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Статті в журналах з теми "Formazione online"

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Storai, Francesca, and Valentina Pedani. "Uno studio sul gradimento del feedback in due corsi universitari online." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2021): 296–308. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12487.

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Анотація:
In questo studio che prende in esame gli insegnamenti online Pianificazione e Valutazione della didattica e Attività sperimentali per la prima infanzia dell'Università Telematica degli Studi IUL, si sono analizzate le schede di valutazione compilate dai corsisti al termine del percorso di formazione nel corso di quattro anni accademici (2017/2018, 2018/2019, 2019/2020, 2020/2021) al fine di osservare il gradimento di un approccio didattico fortemente orientato verso un processo di feedback molto strutturato. Si sono analizzati i giudizi dei corsisti su aspetti inerenti a: l'appropriatezza degli strumenti di comunicazione di gruppo e di telecomunicazione previsti dalla piattaforma di formazione, i mezzi e i linguaggi multimediali predisposti dai docenti e dalla tutor, la capacità dei docenti di motivare interesse verso la disciplina. Il principale risultato a cui si è giunti è che la soddisfazione generale degli studenti sia preponderante soprattutto in presenza di elementi quali: la facilitazione del confronto con i pari (feedback interno); la restituzione continua dei docenti e la mediazione della tutor disciplinare (feedback esterni).
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Santerini, Milena. "Estremismo giovanile: modelli di integrazione e formazione." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 1 (October 2021): 40–53. http://dx.doi.org/10.3280/erp1-special-2021oa12466.

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Анотація:
Il fenomeno dei giovani che scelgono progetti estremisti esige una riflessione che consideri i fattori educativi accanto a quelli di tipo economico e socio-politico. Nell'articolo si descriveranno le forme dell'estremismo giovanile (di stampo islamista, suprematismo bianco e ideologie di sinistra) e i diversi approcci usati dalla propaganda a loro diretta. Si tratta di veri e propri modelli formativi, online e offline, che tendono a ricostruire la visione del mondo dei giovani "radicalizzati". La risposta a un fenomeno così complesso va trovata in un'educazione alla cittadinanza inclusiva e in un'educazione interculturale critica.
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Olivetti, Elena, Camilla Bongiovanni, Laura Staccini, Daniele Cavadini, Laura Mandelli, and Stefano Porcelli. "Passaggio alla psicoterapia online durante la pandemia da Coronavirus (Covid-19): precedente esperienza, familiarità con la tecnologia e conoscenze teoriche sulla psicoterapia online da parte del terapeuta. Il caso del Centro Medico Santagostino." QUADERNI DI PSICOTERAPIA COGNITIVA, no. 49 (January 2022): 21–34. http://dx.doi.org/10.3280/qpc49-2021oa13211.

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Durante la pandemia da Coronavirus (Covid-19), l'uso della psicoterapia online (PO) è stato ampiamente rivalutato. In situazioni in cui il passaggio alla PO siano caratterizzati da necessità e urgenza, la preparazione tecnica e teorica del terapeuta può essere cruciale. Nel presente studio abbiamo pertanto indagato il ruolo di tale preparazione sul passaggio alla PO durante l'emergenza Covid-19, nel contesto di un servizio privato di psicoterapia (Santagostino). Un questionario costruito ad hoc è stato utilizzato per rilevare l'esperienza pregressa di PO di 86 terapeuti, il grado riferito di familiarità con i sistemi di videocomunicazione, di conoscenza teorica e scientifica della PO, e la percentuale di pazienti in cura passati in PO. Sono state inoltre raccolte informazioni riguardo all'orientamento terapeutico e al grado personale di scetticismo nei confronti della PO prima della pandemia. Su 158 terapeuti contattati, 86 hanno completato il questionario. L'esperienza pregressa del terapeuta in PO si è dimostrata la variabile più predittiva per il passaggio dei pazienti alla PO. Accanto a essa la familiarità tecnica dei terapeuti, associata a un basso scetticismo. I risultati dello studio suggeriscono che una precedente esperienza, e dunque formazione, all'uso della PO, potrebbe favorire sia il suo utilizzo da parte del terapeuta, che l'adesione dei pazienti alla PO stessa. Una adeguata formazione tecnica e teorica potrebbe incrementare il senso di padronanza e fiducia (vs. scetticismo) nella PO.
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Vinci, Viviana. "Peer review, feedback e nuovi modelli di valutazione partecipata nell'higher education: una sperimentazione presso l'Università Mediterranea di Reggio C." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2021): 250–64. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12477.

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Fra le strategie utilizzate per promuovere forme di valutazione partecipata e learner-centred capaci di promuovere la literacy valutativa degli studenti annoveriamo il feedback e la valutazione fra pari. Alla luce di questo framework, sono state sperimentate strategie di peer review in un insegnamento del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria. I risultati mostrano l'efficacia delle attività di revisione dei compiti autentici fra pari nello sviluppo delle competenze progettuali e valutative degli studenti, con un miglioramento delle loro performance e dei loro prodotti. I risultati hanno mostrato, inoltre, il supporto del processo di peer review nell'esplicitazione del sapere implicito degli studenti. La ricerca ha mostrato anche l'importanza dell'adattamento dei corsi universitari in modalità remota attraverso una pianificazione dell'ambiente di apprendimento e l'utilizzo di tecnologie/risorse online e il ruolo della documentazione nella formazione delle competenze progettuali, valutative e riflessive degli studenti universitari.
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Oscar Proietti and Antonella Zuccaro. "ITS e Laboratori 4.0: Il trasferimento di Labomec in remoto." IUL Research 1, no. 1 (July 24, 2020): 160–66. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v1i1.51.

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In questo articolo viene descritta l’esperienza di virtualizzazione di un’Isola 4.0, un centro di lavoro fondato sulle tecnologie abilitanti 4.0, connesse fra di loro attraverso un protocollo di comunicazione digitale presente nel laboratorio Labomec dell’ITS Umbria. In questo contesto gli studenti hanno potuto apprendere online attraverso attività laboratoriali, cuore e carattere originale della formazione negli ITS, sperimentando la risoluzione di problemi anche attraverso attività di gruppo con docenti di azienda.
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Davini, Francesca, and Marco Saettoni. "SARS COVID-19, quarantena e psicoterapie online. Alcune considerazioni sugli aspetti etici e gli stati interni del terapeuta." PSICOBIETTIVO, no. 3 (December 2021): 21–37. http://dx.doi.org/10.3280/psob2021-003002.

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Анотація:
La quarantena imposta come norma di contenimento della pro¬pagazione epidemica del virus SARS COVID-19 ha dato impulso alla diffusione di un fenomeno iniziato e discusso da molti anni, ovvero il trasferimento del setting terapeutico tradizionale, in presenza nello studio dello psicoterapeuta, alla cosiddetta psicoterapia online. Ciò pone problemi di natura etica, questioni di natura pragmatica, logistica e organizzativa, necessità di specifica formazione e quindi di approfondimenti ulteriori su efficacia e strategie utilizzabili. Questo lavoro si propone di illustrare alcuni dati significativi sulle questioni citate e sollevare ulteriori quesiti di stimolo alla ricerca e alla comprensione delle tecniche psicoterapeutiche online.
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Di Barbora, Eugenia, Lucia Bragatto, Lucia Locuoco, Daniela Paci, and Maura Tavano. "Primary Education Teacher Training: an exploratory study from the lockdown towards the post Covid period." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no. 3 (December 31, 2021): 150–64. http://dx.doi.org/10.36253/form-10247.

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This exploratory study, conducted during the first Covid-19 lockdown, formed part of the practical module of the Teacher Training in Primary Education course at the University of Udine, and was carried out on a sample of trainees enrolled on the course. The research had the following objectives: to understand the effects of the Covid-19 lockdown on trainees and to reflect on the impact on planning of teaching in a traditional classroom environment or in VLE, Virtual Learning Environment. In order to improve the practical components of the course, observations focused on organizational, methodological and pedagogical aspects. The data, gathered in an online questionnaire, provided a comparison of teacher training delivered in person in the pre-Covid period and in later training online. The data also provided information on the strengths and weaknesses of classroom and distance learning, on the use of technology and on the professional development of teachers in the future. The study found a multitude of issues that will need to be further explored in the post Covid period, including rethinking models and approaches in initial teacher training. Tirocinio di Scienze della Formazione Primaria: uno studio esplorativo nel primo lockdown per Covid. Il presente studio esplorativo è stato promosso, durante il primo lockdown per Covid-19, all’interno del Tirocinio del Corso di Studi in Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Udine su un campione di studenti iscritti al tirocinio. La ricerca esplorativa ha avuto come obiettivi: comprendere le ricadute nei tirocinanti conseguenti allo stato di emergenza e riflettere sulla didattica in presenza e a distanza sui piani organizzativo, metodologico e pedagogico per potenziare l’offerta formativa del tirocinio. I dati, desunti da un questionario online, hanno permesso un confronto sul tirocinio in presenza nel periodo pre-Covid e successivamente svolto in DaD. I dati hanno fornito anche risultati su punti di forza e criticità della didattica in presenza e a distanza, sull’uso delle tecnologie e sulla professionalità docente futura. Lo studio ha inoltre rilevato una molteplicità di aspetti che andranno ulteriormente approfonditi per il periodo post Covid-19, tra cui il ripensamento di modelli ed approcci nella formazione iniziale degli insegnanti.
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Santalucia, Diego. "IN PRINCIPIO ERA IL CAI. CENNI SULLA STORIA DELLE GLOTTOTECNOLOGIE." Italiano LinguaDue 14, no. 2 (January 17, 2023): 238–54. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/19660.

