Дисертації з теми "Esemplari"
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Tonon, Eleonora <1997>. "La scrittura epistolare femminile nel Rinascimento. Indagine su alcuni casi esemplari." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20288.
Повний текст джерелаCecchin, Anna <1989>. "Il conflitto tra potere e cultura nella Russia di Putin. Quattro figure esemplari." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4695.
Повний текст джерелаLuzi, Francesca. "Studio sulla sopravvivenza di esemplari di Solea solea (Linnaeus, 1758) catturati con il Rapido in Adriatico centro-settentrionale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/19844/.
Повний текст джерелаFormigaro, Costanza. "Stato tossicologico di esemplari di foca monaca (Monachus monachus, Hermann 1779) della Grecia, specie "critically endangered" del Mar Mediterraneo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7254/.
Повний текст джерелаCheccoli, Ippolita <1979>. "Biografie esemplari. La vita del beato Bernardino da Feltre e di altri osservanti francescani nella società del XV secolo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3700/1/checcoli_ippolita_tesi.pdf.
Повний текст джерелаCheccoli, Ippolita <1979>. "Biografie esemplari. La vita del beato Bernardino da Feltre e di altri osservanti francescani nella società del XV secolo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3700/.
Повний текст джерелаAmadini, Pietro <1972>. "Arti dell’Asia Orientale tra pubblico e privato: due raccolte esemplari : dal 1870, cent’anni di collezionismo d’arte cinese e giapponese a Milano." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3065.
Повний текст джерелаLo studio presenta nel dettaglio due raccolte tipiche del collezionismo milanese d’arte dell’Asia orientale. La prima, quella del conte Lucini Passalacqua, è proposta come archetipo di raccolta di opere d’arte giapponesi e cinesi, propria del contesto lombardo degli anni settanta dell’Ottocento. A quel tempo, il ricco commercio fra Italia e Giappone di uova del baco da seta aveva sviluppato un traffico parallelo di opere d’arte. La collezione Passalacqua si pone come utile termine di raffronto per la lettura di altre collezioni italiane della sua epoca. La seconda collezione analizzata interessa una raccolta privata di celadon formatasi attorno agli anni Settanta del secolo scorso. Questa è proposta come raccolta tipologica, propria della fase collezionistica più recente. A fianco dello studio delle due collezioni esemplari, sono presentate infine le principali collezioni milanesi d’arte cinese e giapponese nell’ordine in cui sono pervenute alla municipalità, nell’ottica di mostrare i cambiamenti di tendenza nel collezionismo milanese nell’arco di un secolo.
Arcari, Elisabetta <1976>. "Studio e commento dell'inventario Eschini, contenente l'eredità libraria di Vincenzo Borghini : ricostruzione della biblioteca tramite l’individuazione di manoscritti, edizioni, esemplari ad essa appartenuti." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2011. http://hdl.handle.net/10579/1087.
Повний текст джерелаA previously unknown document, which has been recently discovered in the National Archive of Florence, contains the census of Vincenzio Borghini’s library and heritage (manuscripts, printed editions, drawings). The document has encouraged new research on documents and materials belonged to the benedictine Prior. The first part of this project focuses on the philological and textual analysis of the inventory, with particular attention to the XVI century cultural and historical environment in which this collection was built. The information gathered on each item, once stored in a database (since this electronic tool offers the most flexible way to access and process accurately large amount of data), has proven very useful to search and and find manuscripts and editions from the Prior’s library, today scattered in several European and Western libraries, thus unknown by scholars and researchers.
BIASCO, VALERIA. "L'EDUCAZIONE ALLA LEGALITA' NELLE SCUOLE ITALIANE. STUDIO DELLO SVILUPPO DELLE POLITICHE EDUCATIVE ANTIMAFIA E ALLA LEGALITA'. ANALISI COMPARATA SU DUE CASI ESEMPLARI: MILANO E PALERMO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2023. https://hdl.handle.net/2434/951267.
Повний текст джерелаAutuori, Martina. "Tra ordo rerum e ordo verborum. ‛Verità’ e ‛realtà’ nella letteratura teologica del primo secolo XII: tre casi esemplari (Oddone di Tournai, Guglielmo di Champeaux, Roscellino di Compiègne)." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2015. http://hdl.handle.net/10556/1900.
