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Дисертації з теми "Diritto delle società"

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Orlando, Antonio. "L’estinzione delle società." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2016. http://elea.unisa.it:8080/xmlui/handle/10556/3876.

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Анотація:
2013 - 2014
The study discussed in this text aims at making a general survey about the procedure that begins with the company’s resolution of dissolution and wound up decreed by its members during an extraordinary meeting or under the impulse of its directors and ends with the company extinction. This analysis has taken in particular consideration all those issues that have always enlivened-also nowadays-the Science of Law and Jurisprudence as to the Judge Register’s powers and the Curator’s ones during the closing of the company and with reference to the claimed trasversality of the rule cited in art.2495 c.c. as well as the state of pendent societates’established judgements,the assets and the contigent ones adding the supposed mechanism that allows their transfer to the ex-members seen as a sort of phenomenon which echoes the right to successions sanctioned by the Legislator in favour of “natural person”. Particularly,they have been taken into consideration the many and various contributions offered by the Science of Law and Jurisprudence initially caused by the interpretation of the discipline dealing with the study-object included in the Mercantile Law and then strengthened in consequence of the Civil Code coming into force in ’42,of d.lgs.n.6/2003 and later of d.lgs.n.175/2014. In reference to this Legislator’s last intervention,it has been highlighted how art.28 d.lgs.n.175 having ascribed the Exchequer the possibility to “attack”-within five years from the company’s cancellation in the Company Register and by now exstingueshed-in order to carry out a better and more effective action of collection of the owing duties,seems to brush up the theories developed by Jurisprudence in the period from the Civil Code coming into entrance to the “news” of hthe Compay Law intervened in 2003,redevelopments debated in occasion of the latest arrest carried out by the Court of Cassation in joint divisions. [edited by Author]
XIII n.s.
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Wei, Xiao <1981&gt. "La tutela della proprietà intellettuale nella società delle informazioni." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3957/2/Weixiao.tesi.pdf.pdf.

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Wei, Xiao <1981&gt. "La tutela della proprietà intellettuale nella società delle informazioni." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3957/.

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4

Bonavita, Simone <1982&gt. "Il diritto all'oblio e la gestione delle informazioni della società iperconnessa." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7690/1/Full_9_Giugno_2016_FINAL_01.pdf.

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Анотація:
La tesi di dottorato è relativa al diritto all'oblio nella società iperconnessa. L'autore affronta il tema con una approccio multidisciplinare, analizzando problemi relativi alla gestione dei processi di memorizzazione propri di Internet.
The doctoral thesis is related to the right to be forgotten in the hyperconnected society. The author examins the topic with a multidisciplinary approach, analysing the questions about the management of Internet storage processes.
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5

Cavanna, Maurizio <1970&gt. "Fusione e scissione delle società corporative." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1184/1/cavanna_maurizio_tesi.pdf.

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Cavanna, Maurizio <1970&gt. "Fusione e scissione delle società corporative." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1184/.

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7

Marangoni, Francesca <1994&gt. "La tassazione delle società immobiliari in Italia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13638.

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Анотація:
L’obiettivo del presente elaborato è quello di analizzare nel dettaglio le attuali norme tributarie gravanti a capo delle società immobiliari di compravendita, di costruzione/ristrutturazione e vendita e di gestione di immobili. In quest’ottica si è pensato di premettere un capitolo che descrivesse cosa si intenda per “bene immobile” in quanto il possesso qualificato o il trasferimento dei relativi fabbricati e terreni costituisce il presupposto per l’applicazione delle imposte dirette ed indirette a carico delle società immobiliari. Al fine di comprendere la logica del prelievo tributario e del diverso trattamento fiscale previsto, nello stesso capitolo si affronta la classificazione nelle categorie catastali e la distinzione nelle diverse tipologie degli immobili in regime d’impresa. I capitoli a seguire rappresentano il cuore del presente lavoro e descrivono nel dettaglio le peculiarità delle imposte gravanti sui beni immobili posseduti dalle società immobiliari. La strutturazione del corpo centrale dell’elaborato deriva dalla suddivisione delle imposte immobiliari sulla base della loro natura. In particolare, nel Capitolo 2 e 3 sono portati alla luce gli aspetti fiscali più rilevanti delle imposte dirette di natura reddituale (IRES e IRAP) e di natura patrimoniale (IMU, TASI e TARI). Nel Capitolo 4 (IVA) e 5 (imposte di registro, ipotecarie e catastali) invece sono affrontate le principali caratteristiche fiscali delle imposte sul trasferimento degli immobili a titolo oneroso.
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SANDRELLI, GIULIO. "Derivati azionari e disciplina delle società quotate." Doctoral thesis, Università Bocconi, 2011. https://hdl.handle.net/11565/4054123.

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Dagnino, Francesco <1980&gt. "Il trattamento delle società straniere e pseudostraniere nel Diritto Comunitario e nel Diritto Interno." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1182/1/Tesi_dagnino_Francesco.pdf.

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Dagnino, Francesco <1980&gt. "Il trattamento delle società straniere e pseudostraniere nel Diritto Comunitario e nel Diritto Interno." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2008. http://amsdottorato.unibo.it/1182/.

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Facci, Nicola <1994&gt. "La fiscalità delle associazioni e società sportive dilettantistiche." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15765.

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Анотація:
Nella presente tesi è stato trattato il tema della fiscalità delle associazioni e società sportive dilettantistiche. Inizialmente è stata inquadrata la normativa di riferimento per poi porre in relazione le diverse fattispecie riscontrabili in ambito sportivo dilettantistico. Lo sport dilettantistico è stato poi messo brevemente a confronto con quello professionistico. Nel prosieguo sono stati analizzati il regime fiscale tipico delle associazioni e società sportive, con riferimento alle imposte dirette ed indirette ovvero agli esoneri sugli adempimenti cui possono beneficiare. È stata poi esaminata la riforma del terzo settore con il relativo Codice, in cui è presente un particolare trattamento per tali enti. Nello stesso capitolo è stato evidenziato come quanto disposto dalla riforma sia applicabile agli enti sportivi dilettantistici. Da ultimo, sono stati esaminati i rapporti ricorrenti tra le associazioni e società con l’Amministrazione finanziaria.
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Pavan, Riccardo <1996&gt. "La fiscalità delle società sportive professionistiche e dilettantistiche." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18875.

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Анотація:
In Italia, come in tutto il mondo, il tessuto sociale è caratterizzato da un’ampia presenza dello sport, sia attivo, facendo parte di squadre a livello dilettantistico, che passivo, tifando determinate squadre che giocano a livello professionistico. L'importanza dello sport non è solo dunque sociale, ma anche economico. Il compito della tesi è pertanto quello di approfondire le principali tipologie di imposte sia per le società professionistiche che dilettantistiche, partendo però da un’analisi delle principali voci che compongono il bilancio d’esercizio che possono rappresentare la base imponibile. Si inizierà con la spiegazione del contesto italiano, in particolare con il modello sportivo, la sua organizzazione e le relazioni tra gli organi che compongono il sistema. Successivamente si vedrà la distinzione tra società sportiva professionistica e società sportiva dilettantistica, da un punto di vista giuridico e da quello fiscale. Mi occuperò quindi di spiegare le principali imposte come l’IRES e l’IVA, l'IRAP e le loro implicazioni in queste società peculiari.
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Bevivino, Vito <1975&gt. "Capitale e struttura finanziaria delle società bancarie europee per azioni." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15007.

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Анотація:
La tesi affronta il tema della capitalizzazione bancaria e degli strumenti per il finanziamento dell’impresa bancaria. A questo fine esamina la normativa europea in materia, il reg. 575/2013 UE e la direttiva 2013/36/UE, applicando una chiave di lettura del fenomeno che integra le ricadute della disciplina prudenziale con il valore dell’impresa bancaria avendo come punto di riferimento la banca e la sua funzione finanziaria e di intermediazione. Il percorso delineato dall’elaborato segue una linea di pensiero che si sviluppa a partire dal tema del finanziamento d’impresa e, quindi, secondo il punto di vista adottato, della disciplina del finanziamento d’impresa. A partire da questa considerazione, che sviluppa l’idea della funzione di intermediazione dell’impresa bancaria, i profili attivo e passivo dell’attività bancaria vengono considerati e analizzati dal punto di vista finanziario. Tutto ciò nella convinzione che questo profilo sia quello che meglio spiega il fenomeno prudenziale. Nella ricostruzione del fenomeno si colgono gli aspetti funzionali del finanziamento e la composizione capitalistica della disciplina prudenziale che non assume definizioni formali degli strumenti finanziari. Nella ricerca sono presenti e vengono utilizzate le fonti europee con perizia e misura, esito apprezzabile anche del periodo di ricerca condotto presso la Banca Centrale Europea.
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Basso, Eleonora <1989&gt. "Le società di comodo alla luce delle nuove riforme." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3093.

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Maretto, Andrea <1994&gt. "Fiscalità dei consorzi tra imprese e delle società consortili." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14323.