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L'articolo traccia le linee principali dello sviluppo delle glottotecnologie dalla loro nascita ai nostri giorni. Vengono sinteticamente illustrati quegli elementi che dal CAI (Computer Assisted Instruction) hanno portato al CALL (Computer Assisted Language Learning), anche attraverso l'evoluzione delle piattaforme didattiche, o VLE (Virtual Learning Environment), che hanno saputo interpretare la flessibilità che l'e-learning ha introdotto nella formazione linguistica. Sono, inoltre, trattati alcuni aspetti del MALL (Mobile Assisted Language Learning) e di alcune app che negli ultimi anni hanno rappresentato una novità nella formazione linguistica online, insieme ad alcune pagine di un ambiente social come YouTube che interpretano aspetti ulteriori del social learning. In the beginning, was the CAI. Outline of the history of glottotechnology The article traces the main lines of the development of glottotechnologies from their birth to the present day. The technical evolution that from CAI (Computer Assisted Instruction) has led to CALL (Computer Assisted Language Learning) is also treated, in addition to the developments of those VLEs (Virtual Learning Environment) which have better interpreted the flexibility that e-learning introduced in language teaching and learning. Some aspects of MALL (Mobile Assisted Language Learning) are illustrated as well as some apps that in recent years have represented a novelty in online language training, together with some pages of a social network such as YouTube that interpret further aspects of social learning.
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Pasquarella, Maria L.T. "Telemedicine between definitions and communicative implications." Journal of AMD 25, no. 1 (May 2022): 23. http://dx.doi.org/10.36171/jamd22.25.1.4.

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La telemedicina nasce dall’incontro tra la medicina e le telecomunicazioni ed è parte della eHealth. Consiste nella “pratica della medicina senza l’usuale confronto fisico tra medico e paziente”. Nel 1997, l’OMS la definisce come “L’erogazione di servizi sanitari quando la distanza è un fattore critico, per cui è necessario usare, da parte degli operatori, le tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni”. Il Covid-19 ha velocizzato l’uso del virtuale sia in contesti privati che professionali. Ciò si è rivelato molto utile nella pratica medica, in particolare nel supporto psichico, dietologico, cronico, nonostante sia ancora discriminante per le categorie poco digitalizzate. Ne è derivato un fermento legislativo a partire dall’Unione Europea che ha emanato una Comunicazione n. 689/2008, per promuovere la telemedicina e in Italia l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha istituito un Tavolo tecnico per redigere Linee di indirizzo nazionali. (Ministero della Salute 2010). Anche in telemedicina la qualità della relazione gioca un ruolo fondamentale. La relazione con il paziente online, pur mantenendo aspetti in comune con la relazione in presenza, mostra tratti peculiari che richiedono una formazione ad hoc. Presso l’Azienda Sanitaria Melegnano-Martesana abbiamo realizzato un corso di formazione nel 2020 articolato in 8 incontri di 2 ore ciascuno con successive supervisioni. Le proposte utilizzano il corpo come dimensione di apprendimento. Verbale, non verbale, paraverbale e cura del setting vengono rivisitati al servizio del paziente e del professionista nella presa in carico del paziente e nel rispetto di se stessi. PAROLE CHIAVE telemedicina; telesalute; relazione; formazione; virtuale.
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Pillera, Giuseppe C. "Feedback docente e revisione tra pari su compiti di progettazione della ricerca: evidenze empiriche da un corso di Pedagogia sperimentale online." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2021): 309–26. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12406.

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La ricerca mira a identificare le tipologie di feedback che gli studenti reputano particolarmente utili per supportare percorsi di formazione universitaria online focalizzati sull'applicazione di conoscenze in compiti di progettazione, studiandone la relazione con alcune dimensioni cognitive dell'apprendimento. Lo studio, basato sull'analisi quantitativa di dati provenienti da un questionario somministrato a un gruppo di studenti e sulle valutazioni loro assegnate nelle diverse fasi del corso, verifica inoltre, all'interno di un disegno quasi-sperimentale, eventuali differenze tra chi ha lavorato in gruppo e chi individualmente e presenta gli esiti di un'analisi correlazionale tra l'utilità percepita delle varie tipologie di feedback indagate e il tasso di frequentazione delle lezioni.
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Pellizzer, Laura, Ottavia Trevisan, and Marina De Rossi. "Emergency teaching compared: collaboration and technology training for resilience development in teachers." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no. 3 (December 31, 2022): 81–97. http://dx.doi.org/10.36253/form-13590.

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The aim of the present study is to reflect on the experiences of emergency didactics, distance education (DAD) and digitally integrated education (DDI), of primary school teachers on a regional scale (Veneto), in terms of resilience display. Several teachers answered an online questionnaire at two points in time: at the time of DaD (spring 2020 – N=494) and when DDI became more widespread (winter 2021-2022 – N=620). The participants showed resilience when facing the Covid-19 crisis: the school system resisted, albeit mostly by implementing traditional teaching set-ups, especially through DaD. Two protective factors for resilience were explored: collaboration and technological training. Their impact as protective factors on the development of teachers’ resilience proved not decisive, although slight improvements are noted between the two survey datasets. Didattiche emergenziali a confronto: collaborazione e formazione tecnologica per lo sviluppo di resilienza negli insegnanti. L’obiettivo del presente studio è quello di offrire una rilettura sulle esperienze di didattica emergenziale, Didattica a Distanza (DAD) e Didattica Digitale Integrata (DDI), vissute da insegnanti di scuola primaria su scala regionale (Veneto) in chiave di manifestazione di capacità di resilienza. Svariati insegnanti hanno risposto ad un questionario online in due momenti: al tempo della DaD (primavera 2020 – N=494) e quando la DDI si è diffusa maggiormente (inverno 2021-2022 – N=620). I partecipanti hanno manifestato capacità di resilienza di fronte alla crisi Covid-19: il sistema scuola è resistito, seppur implementando assetti didattici di tipo tradizionale, specie in DaD. Si sono approfonditi due fattori protettivi per la resilienza: la collaborazione e la formazione tecnologica. Rispetto al loro impatto sullo sviluppo delle capacità di resilienza degli insegnanti, sebbene si notino deboli miglioramenti tra le due rilevazioni, i dati mostrano che essi non possono essere considerati fattori protettivi particolarmente determinanti.
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Solidoro, Adriano, Francesco Aleotti, Gianluigi Viscusi, Christopher L. Tucci, and Davide Diamantini. "Mechanisms to Engage an Online Community in Crowdsourcing: Insights from an Idea Contest in Training." puntOorg International Journal 6, no. 2 (May 24, 2021): 196–212. http://dx.doi.org/10.19245/25.05.pij.6.2.7.

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Knowledge sharing is particularly important for co-creating, discussing, or acquiring innovative ideas. Crowdsourcing, as an enabler of open innovation, has raised the question about the kind of organising forms and/or managerial interventions it may require or underpin. However, there is little consensus in management studies on how to best design a crowdsourcing initiative (contest) with regard to the mechanisms to engage an online community. In this paper, starting from an exploratory case study on the project “Stati Generali della Formazione e del Lavoro” (General Assembly on Training and Work)—a crowdsourcing experience designed for a large community of professional trainers, planned and managed by University of Milano-Bicocca and AIF Academy (Associazione Italiana Formatori), a broad representative association of Italian trainers—we study the factors influencing the decision of the participants (a.k.a., solvers) to become involved (and to what extent) in a contest. The study could contribute to the debate on crowdsourcing by both underlining important governance factors involved and providing empirical evidence of the link between management strategies and crowdsourcing success.
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Conte, Elisabetta, Maria Carollo, Federica Falco, Luca Magani, Giulia Milazzo, Giulia Nora Pappalardo, Luca Pino, Alessandra Roccasalva, and Elisa Spini. "La formazione gestaltica online. Considerazioni degli allievi didatti della Scuola di Specializzazione in psicoterapia dell'Istituto di Gestalt HCC Italy." QUADERNI DI GESTALT, no. 2 (December 2020): 55–66. http://dx.doi.org/10.3280/gest2020-002005.

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Maugeri, Giuseppe, and Graziano Serragiotto. "Nuove modalità di organizzazione della post valutazione nella formazione online dei docenti di italiano come L1, L2 e LS." Incontri. Rivista europea di studi italiani 31, no. 2 (January 31, 2017): 66. http://dx.doi.org/10.18352/incontri.10172.

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Pacetti, Elena, and Alessandro Soriani. "Pratiche mediali, social media e influencers nella formazione e nell’espressione identitaria dei bambini: una ricerca esplorativa." Media Education 12, no. 2 (November 29, 2021): 35–46. http://dx.doi.org/10.36253/me-11406.

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With the spread of social media, we witnessed the multiplication of web’s figures such as influencers and content creators. The pupils in the last years of primary schools (9-11 years old), engaged in a complex task of defining their own identity, are strongly exposed to entertainment contents conveyed by social networks and online video platforms. The present exploratory study, which involved 173 students from a primary school in Emilia-Romagna Region (Italy), aims to investigate the role of social media and influencers in the formation and expression of the identities of children, highlighting a universe little known and only superficially explored by teachers and adults with educational roles. The contribution has the twofold objective of: investigating children’s practices related to social networks (in particular those based on video content such as YouTube, Twitch, TikTok, Instagram and Snapchat) to offer an overview of the situation in an age group increasingly targeted by these social networks; making a reflection on how much the figures of content creators and influencers play a role in the identity formation of children in 4th and 5th year of primary school. The results lead to new research questions and educational path to make teachers and parents more aware of this issue.
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Niccolucci, Franco. "ARIADNEplus: l’avventura continua." DigItalia 15, no. 2 (December 2020): 88–95. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00016.