Повний текст джерелаLa storiografia della seconda metà del ventesimo secolo ha in più occasioni evidenziato la centralità del dibattito teologico emerso tra la seconda metà del secolo XI e i primi decenni del secolo XII per lo sviluppo di una prima compiuta riflessione sullo statuto epistemologico del sapere teologico e del suo linguaggio. Tra gli autori attivi in questo arco cronologico, particolare rilevanza assumono le figure di Oddone di Tournai, Guglielmo di Champeaux e Roscellino di Compiègne, maestri attivi in area francese, uniti dalla condivisione di un percorso curriculare comune ma divisi dalle posizioni assunte su quella che la storiografia ha comunemente (e in parte impropriamente) definito ‘questione degli universali’. La tesi si articola in tre capitoli, incentrati sulla disamina di testi utili alla ricostruzione delle più significative tesi dei tre maestri. In particolare, nel primo capitolo, sulla base delle informazioni tratte da commenti frammentari riportati alla luce in tempi recenti e attribuiti dagli studiosi in maniera non sempre unanime a Guglielmo di Champeaux, e delle Sententiae vel quaestiones raccolte in un florilegio noto come Liber Pancrisis, è stato possibile ricostruire le linee principali del curriculum studiorum delle scuole a cavallo tra i secoli XI e XII, di cui Guglielmo era – agli occhi dei contemporanei e a dispetto di quanto sia passato alla storia attraverso la testimonianza abelardiana – una delle colonne portanti (columna doctorum). Si delinea, dunque, dall'analisi di questi materiali, la figura di un rinomato magister pienamente coerente con il paradigma epistemologico della tradizione aristotelico-boeziana e con il conseguente esemplarismo di matrice agostiniana. Nel suo magistero, Guglielmo utilizza gli strumenti provenienti dalla sapienza antica calati nelle forme di un sapere moderno, elaborando così, nel vivo del dibattito tra antiqui e moderni, una sottile speculazione teologica. I temi principali, dal peccato originale all’incarnazione, sono stati, nel presente lavoro, ricollocati, rispetto all’ordine attribuito dall’editore moderno delle Sententiae, in un percorso che evidenzia una visione platonizzante del reale che, da un punto di vista logico, conduce il pensiero ad ascendere dalle res agli universali mentre, da un punto di vista teologico, presupponendo l’esistenza dei principi di tutte le cose nel Verbo divino, postula una discesa del reale da tali principi. Il capitolo presta particolare attenzione al lessico utilizzato da Guglielmo e alla riproposizione della partizione neoplatonica e, ancora una volta, boeziana della facoltà conoscitive dell'uomo. Lo studio delle arti del trivio, scienze del discorso umano, costituisce infatti la base per indirizzare l’uomo verso una comprensione del discorso divino quale sapere teologico. È nell’incontro di tali discipline e nella coesistenza dei loro intenti che, in quella che sembra essere la proposta speculativa di Guglielmo, si determinano i presupposti di una teoria della conoscenza capace di assicurare al suo interno la fondamentale coesione tra l’ordine dell’universo – così come è stato pensato e creato da Dio – e la capacità affidata all’uomo di ricostruirne la struttura. L’insegnamento della dialettica, l’allontanamento dall’attività magistrale, la scelta del silenzio e del deserto interiore, la dimensione comunitaria della vita religiosa adattata all’ideale eremitico e il concreto impegno, in veste di vescovo, nella riforma di una Chiesa sempre più dilaniata dagli scontri tra papato e impero, accomunano la figura di Oddone di Tournai ai percorsi esistenziali degli altri attori – come lui non protagonisti – del passaggio dal secolo XI al XII, come nel caso specifico del maestro di Champeaux. È, dunque, forse possibile parlare di una linea di pensiero condivisa, capace di intercettare autori geograficamente e spiritualmente distanti tra loro; si tratta di quella linea che pur avendo avuto un cominciamento lontano si è accresciuta nel corso dei secoli dell’alto Medioevo, nutrendosi del contributo di tutti coloro che, attraverso diverse forme, hanno partecipato, nell’adesione a un paradigma esemplarista, dell’ideale platonico calandolo in una realtà storico-culturale di volta in volta differente. Il secondo capitolo si articola principalmente sull’analisi di una delle opere di Oddone, il