Дисертації з теми "Integrazione di sistemi"

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1

Rambelli, Alberto. "Integrazione di sistemi di accumulo in impianti fotovoltaici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Анотація:
In questa tesi viene valutato sia da un punto di vista tecnico che economico, l'integrazione di un sistema di accumulo in un impianto fotovoltaico. E' stato analizzato il caso di un utente attivo domestico del quale sono stati acquisiti i dati relativi alla produzione fotovoltaica, agli scambi con la rete e alla quota di autoconsumo. Rispetto a diverse ipotesi vengono stimati i balanci energetici futuri in previsione di un'installazione di un sistema di accumulo elettrochimico. I termini di ricavo sono calcolati seguendo le disposizione dello Scambio sul Posto.
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2

Budini, Elizabeta. "Integrazione di un sistema di telecamere per videosorveglianza con i sistemi RTLS UWB." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19068/.

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Анотація:
Sulla scia del trend corrente in ambito di automazione per l'industria - si parla di Industria 4.0 - le fabbriche diventano sempre più digitalizzate e interconnesse. Grazie alle tecnologie IoT (Internet of Things) e di indoor positioning UWB è possibile soddisfare la necessità di localizzare e monitorare oggetti o persone all'interno di un edificio con una accuratezza non raggiungibile con altre tecnologie quali i servizi GNSS. In questa compagine industriale si inserisce la collaborazione con l'azienda UNISET per questa tesi. Il progetto ha avuto come scopo quello di far interagire un sistema di videosorveglianza (telecamere fisse e orientabili) con il sistema di posizionamento RTLS basato su tecnologia UWB sviluppato dall'azienda, il quale fornisce le coordinate XYZ di un dispositivo all'interno di un edificio. Il software sviluppato consente di monitorare con telecamere le posizioni di un utente che si muova in ambiente indoor munito di tag, così da operare una selezione delle camere da utilizzare in base all'ambiente ove si trova il soggetto taggato e poter seguire i movimenti attraverso camere motorizzare.
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3

Giordani, Marco. "Integrazione tra Sistemi di Autenticazione Dipartimentale e d'Ateneo." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8974/.

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Анотація:
Il documento illustra il lavoro di analisi dei requisiti, progettazione, implementazione e valutazione di un sistema per l’autenticazione degli utenti delle workstation della sede di Scienze del Dipartimento di Informatica — Scienza ed Ingegneria (DISI) che si integri al sistema di autenticazione d’Ateneo. Il sistema descritto è entrato in produzione il 24 settembre 2014 ed è tuttora operante. Il lavoro percorre le modalità di gestione degli account utente in uso presso il DISI e le nuove modalità di organizzazione del DSA d’Ateneo discutendo le motivazioni per cui le soluzioni standard non possono essere adottate nel caso esposto. Analizzato il processo di login dei sistemi Unix e le librerie coinvolte verrà esposto il nuovo progetto, le particolarità dello sviluppo delle nuove librerie PAM e di Name Service Switch e la loro modalità di funzionamento e configurazione all’interno del cluster Unix. In conclusione vengono presentate una serie di valutazioni che mostrano i vantaggi e il rispetto dei requisiti della nuova implementazione.
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4

Candito, Antonio. "Integrazione informatica dei sistemi di medicina nucleare nel sistema informativo ospedaliero." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4055/.

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5

Mencherini, Ugo <1983&gt. "Integrazione di processi industriali in una prospettiva di economia circolare." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7379/1/mencherini_ugo_tesi.pdf.

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Анотація:
Le motivazioni alla base di questo lavoro di dottorato sono costituite dalla volontà di analizzare e applicare modelli innovativi per il ri-uso e la valorizzazione di risorse e sottoprodotti all’interno di processi industriali, integrando e ottimizzando i processi industriali stessi. L’obiettivo finale è stato quello di contribuire alla diffusione della “Cultura della Sostenibilità” in Emilia-Romagna, portando all’attenzione delle istituzioni l’esistenza di strumenti innovativi. Lo studio si è concentrato sul contesto comunitario e locale in materia di Sviluppo Sostenibile, Green Economy ed Economia Circolare (Capitolo 1), per poi analizzare e classificare i modelli di Economia Circolare e Simbiosi Industriale esistenti (Capitolo 2). In una seconda fase dell’attività di dottorato, questo è stato applicato sperimentalmente sul territorio regionale, nell’ambito di un progetto pilota finanziato da Unioncamere Emilia-Romagna e Aster, realizzato in collaborazione con ENEA UTTAMB e con il coinvolgimento dei laboratori della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna (Capitolo 3). L’ultima fase è consistita nell’analisi dei risultati dell’esperienza pilota, delle risposte delle imprese e dei centri di ricerca, e nell’analisi delle altre esperienze condotte in Italia in materia di simbiosi, al fine di individuare dei parametri che influiscono sull’applicabilità e sulla replicabilità di questi modelli (Capitolo 4). Tra i risultati principali ottenuti va citato l’inserimento della Simbiosi Industriale all’interno delle Smart Specialization Strategy – S3 dell’Emilia-Romagna e nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, oltre alla realizzazione di un progetto europeo in materia. Inoltre l’attività sperimentale pilota ha coinvolto 13 imprese, 7 laboratori e 2 enti, individuando 49 percorsi di simbiosi e 90 sinergie, portando alla redazione di 3 Manuali Operativi. L’attività pilota sul tema della Simbiosi Industriale ha consentito di attivare numerosi contatti con imprese e istituzioni del territorio. A questi risultati vanno aggiunti anche quelli legati alla produzione scientifica: nel complesso sono state realizzate 13 pubblicazioni scientifiche e 1 pubblicazione divulgativa.
The motivations of this PhD work are constituted by the willingness to analyze and implement innovative models for resources re-use and valorization in production processes. The ultimate goal was to help the spreading of the “sustainability culture” in Emilia-Romagna region, bringing to the attention of the institutions the existence of innovative models. The study focused on the EU and local context in matters of Sustainable Development, Green Economy and Circular Economy (Chapter 1), and on Circular Economy and Industrial Symbiosis (IS) models analysis and classification (Chapter 2). In a second phase of the PhD work, one selected model of Industrial Symbiosis was applied in Emilia-Romagna region, within the framework of a pilot project founded by Unioncamere Emilia-Romagna and Aster, realized with the collaboration of ENEA and the participation of laboratories pertaining to Emilia-Romagna High technology Network. In the last phase of the work the results of the pilot project and of other “circular economy experiences” in Emilia-Romagna were analyzed in order to identify the parameters that affect applicability and replicability of these models (Chapter 4). The main results of the work consist in the insertion of Industrial Symbiosis in Emilia-Romagna Region Smart Specialization Strategy (S3) and Waste Management Plan and in the realization of a European project on IS topic participated by Emilia-Romagna Region. The experimental pilot activity, indeed, has successfully involved 13 companies, 7 laboratories and 2 institutions, and has led to the publication of 13 scientific papers and 1 dissemination article.
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6

Mencherini, Ugo <1983&gt. "Integrazione di processi industriali in una prospettiva di economia circolare." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7379/.

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Le motivazioni alla base di questo lavoro di dottorato sono costituite dalla volontà di analizzare e applicare modelli innovativi per il ri-uso e la valorizzazione di risorse e sottoprodotti all’interno di processi industriali, integrando e ottimizzando i processi industriali stessi. L’obiettivo finale è stato quello di contribuire alla diffusione della “Cultura della Sostenibilità” in Emilia-Romagna, portando all’attenzione delle istituzioni l’esistenza di strumenti innovativi. Lo studio si è concentrato sul contesto comunitario e locale in materia di Sviluppo Sostenibile, Green Economy ed Economia Circolare (Capitolo 1), per poi analizzare e classificare i modelli di Economia Circolare e Simbiosi Industriale esistenti (Capitolo 2). In una seconda fase dell’attività di dottorato, questo è stato applicato sperimentalmente sul territorio regionale, nell’ambito di un progetto pilota finanziato da Unioncamere Emilia-Romagna e Aster, realizzato in collaborazione con ENEA UTTAMB e con il coinvolgimento dei laboratori della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna (Capitolo 3). L’ultima fase è consistita nell’analisi dei risultati dell’esperienza pilota, delle risposte delle imprese e dei centri di ricerca, e nell’analisi delle altre esperienze condotte in Italia in materia di simbiosi, al fine di individuare dei parametri che influiscono sull’applicabilità e sulla replicabilità di questi modelli (Capitolo 4). Tra i risultati principali ottenuti va citato l’inserimento della Simbiosi Industriale all’interno delle Smart Specialization Strategy – S3 dell’Emilia-Romagna e nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, oltre alla realizzazione di un progetto europeo in materia. Inoltre l’attività sperimentale pilota ha coinvolto 13 imprese, 7 laboratori e 2 enti, individuando 49 percorsi di simbiosi e 90 sinergie, portando alla redazione di 3 Manuali Operativi. L’attività pilota sul tema della Simbiosi Industriale ha consentito di attivare numerosi contatti con imprese e istituzioni del territorio. A questi risultati vanno aggiunti anche quelli legati alla produzione scientifica: nel complesso sono state realizzate 13 pubblicazioni scientifiche e 1 pubblicazione divulgativa.
The motivations of this PhD work are constituted by the willingness to analyze and implement innovative models for resources re-use and valorization in production processes. The ultimate goal was to help the spreading of the “sustainability culture” in Emilia-Romagna region, bringing to the attention of the institutions the existence of innovative models. The study focused on the EU and local context in matters of Sustainable Development, Green Economy and Circular Economy (Chapter 1), and on Circular Economy and Industrial Symbiosis (IS) models analysis and classification (Chapter 2). In a second phase of the PhD work, one selected model of Industrial Symbiosis was applied in Emilia-Romagna region, within the framework of a pilot project founded by Unioncamere Emilia-Romagna and Aster, realized with the collaboration of ENEA and the participation of laboratories pertaining to Emilia-Romagna High technology Network. In the last phase of the work the results of the pilot project and of other “circular economy experiences” in Emilia-Romagna were analyzed in order to identify the parameters that affect applicability and replicability of these models (Chapter 4). The main results of the work consist in the insertion of Industrial Symbiosis in Emilia-Romagna Region Smart Specialization Strategy (S3) and Waste Management Plan and in the realization of a European project on IS topic participated by Emilia-Romagna Region. The experimental pilot activity, indeed, has successfully involved 13 companies, 7 laboratories and 2 institutions, and has led to the publication of 13 scientific papers and 1 dissemination article.
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Gallo, Giulia. "Sistemi di telemedicina territoriale: Integrazione dei dati da pazienti domiciliari e analisi di rischio sui sistemi coinvolti." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6850/.

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Анотація:
La tesi proposta tratta dei sistemi di telemedicina territoriale, ed in particolare dell’integrazione dei dati raccolti tramite un sistema home-care da un paziente domiciliare e dell’analisi di rischio sui sistemi coinvolti. Con il forte sviluppo tecnologico degli ultimi anni, si è diffusa anche la telemedicina, portando con sé numerosi vantaggi nell’ambito della sanità attraverso servizi come il telemonitoraggio, la teleconsultazione e la telechirurgia. In questa tesi ci si concentra soprattutto sull’aspetto del telemonitoraggio di pazienti domiciliari. A causa dell’invecchiamento della popolazione e del conseguente aumento delle malattie croniche, le spese sanitarie sono infatti destinate ad aumentare nel tempo: da una spesa pari al 7,1% del PIL nel 2011 è previsto si arriverà ad un 8,8% del PIL nel 2060. Risulta quindi necessario migliorare la produttività, l’efficienza e la sostenibilità finanziaria del sistema sanitario con un utilizzo sempre maggiore della telemedicina e in particolare dell’assistenza territoriale, ovvero il trasferimento di risorse dall'ospedale al territorio, che promuove quindi la domiciliarità.
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Battistini, Michele. "Sistemi di telmedicina territoriale: integrazione dei dati da pazienti domiciliari e analisi di rischio sui sistemi coinvolti." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7030/.

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Анотація:
La telemedicina è uno strumento in grado fornire assistenza ad un paziente o monitorarne le condizioni di salute, impiegando dispositivi di telecomunicazione avanzati i quali rendono possibile la trasmissione a distanza di informazioni mediche dal paziente alla struttura sanitaria o viceversa. Questo elaborato si propone di illustrare come la telemedicina sia utilizzata nel trattamento dello scompenso cardiaco a prescindere dalla distanza tra le strutture sanitarie e il luogo di residenza del malato ottenendo risultati incoraggianti sia dal punto di vista del quadro di salute psico-fisico dei pazienti sia dal punto di vista economico per il Sistema Sanitario Nazionale.
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Loi, Igor <1979&gt. "Architetture di interconnessione per sistemi su singolo chip e per sistemi ad integrazione tridimensionale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2965/1/loi_igor_tesi.pdf.