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L’articolo descrive il progetto europeo ARIADNEplus, continuazione del precedente progetto ARIADNE. Questo nuovo progetto ha, come il precedente, l’obiettivo di superare la frammentazione degli archivi digitali di dati archeologici europei disponibili online attraverso la creazione di un catalogo. Rispetto al precedente progetto, ARIADNEplus ne estende significativamente la copertura geografica, tematica e temporale. I dati sono forniti da autorevoli istituzioni nazionali che ne garantiscono la qualità. Il catalogo permette di effettuare ricerche sui metadati, che sono conformi a standard internazionali, con vari criteri, e quindi di accedere ai dati direttamente presso l’archivio del proprietario dei dati stessi. Questi possono poi essere ulteriormente rielaborati con vari strumenti software forniti nel sistema. Tutti gli strumenti informatici utilizzati si avvalgono delle tecnologie più recenti. Una parte importante delle risorse del progetto è dedicata alla formazione degli utenti sia all’uso del sistema ARIADNEplus sia, in generale, all’applicazione in campo archeologico delle politiche e delle strategie europee riguardo alla open science.
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Di Nunzio, Daniele, Marcello Pedaci, Fabrizio Pirro, and Emanuele Toscano. "La didattica a distanza durante la pandemia di covid-19: il lavoro dei docenti e la diversità dei contesti scolastici." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 1 (June 2021): 98–106. http://dx.doi.org/10.3280/es2021-001008.

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L'articolo presenta i risultati di un'indagine rivolta ai docenti delle scuole dell'infanzia, prima-ria e secondaria, in merito alla didattica a distanza attuata durante la fase emergenziale della pandemia di Covid-19. L'Indagine è stata condotta su tutto il territorio nazionale, con questio-nario online, tecnica Cawi, dal 3 aprile al 7 maggio 2020, con 1197 questionari validi. L'analisi approfondisce il ruolo dei contesti scolastici nel determinare gli impatti sia sulle con-dizioni di lavoro dei docenti che sulle disuguaglianze di accesso al diritto di istruzione da parte degli studenti. In particolare, sono considerati i seguenti fattori intervenienti: il ruolo delle possibilità di partecipazione dei docenti, la formazione ricevuta e la disponibilità di strumenti tecnologici. L'indagine è stata promossa dalla Flc-Cgil (Federazione Lavoratori della Conoscenza) e con-dotta in collaborazione con Fondazione Giuseppe Di Vittorio, Università di Teramo e Labora-torio LO-Lavoro e Organizzazioni del Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche dell'Università degli Studi di Roma «La Sapienza».
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Tammaro, Rosanna, Deborah Gragnaniello, and Roberta Scarano. "From the physical learning spaces to the virtual classroom: the role of the teacher in the digitization era." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no. 1 (April 30, 2022): 340–48. http://dx.doi.org/10.36253/form-12635.

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In educational contexts, a careful space planning where the training process takes place is indispensable because it promotes changes and innovation and inclusion processes. With the distance learning the design of educational contexts is even more important: online learning environments have peculiar characteristics and, therefore, a simple transposition of traditional practices into virtual environments is not possible. Teaching professionalism and initial and in service training on digital competence and on the inclusion of pupils in virtual educational spaces are fundamental. Therefore, in this article we reflect on the characteristics of the physical and virtual educational spaces and on the role of the teacher in the new educational scenarios. Dagli spazi educativi fisici all’aula virtuale: il ruolo del docente nell’era della digitalizzazione. Nei contesti educativi, è indispensabile un’attenta progettazione dello spazio in cui si realizza il processo di insegnamento-apprendimento perché esso promuove cambiamenti e processi di innovazione e inclusione. Con la didattica a distanza, la progettazione dei contesti educativi è ancora più importante: gli ambienti di apprendimento online presentano caratteristiche peculiari e, pertanto, non è possibile una semplice trasposizione delle pratiche tradizionali negli ambienti virtuali. La professionalità docente e la formazione, iniziale e continua, sulle competenze digitali e sull’inclusione dei discenti negli spazi educativi virtuali sono fondamentali. Pertanto, in questo articolo riflettiamo sulle caratteristiche degli spazi educativi fisici e virtuali e sul ruolo del docente nei nuovi scenari educativi.
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La Rocca, Concetta. "Triangolo del feedback per una valutazione trasparente e condivisa in ambienti digitali. Descrizione di una esperienza." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2021): 235–49. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12445.

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Questo lavoro presenta i processi di feedback dialogico e circolare avviati nell'A.A. 2020/21, in un contesto didattico e valutativo trasparente e condiviso, nell'ambito dei due laboratori online, a cui hanno partecipato in totale 41 studenti, che sono parte del corso magistrale Comunicazione di Rete, tenuto dall'autrice, nel Dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università Roma Tre. Il corso è stato erogato in ambienti digitali e, per facilitare la comunicazione tra studenti e docente, è emersa la necessità di attivare feedback ulteriori rispetto a quelli sulla corretta esecuzione dei compiti.  In particolare, anche attraverso l'uso di Open Badge, si è voluto rendere esplicite quelle forme di feedback che di norma restano tacite e che riguardano gli aspetti socio-affettivi e organizzativi (Yang & Carless, 2013). I dati, raccolti con strumenti quali-quantitativi, hanno mostrato che attraverso l'erogazione di varie forme di feedback, dialogico e circolare, si può costruire un contesto di insegnamento/apprendimento in cui la docente e gli studenti possano ricevere informazioni per la revisione della didattica e dello studio e partecipare attivamente al progetto educativo.
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La Rocca, Concetta, Massimo Margottini, Rosa Capobianco, Gabriella Tassone, and Edoardo Casale. "The use of digital technologies for the construction of remote educational contexts in the nursery and in the kindergarten. An exploratory survey." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no. 3 (December 31, 2021): 200–214. http://dx.doi.org/10.36253/form-10250.

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This work reports the results of an exploratory survey conducted among educators and teachers of the educational sector 0-6 in the Municipality of Rome. Due to the lockdown caused by the spread of Covid 19, also in Rome, as in most part of the world, nursery and kindergarten operators have been forced to organize distance didactic, using digital tecnology, to maintain the relationship with children and their families. In order to understand the ways in which they organized distance learning and their opinions on the matter, an online questionnaire was created and submitted. Interesting findings emerged: all the respondents (n=318) put a lot of effort into the design of distance learning approaches even if almost all (except 5) declared that they had no training in the use of digital technologies for educational purposes and never had them previously adopted. L’uso delle tecnologie digitali per la costruzione di contesti educativi a distanza nel Nido e nella Scuola dell’Infanzia. Una indagine esplorativa. Questo lavoro riporta gli esiti di un’indagine esplorativa condotta tra gli educatori e i docenti del settore educativo 0-6 del Comune di Roma. A causa della chiusura determinata dalla diffusione del Covid 19, anche a Roma, come nel resto del mondo, le operatrici dei nidi e delle scuole d’infanzia hanno organizzato interventi educativi a distanza, utilizzando le tecnologie digitali, per mantenere la relazione con i bambini e le loro famiglie. Per conoscere le modalità, le tecnologie adottate e le loro opinioni in merito, è stato costruito un questionario distribuito online. Sono emerse questioni interessanti: tutte le rispondenti (n=318) hanno posto molto impegno nella progettazione di interventi didattici a distanza anche se la quasi totalità (eccetto 5) ha dichiarato di non avere alcuna formazione nell’uso delle tecnologie digitali a scopo educativo e di non averle mai adottate in precedenza.
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Nosč, Flavio, and Silvia Anfilocchi. "La trasmissione della conoscenza e la funzione della scrittura." GRUPPI, no. 1 (September 2009): 61–68. http://dx.doi.org/10.3280/gru2009-001006.

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- After reflection upon the role of narcissism - of the pupil as well as of the teacher - as an obstacle to knowledge, we are now reflecting upon the function of writing and its relationship with the oral transmission of psychotherapeutic "knowledge", in that oral learning has always played an important role. It is observed that oral transmission is nurtured by a dialogic context made of emotional confirmation and disconfirmation and takes advantage of the richness of the context, while writing needs to build a sort of dialog with that which is absent. Furthermore, we are now living in a historical moment in which web communica- tion also exists, and although it is in written form, it may be that it has such peculiarities of simultaneity and such a broad dimension that it is closer to oral tradition, and online journals themselves undoubtedly play an important role. The group feels it needs to keep identity and possibility of change together, so as to create a strong theoretical basis, with elements of stability which can be passed on. This theoretical basis can be split up but should remain in contact with the transmission of experience. The group also feels that behind the apparent dichotomy between online writing and traditional writing there is the idea of a culture that is changing over time, and that through this change it is building a tradition in which the group can recognize itself. It is necessary to keep the space devoted to the COIRAG Journal, a space in which a more pondered and processed exchange can be fostered, where the understanding of-and not only the description of-events has its own room. What we need is a space that can collect the consolidated aspects and the strong theoretical core of our reality, and that can build the identity with which we present ourselves to the exterior. .Parole chiave: conoscenza, apprendimento, formazione, comunicazione orale, comunicazione scritta, rivista. .Key words: knowledge, learning, training, oral communication, written communication, magazine.
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Volpi, Irene. "Il Corpus Rhythmorum Musicum Opportunità e prospettive di una edizione critica digitale." Revista de Poética Medieval 33 (December 31, 2019): 99–120. http://dx.doi.org/10.37536/rpm.2019.33.0.69092.

