Статті в журналах з теми "Didattica-del-progetto"

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Bertollo, Sabrina. "Esperienze di didattica collaborativa nella Terza Missione: lingua tedesca per la formazione continua." Altre Modernità, no. 27 (May 30, 2022): 113–30. http://dx.doi.org/10.54103/2035-7680/17881.

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Анотація:
Lo scopo del presente contributo è quello di indagare, tramite un resoconto di esperienze, come l’improvvisa distanza forzata abbia influito nell’interazione tra il sistema universitario e il tessuto sociale, con particolare riguardo al segmento della formazione continua, parte integrante della Terza Missione. Il punto di partenza per le riflessioni che verranno condotte è il corso di formazione “Lingua Tedesca per la Comunicazione Professionale”, destinato a utenti esterni, che si è tenuto tra gennaio e febbraio 2021, nell’ambito del Progetto di Eccellenza del Dipartimento di “Lingue e Letterature Straniere” dell’Università di Verona e del progetto MultilinVR. La situazione pandemica ha reso ancora più significativo il ruolo formativo dell’università per un’utenza diversa da quella canonica, mossa da spinte motivazionali e obiettivi che si sono evoluti e rideclinati proprio a fronte delle mutate condizioni sociali. A partire dalla pratica di didattica a distanza, svolta in forma sincrona e asincrona, verranno analizzate le strategie impiegate per realizzare una didattica pienamente collaborativa e situata, che ha visto nell’interazione il suo aspetto caratterizzante. Verranno inoltre presi in esame il ruolo e le forme della valutazione, che, con questa tipologia di apprendenti, assumono funzioni e valori diversi rispetto a quelli previsti nella didattica per studenti universitari.
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Todisco, Vincenzo, and Francesca Cangemi. "“Tandem”: una sperimentazione didattica per promuovere il doppio profilo di competenza." DIDIT. Didattica dell’italiano. Studi applicati di lingua e letteratura, no. 2 (November 16, 2022): 207–18. http://dx.doi.org/10.33683/didit.22.02.08.

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Анотація:
Grazie al doppio profilo di competenza, chi opera nel campo dell’insegnamento e delle didattiche disciplinari dispone di conoscenze e abilità sia teorico-scientifiche sia applicative. Un tale profilo è sempre più richiesto nell’ambito delle Alte scuole pedagogiche (ASP). Per raggiungere questo obiettivo è indispensabile avvicinare la pratica alla teoria. Con il progetto “QUATTRO/Tandem_PHGR” l’Alta scuola pedagogica dei Grigioni sta lavorando a un modello che prevede la collaborazione tra docenti, insegnanti di scuola elementare, ricercatrici/ricercatori e studenti/studentesse nell’ambito della didattica disciplinare italiano lingua straniera (L2). L’articolo presenta il progetto nel suo insieme e le modalità secondo le quali, in una prima fase sperimentale, gli e le insegnanti di scuola elementare hanno avuto la possibilità di partecipare alla ricerca didattica e all’insegnamento di moduli di glottodidattica dell’italiano L2. Si presentano e discutono inoltre i dati raccolti per la valutazione della fase sperimentale del progetto.
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Tore, Raffaela, and Diletta Peretti. "Impatto della formazione dei docenti sulla didattica dell'Università di Cagliari. Alcuni ri." EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no. 2 (December 2021): 23–41. http://dx.doi.org/10.3280/exioa2-2021oa13017.

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La qualità della didattica in Higher Education passa attraverso il riconoscimento delle competenze didattiche dei docenti (Commissione Europea, 2017). Essi sono chiamati a progettare attività student-centered in vista dei risultati di apprendimento attesi (Outcome Learning), rafforzando la coerenza tra progettazione, metodi e attività di valutazione e la condivisione con gli studenti. Il contributo presenta alcuni effetti osservati a seguito del Progetto DISCENTIA sia nel modo di compilare il syllabus da parte dei docenti che nella percezione dell'esperienza didattica degli studenti dell'Università degli Studi di Cagliari.
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Elena Liliana Vitti, Margherita Maria Sacco, and Alberto Parola. "Competenze per tutti: Ricerca-azione sull’uso dei LEGO come mediatori didattici per lo sviluppo delle competenze STEM." IUL Research 1, no. 2 (November 30, 2020): 61–81. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v1i2.68.

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Il Progetto di Ricerca presentato è frutto della collaborazione tra la scuola secondaria di primo grado dell’I.C. Pacinotti di Torino, che ha ospitato la ricerca durante le ordinarie lezioni di Tecnologia ed un gruppo di ricercatori del Centro di Ricerca Cinedumedia dell’Università degli Studi di Torino, che ha messo a disposizione competenze e risorse. La metodologia didattica implementata è stata creata appositamente per il Progetto ed è incentrata su quattro pratiche pedagogiche: 1) Cooperative Learning, 2) Think-Make-Improve, 3) utilizzo del metodo scientifico tradizionale per stimolare la motivazione all’apprendimento, 4) Competenze Mediali come obiettivi trasversali. Il caso studio presentato riporta i risultati ottenuti in seguito al primo anno di lavoro di un percorso triennale.
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De Rossi, Marina, Mario Giampaolo, Claudio Riva, Cinzia Ferranti, Angelo Calň, Luigi Castelli, and Cecilia Dal Bon. "Innovare la didattica universitaria attraverso l'integrazione delle ICT: l'esperienza del Progetto PRODID." EXCELLENCE AND INNOVATION IN TEACHING AND LEARNING, no. 1 (February 2016): 35–52. http://dx.doi.org/10.3280/exi2016-001003.

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Анотація:
This article deals with the theme of innovation in academic didactic through the use of technologies and is one of the outputs of a larger project, "Preparazione alla professionalitŕ docente e innovazione didattica" (PRODID), which aims to establish and develop strategies to support teaching profession at the University of Padua. The authors introduce the theoretical framework and the projects carried out in the University of Padua to take advantage of the potential of technology, then present the results obteined during the first year of the project. Data were collected using a structured questionnaire which involved professors of the University and semi-structured interviews conducted with 16 privileged witnesses forming part of the teaching staff. The questionnaire collects the level of diffusion of didactic solutions that rely on online resources and the quality of teaching experiences conducted by the teachers. The interviews relate to multiple aspects of teaching by highlighting best and innovative practices, resistances due to established practices, and teaching models adopted.
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Culcasi, Irene, and Maria Cinque. "L'impatto del Service-Learning universitario: il progetto Hope." EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no. 1 (June 2021): 136–51. http://dx.doi.org/10.3280/exioa1-2021oa12076.

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Анотація:
Nel dibattito contemporaneo sul ruolo dell'Higher Education, il servizio alla comunità assume un ruolo centrale tanto nel modo di intendere la relazione tra università e società quanto nel processo di innovazione della didattica universitaria. In questo scenario il Service-Learning si presenta come una proposta pedagogica innovativa capace di collocare l'università al centro del processo di sviluppo sociale, coinvolgendo docenti, ricercatori e studenti in un processo di insegnamento-apprendimento che interroga i saperi accademici e li rende vivi ed efficaci per trovare risposte a bisogni rilevanti, co-costruendo insieme ai membri della comunità progetti di miglioramento sociale. Il presente contributo – contestualizzando la proposta pedagogica alla luce delle sfide di progettazione e valutazione – descrive l'impatto di un progetto di Service-Learning universitario partendo da un approccio stakeholder-driven che ha impiegato strumenti di indagine di tipo quali-quantitativo raccogliendo i dati secondo la logica del cambiamento generato in virtù delle attività realizzate. L'analisi dei dati ha reso evidenti alcune risultanze capaci di orientare future prospettive di sviluppo sia rispetto alla relazione tra università e società sia al rinnovamento della didattica universitaria, affinché la crescita e lo sviluppo non sia solo dell'individuo ma dell'intera comunità.
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Bonacini, Elisa, and Giorgia Marangon. "Lo storytelling digitale partecipato come strumento didattico di divulgazione culturale." Cuadernos de Filología Italiana 28 (July 15, 2021): 405–25. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.70449.

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Lo storytelling digitale è da qualche anno una delle discipline più in voga nella comunicazione culturale, ma si è rivelato anche uno strumento particolarmente utile nella didattica del patrimonio culturale. In questo paper, dopo una introduzione sull’impatto che le nuove tecnologie e soprattutto i social media hanno causato sul settore culturale, e dopo un inquadramento sulla storytelling e sullo storytelling digitale, verrà presentato il caso del progetto XXXX, condotto sulla piattaforma per la produzione gratuita di audioguide multimediali izi.TRAVEL, come strumento didattico di divulgazione culturale attraverso un processo partecipativo.
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Lognoli, David. "I cerchi nel grano." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 12 (November 21, 2022): 70–92. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.22.12.4.

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Анотація:
La matematica alimenta lo spirito critico e democratico alla base di una cittadinanza consapevole. A tal fine la contestualizzazione è una risorsa per costruire un atteggiamento positivo degli allievi. L’intreccio della matematica con altre abilità è una necessità didattica per conseguire gli obiettivi del curriculum e uno strumento per mobilitare le diverse competenze per una valutazione personalizzata.Nella pratica d’aula questo approccio permette di superare la riproposizione di esercizi stereotipati e di mobilitare più competenze, consente inoltre di coinvolgere l’intera classe nel dialogo educativo e di valorizzare ogni contributo.L’idea sperimentata in aula, all’interno dell’unità didattica dedicata al cerchio e alla circonferenza, ha preso spunto da una famosa burla dei cerchi nel grano risalente agli anni ‘70. L’attività si è conclusa con una sfida creativa: il progetto di un cerchio nel grano. Oltre a richiedere la misura delle parti del cerchio ha sollecitato la progettazione di vere e proprie istruzioni operative per realizzare un cerchio nel grano.
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Piazza, Roberta, and Simona Rizzari. "Verso la costruzione dell'identità professionale: un percorso di self-assessment per gli educatori del CdS L-19." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 1 (April 2021): 65–77. http://dx.doi.org/10.3280/erpoa1-2021oa11514.