De peccato originali, dalla cui lettura emergono il metodo dialettico utilizzato dal maestro per sciogliere le numerose difficoltà dogmatiche che emergono nell'analisi filosofico-dottrinaria del tema del peccato originale e, al contempo, il lessico e la struttura epistemologica del medesimo paradigma già evidenziato nel capitolo precedente. La teatrale riproposizione del dibattito tra le diverse dottrine che si sono avvicendate nel corso dei secoli sul tema del peccato originale messa in campo da Oddone consente, in misura ancora maggiore rispetto all’esperienza del laboratorio teologico delle Sententiae di Guglielmo, di entrare nel vivo di un dibattito la cui portata, nell’imminente passaggio di paradigma, sarebbe stata non solo teologica ma anche e soprattutto epistemologica. Tutto questo esploderà in un vero e proprio conflitto dottrinario – analizzato nel terzo e ultimo capitolo – i cui protagonisti (Roscellino, Abelardo e Anselmo) si colpiscono vicendevolmente con il gladius della dialettica; la tesi punta dunque a evidenziare – anche grazie a una mirata collocazione delle diverse opere analizzate in un climax di crescente intensità espressiva – la drammaticità speculativa di un momento di passaggio della storia della filosofia medievale costituito, al contempo, da grande ricchezza speculativa, ma anche da una forte frammentazione terminologica e dottrinaria. Nel terzo capitolo, l’analisi del pensiero di Roscellino di Compiègne – solitamente collocato agli antipodi del realismo caratterizzante le posizioni dei primi due autori – e del dibattito sul tema trinitario innescato dall’applicazione della dottrina nominalista alla sostanza divina nasce dall'esigenza di condurre una valutazione sulla terminologia utilizzata nei testi presi in esame che costituisce il loro perimetro di condivisione. L'unico testo a disposizione degli studiosi per ricostruire la dottrina di Roscellino, una lettera diffamatoria indirizzata ad Abelardo, intercetta, nell'incontro con altre significative testimonianze, in modo particolare l’Epistola de Incarnatione Verbi di Anselmo, una Epistola indirizzata al vescovo di Parigi e la Theologia Summi Boni di Abelardo, le rotte su cui si muoveva il dibattito teologico nel fertile periodo preso in esame in questo lavoro. La scelta di mettere in relazione la posizione di Roscellino con quelle ‘realiste’ di Guglielmo e Oddone offre, per il tramite di una analisi testuale – particolarmente attenta alla scelte terminologiche e alle differenze che vocaboli fondamentali, quali substantia, essentia, persona, singularitas, communitas, idem e diverso – un viaggio in un melieu culturale, filosofico e religioso in cui la ‘verità’ poteva e doveva ancora essere raccontata attraverso una ‘realtà’ il più possibile vicina a quella pensata da Dio, nella più esaustiva corrispondenza di ordo rerum, ordo verborum e ordo idearum.[a cura dell'autore]
XIII n.s.
Di, Lorenzo Simonetta <1989>. "Publio Cornelio Scipione Emiliano: un caso esemplare nella memoria di Valerio Massimo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16289.
Повний текст джерелаGiunta, Fabio <1972>. "Francesco Panigarola (1548 – 1594): la “Vita” esemplare di un predicatore nell’età della Controriforma." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/877/1/Tesi_Giunta_Fabio.pdf.
Повний текст джерелаGiunta, Fabio <1972>. "Francesco Panigarola (1548 – 1594): la “Vita” esemplare di un predicatore nell’età della Controriforma." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/877/.
Повний текст джерелаLangford, Charles K. "Le utopie rinascimentali : esempli moderni di polis perfetta." Thesis, McGill University, 2006. http://digitool.Library.McGill.CA:80/R/?func=dbin-jump-full&object_id=102806.
Повний текст джерелаThe utopias of the Renaissance are projects of a new commonwealth, based on justice and education. The Italian peninsula of the XVI and early XVII century spawned several works belonging to this literary genre, inspired by Plato's Republic and initiated in England with Thomas More's Utopia (1516). Those considered in this thesis, besides Utopia, are: Francesco Doni's Il mondo savio e pazzo (1552), Francesco Patrizi's La Citta felice (1553), Ludovico Agostini's La Repubblica immaginaria (1580), Tommaso Campanella's La Citta del Sole (The City of the Sun) (1602) and Lodovico Zuccolo's Il Belluzzi (1621).