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Анотація:
I continui sviluppi nel campo della fabbricazione dei circuiti integrati hanno comportato frequenti travolgimenti nel design, nell’implementazione e nella scalabilità dei device elettronici, così come nel modo di utilizzarli. Anche se la legge di Moore ha anticipato e caratterizzato questo trend nelle ultime decadi, essa stessa si trova a fronteggiare attualmente enormi limitazioni, superabili solo attraverso un diverso approccio nella produzione di chip, consistente in pratica nella sovrapposizione verticale di diversi strati collegati elettricamente attraverso speciali vias. Sul singolo strato, le network on chip sono state suggerite per ovviare le profonde limitazioni dovute allo scaling di strutture di comunicazione condivise. Questa tesi si colloca principalmente nel contesto delle nascenti piattaforme multicore ad alte prestazioni basate sulle 3D NoC, in cui la network on chip viene estesa nelle 3 direzioni. L’obiettivo di questo lavoro è quello di fornire una serie di strumenti e tecniche per poter costruire e aratterizzare una piattaforma tridimensionale, cosi come dimostrato nella realizzazione del testchip 3D NOC fabbricato presso la fonderia IMEC. Il primo contributo è costituito sia una accurata caratterizzazione delle interconnessioni verticali (TSVs) (ovvero delle speciali vias che attraversano l’intero substrato del die), sia dalla caratterizzazione dei router 3D (in cui una o più porte sono estese nella direzione verticale) ed infine dal setup di un design flow 3D utilizzando interamente CAD 2D. Questo primo step ci ha permesso di effettuare delle analisi dettagliate sia sul costo sia sulle varie implicazioni. Il secondo contributo è costituito dallo sviluppo di alcuni blocchi funzionali necessari per garantire il corretto funziomento della 3D NoC, in presenza sia di guasti nelle TSVs (fault tolerant links) che di deriva termica nei vari clock tree dei vari die (alberi di clock indipendenti). Questo secondo contributo è costituito dallo sviluppo delle seguenti soluzioni circuitali: 3D fault tolerant link, Look Up Table riconfigurabili e un sicnronizzatore mesocrono. Il primo è costituito fondamentalmente un bus verticale equipaggiato con delle TSV di riserva da utilizzare per rimpiazzare le vias guaste, più la logica di controllo per effettuare il test e la riconfigurazione. Il secondo è rappresentato da una Look Up Table riconfigurabile, ad alte prestazioni e dal costo contenuto, necesaria per bilanciare sia il traffico nella NoC che per bypassare link non riparabili. Infine la terza soluzione circuitale è rappresentata da un sincronizzatore mesocrono necessario per garantire la sincronizzazione nel trasferimento dati da un layer and un altro nelle 3D Noc. Il terzo contributo di questa tesi è dato dalla realizzazione di un interfaccia multicore per memorie 3D (stacked 3D DRAM) ad alte prestazioni, e dall’esplorazione architetturale dei benefici e del costo di questo nuovo sistema in cui il la memoria principale non è piu il collo di bottiglia dell’intero sistema. Il quarto ed ultimo contributo è rappresentato dalla realizzazione di un 3D NoC test chip presso la fonderia IMEC, e di un circuito full custom per la caratterizzazione della variability dei parametri RC delle interconnessioni verticali.
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Loi, Igor <1979&gt. "Architetture di interconnessione per sistemi su singolo chip e per sistemi ad integrazione tridimensionale." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2965/.

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Анотація:
I continui sviluppi nel campo della fabbricazione dei circuiti integrati hanno comportato frequenti travolgimenti nel design, nell’implementazione e nella scalabilità dei device elettronici, così come nel modo di utilizzarli. Anche se la legge di Moore ha anticipato e caratterizzato questo trend nelle ultime decadi, essa stessa si trova a fronteggiare attualmente enormi limitazioni, superabili solo attraverso un diverso approccio nella produzione di chip, consistente in pratica nella sovrapposizione verticale di diversi strati collegati elettricamente attraverso speciali vias. Sul singolo strato, le network on chip sono state suggerite per ovviare le profonde limitazioni dovute allo scaling di strutture di comunicazione condivise. Questa tesi si colloca principalmente nel contesto delle nascenti piattaforme multicore ad alte prestazioni basate sulle 3D NoC, in cui la network on chip viene estesa nelle 3 direzioni. L’obiettivo di questo lavoro è quello di fornire una serie di strumenti e tecniche per poter costruire e aratterizzare una piattaforma tridimensionale, cosi come dimostrato nella realizzazione del testchip 3D NOC fabbricato presso la fonderia IMEC. Il primo contributo è costituito sia una accurata caratterizzazione delle interconnessioni verticali (TSVs) (ovvero delle speciali vias che attraversano l’intero substrato del die), sia dalla caratterizzazione dei router 3D (in cui una o più porte sono estese nella direzione verticale) ed infine dal setup di un design flow 3D utilizzando interamente CAD 2D. Questo primo step ci ha permesso di effettuare delle analisi dettagliate sia sul costo sia sulle varie implicazioni. Il secondo contributo è costituito dallo sviluppo di alcuni blocchi funzionali necessari per garantire il corretto funziomento della 3D NoC, in presenza sia di guasti nelle TSVs (fault tolerant links) che di deriva termica nei vari clock tree dei vari die (alberi di clock indipendenti). Questo secondo contributo è costituito dallo sviluppo delle seguenti soluzioni circuitali: 3D fault tolerant link, Look Up Table riconfigurabili e un sicnronizzatore mesocrono. Il primo è costituito fondamentalmente un bus verticale equipaggiato con delle TSV di riserva da utilizzare per rimpiazzare le vias guaste, più la logica di controllo per effettuare il test e la riconfigurazione. Il secondo è rappresentato da una Look Up Table riconfigurabile, ad alte prestazioni e dal costo contenuto, necesaria per bilanciare sia il traffico nella NoC che per bypassare link non riparabili. Infine la terza soluzione circuitale è rappresentata da un sincronizzatore mesocrono necessario per garantire la sincronizzazione nel trasferimento dati da un layer and un altro nelle 3D Noc. Il terzo contributo di questa tesi è dato dalla realizzazione di un interfaccia multicore per memorie 3D (stacked 3D DRAM) ad alte prestazioni, e dall’esplorazione architetturale dei benefici e del costo di questo nuovo sistema in cui il la memoria principale non è piu il collo di bottiglia dell’intero sistema. Il quarto ed ultimo contributo è rappresentato dalla realizzazione di un 3D NoC test chip presso la fonderia IMEC, e di un circuito full custom per la caratterizzazione della variability dei parametri RC delle interconnessioni verticali.
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Mazzini, Pietro. "Analisi di integrazione su sistemi di Intrusion Detection e Incident Handling in ambito enterprise." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21851/.

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Анотація:
Questa tesi ha l'obiettivo di presentare un sistema di Intrusion Detection, Incident Handling e Response nei suoi processi produttivi, organizzativi e manageriali e in quelli puramente pratici ed implementativi. Il nome di questo progetto è OSSIHR (Open Source System for Incident Handling and Response). La tesi è composta da quattro capitoli. Il capitolo 1 contiene un'introduzione ai concetti, alle sigle ed ai processi che caratterizzano le discipline di Intrusion Detection, Incident Handling e Incident Management. Nel capitolo 2 è analizzato lo stato dell'arte sulla materia e vengono definiti i meccanismi di un sistema di Incident Handling che possa essere adottato in ambito enterprise. Le integrazioni dei software che sono stati utilizzati e l'architettura di OSSIHR sono documentati ed approfonditi nel capitolo 3. I margini di miglioramento e le criticità del sistema in oggetto sono evidenziate nel capitolo 4 che include anche uno studio di paragone fra il sistema open source proposto ed altri sistemi closed source.
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Monteferrante, Francesco. "Integrazione di Framework Open-source per Monitoraggio Distribuito di Sistemi basati su Redhat Enterprise Linux." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13353/.

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Анотація:
La tesi tratta come concetto principale il monitoraggio. Vi è lo studio di due sistemi di monitoraggio: quello aziendale chiamato Skynet e uno di confronto chiamato Zabbix. Il progetto consiste nella realizzazione di un server Web che ha il compito di allineare dati monitorati con il SysAid CMDB. Il server Web crea dei CI all'interno del SysAid CMDB che contengono informazioni iniziali. Inoltre, sono stati realizzati servizi che possono essere divisi in due parti: quelli che vanno ad aggiungere dettagli alle informazioni iniziali scritte dal server Web nel SysAid CMDB e quelli a solo scopo di monitoraggio. Alla fine, l'intero progetto è stato integrato in Zabbix, in quanto all'inizio era predisposto per Skynet, per verificarne la solidità e la fattibilità di poter essere utilizzato anche con altri sistemi di monitoraggio.
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Lo, Franco Francesco. "Integrazione di sistemi di accumulo a batterie e impianti fotovoltaici di grande taglia per applicazioni grid-connected." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Анотація:
In un impianto fotovoltaico connesso alla rete elettrica, l’ integrazione di un sistema di accumulo permette di raccogliere l’ energia dal solare nelle ore di minor richiesta di rete (di giorno), ed erogarla nei momenti di bassa produzione e di maggiore richiesta di rete (la sera). In collaborazione con ENGIE Eps, è sorta l’ esigenza di confrontare tre diverse tipologie di accoppiamento delle batterie in un impianto ibrido PV+Batteria connesso alla rete elettrica. La prima architettura è chiamata AC coupling poiché il BESS (Battery Energy Storage System) è connesso tramite opportuni convertitori, direttamente alla rete elettrica. La terza e la seconda architettura sono denominate DC Coupling poiché il BESS è collegato tramite un convertitore o senza, al lato DC dell’ impianto. Il confronto è stato realizzato analizzando i flussi di potenza dell’ impianto facendo riferimento a dati di produzione reali forniti da ENGIE Eps. Più in particolare, sono stati forniti i dati di produzione e di irraggiamento di un impianto reale di potenza massima pari a 285 MW, con storage di capacità pari a 275 MWh. La valutazione della potenza richiesta all’ impianto è stata ottenuta dall’analisi del segnale AGC relativo alla rete nella quale l’ impianto è inserito. Tale segnale `e stato generato a partire da dati di frequenza di rete forniti dall’ azienda. Dall’ analisi precedentemente descritta si è individuata l’ architettura migliore in termini di rendimento, che risulta essere la DC coupling con DC/DC sulla batteria. Nell’ ultima parte della tesi si è inoltre svolto su richiesta di ENGIE Eps, lo studio del controllo dei convertitori relativi all’ architettura in esame. La strategia di controllo individuata è descritta nel dettaglio in questo documento.
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Di, Gravio Giulio. "Strumenti di integrazione e misurazione per il Supply Chain Management: sistemi di coordinamento e collaborazione virtuale." Doctoral thesis, La Sapienza, 2005. http://hdl.handle.net/11573/916974.

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Cenacchi, Andrea. "Il processo di gestione delle risorse umane: analisi e integrazione con sistemi IT." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/828/.

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Epifani, Bianca. "Sistemi informativi per l'endoscopia digestiva: analisi delle esigenze e progetto di integrazione informativa." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7573/.

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Анотація:
Nella tesi, dopo un'introduzione di carattere generale sull'endoscopia digestiva, vengono analizzate le innovazioni tecnologiche che permettono il miglioramento ed il potenziamento delle immagini endoscopiche tramite elaborazione real-time, al fine di rilevare le lesioni non visibili con la luce bianca. L'elaborato analizza il flusso di lavoro del reparto, preso in carico dal sistema informativo di endoscopia. Lo scambio di informazioni tra i diversi sistemi informativi deve avvenire utilizzando gli standard HL7 e DICOM, secondo le specifiche dettate dai profili di integrazione IHE. Nella parte finale del trattato è descritta l'architettura del sistema informativo di endoscopia e sono esposte le specifiche di integrazione informativa.
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Pagliarani, Matteo. "Repowering e soluzioni avanzate per sistemi di recupero energetico da rifiuti." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5555/.

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Macor, Lisa <1989&gt. "Energia e Territorio Integrazione della variabile energetica nella pianificazione territoriale del comune di Caorle." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3486.