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L'esperienza del tirocinio rappresenta per gli/le studenti/esse del CdS L-19 un'occasione fondamentale per rafforzare la loro identità professionale. In particolare, essa consente di apprendere a gestire con consapevolezza e intenzionalità le dinamiche del lavoro educativo; fornisce un'occasione strutturata per la verifica delle conoscenze acquisite durante il percorso di studi; è in grado di creare un collegamento diretto tra la didattica universitaria e contesti lavorativi. Tuttavia, non sempre tale esperienza, per quanto fondamentale, è in grado di accompagnare gli studenti nel loro percorso di costruzione identitaria.Il progetto POT "SUPER", a cui il CdS L-19 dell'Università di Catania ha preso parte, ha consentito di ripensare all'esperienza del tirocinio con una maggiore focalizzazione sui percorsi di autoapprendimento e autovalutazione degli/le studenti/esse. I referenti del progetto hanno organizzato un percorso di self-assessment per i/le tirocinanti, finalizzato a descrivere le esperienze realizzate e a individuare le competenze acquisite durante il percorso di tirocinio. Il presente contributo analizza la costruzione del percorso, che ha richiesto una sua rimodulazione in considerazione del COVID, e i primi risultati conseguiti.
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Sbaragli, Silvia. "Editoriale." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 10 (November 17, 2021): I—IV. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.21.10.0.

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Siamo giunti al decimo numero della rivista Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula: un risultato davvero importante per i membri del comitato redazionale e del comitato scientifico che con impegno, passione e dedizione portano avanti da sei anni questo ambizioso progetto. Il fine è sempre lo stesso: condividere significativi contributi di ricerca ed efficaci esperienze didattiche.È in questo contesto che sono nati proficui contatti e scambi tra ricercatori e docenti, contribuendo così ad avvicinare il mondo della ricerca al mondo scolastico e a tenere unita una comunità interessata ad approfondire il complesso e delicato processo di insegnamento/apprendimento della matematica. Continua a leggere...
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Cameranesi, Manuela, Silvia Cañas, and Cecilia Santanchè. "Attività glottodidattiche web-based per studenti Erasmus." Revista de Italianística, no. 38 (December 29, 2019): 5–16. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i38p5-16.

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Presentiamo un’attività glottodidattica per studenti universitari in procinto di partire per il progetto Erasmus in Italia, in Portogallo o in Spagna. La proposta operativa consiste in un WebQuest, ossia una inquiry-oriented activity che prevede il reperimento delle informazioni necessarie per la risoluzione del task assegnato, utilizzando siti web precedentemente selezionati dall’insegnante. L’autenticità dei documenti da consultare consente ai discenti di potenziare la competenza linguistico-comunicativa in campi semantici senz’altro utili per affrontare il periodo di studi all’Estero, attraverso lo svolgimento di un’attività didattica otivante e flessibile, in quanto può essere svolta sia online che in presenza, e adattabile ai diversi livelli di conoscenza della LS.
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Crameri, Stefania. "GRUPIT: un dialogo tra pratica e teoria." DIDIT. Didattica dell’italiano. Studi applicati di lingua e letteratura, no. 1 (November 9, 2021): 117–30. http://dx.doi.org/10.33683/didit.21.01.06.

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L’insegnamento dell’italiano nelle scuole elementari del Grigioni tedescofono è contestato. In risposta a ciò nel 2019 è stato lanciato il progetto Gruppo di sperimentazione didattica per l’italiano L2 con l’obiettivo di promuovere la materia italiano L2. A tale scopo è stata instaurata una rete di collaborazione tra insegnanti di scuola elementare e Alta scuola pedagogica dei Grigioni, creando così un dialogo tra teoria e pratica. Inizialmente si sono sondate varie forme di collaborazione per capire quali fossero le più apprezzate, praticabili ed efficaci. Ciò ha gettato le basi per un successivo sviluppo della disciplina italiano L2 improntato sulla ricerca-azione, valorizzando così la figura dell’insegnante quale esperta/o della pratica che contribuisce in maniera importante allo sviluppo teorico.
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Erba, Valeria, and Mina di Marino. "Reti ecologiche: pianificazione e progetti territoriali." TERRITORIO, no. 58 (September 2011): 17–26. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058003.

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Il tema delle reti ecologiche in questo contributo di riflessione scientifica e di sperimentazione didattica viene utilizzato per i possibili sviluppi futuri di approccio sostenibile, integrato e multidisciplinare con la pianificazione territoriale, la progettazione urbanistica e architettonica. Il paradigma di sostenibilitŕ ambientale e sociale delle reti ecologiche sia a livello programmatico-strategico che progettuale, viene applicato all'elaborazione dei tre progetti ricadenti nelle province lombarde di Varese, Lecco e Como. Le sperimentazioni non si limitano a un progetto tradizionale di rete ecologica finalizzato solo alla conservazione della biodiversitŕ (a scala regionale, provinciale e locale), ma all'impiego del medesimo strumento concettuale integrato alle componenti urbanistiche e territoriali per valutare, regolare e/o progettare trasformazioni territoriali sostenibili.
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Lazzaretti, Letizia. "Efficacia di un progetto di educazione linguistica inclusivo su auto-percezioni e struttura di testi narrativi." DIDIT. Didattica dell’italiano. Studi applicati di lingua e letteratura, no. 2 (November 16, 2022): 11–41. http://dx.doi.org/10.33683/didit.22.02.01.

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Lo studio ha confrontato gli alunni con DSA di 4 classi sperimentali (tot. 8) e 3 di controllo (tot. 7) su abilità di scrittura e auto-percezioni su atteggiamenti di scrittura e benessere di classe. Le classi sperimentali hanno seguito un progetto di educazione linguistica che, tra i suoi obiettivi, annovera la promozione di atteggiamenti motivati e strategici verso la scrittura e la costruzione di un clima di classe sereno e inclusivo; le classi di controllo hanno seguito la normale programmazione prevista per l’anno scolastico in corso. Gli alunni hanno scritto un testo narrativo, valutato con procedure olistiche e analitiche, e completato tre questionari di auto-percezione inerenti a autoefficacia, strategie di scrittura e benessere di classe. I risultati evidenziano che le abilità di scrittura e le percezioni sono migliori per il gruppo sperimentale, soprattutto per gli alunni con DSA. Da qui emerge l’efficacia del Progetto nel garantire una didattica inclusiva e un miglioramento di abilità e percezioni di scrittura per tutti gli studenti con difficoltà, anche quelli con DSA.
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Di Tore, Stefano, Aldo Caldarelli, Michele Domenico Todino, Lucia Campitiello, Veronica Beatini, and Simone Aparecida Capellini. "Colmare il divario tra Scuola e Storia: il Progetto Scan Italy." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2022): 313–25. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2022oa14720.

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Questo contributo si prefigge da un lato, di dare uno spaccato del dilagante utilizzo di Extended Reality con particolare attenzione verso quella immersiva (Virtual Reality), mostrandone il crescente mercato dei dispositivi utilizzabili; dall'altro propone un sistema che è già in essere sotto il nome di Progetto "ScanItaly", volto alla digitalizzazione di reperti museali collezionati in database pubblici, per il loro utilizzo a 360 gradi nella Extended Reality sotto la licenza totalmente gratuita delle Creative Commons, al fine di permettere la creazione di ambienti immersivi, di musei viertuali o semplicemente agevolarne il download delle singole scansioni per scopi didattici. Le prospettive di ricerca che un tale sistema suggerisce spaziano dal ripensamento della didattica museale per le scuole di ogni ordine e grado alla realizzazione di ambienti virtuali inclusivi.
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Zetti, Iacopo. "La città con l'esse davanti. Michelucci, De Carlo, Rodari: spunti per una fantasia disubbidiente." CRIOS, no. 21 (November 2021): 6–17. http://dx.doi.org/10.3280/crios2021-021002.

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In questo testo vengono riuniti tre grandi intellettuali grazie alla coincidenza di idee rispetto ai temi della città come campo di forze sociali. Questa vicinanza intellettuale fa da pretesto per proporre un ragionamento su tre punti che, le loro rispettive posizioni culturali, mi paiono portare in forte evidenza. Il primo riguarda la variabilità della città, il ruolo del caos nei processi di apprendimento e, per conseguenza, il ruolo del progetto e del progettista, di città o di storie; il tutto in una anticipazione degli studi sulla complessità applicati all'ambito urbano. Il secondo si rifà all'idea di città aperta, o di parola per tutti, che sottende una visione morale del lavoro intellettuale che ha a che vedere non con il genio personale, ma con la rappresentazione di una volontà collettiva. Il terzo guarda alla didattica intesa non come trasmissione di un sapere codificato, ma come percorso di liberazione della fantasia o, con le parole di Rodari, della fantastica.
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Pappadà, Gabriella. "La condizione femminile in Italia in tempi di COVID-19." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 111 (February 2021): 88–107. http://dx.doi.org/10.3280/qua2020-111005.

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Questo articolo si pone in continuità nell'ambito di un progetto di studio della conciliazione famiglia-lavoro che l'autrice cura da anni con l'intento di stimolare l'adozione di politiche di flessibilità dell'orario e dell'organizzazione del lavoro e di estensione dei servizi educativi e sociali. L'articolo analizza alcuni dati ISTAT ed alcuni dati europei tratti da EUROSTAT e da un'indagine ad hoc condotta da Eu-ropean Foundation for the improvement of Living and Working conditions duran-te il lockdown. Da un lato, il digital divide delle famiglie, delle imprese e della scuo-la italiana ha reso alquanto difficoltoso lo smart working e la didattica a distanza caricando sui genitori anche l'istruzione scolastica dei figli. Dall'altro lato, poter lavorare in smart working in modo efficiente ha messo in luce un incremento di produttività e un miglioramento della conciliazione famiglia-lavoro soprattutto per le donne. Opportuni interventi del Governo e delle imprese a tale riguardo possono condurre a netti miglioramenti nell'organizzazione flessibile del lavoro in armonia con gli impegni familiari.
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Sbaragli, Silvia, Michele Canducci, and Silvia Demartini. "Le modalità logico-argomentative nei testi scolastici di geometria della scuola elementare e media in lingua italiana." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 9 (May 27, 2021): 44–71. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.21.9.3.

