Дисертації з теми "Governo del territorio e del paesaggio"
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Osmani, Laura. "Database relazionali e applicazioni gis e webgis per la gestione, l'analisi e la comunicazione dei dati territoriali di un'area protetta. Il Parco Regionale del Conero come caso applicativo." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2010. http://hdl.handle.net/10077/3637.
Повний текст джерелаAlla base del lavoro di ricerca è stato posto un impianto metodologico a carattere multidisciplinare contrassegnato da un lato da un’analisi introduttiva teorico-geografica relativa alle tematiche inerenti il governo del territorio e del paesaggio in area protetta, dall’altro, da una fase di esame (connessa ad un ambito di indagine più strettamente cartografico – digitale) tesa a fare il punto sullo stato di avanzamento -a livello comunitario e nazionale- in merito al tema della costruzione di infrastrutture di dati spaziali, pubblicazione e condivisione di servizi legati al settore del Geographical Information System, con attenzione alla comunicazione degli elementi di natura ambientale (rintracciabili anche all’interno del contesto aree protette). Entrambe le panoramiche, arricchite al loro interno dalla descrizione del quadro normativo transcalare di riferimento, risultano necessarie ai fini della contestualizzazione e impostazione del lavoro e conducono ad una fase di screening in merito al tema comunicazione dei dati territoriali in ambiente webgis da parte degli enti italiani gestori delle aree protette, nello specifico parchi nazionali e regionali. Tali elementi teorici, legislativi e conoscitivi sono stati poi presi a riferimento nel corso della fase applicativa della ricerca con lo scopo di guidare e supportare i momenti che hanno condotto alla realizzazione di applicazioni dedicate all’area Parco del Conero facenti seguito ad una fase di survey sul campo, ad un’organizzata raccolta di dati territoriali (di base e di Piano del Parco) e successive fasi di analisi spaziale. Lo scopo è quello di supportare (grazie agli applicativi realizzati) le operazioni di gestione, studio e comunicazione territoriale che un Ente responsabile di un’area protetta si trova a dover definire e implementare alla luce delle tematiche considerate nel corso della sezione teorica. I risultati tangibili si incarnano nella creazione di un’architettura che partendo dal relational database, passando per il geodatabase e giungendo alle piattaforme webgis dinamiche e interattive funga da supporto ai processi di coordinamento, analisi e diffusione di selezionati elementi territoriali relativi al comprensorio Parco del Conero e al suo principale strumento di pianificazione (Piano del Parco) agevolando e supportando così sia processi gestionali e decisionali più “consapevoli”, sia percorsi informativi e partecipativi strutturati. Il corpus definitivo dell’elaborato è stato suddiviso in due parti distinte allo scopo di scandire i momenti dello studio e consentirne una più immediata lettura. Ciascuna si articola in tre capitoli. La prima parte, a cui si è assegnato il titolo “Governo del territorio e condivisione del dato informativo e cartografico. Scenari evolutivi verso lo sviluppo di dinamiche partecipative” esplicita al suo interno il quadro teorico, normativo e conoscitivo posto alla base della ricerca. - Nel corso del primo capitolo si è ritenuto opportuno introdurre brevemente alle recenti dinamiche che hanno interessato i concetti, le definizioni e gli aspetti normativi inerenti le tematiche relative al governo del territorio e del paesaggio in area protetta, più nel dettaglio di quello dei parchi naturali regionali in Italia e forme del paesaggio da tutelare. Un excursus che ha preso in esame gli scritti geografici nazionali e internazionali sul tema, facendo emergere posizioni eterogenee, in continua evoluzione e, comunque, oggi in linea con i recenti indirizzi di contesto sviluppati e approvati in ambito comunitario e convenientemente riletti alla scala nazionale. Il tutto ha la necessità di essere supportato da un’adeguata rappresentazione cartografico-tassonomica delle diverse tipologie, unità e categorie di paesaggio e parco. Principio, quello della classificazione, che caratterizza una delle fondamentali linee di dibattito, internazionale e nazionale sull’argomento. - Il secondo, attraverso un approccio che lega il mondo del Geographical Information System e le aree protette tramite il tema della pubblicazione e condivisione dei dati spaziali e ambientali, configura brevemente lo stato dell’arte nel contesto di realizzazione di infrastrutture ad essi dedicate, di implementazioni relative alla stesura dei metadati da indicare per set e serie di elementi territoriali, nonché servizi per i medesimi. Lo sguardo viene rivolto alle direttive, ai regolamenti e alle decisioni in ambito comunitario e alle trasposizioni delle stesse all’interno del contesto nazionale. - Nel terzo si inizia ad entrare nella parte del lavoro di ricerca caratterizzata da un’impronta più conoscitiva che teorico-normativa. Ci si spinge oltre il quadro concettuale e si cerca di capire, attraverso la realizzazione di uno screening sul tema della comunicazione e diffusione (da parte dei rispettivi enti gestori) dei più rilevanti dati territoriali relativi ai parchi nazionali e regionali italiani tramite piattaforme webgis, cosa nel nostro paese è stato fatto a favore della loro divulgazione e quali possono configurarsi come margini di miglioramento futuro. L’analisi è corredata da grafici e tabelle di dettaglio in relazione alle quali si espongono commenti relativi ai risultati ricavati nel corso dell’indagine -sia in valore assoluto che in valore percentuale-. Il capitolo funge da ponte tra la sezione teorica del lavoro e quella dedicata invece al caso di studio specifico. La seconda parte “Un’applicazione territoriale: il Parco del Conero. Da un’analisi geografica di contesto ad una di dettaglio attraverso tools gis-analyst. Database Management System e Web Service Application per la gestione e la comunicazione”, memore dell’indagine teorico-conoscitiva, è dedicata alla presentazione del caso applicato all’area protetta del Conero. Nel dettaglio: - all’interno del capitolo quarto si fornisce un inquadramento territoriale dell’area oggetto di esame tramite analisi condotte grazie a tools gis-analyst (ArcGis – ArcToolbox). Tale inquadramento viene arricchito dal rilievo sul campo della rete sentieristica interna al Parco del Conero in relazione alla quale si descrivono le modalità di acquisizione dei dati e le successive fasi di post-elaborazione. Il rilievo dei sentieri (reso necessario dal fatto che la rete era stata solo digitalizzata sulla carta) ha consentito di completare il quadro di analisi relativo alla viabilità pedonale interna all’area parco, ponendo l’accento non solo sulle caratteristiche di fruibilità turistico-paesaggistica che questa possiede, ma integrando i dati raccolti con quelli del Piano del Parco già a disposizione dell’Ente al fine di giungere alla realizzazione di modelli di analisi spaziale (ESRI Model Builder) da poter applicare in successive fasi di valutazione territoriale dell’area stessa o di programmazione concernente interventi puntuali da effettuarsi sulla rete sentieristica in relazione a tratti di percorso caratterizzati da elementi di criticità. Di tali modelli si sottolineano le caratteristiche di versatilità e adattabilità a qualsiasi tipologia di territorio, protetto e non, che risulti attraversato da sentieri, percorsi e itinerari turistico - culturali o di fruibilità paesaggistica e naturalistica. Il capitolo si conclude con la descrizione delle finalità di indagine e struttura dei modelli stessi. - Nel capitolo quinto i dati alfanumerici, quelli ricavati dalle survey della rete sentieristica, quelli di piano, nonché quelli riguardanti le fonti bibliografiche vengono integrati all’interno di un database relazionale MS Access pensato ai fini della loro consultazione anche da parte di utenti non esperti GIS. Tale database consente collegamenti e interazioni sia con un personal geodatabase ESRI che con il database spatial PostgreSQL (estensione PostGIS) all’interno dei quali sono stati archiviati i dati spaziali dedicati invece ad una utenza GIS specialist. Si prosegue con la descrizione delle tipologie di dataset territoriali in essi inseriti ai fini della loro archiviazione e del loro aggiornamento. - Il sesto capitolo risulta, infine, dedicato al testing e sviluppo (localhost) di un applicativo Webgis UMN Mapserver con front-end dinamico P.Mapper contenente una selezione dei dati spaziali di cui sopra. In relazione ad esso si delineeranno le caratteristiche fondanti, le categorie e le query di interrogazione, i parametri degli strati informativi di cui si intende consentire la visualizzazione. Il tutto consapevoli che la pubblicazione web di un Sistema Informativo Territoriale trova, di fatto, il suo fine ultimo non solo nel mero passaggio da un’utenza locale a una multiutenza condivisa del dato/database spaziale, ma anche nella sua auto-identificazione a strumento atto a supportate, favorire e attivare processi di condivisione informativa e partecipazione decisionale collettiva secondo dinamiche che, alternativamente, vertano ad un andamento di tipo top - down e bottom – up. Il lavoro, dopo le note conclusive, si chiude con le consuete indicazioni bibliografiche e sitografiche e tre allegati all’interno dei quali si riportano: due tabelle sinottiche relative allo screening sui parchi nazionali e regionali presentato nel corso del terzo capitolo, l’estratto di alcuni strati informativi inseriti nel file .map di Mapserver e infine un elenco delle sigle e degli acronimi incontrati nel corso dello scritto.