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Анотація:
L’elaborato tratterà in primo luogo degli aspetti civilistici del contratto di consorzio e delle società consortili. L’attenzione si sposterà in seguito sul loro trattamento fiscale, in particolare verranno esaminati i seguenti temi: IVA, imposte sul reddito, agevolazioni fiscali.
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Da, Rin Nicola Christian <1970&gt. "Dismissioni delle partecipazioni pubbliche nelle società operanti nei trasporti." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/600/1/Tesi_DaRin_Nicola.pdf.

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Da, Rin Nicola Christian <1970&gt. "Dismissioni delle partecipazioni pubbliche nelle società operanti nei trasporti." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/600/.

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Ceccoli, Deborah. "La legittimazione all'impugnativa delle delibere nelle società di capitali." Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2015. http://hdl.handle.net/11695/66303.

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Анотація:
Il sistema dell’invalidità delle delibere nelle società di capitali si presenta come un sistema speciale, che la riforma del 2003 ha profondamente modificato, così contribuendo ad accentuarne i caratteri di peculiarità dei quali la legittimazione all’impugnazione rappresenta un significativo elemento. Realizzato nella prima parte del lavoro un excursus sull’evoluzione della normativa in materia, dal silenzio del Codice di commercio del 1865 fino ad oggi, nell’obiettivo di ricostruire il sistema dell’impugnativa delle delibere nelle società di capitali occorre partire dalla riproposizione, in materia di impugnazione di delibere assembleari e decisioni dei soci, della tradizionale contrapposizione privatistica in termini di legittimazione tra soggetti determinati e chiunque vi abbia interesse. In particolare, in materia di invalidità delle delibere assembleari permane nella rubrica degli articoli 2377 e 2379 del codice civile la distinzione, propria delle categorie di invalidità dei contratti, tra annullabilità e nullità, le quali tuttavia non si distinguono per un’efficacia precaria ed eliminabile da un lato ed un’inefficacia assoluta dall’altro lato, quanto piuttosto sotto il profilo del vizio fatto valere nonché della legittimazione e del termine per proporre l’azione. Posto il valore organizzativo della delibera societaria, per cui essa costituisce un momento dell’attività sociale e rappresenta il valore attribuibile al procedimento che si svolge coerentemente con le regole dell’organizzazione della società, è possibile evidenziarne la distanza dal fenomeno negoziale e come il sistema delle invalidità societarie solo apparentemente ricalchi quello di matrice contrattuale e manifesti in realtà un’assoluta peculiarità di disciplina. Sulla base di queste premesse il lavoro intende indagare nella sua seconda parte su quale sia l’interesse perseguito e protetto attraverso l’impugnativa di una delibera nelle società di capitali evidenziandone la diversità a seconda che si tratti dei soci (rispetto ai quali viene valutata la possibilità di un’assimilazione con l’interesse legittimo), degli organi sociali di amministrazione e di controllo e dei terzi, e cercare di comprendere se la scelta di legittimare dei soggetti determinati in alcuni casi e chiunque vi abbia interesse in altri trovi giustificazione in un apprezzabile criterio, poste le criticità dell’impostazione che riconduce tale contrapposizione alla diversità dell’interesse, generale o particolare, leso dal vizio della decisione. Messe in luce le peculiarità del sistema, nella sua terza parte il lavoro si propone quindi di realizzare una disamina dei soggetti cui il legislatore ha in concreto attribuito la legittimazione ad impugnare le delibere nelle società di capitali nell’obiettivo da un lato, di approfondire gli svariati problemi applicativi che la disciplina comporta e dall’altro lato, di ricercare l’eventuale presenza di un filo comune intorno al quale il sistema si sviluppa.
The invalidity system of corporate resolutions appears as a special system, that the reform of 2003 has deeply altered, so helping to accentuate the peculiarities of such the legitimation to impugnation represents a significant element. Made in the first part of the work an excursus on the evolution of the legislation, by the silence of the Commercial code of 1865 to date, the purpose of reconstruct the system of corporate impugnations should start from the revival in the impugnation of company meeting’s resolutions and partners decisions, of the traditional privatistic contraposition in terms of legitimation between specific individuals and anyone who is interested. Particularly, in invalidity of company meeting’s resolutions matters, remain in the title of articles 2377 and 2379 of the Civil code the distinction, its categories of invalid contracts, between annullability and nullity, which, however, does not distinguisch for precarious and eliminable efficacy on the one hand and absolute ineffectiveness on the other, but rather in terms of the defect claimed, and also of the legitimation and the expiry date to start legal proceedings. Given the organizational value of corporate resolutions, so it is a moment of the company’s activity and represents the value attributable to the process that takes place in accordance with the rules of the company’s organization, you can underline the distance from the contractual phenomenon and how the invalidity system of corporate resolutions seemingly follows the contractual system and actually shows an absolute peculiarity of discipline. Based on these premises, the work aims to investigate in its second part about what is the interest pursued and protected through the impugnation of a corporate resolution highlighting the diversity depending on whether the partners (with respect to which is valued the possibility of assimilation with the legitimate interest), the governing bodies of administration and control, and the thirds, and try to understand if the choice of legitimizing certain subjects in some cases, and anyone with an interest in others is warranted in an appreciable criterion, posed the critical setting that leads this contraposition to the diversity of interest, general or particular, injured from the defect of the decision. Highlighted the peculiarities of the system, in its third part the work intends to carry out an examination of the subjects which the legislature has in practice given the legitimation to impugn the corporate resolutions in the purpose of, on the one hand, deepen the various application problems that the discipline involves and, on the other hand, search for the possible presence of a common thread around which the system develops.
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FOIS, EMILIA. "Continuità aziendale e scelte organizzative delle società in crisi." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2021. http://hdl.handle.net/11584/313091.

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Анотація:
The paper analyzes the concept of going concern, as it emerges from the provisions dictated to overcome the crisis in companies and, in particular, from the perspective adopted in the new Code of Crisis and Insolvency, relating to the preservation of the company, the maintenance and recovery of the business, including through reorganization choices. Firstly, the reform legislation is framed in the context of European regulations and in comparison with those of other continental European countries, highlighting how it is based on a new approach to business crisis. Going concern is now a point of reference in management, the diligence of managers takes on a more specific connotation, they are required to prepare adequate accounting arrangements to prevent the state of crisis and maintain the business. The changes inevitably also affect the profiles of the managers' responsibility. The focus of the thesis is the verification of which reorganizational solutions are preferable in order to recover the going concern for companies in crisis and in what way the corporate reorganization can be a valid tool for the resolution of the failure. Moreover, the analysis focuses on the identification of the elements on which to calibrate the reorganization and the operations serving it, in order to assess the needs and characteristics of the individual company.
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GRANDINETTI, Mario. "La determinazione della base imponibile delle società : profili interni, soluzioni comparate e prospettive comunitarie." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2009. http://hdl.handle.net/10446/92.

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Анотація:
Il presente lavoro muove dalla consapevolezza che la determinazione della base imponibile per le società, in particolare quelle di capitali, è stata ed è tuttora legata a determinazioni quantitative effettuate per assolvere ad altri obblighi, rispetto a quelli fiscali, previsti dall’ordinamento, primo fra tutti la redazione del bilancio di esercizio. Tale collegamento è presente nell’ordinamento tributario italiano per ciò che attiene all’imposta sul reddito delle società (IRES). In particolare, l’articolo 83 del Testo Unico delle imposte sui redditi (TUIR), prevede che la base imponibile debba essere determinata apportando al risultato che emerge dal conto economico civilistico le “variazioni” previste dalla normativa tributaria (c.d. principio di derivazione o dipendenza del reddito imponibile rispetto a quello civilistico). L’introduzione di tale principio nell’ordinamento tributario italiano è avvenuto con l’approvazione della riforma fiscale degli anni 70, in cui è stato previsto che il reddito imponibile doveva essere determinato secondo “criteri di adeguamento del reddito imponibile ai principi di competenza economica, tenuto conto delle esigenze di efficienza, rafforzamento e razionalizzazione dell’apparato produttivo”. La scelta del legislatore delegante fu, in quella sede, dettata (anche) dalla necessità di dare attuazione all’articolo 53 della Costituzione, laddove viene stabilito il concorso alle spese pubbliche in ragione della propria capacità contributiva. Tale disposizione costituzionale è relativa non solo alla contribuzione da parte delle persone fisiche ma anche da parte degli enti collettivi ovvero per le società di capitali. Il principio di derivazione è tutt’ora vigente nel TUIR, sebbene nel corso degli anni, anche recentemente, siano state apportate alcune modifiche. Obiettivo del primo capitolo è quello di ricostruire in chiave storico- sistematica l’evoluzione del principio di derivazione nell’ordinamento tributario italiano, evidenziando le principali ragioni per il suo mantenimento all’interno del TUIR. Attraverso tale prima indagine si cercherà di dimostrare la migliore rispondenza di una determinazione della base imponibile collegata ad altri settori conoscitivi, quali il diritto commerciale, la scienza delle finanze e l’economia aziendale, rispetto ad un modello di totale separazione tra le diverse determinazioni effettuate dalla società. I capitoli successivi seguono la tesi iniziale, relativamente ad alcuni soggetti passivi dell’IRES ovvero alle società che dal 1 gennaio 2005 sono obbligate a redigere il bilancio di esercizio secondo i nuovi principi contabili internazionali IAS/IFRS. La nuova determinazione contabile, stabilita dal regolamento comunitario n. 1606/2002, incide direttamente sulla base imponibile stante l’applicazione del principio di derivazione. L’obiettivo del secondo capitolo è quello di evidenziare la diversa rappresentazione del risultato economico derivante dall’applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS rispetto all’impostazione basata sul codice civile e sui principi contabili nazionali. A fronte di tale difformità verranno analizzati i provvedimenti fiscali successivi a tale modifica, evidenziando come, in ultima soluzione, l’ordinamento giunga a confermare il principio di derivazione anche per tali soggetti. Il terzo e il quarto capitolo, diversamente, ampliano l’oggetto d’indagine ad alcuni ordinamenti stranieri, quello francese e quello britannico, e alle proposte di armonizzazione da parte della Commissione Europea. L’obiettivo è quello di dimostrare che sia nelle soluzioni di altri ordinamenti sia nelle prospettive di modifica del diritto comunitario il modello prevalente è quello della dipendenza.
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Carbonara, Umberto Michele <1976&gt. "L'invalidità delle decisioni dei soci nella società a responsabilità limitata." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/2249/1/Carbonara_Umberto_Michele_tesi.pdf.