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In quest’articolo si intende portare l’attenzione sulle modalità logico-argomentative presenti nei testi scolastici di matematica, focalizzandosi sulla parte di geometria e, nello specifico, sul tema poligoni, considerando la ricorsività dell’argomento in continuità fra gli ordini scolastici (dalla II elementare alla III media). L’indagine è strettamente interdisciplinare fra matematica e linguistica, con particolare attenzione alla didattica, e si inserisce nei lavori di un più vasto progetto di ricerca in corso. Dopo alcuni paragrafi iniziali dedicati a illustrare il corpus di libri e i criteri di analisi del testo adottati, si passerà a una parte di inquadramento storico-disciplinare del tema, per addentrarsi poi nella descrizione delle diverse modalità logico-argomentative (legate al far “fare”, al far “immaginare” e al far “astrarre”); di queste saranno anche offerti dati quantitativi relativi alla distribuzione nel corpus. Alcune possibili implicazioni didattiche emerse dalle analisi saranno accennate nelle conclusioni.
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Mattozzi, Ivo. "Il museo nel curricolo di storia: una questione di trasposizione didattica." Educar em Revista, no. 58 (December 2015): 69–85. http://dx.doi.org/10.1590/0104-4060.43470.

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Riassunto Negli ultimi anni si sono diffusi i musei, ne sono stati creati molti, si è rinnovata la museografia, si è diffusa l'idea della didattica museale e sono usciti molti libri a tal proposito. I musei offrono dappertutto servizi didattici o educativi, molti alunni vengono condotti nei musei. Tutto bene, dunque, potremmo dire: una battaglia cominciata qualche decennio fa è ormai vinta. Il problema è che le offerte che partono dai servizi didattici museali in gran parte non si integrano nel curricolo di formazione storica, obbediscono a logiche e preferenze che nascono all'interno del museo da parte di educatori che non si pongono il problema del curricolo, gran parte dell'offerta consiste in visite guidate e giochi svolti con materiali poco efficaci dal punto di vista formativo. Da parte della scuola l'aumento della fruizione dei servizi museali c'è stato, ma non s'è generalizzata l'idea di usare didatticamente i musei a portata di uscita. Gli alunni che entrano in contatto con i musei sono una minoranza e sempre prevale la scuola primaria... Nella scuola secondaria l'interesse per i musei scema. In questo contesto il nostro scopo è valorizzare la didattica museale in funzione della formazione storica curricolare. Farla cessare di essere un episodio o un progetto. Vorremmo che gli educatori museali elaborassero offerte nell'ottica del curricolo e che gli insegnanti fossero in grado di incardinare l'esperienza di apprendimento mediante il museo entro il piano di lavoro annuale anche nella scuola secondaria di II grado. Perseguiremo lo scopo usando musei archeologici e storici. Non offriamo laboratori riguardanti musei d'arte. Ma le procedure e le attività che proporremo possono essere trasferite agevolmente ai musei d'arte. Lo scopo può essere perseguito a condizione di: a) pensare il curricolo continuativo e verticale; b) pensare i musei in rapporto all'apprendimento della storia; c) pensare il collegamento tra essi; d) pensare la trasposizione didattica funzionale ai processi di insegnamento e di apprendimento della storia.
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Panero, Monica, Pietro Di Martino, Luciana Castelli, and Silvia Sbaragli. "L’evoluzione degli atteggiamenti verso la matematica e il suo insegnamento degli insegnanti di scuola elementare in formazione iniziale." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 8 (November 23, 2020): 48–77. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.20.8.3.

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Il percorso formativo come docenti di scuola elementare in didattica della matematica può essere fortemente influenzato da fattori di natura affettiva, che, a loro volta, risultano spesso legati ad esperienze scolastiche negative vissute con la matematica. Il progetto di ricerca-azione qui descritto ha approfondito proprio questo fenomeno, focalizzandosi sui futuri docenti di scuola elementare del Canton Ticino, con un duplice obiettivo: da un lato, progettare e implementare efficaci pratiche formative per lo sviluppo di atteggiamenti positivi verso la matematica e il suo insegnamento; dall’altro, studiare l’evoluzione di tali atteggiamenti nell’arco dei primi due anni della formazione. Sono stati sviluppati specifici interventi didattici e strumenti di osservazione che hanno permesso di rilevare e monitorare gli atteggiamenti degli studenti e di analizzare quali dimensioni – disposizione emozionale, senso di autoefficacia, visione della disciplina (Di Martino & Zan, 2011) – sono state più o meno influenti sul cambiamento di atteggiamento, e su quali componenti quindi la formazione può cercare di intervenire in modo più incisivo ed efficace.
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Girolama Caruso, M., and Anna Valeri. "Sicut palea: Merini sotto l'urto del rifiuto." WELFARE E ERGONOMIA, no. 1 (September 2021): 128–48. http://dx.doi.org/10.3280/we2021-001012.

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Il contributo si basa sul proficuo rapporto tra letteratura e sociologia e sulla relazione bidi-rezionale di conoscenza e analisi critica legata ai mutamenti sociali. La letteratura, per la sua portata, spesso, infatti, è uno strumento di riflessione sociologica. La relazione biunivoca tra letteratura e sociologia si ha quando gli argomenti letterari fuoriescono dall'analisi del testo e assumono la veste di riflessione sociologia. Il lavoro presenta due livelli di analisi: - la rilevanza didattica di un personaggio come la Merini, che è partita come analisi concreta della forma linguistica, risultante di un passaggio retorico da una sovrabbondanza di senso ad una pagina bianca, da una parte, e ricerca - discreta ma rigorosa della rap-presentazione invasiva sulla società del personaggio-artista, nel conflitto mai risolto della contaminazione genio-follia. - la riflessione sociologica che discende dal progetto didattico "Ricordami il pensiero della vita. Il mondo di Alda Merini" è stato motivo di approfondimento empirico sul concetto di normalità, stereotipo e dis-abilità. I quesiti proposti nella sezione sulla disabilità sono molteplici fanno riferimento alla tipologia della disabilità, alla rappresentazione sociale della dis-abilità livello di accettazione; l'inclusione e la relazione tra creatività e follia. La biografia della Merini ha avuto un significato particolare poiché, pur essendo esposta al giudizio e alla vergogna, il suo essere è una sfida alle gerarchie dell'abilismo.
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La Marca, Alessandra, and Leonarda Longo. "The project No one is left behind: teaching educational research." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no. 1 (April 30, 2022): 120–37. http://dx.doi.org/10.36253/form-12700.

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School closures due to COVID-19 have brought significant disruptions to education. Service-learning interventions have offered significant opportunities to reduce and reverse the long-term negative effects and to empower the recovery process of pupils in difficulty. The study was carried out with 869 students enrolled in the Primary Education Sciences master’s degree course at the University of Palermo. The participants have been involved in the planning and implementation of targeted educational courses designed for the “fragile” pupils from 33 different schools in Palermo. The primary level pupils were provided with a total of 60,000 hours of recovery and learning enhancement activities in remote mode. Challenging teaching activities fostered cognitive and learning development of the pupils and responsibility in teaching educational research. Il progetto Nessuno resta indietro: formazione alla ricerca didattica. La chiusura delle scuole che ha provocato un incremento significativo della povertà educativa ha sollecitato l’opportunità di progettare interventi integrati di service learning per favorire il recupero e il potenziamento dei minori in difficoltà. 869 studenti del Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Formazione Primaria dell’Università degli Studi di Palermo, sono stati coinvolti nella progettazione e nella realizzazione di percorsi didattici mirati, rivolti agli alunni “fragili” di 33 scuole palermitane. Complessivamente sono state erogate 60,000 ore in DAD di attività di recupero e di potenziamento dell’apprendimento di alunni della scuola primaria di Palermo. Le attività didattiche sfidanti hanno favorito la stimolazione cognitiva e lo sviluppo della motivazione per l’apprendimento degli alunni e la responsabilità nella formazione alla ricerca didattica.
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La Rocca, Concetta. "Triangolo del feedback per una valutazione trasparente e condivisa in ambienti digitali. Descrizione di una esperienza." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2021): 235–49. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12445.

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Questo lavoro presenta i processi di feedback dialogico e circolare avviati nell'A.A. 2020/21, in un contesto didattico e valutativo trasparente e condiviso, nell'ambito dei due laboratori online, a cui hanno partecipato in totale 41 studenti, che sono parte del corso magistrale Comunicazione di Rete, tenuto dall'autrice, nel Dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università Roma Tre. Il corso è stato erogato in ambienti digitali e, per facilitare la comunicazione tra studenti e docente, è emersa la necessità di attivare feedback ulteriori rispetto a quelli sulla corretta esecuzione dei compiti.  In particolare, anche attraverso l'uso di Open Badge, si è voluto rendere esplicite quelle forme di feedback che di norma restano tacite e che riguardano gli aspetti socio-affettivi e organizzativi (Yang & Carless, 2013). I dati, raccolti con strumenti quali-quantitativi, hanno mostrato che attraverso l'erogazione di varie forme di feedback, dialogico e circolare, si può costruire un contesto di insegnamento/apprendimento in cui la docente e gli studenti possano ricevere informazioni per la revisione della didattica e dello studio e partecipare attivamente al progetto educativo.
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Ostinelli, Giorgio. "Concezione e realizzazione del Questionario per la valutazione della didattica e della relazione con l’insegnante." Swiss Journal of Educational Research 34, no. 3 (September 26, 2018): 533–50. http://dx.doi.org/10.24452/sjer.34.3.4895.