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Il Corpus Rhythmorm Musicum (CRM) è un progetto ideato da Francesco Stella, che dà edizione critica dei rhytmhi – poesie latine medievali basate su un principio sillabico e accentuativo – che siano prodotti dal quarto al nono secolo e provvisti di almeno una melodia attestata nella tradizione manoscritta. A seguito della pubblicazione del primo volume e del CD-ROM (Firenze, SISMEL, Edizioni Del Galluzzo, 2007), contenenti canti di tradizione non liturgica, Luigi Tessarolo ha riprogrammato il database per il web nel 2011. Nel database, liberamente accessibile online (<http://www.corimu.unisi.it/>), per ogni rhythmus, oltre all’edizione digitale di poesie e musiche (curate da S. Barrett), è possibile visualizzare: tutti i manoscritti collazionati e le loro descrizioni; le trascrizioni di poesie e melodie nei diversi testimoni (insieme a quelle alfanumeriche e alle esecuzioni musicali dirette da G. Baroffio, curatore del reperimento delle trascrizioni moderne); le schede con il profilo storico, letterario ed ecdotico, quelle su versi e lingua. Da esse derivano le tavole linguistiche di C. Cenni, F. Sivo, P. Stoppacci e le statistiche lessicali, un repertorio delle forme ritmiche curato da E. D’Angelo e C. Pérez González e un menù di ricerca che permette di porre domande complesse al database. Si presentano in questa sede le possibilità d’analisi offerte dal CRM e si indaga sul ruolo svolto dall’elemento melodico nella formazione di questi componimenti. S’indicano, infine, alcuni studi sorti grazie al database, nonché i progetti in corso: l’edizione dei rhythmi computistici – su calendario, astronomia e metodo per calcolare la data della Pasqua – e gli inni ritmici.
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Cartello, Laura, Romina Guce, Manuela Canicattì, Daniele Pasquariello, and Rachele Gatti. "Ruolo dell’infermiere nella diffusione della cultura nella donazione d’organo: indagine su conoscenza ed opinione." Dissertation Nursing 2, no. 1 (January 30, 2023): 35–42. http://dx.doi.org/10.54103/dn/19438.

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Introduzione: La donazione degli organi è una decisione difficile, quanto importante. Nel lungo e complesso procedimento che porta alla donazione e quindi al trapianto d’organo gli infermieri giocano un ruolo fondamentale, per questo è importante comprendere quanto questi siano preparati al loro ruolo. Materiale e metodi: indagine quantitativa consistente nella somministrazione di un questionario mediante online rivolta a tutti gli infermieri di qualsiasi Unità Operativa con unico limite l'esperienza lavorativa di almeno un anno. Inoltre, veniva richiesto agli infermieri di specificare se fossero coordinatori di trapianto o se avevano ricevuto una formazione specifica in merito. Per i calcoli statistici è stato utilizzato il programma Excel 2010 di Microsoft®. Risultati: l’83% dei coordinatori è al corrente che la loro unità operativa ha come obiettivo la donazione d’organo e tra gli infermieri solo il 69% ne è a conoscenza. Tra chi ha seguito almeno una donazione, l’83% ha riscontrato difficoltà durante il processo, il maggior timore espresso è quello della burocrazia, a seguire il rapporto con i famigliari e il mantenimento del paziente. La maggioranza degli infermieri è favorevole al trapianto (93,3%). Solo il 17% ritiene di essere sufficientemente formato, tra questi la totalità dei coordinatori dei trapianti. Discussione: da questo studio emerge che per gli infermieri è ancora difficile conoscere e applicare le diverse fasi del percorso di donazione. Forse gli infermieri non hanno completa percezione del ruolo fondamentale che hanno nell’identificazione, nel mantenimento e nel rispetto dei principi etici e delle volontà del donatore.
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Lavinio, Cristina. "SCIENZE E LINGUAGGI TECNICO-SCIENTIFICI A SCUOLA." Italiano LinguaDue 14, no. 2 (January 17, 2023): 177–90. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/19656.

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Senza mai perdere di vista la scuola e quanto vi si può fare in un’educazione linguistica e scientifica trasversale, si riassumono le principali caratteristiche dei linguaggi tecnico-scientifici, a partire dalle terminologie e badando ai principali meccanismi di formazione dei termini, per passare poi ad aspetti sintattici e microtestuali. La natura composita e gli aspetti co-verbali di tali linguaggi e dei simboli cui ricorrono, la loro testualità eminentemente espositiva nei manuali scolastici, la necessità di insegnare a capire le informazioni ricavabili da immagini e grafici che la corredano, in testi la cui multimodalità si intensifica in rete, stanno al centro delle preoccupazioni di questo articolo, che non perde di vista neanche lo scopo primario dell’insegnamento di discipline scientifiche: quello di trasmettere un’idea della scienza e dei suoi metodi di ricerca attraversati dal dubbio e da quello spirito critico che manca a chi esige sempre risposte certe e dogmatiche. Science and technical-scientific languages at school The article looks what can be done in school in a transversal linguistic and scientific education. The main characteristics of technical-scientific languages are summarized, starting from the terminologies and paying attention to the main mechanisms of term formation and to syntactic and microtextual aspects. The composite nature and the co-verbal aspects of these languages (symbols, images and graphics), their eminently expository textuality in school textbooks and their multimodality (intensified online) are the focus of this article. Finally, the primary purpose of teaching scientific disciplines (an idea of science and its research methods crossed by doubt and critical spirit) is recalled in this article.
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fraticelli, E. "Questionnaire on Therapeutic Education in Diabetology. Interest and attitudes in the Italian diabetes community." Journal of AMD 25, no. 2 (July 2022): 130. http://dx.doi.org/10.36171/jamd22.25.2.8.

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Il GISED ha promosso una survey online (Google moduli) nell’estate 2021 allo scopo di fotografare lo stato dell’arte sull’Educazione Terapeutica (ET) nella comunità diabetologica, focalizzare i temi di interesse e approfondimento per la progettazione di corsi di formazione sull’ET e raccogliere indicazioni per migliorare le pagine web del GISED delle Società Scientifiche diabetologiche. Abbiamo rivolto 16 quesiti su diverse aree tematiche. I partecipanti sono stati 94, nel 92,6% medici, soprattutto donne e per circa la metà tra i 56 e i 65 anni. La maggior parte riconosce la promozione dell’empowerment del paziente come l’essenza della missione dell’ET. C’è una forte volontà a partecipare a corsi educativi. Minore è l’interesse a partecipare a campi scuola. Più della metà dei partecipanti ha mantenuto un’attività educativa anche durante il periodo di pandemia da Sars Cov-2 adottando diverse e nuove forme comunicative. La comunicazione rappresenta l’area da aggiornare e migliorare maggiormente tra le competenze educative mentre motivazione/engagement ed empowerment, quelle da approfondire. I giovani considerano più importanti l’accompagnamento del paziente nel percorso di cura e sono meno interessati alla promozione dell’Empowerment. Al di sotto dei 55 anni prevale l’interesse per la pratica. La competenza comunicativa è più richiesta sopra i 55 anni e predomina sopra i 65 anni. I minori di 45 anni vorrebbero approfondire temi di pratica e pianificazione dell’attività educativa. Nelle fasce di età maggiori c’è più coinvolgimento verso la motivazione, l’empowerment e la relazione/ascolto. Le donne prediligono temi relazionali e partecipativi, mente gli uomini sono interessati maggiormente a funzioni pragmatiche. Modesta prevalenza di interesse per gli uomini a migliorare la comunicazione. Pur con i limiti derivanti dal basso numero dei partecipanti, i risultati del questionario aprono a un’interessante lettura di genere e per età, e suggeriscono nuovi spunti di ricerca utili alla progettazione di azioni formative in ambito educativo. PAROLE CHIAVE: educazione terapeutica; diabetologia; attitudini; età; genere.
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Cuccaroni, Valerio. "Didattica pandemica. La digitalizzazione forzata della scuola italiana durante l'epidemia da Covid-19." PRISMA Economia - Società - Lavoro, no. 1 (August 2021): 59–76. http://dx.doi.org/10.3280/pri2020-001005.

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La pandemia da Covid-19 ha indotto le istituzioni scolastiche italiane a sostituire la didattica in presenza con una varietà di forme di apprendimento online. Per indicare queste forme di e-learning, il governo italiano ha fatto ricorso al termine Didattica a Distanza (DaD) creando un neologismo semantico che denuncia la mancanza di inquadramento storico-pedagogico e di un piano già predisposto, con la conseguente necessità di improvvisare. Come nel resto d'Europa, la maggior parte dei docenti ha insegnato online per la prima volta e ha trasposto a distanza le pratiche tipiche della presenza. Criticata dal movimento nazionale Priorità alla Scuola, con occupazioni di scuole e decine di manifestazioni in oltre 60 città ita-liane, alla fine del primo lockdown la DaD è stata subordinata dal Ministero dell'Istruzione alla necessità di garantire l'insegnamento in presenza, tranne che in situazioni di rinnovata emergenza sanitaria per le quali ogni scuola è stata chiama-ta a elaborare un Piano scolastico per la didattica digitale integrata. In assenza degli spazi necessari, del personale idoneo e dei trasporti sufficienti a garantire la didattica in presenza e in sicurezza, a causa dell'aumento autunnale dei contagi la DaD è tornata al 100% nelle scuole superiori da novembre 2020. In seguito alle denunce degli psichiatri sull'aumento dei ricoveri e del disagio psichico tra gli ado-lescenti, iniziate a gennaio 2021, a cui si sono aggiunti gli allarmi sull'aumento dell'abbandono scolastico, ad aprile 2021 la DaD è stata limitata al 50% in zona rossa e al 70% in zona gialla e arancione, dal nuovo Governo Draghi, dimostrando il fallimento dell'integrazione forzata della didattica digitale ma non rinunciando-vi. Stando ai dati forniti dall'osservatorio Eduscopio della Fondazione Agnelli, chi dovrebbe guidare il delicato percorso di integrazione della didattica digitale nelle pratiche educative abituali, ovvero le ventidue scuole fondatrici del movimento istituzionale delle Avanguardie Educative, promosso dall'Indire, raggiunge me-diamente ottimi risultati soltanto in ambito professionale e tecnico, mentre su 27 indirizzi che preparano all'università solo 13 figurano tra i primi posti della classifi-ca che misura i risultati dei diplomati all'esame di maturità e al primo anno di uni-versità. A fronte di questi scarsi risultati, occorre interrogarsi sullo stretto legame tra INDIRE e imprese private come le multinazionali dell'informatica e C2Group, azienda di riferimento in Italia nel settore, che fornisce ambienti digitali integrati alle scuole ed è sponsor della fiera Didacta, inserita dal MIUR tra gli eventi previsti dal piano pluriennale di formazione dei docenti.
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Mazza, Caterina, and Samuele Calzone. "Spazi di apprendimento virtuali e integrati: l’esperienza di alcune scuole italiane impegnate nei progetti ‘PON per la scuola’ nell’affrontare l’emergenza COVID-19." IUL Research 3, no. 6 (December 21, 2022): 46–61. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i6.307.