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Carbonara, Umberto Michele <1976&gt. "L'invalidità delle decisioni dei soci nella società a responsabilità limitata." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/2249/.

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MONZANI, Saul (ORCID:0000-0002-4448-3038). "La disciplina delle società affidatarie dirette di servizi pubblici locali." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2009. http://hdl.handle.net/10446/346.

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Calovi, Marianna <1986&gt. "La salvaguardia della diversità culturale degli immigrati : una sfida per i musei delle moderne società multiculturali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1875.

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Brighenti, Stefano <1990&gt. "Il gruppo endosocietario : elementi istituzionali e problematiche specifiche delle società multicompartimentali." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/15017.

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Анотація:
Il lavoro tratta il tema delle società multicomparto, ossia le società il cui patrimonio è composto da due o più comparti separati. Nei primi due capitoli si approfondiscono le varie questioni afferenti alla struttura patrimoniale e finanziaria di una simile fattispecie societaria. Nel terzo capitolo si indagano invece le possibili articolazioni che il governo societario può assumere per assicurare una più efficiente gestione dell’impresa multidivisionale. Nel quarto capitolo si analizzano infine le problematiche di gestione di tali società, con particolare riguardo alle molteplici occasioni di conflitto di interessi in esse riscontrabili.
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CIMINO, MICHELE. "Lo strano caso della fallibilità delle società pubbliche in house providing." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2022. http://hdl.handle.net/11566/295528.

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Анотація:
L’analisi del fenomeno giuridico delle società in house è un tema particolarmente complesso e in evoluzione sugli impulsi di una giurisprudenza nazionale spesso contrastante e di una giurisprudenza europea talvolta ondivaga e non consolidata, che solamente nel 2021 ha delineato definitivamente il tema della fallibilità delle società in house. La tematica delle società in house è infatti piuttosto recente, ma, nonostante ciò, ha sempre alimentato un forte dibattito su aspetti diametralmente opposti che hanno riguardato tanto la reale natura dell’istituto, sulla base degli orientamenti giurisprudenziali e della disciplina nazionale e sovranazionale, quanto la sua fallibilità alla luce del T.U.S.P. e del C.C.I. L’assenza di una posizione univoca sulla natura delle società in house ha determinato negli anni novanta un accesso dibattito giurisprudenziale culminato nella sentenza della C.G.U.E. del 18 novembre 1999, causa C-107/98, Teckal Srl c. Comune di Viano, 11 gennaio 2005, causa C-26/03 Stadt Halle. In passato, ad una prima posizione che individuava nell’in house un’eccezione alla regola ordinaria dell’affidamento tramite gara (Corte Cost., 17 novembre 2010, n. 325; Corte Cost., 20 marzo 2013, n. 46), era poi seguita, prevalendo, la tesi che l’in house fosse un’alternativa, dettata da ragioni diverse, alle gare pubbliche e non un minus rispetto alle stesse. Tuttavia, nel 2020 e nel 2021, la giurisprudenza amministrativa sembra aver superato la teoria dell’equiparazione tra in house ed evidenza pubblica, ritenendo la prima residuale e subordinata rispetto alla seconda, anche in virtù delle decisioni della C.G.U.E. (Sez. IX, 6 febbraio 2020, n. 89/19 e C-91/19) e della sentenza della Corte Costituzionale n. 100/2020. Tale cambio di orientamento è stato espresso dalla giurisprudenza del Consiglio di Stato e dei TAR, spingendo l’A.N.A.C. ad attivare una consultazione per predisporre nuove Linee Guida proprio in merito alla motivazione rafforzata richiesta dall’art. 192 d.lgs. n. 50/2016, espressione di quel dibattito sulla natura dell’in house. Dalle Linee Guida è apparso come l’intento dell’ANAC, di inserire una motivazione rafforzata, fosse orientato a rimediare alle omissioni delle Amministrazioni, soprattutto locali, che nella gran parte dei casi tendono a preferire l’affidamento in house alla gara pubblica, in spregio alle norme nazionali ed europee in tema di concorrenza e trasparenza. In tale quadro si è inserito anche il testo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), presentato il 25 aprile 2021 dal Governo al Parlamento per l’avvio del procedimento legislativo, che detta alcuni principi in tema d’ in house e servizi pubblici e la tanto agognata riforma del Codice della Crisi d’Impresa, che ha inciso fortemente sulla materia della fallibilità delle società in house a chiosa di un iter già avviato con il Testo Unico sulle Società Partecipate, mettendo la parola fine, quantomeno per adesso, all’accesa tenzone dottrinale e giurisprudenziale sul punto. La tesi di dottorato affronta tali questioni, analizzando le problematiche sottese alla natura stessa delle società, le tensioni sistematiche e applicative che la fallibilità delle società in esame comporta, le eventuali soluzioni alternative escluse. L’elaborato, in conclusione, partendo da una ricognizione normativa, dottrinale e giurisprudenziale sullo stato dell’arte, si interroga sulla fallibilità della società in house, e sugli effetti, alla luce anche della più recente giurisprudenza di merito sull’argomento.
The analysis of the legal phenomenon of in-house companies is a particularly complex and evolving issue on the impulses of an often conflicting national jurisprudence and of a European jurisprudence that is sometimes fluctuating and not consolidated, which only in 2021 definitively outlined the issue of the fallibility of companies. in house. The issue of in-house companies is in fact quite recent, but nevertheless it has always fueled a strong debate on diametrically opposed aspects that have concerned both the real nature of the institution, based on jurisprudential orientations and national and supranational regulations, as well as its fallibility in the light of the TUSP and of the C.C.I. . The absence of a univocal position on the nature of in-house companies led to a heated jurisprudential debate in the nineties, culminating in the sentence of the C.G.U.E. of November 18, 1999, case C-107/98, Teckal Srl v. Municipality of Viano, 11 January 2005, case C-26/03 Stadt Halle. In the past, to a first position which identified in-house an exception to the ordinary rule of awarding by tender (Corte Cost., November 17, 2010, n.325; Corte Cost., March 20, 2013, n.46), then followed, prevailing, the thesis that the in house was an alternative, dictated by different reasons, to public tenders and not a minus compared to them. However, in 2020 and 2021, administrative jurisprudence seems to have overcome the theory of equating in-house and public evidence, considering the former residual and subordinate to the latter, also by virtue of the decisions of the C.G.U.E. (Section IX, February 6, 2020, n. 89/19 and C-91/19) and the sentence of the Constitutional Court n. 100/2020. This change of orientation was expressed by the jurisprudence of the Council of State and the T.A.R. prompting the A.N.A.C. to activate a consultation to prepare new Guidelines precisely on the reinforced motivation required by art. 192 of Legislative Decree no. 50/2016, an expression of that debate on the nature of in-house. From the Guidelines it appeared that the intent of ANAC, to insert a reinforced motivation, was aimed at remedying the omissions of the Administrations, especially local, which in most cases tend to prefer the in-house entrustment to the public tender, in disregard for national and European rules on competition and transparency. The text of the National Recovery and Resilience Plan (PNRR) was also included in this framework, presented on 25 April 2021 by the Government to Parliament for the start of the legislative procedure, which dictates some principles on the subject of in-house and public services. and the much-needed reform of the C.C.C., which has had a strong impact on the matter of the fallibility of in-house companies as a gloss of a process already started with the T.U.S.P., putting an end, at least for now, to the 'heated doctrinal and jurisprudential dispute on this point.
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TAJANI, FEDERICO. "I ruoli delle società di classificazione navale: analisi comparata delle responsabilità tra contratto ed illecito." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2015. http://hdl.handle.net/10281/78861.