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La valutazione dell’insegnamento è sempre stata ed è tuttora un tema allo stesso tempo importante e di difficile attuazione. Benché chi insegna valuti in continuazione, si constata tuttavia che, nella maggior parte dei casi, le/gli insegnanti non amano essere valutati. Come fare per introdurre delle forme di valutazione «sostenibili», che aiutino a meglio mettere a fuoco aspetti importanti dell’insegnamento e che siano allo stesso tempo rigorose e rispettose della professionalità e della personalità delle/dei docenti? La creazione di un contesto orientato al miglioramento nelle scuole può essere un’occasione importante per sviluppare approcci dotati di tali caratteristiche, ed è, in poche parole, quanto è avvenuto presso la Scuola professionale e artigianale (SPAI) di Mendrisio negli ultimi anni. Nei fatti, nell’ambito del progetto DAAP1, sorto a partire da un’iniziativa federale volta a introdurre forme di autovalutazione negli istituti scolatici, un gruppo di lavoro a cui prendevano parte rappresentanti delle varie categorie di attori presenti nella scuola (insegnanti, allievi, direzione, ecc.) ha sviluppato, con l’assistenza di uno School Improvement Advisor/researcher (SIA), un questionario per la valutazione della didattica e della relazione con l’insegnante. Il presente articolo descrive le tappe che hanno condotto alla creazione di tale strumento e le procedure che hanno permesso di affinarne la validità e l’affidabilità, nell’ottica di una sua utilizzazione su più larga scala da parte dei docenti ticinesi e di madrelingua italiana.
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Spaliviero, Camilla. "Teaching Italian as a second language through digital storytelling: Students’ perceptions towards izi.TRAVEL." EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 9, no. 1 (April 10, 2022): 91–121. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.15.1.265.

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EN The use of technology-enhanced language learning, representing an urgent issue due to the Covid-19 pandemic, has also been promoted by many studies in second language acquisition. Nevertheless, research in this field is only partially developed for the teaching of Italian as a second language (L2) within the university context and for investigating students’ perceptions. This article presents an action research project on the use of izi.TRAVEL, a website housing more than 15,000 audio guides for touring various sites in cities around the world. The aim of the study is to contribute to developing didactic practices relative to Italian as an L2 through digital storytelling, in order to raise and foster students’ linguistic and digital skills. Participants were a small group of students studying Italian as an L2 as part of a master’s program at an Italian university. Data were collected through a questionnaire, a focus group, and students’ multimodal artifacts. Results show the positive impact of project participation on students’ attitudes and perceived learning outcomes, as well as improvements in linguistic, cultural, environmental, and digital competences. Key words: TEACHING ITALIAN AS AN L2, DIGITAL STORYTELLING, IZI.TRAVEL, STUDENTS’ PERCEPTIONS, ACTION RESEARCH ES El uso de la tecnología para la adquisición lingüística es promovido por varios estudios, y constituye una cuestión urgente en el contexto de la pandemia del Covid-19. Sin embargo, este tema de investigación se ha desarrollado solo parcialmente respecto a la enseñanza del italiano como L2 en la universidad y a las percepciones del alumnado. En este artículo se presenta un proyecto de investigación-acción sobre el uso de izi.TRAVEL, un sitio web que tiene más de 15,000 audioguías para recorrer varios sitios de ciudades de todo el mundo. Izi.TRAVEL se implementó con un pequeño grupo de estudiantes de italiano como L2 matriculados en un Máster internacional de una universidad italiana. El objetivo del estudio es desarrollar prácticas didácticas del italiano como L2 a través de la narrativa digital para fomentar las habilidades lingüísticas y digitales del alumnado. Los datos se recogieron a través de un cuestionario, un grupo focal y los productos multimodales del alumnado. Los resultados muestran el impacto positivo de la participación en el proyecto en las actitudes del alumnado y en sus resultados de aprendizaje percibidos, así como mejoras en sus competencias lingüística, cultural, ambiental y digital. Palabras clave: ENSEÑAR ITALIANO L2, NARRATIVA DIGITAL, IZI.TRAVEL, PERCEPCIONES DE LOS ESTUDIANTES, INVESTIGACIÓN-ACCIÓN IT L’uso delle tecnologie per l’apprendimento linguistico è promosso da diversi studi e si è andato imponendo come questione urgente ne contesto della pandemia Covid-19. Tuttavia, in quest’ambito risultano ancora scarsi gli studi sulla didattica dell’italiano L2 nel contesto universitario e dalla prospettiva degli studenti. Su queste basi, nell’articolo si presenta un progetto di ricerca-azione riguardante l’uso di izi.TRAVEL, un sito web che contiene più di 15,000 audioguide per visitare le città di tutto il mondo. Il progetto è stato pilotato con un piccolo gruppo di apprendenti di italiano L2 iscritti in un Master internazionale di un’università italiana. L’obiettivo dello studio è quello di contribuire allo sviluppo di pratiche didattiche sull’italiano L2 attraverso il Digital Storytelling per promuovere le competenze linguistiche e digitali degli apprendenti. I dati sono stati raccolti attraverso un questionario, un focus group e i prodotti multimodali degli studenti. I risultati rivelano che l’impatto della partecipazione nel progetto sugli atteggiamenti degli/delle apprendenti e sui risultati dell’apprendimento percepiti è stato positivo poiché migliorano le competenze linguistiche, culturali, ambientali e digitali. Parole chiave: INSEGNARE ITALIANO L2, DIGITAL STORYTELLING, IZI.TRAVEL, PERCEZIONI DEGLI STUDENTI, RICERCA-AZIONE
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Petrocelli, Emilia. "Pre-service teacher education: Observing senior teachers through the theoretical lens of Ellis’s principles of instructed language learning." EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 8, no. 1 (March 31, 2021): 20–52. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.13.227.

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EN The study is based on a training project completed in Italy as part of a qualifying course for high school teachers of L2 English. The project moves around the framework that Rod Ellis proposed in 2010 on the relationship between Second Language Acquisition and Language Pedagogy and it argues the need for student teachers (STs) to take the role of classroom researchers during their learning process and carry out critical observations through a solid theoretical lens, such as the 10 principles for instructed language learning by Ellis (2005a, 2005b). Three case studies are analyzed to explore how STs observed classroom activities armed with the knowledge of the principles. Data is based on feedback they gave during seminar discussions and remarks made in written reports. Moreover, a follow-up survey of informants after five years’ in-service practice questions whether and how this experience influenced the quality and degree of their understanding of teaching and learning. Considering these results, suggestions are made for future implementations of this kind of project. Key words: INSTRUCTED LANGUAGE LEARNING, SECOND LANGUAGE TEACHER EDUCATION, LANGUAGE PEDAGOGY, COMMUNICATIVE APPROACH, ITALIAN SECONDARY SCHOOL, ENGLISH AS A FOREIGN LANGUAGE (EFL) ES El estudio se basa en un proyecto de capacitación realizado en Italia como parte de un curso de cualificación para profesores de inglés como L2 de nivel secundario. El proyecto se basó en el marco que Rod Ellis propuso en 2010 sobre la relación entre la adquisición de segundas lenguas y la pedagogía lingüística. Este estudio sostiene que los estudiantes necesitan recibir una lente teórica sólida para la observación crítica, como los 10 principios para el aprendizaje de idiomas instruido de Ellis (2005a, b), y asumir el papel de investigadores dentro del aula durante su proceso de aprendizaje. La análisis de tres estudios de caso explora cómo los estudiantes observaron las actividades del aula armados con el conocimiento de los principios. Los datos se basan en los comentarios que dieron durante los debates del seminario y en las observaciones realizadas en los informes escritos. Además, una encuesta de seguimiento de los informantes después de cinco años de docencia en servicio cuestiona si esta experiencia influyó, y de qué manera, en la calidad y el grado de su comprensión de la enseñanza y el aprendizaje. Teniendo en cuenta estos resultados, se hacen sugerencias para futuras implementaciones de este tipo de proyectos. Palabras clave: APRENDIZAJE DE IDIOMAS INSTRUIDO, CAPACITACIÓN DE PROFESORES DE SEGUNDA LENGUA, PEDAGOGÍA DEL LENGUAJE, ENFOQUE COMUNICATIVO, ESCUELA SECUNDARIA ITALIANA, INGLÉS COMO LENGUA EXTRANJERA IT Lo studio si basa su un progetto di tirocinio inserito in un corso di abilitazione per docenti d’inglese nella scuola superiore (TFA). Il progetto si ispira al quadro teorico proposto da Rod Ellis nel 2010 sul legame tra acquisizione della seconda lingua e didattica delle lingue e si basa sull’idea che i tirocinanti debbano effettuare le osservazioni in classe vestendo i panni di ricercatori, con una lente teorica solida come i 10 principi per l’insegnamento delle lingue di Ellis (2005a, b). L’analisi esplora il processo di formazione dei tirocinanti in tre casi studio e le modalità in cui essi si sono mossi nell’osservazione delle lezioni di lingua, armati della conoscenza dei principi di Ellis. I dati includono le riflessioni dei tirocinanti durante le discussioni seminariali e nelle loro relazioni di fine percorso. Inoltre, dopo cinque anni d’insegnamento di ruolo, quegli stessi tirocinanti sono stati intervistati per ricevere informazioni su se e come questa esperienza abbia influenzato la qualità e il livello della loro consapevolezza dei processi di insegnamento e apprendimento. Sulla base dei risultati, vengono avanzate alcune proposte per lo sviluppo di questo tipo di progetti. Parole chiave: APPRENDIMENTO DELLA LINGUA, FORMAZIONE PER DOCENTI DI LINGUA, DIDATTICA, APPROCCIO COMUNICATIVO, SCUOLA SECONDARIA ITALIANA, INGLESE COME LINGUA STRANIERA
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Fianchini, Maria, Mariagrazia Marcarini, and Franca Zuccoli. "Valutazione post occupativa della scuola P. Mattarella di Modena." Contesti. Città, territori, progetti 1, no. 1 (October 27, 2022): 194–207. http://dx.doi.org/10.36253/contest-13605.

