-Louis Ginguené (1811-23) and J.C.L. Simonde de Sismondi (1813). First, is highlighted their not secondary role in the overall development of literary historiography in France. Through a comparative reading, is then showed their cooperation (not infrequently, confrontational) in the creation of a shared historiographical paradigm. A quick review of subsequent contributions, in fact, confirms how the models of Ginguené and Sismondi, despite being the oldest ones, remained unsurpassed throughout the course of the century. The analysis of the English context shows instead a much more complex situation. The most significant contribution in the beginning of the century is that of Ugo Foscolo (1824), but its lack of success in England invites to consider other works, external to the historiographical genre (strictly speaking). First, collections of biographies and travel books (to which Foscolo himself contributed indirectly), but also the histories of individual literary genres, which cooperated in providing an almost complete (but incoherent) historiographical coverage of Italian literature. The growing success of the translations, then, shifts the attention to another path, which leads from the earliest (but unpublished) history by Lord Charlemont (1786-99), up to the first complete (but forgotten) history by Mrs. A. F. Foster (1853). Finally, the revaluation of the figure of Dante introduces the histories limited to the Middle Ages or to the Renaissance, whose spread was favored by the controversy that opposed their supporters. And it’s precisely in the context of the Renaissance studies, that the work of John Addington Symonds (1881) stands out, cited as a reference point by later authors. A close reading testifies its theoretical, critical and historiographical relevance. The examination of the manuscripts also allows to reconstruct its origins, and brings attention to an aspect not yet explored, concerning the relationship with Francesco De Sanctis.