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Дисертації з теми "Gestione Integrata delle Zone Costiere (GIZC)"
Beltrano, Anna Maria. "Monitoraggio delle risorse alieutiche con l'ausilio di sistemi informativi geografici in una riserva naturale marina e sito natura 2000." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2008. http://hdl.handle.net/10077/2555.
Повний текст джерелаL’obiettivo di tale studio è stato quello di implementare un Sistema di Informazione Geografica (GIS) per il monitoraggio dell’attività di pesca e delle risorse alieutiche, considerando le marinerie delle Isole Egadi, a rappresentanza di alcune tipologie di base dell’attività di pesca artigianale e per i diversi vincoli ambientali che in quest’area insistono quali la Riserva Naturale Marina e i Siti Natura 2000, al fine di suggerire opportune strategie di protezione sia per le risorse pescabili che per l’ambiente. Quindi un sistema esperto a supporto delle decisioni, che consenta di visualizzare i complessi scenari nell’ambito della valutazione delle risorse alieutiche nella dimensione spazio-temporale (Spatial Decision Support System), orientato alla pianificazione territoriale per un uso sostenibile delle risorse naturali, sinergica e coordinata tra i vari enti territoriali preposti. Nel corso di tale studio è stato messo a punto un data-warehouse, orientato alla pianificazione territoriale contenente differenti tipologie di dati ambientali, un database relazionale (RDBMS) contenente i dati riguardanti la pesca e la flotta, e un GIS in grado di gestire, analizzare, integrare dati eterogenei, riferendoli alle rispettive posizioni geografiche, finalizzato nello specifico ai seguenti obiettivi: - Studio delle caratteristiche ambientali dell’area di interesse; - Caratterizzazione della struttura della flotta per ciascun porto; - Variabilità degli attrezzi utilizzati nel tempo e nello spazio in ciascun porto; - Indagine delle specie catturate, qualitativamente e quantitativamente; - Indagine dello sforzo di pesca e cattura per unità di sforzo (CPUE), nello spazio e nel tempo; - Analisi dei principali parametri chimico-fisici ambientali (temperatura, salinità, ossigeno, etc); - Rilevazione delle condizioni climatiche e meteo-marine; - Individuazione di specie e habitat di elevato valore ecologico; - Valutazioni ambientali e indicazioni gestionali. In particolare, è stata indagata l’area di studio, gli aspetti geologici, biologici, con particolare rilievo ad habitat e specie di interesse scientifico e/o ecologico, mediante ricerche bibliografiche e campagne sperimentali in mare. Sono state realizzate le indagini inerenti la pesca e la flotta mediante i seguenti metodi: metodo indiretto e metodo diretto. Il metodo indiretto ha compreso la raccolta dei dati settimanalmente mediante rilevazione allo sbarco, per un intero anno. Il metodo diretto ha compreso la realizzazione di campagne sperimentali opportunamente pianificate, utilizzando come campionatore diverse tipologie di imbarcazioni e attrezzi delle marinerie dell’area, per la raccolta diretta di dati, sempre nell’arco di un anno. Durante le pescate sperimentali si è fatto uso di strumentazione GPS (Global Positioning System) per registrare le coordinate geografiche del punto iniziale, medio e finale dell’attrezzo in pesca. La profondità, a cui sono state effettuate le pescate, è stata registrata mediante ecoscandaglio. I dati oceanografici sono stati prelevati in situ, mediante sonde multiparametriche. Sono state rilevate informazioni riguardo le condizioni climatiche e meteo-marine. E’ stato realizzato un GIS facendo uso del software ArcGIS 9.1 della ESRI. Per la definizione dei temi e per uniformare le informazioni raccolte e catalogate nel datawarehouse, questo è stato strutturato in accordo ad un Thesaurus di Riferimento per Applicazioni ambientali (Environmental Applications Reference Thesaurus, EARTh). I dati riguardanti la pesca e la flotta sono stati elaborati e organizzati in un Database relazionale (RDBMS), che ha permesso la gestione dell’informazione geografica assicurando caratteristiche quali efficienza nelle prestazioni, controllo degli accessi, controllo delle ridondanze, conferendo una formidabile elasticità alla struttura e quindi di analisi spaziale, permettendo così di analizzare i diversi aspetti dei fenomeni. Questo è stato arricchito con collegamenti (hyperlink) a documenti utili (leggi, direttive, vincoli territoriali), immagini (foto di barche, coste, specie, attrezzi), pagine web. Infine, il sistema è stato organizzato in modo