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Negli ultimi anni il dibattito sull’educazione si è arricchito di una nuova componente che prevede, come proposto da Loris Malaguzzi (I cento linguaggi dei bambini. L'approccio di Reggio Emilia all'educazione dell'infanzia, 2010), di considerare lo spazio come il “terzo educatore”, capace di sostenere l’apprendimento in una prospettiva di inclusione e di ascolto. È ormai riconosciuto il ruolo dello spazio nei processi di rinnovamento dei sistemi scolastici, così come promosso dalle ricerche dell’OCSE: l’ambiente fisico risulta determinante nello sviluppo del benessere degli studenti (Cuyvers, 2011), nella possibilità di accedere all’istruzione e infine nell’acquisizione di competenze chiave (Von Ahlefeld, 2009). A partire dal 2020, l’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del COVID-19 ha costretto le scuole di ogni ordine e grado a ripensare la didattica online e a rivedere, di conseguenza, l’ambiente scolastico. L’iniziale sospensione delle attività didattiche in presenza e la realizzazione, successivamente, di una didattica mista (presenza-online) ha alterato l’organizzazione degli spazi scolastici, accentuando in alcuni casi forme di diseguaglianza (relative, ad esempio, all’accesso ai device tecnologici) che hanno contribuito ad aumentare il divario e la povertà educativa nei territori (Save The Children, 2 marzo 2021). In tale prospettiva, il presente studio ha approfondito la risposta che le scuole secondarie di secondo grado, all’interno dell’opportunità offerta dal Programma Operativo Nazionale PON Per la Scuola 2014-2020, hanno sperimentato in termini di didattica a distanza, durante i mesi del primo lockdown (marzo-giugno 2020) e nel primo quadrimestre dell’a.s. 2020/2021. Sono state individuate 12 scuole particolarmente attive che sono state coinvolte in una analisi qualitativa: l’indagine ha permesso anche di individuare alcuni casi virtuosi di istituti che hanno organizzato lo spazio di apprendimento virtuale sia acquistando strumentazione tecnologica per dotare il proprio istituto di attrezzature adeguate, sia offrendo una formazione specifica al corpo docente in relazione all’uso delle TIC e delle metodologie didattiche maggiormente funzionali all’erogazione della didattica a distanza e digitale integrata. L’obiettivo è capire come un ripensamento dello spazio, in forme miste (presenza-online), abbia promosso il recupero della dimensione di inclusione e di collaborazione che sono alla base dello sviluppo delle competenze: l’ambiente fisico facilita infatti l’espressione di bisogni e di esigenze specifiche ma richiede, allo stesso tempo, una metodologia didattica adeguata e una disponibilità di tecnologie. Questa analisi intende cogliere le prospettive di miglioramento e gli ambiti su cui sarebbe auspicabile pianificare interventi di tipo formativo e di supporto alle scuole per il futuro, oltre che estendere ulteriormente l’analisi esplorando altre realtà. Un’ulteriore prospettiva di ricerca futura potrebbe coinvolgere gli studenti che hanno sperimentato la didattica a distanza in una riflessione meta-cognitiva sul loro processo di apprendimento in relazione allo spazio fisico e virtuale in cui si svolge la relazione pedagogica.
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Mosa, Elena. "L’uso degli ambienti fisici e virtuali durante l’emergenza sanitaria." IUL Research 3, no. 6 (December 21, 2022): 36–45. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i6.332.

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Il contributo si basa sui dati raccolti nel corso dell’indagine “Impatto della Pandemia sulle Pratiche Didattiche e Organizzative delle Scuole Italiane nell’Anno Scolastico 2020/21” condotta da Indire su un campione statisticamente rappresentativo. La survey richiama le dimensioni dei framework europei DigCompOrg e DigCompEdu, ovvero: 1) Modalità didattiche 2) Valutazione 3) Supporti e risorse per la didattica 4) Spazi, infrastrutture e tecnologie 5) Formazione continua 6) Organizzazione e leadership scolastica 7) Collaborazione e networking. Il rispondenti all’indagine sono stati 2.546 docenti variamente distribuiti sul territorio nazionale e rappresentativi della scuola primaria, secondaria di I e di II grado. Nello specifico, l’articolo intende approfondire i risultati relativi alla dimensione “spazi, infrastrutture e tecnologie” con l’obiettivo di analizzare l’uso degli spazi scolastici interni ed esterni all’edificio anche in modalità integrata e potenziata dagli ambienti on line. Come è noto, gli spazi e le infrastrutture tecnologiche hanno ricoperto un ruolo fondamentale durante la pandemia. I primi, perché sono risultati essenziali al fine di garantire il distanziamento sociale minimo nel rispetto dei provvedimenti sanitari emanati dal CTS. Le infrastrutture e le tecnologie, inoltre, si sono rivelate essere la conditio sine qua non per garantire le attività didattiche nei vari assetti: in presenza, online o a classi ibride. Assicurare un device a tutti, disporre di connessioni sufficientemente robuste da consentire molteplici accessi in contemporanea (a casa, come a scuola) sono state alcune delle principali sfide fin dai primi giorni di lockdown. Al perdurare dell’emergenza sanitaria e dei relativi provvedimenti necessari al contingentamento della diffusione del virus, si sono poste anche questioni legate alla disponibilità di ambienti domestici dedicati per consentire il corretto svolgimento delle attività didattiche. Ambienti che, non di rado, risultavano inidonei se, ad esempio, dovevano essere condivisi con altri fratelli o sorelle o con i genitori in smart working. I patti educativi di comunità sono stati richiamati nel Piano Scuola 2020/21 al fine di incoraggiare collaborazioni virtuose tra scuola e territorio e rafforzare l’alleanza educativa, civile e sociale tra le scuole e le comunità educanti, anche in relazione al quadro di complessità generato dalla pandemia. Il Piano 2020/21 specifica, tra i vari obiettivi, la messa a disposizione di altre strutture o spazi, come parchi, teatri, biblioteche, archivi, cinema, musei, per svolgere attività didattiche complementari a quelle tradizionali. Si è pertanto inteso indagare la tipologia e la frequenza di utilizzo di ambienti diversi dall’aula scolastica e le motivazioni che hanno sotteso a tali scelte. Il contributo intende fornire una sintesi e una riflessione critica a partire dai dati emersi dal questionario.
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FLORÊNCIO, Roberto Remígio, and Ana Cristina Barbosa de OLIVEIRA. "Breves análises da Educação Superior Brasileira na modalidade EaD." INTERRITÓRIOS 6, no. 11 (August 6, 2020): 80. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i11.247749.

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O presente manuscrito apresenta um estudo sobre o Ensino Superior no Brasil na modalidade EaD, analisando mecanismos e instrumentos de avaliação de algumas IES como elementos de promoção de competências e habilidades para o exercício profissional. A pesquisa ocorreu durante os meses de outubro de 2018 a março de 2019, a partir de levantamento de dados, revisão bibliográfica e análise documental, através dos portais das principais instituições promotoras de cursos de graduação on-line. A metodologia de análise de dados está baseada na Análise de Conteúdo. Os resultados alcançados formam um grande apanhado de informações sobre a EaD no Brasil como nicho mercadológico, possibilidades de inovação pedagógica e fomentadora de discussões, interação e colaboração entre participantes dos Ambientes Virtuais de Aprendizagem. Como conclusões, identificamos fissuras paradigmáticas da formação acadêmica e novas problemáticas acerca do papel da Educação Superior no Brasil contemporâneo, em sua constituição essencial: ensino, pesquisa, extensão e inovação. Educação a Distância. Ambiente Virtual de Aprendizagem. Tecnologia Educacional. Formação de Professores.ABSTRACTThe present manuscript presents a study on Higher Education in Brazil in the EaD modality, analyzing mechanisms and instruments of evaluation of some HEIs as elements to promote competences and skills for professional practice. The research took place during the months of October 2018 to March 2019, based on data collection, bibliographic review and document analysis, through the portals of the main institutions promoting online undergraduate courses. The data analysis methodology is based on Content Analysis. The results achieved form a great collection of information about Distance Education in Brazil as a market niche, possibilities for pedagogical innovation and foster discussions, interaction and collaboration between participants in the Virtual Learning Environments. As conclusions, we identified paradigmatic fissures in academic education and new problems regarding the role of Higher Education in contemporary Brazil, in its essential constitution: teaching, research, extension and innovation.Distance Education. Virtual learning environment. Educational technology. Teacher training.RESUMENEl presente manuscrito presenta un estudio sobre Educación Superior en Brasil en la modalidad de Educación a Distancia, analizando mecanismos e instrumentos para la evaluación de algunas IES como elementos para promover competencias y habilidades para la práctica profesional. La investigación se llevó a cabo durante los meses de octubre de 2018 a marzo de 2019, basada en la recopilación de datos, la revisión bibliográfica y el análisis de documentos, a través de los portales de las principales instituciones que promueven cursos de pregrado on-line. La metodología de análisis de datos se basa en el análisis de contenido. Los resultados obtenidos forman una gran colección de informaciones sobre la educación a distancia en Brasil como un nicho de mercado, posibilidades de innovación pedagógica y fomento de debates, interacción y colaboración entre los participantes en los ambientes virtuales de aprendizaje. Como conclusiones, identificamos fisuras paradigmáticas en la educación académica y nuevos problemas con respecto al papel de la Educación Superior en el Brasil contemporáneo, en su constitución esencial: enseñanza, investigación, extensión e innovación.Educación a distancia. Ambiente de Aprendizaje Virtual. Tecnología Educacional. Formación de Profesores.RIASSUNTOIl presente manoscritto presenta uno studio sull'istruzione superiore in Brasile nella modalità di istruzione a distanza, analizzando i meccanismi e gli strumenti per la valutazione di alcuni istituti di istruzione superiore come elementi per promuovere le competenze e le abilità per la pratica professionale. La ricerca si è svolta nei mesi da ottobre 2018 a marzo 2019, sulla base della raccolta dei dati, della revisione bibliografica e dell'analisi dei documenti, attraverso i portali delle principali istituzioni che promuovono corsi universitari online. La metodologia di analisi dei dati si basa sull'analisi dei contenuti. I risultati ottenuti formano una grande raccolta di informazioni sull'istruzione a distanza in Brasile come nicchia di mercato, possibilità di innovazione pedagogica e promozione di discussioni, interazione e collaborazione tra i partecipanti negli ambienti di apprendimento virtuale. Come conclusioni, abbiamo identificato ragadi paradigmatiche nell'istruzione accademica e nuovi problemi riguardanti il ruolo dell'istruzione superiore nel Brasile contemporaneo, nella sua costituzione essenziale: insegnamento, ricerca, estensione e innovazione.Formazione a distanza. Ambiente di apprendimento virtuale. Tecnologia educativa. Formazione degli insegnanti.
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Di Matteo, Roberta, Tatiana Bolgeo, Marinella Bertolotti, Denise Gatti, Menada Gardalini, and Antonio Maconi. "Health determinants in the pediatric population: health education project on the correct use of digital technologies in adolescents." Working Paper of Public Health 10 (May 27, 2022). http://dx.doi.org/10.4081/wpph.2022.9494.