XXII Ciclo
1979
Casini, Lorenzo. "L'equilibrio degli interessi nel governo del territorio." Doctoral thesis, La Sapienza, 2004. http://hdl.handle.net/11573/917493.
Повний текст джерелаSERRA, VITTORIO. "La frammentazione del paesaggio: Teoria ed applicazioni." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2020. http://hdl.handle.net/11584/290546.
Повний текст джерелаVallone, Federica. "Jesolo - area "central park" un museo del territorio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/8038/.
Повний текст джерелаBonetti, Tommaso <1979>. "Il diritto del governo del territorio tra assetti territoriali e sviluppo economico." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1303/1/bonetti_tommaso_tesi.pdf.
Повний текст джерелаBonetti, Tommaso <1979>. "Il diritto del governo del territorio tra assetti territoriali e sviluppo economico." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1303/.
Повний текст джерелаSAU, ANTONELLA. "Il principio di proporzionalità nel governo “amministrativo” del territorio." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2011. http://hdl.handle.net/11578/278357.
Повний текст джерелаGHERARDI, Lorenzo. "La disciplina del "governo del territorio" in Lombardia e l'urbanistica concertata. Profili comparatistici." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2012. http://hdl.handle.net/10446/26691.
Повний текст джерелаLatini, Susanna <1998>. "Bette agreste: antropologia del paesaggio e tutela del territorio fra i caprari nella Barbagia di Nuoro." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20921.
Повний текст джерелаGiovanelli, Martina. "Paesaggio e modelli di ruralità: una chiave di lettura del territorio Marche." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2015. http://hdl.handle.net/11566/242924.
Повний текст джерелаThe aim of this report is to focus on the landscape and its transformations, as a result of the indiscriminate use and consumption of our territory. Within this process, the role of the rural landscape in the settlement context becomes of great importance. The report is aimed to define a new approach to the interpretation of the territory, with regard to that of the Marche region as a case study, intended not only as a cognitive tool, but also as a planning basis helpful in achieving quality criteria of the landscape and the environment. The analysis includes also new approaches that consider the whole complexity of the landscape, which is compared to a heritage, seen as great resource not properly preservated and valorized. The study continues with the realization of a “schedule of rural landscape” or “rurality models”. This makes immediately recognizable that portion of territory in which the “classic” components, natural and anthropic, together with the perceptive one which organizes the structure of that unique part, overlap. That combination of signs and symbols – that have originated a specific traditional structure (preexistences) together with a complex of new elements (transformations) coexist in each of them. Further, the research should identify some models able to reflect the different kind of the relationship between landscape / morphology / rurality / settlement. An innovative methodology, based on a critical interpretation of the rurality role and its transformations in the contemporary concept of landscape, is applied to the above mentioned models, which are considered as “sample”. This phase leads to the identification of “territory transformation rules” which help to overcome the existing discrepancy between theoretical standard and planning process. This leads to the development of the project, intended as a tool by which facing problems and proposing appropriate changes, able to face up characters and peculiar features of the territory in question.
SERRA, SERGIO. "L'urbanistica che cambia. Mercato dei diritti edificatori, governo del territorio ed uso del suolo." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2017. http://hdl.handle.net/11584/249546.
Повний текст джерелаRuggiero, M. L. "Contributo all'immaginario del paesaggio rurale: indagini e prospettive per le "campagne urbane" del Nordest." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3427470.
Повний текст джерелаObiettivo della ricerca è la formulazione di ipotesi e strategie di sviluppo ai fini della valorizzazione del paesaggio rurale contemporaneo, inteso nella sua definizione allineata con quella più generale stabilita dalla Convenzione europea del paesaggio nel 2000. In particolare la tesi ne esplora alcuni aspetti che riguardano il rapporto tra edifici e spazi aperti in alcune zone del Veneto dell’area nota come “Nordest” italiano. Il “nuovo” paesaggio rurale, espressione dei processi complessi che riguardano gli esseri viventi che lo abitano, presenta caratteristiche potenzialmente interessanti sia per le prospettive dell’agricoltura locale che per quelle degli abitanti già insediati, e per questo si configura come sistema misto di tipo “rurbano”. Nella prima fase la tesi indaga alcuni aspetti di questa integrazione urbano-rurale attraverso vari tipi di indagine. In primo luogo si è proceduto alla catalogazione fotografica di 383 fabbricati nell’ambito del comune di Riese Pio X in provincia di Treviso. Il censimento ha riguardato l’individuazione delle categorie tipologiche di fabbricati rurali o di fabbricati sorti in prossimità di aree agricole per valutare il loro rapporto con il contesto. Attraverso l’osservazione dei caratteri tipologici e tecnologici degli edifici, prevalentemente ad uso residenziale, relativi all’ultimo ventennio, si sono individuate anche le tendenze socio-culturali che, a partire dal secondo dopoguerra, hanno condizionato il paesaggio rurale. Si è poi proceduto ad un analisi normativa i cui risultati sono stati incrociati con quelli delle categorie tipologiche individuate, verificando così quali norme avevano generato determinati effetti. In Veneto l’incremento esponenziale delle abitazioni che si erano dissociate dalla gestione delle proprie pertinenze, iniziato nel dopo guerra, ha modificato significativamente la struttura delle aree di campagna e, dopo il boom economico degli anni ottanta, unito all’infittirsi delle infrastrutture e delle reti tecnologiche, ha alterato anche la percezione paesaggistica delle aree cosiddette “periurbane” a tal punto che è oggi impossibile una interpretazione univoca di cosa venga comunemente inteso per paesaggio rurale. Consapevoli che non esiste paesaggio se non attraverso la lettura che è in grado di farne una persona, o una comunità, si è proceduto poi a studiare ed a divulgare un’intervista anonima composta da dieci domande, che è stata sottoposta prevalentemente ai cittadini di Riese Pio X, i cui risultati sono stati in grado di restituire un’immagine articolata di ciò che intendono per rurale. Un risultato interessante ha dimostrato che circa il 30% degli intervistati percepisce che la trasformazione dell’ambiente rurale è causata dalla trasformazione dei processi (ambientali, produttivi, sociali, culturali) ad esso connessi, dimostrando di non avere una visione bucolica della ruralità. La tesi sostiene l’idea, verificata anche tramite l’intervista, che la percezione del grado di urbanizzazione di un ambiente rurale dipenda più dai caratteri tipologici e dalla qualità degli edifici insediati che dal loro grado di diffusione e dispersione. Nella seconda fase la tesi si occupa delle prospettive di trasformazione dell’ambiente “rurbano” per ciò che attiene alle strategie future del settore primario. Gli studi di P. Donadieu, di P. Castro, e di J. Van der Ploeg, le indagini Istat relative alle aziende agricole italiane, le indagini Eurostat relative alle aziende agricole biologiche, registrano un fenomeno di forte crescita delle piccole e medie aziende agricole che decidono di investire sulla “qualità” dei prodotti e, spesso, anche sui servizi didattici e turistico-ricettivi da offrire ai cittadini come attività complementari. In questa fase si intende porre l’attenzione sulla necessità che l’agricoltura venga riconsiderata un settore strategico, e sull’importanza che questa agricoltura della “qualita”, a cui tutta l’Italia sarebbe vocata, venga pur praticata dove vi siano edifici esistenti o nuovi purché rispondano ai requisiti della qualità edilizia in ambiente rurale. Nell’ultima fase è stato affrontato il tema delle costruzioni possibili in questo contesto; dovranno essere destinate a piccole, medie aziende agricole collegate alle abitazioni delle loro famiglie perché si possa ricreare la connessione abitazione-gestione produttiva delle pertinenze. Questi edifici dovranno innanzi tutto rispondere alle esigenze funzionali della nostra epoca rispettando i principi della semplicità, del risparmio delle energie delle persone e dei materiali, e dell’eco-compatibilità. Sono stati verificati i materiali e le tecniche costruttive in grado di rispondere ai requisiti della sostenibilità in ambiente rurale, e studiate delle tipologie che possano coniugare differenti destinazioni d’uso, quali quelle abitative e quelle legate alla piccola produzione. L’ultima fase di questa tesi è propriamente progettuale, e quindi corredata da disegni e rappresentazioni dei modelli; si è deciso di non lavorare alla progettazione di un unico prototipo architettonico, perché l’interesse non era quello di concludere queste riflessioni con la progettazione di un singolo edificio che, per quanto interessante, non avrebbe avuto una rilevanza strategica ma puntuale, e perciò si è lavorato per progettare un vero e proprio sistema costruttivo flessibile (modelli). La flessibilità del modello è data dal fatto che il sistema costruttivo è stato pensato per poter ampliare (o contrarre) le superfici del manufatto destinate all’attività agricola, quelle destinate all’abitazione e/o quelle destinate alla ricezione, attraverso la combinazione di elementi modulari di un sistema “a fisarmonica”. Gli edifici sono perfettamente smontabili e perciò, grazie all’uso esclusivo di “tecnologie a secco” rispondono perfettamente ai requisiti della reversibilità del processo costruttivo. Nel caso di aziende/abitazioni molto piccole è possibile l’autocostruzione. Il sistema costruttivo, in quanto tale, è realizzabile in infinite varianti dimensionali, ma è piuttosto vincolante dal punto di vista dei materiali e delle forme, in quanto si intende che siano rispettati i principi “neorurali” da quali è stato evoluto.