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Анотація:
Le società di classificazione ed il problema della loro responsabilità. Dalla loro istituzione quali club per gli assicuratori le società hanno visto numerosi mutamenti in forza dei quali le attività odierne contemplano una serie di funzioni pubbliche significative. L´analisi dell´evoluzione permette di comprendere i limiti della responsabilità contrattuale nei confronti degli armatori, tale per cui la legittimità delle clausole di esonero è da valutare caso per caso. Le maggiori complessità sono ascrivibili nell´area della responsabilità aquiliana: la disamina della giurisprudenza dei vari ordinamenti evidenzia gli approcci opposti tra ordinamenti di common law rispetto a quelli continentali. Attraverso l´esame di fattispecie assimilabili in via analogica, viene esperito un tentativo di sintesi delle interpretazioni. Analisi delle funzioni pubbliche ed il collegamento con le obbligazioni degli Stati di bandiera contratte tramite le molteplici convenzioni internazionali, quali UNCLOS, SOLAS, MARPOL. Le caratteristiche evolutive del percorso di affermazione delle società di classificazione quali soggetti deputati all´emissione dei certificati di sicurezza richiesti dalle predette convenzioni. L´eccezione dell´immunità giurisdizionale quale ostacolo per la valutazione dell´eventuale negligenza dei registri di classe nello svolgimento delle funzioni pubbliche delegate dagli stati e l´opportunità di uno strumento legislativo internazionale.
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BERNASCONI, SARA. "La mobilità delle società nell’Unione europea: casi del trasferimento di sede sociale e della fusione transfrontalieri." Doctoral thesis, Università Bocconi, 2012. https://hdl.handle.net/11565/4054300.

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CAPOTI, VIVIANA. "L'elezione del consiglio di amministrazione delle società quotate mediante voto di lista." Doctoral thesis, Università Bocconi, 2013. https://hdl.handle.net/11565/4054308.

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30

Olmedo, Peralta Eugenio <1985&gt. "I doveri e le responsabilità contabili nella corporate governance delle società di capitali." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5231/1/OlmedoPeralta_Eugenio_tesi.pdf.

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Анотація:
La costruzione di un modello efficiente di corporate governance deve offrire una disciplina adeguata dei doveri contabili. Ciò nonostante, gli ordinamenti giuridici configurano i doveri di contabilità in modo incompleto, giacché l’inadempimento di questi non comporta una sanzione diretta per il soggetto inadempiente. Come informazione sulla situazione economica e finanziaria della società, esiste un interesse pubblico nella contabilità, e questa può servire come base di giudizio a soggetti interni ed esterni all’impresa, nell’adozione delle sue scelte. Disporre di un’informazione falsa o inesatta al riguardo può comportare un danno ingiustificato alla società stessa, ai soci o ai terzi, che potranno esercitare le azioni precise per il risarcimento del danno cagionato. Per evitare la produzione di questi danni, da una prospettiva preventiva, la corporate governance delle società di capitali può prevedere dei meccanismi di controllo che riducano il rischio di offrire un’informazione sbagliata. Questi controlli potranno essere esercitati da soggetti interni o esterni (revisori legali) alla struttura della società, ed avranno una configurazione diversa a seconda che le società adottino una struttura monistica o dualistica di governance. Questo ci colloca di fronte ad una eventuale situazione di concorrenza delle colpe, giacché i diversi soggetti che intervengono nel processo d’elaborazione dell’informazione contabile versano la sua attuazione sullo stesso documento: il bilancio. Risulta dunque cruciale determinare il contributo effettivo di ciascuno per analizzare il suo grado di responsabilità nella produzione del danno.
Getting an efficient model of corporate governance requires offering an appropriate design of accountability duties. Despite of that, the different legal systems configure these duties in an incomplete way, because the breach of these does not mean a direct sanction for the subject that has disobeyed them. As information about the economic and financial situation of the company, there’s a public interest on accountability, because this information could serve as the base considered by internal subjects and outsiders from the structure of the firm, for the adoption of their decisions. Having a wrong or inaccurate information about the truth situation of the company may produce an unjustified damage to the company itself, the shareholders or third parties. Therefore, these could suit actions to get a compensation of the damages they have suffered. To avoid the production of these damages, from a preventive point of view, corporate governance of public companies can set different sorts of control to reduce the risk of offering a wrong information. These controls could be settled using internal or external subjects (external auditor), and may have a different configuration depending on the monistic or dualistic structure of the company’s governance. This construction of duties and controls may produce an eventual situation of concurrency of faults, because the different subjects that can participate in the process of elaboration of the accounting information pour their contribution over the same document: the balance sheet. This makes crucial the task of determining the effective contribution of everyone, in order to analyse their level of responsibility in the production of the damage.
La construcción de un modelo eficiente de gobierno corporativo tiene que ofrecer una configuración adecuada de los deberes contables. Pese a ello, los ordenamientos jurídicos configuran los deberes contables de forma incompleta, porque el incumplimiento de éstos no lleva aparejada una sanción directa para el sujeto que los incumple. Como información sobre la situación económica y financiera de la sociedad, existe un interés público en la contabilidad, y ésta puede servir como base de juicio que empleen sujetos internos y externos a la empresa, para la adopción de sus decisiones. Disponer de una información falsa o inexacta al respecto puede derivar un daño injustificado a la propia sociedad, a los socios o a terceros, que podrán ejercitar las acciones precisas para el resarcimiento del daño producido. Para evitar la producción de estos daños, desde una perspectiva preventiva, la corporate governance de las sociedades de capital puede prever mecanismos de control que reduzcan el riesgo de ofrecer una información errónea. Estos controles se podrán ejercitar por parte de sujetos internos o externos (auditores) a la estructura de la sociedad, y tendrán una configuración distinta en función de que la sociedad adopte una estructura monista o dualista de gobierno. Ello nos sitúa de frente a una eventual situación de concurrencia de culpas, puesto que los distintos sujetos que intervienen en el proceso de elaboración de la información contable vuelcan su actuación sobre el mismo documento: las cuentas anuales. Resulta por tanto crucial determinar la contribución efectiva de cada uno para analizar su grado de responsabilidad en la producción del daño.
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Olmedo, Peralta Eugenio <1985&gt. "I doveri e le responsabilità contabili nella corporate governance delle società di capitali." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amsdottorato.unibo.it/5231/.

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La costruzione di un modello efficiente di corporate governance deve offrire una disciplina adeguata dei doveri contabili. Ciò nonostante, gli ordinamenti giuridici configurano i doveri di contabilità in modo incompleto, giacché l’inadempimento di questi non comporta una sanzione diretta per il soggetto inadempiente. Come informazione sulla situazione economica e finanziaria della società, esiste un interesse pubblico nella contabilità, e questa può servire come base di giudizio a soggetti interni ed esterni all’impresa, nell’adozione delle sue scelte. Disporre di un’informazione falsa o inesatta al riguardo può comportare un danno ingiustificato alla società stessa, ai soci o ai terzi, che potranno esercitare le azioni precise per il risarcimento del danno cagionato. Per evitare la produzione di questi danni, da una prospettiva preventiva, la corporate governance delle società di capitali può prevedere dei meccanismi di controllo che riducano il rischio di offrire un’informazione sbagliata. Questi controlli potranno essere esercitati da soggetti interni o esterni (revisori legali) alla struttura della società, ed avranno una configurazione diversa a seconda che le società adottino una struttura monistica o dualistica di governance. Questo ci colloca di fronte ad una eventuale situazione di concorrenza delle colpe, giacché i diversi soggetti che intervengono nel processo d’elaborazione dell’informazione contabile versano la sua attuazione sullo stesso documento: il bilancio. Risulta dunque cruciale determinare il contributo effettivo di ciascuno per analizzare il suo grado di responsabilità nella produzione del danno.
Getting an efficient model of corporate governance requires offering an appropriate design of accountability duties. Despite of that, the different legal systems configure these duties in an incomplete way, because the breach of these does not mean a direct sanction for the subject that has disobeyed them. As information about the economic and financial situation of the company, there’s a public interest on accountability, because this information could serve as the base considered by internal subjects and outsiders from the structure of the firm, for the adoption of their decisions. Having a wrong or inaccurate information about the truth situation of the company may produce an unjustified damage to the company itself, the shareholders or third parties. Therefore, these could suit actions to get a compensation of the damages they have suffered. To avoid the production of these damages, from a preventive point of view, corporate governance of public companies can set different sorts of control to reduce the risk of offering a wrong information. These controls could be settled using internal or external subjects (external auditor), and may have a different configuration depending on the monistic or dualistic structure of the company’s governance. This construction of duties and controls may produce an eventual situation of concurrency of faults, because the different subjects that can participate in the process of elaboration of the accounting information pour their contribution over the same document: the balance sheet. This makes crucial the task of determining the effective contribution of everyone, in order to analyse their level of responsibility in the production of the damage.
La construcción de un modelo eficiente de gobierno corporativo tiene que ofrecer una configuración adecuada de los deberes contables. Pese a ello, los ordenamientos jurídicos configuran los deberes contables de forma incompleta, porque el incumplimiento de éstos no lleva aparejada una sanción directa para el sujeto que los incumple. Como información sobre la situación económica y financiera de la sociedad, existe un interés público en la contabilidad, y ésta puede servir como base de juicio que empleen sujetos internos y externos a la empresa, para la adopción de sus decisiones. Disponer de una información falsa o inexacta al respecto puede derivar un daño injustificado a la propia sociedad, a los socios o a terceros, que podrán ejercitar las acciones precisas para el resarcimiento del daño producido. Para evitar la producción de estos daños, desde una perspectiva preventiva, la corporate governance de las sociedades de capital puede prever mecanismos de control que reduzcan el riesgo de ofrecer una información errónea. Estos controles se podrán ejercitar por parte de sujetos internos o externos (auditores) a la estructura de la sociedad, y tendrán una configuración distinta en función de que la sociedad adopte una estructura monista o dualista de gobierno. Ello nos sitúa de frente a una eventual situación de concurrencia de culpas, puesto que los distintos sujetos que intervienen en el proceso de elaboración de la información contable vuelcan su actuación sobre el mismo documento: las cuentas anuales. Resulta por tanto crucial determinar la contribución efectiva de cada uno para analizar su grado de responsabilidad en la producción del daño.
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LAUDONIO, ALDO. "La trasformazione eterogenea delle associazioni." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/530.