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Emerge a livello internazionale la necessità di verificare gli esiti delle nuove scuole innovative in termini di prestazioni edilizie e di efficacia nel favorire i cambiamenti della didattica. La scuola secondaria di primo grado P. Mattarella di Modena è stata aperta nel 2016, con un modello organizzativo ad aule disciplinari proposto dai docenti, che ha richiesto una revisione partecipata del progetto in corso di sviluppo. L’articolo presenta un percorso di valutazione condotto da un gruppo multidisciplinare con il coinvolgimento della comunità scolastica per sviluppare processi di apprendimento sul campo e fornire feedback sull’esperienza in corso. Gli esiti dell’indagine mostrano una situazione particolarmente avanzata e in continua evoluzione, in cui la qualità dell’ambiente fisico risulta una componente essenziale per l’innovazione in atto dei processi educativi, grazie anche alla capacità di cura, valorizzazione, ricerca di nuove soluzioni e risorse da parte del dirigente e dello staff della scuola. At an international level, the need emerges to verify outcomes of the new innovative schools in terms of building performance and effectiveness in favoring the teaching change. The P. Mattarella lower secondary school in Modena was opened in 2016, with an organizational model based on disciplinary classrooms proposed by a group of teachers, which required a participatory review of the design under development. This paper presents an evaluation activity carried out by a multidisciplinary group with the involvement of the school community to develop learning processes in the design field and provide feedback on the current experience. The results show a particularly advanced and constantly evolving situation. Indeed, the quality of the physical environment looks like an essential component for the innovation of educational project, thanks also to the ability to care, enhance, search for new solutions and resources of both the school manager and staff.
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Dianetti, Michela, and Francesca Nicora. "DIDATTICA PERFORMATIVA NELLA PROMOZIONE DELLA LINGUA E CULTURA ITALIANA IN IRLANDA. IL CORPO E LA DANZA COME STRUMENTI DI APPRENDIMENTO LINGUISTICO E PONTI TRA CULTURE." Italiano LinguaDue 13, no. 2 (January 26, 2022): 665–80. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/17162.

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Negli ultimi anni si è assistito a un progressivo interesse riguardo all’impiego delle arti performative in campo glottodidattico. Tale tendenza è dovuta ad approcci didattici sempre più orientati alla dimensione sociale e non verbale della comunicazione. Tuttavia, per il momento ci sono ancora pochi studi nell’ambito glottodidattico sull’utilizzo del corpo, immobile o in movimento, e della danza nella lezione di lingua straniera. Il contributo intende presentare il progetto Tra-balliamo, un percorso formativo incentrato sulla didattica ludico-performativa e finalizzato alla promozione della lingua e cultura italiana nelle scuole secondarie di Galway, in Irlanda. Dopo una breve introduzione sulla DPLS, viene delineato l’approccio fenomenologico che sottende a una glottodidattica di tipo esperienziale che promuove la danza come strumento di apprendimento linguistico e ponte metaforico tra culture. Una seconda sezione viene poi dedicata alla struttura della proposta didattica, alla progettazione delle fasi che la costituiscono e alla descrizione dettagliata delle attività svolte in classe, con l’intento di offrire un esempio di esperienza formativa che sia facilmente trasponibile in altri contesti o a lingue diverse. Perforative didactics in the promotion of Italian language and culture in Ireland: body and dance as language learning tools and bridges between cultures In recent years there has been progressive interest in the use of the performing arts in the field of educational glottodidactics. This tendency is due to educational approaches increasingly oriented to the social and non-verbal dimension of communication. At present, however, there are relatively few studies in the field of glottodidactics on the use of the body, motionless or in motion, and of the dance in learning a foreign language. The contribution aims to present the project Tra-balliamo, an educational course focused on ludic-performative learning and aimed at the promotion of Italian language and culture in secondary schools in Galway, Ireland. After a brief introduction on the DPLS, the phenomenological approach that underlies an experiential type of glottodidactics which promotes dance as a tool for linguistic learning and a metaphorical bridge between cultures is outlined. The second section presents the structure of the teaching proposal, the design of the phases that constitute it and a detailed description of the activities carried out in the classroom. Thus, the intention is to offer an example of an educational experience that is easily transposable in other contexts or to different languages.
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Di Palma, Davide. "Promote the learning of life skills in primary school through an innovative didactics’ proposal of motor-sports education." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no. 3 (December 31, 2022): 123–43. http://dx.doi.org/10.36253/form-13662.

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The research work aims to emphasize the importance of motor and sports education in the training of people, starting from primary school, through the acquisition of life skills. In this regard, this work proposes an experimental motor education program to be developed in just 20 hours in primary schools, with the aim of increasing the educational level of young students in five key thematic area useful for stimulating the learning of the main life skills. The research methodology is based on an empirical approach, in line with several studies in the pedagogical field, which allows to observe and evaluate in detail the progress made by the students from the motor, social-relational and educational point of view. The results are measured by creating an evaluation protocol that is applied both before and after the administration of the experimental project. The research carried out fulfills the initial research purpose and it is the basis for future studies in the field of educational sciences aimed at the growth of the individual through a suitable institutional and didactic restructuring of motor and sport education in the school system. Promuovere l’apprendimento delle life skills nella scuola primaria attraverso una proposta didattica innovativa di educazione motorio-sportiva. Il lavoro di ricerca ha lo scopo di sottolineare l’importanza dell’educazione motoria e sportiva nella formazione delle persone, a partire dalla scuola primaria, attraverso l’acquisizione delle life skills. A tal proposito, questo lavoro propone un programma sperimentale di educazione motoria da sviluppare in sole 20 ore nelle scuole primarie, con l’obiettivo di aumentare il livello di istruzione dei giovani studenti in cinque aree educative utili a stimolare l’apprendimento delle principali life skills. La metodologia di ricerca si basa su un approccio empirico e osservativo, in linea con i principali studi in ambito pedagogico, che permette di analizzare nel dettaglio i progressi compiuti dagli studenti dal punto di vista motorio, socio-relazionale ed educativo. I risultati vengono misurati attraverso la realizzazione di un protocollo di valutazione che viene applicato nella fase precedente e successiva alla somministrazione del progetto sperimentale. La ricerca soddisfa lo scopo di ricerca iniziale, ed è la base per futuri studi nel campo delle scienze della formazione volti alla crescita dell’individuo attraverso una adeguata ristrutturazione istituzionale e didattica dell’educazione motoria e sportiva nel sistema scolastico.
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Lima, Maiara Afonso Afonso de, Vinícius Peretti, and Fernanda Silva Veloso. "Reflexões sobre a prática docente e experiências de futuros professores em cursos de língua online do FIVU (Formação em Idiomas para a Vida Universitária)." Revista Italiano UERJ 12, no. 1 (September 5, 2021): 21. http://dx.doi.org/10.12957/italianouerj.2021.62141.

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RESUMO: Com o auto isolamento exigido pelo COVID-19, o ensino presencial, parte fundamental da experiência de estágio, se tornou inviável implicando e favorecendo o aparecimento de novos campos para a sua realização. Surge, assim, a oferta de cursos de línguas, ainda que temporária, para o ensino remoto emergencial (ERE), como, por exemplo, as aulas do FIVU. Este artigo tem como objetivo principal apresentar e discutir a elaboração e a aplicação de unidades temáticas de língua italiana elaboradas por dois alunos do curso de Letras Italiano, regularmente matriculados na disciplina de Prática de Ensino de Línguas Estrangeiras Modernas Neolatinas 1, além de apresentar sua experiência didática nas regências em sala de aula virtual. A unidade didática e as aulas virtuais foram viabilizadas por meio de compartilhamento de tela, apresentações de slides, bem como por aplicativos online, como o Mentimeter e o Learning Apps. Os cursos de extensão de Língua Italiana estão vinculados ao projeto de extensão FIVU (Formação em Idiomas para a Vida Universitária) e foram viabilizados por meio de uma parceria entre docente orientadora, alunos estagiários e Programa de Pós-Graduação em Educação (PPGE) da Universidade Federal do Paraná (UFPR). O curso de nível básico, e com duração de 30 horas, foi ministrado no Teams Office 365 institucional e teve uma carga horária semanal de 4 horas-aula. O público-alvo foram nove alunos de mestrado e doutorado do PPGE-UFPR, muitos deles já com conhecimento prévio da língua italiana devido às leituras de suas bibliografias de pesquisa.Palavras-chave: Prática de ensino. Ensino remoto emergencial. Unidade didática. ABSTRACT: Con l'isolamento causato dal COVID-19, i lavori faccia a faccia sono diventati irrealizzabili, implicando e favorendo la comparsa di nuovi campi di stage adatti a questa nuova realtà. Nasce così la possibilità di offrire corsi di lingua, anche se temporanei, per la didattica a distanza di emergenza. I corsi di estensione della Lingua Italiana sono vincolati al progetto di estensione FIVU (Formação em Idiomas para a Vida Universitária) e sono stati resi possibili attraverso una partnership tra studenti, professoressa e Programa de Pós-Graduação em Educação (PPGE) dell’Universidade Federal do Paraná (UFPR). Il corso di livello principiante della durata di 30 ore è stato tenuto presso il Teams Office 365 istituzionale, ed ha avuto un carico di lavoro settimanale di 4 ore di lezione. Il pubblico di riferimento era di nove studenti di master e dottorato del PPGE-UFPR e molti di loro avevano già una conoscenza precedente della lingua italiana a causa delle letture delle loro bibliografie di ricerche. L’obiettivo principale di questo articolo è presentare e discutere lo sviluppo e l’applicazione delle unità didattiche elaborate da due studenti del corso di Lettere Italiano, iscritti alla disciplina di Prática de Ensino de Línguas Estrangeiras Modernas Neolatinas, oltre a presentare l’esperienza didattica degli studenti nell’insegnamento di italiano in una una classe virtuale. Le unità didattiche e le lezioni virtuali sono state fatte attraverso la condivisione dello schermo, presentazioni di diapositive, nonché attraverso applicazioni online, come Mentimeter e Learning Apps.Parole-chiave: Pratica di insegnamento. Didattica a distanza di emergenza. Unità didattica. ABSTRACT: With the self-isolation required by COVID-19, face-to-face teaching, a fundamental part of the internship experience, became unfeasible, implying and favoring the appearance of new fields for its realization. Thus, there came the offer of language courses, even though temporary, for emergency remote education (ERE), such as the FIVU classes. The main objective of this article is to present and discuss the development and application of thematic units of Italian language prepared by two students of the Italian Language course, regularly enrolled in the Teaching Practice of Neolatine Modern Foreign Languages, in addition to presenting their didactic experience in the regency in a virtual classroom. The didactic unit and virtual classes were made possible through screen sharing, slide shows, as well as through online tools, such as Mentimeter and Learning Apps. The Italian language extension courses are linked to the FIVU extension project (Training in Languages for University Life) and were made possible through a partnership between the faculty advisor, the intern students, and the Graduate Program in Education (PPGE) of the Federal University of Paraná (UFPR). The basic level course, with a duration of 30 hours, was given through the institutional Teams Office 365 and had a weekly load of 4 class hours. The target audience was nine master's and doctoral students from PPGE-UFPR, many of whom already had prior knowledge of the Italian language owing to the readings of their research bibliographies.Keywords: Teaching practice. Emergency remote education. Didactic unit.
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Zampetti, Paolo, and Andrea Scribante. "Silvio Palazzi (1892-1979), un pioniere della moderna odontoiatria Italiana." Acta medico-historica Adriatica 19, no. 2 (2021): 323–36. http://dx.doi.org/10.31952/amha.19.2.9.