Trotta, Valentina. "Trasformazioni del paesaggio nel territorio di Segesta tra VII e II SECOLO a.C." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2014. http://hdl.handle.net/10556/1782.
Повний текст джерелаLa ricerca propone un’analisi delle dinamiche di popolamento che hanno caratterizzato la parte di territorio compresa all’interno dei confini comunali di Calatafimi-Segesta tra il VII ed il II secolo a.C., attraverso una revisione critica dei dati del survey condotto dall'Università di Siena negli anni 1995-1997, finalizzato alla redazione di una Carta archeologica del Comune. La scelta del termine cronologico più antico è dovuta al fatto che le prime tracce materiali di una pianificazione dello spazio cultuale, e forse anche abitativo, sul Monte Barbaro, sede in età classica dell'abitato indigeno di Segesta, risalgono all'ultimo quarto del VII secolo a.C. Nel corso dell'età ellenistica si assiste ad una profonda trasformazione del paesaggio segestano, con la fitta occupazione stabile delle campagne. Alla fine del II secolo a.C. una netta cesura è evidente nella complessa ristrutturazione urbanistica della città di Segesta e nelle forme monumentali di alcune aree cultuali nel territorio circostante, espressioni del potere politico e della ricchezza della classe dirigente locale. [a cura dell'autore]
XII n.s.
Santini, Chiara. "Il giardino di Versailles come modello di progettazione del paesaggio : maîtres jardiniers e tecniche d'aménagement del territorio nell'età del re Sole." Paris, EHESS, 2004. http://www.theses.fr/2004EHES0152.
Повний текст джерелаThis thesis aims at outlining the creation of a model of landscape organization, the one of the garden of Versailles, focusing the attention on the formation and pratice of the technicians who made it. The target of this work is analysing the theoretical process and the practical realization of a landscape-organization project put into effect in France, at the King Sun age for the creation of the Grand Parc of Versailles. The reearch articulates through three main themes : 1) the publication, during the first half of the XVII century, of art and garden composition treatrises which theorise a new model of garden-space. 2) The analysis of administrative practices, of the techniques and knowledge used by several trade corporations which work for 50 years in the yard of versailles. 3) The birth and the formation of a new gardener role, nearer to the one of the landscape-painter architect more than the simple horticulture man
Rinaldi, Stefano Ernesto. "Remigio Cantagallina e il suo ambiente : disegno di paesaggio e disegno del territorio nella Toscana del XVII secolo." Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2015. http://hdl.handle.net/11384/85751.
Повний текст джерелаColussa, Sandro. "Un modello di studio del paesaggio antico. Il caso dell'agro del municipio romano di Forum Iulii." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2011. http://hdl.handle.net/10077/4510.
Повний текст джерелаL’obiettivo del progetto è quello di realizzare un GIS che costituisca un modello da applicare per lo studio dei paesaggi centuriati, seguendo un percorso interamente in free/open source. E’ stato preso in esame l’agro del municipio romano di Forum Iulii (comuni analizzati: Cividale del Friuli, Corno di Rosazzo, Premariacco, Moimacco, Manzano, Buttrio e antichi comuni censuari di Povoletto e Togliano). L’elaborato finale è costituito da due livelli di lettura. Il primo prevede la visualizzazione dei dati ai fini della individuazione degli elementi di interesse archeologico (siti, maglie di centuriazione, viabilità). Per questo scopo lo sfondo cartografico è rappresentato dalle CTR e ortofoto recenti. Il secondo livello è finalizzato allo studio dei “pattern” insediativi e richiede degli sfondi cartografici che riproducano per quanto possibile la situazione paesaggistica antica. In questo caso la documentazione cartografica di base è costituita dalle mappe catastali del 1811 e 1843, utilizzate perché conservano ancora elementi della strutturazione del territorio di epoca romana oggi non più riscontrabili nella cartografia più recente (confini di proprietà, viabilità, toponomastica, usi del terreno, ecc.). Inoltre è stato realizzato un DTM mediante rasterizzazione e interpolazione delle CTR, avendo cura di eliminare le quote moderne. A queste basi cartografiche sono stati sovrapposti i layer dei siti archeologici, dei limites e rigores delle centuriazioni, della viabilità antica. Ogni elemento archeologico è stato corredato di una scheda esplicativa collegata mediante hyperlink al corrispondente report della tavola degli attributi, da immagini storiche e fotografie scattate nel corso delle prospezioni autoptiche che ne hanno verificato la posizione e la condizione attuale. I dati raccolti sono stati incrociati ed hanno permesso di chiarire alcuni elementi dell’organizzazione del territorio, che in bibliografia erano ancora rimasti sospesi. I programmi GIS utilizzati sono stati Map WindowGIS per la visualizzazione dei dati e la maggior parte delle elaborazioni ed analisi; gvSIG, ADBToolbox, QGIS per quelle operazioni non supportate da MapWindowGIS; RDF, CartLab per ulteriori operazioni sulla cartografia; OpenOffice per la redazione delle schede, poi salvate in .pdf; Access e Excel per i database dei siti e dei materiali archeologici.
XXIII Ciclo
1963
Vicini, Melissa. "Jesolo - area "central park" centro per la conoscenza del territorio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/8039/.
Повний текст джерелаMichelangeli, Giuseppe. "Dall'urbanistica al governo del territorio nella regione Marche: il nuovo piano strutturale." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2009. http://hdl.handle.net/11566/242346.
Повний текст джерелаBognolo, Mariangela <1982>. "Villa Crotta de' Manzoni. Dalla storia delle miniere di Valle Imperina alla realizzazione di una villa nel territorio Agordino." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/2122.
Повний текст джерелаCICOIRA, MARIANNA. "Studio storico del paesaggio molisano: la collezione di Romeo Musa tra arte, territorio e identità." Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2017. http://hdl.handle.net/11695/79677.