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Анотація:
L’istituto della trasformazione è stato interessato da una profonda alterazione per opera della riforma del diritto societario del 2003, la quale ha espressamente ampliato il novero delle fattispecie trasformative realizzabili al fine di risolvere numerose difficoltà riscontrate nella prassi. Tuttavia, tra le altre, l’introduzione della trasformazione di associazioni ha portato con sé anche nuovi problemi, che si è cercato di risolvere tenendo in debita considerazione gli orientamenti dottrinari e giurisprudenziali ed i principi costituzionali in materia di associazionismo. Nell’ambito della ricerca si è proceduto a ricostruire la fisiologia del procedimento di trasformazione coordinando le scarne norme dettate in materia con altre previsioni codicistiche e leggi speciali. Si è in particolare concluso che le ipotesi di trasformazione elencate nell’art. 2500-octies c.c. non sono tassative, ma meramente esemplificative, e si è altresì proposta l’identificazione di alcuni limiti sistematici alla trasformabilità. Infine, ci si è occupati dello studio degli strumenti di tutela predisposti per i differenti interessi facenti capo ai soggetti coinvolti nella trasformazione, valutando contestualmente l’attitudine di quest’ultima a porsi come effettivo mezzo di risoluzione dei conflitti che si verificano nella transizione tra vari regimi giuridici dell’azione comune.
The operation of conversion has undergone a deep change through the corporate law reform of 2003, which broadened the group of allowed conversions with the aim to solve several difficulties noticed in the practice. However, the introduction of the conversion of associations also brought about new problems, that were attempted to be solved by taking into due consideration the opinions of the scholars, the courts’ rulings and the constitutional principles on associationism. In the course of the research, the physiology of the conversion procedure is reconstructed by coordinating its scanty rules with other provisions from the Civil Code and other acts. It has been concluded that the cases of conversion listed in the art. 2500-octies c.c. are not mandatory, but merely illustrative, and it has also been proposed the identification of some systematic limits to convertibility. In the end, there is a analysis of the protective measures set down for the different interests referred to the subjects involved in the conversion, while at the same time it has been evaluated the aptitude of this operation to be an effective mean of resolution of the conflicts that arise in the transition through various legal regimes of the joint activity.
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LAUDONIO, ALDO. "La trasformazione eterogenea delle associazioni." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2009. http://hdl.handle.net/10280/530.

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L’istituto della trasformazione è stato interessato da una profonda alterazione per opera della riforma del diritto societario del 2003, la quale ha espressamente ampliato il novero delle fattispecie trasformative realizzabili al fine di risolvere numerose difficoltà riscontrate nella prassi. Tuttavia, tra le altre, l’introduzione della trasformazione di associazioni ha portato con sé anche nuovi problemi, che si è cercato di risolvere tenendo in debita considerazione gli orientamenti dottrinari e giurisprudenziali ed i principi costituzionali in materia di associazionismo. Nell’ambito della ricerca si è proceduto a ricostruire la fisiologia del procedimento di trasformazione coordinando le scarne norme dettate in materia con altre previsioni codicistiche e leggi speciali. Si è in particolare concluso che le ipotesi di trasformazione elencate nell’art. 2500-octies c.c. non sono tassative, ma meramente esemplificative, e si è altresì proposta l’identificazione di alcuni limiti sistematici alla trasformabilità. Infine, ci si è occupati dello studio degli strumenti di tutela predisposti per i differenti interessi facenti capo ai soggetti coinvolti nella trasformazione, valutando contestualmente l’attitudine di quest’ultima a porsi come effettivo mezzo di risoluzione dei conflitti che si verificano nella transizione tra vari regimi giuridici dell’azione comune.
The operation of conversion has undergone a deep change through the corporate law reform of 2003, which broadened the group of allowed conversions with the aim to solve several difficulties noticed in the practice. However, the introduction of the conversion of associations also brought about new problems, that were attempted to be solved by taking into due consideration the opinions of the scholars, the courts’ rulings and the constitutional principles on associationism. In the course of the research, the physiology of the conversion procedure is reconstructed by coordinating its scanty rules with other provisions from the Civil Code and other acts. It has been concluded that the cases of conversion listed in the art. 2500-octies c.c. are not mandatory, but merely illustrative, and it has also been proposed the identification of some systematic limits to convertibility. In the end, there is a analysis of the protective measures set down for the different interests referred to the subjects involved in the conversion, while at the same time it has been evaluated the aptitude of this operation to be an effective mean of resolution of the conflicts that arise in the transition through various legal regimes of the joint activity.
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DE, NADAI MARCO. "Libertà di circolazione dei capitali e corporate governance delle società con poteri speciali." Doctoral thesis, Università Bocconi, 2013. https://hdl.handle.net/11565/4054343.

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SCALIA, GIOVANNI SERGIO. "ALLE ORIGINI DELL'INDUSTRIALIZZAZIONE MILANESE: IL FALLIMENTO DELLE 'NUOVE' SOCIETÀ (1883-1903)." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/2434/349648.

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Анотація:
The aim of this thesis is to give a contribution to the research on Bankruptcy Law between 1883 and 1903, a period marked by two important legal reforms: the Italian Commercial Code and the law of composition with creditors. In particular, the paper explores companies default (that is, limited liability companies and cooperative societies) declared by the Court of Milan in this period. The choice to focus on these specific bankrupts is due to the growing economic importance that the Milanese area took at the end of nineteenth century, becoming one of the main economic districts. The reconstruction of bankruptcy events is made by means of an analysis of both legal historiography and magazines, as well as of archive groups of Archivio di Stato di Milano and of Archivio Storico della Camera di Commercio di Milano. The companies default is observed from a legal and historical point of view in order to understand the evolution of the Italian Corporate Insolvency Law in the twentieth century.
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Pellizzari, Jenny <1989&gt. "Trasferimento di residenza delle società all'estero e libertà di stabilimento nel contesto dell'Unione Europea." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3312.

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La tesi si propone di affrontare il tema del trasferimento della sede delle società all'estero e la conseguenza tassazione in uscita (c.d. exit tax) che le stesse devono sostenere, analizzando come questa possa costituire un ostacolo, in netto contrasto con la libertà di stabilimento sancita dal TFUE, alla mobilità delle società, il tutto analizzato limitatamente al contesto dell'Unione Europea.
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SANTAMARIA, Angelo. "L’evoluzione delle forme aggregative per l’esercizio delle professioni intellettuali: dallo studio associato alla società tra professionisti." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2014. http://hdl.handle.net/10446/30691.

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Анотація:
The exercise of professional activities in partnership forms represents, with no doubts, one of the arguments that, more than others, have enlivened the debate concerning the regulated professions over the decades. These aggregative phenomena have experienced a long period of substantial aversion on the part of the Italian Legislator, because of the strong pressure from the more "orthodox" components of the professional associations; and only thanks to the interpretation given by doctrine and jurisprudence a window has been opened for the progressive acceptance of the cases arosed from the practice. In fact, since 1815, due to the prohibition of establishing partnerships among professionals, a lot of different cases have emerged in practice characterized by the fact that, while skirting the hypothesis of partnerships, were quite distinct from them. Despite the attempts represented by the two Bersani laws in 1997 and 2006, the final admission in Italian legislation for these legal paradigms was introduced only in 2011. Today more than ever, partnerships among professionals constitute an important opportunity for professionals by allowing them to operate, in a more efficient and competitive way, in a market that, increasingly contaminated by heterogeneous services and performance, requires a rethinking of the role of the professional who cannot remain anchored to the classic figure of the individual operating within their offices, due also to the EU competition. This paper will, therefore, provide an analysis of the slow evolution that led to the discipline of partnerships among professionals enacted between 2011 and 2013, starting from the Law n. 1815/1939 which forbade their establishment up to the ministerial regulation that implemented the provisions of Law n. 183 of 2011.
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Lucchetti, Alessandro <1968&gt. "L'integrazione verticale tra pubblico e privato.Una ricostruzione delle società a capitale misto per i servizi pubblici locali secondo le categorie della teoria economica dell’organizzazione." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7670/1/Lucchetti_Alessandro_tesi.pdf.