che, effettuando differenti interrogazioni ed operazioni quali analisi di dati spaziali (interpolazioni, operazioni di overlay, raster calculator), analisi degli attributi (query o funzioni di ricerca, SQL, summarize, statistics) e analisi integrata (spaziali e attributi), ha permesso di ottenere differenti informazioni nella dimensione spazio-temporale. In conclusione, il sistema è stato predisposto per analizzare e visualizzare i complessi scenari esistenti nell’ambito della valutazione delle risorse alieutiche nella dimensione spazio-temporale (monitoraggio), considerando le caratteristiche ambientali e le diverse problematiche dell’area, in modo da prevedere i possibili scenari futuri (forecasting) creando una modellizzazione della realtà, al fine di: fornire indicazioni nel pianificare una gestione ottimale delle risorse, razionale, integrata e sostenibile, quindi fornire spazialmente una scelta di soluzioni al decisore (Spatial Decision Support System) per la conservazione degli stock ma anche per preservare gli ecosistemi marini; avviare in caso di un’area sottoposta a più vincoli (Riserva Marina, Sito Natura 2000, IBA) una pianificazione concertata e sinergica tra i diversi livelli istituzionali preposti (governance multilivello e interscalare) ed evitare quindi una pianificazione conflittuale o ridondante. Il sistema realizzato potrebbe vedere applicazione nell’ambito delle seguenti pianificazioni: per la realizzazione dei piani di gestione pesca regionali, inerenti il Programma Operativo Pesca - FEP nazionale (Fondo Europeo per la Pesca); per l’elaborazione dei piani di gestione dei Siti Natura 2000; per la predisposizione delle varie fasi della Valutazione Ambientale Strategica (VAS); per la predisposizione di piani territoriali di Gestione Integrata della Fascia Costiera GIZC; nell’istituzione di Aree Marine Protette o Riserve Naturali Marine, Parchi, ed in particolare risulterebbe utile nella pianificazione della zonazione, soprattutto quando in tali aree è presente come forte componente l’attività di pesca, ricoprendo un elevato valore in termini di occupazione, commercio, attività ricreative e quindi di benessere economico.
The objective of this study was to implement a Geographic Information System (GIS) for the monitoring of fishing activities and alieutic resources in the Egadi Islands, as being representative of a few fundamental kinds of small-scale fishing and for various existing environmental restrictions such as the Marine Reserve and Natura 2000 sites. The purpose was to suggest appropriate conservation strategies for both alieutic resources and the environment. In other words, an expert system to decision support, making it possible to visualize complex scenarios in the assessment of alieutic resources in a space-time dimension (Spatial Decision Support System), geared towards spatial planning -for a sustainable use of natural resources- in synergy and coordination among the various authorities in charge. In the study a data-warehouse was set up, geared towards spatial planning and containing various categories of environmental data, a relational database (RDBMS) containing data on fishing and fleets, and a GIS capable of processing, analyzing and integrating heterogeneous data in reference to their respective geographical locations, with the following specific objectives: - Study of the environmental characteristics of the area of focus; - Characterization of the structure of the fleet for each port; - Investigating fishing gear changes in time and space in each port; - Quantitative and qualitative investigation of the species caught; - Analysis of fishing effort and catch per unit effort (CPUE), in time and space; - Analysis of the main environmental -physical and chemical- parameters (temperature, salinity, oxygen, etc.); - Survey of climatic and sea weather conditions; - Identification of species and habitats of high ecological value; - Environmental assessment and management guidelines. In particular, the investigation was carried out on the area of focus, its geological and biological aspects, with special attention to habitats and species of scientific/ecological interest, through bibliographic research and experimental sampling at sea. The investigation on fishing and fleets has been carried out with the following methods: indirect method and direct method. The indirect method has involved weekly collection of data from interviews at landing, over a whole year. The direct method has involved carefully planned sampling trips, using various types of boats and gear of