Повний текст джерелаTo study in depth the history of a population and its territory is always a difficult task, especially when the landscape is the witness to the pluri-millennial past. It is also more complex trying to describe the story of a population using different sources, not only the documentary ones but also the historical and iconographic. Among the historical and iconographic material, used in this research which discusses about the historical landscape of Molise, the Musa collection, in great part unpublished, has proved to be invaluable. The heterogeneity of the material found, has allowed an innovative approach to the study of the territory and landscape: enriching, on one hand, the knowledge of history and cultural heritage of Molise, and on the other, has allowed me to go beyond the single viewing of the work of art contextualizing it and using it in order to contribute to an "identity" of the Molise landscape. Through a multidisciplinary approach, a recognition of the historical landscape was defined through a collection of maps produced over time, in order to determine the scope of the study, and then it was integrated with the iconographic documentation, so that it was possible to describe, not only the particular painting experience of the artist, but also the transformation of the Molise territory and of its communities. The central theme of this research is the passion with which Musa depicts the beauty and variety of Molise landscapes, the slow pace of life of its countryside and the tranquility of its villages, but also the festivals, the religious processions and other rituals belonging to the popular culture of Molise. More so with his photos, than with his paintings, but also through the woodcuts, drawings and postcards, Musa takes us on a personal journey, a veristic one, in the “so rural” Molise of the Twenties and Thirties, through villages and landscapes, traditions and characters, monuments and historical places, which no longer exist, at least as they were at that time. The characteristics of the settlements, the small villages perched along the top of the ridges and the fields of grain are a backdrop for the ruins of ancient civilizations and add through his snapshots, his light watercolour touches and his paintings, new information for our reconstruction. A survey of the landscape of Molise, traced through the historical tale, driven by an attentive and critical look of Musa, allows to describe the territory through a new and original sensibility, to which is added a scientific approach with extraordinary artistic skills, mixed in a very original vision, so much so that it gives modern interpretations of this territory. From the collection, deposited in 2014 at the “Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Molise”, a corpus of 318 works of art, dedicated exclusively to the Molise landscape, have been extrapolated, ordered and organized in a database, using a filing procedure created specifically for the collection. This research hopes to represent a proposal for the historical and cultural valuation of a territory, as yet, little known in an inclusive perspective that, starting from the works of Musa, enhances the visual aspect through an immersive journey that highlights its peculiarity, in order to promote the knowledge and the recognition of an identity.
Bonaccorso, Giuseppe. "La Composizione del Bordo. Un progetto di paesaggio per il collegamento del quartiere Bertalia - Lazzaretto." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20218/.
Повний текст джерелаMAGNI, FILIPPO. "Verso una città climate proof : strumenti e politiche innovative per il governo del territorio." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/11578/278715.
Повний текст джерелаBaseggio, Carlo <1977>. "La disciplina giuridica delle aree naturali protette, tra tutela dell'ambiente e governo del territorio." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/121/1/Tesi_Baseggio_Carlo.pdf.
Повний текст джерелаBaseggio, Carlo <1977>. "La disciplina giuridica delle aree naturali protette, tra tutela dell'ambiente e governo del territorio." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/121/.
Повний текст джерелаLAZZARINI, EMILIA. "L¿EDILIZIA DI CULTO TRA LIBERTÀ COSTITUZIONALI E GOVERNO DEL TERRITORIO: LA LEGGE N. 12 DEL 2005 DELLA REGIONE LOMBARDIA." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/2434/352130.
Повний текст джерелаDe, Donno Marzia <1985>. "Il principio di consensualita' e la tutela dell'interesse pubblico nel governo del territorio. Un'analisi comparata." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amsdottorato.unibo.it/6680/1/dedonno_marzia_tesi.pdf.
Повний текст джерелаThe present thesis focus on consensus given by private persons in the administrative decision-making, as a general principle in administrative law. Having regard to administrative agreements, the protection of the public interest is the main theoretical problem, especially when they are used in urban planning. In particular, the present thesis concentrates on the study of a new type of agreements, by which Public authorities and individuals define the content of the same General Plan. Moreover, in a comparative perspective, the current research shows a considerable diffusion of administrative agreements in a different number of countries (Germany, Spain, Portugal, Netherlands, Poland, Austria) as well as in the European Union; while they are rejected in France and England. Finally, the results of the mentioned comparison contribute to the proposition of a theory about the agreements on General Plan’s content, concerning the act, the rapport and the procedure.
De, Donno Marzia <1985>. "Il principio di consensualita' e la tutela dell'interesse pubblico nel governo del territorio. Un'analisi comparata." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amsdottorato.unibo.it/6680/.
Повний текст джерелаThe present thesis focus on consensus given by private persons in the administrative decision-making, as a general principle in administrative law. Having regard to administrative agreements, the protection of the public interest is the main theoretical problem, especially when they are used in urban planning. In particular, the present thesis concentrates on the study of a new type of agreements, by which Public authorities and individuals define the content of the same General Plan. Moreover, in a comparative perspective, the current research shows a considerable diffusion of administrative agreements in a different number of countries (Germany, Spain, Portugal, Netherlands, Poland, Austria) as well as in the European Union; while they are rejected in France and England. Finally, the results of the mentioned comparison contribute to the proposition of a theory about the agreements on General Plan’s content, concerning the act, the rapport and the procedure.
SCARAMUZZA, EMILIO. "«L'ORDINE NELLA LIBERTÀ». CONTROLLO DEL TERRITORIO, POLIZIA E POLITICHE DI GOVERNO NELLA SICILIA GARIBALDINA (1860)." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2017. http://hdl.handle.net/2434/528740.
Повний текст джерелаL’objectif de cette recherche est d’étudier les forces de l’ordre siciliennes pendant la dictature garibaldienne de 1860, pour montrer comment l’île a été concrètement administrée par les chemises rouges dès la libération de Palerme. Il s’agit donc de saisir les traces de continuité ou de discontinuité en matière de contrôle territorial, d’ordre public et de police dans la région, au moment de la construction du nouvel État italien. L’effondrement du régime bourbonien dans l’île, causé par la nouvelle « révolution » sicilienne, laissa le pays dans une profonde crise politique et sociale. Il ne s’agissait pas seulement d’assurer le contrôle de l’espace et de l’ordre public, mais aussi d’établir et de légitimer un nouvel équilibre social et politique afin de s’assurer le soutien des élites siciliennes, tout en les inscrivant dans une perspective nationale : un défi majeur, qui obligea l’exécutif garibaldien à dépasser la simple dimension militaire pour envisager des pratiques de gouvernement inédites. Dans cette thèse, il s’agit donc de relire l’histoire de la dictature garibaldienne à partir de ses institutions policières, prisme multiforme pour saisir la complexité de la réalité sicilienne. Le résultat de ce travail de recherche propose de nouveaux éléments utiles pour comprendre, d’un point de vue différent par rapport aux études antérieures, le moment clé de l’Unification italienne.
Tudini, Flavia. "MonarquÃa Hispánica, governo del territorio e attività pastorale nella diocesi di Lima (1580-1606)." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2019. https://hdl.handle.net/11572/368809.
Повний текст джерелаLudwiczak, Zuzanna <1982>. "Studio dell’evoluzione dei segni del paesaggio rurale tradizionale: una proposta di metodo parametrico ed applicazione alla scala dell’azienda agricola." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4463/1/Ludwiczak_Zuzanna_tesi.pdf.
Повний текст джерелаThe study is based on the assumption that traditional signs of rural landscape have remarkable cultural, historical and identity values, as well as a significant potential to support planning and design guidelines. These values are currently widely recognized in the legislative and scientific fields. However, we still can point out a lack of appropriate methods and techniques for the creation of sound knowledge frameworks for the identification, classification and monitoring of traditional rural landscapes, suitable to support the definition of policies, plans and projects focusing on the countryside. The aim of the research is to develop an original set of quantitative analytical and interpretative tools for the study of the physical signs of traditional rural landscapes, and for the assessment of their degree of integrity and relevance at the farm scale. This general aim was articulated into specific objectives, achieved through suitable case studies: 11 farms located in the Imola plain, covering a total surface area of about 200 hectares (Emilia-Romagna Region). The quantitative analysis and interpretation of physical changes in the traditional signs of rural landscape have been carried out referring to a span of time ranging from the pre-industrial period to the present day. The study represents a methodological contribution to the diachronic identification and interpretation of the traditional spatial and compositional features of the countryside. Moreover, it contributes to a further knowledge of changes in the traditional rural landscapes of the investigated area.
Ludwiczak, Zuzanna <1982>. "Studio dell’evoluzione dei segni del paesaggio rurale tradizionale: una proposta di metodo parametrico ed applicazione alla scala dell’azienda agricola." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amsdottorato.unibo.it/4463/.