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Contesto: Internet è un mondo di comunicazione in gran parte libera e di condivisione reciproca, ma rappresenta anche un rischio per la tutela della privacy e della riservatezza. È importante che gli operatori sanitari forniscano istruzione sull'uso corretto della tecnologia, creino programmi di supporto e stabiliscano la correlazione tra uso della tecnologia e dipendenza. L'obiettivo del progetto di educazione sanitaria è educare i bambini delle scuole secondarie all'uso responsabile delle tecnologie digitali. Materiali e metodi: La formazione segue un programma di apprendimento misto, che combina diversi strumenti: e-learning; attività in aula con il docente di classe e il formatore del progetto; l'utilizzo di scenari, sia online che offline; e discussioni sui forum online. Risultati: Lo sviluppo di un programma di formazione di sei moduli della durata di un anno scolastico. Conclusioni: Un metodo di insegnamento innovativo che utilizza le tecnologie digitali può garantire un apprendimento personalizzato, autonomo e collaborativo: ogni allievo diventa il principale contributore della propria formazione.
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Bocci, Fabio, and Gianmarco Bonavolontà. "Sviluppare ambienti inclusivi nella formazione universitaria online: esiti di una ricerca esplorativa." ECPS - Educational Cultural and Psychological Studies, no. 21 (June 8, 2020). http://dx.doi.org/10.7358/ecps-2020-021-bocc.

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Dendasck, Carla Viana, Euzébio de Oliveira, Amanda Alves Fecury, and Claudio Alberto Gellis de Mattos Dias. "Formazione continua: indicazioni per l’apprendimento a distanza delle scienze biologiche nella scuola elementare e secondaria." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, September 2, 2021, 171–86. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/formazione-it/scienze-biologiche.

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Sebbene le discussioni sulla possibilità di istruzione online nelle scuole elementari e superiori in Brasile siano entrate nella scia del dibattito teorico, c’è ancora una grande resistenza. Tuttavia, il contesto pandemico non ha portato alternative, portando migliaia di studenti all’isolamento sociale per più di un anno. Questo contesto ha indotto gli insegnanti delle scuole elementari e superiori ad adattarsi alle nuove tecnologie, dimostrando così la necessità di prepararsi a lavorare nell’insegnamento dell’apprendimento a distanza. La domanda guida di questo materiale era: come possono prepararsi gli insegnanti di scienze della vita e quali strumenti di base dovrebbero conoscere per preparare le loro lezioni online? Pertanto, l’obiettivo generale era quello di eseguire indicazioni che gli insegnanti dovrebbero conoscere per preparare le loro lezioni online. La metodologia adottata è stata esplorativa attraverso la revisione della letteratura. Le principali indicazioni erano che gli insegnanti devono cercare contenuti diversificati nella preparazione delle classi per adottare strategie motivazionali con i loro studenti, adottando cura con il tema del linguaggio, dell’audio e della luce nella produzione delle classi. Infine, toterrà all’insegnante riconoscere i vari strumenti e risorse come: Youtube, Instagram, Film, Giochi e altri sussidi, in modo che ci sia un’approssimazione tra l’insegnamento della biologia e la realtà dello studente.
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"Review: Trentin, G. (2020). Didattica con e nella rete. Dall’emergenza all’uso ordinario. Franco Angeli." Ripensare l’insegnamento delle lingue straniere a partire dall’esperienza della didattica a distanza 8, no. 2 (November 30, 2021): 215–19. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.14.253.

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Didattica con e nella rete. Dall’emergenza all’uso ordinario (Teaching in and within the web. From the emergency to everyday use) examines the opportunities that online resources can offer to teaching and learning, as well as to teachers’ training. After showing how online resources can enhance students’ interaction and collaborative learning, the book illustrates how to plan and design online teaching activities, how to carry out assessment, and how teachers can use online resources for professional growth. Even though it does not focus on language teaching in particular, the book contains some useful insights that can be applied to language courses, especially with respect to enhancing interaction. It is recommended for teachers approaching fully online teaching for the first time or for teachers willing to incorporate online methods into their classrooms. Key words: ONLINE TEACHING, COLLABORATIVE LEARNING, ONLINE ASSESSMENT, TEACHERS’ TRAINING Didattica con e nella rete. Dall’emergenza all’uso ordinario (Didáctica con y en la red. De la emergencia al uso ordinario) examina las oportunidades que los recursos en línea pueden ofrecer a la enseñanza y al aprendizaje, así como a la formación del profesorado. Tras mostrar cómo los recursos en línea pueden mejorar la interacción entre estudiantes y el aprendizaje colaborativo, el libro pasa a ilustrar cómo planear y diseñar actividades para la enseñanza en línea, cómo llevar a cabo la evaluación, y cómo el profesorado puede utilizar los recursos digitales para su desarrollo profesional. Si bien no se centra de manera específica en la enseñanza de lenguas, este volumen contiene ideas de utilidad que se pueden aplicar en cursos de lenguas, principalmente en lo que a la mejora de la interación se refiere. Este libro es especialmente recomendado a docentes que se enfrentan a la enseñanza en línea por primera vez o a quienes desean introducir este tipo de docencia en sus clases. Palabras clave: ENSEÑANZA EN LÍNEA, APRENDIZAJE COLABORATIVO, EVALUACIÓN EN LÍNEA, FORMACIÓN DEL PROFESORADO. Didattica con e nella rete. Dall’emergenza all’uso ordinario esamina le opportunità offerte dalla rete per l’apprendimento e la didattica, nonché per la formazione dei docenti. Dopo avere messo in luce come le risorse online possono favorire l’apprendimento collaborativo e l’interazione tra studenti, il volume passa a illustrare come pianificare e organizzare l’attività didattica online, come svolgere la valutazione, ma anche come sfruttare le risorse della rete per la crescita professionale degli insegnanti. Sebbene non tratti di glottodidattica nello specifico, può essere una risorsa utile da consultare anche per la didattica delle lingue, soprattutto per quanto riguarda il potenziamento dell’interazione. È una lettura raccomandata per i docenti che per la prima volta si affacciano sul mondo dell’insegnamento online. Parole chiave: DIDATTICA ONLINE, APPRENDIMENTO COLLABORATIVO, VALUTAZIONE ONLINE, FORMAZIONE DOCENTI
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Traetta, Luigi. "The DAD after the DAD: from emergency to new opportunity. The experience of the training of supports teachers." MeTis. Mondi educativi. Temi, indagini, suggestioni 11, no. 2 (December 2021). http://dx.doi.org/10.30557/mt00186.

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This essay looks at the real revolution that has taken place since March 2020 in educational activities for Pre-Service Teachers for Students with Special Needs.Starting from only partly tested previously in distance learning, universities have had to quickly redesign lessons, workshops, final tests, and, in some cases, selective testing by moving them online. How much of this unquestionable educational emergency can be transformed into new opportunities? To answer the question, the essay takes the points of view of both the TFA Course’s coordination work supporting a small university and a rather significant number of students (1367 in total). A survey questionnaire expressed some, at times, surprising viewpoints.
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Compagnoni, Ilaria. "THE IMPACT OF A POST-PANDEMIC EDUCATIONAL TECHNOLOGY TRAINING ON USABILITY AND ACCEPTANCE BY TEACHERS OF ITALIAN AS A FOREIGN LANGUAGE." Italiano LinguaDue 14, no. 2 (January 17, 2023). http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/19623.

