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Добірка наукової літератури з теми "Filologia delle letteratura mondiale"
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Статті в журналах з теми "Filologia delle letteratura mondiale"
Tekavčić, Pavao. "Walter Belardi, Breve storia della lingua e della letteratura ladina, 2.edizione aggiornata; con un'appendice di Marco Forni; Istitut Ladin "Micurà de Rü", San Martin de Tor; 138 pp.+indice (5 pagine non numerate)." Linguistica 44, no. 1 (December 1, 2004): 182–83. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.44.1.182-183.
Повний текст джерелаCacopardi, Irene. "Internet e letteratura: la fine di un idillio?" ENTHYMEMA, no. 30 (January 2, 2023): 105–17. http://dx.doi.org/10.54103/2037-2426/19553.
Повний текст джерелаSyryjczyk, Jerzy. "Zagadnienia kościelnego prawa karnego w świetle publikacji zawartych w kwartalniku "Prawo Kanoniczne"." Prawo Kanoniczne 51, no. 1-2 (June 5, 2008): 75–112. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2008.51.1-2.05.
Повний текст джерелаPennisi, Giuseppe. "La valutazione economica dei sistemi educativi e formativi (con una particolare attenzione anche alla situazione della ‘crisi')." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 46 (April 2011): 43–58. http://dx.doi.org/10.3280/riv2010-046004.
Повний текст джерелаPozo Sánchez, Begoña. "La transculturalità della Compagnia delle Poete: un fenomeno innovativo nell’ambito della letteratura italiana della migrazione mondiale." Revista de Italianística, no. 27 (June 6, 2014): 70. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i27p70-80.
Повний текст джерелаLazzarich, Marinko. "La memoria del confine. Il motivo della patria perduta nel romanzo Il cavallo di cartapesta di Osvaldo Ramous." Quaderni d'italianistica 37, no. 2 (January 27, 2018): 125–48. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v37i2.29232.
Повний текст джерелаPrina, Federico. "«Amnesia in Fancy Dress»: il pageant in Between The Acts di Virginia Woolf e in Wigs on the Green di Nancy Mitford." ACME 74, no. 1 (November 26, 2021): 181–200. http://dx.doi.org/10.54103/2282-0035/16797.
Повний текст джерелаRota, Francesca, Marco Bagliani, Paolo Feletig, and Fiorenzo Ferlaino. "La resilienza delle metroregioni italiane nel periodo della crisi economica mondiale 2008-2016 tra sensitività e capacità occupazionale." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 1 (April 2021): 5–29. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa1-2021oa11649.
Повний текст джерелаPignotti, Marco. "Populismo: una categoria storiografica controversa." Italianistica Debreceniensis 25 (March 29, 2020): 80–94. http://dx.doi.org/10.34102/itde/2019/5514.
Повний текст джерелаCohen, Alex. "Prefazione all'edizione italiana." Epidemiologia e psichiatria sociale. Monograph Supplement 11, S4 (March 2002): 15–16. http://dx.doi.org/10.1017/s1827433100000460.
Повний текст джерелаДисертації з теми "Filologia delle letteratura mondiale"
Angeletti, Valerio. "La disciplina dell’esule: la letteratura comparata in America tra esilio e utopia e il caso studio Paolo Milano." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2022. http://hdl.handle.net/11572/349476.
Повний текст джерелаCavasin, Valentina <1993>. "Analisi delle espressioni formulari nella Commedia dantesca." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14822.
Повний текст джерелаDe, Angelis Alberto. "I Sonetti delle Opere Toscane di Luigi Alamanni: edizione critica." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2013. https://hdl.handle.net/11572/367885.
Повний текст джерелаForte, Alessandra. "Per una filologia delle immagini: affinità iconografiche nella tradizione manoscritta della Commedia." Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2019. http://hdl.handle.net/11384/86071.
Повний текст джерелаCrismani, Andrea. "Edizione critica delle Rime di Francesco Coppetta dei Beccuti." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3422512.