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Анотація:
L’assunto centrale della richiesta è che la partecipazione congiunta e la cooperazione tra parti pubbliche e private in una entità costituita in forma di società di capitali può essere intesa e ricostruita come una organizzazione ibrida all’interno del modello teorico dell’economia dei costi di transazione. La ricerca intende affermare che il partenariato pubblico privato istituzionalizzato è un’organizzazione ibrida all’interno della quale, le due parti (quella privata e quella pubblica) combinano impegni comuni ed obiettivi confliggenti. La ricerca rivela i tratti giuridici significativi, all’interno dell’ordinamento italiano, del partenariato pubblico-privato istituzionalizzato dove la partecipazione comune avviene all’interno della società di capitali. L’approcio al partenariato pubblico-privato istituzionalizzato secondo la teoria dei costi di transazione offre una nuova prospettiva circa la ricostruzione giuridica della cooperazione tra il soggetto pubblico e la parte privata. Le organizzazioni ibride costituite in forma di società di capitali forniscono soluzioni per la gestione dell’incertezza conseguenti all’incompletezza contrattuale attraverso l’inserimento della relazione di partenariato all’interno del sistema societario di amministrazione e controllo. In dipendenza del lungo periodo di funzionamento, il partenariato pubblico-privato istituzionalizzato deve essere in grado di adattarsi a cambiamenti nell’ambiente economico, giuridico e tecnologico e tali cambiamenti debbono essere considerati ed approvati nel contesto della relazione societaria tra il soggetto pubblico ed il socio privato. L’analisi, dedicata al sistema giuridico italiano, conferma che il diritto delle società di capitali ed il diritto amministrativo rilevano effettivamente e svolgono un ruolo cruciale nella costruzione appropriata della transazione tra le parti al fine di evitare squilibri di relazione tra il socio privato e la Parte Pubblica, la quale opera anche come Pubblica Autorità (il c.d. “problema di doppio allineamento”).
Core assumption of the research is that the joint participation and cooperation of public and private parties in a corporatized entity could be regarded and reconstructed as a hybrid organization within the theoretical model of the Transaction Cost Economics (TCE). The research is inteded to affirm that the IPPP is a hybrid” where the two parties (the public and the private one) combine joint efforts and competing goals. The research reveals the most distinctive legal features, within the Italian Jurisdiction, of this form of “Institutionalized PublicPrivate Partnerships (IPPP)” where the joint participation takes place within a corporatized entity. The TCE Approach to Institutionalised Public-Private Partnerships (IPPP) offers a new perspective on the legal reconstruction of the cooperation between the public entity and the private party. The Corporatized Hybribs organizations provide solutions to manage uncertainty due to contract incompleteness by means of embedded relationships within the corporate governance framework. Due to the long-term functioning, the IPPP must be able to adjust to changes in the economic, legal or tecnological environment and those changes must be assessed and approved in the context of the corporate relationship between the public entity and the Private Partner. The analysis, focused on the Italian legal system, confirms that company law and administrative law do matter and play a key role in the appropriate design of the transaction in order to avoid unbalanced relationship between the Private Partner and the Public Party which acts as Public Authority too (the so called “double alignment problem”).
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Lucchetti, Alessandro <1968&gt. "L'integrazione verticale tra pubblico e privato.Una ricostruzione delle società a capitale misto per i servizi pubblici locali secondo le categorie della teoria economica dell’organizzazione." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7670/.

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L’assunto centrale della richiesta è che la partecipazione congiunta e la cooperazione tra parti pubbliche e private in una entità costituita in forma di società di capitali può essere intesa e ricostruita come una organizzazione ibrida all’interno del modello teorico dell’economia dei costi di transazione. La ricerca intende affermare che il partenariato pubblico privato istituzionalizzato è un’organizzazione ibrida all’interno della quale, le due parti (quella privata e quella pubblica) combinano impegni comuni ed obiettivi confliggenti. La ricerca rivela i tratti giuridici significativi, all’interno dell’ordinamento italiano, del partenariato pubblico-privato istituzionalizzato dove la partecipazione comune avviene all’interno della società di capitali. L’approcio al partenariato pubblico-privato istituzionalizzato secondo la teoria dei costi di transazione offre una nuova prospettiva circa la ricostruzione giuridica della cooperazione tra il soggetto pubblico e la parte privata. Le organizzazioni ibride costituite in forma di società di capitali forniscono soluzioni per la gestione dell’incertezza conseguenti all’incompletezza contrattuale attraverso l’inserimento della relazione di partenariato all’interno del sistema societario di amministrazione e controllo. In dipendenza del lungo periodo di funzionamento, il partenariato pubblico-privato istituzionalizzato deve essere in grado di adattarsi a cambiamenti nell’ambiente economico, giuridico e tecnologico e tali cambiamenti debbono essere considerati ed approvati nel contesto della relazione societaria tra il soggetto pubblico ed il socio privato. L’analisi, dedicata al sistema giuridico italiano, conferma che il diritto delle società di capitali ed il diritto amministrativo rilevano effettivamente e svolgono un ruolo cruciale nella costruzione appropriata della transazione tra le parti al fine di evitare squilibri di relazione tra il socio privato e la Parte Pubblica, la quale opera anche come Pubblica Autorità (il c.d. “problema di doppio allineamento”).
Core assumption of the research is that the joint participation and cooperation of public and private parties in a corporatized entity could be regarded and reconstructed as a hybrid organization within the theoretical model of the Transaction Cost Economics (TCE). The research is inteded to affirm that the IPPP is a hybrid” where the two parties (the public and the private one) combine joint efforts and competing goals. The research reveals the most distinctive legal features, within the Italian Jurisdiction, of this form of “Institutionalized PublicPrivate Partnerships (IPPP)” where the joint participation takes place within a corporatized entity. The TCE Approach to Institutionalised Public-Private Partnerships (IPPP) offers a new perspective on the legal reconstruction of the cooperation between the public entity and the private party. The Corporatized Hybribs organizations provide solutions to manage uncertainty due to contract incompleteness by means of embedded relationships within the corporate governance framework. Due to the long-term functioning, the IPPP must be able to adjust to changes in the economic, legal or tecnological environment and those changes must be assessed and approved in the context of the corporate relationship between the public entity and the Private Partner. The analysis, focused on the Italian legal system, confirms that company law and administrative law do matter and play a key role in the appropriate design of the transaction in order to avoid unbalanced relationship between the Private Partner and the Public Party which acts as Public Authority too (the so called “double alignment problem”).
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Gonzato, Alessandro Maria <1981&gt. "La libertà di stabilimento delle società nel diritto dell'Unione Europea : "stato dell'arte" e prospettive per il futuro." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2011. http://hdl.handle.net/10579/1131.