the local fisheries for direct collection of data, also over a whole year. In the sampling process, a GPS (Global Positioning System) was used to record the initial, middle and final geographical coordinates of the fishing gear. Depths of experimental fishing were recorded with an echo sounder. Oceanographical data were obtained on site, with the use of multiparametric probes. Information has been recorded on climatic and sea weather conditions. The GIS was set up using ArcGIS 9.1 software by ESRI. For definitions of topics and to standardize the information collected and filed in the data-warehouse, this has been structured in accordance to the Environmental Applications Reference Thesaurus (EARTh). Data regarding fishing and fleets have been processed and organized in a relational database (RDBMS), which has made it possible to manage geographical information as well as assuring characteristics such as efficiency of performance, access control, redundancy control, thus giving the structure remarkable flexibility also in terms of spatial analysis and the possibility of looking at the various aspects of events. The database has also been enriched with hyperlinks to useful documents (laws, directives, planning restrictions), images (photos of boats, coastlines, species, gear), and web pages. Finally, the system has been organized so as to be able to obtain various kinds of information in a space-time dimension through operations and procedures such as spatial data analysis (interpolation, overlay, raster calculator), analysis of attributes (query or search functions, SQL, summarize, statistics) and integrated analysis (spatial data and attributes). In conclusion, the system has been set to analyze and visualize complex scenarios in the assessment of fishable resources in a space-time dimension (monitoring), taking into consideration the environmental characteristics and various critical factors of the area, so as to forecast possible scenarios and create models of reality with the purpose of: providing indications for optimal, rational, integrated and sustainable resource management, as well as a range of spatial options for decision-makers (Spatial Decision Support System) for the conservation of stock and marine ecosystems; in the case of areas subjected to multiple restrictions [Marine Reserve, Natura 2000 site, IBA (Important Bird Areas)], giving way to a concerted, synergic planning activity among the various authorities in charge (multi-level and inter-scalar governance) and thus avoiding any conflictual, redundant planning. Such system could be applied in the following planning situations: implementation of regional fishing management plans within the national Operational Programme – EFF (European Fisheries Fund); preparing of management plans for Natura 2000 sites; preparation of the various phases of Strategic Environmental Assessment (SEA); preparing of plans for the Integrated Coastal Zone Management (ICZM); institution of Marine Protected Areas or Marine Reserves, Parks, in particular, it would be useful to plan the zoning of this areas protected, especially when fishing activity is strong and of high value for occupation, trade, recreational activities and hence economic welfare.
XX Ciclo
1971
Mannino, Ilda <1974>. "La gestione integrata delle zone costiere (ICZM): politiche e strumenti a confronto." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2004. http://hdl.handle.net/10579/809.
Повний текст джерелаDalla, Via Marco <1976>. "GESTIONE INTEGRATA DELLE ZONE COSTIERE. UNA VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE IN ALTO ADRIATICO." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1597.
Повний текст джерелаFioravanti, Ilaria <1988>. "Strumenti e prospettive della gestione integrata delle zone costiere: la Cina e il caso di Shanghai." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2743.
Повний текст джерелаMURRU, Maria Grazia. "GESTIONE INTEGRATA DELLE ZONE COSTIERE Strategie e metodi per la definizione di nuovi “equilibri territoriali” nelle aree di costa." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2013. http://hdl.handle.net/11392/2388887.
Повний текст джерелаBRIANI, MASSIMO. "Dalle valutazioni di sostenibilità alla gestione integrata delle zone turistiche costiere del mediterraneo." Doctoral thesis, 2009. http://hdl.handle.net/2158/608445.
Повний текст джерелаMotta, Zanin Giulia. "Investigating experiential knowledge for Integrated Coastal Zone Management in the Mediterranean." Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/11589/188942.