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The implementation of technologies in language learning classrooms has been accelerated by the Covid-19 pandemic, with a consequential boost in the evolution of educational methodologies towards blending in-person with remote teaching. Consequently, it is necessary that teachers are given opportunities to train their technological competences to conduct and manage an increasingly digitalized language learning environment. Despite the importance of digital approaches to language education, research on the impact of technologies on the teachers’ acceptance and endorsement of digital tools in educational settings are limited, especially with regards to teaching Italian as an L2. Therefore, this article bridges this gap by analyzing the potential implications of a technology-based methodological training on teachers’ adoption and implementation of technologies in educational contexts. It presents the results of a mixed-methods investigation conducted on a group of Italian L2 teachers taking a four-weeks training course on educational technology. Teachers took pre- and post-course TAM tests (Davis, 1989) and participated to online focus groups. Results confirmed the successful impact of the training course on teachers’ acceptance of digital tools and practices. However, the positive effects of technology use on the linguistic competence of Italian L2 students was debated by the teachers. By further investigating survey and focus group responses, this article provides evidence for encouraging teachers’ integrations of technologies in Italian L2 educational contexts. L’impatto sulla loro usabilità e accettazione da parte degli insegnanti di italiano come lingua straniera di una formazione post-pandemica sulle tecnologie didattiche L’uso delle tecnologie digitali nelle classi di lingua straniera ha subito un’accelerazione con la pandemia di Covid-19, con una conseguente evoluzione di metodologie glottodidattiche ibride che combinano l’insegnamento da remoto con quello in presenza. È diventato dunque necessario sostenere la formazione tecnologica di insegnanti per permettere loro di gestire e condurre lezioni di lingua. Nonostante l’importanza di approcci digitali alla didattica linguistica, poche ricerche sono state dedicate all’impatto delle tecnologie sull’accettazione e l’utilizzo di strumenti digitali da parte di docenti, specialmente per quanto riguarda l’insegnamento dell’italiano L2. Per cercare di colmare tali lacune, questo articolo presenta i risultati di un’indagine sull’accettazione e l’applicazione di strumenti digitali da parte di un gruppo di insegnanti di italiano L2 iscritti ad un corso di formazione sulle tecnologie educative. I docenti hanno risposto a questionari TAM (Davis, 1989) e partecipato a focus groups online. I risultati hanno dimostrato l’impatto positivo del corso sui livelli di accettazione e di pratica didattica con le tecnologie da parte degli insegnanti, che hanno però aperto un dibattito riguardo ai benefici delle tecnologie digitali sulle competenze linguistiche di studenti di italiano L2. Attraverso l’analisi delle risposte degli insegnanti ai questionari e alle interviste, l’articolo evidenzierà l’importanza di favorire l’integrazione delle tecnologie digitali in contesti di glottodidattica dell’italiano L2.
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Biasi, Valeria, Anna Maria Ciraci, and Daniela Marella. "Innovazioni per la qualificazione degli ambienti virtuali di apprendimento e della didattica online nella formazione terziaria: una indagine esplorativa." ECPS - Educational Cultural and Psychological Studies, no. 21 (June 8, 2020). http://dx.doi.org/10.7358/ecps-2020-021-bias.

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Cunha, Amanda Priscilla da. "Assistenza infermieristica per paziente con piede diabetico." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, December 30, 2021, 111–26. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/salute/piede-diabetico.

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Introduzione: Il piede diabetico chiamato anche da uno stato fisiopatologico sfaccettato è caratterizzato da lesioni che derivano dai piedi della persona con diabete senza un trattamento adeguato e cure specifiche. Si stima che l’incidenza dell’ulcera del piede diabetico raggiunga il 6,3% dei pazienti diabetici e la sua prevalenza si avvicini al 10% e le persone con basso status socioeconomico sono le maggiori vittime. Alla luce di queste evidenze, il lavoro si basa sulla seguente domanda problematica: quale cura sviluppano gli infermieri nei pazienti con piedi diabetici? Obiettivo generale: Evidenziare la cura del piede diabetico correlata alla pratica degli infermieri. Metodologia: Una revisione integrativa è stata condotta nel Database bibliografico specializzato in infermieristica (BDENF), nella letteratura latinoamericana e caraibica nelle scienze della salute (LILACS) e nella Scientific Electronic Library Online (SCIELO) e che ha portato a sette articoli. Risultati: Gli studi hanno mostrato come la cura degli infermieri con educazione alla salute del piede diabetico, formazione continua e permanente, tecniche di valutazione al piede diabetico che comportano esami fisici e auto-cura dei pazienti con piedi diabetici. È rafforzato il fatto che questa cura dovrebbe essere eseguita in via prioritaria dagli infermieri, poiché gli infermieri hanno un’assistenza specifica e qualificata al paziente nelle loro principali attribuzioni. Conclusione: Si conclude, quindi, che lo studio ha identificato diverse forme di assistenza fornite dagli infermieri e che tutte queste forme sono importanti per la continuità del trattamento e la prevenzione delle complicanze, tuttavia, spetta all’infermiere essere un professionista che valorizza la qualità delle proprie cure sulla base di concetti teorici che portano a una formazione frequente.
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Ferroni, Roberta. "L’APPROCCIO AUTOBIOGRAFICO NELL’EDUCAZIONE DI IMMIGRATI D’ITALIANO L2: ESEMPI DI COINVOLGIMENTO EMOTIVO IN AMBIENTI ISTRUTTIVI ON LINE." Italiano LinguaDue 14, no. 2 (January 17, 2023). http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/19618.

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Questo contributo presenta i risultati di uno studio di caso condotto all’interno di un gruppo-classe di immigrati adulti di livello B1 del QCER Volume complementare (2020), composto in prevalenza da un pubblico femminile, e intento a svolgere task che pongono l’accento sull’approccio autobiografico. Lo studio si è basato sulla sperimentazione e implementazione di materiale didattico in un ambiente istruttivo sincrono on line, progettato da un gruppo di docenti in formazione. L’analisi del materiale e delle strategie didattiche messe in atto dai docenti ha permesso di osservare forme di coinvolgimento emotivo e di socializzazione da parte dei partecipanti all’evento educativo. The autobiographical approach in the education of Italian L2 immigrants: examples of emotional involvement in online learning environments This contribution presents the research findings of a case carried out within a class group of adult immigrants at level B1 according to CEFR Companion Volume (2020). The class group is mostly made up of female students who are committed to doing task-based activities emphasizing the autobiographical approach. This research is based on the experimentation and implementation of educational material in a synchronous online teaching environment, designed by a teacher trainees group. The analysis of the educational material and teaching strategies gave the opportunity to observe the social and emotional engagement of the students.
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Domenici, Gaetano, Valeria Biasi, Federica Wolf, and Conny De Vincenzo. "Valutare il cambiamento di competenze e atteggiamento professionale a seguito del corso di formazione iniziale per insegnanti di sostegno." Journal of Educational, Cultural and Psychological Studies (ECPS Journal), no. 26 (December 19, 2022). http://dx.doi.org/10.7358/ecps-2022-026-dome.

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Attitudes and expectations are key factors to consider in teacher training in general and specialist support teachers in particular. The research conducted at the Unicamillus University of Rome, of which some of the procedural results achieved are presented here, highlights the importance of the role that the levels of perceived self-efficacy play in promoting the learning of trainee teachers. This contribution illustrates, in particular, the procedure and the results of a survey conducted on the participants of a specialization course for support with the aim of detecting the attitudes and expectations of teachers before and after the training experience. In this regard, at the beginning and at the end of the course, teachers were given online questionnaires prepared ad hoc for the collection of socio-demographic information and their opinions on the training course; on both occasions, the teachers responded to the Teacher Self-Effectiveness Scale to assess the impact of the training received. The contribution that specific teaching and organizational methods – such as lessons, workshops, internships – have made in ensuring the qualification of the training course was also analyzed. The results showed a significant increase in the perception of self-efficacy at the end of the training, in particular in self-efficacy in involving students, in self-efficacy in teaching strategies and in self-efficacy in classroom management. Furthermore, the teachers were satisfied with the training received and considered the activities proposed during the course to be useful. Investigations of this type can contribute to a better characterization of training courses for support.
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Ribeiro, Edivan Charlton do Nascimento, Amanda Alves Fecury, Euzébio de Oliveira, Carla Viana Dendasck, and Claudio Alberto Gellis de Mattos Dias. "Abilità elevate nell'EPT e nell'insegnamento regolare: una rassegna degli ultimi cinque anni." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, January 18, 2022, 111–30. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/formazione-it/abilita-elevate-nellept.

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L’inclusione scolastica è un movimento che cerca di raggiungere le persone che si trovano al di fuori del contesto scolastico a causa della loro diversa condizione. Il termine “bisogni speciali” è ampio e coinvolge molti fattori. Secondo la normativa, è applicabile a qualsiasi essere umano che presenti una menomazione fisica, mentale, intellettuale e/o sensoriale, impedendo la sua partecipazione alla vita quotidiana e scolastica. Il concetto di “Abilità elevate/Plusdotazione ” è ancora discutibile. La più attuale, adottata dalla nostra normativa, si riferisce alla prestazione del soggetto nella propria area di interesse, dimostrando capacità superiori alla media. L’obiettivo di questo lavoro era quello di rivedere la letteratura sulle abilità elevate nell’EPT e sull’insegnamento regolare presente nelle pubblicazioni negli ultimi cinque anni. Tra il 2017 e il 2021 è stata effettuata una revisione bibliografica sulle abilità elevate/plusdotazione, in portoghese, in banche dati di ricerca come Scientific Electronic Library Online – SciELO e Google Scholar. L’inclusione è un processo che richiede un cambiamento di atteggiamento nei confronti delle persone che sono considerato diverso. Nell’istruzione, questo movimento inizia a guadagnare terreno nelle scuole e l’istruzione inclusiva diventa lentamente una realtà. In questo contesto, le persone con indicatori AH/SD[6] soffrono degli stessi problemi, con l’aggravante di essere considerati studenti senza difficoltà di apprendimento (e con facilità). Il processo di insegnamento deve adattare processi, materiali e una formazione adeguata per tutti gli insegnanti. Nell’Istruzione Professionale, i problemi relativi all’identificazione e alla frequenza di questo pubblico sembrano essere simili a quelli della scuola normale e altre modalità di insegnamento.
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Adrião, Iracely Santos, and Marluce Sampaio Nobre Barbosa. "Azioni infermieristiche nelle cure primarie in considerazione dei rischi di ipertensione durante la gravidanza." Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, September 20, 2021, 84–100. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/salute/rischi-di-ipertensione.