Повний текст джерелаThe study is based on the assumption that traditional signs of rural landscape have remarkable cultural, historical and identity values, as well as a significant potential to support planning and design guidelines. These values are currently widely recognized in the legislative and scientific fields. However, we still can point out a lack of appropriate methods and techniques for the creation of sound knowledge frameworks for the identification, classification and monitoring of traditional rural landscapes, suitable to support the definition of policies, plans and projects focusing on the countryside. The aim of the research is to develop an original set of quantitative analytical and interpretative tools for the study of the physical signs of traditional rural landscapes, and for the assessment of their degree of integrity and relevance at the farm scale. This general aim was articulated into specific objectives, achieved through suitable case studies: 11 farms located in the Imola plain, covering a total surface area of about 200 hectares (Emilia-Romagna Region). The quantitative analysis and interpretation of physical changes in the traditional signs of rural landscape have been carried out referring to a span of time ranging from the pre-industrial period to the present day. The study represents a methodological contribution to the diachronic identification and interpretation of the traditional spatial and compositional features of the countryside. Moreover, it contributes to a further knowledge of changes in the traditional rural landscapes of the investigated area.
GALLINA, PAOLA. "La pianificazione strategica per il governo del territorio: un nuovo modo di fare o un "neologismo"." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2006. http://hdl.handle.net/11578/278229.
Повний текст джерелаLa, Manna Fabrizio. "Il Parlamento rivoluzionario e il governo del territorio. Poteri locali e organizzazione municipale nel '48 siciliano." Doctoral thesis, Università di Catania, 2016. http://hdl.handle.net/10761/3929.
Повний текст джерелаFLORIS, ALESSIO. "Beni pubblici e governo del territorio. Nuove prospettive per il patrimonio immobiliare pubblico nell'epoca della rigenerazione." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2022. http://hdl.handle.net/11584/333635.
Повний текст джерелаMazzoli, Tommaso. "Atlante delle colline moreniche friulane. La georeferenziazione come base interattiva per la conoscenza del territorio." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2010. http://hdl.handle.net/10077/3501.
Повний текст джерелаIl progetto ha come obiettivo la costruzione di un atlante bibliografico on-line che elabori e rappresenti lo stato dell’arte della ricerca sul territorio delle colline moreniche friulane
XXII Ciclo
1970
LEONI, ALBERTO. "Il Quadro Conoscitivo degli Enti Territoriali e Locali per il Governo del Territorio ed il Codice dellÂ’Amministrazione Digitale." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/11578/278307.
Повний текст джерелаMontagner, Maria Giovanna <1978>. "Gli agro-eco-paesaggi come risorse strategiche per l'innovazione del sistema turistico: casi di studio: la Provincia di Venezia e la Camargue (F): processi partecipativi e strategie pubblico-privato per utilizzo e fruizione integrata dei beni ambientali e territoriali." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2010. http://hdl.handle.net/10579/1006.
Повний текст джерелаThe innovation of the Tourist System through the integration with the agricultural sector, thanks to the valorisation and fruition of the agro-eco-landscapes (a new typology of landscape the result of the mix of natural and anthropogenic resources of that specific territory) is the focus of the research. The discovery of the paradigms that have originated many actual models of touristic – seaside in particular - and agricultural developments has allowed the research to deconstruct them, in order to propose a “new integrated coast-hinterland tourist system” based on policies, structures and tools aimed at an integrated sustainability. The creation of an integrated system and, therefore, the increase of the resources and of those subjects involved in the touristic sector, inevitably leads to socio-environmental conflicts that must be managed through participatory and inclusive decision-making processes. The choice of case studies (Province of Venice and Camargue) meets the need, on the one hand, to anchor the landscape neologism to an application case and, on the other, to suggest a concrete example of an integrated and partecipatory territorial management.
BENVENUTI, ALESSANDRA. "RETI DI SISTEMI E "RETI DI CONOSCENZE" PER IL GOVERNO DEL TERRITORIO. STRATEGIE PER L'INFORMAZIONE SPAZIALE IN FRIULI VENEZIA GIULIA." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2006. http://thesis2.sba.units.it/store/handle/item/13225.
Повний текст джерелаL'attività di ricerca ha avuto come oggetto il tema della integrazione e condivisione delle conoscenze geografiche in ambito inter e intraistituzionale, tema di forte attualità attorno la quale sta convergendo da alcuni l'attenzione di molteplici settori della ricerca nel campo dei Sistemi Informativi Territoriali. Assumendo come sfondo di riferimento la generale revisione che sta attraversando, in ambito nazionale, il settore del "governo del territorio" e la nuova "domanda di conoscenza" che esso esprime con sempre maggiore urgenza, sono stati indagate le fondamentali problematiche sottese alla creazione di basi di conoscenze condivise in contesti complessi, caratterizzati da eterogeneità degli obiettivi, delle modalità operative e da diverse "visioni" della realtà, oltre che da differenti approcci alla gestione delle informazioni geografiche. Si è cercato a questo riguardo di mettere in luce, attraverso una "lettura critica", le questioni ancora aperte e le aporie correlate alla necessità di complementare l'approccio prevalentemente "tecnico" con categorie interpretative che tipicamente appartengono alle discipline umanistiche. Per individuare le risposte che provengono, a questo riguardo, dal settore dell' IT (Information Tecnology) è stata analizzata l' evoluzione che i SIT hanno subito nell'ultimo decennio, contraddistinta dal passaggio da sistemi "mano-utente" alla cosiddetta Distributed Geographic Information, che suggerisce un approccio policentrico e "reticolare" alla gestione delle informazioni, comprese quelle di natura spaziale.
XVIII Ciclo
1963
Versione digitalizzata della tesi di dottorato cartacea.
CANALE, Lorenzo. "IL RUOLO DELLE AREE AGRICOLE NELLA PROGETTAZIONE TERRITORIALE. Gli aspetti sociali come forma di rivitalizzazione del territorio." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2014. http://hdl.handle.net/10447/91192.
Повний текст джерелаThe thesis explores the theme of multifunctionality applied to agriculture as a means to reactivate the abandoned territory, degraded, at the risk of misuse or new construction. Agriculture has always had a fundamental relationship with the man and with the settlements. The relationship between urban and agricultural areas has been a relationship of union and opposition. In the transition from subsistence farming to intensive and specialized agriculture, have been involved spaces, techniques, tools, architectures related to agricultural activity and, finally, the relationship with the land. Agriculture, although produce essential goods, in the past decades has been considered a secondary element for economic reasons. There are clear cultural, scenic, ecological, social and economic values of agriculture but this is becoming less profitable and today agriculture is in serious difficulties involving the production, the sustainability , the role of the landscape and the social issues. The difficulties of agriculture also cause the inability of the areas to "defend" itself from the logic of land rent and use linked to immediate profit, as occurs in case of energy plants from renewable sources. All these issues should make territory planner to be careful so that he can find tools to enhance the potential of the agricultural areas. Clearly, the causes are not only economic but also linked to cultural patterns and lifestyles. Addressing the issues of rural areas, their productivity, land use and misuse, it is necessary to carry out a proper planning and sustainable points of view: not only the economic, ecological, historical and social but all of these together. The thesis explores the different European policies adopted to curb the crisis of agriculture. Studies and European documents identify the principle of multifunctionality in agriculture the tool to make the strongest agricultural land. Is useful to investigate, therefore, on the relationship between multifunctional agriculture and regional planning. In particular, we wanted to focus attention on the social aspects as a form of revitalization of the territory and, therefore, on agriculture as a service and social activity that creates cohesion. The questions that the research has set are two: multifunctional agricultural activities and their declination in particular social ones, can be a tool for economic revitalization, cultural and social development of rural areas, periurban and urban areas in a state of abandonment, deterioration, at the risk of misuse or new construction? Through what instrument or instruments such as the regional planning can use and exploit the potential of multifunctional agriculture? To answer these two questions we can't overlook the fact that, from the point of view of spatial and economic, agriculture is measurable in a relatively simple way. It is more difficult to measure the social aspects of the landscape and, therefore, need to refer to the qualitative analysis systems. In addition, the social farming purposes have rehabilitative, educational and business purposes but also related to spatial planning (environmental, economic, historical, cultural and social) and this has greatly been taken into consideration. Another aspect analyzed is the different European approaches to the forms of multifunctional and social agriculture, in the Italian context, and it investigates national and regional instruments that enhance agricultural activities multifunctional. It also explores the relationship between particular forms of social agriculture and areas confiscated from organized crime. The review of examples of multifunctional activities and the deepening of the case studies selected, showing how forms of multifunctional agriculture can revitalize the rural areas, periurban and urban areas. Finally, we arrive at the proposal of actions related to the integration of tools of territorial government, the integration of policies with traditional instruments, the spatial logic necessary to enable the potential of multifunctional agriculture can be considered service to the area and inhabitant.