The thesis examines these six main literary works according to the concept of uchronie and escapism, the definitions of utopia by Karl Mannheim, J.C. Davis and Mikhail Bakhtin, the religious and Arcadian elements and the relationship between utopia and satire. The thesis analyzes three essential aspects of the utopian tales: city planning, relationship between man and woman, and education. The utopias of the Renaissance also reveal two different visions: one innovative if compared to the society of the time, and another, post-tridentina, oriented towards a return to more traditional values. The thesis examines the influence of More's work on the utopias of the Renaissance by analyzing and comparing a series of topics, like the title of the work, the narrator, fantastical names and ideas, the role of Plato, property and inequity, the choice of woman and the concept of beauty, daily labor, the function of God, and the concept of law.
The utopias of the Renaissance have various modern aspects: a utilitarian justice, a better place of woman in the society, the laicity of the government, the "rationality" of war, secularism, education, health, social justice, assistance to elderly. They also contain myopias, like an unrealistic economic model and a static society.
Dal, Pino Carlo. "Pittura e fotografia degli esordi:storia di una relazione complicata. Il caso esemplare di Domenico Bresolin." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3422498.
Повний текст джерелаIl dottorando ha effettuato una ricerca dedicata ad approfondire i rapporti tra pittura e fotografia negli anni in cui quest'ultima fece la sua comparsa, ossia tra il 1839, anno dell'annuncio della scoperta di Daguerre, e il 1870, con particolare attenzione a Venezia e al ruolo avuto da Domenico Bresolin. La tesi inizia con un'analisi delle prime relazioni intercorse tra le due arti sorelle innanzitutto in Francia, patria dell'invenzione, e poi in Italia, occupandosi in maniera più approfondita di Roma e Firenze. La scelta di queste due città è stata dettata dalla rilevanza culturale delle due ma anche dal fatto che proprio qui Domenico Bresolin, formatosi all'Accademia di Belle Arti di Venezia, ebbe modo di avvicinarsi ad un modo più moderno di intendere la pittura e probabilmente di entrare in contatto con la fotografia. L'artista, nato a Padova, infatti fu inizialmente un pittore paesaggista votato ad un forte contatto con la natura e in seguito divenne fotografo di un certo successo. Ma la sua importanza sta soprattutto nell'aver retto, dal 1864, la cattedra di paesaggio dell'Accademia veneziana, iniziando un modo nuovo di intendere questo genere pittorico e formando al nascente realismo artisti del calibro di Ciardi, Favretto, Tito e Nono.
Bacchini, Sara. "Analisi biologiche e comportamentali di un esemplare di Grampus griseus (G. Cuvier, 1812)(CETACEA: DELPHINIDAE) in ambiente controllato." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3217/.
Повний текст джерелаFebei, Davide Maria. "Analisi delle interazioni sociali tra un esemplare di Grampo (Grampus griseus) e una comunità di Tursiopi (Tursiops truncatus) residenti in ambiente controllato." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1405/.
Повний текст джерелаAvezzu', Arianna <1991>. "Esperienza e ricerca diretta nel contesto evidenziato dal Centro de Cultura Tradicional-Museo Escolar de Pusol come espressione di esemplarità nella tutela del patrimonio culturale intangibile." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/7876.
Повний текст джерелаNENCIONI, FRANCESCA. "La prosa dell'ermetismo: caratteri e esemplari." Doctoral thesis, 2015. http://hdl.handle.net/2158/1003517.
Повний текст джерелаMANCINI, SARA. "Caratterizzazione ultrastrutturale e molecolare di esemplari mediterranei dei generi Hydrolithon e Pneophyllum (Corallinales, Rhodophyta)." Doctoral thesis, 2011. http://hdl.handle.net/11573/917962.
Повний текст джерелаMAGANUCO, SIMONE. "Anatomia e relazioni filogenetiche di nuovi esemplari di Anfibi temnospondili del Triassico inferiore del Madagascar, con osservazioni di tipo ontogenetico, paleobiologico, paleoecologico e paleobiogeografico." Doctoral thesis, 2008. http://hdl.handle.net/2158/544263.
Повний текст джерелаCUSIMANO, GIOVANNI MARCO. "Nutrizione ecosostenibile in acquacoltura: la farina di mosca soldato (Hermetia illucens, Linnaeus, 1758) in parziale sostituzione della farina di pesce nell'alimentazione di esemplari adulti di orata (Sparus aurata, Linnaeus, 1758)." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11570/3130391.
Повний текст джерелаSERPETTA, MARIA GIULIA. "La Regola per ben confessarsi di Giacomo della Marca: edizione e commento linguistico." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251618.
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