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La preeclampsia si presenta come una delle sindromi ipertensive che possono colpire le donne durante la gravidanza, durante il parto e/o nel periodo postpartum fino a 10 giorni, tanto che è ancora una patologia che, se non adeguatamente diagnosticata e trattata, può causare gravi danni e persino portare alla morte della donna incinta e/o del parto. L’obiettivo principale di questo studio è conoscere la prevenzione della preeclampsia nelle cure primarie da parte dell’allattamento. Pertanto, la seguente domanda è: quali sono le azioni infermieristiche nelle cure primarie di fronte ai rischi di ipertensione durante la gravidanza? Il presente lavoro si basa su una ricerca bibliografica, con un approccio qualitativo condotto attraverso il metodo della revisione integrativa. Per raccogliere i dati, è stata condotta un’indagine nei database: Google Scholar, Pubmed, Scielo e Medline. I descrittori utilizzati erano: Rischi. Gestazione. Ipertensione. Allattamento. I criteri di inclusione utilizzati per la selezione dei campioni sono stati: articoli disponibili per via elettronica pubblicati dal 2015 al 2020; lingua portoghese. I criteri di esclusione erano articoli inferiori al 2015 e parole chiave che non sono correlate al tema. Per l’analisi completa degli articoli selezionati, è stata utilizzata una piattaforma online (ricerca nei database), con lo scopo di estrarre (titolo e scopo degli articoli), organizzare (in forma di tabella), sumarizzare le informazioni e facilitare la formazione del database. I risultati hanno indicato 35 articoli pubblicati, ma solo 15 articoli, negli ultimi cinque anni, hanno come tema principale la prevenzione e i rischi della preeclampsia nelle cure primarie. Si conclude che le principali condotte utilizzate non solo dagli infermieri, ma dall’intero team che lavora nelle cure primarie, dovrebbero essere basate sul processo di accoglienza incentrato su azioni che possono essere determinanti nella prevenzione della preeclampsia.
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Marrocco, Aldo Tommaso. "FACING ANTIMICROBIAL RESISTANCE AND STRENGTHENING THE IMMUNE SYSTEM: ONLINE INFORMATIVE AND EDUCATIONAL RESOURCES / FRONTEGGIARE LA RESISTENZA AGLI ANTIMICROBICI E RINFORZARE IL SISTEMA IMMUNITARIO: RISORSE EDUCATIVE ED INFORMATIVE IN RETE." European Journal of Public Health Studies 5, no. 2 (October 14, 2022). http://dx.doi.org/10.46827/ejphs.v5i2.131.

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<p>The article presents informative and educational documents downloadable for free from the internet that consist of text, graphs, images, videos and a comic book. They can also be used in the school for teaching units. According to the World Health Organisation, antimicrobial resistance is among the top 10 global public health threats. Resistance to antimicrobials, which include antibiotics, antivirals, antifungals and antiparasitics, results in the loss of their efficacy. In fact, germs that have antibiotic-resistance traits in their DNA can survive a treatment and reproduce, which leads to resistant strains. Antibiotics are often overprescribed, overused and misused. This contributes to accelerating the emergence of antimicrobial resistance, which results in prolonged illness, the need for more expensive and intensive care, and even disability or death. Hygiene and vaccines may reduce infections and consequent antibiotic use, while a healthy diet, physical activity, forest visits, yoga, qigong and other techniques may strengthen the immune system. Environmental release of antibiotics from urban sewage systems, hospitals, farms and the pharmaceutical industry may contribute to antibiotic resistance. The pharmaceutical industry can be encouraged to drive the change through labels that ensure compliance with standards for responsible production. Some documents report the results obtained in countries where antimicrobial resistance has been tackled in human and animal farming sectors. By 2050, inaction may result in 10 million deaths yearly and a cumulative cost of 100 trillion $US. The “One health” approach is a worldwide accepted concept by which the health of humans, animals and the environment are interconnected and interdependent. Several documents deal with the links between biodiversity loss and increased infection risk for humans. A war may intensify the problem as a consequence of, e.g. lack of hygiene, overcrowding and hindered contact tracing.</p><p> </p><p>L'articolo presenta documenti informativi ed educativi scaricabili gratuitamente da internet che consistono in testi, grafici, immagini, video ed un fumetto. Il testo è basato esclusivamente sui suddetti documenti, che possono essere utilizzati per attività didattiche. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, l’antimicrobico-resistenza è tra le prime 10 minacce per la salute pubblica globale. La resistenza agli antimicrobici, tra i quali sono compresi antibiotici, antivirali, antimicotici e antiparassitari, provoca la perdita della loro efficacia. Germi con caratteristiche genetiche che li rendono resistenti agli antibiotici possono sopravvivere a un trattamento e riprodursi; ciò porta alla formazione di ceppi resistenti. Gli antibiotici sono spesso prescritti con molta facilità, usati eccessivamente e male. Ciò contribuisce ad accelerare l'emergere della resistenza antimicrobica, che si traduce in malattie prolungate, necessità di cure più costose e intensive, persino disabilità o morte. Igiene e vaccini possono ridurre le infezioni e il conseguente uso di antibiotici; sana alimentazione, attività fisica, passeggiate nei boschi, yoga, qigong e altre tecniche possono rafforzare il sistema immunitario. Antibiotici provenienti da reti fognarie urbane, ospedali, fattorie e industrie farmaceutiche possono contribuire all’antibiotico-resistenza. L'industria farmaceutica può essere incoraggiata a guidare il cambiamento attraverso marchi che garantiscono una produzione rispettosa dell’ambiente. Alcuni documenti riportano i risultati ottenuti in paesi ove l’antimicrobico-resistenza è stata affrontata con successo, sia nel settore umano che nell'allevamento animale. Entro il 2050, in mancanza di iniziative utili, si prevedono 10 milioni di decessi l'anno e un costo cumulativo di 100 trilioni di dollari USA. L'approccio "One health" è un concetto accettato a livello mondiale in base al quale la salute degli esseri umani, degli animali e dell'ambiente sono interconnessi e interdipendenti. Vari documenti trattano i legami tra la perdita di biodiversità e l'aumento del rischio di infezioni per l'uomo. Le guerre possono intensificare il problema a causa di mancanza di igiene, sovraffollamento ed un tracciamento dei contatti ostacolato. </p><p> </p><p><strong> Article visualizations:</strong></p><p><img src="/-counters-/edu_01/0444/a.php" alt="Hit counter" /></p>
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Di Rienzo, Paolo, Aline Sommerhalder, Massimo Margottini, and Concetta La Rocca. "Apprendimento permanente, saperi e competenze strategiche: approcci concettuali nel contesto di collaborazione scientifica tra Brasile e Italia (Lifelong learning, knowledge and Strategic Competence: conceptual approaches in the context of scientific collaboration between Brazil and Italy)." Revista Eletrônica de Educação 12, no. 3 (October 7, 2019). http://dx.doi.org/10.14244/198271993584.

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This essay aims to show some approaches in the understanding of the lifelong learning concepts, knowledge, competence, from a literature review with the contributions of Dewey, Bruner, Freire, Schon and Tardif among others. Coming from theoretical studies carried out by Italian researchers and a Brazilian researcher, through their Research Centers/Laboratories and international collaborative partnership between Brazilian and Italian Universities, this text addresses from the undertake scientific literature, key terms which support the held studies. From the considerations, it is highlighted the regular understanding around lifelong learning concept, which considers the human condition for the permanent learning and valuing experiences from different contexts, such as family and school (basic and higher education). In view of this, the approximation between the concepts of competence and knowledge was also highlighted, recognized and valued as fundamental elements for the learning process and for the development of critical and reflexive thinking, and consequently transforming daily problems and challenges. The task reinforces the research network, pursuing the improving theoretical knowledge to subsidize the scientific research production in the educational field, besides Brazilian or Italian academic walls.SommarioQuesto saggio ha l’obiettivo di presentare gli approcci sulla definizione dei concetti di apprendimento permanente, saperi e competenze, partendo da una revisione della letteratura, con i contributi,tra gli altri, di Dewey, Bruner, Freire, Schon e Tardif. A partire dall’analisi teorica condotta da ricercatori italiani e una ricercatrice brasiliana, mediante i loro centri di ricerca/laboratório, e l’accordo di collaborazione internazionale tra l’università brasiliana e italiana, questo testo affronta, in base alla letteratura scientifica, i termini chiave che supportano gli studi realizzati. Dalle argomentazioni espresse, emerge la posizione comune sul concetto di apprendimento permanente o per tutta la vita, che considera l’approccio umanistico e la valorizzazione delle esperienze provenienti da diversi contesti come la famiglia e la scuola (in particolare di base e superiore). In questa prospettiva, si mette in evidenzia anche l'approssimazione semantica tra i concetti di competenza e saperi, riconosciuti e valorizzati come elementi fondamentali per il processo di apprendimento e per lo sviluppo del pensiero critico e riflessivo, e di conseguenza trasformatore rispetto ai problemi e alle sfide quotidiane della vita. Il presente contributo rafforza la rete di ricerca congiunta, con l'obiettivo di migliorare le conoscenze teoriche per supportare lo sviluppo di ricerche in campo educativo, al di là delle mura accademiche brasiliane o italiane.Keywords: Lifelong learning, Knowledge, Strategic competence, Reflexive competence.Parole chiave: Apprendimento permanente, Saperi, Competenze strategiche, Competenze di riflessione.Palavras-chave: Aprendizagem permanente, Conhecimento, Competência estratégica, Competência reflexiva.ReferencesALBERICI, A. La possibilità di cambiare. Apprendere ad apprendere come risorsa strategica per la vita. Milano: Franco Angeli, 2008.ALBERICI, A.; DI RIENZO, P. Learning to learn for individual and society. In: R. Deakin CRICK, C. S.; K. REN (Eds), Learning to Learn. International perspectives from theory and practice. New York: Routledge, 2014, p. 87-104.BALDACCI M. Trattato di pedagogia generale, Roma: Carocci Editore, 2002.BANDURA A. 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