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Анотація:
Il progetto di tesi ha lo scopo di implementare gli strumenti a supporto delle politiche urbane per l’efficienza energetica. Lo studio prenderà in considerazione i Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES), focalizzando l’indagine sull’area del comune di Caorle, territorio del litorale veneziano. Il punto di partenza è la lettura delle azioni di riduzione della CO2 già proposte dall’amministrazione comunale, analizzando non solamente gli aspetti ambientali diretti, ma anche le ricadute positive in termini di coinvolgimento della popolazione ed educazione al risparmio energetico condiviso. Si favorirà l’adozione di politiche di mobilità urbana sostenibile, educazione ambientale, risparmio energetico nei consumi e nell’edilizia, oltre alla produzione energetica da fonti rinnovabili. Il progetto di tesi intende elaborare una mappatura completa, tramite software GIS, dei consumi energetici del territorio, un catasto energetico suddiviso per tipologia e uso degli edifici, e delle produzioni locali di energia da fonti rinnovabili. Tale indagine fornirà uno strumento per mettere in luce le porzioni di territorio maggiormente energivore, permettendo all’amministrazione di valutare in quali aree la fluttuazione turistica stagionale causa picchi nella concentrazione dei consumi di vettori energetici. Questo tipo di analisi rappresenta un supporto decisionale all’amministrazione locale per localizzare le azioni più rilevanti nell’efficientamento della rete e degli usi finali di energia.
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Quarantini, Filippo. "Integrazione di dati geospaziali nel rilievo dei Beni Culturali a scala urbana e di dettaglio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Анотація:
Le moderne tecniche geomatiche consentono di rilevare i Beni Culturali a diverse scale di indagine e di integrare i risultati provenienti da differenti tecnologie, purché i dati digitali siano georefernziabili in un unico sistema di riferimento condiviso. Il caso di studio in esame, relativo all’importante borgo di San Leo (RN), è stato in questo senso molto interessante, avendo fornito l’opportunità di aggregare insieme, in un unico database finale, una grande quantità di dati tridimensionali provenienti da molteplici rilievi realizzati nel corso degli ultimi anni sul sito. Le tecniche utilizzate sono state soprattutto il laser a scansione e la fotogrammetria digitale, ma per l’orientamento delle nuvole di punti in senso assoluto si è fatto ricorso anche a misure GNSS e topografiche. L’esperienza ha confermato le potenzialità delle tecniche adottate, consentendo di generare un archivio unico, di dimensioni non comuni, che, se ulteriormente ampliato nel futuro, potrà costituire una documentazione rigorosa e di alta fedeltà di questo importantissimo sito, il cui ingente patrimonio artistico-culturale è stato peraltro soggetto nel tempo ad eventi calamitosi che costituiscono un rischio per la sua conservazione e che, a maggior ragione, richiedono una documentazione di qualità appropriata.
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Zappi, Federico. "Integrazione e validazione di OMNeT++ e Gazebo per sistemi multi-robot mediante un caso d'uso." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20497/.

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Sistemi multi-robot a mobilità autonoma necessitano di simulatori che simulino in maniera accurata entrambi gli aspetti di gestione della rete di comunicazione e interazione dei robot con l'ambiente. Strumenti di questi tipo si ricavano dall'integrazione di simulatori specializzati nella simulazione di un singolo aspetto. In questa tesi viene descritta la realizzazione di un sistema integrato formato dall'unione di OMNeT++ e Gazebo. Il sistema viene quindi validato mediante un caso d'uso, una forma di mobilità basata sulle molle virtuali. Uno sciame di droni, connesso dalle molle virtuali, viene condotto da un drone leader in un ambiente cittadino. Dato che tale ambiente presenta degli ostacoli, i droni sono equipaggiati con sensori di prossimità allo scopo di evitare collisioni, prendendo decisioni su come muoversi per evitare l'ostacolo utilizzando anche qui le molle virtuali. Viene quindi valutata tale forma di mobilità.
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CONCETTI, ROBERTO. "Studio, sviluppo e test sperimentale di architetture di rete per l’iot e loro integrazione con sistemi cloud per finalita’ di eew." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2021. http://hdl.handle.net/11566/287390.

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Un sistema di Earthquake Early Warning (EEW) deve obbligatoriamente confrontarsi con la componente tempo. Escludendo la possibilità di predire un evento sismico, l’unica azione, ad oggi possibile, è l’invio di un'allerta verso target più distanti dal punto di nucleazione dello stesso prima dell'arrivo delle onde più distruttive. A tal fine, possiamo sfruttare le diverse velocità di propagazione delle onde sismiche nel terreno rispetto a quella dei mezzi trasmissivi delle informazioni ed avvalerci dell'ausilio di moderne tecnologie. Questo lavoro di tesi presenta, quindi, lo studio, lo sviluppo ed il test sperimentale di architetture di rete per l'Internet of Things (IoT) e la loro integrazione con sistemi Cloud per finalità di allerta rapida in caso di terremoto. Dopo aver analizzato i ritardi aggiunti da ogni componente di un sistema di EEW, si è agito su una parte dell'architettura di sistema con lo scopo di una diramazione dell'allerta in tempi più contenuti rispetto agli attuali. L’utilizzo di differenti protocolli trasmissivi rispetto agli standard internazionali, di differenti tecniche di individuazione e di localizzazione, ha dimostrato come sia possibile ridurre il tempo totale di rilevamento, e di conseguenza di allerta, di circa 3 secondi. La modularità dell'architettura proposta ne permette l’integrazione nelle attuali reti sismiche ed è applicabile anche in altri scenari, come ad esempio quello del monitoraggio strutturale, o nel caso di allerta rapida in seguito ad una varietà di eventi naturali come quelli correlati al dissesto idrogeologico.
An Earthquake Early Warning (EEW) system must necessarily deal with the time component. Excluding the possibility of predicting a seismic event, the only action currently possible is sending an alert to targets further away from the nucleation point before the arrival of the most destructive waves. To this end, it is possible to exploit the different propagation speed of seismic waves in the ground compared to the propagation speed of transmitting information, and to make the use of modern technologies. Therefore, this thesis presents the study, development and experimental test of network architectures for the Internet of Things (IoT) and their integration with Cloud systems for rapid warning in the event of an earthquake. After analyzing the delays added by each component of an EEW system, we work on a part of the system architecture with the aim of branching out the alerts in a shorter time than the current ones. The use of different transmission protocols compared to international standards, the use of different identification and localization techniques, has shown how it is possible to reduce the total detection time, and consequently the alert, by about 3 seconds. The modularity of the proposed architecture allows its integration into current seismic networks and it is also applicable in other scenarios, such as structural monitoring, or in the case of rapid alert following a variety of natural events, such as those related to hydrogeological instability.
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Bonora, Sara. "Sistemi di monitoraggio per la bassa e media intensita di cura: stato dell'arte e sviluppi futuri." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7558/.

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La suddivisione in aree assistenziali per intensità di cura e non in reparti e unità operative, consente al personale medico e sanitario una migliore gestione del paziente, ponendolo al centro del suo percorso di cura, evitando dispersioni, sprechi di tempo, di spazio, di risorse e consentendo una ottimizzazione del proprio lavoro. I settori su cui questo elaborato tende a focalizzarsi maggiormente, sono le aree a media e bassa intensità. Tali aree ospitano pazienti i quali necessitano di monitoraggio dei propri parametri fisiologici vitali, ma non in modo invasivo e costante come al contrario avviene in aree assistenziali ad intensità più alta. Si tratterà in particolare di quali dispositivi sono i più adatti per essere impiegati all’interno di tali aree. Si vuole sottolineare l’importanza della “modularità” di questi dispositivi, ovvero la possibilità di rilevare solo ed esclusivamente i parametri che realmente servono al medico per comprendere il quadro clinico del paziente in fase di stabilizzazione. I dati rilevati vengono poi generalmente trasmessi a un accentratore attraverso Bluetooth o altri standard a corto raggio. La cartella clinica del paziente viene aggiornata automaticamente e il personale sanitario può accedere in qualsiasi momento allo storico dei dati, ottimizzando il proprio lavoro. Per descrivere lo stato dell’arte dei dispositivi ne vengono riportati due esempi: Win@Hospital dell’azienda pisana Winmedical e EverOn dell’azienda israeliana EarlySense. L’integrazione dei dati medicali di questi dispositivi, così come per tutte le apparecchiature biomedicali presenti all’interno degli ospedali, avviene per mezzo di standard quali HL7 e sulla base di profili di integrazione definiti da IHE.
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Masinara, Elena. "Scelta ed integrazione nell'ufficio tecnico di un sistema CAD-CAM per la produzione di utensili mediante tecniche di benchmark." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/556/.

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Di, Monte Claudia. "Sistemi Informativi per la Radiologia. Caso di studio: l' Istituto Ortopedico Rizzoli." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17933/.

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I Sistemi Informativi sono oggi il mezzo più importante di gestione in ambito sanitario in quanto consentono di creare flussi continui, veloci e sicuri di dati essenziali lungo tutto il workflow ospedaliero. Il presente lavoro di tesi si propone di analizzare in particolare gli attuali Sistemi Informativi di Radiologia. La complessa gestione del workflow radiologico è significativamente alleggerita dall’efficiente impiego di due sistemi: il RIS e il PACS. La completa integrazione tra questi due sistemi consente di seguire digitalmente ogni passo del paziente nel flusso radiologico, facilitando e velocizzando l’intero processo. A supporto dell’analisi viene proposto e approfondito un caso di studio riguardante la reale implementazione pratica di tali sistemi presso l’Istituto Ortopedico Rizzoli. Verrà sottolineata l’importanza del concetto di integrazione tra sistemi diversi in ambito sanitario e presentate le future linee evolutive per raggiungere un più alto livello di “sanità digitale”.
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Galizia, Francesco Gabriele. "Reconfigurability Principles in the Design and Management of Advanced Production Systems. Integrazione di principi di riconfigurabilità nella progettazione e gestione di sistemi di produzione avanzati." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2019. http://hdl.handle.net/11577/3425416.

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In the last years, production companies are facing radical changes forcing to improve their standard in product and process design and management. High flexibility, dynamic market demand, increasing customization, high-quality products, flexible batches and short product life cycles are among the key factors affecting the modern industrial and market context and characterizing the emerging Industry 4.0 era. These trends inevitably affect both the production strategy to adopt and the production system design. From the production strategy viewpoint, industrial companies attempt to meet every customers’ request and satisfy their individual needs. For these reasons, they are switching from Make-to-Stock (MTS) and Make-to-Order (MTO) strategies to Delay Product Differentiation (DPD). DPD is a hybrid strategy that strives to reconcile the dual needs of high-variety and quick response time, by using the concept of product platforms, defined as a set of sub-systems and interfaces that form a common structure from which a stream of derivative product variants can be efficiently produced and developed. A large number of industrial companies introduced product platforms as tool to reach the benefits of DPD, e.g. Sony, for the development of the Walkman, Kodak, Black & Decker and Hewlett-Packard are relevant applications. From the production system viewpoint, traditional manufacturing systems i.e. Dedicated Manufacturing Systems (DMSs), Flexible Manufacturing Systems (FMSs) and Cellular Manufacturing Systems (CMSs), show increasing limits in adapting to the most recent market features. Such systems can be effectively used to mass-produce product platforms but advanced manufacturing solutions are needed to produce the remaining components necessary to reconfigure the product platforms into the final variants (Huang et al., 2019). In the last few years, Next Generation Manufacturing Systems (NGMSs), i.e. Reconfigurable Manufacturing Systems (RMSs) and Reconfigurable Assembly Systems (RASs), rise to respond to the dynamic market changes. This is achieved by designing both the system and the machines for adjustable structure in response to the dynamic market demand and to the introduction of new products. Aim of this dissertation is to proposing innovative methods, models and tools aided at including the emerging principles of reconfigurability in designing products and advanced production systems, i.e. manufacturing and assembly, to improve the overall performances of the industrial plants. The achievement of these goals is driven not only by a direct interest of modern industrial companies, but also by the strong commitment of a great number of research councils located in many areas of the world through funding projects. Within the context of European projects, relevant examples are the EU-funded projects ‘Rapid reconfiguration of flexible production systems through capability-based adaptation, auto-configuration and integrated tools for production planning’ promoted in 2015, ‘Skill-based propagation of plug-and produce devices in reconfigurable manufacturing systems’ and ‘Adaptive automation in assembly for blue collar workers satisfaction in evolvable context’ promoted in 2016. The research activity is developed according to a research framework, which highlights three main research areas: (1) design of modular product platforms, (2) design of reconfigurable manufacturing systems and (3) design of reconfigurable assembly systems. Each chapter of this dissertation is devoted to a specific area of the defined research framework and, after revising the main literature and identifying the research trends, illustrates the research activities as well as the main results and findings. The explored research topics lead to theoretical, methodological and practical contributions of help to support real-world industrial companies in facing modern emerging trends.
Negli ultimi anni, le aziende produttive stanno affrontando cambiamenti radicali, come la richiesta di elevati livelli di personalizzazione e flessibilità, i quali hanno, inevitabilmente, un impatto significativo sulla scelta della strategia produttiva da adottare nonché sulla progettazione dei processi produttivi stessi. Per quanto riguarda la strategia produttiva, le realtà industriali stanno superando le strategie produttive comunemente adottate come il Make-to-Stock (MTS) e il Make-to-Order (MTO) a favore di strategie più evolute come il Delay Product Differentiation (DPD). Il DPD è una strategia ibrida volta a riconciliare la duplice necessità di elevata varietà di prodotti e rapido tempo di risposta ai clienti, introducendo il concetto di piattaforma di prodotto, definita come un insieme di sotto-sistemi ed interfacce che formano una struttura comune, da cui un flusso di differenti varianti di prodotto può essere efficientemente ottenuto e sviluppato. Un numero sempre più elevato di realtà produttive sta introducendo le piattaforme di prodotto nel proprio contesto operativo. Tra queste si annoverano Sony, per la fabbricazione del Walkman, Kodak, Black & Decker e Hewlett-Packard. Dal punto di vista dei sistemi produttivi, i sistemi tradizionali mostrano numerosi limiti di adattamento alle nascenti esigenze di mercato. Questi sistemi possono essere efficacemente impiegati per effettuare produzione di massa delle piattaforme di prodotto, ma è necessario fare affidamento a sistemi di produzione avanzati per produrre i componenti rimanenti necessari a riconfigurare la piattaforma trasformandola in una variante finale. Negli ultimi anni si stanno sviluppando sistemi produttivi di nuova generazione, tra cui i cosiddetti sistemi produttivi riconfigurabili (RMSs) e i sistemi di assemblaggio riconfigurabili (RASs) in grado di far fronte all’attuale dinamismo del mercato. Questa prerogativa viene raggiunta progettando il sistema produttivo e le macchine in esso incluse in modo che abbiano una struttura regolabile e modulare per far fronte efficacemente alla domanda di mercato dinamica e alla rapida introduzione di nuovi prodotti. Obiettivo di questa tesi è proporre metodi e modelli innovativi a supporto dell’introduzione dei moderni principi di riconfigurabilità nella progettazione di prodotti e di sistemi produttivi avanzati, sia di fabbricazione che di assemblaggio, con l’obiettivo ultimo di migliorare le performance globali degli impianti industriali. Il raggiungimento di questi obiettivi è guidato non solo dall’interesse diretto delle moderne realtà industriali, ma anche dalla presenza di un forte numero di progetti di finanziamento in diverse parti del mondo. Nel contesto dei progetti europei, esempi rilevanti sono i progetti ‘Rapid reconfiguration of flexible production systems through capability-based adaptation, auto-configuration and integrated tools for production planning’ promosso nel 2015 e ‘Skill-based propagation of plug-and produce devices in reconfigurable manufacturing systems’ e ‘Adaptive automation in assembly for blue collar workers satisfaction in evolvable context’ promossi nel 2016. L’attività di ricerca viene sviluppata seguendo uno schema logico-concettuale che evidenzia tre principali aree di ricerca: progettazione di piattaforme di prodotto modulari, progettazione di sistemi di produzione riconfigurabili e progettazione di sistemi di assemblaggio riconfigurabili. Ad ognuna di queste tre macro-aree è dedicato un capitolo di questa tesi, in cui, dopo aver analizzato lo stato dell’arte e i principali orientamenti della ricerca, vengono illustrate le attività di ricerca specifiche così come i principali risultati ottenuti e gli elementi di innovatività. I risultati ottenuti apportano contributi significativi in ambito scientifico e metodologico e supportano le aziende a livello strategico, tattico e operativo sia nella gestione della strategia produttiva che nella progettazione del sistema produttivo stesso.
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De, Gironimo Simone. "IHE Technology Framework: un modello di ottimizzazione della gestione dei dati clinici e integrazione tra le apparecchiature mediche in ambito di Cardiologia." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3715/.