Повний текст джерелаCoastal systems are subject to the complexity of socio-economic and environmental problems included in the general concept of “coastal risks”, intensified by the many negative impacts of climate change, and often also by incorrect engineering works and management practices. During the twentieth century, both population and activities in coastal areas have increased dramatically, producing widespread conversion of natural coastal landscapes, overexploitation of resources, and the worsening of coastal systems resilience. As a matter of fact, coastal areas are vulnerable systems and climate change, which is already negatively impacting coasts, exacerbates their vulnerability causing several consequences. The general impacts of climate change on coastal communities will be enormous, increasing the exposition to specific hazards such as flooding and coastal erosion with extreme climate events. Moreover, often coastal areas are facing critical situations due to inappropriate engineering works built to protect coastal areas from hazards such as flooding and coastal erosion, as well as lack of adequate forms of land use planning and environmental management. Another aspect increasing the complexity of these systems is the fact that they are prone to tensions and conflicts between different actors with contrasting interests in such territories. For this reason, there is the necessity to give articulated answers (technical, normative, economic, social, cultural, management) to deal with the complexity of coastal systems. It is widely recognized that the traditional coastal management policies, based on hard approaches, mainly focused on engineering works for coastal protection and used for many decades as the only way to manage coastal risks, are unsuccessful. Likewise, purely regulatory approaches to coastal planning, essentially based on constraints and prohibitions, have proved insufficient. The failure of these methods, devices and measures in dealing with coastal risks requires not only a deep understanding of the main physical phenomena to be addressed, but also acknowledgment about stakeholders’ and local communities’ knowledge, role, objectives, interdependencies and network of interactions. Therefore, to analyze and manage coastal risks in an effective way, there is the necessity to create a diverse, scientific and technical interdisciplinary knowledge base, including different experts with different backgrounds. This should be paralleled by an improvement of interfaces between knowledge creation and decision-making in which stakeholders and local society can interact and participate into the management processes. In this sense, the production of shared knowledge on phenomena, processes and related risks would help to define appropriate forms of management. In line with this, also in the light of climate change consequences, the international scientific as well as policy debate has developed on the design, and even more so, on the implementation of an approach to the use and management of coastal areas, which is appropriate to address the complexity of the problems in these areas. It is known as Integrated Coastal Zone Management (ICZM). It is the first, and as of today the only international legal instrument specifically addressing coastal zones management, which requires “appropriate involvement” of stakeholders, including the general public. In the last forty years, several are the events occurred and the international, European and national agreements signed for the spreading of ICZM. In this sense, the Mediterranean Countries have begun to collaborate and take measures to better manage the coastal areas of the Mediterranean Basin. However, the fragmented mosaic of legal and regulatory regimes, land rights, institutional structures and administrative cultures has created a legal institutional gap in Mediterranean coastline management, reflect delays in the ratification of the Protocol on Integrated Coastal Zone Management in the Mediterranean. Thus, this thesis tried to understand, with reference to two selected Mediterranean case studies, in Italy and in Greece, some reasons behind the difficulties of implementing Integrated Coastal Zone Management. Each case study was investigated using different approaches according to the different contexts, with the common aim of understanding to what extent and how the risks affecting coastal areas were perceived by the different stakeholders and the public at large. In both case studies such direct investigation was related to the specific features of the contexts, as it emerged from the analysis of statistics and official documents (legislation, plans...). The case study of Margherita di Savoia (Puglia Region, Italy) is characterized by risk of erosion and flooding among the most impacted in Italy due for its particular urban conformation and the close relationship with the sea-related economy. An overview of the main coastal pressures, hazards and climate change impacts in Italy, as well as the complex and fragmented multi-level governance for coastal areas, is the background knowledge for the analysis through direct inquiry of experiential knowledge in Margherita di Savoia. This was carried out using two different, and to some extent complementary methods: the questionnaires and the Scenario workshop. The Greek case study focuses on Pagasitikos Gulf, a semi-enclosed gulf characterized by the presence of several uses along the coast and in the sea in addition to urbanization, which led to anthropogenic pressures worsening especially the sea water quality. After an overview of the main coastal pressures, hazards and climate change impacts in Greece, as well as the legal-Institutional framework, the coastal risks in the Pagasitikos Gulf has been investigated through a field analysis of the experiential knowledge based on an iterative process which combines semi-structured interviews and “fuzzy” cognitive maps. The analysis highlights a general lack of awareness of the complexity of the problems and related risks despite their evidence. This limit can be overcome through the involvement of different actors and through a continuous interaction between them to build and increase shared knowledge. However, it should be aware of the intrinsic limits of the so-called ‘participatory approaches’ for an effective analysis of experiential knowledge and even more for the use of experiential knowledge in the integrated management of coastal areas. The knowledge that emerges from this involvement cannot be taken for granted because stakeholders may not be naïve and neutral. Moreover, the involvement of stakeholders and local society in planning processes takes longer and therefore this work could only offer some insights.
CAIANIELLO, LUCA. "Il diritto delle coste." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11573/1196764.
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