Coccoli, Velia. "GLI ARCHETIPI. Individuazione ed approfondimento dei significati e dei valori degli archetipi in quanto radici dei beni culturali del territorio." Doctoral thesis, Università di Catania, 2016. http://hdl.handle.net/10761/3810.
Повний текст джерелаBOTTICINI, FRANCESCO. "Public Value e Governo del Territorio: costruzione di una proposta metodologica per la valutazione ex ante degli effetti delle trasformazioni urbane." Doctoral thesis, Università degli studi di Brescia, 2021. http://hdl.handle.net/11379/544092.
Повний текст джерелаPublic Value and Government of the Territory: construction of a methodological proposal for the ex ante evaluation of the effects of urban transformations
Michelotti, C. "La potesta' regolamentare comunale in materia edilizia dopo la riforma del titolo V della costituzione." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2006. http://hdl.handle.net/2434/64425.
Повний текст джерелаMosca, Laura. "Il contratto di foce per la gestione integrata delle risorse idriche nei territori all'interfaccia fiume-mare: il caso del Delta del Po." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3427138.
Повний текст джерелаIl quadro nazionale e comunitario degli strumenti e delle esperienze di pianificazione, gestione e riqualificazione dei territori caratterizzati dalla presenza dell'acqua, nei medesimi presente in diverse forme, impone la necessita' di operare con un approccio sistemico, collaborativo e partecipativo (Barraque, 2001; Kallis et al., 2001; Aubin et al., 2002; Kaika, 2003; Carter, 2007; Vacik et al., 2014). In questa logica operano i Contratti di Fiume (Bobbio et al., 2008; Magnaghi, 2008; Bastiani, 2011), che concorrono alla definizione e all'attuazione degli strumenti di pianificazione di distretto a livello di bacino e sotto-bacino idrografico, quali strumenti volontari di programmazione strategica e negoziata che perseguono la tutela, la corretta gestione delle risorse idriche e la valorizzazione dei territori fluviali, unitamente alla salvaguardia del rischio idraulico, contribuendo allo sviluppo locale di tali aree (art.43 Contratti di Fiume DDL 1676 XVII Leg., noto come Collegato Ambientale). Le principali motivazioni del lavoro sono desunte dall'interesse per l'applicazione del modello Contratto di Fiume in specifici territori posti all'interfaccia fiume mare, con lo scopo di facilitare l'attuazione delle politiche e dell'azione di governo dell'acqua a livello locale (Governa, 2014; Alberton et al., 2011, De Vito, 2011; Armitage, 2008), in un'ottica generale di sviluppo sostenibile per i territori medesimi alla luce dell'aggiornato quadro normativo e del nuovo ciclo programmatorio comunitario. Tali motivazioni hanno consentito di costruire e argomentare il background e l'inquadramento concettuale della ricerca. I concetti base sono pertanto diventati: le peculiarità dei territori di foce rispetto ai territori fluviali di medio e lungo corso, lo stato dell'arte del governo e della governance dell'acqua in Europa e in Italia con approfondimenti rispetto agli approcci partecipativi e alla politica dei luoghi (place-based), i Contratti di Fiume dai principi e regole fino alle esperienza piu' significative, il passaggio dal modello tradizionale del Contratto di Fiume al nuovo modello concettuale del Contratto di Foce ragionato a partire da una serie di limitazioni riconosciute nel primo a seguito dall'analisi delle principali esperienze e della scelta di considerare l'applicabilita' nei territori di foce. L'obiettivo generale della tesi di dottorato e' risultato quindi essere quello di costruire un nuovo modello concettuale di water governance alla scala geografica dei territori di foce, posti all'interfaccia fiume-mare, in una logica unitaria di gestione integrata e partecipata delle risorse idriche e secondo la politica place-based per uno sviluppo locale sostenibile di tipo partecipativo incentrato sul tema dell'acqua. Il percorso logico che ha consentito di perseguire tale obiettivo generale, e' stato strutturato in tre parti, riconducibili a sub-obiettivi, funzionali all'orientamento degli output principali della ricerca riportati come risultati. Tali sub-obiettivi sono stati: definizione del nuovo modello concettuale Contratto di Foce per i territori all'interfaccia fiume-mare, sulla base dell'adattamento/evoluzione del modello tradizionale del Contratto di Fiume e a partire dalle limitazioni riconosciute in quest'ultimo (sulla base di alcune esperienze ritenute rappresentative); applicazione sperimentale del nuovo modello concettuale nell'area studio prescelta del Delta del Po, parte dell'arco costiero della Regione del Veneto, come Contratto di Foce Delta del Po costruito sull'effettiva dimensione territoriale ragionata sui caratteri idrografici, fisici, umani ed economici dell'area in attuazione della politica place-based; resportabilita' del Contratto di Foce e confronto con le politiche nazionali (nel caso specifico dell'applicazione sperimentale del Contratto di Foce Delta del Po scelto dalla Regione del Veneto e dal Ministero Economia e Finanza Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica per l'attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne ai sensi dell'Accordo Partenariato Italia 2014-2020. In fase di restituzione della relazione finale, il lavoro è stato organizzato secondo la modalità di seguito riportata. Le motivazioni generali del lavoro e gli obiettivi della tesi sono stati illustrati nel Capitolo 1 Introduzione, mentre i concetti di base su cui e' stata fondata la ricerca sono trattati nel Capitolo 2 Background e inquadramento concettuale. Detti concetti di base si riferiscono innanzitutto alla caratterizzazione di area idrografica dei territori fluviali tradizionalmente intesi e nelle specificita' dei tratti terminali dei fiumi, in corrispondenza dello sbocco a mare, a cui vanno riconosciute differenti peculiarita' e dinamiche, ma soprattutto importanti conflitti per gli usi, frammentazione di competenze e una complessa quanto gravosa gestione della risorsa idrica. E stato quindi ricostruito il quadro normativo e di indirizzo per il governo e la governance dell'acqua a livello comunitario e nazionale, con approfondimento della riflessione rispetto alla network governance a livello locale che la letteratura riconosce come un'opportunita' su cui investire le politiche di sviluppo e in forza della scelta che la ricerca fa di prediligere la dimensione territoriale. Sono stati conseguentemente esplorati gli approcci partecipativi e intersettoriali, sempre a sostegno della politica rivolta ai luoghi e per una migliore comprensione degli strumenti piu' vocati da considerare nella costruzione del nuovo modello concettuale, nello specifico del processo partecipativo. Sono stati infine analizzati i Contratti di Fiume, cosi come recepiti nella pianificazione di settore e territoriale, nel piu' recente quadro legislativo nazionale e secondo le principali esperienze internazionali e nazionali. Mentre il paragrafo che conclude il capitolo e' stato dedicato all'individuazione dei limiti del modello concettuale tradizionale, riconosciuto non-adeguato rispetto ad un'ipotetica applicazione sui territori di foce. Detti contesti geografici sono diventati il principale riferimento per gli argomenti dei capitoli successivi. Il Capitolo 3 Materiali e Metodi riporta le specifiche sulle fonti e sui documenti utilizzati per la ricerca nonche' la descrizione della metodologia di lavoro con riferimento soprattutto all'elaborazione dell'inquadramento concettuale. Vengono quindi illustrati il processo logico e la metodologia che hanno consentito l'adattamento del modello concettuale, da Contratto di Fiume a Contratto di Foce, in virtu' dell'applicabilita' sull'area studio poi prescelta e in generale per l'esportabilita' dello stesso in altri contesti territoriali all'interfaccia fiume-mare. Particolare attenzione viene poi posta alla descrizione della metodologia utilizzata nella lettura del territorio, in riferimento al tema guida della dimensione territoriale, e a quella elaborata per l'individuazione e l'analisi degli attori da coinvolgere nel processo partecipativo, compresa la descrizione degli strumenti di partecipazione esistenti e di quelli invece scelti ed utilizzati, con le relative modifiche di adeguamento che la ricerca apporta, per coerenza con il nuovo modello. Nel Capitolo 4 Caso studio: il Delta del Po vengono descritti gli elementi caratterizzanti che entrano in gioco nel nuovo modello concettuale del Contratto di Foce, secondo la metodologia