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Agus, Matteo. "Sistemi ERP come strumento di integrazione di processi organizzativi e tecnologie ICT. Soluzioni e prospettive per la piccola e media impresa." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1061/.

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Lang, Kien Kevin. "Integrazione di architetture BEMS per il monitoraggio e l'efficienza energetica in impianti per la produzione di energia termica e frigorifera." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Scopo della tesi è quello di osservare come l'adozione di un sistema BEMS (Building Energy Management System) sia in grado di migliorare l'efficienza energetica di un impianto tecnologico già esistente. Individuate le funzioni di monitoraggio e regolazione che generano un impatto sui sistemi energetici, si sono raccolti i dati di campo utili a creare un computo generale dei consumi termici ed elettrici. Ciò consente di ideare proposte di soluzioni impiantistiche alternative che consentono di abbattere le spese energetiche. Il risparmio in termini qualitativi e quantitativi verrà poi valutato in funzione dello stato attuale.
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Ruscigno, Erica. "Integrazione di sistemi di climatizzazione che utilizzano fonti energetiche rinnovabili nell'ambito del restauro nel Corpo di Levante di Palazzo del Principe a Genova, tramite l'ausilio della modellazione BIM." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Il presente lavoro ha l’obiettivo di definire una proposta di integrazione impiantistica che prevede lo sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili in un edificio di valore storico e architettonico: il Corpo di Levante di Palazzo del Principe, a Genova. L’edificio in esame, le cui prime cellule risalgono al XIV secolo, ha subito innumerevoli trasformazioni nel corso della storia e ora verte in uno stato di abbandono. La tesi di laurea è stata svolta tramite l’ausilio della metodologia BIM: il lavoro mostra l’applicazione della modellazione integrata a un contesto di edilizia storica esistente, attraverso la restituzione del modello architettonico dell’edificio monumentale e successivamente l’integrazione del progetto degli impianti tecnologici. Lo strumento, che permette agli stakeholder una visione multidimensionale della soluzione in via di sviluppo, è stato fondamentale al fine di verificare in ogni fase del lavoro l’effettiva fattibilità del progetto impiantistico; aspetto essenziale quando si va ad operare su un immobile vincolato di notevole complessità spaziale, formato da volumi che si sono sommati nel corso dei secoli. La soluzione progettuale proposta si basa sui concetti di minimo impatto e reversibilità, senza però obliterare le linee guida in fatto di efficientamento energetico, tendendo quindi al massimo risultato nel rispetto di quanto concesso dalla struttura vincolistica alla quale l’immobile è sottoposto. La soluzione proposta mostra come sia possibile in un fabbricato caratterizzato da aspetti intrinseci di unicità ottenere ottimi risultati in termini di efficienza energetica e comfort interno, sfruttando fonti pulite, quali pompe di calore e pannelli fotovoltaici, senza deturpare l’aspetto esteriore del manufatto. Il percorso di tesi ha previsto altresì l’analisi storica del complesso edilizio, lo sviluppo delle procedure BIM applicate alla progettazione architettonica e impiantistica.
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Roma, Arianna. "La cartella clinica cardiologica: progetto di integrazione dei dati provenienti da apparecchiature biomediche tramite profili ihe." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6047/.

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Tale tesi si prefigge lo scopo di mettere in evidenza l'importanza dell'introduzione della cartella clinica elettronica dispositivo medico, nel reparto ospedaliero di cardiologia. Essa contiene dati inerenti l'intera cronologia degli eventi caratterizzanti il processo di cura del paziente ed assicura un accesso veloce e sicuro ai record clinici di interesse. Grazie al suo sviluppo, è stato possibile facilitare la cura, la diagnosi e la refertazione degli esami. E' necessario operare l'integrazione fra le diverse modalità di acquisizione, permettendo la comunicazione fra loro e col sistema informativo specifico del reparto, così da poter raccogliere velocemente informazioni coerenti e prive di errori, da inserire nella cartella clinica elettronica cardiologica. Per soddisfare tali esigenze di integrazione, è stato introdotto nell'ambito clinico, l'uso dei diversi profili di integrazione IHE, ognuno riguardante uno specifico settore sanitario. L'iniziativa IHE è volta a migliorare l'efficienza dei flussi di lavoro ospedalieri e della pratica clinica, sviluppando la condivisione delle informazioni e l'integrazione fra i sistemi informativi ospedalieri ed i vari software utilizzati dalle modalità, grazie alla gestione ed uso coordinato di più standard clinici già esistenti (per esempio, DICOM e HL7). Perciò, IHE offre una base solida e comune per l'efficace scambio informativo tra i dispositivi ospedalieri di interesse, sebbene essi parlino linguaggi differenti, assicurando così che le informazioni richieste per le decisioni cliniche, siano prive di errori e contraddizioni e facilmente reperibili dal personale sanitario.
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BUTTURI, MARIA ANGELA. "Integrazione di sistemi a energia rinnovabile nel sistema elettrico locale: stato dell’arte e soluzioni innovative nell’ambito della Simbiosi Industriale e della Simbiosi Urbana-Industriale." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2021. http://hdl.handle.net/11380/1244336.

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La riduzione delle emissioni climalteranti è considerata un obiettivo strategico, sia a livello europeo che globale. Una maggiore diffusione delle fonti energetiche rinnovabili (FER) è considerata essenziale per una transizione verso un sistema energetico più sostenibile. Questa transizione verso un’energia a basse emissioni di carbonio richiede lo sviluppo e l'uso di tecnologie innovative, in particolare nei settori di utilizzo finale (edifici, industria e trasporti), e nuovi approcci economici, di gestione e di mercato. Lo studio presentato in questa tesi esplora le opportunità sostenibili offerte dall'approccio di simbiosi industriale e urbano-industriale basati sull'energia. La simbiosi industriale energetica (SIE) propone la condivisione di risorse, strutture e infrastrutture legate all'energia come un modello efficace per promuovere misure di risparmio energetico e l'adozione di fonti energetiche rinnovabili a livello industriale. Inoltre, è possibile perseguire una strategia energetica a basse emissioni di carbonio creando sinergie energetiche tra i distretti industriali e le aree urbane adiacenti. Stabilire la simbiosi energetica urbana-industriale (SUIE) consente di ottimizzare la produzione e il consumo di energia e di sfruttare il know-how locale e le risorse umane. Il nuovo sistema integrato necessita infatti di un cambio di prospettiva, considerando un'azione multi-stakeholder: aziende di servizi energetici, comunità locali, settore industriale, consumatori, policy maker, ricercatori devono impegnarsi attivamente nei processi di pianificazione partecipativa per guidare la trasformazione del sistema energetico e del processo di ricerca e innovazione, e rispondere adeguatamente alle esigenze del territorio. Nella tesi viene presentata un'analisi approfondita dei molteplici driver e barriere tecnici, economici, organizzativi, normativi, ambientali e sociali dell'approccio di simbiosi energetica, con l'obiettivo di modellare le configurazioni ottimali delle sinergie energetiche tra le imprese che comprendano l’uso di FER. Viene inoltre sviluppata una metodologia per supportare energy manager, singole imprese, gruppi di imprese all'interno di parchi industriali e decisori per valutare le sinergie e i progetti energetici che coinvolgono FER, tenendo conto degli impatti economici, ambientali e sociali dei progetti. Inoltre, viene sviluppato un framework orientato alla sostenibilità con l'obiettivo di modellare le sinergie energetiche urbano-industriali comprendenti le FER da un punto di vista multi-stakeholder per supportare il processo decisionale sulla sostenibilità economica, ambientale e sociale delle sinergie energetiche. L’applicazione degli strumenti decisionali sviluppati a specifici casi studio consente di sottolineare come le strategie collettive (SIE o SUIE) consentano una migliore gestione della fornitura di energia da fonti rinnovabili.
Reducing emissions responsible for the climate change is recognized as a strategic goal at European and global level. A higher deployment of renewable energy sources (RES) is considered as essential for a transition towards a more sustainable energy system. This low-carbon energy transition requires both the development and use of innovative technologies, particularly at end-use sectors (buildings, industry and transport), and new management approaches as well as new market design and business models. This study explores the sustainability driven opportunities offered by the energy based Industrial and Urban-Industrial Symbiosis approach. The Industrial Energy Symbiosis (IES) considers the sharing of energy-related resources, facilities and infrastructures as an effective model to promote energy conservation measures and the renewable energy sources uptake at the industrial level. In addition, an improved low-carbon strategy can be achieved creating energy synergies between industrial districts and the adjacent urban areas. Establishing Urban-Industrial Energy Symbiosis (UIES) allows optimizing the energy production and consumption and exploiting the local knowhow and human resources. These new integrated system needs a change of perspective, considering a multi-stakeholder action: energy service companies, local communities, industry sector, consumers, policy makers, researchers must get actively involved in participatory planning processes to guide the transformation of the energy system and the research and innovation process, and respond adequately to the needs of the territory. Thus, an in-depth analysis of the manifold technical, economic, organizational, regulatory, environmental and social drivers and barriers of the energy symbiosis approach are presented, with the aim of modelling the optimal energy synergies configurations among firms including RES. A methodology is developed to support energy managers, single firms, groups of firms within industrial parks, and decision-makers to evaluate energy synergies and projects involving RES, taking into account the economic, environmental and social impacts of the projects. Lastly, a sustainability-driven framework is developed, with the aim of modeling Urban–Industrial Energy Symbiosis networks integrating RES from a multi-stakeholder point of view and supporting decision-making on the economic, environmental, and social sustainability of the energy synergies. The application of the developed decision-making tools to specific case studies emphasizes how collective strategies (IES or UIES) allow better management of the energy supplied by renewable sources.
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GAGLIARDELLI, LUCA. "Tecniche per l’Integrazione di Sorgenti Big Data in Ambienti di Calcolo Distribuito." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2020. http://hdl.handle.net/11380/1200610.