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Non è facile analizzare una figura complessa come quella di Silvio Palazzi (1892-1979) (fig.1). Senza dubbio fu uno dei personaggi di maggior spicco nel panorama odontostomatologico italiano per circa un cinquantennio, uno dei protagonisti della trasformazione dell’Odontoiatria pionieristica a in quella scientifica, un precursore ed un uomo con una mentalità aperta, dotato di una visione lungimirante. Personalità eclettica, versatile, da certi punti di vista addirittura geniale ma anche imprevedibile, fu al centro della vita accademica e professionale dell’Odontoiatria italiana; pochi possono vantare un’attività didattica, clinica, scientifica come la sua. Divenuto, in età giovanissima, direttore di una clinica che era ancora poco più che un ambulatorio seppe portarla ad un livello di eccellenza che non aveva riscontri in Italia (fig. 2) e che poteva essere paragonato a quello delle grandi cliniche odontoiatriche europee. Fu autore di un “Trattato di Odontologia” (fig. 3 e 4) che ebbe sette edizioni, sui cui si formarono intere generazioni di dentisti, e di oltre cinquecento pubblicazioni scientifiche, in tutti i campi dell’Odontostomatologia; predilesse particolarmente le indagini istologiche ed istochimiche, come spesso ricordava, per avere avuto una preparazione impostata in tal senso dalla sua frequenza presso l’istituto di Patologia Generale di Pavia diretto da Camillo Golgi (1843-1926, Premio Nobel per la Medicina nel 1906). In campo clinico ogni settore della Odontoiatria lo vide attento ed appassionato cultore, in particolare dell’Endodonzia e della Parodontologia. Inoltre, fu un pioniere dell’Implantologia quando questa branca riscuoteva più critiche che successi ed iniziò le ricerche sull’azione profilattica del fluoro quando molti erano contrari. Si batté assiduamente per una differente legislazione odontoiatrica: fu un convinto sostenitore di un Corso di Laurea apposito per la preparazione del futuro odontoiatra, già sin dagli anni Cinquanta: poiché questo progetto sembrava di difficile realizzazione, propose se non altro l’obbligo di una specializzazione post-laurea per garantire una formazione idonea. Accanto a ciò, per il suo modo di porsi spesso aggressivo e polemico si alienò l’amicizia di molti colleghi e si creò numerosi nemici. Certamente fu un personaggio che non può passare inosservato e che merita, ad oltre quaranta anni di distanza dalla morte, una attenta valutazione storica.
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Lascioli, Angelo, and Ivan Traina. "Didattica speciale e sviluppo delle competenze lavorative e di vita indipendente." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2022): 144–60. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2022oa14535.

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Nell'articolo si evidenzia l'importanza di promuovere a partire dalla scuolaazioni didattiche mirate, competenze lavorative e di vita indipendente per gli studenti e le studentesse con disabilità.  Il tema assume particolare valore nell'ambito della scuola secondaria di II grado, dove è d'obbligo per gli insegnanti la progettazione di esperienze in alternanza scuola-lavoro (PCTO), a cui va dedicata una specifica sezione del PEI. Si tratta di una vera e propria sfida educativa, che consiste nel trovare connessioni concrete e dotate di senso tra azioni didattiche e Progetto di Vita. Il riferimento all'ICF, come previsto dal nuovo PEI (D. Lgs. 66/2017), rappresenta per gli insegnanti un'opportunità nella progettazione dei PCTO rivolti agli studenti e alle studentesse con disabilità. In particolare, per la scelta degli obiettivi educativi e per il monitoraggio dell'esperienza formativa. L'articolo riporta un'esperienza condotta dall'Università di Verona, che ha sviluppato una piattaforma online che supporta la progettazione del PEI su base ICF e offre una serie di strumenti per l'analisi delle competenze e del potenziale lavorativo degli studenti e delle studentesse con disabilità. Si fa inoltre riferimento al progetto dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Vicenza, che nell'a.s. 2021/2022 ha dato vita al "Tavolo di Lavoro Interistituzionale per l'Orientamento e lo sviluppo di Percorsi per lo Sviluppo delle Competenze Traversali e l'Orientamento (PCTO)", finalizzato allo sviluppo di un protocollo condiviso tra scuole e servizi a supporto dell'integrazione lavorativa e della promozione delle competenze lavorative degli studenti e delle studentesse con disabilità nella scuola.
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Anello, Francesca. "Lettura e Composizione Integrate Cooperative nella Didattica a Distanza: esaminare gli Effetti su Studenti Universitari." EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no. 1 (June 2022): 23–38. http://dx.doi.org/10.3280/exioa1-2022oa13934.

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Per promuovere negli studenti la scrittura come attività consapevole e sistematica per lo studio può risultare efficace il Cooperative Integrated Reading and Composition (CIRC) Model, che si concentra sulla padronanza combinata di strategie di comprensione e di composizione. In rapporto essenziale con la lettura, la co-costruzione di testi stimola gli studenti a esercitare molteplici capacità: analizzare e sintetizzare, immaginare e anticipare, scegliere e selezionare, integrare e elaborare, organizzare i contenuti riguardo a situazioni comunicative e destinatari diversi. Nel presente contributo l'esercizio delle abilità di leggere e comporre testi è stato indagato su un gruppo di studenti universitari che si preparano a diventare maestri. Il programma CIRC è stato applicato in un insegnamento a distanza. Il duplice obiettivo del progetto è stato di facilitare in 285 soggetti lo studio individuale attraverso la scrittura condivisa e di accrescere in loro la consapevolezza d'uso della tecnica nelle classi di scuola primaria. Pur rimanendo su un piano esperienziale, che fornisce dati non generalizzabili, l'attuazione del progetto ha consentito di precisare l'adeguatezza delle procedure utilizzate.
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Bunn, Daniela, and Mariele Lúcia Tortelli. "A participação da língua italiana no Projeto Multidisciplinar PIBID/UFSC Línguas Estrangeiras/Adicionais: interação, cooperação e formação docente." Revista Italiano UERJ 13, no. 1 (October 17, 2022): 18. http://dx.doi.org/10.12957/italianouerj.2022.70752.