Повний текст джерелаLa ricerca attorno alla figura di Francesco Coppetta dei Beccuti e alla sua produzione lirica ha preso le mosse dal reperimento della bibliografia relativa all'autore (non solo quella, invero limitata a pochi contributi, novecentesca, ma anche dei secoli precedenti), per poterne meglio inquadrare la figura anche e soprattutto nella considerazione dei contemporanei e nelle stagioni in cui maggiore fu l'interesse nei suoi confronti (il Settecento soprattutto, quando vennero editi ben due volumi delle sue poesie, l'ultima delle quali, a cura dell'abate Cavallucci, fondamentale anche per le molte ed erudite note di commento). Accanto a questa attività ci si è, anche, interrogati, da un lato sulla figura di Francesco Coppetta dei Beccuti, cercando di integrare le scarse notizie relative alla sua persona e alla sua opera e verificando l'attendibilità di alcuni contrastanti dati sulla sua attività, dall'altro, anche attraverso lo studio del confezionamento delle sillogi riportanti le rime del Beccuti, e in particolare di alcune miscellanee che paiono ascrivere al magistero coppettiano la successiva lirica perugina del pieno e tardo Cinquecento. Partendo dalla considerazione dell'inservibilità dell'unica edizione moderna disponibile delle sue rime (Chiorboli, Laterza, 1912) – giudizio dettato sia dalla mancanza di una recensio completa, sia dal procedimento filologico messo in campo dallo studioso che ha adottato il criterio del bon manuscrit temperandolo parcamente per mezzo del confronto con altri due codici, la princeps e con le stampe settecentesche, sia, e in conseguenza a ciò, dalla presenza di molteplici componimenti non inseriti nel novero delle sue rime e da un discernimento non sempre meditato tra le rime dubbie e le certe – si è proceduto a un nuovo regesto dei manoscritti. L'operazione di recensio è stata oltremodo complicata dalla presenza in molti manoscritti miscellanei di sparuti gruppi di rime del Coppetta, il che ha portato all'acquisizione di molti testimoni, alcuni dei quali fondamentali per la ricostruzione della tradizione delle rime. Si è così giunti a visionare ben 115 testimoni manoscritti e una trentina di stampe, compiendo numerose missioni presso le più im portanti biblioteche italiane ed estere ed acquisendo, là dove non fosse possibile, il materiale in fotoriproduzione. Da questa enorme numero di testimoni è stato possibile isolarne una quarantina di fondamentali per la ricostruzione dei testi (senza trascurare gli altri che a volte hanno permesso di risolvere alcune problematiche inerenti la trasmissione dei testi). Tra questi vanno annoverati alcuni testimoni sconosciuti agli studiosi di lirica del Cinquecento e coppettiana in particolare: il codice 1610 della Biblioteca Civica di Treviso (ricco di tre inediti e oggetto di un articolo in uscita nel prossimo numero di Filologia italiana), il manoscritto Campori Appendice 1498 (γ. T. 2.4) della Biblioteca Universitaria Estense di Modena, il codice Fondo Principale, MM 693 (Σ , Fila I sopra, 2) della Biblioteca Civica “Angelo Mai” di Bergamo (contenente un componimento inedito in 114 ottave), il manoscritto Magliabechiano VII 898 della Biblioteca Nazionale di Firenze (che riporta un sonetto in lode di Vittoria Colonna), il codice Magliabechiano VII 1393 della Biblioteca Nazionale di Firenze (che, tra l'altro, riporta lo stesso componimento in 114 ottave succitato), i manoscritti 2875 e 3329 della Biblioteca Comunale Augusta di Perugia, il codice A I 12 della Biblioteca Jacobilli di Foligno (monografico del Coppetta e indicato sotto un altro autore nell'IMBI), i manoscritti S. M. XXVIII 1.2 e 1.3 della Biblioteca Governativa dei Gerolamini di Napoli, il codice 103.32 dellì Archivo y Biblioteca Capitulares di Toledo. Accanto a queste testimonianza manoscritte inedite, alle quali molte altre potrebbero essere aggiunte, si è anche reperita un'interessante stampa, Epitaphiorum libellus, uscita a Perugia presso Bini nel 1536, contenente quella che si è potuta identificare come una prima redazione di uno dei sonetti del Coppetta, nonché la più alta testimonianza della circolazione delle sue rime. Nel frattempo si è provveduto alla collazione dei testimoni che si allineano secondo una tradizione bipartita composta da un ramo β, a sua volta bipartito, con pochi testimoni (10 manoscritti e due cinquecentine) che rimontano a un antigrafo già probabilmente redatto intorno alla fine degli anni '40 e latori di un testo in più punti poi modificato dall'autore (come nel volgarizzamento della Conetsa delle armi d'Achille dove il rimaneggiamento interessa interamente alcune ottave) e un secondo ramo α, in cui stanno i numerosissimi testimoni restanti (17 manoscritti e due cinquecentine), il cui antigrafo fu redatto probabilmente nei primi anni '50 e che ebbe una straordianria diffusione come testimoniano i cinque rami nei quali si possono organizzare i testimoni di questa famiglia. Dall'antigrafo di questa famiglia Coppetta avrebbe poi tratto una nuova redazione (con l'inserimento di alcuni componimenti, il rimaneggiamento di altri e in generale un nuovo ordine, vicino a quello testimoniato da α, ma al contempo autonomo nelle scelte messe in campo) da cui discenderebbe il codice 665 della Biblioteca del Seminario vescovile di Padova, il cui rilievo, già sottolineato da Armando Balduino all'atto della scoperta dello stesso, viene avvalorato dal rinvenimento alle cc. 132v - 134v del ms. 1812 della Biblioteca Augusta di Perugia di una lettera in cui l'erudito Angelo Battaglini descrive un codice del Cinquecento pieno, per cui antecedente il manoscritto padovano che è stato scritto subito prima o subito dopo la lettera prefatoria datata 1599, da lui rinvenuto nella Biblioteca Zeladiana di Rimini (purtroppo non recuperato) che riporta, dopo i sonetti dello Spini e del Porcilaga presenti nella princeps veneziana del 1580, gli incipit dei componiemnti nella stessa seriazione del manoscritto padovano di cui oblitera anche alcuni errori negli stessi incipit oltre che un paio di didascalie. Per tali ragioni si è pensato di superare l'ordinamento tematico che caratterizza la seriazione della stampa laterziana, che, per una produzione lirica così soggetta alla stereotipia delle immagini, appare sempre labile, partendo le rime in due: l'ordinamento del manoscritto padovano, silloge d'autore, cui seguono le rime nella tradizione extravagante, che l'utilizzo di un sistema di rimandi e la presenza di alcune tabelle permettono di seguire nelle diverse ramificazioni. Proprio l'utilizzo di apparati extratestuali appare significativo nel dare conto della complessità della tradizione delle rime del Coppetta; esse, infatti, se appaiono non sconciate dalla presenza di lacune, varianti difformi ed altro, pur tuttavia rivelano, nella trasmissione spesso non lineare che le caratterizza, un grado di interferenza che solo l'utilizzo di tali strumenti ha potuto chiarire. Si è poi deciso di strutturare l'apparato in tre fasce: la prima riservata alle possibili varianti d'autore, a proposito delle quali si è agito in senso molto restrittivo in modo da evitare che in questa zona dell'apparato potessero trovare posto anche lezioni non d'autore, ma testimoniate magari da una zona estesa della tradizione; una seconda fascia occupata dall'apparato negativo vero e proprio, e infine una terza zona relativa alle lectiones singulares giudicate estremamente importanti nell'ambito di una tradizione così compatta. Per quanto riguarda le rime si è deciso di accettare tutte quelle per le quali non sussistessero problemi attributivi anche se testimoniate da un solo manoscritto o stampa (d'altro canto anche molte di quelle accettate da Chiorboli sono presenti in un solo manoscritto o nella sola stampa Cavallucci), limitandosi a rifiutare solo quelle per le quali i problemi attributivi e una serie di altre considerazioni spingessero a tale decisione. In un settore, invero esiguo, specifico si sono relegate le rime dubbie, componimenti attribuiti a Coppetta, ma che appate difficile ascrivergli per questioni di usus o per fattori estrinseci.
Lippi, Elena. "La letteratura delle macerie nel dopoguerra tedesco. Proposta di traduzione di due Kurzgeschichte di Wolfgang Borchert." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18826/.
Повний текст джерелаROSSETTI, MATTEO. "'LA MAPPA DELLE COSTELLAZIONI', MANILIO, ASTRONOMICA, 1, 255-455: INTRODUZIONE, TRADUZIONE, TESTO E COMMENTO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2019. http://hdl.handle.net/2434/618044.
Повний текст джерелаThe verses 255-455 of the first book of the Astronomica of Manilius contain a detailed description of the constellations of the two hemispheres: structural model of the textual section are the Phenomena of Aratus. The Greek model, however, is only a trace in which the poet has moved: there are numerous differences with the Phenomena, in terms of organization of the matter and presentation of the arguments. The dissertation consists of a philological and literary commentary, preceded by an introduction, a critical text and an Italian translation. In the introduction some general exegetical problems concerning the pericope of verses have been treated, in the exposition of the topics has been paid attention to the complex of the first book and the work. After a chapter devoted to the structure of the book, were discussed the sources of Manilius, in particular Aratus, his schoolia, Cicero and Germanicus. Relations with the latter author have allowed to take into account the problems of chronology between Astronomica and the contemporary Princeps' Phaenomena. Space has been dedicated to the ways in which the constellations are presented, to catasterism and to the use of myth. In the last part of the introduction some questions concerning Manilius' relationship with iconographic sources were discussed and it was attempted to interpret the text, seen as a great ekphrasis, according to an "intervisual" approach. The text, accompanied by a critical apparatus resulting from a new collation of the codices primarii (GLNM), is preceded by a note on the textual tradition of the poem. The apparatus tries to give an account of the greatest number of textual interventions, starting from the fifteenth century, with attention to the great Manilian scholars: Scaliger, Bentley and Housman. The commentary is structured on two orders of notes. On the one hand, general and wider notes introduce single blocks of verses, these sections discuss the author's relationship with the models and propose an overall interpretation of the passage. The notes to the single verses, on the other hand, discuss more precise questions of text, metrics and style, with attention to the parallels with other authors. The philological commentary, indispensable for a textually complex poem such as the Astronomical, is combined with the literary one. In this regard, an attempt has been made to demonstrate how Manilius moves freely within the aratean tradition and also receives inspiration from authors such as Virgil and Ovid. In addition, the presence of a sublime scenario has been highlighted, a category that can also be found in other Latin didactic poems. Space has been reserved for the treatment of some aspects of Manilius' philosophy: the description of the sky in a constant equilibrium presupposes the presence of providentialist conceptions. Finally, some scientific and astronomical problems were discussed, starting from the comparison with technical texts.