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Sorgenti che forniscono grandi quantitativi di dati semi-strutturati sono disponibili sul Web in forma di tabelle, contenuti annotati (e.s. RDF) e Linked Open Data. Questi dati se debitamente manipolati e integrati tra loro o con dati proprietari, possono costituire una preziosa fonte di informazione per aziende, ricercatori e agenzie governative. Il problema principale in fase di integrazione è dato dal fatto che queste sorgenti dati sono tipicamente eterogenee e non presentano chiavi su cui poter eseguire operazioni di join per unire facilmente i record. Trovare un modo per effettuare il join senza avere le chiavi è un processo fondamentale e critico dell’integrazione dei dati. Inoltre, per molte applicazioni, il tempo di esecuzione è una componente fondamentale (e.s. nel contesto della sicurezza nazionale) e il calcolo distribuito può essere utilizzato per ridurlo sensibilmente. In questa dissertazione presento delle tecniche distribuite per l’integrazione dati che consentono di scalare su grandi volumi di dati (Big Data), in particolare: SparkER e GraphJoin. SparkER è un tool per Entity Resolution che mira ad utilizzare il calcolo distribuito per identificare record che si riferiscono alla stessa entità del mondo reale, consentendo così l’integrazione di questi record. Questo tool introduce un nuovo algoritmo per parallelizzare le tecniche di indicizzazione che sono attualmente lo stato dell’arte. SparkER è un prototipo software funzionante che ho sviluppato e utilizzato per eseguire degli esperimenti su dati reali; i risultati ottenuti mostrano che le tecniche di parallelizzazione che ho sviluppato sono più efficienti in termini di tempo di esecuzione e utilizzo di memoria rispetto a quelle già esistenti in letteratura. GraphJoin è una nuova tecnica che consente di trovare record simili applicando delle regole di join su uno o più attributi. Questa tecnica combina tecniche di join similarity pensate per lavorare su una singola regola, ottimizzandone l’esecuzione con più regole, combinando diverse misure di similarità basate sia su token che su caratteri (e.s. Jaccard Similarity e Edit Distance). Per il GraphJoin ho sviluppato un prototipo software funzionante e l’ho utilizzato per eseguire esperimenti che dimostrano che la tecnica proposta è efficace ed è più efficiente di quelle già esistenti in termini di tempo di esecuzione.
Data sources that provide a huge amount of semi-structured data are available on Web as tables, annotated contents (e.g. RDF) and Linked Open Data. These sources can constitute a valuable source of information for companies, researchers and government agencies, if properly manipulated and integrated with each other or with proprietary data. One of the main problems is that typically these sources are heterogeneous and do not come with keys to perform join operations, and effortlessly linking their records. Thus, finding a way to join data sources without keys is a fundamental and critical process of data integration. Moreover, for many applications, the execution time is a critical component (e.g., in finance of national security context) and distributed computing can be employed to significantly it. In this dissertation, I present distributed data integration techniques that allow to scale to large volumes of data (i.e., Big Data), in particular: SparkER and GraphJoin. SparkER is an Entity Resolution tool that aims to exploit the distributed computing to identify records in data sources that refer to the same real-world entity—thus enabling the integration of the records. This tool introduces a novel algorithm to parallelize the indexing techniques that are currently state-of-the-art. SparkER is a working software prototype that I developed and employed to perform experiments over real data sets; the results show that the parallelization techniques that I have developed are more efficient in terms of execution time and memory usage than those in literature. GraphJoin is a novel technique that allows to find similar records by applying joining rules on one or more attributes. This technique combines similarity join techniques designed to work on a single rule, optimizing their execution with multiple joining rules, combining different similarity measures both token- and character- based (e.g., Jaccard Similarity and Edit Distance). For GraphJoin I developed a working software prototype and I employed it to experimentally demonstrate that the proposed technique is effective and outperforms the existing ones in terms of execution time.
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PAGANELLI, MATTEO. "Gestione ed Analisi di Big Data: Sfide e Opportunità nell'Integrazione e nell'Estrazione di Conoscenza dai Dati." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2021. http://hdl.handle.net/11380/1239979.

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Nell'era dei Big Data, l'adeguata gestione e consumo dei dati rappresenta una delle attività più sfidanti, a causa di una serie di criticità che si è soliti categorizzare in 5 concetti chiave: volume, velocità, varietà, veridicità e variabilità. In risposta a queste esigenze, negli ultimi anni numerosi algoritmi e tecnologie sono stati proposti, tuttavia rimangono molti problemi aperti e nuove sfide sono emerse. Tra queste, solo per citarne alcune, ci sono la necessità di disporre di dati annotati per l'addestramento di tecniche di machine learning, di interpretare la logica dei sistemi utilizzati, di ridurre l'impatto della loro gestione in produzione (ovvero il cosiddetto debito tecnico o technical debt) e di fornire degli strumenti a supporto dell'interazione uomo-macchina. In questa tesi si approfondiscono in particolare le criticità che affliggono gli ambiti dell'integrazione dati e della moderna gestione (in termini di riadattamento rispetto i nuovi requisiti) dei DBMS relazionali. Il principale problema che affligge l'integrazione di dati riguarda la sua valutazione in contesti reali, la quale richiede tipicamente il costoso coinvolgimento, sia a livello economico che di tempo, di esperti del dominio. In quest'ottica l'impiego di strumenti per il supporto e l'automazione di questa operazione critica, nonché la sua risoluzione in maniera non supervisionata, risulterebbero molto utili. In questo ambito, il mio contributo può essere riassunto nei seguenti punti: 1) la realizzazione di tecniche per la valutazione non supervisionata di processi di integrazione di dati e 2) lo sviluppo di approcci automatici per la configurazione di modelli di matching basati su regole. Per quanto riguarda i DBMS relazionali, essi si sono dimostrati di essere, nell'arco degli ultimi decenni, il cavallo di battaglia di molte aziende, per merito della loro semplicità di governance, sicurezza, verificabilità e dell'elevate performance. Oggigiorno, tuttavia si assiste ad un parziale ripensamento del loro utilizzo rispetto alla progettazione originale. Si tratta per esempio di impiegarli nella risoluzione di compiti più avanzati, quali classificazione, regressione e clustering, tipici dell'ambito del machine learning. L'instaurazione di un rapporto simbiotico tra questi due ambiti di ricerca potrebbe rivelarsi essenziale al fine di risolvere alcune delle criticità sopra elencate. In questo ambito, il mio principale contributo è stato quello di verificare la possibilità di eseguire, durante la messa in produzione di un sistema, predizioni di modelli di machine learning direttamente all'interno del database.
In the Big Data era, the adequate management and consumption of data represents one of the most challenging activities, due to a series of critical issues that are usually categorized into 5 key concepts: volume, velocity, variety, veridicity and variability. In response to these needs, a large number of algorithms and technologies have been proposed in recent years, however many open problems remain and new challenges have emerged. Among these, just to name a few, there is the need to have annotated data for the training of machine learning techniques, to interpret the logic of the systems used, to reduce the impact of their management in production (i.e. the so-called technical debt) and to provide tools to support human-machine interaction. In this thesis, the challenges affecting the areas of data integration and modern management (in terms of readjustment with respect to the new requirements) of relational DBMS are studied in depth. The main problem affecting data integration concerns its evaluation in real contexts, which typically requires the costly and time-demanding involvement of domain experts. In this perspective, the use of tools for the support and automation of this critical task, as well as its unsupervised resolution, would be very useful. In this context, my contribution can be summarized in the following points: 1) the realization of techniques for the unsupervised evaluation of data integration tasks and 2) the development of automatic approaches for the configuration of rules-based matching models. As for relational DBMSs, they have proved to be, over the last few decades, the workhorse of many companies, thanks to their simplicity of governance, security, audibility and high performance. Today, however, we are witnessing a partial rethinking of their use compared to the original design. For example, they are used in solving more advanced tasks, such as classification, regression and clustering, typical of the machine learning field. The establishment of a symbiotic relationship between these two research fields could be essential to solve some of the critical issues listed above. In this context, my main contribution was to verify the possibility of performing in-DBMS inference of machine learning pipeline at serving time.
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Gambuzzi, Ilaria. "Rilevamento con Laser Scanner Terrestre e restituzione 3D del monastero di San Domenico sito in Montecreto (MO): integrazione con dati da interferometria satellitare e possibili cause del quadro fessurativo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23277/.

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La tesi propone un processo di indagine per il rilievo di edifici storici e la generazione di prodotti a valenza metrica, al fine di ottenere una modalità di analisi completa, che si avvale di un’alta precisione di misura, per lo studio geometrico del manufatto d’interesse. I principali obiettivi di questa trattazione sono: la documentazione e caratterizzazione geometrica dell'edificato, tramite rilevamento laser scanning e GNSS; lo studio degli spostamenti al suolo del territorio circostante il sito di indagine, tramite interferometria satellitare; la ricerca e lo studio di eventuali relazioni tra gli spostamenti a scala territoriale e i risultati delle indagini a scala di edificio. Si propone l’integrazione di queste tecniche come strumento per l’analisi strutturale dell’edificio allo stato di fatto e per il monitoraggio delle evoluzioni future della struttura, in rapporto con quelle dell’ambiente circostante. Per testare le potenzialità del processo, lo si applica al Monastero di San Domenico sito in Montecreto, Modena (MO). Ottenuta la restituzione del rilievo laser scanner del Complesso, si vuole mettere in relazione lo spostamento del suolo con il rilievo fotografico del quadro fessurativo acquisito in loco, tramite l’analisi geometrica condotta attraverso il modello elaborato. Il processo d’indagine proposto offre grandi vantaggi: l’alta risoluzione ed accuratezza delle misure effettuate e l’alta densità di dato rilevato creano un continuum spaziale di dati, restituendo una documentazione completa del sito indagato. L'integrazione con altre tecniche topografiche (ad esempio GNSS) permette, di arricchire il prodotto finale e di verificarne la bontà del processo di elaborazione. Sebbene non sia stato possibile identificare una relazione diretta tra dato di spostamento al suolo e quadro fessurativo, il modello elaborato è uno strumento di analisi geometrica che, in confronto con indagini pregresse o future, agevolerà l’identificazione di criticità strutturali.
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Mascellaro, Maria Maddalena. "Integrazione di sorgenti eterogenee per un sistema di Data Visualization." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16818/.

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Il caso di studio descritto all'interno del volume di tesi analizza le tecniche di raccolta dei dati sul Web e il modo in cui essi possono essere rappresentati attraverso le tecniche di Data Visualization. L’applicazione web realizzata permette all'utente di visionare le collaborazioni internazionali dei professori e dei ricercatori dell'Università di Bologna con istituzioni estere. L'obiettivo di questa tesi è quello di raccogliere le informazioni relative alle collaborazioni contenute in una banca dati chiamata Web of Science. Questi dati sono poi stati integrati con quelli già presenti all'interno dell’applicazione web. Per questo motivo sono state individuate due macro-fasi di lavoro: la raccolta dei dati e l’integrazione di essi con quelli già raccolti in precedenza nella banca dati Scopus. La prima fase è stata la più corposa all’interno di questo progetto di tesi, è stata effettuata con script Python che, attraverso la libreria WOS e le API di Web of Science, hanno estrapolato i dati dalla banca dati. Durante la seconda fase è stata modificata l’interfaccia del sito, permettendo all’utente di individuare quale fosse l’origine delle pubblicazioni esaminate. Un'altra funzionalità implementata è stata la versione multilingua del sito (italiano-inglese).
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Ortolan, Giulia. "Topics on Geometric Integration." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3427440.