precedentemente descritta. Particolare attenzione viene posta all'illustrazione delle peculiarita' di area idrografica oltre che alla frammentazione di competenze esistente soprattutto dal punto di vista della gestione della risorsa idrica principale causa del mancato recepimento delle politiche a livello locale. Il Capitolo 5 Risultati e discussione infine riporta i principali output della ricerca, che nella sequenza sono stati: la creazione del nuovo modello concettuale del Contratto di Foce, l'applicazione del medesimo nell'area studio prescelta del Delta del Po comprensivo della discussione sugli esiti maturati dalla sperimentazione nell'ambito del processo partecipativo avviato secondo la metodologia ideata (Tavoli Tematici), infine l' esportabilita' testata del modello in altri contesti territoriali di foce (e non solo) e l'orientamento delle politiche nazionali. Il Capitolo 6 dedicato alle Conclusioni, in cui si evidenzia che la tesi di dottorato nell'elaborare il nuovo modello concettuale del Contratto di Foce, che rappresenta il primo output della ricerca, alla luce dei risultati raggiunti soprattutto a seguito dell'applicazione del medesimo modello nel territorio Delta del Po, ha dimostrato che nei territori all'interfaccia fiume-mare l'attivazione di tale strumento di programmazione negoziata puo' essere strategico e determinante nel promuovere lo sviluppo locale e nel facilitare il recepimento e l'attuazione delle politiche alla scala locale, contribuendo al superamento delle complessita' e frammentazioni esistenti nella gestione della risorsa idrica e delle risorse territoriali in generale. Tale utilita' e' stata confermata dai policy maker, ulteriore risultato raggiunto dalla ricerca, che hanno riconosciuto il Contratto di Foce quale strumento di facilitazione alla scala locale per l'attuazione della Strategia Nazionale Aree Interne una delle tre opzioni strategiche, insieme a Mezzogiorno e Citta', su cui e' focalizzata la politica di sviluppo place-based voluta dal Governo Centrale ed espressa nell'Accordo di Partenariato Italia 2014-2020. Seguono infine il Capitolo 7 Bibliografia, organizzato in due paragrafi distintamente riferiti alla bibliografia generale e a quella specifica contenente normativa e regolamenti, programmi, piani e progetti, linee guida e sitografia; e il Capitolo 8 riservato agli Allegati in cui sono catalogati i principali documenti di studio e analisi prodotti durante la ricerca, in particolare durante la fase sperimentale della medesima. In conclusione si puo' ritenere che, oltre il riconoscimento dell'opportunita' di affinare ulteriormente il nuovo modello concettuale del Contratto di Foce a seguito dei risultati emersi in fase di applicazione del medesimo sull'area studio prescelta del Delta del Po, la tesi abbia pienamente soddisfatto l'obiettivo generale preposto.
Luotto, Enrico. "Pianificazione ecologica e disegno della città: Ravenna e lo studio della componente acustica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21188/.
Повний текст джерелаMayer, Agnes Zsofia. "Indian Migration in European Cities: Comparative experiences how Gujarati immigrants are reshaping Leicester and Milan." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3425266.
Повний текст джерелаNel contesto globalizzato, gli spostamenti delle persone sono diventati più facili e il significato di località è diventato instabile e incerto. Nel corso degli ultimi quattro decenni il numero degli studi sul rapporto tra uomo e ambiente è aumentato. Tali studi hanno le finalità di comprendere le interazioni reciproche e multifunzionali tra persone e ambiente, e di riconoscere le sfide del cambiamento che l’ambiente produce sulle persone da un lato, e dall’altro del cambiamento prodotto dall’arrivo dei migranti, in particolare sull’ambiente urbano. L’obiettivo di questa ricerca è quello di contribuire alla discussione sul ruolo del luogo nell'identità, e su come la migrazione influenza l’identità di luogo dei migranti. Indaga l’attaccamento all’ambiente di casa, l'interruzione della continuità dell’identità di luogo causata dalla migrazione, e la ricostruzione di ambiente familiare al fine di mantenere la continuità di identità dopo l'insediamento. Secondo queste tre fasi, i capitoli della presente ricerca cercano di rispondere alle seguenti domande : in che modo l’ambiente di casa induce un attaccamento nelle persone, come il cambiamento tra luoghi influenza la continuità dell’identità di luogo, e infine come la gente trasferita manifesta e mantiene il suo attaccamento verso l’ambiente di casa. È analizzato il caso degli indù gujarati migranti arrivati a Leicester e a Milano. Il confronto cross-urbano permette di esaminare: gli effetti dei rapporti post-coloniali e lo sviluppo delle comunità migranti; le dimensioni e la concentrazione sulla ricostruzione e sul mantenimento dell’identità di luogo. La ricerca empirica si basa su un lavoro di campo etnografico con interviste in profondità e osservazioni non partecipanti. Nello specifico, sono analizzate 62 interviste realizzate con indù gujarati immigrati e discendenti a Leicester e a Milano, 36 e 26 interviste rispettivamente, completate con 6 interviste raccolte da diversi archivi di ricerca. L'osservazione riguarda i luoghi pubblici urbani, con particolare attenzione all'ambiente materiale, alla vita sociale, e ai riti e cerimonie religiosi. Lo studio utilizza la teoria dell'identità come un quadro teorico per trasferire i principi dell’identità al concetto del luogo e forma la complessa entità del rapporto persona-ambiente. Organizza luogo, persona e processo del rapporto persona-ambiente in un modello a quattro componenti, applicanto all'esplorazione empirica dei temi di ricerca. I risultati empirici richiamano l'attenzione sul ruolo eccezionale dell’ambiente di casa tra i luoghi con cui le persone entrano in contatto durante la loro vita. In primo luogo la ricerca rivela quali sono le funzioni particolari dell'ambiente con cui l'ambiente di casa suscita emozioni forti e positive negli immigrati gujarati. In secondo luogo, esaminando gli effetti emotivi della migrazione e del reinsediamento, l'investigazione rafforza i risultati di ricerche pregresse, dimostrando che l'immigrazione provoca una frattura mentale causata da un cambiamento di luogo. Ancora, la ricerca mostra una relazione tra da un lato la frattura sentimentale e dall'altro l’abilità dei migranti e qualità dei luoghi di invio e di ricezione. In terzo luogo, analizzando come gli immigrati gujarati e i loro discendenti conservano ed esprimono il loro attaccamento all’ambiente di casa a Leicester e a Milano, la ricerca mette in evidenza che gli immigrati tendono a mantenere la loro appartenenza quanto più possibile, e non ad assimilarsi nel nuovo ambiente urbano. Gli immigrati gujarati usano lo stesso tipo di pratiche per ricostruire l'ambiente familiare nelle due città, con risultati diversi a seconda delle competenze speciali, del loro profilo di lavoro e dei fattori ambientali particolari del luogo di insediamento. I risultati cross-urbani indicano inoltre che le relazioni postcoloniali tra il Paese di invio e il Paese ricevente dei migranti, fornendo un ambiente ricettivo nel luogo di destinazione ed una rete sociale estesa nell’ambito internazionale, guidano il percorso migratorio e influenzano favorevolmente lo sviluppo della comunità di immigrati. In tal modo le relazioni postcoloniali possono indirettamente facilitare la trasformazione del luogo urbano. I risultati empirici provenienti dalla ricerca mettono in evidenza che l'ambiente di casa fa parte dell'identità tramite il legame emotivo costruito con l'ambiente, sviluppando l'identità di luogo, e dimostrano che il bisogno di ritrovare il senso dell'ambiente di casa disturbata dalla migrazione spinge gli immigrati a ricreare l'ambiente di casa nel luogo urbano di insediamento. La ricerca contribuisce e fornisce nuove scoperte empiriche alla letteratura sull’identità di luogo e sul paesaggio urbano, etnico. Tuttavia, l'adesione cosciente alle tradizioni familiari, il mantenimento dell’appartenenza al gruppo sociale e l'uso prominente delle pratiche religiose suggeriscono che oltre ai fattori ambientali, la cultura dei migranti svolge un ruolo significativo nella continuità dell’identità di luogo. Lo studio richiama l'attenzione sulla necessità di ulteriori esami empirici sugli effetti dell’appartenenza culturale sull’identità di luogo e sulla necessità di costruire un quadro dell’identità di luogo più articolato, includente la cultura.