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La tesi ha per oggetto il principio della libertà di stabilimento delle società nel diritto dell'Unione Europea. Il principio, sancito dal Trattato di Roma più di cinquantanni or sono, ha sollevato nel corso del tempo importanti questioni applicative, alimentando costantemente il dibattito dottrinale e giurisprudenziale. L'analisi è stata condotta orientando la ricerca principalmente lungo due direttrici: la prima, volta a tracciare una riflessione sistematica sulle complesse problematiche connesse alla mobilità delle società nel mercato interno dell'Unione; la seconda diretta a fornire elementi di comprensione dello stato attuale del difficile processo di armonizzazione del diritto societario europeo, anche con riferimento agli effetti di sperimentata competizione tra ordinamenti. Con riguardo al primo filone, viene proposto un quadro espositivo che parte dall'analisi della normativa comunitaria, dalle direttive di armonizzazione societaria ai regolamenti che hanno introdotto i principali modelli societari europei, fino a giungere alla trattazione dei casi posti dalla disciplina in oggetto sul versante del diritto internazionale privato. Vengono così esposte le teorie dell'incorporazione e della sede reale, come operanti all'interno dei vari ordinamenti e i relativi criteri di collegamento nella disciplina internazionalprivatistica, sulla scorta delle più importanti pronunce giurisprudenziali della Corte di Giustizia dell'Unione Europea e dei Tribunali nazionali. Muovendo l'orizzonte di analisi ad ulteriori forme societarie operanti nel territorio dell'Unione, ossia le società bancarie, finanziarie ed assicurative, lo spettro di indagine sulla mobilità transfrontaliera si è allargato ulteriormente, contribuendo al confronto con un diverso sistema di regole. Infatti, in tali settori, la libertà di stabilimento, operando attraverso il solo stabilimento secondario e scontando un apparato autorizzativo all'attività intracomunitaria ampiamente regolamentato, risulta peculiare rispetto a quanto succede invece per le società aventi ad oggetto lo svolgimento di attività diverse. Tale impostazione permette, alla fine del lavoro, di compiere un tentativo di sintesi del percorso intrapreso, su opposti versanti, dalla disciplina delle società con riguardo alla loro attività trasfrontaliera in regime di stabilimento; la traccia così segnata offre altresì la possibilità di delineare prospettive orientate alla risoluzione delle questioni ancora aperte, sia in termini di risultati normativi, sia in materia di scelta di una tecnica regolatoria utile al raggiungimento di tali risultati.
The subject of the present thesis is the principle of freedom of establishment under EU company law. This principle has involved relevant questions concerning its application within the internal market since the entering into force of the EC Treaty. Freedom of establishment has also generated a long debate over the last fifty years, in doctrine papers as well as in EU Court of Justice' judgements.The discussion on the principle of freedom of establishment is mainly related to the companies’ mobility in Europe. Secondly, the process between harmonization and liberalisation in EU company law has to be further devoloped, considering also the risks of “forum shopping” between EU member states. Referring to the mobility of companies in Europe, analysis has been enlarged with the discussion about european directives (i.e. Merger Directive 2005/56/CE) concerning the right to exercize mobility from one member state to another, european company statutes (i.e. SE), the proposal of “fourteenth directive” and European Private Company (SPE). The mobility of companies in EU implies international law matter referred to the important choice between “incorporation theory” or “real seat theory” as criteria in transferring company seat, and in cross-boarder mergers among industrial and commercial companies. Comparison between the above-mentioned subject of mobility in Europe with the freedom of establishment's principle, as defined in banking, insurance and financial law, is common so as to stress an in-depth difference in the legislative approach: registered office and administrative office must be positioned in the same member state, european authorisation admitted by the country of origin, establishing branches in other member states. The aforesaid conceptual framework allows to formulate some conclusions based on the right of free establishment next upgrade and fixing perspectives on balance between harmonisation and liberalisation in European company law.
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Crucil, A. "ALLOCAZIONE NON PROPORZIONALE DEL DIRITTO DI VOTO E MASSIMIZZAZIONE DEL VALORE DELLA SOCIETÀ: TEORIA E PRASSI DELLE DUAL CLASS SHARES STATUNITENSI." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/2434/349464.

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Il lavoro analizza le determinanti e gli effetti sul valore della società di una struttura azionaria c.d. dual class, composta da due categorie di azioni distinte dal diverso potere di voto attribuito a ciascuna categoria. A tal fine, la Prima Parte approfondisce gli studi teorici ed empirici relativi agi emittenti quotati dual class negli Stati Uniti; la Seconda Parte focalizza l’indagine su un selezionato campione di emittenti, le società editrici di quotidiani, per verificare se in questo settore le dual class svolgano in effetti la funzione di tutelare l’integrità editoriale dei giornali, proteggendoli dalla pressione alla massimizzazione dei profitti esercitata dal mercato azionario.
The thesis analyses the determinants and effects on firm value of listed companies of a dual class share structure, made of two classes of shares with different voting power. Part I examines the theoretical and empirical studies concerning dual class companies in the United States; Part II focuses on a selected group of companies, the publishing companies, to verify whether in this sector dual class structures help safeguard the editorial integrity of newspapers, protecting them from the market pressure to maximize profits.
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FICO, Antonio. "Il modello privatistico nella governance delle società a partecipazione pubbliche e le esigenze pubblicistiche nella gestione ordinaria e nella crisi. L’impatto della “Riforma Madia”." Doctoral thesis, Università degli studi di Cassino, 2020. http://hdl.handle.net/11580/75230.

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Il progetto di ricerca sviluppato è incentrato sulle società a partecipazione pubblica ed affidatarie in house providing dei servizi pubblici su cui la pubblica amministrazione esercita un “controllo analogo” a quello esercitato sugli stessi servizi pubblici di cui è titolare. Si è analizzato il modello della società in house dalla sua costituzione al fallimento, verificando l'efficienza e la diffusione del modello.
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Cito, Federica <1992&gt. "Il diritto d'autore tra pervasività di internet e creatività. Problematiche relative alla protezione delle opere d'ingegno nella società dell’informazione." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13210.

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La seguente tesi propone una riflessione sulle problematiche concernenti il diritto d’autore nell’epoca contemporanea e sul concetto di creatività ad esso legato. Lo scopo principale è quello di descrivere le complessità e di offrire gli strumenti per analizzare le molteplici posizioni sull’argomento. La protezione dell’opera d’ingegno e dei diritti morali ed economici ad essa connessi, è un’operazione necessaria per l’esigenza, da un lato di tutelare la produzione creativa, dall’altro di assicurare la libera circolazione di informazioni e promuovere il libero accesso e la diffusione della cultura. Queste necessità indispensabili, molto spesso, entrano in conflitto fra loro. La società nella quale viviamo, a causa della espansione capillare di Internet, è immersa in un contesto dove le distanze sono drasticamente ridotte, in un groviglio in cui la realtà virtuale si confonde con la vita e dove i classici punti di vista sono ribaltati e a volte, addirittura stravolti. L’obiettivo di questo studio è, dunque, la costruzione di un quadro sugli sviluppi del diritto d’autore nell’era digitale, con uno sguardo all’influenza pregnante della tecnologia e alla concezione di ciò che si intende per “processo creativo”. Al fine di comprendere al meglio il diritto d’autore e di fornire una ricostruzione cronologica, si è deciso di iniziare con la trattazione delle fonti, ambito molto articolato, di normative internazionali universali e comunitarie che disciplinano la materia. In secondo luogo, vengono illustrati i fondamenti, i caratteri generali e l’evoluzione storica del diritto d’autore; nello stesso capitolo è analizzato il sistema delle fonti dell’ordinamento italiano e di quello statunitense. Nell’ultimo capitolo sono affrontate le problematiche relazionate alla circolazione di opere d’ingegno on-line nel panorama del mercato digitale unico e analizzato il concetto di creatività nel contesto culturale odierno. Vengono inoltre approfondite le dinamiche che interessano il diritto d’autore nei social network e illustrati degli esempi di casi di violazione del diritto d’autore in opere d’arte contemporanee.
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SOBRERO, VANESSA. "Contributo allo studio del comitato per il controllo interno delle società quotate: inquadramento giuridico, analisi economica e profili applicativi." Doctoral thesis, Università Bocconi, 2008. https://hdl.handle.net/11565/4051217.

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GRILLI, STEFANO. "La residenza delle società dotate di personalità giuridica ai fini delle imposte dirette in base al diritto tributario interno e alle convenzioni per evitare le doppie imposizioni sottoscritte dall'Italia." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2012. http://hdl.handle.net/10446/26690.

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The paper analyzes the notion of residence provided for by Italian domestic law, doctrine and jurisprudence. It also analyses the issue of the interaction of the residence concept with that of “management and coordination” which is a typical feature of multinational group of enterprises. More precisely, an analysis has been conducted in order to ascertain if and in what measure the “management and coordination” feature may have an impact on the issue of residence as interpreted in Italy. The analysis also concern the notion of residence in the context of the OECD Model to conclude that this notion mainly rests on the requirement of the liability to tax. Particular emphasis has been given to the ascertainment of the true meaning of the concept of place of effective management reported in Art. 4(3). In this respect, an in-dept historical analysis has been conducted with respect to the relevant League of Nations’ and OEEC’s (subsequently become OECD) documents. The (ab)use of double resident companies in triangular situation is deeply analyzed with respect to principles set out in the jurisprudence of some important States as well as on those ultimately expressed by the OECD in the 2008 Model Commentary and the OECD position has been criticised. Moreover, with particular reference to Italy, an extensive analysis has been carried out with respect to the double tax treaties entered into by it that somehow deviate from the OECD Model Convention with respect to the residence of companies especially in cases of dual resident companies. Finally, in relation to some features of the Italian income tax law, the access to double tax treaties has been verified with particular reference to entities which have opted for the tax consolidation (consolidato fiscale) or for the tax transparency (trasparenza fiscale) regimes.
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VESCOVI, MATTEO. "CONTRIBUTO ALLO STUDIO DELLE SOCIETÀ A PARTECIPAZIONE PUBBLICA ALLA LUCE DEL NUOVO TESTO UNICO (D.LGS. 19 AGOSTO 2016, N. 175)." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2020. http://hdl.handle.net/2434/707978.