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In many different engineering branches, computer-based simulations for analyzing systems’ behavior hold a growing importance for the development of new products and new technical solutions. Pursuing this aim requires two stages: building a mathematical model of the system and solving it employing a computer. Algorithms for calculating the numerical solution of differential equations, called numerical integrators, become thus extremely decisive as they influence the reliability of the simulation results. Many dynamical systems exhibit properties that are preserved by the flow, e.g., energy conservation, symmetry, momentum, symplecticity, configuration manifold. A conventional numerical integrator approximates the flow of the continuous-time equations using only the information about the vector field, ignoring the physical laws and the properties of the original trajectory. In this way, small inaccuracies accumulated over long times will significantly diminish the operational lifespan of such discrete solutions. Geometric integrators, on the other hand, are built in a way that preserve the structure of continuous dynamics, so maintaining the qualitative behavior of the exact flow even for long-time integrations. In this thesis, two different issues related to geometric integration are investigated. The first one describes the design of a numerical test which can be employed to assess in a easy way the long-time behavior of a rigid body integrator, in terms of energy preservation. The second one presents a straightforward approach to use off-the-shelf Lie methods for the integration of Hamiltonian systems evolving on a product of two spheres. - A numerical test of long-time stability for rigid body integrators The continuous-time flow of a Hamiltonian system (like a rigid body immersed in a static potential field) is symplectic, that is, it preserves the symplectic form. If the chosen integration method is symplectic or conjugate-symplectic then backward error analysis can be used to prove that (under some technical conditions) the method has an excellent long-time behavior. Moreover, symplecticity is often regarded as a key property for the preservation of the structure and the properties of the continuous-time flow. A large number of geometric algorithms for time integration of rigid body rotational dynamics have been proposed in the last 30 years. Some of these algorithms preserve by construction the canonical symplectic form, and therefore their good long-time behavior is assured from backward error analysis. Some other algorithms have been obtained approximating the continuous-time dynamics using ad hoc methodologies, with the declared aim of obtaining computationally fast algorithms with small error constant. In this latter case, the long-time behavior has been assessed using numerical experiments on a series of test cases, monitoring the behavior of the energy and known first integrals, but without any guarantee of good performance over long-time in a generic situation. Our contribution in this context is to propose a simple numerical test that has shown to be able to spot an energy drift in many rigid body algorithms that were reported in the literature to possess good energy behavior over long-time. The test consists in integrating the rotation dynamics of a rigid body in a suitable static field which is the sum of a bounded and an unbounded attractive terms. The presence of an energy drift implies that the energy error is not bounded over exponentially long times, and this allows us to conclude that these methods are not symplectic neither conjugate-symplectic. Among them, we cite the Lie-Newmark family of methods, whose flat space counterpart is instead known to be conjugate-symplectic. - Lie methods for integration of dynamical systems on two-spheres The two-sphere S^2 is defined as the set of all points in R^3 which have a unit length from the origin. Many classical and important dynamical systems evolve on two-sphere or on a product of two-spheres. In these cases, the configuration is usually described using 2 angles or a constraint enforcing unit length (on €(S^2)^Šn, 2n angles or n constraints); these representations should be however avoided, since they yield additional complexity in the computation. The geometric approach to this problem exploits the fact that the special orthogonal Lie group of rotation matrices SO(3) acts transitively on the two-sphere; in this way, it is assured that the discrete trajectory belongs to the configuration space at any time without enforcing any constraints. One can therefore move the problem to the group space, searching for the trajectory in SO(3) that, through the group action, generates the flow in S2. Our contribution to this issue consists in a simple and straightforward method to adapt off-the-shelf Lie methods to solve for the dynamics of a system whose configuration space is the product of two-spheres. This approach is based on the Euler-Lagrange equations written on two-sphere, and has been tested on several significative numerical examples, proving to be accurate and computationally efficient. The biggest advantage of the proposed approach is represented by the possibility of effortlessly employing well-known Lie group methods, thus easily obtaining a high-order accuracy in the integration.
In molti campi di ricerca, l’importanza di simulare al calcolatore il comportamento di sistemi dinamici diventa cruciale nello sviluppo e nel test di nuovi prodotti o soluzioni tecniche. A questo proposito si rende necessario avere un modello matematico del sistema di interesse e risolvere le equazioni della dinamica utilizzando un computer. La scelta dei metodi che consentono di calcolare la soluzione numerica di equazioni differenziali, detti integratori numerici, diventa quindi determinante, influenzando l’affidabilità dei risultati delle simulazioni. Una gran parte dei sistemi dinamici possiede proprietà che vengono preservate dal flusso, come ad esempio la conservazione dell’energia, la simmetria, le mappe dei momenti, la simpletticità, lo spazio delle configurazioni. Un metodo numerico generico genera un’approssimazione del flusso a tempo continuo usando solo l’informazione contenuta nelle equazioni della dinamica, tralasciando le leggi fisiche e le proprietà della traiettoria originale. In questo modo, l’accumularsi degli errori rende inaffidabile la soluzione numerica discreta generata da una simulazione di lungo periodo. Al contrario gli integratori geometrici sono pensati in modo da preservare la struttura della dinamica a tempo continuo, mantenendo così le proprietà del flusso esatto anche per simulazioni molto lunghe. Questa tesi affronta due differenti problemi, entrambi annessi al campo dell’integrazione geometrica. Nella prima parte viene descritto un test numerico che consente di verificare facilmente il comportamento energetico a lungo termine degli integratori del corpo rigido. Nella seconda parte viene presentato un approccio che consente di utilizzare metodi numerici per gruppi di Lie per l’integrazione di sistemi dinamici il cui spazio delle configurazioni è un prodotto di sfere unitarie. Stabilità a lungo termine per gli integratori del corpo rigido Il flusso a tempo continuo di un sistema hamiltoniano (quale, ad esempio, un corpo rigido immerso in un campo potenziale statico) è simplettico, ovvero preserva la forma simplettica. Se anche il metodo numerico impiegato per l’integrazione della dinamica è simplettico o coniugato-simplettico, si può dimostrare che (dimostrato che valgono alcune condizioni tecniche) l’algoritmo dimostra una performance eccellente per simulazioni a lungo termine; più precisamente, l’errore sull’energia totale rimane limitato per tempi esponenzialmente lunghi. Inoltre, una buona parte della letteratura vede nella simpletticità una proprietà chiave per la conservazione della struttura e delle caratteristiche del flusso a tempo continuo. Negli ultimi 30 anni, un gran numero di metodi numerici per l’integrazione della dinamica rotazionale del corpo rigido è stato proposto in letteratura. Di essi, una parte è simplettica per costruzione, e ciò ne garantisce un ottimo comportamento per simulazioni a lungo termine. Altri algoritmi sono invece stati costruiti usando metodologie ad hoc, con lo scopo di ottenere un metodo computazionalmente veloce e accurato. Per questi ultimi, l’analisi della soluzione per tempi lunghi è stata condotta mediante esperimenti numerici, monitorando il comportamento dell’energia e degli integrali del moto; in questo caso, tuttavia, non si ha nessuna garanzia sul buon comportamento del metodo per simulazioni a lungo termine in un caso generale. In questo contesto, abbiamo costruito un test numerico che ha dimostrato di evidenziare drift energetici in algoritmi che, in esperimenti precedenti, avevano mostrato un buon comportamento per simulazioni di lungo periodo. Il test consiste nell’integrare la dinamica di un corpo rigido immerso in un potenziale statico somma di due termini attrattivi, uno limitato e uno illimitato. La presenza di un drift nell’energia assicura che l’errore non rimanga limitato per tempi esponenzialmente lunghi, e ciò ci consente di concludere che gli algoritmi da noi testati non sono simplettici nè coniugato-simplettici. È degno di nota il fatto che il nostro test ha permesso di escludere la natura simplettica (e anche coniugato-simplettica) dei ben noti algoritmi di Lie-Newmark, apparsi in letteratura più di 20 anni fa. - Integrazione con metodi di Lie della dinamica di sistemi su sfere unitarie La sfera unitaria S^2 è definita come l’insieme di tutti i punti in R^3 che hanno distanza unitaria dall’origine. Molti sistemi dinamici classici evolvono sulla sfera unitaria o sul prodotto di sfere unitarie. In questi casi, la configurazione è solitamente descritta usando 2 angoli o un vincolo che impone lunghezza unitaria (più in generale, 2n angoli e n vincoli); rappresentazioni di questo tipo aggiungono però complessità ai calcoli, ed andrebbero pertanto evitate. L’approccio geometrico, che garantisce senza l’imposizione di vincoli che ogni punto della traiettoria discreta appartenga alla sfera unitaria, sfrutta il fatto che il gruppo speciale ortogonale di Lie delle matrici di rotazione SO(3) agisce transitivamente sulla sfera unitaria. Ciò suggerisce di spostare il problema nello spazio dell’azione, cercando in SO(3) la traiettoria che genera la soluzione del sistema in S^2. Il nostro contributo in questo ambito consiste in un metodo semplice e diretto per adattare metodi di Lie alla risoluzione della dinamica di sistemi il cui spazio delle configurazioni è un prodotto di sfere unitarie. Tale approccio si basa sulle equazioni del moto di Eulero-Lagrange scritte sulla sfera di raggio unitario, ed è stato ampiamente testato in molti esempi numerici di interesse pratico e scientifico, mostrandosi accurato e computazionalmente efficiente. Il principale vantaggio offerto da questa soluzione è rappresentato dal poter sfruttare senza sforzi addizionali metodi numerici già studiati in letteratura per l’integrazione su gruppi di Lie, arrivando così ad ottenere facilmente un ordine di accuratezza anche molto alto.
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Franzoni, Filippo. "Studio ed integrazione di un motore di scripting in un sistema embedded industriale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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La tesi descrive il lavoro svolto presso l'azienda Datalogic Automation S.r.l. nell'ambito di un progetto di estensione di un sistema di lettura di codici a barre già realizzato su firmware. L'obiettivo è rendere più flessibile la configurazione del sistema attraverso una sua estensione mediante script engine, al fine di esprimere ed estendere le possibilità di configurazione ad oggi disponibili ed evitare modifiche nel codice applicativo. Dopo aver descritto gli strumenti utilizzati ed illustrato esempi di casi reali che sollevano il problema, vengono esaminati i motivi per cui un linguaggio di scripting può essere la soluzione cercata, facendo un confronto con altre alternative. Vengono poi presentati i linguaggi scelti in questo progetto, le loro caratteristiche e la descrizione dei loro interpreti. Si procede con l'analisi architetturale del sistema, studiando la struttura delle entità coinvolte e i loro meccanismi di interazione e sottolineando i cambiamenti introdotti dall'integrazione di uno script engine. A questo, segue la descrizione dell'implementazione di un dimostratore delle funzionalità dello script engine, con una certa enfasi sugli aspetti di estendibilità che lo caratterizzano. Vengono poi illustrate le fasi di integrazione del componente nel sistema principale con i relativi test, fino a presentare il codice degli script che risolvono gli esempi di casi reali. Infine, vengono fatte alcune considerazioni sull'uso dello script engine nel prodotto finale e dei rischi che ne possono derivare. Seguono delle proposte di estensione sia delle funzionalità dello script engine, tramite inclusione di librerie esterne, sia del suo scopo, ipotizzando un refactoring che coinvolga tutto il sistema. Il fine è quello di utilizzare il linguaggio di scripting come strumento di espressione dell'interazione tra i suoi componenti.
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Bonini, Michele. "Sviluppo e integrazione di un sistema per la creazione di servizi decentrati su smartphone." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/22167/.

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Al giorno d’oggi, l’attenzione verso la situazione climatica del nostro pianeta si sta facen- do sempre più forte. Il nostro stile di vita sta danneggiando noi e l’ambiente circostante. Per esempio, la grandissima quantità di veicoli in circolazione nelle città è fonte di in- quinamento il quale è in grado di causare problemi alla salute dell’essere umano e alla natura. Essere informati maggiormente e costantemente su queste tematiche potrebbe sensibilizzare le persone a limitare e moderare i propri comportamenti al fine di evitare ulteriori catastrofi climatiche. Inoltre, l’emergenza Covid-19 che stiamo fronteggiando in questi mesi è un’altra situazione critica per noi e la nostra salute. In questo lavoro di tesi verrà discussa l’applicazione mobile da me realizzata e denominata GeoMonitor, la quale permetterà agli utenti di essere più consapevoli del contesto nel quale essi sono im- mersi. Infatti, grazie a GeoMonitor sarà possibile monitorare costantemente l’ambiente circostante e magari rapportarlo con il proprio stato di salute oltre ad essere informati sul numero di nuovi positivi da coronavirus giornalieri in determinate zone. GeoMonitor si può considerare come un’estensione della piattaforma IoT collaborativa SenSquare la quale permette di costruire dei servizi individuali o utili alla comunità, utilizzando fonti di dati eterogenei e campagne di crowdsensing. Tali servizi saranno visibili ed utilizzabili anche dalla mia applicazione ed, in aggiunta, se ne potranno creare di nuovi utilizzando anche i parametri locali inerenti alla salute nel caso l’utente abbia necessità particolari, senza condividerli con SenSquare.
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Bassini, Simone. "Realizzazione di un sistema di integrazione fra piattaforme di monitoraggio remoto ed ambulatoriali di dispositivi cardiaci impiantabili e sistema informativo ospedaliero EMR." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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La tesi, svolta presso l'azienda Altavia s.r.l, descrive l'attività di realizzazione di un sistema in grado di interfacciarsi con i diversi programmatori ambulatoriali e i siti per il monitoraggio da remoto dei controlli di dispositivi cardiaci impiantati. In particolare il sistema viene analizzato e descritto nelle 3 parti realizzate: un'applicazione desktop, una parte Client sviluppata con tecnologie web e una parte server in ambiente .NET. Il sistema sfrutta i messaggi degli standard HL7 ed ISO/IEEE 11073 tipici del mondo sanitario. La tesi presenta una parte descriva di inquadramento delle problematiche attuali che riguardano le visite di Follow Up, le analizza e propone come soluzione l'applicativo sviluppato, illustrandone i benefici. Vengono inoltre descritti gli standard su cui si basata questa parte dell'ambiente sanitario e le tecnologie utilizzate durante lo sviluppo, in particolare Electron, NodeJS ed AngularJS. Segue, infine, una parte relativa alle difficoltà riscontrare e sulle possibile evoluzioni future.
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Figuera, Angelisa. "Gli standard nel settore agroalimentare e integrazione tra norme cogenti e volontarie." Thesis, Università degli Studi di Catania, 2011. http://hdl.handle.net/10761/274.