TARSI, MARIA CHIARA. "Il canzoniere di Michelangelo: edizione e commento." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1295.
Повний текст джерелаThe paper aims to give a critical and annotated edition of poems that Michelangelo chose in about 1546, according to a project which was not carried out, but many traces of which are preserved in the manuscripts. The work is divided as follows: Note to the text. Illustration of the main textual problems faced while working at the edition and of the criteria used in transcribing the poems. Edition, paraphrase and commentary. The comment, by finding models and parallel places, aims to highlight the relationship between Michelangelo and the literary tradition, even beyond the canonical sources, repeatedly mentioned in modern editions (Dante’s Divine Comedy and Petrarch of Rvf). The texts are followed by a paraphrase. Apparatus. A negative one, it I divided into two parts: witnesses of the collection and witnesses of individual poems. It shows both reworking at the time of the collection and the corrections introduced by Michelangelo after abandoning the project of the collection. Sometimes it is particularly rich for the presence of many autographs: in these cases a third section has been added, dedicated to the critical analysis of the variants.
TARSI, MARIA CHIARA. "Il canzoniere di Michelangelo: edizione e commento." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2012. http://hdl.handle.net/10280/1295.
Повний текст джерелаThe paper aims to give a critical and annotated edition of poems that Michelangelo chose in about 1546, according to a project which was not carried out, but many traces of which are preserved in the manuscripts. The work is divided as follows: Note to the text. Illustration of the main textual problems faced while working at the edition and of the criteria used in transcribing the poems. Edition, paraphrase and commentary. The comment, by finding models and parallel places, aims to highlight the relationship between Michelangelo and the literary tradition, even beyond the canonical sources, repeatedly mentioned in modern editions (Dante’s Divine Comedy and Petrarch of Rvf). The texts are followed by a paraphrase. Apparatus. A negative one, it I divided into two parts: witnesses of the collection and witnesses of individual poems. It shows both reworking at the time of the collection and the corrections introduced by Michelangelo after abandoning the project of the collection. Sometimes it is particularly rich for the presence of many autographs: in these cases a third section has been added, dedicated to the critical analysis of the variants.
MASSARI, PIETRO. "GEOGRAFIE APOLLONIANE. TRADIZIONI POETICHE ED EPICORICHE, CULTI MISTERICI, POLITICA DIETRO I TOPONIMI DELLE ARGONAUTICHE." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/19299.
Повний текст джерелаMy research is focused on Apollonius Rhodius and deals with the toponymies and ethnonymies named by the poet in his epic poem Argonautikà. These tell much more than simple geography and often hint at myths, local traditions, contemporary court men of the Ptolemaic kingdom (such as Timosthenes of Rhodes and Patroclus of Macedon) and mystery cults (Orphic, Dionysian and Eleusinian, in a very blended form of syncretism). Following homonymies and eponymies I have also been able to discover a second parallel itinerary through Attica, designed by Apollonius behind the main return route of Argo.
Книги з теми "Filologia delle letteratura mondiale"
Graziani, Michela, ed. Trasparenze ed epifanie. Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-473-2.
Повний текст джерелаAlberti, Alberto, Stefano Garzonio, Nicoletta Marcialis, and Bianca Sulpasso, eds. Contributi italiani al XIV Congresso Internazionale degli Slavisti. Florence: Firenze University Press, 2008. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-8453-771-3.
Повний текст джерелаBoth, Ioana, Ayse Saracgil, and Angela Tarantino, eds. Innesti e ibridazione tra spazi culturali. Florence: Firenze University Press, 2015. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-844-6.
Повний текст джерелаBoth, Ioana, Ayse Saracgil, and Angela Tarantino, eds. Storia, identità e canoni letterari. Florence: Firenze University Press, 2013. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-417-2.
Повний текст джерелаFerro, Maria Chiara, Laura Salmon, and Giorgio Ziffer, eds. Contributi italiani al XVI Congresso Internazionale degli Slavisti. Florence: Firenze University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-723-8.
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