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La tesi analizza il modello di società emergente dal nuovo Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica, giungendo alla conclusione che il legislatore della riforma abbia optato per la riconduzione di queste entità allo schema societario privatistico, declinato nei tipi previsti dal Codice civile. Di converso le esigenze di tutela dell’interesse pubblico, persa definitivamente la capacità di snaturare il modello civilistico tipico, rimangono extrasociali, confinate nella fase a monte dell’evidenza pubblica. Per apprezzare compiutamente la portata di tali approdi, l’analisi del Testo unico è preceduta da una ricostruzione del tortuoso itinerario delle società a partecipazione pubblica nel nostro ordinamento, che nel corso degli anni ha registrato oscillazioni tra opposte polarità e contrasti interpretativi profondi, frutto del complesso rapporto tra pubblici poteri ed economia.
The thesis aims at analyzing the model of company emerging from the new Consolidated law on public bodies owned companies, coming at the conclusion that the reform has chosen for a private characterization, according to the types envisaged by the Civil Code. Conversely, the need of pursuing public interest has permanently lost the ability to denaturalize the company. It represents an extrasocial interest, that may be satisfied only during the public law phase. To fully appreciate the importance of these results, the analysis of the Consolidated law is preceded by a reconstruction of the tortuous itinerary of public bodies owned companies in the Italian legal system, which over the years has seen oscillations between opposite polarities and deep interpretative contrasts, result of the complex relationship between public authorities and the economy.
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DELLA, TOMMASINA LUCA. "LA TUTELA INDENNITARIA DELL'INFORMAZIONE NELLE SOCIETA' PER AZIONI." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/11454.

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Анотація:
L’interrogativo di fondo dell’elaborato è il seguente: se e con quali limiti possa prevedersi statutariamente una forma di tutela indennitaria per il vizio di omessa informazione preassembleare, alternativa ai rimedi invalidativo e risarcitorio previsti dall’art. 2377 c.c. e preclusiva di questi ultimi. Viene analizzata in termini funzionali la disciplina dell’informazione preassembleare, particolarmente quella relativa alle deliberazioni di aumento del capitale, riduzione del capitale, approvazione del bilancio, fusione e scissione. Viene poi esaminato il rapporto tra diritto di informazione e diritto di voto, anche sulla base delle conclusioni sviluppate in proposito dalla dottrina tedesca. Ed ancora vengono analizzate le peculiarità della tutela risarcitoria (2377, comma 4, c.c.) contro vizi (del procedimento assembleare) di carattere informativo: evidenziandosi altresì l’irriducibilità di quella tutela ad un indennizzo (nonostante – peraltro – la diversa opinione di una parte della dottrina). Viene infine individuata la giustificazione assiologica della clausola di indennizzo dell'informazione preassembleare: (i) nella disciplina di tutela patrimoniale dell’informazione preassembleare prevista per le fusioni semplificate ex art. 2505-bis c.c.; (ii) e nella disciplina dell’attività di direzione e coordinamento, segnatamente nella parte in cui attribuisce valenza organizzativa all’indennizzo – e a i vantaggi compensativi – quale strumento di tutela delle minoranze esterne al controllo.
The paper deals with the role of information in shareholder decision-making. The attention is paid to companies which do not have an actual market: in these companies the meeting is often an unnecessary encumbrance (Davies-Worthington, Gower and Davies’ Principles of modern company law9, London, 2012, 436) and the members can rely on a set of rules that are flexible. In my paper the information is regarded from the perspective of: (i) the relationship between directors and members of the company, and (ii) the conflict among majority and minority shareholders. And the paper tries to check if the articles of incorporation can give the majority the power of sacrificing minority’s rights to information in exchange for a compensation.
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DELLA, TOMMASINA LUCA. "LA TUTELA INDENNITARIA DELL'INFORMAZIONE NELLE SOCIETA' PER AZIONI." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2016. http://hdl.handle.net/10280/11454.

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L’interrogativo di fondo dell’elaborato è il seguente: se e con quali limiti possa prevedersi statutariamente una forma di tutela indennitaria per il vizio di omessa informazione preassembleare, alternativa ai rimedi invalidativo e risarcitorio previsti dall’art. 2377 c.c. e preclusiva di questi ultimi. Viene analizzata in termini funzionali la disciplina dell’informazione preassembleare, particolarmente quella relativa alle deliberazioni di aumento del capitale, riduzione del capitale, approvazione del bilancio, fusione e scissione. Viene poi esaminato il rapporto tra diritto di informazione e diritto di voto, anche sulla base delle conclusioni sviluppate in proposito dalla dottrina tedesca. Ed ancora vengono analizzate le peculiarità della tutela risarcitoria (2377, comma 4, c.c.) contro vizi (del procedimento assembleare) di carattere informativo: evidenziandosi altresì l’irriducibilità di quella tutela ad un indennizzo (nonostante – peraltro – la diversa opinione di una parte della dottrina). Viene infine individuata la giustificazione assiologica della clausola di indennizzo dell'informazione preassembleare: (i) nella disciplina di tutela patrimoniale dell’informazione preassembleare prevista per le fusioni semplificate ex art. 2505-bis c.c.; (ii) e nella disciplina dell’attività di direzione e coordinamento, segnatamente nella parte in cui attribuisce valenza organizzativa all’indennizzo – e a i vantaggi compensativi – quale strumento di tutela delle minoranze esterne al controllo.
The paper deals with the role of information in shareholder decision-making. The attention is paid to companies which do not have an actual market: in these companies the meeting is often an unnecessary encumbrance (Davies-Worthington, Gower and Davies’ Principles of modern company law9, London, 2012, 436) and the members can rely on a set of rules that are flexible. In my paper the information is regarded from the perspective of: (i) the relationship between directors and members of the company, and (ii) the conflict among majority and minority shareholders. And the paper tries to check if the articles of incorporation can give the majority the power of sacrificing minority’s rights to information in exchange for a compensation.
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AGSTNER, PETER. "IL GRUPPO COOPERATIVO GERARCHICO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/999.

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Анотація:
La tesi si occupa del gruppo cooperativo gerarchico. Nel primo capitolo si esaminano una serie di problematiche legate alle legittimità o meno di una simile struttura di gruppo. Nel secondo capitolo, ricco anche di un'analisi empirica di taluni statuti di gruppi cooperativi gerarchici operanti a livello europeo, si passa all'esame delle modalità di attuazione del rapporto mutualistico in una struttura di gruppo; in particolare, si valuta la possibilità dello spostamento a valle della gestione di servizio con conseguente riduzione della cooperativa capogruppo a holding pura. Nel capitolo terzo si esamina, invece, la compatibilità di una simile struttura di gruppo con i principi fondanti il diritto della cooperazione, ovvero la disciplina dei ristorni, il principio della porta aperta e della parità di trattamento e il criterio della prevalenza dell'attività mutualistica.
My doctorate thesis considers a vertically organized corporation in which the mother company is a cooperative, with particular reference to the repercussions of such a structure on the mutual relationship involved. As the need to compete on the market through a single management body in charge of diversified activities becomes more pressing, the cooperatives currently find themselves at a disadvantage with respect to profit-making enterprises, as their adoption of a holding structure to run their business activities is looked upon with a certain suspicion. There are many who sustain in fact that such a structure is in open conflict with the principles of the cooperative movement, such as, inter alia, the open door principle. In particular, doubts have been raised as to whether the mutual-benefit purpose on which cooperatives are founded, involving the supply of management services to the members at conditions which are more beneficial than those generally available on the market, can be fully applied within a holding structure. In my doctorate thesis, I assert the full legitimacy of the holding cooperative on the basis of a series of arguments which I have developed by comparing several European legal systems, focusing in particular on the key concept of my research, the mutual-benefit purpose in vertical integrated companies.
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AGSTNER, PETER. "IL GRUPPO COOPERATIVO GERARCHICO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/999.

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La tesi si occupa del gruppo cooperativo gerarchico. Nel primo capitolo si esaminano una serie di problematiche legate alle legittimità o meno di una simile struttura di gruppo. Nel secondo capitolo, ricco anche di un'analisi empirica di taluni statuti di gruppi cooperativi gerarchici operanti a livello europeo, si passa all'esame delle modalità di attuazione del rapporto mutualistico in una struttura di gruppo; in particolare, si valuta la possibilità dello spostamento a valle della gestione di servizio con conseguente riduzione della cooperativa capogruppo a holding pura. Nel capitolo terzo si esamina, invece, la compatibilità di una simile struttura di gruppo con i principi fondanti il diritto della cooperazione, ovvero la disciplina dei ristorni, il principio della porta aperta e della parità di trattamento e il criterio della prevalenza dell'attività mutualistica.
My doctorate thesis considers a vertically organized corporation in which the mother company is a cooperative, with particular reference to the repercussions of such a structure on the mutual relationship involved. As the need to compete on the market through a single management body in charge of diversified activities becomes more pressing, the cooperatives currently find themselves at a disadvantage with respect to profit-making enterprises, as their adoption of a holding structure to run their business activities is looked upon with a certain suspicion. There are many who sustain in fact that such a structure is in open conflict with the principles of the cooperative movement, such as, inter alia, the open door principle. In particular, doubts have been raised as to whether the mutual-benefit purpose on which cooperatives are founded, involving the supply of management services to the members at conditions which are more beneficial than those generally available on the market, can be fully applied within a holding structure. In my doctorate thesis, I assert the full legitimacy of the holding cooperative on the basis of a series of arguments which I have developed by comparing several European legal systems, focusing in particular on the key concept of my research, the mutual-benefit purpose in vertical integrated companies.
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