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La crescente consapevolezza del ruolo della sicurezza e qualita' degli alimenti ha spinto il legislatore comunitario e nazionale a porre in essere tutta una serie di standard cogenti per il settore agroalimentare. Nell'ultimo decennio, accanto a questi standard le imprese agroalimentari per entrare e rimanere nel mercato hanno sentito l'esigenza di puntare sulla qualita' e sicurezza dei prodotti con la creazione e attuazione di standard privati. Quindi tali standard servono alle imprese per differenziarsi dalle altre ed essere cosi' piu' competitive. Dall'analisi svolta emerge che tali standard nel settore agroalimentare spesso operano fianco a fianco per garantire una maggiore sicurezza e qualita' degli alimenti. Da qui il problema della coregolazione fra gli standard pubblici e privati, sempre piu' numerosi. Dopo aver delineato l'evoluzione di tali standard e la loro interrelazione, si e' analizzata la loro applicazione nell'ambito del settore della panificazione.
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Franzoni, Darnois Guillaume. "Progettazione e integrazione di un sistema di Mobile Crowdsensing con una piattaforma IoT orientata ai servizi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20884/.

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In questi ultimi anni l'uso di dispositivi intelligenti per qualsiasi tipo di attività è aumentato, si sfruttano ad esempio gli smartwatch per ottenere utili informazioni riguardanti il proprio battito cardiaco e monitorare le calorie consumate in base ai passi effettuati. Allo stesso tempo questi dispositivi sono capaci di connettersi fra di loro comunicando dati e dandoci l'opportunità di controllare da remoto determinati comportamenti. Tutti questi dati che viaggiano da un dispositivo all'altro sono estremamente utili e possono aiutare a comprendere meglio la realtà che ci circonda. Specialmente in ambito di monitoraggio ambientale tali dispositivi possono essere estremamente d'aiuto per catturare caratteristiche della realtà tramite i sensori di cui sono sempre più muniti in modo completo. Contemporaneamente tali informazioni che si muovo sulla rete trasportano dati sensibili ed è necessario assicurare che tali dati possano essere condivisi in tranquillità da parte degli utenti. Per questo motivo il progetto di questa tesi verte in modo particolare sull'implementazione di un'architettura di Mobile CrowdSensing che sia capace di rendere disponibili ad una piattaforma di IoT collaborativo i dati misurati degli utenti, non solo assicurando loro la tutela della privacy ma fornendo un protocollo sicuro di scambio di dati pensato per permettere un meccanismo di reward, atto a incentivare alla partecipazione nelle campagne proposte dalla piattaforma.
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Bartolini, Nicole. "Studio ed integrazione di un sistema di collaborative filtering su piattaforma e-commerce business to consumer." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7763/.

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I sistemi di raccomandazione sono una tipologia di sistemi di filtraggio delle informazioni che cercano di prevedere la valutazione o la preferenza che l'utente potrebbe dare ad un elemento. Sono diventati molto comuni in questi ultimi anni e sono utilizzati da una vasta gamma di applicazioni, le più popolari riguardano film, musica, notizie, libri, articoli di ricerca e tag di social networking. Tuttavia, ci sono anche sistemi di raccomandazione per i ristoranti, servizi finanziari, assicurazioni sulla vita e persone (siti di appuntamenti online, seguaci di Twitter). Questi sistemi, tuttora oggetto di studi, sono già applicati in un'ampia gamma di settori, come ad esempio le piattaforme di scoperta dei contenuti, utilizzate on-line per aiutare gli utenti nella ricerca di trasmissioni televisive; oppure i sistemi di supporto alle decisioni che utilizzano sistemi di raccomandazione avanzati, basati sull'apprendimento delle conoscenze, per aiutare i fruitori del servizio nella soluzioni di problemi complessi. Inoltre, i sistemi di raccomandazione sono una valida alternativa agli algoritmi di ricerca in quanto aiutano gli utenti a scoprire elementi che potrebbero non aver trovato da soli. Infatti, sono spesso implementati utilizzando motori di ricerca che indicizzano dati non tradizionali.
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Wilson, Adetunji Olugbemiga. "Il sistema agroalimentare in alcuni PECO di prossima integrazione nell'Unione Europea: tendenze, prospettive e politiche di sviluppo." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2002. http://hdl.handle.net/10579/720.

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SCOPO: Valutare l'efficienza e la competitività del sistema agroalimentare dei PECO rispetto all'UE. METODOLOGIE : Analisi comparata qualitativa e quantitativa Lo studio sviluppa alcuni temi quali l'aspetto strutturale del settore agricolo analizzando la dinamica dei principali indicatori a fine di far emergere ruolo, carattere, prospettive e politica di sviluppo. Inoltre cerca di approfondire alcuni relazioni commerciali agro alimentari e la competitività di alcuni industrie agroalimentari. Si è cercato di stimare il grado di efficienza tramite l'analisi comparativa nei suoi aspetti qualitativi e quantitativi. Per l'aspetto qualitativo, si è utilizzato il Poter diamond approach definita dai fattori di competitività quali disponibilità di materia prima, manodopera, esperienza, infrastnittura, capitale, dimensione e crescita del mercato, industrie collegate e di sostegno, il grado di concentrazione, il coordinamento verticale. L'indicatore RTA, indice relativo rivelato dei vantaggi comparati commerciali permette di effettuare l'analisi quantitativa. RTA = RXA - RMP Gli indici RXA e RMP sono calcolati esclusivamente in base alle cifre delle esportazioni oppure delle importazioni e quindi si deve puntualizzare che gli indicatori misurano la competitività soltanto in funzione di dati di mercato osservati e possibilmente distorti. RISULTATI Le indagini sui paesi dell'Europa Centro-Orientale sono complicate da serie difficoltà nei reperimento dei dati. Sono tuttora in corso drastici cambiamenti in questi Paesi e quindi la mancanza di statistiche sistematiche relative a tutti i settori agroalimentari. Le maggiori problematiche si sono riscontrate nell'analisi dei dati quantitativi utilizzati relativi alle importazioni e esportazioni. Il giro di affare è probabilmente superiore nella realtà e quindi può avere un effetto rilevante sull'entità ed il segno degli indicatori commerciali. CONCLUSIONI La comparazione tra un sistema economico di mercato e uno in transizione economica mette in evidenza il diverso grado di sviluppo che caratterizza il sistema agro alimentari nelle due aree. La comparazione è utile in questa fase della pre-adesione per delineare entro certi limiti le ragioni di un maggior competitività di un sistema rispetto all'altro. I dati elaborati hanno confermato corrispondenza tra le conclusioni tratte dall'analisi quantitativa e quelle tratte dall'analisi qualitativa. Il confronto con la concorrente comunitaria rivela che questi fattori uniti alla forte pressione delle importazioni e la minor quota di mercato suggerirebbero che il sistema agro alimentare nei PECO è migliorato ma ancora poco competitivo. Essi hanno un vantaggio competitivo solo per il grado di disponibilità di fattori di produzione come la possibilità di accesso a materie primi più economiche ed a minor costo di manodopera. I principali punti di forza su cui il sistema agroalimentare dei PECO deve fare leva sono: un sistema di infrastnitture efficienti soprattutto trasporti e telecomunicazioni, l'accesso ad un costo relativamente basso del capitale, accelerazione della privatizzazione e della liberalizzazione del mercato, la dotazione di tecnologia di processo molto innovativa in grado di contribuire al contenimento dei costi di trasformazionee infine un quadro di stabilità politica ed economica. Si deve investire su personali qualificati e migliorare la qualità, l'igiene e la sicurezza dei prodotti. AIM: Evaluation of efficiency and competitiveness of agro-food system of the CEECs with respect to the EU. METHODS: Comparative quantitative and qualitative analysis The study develops the structural aspect of the agricultural sector analysing some principal economic indicators. Also thesis took into consideration some agro-food trade relationship and the competitiveness of some agro-food industries. The level of efficiency was estimated through the comparative analysis in its qualitative and quantitative aspects. The Poter diamond approach was used for the qualitative aspect while the indicator RTA, relative trade advantage permitted the analysis of the quantitative aspect. RTA = RXA - RMP. RESULTS The CEECs are still undergoing the trasitional period. This explains the difficulty in procuring systematic statistics relative to the agro-food sector. CONCLUSION Comparing the economic system of the European Union with the economic system of the CEECs shows the different level of development that characterize the agro-food systems in the two areas. This is very important in this phase of pre-adesion in that it explains the reason why a system is more efficient and competitive than the other. The confront with the EU revils the improvement of the CEECs but are still not competitive. They have to improve on infrastrcture such as transportation and telecommunication, accelerate privatizzation., contain the cost of transformation and improve on quality.
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Gagliardi, Anna Roberta. "Integrazione dei dati biomedicali ergoftalmologici con il sistema informativo ospedaliero, tramite l'uso di ihe." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5879/.

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Pancisi, Emanuele. "Integrazione della tecnologia di realta aumentata Meta 2 con il framework MiRAgE e sviluppo del sistema di gestione dell'input dell'utente." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16181/.

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La realtà aumentata è diventata, negli ultimi anni, una delle maggiori aree di interesse nello studio e nello sviluppo di applicazioni e tecnologie innovative in ambito ICT. Questo successo deriva dal grande potenziale e dai grandi benefici che questa tecnologia può portare nella vita di tutti i giorni. La possibilità di estendere il mondo reale sovrapponendovi informazioni e oggetti virtuali apre grandi scenari di sviluppo nei contesti applicativi più disparati. La realtà aumentata può avere un grande impatto da un punto di vista applicativo rimodellando l'ambiente in cui le persone lavorano e vivono e cambiando notevolmente il modo in cui interagiscono e collaborano. Queste potenzialità vengono ulteriormente amplificate se integrate e messe in sinergia con le tecnologie hardware emergenti in ambito Internet of Things (IoT) e Web of Things(WoT) andando a delineare dei veri e propri ambienti intelligenti. L'obiettivo di questa tesi di laurea è duplice: integrare il dispositivo per realtà aumentata Meta 2 con il framework per lo sviluppo di mondi aumentati MiRAgE e sviluppare successivamente una astrazione per la gestione degli eventi e degli input che prescinda dal particolare dispositivo utilizzato.
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Lombardi, Adalberto. "Progetto e sviluppo di un applicativo ERP per la verifica degli adempimenti IVA ad integrazione di un sistema gestionale legacy." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6006/.

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La tesi descrive le fasi di progettazione e di sviluppo di un applicativo ERP, per la verifica degli adempimenti IVA nei vari periodi. Viene illustrato lo scopo del progetto realizzato, quindi, si parte con un'analisi preliminare dello stato del sistema su cui l'applicativo va ad integrarsi, dopodiché si analizza la fase di progettazione con le tecniche in uso, le motivazioni di talune scelte progettuali ed i pattern utilizzati e successivamente si focalizza l'attenzione sulle tecniche implementative e le librerie di riferimento. Infine si ilustrano i risultati ottenuto, le funzionalità introdotte ed i casi d'uso.
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IANNI, PIERPAOLO. "IL RUOLO DEI PARLAMENTI NAZIONALI NEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE GIURIDICA EUROPEA DOPO IL TRATTATO DI LISBONA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/17948.