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RESUMO: Políticas públicas de formação de professores e incentivo à docência como o Programa Institucional de Bolsas de Iniciação à Docência (PIBID/MEC), que tem como objetivo antecipar o vínculo entre os futuros professores e a sala de aula, fazendo uma articulação entre a educação superior e as escolas estaduais e municipais, não contemplam línguas adicionais como o italiano, o francês e o alemão. Tendo em vista essa lacuna, num esforço de resistência e união, professores do Departamento de Metodologia do Ensino e do Departamento de Língua e Literatura Estrangeira, da Universidade Federal de Santa Catarina, refletiram sobre a possibilidade de um subprojeto multidisciplinar que apoiasse essas línguas não contempladas no programa. O objetivo principal deste relato é expor como a experiência da interação entre professores universitários dos cursos de italiano, espanhol, inglês e francês; professores de espanhol e inglês da rede pública de educação de Santa Catarina e graduandos dos cursos de italiano, espanhol, inglês e francês têm criado um espaço de res(ex)istência nas discussões sobre o fazer docente e o ensino de língua-cultura na escola (MENDES, 2004; 2008; 2010; 2015). Como essa equipe e essa experiência multidisciplinar podem contribuir no processo de formação de professores em contexto remoto de ensino e como podemos fomentar o diálogo entre as línguas estrangeiras em nossas universidades são algumas questões norteadoras. É objetivo ainda apresentar o desenvolvimento do projeto durante a pandemia e sua contribuição para a formação dos alunos do curso de licenciatura, especialmente do curso de Italiano. Pela análise de material empírico e teórico estudado ao longo do projeto, procurou-se levantar algumas perspectivas tendo em vista que, de pequenas iniciativas como essas, como a proposta multidisciplinar, o empenho coletivo de professores de LE, a procura por uma bolsa alternativa à da Capes e o interesse e empenho da aluna bolsista, a área do italiano pôde acessar espaços mais democráticos dentro da Universidade e da escola.Palavras-chave: Ensino. Aprendizagem. Língua. Italiano. Pibid Multidisciplinar. ABSTRACT: Politiche pubbliche per la formazione degli insegnanti e incentivi come il Programma Istituzionale per le Borse di Iniziazione all'Insegnamento (PIBID/MEC), che mirano ad anticipare il legame tra i futuri insegnanti e l'aula, creare un collegamento tra l'istruzione superiore e le scuole statali e comunali, non include lingue aggiuntive come l'italiano, il francese e il tedesco. In considerazione di questa lacuna, in uno sforzo di resistenza e di unione, professori del Dipartimento di Metodologia Didattica e il Dipartimento di Lingua Straniera e Letteratura dell'Università Federal de Santa Catarina hanno riflettuto sulla possibilità di un sottoprogetto multidisciplinare che supportasse queste lingue non incluse nel Programma. L'obiettivo principale di questa presentazione è quello di esporre come l'esperienza dell'interazione tra docenti universitari di corsi di italiano, spagnolo, inglese e francese; insegnanti di spagnolo e inglese della rete di istruzione pubblica e laureandi di corsi di italiano, spagnolo e inglese hanno creato uno spazio di resistenza nelle discussioni sulla didattica e l'insegnamento della lingua-cultura a scuola (MENDES, 2004; 2008; 2010; 2015). Come questo team e questa esperienza multidisciplinare possono contribuire al processo di formazione degli insegnanti in un contesto di insegnamento remoto e come possiamo promuovere il dialogo tra le lingue straniere nelle nostre università sono alcune questioni guida. Si propone anche di presentare lo sviluppo del progetto durante la pandemia e il suo contributo alla formazione degli studenti del corso di laurea, in particolare il corso di italiano. L'analisi del materiale empirico e teorico ci ha aitutato ad elevare alcune prospettive in vista di piccole iniziative come la proposta multidisciplinare, l'impegno collettivo degli insegnanti di LE, la ricerca di una borsa di studio alternativa e l'impegno della studente, così l'italiano ha potuto accedere a spazi più democratici all'interno dell'Università e della scuola.Parole chiave: Insegnamento. Apprendimento. Lingua. Italiano. Pibid Multidisciplinare. ABSTRACT: Public policies for teacher training and incentive to teaching such as the Institutional Program for Teaching Initiation Scholarships (PIBID/MEC), which aims to anticipate the link between future teachers and the classroom, making a link between higher education and state and municipal schools, does not include additional languages such as Italian, French and German. In view of this gap, in an effort of resistance and union, professors from the Department of Teaching Methodology and the Department of Foreign Language and Literature of the Universidade Federal de Santa Catarina reflected on the possibility of a multidisciplinary subproject that would support these languages not included in the program. The main objective of this presentation is to expose how the experience of the interaction between university professors of Italian, Spanish, English and French courses; teachers of Spanish and English of the public education and undergraduates of Italian courses, Spanish and English have created a space of res(ex)istência in the discussions on the teaching and language-culture teaching at school (MENDES, 2004; 2008; 2010; 2015). How this team and this multidisciplinary experience can contribute to the teacher training process in a remote teaching context and how we can foster dialogue between foreign languages in our universities are some guiding issues. It also aims to present the development of the project during the pandemic and its contribution to the training of students of the undergraduate course, especially the Italian course. The analysis of empirical and theoretical material, also in view of the formal documents of Santa Catarina, sought to raise some perspectives with a view to small initiatives such as the multidisciplinary proposal, the collective commitment of LE teachers, the search for an alternative scholarship t and the interest and commitment of the scholarship student, the Italian area was able to access more democratic spaces within the University and the school.Keywords: Teaching. Learning. Language. Italian. Multidisciplinary Pibid.
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Pignalberi, Claudio. "La valutazione delle competenze strategiche nella didattica universitaria: un'esperienza di ricerca per autoregolare e autodirigere se stessi nello studio e nella vita." EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no. 2 (December 2021): 42–57. http://dx.doi.org/10.3280/exioa2-2021oa13018.

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L'articolo è incentrato sull'istruzione superiore e lo sviluppo dell'autoregolazione negli studenti universitari che sono stati protagonisti di un laboratorio per l'autovalutazione delle competenze strategiche. Dalla ricerca emerge che nel momento in cui allo studente viene offerta la possibilità di valutare, riflettere e potenziare le strategie di apprendimento sarà in grado di trarre la forza e la motivazione essenziali per avere successo nello studio e nella gestione del proprio progetto di vita personale.
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Bachis, Dalila. "IL SOGGETTO NELLA DIDATTICA DELL’ITALIANO. UNA PANORAMICA TRA LE GRAMMATICHE SCOLASTICHE E LE GIS." Italiano LinguaDue 14, no. 1 (July 28, 2022): 772–96. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/18327.

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Questo articolo intende servire a tre scopi. Il primo è quello di fornire un aggiornamento rispetto alla questione sollevata dal progetto GRASS dell’Università di Bolzano sul riconoscimento del soggetto nella scuola dell’obbligo. L’aggiornamento è circoscritto a una questione: come è affrontato il tema del soggetto nelle più recenti grammatiche scolastiche? Per rispondere sono state analizzate undici grammatiche attualmente in adozione nella scuola dell’obbligo. Il secondo scopo dell’articolo è quello di dare a chi lavora con le grammatiche scolastiche delle indicazioni pratiche su come approcciarsi al tema del soggetto, senza stravolgere la tradizione ma partendo da questa per fornire un quadro il più possibile chiaro che al tempo stesso restituisca la complessità del concetto e fornisca un utile spunto per la riflessione linguistica in classe. Infine, si è voluto guardare all’insegnamento dell’italiano come lingua non materna: infatti, sebbene sia ragionevole dubitare che nozioni come il riconoscimento del soggetto di una frase e le sue caratteristiche siano utili nel percorso di apprendimento di una lingua2, dall’analisi di un piccolo campione emerge che i manuali analizzati per l’apprendimento dell’italiano a partire dal livello B1 ricorrono alla nozione di soggetto. The subject in the teaching Italian. An overview between school grammars and GIS This article intends to serve three purposes. The first is to provide an update with respect to the issue raised by the GRASS project at the University of Bolzano regarding the recognition of the subject in school. The update is limited to one question: how is the theme dealt with in the most recent grammar textbooks? To answer this, eleven recent grammar textbooks were analyzed. The second purpose of the article is to provide with practical indications on how to approach the theme of the subject to those working with grammar textbooks. The idea is to start from the tradition to illustrate the complexity of the concept and provide a useful starting point for linguistic reflection in the classroom. Finally, the teaching of Italian as a non-mother tongue is addressed. It is reasonable to doubt that notions such as the recognition of the subject of a sentence and its characteristics are useful in the L2 language learning process. However, by analyzing a small sample of textbooks, it emerges that the notion of subject is present starting from level B1.
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Caviglia, Alessia, and Matteo Viale. "L’APPROPRIATEZZA SOCIOLINGUISTICA NEI MATERIALI DI ITALIANO L2 PER MIGRANTI E RIFUGIATI: SPUNTI DA UNA RICERCA IN CORSO NELL’AMBITO DEL PROGETTO EUROPEO INCLUDEED." Italiano LinguaDue 14, no. 2 (January 18, 2023): 94–112. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/19572.

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La lingua dei segni italiana (LIS) è oggetto di ricerca scientifica da oltre quaranta anni ed è insegnata a pieno titolo nell’Università italiana da più di venti anni. In particolare, all’Università Ca’ Foscari Venezia e all’Università di Catania, la LIS può essere scelta come lingua di specializzazione al pari delle altre lingue offerte. L’insegnamento della LIS si può ora giovare della recente pubblicazione del QCER - Volume Complementare (Consiglio d’Europa, 2020), un manuale innovativo e inclusivo perché, rispetto alla versione del 2001, include le competenze linguistiche nelle lingue dei segni. Tre sono le principali novità: i) l’inserimento di espressioni neutrali rispetto alla modalità comunicativa (es. “il parlante/segnante”), ii) l’equiparazione funzionale delle videoregistrazioni ai testi scritti, e iii) un intero capitolo dedicato ai descrittori specifici per le lingue dei segni (suddivisi in competenze linguistiche, sociolinguistiche e pragmatiche). Questo contributo propone alcune riflessioni sull’applicazione di questi descrittori al caso specifico dell’insegnamento della LIS tracciando precise linee di progettazione didattica ed esempi di interventi formativi. L’impatto del Volume Complementare sui corsi di LIS nelle Università italiane comporterà ricadute positive non soltanto sul fronte dell’insegnamento ma anche, più in generale, sulla formazione dei professionisti sordi e udenti che lavorano con la LIS e con le persone sorde. Sign languages in the Companion volume and the teaching of LIS in Italian universities Italian Sign Language (LIS) has been studied by researchers for over forty years and has been taught in its own right in Italian universities for more than twenty years. In particular, at Ca’ Foscari University of Venice and at the University of Catania, LIS can be chosen as a language of specialization on a par with the other languages ​​on offer. LIS teaching can now benefit from the recent publication of the CEFR - Companion Volume (Council of Europe, 2020), an innovative and inclusive handbook as, compared to the 2001 version, it includes the linguistic competence in sign languages. In this regard, there are three main innovations: i) the inclusion of neutral expressions in terms of communication modality (e.g. “the speaker/signer”), ii) the recognition of the functional equivalence between video recordings and written texts, and iii) an entire chapter dedicated to language-specific descriptors of sign languages (organized into linguistic, sociolinguistic, and pragmatic skills). This paper discusses the application of these descriptors to the specific case of LIS teaching by tracing paths in didactic planning and providing examples of training interventions. The impact of the Companion Volumeon LIS courses in Italian universities will have positive effects not only on the teaching itself but also, more generally, on the training of deaf and hearing professionals who work with LIS and deaf people.
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Nava, Stefano. "ABC: Archeologia a Bedriacum-Calvatone. Un progetto didattico." LANX. Rivista della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici - Università degli Studi di Milano, June 15, 2022, 11–32. http://dx.doi.org/10.54103/2035-4797/18010.