PLAZAS, SIERRA Andrés Mauricio. "Voces de pervivencia, el territorio de resguardo indígena en la Amazonia colombiana, apuesta colectiva para resistir a la violencia política: experiencia del Resguardo Indígena Panuré-Guaviare (1894-1998)." Universidade Federal do Pará, 2017. http://repositorio.ufpa.br/jspui/handle/2011/8736.
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CAPES - Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior
This work focuses on analyze the course of collective actions that allowed the constitution of indigenous territories in colombian Amazon, during a period of armed confrontation between 1984 and 1998. To delimitate the objective, it is based on the category of region to understand the process of definition of the department of Guaviare, and in the same scope the territory is detailed to identify the collective elaborations that led to the realization of the "Resguardo Indígena Panuré", a specific experience where historical reflections confluent. In this research the proposal is guided by the theoretical principles of the history of the present time, for this reason it will look for give relevance to the poorly documented collective activity of contemporary Amazonian indigenous communities, deepening the discussion about the effects of its articulation to the structure of the State as an organization, and in it, to follow up the neoliberal postulates of sustainable development for the region. Thus, is used the interpretation of oral sources, rescued in spaces of discussion of colombian indigenous organizations and in interviews, besides the interpretation of the effects of their territorial activities on the cartographic reproduction of the Amazon region.
El presente trabajo se enfoca en analizar el curso de las acciones colectivas que permitieron la constitución de los territorios de resguardo indígena en la amazonia colombiana, para un periodo de crisis de la confrontación armada, situado entre 1984 y1998. Para delimitar el objetivo, se sustenta la categoría región para comprender el proceso de definición del departamento del Guaviare, y en el mismo ámbito se detalla la de territorio para identificar las elaboraciones colectivas que llevaron a la concreción del Resguardo Indígena Panuré, experiencia específica donde aterrizan las reflexiones históricas. La propuesta investigativa se orienta por los principios teóricos de la historia del tiempo presente, por lo que se buscará dar relevancia a la actividad colectiva poco documentada de las comunidades indígenas amazónicas contemporáneas, profundizando en la discusión sobre los efectos de su articulación como organización a la estructura del Estado, y en él, al seguimiento de los postulados Neoliberales de desarrollo sostenible para la región. Así, se acude a la interpretación de fuentes orales, rescatadas en espacios de discusión de las organizaciones indígenas colombianas y en entrevistas, además de la interpretación de los efectos de sus actividades territoriales en la reproducción cartográfica de la región amazónica.
Borges, Leonardo Beraldo de Ornellas. "Corrup??o urban?stica: expans?o urbana, controle sobre o territ?rio e interfer?ncia sobre a cidadania." Pontif?cia Universidade Cat?lica de Campinas, 2018. http://tede.bibliotecadigital.puc-campinas.edu.br:8080/jspui/handle/tede/1094.
Повний текст джерелаMade available in DSpace on 2018-05-07T12:59:46Z (GMT). No. of bitstreams: 1 LEONARDO BERALDO DE ORNELLAS BORGES.pdf: 19548057 bytes, checksum: e8942746d634b7af9b01999e7c3cfb3b (MD5) Previous issue date: 2018-02-20
This paper seeks to assist in the understanding of urban planning processes in Brazilian cities. Therefore, it intends to investigate certain mechanisms which are inserted in planning systems designs and may increase the corrupts transactions in those environments. Through a literature review, seeks to outline elements which would contribute to this dynamic. By an attempt to contextualize forms of territorial control in Brazil, it seeks to understand how ties between state and private actors would operate in the cities. In addition, it discusses how the efficiency of instances of social participation in urban planning processes can be affected by land-use corruption. The work is structured through a case study, which analyzed the dynamics of a urban planning system in a city between 1985 and 2016. Through the survey of the urban legislation and the identification of the actors involved in the processes of urban expansion in the period, it was possible to establish how some elements found in the literature allowed grant of privileges in these processes.
Il presente lavoro cerca di aiutare nella comprensione dei processi di pianificazione e gestione nelle citt? brasiliane. In questo senso, cerca di investigare determinati meccanismi che, inseriti nei sistemi di pianificazione, possono potenzializare le transazioni corrotte in questi ambienti. Attraverso una revisione della letteratura sulla corruzione urbanistica, cerca di delineare quali elementi potrebbero contribuire a questa dinamica. Attraverso uno sforzo per contestualizzare le modalit? di controllo territoriale in Brasile, si cerca di capire come i legami tra attori statali e privati opererebbero nelle citt?. Inoltre, si discute di come l?efficienza delle istanze di partecipazione sociale nei processi di pianificazione e gestione territoriale possa essere influenzata dalla corruzione urbanistica. Per questo, il lavoro ? stato strutturato attraverso un caso di studio, che ha analizzato le dinamiche di un sistema di pianificazione e gestione in una citt? dall?interno dello stato di San Paolo nel periodo 1988-2016. Attraverso il rilevamento della legislazione urbana e l?identificazione degli attori coinvolti nei processi di espansione urbana nel periodo, ? stato possibile stabilire come alcuni elementi trovati in letteratura consentissero l?ottenimento di privilegi in questi processi.
O presente trabalho procura auxiliar na compreens?o de processos de planejamento e gest?o urban?sticos das cidades brasileiras. Neste sentido, procura investigar determinados mecanismos, que inseridos em desenhos de sistemas de planejamento, podem potencializar transa??es corruptas nestes ambientes. Busca, por meio de uma revis?o da literatura que trata da corrup??o urban?stica, delinear quais elementos contribuiriam para esta din?mica. Por meio de um esfor?o para contextualizar modos de controle do territ?rio no Brasil, procura entender de que forma la?os entre atores estatais e privados operariam nas cidades. Al?m disso, discute de que maneira a efici?ncia de inst?ncias de participa??o social nos processos de planejamento e gest?o pode ser afetada pela corrup??o urban?stica. Para isso, o trabalho foi estruturado por meio de um estudo de caso, que analisou a din?mica de um sistema de planejamento e gest?o em um munic?pio paulista durante o per?odo de 1985-2016. Atrav?s do levantamento da legisla??o urban?stica e da identifica??o dos atores participantes nos processos de expans?o urbana no per?odo, foi poss?vel estabelecer de que maneira alguns elementos encontrados na literatura, possibilitaram a obten??o de privil?gios nestes processos.
CASINI, Lorenzo. "L'equilibrio degli interessi nel governo del territorio." Doctoral thesis, 2004. http://hdl.handle.net/11573/495263.
Повний текст джерелаAlcalini, Andrea. "Il governo del territorio e lo spettro della mafia." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/2158/1121139.
Повний текст джерелаPANATO, MARCO. "Liberalizzazione delle attività economiche e governo del territorio: lo «statuto» urbanistico delle attività produttive." Doctoral thesis, 2014. http://hdl.handle.net/11562/726968.
Повний текст джерела"Liberalizzazione delle attività economiche e governo del territorio: lo «statuto» urbanistico delle attività produttive" (“Liberalisation of economic activities and the administration of the territory: the town planning "status" of the productive activities"): the starting point of this research is the reconstruction of the concept of town planning and its evolution under both the domestic and regional legislation; then, the analysis focuses on the statutes of productive activities. The attention is mainly devoted to their planning and forecasting in the territory, taking into account the (growing) deregulation forces, also emanating from the EU, and the consequences at the economic and social levels. It follows a first main issue, namely whether it is up to local governmental instruments to deal with (and, consequently, to promote) the economic development in the relevant territory; and, if so, where the cause and the consequence lie: that is, whether it is the land-use planning, as provided by the competent local administrations, to create the economic and productive system within a territory or, conversely, whether the relevant territorial system is affected by overarching economic boosts. This explains the deeper analysis of the process of the Single Desk for Productive Activities (‘Sportello Unico Attività Produttive ‘(SUAP)), with particular reference to the proceedings in the so-called town-planning variant, which allows the establishment, expansion and transfer of productive facilities in the relevant area. This is possible from its establishment by d.p.r. 447/1998 until the most recent and current reforms. The research then looks at the application of this instrument under regional laws and judicial interpretations. Also the issue of the so-called business town planning is considered, starting from its (problematic) classification within the framework of productive activities.