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Questa tesi di ricerca si occupa del ruolo rivestito dai parlamenti nazionali italiano, britannico e tedesco. Analizza il modo in cui questi parlamenti partecipano al processo decisionale ed implementano il diritto dell'Unione europea dopo il Trattato di Lisbona. La ricerca si concentra su un'analisi comparata delle leggi, delle procedure e consuetudini parlamentari al fine di esaminare il ruolo rivestito dai parlamenti nazionali nel contesto europeo. Il nuovo quadro giuridico previsto dal Trattato di Lisbona promuove la creazione di un sistema parlamentare integrato, basato sulle istituzioni europee e sui parlamenti nazionali cui è attribuito un ruolo più incisivo nel processo decisionale europeo, nella convinzione che un loro maggiore coinvolgimento possa contribuire a garantire un livello più efficace di democrazia nel funzionamento complessivo dell'Unione. I parlamenti nazionali possono contribuire a rendere l'U.E. più o meno efficiente. Essi sono chiamati a svolgere un ruolo rilevante nel processo legislativo europeo, in particolare nella fase di formazione delle politiche e del diritto dell’Unione europea (c.d. fase ascendente) e nel monitoraggio dell'esecuzione del principio di sussidiarietà. Il Trattato di Lisbona introduce norme di partecipazione diretta dei parlamenti nazionali nel processo legislativo europeo, trasformandoli in "guardians of subsidiarity". Il Trattato di Lisbona e i relativi Protocolli riconoscono il ruolo della cooperazione interparlamentare, affidando ai parlamenti nazionali il compito di promuovere e organizzare la sua realizzazione all'interno dell'Unione europea. In questa prospettiva le competenze delle commissioni specializzate in affari europei e della COSAC (Conference of Parliamentary Committees for Union Affairs of Parliaments of the European Union) sono ulteriormente potenziate.
This research thesis deals with the role of national parliaments in Italy, United Kingdom and Germany. It analyses the way in which these Parliaments participate in the European Union and implement the Law of the European Union after the Treaty of Lisbon. The research focuses on a comparative analysis of parliamentary procedures, instruments, and practices in order to examine the respective roles of the European Institutions and the national parliaments within the European framework. The new legal framework laid down the Treaty of Lisbon encourages the creation of an integrated parliamentary system, based on the European Parliament and on the national parliaments which are assigned a more incisive role in the European decision-making process, in the belief that these innovations may contribute to guaranteeing a more effective level of democracy in the overall functioning of the Union. The national parliaments can contribute to making Europe more or less effective. They will be called on to play a more important role in the European law-making process, specifically in the pre-legislative dialogue with European institutions and particularly in the monitoring of the enforcement of the subsidiarity principle in European legislation proposals. The Treaty of Lisbon regulations introduce direct participation of national parliaments in the European law-making process, transforming them into the "guardians of subsidiarity". The Treaty of Lisbon and the related protocols recognise and encourage interparliamentary cooperation, entrusting national parliaments with the task of promoting and organising its achievement within the European Union. In this perspective, the competences of the Conference of Community and European Affairs Committees of Parliaments of the European Union (COSAC) are further enhanced. In this thesis, the reasons for overall inclusion of national parliaments in the European Union activities are analysed. The role of national parliaments in the EU according to the specific provisions of the EU treaties is also discussed and the largest part of the work is devoted to the ex ante subsidiarity principle control mechanism (the Early Warning System), which gives the right for the national parliaments to influence the EU legislative process.
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IANNI, PIERPAOLO. "IL RUOLO DEI PARLAMENTI NAZIONALI NEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE GIURIDICA EUROPEA DOPO IL TRATTATO DI LISBONA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/17948.

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Questa tesi di ricerca si occupa del ruolo rivestito dai parlamenti nazionali italiano, britannico e tedesco. Analizza il modo in cui questi parlamenti partecipano al processo decisionale ed implementano il diritto dell'Unione europea dopo il Trattato di Lisbona. La ricerca si concentra su un'analisi comparata delle leggi, delle procedure e consuetudini parlamentari al fine di esaminare il ruolo rivestito dai parlamenti nazionali nel contesto europeo. Il nuovo quadro giuridico previsto dal Trattato di Lisbona promuove la creazione di un sistema parlamentare integrato, basato sulle istituzioni europee e sui parlamenti nazionali cui è attribuito un ruolo più incisivo nel processo decisionale europeo, nella convinzione che un loro maggiore coinvolgimento possa contribuire a garantire un livello più efficace di democrazia nel funzionamento complessivo dell'Unione. I parlamenti nazionali possono contribuire a rendere l'U.E. più o meno efficiente. Essi sono chiamati a svolgere un ruolo rilevante nel processo legislativo europeo, in particolare nella fase di formazione delle politiche e del diritto dell’Unione europea (c.d. fase ascendente) e nel monitoraggio dell'esecuzione del principio di sussidiarietà. Il Trattato di Lisbona introduce norme di partecipazione diretta dei parlamenti nazionali nel processo legislativo europeo, trasformandoli in "guardians of subsidiarity". Il Trattato di Lisbona e i relativi Protocolli riconoscono il ruolo della cooperazione interparlamentare, affidando ai parlamenti nazionali il compito di promuovere e organizzare la sua realizzazione all'interno dell'Unione europea. In questa prospettiva le competenze delle commissioni specializzate in affari europei e della COSAC (Conference of Parliamentary Committees for Union Affairs of Parliaments of the European Union) sono ulteriormente potenziate.
This research thesis deals with the role of national parliaments in Italy, United Kingdom and Germany. It analyses the way in which these Parliaments participate in the European Union and implement the Law of the European Union after the Treaty of Lisbon. The research focuses on a comparative analysis of parliamentary procedures, instruments, and practices in order to examine the respective roles of the European Institutions and the national parliaments within the European framework. The new legal framework laid down the Treaty of Lisbon encourages the creation of an integrated parliamentary system, based on the European Parliament and on the national parliaments which are assigned a more incisive role in the European decision-making process, in the belief that these innovations may contribute to guaranteeing a more effective level of democracy in the overall functioning of the Union. The national parliaments can contribute to making Europe more or less effective. They will be called on to play a more important role in the European law-making process, specifically in the pre-legislative dialogue with European institutions and particularly in the monitoring of the enforcement of the subsidiarity principle in European legislation proposals. The Treaty of Lisbon regulations introduce direct participation of national parliaments in the European law-making process, transforming them into the "guardians of subsidiarity". The Treaty of Lisbon and the related protocols recognise and encourage interparliamentary cooperation, entrusting national parliaments with the task of promoting and organising its achievement within the European Union. In this perspective, the competences of the Conference of Community and European Affairs Committees of Parliaments of the European Union (COSAC) are further enhanced. In this thesis, the reasons for overall inclusion of national parliaments in the European Union activities are analysed. The role of national parliaments in the EU according to the specific provisions of the EU treaties is also discussed and the largest part of the work is devoted to the ex ante subsidiarity principle control mechanism (the Early Warning System), which gives the right for the national parliaments to influence the EU legislative process.
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GALDELLI, ALESSANDRO. "Applied Artificial Intelligence for Precision Fishing: identification and classification of fishing activities." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2021. http://hdl.handle.net/11566/289710.

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Il costante incremento delle attività di pesca e del traffico marittimo in generale hanno reso il monitoraggio e la classificazione delle attività delle navi una sfida aperta nello scenario marino. Il continuo sfruttamento delle risorse ittiche ha ridotto drasticamente l’abbondanza di queste risorse con conseguenze negative sullo stesso settore della pesca. Nel corso degli anni sono stati introdotti degli strumenti che inizialmente però erano impiegati solamente per migliorare la sicurezza del traffico marittimo. La necessità di risolvere il problema del monitoraggio e della classificazione delle attività delle navi nella nuova era dell’Intelligenza Artificiale (IA) ha portato allo sviluppo e all’applicazione di nuovi metodi nel campo del Machine Learning (ML). In particolare, l’applicazione della IA in questo contesto definisce un nuovo concetto che prende il nome di Precision Fishing. Il lavoro svolto in questa tesi è stato sviluppato in collaborazione con l’Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine del CNR (CNR-IRBIM). L’obiettivo della tesi è incrementare il controllo delle attività di pesca analizzando dati provenienti dal Sistema di Identificazione Automatica (AIS) ed integrandoli ad esempio con le immagini satellitari “Synthetic Aperture RADAR” (SAR). Gli obiettivi della presente tesi hanno riguardato (i) l’identificazione e (ii) la classificazione delle attività di pesca e (iii) l’individuazione delle attività illegali, non dichiarate e non regolamentate (INN), mediante approcci di Intelligenza Artificiale. Nel primo tema di ricerca si presenta un algoritmo in grado di individuare ogni singola sessione di pesca, ossia tutto ciò che accade da quando la nave lascia il porto di partenza fino al porto di destinazione. Per ottenere questo risultato, la prima operazione svolta è quella del filtraggio degli outliers (dati AIS anomali o errati), che è stato ottenuto grazie ad un processo di interpolazione. L’algoritmo sviluppato utilizza un insieme di regole per identificare ciascuna sessione di pesca. Un altro aspetto innovativo dell’algoritmo rispetto allo stato dell’arte è quello di ricostruire sessioni di pesca incomplete, ossia quando quest’ultime non hanno una distribuzione temporalmente uniforme dei dati AIS. L’affidabilità del metodo proposto è stata valutata su un dataset validato da esperti nel settore, ed i risultati ottenuti hanno dimostrato che l’efficacia del metodo è superiore rispetto allo stato dell’arte. Nella seconda tematica si propone una serie di algoritmi basati sulle tecnologie dell’IA al fine di classificare le attività di pesca. In dettaglio vengono realizzati diversi algoritmi di classificazione utilizzando diverse tecniche di Machine Learning e di Deep Learning. L’innovazione apportata allo stato dell’arte rispetto agli obiettivi sopra riportati è nello sviluppo di algoritmi basati su IA che automatizzano processi di analisi dati per supportare decision maker nell’ambito della Precision Fishing. L’affidabilità dei metodi proposti è stata indagata utilizzando dataset validati da esperti nel settore e dallo studio dei comportamenti delle navi su diversi anni. I risultati ottenuti sono superiori allo stato dell’arte e questo fa si che alcuni algoritmi proposti si candidano ad essere considerati come gold standard. Nel terzo tema di ricerca si presenta un algoritmo per l’identificazione delle attività di pesca INN. In questo caso l’utilizzo del solo sistema AIS è insufficiente perché nella maggior parte dei casi, quando la nave è impegnata in questo tipo di attività, i sistemi di bordo vengono spenti in modo da non poter essere rintracciati. La soluzione proposta è quella di integrare i dati AIS con le immagini satellitari SAR in modo da ricostruire l’informazione mancante, e grazie all’algoritmo di classificazione delle attività di pesca, vengono rilevate tutte quelle che sono ritenute sospette. Il metodo proposto è stato validato da esperti nel settore e dall’analisi dei registri di bordo integrando la conoscenza dei sistemi di pesca.
The constant increasing of fishing activities and marine traffic have made the monitoring and the classification of the ships activities an open challenge in marine scenario. Continued exploitation of fish resources has drastically reduced the abundance of these resources, with negative consequences on the fisheries sector itself. Over the years, some tools have been introduced, but initially they were only used to improve the safety of maritime traffic. The necessity of solving the problem of the monitoring and the classification of the ships activities in the new era of Artificial Intelligence (AI) leads to the development and to the implementation of new methods in Machine Learning (ML). In particular, the application of AI in this context defines a new concept called Precision Fishing. The work of this thesis has been developed in collaboration with “Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine” of the CNR (CNR-IRBIM). The aim of this research is to increase fisheries control by analysing Automatic Identification System (AIS) data and integrating them with additional data such as “Synthetic Aperture RADAR” (SAR) images. The objectives of this thesis regarded (i) the identification and (ii) the classification of fishing activities; (iii) the identification of illegal, unreported and unregulated (IUU) fishing activities through AI approaches. In the first topic, it is described an algorithm able to identify every single fishing session, meaning everything that happens from when the ship leaves the port of departure to the port of destination. In order to obtain this result, the first operation carried out is the filtering of outliers (on-land or erroneous AIS data), which has been achieved through a process of interpolation. The algorithm developed uses a rule set to identify each fishing session. Another innovative aspect of the algorithm compared to the state of the art is that it reconstructs incomplete fishing sessions, meaning those that do not have a temporally uniform distribution of AIS data. The reliability of the proposed method was evaluated on a dataset validated by experts in the field, and the results obtained showed that the effectiveness of the method outperformed the state of the art. In the second research topic, it is proposed a set of algorithms based on AI technologies in order to classify fishing activities. In detail, several classification algorithms are implemented using different Machine Learning and Deep Learning techniques. The innovation of this thesis over the state of the art is the design and the development of AI algorithms to support decision makers in the Precision Fishing field using AIS and satellite data. The reliability of the proposed methods was investigated using datasets validated by experts in the field and by studying the behaviour of ships over the years. The results obtained are better than the state of the art and this makes some of the proposed algorithms candidates to be considered as gold standard. In the third topic, it is presented an algorithm for the identification of IUU fishing activities. In this case the use of the AIS system alone is insufficient because in most cases, when the ship is engaged in this type of activity, the on-board systems are switched off so that the vessel cannot be located. The solution proposed is to integrate AIS data with SAR satellite images in order to recover the missing information, and thanks to the classification of fishing activities algorithm all those that are considered suspicious are detected. The proposed method has been validated by experts in the field and by the analysis of logbooks integrating knowledge of fishing systems.
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Laterza, Marco. "Analisi e sviluppo di un sistema di tracciabilità e avanzamento lavorazioni per l'approvvigionamento dei componenti. Il caso G.D SpA." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Lo studio che è stato fatto tratta l'analisi e lo sviluppo di un progetto di integrazione con i fornitori finalizzato a un maggiore controllo del processo di approvvigionamento. Per ogni ordine d'acquisto emesso al fornitore è stato tracciato l'avanzamento lavorazioni e la relativa cassa di spedizione. La tracciabilità del componente tramite tecnologia RFID permette all'azienda di poter fare l'entrata merce in automatico, riducendo significativamente il carico di lavoro dal punto di vista logistico. Grazie alle informazioni sullo stato di avanzamento è stato possibile realizzare un tool di previsione degli eventuali ritardi in modo da poter adottare interventi preventivi per impedire che il componente arrivi in ritardo. Gli obiettivi del progetto sono stati di riduzione dei costi legati alle attività di approvvigionamento e di miglioramento delle performance del parco fornitori.
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