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Nel 2011, con l’avvio del progetto “ABC. Archeologia a Bedriacum-Calvatone”, fortemente voluto dal Comune di Calvatone (CR) e dalla prof.ssa Maria Teresa Grassi, nasce l’attività didattica dell’Università degli Studi di Milano collegata allo scavo archeologico di Calvatone. L’obiettivo è quello di raccontare la storia e gli scavi della piccola città romana di Bedriacum ai bambini e ai ragazzi delle scuole del territorio al fine di sensibilizzarli circa l’importanza del patrimonio culturale locale. In nove anni (fino al sopraggiungere della pandemia, che ha inevitabilmente procurato una battuta d’arresto), l’attività didattica rivolta alle scuole, attraverso le visite guidate e con l’ausilio di molteplici strumenti di comunicazione, ha registrato quasi duemilacinquecento presenze.
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Raffaghelli, Juliana Elisa. ""Datificazione" e istruzione superiore: verso la costruzione di un quadro competenziale per una rinnovata Digital Scholarship." EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, January 2021, 127–47. http://dx.doi.org/10.3280/exioa0-2021oa11132.

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La "datificazione" di processi e servizi è un fenomeno emergente, che sta creando una nuova forma di digital divide. Le due missioni principali dell'università sono entrate in pieno nelle dinamiche della datificazione a partire dai processi di digitalizzazione che hanno accompagnato la modernizzazione dell'università e più recentemente la pedagogia della pandemia. Il presente articolo si propone di introdurre un framework concettuale che supporti lo sviluppo di aree di data literacy legate all'agire professionale dei docenti nella didattica universitaria. Lo studio si basa su una revisione della letteratura e fa parte di una fase iniziale di un progetto di ricerca più ampio. Vengono quindi analizzati una serie di framework relativi alla data literacy, incluso il framework europeo DigCompEdu. Quest'ultimo viene quindi adottato come base strutturale alla formulazione del quadro di alfabetizzazione ai dati o data literacy, in virtù della sua centralità all'interno delle politiche europee. Il quadro che ne consegue viene discusso alla luce delle strategie di sviluppo professionale utili a configurare scenari di uso, non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche etico ed epistemologico, entro una rinnovata Digital Scholarship o professionalità docente nell'era delle tecnologie intelligenti.
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Brichese, Annalisa, and Andrea Facchin. "Imparare a leggere e scrivere le parole-obiettivo in arabo. Una proposta d’impiego di Quizlet.com nella didattica." H2D. Revista de Humanidades Digitais 1, no. 1 (May 27, 2019). http://dx.doi.org/10.21814/h2d.234.

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Il contributo si inserisce nel campo delle glottotecnologie applicate all’apprendimento della lingua araba standard. Nello specifico la sperimentazione condotta si sviluppa a partire dalla teoria della direzionalità e della bimodalità fondata sull’emisfericità cerebrale che in glottodidattica ha condotto a una serie di accorgimenti metodologici come l’utilizzo di strategie induttive. Il contributo si focalizza sull’insegnamento della letto-scrittura dell’arabo come LS: partendo dalla presentazione dell’intera parola si passa alla scomposizione in unità fono-grafemiche che, una volta analizzate, sono ricombinate per la formazione di nuove parole. Il contributo propone un progetto didattico che, tramite l’utilizzo di glottotecnologie (running vocabulary list su classe virtuale Quizlet.com), stimola lo sviluppo delle abilità di ricezione e produzione scritte attraverso attività di lettura globale, lettura analitica e successivamente videoscrittura sin dalle primissime fasi dell’apprendimento linguistico. Nel contributo si presta particolare attenzione ai risvolti glottotecnologici del progetto didattico, attraverso l’uso Quizlet.com, sito che offre strumenti tecnologici al servizio delle lingue e permette di costruire flashcards accessibili su diversi dispositivi elettronici (computer, smartphone e tablet) e di facilitare la memorizzazione del lessico attraverso esercizi di manipolazione e la trascrizione di parole o brevi stringhe o attività ludiche.
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Perla, Loredana, and Viviana Vinci. "Modellistiche co-epistemologiche per la formazione del docente universitario: il progetto Prodid Uniba." EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, January 2021, 11–30. http://dx.doi.org/10.3280/exioa0-2021oa11125.

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Lo sviluppo professionale della docenza universitaria rappresenta una leva strategica per migliorare i risultati di apprendimento degli studenti e contribuire al progresso sociale. Le istituzioni universitarie hanno la responsabilità di sostenere - attraverso azioni di Faculty Development - processi di innovazione didattica e di qualificazione della docenza. Una delle competenze chiave da implementare nei percorsi di formazione universitari è quella relativa alla progettazione dell'insegnamento.È la stesura attenta del Syllabus che permette un lavoro di allineamento e di coerenza interna fra obiettivi formativi, risultati di apprendimento e strategie di valutazione. Si presentano i risultati di un'analisi comparativa fra Syllabi di insegnamento di area pedagogica e disciplinare (N: 94), specificatamente di quattro corsi di laurea dell'Università di Bari: due di area pedagogica (L19, LM85); due di aree disciplinari (LMG/01, L30). L'analisi comparativa dei Syllabi è stata condotta per comprendere il grado di chiarezza, coerenza e di eterogeneità nella strutturazione documentale di Ateneo e individuare elementi di criticitàe aree di possibile miglioramento. L'analisi ha reso evidenti alcune risultanze capaci di orientare future prospettive di sviluppo sia a livello di indagine, che nell'ambito della formazione della docenza universitaria: fra tutte, quella di strutturare, all'interno dei Teaching and Learning Center, team interdisciplinari composti da docenti di prospettive epistemologiche differenti che possano cooperare alla redazione del Syllabus e nelle pratiche di peer learning.
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Di Rienzo, Paolo, Aline Sommerhalder, Massimo Margottini, and Concetta La Rocca. "Apprendimento permanente, saperi e competenze strategiche: approcci concettuali nel contesto di collaborazione scientifica tra Brasile e Italia (Lifelong learning, knowledge and Strategic Competence: conceptual approaches in the context of scientific collaboration between Brazil and Italy)." Revista Eletrônica de Educação 12, no. 3 (October 7, 2019). http://dx.doi.org/10.14244/198271993584.

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This essay aims to show some approaches in the understanding of the lifelong learning concepts, knowledge, competence, from a literature review with the contributions of Dewey, Bruner, Freire, Schon and Tardif among others. Coming from theoretical studies carried out by Italian researchers and a Brazilian researcher, through their Research Centers/Laboratories and international collaborative partnership between Brazilian and Italian Universities, this text addresses from the undertake scientific literature, key terms which support the held studies. From the considerations, it is highlighted the regular understanding around lifelong learning concept, which considers the human condition for the permanent learning and valuing experiences from different contexts, such as family and school (basic and higher education). In view of this, the approximation between the concepts of competence and knowledge was also highlighted, recognized and valued as fundamental elements for the learning process and for the development of critical and reflexive thinking, and consequently transforming daily problems and challenges. The task reinforces the research network, pursuing the improving theoretical knowledge to subsidize the scientific research production in the educational field, besides Brazilian or Italian academic walls.SommarioQuesto saggio ha l’obiettivo di presentare gli approcci sulla definizione dei concetti di apprendimento permanente, saperi e competenze, partendo da una revisione della letteratura, con i contributi,tra gli altri, di Dewey, Bruner, Freire, Schon e Tardif. A partire dall’analisi teorica condotta da ricercatori italiani e una ricercatrice brasiliana, mediante i loro centri di ricerca/laboratório, e l’accordo di collaborazione internazionale tra l’università brasiliana e italiana, questo testo affronta, in base alla letteratura scientifica, i termini chiave che supportano gli studi realizzati. Dalle argomentazioni espresse, emerge la posizione comune sul concetto di apprendimento permanente o per tutta la vita, che considera l’approccio umanistico e la valorizzazione delle esperienze provenienti da diversi contesti come la famiglia e la scuola (in particolare di base e superiore). In questa prospettiva, si mette in evidenzia anche l'approssimazione semantica tra i concetti di competenza e saperi, riconosciuti e valorizzati come elementi fondamentali per il processo di apprendimento e per lo sviluppo del pensiero critico e riflessivo, e di conseguenza trasformatore rispetto ai problemi e alle sfide quotidiane della vita. Il presente contributo rafforza la rete di ricerca congiunta, con l'obiettivo di migliorare le conoscenze teoriche per supportare lo sviluppo di ricerche in campo educativo, al di là delle mura accademiche brasiliane o italiane.Keywords: Lifelong learning, Knowledge, Strategic competence, Reflexive competence.Parole chiave: Apprendimento permanente, Saperi, Competenze strategiche, Competenze di riflessione.Palavras-chave: Aprendizagem permanente, Conhecimento, Competência estratégica, Competência reflexiva.ReferencesALBERICI, A. La possibilità di cambiare. Apprendere ad apprendere come risorsa strategica per la vita. Milano: Franco Angeli, 2008.ALBERICI, A.; DI RIENZO, P. Learning to learn for individual and society. In: R. Deakin CRICK, C. S.; K. REN (Eds), Learning to Learn. International perspectives from theory and practice. New York: Routledge, 2014, p. 87-104.BALDACCI M. Trattato di pedagogia generale, Roma: Carocci Editore, 2002.BANDURA A. 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